1 Settembre 2015 – MANGIALIBRI

Sebastiano Del Rosso recensisce“I bassisti muoiono giovani” di Francesco De Giorgi

Una band di successo è stata invitata ad un talk show televisivo. IGlamour sono quattro ragazzi all’incirca ventenni che puntano piùsul loro aspetto estetico che sulla musica. Nonostante questo sonoin cima alle classifiche da due anni e sono adorati dalle ragazzine.Durante lo spettacolo vengono intervistati da un’avvenentepresentatrice che più volte pone loro domande scomode. Lerisposte sono le più stereotipate e banali possibili e non manca ilvittimismo. Dall'altra parte dello schermo c’è Giorgio Mestrelli, notocritico musicale. Nel suo blog ha attaccato duramente la band e iGlamour hanno risposto per le rime. Ferendolo nell’orgoglio. E perGiorgio è giunto il momento di agire, non più di criticare, ma di(ri)cominciare a far parlare la musica...

Un libro che racconta la gioventù in Italia oggi. E potrei chiudere quiquesta recensione. Lasciare che la gente lo legga e ascolti la rabbiadi questo libro. Giorgio Mestrelli non è un semplice critico musicale/bassista che si ostina a incidere un album per dimostrare il suotalento. In Giorgio Mestrelli si rispecchia il giovane laureato inLettere che è in lista per un concorso, il neoeconomista che vuoleentrare in Piazza Affari a Milano e tutti i giovani italiani a caccia diun futuro. Con feroce ironia e senza peli sulla lingua, l’autoreracconta il sogno di un musicista che si trova a fare i conti conun’Italia in cui regnano raccomandazioni e disonestà intellettuale.Un Paese in decadenza in cui i giovani sono alla mercé dei piùanziani, si è perso il senso del ruolo dei genitori e i sogni sonostroncati sul nascere dalla brutale concretezza della loro fragilità.

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