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Il punto sul Processo di

Bologna

Maria Sticchi Damiani

Accademia Nazionale di Danza

18 dicembre 2009

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PROCESSO DI BOLOGNAProcesso di convergenza dei sistemi di istruzione superiore

iniziato nel 1999cui partecipano volontariamente i Governi di 46 paesi europei

Obiettivo generale

Costruire entro il 2010 uno Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore, al fine di accrescere l’occupabilità e la mobilità dei cittadini europei e promuovere l’istruzione superiore europea nel mondo.

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1. Principi comuni

2. Azioni e strumenti comuni

3. Politiche comuni

Dove siamo oggi?

Lo Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore è stato costruito dai Ministri, con il contributo dell’Unione Europea, di altre organizzazioni internazionali, dei rappresentanti di Istituzioni e studenti, attraverso l’elaborazione di:

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1. Principi comuni

“La centralità del soggetto che apprende”

I corsi di studio nei tre cicli si basano su: i risultati di apprendimento I risultati di apprendimento descrivono quanto uno studente medio, in

possesso di adeguata formazione iniziale, dovrebbe conoscere, comprendere ed essere in grado di fare al termine di un processo di apprendimento (conoscenze ed abilità). Si possono riferire ad interi corsi di studio di primo,

secondo e terzo ciclo o a singole unità didattiche. i tempi di apprendimento (crediti ECTS) I crediti quantificano il tempo di cui uno studente medio a tempo pieno avrà

prevedibilmente bisogno per svolgere tutte le attività di apprendimento

necessarie al raggiungimento dei risultati di apprendimento attesi.

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Si definisce un nuovo paradigma per la progettazione dei corsi di studio, basato su:

i risultati di apprendimento piuttosto che gli input disciplinari

i tempi di apprendimento (crediti) piuttosto che le ore di insegnamento

i risultati di apprendimento intesi anche come abilità e non solo come conoscenze

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2. Azioni e strumenti comuni:

A. Un sistema di titoli basato su tre cicli: “Quadro dei titoli dello Spazio europeo dell’istruzione superiore”(2005) Sistema dei crediti ECTS, Diploma Supplement

B. Assicurazione interna ed esterna della qualità dei corsi di studio: “Standard e Linee guida per l’assicurazione della qualità nello Spazio europeo dell’istruzione superiore “ (2005)

C. Riconoscimento dei titoli e dei periodi di studio: “Convenzione di Lisbona per il riconoscimento dei titoli e dei periodi di studio" (1997)

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A. Un sistema di titoli basato su tre cicli

Creazione di un Quadro europeo

Durata dei corsi di studio• Primo ciclo: da 180 a 240 crediti• Secondo ciclo: da 90 a 120 crediti• Terzo ciclo: 3-4 anni

Risultati generali di apprendimento per ciascun ciclo (Dublin Descriptors) basati su cinque elementi: • Conoscenze e capacità di comprensione • Utilizzazione delle conoscenze e capacità di comprensione • Capacità di trarre conclusioni • Abilità comunicative • Capacità di apprendere

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Esempio: Descrittori per i titoli di primo ciclo I

titoli di primo ciclo possono essere conferiti a studenti che:

• abbiano dimostrato conoscenze e capacità di comprensione in un campo di studi a un livello che, fondato su adeguate basi di istruzione secondaria, sia caratterizzato dall’uso di libri di testo avanzati e includa anche la conoscenza di alcuni temi d’avanguardia nel proprio campo di studi;

• siano capaci di applicare le loro conoscenze e capacità di comprensione in maniera da dimostrare un approccio professionale al loro lavoro, e possiedano competenze adeguate sia per ideare e sostenere argomentazioni che per risolvere problemi nel proprio campo di studi;

• abbiano la capacità di raccogliere ed interpretare i dati (normalmente all’interno del proprio campo di studio) ritenuti utili a trarre proprie conclusioni, inclusa la riflessione su temi sociali, scientifici o etici ad essi connessi;

• sappiano comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti;

•Abbiano sviluppato le capacità di apprendimento necessarie per intraprendere studi successivi con un alto grado di autonomia.

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Esempio: Un descrittore nei tre cicliCapacità di trarre conclusioni – Progressione delle competenze

• Primo ciclo abbiano la capacità di raccogliere ed interpretare i dati (normalmente all’interno del proprio campo di studio) ritenuti utili a trarre proprie conclusioni …...

• Secondo ciclo Abbiano la capacità di integrare le conoscenze, di gestire la complessità, e di trarre proprie conclusioni anche sulla base di informazioni limitate o incomplete, …….

• Terzo ciclo Siano capaci di analisi e valutazioni

critiche, nonchè della sintesi di idee nuove e complesse.

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Prima fase: Introduzione di riforme strutturali, completata in quasi tutti i paesi, inclusa l’Italia; elaborazione di un quadro nazionale dei titoli, compatibile con quello europeo, in corso nella maggior parte dei paesi, inclusa l’Italia.

Seconda fase: Applicazione dei nuovi principi alla progettazione ed erogazione dei corsi di studio nelle istituzioni, che richiederà il tempo necessario per attuare profondi cambiamenti culturali nella maggior parte dei paesi, inclusa l’Italia.

A. Un sistema di titoli basato su tre cicli Realizzazione nei paesi partecipanti

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• Istituzioni forti, diverse, adeguatamente finanziate, autonome e affidabili

• Studenti consapevoli e partecipi

lo spazio Europeo dell’Istruzione Superiore non può essere realizzato in tutti i paesi partecipanti senza il coinvolgimento profondo di:

I ministri sono consapevoli che

A. Un sistema di titoli basato su tre cicli

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• Elaborazione di una metodologia comune per la progettazione di corsi di studio di qualità.

• Introduzione del concetto di competenze (generali e specifiche dell’area disciplinare)

La risposta delle istituzioni – Il Progetto Tuning

A. Un sistema di titoli basato su tre cicli

• Definizione di punti di riferimento comuni, in termini di competenze, per i tre cicli in un numero sempre più ampio di aree disciplinari.

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Il termine qualità esprime la condizione di adeguatezza di un percorso di formazione rispetto alle esigenze che si propone di soddisfare

• rilevanza degli obiettivi, ovvero dei profili culturali e professionali individuati (fitness of purpose)

• adeguatezza dei percorsi di formazione per il raggiungimento dei profili culturali e professionali definiti (fitness for purpose)

B. Assicurazione interna ed esterna della qualità dei corsi di studio

Si elaborano definizioni comuni:

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Un sistema di assicurazione di qualità consente di perseguire e mantenere la condizione di adeguatezza (qualità) descritta sopra. Comprende anche azioni di valutazione interna ed esterna.

La valutazione interna ed esterna serve a verificare la rilevanza degli obiettivi, l’efficacia dei processi e delle azioni messe in atto per raggiungerli, l’efficacia dei risultati. Induce ad azioni di miglioramento interno ed ha anche la funzione di comunicare all’interno e all’esterno la qualità del percorso formativo.

B. Assicurazione di Qualità

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L’accreditamento è una forma di verifica della qualità di un percorso formativo rispetto a parametri stabiliti esternamente e certifica la sua corrispondenza rispetto a dei requisiti minimi prefissati.

B. Assicurazione di Qualità

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Standards e Linee guida per l’assicurazione della qualità nello spazio europeo dell’istruzione superiore

Per l’assicurazione interna della qualità sono necessari:

1. una strategia, politiche e procedure pubbliche2. meccanismi di approvazione, controllo e

revisione dei corsi di studio3. criteri e regole per l’accertamento del profitto4. sistemi di promozione della competenza dei

docenti5. risorse e supporto adeguati per l’apprendimento6. sistemi di raccolta di informazioni sull’efficacia dei

corsi7. sistemi perché l’informazione sui corsi sia

trasparente e pubblica

B. Assicurazione di Qualità

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Per l’assicurazione esterna della qualità sono necessari:

1. valorizzazione dei criteri e procedure interne2. pubblicazione degli scopi e delle procedure prima

di sviluppare i processi di QA3. criteri pubblici ed espliciti applicati in modo

coerente4. processi disegnati in modo da raggiungere gli

obiettivi5. rapporti sui corsi valutati pubblicati, scritti in

modo chiaro e accessibile6. raccomandazioni di miglioramento attraverso

procedure predeterminate e applicate coerentemente

7. revisioni cicliche con procedure pubblicate in anticipo

8. analisi strutturali del sistema di educazione superiore

B. Assicurazione di Qualità

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Per le agenzie di assicurazione della qualitàsono necessari:

• Utilizzazione dei criteri e processi di assicurazione esterna (elencati sopra)

• Base legale e stato ufficiale• Attività regolare• Risorse• Obiettivi chiari ed espliciti• Indipendenza• Criteri, procedure e processi usati devono essere

predefiniti e pubblici• Esistenza di procedure di accountability delle agenzie

B - Assicurazione di Qualità

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Registro europeo delle Agenzie

Creazione da parte del gruppo E4 (EUA, ENQA, EURASHE, ESU) di un Registro europeo per l’accreditamento delle Agenzie di assicurazione della qualità che aderiscono ai criteri del documento ENQA.

Il Registro è auto-finanziato, indipendente, trasparente e l’iscrizione delle Agenzie è volontaria

B - Assicurazione di Qualità

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C - Riconoscimento dei titoli e dei periodi di studio - Convenzione di Lisbona (1997)

•Diritto ad un equo riconoscimento•Non discriminazione•Criteri trasparenti, coerenti, affidabili•Adeguata informazione sul titolo e sui

sistemi nazionali•Durata ragionevole del procedimento •Possibilità di appello•Rifiuto motivato in caso di differenza

sostanziale

I principi

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C - Riconoscimento dei titoli e dei periodi di studio - Convenzione di Lisbona (1997)

Sulla base di questi principi l’onere della prova è spostato dallo studente o dal laureato che fa richiesta di riconoscimento all’istituzione che intende eventualmente respingere tale richiesta.

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C - Riconoscimento dei titoli di studio

• Accesso a studi di livello più avanzato e al dottorato

• Uso del titolo accademico del paese di origine

• Accesso al mercato del lavoro nazionale

Gli effetti

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C - Riconoscimento dei periodi di studio

• Esistenza di un accordo tra i 2 atenei (learning agreement)

• Adeguata certificazione del periodo di studio effettuato all’estero (utile il sistema ECTS)

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3. Politiche comuni:

Mobilità – Elemento caratterizzante dello Spazio europeo dell’istruzione superiore: mobilità di studenti, laureati, docenti e personale amministrativo

Occupabilità – Acquisizione da parte degli studenti di conoscenze, abilità e competenze che consentano loro di cogliere le opportunità offerte dal mercato del lavoro: dialogo con i datori di lavoro.

Dimensione sociale - Equità nella partecipazione all’istruzione superiore in Europa (accesso, svolgimento e conclusione degli studi), indipendentemente dal background economico e sociale degli studenti: garanzia di condizioni economiche e di

ambienti di apprendimento adeguati.

Apprendimento permanente – Offerta di istruzione diversificata e flessibile, disponibile in tempi e luoghi diversi. Riconoscimento dell’apprendimento pregresso acquisito anche al di fuori del contesto accademico.

Attrattività dello Spazio europeo dell’istruzione superiore – Attrazione esercitata dallo Spazio Europeo dell’istruzione superiore su studenti, docenti e ricercatori del resto del mondo.

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Dalle valutazioni compiute (Stocktaking 2009) risulta che non tutti gli obiettivi sono stati raggiunti da tutti paesi partecipanti.

Per questo motivo e per la volontà politica espressa dai Ministri di perseguire ulteriori obiettivi comuni, la costruzione dello Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore deve continuare fino al 2020.

Comunicato di Lovanio (Aprile 2009)

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1. Completamento di tutte le azioni comuni in tutti i paesi partecipanti (Tre cicli, qualità, riconoscimento)

2. Applicazione del principio comune che mette lo studente al centro del sistema

3. Avanzamento delle politiche comuni attraverso la raccolta di dati omogenei e l’identificazione di traguardi condivisi (benchmarking)

Priorità per il prossimo decennio:

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Centralità dello studente

“Riaffermiamo l’importanza della missione didattica delle istituzioni di istruzione superiore”.

Centralità dello studente significa non solo realizzare la riforma curricolare attraverso la definizione dei risultati e dei tempi di apprendimento, ma anche applicare nuovi metodi didattici, offrire strutture di supporto e tutoraggio efficaci e consentire allo studente di orientare il proprio iter formativo secondo le proprie esigenze.

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Nel 2020, almeno il 20% dei laureati nello Spazio europeo dell’Istruzione Superiore dovranno aver avuto un’esperienza di mobilità all’estero per studio o per formazione.”

“Chiediamo a ciascun paese di accrescere la mobilità, di assicurarne la qualità e di diversificarne tipologie ed ambiti.

Politiche comuni - Mobilità

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Mobilità degli studenti

“In ciascuno dei tre cicli, la possibilità di effettuare un periodo di mobilità all’estero sarà incorporata nella struttura dei corsi di studio.

Titoli e corsi congiunti così come le finestre di mobilità dovranno diventare una pratica comune.”

Nota: Dati Almalaurea 200811,7% dei laureati ha avuto un’esperienza all’estero 14,7% nei corsi di laurea specialistica e a ciclo unico 10,5% nei corsi di laurea di primo ciclo

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Mobilità dei docenti e dei ricercatori

Occorre

• offrire condizioni di lavoro e progressioni di carriera interessanti;

• utilizzare sistemi di reclutamento aperti a livello internazionale.

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Politiche comuni - Occupabilità

“L’occupabilità permette all’individuo di sfruttare pienamente le opportunità di un mercato del lavoro in continua trasformazione”

“Le istituzioni di istruzione superiore, insieme ai governi, alle agenzie governative ed ai datori di lavoro, dovranno migliorare l’offerta, l’accessibilità, la qualità dei servizi offerti ai loro studenti ed ex-studenti per agevolarne l’ingresso nel mondo del lavoro”.

“Incoraggiamo l’inclusione di tirocini formativi nei percorsi di studio, così come l’apprendimento sul luogo di lavoro”.

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Politiche comuni - Apprendimento permanente

“Occorre rendere l’apprendimento permanente parte integrante dei nostri sistemi educativi, in quanto esso rientra a pieno titolo nell’ambito della responsabilità pubblica.

L’apprendimento permanente comporta il conseguimento dei titoli, l’ampliamento delle conoscenze e della comprensione, l’acquisizione di nuove abilità e competenze, la crescita personale.

Le politiche per l’apprendimento permanente dovranno includere anche principi e procedure per un riconoscimento dell’apprendimento pregresso fondato sui risultati di apprendimento ottenuti [dal singolo studente]e non sui percorsi seguiti, che possono essere sia formali che non formali o informali.”

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Politiche comuni – La dimensione sociale “Il corpo studentesco che entra nell’istruzione

superiore dovrebbe riflettere la diversità esistente nelle popolazioni europee.

Poniamo perciò in rilievo gli aspetti sociali dell’istruzione superiore e perseguiamo l’obiettivo di garantire a tutti pari opportunità per un’istruzione di qualità.

L’accesso all’istruzione superiore dovrà essere allargato, valorizzando il potenziale degli studenti provenienti da gruppi sociali sotto-rappresentati e garantendo condizioni adeguate per il completamento dei loro studi.”

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Politiche comuni - Capacità di attrazione del sistema europeo

“Chiediamo alle istituzioni di istruzione superiore europee di internazionalizzare ulteriormente le loro attività e di impegnarsi nella cooperazione globale per perseguire uno sviluppo sostenibile.

La capacità di attrazione e l’apertura dell’istruzione superiore europea saranno rese più visibili da azioni congiunte a livello europeo.”

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Sito dei Bologna Experts italiani

www.processodibologna.it