10 - la determinante di movimento

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnersommario

‣ Sommario

‣ Linee guida canoniche- introduzione- interpretazione delle risposte di movimento- il movimento umano, il movimento animale e il movimento inanimato- movimento attivo, movimento passivo- movimento attivo-passivo nella stessa risposta

‣ Linee guida aggiuntive- accertare la presenza o meno di movimento- sufficiente tensione o sforzo- espressioni facciali- descrittori di posizione- vestiti stretti- animali alati, appendici- comunicazioni non verbali di movimento- “movimenti-puntello”, movimenti nel passato, anticipazioni di movimento- la siglatura movimento nelle risposte “capelli” alla tavola VII- automatismi (movimenti delle piante, sanguinamento, metamorfosi), antropomorfismi- siglare le risposte “insetti che volano”- descrizioni ambigue, astratte del movimento- movimenti ritratti/rappresentati, movimenti multipli

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerintroduzione

Il CS prevede tre tipi di risposte di movimento:

‣ il movimento umano (M);

‣ il movimento animale (FM);

‣ il movimento inanimato (m).

Hermann Rorschach siglava esclusivamente il movimento umano e sulla stessa linea si mosse Beck; entrambi ritenevano che non vi fosse differenze interpretative tali da giustificare l’esistenza di diverse classi di risposte di movimento.

Opposta la direzione di Klopfer, Hertz e Piotrowski che invece introdussero le siglature supplementari di movimento animale e inanimato, salvo applicarle secondo modalità e criteri non completamente sovrapponibili.

Pur sottolineando la scarsità di evidenze empiriche a sostegno dell’una o dell’altra tesi, Exner ha preso posizione in favore della seconda, distinguendo le risposte di movimento nelle citate tre classi.

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J.E. Exner, 2003, The Rorschach A Comprehensive System., Vol. 1, 4th ed., New York:Wiley, pagg. 89-95

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Simbolo Definizione Esempio

M Movimentoumano

Attività cinestesica di una figura umana o umano-simile, oppure animale/oggetto inanimato coinvolto in un’attività assimilabilea quella umana

FM Movimentoanimale

Risposte che interessano attività cinestesiche di un animale. Il movimento percepito deve essere proprio della specie identificata nel contenuto.

m Movimentoinanimato

Questa siglatura viene utilizzata per le risposte che implicano il movimento di oggetti inanimati, inorganici o privi di coscienza

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerinterpretazione delle risposte di movimento

1. Significato del movimento umano. Attività ideativa deliberata; immaginazione; rinvio della scarica; immagine di sé; area delle relazioni interpersonali (però attenzione alla qualità formale e alla presenza di fenomeni speciali).

2. Significato del movimento animale. A) Ideazione non volontaria che può interferire con il pensiero volontario contribuendo, se è eccessiva, ad una condizione di sovraccarico interno. B) Processi ideativi correlati a stati di bisogno primari e/o secondari non soddisfatti.

3. Significato del movimento inanimato. A) Ideazione non volontaria che può interferire con il pensiero volontario contribuendo, se è eccessiva, ad una condizione di sovraccarico interno. B) Processi ideativi correlati a vissuti di perdita di controllo e incapacità di determinare la propria vita (sentirsi agiti da..., in balìa di...). C) variabile situazionale, transitoria, segnala una reazione psicologica ad uno stress in corso dovuto ad elementi esterni.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exneril movimento umano

Si siglano movimento umano (M) tutti i tipi di attività umane:

‣movimenti attivi quali lottare, saltare, sollevare, camminare ecc.;

‣ attività passive come pensare, dormire, meditare, guardare, essere inclinato ecc.;

‣ posture (esplicitamente articolate) come in: “un uomo in piedi”, “una donna coricata” ecc.

La siglatura “M” non riguarda esclusivamente i movimenti di figure umane, ma anche:

‣ le attività cinestesiche di personaggi fantastici e/o mitologici (es. angeli);

‣movimenti di animali o di oggetti inanimati quando coinvolti in attività tipicamente umane come ad esempio: “due cani che discutono” o “un albero molto felice”.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exneril movimento umano

Si usa la siglatura “M” anche nel caso in cui la risposta implichi un’esperienza sensoriale o stato d’animo, pur se rappresentati in astratto, come nei seguenti esempi:

[S]: “questo mi ricorda proprio la tristezza” ➡ M

[S]: “mi sembra l’amore” ➡ M

[S]: “sembra un esplosione di suoni” ➡ m

Nota bene: Le esperienze sensoriali/stati d’animo sono risposte per loro natura prive di forma. Come si vedrà in seguito, per questo genere di verbalizzazioni non è prevista l’assegnazione della qualità formale.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exneril movimento animale

Si siglano movimento animale (FM) le risposte in cui uno o più animali compiono attività cinestesiche specie-specifiche come nel caso di: “un cane che abbaia, un pipistrello che vola, un ghepardo appostato per cacciare”.

La maggior parte delle risposte “FM” riguardano animali interi, anche se è possibile che il movimento venga attribuito (e siglato) a dettagli animali come nel seguente esempio: “due animali che zampettano dietro un cespuglio; si vedono solo le zampe”.

Sempre “FM” saranno siglate le risposte che coinvolgono animali fantastici, mitologici, ecc. purché compiano attività compatibili con la loro natura. Analizziamo due casi particolari:

‣ Quando agli animali viene attributo un movimento tipicamente umano verrà assegnata la siglatura “M”, a meno che il soggetto non articoli un contesto plausibile (permissivo) che giustifichi la bizzarria della risposta (es., cartone-animato, circo e simili).

‣ In circostanze rare, il soggetto può riportare un animale impegnato in un’attività non specie-specifica (non necessariamente umana), come nel caso di “un serpente che corre”. Per questo genere di risposte, la siglatura più appropriata è movimento umano “M”.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exneril movimento inanimato

Il terzo tipo di movimento (m) è riferito a oggetti inanimati o comunque privi di coscienza.

Questa classe di risposte è molto ampia ed è facilmente siglabile nel caso di attività cinestesiche che implicano uno spostamento nello spazio come nel caso di “una foglia che cade”, “sangue che gocciola”, “una gonna sollevata dal vento”, ecc.

In alcune situazioni però il movimento inanimato risulta statico come in: “una pelle stesa ad essiccare”, “un soprabito appeso all’attaccapanni”.

Tali movimenti statici sono siglati “m” a patto che sia presente uno stato di tensione innaturale.

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Tre esempi serviranno ad illustrare i concetti su esposti.

[S]: “un pendolo che oscilla” ➡ Sì m

[S]: “il corpo di un morto adagiato” ➡ No m

[S]: “una salma deposta al suolo; la testa è rivolta all’insù” ➡ Sì m

Nel primo caso, non è difficile rilevare la presenza di un movimento (di traslazione) che di conseguenza viene siglato.

Il secondo esempio riguarda un oggetto (essere umano privo di coscienza) che trovandosi in una condizione di tensione priva di “innaturalità” non presenta elementi sufficienti per la siglatura “m”.

L’ultimo esempio rappresenta un caso in cui lo stato di tensione è invece presente e sufficiente per siglare il movimento inanimato.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnermovimenti attivi, movimenti passivi

A tutte le risposte di movimento viene assegnata una seconda siglatura, generalmente scritta in apice, che indica se il tipo di movimento riferito sia attivo (a) o passivo (p). Uno dei problemi più frustranti legati allo sviluppo del CS è stato tentare di stabilire precisi criteri per l’applicazione degli indici “a” e “p”: obiettivo che non è stato raggiunto (sostiene Exner).

Immaginando un continuum di attività/passività, il centro, la soglia che divide i due domini è rappresentato dal verbo “parlare” che, di fatto, è stato definito “il più attivo dei movimenti passivi”.

I movimenti/le attività che richiedono uno “sforzo” minore rispetto al verbo parlare (es., pensare, guardare, bisbigliare, sussurrare, planare) sono siglate “p”. Attività come discutere, gridare, muoversi, volare vengono invece siglate “a”.

Attenzione: anche se Exner scrive espressamente che il verbo “parlare” dovrebbe essere usato come termine di riferimento per dirimere i casi dubbi, capita frequentemente di non essere in grado di applicare questa regola. In simili circostanze, sarà necessario ricorrere all’esperienza, al confronto con i colleghi e affidarsi alla lastrina successiva.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnermovimenti attivi, movimenti passivi

I seguenti quattro attributi di movimento possono essere analizzati per decidere se assegnare la siglatura “a” (attivo) o “p” (passivo):

‣ intenzionalità. Il termine si riferisce al fatto che il movimento sia (o non sia) deliberato, dotato di uno scopo, orientato al raggiungimento di un obbiettivo. In linea di massima, gli atti volizionali vengono siglati “a”, quelli involontari “p”;

‣ agentività. Il termine si riferisce al fatto che l’oggetto agisca o subisca il movimento riferito. Di norma, i percetti “agenti” (che provocano un determinato effetto mediante la propria azione) sono siglati “a”, mentre i percetti che “subiscono” gli effetti di un azione sono siglati “p”;

‣ dislocazione. Il termine si riferisce al fatto che l’attività sia statica oppure comporti un movimento di traslazione (da un punto all’altro dello spazio). È consuetudine siglare “a” gli spostamenti nello spazio e “p” le posizioni statiche.

‣ sforzo. Il termine si riferisce all’energia richiesta per porre in essere un’azione. Maggiore è l’energia, più alta sarà la probabilità di attribuire l’indice “a”.

Attenzione: (1) si evitino applicazioni rigide dei precedenti 4 criteri. (2) Sarà importante valutare anche il comportamento non verbale del soggetto e le caratteristiche percettive (legate al campo stimolo) della risposta.

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insetto

bastoncino

persona

bastoncino

“Una persona che regge un bastoncino”[D9+ Mp H,Bt 3.0]

“Un insetto che regge un bastoncino”[D8,9+ FMau A,Bt 4.0]

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnermovimento attivo-passivo nella stessa risposta

Vi sono risposte in cui gli indici attivo e passivo vengono assegnati alla stessa determinante di movimento. Si tratta delle risposte in cui vengono descritti in movimento due o più oggetti di cui almeno uno attivo, mentre l’atro (o gli altri) risulta(no) passivo(i).

Ad esempio:

[S]: “Due persone che ballano attorno ad un’altra persona in piedi nel mezzo” ➡ Ma-p

La determinante viene riportata e conteggiata una sola volta nel calcolo della frequenza di “M”, mentre verrano inseriti entrambi gli indici “a” e “p”.

Si assegnano i due indici a una singola determinante solo nel caso in cui nel movimento sia coinvolto più di un oggetto. Accade, infatti, che vengano fornite risposte con un solo oggetto che risulta responsabile tanto del movimento attivo quanto di quello passivo come in:

[S]: “Un cane seduto che ulula alla luna” ➡ FMa

In questi casi, prevale sempre il movimento attivo.

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LINEE GUIDA AGGIUNTIVE

la siglatura: la qualità evolutiva

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exneraccertare la presenza o meno di movimento

Può capitare che il linguaggio usato dal cliente sia ambiguo rispetto alla possibilità che la risposta contenga una determinante di movimento. Di seguito, si riportano alcune linee guida aggiuntive che servono a chiarire le risposte “liminari” o dubbie.

‣ Forza/sforzo sufficiente; con questa locuzione si intende il minimo livello di tensione/sforzo/forza che giustifica la siglatura di movimento. Di seguito, si riportano risposte in cui il livello è appena “sopra-soglia”: - volto sorridente, bocca aperta, smorfia. ecc. - persona in piedi, seduta, coricata, inclinata, con le braccia all’infuori, a gambe incrociate ecc.- persona che pensa, medita, immagina, ecc.

Tuttavia, i seguenti esempi descrivono “rapporti di posizione” che non includono determinanti di movimento: [S]: “due persone, una di fronte all’altra” ➡ No “M”[S]: “due animali schiena contro schiena” ➡ No “FM”

è però sufficiente che il soggetto integri le precedenti due frasi con aggiunte del tipo: appoggiati, premuti, pigiati, all’impiedi perché sia presente sufficiente sforzo da giustificare la determinante di movimento.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exneraccertare la presenza o meno di movimento

‣ espressioni facciali. Di norma, quasi tutte le espressioni facciali sono siglate Mp (o FMp nel caso di animali). Si da per inteso che l’attività muscolare responsabile dell’espressione sia di per sé sufficiente indizio di movimento. Ecco alcuni esempi:- volto sorridente, espressione corrucciata, fronte corrugata, espressione accigliata, ecc.- maschera sorridente, con un ghigno, con una smorfia

Tuttavia, è bene non siglare meccanicamente la determinante movimento quando applicata alle espressioni del viso. Ad esempio:

- [S]: “Un animale che ha un espressione cattiva” [E]: RSS [S]: “Sì, perché è grosso e incute timore” ➡ No “FM”

In questo caso, l’espressione cattiva dell’animale è dovuta ad aspetti formali e non di movimento.

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‣ descrittori di posizione. Soprattutto nel caso di oggetti inanimati la determinante di movimento richiede - per essere attribuita - la presenza di una pronunciata “tensione”:- una casa che poggia sopra il terreno; una casa sopra una collina ➡ No “m”- una pelle di animale, un tappeto che giace (oppure disteso) per terra ➡ No “m- qualcosa diviso in due, sporgente, all’infuori ➡ No “m

‣ vestiti. I vestiti stretti, attillati, fascianti includono sufficiente tensione da giustificare l’attribuzione della determinante di movimento “m”. Se il soggetto però lega il termine “stretto” a caratteristiche formali (es., forma a V del busto) la siglatura “m” non viene attribuita. Ancora una volta, è importante non dare nulla per scontato. Ad esempio la risposta “una gonna frusciante” dovrebbe essere approfondita. ecco due esempi simili, ma dagli opposti esiti:[S]: “Una donna con una lunga gonna frusciante” [E]: RSS [S]: “vede la forma a campana e allungata delle gonna?” ➡ No “m”[S]: “Una donna con una lunga gonna frusciante” [E]: RSS [S]: “l’orlo della gonna tocca per terra e viene trascinata” ➡ Sì “m”

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‣ animali alati. Le descrizioni del tipo “con le ali aperte”, “ripiegate”, “distese”, “spiegate” ecc. includono sufficiente tensione per la siglatura “FM”.

‣ appendici. Viene assegnata la determinante di movimento quando qualunque “oggetto” appendice di un altro (in senso lato anche gli arti inferiori e superiori di un essere umano) viene mantenuto in una posizione implicante tangibile sforzo o comunque il mantenimento di un equilibrio dinamico.

‣ comunicazioni non verbali di movimento. Come nel caso di altre siglature, le determinanti di movimento possono essere comunicate in modo non-verbale; in simili situazioni, il soggetto mima (invece di descrivere) il movimento/espressione che attribuisce al percetto. Ad esempio, la verbalizzazione “Un braccio”, accompagnata dal gesto del soggetto che solleva il proprio, viene siglata “Mp”.Il clinico deve essere in grado di valutare i comportamenti non verbali messi in atto nel processo di risposta.

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‣ “movimenti-puntello”, movimenti nel passato. Può capitare che nell’elaborazione della risposta il soggetto introduca dei movimenti che non sono “percettivamente presenti” ma che servono a giustificare la risposta stessa.Si consideri, ad esempio, tav. VI, W “un animale selvatico che è stato schiacciato da una macchina”. Il segmento verbale “schiacciato da una macchina” svolge una funzione giustificatoria pur non essendo presente nell’qui e ora del percetto (collocandosi piuttosto nel suo passato). I “movimenti-puntello” o, più in generale, i movimenti conclusi non vengono siglati.

‣ anticipazione di movimento. A differenza di quanto stabilito per i movimenti passati, alle verbalizzazioni che anticipano il verificarsi di attività cinestesiche (es., “un fiore che sta per sbocciare”, “un tigre che si appresta a combattere”) viene assegnata la determinante di movimento. Per quanto riguarda l’apice “a” o “p”, si deciderà in funzione dell’imminente azione (attiva o passiva).

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‣ “capelli” in tavola VII. Una risposta particolarmente frequente alla tavola VII e “volto” in D9; spesso, l’area D5 viene identificata come “capelli”, “capigliatura”, “chioma” (es., coda di cavallo). Per assegnare la siglatura “m” deve essere presente:

- una forza che li tiene su, come in “sollevati dal vento”, “tenuti su da un nastro”, “da un berretto”

- un esplicito spostamento, come nel caso di “che volano indietro”, “sollevati dal vento”.

Attenzione: la mera indicazione “con i capelli all’insù” non è sufficiente per siglare “m”. Il clinico accorto dovrebbe procedere ad una cauta inchiesta per approfondire la questione.

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‣ automatismi. Con questo termine si identifica un gruppo di processi di cambiamento che si verificano automaticamente, al di fuori del controllo dell’oggetto/soggetto. La determinante di movimento (nelle sue tre varianti) deve essere assegnata con spirito critico, evitando applicazioni meccaniche:

Crescere, fiorire, sbocciare (di piante): siglare “mp” se è presente spostamento, direzione o cambiamento. Però non sarà opportuno assegnare la determinante di movimento se la risposta è motivata da altre determinanti (es., colore o localizzazione spaziale):

[S]: “una rosa che sboccia” [E]: RSS [S]: “per i colori” ➡ No m[S]: “Dei fiori” [E]: RSS [S]: “belli; come i fiori che crescono nei campi” ➡ No m

Sanguinamento: benché il sanguinamento riguardi gli esseri umani e gli animali, la siglatura più appropriata sarà “m”. Nota bene: Non è sufficiente la presenza del sangue per attribuire la determinante di movimento; il sangue deve scorrere, fuoriuscire ecc.

Metamorfosi. I mutamenti naturali (che riguardano quasi esclusivamente il regno animale) vengono siglati FMp come nel caso di “una crisalide che sta diventando farfalla”. Se la trasformazione è poco plausibile viene attribuita la determinante di movimento umano “M”. Ecco due esempi, “una farfalla che diventa un essere umano”, oppure “un orso che si trasforma in un albero”.

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‣ antropomorfismi. Come è stato detto in precedenza, la siglatura “FM” viene assegnata quando l’animale o gli animali coinvolti nella risposta mettono in atto un comportamento specie-specifico; in caso contrario, è più appropriato siglare “M”. Di seguito, viene presentata una procedura per dirimere i casi dubbi:

- Siglare “M” le attività tipicamente umane attribuite ad oggetti/animali (es., un “robot, un orso che parla”, “un lupo arrabbiato per via di un insulto”, “due pulcini che si baciano”), a meno che il soggetto non fornisca il c.d. “contesto permissivo” (es., “due orsi che giocano a palla in un circo”)

- Siglare “M” le attività “volizionali” umane attribuite ad oggetti/animali (es., “Un albero che sta decidendo il suo futuro”)

- Siglare “M” le attività sovrannaturali e sovrumane (es., “un coniglio che trasporta il proprio corpo in una altro mondo”, “il teschio di un animale che mi fissa con odio”)

- Siglare “M” le attività umane e animali attribuite a oggetti inanimati o piante (es., “è una pianta, ma sembra che cammini”, “una zucca di Halloween che sorride”)

- Siglare “M” le risposte in cui animali compiono -mediante parti umane- delle attività (es., “un coniglio che tiene nelle sue mani una foglia”)

- Siglare “FM” le attività o le espressioni attribuite ad animali che sono strettamente specie-specifiche (es., “una cane arrabbiato che digrigna i denti”)

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‣ antropomorfismi. [continua dalla precedente]

- Siglare “FM” le attività che potrebbero essere sperimentate dagli animali (es., “due insetti che lottano per un bastoncino”, “una tigre nervosa”, “due insetti che comunicano”, “un cervo annoiato”, “due cani che corrono gareggiando”, “una lontra infastidita”)

- Siglare “FM” le attività che sono “vicine alla specie” (es., “una farfalla che vola in alto nel cielo, che plana”, “un topo che scava una galleria”)

- Siglare “FM” gli animali descritti con ali che volano, anche se in natura ciò non è possibile (es., “un coniglio che vola”). Attenzione, questo criterio vale a patto che nella verbalizzazione non emergano elementi sovrannaturali o attività volizionali.

- Siglare “M” gli esseri umani che vengono descritti con le ali e che volano

- Siglare “M” le attività non umane e chiaramente assurde/impossibili per la specie cui gli animali oggetto della risposta appartengono (es., “un serpente che corre”, “una rana che ulula alla luna”)

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‣ siglare le risposte “insetti che volano”. Data la loro frequenza, le risposte che includono animali che volano meritano un’attenzione particolare. Nelle frasi del tipo “un insetto che vola” (senza ulteriori elementi chiarificatori), il clinico non può essere certo della presenza della determinante di movimento. Infatti, con il segmento “...che vola” il soggetto potrebbe riferirsi al fatto che l’animale appartiene a una specie che è in grado di volare, senza per questo voler indicare che l’azione del volo effettivamente si verifichi.Fortunatamente, i soggetti tendono ad elaborare le proprie risposte con aggiunte disambiguanti, come nel seguente caso:

[S]: “un animale che vola, una farfalla” [E]: RSS [S]: “vede le ali stese?” ➡ Sì FM

Se però il dubbio non viene sciolto, il clinico deve procedere ad un’attenta e cauta inchiesta di approfondimento, evitando domandi suggestive/direttive.Situazioni analoghe si possono presentare nel caso di risposte con contenuto umano. Eccone un esempio:

[S]: “Potrebbero essere quei russi con i pantaloni alla zuava che ballano. Indossano cappelli buffi, cappelli con una penna all'insù” [E]: RSS [S]: Sì, qui è dove sono i pantaloni, alla zuava. Sono vestiti come ballerini. Il cappello sembra più un copricapo indiano con una penna” [E]: “ha detto una penna?” [S]: proprio qui, all'insù ➡ No M

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‣ descrizioni ambigue, astratte del movimento. Talvolta, il soggetto utilizza termini astratti e/o ambigui per comunicare il movimento come ad esempio “celebrazione”, “festa”, “cerimonia”. In condizioni ideali, tali termini vengono ulteriormente e spontaneamente elaborati dal soggetto mediante verbi o più in generale formulazioni linguistiche che chiariscono la presenza o meno della determinante di movimento. Non è possibile però presumere il movimento semplicemente perché un termine ne potrebbe richiamare l’idea; è sempre necessario che il soggetto “aggiunga” qualcosa (al più tardi, nella fase dell’inchiesta). Un esempio, aiuterà a capire la questione:

- [S]: “Mi ricorda un party” [E]: RSS [S]: “due persone che ballano” ➡ Sì “M”

- [S]: “Mi ricorda un party” [E]: RSS [S]: “la brillantezza e la varietà dei colori fanno assomigliare la scena a una festa” ➡ No “M”

‣movimenti rappresentati/ritratti. I movimenti indirettamente rappresentati (es., in fotografie, sculture, dipinti) vengono siglati come se fossero movimenti reali (in questo senso sottostanno alle medesime regole); l’unica cosa che cambia è che si tratterà sempre di movimenti passivi “p”.

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‣movimenti multipli. Non è infrequente che in una stessa risposta siano presenti più determinanti di movimento. Le siglature multiple sono possibili a patto che ciascun movimento:

- sia percepito in modo indipendente rispetto agli altri;- sia associato a una “entità agente” indipendente rispetto alle altre.

Alcuni esempi illustrano il presente criterio:

[S]: “Una donna che guida una motocicletta” [E]: RSS [S]: “vede le ruote come girano velocemente?” ➡ Ma.ma

[S]: “Un uomo che piange” [E]: RSS [S]: “occhi, naso, bocca tristi e le lacrime che scendono” ➡ Mp.mp

[S]: “Una persona che fischietta un motivetto” [E]: RSS [S]: “questa è la persona e queste sono le note musicali che fuoriescono dal sassofono” ➡ Ma.ma

[S]: “Sembrano dei pattinatori” [E]: RSS [S]: “le gambe si muovono velocemente, mentre i capelli fluttuano al vento” ➡ Ma.mp

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‣movimenti multipli. [continua dalla precedente]

[S]: “Sembrano due bambine che si dondolano sopra un altalena” [E]: RSS [S]: “queste sono le bambine e questa è l’altalena che va in su e in giù” ➡ Mp.ma

Tuttavia, le stesse risposte elaborate in modo diverso conducono alle seguenti siglature:

[S]: “Una donna che guida una motocicletta” [E]: RSS [S]: “la donna afferra saldamente il manubrio, questa è la motocicletta con ruote grandi” ➡ Ma

[S]: “Un uomo che piange” [E]: RSS [S]: “occhi, naso, bocca tristi; le lacrime sono proprio sotto gli occhi” ➡ Mp

[S]: “Una persona che fischietta un motivetto” [E]: RSS [S]: “questa è la persona con un sassofono e queste sono le note musicali tutte intorno” ➡ Ma

[S]: “Sembrano dei pattinatori” [E]: RSS [S]: “le gambe si muovono velocemente e questi sono i capelli all’insù” ➡ Ma

[S]: “Sembrano due bambine che si dondolano sopra un altalena” [E]: RSS [S]: “queste sono le bambine e questa è l’altalena sopra la quale sono sedute” ➡ Mp

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