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10 GIUGNO 2014 LICEO SCIENTIFICO “ENRICO FERMI” 1 F e r m i .net Una scuola a “progetto” E’ la sera del 15 settembre 2013 e, in un giro di orologio, ci si ritrova nel mese di giugno. Il tempo di chiudere gli occhi, pensare un po’, sognare e ogni studente è già nella propria aula con una maglietta a maniche corte e la voglia di estate, ormai così vicina. Certo, attraversare questi nove mesi non è stato molto semplice, tra impegni, studio e attività pomeridiane. Il Liceo scientifico “Enrico Fermi” di Cosenza, infatti, ha progettato attività abbastanza impegnative che ha visto impegnati i professori interni, ma anche insegnanti esterni, esperti in discipline extracurriculari. A cominciare dai soliti corsi di inglese, quali PET e First, che aiutano il potenziamento dei ragazzi nella lingua straniera, il corso Clil, che fornisce istruzione in lingua inglese della fisica e della chimica.Per gli appassionati di tecnologia e programmazione, il corso di informatica IC3 ha fornito una certificazione valida a fini universitari e lavorativi per le conoscenze dell’elettrodomestico del secolo. Oltre a olimpiadi di matematica, fisica e chimica, per i giovani giornalisti è stata istituita la redazione del “ Fermi.net”, il giornale d’istituto , che ha divulgato informazioni interne alla scuola e di attualità. Mentre, per i giovani scienziati, è partito il corso “Scienziati si diventa”, con finalità di apprendimento dei metodi di ricerca scientifica. Con grande dolore per gli scrittori del domani, studenti del triennio,il Pon “La litote secondo Vasco” che ha inteso preparare i ragazzi del biennio alla scrittura creativa. Per non parlare della preparazione artistica! Per la prima volta, quest’anno,è stata fondata l’orchestra della scuola che, il 16 maggio, presso il teatro auditorium dell’Unical, si è esibita in un saggio di fine anno, preceduta dal consueto spettacolo teatrale preparato dagli studenti della scuola, seguiti ovviamente dagli insegnanti. Sempre nel settore musica, anche la band del Fermi, diversa dall’orchestra, ha avuto modo di far sentire le proprie “schitarrate”. La scuola ha anche sentito di far incontrare i propri ragazzi con gli autori di libri in ultima uscita, quali Silvia Avallone con la sua “Marina Bellezza”, Marco Cavalcante con “Dal cuore dell’Africa”, Patrizia Rinaldi con “Rock Sentimentale” e altri di fama nazionale. Errata Corrige : Ci scusiamo con i lettori se qualche articolo dei precedenti numeri è comparso senza il nome dell’autore. Gli articoli sulla bellezza e sul leader politico sono a firma di Ilaria Arnone . La pagina dell’oroscopo del primo numero è di Alice Bartoletti.

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10 GIUGNO 2014 LICEO SCIENTIFICO “ENRICO FERMI”

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F e r m i .net

         Una scuola a “progetto” E’ la sera del 15 settembre 2013 e, in un giro di orologio, ci si ritrova nel mese di giugno. Il tempo di chiudere gli occhi, pensare un po’, sognare e ogni studente è già nella propria aula con una maglietta a maniche corte e la voglia di estate, ormai così vicina. Certo, attraversare questi nove mesi non è stato molto semplice, tra impegni, studio e attività pomeridiane. Il Liceo scientifico “Enrico Fermi” di Cosenza, infatti, ha progettato attività abbastanza impegnative che ha visto impegnati i professori interni, ma anche insegnanti esterni, esperti in discipline extracurriculari. A cominciare dai soliti corsi di inglese, quali PET e First, che aiutano il potenziamento dei ragazzi nella lingua straniera, il corso Clil, che fornisce istruzione in lingua inglese della fisica e della chimica.Per gli appassionati di tecnologia e programmazione, il corso di informatica IC3 ha fornito una certificazione valida a fini universitari e lavorativi per le conoscenze dell’elettrodomestico del secolo. Oltre a olimpiadi di matematica, fisica e chimica, per i giovani

giornalisti è stata i s t i t u i t a l a redazione del “ F e r m i . n e t ” , i l giornale d’istituto , che ha divulgato i n f o r m a z i o n i interne alla scuola e d i a t t u a l i t à . M e n t r e , p e r i giovani scienziati, è partito il corso “ S c i e n z i a t i s i d i v e n t a ” , c o n fi n a l i t à d i app rend imen to d e i m e t o d i d i ricerca scientifica. Con grande dolore per gli scrittori del domani, studenti del triennio,il Pon “La litote secondo Vasco” che ha inteso preparare i ragazzi del biennio alla scrittura creativa. Per non parlare della preparazione artistica! Per la prima volta, quest’anno,è stata fondata l’orchestra della scuola che, il 16 maggio, presso il teatro auditorium dell’Unical, si è esibita in un saggio di fine anno, preceduta dal consueto spettacolo teatrale preparato dagli studenti della scuola, seguiti ovviamente dagli insegnanti. Sempre nel settore musica, anche la band del Fermi, diversa dall’orchestra, ha avuto modo di far sentire le proprie “schitarrate”. La scuola ha anche sentito di far incontrare i propri ragazzi con gli autori di libri in ultima uscita, quali Silvia Avallone con la sua “Marina Bellezza”, Marco Cavalcante con “Dal cuore dell’Africa”, Patrizia Rinaldi con “Rock Sentimentale” e altri di fama nazionale.

Errata Corrige : Ci scusiamo con i lettori se qualche articolo dei precedenti numeri è comparso senza il nome dell’autore. Gli articoli sulla bellezza e sul leader politico sono a firma di Ilaria Arnone . La pagina dell’oroscopo del primo numero è di Alice Bartoletti.

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Redazione:!

Abate Carmine, Arnone Ilaria, Bartoletti Alice, Bria Elena, Bruno Maria Francesca, Canonaco Maria Teresa, Citrigno Giovanni, Costabile Simonetta, De Luca Paolo Gabriele, De Rango Roberta, De Rose Roberta, Filice Carmen, Galdini, Lo Giudice Domenico, Longobucco Camilla, Marcelletti Laura, Marino Rossella, Mazza Giovanni, Micieli Giuseppe, Musacchio Gaia, Pagnotta Emelinda, Paura Francesca, Pellico Maria Rosa, Perri Alessandro, Rizzo Francesco, Salituro Emilia, Scrivano Giorgia, Scornaienghi Sara, Tuoto Giacomo, Zunino Paolo

Per gli aspiranti registi e filmmaker, invece, è partito il progetto “Poesie in corto”, la cui finalità è stata quella di girare un corto di una poesia italiana o straniera; altra importante occasione per i giovani registi cosentini, è stata la produzione di un corto sul femminicidio. Inoltre,

per divulgare l’offerta formativa dell’istituto, la scuola si è vestita a festa con l’ormai famoso “Open Day”, ha aperto le porte ai ragazzi uscenti dalle scuole medie per meglio decidere sul loro futuro scolastico. Una scuola piena di progetti, di idee e, soprattutto, con tanta voglia di fare. Certo, non è solo questo che rende una scuola buona, infatti, oltre ai molti progetti pomeridiani offerti, la didattica si basa su una disciplina di formazione ben delineata. Secondo un sondaggio tra gli studenti dell’istituto, infatti, non si dovrebbe

s o l a m e n t e g u a r d a r e all’istituzione di corsi e progetti, ma soprattutto alla formazione

d e i f u t u r i c i t t a d i n i . E anche questo giugno chiude l’anno, è giunto al termine. Gli a l u n n i n o n possono che e s s e r e contentissimi! Ormai, come è andata, è andata: promossi, con giudizio sospeso o respinti, i ragazzi hanno la speciale capacità di

godersi questi tre mesi di spensieratezza in qualunque modo e in qualunque situazione essi si trovino. Non sono super poteri, è semplicemente la voglia di estate, che ogni adolescente  porta  in  se  stesso  e  che  è  assolutamente  da  soddisfare  dopo  mesi  tanto   impegna4vi.   Quindi,   buone   vacanze   dal   Liceo  Fermi!  

                             Paolo  Gabriele  De  Luca  IV  B  

Inserto speciale sul progetto teatro pagine

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Amaurys Perez: grinta e tenacia made in Sud!"Elisa Di Francisca, Amaryus Perez, Gigi Mastrangelo… Leggendo questi nomi sembra di avere davanti una lista dei medaglisti delle Olimpiadi di Londra 2012. E, invece, questi non sono altro che alcuni dei personaggi che hanno preso parte a “Ballando con le Stelle”, lo spettacolo di Rai 1, riproposto anche quest’ anno dalla Tv di Stato. "

Grazie alla loro partecipazione a q u e s t o p r o g r a m m a televisivo , i tre olimpionici hanno dato visibilità a quegli sport, come s c h e r m a , p a l l a n u o t o e pal lavolo, poco p r a t i c a t i e , d i c o n s e g u e n z a ,

poco amati e conosciuti nel Bel paese.!Elisa, Amaryus e Gigi, grazie allo sport, hanno ottenuto tanto nella vita, ma si sono messi in gioco in un campo che non era esattamente il loro, per dimostrare agli italiani come non esista solo il calcio,ma anche tanti altri generi sportivi altrettanto interessanti . E i ballerini ci sono riusciti anche piuttosto bene..."Certo, se la Di Francisca e Mastrangelo hanno deciso di prendersi una pausa dagli allenamenti quotidiani in palestra per potersi dedicare a questa nuova avventura, non è il caso,

invece, del massiccio difensore della nazionale italiana. Il talentuoso cubano ha, infatti, conciliato l’attività agonistica con l’esperienza televisiva, districandosi tra gli allenamenti e le partite con la sua Carpisa Yamamay Acquachiara, a Napoli e le lezioni di ballo presso gli studi televisivi di Roma."Proprio grazie alla sua grande tenacia e caparbietà, in aggiunta al suo fisico statuario (194 cm e 47 di piede), il trentasettenne dal doppio passaporto ha subito raccolto grande successo tra i telespettatori, soprattutto di sesso femminile, di tutte le età."Balzato dunque agli onori della cronaca, ha subito chiarito di non sentirsi un sex simbol, come in molti lo definivano e di non essere attaccato alla fama e alla popolarità. Ormai, per strada tutti lo riconoscono, ma lui ha più volte ribadito di voler usare questo su appeal, se così si può definire, per dare più notorietà alla pallanuoto, facendo sì che siano sempre di più quelli che si affacciano a questa disciplina, che, come gli appassionati ben sanno, tante soddisfazioni ha sempre dato all’Italia."D’altra parte, a livello personale, ha già realizzato i suoi sogni: è legato da oltre sei anni alla moglie Angela e ha con lei due figli meravigliosi Gabriel di due anni e Cristian Antonio di pochi mesi."Proprio questi rapporti affettivi lo legano, tutt’oggi, alla nostra terra, la Calabria e , ancor di più, in particolare, alla città di Cosenza. Proprio qui, dove ha iniziato la sua carriera italiana nel 2004, ha conosciuto quella che sarebbe diventata la donna della sua vita, mettendovi radici. Nonostante abbia lasciato la città al termine dell’esperienza con la squadra locale, durata tre anni, da quell’oro mondiale di Shangai 2011 a “Ballando con le stelle”, passando per il titolo di vice campione olimpico conquistato a Londra, ha sempre conservato un pezzo di questa nostra terra nel cuore!"

Paola Altomare IIIB

L’Italia trionfa nella notte degli Oscar con “La grande bellezza” di

Sorrentino!"Un ennesimo riconoscimento per il cinema italiano che aggiunge alla lista degli Oscar, già vinti in passato, un altro premio con il film di Paolo Sorrentino “La grande bellezza”. Un film bellissimo che vuole essere, al contempo, un tributo alla “Città eterna” per antonomasia : Roma. Una città che lascia tutti a bocca aperta, forse per la sua maestosità, per la sua storia che trapela attraverso opere d'arte, monumenti e persino strade e scorci; forse perché è il luogo dove i desideri si avverano gettando una monetina in una fontana, o per chissà quanti altri motivi. E il suo fascino ha colpito ancora tutto il mondo attraverso le suggestive immagini che fanno da sfondo alla vicenda narrata.Il protagonista, Jep Gambardella , scrittore e giornalista, ha perso , ormai, ogni ispirazione artistica e trascorre dolente e disinteressato la sua vita nel distratto divertimento e nella sfarzosa società (politici, attori, artisti e intellettuali veri o presunti) dalle esistenze inconsistenti, solitarie ed incomprese. Solo dopo aver ricevuto il diario del suo primo amore, ormai morto, in cui la donna parlava dei suoi sentimenti mai perduti, Jep medita su se stesso e sul mondo che lo circonda, futile ed inutile, potente e deprimente. In tutto questo, Roma è lì che fa da palcoscenico, bellissima e indifferente come una diva morta, tra il lusso (rappresentato al meglio da un prete legato al desiderio carnale) e l'attaccamento a quei valori fondamentali

per l'uomo ormai perduti, come vivere la vita per uno scopo (impersonato dalla suora che mangia radici, dorme a terra e compie imprese sovrumane); una Roma differente da quella degli anni '60 de “La dolce vita” di Fellini, quasi in una versione aggiornata ai nostri tempi e ai nostri difetti. Di certo, essa ha lasciato, ancora una volta, il segno e ha persino sedotto Hollywood che ha premiato “La grande bellezza” con un Golden Globe come miglior film straniero, evento che non si verificava dal 1989 con il film di Giuseppe Tornatore “Nuovo cinema paradiso” e che lasciava presagire la vittoria agli Oscar. Infatti, il lavoro di Paolo Sorrentino, interpretato da attori come Toni Servillo, Sabrina Ferilli, Carlo Verdone, Iaia Forte, Isabella Ferrari, Franco Graziosi e tanti altri, oltre ad aver conquistato i premi per miglior film, attore e regista agli Efa, gli Oscar europei, si è aggiudicato anche la vittoria della statuetta più ambita ed importante che mancava dal 1999, quando il premio fu vinto da Roberto Benigni con “La vita è bella”. Per il successo ottenuto, si può intuire che gli spettatori abbiano colto “la vera grande bellezza”, quella della giovinezza e della nostalgia, commovente, eterna ma irraggiungibile, contemplabile, anche se per poco tempo, nei paesaggi romani e durante le passeggiate alla luce dell'alba lungo il fiume. Sarà riuscito ,dunque, questo film, che racchiude in sé il cinema di un tempo, guardato ancora oggi con ammirazione e nostalgia, a dare nuovo prestigio all'Italia, nonostante essa venga descritta anche nel suo aspetto più decadente?" Giorgia Scrivano IV L!

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a cura di Claudia Galdini

"London and The Great Beauty!10 days in London City could be great to discover a new way of living, different traditions and culture. Apart from your airplane ticket, staying in London for 1 0 d a y s r e q u i r e s economical availability to travel, for your staying, for your meals. London isn't a cheap destination, for sure. The amount of money requ i red to a f fo rd an average staying ranges from 500 to 1000 and up. To an Italian citizen, especially Southerns, London looks so different, so "stranger".Punctual, precise, honest, civic-minded, cooperative are the adjectives related to any of London average citizens. Walking through the British town, you can immediately "smell" fairness and civic sense: no dirty streets or rugged roads; rubbish handed out with thoughtlessness. London -England in general- invests on progress and growth, supporting every single citizen with worthy ideas in mind and allowing them to grow up. Yet London hides an effective gap between welfare and ordinariness. There are three things that any person coming from the South of Italy is able to get, visiting London not only as a tourist but also as a "social inspector”. The first one is certainly the huge sense of collaboration, yet the lack of hearty welcoming attitude. London is opened to anybody, but not with the heart. The way we welcome our guests and show our heat to people belongs to our tradition, that is quite different from civic attitude.The second thing is the different conception of beauty.Beauty belongs to attractions, yet even for what concerns Zone 1, it resides mostly in size and efficiency rather than in "essence".

It certainly has nothing to do with the Italian concept of beauty, related to Art, History, Traditions.It resides in the way we live, in our taste for home-living and furnishing, food and fashion, in ordinary things. The third thing is exactly the importance of traditions.Although London has secular history, Italians, especially Southerns, live traditions as a

religion: family is not only a social structure, but an institution.We meet frequently and spontaneously and live closely to each other, since family is not only parents and children, but all of our relatives.It's eventually clear how these two realities are far from each other. London has grown up out of civic sense and strict organization. The question comes easy: is it possible to give birth to a process of economical and civic development starting from tradition? Or it's tradition that stops development? The starting point is definitely to consider our warm spirit and welcoming attitude as a plus.Restarting from traditions means using them as a base to a society that lives economical walfare, yet still linked to the value of family, collaboration and hard work."

Francesca Paura VA

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Your exterion image is the mirror of your soul!

"Some weeks ago, exactly on the 16th January, some of the students of the high school “E.Fermi” h a v e b e e n t h e s p e c t a t o r s a t a wonderful theatrical performance about the famous Oscar Wilde’s novel :”The picture of Dorian Gray”. Although it’s d o u b t l e s s t h e g r e a t e s t exemplification of the typical Victorian’s narrative composition, the story might be read with contemporary meanings and references. The first scene of the representation shows the main character, Dorian, a young and charming man, whose beauty fascinates Basil Hallward, a painter who portrays him in his office. At the same time the cynical Lord Henry Wotton revels him the real sense of beauty by saying these emblematic words:“Beauty is a form of Genius--is higher, indeed, than Genius, as it needs no explanation. It is one of the great facts of the world, like sunlight, or springtime, or the reflection in the dark waters of that silver shell we call the moon. It cannot be questioned. It has divine right of sovereignty. It makes princes of those who have it.” After hearing Wotton’s explanation Dorian changes his attitude towards life and so he starts researching passions, pleasures and appearance, too. Above all Dorian wishes to save his beauty in order to be young forever. Magically his vices and sins damage the image of the picture which becomes ugly

and dreadful. So that he doesn’t manage to look at it and decides to destroy it, but he mysteriously commits suicide! By doing it, the portrait returns splendid and beautiful again. The stage director of the performance

is John O’Connor who firstly tries to r e c r e a t e t h e atmosphere of the 19th century in the setting, character’s gags, behavior and way of wearing, too. It’s clear that it was an hard challenge f o r h i m w h i c h perfectly proves his abil ity. Nowadays most of people take care of their own p h y s i c a l a n d ou tward aspec ts instead of improving

their spiritual and inner side and avoiding every kind of wrong and amoral actions. Probably one of the most significant and recurring theme in literature as well as in everyday life is the importance of being or the importance of looking. What’s Wilde’s position? The author’s aim was to criticize his contemporary society and the superficial behavior and attitude of the upper middle class people who used to waste their time in useless activities that pleased them. In fact, even if Wilde is regarded as the best representative of the aesthetic movement he never sympathized with Dorian neither justified him; but on the contrary he explained that it’s better to be pure inside more than appear perfect outside because your exterior image is first of all the mirror of your soul!"

Salituro Emilia Maria VA

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F e r m i M u s i c Entertaiment! Fra i tanti progetti e le varie iniziative messi in campo dal Liceo “Fermi” di Cosenza, degna di nota è l’ormai arcinota “band” musicale, di cui fanno parte ragazzi particolarmente abili nel suono di vari strumenti musicali. Una iniziativa , quella di formare un complesso, venuta dagli s t e s s i g i o v a n i e f o r t e m e n t e sostenuta dalla Dirigente. Anche perché nel liceo fra i vari indirizzi a cui le matricole possono iscriversi, figura quello musicale. La band si esibisce durante le manifestazioni

ufficiali: a iniziare dalla cerimonia di apertura per l’inizio dell’anno scolastico, in vista , poi, durante l’anno scolastico, delle giornate dedicate all’ Open Day, per finire in occasione delle celebrazioni liturgiche nell’imminenza del S. Natale e della S. Pasqua. Preposte al suo coordinamento le professoresse Sicoli e Giordano, i quali guidano i ragazzi ad orientarsi nelle scelte musicali. I l repertorio della band spazia tra i vari generi musicali, in particolare il Pop. A questo progetto partecipano tutti coloro che hanno talento per la musica , nessuno escluso. In questo modo si dà la possibilità ai giovani di esprimersi e di dare libero sfogo alla propria passione musicale. Tutti possono contribuire ai suggerimenti riguardo ai brani da proporre

, anche se non si fa parte propriamente del gruppo che solitamente si esibisce. Molti ragazzi, interpellati, si sono dichiarati molto soddisfatti della scelta di questo progetto, perché oltre a ritenerla piacevole per la promozione di una delle

arti più belle , quale è la musica, essa fornisce l ’occasione agl i s tudent i interessati di stare insieme, di comunicare e , in una parola, di condividere una esperienza piacevole e indimenticabile, uniti nella comune passione per la musica!"

Valentina Filice III D

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Il futuro dei giovani nelle mani di un test ?!

Sin dalla loro istituzione, i test universitari relativi alla facoltà di medicina hanno portato con sè una scia di polemiche. Si tratta di una serie di domande riguardanti svariati campi che, nel giro di un certo numero di minuti stabiliti, determinano il destino di migliaia di studenti e studentesse. Sono, ormai, diventati un vero incubo per gli studenti stessi, ma anche per le loro famiglie che, pur di dare una possibilità in più ai propri figli, acconsentono a frequentare corsi in scuole private che, peraltro. non assicurano il buon esito degli stessi test. Spesso e volentieri, questi ultimi sono basati su argomentazioni non attinenti alla facoltà a cui si aspira o, addirittura, relativi a materie riguardanti il programma che si dovrebbe svolgere una volta entrati

a far parte della facoltà stessa. Ma sono state triplicate le discussioni relative all’ultima sessione di test tenutasi l’ 8 Aprile scorso. Il Ministero ha fatto luce su fat t i poco chiar i avvenut i presso l’Università di Bari: il plico sembra essere stato manomesso, pare infatti sia stata trovata una busta in meno a fronte delle 50 previste. Grande il sollievo alla smentita di quanto avvenuto che porta via dagli aspiranti camici bianchi il timore di un possibile annullamento dei test. Molti studenti si ritengono , però, indignati ed è chiaro che il test in sè non valuti le capacità dello stesso studente e non rappresent i i l “saper s tud iare” . Aumentate, poi, le difficoltà a causa dell’anticipazione della prova che non ha consentito agli studenti, impegnati in attività prettamente scolastiche in vista degli ormai vicini esami di stato, di dedicarsi in maniera adeguata alla giusta preparazione per affrontare il tutto. Ma è giusto stroncare così il sogno di molti

giovani d’oggi, non essere liberi di mettersi al la prova o anche non frequentare tali corsi ,perché non si hanno le possibilità economiche per permettersi un soggiorno all’estero ? E’ giusto non essere liberi di decidere del proprio futuro ? Ancora una volta i test di medicina tornano a far parlare di sè. Il ministro Giannini ha affermato la poca funzionalità di queste prove e la necessità di un cambiamento imminente. Si cerca ,quindi, di prendere spunto dal modello francese, secondo il quale è previsto l’accesso di tutti i candidati ai corsi con sbarramento finale al termine del primo anno di studi. In tale modo, si darebbe la possibilità agli studenti di mettersi in gioco e di affrontare un numero di esami stabiliti che, una volta superati, consentiranno l’iscrizione al secondo anno di studi."

Gaia Musacchio IVL

Nomen omen: una luce che non si è spenta!Grande impressione ha suscitato la v icenda del la g iovane sfigurata dall’acido dal suo ex fidanzato. "Un tragico episodio che ha lasciato a bocca aperta tutta Italia e non solo. La vittima è una giovane avvocatessa, Lucia Annibali. Di certo non è il primo caso di violenza verso le donne, ma questo , in par t ico lare , s i è contraddistinto per i l coraggio , l’intelligenza e il coraggio della protagonista che , incurante, è andata avanti senza abbandonarsi al dolore e ad inutili piagnistei. Dopo circa un anno da quel terribile giorno, senza mai aver rilasciato interviste, Lucia ha deciso di scrivere un l ibro insieme alla giornalista del Corriere della sera, Giusy Fasano. Il Libro, edito da Feltrinelli e Rizzoli, è stato presentato il 4 maggio scorso alla trasmissione di Fabio Fazio “Che tempo che fa”. Della vicenda colpisce , ancora una volta, la brutalità del gesto compiuto dal suo compagno. Tutto accadde la sera del 16 aprile 2013 , al rientro di Lucia dalla piscina. Certo il loro rapporto si era da tempo deteriorato, a tal punto da spingere la giovane a minacciare il fidanzato che, prima o poi , avrebbe denunciato tutte le angherie da lei subite. E quella sera

lui l’attendeva a casa. Nel compiere il gesto brutale, si è poi scoperto che l’uomo ha agito con la complicità di due uomini albanesi. Ora lui è stato condannato a venti anni di carcere, mentre per i due extracomunitari la pena da scontare è di quattordici anni. La donna , intanto , ha subito ben undici interventi e il suo volto , certo, non è più quello di prima e , sicuramente, non lo sarà mai più. Ma , di sicuro, grazie alle nuove tecniche chirurgiche, i progressi, ad appena un anno di distanza, sono evidenti , considerato che la donna aveva pure corso il rischio di perdere irrimediabilmente la vista. Adesso questo pericolo è stato fortunatamente scongiurato. " Oggi Lucia si sottopone a continui esercizi riabilitativi per la ripresa dei movimenti facciali, indossa tutori per mascherare le cicatrici sul volto e sul braccio destro, anch’esso bruciato dall’acido. Lei ,nonostante tutto , afferma di essere rinata da questa esperienza dolorosissima, tanto da dichiarare di voler “ mettere il suo dolore a dispozione degli altri per aiutarli”. In occasione delle giornata della donna, l’otto marzo scorso, Lucia ha incontrato il Presidente Giorgio

N a p o l i t a n o c h e l ’ h a n o m i n a t a “Cavaliere”, il presidente del Consiglio Matteo Renzi e la presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini. Significativa è stata la frase della comica torinese Luciana Littizzetto: -Più certe donne fanno luce, più certi uomini fanno di tutto per spegnerle, e con lei non ci sono proprio riusciti!- Lucia poi, dice qualcosa a proposito del suo futuro: -E’ già li fuori ad aspettarmi il futuro , credo che mi riconoscerà anche se ho una faccia nuova. Gli andrò incontro con la passione e il desiderio che hanno gli innamorati quando si rivedono dopo tanto tempo. “Ecco” gli dirò ogni volta che farà il mio nome, “Io ci sono”.""

Marinella Petramala II H

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Se sogni, puoi farlo!Il mondo delle fiabe è un mondo fantastico. Cercare di raccontarlo con semplici parole non rende giustizia alla sua infinita meraviglia. C’è chi lo ritiene frivolo, tanto da riservare i suoi racconti ad un pubblico di soli piccoli e c’è chi invece, nonostante gli anni trascorsi, ancora sorride dinnanzi a tanto splendore, rivivendo quella felicità tanto intensa che si prova quando si è bambini."E’ proprio questo il segreto per vivere la vita: non crescere mai. O almeno così insegna Peter Pan, insieme alla piccola Trilly, alla ciurma di Capitan Uncino e a tutti gli abitanti dell’Isola Che Non C’è, il regno dell’eterna fanciullezza. Chi, se non meglio di Walt Disney, può rappresentare la fiaba, per antonomasia? Non un semplice uomo, non un semplice regista, fumettista, ma soltanto un genio. Noto per la sua carriera dovuta a l l a v a s t a p r o d u z i o n e cinematografica, Walt Disney conquistò, sin da subito, un pubblico immenso, di grandi e piccini, propensi a sognare e a vivere ciò che la realtà, purtroppo, non offre. Ma cosa si conosce realmente su questo grande talento statunitense? Molteplici le notizie e i pettegolezzi sul suo conto. Tra i più noti sicuramente, l ’accusa del l ’ inser imento di appositi messaggi subliminali all’interno dei suoi cartoni animati o la famigerata creazione di Mickey Mouse, che si dice sia

stato disegnato di colpo da Walt durante un viaggio in treno, senza un’antecedente progettazione e dettato dalla sola  fantasia."Il mondo Disney è il mondo della magia per eccellenza, dove essa p r e n d e v i t a c o i n v o l g e n d o c h i u n q u e . S m i s u r a t a è l a creazione di fi lm e cartoni appartenenti a “casa Disney”; altrettanto meritata è la fama dovuta a questi grandi capolavori. Sicuramente, il progresso ha lasciato la sua impronta anche in questo ambito, favorendo la modernizzazione delle favole e la nascita di altre nuove, forse più definite e ben rappresentate, ma pur sempre dal significato intenso."Da Cenerentola a Ribelle, dalla foresta di Biancaneve al regno ghiacciato di Frozen, la Disney si evolve di giorno in giorno in modo migliore, continuando ad incantare e a far sognare il suo pubblico sempre di più, e come da sempre ha fatto, lasciando nel cuore di ogni spettatore ricordi indelebili e forti emozioni. Perché male fa chi attribuisce ai cartoon il solo fine dell’intrattenimento: la produzione Disney è molto di più. Purtroppo, è difficile capirlo quando si è piccoli, quando si rimane colpiti dagli animaletti parlanti, dai valorosi pirati e dalla magia delle fate. E’ indescrivibile quanto i cartoni possano insegnare anche ai più grandi e a trasmettere loro quelli che sono i giusti principi per una convivenza civile. Basti pensare al la celebre stor ia

dell’eroina cinese che parte in guerra di nascosto, al posto del padre vecchio e malato, mettendo a rischio la propria vita,   per difendere il suo caro e la patria. Dietro al draghetto parlante Munshu, e alla distratta ragazza protagonista, si cela un vero e p r o p r i o m e s s a g g i o d a c u i scaturisce una sana riflessione: la condizione della donna nei tempi p a s s a t i , s o t t o v a l u t a t a , i n c o m p r e s a , n o n r i t e n u t a nemmeno all’altezza del diritto di parola. Mulan, una giovane donna trattata allo stesso modo di come si possa trattare un oggetto, che riesce, infine, a dimostrare il proprio valore, salvando il suo Paese e l’imperatore dall’attacco degli Unni, cosa di cui non era stato capace un intero esercito di uomini, armati ed istruiti al combattimento. O ancora, la magica storia della Bella e la Bestia, che ci insegna a non giudicare dall’esteriorità e ad imparare ad amare per quello che s i c e l a n e l c u o r e . E p e r concludere, Peter Pan, lo spirito della giovinezza, che ci impone di non smettere di sognare mai, di vivere la vita più che si può, senza rinunciare al bambino che c’è in ognuno di noi, spingendoci oltre i confini della realtà, perché “la f a n t a s i a n o n p o t r à m a i invecchiare, per la semplice ragione che rappresenta un volo verso una dimensione che giace al di là del tempo.” (Walt Disney)"Alice Bartoletti IV L

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Grande v i t tor ia per Sorrentino che con la “ L A G R A N D E B E L L E Z Z A ” s i aggiudica !l’Oscar.!Domenica 2 Marzo 2014 - Quindici anni dopo la storica passeggiata di Roberto Benigni sui seggiolini del Dolby Theatre , l ' I tal ia torna a splendere nella notte dell '86ma edizione degli Oscar. "A restituire al nostro Bel paese quest’antica gloria è stata proprio la pellicola ta rga ta So r ren t i no : La Grande Bellezza, con il p remio d i “M ig l io r fi lm Straniero”."Il film tratta le vicissitudini di Jep Gambardella, celebre giornalista e critico, nato a Napoli ,ma ormai residente a Roma da quasi quarant’anni. Fin dalle scene iniziali, però, possiamo capire che il vero protagonista è i l vivere mondano, che trasuda da tutti i pori da questa pell icola. Lo scopo dell ’ esistenza di Jep, difatti, è quello di divenire il primo dei mondani, come lui stesso confessa: «Quando sono arrivato a Roma, a 26 anni, sono precipitato abbastanza presto, quasi senza rendermene conto, in quello che potrebbe essere definito "il vortice della mondanità". Ma io non volevo essere semplicemente un mondano. Volevo diventare il re dei mondani. E ci sono riuscito. Io non volevo solo partecipare alle feste. Volevo avere il potere di farle fallire»."Ma Jep Gambardella, prima di cadere in questo baratro, si cimentò in g ioventù anche nel la scr i t tura, scrivendo un unico libro, “L'apparato umano”. Da allora, nonostante questa s u a p r i m a o p e r a f o s s e s t a t a apprezzata, non ha più scritto altri libri per la sua pigrizia, ma ,soprattutto, perché sente che nella sua vita non c'è

più nulla in cui credere, né qualcosa da comunicare ad altri che vivono come lui. Più che una vera e propria trama, lo s v o l g i m e n t o d e l fi l m s e g u i r à l ’ e v o l u z i o n e i n t e r i o r e d e l s u o personaggio, in una serie di episodi relativamente slegati tra loro. Dandy impeccabilmente vestito, vive di notte, beve molti drink (ma, come afferma verso la fine del film, «non tanti da diventare molesto») e ha battuta pronta, capacità di analisi psicologica e un sarcasmo devastante. Le battute e le feste non sono, però, tutta la sua

vita. Lo vediamo, talvolta, ritagliare per sé degli spazi di bellezza vera e di autenticità. Le passeggiate per le vie di Roma la mattina presto, immerso nella bellezza dei suoi monumenti; l’opera di quei rari veri artisti, che si trova a intervistare per la sua rubrica e, soprattutto, le amicizie. L’amicizia con Dadina (Giovanna Vignola), la direttrice del suo giornale, affetta da nanismo, intrappolata nello stesso ambiente di Jep, ma donna forte, saggia, a tratti materna; quella con Romano (Carlo Verdone), scrittore fallito, un idealista sincero e imbranato a cui Jep cerca di insegnare la leggerezza e l’arte di trattare le donne; infine con Ramona (Sabrina Ferilli), una spogliarellista semplice, un po’ ignorante, ma vera e dotata di umanità, oppressa dal pesante fardello di una malattia incurabile. Jep Gambardella è un uomo bloccato, in cui una troppo acuta s e n s i b i l i t à h a d e t e r m i n a t o u n

inaridimento del rapporto con il mondo esterno e con il prossimo. Tale inaridimento deriva dall’aver vissuto tutta la vita nella nostalgia per la grande bellezza perduta. Quando scrisse “L’apparato umano”, Jep era inebriato dall’unico grande amore della sua vita, quello per Elisa De Santis, la donna che conobbe quando aveva diciotto anni, amò intensamente e ,poi, perse all’improvviso, lasciato senza mai sapere il motivo. Quando nel giorno del suo sessantacinquesimo compleanno, gli si presenta Alfredo

(Luciano Virgilio), il marito di Elisa, per comunicagli di aver letto nel diario della m o g l i e , a p p e n a defunta, che l’unico uomo che lei avesse mai amato è proprio Gambarde l l a , Jep comincia a prendere consapevolezza della propria situazione. A rendersi conto che la s u a d i s p e r a t a mondanità, la sua visione pessimistica

della vita, la sua incapacità di produrre letteratura sono le conseguenze di quell’amore che non c’è più. Parlando della sua giovinezza, a un certo punto, Jep afferma: «Ero destinato alla sensibilità, ero destinato a diventare uno scrittore, ero destinato a diventare J e p G a m b a r d e l l a » . Q u e s t a successione è una sequenza causale: la sua grande sensibilità fu ciò che gli permise, inizialmente, di diventare uno scrittore e, allo stesso tempo, fu ciò che lo trasformò nel suo opposto, un mondano c in i co e pess im is ta . L’episodio finale di questa presa di coscienza è dato dall’incontro di Jep con la Santa africana. La Santa cerca in Dio la grande bellezza, e per questo si logora, mangia radici, dorme per terra e assiste i poveri. Jep capisce che, dalla brama per l’assoluto, l’uomo, che è un essere debole, non può che restarne schiacciato.

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L’unica bellezza che ci è davvero data in questa vita è, infatti, quella che appare per un istante e poi svanisce, quella che si mescola alla bruttura e allo squallore. L’unica vita possibile sta nel mezzo, nella contemplazione d i u n a b e l l e z z a i m p u r a e nell ’accettazione di essa. Solo comprendendo tutto questo, Jep Gambardella può tornare alla scrittura. Recita il monologo finale: “Finisce sempre così. Con la morte. Prima, però, c’è stata la vita. Nascosta sotto il bla bla bla. È tutto sedimentato sotto il chiacchiericcio e il rumore, il silenzio e

il sentimento, l’emozione e la paura, gli sparuti, incostanti sprazzi di be l lezza. E ,po i , lo squa l lo re disgraziato e l’uomo miserabile. Tutto sepolto dalla coperta dell’imbarazzo dello stare al mondo. Bla. Bla. Bla. Altrove, c’è l’altrove. Io non mi occupo dell’altrove. Dunque, che questo romanzo abbia inizio. In fondo, è solo un trucco. Si, è solo un trucco.” Lo squallore e il fallimento sono gli elementi che ci rendono unici, che mostrano davvero ciò che siamo.Lo squallore è insomma, nel cinema di Sorrentino, una figura dell’autentico.

La sua arte riesce a mostrare questa bellezza del brutto. E può farlo proprio perché è un trucco, perché, pur essendo fittizia, essa dice la verità.In fondo questo fi lm rappresenta realmente la vita quotidiana, con i suoi alti e bassi, con le positività e negatività, con i desideri e le angosce che ci assalgono. L’abilità di ciascuno di noi è di affrontarle senza l’ansia di risolverle a tutti i costi, ma vivendole un po’ come il “carpe diem “di oraziana memoria."

Domenico Lo Giudice III B

Cocò: l ’ennes ima v i t t ima de l la criminalità!Tragedia a Cassano allo Ionio: tre corpi ritrovati. Nell'ultimo mese si è sentito molto parlare di un fatto di cronaca alquanto grave. La crudeltà e l'insensibilità dell'uomo cresce di giorno in giorno,ma questo episodio può essere classificato fra i più disumani. Tra il 18 e il 19 Gennaio le forze armate di Corigliano hanno ritrovato tre corpi carbonizzati all'interno di un'autovettura nelle campagne di C a s s a n o , i n p r o v i n c i a d i Cosenza. Le cause dell'omicidio s o n o d a a c c e r t a r e , m a probabilmente si tratta di un regolamento di conti per traffico d i d r o g a . S i t r a t t a d e l c inquantaduenne Giuseppe Iannicel l i , del la compagna ventisettenne marocchina Ibtissa Touss e di un bambino di soli tre anni, Nicola Campolongo , soprannominato ''Cocò''.Le tre vittime sono state prima uccise, poi bruciate all'interno dell'auto di Iannicelli. Il personaggio in questione era vicino alla malavita da diversi anni ed era già stato coinvolto in inchieste sul traffico di cocaina, in particolare ''Borgo Pulito'' e ''Antimafia Galassia'' contro le cosche dell'alto Ionio Cosentino. Nel 2012 la figlia Antonia Iannicelli,madre del piccolo ''Cocò'' era stata arrestata. Stesso destino è spettato al padre del bambino che, in definitiva, era stato affidato alla cura del nonno,Giuseppe.Gli investigatori hanno cercato di ricostruire gli ultimi giorni di vita di Iannicelli, con lo scopo di comprendere cosa abbia portato gli assassini,non ancora identificati, a non

risparmiare nemmeno un bambino di 3 anni. L'uccisione dell'innocente, come tanti altri, dimostra come, con il tempo, la mafia sia cambiata. Se prima la mafia aveva un codice d'onore che salvaguardava donne e bambini, ora sembra aver perso anche quella parvenza di umanità che prima la caratterizzava. In questa spirale senza fine , anche i bambini diventano vittime. Essi sono condannati in partenza dalle loro origini, alle quali non possono sfuggire. Sono destinati a soccombere alla morte o a un destino amaro, che li vedrà protagonisti della criminalità come i loro predecessori. Nicola è stato vittima di una vita priva di

un ' in fanzia autent ica, pr ima passata in cella con la madre spacciatrice, poi affidato al nonno Giuseppe, spacciatore e persino stupratore in passato, la cui violenza aveva colpito l'ex moglie, rinchiusa in una stanza e stuprata. I l b a m b i n o , a n c h e s e sopravvissuto, non sarebbe stato mai al sicuro, mai realmente felice, viste le condizioni familiari in cui versava. Papa Francesco ha r i c o r d a t o N i c o l a n e l l e s u e preghiere affermando << Questo accanimento su un bambino così

piccolo sembra non avere precedenti nella storia della criminalità. [...] Preghiamo con Cocò che di sicuro è in cielo, per le persone che hanno fatto questo reato, che si convertano e si pentano. [...] Gesù ci insegna che nessuno è escluso dalla salvezza di Dio.>>Il Santo Padre sembra, dunque, sconvolto dall'evento e ha dimostrato la sua solidarietà ai genitori, in carcere. La sua speranza di rinnovamento spirituale coinvolge anche la criminalità, alla quale chiede una conversione sincera alla legge di Dio."

Marino Rossella

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PROGETTO LIRICA PATROCINATO DALLA CARICAL

QUARTO POSTO AL LICEO FERMI La donna protagonista è l’elemento principale che accomuna quattro grandiose opere liriche quali “La Traviata”, “La Boheme”, “Un ballo in maschera” e “Manon Lescaut”. Tutte raccontano vicende calate nel contesto storico dell’800, secolo durante i l quale la donna è considerata , ovviamente, inferiore all’uomo. In ogni ambito, anche quello artistico/letterario, è sempre quest’ultimo a predominare. Nelle opere liriche, tuttavia, sia Verdi che Puccini pongono come protagonista dei loro componimenti la donna, rappresentandola in tutte le sue sfaccettature. Dalle opere di Giuseppe Verdi, “La Traviata” e “Un ballo in maschera”, emergono figure femminili che si comportano da vere e proprie eroine, e sacrificano se stesse pur di seguire l’amore. Violetta, ad esempio, rinuncia ad ogni suo bene materiale vendendo tutti i propri averi.Quelle rappresentate nelle opere di Verdi sono donne dal carattere forte,pronte ad immolarsi per amore,un sentimento che viene idealizzato e sublimato dal loro stesso sacrificio. Sia che si tratti di donne comuni, popolane,casalinghe,prostitute,sia che si tratti di donne che frequentano l’alta

società sono tutte accomunate dalla stessa condizione di dipendenza economica e di totale subordinazione all’uomo. In molta della sua produzione operistica, Verdi, cavalca egregiamente istanze sociali, ad esempio attraverso la presentazione della donna considerata esclusivamente uno strumento di piacere che l’uomo può sfruttare, oppure attraverso la denuncia delle differenze intercorrenti tra le varie classi sociali,come nella “Traviata”: Violetta, per salvare l’onore della famiglia di Alfredo, rinuncia al proprio amore in quanto, essendo una prost i tuta, non vuole disonorare la famiglia dell'amato. Mentre ne "La Traviata” viene presentata Violetta come una donna disposta al sacrificio estremo in nome di un vero amore, in un'altra opera, "Un ballo in maschera", Verdi mette in scena una donna, Amelia, an imata da pr inc ip i moral i che le impediscono di tradire suo marito. Anch’ella vive una situazione di dipendenza,ma d i m o s t r a u n a n i m o n o b i l e . I l pubblico,certamente, si schiera dalla parte di Violetta e di Amelia,e quindi dalla parte dell'amore. E’ facile che gli spettatori apprezzino ed ammirino i modelli di donna presentati da Verdi. Lo stesso non può dirsi,a mio avviso, con le figure femminili messe in scena da Giacomo Puccini. Questi, a differenza di Verdi, nella opera "Manon Lescaut" presenta una figura che risulta superficiale, frivola ed egoista. Manon è una donna che rinuncia al proprio amore per interesse. Ella è fortemente

attratta dal lusso e dai beni materiali, tanto da rischiare di perdere il proprio amore. Agli occhi degli spettatori, Manon appare capace di usare gli uomini per il proprio benessere e foriera di sciagure per il giovane che ne è invaghito. Forse davvero Manon è anche questo, forse davvero ricchezza e benessere suscitano in lei passioni sconsiderate che la portano ad agire senza pensare quali conseguenze possono avere i suoi comportamenti. Manon impersona, però, la passione dell’amore a livello sensuale, l'irrazionale abbandono alle sensazioni più umane e carnali. La Mimì/ Lucia de “La Boheme" comunica sentimenti del tutto opposti: è una donna fisicamente fragile ,povera,come povero è anche il suo amato e squattrinato poeta. La sua situazione suscita nell’animo degli spettatori un senso di compassione,al più di tenerezza,ma non si può certo parlare di ammirazione. Mimì,come Manon, non è un’eroina; i due personaggi pucciniani non ci fanno sognare,ci fanno pensare a problemi quotidiani. Con i gesti e le parole di Violetta ed Amelia,al contrario,la potente e suggestiva musica di Verdi ci offre le ali per volare in alto con la fantasia. Cosa chiedere di più ad un’opera lirica?Marianna Cozza 3ªL

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Oroscopo!"ARIETE: Ariete, primo segno dello Zodiaco ma non solo: la vostra determinazione si riflette in ogni aspetto della vostra vita così da rendervi sempre brillanti ed eccellenti. L’anno scolastico che state per lasciarvi alle spalle lascerà il segno soprattutto per i vostri molteplici interessi ed ambizioni in ognuna delle materie. Attenti però a non farvi prendere maggiormente da una disciplina piuttosto che dall’altra, e portate a termine il vostro percorso come solo voi siete in grado di fare: avete tutte le carte in regola per riuscirci. TORO: Il vostro segno zodiacale che vi lega alla terra dona qualità fisse e un aspetto tradizionalista alla vostra persona. Come ricorderete dalla scorsa edizione, siete quelli del “chi va piano va sano e va lontano” e sicuramente avrete rispettato questo dogma fondamentale anche nel corso dell’anno scolastico, ma vi si conosce anche per un leggero tono di pigrizia che tende a saltare fuori in particolari circostanze. Non lasciate che l’ozio abbia il sopravvento proprio ora, e potrete concludere l’anno in bellezza. GEMELLI: Siete i versatili per eccellenza, per questo vi interessate indubbiamente ad ogni disciplina, dato il vostro desiderio di conoscenza inarrestabile. Ricordate che non è facile essere costanti in ogni attività se non la si affronta completamente: se avete un conto in sospeso in alcune materie è arrivato il momento di concludere il tutto, e solo così sarete soddisfatti dei vostri risultati. CANCRO: Non è la vostra ambizione a rendervi noti, perché ambiziosi non lo siete affatto. Sapete bene quali sono i vostri doveri e li portate a termine, ma senza mai strafare ed eccedere. In questo modo riuscite quindi a mantenervi costanti nel tempo, senza alti e bassi. Non sottovalutate le vostre potenzialità e non venite meno alla buona forza di volontà: volere è potere, perché non dovreste andare fieri di meriti che potete attribuirvi? Siete ancora in tempo per dare il meglio nelle ultime valutazioni. LEONE: Siete senza dubbio il segno dominante di tutto lo Zodiaco, la vostra fierezza vi dona da sempre carisma e qualità vantaggiose, sicuramente utili a far di voi degli studenti modello. Decisi e combattivi, adorate essere al centro dell’attenzione, e se così non fosse potreste anche finire per soffrirne. Si dice che l’importante sia partecipare e non vincere, per questo vi si consiglia di usare la vostra saggezza nell’accettare le competizioni. VERGINE: Seri ed attendibili, è’ la vostra placidità a farvi onore. Adempienti e volenterosi, riuscite a portare a termine ogni iniziativa nel migliore dei modi, superando qualsiasi ostacolo si presenti sul vostro cammino. La legge è valida

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anche in ambito scolastico: le vostre aspettative non saranno deluse! BILANCIA: Siete alla continua ricerca dell’equilibrio e della serenità, in qualunque situazione vi cimentiate. Lo stesso vale per la scuola, non a caso infatti, vi si attribuiscono competenze diplomatiche congenite e superlative. Il vostro obiettivo è infatti l’equità, e le vostre potenzialità vi permettono di raggiungere l’oggetto del vostro desiderio: sarete fieri dei risultati ottenuti in questo anno scolastico. SCORPIONE: Da sempre vi circonda un’aura di mistero e non lasciate mai trasparire ciò che vi passa per la testa. Siete cocciuti e caparbi e raramente riuscite ad ammettere i vostri sbagli. Se in questo ultimo periodo avete bisogno di aiuto (magari in una materia con cui non andate d’accordo) non esitate a chiederlo! Mettete da parte il vostro orgoglio e potrete trovare buoni amici felici di darvi una mano: il gioco di squadra è fondamentale, anche per i propri interessi, e se seguirete il giusto consiglio potrete anche voi concludere al meglio l’anno. SAGITTARIO: La sete di conoscenza vi porta a dare il meglio di voi, ma qualcuno dice in giro che nulla e nessuno potrà mai sottrarvi all’attività fisica. L’oroscopo vi consiglia di metterlo da parte solo per un po’ se nel corso dell’anno è stata la vostra principale dedizione, dopotutto Giovanale disse “ mens sana in corpore sano”! CAPRICORNO: La vostra determinazione nel portare a termine il percorso intrapreso, suggerisce la difficoltà dell’anno scolastico e la vostra serietà nel concluderlo con ottimi risultati. Non siate sfiduciosi ma ottimisti: il vostro impegno e i vostri sacrifici saranno ricompensati, per questo potete già iniziare a progettare la vacanza! ACQUARIO: Fermamente convinti del lavoro svolto, l’esito di questo anno scolastico non vi preoccupa affatto. Ciò non vi impedisce comunque di cambiare idea qualora lo vogliate: se avete intenzione di migliorare il vostro profitto, in una o più materie, fatelo, perché ne avete tutto il tempo. Siate lungimiranti, e non concludete le cose nel minor tempo possibile: la fretta è una cattiva consigliera, e potrebbe pregiudicare la vostra pagella. PESCI: La fragilità interiore che vi caratterizza tende a farvi spesso influenzare in maniera negativa. Se per tutto l’anno scolastico qualcuno ha ronzato attorno a voi distraendovi dai vostri doveri è ora il momento di agire. Dedicatevi più che potete allo studio, perché tirando fuori il vostro grandissimo potenziale di innovazione e di miglioramento, sarete apprezzati e ricompensati. "

Alice Bartoletti

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