1 dr. Stefano Minisini La gestione del Team working 27 novembre 2003 La gestione del Team work...
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La gestione del Team working27 novembre 2003
La gestione del Team work
Udine 27 novembre 2003
a cura di Stefano Minisini
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Le organizzazioni moderne presentano alcuni tratti peculiari
• Trasversalità
• Connettività visibilità
• Responsabilità diffusa
• Integrazione
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….ritrovabili
Sul fronte interno:- gestione per processi/progetti- gestione di progetti di miglioramento
Nell’ambito delle relazioni esterne - rapporti integrati con i fornitori- partnership con il trade- rapporti con i distretti
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• Comunicazione
• Leadership
•Teamworking
Le competenze relazionali richiamate:
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Cos’è un team work?
Insieme di soggetti che in modo interdipendente perseguono un obiettivo comune.
Il perseguimento dell’ obiettivo assegnato è l’unica ragion d’essere del team work definito in ambito organizzativo.
Quale lo scopo di un team?
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I vantaggi del lavorare in team work
• Maggiore potenziale creativo
• Molteplicità di competenze
• Maggiore capacità di tollerare lo sforzo
• Sostegno psicologico e motivazionale
• Permette di raggiungere risultati non ottenibili individualmente.
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I rischi del lavorare in team
• Maggiore difficoltà nel prendere decisioni
• Investimento di tempo per creare integrazione
• Maggiori vincoli e limiti alle libertà del soggetto
• Difficoltà nel mediare i punti di vista dei singoli componenti, soprattutto quando molto divergenti.
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Aspetti cruciali del team
Tanto i vantaggi quanto i rischi del lavoro in team incrociano alcune dimensioni fondamentali:
• diversità
• pluralità
• interdipendenza
• integrazione
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Elementi a cui prestare attenzione per rendere efficiente ed efficace il team
Gestione della dimensione “strumentali-funzionale”
• Centratura sugli obiettivi
• Pianificazione
• Definizione dei ruoli
• Controllo
• Gestione del tempo
Gestione delle dimensione “affettivo-emotiva”
• Leadership
• Comunicazione
• Gestione dei conflitti
• Costruzione clima
• Valori condivisi
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Coesione
GruppoGruppo
Negoziazione
InterazioneInterazione
InterdipendenzaInterdipendenza
IntegrazioneIntegrazione
Gruppo di lavoro Gruppo di lavoro
Dal gruppo al gruppo di lavoro
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Definizione degli obiettivi.Definizione degli obiettivi.A
Analisi dei fattori che compongono l’obiettivo e dei problemi che generano impedimento
Analisi dei fattori che compongono l’obiettivo e dei problemi che generano impedimento
B
Formulazione e attuazione di soluzioniFormulazione e attuazione di soluzioniC
Valutazione dell’intervento.Valutazione dell’intervento.D
Metodo per l’impostazione di un lavoro di gruppo
Gestione della dimensione “strumentali-funzionale”
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Definizione degli obiettivi.Definizione degli obiettivi.A
•Definire l’obiettivo in termini di risultato (dati ed ipotesi plausibili)
•Esplicitarlo nelle sue motivazioni e promuoverne la condivisione
•Scomporlo in sotto-obiettivi e compiti•Curarsi che sia oggettivamente perseguibile dal gruppo•Condividere i parametri di valutazione con il gruppo
Gestione della dimensione “strumentali-funzionale”
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Analisi dei fattori che compongono l’obiettivo e dei problemi che generano impedimento
Analisi dei fattori che compongono l’obiettivo e dei problemi che generano impedimento
B
1. Individuare le macro-famiglie di causali 2. Scomporre in micro-caratteristiche le causali3. Definizione del peso specifico di ciascuna causale
(es:matrice “peso economico/gestibilità”)4. Assegnazione delle priorità5. Collocazione del problema all’interno di flussi di
processo (attraverso diagrammi di flusso)6. Misurazione puntuale
Gestione della dimensione “strumentali-funzionale”
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Peso economicodel problema
Grado di gestibilità del problemaAltoBasso
Basso
Alto
4
3
2
1
Gestione della dimensione “strumentali-funzionale”
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Formulazione e attuazione di soluzioniFormulazione e attuazione di soluzioniC
1. Fase creativa: esplorazione destrutturata di tutte le possibili soluzioni facendo ricorso a tecniche che favoriscano al produzione di idee e soluzioni.
2. Fase progettuale: declinare poi le idee più concretamente traducibili in veri e propri piani d’azione articolati specificano
• Chi fa cosa• Come• Entro quando• Con quali risorse (impatto economico della soluzione).
3. Fase sperimentale: individuare l’area pilota presso cui effettuare una sperimentazione concreta.
Gestione della dimensione “strumentali-funzionale”
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Valutazione dell’intervento.Valutazione dell’intervento.DSpecificare:
• Grado di efficacia dell’azione pilota• Come estendere ad altre aree il progetto• Come diffondere i risultati• Come consolidare ed implementare definitivamente il
miglioramento/raggiungimento dell’obiettivo.
Gestione della dimensione “strumentali-funzionale”
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LEADERSHIPBisogno di equilibrio
Bisogni individuali
Bisogni di gruppo
Gestione della dimensione “affettivo-emotiva”
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Interazione
COMUNICAZIONE
Informazione Trasformazione
ConoscenzaFlusso CreativitàCambiamento
Dialogo Contratto
Gestione della dimensione “affettivo-emotiva”
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• Essere chiari• Essere completi• Esporre in modo logico e ordinato
• Suscitare interesse ed attenzione• Essere persuasivi• Ottenere consenso
• Rimanere aderenti al tema• Adattare il linguaggio all’interlocutore• Risolvere dubbi e incertezze
Esporre
Convincere
Ascoltare
Rispondere
COMUNICAZIONE
• Lasciare parlare• Dimostrare attenzione e coinvolgimento• Verificare di aver capito
Gestione della dimensione “affettivo-emotiva”
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• Condurre i partecipanti lungo un percorso di acquisizione di consapevolezza di sé dei propri stati emotivi, delle proprie credenze, motivazioni, obiettivi, risorse e competenze.
• Creare consapevolezza sul proprio modo di relazionarsi con il gruppo.
• Favorire un forte senso di appartenenza ed integrazione ed affiatamento con il gruppo, creare un clima positivo.
Alcuni passaggi cruciali del team building
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• Stimolare motivazione ed energia da canalizzare verso il cambiamento e lo sviluppo delle proprie competenze.
• Lavorare sulle abilità e sulle competenze specifiche: da quelle metodologiche a quelle relazionali.
continua
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Un esempio di indicatori comportamentali della competenza Teamworking
1. Conquista l'attenzione del gruppo, motiva, incoraggia.2. Assume con sicurezza il ruolo di guida/riferimento.3. Coordina, suddivide il lavoro assegna i ruoli, chiarisce i compiti.4. Pianifica il lavoro, controlla i tempi, chiede quanto manca.5. Fa convergere i singoli verso l'obiettivo di gruppo.6. Sa dare feedback costruttivi, riconosce comportamenti funzionali e sottolinea quelli
non funzionali al raggiungimento dell'obiettivo.7. Sostiene chi è in difficoltà.8. Partecipa attivamente al lavoro di gruppo, esprime pareri/idee, è operativo, non si
defila.9. Si adatta alle esigenze del gruppo per l'obiettivo comune, non "rema contro“.10. Risulta chiaro e comprensibile al gruppo nella sua esposizione11. Ascolta il punto di vista degli altri, riformula, fa domande di approfondimento, non
interrompe.12. Contribuisce a creare clima positivo, comprende lo stato d'animo del gruppo, sa
quando fare la battuta per sdrammatizzare.13. Anche nei momenti di maggior tensione non perde la calma, non attacca in modo
aggressivo.14. Accetta la critica in modo costruttivo, si mette in discussione.
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Elementi che rendono l’OMT particolarmente efficace:
•Avventura
•Concretezza
•Metafora
•Committment
•Osservazione
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1. Azione1. Azione
2. Riflessione e osservazione
2. Riflessione e osservazione
3. Definizione di Modelli
3. Definizione di Modelli
Il principio di funzionamento di un percorso di Outdoor Management Training
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Azione
• Coinvolgimento concreto in situazioni che metaforizzano la realtà e che implicano le competenze target definite:
TeamworkingLeadershipcomunicazione
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Riflessione
• Debriefing a caldo
• Feedback
• Confronto e discussione sui vissuti cognitivi ed emotivi dell’esperienza.
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Definizione di modelli concettuali
•Ricavare dei modelli di riferimento che facilitino l’applicazione dell’apprendimento al proprio contesto professionale.
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“Scopri di più in una persona in un'ora di gioco che in un anno di conversazione"
Platone