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1 Prevenzione e raccolta differenziata: gli obiettivi del nuovo piano interprovinciale Emilio Galanti Direzione Ambiente e Gestione Rifiuti Provincia di Firenze

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Prevenzione e raccolta differenziata:

gli obiettivi del nuovo piano interprovinciale

Emilio GalantiDirezione Ambiente e Gestione Rifiuti Provincia di

Firenze

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Alcune recenti modifiche nella gestione dei rifiuti in toscana - 1

Con DGRT 63 del 29.01.2007, è stata recepita l’esigenza delle Province di Firenze, Prato e Pistoia di definire in modo coordinato la pianificazione inerente la realizzazione dei nuovi impianti;Il protocollo d’intesa stipulato fra R.T. le tre Province ed i relativi ATO nel gennaio 2007, prevedeva quindi un coordinamento nella realizzazione degli impianti, oltre che un comune impegno per la riduzione complessiva dei rifiuti (urbani e speciali) e per la crescita della RD, nonché per le politiche di riciclaggio e di sviluppo del mercato dei riprodotti.La Regione Toscana si è impegnata a rendere disponibile nell’ambito dei propri strumenti di programmazione nel quadriennio 2007-2010 la cifra complessiva di 14 milioni di euro, ripartiti rispettivamente nel seguente modo: 1)       6 milioni di euro per la prevenzione e riduzione dei rifiuti (obiettivo riduzione del 15%);2)       8 milioni di euro per l’incremento della raccolta differenziata (obiettivo 55%);

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Alcune recenti modifiche nella gestione dei rifiuti in toscana - 2

la LR 61 del 22.11.2007, ha apportato sostanziali modifiche alla normativa regionale precedentemente vigente (ex LR n.25/98 e smi) ridisegnando, fra l’altro i confini territoriali degli Ambiti Territoriali Ottimali per la Gestione dei rifiuti (ex art.18 della LR 25/98 e smi), che dai 10 precedenti passano a 3:

  1)     ATO Toscana Centro, costituito dai comuni compresi nelle province di Firenze, Prato e Pistoia;2)       ATO Toscana Costa, costituito dai comuni compresi nelle province di Massa Carrara, Lucca, Pisa e Livorno;3)       ATO Toscana Sud, costituito dai comuni compresi nelle province di Arezzo, Siena e Grosseto.”

L’accordo prevede anche una evoluzione del panorama societario nel

senso dell’integrazione e progressiva unificazione delle aziende operanti in ATO Toscana Centro (attualmente sei aziende)

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Cosa si sta facendo

Questo nuovo assetto gestionale ha portato ad un percorso di riorganizzazione dei sistemi di gestione e della pianificazione territoriale, che prevede fra le altre cose la realizzazione dei nuovi piani di macro ATO per la gestione dei rifiuti e che culminerà con la realizzazione di un nuovo piano regionale per la gestione dei rifiuti.La Provincia di Firenze è capofila per la redazione del Piano interprovinciale di ATO Toscana Centro, che comprende sia i rifiuti urbani che gli speciali,i RUB, i PCB e i rifiuti da imballaggio.Si prevede l’avvio delle procedure di adozione del piano entro il corrente mandato amministrativo.

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RIDUZIONE E PREVENZIONE DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI

La pubblica amministrazione rappresenta un elemento di promozione e di stimolo per :

• gli acquisti di beni, preferendo prodotti riutilizzabili e ottenuti da materiale riciclabile (D.M. 2003/03) e attuando il sistema GPP (acquisti verdi)

• la promozione di forme di cooperazione tra soggetti istituzionali ed economici, anche con accordi volontari

• la possibilità di introdurre forme di semplificazione amministrativa e di controllo per i soggetti “virtuosi” (ad es. in caso di adozione di SGA e di audit ambientale)

• l’informazione verso gli utenti, i giovani e i consumatori

 

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RIDUZIONE E PREVENZIONE DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI - 2

La Provincia di Firenze da alcuni anni assegna alle Amministrazioni comunali e alle Aziende di igiene urbana contributi per la realizzazione di opere ed interventi nel campo della raccolta differenziata dei rifiuti e delle riduzione della produzione di rifiuto, sotto forma di cofinanziamento di progetti. Dal 2001 al 2007 sono stati erogati contributi per € 2.000.000 .

Oltre a ciò, la Provincia ha realizzato numerose iniziative:

- Il premio per i progetti sulla prevenzione;

- Il Piano di Azione per la riduzione dei rifiuti;

- La stipula di protocolli e di intese con altri enti;

- Le campagne informative e le attività di educazione ambientale;

- I progetti in attuazione del decalogo per gli enti locali.

.

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RIDUZIONE E PREVENZIONE DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI - 3

Di particolare importanza è il ”Piano d’azione per la prevenzione e la riduzione dei rifiuti in Provincia di Firenze”, redatto nell’ ambito di un percorso partecipato di Agenda 21 ed approvato con DCP 203 del 11.12.2006:Il Piano d’ azione contiene specifiche linee guida di attuazione, articolate in schede di dettaglio progettuali, rivolte ai principali attori del territorio.Comprende azioni promosse o attuate da soggetti pubblici, da associazioni di volontariato e dagli operatori del commercio.

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RIDUZIONE E PREVENZIONE DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI - 4

Il 14.11 u.s. si è chiuso il bando di co-finanziamento per € 950.000 che utilizza risorse regionali messe a disposizione della Provincia di Firenze sulla base del protocollo d’intesa per la gestione dei rifiuti nell’ area vasta FI-PO-PT siglato nel gennaio 2007.Sono stati presentati 54 progetti da parte di 37 fra Enti e Associazioni, fra i quali 18 Comuni o Comunità Montane, 3 aziende di gestione rifiuti, 10 Associazioni onlus, 6 aziende private.Il valore di questi progetti assomma a circa € 3.300.000; il co-finanziamento richiesto è di € 2.150.500.

Iniziative simili, per ulteriori complessivi € 950.000 sono state avviate dalle Province di Pistoia e di Prato e dal Circondario dell’ Empolese-Valdelsa

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LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

si prevede il raggiungimento dell’ obiettivo del 65% di RD al 31.12.2012, anno di andata a regime del nuovo piano interprovinciale, utilizzando il metodo della raccolta domiciliare (porta a porta) nel territorio delle tre province. Inoltre si passerà gradualmente alla applicazione puntuale della tariffa, la cui parte variabile sarà commisurata alla quantità di rifiuto indifferenziato conferito da ogni singola utenza.Attivazione di modalità di raccolta che consentano di determinare il produttore di rifiuto indifferenziato e differenziato. attivazione di un sistema di quantificazione del rifiuto conferito al cassonetto dell’ indifferenziato, da ottenersi con un sistema appropriato di contabilità (transponder, badge magnetico, altro)individuato dal Piano Industriale. In tal senso, uno dei parametri di calcolo della tariffa, sarà costituito dalla quantità di r.i. prodotto da ogni utenza

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LA RACCOLTADIFFERENZIATA -2

Per raggiungere il 65% di RD all’ anno 2012, si prevede di realizzare un consistente adeguamento impiantistico:

-         isole ecologiche costituite da insiemi di contenitori stradali per la raccolta;-         stazioni ecologiche, punto di conferimento sorvegliato anche per rifiuti verdi ingombranti e pericolosi senza trattamenti,-         piattaforme, punto di conferimento sorvegliato anche per rifiuti verdi, ingombranti e pericolosi, con trattamenti preliminari

Per quanto  riguarda le stazioni ecologiche:la Prov. di PT e CEV passerà da 7 esistenti a 18 a regime;La Prov. Di FI da 9 a 27 a regime;La Prov di PO da 0 a 2 a regime

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I RIFIUTI URBANI

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La produzione dei rifiuti solidi urbani

nel 2007ex ATO 5

RSU totali prodotti: 296.939 tValore procapite annuo: 630,79 Kg/ab*anno

ex ATO 6RSU totali prodotti: 548.810 tValore procapite annuo: 656,51 Kg/ab*anno

ex ATO 10RSU totali prodotti: 196.344 tValore procapite annuo: 794,23 Kg/ab*anno

Dati estratti dal documento di sintesi relativo alla certificazione della efficienza della RD, finalizzata al pagamento del tributo in discarica, redatto dalla Regione Toscana (ARRR).

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La produzione dei rifiuti solidi urbani

nel 2007 nell’ATO Toscana Centro

RSU totali prodotti: 1.042.093 t/a

Valore procapite annuo: 670,72 Kg/ab*anno

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Trend della produzione dei rifiuti urbani dal 1999 al 2007: ex ATO 5

Trend produzione RU totali nell'ex ATO 5

0

50.000

100.000

150.000

200.000

250.000

300.000

350.000

anno

t/a

ex ATO 5 246.605 256.441 264.145 273.634 268.992 282.560 286.885 299.390 296.939

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

3,99 % 3,00 %

3,59 -1,70 % 5,04 % 1,53 %4,36 % -0,82 %

Variazione % nella produzione totale di RU nell'ATO 5

3,99

3,003,59

-1,70

5,04

1,53

4,36

-0,82

-3,00

-2,00

-1,00

0,00

1,00

2,00

3,00

4,00

5,00

6,00

7,00

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

anno

%

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Trend della produzione dei rifiuti urbani dal 1999 al 2007: ex ATO 6

Trend produzione RU totali nell'ATO 6

400.000

420.000

440.000

460.000

480.000

500.000

520.000

540.000

560.000

580.000

anno

t/a

ATO 6 464.861 500.890 509.774 519.166 519.737 539.540 544.335 555.052 548.809

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

7,75 %

1,77 %1,84 % 0,11 %

3,81 % 0,89 %

1,97 % -1,12 %

Variazione % nella produzione totale di RU nell'ATO 6

7,75

1,77 1,84

0,11

3,81

0,89

1,97

-1,12

-4,00

-2,00

0,00

2,00

4,00

6,00

8,00

10,00

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

anno

%

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Trend della produzione dei rifiuti urbani dal 1999 al 2007: ex ATO 10

Trend produzione RU totali in Provincia di Prato

0

50.000

100.000

150.000

200.000

250.000

anno

t/a

Serie1 153.101 165.463 176.054 183.053 180.431 186.342 192.225 199.424

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

8,07 % 6,40 %3,98 % -1,43 % 3,28 %

3,16 % 3,75 %

Variazione % nella produzione totale di RU nell'ATO 10

8,07

6,40

3,98

-1,43

3,28 3,163,75

-1,54-3,00

-1,00

1,00

3,00

5,00

7,00

9,00

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

anno

%

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La raccolta differenziata nei territori dell’Area Vasta nel

2007ex ATO 5

Valore della RD certificata nel 2007: 35,14%Quantitativo complessivo di rifiuti raccolti

in modo differenziato nel 2007: 97.471 t

ex ATO 6

Valore della RD certificata nel 2007: 37,19%Quantitativo complessivo di rifiuti raccolti

in modo differenziato nel 2007: 185.383 t

ex ATO 10

Valore della RD certificata nel 2007: 38,90%Quantitativo complessivo di rifiuti raccolti

in modo differenziato nel 2007: 67.574 t

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La raccolta differenziata nel 2007 nell’ATO Toscana Centro

RD totale: 350.429 t/a

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Trend della raccolta differenziata dal 1999 al 2007: ex ATO 5

Trend delle RD nell'ex ATO 5

0

20.000

40.000

60.000

80.000

100.000

120.000

anno

t/a

ex ATO 5 47.701 55.623 60.577 69.069 82.853 91.503 92.694 98.443 97.471

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

16,61 %8,91 %

14,02 %

19,96 %

10,44 %1,30 %

6,20 % -0,99 %

Variazione % delle RD nell'ex ATO 5

16,61

8,91

14,02

19,96

10,44

1,30

6,20

-0,99

-5,00

0,00

5,00

10,00

15,00

20,00

25,00

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

anno

t/a

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Trend della raccolta differenziata dal 1999 al 2007: ex ATO 6

Trend delle RD nell'ex ATO 6

0

20.000

40.000

60.000

80.000

100.000

120.000

140.000

160.000

180.000

200.000

anno

t/a

ATO 6 78.434 115.218 135.574 144.919 156.026 170.155 175.960 183.447 185.383

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

46,90 %17,76 %

6,89 %7,66 %

9,06 % 3,41 % 4,26 % 1,06 %

Variazione % delle RD nell'ex ATO 6

46,90

17,67

6,89 7,66 9,06

3,41 4,261,06

0,00

5,00

10,00

15,00

20,00

25,00

30,00

35,00

40,00

45,00

50,00

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

anno

t/a

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Trend della raccolta differenziata dal 1999 al 2007: ex ATO 10

Trend delle RD nell'ex ATO 10

0

10.000

20.000

30.000

40.000

50.000

60.000

70.000

80.000

anno

t/a

ex ATO 10 33.923 38.461 50.576 56.144 59.231 61.211 65.464 69.361 67.574

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

13,38 %

31,50 %

11,01 % 5,50 %3,34 %

6,95 %5,95 % -2,58 %

Variazione % delle RD nell'ex ATO 10

13,38

31,50

11,01

5,503,34

6,95 5,95

-2,58

-5,00

0,00

5,00

10,00

15,00

20,00

25,00

30,00

35,00

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

anno

t/a

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Confronto delle previsioni

con gli obiettivi

Grafico dell’andamento della RD certificata in ATO 5, ATO 6 ed ATO 10 dal 2000 al 2007 e confronto delle previsioni con l’obiettivo stabilito dalla Regione.

Efficienza certificata delle RD dal 2000 al 2007 e confronto delle previsioni con gli obiettivi

0

10

20

30

40

50

60

70

anno

% R

D c

ert

.

ato 5 34,35 34,62 34,59 35,2 35,14

ato 6 18,02 25,42 27,6 33,51 34,72 35,63 36,41 37,19

ato 10 36,41 36,7 38,01 37,99 38,9

ato 5 + ato 10 21,36 23,84 26,43

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

Obiettivo di incremento della raccolta differenziata stabilito dalla Regione.

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I RIFIUTI SPECIALI

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La produzione dei rifiuti speciali nelle Province di Firenze, Prato e Pistoia nel

2006 

Prov. di Firenze (t)

Prov. di Pistoia (t)

Prov. Di Prato (t)

Rifiuti pericolosi

46.905 12.414 7.187

Rifiuti non pericolosi

1.486.524 347.240 407.028

TOTALE 1.533.429

359.654 414.215

Totale Area Vasta

2.307.298 t

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Trend della produzione dei rifiuti speciali nelle Province di Firenze, Prato e Pistoia dal 2003 al

2006

Andamento della produzione di rifiuti speciali nelle province di Firenze, Prato e Pistoia

0

200000

400000

600000

800000

1000000

1200000

1400000

1600000

1800000

2003 2004 2005 2006 anno

t/a

Firenze

Prato

Pistoia

9,90 %12,54 % -2,25 %

8,18 % 8,92 %

6,62 %17,99 % 5,69 %

-20,97 %

Per ciascuna provincia sono indicate le variazioni percentuali di produzione di ogni anno rispetto al precedente.

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Conclusioni - 1

Gli obiettivi strategici del nuovo piano interprovinciale sono quelli della riduzione della produzione di rifiuti, della raccolta differenziata al 65% e della realizzazione dei previsti nuovi impianti di smaltimento e produzione di energia. Accanto al modello tradizionale di porta a porta per le utenze domestiche, viene proposto anche il sistema domiciliare per i grandi produttori.I servizi in essere potranno essere trasformati in servizi personalizzati, con una forte propensione alla raccolta differenziata in modo tale da minimizzare la produzione del rifiuto residuo. Attraverso le opportune implementazioni tecnologiche sarà possibile attivare sistemi di pesatura dei rifiuti per poter attribuire a ciascuna utenza la propria produzione.

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Conclusioni - 2

Un accenno infine ad alcune iniziative che impegneranno l’Assessorato nell’ anno 2009:

- Predisposizione linee guida per la redazione di report ambientali da parte degli impianti autorizzati IPPC;

- Predisposizione di autorizzazioni di carattere generale per alcune attività relativamente alle emissioni in atmosfera (ad es. saldatura, auto carrozzeria, verniciatura superfici metalliche e del legno, pelletterie);

- Revisione e aggiornamento del Piano di Azione Locale, sulla base degli Aalborg Commitments, definiti nella IV Conferenza Europea delle Città Sostenibili;

- Definizione di un piano di miglioramento ambientale di alcune aree a destinazione produttiva, in vista della legge regionale sulle APEA;

- Attuazione del Piano Energetico Provinciale;- Attività di educazione ambientale verso la definizione di patti e

alleanze col territorio;