1 rosarno
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Viaggio alla ricerca del lavoro:I migranti con o senza famiglia tra il XX e il XXI secolo.
Il caso Marcinelle
Classi IIB e IID coordinate dalle professoresse Stefania Canel e Innocenza Pappagallo
La guerriglia di Rosarno08.01.2010
“Gli immigrati che risiedono a Rosarno (Reggio Calabria) si sono ribellati alle angherie che hanno dovuto sopportare.
Dopo l’ennesima sparatoria nei pressi di due distinte strutture che ospitano gli extracomunitari, si è scatenata una guerriglia. Gli immigrati hanno bloccato la statale 18 dove hanno iniziato a distruggere le auto di passaggio.Poi la protesta si è trasferita al centro di Rosarno: è qui che gli immigrati hanno iniziato a dar fuoco ai cassonetti e a colpire le vetrine.
Il primo intervento della polizia non è servito a calmarli.Successivamente il questore ha inviato decine di squadre anti-crimine per fronteggiare la rivolta.
(Due anni fa il ferimento di due africani aveva fatto esplodere una prima protesta degli immigrati).”
Immigrati, una giornata di guerriglia a Rosarno
“Gli immigrati sono vessati e sfruttati dai caporali e guadagnano 25 euro al giorno di cui 5 vanno al caporale.Dopo il lavoro ritornano nelle loro abitazioni che sono prive di igiene.
I braccianti della piana di Gioia Tauro svolgono un lavoro che, da una parte risulta macchina produttiva e dall’altra capro espiatorio da perseguitare. I rosarnesi non vogliono più immigrati ma dovrebbero ringraziarli per il basso costo delle arance.
Infine gli immigrati si spostano di stagione in stagione: in Puglia per i pomodori, in Sicilia per le patate , avendo come base la Campania .”
Sfruttati e vessati la vita infame dei <<neri>> nella terra dei caporali
“É la rivolta degli ultimi, quelli che devono sopportare la stanchezza per raccogliere agrumi, olive o uva, vagando per le regioni meridionali d’Italia per guadagnare quei 25 euro al giorno di cui 5 vanno consegnati al caporale che a fine lavoro li abbandona al loro destino, che non è uno dei migliori. Ogni 3 o 4 settimane migrano in Campania, Puglia, Sicilia e Calabria per lavorare 14 ore al giorno nei campi dei mafiosi.Migrano quando il lavoro non c’è più e vivono in vecchie industrie abbandonate in condizione prive di igiene e ciò grava sulla loro salute.
Il 90% di loro non ha più di vent’anni e sono quasi 3 mila, mentre i calabresi residenti a Rosarno sono 15mila.”
Calabria: sparano sugli immigrati esplode la rivolta, guerriglia a Rosarno
Ma queste situazioni sono accadute solo a Rosarno oppure si sono verificate in altri contesti legati all’immigrazione?
Vediamo cosa accadeva agli emigrati italiani all’inizio del ’900…
Doc. 4B Gli immigrati sono derisi per i difetti
Doc. 4C Gli Americani giudicavano gli Italiani mafiosi e fannulloni e pensavano che guadagnassero i soldi facilmente
Doc. 4°A I mestieri degli Italiani erano “pittoreschi” o legati alla “Mano Nera”
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Doc: 4A : I mestieri degli Italiani erano “pittoreschi” o legati alla Mano Nera
Doc: 4B Gli immigrati sono derisi per i loro difetti.
Doc: 4CGli americani giudicavano gli italiani mafiosi e fannulloni epensavano che guadagnassero i soldi facilmente.