1. Teoria e Tecniche dei Nuovi Media. Quadro Evolutivo

21
Quadro evolutivo Dai vecchi ai nuovi media prof. Ugo Guidolin Docente di Teoria e Tecniche dei Nuovi Media Università degli Studi di Padova http://bloogo.oogo.com Corso di Teoria e Tecniche dei Nuovi Media

description

Corso di Teoria e Tecniche dei Nuovi Media. Evoluzione dei media: dalla scrittura al web 2.0.

Transcript of 1. Teoria e Tecniche dei Nuovi Media. Quadro Evolutivo

  • 1. Corso di Teoria e Tecniche dei Nuovi Media Quadro evolutivo Dai vecchi ai nuovi media prof. Ugo Guidolin Docente di Teoria e Tecniche dei Nuovi Media Universit degli Studi di Padova http://bloogo.oogo.com
  • 2. Quadro evolutivo Nuovi media quot;La televisione non potr mai essere un serio contendente per la radio, perch la gente deve stare seduta e tenere gli occhi incollati a uno schermo. La famiglia media americana non ha tempo per queste cosequot; New York Times, 19 marzo 1939 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 3. Quadro evolutivo Quadro evolutivo 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 4. Quadro evolutivo Quadro evolutivo Istituzione di un linguaggio universale codicato (framework) 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 5. Quadro evolutivo Il linguaggio universale Il controllo che luomo esercita sullo spazio e il tempo della comunicazione diventa il motore dello sviluppo di nuove forme e tecnologie di comunicazione predisposte a colmare le distanze spazio-temporali. La scrittura diventa strumento utile per astrarre loggetto dalla sua sicit, per controllarlo, dargli un senso (virtualit) E un controllo che conferisce potere a chi lo gestisce (mediazione della realt) E soprattutto strumento economico: rappresenta la codica di un sistema di scambio e di un linguaggio universalmente riconosciuto 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 6. Quadro evolutivo Il linguaggio universale La scrittura non semplice trascrizione delloralit, ma diventa modello di conoscenza Latto di tradurre un modello concettuale in modello testuale porta la mente a linearizzare il pensiero in un messaggio che esaurisce il suo signicato in una sequenza temporale di concetti collegati tra loro da criteri logici. Luomo arriva a convincersi che lunica verit quella oggettivata nellambito della pratica del linguaggio alfabetico (pensiero analitico/razionale) 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 7. Quadro evolutivo Il linguaggio universale Lalfabeto, sviluppatosi inizialmente come tecnologia di comunicazione si evolve come tecnologia dellintelletto (J. Goody) Talmente connaturata nel nostro apparato cognitivo che per noi diventa dicile comprendere oggi come possano esser state le parole prima che venissero scritte. Non possibile per noi pensare le parole senza vederle (Walter Ong, 1982) E una macchina (software) per pensare: opera scelte a partire da un patrimonio di conoscenze (memoria di dati, eventi), le elabora in sequenze di lettere, parole periodi (procedure) che restituisce secondo sequenze di connessioni logiche (informazioni). 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 8. Quadro evolutivo Quadro evolutivo Istituzione di un linguaggio universale codicato (framework) Trasmissione in rete (ridenizione delle distanze spazio-temporali) 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 9. Quadro evolutivo Trasmissione in rete L'elettri cazione era divenuta l'energia motrice della nuova era industriale e aveva trasformato citt e abitazioni nei terminali di un'unica grande rete, ponendo le premesse per la penetrazione dei media nello spazio domestico [Ortoleva, 1995] Non solo espressione di automatizzazione, ma anche di trasmissione di onde elettromagnetiche: essa prende forma nel telefono, nella radio, nella tv. Diventa anche rete che permette ai membri di un'ampia e complessa realt sociale di riconoscersi nell'ambito di una stessa cultura: la cultura di massa. 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 10. Quadro evolutivo Trasmissione in rete Il secolo elettrico determina la nascita e lo sviluppo di nuove infrastrutture di rete che vanno a in uire sull'assetto sociale. Dalla concentrazione urbana... La rivoluzione del vapore aveva concentrato la struttura sociale e le comunicazioni all'interno dei conni della citt e dei centri industriali ... all'estensione della citt. Il motore a combustione e l'elettricazione congiungono la citt e la campagna e pongono le basi per una ricongurazione dei conni sociali: si espande la quot;cittquot; no a raggiungere tutti membri di una societ su pi vasta scala. 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 11. Quadro evolutivo Quadro evolutivo Istituzione di un linguaggio universale codicato (framework) Trasmissione in rete (ridenizione delle distanze spazio-temporali) Interazione con un terminale domestico (interattivit) 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 12. Quadro evolutivo Il terminale domestico Fino all'avvento del telefono ( ne sec. XIX) non c'era mai stato bisogno di un dispositivo per la ricezione e decodi ca del messaggio. I media elettrici sono i primi ecaci vettori di una realt virtuale: implicano una bassa soglia di accesso al mezzo e ampliano i conni della propria vita privata verso una rappresentazione mediata del mondo esterno. Essi niscono col confondere i con ni della realt con quelli della nzione utilizzando le stesse formule narrative (p.e. la notizia televisiva e la ction). 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 13. Quadro evolutivo Il terminale domestico Il medium elettrico introduce il concetto di quot;utilizzo interattivo del mezzoquot;. Radio e Televisione Possibilit di scelta di percorso e denizione delle impostazioni (telecomando) Possibilit di fruire il messaggio in tempi e spazi dieriti (sistemi registrazione) Possibilit di di scegliere sulla base di un'oerta verticale di contenuto (Sat-TV) Telefono Identicazione persona che chiama Avviso o riuto di una comunicazione Trasferimento chiamata 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 14. Quadro evolutivo Quadro evolutivo Istituzione di un linguaggio universale codicato (framework) Trasmissione in rete (ridenizione delle distanze spazio-temporali) Interazione con un terminale domestico (interattivit) Identicazione e proiezione (virtualit) 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 15. Quadro evolutivo Identicazione e proiezione quot;Quei suoi quadri uno non contento solamente a vedergli, vi vorrebbe, a dir cos, esser dentro, camminargli a suo talento, cercarne ogni angolo pi riposto.quot; Francesco Algarotti, Saggio sopra la pittura, 1792 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 16. Quadro evolutivo Identicazione e proiezione Concetto di frame La cornice di un dipinto, di una fotogra a, del cinema, della televisione una nestra che apre la nostra realt a nuove dimensioni spazio-temporali. Il quadro ha una sua funzione specica: escludere gli elementi che stanno al di fuori di esso e concentrare l'attenzione dello spettatore esclusivamente sulla rappresentazione in esso contenuta. Il coinvolgimento inconscio dello spettatore tanto maggiore, quanto pi egli non avverte lo spazio sico esterno al quadro. 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 17. Quadro evolutivo Identicazione e proiezione Cinema e televisione: mondo onirico e mondo veridico. Il cinema trasferisce l'inconscio dello spettatore in una dimensione onirica: il cinema evoca un sogno a partire dallo spegnimento delle luci in sala e dal silenzio che isolano completamente lo spettatore dalla sfera del reale La televisione percettivamente meno invasiva, a partire dalle dimensioni del quadro. La continua intrusione di messaggi dalla sfera del reale e la percezione dello spazio esterno illuminato pongono la Tv in un contesto di maggiore veridicit, quotidianit e realismo. 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 18. Quadro evolutivo Quadro evolutivo Istituzione di un linguaggio universale codicato (framework) Trasmissione in rete (ridenizione delle distanze spazio-temporali) Interazione con un terminale domestico (interattivit) Identicazione e proiezione (virtualit) Dalla circolarit (one-to-many) alla multidimensionalit (many-to-many) 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 19. Quadro evolutivo La circolarit della comunicazione Lo sviluppo delle tecnologie a onde radio rimane con nato a lungo nella comunicazione punto a punto. Con l'avvento della radiodi usione circolare la comunicazione si sviluppa da un punto verso molti punti. E' una comunicazione asincrona tra emittente e ricevente: il messaggio pi unitario e congruente rispetto alla comunicazione bidirezionale, svincolato dalle interferenze di un interlocutore. Il messaggio risulta autoreferenziale: il tempo e lo spazio di un'azione cosciente del destinatario, tra emissione e ricezione del messaggio, risultano ridotti. 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 20. Quadro evolutivo La circolarit della comunicazione Impossibilit per il destinatario di partecipare all'organizzazione dei tempi di lettura del messaggio. L'utente diventa spettatore tendenzialmente passivo: non partecipa alla generazione del messaggio, ma delega al mezzo la gestione del proprio percorso cognitivo. A dierenza di giornali, cd, videocassette, il messaggio radio un usso di informazioni che si esauriscono nel momento in cui vengono trasmesse. Sviluppi successivi e pi recenti cercheranno di ristabilire un maggiore scambio di informazioni tra emittente e destinatario. 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 21. Quadro evolutivo Il sistema nervoso esteso quot;In quest'era elettrica ci vediamo tradotti sempre pi nella forma dell'informazione e avanziamo verso l'estensione tecnologica della conoscenza. Inserendo con i media elettrici i nostri corpi sici nei nostri sistemi nervosi estesi, istituiamo una dinamica mediante la quale tutte le tecnologie precedenti, che sono soltanto estensioni delle mani, dei piedi, dei denti, dei controlli termici del corpo, saranno tutte tradotte, comprese le citt, in sistemi di informazionequot; Marshall McLuhan, Understanding Media, 1964 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano