Didattica differenziata workshop

20
Didattica Differenziata in classe e media a cura di Lidia Pantaleo (XIII ICS G. Tartini - PD)

Transcript of Didattica differenziata workshop

Page 1: Didattica differenziata workshop

Didattica Differenziata in classe e media

a cura di Lidia Pantaleo (XIII ICS G. Tartini - PD)

Page 2: Didattica differenziata workshop

“Si dovrebbero insegnare i principi di strategia che permettano di affrontare i rischi, l'inatteso e l'incerto, e di modificarne l'evoluzione grazie alle informazioni acquisite nel corso dell'azione. Bisogna apprendere a navigare in un oceano d'incertezze attraverso arcipelaghi di certezza.”

E.Morin

Page 3: Didattica differenziata workshop

La PEDAGOGIA così come è io la leverei. …. Poi forse si scoprirà che ha da dirci una cosa sola. Che i ragazzi sono tutti diversi, sono diversi momenti storici e ogni momento dello stesso ragazzo, son diversi i paesi, gli ambienti, le famiglie. Allora tutto il libro basterebbe una paginetta che dicesse questo e il resto si potrebbe buttare via.

Don Lorenzo Milani

Page 4: Didattica differenziata workshop

"La didattica personalizzata sulla base di quanto indicato nella Legge 53/2003 e nel Decreto legislativo 59/2004, calibra l’offerta didattica, e le modalità relazionali, sulla specificità ed unicità a livello personale dei bisogni educativi che caratterizzano gli alunni della classe, considerando le differenze individuali soprattutto sotto il profilo qualitativo; si può favorire, così, l’accrescimento dei punti di forza di ciascun alunno, lo sviluppo consapevole delle sue ‘preferenze’ e del suo talento. Nel rispetto degli obiettivi generali e specifici di apprendimento, la didattica personalizzata si sostanzia attraverso l’impiego di una varietà di metodologie e strategie didattiche, tali da promuovere le potenzialità e il successo formativo in ogni alunno"La didattica personalizzata si sostanzia attraverso l’impiego di una varietà di metodologie e strategie didattiche atte a promuovere le potenzialità e il successo formativo in ciascun alunno: l’uso dei mediatori didattici (schemi, mappe concettuali, etc.), l’attenzione agli stili di apprendimento, la calibrazione degli interventi sulla base dei livelli raggiunti, nell’ottica di promuovere un apprendimento significativo, l'approccio multimodale alla conoscenza in fase di analisi e di produzione creativa"

Page 5: Didattica differenziata workshop

DIVERSITA’: classe eterogenea

Page 6: Didattica differenziata workshop

DIFFERENZIAZIONE=

Necessità educativa e didattica

Page 7: Didattica differenziata workshop

FOCUSÈ

LO STUDENTE

Page 8: Didattica differenziata workshop

DIFFERENZIAZIONE È DIFFERENZIAZIONE NON È Un modo di concepire l’insegnamento Un insieme di strategie

Riflessione sulle proprie pratiche didattiche , sperimentazione, modifica, adattamento

Compito da delegare alle autorità

Attenzione ai mutamenti degli alunni e risposta a tali mutamenti

Qualcosa che l’insegnante fa o non fa(es. io faccio già, io dico…)

Approccio didattico inseparabile da un ambiente di apprendimento, un curricolo di qualità, valutazione autentica, gestione flessibile della classe

Interessata all’aspetto dell’istruzione

Uso di più linguaggi Uso software per PC/tablet specifici

Page 9: Didattica differenziata workshop

NecessitanteLAVORARE PER SVILUPPARE UNA VISIONE CONDIVISA DI CLASSE

Page 10: Didattica differenziata workshop

Passaggio importante!DA giusto = trattamento identico

A giusto = uguali opportunità per crescere e costruire

Page 11: Didattica differenziata workshop

1 •Analisi iniziale degli stili di apprendimento preferiti •Analisi delle modalità di lavoro preferito• Analisi abilità trasversali e creative

2 •Attivazione routine per sostenere la differenziazione

2.a •Avvio lavori cooperativi a coppie, autovalutazione per immagini/emoticon/colori (seconda metà prima – seconda)

•Giochi di promozione delle abilità pro-sociali

Page 12: Didattica differenziata workshop

2.b •Lavori cooperativi a gruppi di 4 con 2 o 3 regole al max; autovalutazione per semplici criteri (terza)

2.c •Lavori cooperativi con ruoli e modalità di lavoro produttive obbligatorie e a scelta; autovalutazione e valutazione tra pari con piccole rubriche di riferimento (quarta)

2.d •Planning settimanale e gestione autonoma delle attività individuali, di coppia o di gruppo; autovalutazione di processo e prodotto con rubrica di riferimento (quinta)

Page 13: Didattica differenziata workshop

3 •Definire tempi e modalità di lavoro

4 •Gruppi flessibili

5 •Ideazione compiti autentici

Page 14: Didattica differenziata workshop

6 •Definizione chiara dei ruoli dei membri del gruppo e turnazione degli stessi (metodo Cohen)

7 •Accessibilità contenuti (prevedere 3 livelli possibili: scritto-immagini-mappe-video-semplificazioni-…)

8 •Osservazione in itinere di punti di forza/debolezza, abilità, capacità che ciascun alunno porta nel gruppo

Page 15: Didattica differenziata workshop

Valutazione?!

• prioritaria quella di processo (uso rubriche di valutazione)• autovalutazione (rubrica di riferimento)• valutazione tra pari (indicatori di riferimento)• prove di accertamento derivate dalle pratiche e non determinate per indirizzare le pratiche• definizione obiettivi chiari e specifici• voto come comunicazione chiara della situazione dell’alunno rispetto a un determinato obiettivo• partire da criteri e non norme

Page 16: Didattica differenziata workshop

spazi

Page 17: Didattica differenziata workshop

spazi• organizzati per funzione• disposizione flessibile• bacheche per compiti chiave, istruzioni di lavoro, composizione gruppi• bacheca per i suggerimenti/consigli/modelli o esempi di lavoro• zona lettura/relax• zona arte• zona agorà• zona produzione mediale • vasche o contenitori per materiali d’uso al gruppo (fogli per quaderni ad anelli, leggio, righelli, compassi, …)• ….

Page 18: Didattica differenziata workshop

tempi

• anticipazione del “cosa si fa e perché” a inizio lezione• attività con tempi definiti• preavviso per l’avvicinarsi dello scadere del tempo per una attività • ritorno a casa base (se ci si è divisi in gruppi diversi da quelli iniziali• chiusura con condivisione in agorà

Page 19: Didattica differenziata workshop

Bibliografia utileC.A. Tomlinson – M.B. Imbeau, Condurre e gestire una classe eterogenea, LAS Roma

E. Cohen, Organizzare i gruppi cooperativi, Erickson

A. Cadamuro, Stili cognitivi e stili di apprendimento, Carocci

F. Pedone, Valorizzazione degli stili e promozione dell’apprendimento autoregolato, edizioni Junior

G. Blandino, Quando insegnare non è più un piacere , Raffaello Cortina Editore

E.S. Matta, L’interazione educativa e il clima positivo nel gruppo classe, LAS Roma

M. Castoldi, Progettare per competenze, Carocci

M. De Beni, Educare all’altruismo, Erickson

Page 20: Didattica differenziata workshop

Link ad Esperienze c/o Tartini

http://piccolialunninelweb.blogspot.it

https://sites.google.com/site/grammaticamediale/home

http://radiostar5a.blogspot.it