11 luglio agosto_2011_lorigine_dialogo_allattamento

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14 luglio agosto 2011 L’istinto materno ha un’importanza fon- damentale per lo svi- luppo infantile. L’interazione madre-bambino è da considerarsi come un insieme di scambi sociali in cui si produce un’inluenza reciproca tra i mem- bri della coppia, basata sulla re- sponsività di ciascun partecipante alla relazione. Si deiniscono protoconver - sazioni tutte le interazioni spon- tanee, a carattere affettivo, in cui madre e bambino collaborano nella creazione di scambi gestuali, vocali ed espressivi caratterizzati da una certa alternanza dei turni. Sono scambi che si veriicano con il bambino generalmente dopo il primo mese dalla sua nascita. L’interazione madre-bambino vie- ne, quindi, costituita da cicli di impegno e disimpegno o cicli on-off. Afinché il bambino comunichi con sua madre, ella dev’essere capace di contenerlo, in modo da mantenere i suoi stati di al- lerta e permettere i cicli di atten- zione e disattenzione, importan- ti per il bambino impegnato in un’interazione. La madre deve compiere una serie di gesti e attività che co- stituiscono una cornice in cui il piccolo si sviluppa, emer- gendo da uno stato di appa- rente passività e assumendo un ruolo sempre più attivo nel- la relazione. origine del dialogo: di Carmela Giordano l’allattamento

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L’istinto materno ha un’importanza fon-damentale per lo svi-luppo infantile.L’interazione madre-bambino è da considerarsi come un insieme di scambi sociali in cui si produce un’inluenza reciproca tra i mem-bri della coppia, basata sulla re-sponsività di ciascun partecipante alla relazione.Si deiniscono protoconver-sazioni tutte le interazioni spon-tanee, a carattere affettivo, in cui madre e bambino collaborano nella creazione di scambi gestuali, vocali ed espressivi caratterizzati da una certa alternanza dei turni.

Sono scambi che si veriicano con il bambino generalmente dopo il primo mese dalla sua nascita.L’interazione madre-bambino vie-ne, quindi, costituita da cicli di impegno e disimpegno o cicli on-off.Afinché il bambino comunichi con sua madre, ella dev’essere capace di contenerlo, in modo da mantenere i suoi stati di al-lerta e permettere i cicli di atten-zione e disattenzione, importan-ti per il bambino impegnato in un’interazione.La madre deve compiere una serie di gesti e attività che co-stituiscono una “cornice” in cui il piccolo si sviluppa, emer-gendo da uno stato di appa-rente passività e assumendo un ruolo sempre più attivo nel-la relazione.

origine del dialogo:

di Carmela Giordano

l’allattamento

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L’allattamento è, quindi, da considerarsi la prima forma di interazione sociale, essendo caratterizzato da alternanza di turni, sincronia e reciprocità.

È la prima forma di dialogo tra madre e bambino in quanto l’alternanza attività-pausa che lo caratterizza è alla base della comunicazione. Molto spesso, ci si chiede quale forma di allattamento (naturale o artiiciale) sia la migliore. Gli studi che le hanno analizzate indicano che l’allattamento naturale dà origine ad un’interazione più attiva con il bambino perché incrementa l’op-portunità di intimità e contatto isico tra i partecipanti, ma l’elemento cardi-ne resta sempre la disponibilità attiva e reciproca dei partner all’interazione.L’allattamento aiuta la madre ad acquisire iducia nelle proprie capacità di rapportarsi al bambino, a decifrarne i bisogni, ad individuare il comporta-mento più adatto per una poppata reciprocamente soddisfacente.Il comportamento materno con il suo luire continuo, con l’alternanza dei turni nelle vocalizzazioni, fornisce la prima esperienza della struttura di base della comunicazione. Attraverso questi primi dialoghi il bambino acquisisce le nozioni di intenzionalità e reciprocità.

Le esperienze di interazione devono avere regolarità, stabilità e continui-tà. Infatti, il bambino per sviluppare le sue abilità mentali necessita della mente della madre (o di un altro adulto che si prende cura di lui) che con-divida con lui le esperienze, attribuendo signiicati e ordine.Al contrario, esperienze di interazione discontinue, frettolose, in cui la madre è poco disponibile, impediscono al bambino di sperimentare il pia-cere del contatto isico, vocale, visivo. Il bambino entra in contatto con stimolazioni improvvise, non organizzate, troppo differenti e ha dificoltà ad organizzarle, a dare un senso, e a costruirsi una trama di esperienze piacevoli da cui partire per stabilire un contatto positivo con il mondo.La caratteristica più importante, quindi, per il mantenimento di un’inte-razione è lo sviluppo della sensibilità materna ai cicli infantili di attenzio-ne-disattenzione. Questo meccanismo è importante per l’acquisizione dell’alternanza dei turni. Il sistema comunicativo infantile è, quindi, diret-tamente proporzionale alla responsività materna, così tanto maggiore sarà la loro reciprocità.•

Intenzionalità e reciprocità sono i pre-requisiti del-la comunicazione linguistica, in quanto per essere tale deve essere intenzionale ed avvenire sotto for-ma di dialogo e di scambio tra due interlocutori.

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