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1. TREND MACRO-ECONOMICI
4. LE NUOVE PROFESSIONI
5. COMPETENZE CONSOLIDATE
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LA CYBER SECURITY
MEDICALE E AGRICOLO
ICT, FINANZIARIO E MARKETING
L’EMERGENZA:
I SETTORI CON LA PIÙ VELOCE ACQUISIZIONE DI TECNOLOGIE
I SETTORI CHE SFRUTTANO INTENSIVAMENTE LE NUOVE TECNOLOGIE:
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4TREND MACRO-ECONOMICI
Digital mismatch: quali prospettive?
Una recente indagine dell’Unione Europea (dati Cedefop) ha
evidenziato come entro il 2020, in Italia avremo circa 135.000
posti di lavoro vacanti in ambito ICT (750.000 in Europa);.
Le previsioni indicano anche che, nel nostro paese,
affronteremo con maggiore difficoltà questo problema
rispetto agli altri paesi europei. Infatti la quota dei posti vacanti in Italia sul totale Europa (18 paesi) raddoppierà dal 9% del 2015 al 18% del 2020.
L’evoluzione digitale sta infatti creando nuove professioni,
dando origine ad un fenomeno denominato Digital Mismatch: le aziende ricercano sempre più profili in ambito tecnologico e digitale, che nessuno riesce ad occupare per mancanza di competenze specifiche. Questo significa che le
persone in cerca di lavoro spesso non sono in grado di
rispondere ai requisiti e alle competenze tecnologiche e
digitali necessarie alle aziende.
Il Digital Mismatch, però, non è un problema relegabile
unicamente alle professionalità dell’ICT, riguarda ognuno di
noi.
Questa stima è avvalorata dal fatto l’accelerazione
tecnologica è così repentina che una professione, al giorno
d’oggi, evolve in 3/5 anni e che l’accelerazione tecnologica è
tale da rendere necessarie nuove figure professionali.
Inoltre la necessità di competenze digitali sarà indispensabile
per quasi tutte le professioni, anche quelle in cui l’ICT ha
occupato finora un posto complementare.
Opportunità di lavoro in settori come l'ingegneria, la
contabilità, l’assistenza infermieristica, la medicina, l'arte,
l'architettura, l’agricoltura, il turismo e molti altri richiedono
inevitabilmente l'aumento dei livelli di competenze digitali.
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L’impatto complessivo potrebbe essere di circa 2.000.000 di posti vacanti entro tre anni, se non investiamo
quanto prima nella formazione di noi stessi e dei nostri dipendenti
(fonte: Osservatorio Digital Mismatch 2018)
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L’insidia delle scarse competenze digitali
Dall’indagine di InTribe emerge come molti di noi non siano
pronti ad affrontare i nuovi scenari lavorativi che stanno già
cominciando a delinearsi in questi anni.
I lavori descritti in questo libro non sono futuribili, sono
attuali e reali, la maggior parte dei quali impiega già centinaia
(e in alcuni casi migliaia) di persone in tutto il mondo e i
numeri sono destinati a crescere di diversi zeri. Ma è prevista
anche una perdita di posti di lavoro per le persone con bassi
livelli di scolarità e qualifica.
La carenza di competenze, e quindi la difficoltà nel reperire
certe figure professionali, rischia di rallentare la ripresa
economica più a lungo del necessario.
Questa mancanza di competenze è ancora più evidente, ed
ha impatti pesanti anche sull’occupazione, particolarmente
nell’ambito delle competenze digitali.
Spesso pensiamo che il concetto di “nativo digitale” vada di
pari passo con quello di “competenza digitale”: in Italia non è
ancora così. Basti pensare che nel 2016, tra i giovani adulti di
età compresa tra i 25 e 34 anni, solo il 41% ha usato (in modo
basico) un foglio elettronico contro media EU28 del 50% e
solo il 29% lo ha utilizzato in modo “avanzato” per organizzare
e analizzare i dati (ordinamento, filtri, formule, grafici…) contro
il 34% della media europea (fonte Comunità Europea).
Nonostante i livelli di disoccupazione da record, continua a
essere difficile per le aziende trovare le professionalità giuste
da inserire, ad esempio, nel settore ICT, che ha nella realtà
un’accezione più ampia del mero “tecnico dei computer” che
spesso abbiamo in mente (tra l’altro questa professione sarà
destinata a contrarsi sempre di più).
Più in generale dall’indagine di InTribe emerge una certezza: le competenze
digitali saranno indispensabili per svolgere qualsiasi tipo
di professione, anche quelle di coloro che hanno competenze consolidate
e anni di esperienza alle spalle.
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Lauree STEM e STEAM
Questa rivoluzione sta rendendo maggiormente profittevoli
(nel breve periodo) le lauree STEM e implica anche la
necessità di creare nuovi titoli di studio. L’evoluzione, già
avvenuta nel mondo anglosassone e che avverrà anche in
Italia nei prossimi anni (circa 5, secondo le stime InTribe) è
l’introduzione di una A nell’acronimo, per farlo diventare
STEAM.
Ci si è infatti resi conto quanto siano importanti le competenze umanistiche abbinate a quelle scientifiche, per
creare un’interdisciplinarità basilare alla corretta applicazione
del digitale e delle nuove tecnologie in qualsiasi ambito,
anche quelli che fino a qualche anno fa non avevano
beneficiato di alcun impatto tecnologico, ma che a adesso ne
stanno capendo l’importanza.
Non è un caso se molto spesso i CEO o i fondatori di aziende
altamente tecnologiche abbiano profili prettamente
umanistici.
Ubiquitous computingLe aziende più innovative sono da anni alla ricerca di nuovi modi per creare ubiquitous computing, ovvero sistemi e
prodotti in cui l’elaborazione delle informazioni viene
interamente integrata all’interno di oggetti e attività di tutti i
giorni.
Google Glasses e iWatch sono i prodotti più diffusi basati su
questa nuova concezione di ‘oggetto connesso con altri
oggetti o sistemi’. Con queste innovazioni evolve anche il
concetto di mezzo di comunicazione: ogni tipo di
comunicazione è destinata inevitabilmente a passare dai
nuovi oggetti connessi in rete, a discapito dei computer, che
sono sempre meno utilizzati, anche in ambito lavorativo.
In questi anni stanno nascendo molte start-up che basano il
loro business su queste tecnologie.
Internet of everythingLe cose iniziano a prendere vita. Le tapparelle si alzano da
sole, la luce si accende senza che nessuno abbia premuto
l’interruttore e il frigorifero fa la spesa comunicando
direttamente con il supermercato di fiducia.
Ogni oggetto della nostra vita potrà essere collegato in rete
con una connessione wireless e acquistare una seconda vita
digitale: offrendo informazioni in tempo reale e potendo
essere controllato e comandato a distanza.
Se tutte le cose potranno essere connesse e diventeranno
sempre più intelligenti, anche il display del frigorifero sarà
presto un mezzo di comunicazione attraverso il quale
passeranno le informazioni e i messaggi pubblicitari.
Gli oggetti cominciano quindi a diventare un mezzo
attraverso il quale la comunicazione si diffonde, in
quest’ottica i media aumentano e si diversificano, mutando il
concetto stesso di canale di comunicazione. È l'inizio della
comunicazione nell’era dell'internet of everything.
In questo contesto Google sarà la prima Net of Human and
Things mondiale. Grazie al suo servizio di geolocalizzazione e
alle acquisizioni societarie (come quella di Revolv, società che
si occupa di domotica) la società americana è quella che
attualmente ha le migliori carte per diventare la prima rete
mondiale che metterà in contatto oggetti e persone, ovunque
essi siano.
Se l’antitrust non interverrà, attraverso questa rete entro
pochi anni passeranno la maggior parte dei messaggi
pubblicitari e della comunicazione mondiale.
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Net of human and thingscomunicare in un mondo sempre più connesso
Fog computing - NEW È un nuovo paradigma tecnologico, l’evoluzione del cloud
computing, utile soprattutto per il mondo dell’Internet of
Things.
Se oggi la ‘nuvola’ è l’ambiente più usato per gestire le
applicazioni a distanza, la ‘nebbia’ offre il vantaggio di
supportare meglio le nuove applicazioni informatiche nel
nostro mondo connesso, come i veicoli a guida autonoma, i
sistemi di monitoraggio remoto dei pazienti, i droni per le
consegne a domicilio, l’illuminazione adattiva di strade e
abitazioni. Tutto ciò sfruttando un’infrastruttura di calcolo
pervasiva che si compone di elaboratori ad hoc, router e
dispositivi personali come gli smartphone.
Questo approccio permette di diminuire il consumo di banda
negli ambienti IoT, sfruttando una struttura distribuita del
tutto simile a quella utilizzata nelle comunicazioni Peer-to-
Peer. La nebbia può essere vista come una rete parallela a
quella pubblica, che permette agli utenti (e ai loro dispositivi) di accedere a risorse e potenza di calcolo anche senza passare attraverso una connessione Internet.
Markething - NEW Una volta che le cose saranno intelligenti al punto da
negoziare le tariffe in real time, aggiustare i consumi di una
bolletta, ordinare la cena e molto altro dagli e-commerce, le
strategie di marketing avranno come target non gli umani, ma
i sensori intelligenti.
Questa rivoluzione sta facendo nascere il marketing to
machine (o Marketing secondo la definizione di Cosimo
Accoto), che prevede che la comunicazione passi da
macchina a macchina bypassando l’essere umano.
In questa rivoluzione comunicativa ancora agli albori si
affacciano problemi di etica e di controllo umano, che
devono essere definiti a monte e che sono imprescindibili per
ottenere il reale beneficio del Marketing: sgravare le persone
da attività di routine senza valore aggiunto, come ricordarsi di
acquistare il latte. 9
Huge data La connessione in rete delle cose, oltre che delle persone,
aumenterà esponenzialmente il numero di dati presenti nel
web. Se pensate che ogni giorno vengono caricati oltre 2.500
miliardi di gigabyte di dati nel web, vi rendete conto di
quanto la connessione di molti oggetti in nostro possesso
alzerà esponenzialmente questo numero.
Secondo il report Digital in 2017, condotto da Hootsuite e We
Are Social, ogni ora vengono:
๏ visualizzati 248 milioni di video in YouTube
๏ caricate 2,8 milioni di foto in Instagram
๏ postati 23,7 milioni di Tweet
๏ spesi 15,5 milioni di dollari in Amazon
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Big data e conoscenzauna mole inarrestabile di dati
L’intera vita di ognuno di noi non basterebbe per riuscire a leggere
quanto viene immesso nella rete in un solo giorno.
Quindi come trarre valore da moli così immense di dati?
Da tempo i produttori di software si pongono questa
domanda e alcuni di loro (come IBM, Facility Live e Expert
System) hanno capito che la chiave di lettura è in primis
semantica, ma non potrà mai prescindere dall’incrociare ogni
dato, informazione o prodotto con i comportamenti umani,
già tracciabili attraverso le informazioni presenti in rete.
Molte aziende utilizzano già questi software e c’è già la consapevolezza che analizzare i Big Data permette di risolvere problemi, migliorare i prodotti, monitorare i mercati, prevenire guasti, individuare problemi di salute e molto altro. Questo apre la strada a milioni di posti di lavoro in tutto il
mondo, perché in futuro delegheremo l’elaborazione di dati a
software capaci di fare in poche ore panoramiche di mercato,
sociali e predittive, che un pool di esperti farebbe in almeno
un mese di lavoro, senza tracciare e analizzare dati con la
medesima profondità.
Questo cambiamento sta dando vita a nuovi professionisti,
che saranno assunti all’interno delle aziende o da specifiche
agenzie che offriranno in outsourcing questo servizio di analisi
approfondita dei big data.
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Blockchain, crowdfunding, social lending, robo-advisor, sono
solo alcune delle parole legate al Fintech, una rivoluzione che
cambierà il rapporto con il mondo dei servizi finanziari grazie
alle nuove tecnologie.
Banche sempre più orientate al digitale, nuovi player, startup
e provider propongono nuovi servizi tecnologici che stanno
rivoluzionando il sistema bancario. La finanza tecnologica sta
rapidamente cambiando gli attori di questo business e
soprattutto le nostre abitudini di risparmio e investimento.
Le banche stanno diventando sempre più delle aziende di
software e già oggi gestiscono dati prevalentemente piuttosto
che denaro contante.
Cambia il rapporto con le Banche e la FinanzaIl primo risultato, già oggi visibile, è una personalizzazione dei
servizi. Lo sviluppo dei software di analisi dati (big data) sta
crescendo velocemente e porterà alla capacità di poter
analizzare meglio e in maniera più completa, rapida e
puntuale le abitudini, i comportamenti finanziari e le
necessità dei clienti.
Sta cambiando il modo in cui interagiamo con le banche e
usiamo i servizi finanziari, che stanno diventando sempre più
su misura a costi sempre minori.
Pagamenti via mobile, accesso al credito attraverso
piattaforme on line e prestito diretto tra privati che esclude
l’intermediazione di banche e finanziarie (social lending),
riconoscimento biometrico per velocizzare e facilitare tutte le
interazioni con la banca, mobile commerce sempre più
spinto, consulenza remota e digitale per gli investimenti e
piattaforme on line di personal finance management, sono
solamente alcune delle novità che ci aspettano nel prossimo
futuro e che stanno già diventando realtà. 12
Fitenchla rivoluzione digitale della finanza
BlockchainFino a oggi, la blockchain era nota quasi quasi esclusivamente
per i Bitcoin e le altre criptovalute, ma questa nuova
tecnologia porterà ad una drastica modifica dei concetti di
transazione, proprietà e fiducia, eliminando l’intervento di
terze parti.
Blockchain è un algoritmo che si basa sulla fiducia generata dal sistema. Tutto ruota attorno ad un registro aperto e
distribuito: chiunque voglia diventare un nodo di questa
catena di blocchi (blockchain, appunto) può scaricarlo e
consultarlo liberamente. l’algoritmo, quindi, non viene
controllato da una sola autorità, ma da tutti coloro i quali
hanno deciso di diventare nodi e che hanno il compito di
approvarne gli aggiornamenti.Ciò che rende le implicazioni di
tale tecnologia veramente rivoluzionaria è il fatto che può
essere usata come registro su cui regolare qualsiasi scambio
di valore, non solo monetario. Da un contratto a un
certificato, evitando l'intermediazione di terze parti come
banche, notai o avvocati, mantenendo però allo stesso tempo
garanzie di certezza.
Saranno enormi le potenzialità di applicazione: per esempio
consentire la sottoscrizione digitale di un passaggio di
proprietà o di un atto notarile, rendere automatico e
immediato il risarcimento da parte di un’assicurazione,
consentire transazioni sicure (ad esempio sulle piattaforme e-
commerce/peer-to-peer) tra persone che non si conoscono
garantendo l'identità e la reputazione di chi sta partecipando
alla transazione.
Saranno enormi le potenzialità di applicazione: per esempio
consentire la sottoscrizione digitale di un passaggio di
proprietà o di un atto notarile, rendere automatico e
immediato il risarcimento da parte di un’assicurazione,
consentire transazioni sicure (ad esempio sulle piattaforme e-
commerce/peer-to-peer) tra persone che non si conoscono
garantendo l'identità e la reputazione di chi sta partecipando
alla transazione stessa.13
La cura della propria identità online In un mondo sempre più globalizzato e connesso, le immagini
e le informazioni su chi siamo sono a disposizione di
chiunque nella rete e cominciamo a renderci conto di come
questo influenzi la nostra vita lavorativa e personale.
Stiamo capendo che dare una buona immagine di sé online è
importante, ma che soprattutto è imprescindibile tutelare le
proprie informazioni personali.
Tutelare i dati Gli attuali cambiamenti nelle abitudini dei consumatori, nelle
procedure aziendali, nelle normative pubbliche e nello stato
complessivo dell’economia, stanno selezionando le
tecnologie che saranno fondamentali nel prossimo futuro.
Se si pensa che quasi ognuno di noi ha almeno uno
smartphone e che ogni giorno questo oggetto viene usato per
divertirsi, telefonare, fotografare, lavorare, possiamo
facilmente intuire come questo (all’apparenza semplice)
oggetto verrà presto utilizzato per gestire da remoto gli
oggetti, pagare alla cassa di un supermercato, accedere ad
un’attrazione turistica e molto altro.
Riflettete su un semplice aspetto: sono sempre più numerose
le chat che consentono d’inviare denaro ad altri iscritti. Dove
fino a pochi mesi fa transitavano solo parole e qualche foto,
oggi viaggiano video, messaggi vocali e… soldi!
Quando Facebook ha acquistato WhatsApp per 19 miliardi di
dollari o quando Alibaba ha investito 15 miliardi di dollari in
Snapchat puntavano proprio in questa direzione.
Questo fa nascere una impellente necessità: tutelare la
sicurezza dei dati che transitano in rete, attraverso i più
disparati canali.
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Sicurezza ciberneticail vero problema della digitalizzazione
Nel 2020 per i consumatori sarà normale pagare utilizzando lo
smartphone o chat come Whatsapp.Gli esercenti dovranno
inevitabilmente adeguarsi
Arti visive digitali La comunicazione passerà sempre più attraverso immagini e
video, principalmente perché hanno tre grossi vantaggi:
1. sono semplici da fruire
2. hanno capacità molto alte di coinvolgimento (generano
emozioni e rendono partecipe chi guarda)
3. vanno oltre le barriere linguistiche (soprattutto le
immagini)
In questo contesto le arti visive digitali stanno avendo un vero
e proprio boom che abbraccia diversi settori: arte, carta
stampata, videogiochi, film, programmi televisivi, spot
pubblicitari e simulatori beneficiano ad ampie mani del
digital imaging di alta qualità.
A questo si aggiunge il fenomeno del crowdsourcing delle
immagini, acuitosi grazie all'utilizzo degli smartphone, che
consentono di fare fotografie e video e condividerli con
chiunque attraverso i social network.
Ognuno di noi è quindi sempre più portato a condividere con
il mondo istantanee della sua vita, questo ci porta ad
aspettarci che chiunque lo faccia, soprattutto i brand e i
prodotti.
In questo contesto leggere ci pesa di più, lo facciamo in
modo più frettoloso e saltando delle parti, senza fruire per
intero del testo, l’esatto contrario di quanto accade con i
video che ci tengono incollati allo schermo dall'inizio alla fine,
soprattutto quando sono coinvolgenti e di breve durata.
Videogames e realtà virtuale Secondo i dati di IHS Technology nel 2017 le vendite di videogiochi hanno raggiunto un totale di quasi 41 miliardi di dollari, in crescita del 18% sull’anno precedente. Questo
settore non ha mai risentito della crisi e presenta ottime
possibilità di carriera anche per i molteplici settori nei quali
verrà sempre più utilizzata la gamification, ecco alcuni
esempi:
๏ La comunicazione sfrutta le dinamiche di gamification per
aumentare la pervasività e l’engagement
๏ I musei e i siti archeologici sfruttano sempre più la realtà
virtuale per coinvolgere le persone
๏ In medicina sempre più studenti e specializzandi
impareranno le basi degli interventi chirurgici grazie a
tavoli interattivi e simulatori virtuali
๏ Nel mondo dell’industria vengono sempre più utilizzati
videogame e la realtà virtuale per fare simulazioni e
consentire alle persone d’imparare in modo più semplice
ed efficace
๏ Le logiche del gaming saranno applicate anche agli store,
che saranno sempre più esperienziali e coinvolgeranno il
cliente con diverse forme d’intrattenimento.
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La comunicazione visivatra pervasività e gioco
Il vecchio Punto di Vendita si sta trasformando diventando
inevitabilmente un ponte di connessione e relazione con il
brand, in cui esperienze sempre più virtuali si fondono con esperienze reali. La capacità di comunicare in modo adeguato e coerente in
questo importante luogo di relazione e condivisione con il
cliente diventerà il fattore chiave di successo per le vendite di
qualsiasi prodotto. In particolare ne otterranno beneficio quei
marchi che saranno in grado di creare store ad alto impatto
emotivo, nei quali il cliente si senta:
๏ Accolto
๏ Ascoltato (attraverso il crowdsourcing)
๏ Unico (ad esempio attraverso schermi interattivi che gli
consentano di creare prodotti personalizzabili in diversi
aspetti, a seconda del proprio gusto)
๏ Emozionato (attraverso la gamification, oppure con
simulazioni di realtà virtuale nei quali si interagisce con i
propri idoli, si stringe loro la mano o si dialoga)
๏ Portato in una realtà parallela (ad esempio con specchi
interattivi che consentano di cambiare il colore dei vestiti
indossati prima di acquistare il colore che meglio veste su
ognuno, oppure di scattare foto ricordo con sfondi esotici
o di città lontane)
Da Point of Purchase, infatti, il negozio sta diventando un
Point of Experience, all’interno del quale si vive un’esperienza
di marca unica e legata a valori condivisi tra il brand e la
propria clientela. L’acquisto, invece, sarà sempre più relegato
al web, con conseguente ottimizzazione delle scorte di
magazzino e consegna a casa del cliente.
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Lo store: da POP a POEOltre agli acquisti, nello store vivremo un’esperienza
MASSIVE PRODUCT SELECTION AND INVEN-TORY ARE NO LONGER COMPETITIVE ADVAN-TAGES.TO COMPETE AGAINST ‘UNLIMITED OPTIONS’ OF ONLINE SHOPPING, STORES WITH SEXY, DYNAMIC AND CLUB-LIKE ATMOSPHERES WILL CAPTIVATE AND DRIVE TRAFFIC.
WD PARTNERS FOR FORBES
I mercati sono ormai globalizzati e anche le aziende medio-piccole si stanno aprendo ai mercati esteri per diversificare il
rischio, sfruttare al meglio la scalabilità dei propri servizi e
rendere più dinamici i propri magazzini.
Già oggi ai dipendenti viene richiesta maggiore disponibilità a
viaggiare (anche in ruoli che prima non richiedevano trasferte)
e la reale conoscenza di almeno una lingua straniera.
Ma questo è solo un punto di partenza.
In questo contesto di competitività evoluta, iniziamo a capire
quanto siano indispensabili competenze ben più ampie per studiare strategie e sviluppare campagne e azioni veramente internazionali, perché ciò che fino a pochi anni fa era
appannaggio solo delle multinazionali strutturate, oggi
diventa un elemento chiave per acquisire quote di mercato
ed essere competitivi nonostante il periodo complesso dal
punto di vista economico.
Si tratta di una grande sfida soprattutto per le piccole e
medie imprese, che necessiteranno sempre più di:
๏ capacità di individuare, leggere e anticipare i trend
๏ conoscenza delle differenti legislazioni nazionali relative
all’uso dei media
๏ coordinare e rendere coerente la strategia internazionale
in uno scenario estremamente complesso
๏ competenze socio-antropologiche
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Coordinamento internazionaleLa globalizzazione delle PMI
Secondo l'economista americano Jeremy Rifkin, la sharing economy è la terza rivoluzione industriale. L'affermazione
dell’economia di scambio, infatti, è un evento di portata
storica e sostituirà i due sistemi nati nel Diciannovesimo
secolo: capitalismo e socialismo.
Secondo Rifkin la sharing economy è figlia naturale del
capitalismo e il vecchio sistema dovrà necessariamente
trovare il modo di coabitare con l’economia dello scambio,
dove non conta più il possesso dei beni e dei servizi ma la
possibilità di scambiarne l’uso e alla fine esisterà un ibrido in
cui le due forme saranno costrette a convivere e ad avere
relazioni stabili.
Un'espansione inarrestabile Anche in Europa la sharing economy avrà tassi di sviluppo
impressionanti. Un'analisi del 2016 condotta da PwC prevede
che entro il 2025 le transazioni legate alla sharing economy,
nei 5 principali settori, varranno 570 miliardi di euro. Un valore
20 volte superiore a quello attuale che è di 28 miliardi. Anche
i ritorni per le piattaforme collaborative di circa 83 miliardi di
euro nel 2025 contro i 4 miliardi del 2015.
In Italia, questo fenomeno raggiungerà livelli superiori ad altri
paesi europei. Una ricerca dell'Università Niccolò Cusano del
2016 stima per il 2025 una crescita delle transazioni fino a 300
miliardi di euro e le maggiori potenzialità di espansione
riguarderanno i servizi legati al turismo.
Il turismo in prima lineaAd oggi il 10% delle piattaforme collaborative riguarda il
turismo. Il settore beneficerà delle opportunità offerte, ma si
troverà a cambiare completamente il suo paradigma: sempre
più persone affittano temporaneamente la propria casa o
portano in giro altre persone con la propria auto, diventando
a tutti gli effetti concorrenti di hotel, tour operator e tassisti.
Alcune aziende internazionali, come Uber o AirBnB, hanno
colto in anticipo questa tendenza e creato un vero e proprio
mercato parallelo dei servizi turistici.
Se, come affermato dall'Osservatorio Innovazione Digitale nel
Turismo della School of Management del Politecnico di
Milano, la sharing economy è arrivata ormai a contare per il
16% dell’accomodation, riducendo il peso dell’alberghiero
rispetto all’extralberghiero dal 70% del 2015 al 63% del 2016,
tutto il settore dovrà velocemente adeguarsi a questo nuovo
modo di "acquistare" servizi turistici
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Sharing economye il suo impatto sui differenti settori
Il turismo resterà una delle leve economiche principali dell’Italia, ma dovrà adeguarsi al nuovo modo di fruire di servizi
turistici
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Automazione industriale Le aziende sono sempre più automatizzate, per quanto molti
temano una riduzione dei posti di lavoro a causa di questo,
come già visto in precedenza avverrà l’esatto contrario: si
creeranno nuovi posti di lavoro, anche se l’operaio semplice
senza alcuna qualifica rischierà di non esistere più come figura
professionale, soppiantato dalle apparecchiature robotiche.
Gli operai del futuro, infatti, saranno specializzati e competenti
dal punto di vista tecnologico, esattamente come gli operai
specializzati di oggi. Con il crescere delle competenze,
cresceranno anche gli stipendi.
Consapevoli, ma non troppo Secondo una ricerca di Sap e Forum Ambrosetti, l’86% dei Ceo è
consapevole dell ’ impor tanza s trategica della digital
transformation e la considera una priorità, ma solo il 54% pensa
di promuovere e gestire in prima persona questo processo.
La rivoluzione 4.0 è destinata a investire tutti i settori di mercato
e le diverse aree, quindi nessuno può pensare di non esserne
coinvolto, anche se alcuni la avvertono oggi più chiaramente di
altri: è il caso delle telecomunicazioni, dei servizi finanziari e
dell’industria automotive.
Sembra anche che l’importanza della rivoluzione 4.0 sia
maggiormente percepita nelle realtà di piccole dimensioni
(92,5% delle risposte “importante” e “molto importante”)
rispetto ai grandi gruppi (sopra i 500 milioni di Euro di fatturato,
con il 75% delle risposte).
I first mover nell’automazione e nel digitale Nella transizione dell’organizzazione verso il cambiamento
digitale, alcune industry, con il ruolo di capofila e first mover,
esercitano un’azione di traino e stimolo anche a livello di
sistema-Paese nell’innovazione dei processi e nella produzione
e offerta di beni e servizi secondo logiche 4.0. Un Ceo italiano su
5 (19,8%) considera il mondo automotive e meccanica un
benchmark da cui trarre ispirazione e nuovi stimoli
sull’applicazione delle tecnologie 4.0. Tra i settori di maggiore
stimolo per i business leader sono indicati anche l’e-commerce
(12,9% del campione) in considerazione della capacità di essere
vicini al cliente finale e di esplorare nuovi ambiti di business, e il
bancario-assicurativo (12,1% ) che sta sperimentando approcci
innovativi per ripensare prodotti/servizi, canali e processi.
Fondamentale sarà il ruolo dell'HR, che dovrà essere in grado di
individuare i profili adeguati alle sfide della trasformazione
digitiale, anche se ad oggi c’è ancora poca consapevolezza di
questa necessità da parte dei Ceo delle grandi aziende.
Le aree aziendali in cui il cambiamento 4.0 impatterà anche in
modo rilevante saranno marketing e servizi post-vendita,
logistica, produzione e attività amministrative.
È chiaro quindi come sia fondamentale lo sviluppo di
competenze digitali adeguate ma occorrerà affrontare
contemporaneamente il problema della riconversione della
forza lavoro presente per non perdere il patrimonio di
esperienze acquisite.
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Quarta rivoluzione industrialel’era dell’industrial automation
Esiste un Macro-trend chiave in questi anni di transizione, si
chiama Digital Fabrication e consiste nella fabbricazione di
oggetti utilizzando: stampanti 3D, lasercut, plotter stampa/
taglio e macchine CNC.
Queste tecnologie, un tempo ad appannaggio di poche
grandi aziende, stanno diventando di uso comune per la
fabbricazione di oggetti in materiali plastici o resine, ma
presto la Digital Fabrication diventerà trasversale a molti
settori, spingendosi ad esempio fino all’ambito medico. In un
futuro non troppo lontano, infatti, creeremo organi umani
partendo da cellule staminali.
Se da un lato assisteremo ad un sempre più rapido sviluppo
tecnologico dell'hardware che permetterà di allargare gli
ambiti di utilizzo, dall'altro si svilupperanno aree di ricerca per
nuovi e sempre più diversi materiali da utilizzare con questa
tecnologia.
Come abbiamo visto, questa è in primis l’epoca dell'internet
delle cose, agevolata dalla diffusione di digitale e wireless, che
nella Digital Fabrication incontrano l'artigianato, facendolo
evolvere.
È una grande opportunità per l'Italia, che ha una radicata
tradizione manifatturiera, stimata in tutto il mondo.
L’artigiano lavora in serie… ma non troppo! Il web e tutto ciò che è open rappresentano la fonte
d’ispirazione e di crescita dei makers, attraverso tutorial e
progetti di design, meccanica ed elettronica open source
realizzano prodotti e progetti e migliorano ed accrescono le
proprie competenze. La cultura maker ed i Fablab (laboratori in cui chiunque può progettare un prototipo ed essere supportato nella realizzazione da esperti e altri maker) crescono di pari passo.
Come in un’officina, nei Fablab i makers hanno a disposizione tutti gli strumenti, dai software ai macchinari, per creare le loro ideazioni. Il maker potrebbe essere anche definito come
l’hobbista moderno, che esce di casa per implementare
quantitativamente e qualitativamente le proprie realizzazioni.
La rete e l’e-commerce connettono i maker con il mondo per vendere e far conoscere i loro prodotti, questo consente loro
di affermare le loro capacità di produzione e riproduzione
degli oggetti, creando pezzi unici su espressa richiesta del
cliente.
Attualmente i maker lavorano principalmente nei Fab Lab, ma
in un futuro non troppo lontano entreranno in azienda e si
evolveranno in ambiti inaspettati
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Digital fabricationla produzione diventa personalizzata
L’innovazione medicale La medicina sarà uno dei settori che maggiormente trarranno
beneficio dalle innovazioni tecnologiche che si stanno
affermando negli ultimi anni. Questo porterà presto anche a
un ripensamento e integrazione di alcuni degli esami che
verranno tenuti nelle facoltà di Medicina, per adeguarsi alle
nuove opportunità fornite dagli avanzamenti tecnologici in
quest’ambito.
Nel breve futuro sono previste incredibili opportunità
lavorative, sia per chi studierà medicina, sia per chi studierà
per diventare infermiere.
Nei corsi di laurea in medicina verranno introdotti corsi di
specializzazione quali : Nanotecnologie medicali e
Ricostruzione e rigenerazione del corpo.
Alcuni dei principali Med-Tech trend La tecnologia avrà impatti in tutte le aree della medicina
comprese quella di base, quindi nessun operatore nell'ambito
della sanità ne sarà escluso.
Pensiamo solamente (e non approfondiremo l'argomento
data la sua vastità) ai cambiamenti che porteranno alcune
innovazioni già esistenti oggi:
๏ Sensori indossabili e app per la rilevazione dei parametri
di salute che consentiranno di passare alla telemedicina e
trasformeranno il rapporto medico-paziente
๏ Stampanti 3D per la protesica e/o ricostruzione
๏ L'immenso mondo dei robot utilizzabili sia per interventi
chirurgici, sia per il supporto ai pazienti sia in strutture
ospedaliere, ma soprattutto a casa dei pazienti. Il mercato
globale della robotica medica dovrebbe raggiungere 11,4
miliardi di dollari entro il 2020 da 4,3 miliardi nel 2015
(Intelliroi 2016)
๏ La possibilità di registrazione, condivisione (coi medici) e
analisi profonda di tutti i dati utili sia per il singolo
paziente, che per l'intera comunità medico-scientifica per
l'accelerazione dell'individuazione di cure adeguate.
21
Le cure innovativeMedicina e farmaceutica evolvono
La stampante dei trapianti Ciò che fino a qualche anno fa sembrava pura fantascienza,
oggi è realtà. Sono già in fase di test le stampanti 3D che
riproducono parti del corpo umane (al momento tendini o
vasi sanguigni, ma presto anche organi) utilizzando le cellule
staminali.
I maker usciranno presto dai Fab Lab, per entrare non solo in
azienda, ma anche in ospedale.
La personalizzazione del farmaco Anche il settore farmaceutico sta facendo passi in avanti e le
lauree in Farmacia e Biochimica saranno molto ricercate. Chi
segue queste facoltà sta iniziando a studiare più
approfonditamente la genetica per la realizzazione di farmaci
basati sul DNA.
Inoltre, verranno presto utilizzati i microchip a rilascio
graduato, per consentire alle persone di assimilare i farmaci
(ad esempio in modo transdermico) ad orari prestabiliti e con
cadenza regolare, senza il rischio di dimenticanze o
inesattezze nella cura.
22I farmaci realizzati in base al DNA
sono già in fase di test 222222222222222222222222222222222222222222222222222222222222222222222222222222222222222222222222222222222222222222222222222222222222
Longevità Viviamo sempre più a lungo e l’attuale aspettativa di vita in
Italia è di circa 83 anni per le donne e di quasi 80 anni per gli
uomini. Il dato è destinato a crescere e nel 2040 l’aspettativa
di vita sarà di circa 85 anni.
Una popolazione con un’anzianità in crescita (in Italia al 31
dicembre 2015 ogni 100 giovani c'erano 161,4 over 65 rispetto
ai 157,7 dell'anno precedente) implica nuove necessità sociali
e di gestione e cura di chiunque non è più autosufficiente.
Alcune professioni, come la badante, diventeranno sempre
più preponderanti e nuove verranno a crearsi, dando vita a
nuovi servizi alla persona che saranno altamente
remunerativi.
Invecchiamo bene La prevenzione ha avuto un impatto positivo sul welfare
italiano, tanto che non solo diventiamo più longevi, ma
invecchiamo meglio: se fino a 20 anni fa una persona di 70
anni iniziava ad avere un reale decadimento fisico, oggi è
spesso in perfetta salute, viaggia e vive una vera e propria
seconda giovinezza.
Questo nuovo modo di vivere sta facendo nascere nuove
esigenze: viaggi per anziani più stimolanti e divertenti, corsi in
palestra realizzati ad hoc, fisioterapisti e osteopati per
risolvere piccoli problemi articolari e nuove forme
d’intrattenimento per chi ha molto tempo a disposizione ed
energie per trarne il massimo divertimento.
Ci prendiamo cura di noi stessi
L’intero settore della cura alla persona è atteso come uno dei
due volani occupazionali da qui a 20 anni, che sta già
vedendo i primi incrementi e apre nuove opportunità
lavorative nell’immediato. Ciò avverrà non solo per
l’invecchiamento della popolazione (fattore comune a tutti i
paesi industrializzati), ma anche per motivi economici: il
sostegno al settore assicurativo per l’assistenza sanitaria e gli
investimenti nella ricerca scientifica (dai farmaci ai macchinari,
dalla robotica alla biotecnologia) daranno forte impulso al
comparto sanitario nel suo significato più ampio.
23
Anni d’argento… o d’oro?Invecchiamo sempre meglio
L’aspettativa media di vita è destinata a crescere
e sfiorerà gli 85 anni nel 2040
La sostenibilità è una delle grandi sfide di questo secolo.
Gli stati industrializzati e le azione si domandano
costantemente come produrre, distribuire e vendere
riducendo al massimo l’impatto ambientale dei processi
aziendali.
Anche il consumatore ha ormai una consapevolezza di tutela
dell’ambiente che va oltre il mero “non usare pesticidi” o “non
gettare scarichi nocivi in mare”. Apprezziamo sempre più quei
prodotti che sono portatori di valori etici e che provengono
da filiere conosciute, certificate e che rispettano l’ecosistema.
Perché ciò che acquistiamo è simbolo di ciò che aspiriamo a
essere e perché vogliamo dare un futuro migliore ai nostri
figli.
Nei prossimi anni cominceremo inoltre a premiare i
comportamenti virtuosi e sostenibili dei consumatori:
nasceranno aziende private per la raccolta e il riciclo di
materiali, basate sul cash back: per ogni lattina, bottiglia di
plastica, straccio o apparecchio elettronico dato per il riciclo
le persone riceveranno un piccolo compenso in denaro o
buoni sconto immediatamente spendibili (ad esempio per
fare la spesa).
Questo macro-trend ha effetti non solo sulla ricerca delle
migliori innovazioni che consentano alle aziende di esistere e
a noi di vivere con il minor impatto ambientale possibile, ma
anche sulla nostra volontà di riciclare e riutilizzare ciò che
può rinascere a seconda vita.
Inquinamento ambientale L’inquinamento ambientale (ovvero di terra, aria e acqua) è la
causa di circa 7 milioni di morti nel mondo ogni anno, del
surriscaldamento terrestre e di parte del depauperamento
delle risorse naturali.
È un problema globale, al quale gli Stati stanno cercando di
porre rimedio attraverso leggi restrittive nei confronti di chi
inquina e premianti nei confronti delle aziende che
producono in modo sostenibile.
Per risanare l’ambiente necessiteremo ancora di molti anni e
di nuovi professionisti che aiutino Governi e aziende in questo
processo di cura del nostro ecosistema mondiale.
Migrazioni di massa In questi ultimi mesi stiamo assistendo alla più grave crisi di
rifugiati dalla Seconda Guerra Mondiale e l’Europa è in prima
linea di un’emergenza globale e punto di ricaduta di conflitti
che sconvolgono Medio Oriente, Asia, Africa.
Le migrazioni di massa resteranno il tratto distintivo del
nostro tempo e richiederanno l’impiego di diversi
professionisti, dai Gestori di Comunità agli Epidemiologhi.
24
SostenibilitàAmbientale e sociale
L’ONDATA MIGRATORIA NON SI ARRESTERA’ PRIMA DEL 2050
(Organizzazione internazionale per le migrazioni)
La crescita della popolazione mondiale Secondo nuove stime delle Nazioni Unite, nel 2050 la
popolazione mondiale supererà i 9 miliardi di abitanti.
Questo trend farà si che sempre più aree coltivabili verranno
convertite a uso residenziale, riducendo inevitabilmente la
disponibilità di terreni coltivabili. Questo, unito all’intensivo
utilizzo delle aree coltivabili nelle zone più miti della Terra,
con conseguente inaridimento dei terreni, mette a
repentaglio la capacità di soddisfare il crescente bisogno di
cibo dell’aumentata popolazione mondiale.
Scarsità delle risorse Secondo l’ultimo rapporto FAO, il diffuso degrado e la
crescente scarsità delle terre e delle risorse idriche stanno
mettendo a rischio un gran numero di sistemi di produzione
alimentare chiave in tutto il mondo, costituendo una seria
minaccia alla possibilità di riuscire a sfamare una popolazione
mondiale in continua crescita.
Lo Stato Mondiale delle Risorse Idriche e Fondiarie per
l'Alimentazione e l'Agricoltura (SOLAW) sottolinea che
sebbene negli ultimi 50 anni si sia registrato un notevole
aumento della produzione mondiale, in troppe occasioni tali
miglioramenti sono stati accompagnati da pratiche di
gestione delle risorse che hanno degradato gli ecosistemi
terrestri e idrici, dai quali la produzione alimentare stessa
dipende.
Questa consapevolezza ha spinto startupper e ricercatori a
ideare nuove soluzioni di coltivazione, con l’obiettivo di sfruttare zone aride, mari e grotte sotterranee per la coltivazione di ortaggi e frutta in totale assenza di luce, con ridotte riserve d’acqua e prodotti senza l’ausilio di pesticidi.
Diffusione dell’agroalimentare di qualità L’agroalimentare conoscerà una nuova primavera e genererà
una gamma di figure professionali a oggi inesistenti, grazie alle
innovazioni che stanno interessando il mondo dell’agricoltura.
I dati che fanno ben sperare riguardano soprattutto i giovani,
che stanno ritrovando il piacere di svolgere lavori molto
comuni al tempo dei nostri nonni. A partire dal 2012 in Italia si
è registrato il 2,2 per cento di aziende agroalimentari nuove
create da giovani sotto i 30 anni.
25
Il ritorno alla terra
Le automobili con pilota automatico esistono già e
funzionano grazie ai sistemi satellitari, sono già state prodotte
e alla guida sono molto più affidabili di un umano, tanto che
quando verranno introdotte sul mercato consumer di larga
scala inizieranno a ridursi gli incidenti stradali, per arrivare a
una riduzione di circa il 90% degli incidenti mortali quando
saranno ampiamente diffuse.
Oggi non siamo ancora culturalmente pronti, ma i nostri figli
lo saranno e secondo alcune stime già nel 2030 circoleranno molte automobili con il pilota automatico. Durante il viaggio
potremo fare altro: la spesa online, riunioni di lavoro o giocare
con i nostri figli.
In attesa di quel momento, però, anche il mercato dei
trasporti si sta evolvendo e le prime ad adottare il trasporto
automatico saranno le aziende.
Ad oggi la guida senza conducente su arterie autostradali
potrebbe già essere una realtà: le principali case produttrici
hanno effettuato test percorrendo con successo milioni di
chilometri, leggermente più indietro per le strade della città,
che sono più complesse per auto senza conducente.
Nel frattempo l'evoluzione continua e recentemente
Italdesign e Airbus hanno collaborato alla realizzazione della
concept Pop.Up. Il progetto esplora una dimensione inedita
della mobilità progettando un veicolo modulare, capace di
muoversi su strada e in aria: sistemi di guida senza
conducente per la guida su strada, un modulo aereo, la cui
struttura ricorda quella dei droni, che consente di decollare
verticalmente e volare.
26
DriverlessSIAMO CULTURALMENTE PRONTI A LASCIARE CHE LE AUTO GUIDINO DA SOLE?
27LE NUOVE PROFESSIONI
l’Italia digitale in un mercato a forte spinta tecnologica
28
In questa panoramica vengono delineate le nuove professioni
con più alta probabilità di sbocchi occupazionali da qui a cinque anni nei vari macro-settori.
Proprio perché l’intento di questa indagine non è quello di
fare un elenco esaustivo di tutte le nuove professioni di
questo comparto, molte delle figure professionali che trovate
in queste pagine sono delle macro tipologie, ovvero il
condensato di professionalità tra loro sovrapponibili o
estremamente simili.
Le professioni descritte in questa analisi non sono futuribili, sono attuali e reali e destinate a trovare sempre più occupazione nelle aziende italiane (i numeri sono destinati a crescere di diversi zeri).
Premessacambiano dinamiche, attitudini, tempistiche
THE ONLY WAY TO DO GREAT WORK IS TO LOVE WHAT YOU DO. IF YOU HAVEN’T FOUND IT YET, KEEP LOOKING. DON’T SETTLE.
STEVE JOBS
Chief Solution Officer Questo professionista è molto più di un tecnico evoluto e
competente, è la figura chiave che rende l’azienda e le persone che lavorano in essa in grado di evolvere costantemente, di generare innovazione e di superare i problemi in modo creativo. In poche parole: parte dai problemi, per aiutare gli specialisti
dei vari settori aziendali a trovare le giuste soluzioni, in
qualsiasi ambito.
Innovation Broker - NEW È il broker dell’innovazione: un professionista (che spesso
collabora con multinazionali, startup e venture capitalist) in
grado di mettere in collegamento attori diversi nell’ambito
dell’ecosistema innovativo.
Il suo ruolo è dietro le quinte, ma sta gradualmente
emergendo e giocherà un ruolo importante per le aziende
decise a restare al passo con la trasformazione digitale
utilizzando il paradigma dell’open innovation.
L’innovation broker è in grado di scandagliare i mercati e
individuare le tecnologie emergenti, per poi aiutare le
aziende a interpretare il valore di queste tecnologie e dei
servizi ad esse collegati. La sua principale funzione non è
tuttavia diffondere informazioni o dare consigli tecnici, ma
incentivare l ’evoluzione di par tnership nel campo
dell’innovazione. Deve inoltre essere capace di gestire licenze,
startup di progetti, co-sviluppo e contesti di ricerca.
Innovation Manager - NEW Le imprese hanno bisogno di reagire ai cambiamenti del
mercato per crescere e restare competitive, per farlo hanno
bisogno di avviare processi di innovazione: introduzione di
nuovi prodotti o nuove linee di prodotto, creazione di nuove
modalità organizzative e nuovi processi di produzione.
Un manager dell’innovazione ha il compito di analizzare e
monitorare tutte le funzioni del business e capire quali di esse
hanno bisogno di un intervento. È una figura di staff
dell’azienda, ma può anche essere un consulente esterno che
per un periodo di tempo viene inserito nell’attività per
svolgere il suo compito di rinnovamento.
29
Coordinare la rivoluzione tecnologica e digitale
Designer di usabilità Crea prodotti e interfacce intuitive e facili da usare, rendendo
gli oggetti intuitivamente evidenti, utilizzabili anche da un
bambino o, meglio, da un anziano.
Trasformerà quindi ciò che è difficile da utilizzare in un
oggetto semplice e intuitivo, con pochi pulsanti e interfacce
grafiche ridotte all’essenziale. Il suo intervento renderà più
complessa la tecnologia nascosta dietro ogni oggetto, ma
semplificherà la nostra esperienza d’uso, rendendola più
piacevole e migliorando la nostra percezione del prodotto e del marchio ad esso associato. L'usabilità sarà sempre concepita in ottica Smart e tutti i
prodotti saranno collegabili wireless in rete con siti,
piattaforme e APP altrettanto facili da usare.
Esperto di User Experience Studiare i comportamenti di una persona, gli atteggiamenti e
le percezioni sull'utilizzo di un particolare prodotto, sistema o
servizio online diventa sempre più basilare, perché ciò che vende di più e meglio al giorno d’oggi è sempre legato a una user experience che oltre ad essere coinvolgente ed emozionale è anche facilmente fruibile. Gli esperti di user experience stanno diventando figure chiave
per l’incremento delle vendite on e off-line e sono coloro che
definiscono l’esperienza di fruizione e acquisto online e nei
POE.
30
Fruizione di prodotti e contenuti
30
31
Chief science officer È la persona che, in seno all’azienda, si occuperà di gestire
progetti di analisi dei Big Data per estrapolare dalla massa le
informazioni maggiormente pertinenti e riuscire così a prendere
le migliori decisioni aziendali.
È una professione di coordinamento e si occupa di gestire un
team composto da data miner e data scientist.
Data engineer Sviluppa software e complicati algoritmi per l’analisi dei Big
Data. Questo lavoro è altamente complesso e richiederà
continui perfezionamenti all’aumentare dei dati tracciabili
immessi ogni giorno in rete.
La vera sfida di oggi è la discriminazione tra informazioni
altamente pertinenti e informazioni inesatte e da scartare,
nonché l’analisi verticale e approfondita delle informazioni più
importanti.
Data analyst È l’operativo (molto spesso con laurea in statistica) in grado di
analizzare grandi moli di dati con l’ausilio di software,
trasformandoli in informazioni ad alto valore aggiunto per
l’azienda. Il suo obiettivo principale è quello di agevolare la
presa di decisioni e la soluzione di problemi.
Esistono diverse declinazioni di questa professionalità, come
l’esperto di analisi predittive (colui che è in grado di analizzare i
dati al fine di prevenire guasti a macchine impianti) o il business
data analyst (figura esperta di analisi finanziarie, capace
d’incrociare i dati aziendali con i dati di mercato ed i big data
presenti nel web, con l’obiettivo di aiutare il top management a
prendere decisioni strategiche).
Data miner È l’operativo (molto spesso con laurea in informatica) in grado di
setacciare il web con l’ausilio di software e scremare le analisi
fino a individuare i dati maggiormente pertinenti e rilevanti in
base alle esigenze del cliente.
Data Scientist È l’operativo (molto spesso con laurea in statistica) in grado di
determinare la pertinenza dei dati raccolti e trasformarli in
informazioni ad alto valore aggiunto per l’azienda. Il suo
obiettivo principale è quello di agevolare la presa di decisioni e
la soluzione di problemi.
Qualitative Data Scientist È il Data Scientist che analizza qualitativamente i big data. Il suo
lavoro non può prescindere da chi fa analisi quantitativa e
statistica del dato, attività che consente al Qualitative Data
Scientist di lavorare su dati pre-selezionati, da analizzare in
profondità, effettuando una vera e propria analisi di dettaglio,
che arriva ad individuare gli smart data all’interno dei big data.
Conoscere, comprendere, misurare
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Esperto di ubiquitus computing Per tutto il 21° secolo si svilupperanno tecnologie e accessori
sempre più integrati con il corpo umano, questo creerà nuovi
posti di lavoro all’interno delle aziende, che necessiteranno di
esperti in grado di sviluppare oggetti connessi in rete, sempre
più in grado di interagire con le persone e con altri oggetti.
Sviluppatore di Sistemi di AI - NEW L’intelligenza artificiale inizia ad essere sempre più utilizzata
nella programmazione di robot e nella realizzazione di software.
Questa figura aziendale è in grado di sviluppare sistemi
intelligenti che gestiscono le applicazioni di tutti i giorni, grazie
alla potenza di calcolo dei dispositivi fissi e mobili e
all’accessibilità di servizi specifici che consentono di utilizzare
assistenti virtuali per il supporto clienti, selezionare informazioni
da grandi moli di dati e molto altro.
Esperto di cloud computing Gestisce le risorse informatiche in cloud, ovvero fruibili da
remoto.
Nel cloud vengono archiviati i documenti aziendali, viene gestito
il gestionale e, in generale, passano tutte le attività aziendali. Ciò
che oggi è appannaggio di pochi, in pochi anni sarà la
consuetudine per molte aziende.
Il passaggio da una gestione dei dati aziendali appoggiati su
server proprietari ad una gestione in cloud implicherà grossi
cambiamenti per le aziende, che necessiteranno di figure in
grado di gestire il cambiamento, portare a regime il nuovo
sistema e farlo funzionare al meglio.
SDN Manager - NEW Il Software Defined Networking è un paradigma che promette di
trasformare i network tradizionali in piattaforme flessibili e
intelligenti per rispondere in tempo reale alle esigenze di
larghezza di banda e alla natura dinamica delle moderne
applicazioni.
Gli esperti di SDN sono in grado di creare e gestire reti flessibili e
programmabili, con protocolli di comunicazione standard
OpenFlow.
Multichannel Architect Si occupano di disegnare l'architettura degli applicativi aziendali,
definendo i processi e le integrazioni tra i sistemi legacy, front-
end e app, creando sistemi sempre più integrati, snelli e semplici
da fruire da ogni dispositivo.
Devono assicurare almeno la conoscenza della tecnologia Java e
dei linguaggi iOs e Android.
Network engineer È una figura tecnica, specializzata nella gestione delle reti
aziendali, con l’obiettivo di aumentarne la velocità e le
performance generali, anche attraverso l’acquisizione di
tecnologie non in possesso dell’azienda (ad esempio la fibra
ottica).
L’evoluzione dell’ICT
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Specialista di reti neurali - NEW È la persona in grado di sviluppare complessi algoritmi
euristici che hanno l’ambizione di mimare le reti neurali del
cervello umano, ovvero che copiano le capacità di pensiero
tipiche della macchina più perfetta esistente al mondo: il
corpo umano.
Le reti neurali sono modelli matematici euristici che
consentono alle macchine di ragionare, fare calcoli,
riconoscere suoni, immagini, volti, apprendere e agire.
Software Applications Developer Si occupa della progettazione e dello sviluppo di APP ad hoc
utili sia per la gestione dei processi aziendali, sia nella vita di
tutti i giorni.
Esperto di blockchain È la persona in grado di creare applicazioni basate sulle
numerose tecnologie blockchain esistenti. Grazie al suo
lavoro, le aziende possono dotarsi di sistemi di trasmissione
protetta e non duplicatile dei dati, oppure dotarsi di una
propria criptovaluta.
Full stack developer - NEW È uno sviluppatore con competenze sia lato front-end, sia lato
back-end.
Solitamente uno sviluppatore full-stack ha familiarità sia con i
linguaggi HTML, CSS e JavaScript, sia con PHP, Python e gli
altri linguaggi di scripting utilizzati per progettare e far
funzionare un software, fatto che lo rende in grado di
intervenire su diversi aspetti di un sito e di un software.
È una figura piuttosto apprezzata dalle startup, perché
racchiude in sé le competenze di due professionisti.
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Data protection officer - NEW Il Data Protection Officer è una figura introdotta
dal Regolamento generale sulla protezione dei dati 2016/679 |
GDPR dell’Unione Europea.
È un professionista che deve avere competenze giuridiche,
informatiche, di risk management e di analisi dei processi. La
sua responsabilità principale è quella di osservare, valutare e
organizzare la gestione del trattamento di dati personali (e
dunque la loro protezione) all’interno di un’azienda (sia essa
pubblica che privata), affinché questi siano trattati nel
rispetto delle normative privacy europee e nazionali.
Responsabile della sicurezza digitale - Cybersecurity specialist È la persona che si occupa di tutelare il patrimonio aziendale
da intrusioni e hacker, non solo preservando i server, ma
garantendo connessioni sempre protette, l’utilizzo di cloud a
prova di hacker e che i dipendenti utilizzino al meglio i device
a loro disposizione (smartphone, tablet, ecc.).
Si occupa inoltre di garantire agli utenti dei servizi web
connessioni protette e performanti, tanto da effettuare
transazioni in denaro.
Ethical hacker - NEW È un esperto di hacking, deep web e conosce gli strumenti
utilizzati da chi vuole mettere sotto attacco informatico
aziende e pubbliche amministrazioni. Il suo compito è quello
di realizzare strategie di difesa a tutela dei dati di milioni di
persone.
È uno jedi che non ha ceduto al lato oscuro! :)
Smaltitore di dati informatici File, codici, presentazioni: ormai non è più così sicuro che
dopo il trasferimento nel "cestino" e lo svuotamento dello
stesso spariscano davvero nel nulla.
Internet è utile, ma proteggere dati e informazioni personali
dalla rete lo è ancora di più. Ecco perché serviranno nuovi
tecnici e consulenti in grado di cancellare ciò che sembra
incancellabile, non solo per le aziende, ma anche per i privati.
Data Hygenist È la persona preposta ad assicurare la «pulizia» dei dati,
ovvero chi si occupa di fare in modo che i dati aziendali siano
privi di errori.
Si occupa di deduplica, risistemazione di dati incompleti,
aggiornamento di da t i obsole t i e r is is temazione
dell’archiviazione elettronica dei dati stessi nei file o nei
sistemi gestionali dell’azienda.
Questa figura professionale assicura quindi la qualità dei dati
aziendali e la loro corretta archiviazione.
Tutelare i dati
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Avvocato dell'etica tecnologica Un Avvocato dell'etica tecnologica fungerà da intermediario
tra esseri umani, robot e intelligenza artificiale. Sicuramente
sarà necessaria, a seguito dell'enorme sviluppo dei robot, una
legislazione che stabilisca le regole morali ed etiche in base al quale le macchine operano ed esistono.
Questa professione diventerà sempre più importante al
crescere delle "relazioni" uomo-robot.
Difensore della personal reputation Ciò che viene scritto sul web spesso lì resta in eterno! La
reputazione di aziende, professionisti e persone può in alcuni
casi essere pesantemente compromessa da notizie false,
vecchie o non più pertinenti e creare anche danni economici
e di immagine importanti. Questo professionista si occuperà
di tutelare i propri clienti contro tali rischi e svolgere le
adeguate e purtroppo sempre più complesse, procedure di
"pulizia".
Nuovi ambiti legali
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Growth Hacker - NEW È il professionista che si occupa di crescita e lo fa attraverso l’utilizzo di tecniche avanzate di lean marketing e software, sfruttando dinamiche di viralizzazione. Questa professione è
nata nelle startup innovative, che hanno la necessità di crescere
velocemente e ottimizzando il più possibile i costi, e adesso sta
diventando sempre più una figura chiave delle aziende
consolidate. Il growth hacker attua azioni di incremento del business, con
l’obiettivo di ottenere il massimo risultato con il minor
dispendio possibile di risorse.
Digital Marketing Manager Questa figura sta diventando sempre più richiesta, soprattutto a
livelli alti. Il Digital Marketing Manager viene richiesto non solo di
conoscere le dinamiche dell’online, ma soprattutto di definire il
suo compenetrarsi con l’off-line.
Non è un mero esecutore, ma un professionista in grado di
leggere e interpretare analisi di mercato e della concorrenza,
per poi studiare le corrette strategie aziendali per incrementare
le vendite sfruttando canali di comunicazione on –line, in
coordinamento con i canali off-line.
Online Marketing Specialist È la figura aziendale che meglio conosce le dinamiche
dell’online, il professionista che resta costantemente aggiornato
sugli sviluppi e le novità, per garantire all’azienda la migliore presenza e visibilità online possibile.
Questa professionista è sempre più richiesto soprattutto dalle
aziende medio-piccole, alcune delle quali cominciano ora a
gestire seriamente la loro attività di comunicazione e vendita
online.
Questa figura ha inoltre delle declinazioni operative in base a
specializzazioni verticali che si sono affermate già da anni in
Italia, quali: Digital Advertiser, Web Analyst, esperto di visibilità
sui motori di ricerca (SEO), ecc.
Social media manager Un numero crescente di aziende cerca persone specializzate
nella gestione efficace e sincronizzata dei diversi social network.
Il Social media manager è infatti la persona in grado di portare la
comunicazione ed il posizionamento del marchio aziendale in
Twitter, Facebook, Youtube e negli altri social network,
sfruttando le dinamiche tipiche di questi canali, amplificando la viralità e aumentando l’efficacia della comunicazione.
Content Manager Una buona strategia marketing non può ormai prescindere da
un buon storytelling e da un’efficace divulgazione delle notizie
e informazioni aziendali. Il Content manager è la persona
specializzata nella divulgazione di contenuti ad alto valore
aggiunto o dal forte impatto emozionale all’interno di siti, blog,
newsletter, articoli, white paper e social network.
Il marketingtra on e off line
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Online Reputation Specialist È il professionista che si occupa di garantire la reputazione
online del brand e la corretta divulgazione dei valori ad esso
associati. Questo professionista monitora inoltre le conversazioni e i
post pubblicati online, verificando che il messaggio non
venga frainteso e che i detrattori non attuino campagne
diffamatorie in rete.
L’Online Reputation Specialist viene anche ingaggiato per
risolvere i problemi di reputazione online di brand che non
hanno saputo gestire al meglio la loro comunicazione nel
web.
Marketing anthropologistL’Ubiquitous computing, lo studio della customer experience
e l’analisi big data richiederanno sempre più persone esperte
nello studio delle persone e di come reagiscono ai
cambiamenti culturali e tecnologici, attività a oggi relegata
prettamente in ambito universitario.
Inoltre, l’approccio alla tecnologia, all’acquisto online e
all’interazione (reale o virtuale) cambia di cultura in cultura.
Avvalersi di antropologi in grado di capire le esigenze del
consumatore e dare le giuste indicazioni per fare in modo
che i brand possano essere accettati anche da culture
lontane dalla nostra, renderà più performanti prodotti e
servizi e più piacevoli le esperienze online.
In un futuro molto prossimo la visualizzazione dei prodotti nei
siti di e-commerce globali (ad esempio Amazon) varierà non
solo in base alla nazionalità della persona, ma anche in base
al luogo nel quale vive.
I settori che beneficeranno maggiormente dell’apporto dei
Marketing Antropologist saranno: istruzione, assistenza
sanitaria, museale e sociale, sviluppo internazionale, enti
governativi, psicologia organizzativa, organizzazioni senza
scopo di lucro ed editoria.
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Digital imaging specialist È la figura professionale che crea immagini virtuali di alto
impatto grafico ed emotivo. Svolge un lavoro creativo, che
combina idee fantasiose ad elevate competenze di computer grafica. Questo lavoro ha ampie possibilità di carriera in diversi
settori: dall’arte alla carta stampata, dai videogiochi ai film,
fino ai simulatori industriali, ma avrà il suo massimo impiego
nell’ambito della comunicazione di alto livello.
Vlogger È una professione che sta avendo ritmi di crescita
esponenziali in questi ultimi anni, in quanto è sempre più richiesta dalle aziende e dalle agenzie per la gestione dei canali YouTube dei diversi brand. In rete esistono video-blogger che guadagnano milioni di
euro l’anno come PewDiePie o Jenna Mourey. Chi lavorerà per
le aziende non avrà stipendi così strabilianti, ma avrà ottime
prospettive economiche.
Creatore di videogiochi In ambito comunicazione, l’utilizzo del gaming sta diventando
sempre più pervasivo e agenzie specializzate richiedono
sempre più figure in grado di programmare videogiochi
(anche basati sulla realtà virtuale o sull’augmented reality)
che abbiano l’obiettivo principale di creare engagement,
condivisione e aggregazione attorno al brand.
Questi programmi verranno utilizzati: all’interno dei siti
internet, nei POE, nelle APP, ma anche in nuove forme di
pubblicità interattiva.
Esperto di realtà virtuale e aumentata È una persona in grado di realizzare progetti che consentano
di percepire una realtà diversa da quella in cui viviamo (realtà
virtuale) o di amplificare ciò che vediamo (realtà aumentata e
olografia).
Grazie alla realtà virtuale ci è dato modo di vedere e
muoverci in ambienti inesistenti (ad esempio con l’utilizzo di
oculus).
Olografia e realtà aumentata ci consentono invece di vedere
di fronte a noi qualcosa che non esiste o non è fisicamente
vicino, ad esempio: la ricostruzione di un tempio greco,
mentre ne visitiamo le rovine o un cantante che fa una
performance orografica sul palco, anche se si trova a migliaia
di chilometri da noi.
Le nuove leve dell’engagementsempre più digital
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Mobile developer Scrive programmi in un ambiente di sviluppo mobile
utilizzando i linguaggi Objective C, C++, C# o Java.
È la persona che crea APP e siti nativamente mobile, quindi
facilmente utilizzabili da smartphone.
Brand Ambassador Questa nuova professione, già diffusa oltreoceano e che sta
prendendo piede anche in Italia, altri non è che il
‘messaggero’ del brand, colui che si fa portavoce dei valori aziendali credendo nella qualità del prodotto o servizio offerto, tanto da metterci la faccia. Il Brand Ambassador è la versione evoluta del Promoter (che
molto spesso viene pagato per promuovere il prodotto/
servizio a prescindere dalla qualità) e promuove il marchio del
quale è ambasciatore attraverso i propri contatti, gli eventi e i
canali social.
Il punto di forza di questo professionista è il suo
commitment, ovvero la passione e dedizione di credere
veramente in ciò che pubblicizza, tanto da esporsi in prima
persona per difendere il brand e rispondere a critiche o
dubbi.
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Architetto di Augmented Reality Questo professionista si occupa di sviluppare progetti di
realtà aumentata attraverso l'arricchimento della percezione
sensoriale umana, al fine di coinvolgere il cliente in un’esperienza di marca mai provata prima. Oggi questi
progetti sono ancora molto legati a ciò che vediamo sullo
schermo (principalmente in siti internet e APP) ma grazie ai
wearable e allo sviluppo della tecnologia olografica
diventeranno sempre più realistici e interattivi, arrivando
anche negli store.
In alcuni settori quali cosmesi, abbigliamento e accessori,
infatti, l’augmented reality comincia ad essere sfruttata
all’interno dei punti di vendita e stanno nascendo i primi
negozi che consentono di scegliere un outfit o il make-up più
adatto attraverso uno specchio interattivo, che rimanda
l’immagine della persona modificata graficamente.
Anche gli strumenti BTL si stanno evolvendo, ad esempio
integrando il catalogo tradizionale con applicazioni di
Augmented Reality che consentono di far vivere l’esperienza
d’uso del prodotto ancora prima dell’acquisto.
Virtual Habitat Designer Il mercato della la tecnologia VR è in continua crescita, e si
prevede che gran parte dei lavoratori trascorreranno molte
ore al giorno, di lavoro e di apprendimento, in un ambiente di
realtà virtuale. Il ruolo dell'habitat virtual designer sarà la
progettazione di questi mondi, creando ambienti adatti per
riunioni virtuali oppure corsi di formazione che simuli
ambienti e situazioni realistiche.
Anche tutto i mondo dell'arte e della cultura (musei, gallerie
d'arte, siti di interesse ecc.) sarà campo d’azione per questi
professionisti.
Point of experienceTra on e off line
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Computer forensics Sono professionisti specializzati in analisi forense delle
comunicazioni online e dei dati sui dispositivi di storage,
come hard disk, server e cloud. Si tratta di persone qualificate
in grado di indagare e scoprire le prove di attività illegali e
criminalità informatica: dalle frodi con carta di credito alle
attività degli hacker, dalla pedofilia al terrorismo.
ActuaryCompagnie di assicurazione, banche, società di consulenza ed
enti governativi necessitano sempre più di professionisti in
grado di utilizzare la matematica e la statistica per analizzare
le conseguenze finanziarie e di rischio per persone, aziende e
stati.
Semplificatore Il Semplificatore sarà un consulente in grado di valutare i
processi, i prodotti e i servizi aziendali, per individuare come
snellirli e renderli di più facile utilizzo/fruizione.
Nelle aziende più strutturate lavorerà con gli esperti di user
experience e gli sviluppatori di prodotto per rendere sempre
più gratificante e intuitivo l’utilizzo di APP, servizi, siti e oggetti.
Personal branding manager Questi sono i consulenti destinati a diventare molto richiesti
dai manager del futuro: si occuperanno di curare l’immagine e
la reputazione di una persona sia on sia off-line.
La persona verrà studiata nelle sue caratteristiche
complessive (aspetto, competenze, background lavorativo,
studi e hobbies) e, come se si trattasse di un prodotto, la sua
immagine verrà riposizionata per raggiungere gli obiettivi che
la persona stessa si prefigge.
Analizzatore quantico Il futuro mercato finanziario è sconosciuto e i dati di borsa
cambiano molto velocemente, quindi cominciamo ad avere
necessità di persone in grado di utilizzare tecniche numeriche
o quantitative per analizzare il mercato (quanti). Questi
professionisti avranno stipendi molto alti perché sono in
grado di produrre enormi profitti.
I nuovi consulenti
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Valutatore di appartamenti Il turismo sta cambiando grazie alla Sharing economy e
quando valutiamo quale hotel scegliere cominciamo a
prendere in considerazione anche gli appartamenti di privati,
appoggiandoci a siti come AirBnB o Home Away.
In questi siti si trovano anche appartamenti di lusso dai prezzi
piuttosto elevati e con l’aumentare delle soluzioni di alloggio
proposte in questi portali del turismo basato sulla sharing
economy si rende necessario introdurre nuove figure
professionali che, fingendosi clienti, testano gli appartamenti
messi a disposizione dalle persone e li valutano.
Travel organizer Questa figura professionale si è evoluta nel tempo, grazie ai
cambiamenti imposti dalle nuove tecnologie.
E’ in grado di operare all’interno di agenzie di viaggio a
contatto con il pubblico o attraverso le Olta (online travel
agency) e di proporre viaggi con modalità professionali e
consulenziali. Per questa professione esiste anche una
certificazione internazionale (GDS Galileo).
Travel designer È una delle professioni più innovative e creative del settore
turistico ed è la figura professionale che ha la capacità di
cogliere e sintetizzare nell’offerta turistica, l’incontro tra le
aspettative del viaggiatore e la caratteristiche del territorio. Il
Travel Designer cura l’intera esperienza di viaggio,
focalizzando nella sua proposta gli aspetti che rendono
memorabile un viaggio in base alle esigenze del singolo
viaggiatore.
Turismo condiviso e personalizzato
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Esperto di benessere aziendale Le imprese entreranno presto in competizione per assicurarsi
i migliori talenti che saranno sempre più ‘nomadi’ e con profili
sempre più innovativi.
Assicurarsi un buon elemento vorrà dire arricchire il proprio
capitale intangibile, fatto anche di reti di conoscenza ad alto
valore, perché un buon candidato è portatore di know how. Per conquistare i talenti e farli sentire nel posto giusto
serviranno persone dedicate, che dovranno comunicare e
rendere condivisi i valori aziendali, nonché creare un
ambiente e un clima di lavoro piacevole.
In realtà in alcuni uffici del personale (pochi in Italia) esistono
già questi obiettivi, ma una figura che curi il gruppo di
collaboratori in maniera così mirata deve ancora essere
introdotta.
Questo professionista dovrà necessariamente avere
entusiasmo, creat iv i t à e capacit à s imil i a quelle
dell’organizzatore di eventi, alle quali dovrà integrare
competenze di organizzazione del lavoro, formazione,
sociologia e psicologia.
Insegnante virtuale È un dato di fatto: le innovazioni tecnologiche stanno
cambiando anche il mondo del lavoro e chi necessita di riqualificarsi ha bisogno di tornare a studiare. Mai come oggi necessitiamo di formare un numero sempre
crescente di persone, a tutti i livelli, e l’offerta formativa deve
adeguarsi alle crescenti esigenze e alla dislocazione
geografica delle persone che necessitano la medesima
formazione.
L'insegnamento futuro sarà fatto meno in aula e più online. La
formazione professionale è stata la prima ad andare in questa
direzione: al momento gli insegnanti virtuali sono ancora
pochi, ma sempre più persone stanno imparando a gestire
docenze online e sviluppare il materiale didattico necessario
(e-book, slides, presentazioni, ecc.).
La Open University, ad esempio, è già applicata in università
come Harward e sfrutta i MOOCs (Massive Open Online
Courses). I programmi di apprendimento virtuale (come
Moodle, Blackboard e Web CT) accelereranno questa
tendenza, che inizierà ad essere significativa in Italia a partire
dal 2020.
Benessere e formazione
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Controller d'impianto e di linea Un tempo a ogni linea produttiva lavoravano in sequenza
anche decine di persone, l’automazione sta già soppiantando
queste figure e presto gli operai specializzati gestiranno intere
linee produttive, anche da remoto.
Il Controller d’Impianto avrà la supervisione di tutto
l’impianto nel suo complesso, i Controller di Linea
lavoreranno sotto la sua supervisione e saranno responsabili
di specifiche linee produttive.
A tendere questi lavori potranno essere svolti da remoto.
Meccatronico - NEW Nasce dalla fusione di tre figure professionali: il tecnico per
l’automazione industriale, il tecnico informatico e il tecnico
elettronico.
Il meccatronico si occupa principalmente di progettare e
realizzare sistemi di controllo automatico utilizzando come
strumenti di lavoro sia software di sviluppo sia centraline
elettroniche per l'implementazione del sistema e la verifica
del funzionamento in tempo reale.
Da operaio a tecnico specializzato
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Ideatore di robot La domanda di professionisti preposti all’ideazione e
realizzazione di robot è in continua crescita. I robot verranno
realizzati in materiali sempre più performanti e anallergici
(come la fibra di carbonio e il titanio) e saranno utilizzati in
ambiti molto diversi: dai robot industriali utilizzati nelle linee
produttive, agli arti robotici per coloro che ne sono privi, fino
ai robot antropomorfi che ci aiuteranno nelle nostre case.
A tale proposito, tra quindici o vent’anni nelle case non sarà
strano incontrare un’assistente robotico. L’Istituto Italiano di
Tecnologia ha già avviato un progetto per rendere i robot
domestici economicamente accessibili (dagli attuali 250 mila
euro l’obiettivo è 10 mila euro) e per collegarli alla tecnologia
degli smartphone.
I robot dovranno capire la semantica del nostro corpo e su
questo si sta lavorando con buoni risultati. Se a qualcuno fa
paura la mancanza di calore di una macchina va però
ricordato che per molti anziani la rinuncia alla propria privacy
e alla sensazione di autosufficienza è elemento di
depressione che una macchina può attenuare essendo
potenzialmente considerata un “giocattolo” poco invadente e
sotto controllo, mentre la compagnia umana potrebbe essere
slegata da attività stressanti e concentrata in momenti
ricreativi. Ma questo è un futuro ancora un po’ remoto.
Collaudatore di robot Sarà un ingegnere e si occuperà di ideare e collaudare i robot
che verranno impiegati, in futuro, per i più disparati utilizzi:
dalle linee produttive agli interventi militari, dalla costruzione
di edifici all’attività in sala operatoria.
Controller di robot Sarà un tecnico altamente specializzato, che conoscerà le
caratteristiche dei robot e dei loro circuiti. Il suo ruolo sarà
quello di valutare, in fase d’acquisto, le apparecchiature
robotiche migliori a svolgere il processo o compito
necessario, testarle e garantirne il perfetto funzionamento.
IoT Specialist È lo specialista in grado di creare ecosistemi di oggetti che
interagiscono tra loro e con le persone, consentendo
all’azienda di raccogliere informazioni aggregate anche da
migliaia di device, pilotare a distanza droni connessi in rete,
gestire impianti industriali anche a distanza, individuare
potenziali guasti e molto altro.
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Ingegnere di strutture in stampa 3D In caso di alluvioni o terremoti servono strutture di
accoglienza in tempi rapidi per ospitare gli sfollati e
ricostruire il tessuto sociale che ha bisogno di un ambiente di
riferimento.
La stampa 3D non serve solo a fare gadget, ma può essere
utilizzata per realizzare strutture provvisorie in emergenza.
Una squadra potrebbe realizzare una comunità in una
settimana. L’ingegnere che voglia specializzarsi in questo
settore deve essere un progettista e conoscere la tecnologia
di stampa 3D, ma deve anche saper lavorare in situazioni di
emergenza, cosa che richiede buone capacità di leadership.
Designer di materiali I designer continueranno a trovare spazio nel mondo del
lavoro, ma con talenti sempre più specifici. Lo studio di nuovi
materiali, l’utilizzo innovativo di materiali esistenti e la loro
progettazione richiedono spirito artistico, creatività, capacità
di sperimentazione e competenze tecniche.
Questo è il futuro del design: sempre più legato ai materiali
utilizzati in modo innovativo e con accostamenti mai tentati.
E' possibile innovare proponendo nuove chiavi di lettura dei
materiali, dando forma ai futuri ambienti nei quali vivere: dalla
cucina, ad uno spazio pubblico, fino ai laboratori scientifici.
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Specialista di Natural Language Process Una delle sfide principali nell'evoluzione dello sviluppo dei
robot è la capacità delle macchine di comprendere il
linguaggio umano. Il natural language processing è il processo
di trattamento automatico, mediante una macchina, delle
informazioni scritte o parlate in una lingua naturale.
Questo processo è reso particolarmente difficile e complesso
a causa delle caratteristiche intrinseche di ambiguità del
linguaggio umano.
Sono molte le competenze necessarie per svolgere questa
professione (da quelle tecniche a quelle semantiche e
linguistiche) ma senza dubbio sarà una delle professioni più
ricercate sul mercato nei prossimi anni. L'interazione uomo-
macchina (non solo nell'ambito dei robot antropomorfi) è
uno dei temi attualmente più caldi: ad esempio la capacità
d e i s i s t e m i d i c o m p r e n d e r e " e s a t t a m e n t e e
inequivocabilmente" il significato di testi, frasi vocali o post
inseriti sul web.
Esperto di ChatBot Dal customer care, alla diffusione di notizie, offerte e
promozioni, dal supporto all’acquisto su e-Commerce,
all’attivazione di un servizio, la forza dei Chatbot (software
basato sull’Intelligenza Artificiale, in grado di simulare una
conversazione "intelligente" macchina-utente) su una chat sta
nel loro essere autonomi e sempre presenti, attivi 24 ore su
24, per offrire agli utenti aiuto e risposte.
Si prevede inoltre che i chatbot sostituiranno gradualmente le
app, che gli utenti ormai scaricano sempre meno (visto che
trascorrono quasi il 90% del loro tempo online da mobile
solo sulle 5 app più diffuse).
I chatbot diverranno quindi per i brand il nuovo di canale di
comunicazione con gli utenti: one-to-one, snello, immediato,
sempre attivo.
Questa professione è (interconnessa a quella dello Specialista
di Natural Language Processing) certamente una tra quelle
che sarà maggiormente ricercata nel prossimo futuro.
Le competenze richieste sono sicuramente tecnico/
tecnologiche, necessarie per la fase di vero e proprio sviluppo.
Quello che però sarà fondamentale è il lavoro di un team di
specialisti in grado di dare al bot una personalità (coerente ad
esempio con il brand), di renderlo capace di sviluppare
empatia con le persone con cui interagisce e che sappia
renderlo diverso da qualsiasi altro ipotetico chatbot
sviluppato, ad esempio, da un competitor. Un chatbot è uno
strumento di branding a tutti gli effetti, e per questo è
fondamentale che il team di sviluppo lavori insieme a
persone in grado di creare una vera e propria personalità
distintiva: sceneggiatori, copywriter e creativi sono
fondamentali per la sua creazione.
Nuovi modi di comunicare
Architetto digitale Crea riproduzioni virtuali degli edifici che i costruttori hanno
in mente di realizzare, in maniera da offrire ai potenziali
clienti una visione più realistica di ciò che potrebbero
decidere di acquistare.
Ingegnere domotico Nei prossimi anni la domotica (ovvero l’ automazione di
alcune funzioni della casa tramite strumenti elettronici, per
migliorare la gestione dell'organizzazione domestica)
diventerà sempre più accessibile al consumatore medio ed
entrerà in molte delle nostre case, aprendo un ampio
ventaglio di opportunità di lavoro, ma richiedendo al
contempo competenze molto specifiche.
I primi ad averle saranno in maggioranza gli ingegneri.
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Nuovi modi di vivere
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Medico digitale Dimenticate il medico di base che fatica ad accendere un PC,
presto i dottori utilizzeranno Smartphone sui quali saranno
installate APP, attraverso le quali i pazienti invieranno dati sul
proprio stato di salute, consentendo allo specialista di
monitorare il paziente anche a distanza.
In futuro (ma per questo necessitiamo ancora di almeno
vent’anni, soprattutto in Italia…) i medici di base potranno
incontrare virtualmente gli ologrammi dei loro pazienti e
verificarne lo stato di salute attraverso dei wearable (fasce,
magliette, accessori) dotati di microchip per la rilevazione di
parametri vitali, battito cardiaco, insulina, ecc.
Nano-medico Sarà il medico che creerà microimpianti di monitoraggio della
salute o automedicazione dei malati.
Questo comparto della medicina ha visto un notevole
incremento da quando la tecnologia ha iniziato a fondersi con
la medicina rendendo possibili trattamenti e interventi a
livello di particelle subatomiche.
Nano-tecnologo È una figura professionale altamente specializzata, in grado di
sviluppare e utilizzare nuovi nanomateriali (quali grafene e
nanotub i d i c a rb on io ) che ne l p ross imo fu turo
rivoluzioneranno campi quali: la somministrazione di farmaci,
la creazione di batterie ad alta potenza, la produzione di celle
solari e la fabbricazione di computer.
Responsabile di incubatori staminali Gli incubatori staminali diventeranno sempre più numerosi
anche all’interno degli ospedali e saranno i luoghi in cui sarà
possibile acquistare cellule staminali ad hoc per favorire la
guarigione da alcuni tipi di malattie, per stimolare la ricrescita
delle cellule dopo interventi chirurgici o per realizzare nuovi
organi o tessuti attraverso l’utilizzo di stampanti 3D.
Questi luoghi dovranno essere gestiti da persone in grado di
trattare e preservare al meglio le cellule staminali.
La medicina evolve
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Costruttore di parti del corpo Sarà un medico specializzato nello sviluppo di protesi "vive"
con cui aiutare soprattutto soldati e atleti, ma anche persone
comuni. Il suo lavoro consisterà nel produrre in laboratorio
membra o tessuti per ricostruire il corpo umano partendo
dalle cellule staminali e utilizzando la tecnologia delle
stampanti 3D.
Esperto di genomica - NEW Si occupa della creazione di mappe genetiche e fisiche del
D N A d e g l i o r g a n i s m i v i v e n t i , n o n c h é d e l l o r o
sequenziamento, per identificare i geni e tutte le informazioni
conosciute su tali geni. Organizza poi tutte le informazioni in
appositi database, al fine di studiare malattie complesse
determinate da molti geni, come i tumori, al fine di
identificare con più facilità i geni coinvolti e osservare come
questi interagiscono.
Grazie alle scoperte derivanti dal sequenziamento del
genoma umano è nata una nuova branca definita genetica
personalizzata, che consente di eseguire studi predittivi
sull'incidenza di una data patologia su un campione o su un
individuo rispetto alla popolazione generale, per definire il
rischio di sviluppare quella patologia.
Brain Augmenter Ci saranno chirurghi in grado di aggiungere una capacità
mnemonica supplementare a chi vuole aumentare la propria
memoria. Il loro scopo sarà soprattutto quello di aiutare le
persone che potrebbero soffrire di disfunzioni sensoriali e
d’incapacità di apprendere informazioni.
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Biotecnologo - NEW È il professionista che analizza, progetta e modifica le
strutture e i sistemi biologici cellulari e molecolari applicando
specifiche tecnologie che agiscono sulla loro costituzione
chimica con l’obiettivo di migliorarne le prestazioni, di
produrre sostanze farmacologicamente attive, di migliorare le
condizioni ambientali e di vita di uomini ed animali.
I campi di applicazione possono essere svariati: allevamento,
genetica, nutrizione e riproduzione animale, industria
alimentare, farmacologia, condizionamento delle derrate
alimentari, produzione di sieri e vaccini, bioingegneria,
salvaguardia ambientale.
GeomicrobiologistÈ un microbiologo che studierà come i microrganismi
possono essere impiegati per realizzare nuovi farmaci o
combattere l’inquinamento.
Anche in quest’ambito ci sono molte sperimentazioni in atto
che cominciano ad dare buoni frut t i , assieme al
Bioinformationist sarà uno delle nuove figure chiave delle
aziende farmaceutiche.
Tecnologo farmaceutico Nel tempo cambieremo anche il modo di assumere i farmaci.
Sono già in fase di sperimentazione cerotti dotati di
microchip in grado di rilasciare gradualmente un farmaco nel
tempo.
Smetteremo quindi di prendere delle pillole (molto spesso
dannose per lo stomaco) e ci verranno somministrati
attraverso l’epidermide solo i principi attivi degli attuali
farmaci.
Il tecnologo farmaceutico sarà un tecnico esperto di
microchip, in grado di progettarne ad hoc per il rilascio
graduato di ogni singolo farmaco, in base alla posologia e alle
caratteristiche fisiche del paziente.
La farmaceutica evolve
Home carerSarà il nuovo nome della badante, mestiere che si evolverà
richiedendo una vera e propria competenza professionale e
non solo tanta pazienza con le persone anziane e poche
pretese in termini di stipendio. Il continuo alzarsi della
domanda, infatti, alzerà anche gli stipendi di queste figure e
darà vita a una vera e propria figura professionale dalle più
sfaccettate competenze: non basterà, per differenziarsi,
essere in grado di fare una puntura, pulire la casa o
somministrare farmaci. Dovrà essere in grado di connettersi
per conto dell'assistito al mondo esterno che si evolverà,
dovrà essere in grado di gestire pratiche on-line, dalla spesa
alla richiesta di documenti, dall’invio delle informazioni dai
device wearable per il controllo della salute all'interazione
(on-line) coi medici.
Consulente del benessere degli anziani Avrà conoscenze mediche, ma non sarà un vero dottore: si
occuperà di supportare l’anziano per vivere al meglio senza
rinunciare alle piccole gioie della vita e studierà trattamenti
personalizzati per i suoi clienti.
Sarà quindi la figura che si occuperà di noi a 85 anni, se non
avremo particolari patologie, ma solo il desiderio di alzare la
media dell’aspettativa di vita.
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Il benessere ti segue ovunque
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Assistente digitale Grazie ai wearable, ovvero a capi di abbigliamento o accessori
dotati di microchip e connessione wireless, potremo tenere
sempre sotto controllo i nostri cari, ad esempio le persone
anziane, con la certezza che in caso d’imminente bisogno loro
possano collegarsi con un call center, all’interno del quale
risponderà un’assistente digitale che sarà in grado di aiutarli:
grazie alla geolocalizzazione potrà dire loro che strada
prendere se si sono persi durante una passeggiata, chiamerà il
pronto soccorso se si accorgerà che i parametri vitali non
sono nella norma e allerterà i famigliari se la persona
necessita di loro.
Guida sanitaria Il campo dell’healthcare è in piena evoluzione e la tecnologia
introdurrà negli ospedali strumenti e percorsi nuovi, che
seguiranno i pazienti fino a casa. Se già ora seguire le vicende
di un proprio un caro in ospedale e prendere decisioni è
difficile e particolarmente stressante, l’accelerazione nella
trasformazione degli ospedali in sistemi innovativi può
disorientare in maniera eccessiva.
È prevedibile la nascita della domanda di esperti dei processi
interni agli ospedali che sappiano accompagnare i pazienti e
le loro famiglie nei reparti e nelle decisioni, agevolando il
ricovero ospedaliero e domiciliare (che sarà sempre più
incentivato e assistito da tecnologie).
Queste figure, caratterizzate dalla perfetta conoscenza del
sistema sanitario, avranno inoltre il ruolo di punto di contatto
tra il paziente e le persone utili alla sua degenza: farmacista,
medico, assistente sanitario, fisioterapista, etc.
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Riciclatore tecnologico Secondo l'ONU ogni anno vengono prodotti più di 50 milioni
di tonnellate di rifiuti elettronici (RAEE) e si prevede che
entro il 2017 aumenteranno del 33%. Presto nasceranno figure
specializzate nella raccolta dei rifiuti elettronici e nella
suddivisione dei loro componenti per il riciclo delle
apparecchiature tecnologiche in disuso.
Energy Manager Sarà la figura incaricata di ottimizzare i consumi di edifici
pubblici, privati e aziende, facendo adottare soluzioni quali
l’utilizzo di lampade a led, di energia da fonti rinnovabili di
proprietà e di recupero delle acque reflue per nuovi utilizzi
secondari.
Questa figura diventerà importante principalmente perché
stiamo esaurendo le principali fonti di energia che abbiamo
massivamente sfruttato negli ultimi due secoli: il carbone e il
petrolio. La carenza di queste materie prime ci ha portati a
cercare fonti energetiche alternative e non esauribili, che
diventeranno le fonti energetiche del futuro.
Esperto di fonti rinnovabili Sarà un consulente in grado di consigliare al meglio aziende e
privati su quali fonti rinnovabili (eolico, biomasse,
fotovoltaico, ecc.) sono le più efficienti e convenienti da
implementare.
Analizzando le esigenze dei suoi clienti e le risorse a
disposizione (terreni, tetti, letame, ecc.) individuerà e
delineerà il progetto d’implementazione delle soluzioni
scelte.
Traceability manager Sarà la figura chiave incaricata di studiare l’intera catena dei
fornitori, per evitare di comprare prodotti troppo inquinanti e
ricercando la migliore qualità, possibilmente a chilometro
zero.
Ideatore di impianti e reti di riciclo idrico - NEW La siccità è un problema a livello globale e l’eccessivo
dispendio di acqua nell’industria manifatturiera è un
problema che va calmierato nel breve periodo.
Il riciclo delle acque reflue e dei vapori di produzione è una
delle grandi sfide delle industrie a grande consumo idrico.
Oltre ad avere un impatto ambientale positivo, una volta a
regime un impianto di riciclo idrico consente di ridurre
notevolmente i costi aziendali.
L’azienda sostenibile
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Gestore di centri d’accoglienza Si occupa di coordinare le attività burocratiche delle strutture
dove vengono accolti i migranti in attesa di asilo. Gestisce le
attività del centro, si coordina con gli organi di polizia, con le
USL e con gli enti governativi preposti all’assegnazione di visti
e alla gestione dei flussi migratori.
Operatore di centri d’accoglienza Lavora all’interno dei centri d’accoglienza e svolge diverse
mansioni per garantire il corretto funzionamento della
struttura: dall’espletamento delle pratiche burocratiche alla
somministrazione dei pasti, dalle pulizie al supporto degli
operatori sanitari.
Guardiano di quarantena Le quarantene sono necessarie anche in occasione di flussi
migratori da stati nei quali sono ancora presenti malattie
(come ad esempio il tifo) che erano state debellate nei paesi
più avanzati, al fine di scongiurare una nuova propagazione
dei virus.
EpidemiologoSi occupa di scoprire la causa e gli effetti di varie malattie,
valutando anche come si diffondono. Il suo compito è quello
di trovare il modo di tenere sotto controllo e debellare le
malattie a più alto rischio epidemiologico.
Accoglienza, epidemie e danni ambientali
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Ispettore ambientale È la figura professionale specializzata nel monitoraggio dello
stato di salute di aria, acqua e terra, con l’obiettivo di
segnalare le più inquinate, individuando le cause principali
dell’elevato livello di contaminazione ambientale.
Specialista per la riduzione degli effetti dei cambiamenti climatici È uno scienziato in grado d’ideare soluzioni efficaci per
ridurre, o addirittura invertire, gli effetti dei mutamenti
climatici in zone critiche come i ghiacciai.
I l suo compito sarà quello di applicare soluzioni
multidisciplinari, che spaziano dal riempimento degli oceani
con limature di ferro alla costruzione di giganteschi ombrelli
per la deviazione dei raggi solari.
Gestore di comunità di co-housing - NEW È un community manager, che gestisce complessi abitativi
composti da alloggi privati corredati da ampi spazi comuni
destinati alla condivisione tra i cohouser. Si occupa di
garantire uno stile di vita qualitativo, in equilibrio tra
l’autonomia della casa privata e la socialità degli spazi
comuni, all’interno di luoghi co-progettati da e con le persone
che li abiteranno.
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Coltivatore aeroponicoL'Aeroponica è il processo di sviluppo in serra di piante senza
l'utilizzo di terra o di qualsiasi altro aggregato di sostegno. Le
piante, infatti, sono sostenute artificialmente e la loro
alimentazione è garantita da sistemi di nebulizzazione di
acqua, arricchita da fertilizzanti minerali, che investe
direttamente l'apparato radicale della pianta.
Questo tipo di coltivazione può essere fatto anche in orti
sotterranei, con l’ausilio di specifiche lampade a led che
consentono la fotosintesi clorofilliana.
Chi si occupa di questa coltura non è un semplice contadino,
ha competenze ancora più alte e molto spesso ha fatto studi
di agraria e biologia.
Coltivatore idroponico La coltivazione idroponica (o idrocoltura) è una tecnica di
coltivazione fuori suolo, nella quale la terra è sostituita da un
substrato inerte (argilla espansa, perlite, vermiculite, fibra di
cocco, lana di roccia, zeolite o altri materiali di origine
naturale e dalla consistenza spugnosa). La pianta viene irrigata
con una soluzione nutritiva composta dall'acqua e dai
composti (per lo più inorganici) necessari ad apportare tutti
gli elementi indispensabili alla normale nutrizione minerale.
La coltura idroponica consente produzioni controllate sia dal
punto di vista qualitativo sia igienico-sanitario durante tutto
l'anno.
Come per il coltivatore aeroponico, chi si occupa di questa
coltura non è un semplice contadino, ha competenze ancora
più alte e molto spesso ha fatto studi di agraria e biologia.
Il coltivatore usa il tablet
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Agricoltore verticale La scarsità di campi da dedicare all’agricoltura e la necessità
di coibentare al meglio gli edifici otterranno un’efficace
risposta negli orti verticali, fatti nascere sui tetti e sulle
facciate dei palazzi.
L’agricoltore verticale curerà coltivazioni su edifici a più piani
in città per ridurre lo sfruttamento del suolo. Le fattorie del
futuro, si dice, verranno costruite in città. Si sfrutteranno le
nuove tecnologie per svilupparle in altezza (legate a
idroponica e aeroponica) permettendo in questo modo di
risparmiare acqua ed energia. Così facendo sarà anche
possibile tagliare i costi di trasporto perché per trasferire i
raccolti sulle tavole dei consumatori sarà sufficiente
percorrere una manciata di metri.
Allevatore In questo periodo storico l’allevamento beneficerà meno
(rispetto all’agricoltura) delle innovazioni tecnologiche. Il
motivo principale di questo trend è che in quest’ambito si sta
tornando alle origini: abbiamo compreso l’importanza
dell’allevamento a terra e di dare il giusto spazio agli animali
per muoversi e pascolare. Faremo un passo indietro e
realizzeremo allevamenti meno intensivi, con una qualità
decisamente superiore.
Il secondo motivo è un cambiamento sociale più nascosto
agli occhi dei più: stiamo riducendo progressivamente il
consumo di proteine animali, sostituendole con le proteine
vegetali, meno difficili da digerire e meno dannose per
l’organismo. Pensate che nel 2015 in Italia, per la prima volta la
spesa procapite in frutta e verdura ha superato quella in
carne e insaccati.
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Analista dei trasporti Si occupa di supervisionare i trasporti aziendali, prevenire i
p roblemi , r i sp ondere ag l i imprev i s t i e r i so lvere
tempestivamente i disagi degli utenti (ad esempio nel
trasporto pubblico automatizzato, come nel caso delle
metropolitane senza conducente).
Questa figura professionale deve essere anche in grado di
creare strategie per migliorare i servizi analizzati.
Tracker È la persona in grado di utilizzare software complessi e
tracciare la movimentazione di merci e prodotti o posizionare
un prodotto su uno scaffale del supermercato.
Questa figura professionale è anche assunta da alcune
agenzie governative per aiutare i soccorritori quando
accadono disastri naturali.
Ideatore di mezzi di trasporto alternativi Ci sono sempre più progettisti e costruttori che creano mezzi
di trasporto di nuova generazione utilizzando materiali e
carburanti alternativi, queste figure saranno sempre più
apprezzate e ricercate dai produttori di mezzi di trasporto.
Pilota di droni Un drone è un velivolo guidato da remoto, senza pilota
umano a bordo.
L’utilizzo di droni è ormai consolidato per usi militari e
l’utilizzo è crescente anche per applicazioni civili, ad esempio
in operazioni di intervento in emergenza incendi, per
sorveglianza di oleodotti, con finalità di telerilevamento e
ricerca, ma anche per effettuare foto panoramiche.
Gli utilizzi sono molteplici e i droni saranno sempre più diffusi
e utilizzati, anche in ambiti nei quali ancora non sono stati
applicati, come per esempio la videosorveglianza civile o
industriale.
L’evoluzione dei trasporti
60COMPETENZE CONSOLIDATE
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Nonostante come visto i lavori più semplici verranno meno,
sostituiti dalle macchine, continuerà a esserci bisogno di
manodopera per svolgere lavori che interessano sia le
aziende, sia i privati cittadini. Ad esempio: imbianchini, elettricisti, idraulici, manutentori di strade continueranno ad
avere buone prospettive di lavoro.
Inoltre, fra i lavori in forte crescita ci sono gli autisti, i giardinieri, i riparatori di biciclette, tutti e tre nati da macro-
trend che si stanno affermando: la sharing economy aumenta
le possibilità di diventare autisti privati (basta pensare al
successo planetario di Uber), l’introduzione di orti e giardini
verticali nelle metropoli aumenterà le possibilità di
occupazione per i giardinieri e il crescente utilizzo di
biciclette (a discapito di automobili e motorini) sta
aumentando la necessità di ripararle.
Abbiamo inoltre visto che la popolazione mondiale è
destinata a crescere ad un ritmo molto alto, più saremo, più
aumenteranno i decessi, a beneficio degli impresari di pompe funebri e dei becchini, due lavori che non conosceranno mai
crisi.
Abbiamo inoltre visto che gli artigiani stanno riscoprendo una
nuova rinascita, data anche dall’utilizzo di nuovi materiali e
nuove tecnologie.
Avremo inoltre sempre più bisogno di insegnati e formatori,
perché (come ampiamente visto) dovremo continuare ad
aggiornarci e sempre più persone decideranno di proseguire
gli studi, anche se tardivi.
Le professioni senza declino
62
Ma non è tutt’oro… È importante sottolineare, però, che alcune professionalità si
ridurranno drasticamente. La rivoluzione che avverrà nel
mondo del retail, ad esempio, sta diminuendo costantemente la domanda di addetti al punto vendita e cassieri. La ricerca di posizioni al dettaglio si sta riducendo
gradualmente, con il crescere dell’home shopping e degli
acquisti su Internet.
La domanda di cassieri, invece, diminuirà gradualmente con
l’aumentare delle installazioni di scanner self service e
checkout automatizzato all’interno dei supermercati.
I punti di vendita al dettaglio non scompariranno ma, come
visto all’inizio di questo libro, evolveranno richiedendo
competenze diverse e trasformando le dinamiche di lavoro
nei negozi.
In queste dinamiche rientreranno anche i magazzinieri, che
continueranno a essere ricercati, molto meno per i negozi,
sempre di più per i magazzini dei negozi di e-commerce.
Anche gli impiegati di banca nel tempo sono sempre più
soppiantati dai servizi online e dai call center bancari.
È quindi in declino l’era del posto sicuro in banca come
l’abbiamo sempre concepito, un declino lento, che richiederà
circa due decenni (chi andrà in pensione tra dieci anni può
tirare un sospiro di sollievo), ma inesorabile.
La notizia positiva è che per tutti i lavori qui citati non si tratta
della chiusura di determinati tipi di attività, bensì della loro
evoluzione, questo implicherà (come già accennato nelle
prime pagine) la nascita di nuovi lavori, che verranno svolti da
remoto utilizzando tecnologie che in parte già usiamo nella
nostra vita quotidiana.
63
Nel precedente capitolo abbiamo parlato delle professioni
nate negli ultimi anni o che stanno prendendo piede mentre
questa analisi viene svolta, ma l’avvento delle innovazioni
digitali (ovvero di tutte quelle tecnologie che condizionano
sempre più la nostra vita e condizioneranno sempre più la
comunicazione di brand, prodotti e servizi) sta dando nuova
vita a professioni che sembravano a rischio d’obsolescenza.
In questi ultimi anni stiamo infatti riscoprendo professioni che erano state pian piano dequalificate nell’ultimo decennio, relegate in un angolo quasi avessero poco peso. L’avvento
delle nuove tecnologie e la preponderanza del digitale nella
comunicazione odierna hanno ad esempio reso palese ed
esplicita l’importanza imprescindibile di alcune professioni
storiche del marketing e della comunicazione.
Nella vita quotidiana vi renderete conto di come basti
aggiungere la parola ‘digital’ davanti a molte professioni per
avere la parvenza di essere di fronte ad una nuova
professione.
La realtà dei fatti è che il mercato del lavoro è fatto di regole
precise ed inalienabili, che possono essere fatte evolvere
grazie a tecnologie e digitale, solo se si ha una conoscenza
approfondita delle stesse.
Chi ha ben chiare queste regole è in grado di adattarle alla
propria professione al fine di trarre il massimo dalla rivoluzione tecnologica in atto.
Le professioni evolvono nel digitale
64
I tempi cominciano a essere maturi anche per questo nuovo
modo di fruire dei servizi alla persona e anche figure come il
Personal trainer e il nutrizionista offriranno sempre più la loro
consulenza da remoto, ampliando così il parco clienti e
soddisfacendo le esigenze di persone che fino a qualche
anno fa non avrebbero potuto beneficiare della loro
consulenza.
Infermiere Il Bureau of labor statistics del dipartimento del Lavoro
Americano stila previsioni a 10-20 anni su quali mestieri e
settori avranno la più rapida crescita, stimando il numero di
posti creati, e quali carriere, invece, subiranno un declino. La
classifica dei 50 lavori più richiesti nel futuro dell’America
vede al primo posto l’infermiere. Lo stesso avverrà per tutti i
paesi avanzati.
Non si tratta certamente di una nuova professione, ma sarà
una delle più promettenti, anche dal punto di vista
economico.
Fisioterapista e osteopata Anche in questo caso queste professioni esistono da tempo,
ma con l’invecchiare della popolazione ci sarà sempre più il
bisogno di figure professionali in grado di alleviare o far
passare piccoli ma dolorosi acciacchi che impedirebbero alle
persone anziane di condurre una vita autonoma e appagante.
Dietologo Serviranno dietologi, nutrizionisti e veri scienziati del cibo in
quanto le diete cambieranno continuamente a causa delle
modificazioni genetiche del cibo dovute all'aumento della
popolazione mondiale. Sarà necessario aumentare la
produzione di cibi vegetariani come il Quorn, in quanto il
bestiame ha bisogno di terreni più vasti rispetto al settore
agroalimentare per la produzione della stessa quantità di
cibo.
Consulente d’immagine Potremmo necessitare di rinnovare il nostro look, virtuale e
reale, a chi rivolgerci?
Al consulente d' immagine, ovvero a quella f igura
professionale che fornisce un servizio dedicato al
miglioramento dell'aspetto attraverso il modo di vestirsi,
muoversi, presentarsi. Si occupa di tutto quello che concerne
la comunicazione non verbale: l'abbigliamento, l'igiene
personale, il trucco, l'acconciatura, l'etichetta, on e off-line.
Gli esperti del benessere
65
IT project manager Il pervasivo utilizzo delle tecnologie richiederà anche alle
aziende più piccole di adeguarsi, pena l’esclusione dal
mercato. In questo contesto aumenterà la ricerca di IT project
manager in grado di gestire l’implementazione di progetti che
coinvolgano CRM, getionali, cloud, mobile enterprise e molto
altro.
Software systems developer Questa figura professionale un tempo si occupava solo dello
sviluppo di software per i computer, oggi sta già cominciando
a specializzarsi su nuovi device come i telefoni, i router di rete
e gli switch.
I software systems developer saranno sempre più richiesti da
imprese, industria e settore pubblico.
Software tester I Software tester sono coloro che si occupano di trovare i bug
nei software. Individuando errori o altri difetti prima che un
software venga introdotto sul mercato e i bug vengano
scoperti dagli utilizzatori.
Il loro lavoro consente di fare tutte quelle simulazioni
d’utilizzo che permettono di escludere l’insorgere di problemi
dopo l’immissione sul mercato.
Systems Analyst/Architect Il ruolo può variare da azienda ad azienda, ma in genere si
occupa di analizzare, personalizzare e migliorare i sistemi
informativi aziendali per soddisfare le esigenze aziendali e
adeguarsi alle innovazioni.
Addetto al Supporto tecnico Lavora nel servizio tecnico offerto da una società di hardware
o software per supportare utenti e clienti dopo che un
prodotto è stato immesso sul mercato.
Queste figure vengono sempre più decentrate nei paesi in via
di sviluppo, che garantiscono grandi bacini di forza lavoro a
costi più contenuti.
Tecnico di Data center L'archiviazione dei dati si sposta sempre più verso la "nuvola"
e data center e server farm elaborano ogni giorno moli
massive di dati, richiedendo più server e tecnici in grado di
gestirli e riparare i guasti.
L’evoluzione dell’ICT
66
Strategic Planner Lo strategic planner è il designer di strategie. Questa figura,
tipica delle agenzie di comunicazione, ha nel tempo subito
altalenanti fortune, parallelamente alle esigenze delle
aziende clienti che, in situazioni di turbolenza e instabilità dei
mercati, prediligono spesso azioni tattiche e veloci.
La definizione di strategie chiare di comunicazione quindi, da
qualche tempo, sembra sia stata quasi del tutto abbandonata.
La causa principale è l’errata confusione che è stata fatta tra
la pianificazione strategica ed il pensiero strategico, sia dalle
Aziende che, a volte, dalle Agenzie.
La pianif icazione s trategica, che spesso si l imita
all’applicazione di tecniche di elaborazione di numeri, non è
la visione strategica: questa confusione è il centro della
questione. Le strategie di maggior successo sono visioni, non piani. In un mondo dove la complessità e le variabili in gioco
aumentano enormemente diventando quasi incontrollabili
sarà necessario passare da un concetto di pianificazione
Strategica (che utilizza tecniche analitiche che in modo quasi
automatico danno previsioni sul futuro) a quello di pensiero
strategico che è di sintesi. Si tratta di intuizione e creatività.
L'esito del pensiero strategico è una prospettiva integrata,
una visione articolata (non importa se non troppo precisa)
della direzione da intraprendere.
Lo Strategic Planner deve quindi fondere la capacità di essere
un visionario alla capacità di rendere coerente la visione
strategica con tutti i molteplici nuovi mezzi a disposizione e,
non ultimo, la capacità di individuare quali delle molteplici opportunità disponibili sono utili ed utilizzabili e quali inutili se non addirittura dannose.
Multimedia strategist La globalizzazione ha portato con sé un esponenziale
aumento della concorrenza. In un mercato ormai
definitivamente globalizzato, le aziende necessitano di
migliorare il modo in cui si presentano e comunicano i loro
prodotti e servizi, nonché di studiare attente strategie di
marketing per differenziare i loro prodotti e servizi dalla
concorrenza.
Anche in stati come l’Italia (nei quali il marketing è sempre stato relegato a una posizione secondaria e subordinata rispetto alle vendite) è ormai chiaro che per vendere di più
non è possibile prescindere da una buona strategia di
posiz ionamento e proposizione, che deve essere
necessariamente declinata sui diversi media da utilizzare, che
si sono moltiplicati con l’avvento dei media digitali.
Il multimedia strategist è la figura professionale in grado di
declinare la strategia di comunicazione sui vari mezzi (digitali e non), adeguandola alle loro regole, senza mai prescindere
dalla visione d’insieme e dalla coerenza concettuale e visiva
che deve permanere al di là del canale e metodo di fruizione.
Pensiero strategico
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International Communication Coordinator Come evidenziato nell’analisi di scenario, la comunicazione
sarà sempre più veicolata a livello internazionale. Ogni
messaggio dovrà essere compreso in ogni paese allo stesso
modo. E’ quindi importante che all’interno delle aziende che
fanno comunicazione esistano delle figure competenti che
sappiano valutare quanto effettivamente un messaggio sia
trasversale in tutti i paesi o debba essere adattato a culture e
modi di esprimersi locali.
Essere internazionali non significa solamente “scrivere” in
lingua inglese o nella lingua del paese nel quale si vuole
comunicare. È sempre più importante parlare attraverso
immagini auto-esplicative e che riducano l’utilizzo di testi
scritti, nella certezza che quanto viene comunicato rispetti valori condivisi e trasversali alle diverse culture. L’International Coordinator dovrà avere competenze tali da
valutare che un messaggio sia univoco e che parli in modo
semplice e immediato a tutti e in tutti i paesi sin dalla sua
creazione, avvalendosi anche di specialisti in loco che
possano confermarne l’efficacia. Tale figura dovrà inoltre
assicurarsi che i messaggi sottostiano alle varie e diverse leggi
e regolamentazioni in materia di comunicazione, vigenti nei
diversi stati.
Le aziende e agenzie che avranno al loro interno una figura di
coordinamento così strategica abbatteranno drasticamente i
costi di creazione/produzione/diffusione dei loro messaggi di
comunicazione.
L’International Coordinator ha inoltre la responsabilità di
verificare l’efficacia della comunicazione anche nei mercati
domestici, nei quali bisogna ragionare sempre più in modo
internazionale: pensiamo a quella grossa fetta di immigrati
naturalizzati, che nel prossimo futuro raggiungerà percentuali
estremamente rilevanti anche in Italia e che fruisce
costantemente della comunicazione di brand che hanno
come unico target di riferimento chi ha una cultura
prettamente italiana, oppure i substrati culturali che si stanno
via via sovrapponendo. Queste persone rappresentano
importanti quote di mercato che i brand rischiano di perdere.
Coordinamento internazionale
SOCIAL VALUES ARE TO REPLACE THOSE OF THE PRODUCT.PHILIP KOTLER
Market Research Analyst È da sempre la p ersona prep os t a ad ana l izz are
approfonditamente il mercato, la concorrenza ed il
consumatore, con l’obiettivo di fornire linee guida per la presa
di decisioni strategiche in ambito marketing e vendite.
Questo professionista si occupa anche delle analisi di
benchmarking, ovvero di analizzare la concorrenza nel
dettaglio, dando una visione chiara di: quali strategie adotta,
quali nuovi prodotti o servizi immette sul mercato e come
comunica.
Queste analisi sono utili ai leader per avere una chiara visione
di come differenziarsi dai follower e ai follower per capire
quali punti di forza del leader emulare.
Business Analyst È l’analista in grado di valutare e leggere criticamente i dati al
fine di supportare il board direttivo di un’azienda a prendere
le migliori decisioni strategiche.
Con le nuove tecnologie deve anche avere competenze di
analisi dei big data, ovvero la capacità di incrociare tra loro
grandi moli di dati destrutturati e trarne informazioni utili e
pertinenti con gli obiettivi aziendali.
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Analisi di mercato
Storyteller Albert Einstein disse: “Se volete che i vostri figli crescano
intelligenti raccontate loro storie, se volete che crescano più
intelligenti raccontate loro più storie”.
Parafrasando Einstein si potrebbe affermare “se volete dei
Clienti raccontate loro storie, se volete più Clienti raccontate
loro più storie” . Da tempo anche il marketing e la
comunicazione se ne sono resi conto.
In questo periodo si parla molto di digital storytelling, ma
quella dello storyteller è davvero una nuova professione?
Per rispondervi vi poniamo un’altra domanda: qual è il libro
più letto del mondo?
La risposta è ovviamente la Bibbia. Provate ora ad immaginare
la Bibbia ‘senza storie’… che cosa rimarrebbe? Probabilmente
un fascicoletto di poche pagine, poco interessanti per la
maggior parte delle persone.
La realtà dei fatti è che lo storytelling è nato insieme all’uomo
e la capacità di muovere le masse (anche ad acquistare un
prodotto) non può prescindere da una narrazione efficace,
coinvolgente e convincente. Pensate ad esempio al fenomeno
Apple e a come ad ogni lancio di prodotto si scateni da
decenni la frenesia di acquisto immediato: essa è ovviamente
alimentata da un ottimo storytelling di brand, imperniato
sull’esclusività dell’oggetto da acquistare e sull’unicità di
chiunque lo possieda.
Sapere narrare in modo accattivante, interessante ed in linea
con l’evoluzione del linguaggio sarà sempre più una
competenza indispensabile nel mondo della comunicazione.
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Le basi della comunicazione
GOOD MARKETERS TELL A STORYSETH GODIN
70
Art & Copy In un periodo storico nel quale la fruizione della comunicazione è sempre più veloce e distratta, in cui sono le
immagini a colpirci prima delle parole e in cui ovunque
fruiamo di messaggi pubblicitari, emergere tra migliaia di altri
messaggi è sempre più complesso.
La comunicazione oggi richiede tre fattori chiave:
1. una forte capacità di catalizzare l’attenzione in mezzo ad
altri messaggi pubblicitari
2. la semplificazione – seguendo la logica ‘less is more’ i
messaggi più efficaci sono quelli che con pochissime
parole ci fanno capire concetti complessi
3. emozionare, perché è sempre l’emozione che muove
all’acquisto di un prodotto o servizio simile ad altri
Con queste premesse ci rendiamo conto di come creare il giusto messaggio pubblicitario sia sempre più complesso.
Questo è il motivo che rende sempre più attuali e necessarie
le professionalità dei Copy Writer e degli Art Director, senza i
quali il messaggio scomparirebbe nel mare magnum delle
comunicazioni.
Addetto Ufficio stampa e relazioni pubblicheLe Digital PR sono un nuovo ramo delle relazioni pubbliche.
Sebbene gli strumenti digitali abbiano aumentato
esponenzialmente il numero di persone che possono parlare
del brand, allargando al consumatore una facoltà che prima
era di solo appannaggio dei giornalisti, lo scopo di questa
professione è rimasto invariato: promuovere prodotti, servizi,
progetti o eventi di un'azienda o di un brand.
Chi si occupa di ufficio stampa e relazioni pubbliche prima
interagiva quasi esclusivamente con i giornalisti, oggi invece si
relaziona con influencer diversi, che utilizzano anche i media
digitali per comunicare con le persone: blogger e vlogger,
brand ambassador e a volte anche persone comuni, che
esprimono il loro parere in rete.
Le basi della comunicazione
IL MIGLIOR MODO PER PREDIRE IL FUTURO È CREARLO.
Abraham Lincoln