10 marzo 2013 - Buona Parola

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***************************************************************************************** La fede si professa attraverso la parola, ma anche e soprattutto attraverso la vita. Può essere proclamata, ma prima di tutto esige di essere testimoniata. Credere è agire, operare, attivarsi. Che forma debba assumere questo agire l’uomo non lo decide da sé. Non si tratta semplicemente di una opinione personale. La forma cristiana della vita si riceve da Cristo stesso, perché è modellata su di Lui. Chiunque la assume condivide uno stile di vita ed entra a far parte di una comunità che incarna nel mondo la novità della redenzione. La fede è perciò un modo di essere e di agire condiviso, una maniera comune di interpretare l’esistenza, un collocarsi all’interno della storia avendo delle coordinate precise e delle direttive chiare. E’ obbedienza a una rivelazione che ha dato all’umana esistenza un’impostazione nuova. Parliamo così della fede come di una “appartenenza”, come scrive il nostro Arcivescovo nella lettera pastorale “Alla scoperta del Dio vicino” (cap.6). Credere è sentirsi parte di una realtà di bene nella quale siamo innestati; è avere radici, trovare il proprio contesto vitale, non sentirsi abbandonati e disorientati. Siamo accomunati da un’esperienza di grazia che non si è limitata a produrre un’emozione passeggera. Al contrario, la rivelazione di Dio ha dato una forma nuova alla vita. E’ di questo che noi facciamo esperienza quando sperimentiamo con verità l’appartenenza alla Chiesa. Non si tratta di regole esterne da osservare, di rigide procedure a cui attenersi, di solenni cerimoniali cui sottoporsi. Tutto questo sarebbe lettera fredda – direbbe san Paolo – non spirito vivificante. L’appartenenza alla Chiesa è esperienza di vita vera, è gioia della salvezza annunciata dalle sacre Scritture, celebrata nei Sacramenti, sperimentata nella vita fraterna, testimoniata dai Santi e dai Profeti di ogni tempo, approfondita dal pensiero illuminato dei teologi e del Magistero. C’è un “ noi” della fede che viene a coincidere con la realtà santa della Chiesa. La fede cristiana è infatti fede del popolo di Dio, realmente personale, ma mai puramente privata. La fede è di chi si scambia nel nome di Gesù il segno della pace; di chi non può accettare che qualcuno sia bisognoso; di chi fa dell’amore reciproco la bussola della propria vita; di chi si sforza continuamente di perdonare di chi pone la propria intelligenza a servizio del bene comune. Una via di luce si è aperta nella storia con la morte e la risurrezione di Cristo. Chi la percorre entra nella vita eterna. Ma mentre la si percorre, si comprende che è già vita eterna questo riuscire a stare uniti nel nome di Gesù e questo sentirsi partecipi sin d’ora di ciò che è proprio di Dio. (Pierantonio Tremolada, Vicario Episcopale) LA BUONA PAROLA PARROCCHIA S. LORENZO M. tel. 02/96320110 Radio parrocchiale 88,700 MHz parrocchialazzate.it Anno XVIII – n° 29 – 10 marzo 2013

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Informatore parrocchiale - Lazzate

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La fede si professa attraverso la parola, ma anche e soprattutto attraverso la vita. Può essere

proclamata, ma prima di tutto esige di essere testimoniata.

Credere è agire, operare, attivarsi. Che forma debba assumere questo agire l’uomo non lo decide da sé.

Non si tratta semplicemente di una opinione personale. La forma cristiana della

vita si riceve da Cristo stesso, perché è modellata su di Lui. Chiunque la assume

condivide uno stile di vita ed entra a far parte di una comunità che incarna nel

mondo la novità della redenzione. La fede è perciò un modo di essere e di agire

condiviso, una maniera comune di interpretare l’esistenza, un collocarsi

all’interno della storia avendo delle coordinate precise e delle direttive chiare.

E’ obbedienza a una rivelazione che ha dato all’umana esistenza un’impostazione

nuova.

Parliamo così della fede come di una “appartenenza”, come scrive il nostro

Arcivescovo nella lettera pastorale “Alla scoperta del Dio vicino” (cap.6). Credere è sentirsi parte di una realtà di bene nella quale siamo innestati; è

avere radici, trovare il proprio contesto vitale, non sentirsi abbandonati e disorientati. Siamo accomunati

da un’esperienza di grazia che non si è limitata a produrre un’emozione passeggera.

Al contrario, la rivelazione di Dio ha dato una forma nuova alla vita. E’ di questo che noi facciamo

esperienza quando sperimentiamo con verità l’appartenenza alla Chiesa. Non si tratta di regole esterne

da osservare, di rigide procedure a cui attenersi, di solenni cerimoniali cui sottoporsi. Tutto questo

sarebbe lettera fredda – direbbe san Paolo – non spirito vivificante.

L’appartenenza alla Chiesa è esperienza di vita vera, è gioia della salvezza annunciata dalle sacre

Scritture, celebrata nei Sacramenti, sperimentata nella vita fraterna, testimoniata dai Santi e dai

Profeti di ogni tempo, approfondita dal pensiero illuminato dei teologi e del Magistero.

C’è un “ noi” della fede che viene a coincidere con la realtà santa della Chiesa. La fede cristiana è infatti

fede del popolo di Dio, realmente personale, ma mai puramente privata.

La fede è di chi si scambia nel nome di Gesù il segno della pace; di chi non può accettare che qualcuno sia

bisognoso; di chi fa dell’amore reciproco la bussola della propria vita; di chi si sforza continuamente di

perdonare di chi pone la propria intelligenza a servizio del bene comune.

Una via di luce si è aperta nella storia con la morte e la risurrezione di Cristo. Chi la percorre entra nella

vita eterna. Ma mentre la si percorre, si comprende che è già vita eterna questo riuscire a stare uniti nel

nome di Gesù e questo sentirsi partecipi sin d’ora di ciò che è proprio di Dio.

(Pierantonio Tremolada, Vicario Episcopale)

LA BUONA PAROLA

PARROCCHIA S. LORENZO M. tel. 02/96320110

Radio parrocchiale 88,700 MHz

parrocchialazzate.it

Anno XVIII – n° 29 – 10 marzo 2013

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PROGRAMMA DELLA SETTIMANA

- Domenica 10 Marzo: IV di Quaresima

“CREDO, SIGNORE! ” (Gv 9,1-38b)

ORE 7,30 ORE 9,30 ORE 10,45 ORE 15,00

S. Messa (Pizzi Vincenzo e Caterina) S. Messa (Volonterio Alfredo, Giuseppe e Giuseppina – Zilioli Giuseppe, Pizzi Maria, Monti Enrico e Giuliano) S. Messa (per la Comunità) Vesperi – Preghiera allo Spirito Santo e Benedizione Eucaristica

ORE 18,00 S. Messa (Monti Maria e Brignoli Giuseppe – Bortoletto Primo)

La famiglia prega attorno alla mensa

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Signore, solo Tu ci nutri con l’amore ogni giorno.

Rendici capaci di condividere il nostro pane e il nostro amore con chi soffre nella povertà.

Amen.

- Lunedì 11 Marzo: Feria (Mt 7,1-5)

ORE 8,15 ORE 18,00 ORE 20,45 ORE 20,45 ORE 21,00

Lodi - S. Messa (Angelo Jardini) Vesperi – S. Messa (Monti Carlo e Pizzi Maria – Claudio, Natale, Ersilia, Paolo, Gino e Concetta) Itinerario di preparazione al Matrimonio Cristiano: “Con il Sacramento del Matrimonio” – Caratteristiche del Matrimonio Cristiano Commissione Missionaria Decanale, presso la parrocchia Sacra Famiglia-Saronno Prove della Corale San Lorenzo in Oratorio Maschile

- Martedì 12 Marzo: Feria (Mt 7,6-12)

ORE 8,15 ORE 18,00 ORE 20,30

Lodi - S. Messa (Ragusa Marianna) Vesperi – S. Messa (Pizzi Giuseppe e familiari – Famiglie Gozzoli e Pizzi) Via Crucis in Duomo con il Vicario Generale Mons. Delpini ( Zona IV)

- Mercoledì 13 Marzo: Feria (Mt 7,13-20)

ORE 8,15 ORE 18,00 ORE 18,45 - ORE 21,00

Lodi - S. Messa (17° anniversario della morte di don Antonio Galli )

Vesperi – S. Messa (Franchi Angelo)

20,15 Adorazione Eucaristica per giovani e adulti in chiesa parrocchiale – Possibilità di accostarsi al Scramento della Riconciliazione – Incontro sul CONCILIO per tutte le parrocchie del Decanato, presso il Collegio Arcivescovile di Saronno

- Giovedì 14 Marzo: Feria (Mt 7,21-29)

ORE 8,15 ORE 18,00 ORE 20,45

Lodi – S. Messa (Balzarotti Francesco) Vesperi – S. Messa (Andrea, Longo Giuseppina e Cecchetto Valentino, Vito, Gino, Zita e Marcello Jolanda e Lorenzo, Pagani Pietro e Brigida) Riunione Caritas Parrocchiale

- Venerdì 15 Marzo: Feria aliturgica (magro)

ORE 8,15 ORE 15,00 ORE 17,00 ORE 18,00 ORE 20,30 ORE 20,45

Ufficio delle Letture Via Crucis Via Crucis in Santuario

Vesperi Ambrosiani I Santi campioni della Fede: “ S. Giovanni di Dio” Testimonianza trasmessa dalla Radio parrocchiale dopo la preghiera del Rosario Riunione del Consiglio Pastorale parrocchiale

- Sabato 16 Marzo (Mt 19,13-15 )

ORE 8,15 ORE 11,00 ORE 17,30

Lodi – S. Messa (Diotti Giovanni, Re Luigia) Incontro genitori, padrini e madrine dei bambini che riceveranno il S. Battesimo domenica 17 Marzo Preghiera del Rosario

ORE 18,00 S. Messa (Osvaldo e Marisa Stucchi, Giuseppe e Jolanda Villa – Nonni Pizzi e Vergani – Simone - Monti Luigi, Massimina e Mario)

Nel pomeriggio don Aldo è disponibile per le Confessioni

Ammalati: Si avvicina la S. Pasqua e in settimana verrà portata la S. Comunione ai malati. Vi preghiamo di

comunicare in casa parrocchiale eventuali altri nominativi di persone ammalate che desiderano ricevere la S. Eucaristia.

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“L’ALFABETO della FEDE” Per riscoprire un cammino di gioia

● Dono da donare ●

La Fede è quel dono divino che, una volta accolto, non può rimanere in bella mostra su uno scaffale, ma richiede per sua la stessa natura di essere ridonato. Come ci dice Gesù: “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date!”. Il Donatore non ne avrà a male, anzi: più la Fede si offre agli altri e più acquista valore e bellezza, più si sparge fuori di sé e più aumenta in sé.

Per grazia siete salvati mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio. (Ef 2,8)

Tu vivevi ed io non ne sapevo nulla. tu avevi modellato il mio cuore a tua misura, la mia vita per durare quanto duri tu, ma dato che tu non eri là, il mondo intero mi appariva insignificante e assurdo, insensato e ingannevole il destino degli uomini. Quando seppi che tu vivevi, io ti ho ringraziato di avermi fatta vivere, ti ho ringraziato per la vita del mondo intero.

La fede, questo tesoro che abbiamo ricevuto, tesoro che manca al mondo e che noi dobbiamo portare con noi dentro il mondo. Noialtri, noi gente della strada, crediamo con tutte le nostre forze che questa strada, che questo mondo dove Dio ci ha messi è per noi il luogo della nostra santità. Noi crediamo che niente di necessario ci manca. Perché se questo necessario ci mancasse Dio ce lo avrebbe già dato. (Madeleine Delbrel)

(raccolte nel cestino azzurro in chiesa)

Signore, quanto è difficile parlare con gli altri. Alle volte, si dice una cosa e l’altro, marito, amico, figlio capisce tutt’ altro. Altre volte sono io che non so capire, non so ascoltare. Fammi capace di dialogare con gli altri, senza mettermi sopra un piedistallo, come i Giudei. Tu che sei il Vivente, Jahvé, Io Sono, stammi sempre vicino. (una mamma)

O Gesù, aiutaci a volgere lo sguardo su di Te, sul tuo essere “Figlio libero nella casa del Padre”.

Liberaci dalla tentazione, perché non vogliamo essere figli del diavolo e della sua menzogna, schiavi delle sue falsità che

promettono una vita felice senza mantenere la promessa.

Non renderci schiavi delle nostre illusioni, paure, egoismi, delle nostre solitudini e tristezze.

Aiutaci ad essere veramente figli di Dio e della sua verità che ci rende liberi, in una vita totalmente donata nell’amore. Amen.

(Una coppia)

Scuola dell’Infanzia Parrocchiale 2° Incontro del Cammino di Quaresima “La

pesca miracolosa”

Gesù invita Pietro a gettare ancora una volta la rete in

mare. Pietro sa bene che la sua rete durante la notte è già stata gettata più volte

e non ha raccolto nulla. Ma la getta ancora, si

fida delle parole di Gesù anche se i fatti gli

suggeriscono che non ne vale la pena. E la

pesca è miracolosa, sovrabbondante,

incredibile. Ne è valsa la pena fidarsi di Gesù.

Don Aldo si è rivolto anche ai genitori dei bambini che erano presenti

all’incontro dicendo:Ogni volta che al mattino getti la rete per raccogliere

amore e alla sera ti accorgi di non aver raccolto nulla, non perdere la fiducia.

Ogni volta che si allentano o si rompono le maglie della rete delle tue relazioni e le persone ti sfuggono e si

perdono, non buttare via subito la rete.Ogni volta che ti viene voglia di

lasciar perdere il mestiere di pescatore perché la barca della tua vita

sembra vuota e fallimentare, non lasciarti vincere dal pessimismo.

Ricorda l’entusiasmo di Pietro che fidandosi della parola di Gesù “getta

le reti”, anche dopo una notte di insuccesso e delusioni, al mattino ha

gettato di nuovo la rete. E la sua barca

vuota si è riempita di pesce e di

ottimismo.

Cari genitori, accogliete Gesù sulla vostra barca e fidatevi delle sue parole.

Gettate ancora la vostra rete vuota e malandata… e il miracolo dell’amore

stupirà anche voi.

(una mamma)

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Domenica, 3 marzo, accompagnati da don Aldo e da suor Battistina, eravamo numerosi a partecipare al

pellegrinaggio a Mortara, città della Lomellina.

Camminando per le vie del centro, ai nostri occhi è apparsa subito tra i palazzi la torre

campanaria e via via l’imponente chiesa rivestita in mattoni rossi e dalla grandiosa facciata in

cotto lombardo.

Mortara è ricca di chiese e di basiliche, la più importante è senza dubbio la Basilica di S.

Lorenzo, enorme costruzione dalle origini romane e riedificata in forme gotiche, eretta tra

il 1375 e il 1380, ricca di importanti opere d’arte soprattutto di scuola lombarda.

Don Aldo ha celebrato la S. Messa partecipata con fede e devozione e allietata dai canti

intonati dalla nostra brava Luciana. Il Vangelo, tratto da Gv. 8, 31-59, ci ha parlato del

desiderio di Abramo di vedere il giorno del Messia. Gesù viene a compiere le nostre attese.

Egli ci rende liberi, rivelandoci la verità del Padre e la verità del nostro essere figli.

Al termine dell’omelia don Aldo ha sottolineato l’importanza di vivere bene e intensamente

l’intero cammino quaresimale partecipando anche agli incontri programmati, quali gli Esercizi parrocchiali dal 4 al 7

marzo e la giornata di spiritualità a Triuggio il 18 marzo; di dare vigore ai segni della nostra conversione attraverso

piccole rinunce, la preghiera, la carità, l’accettazione e il dialogo con i fratelli.

Al termine della S. Messa, una guida molto preparata ci ha accompagnato a scoprire le opere più significative e i

capolavori artistici all’interno della Basilica, svelandoci aneddoti curiosi ed episodi particolari.

Come non rimanere estasiati davanti al presepe ligneo popolato da circa 80 figure in bassorilievo degli inizi del XV

secolo o nella cappella della Madonna del Rosario!!

Al centro la tavola di Bernardino Lanino, firmata e datata 1578, raffigura la Madonna del Rosario, cui fanno corona

15 tavolette illustranti i misteri del Rosario, circondate a loro volta dai dipinti del Procaccini, riguardanti la vita di

Maria e della Sacra Famiglia.

Attigua alla cappella del Rosario, c’è quella voluta dai Tignosi, una nobile famiglia del luogo,

che ha come pala d’altare una grande tavola di G.B. Crespi, detto il Cerano, firmata e datata

1610, raffigurante in un lampeggiare di luce la Crocefissione fra i Santi Ambrogio, Lorenzo e

Maria Maddalena. Il pallore del corpo di Cristo sulla croce risalta al centro del dipinto per la

sorprendente naturalezza, mentre la Maddalena è aggrappata ai piedi di Gesù stringendoli in

un abbraccio umano struggente. Le vesti di S. Ambrogio e S. Lorenzo, dipinte così

magistralmente, morbide e setose, sembrano talmente reali da poter essere toccate.

Proseguendo nella visita, su una parete, sopra i mattoni delle Porte Sante delle Basiliche

Maggiori romane, su una mensola di marmo rosso, è posizionata una preziosa pala, restaurata

di recente e dai colori vivi, che rappresenta la Madonna con il Bambino fra S. Sebastiano e S. Rocco.

Vicino al portale d’ingresso della Basilica, sopra

l’altare, si trova un bellissimo dipinto del XIV secolo

della Madonna delle Grazie, molto venerata dalla

popolazione. Maria, dall’aspetto giovane e dal viso

dolce e materno, è rappresentata seduta con le mani

allargate, come se volesse accogliere tutti nel suo

grembo ed esaudire le preghiere dei fedeli. Gesù è in

braccio, in piedi in equilibrio, come un qualsiasi

bambino paffuto che con le manine delicate cerca di

abbracciare e stringere il collo della mamma. Sul capo di entrambi brillano corone splendenti di luce come le

tantissime fiammelle delle candele accese dai devoti e dai pellegrini sotto il dipinto.

Con la recita della preghiera a S. Lorenzo abbiamo concluso la visita guidata e ci siamo avviati alla Chiesa di S. Croce

dove sono conservate pregevoli opere pittoriche.

Durante il tragitto a piedi per le vie di Mortara, qualcuno di noi ne ha approfittato per acquistare il tipico souvenir,

il famoso salame d’oca, rarissima specialità culinaria che richiama in città nell’ultima domenica di settembre, molti

turisti per la tradizionale “Sagra del salame d’oca”.

Il pomeriggio è trascorso velocemente e all’imbrunire la recita del S. Rosario ci ha accompagnati in fraterna

amicizia al rientro a Lazzate. Ringraziamo don Aldo e la simpatica suor Battistina per aver vissuto un’esperienza

comunitaria di preghiera, di arte e di cultura così significativa da raggiungere la profondità dell’anima e farne

tesoro durante il percorso quaresimale.

Una parrocchiana