1 Presentazione DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE SANITARIA E SOCIO SANITARIA ANNO 2011 MARTEDI 25 GENNAIO...

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PresentazionePresentazioneDOCUMENTO DI DOCUMENTO DI

PROGRAMMAZIONEPROGRAMMAZIONESANITARIA E SOCIO SANITARIASANITARIA E SOCIO SANITARIA

ANNO 2011ANNO 2011

MARTEDI’ 25 GENNAIO 2011

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Intervento

Dr. Antonio Gattinoni

Direttore Dipartimento di Prevenzione

Medica

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La prevenzione medicaSecondo principi di

•Integrazione, trasversalità, rete

• Semplificazione amministrativa

• Corrispondenza alla realtà di contesto ed evidenza scientifica

• Valutazione e mitigazione del rischio di salute espositivo e comportamentale

• Valutazione dei risultati ed efficacia delle azioni

per un moderno“sistema integrato di prevenzione”

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Prevenzione alla personaPrevenzione delle malattie infettive - Azioni di contenimento delle malattie infettive emergenti -Coperture vaccinali in età pediatrica -Conferma dell’offerta vaccinale per gli adulti /viaggi- Potenziamento delle attività di screening e diagnosi precoce dell’infezione da HIV

Screening oncologici -Carcinoma della mammella >60% di adesione- Carcinoma del colon retto >40% di adesioneMiglioramento dell’accesso consultoriale al pap test e sua rendicontazione

Medicina legaleTempi di attesa per il riconoscimento d’invalidità civile e per la Comm. Locale Patenti, con miglior accessibilità e gestione informatizzata delle pratiche.

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Piano Integrato di Prevenzione e Controllo Ambienti vita e di lavoro

Ambienti di vita aperti e confinati

Prosecuzione dei controlli su:-attività ad alto rischio (strutture ad uso collettivo)-situazioni emergenti quali attività di trattamento alla persona-ambienti a rischio di legionellosi

Alimenti e acque destinate al consumo umano

•Controlli sugli operatori del settore alimentare

•Attuazione del documento regionale “Standard di funzionamento dei Servizi ASL competenti in materia di sicurezza alimentare”

•Qualità dell’acqua distribuita e verifiche dei piani di controllo interno degli acquedotti

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Piano Integrato di Prevenzione e Piano Integrato di Prevenzione e Controllo Ambienti di vita e di lavoroControllo Ambienti di vita e di lavoro

Ambienti di lavoro

- Controlli negli ambienti di lavoro secondo graduazione del rischio e prosecuzione delle attività che hanno contribuito alla riduzione degli infortuni sul lavoro

-15,5% infortuni totali e -41,2% infortuni gravi

•Attuazione del Piano Regionale Amianto con incremento dei Piani di Lavoro e relative bonifiche

•Adozione da parte del Comitato Provinciale di coord.ex art. 7 D.Lgs. 81/08 del Piano triennale per la promozione della sicurezza nei luoghi di lavoro 2011- 2013 e prosecuzione della collaborazione con amministrazioni e parti sociali -Osservatorio Provinciale Infortuni e malattie professionali

Ambienti di lavoro

- Controlli negli ambienti di lavoro secondo graduazione del rischio e prosecuzione delle attività che hanno contribuito alla riduzione degli infortuni sul lavoro

-15,5% infortuni totali e -41,2% infortuni gravi

•Attuazione del Piano Regionale Amianto con incremento dei Piani di Lavoro e relative bonifiche

•Adozione da parte del Comitato Provinciale di coord.ex art. 7 D.Lgs. 81/08 del Piano triennale per la promozione della sicurezza nei luoghi di lavoro 2011- 2013 e prosecuzione della collaborazione con amministrazioni e parti sociali -Osservatorio Provinciale Infortuni e malattie professionali

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Piano Integrato Locale degli Piano Integrato Locale degli interventi di Promozione della Saluteinterventi di Promozione della Salute

•Riduzione dei fattori di rischio di malattie croniche degenerative:Obesità, sedentarietà, tabagismo stili di vita

•Promozione dell’attività fisica in tutte le fasce di età: Scale per la salute, Gruppi di Cammino e Piedibus;

•Promozione di corrette abitudini alimentari

•Indicazioni nutrizionali da recepirsi nei capitolati d’appalto della ristorazione scolastica

•Interventi formativi rivolti a PLS e MMG;

•Lotta al tabagismo

•Riduzione dei fattori di rischio di malattie croniche degenerative:Obesità, sedentarietà, tabagismo stili di vita

•Promozione dell’attività fisica in tutte le fasce di età: Scale per la salute, Gruppi di Cammino e Piedibus;

•Promozione di corrette abitudini alimentari

•Indicazioni nutrizionali da recepirsi nei capitolati d’appalto della ristorazione scolastica

•Interventi formativi rivolti a PLS e MMG;

•Lotta al tabagismo

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Altre attività qualificanti 2011Altre attività qualificanti 2011

•Protocollo nell’ambito delle emergenze tra ASL-Azienda Ospedaliera -AREU e Protezione Civile

•Accordo con ARPA per un programma di controlli sulle aziende che svolgono attività impattanti sull’ambiente

•Predisposizione del “Report delle attività preventive 2010”

•Realizzazione di una campagna informativa sull’uso corretto dei cosmetici

•Attività di supporto alle Amministrazioni Comunali nei percorsi di sviluppo dei Piani di Governo del Territorio e nelle procedure di Valutazione d’Impatto Ambientale

•Prosecuzione delle attività analitiche del Laboratorio

•Informatizzazione dei dati su Impres@

•Protocollo nell’ambito delle emergenze tra ASL-Azienda Ospedaliera -AREU e Protezione Civile

•Accordo con ARPA per un programma di controlli sulle aziende che svolgono attività impattanti sull’ambiente

•Predisposizione del “Report delle attività preventive 2010”

•Realizzazione di una campagna informativa sull’uso corretto dei cosmetici

•Attività di supporto alle Amministrazioni Comunali nei percorsi di sviluppo dei Piani di Governo del Territorio e nelle procedure di Valutazione d’Impatto Ambientale

•Prosecuzione delle attività analitiche del Laboratorio

•Informatizzazione dei dati su Impres@

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Intervento

Dr. Fabrizio Galbiati

Direttore Dipartimento di Prevenzione

Veterinaria

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La prevenzione veterinariaprevenzione veterinaria

L’attività verrà implementata sui seguenti aspetti:

1. Sicurezza alimentare e tutela della salute dei consumatori;

2. Sanità pubblica e igiene veterinaria;

3. Sanità animale e zoonosi;

4. Tutela sanitaria degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo

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Sicurezza alimentareSicurezza alimentare

•Piano di controllo sulla qualità igienica dei prodotti a base di latte ottenuti nei caseifici degli alpeggi;

•Piano di ricerca della Listeria monocytogenes in formaggi molli di produzione nazionale ed estera presso gli stabilimenti di trasformazione ed al commercio;

•Piano di monitoraggio e controllo delle temperature di conservazione ed esposizione degli alimenti da mantenere in regime di temperatura controllata in fase di vendita al dettaglio.

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Sanità pubblica e igiene veterinaria - Sanità pubblica e igiene veterinaria - Sanità animale e zoonosiSanità animale e zoonosi

•Piano per il controllo del benessere animale al macello e negli allevamenti

•Piano per la ricerca di Residui negli animali e prodotti di origine animale

• Piano per il controllo del materiale specifico a rischio (BSE – animali morti)

•Piano di sorveglianza sull’alimentazione animale e di farmacosorveglianza negli allevamenti

•Piano per il controllo delle malattie negli animali (TBC, Brucellosi bovina e ovicaprina, BSE/TSE, rabbia, salmonellosi, influenza aviaria, etc)

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Tutela sanitaria degli animali Tutela sanitaria degli animali d’affezione e prevenzione del d’affezione e prevenzione del

randagismorandagismo

Si attueranno i seguenti percorsi:

IDENTIFICAZIONE E CLASSIFICAZIONE DEI CANI “A RISCHIO POTENZIALE ELEVATO” – azioni successive in collaborazione con i Comuni (ordinanze – percorsi formativi – patentino detenzione animali)

COLONIE FELINE – STERILIZZAZIONI: si aumenterà in modo significativo (in alcuni distretti con un raddoppio settimanale di risorse e mezzi) per incrementare il n° delle sterilizzazioni al fine di ridurre gli inconvenienti igienico sanitari dovuti alla presenza di colonie di gatti liberi – il percorso avverrà in collaborazione con Comuni e associazioni

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Applicazione del “Piano regionale degli interventi educazione sanitaria e zoofila di controllo demografico della popolazione animale e di prevenzione del randagismo" di cui alla DGR 939 del 01/12/2010 con:

Verifica dei cani posseduti per l'eventuale nuova identificazione o correzione dei dati anagrafici presso gli operatori sottoposti a vigilanza veterinaria

Percorsi e collaborazioni con Comuni/associazioni di Comuni, Provincia e comunità Montane per la creazione di Uffici Diritti Animali (disponibili finanziamenti 100.000€ per province e 400.000 per Comuni)

Progettazione di collaborazioni o predisposizione di attività di Pet Therapy con Ospedale, RSA, associazioni,etc.

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Intervento

Dr. Valter Valsecchi

Direttore Dipartimento Cure Primarie

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annoassistiti da

MMG

medici di medicina generale

carico medio assistenziale

2005 ---- ---- 1.237,722006 ---- ---- 1.244,612007 ---- ---- 1.310,972008 ---- ---- 1.326,722009 1.343,76

anno 2007 2008 2009

carico medio assistenziale PDF

801,12 875,04 883

associazione gruppo rete2005 50,95% 15,53% 22,76%2006 39,88% 23,91% 23,68%2007 38,64% 23,64% 24,83%2008 14,35% 24,15% 51,09%2009 10,74% 28,11% 50,32%

IndicatoreAnno

Diamo i Numeri

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Diamo i numeriDiamo i numeri

Descrizione

Spesa /1000 Ass.li pes.

scostamento % media regionale

SISTEMA CARDIOVASCOLARE 44.946,82 1,50%

APPARATO GASTROINTESTINALE E METABOLISMO 15.851,55 -11,86%

SISTEMA NERVOSO 14.721,49 -4,83%

SISTEMA RESPIRATORIO 8.914,88 -11,58%

ANTIMICROBICI GENERALI PER USO SISTEMICO 8.076,28 -1,93%

FARMACI ANTINEOPLASTICI ED IMMUNOMODULATORI 6.240,60 -10,96%

SANGUE ED ORGANI EMOPOIETICI 6.059,12 -17,02%

SISTEMA GENITO-URINARIO ED ORMONI SESSUALI 4.377,52 -9,45%

SISTEMA MUSCOLO-SCHELETRICO 3.710,20 -9,67%

PREPARATI ORMONALI SISTEMICI, ESCLUSI GLI ORMONI SESSUALI

3.444,65 8,41%

ORGANI DI SENSO 1.757,68 -8,13%

DERMATOLOGICI 425,24 -17,21%

VARI 311,63 -44,44%

FARMACI ANTIPARASSITARI, INSETTICID I E REPELLENTI 173,84 20,64%

N/A 42,15 1613,41%

TOTALE: 119.053,64 -5,49%

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Servizio Assistenza Sanitaria Servizio Assistenza Sanitaria Primaria Indirizzi di programmazionePrimaria Indirizzi di programmazioneConsolidare la contrattualistica (A.C.N., A.C.R)

• Applicazione AA.CC.RR.• Visibilità delle informazioni (sito Internet)• Gestione reclami

Attività sui comportamenti (farmaceutica)

• Scheda medico (reportistica)• Il rapporto ottimale consumi farmaceutici (il 32% brevetto

scaduto/totale)• Le prescrizioni di specialistica

Attività sulle relazioni (Tavoli e sistemi di relazione)

• Il sistema relazione (MMG – Front Office – Specialista)• Medici e Farmacisti • Tavolo della farmaceutica (Prontuario alla dimissione)• PDF – UONPIA - Pediatria

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Servizio Assistenza Sanitaria Primaria

Indirizzi di programmazione

L’ICT (SISS ,…..)

•Aumentare le performance dei MMG (prescrizione con il SISS già alta)•FSE (implementazione)•PATIENT SUMMARY•Certificati on line•PEC

Offerta Continuità Assistenziale

•Ampliamento offerta (cure palliative)•Un diverso rapporto con il 118 •Informatizzazione ed integrazione•SISS e Certificati di malattia

L’ICT (SISS ,…..)

•Aumentare le performance dei MMG (prescrizione con il SISS già alta)•FSE (implementazione)•PATIENT SUMMARY•Certificati on line•PEC

Offerta Continuità Assistenziale

•Ampliamento offerta (cure palliative)•Un diverso rapporto con il 118 •Informatizzazione ed integrazione•SISS e Certificati di malattia

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2020

Verso l’innovazione … Verso l’innovazione … per non star fermi (Progetti)per non star fermi (Progetti)

•Percorsi Pediatria Osp - Territorio

•TAO presso MMG (uso devices)

•Ambulatorio Infermieristico gestito dai Medici di Medicina Generale

•Gestione della patologia cronica (Chronic Care Model)

•Progetto Depressione ed Ansia

•BPCO

•Telemaco

•Casa della Salute

•Cronic Related Group” (C.Re.G.)

•Percorsi Pediatria Osp - Territorio

•TAO presso MMG (uso devices)

•Ambulatorio Infermieristico gestito dai Medici di Medicina Generale

•Gestione della patologia cronica (Chronic Care Model)

•Progetto Depressione ed Ansia

•BPCO

•Telemaco

•Casa della Salute

•Cronic Related Group” (C.Re.G.)

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Assistenza farmaceuticaAssistenza farmaceuticaIndirizzi di programmazioneIndirizzi di programmazione

Attività di indirizzo e informazione

• Brevetto scaduto – biosimilari• Farmacovigilanza (MEAP)

Attività di governo

• Attenzione alla regole (report strutturati)• Interventi sull’erogazione diretta (farmaci ed integrativa)

Attività di vigilanza

• Sulle Farmacie• Sulle prescrizione e sugli addebiti contabili

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2222

Assistenza farmaceuticaAssistenza farmaceuticaIndirizzi di programmazioneIndirizzi di programmazione

Attività di relazione (FederFarma e Strutture)•Aumento delle relazioni

• Condivisione indicazioni alle farmacie

ICT• Piani Terapeutici• SISS e Farmacie

Interventi sulla distribuzione (diretta, File F)• WebCare• Incremento DPC• Maggiori appropriatezza File F e gestione farmaci H

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2323

Assistenza ProtesicaAssistenza Protesica

Attività di governo•Monitoraggio volumi e costi (minore)

Attività di monitoraggio•Flussi regionali •Valutazione modalità di fornitura

Attività diretta (autorizzazioni e relativo controllo)•Valutazione appropriatezza•Razionalizzazione spesa

ICT (SISS ……..)•Prosecuzione attività sperimentale con SISS

Attività di governo•Monitoraggio volumi e costi (minore)

Attività di monitoraggio•Flussi regionali •Valutazione modalità di fornitura

Attività diretta (autorizzazioni e relativo controllo)•Valutazione appropriatezza•Razionalizzazione spesa

ICT (SISS ……..)•Prosecuzione attività sperimentale con SISS

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Piano ControlliPiano Controlli

Oggetti osservati

•Prestazioni variabili dei MMG e dei PDF

•Prescrizione delle classi di priorità

•Accuratezza Prescrittiva e rilievo errori ricette

•Controlli sui livelli prescrittivi e iperprescrizione

Oggetti osservati

•Prestazioni variabili dei MMG e dei PDF

•Prescrizione delle classi di priorità

•Accuratezza Prescrittiva e rilievo errori ricette

•Controlli sui livelli prescrittivi e iperprescrizione

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2525

Intervento

Dr. Fabrizio LimontaDirettore

Dipartimento PAC(Programmazione Acquisto e Controllo)

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Ricoveri e specialistica Ricoveri e specialistica ambulatorialeambulatoriale

1) I fattori emergenti

2) Il quadro attuale dell’offerta

3) Le aree di miglioramento

4) Le linee di sviluppo

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2727

I fattori emergentiI fattori emergenti

-Prevalenza di patologie croniche, spesso concomitanti (comorbilità) e di lunga durata

-Invecchiamento della popolazione e fragilità sociali

-Innovazioni tecnologiche che consentono diagnosi e cure più precoci e specifiche con riduzione spesso dell’invasività delle metodiche utilizzate e conseguente riduzione dei tempi di degenza

- Necessità di ottimizzare l’impiego delle risorse disponibili attraverso il miglioramento dell’appropriatezza delle prestazioni

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2828

Il quadro dell’offerta attualeIl quadro dell’offerta attuale

2007 2008 2009 2010 2007 2008 2009 2010 2007 2008 2009 2010

A.O. Presidio di Lecco 627 627 586 570 48 48 86 86 675 675 672 656

A.O. Presidio di Merate 332 332 316 308 36 36 50 50 368 368 366 358

A.O. Presidio di Bellano - - - -

I.R.C.C.S. "I.N.R.C.A." 48 48 48 48 48 48 48 48

I.R.C.C.S. "E. Medea" - - - -

C.d.C "G.B. Mangioni Hospital" 92 92 83 80 4 4 13 12 96 96 96 92

C.d.C. "B. L. Talamoni" 66 66 59 56 5 5 12 12 71 71 71 68

Villa Beretta - - - -

Tot. Strutture accreditate 1.165 1.165 1.092 1.062 93 93 161 160 1.258 1.258 1.253 1.222

Ordinari TotaliDescrizione

Posti letto per Acuti

DH

2007 2008 2009 2010 2007 2008 2009 2010 2007 2008 2009 2010

A.O. Presidio di Lecco 25 25 25 25 3 3 6 6 28 28 31 31

A.O. Presidio di Merate - - - -

A.O. Presidio di Bellano 59 59 55 55 2 2 6 6 61 61 61 61

I.R.C.C.S. "I.N.R.C.A." 32 32 32 32 32 32 32 32

I.R.C.C.S. "E. Medea" 112 112 112 112 68 68 68 68 180 180 180 180

C.d.C "G.B. Mangioni Hospital" - - - -

C.d.C. "B. L. Talamoni" 30 30 30 30 30 30 30 30

Villa Beretta 79 79 79 87 2 2 2 4 81 81 81 91

Tot. Strutture accreditate 337 337 333 341 75 75 82 84 412 412 415 425

Posti letto Riabilitativi

OrdinariDescrizione DH Totali

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2929

Il quadro dell’offerta attualeIl quadro dell’offerta attuale

Gli standard di accreditamento ed il percorso di miglioramento strutturale

- interventi di adeguamento tecnologico, impiantistico e strutturale

-nuovi reparti di degenza e terapie intensive

-nuove sedi poliambulatoriali

- centri di assistenza limitata (CAL) con ridistribuzione della rete d’offerta

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3030

- Indice di posti letto 4,9 x 1.000 residenti (Indice Patto per la Salute 2010 – 2012: 4 x 1.000)

- Tasso di ricovero ordinario e d.h. 168 x 1.000 residenti (Tasso Patto per la Salute 2010 – 2012: 180 x 1.000)

- Modello organizzativo per intensità di cura e funzioni (dipartimenti: chirurgico, cardiovascolare, neuroscienze, …)

- Cardiochirurgia

- Chirurgia ambulatoriale a bassa complessità operativa ed assistenziale (tunnel carpale, stripping di vene, PEG, artroscopia del polso, …)

Il quadro dell’offerta attuale Il quadro dell’offerta attuale

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3131

- Continuità assistenziale specialistica – cure primarie area sanitaria – socio sanitaria – socio assistenziale

- Tempi d’attesa priorità cliniche – risorse mirate – monitoraggio

- Appropriatezza delle prestazioni ricoveri – specialistica ambulatoriale

- Mobilità extraprovincia (oncologia – ortopedia – oculistica – patologie chirurgiche minori

Le aree di miglioramentoLe aree di miglioramento

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3232

- Ospedalizzazione domiciliare (5% di posti letto domiciliari equivalenti per attività riabilitative)

- Assistenza di tipo sub acuto (trasformazione di posti letto esistenti in rapporto 7:3)

- Sinergie tra le strutture della rete (interventi chirurgici per patologie minori)

- Ospedalizzazione domiciliare (5% di posti letto domiciliari equivalenti per attività riabilitative)

- Assistenza di tipo sub acuto (trasformazione di posti letto esistenti in rapporto 7:3)

- Sinergie tra le strutture della rete (interventi chirurgici per patologie minori)

Le linee di sviluppoLe linee di sviluppo

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3333

L’OCSM e la rete dei servizi

- Riqualificazione delle strutture di residenzialità

-Sviluppo della residenzialità leggera

-Sinergia fra gli interventi proposti dai diversi soggetti Asl, Azienda Ospedaliera, Comuni, Provincia e Terzo Settore nelle aree della territorialità e della residenzialità

-Programmi innovativi triennali 2009 – 2011“Una rete per il lavoro”.“Il medico di famiglia di fronte alle patologie psichiatriche emergenti”, “Valutazione e trattamento precoce di giovani all’esordio psicotico”

Psichiatria

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3434

Linee di sviluppo per il 2011

- Possibilità di contrattualizzazione di nuove strutture

- Ulteriore sviluppo della residenzialità leggera

- Riqualificazione delle attività dei CPS - incrementare il rapporto con il MMG - assicurare il sostegno alle famiglie - promuovere l’implementazione del case management - favorire il trattamento precoce dei giovani

- Prosecuzione programmi innovativi triennali 2009 – 2011

Psichiatria

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3535

L’OCNPIA , bisogni espressi e prospettive

- Problematiche emergenti dell’adolescenza (ASL, Sert, Consultori, NPIA, DSM, Istituto NF, Gestioni Associate)

- Condivisione degli interventi e rete delle risorse territoriali

- Prosecuzione e sviluppo dei progetti innovativi > percorsi riabilitativi nei disturbi cognitivi e nel disturbo generalizzato di sviluppo > trattamento dell’acuzie in adolescenza

- Collegio per l’accertamento dell’handicap ai fini dell’integrazione scolastica

- Continuità assistenziale

Neuropsichiatria

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3636

Le attività di programmazione, acquisto e controllo - - Consolidare le funzioni di lettura della domanda e dell’offerta

- Raccordo con le strutture: conferenza di coordinamento provinciale delle strutture accreditate

- Negoziazione: assicurare la compatibilità economica e promuovere la qualità delle cure

- Controllo: mantenimento degli standard di accreditamento, piani di adeguamento, miglioramento dell’appropriatezza, confronto e condivisione criteri di qualità sulla base delle evidenze scientifiche

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3737

- Accessibilità ai servizi

- Qualità strutturale e organizzativa

- Appropriatezza delle prestazioni

- Continuità assistenziale

- Rete delle risorse territoriali

Finalità e obiettivi

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3838

Intervento

Dr. Gianlorenzo Scaccabarozzi

Direttore Dipartimento Fragilità

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3939DIFRA

CI SI AMMALA PIÙ TARDI IN ETÀCI SI AMMALA PIÙ TARDI IN ETÀ

LA MALATTIA DURA DI PIÙ PERCHÉ SI MUORE DOPOLA MALATTIA DURA DI PIÙ PERCHÉ SI MUORE DOPO

AUMENTANO GLI ANNI DI VITA IN CONDIZIONE DI FRAGILITA’AUMENTANO GLI ANNI DI VITA IN CONDIZIONE DI FRAGILITA’

“Le malattie croniche sono malattie che gli interventi medici attuali possono solo controllare e non curare.

Poiché tale forma di patologia diventa la più comune, il sistema medico attuale non può più sopravvivere senza un’alleanza organizzata con la comunità”

R.Bengoa, Who 2001

“Le malattie croniche sono malattie che gli interventi medici attuali possono solo controllare e non curare.

Poiché tale forma di patologia diventa la più comune, il sistema medico attuale non può più sopravvivere senza un’alleanza organizzata con la comunità”

R.Bengoa, Who 2001

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4040

Nuovo scenario sanitario

•Invecchiamento e disabilità della popolazione

•Incremento delle patologie cronico-degenerative

•Aumento delle copatologie

•Crescenti bisogni socio-sanitari

•Invecchiamento e disabilità della popolazione

•Incremento delle patologie cronico-degenerative

•Aumento delle copatologie

•Crescenti bisogni socio-sanitari

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4141

I I cambiamenti che ci attendono

•Cambiano i bisogni sanitari

•Cambia la complessità

•Cambia il ruolo del paziente

•Cambia l’impegno per la famiglia

•Cambiano i setting di assistenza

•Cambia il ruolo del medico

•Cambia l’insegnamento della clinica

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4242

Un problema globalegestire la patologia cronica

emergente

Centralità del paziente , continuità di cura e sistemi sanitari

•Centralità del paziente e della sua famiglia - Patient centered care (The chronic care model)

•Continuità della Cura

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4343

Cure e Luoghi della Continuità assistenziale Cure e Luoghi della Continuità assistenziale

DIFRA

Il bisogno delle cure domiciliari è aumentatoIl bisogno delle cure domiciliari è aumentato

ACUZIE POST-ACUZIE CRONICITA’

Le cure domiciliari ad elevata intensità & le cure intermedie sono i pilastri della continuità assistenziale 1. Si sviluppano in un arco di tempo determinato 2. Pur avendo precisi obiettivi terapeutici non si limitano al tradizionale

paradigma clinico 3. L’intensità assistenziale infermieristica – riabilitativa è elevata4. Quando si trovano a gestire malattie ad evoluzione sfavorevole richiedono un setting di cura dedicato e continuativo sulle 24 h

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4444

WHO Definizione delle Cure Palliative

Pazienti non responsivi alle terapie curative con finalità Pazienti non responsivi alle terapie curative con finalità rilegate agli rilegate agli ultimi stadi della cura.ultimi stadi della cura.

Last stage

• I principi delle Cure Palliative dovrebbero essere applicati il più precocemente possibile nel corso di una malattia cronica fino alla fase finale.

Early

Cambiamento di pensie

ro:

Problemi a

lla fin

e della vita

hanno le lo

ro orig

ini

all’inizi

o della tr

aiettoria

della m

alattia.

Cambiamento di pensie

ro:

Problemi a

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e della vita

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alattia.

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4545

Why the Nation needs a policy push on patient-centered health care. Epstein Why the Nation needs a policy push on patient-centered health care. Epstein RM et al. RM et al. HEALTH AFFAIRS 2010, 29:8, 1489-95.HEALTH AFFAIRS 2010, 29:8, 1489-95.

Why the Nation needs a policy push on patient-centered health care. Epstein Why the Nation needs a policy push on patient-centered health care. Epstein RM et al. RM et al. HEALTH AFFAIRS 2010, 29:8, 1489-95.HEALTH AFFAIRS 2010, 29:8, 1489-95.

DIFRA

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4646

•Dalla medicina d’attesa alla sanità d’iniziativa•Percorsi ad hoc per patologie croniche •Integrazione del modello con l’ospedale per intensità di cure•Promozione del self- care •Organizzazione del Team curante •Presa in carico del paziente : Continuità delle cure

CHRONIC CARE MODELCHRONIC CARE MODEL

CHRONIC CARE MODEL : RISULTATI ATTESICHRONIC CARE MODEL : RISULTATI ATTESI

• Riduzione delle riacutizzazioni• Riduzione dei ricoveri impropri• Superamento disomogeneità erogazione serv. socio-sanitari• Valorizzarione delle risorse della comunità• Interazione malati con un team multiprofessionale proattivo• Migliore qualità di vita per il paziente (e la famiglia) affetto da patologie croniche

DIFRA

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4747

1.5.3 Miglioramento della presa in carico del cittadino1.5.3 Miglioramento della presa in carico del cittadinoIl modello operativo del Chronic Care Model è un significativo riferimento al riguardo in quanto è basato sulla interazione tra il paziente reso esperto da opportuni interventi di formazione e di addestramento ed il team multiprofessionale composto da operatori socio sanitari, infermieri e MMG.Le evidenze scientifiche dimostrano che i malati cronici, quando ricevono un trattamento integrato e un supporto al self–management e al follow-up, migliorano e ricorrono meno alle cure ospedaliere.

Piano Sanitario Nazionale 2011 - 2013

2.7.2 Continuità delle cure ed integrazione ospedale territorio2.7.2 Continuità delle cure ed integrazione ospedale territorio

Piano Socio Sanitario Regionale 2010 – 2014ASSISTENZA OSPEDALIERA PER INTENSITÀ DI CURA E FUNZIONIASSISTENZA OSPEDALIERA PER INTENSITÀ DI CURA E FUNZIONI

INTEGRAZIONE TRA OSPEDALE E TERRITORIOINTEGRAZIONE TRA OSPEDALE E TERRITORIO

LA RETE DEI SERVIZI SOCIO SANITARI E TERRITORIALILA RETE DEI SERVIZI SOCIO SANITARI E TERRITORIALI

2.7.3 Rete assistenziale territoriale2.7.3 Rete assistenziale territoriale

Piano Sanitario regionale 2010 - 2014

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4949

PAZIENTI PAZIENTI SEGUITI NEL PRIMO SEMESTRE 2010 DAL SERVIZIO SEGUITI NEL PRIMO SEMESTRE 2010 DAL SERVIZIO NUOVE RETI SANITARIE - ODCPNUOVE RETI SANITARIE - ODCP in rapporto alla popolazione residente nel territorio di ciascuna ASL Lombarda.

Per una migliore visualizzazione del dato, il numero dei pazienti seguiti è stato moltiplicato per 1.000.

Residenti ASL LombardiaResidenti ASL Lombardia

Pazienti x 1000Pazienti x 1000

*fonte: “Nuove Reti Sanitarie” – Cefriel ICT Institute Politecnico di Milano

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5050

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5151

Valorizzazione pro-capite ricoveri ordinari + d.h.Valorizzazione pro-capite ricoveri ordinari + d.h.

0-14 15-64 65-74 ≥75 TOT 0-14 15-64 65-74 ≥75 TOT

0-14 15-64 65-74 ≥75 TOT 0-14 15-64 65-74 ≥75 TOT

ASL Lecco 232,74 312,59 1.031,74 1.359,41 468,13 248,84 311,30 989,06 1.457,86 475,88

0-14 15-64 65-74 ≥75 TOT

BELLANO 203,89 319,77 1.166,43 1.509,17 511,69

LECCO 253,53 312,83 1.037,04 1.494,69 491,18

MERATE 254,60 315,86 984,35 1.351,67 459,10

Asl Lecco 246,31 314,99 1.041,21 1.451,50 483,17

Distretto2009

anno Distretto <65 65-74 ≥75 TotaleBellano 2,67 78,58 546,12 58,76Lecco 4,04 60,74 644,43 65,56Merate 2,24 49,31 563,34 49,30

Asl 3,19 59,93 602,23 58,84Bellano 1,97 69,46 559,17 59,67Lecco 3,59 61,87 652,86 68,00Merate 2,34 46,61 566,84 50,21

Asl 2,90 58,07 610,11 60,48Bellano 1,85 58,70 610,31 64,75Lecco 3,43 77,77 694,46 74,81Merate 1,58 48,02 495,43 44,98

Asl 2,52 64,61 617,76 62,79Bellano 0,92 65,78 656,41 70,08Lecco 2,72 55,48 691,59 72,96Merate 1,61 46,56 533,17 49,20

Asl 2,04 54,23 635,44 64,18Bellano 1,95 71,60 644,59 71,18Lecco 3,20 61,51 657,41 71,31Merate 1,41 49,35 551,24 51,46

Asl 2,37 59,10 621,40 64,32

2008

2009

2005

2006

2007

ricoveri ordinari + d.h.ricoveri ordinari + d.h.

ricoveri RSAricoveri RSA

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5252

1.Erogazione livelli assistenziali a complessità differenziata, consolidamento reti e miglioramento integrazione tra i differenti livelli / professionisti.

2.Qualificazione per le cure di fine vita e la presa in carico dei bisogni complessi con erogazione contestuale di prestazioni di Assistenza tutelare.

3.Sviluppo della rete locale di cure palliative

4.Continuità al percorso di ODCP Oncologiche con 90 p.l.d.e. e attivazione ODCP - pediatriche.

5.Sviluppo percorsi domiciliari alta intensità CD3 e attivazione sperimentale p.l.d.e. per cure geriatriche post-subacute e riabilitative specialistiche.

6.Consolidamento servizio continuità cure

7.Collaborazione con l’AO per sviluppo cure intermedie.

Programmazione DIFRA 2011Programmazione DIFRA 2011

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5353

InterventoIntervento

Dott. Giampietro MartinelliDott. Giampietro Martinelli

Direttore SocialeDirettore Sociale

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5454

PDZ: DATIAnbito distrettuale di BELLANO

0,00%

10,00%

20,00%

30,00%

40,00%

50,00%

60,00%

70,00%

2006 19,69% 60,08% 9,90% 2,65% 4,53% 3,16%

2007 24,69% 54,03% 7,10% 4,63% 7,09% 2,44%

2008 20,43% 64,99% 5,83% 2,69% 4,35% 1,71%

2009 25,16% 62,58% 5,51% 2,64% 1,93% 2,18%

2010 22,91% 65,55% 6,48% 1,35% 1,72% 1,99%

anziani minori/famiglie disabili immigrazioneemarginazione povertà

dipendenzesalute mentale

PDZ: DATIAmbito distrettuale di LECCO

0,00%

10,00%

20,00%

30,00%

40,00%

50,00%

60,00%

70,00%

80,00%

2006 18,28% 64,91% 10,74% 2,82% 1,21% 2,03%

2007 15,28% 67,61% 9,73% 5,50% 0,62% 1,26%

2008 16,70% 69,16% 9,68% 2,69% 0,36% 1,42%

2009 19,22% 65,86% 10,69% 2,53% 0,43% 1,26%

2010 19,24% 66,70% 10,67% 1,70% 0,43% 1,26%

anziani minori disabili immigrazioneemarginazione povertà

dipendenzesalute mentale

PDZ: DATIAmbito distrettuale di Merate

0,00%

10,00%

20,00%

30,00%

40,00%

50,00%

60,00%

70,00%

2006 17,78% 55,00% 19,59% 3,35% 2,14% 2,14%

2007 16,32% 60,60% 16,48% 2,45% 2,82% 1,33%

2008 18,69% 57,42% 17,08% 2,48% 1,93% 2,40%

2009 19,67% 54,06% 12,81% 5,37% 6,17% 1,91%

2010 16,59% 56,92% 14,65% 4,80% 5,16% 1,89%

anziani minori disabili immigrazioneemarginazione povertà

dipendenzesalute mentale

AREA PROGRAMMAZIONE

TERRITORIALE

BELLANO

MERATE

LECCO

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5555

Piani di zona e Piani di zona e integrazione socio-sanitariaintegrazione socio-sanitaria

•Coerenza tra obiettivi regionali e obiettivi della programmazione locale;

•Sviluppo del monitoraggio degli interventi e delle azioni dei Piani di Zona;

•Realizzazione degli impegni assunti con l’Accordo di Programma per l’attuazione del Piano di Zona in tema di integrazione sociosanitaria;

•Accesso del cittadino alla rete delle unità di offerta sociosanitarie e sociali e il coinvolgimento del Terzo Settore sin dalla fase di programmazione.

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5656

Rete ConciliazioneRete Conciliazione

Cos’è: insieme di organizzazioni pubbliche e private rappresentative del sistema di conciliazione famiglia lavoro mappatura dei bisogni

individualizzazione dei bisogni

Enti Promotori:1.REGIONE LOMBARDIA Assessorato alla Famiglia, conciliazione, integrazione e solidarietà sociale 2.ASL DI LECCO (Ente Capofila)3.PROVINCIA DI LECCO 4.CCIAA DI LECCO 5.AMBITO TERRITORIALE DI LECCO 6.AMBITO TERRITORIALE DI MERATE7.AMBITO TERRITORIALE DI BELLANO 8.CONSIGLIERA PROVINCIALE DI PARITA’

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5757

Rete ConciliazioneRete Conciliazione

Obiettivopromozione di una rete territoriale per la conciliazione famiglia-lavoro attraverso un accordo territoriale tra soggetti pubblici e privati per coordinare gli interventi attuati sul territorio

Azioni previste nel 2011

Approvazione e sigla dell’accordo di Collaborazione Territoriale tra gli enti promotori della rete per la conciliazione Famiglia-Lavoro. (entro febbraio 2011) Punto focale per iniziative flessibilità e mappatura bisogni e risorse presenti (Aprile/maggio 2011)Avvio progetto “La dote conciliazione”

Voucher servizi (Nido/Baby sitter/Servizi accudimento)Voucher flessibilità (dote per le Aziende che favoriscono la conciliazione)

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5858

DIREZIONE SOCIALEDIREZIONE SOCIALE

Organizzazione Adeguare il sistema organizzativo della direzione sociale con l’obiettivo di rispondere in modo efficace ed integrato ai bisogni degli utenti.

Attività • Semplificazione accesso ai servizi. • Integrazione reti socio sanitaria e sociale. • Coordinamento degli interventi di conciliazione, famiglia e lavoro.•Valorizzazione del tavolo di partecipazione dei soggetti del terzo settore e degli erogatori accreditati•Consolidamento dell’Ufficio di supporto al CDR e alle Assemblee.

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5959

Dipendenze: programmazioneDipendenze: programmazione

•Applicare il Regolamento di Dipartimento con il coinvolgimento degli organi e dei comitati consultivi previsti;

•Valorizzare l’apporto degli accreditati ( Smi, Comunità terapeutiche);

•Predisporre il Piano locale per la prevenzione delle dipendenze, a valenza biennale;

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6060

Dipendenze: erogazioneDipendenze: erogazione

•Migliorare la qualità degli interventi in atto :

- Presa in carico dei soggetti segnalati dalla Prefettura (coinvolti i SerT di Lecco/Bellano e Merate)- presa in carico dei dipendenti da gioco (SerT di Lecco) - attività del Centro Antifumo (SerT di Merate)- attività nell’ambito dell’area Alcol e Guida (Servizio di Alcologia).

•Ricercare nuovi approcci che considerino i soggetti in interazione col proprio ambiente di vita;

•Favorire e incrementare i progetti di prossimità

•Favorire l’integrazione con i Servizi di Salute Mentale

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6161

Intervento

Dott.ssa Margherita Pozza

Direttore Dipartimento ASSI

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6262

INTERVENTI SOCIO SANITARI A SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA

Modelli assistenziali orientati all’integrazione degli interventi della rete dei servizi sociali e sanitari nell’ottica del “prendersi cura”

Continuità degli interventi sanitari e sociali, da realizzare consolidando collaborazioni, protocolli, linee guida

Interventi professionalmente qualificati ma attenti alle esigenze della persona e della famiglia nella loro interezza

Formazione del personale motivante e ri-motivante, approfondendo il lavoro interdisciplinare e le metodiche di accoglienza, ascolto e intervento

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6363

I CONSULTORII CONSULTORI

Sostenere la famiglia nel suo ruolo “generativo e di cura”

nell’immediatezza < > nel tempo

nelle situazioni di ben-essere < > di fragilità

Il consultorio: luogo di accoglienza pluriprofessionale a valenza relazionale

Sostenere la famiglia nel suo ruolo “generativo e di cura”

nell’immediatezza < > nel tempo

nelle situazioni di ben-essere < > di fragilità

Il consultorio: luogo di accoglienza pluriprofessionale a valenza relazionale

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6464

Rafforzamento, razionalizzazione e Rafforzamento, razionalizzazione e integrazione degli interventi di integrazione degli interventi di

prevenzione e di “care” :prevenzione e di “care” :

•Il corso di accompagnamento al parto, in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera

•Gli interventi che promuovono positivi stili di vita in gravidanza, nell’infanzia e nella adolescenza

•I gruppi di auto aiuto

•La mediazione linguistico culturale

•Il servizio di mediazione familiare

•Il “Centro per le Adozioni”, collegato alle associazioni familiari locali e alle Gestioni Associate per l’affidamento etero familiare.

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6565

consultorio giovaniconsultorio giovani

consultorio giovani on line consultorio giovani on line “il luogo virtuale per parlare di “il luogo virtuale per parlare di tutto, in libertà …”tutto, in libertà …” interventi in gruppointerventi in gruppo

sperimentazione, dal secondo semestre, nei consultori sperimentazione, dal secondo semestre, nei consultori familiari di familiari di Lecco e CernuscoLecco e Cernusco, di iniziative finalizzate , di iniziative finalizzate in modo specifico alla funzione di ascolto, in modo specifico alla funzione di ascolto, orientamento e supporto psicopedagogicoorientamento e supporto psicopedagogico

percorsi di assistenza, anche ricorrendo ad aiuti specifici percorsi di assistenza, anche ricorrendo ad aiuti specifici (Fondo NASKO),(Fondo NASKO), finalizzati a ridurre il ricorso finalizzati a ridurre il ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza, con il all’interruzione volontaria di gravidanza, con il coinvolgimento delle associazioni di volontariato.coinvolgimento delle associazioni di volontariato.

ed ancheed anche …

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6666

ASSISTENZA AI DISABILI

•Aumento e diversificazione della rete locale dei servizi:

Comunità socio sanitarieComunità socio sanitarie

Centri diurni integrati disabiliCentri diurni integrati disabili

Centri socio educativiCentri socio educativi

•Sostegno di gruppi di famiglie, in particolari momenti del ciclo di vita

•Aumento e diversificazione della rete locale dei servizi:

Comunità socio sanitarieComunità socio sanitarie

Centri diurni integrati disabiliCentri diurni integrati disabili

Centri socio educativiCentri socio educativi

•Sostegno di gruppi di famiglie, in particolari momenti del ciclo di vita

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6767

Modello sinergico ed integrato che tenga conto degli interessi, delle richieste e delle necessità della persona con disabilità, che privilegi il suo mantenimento nel contesto di vita a tutela della continuità assistenziale

Consolidare l’ufficio di protezione giuridica e lo sportello informativo relativo all’amministratore di sostegno e mantenere i rapporti formalizzati con il Terzo Settore

Modello sinergico ed integrato che tenga conto degli interessi, delle richieste e delle necessità della persona con disabilità, che privilegi il suo mantenimento nel contesto di vita a tutela della continuità assistenziale

Consolidare l’ufficio di protezione giuridica e lo sportello informativo relativo all’amministratore di sostegno e mantenere i rapporti formalizzati con il Terzo Settore

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6868

I DOCUMENTI I DOCUMENTI

PRESENTATIPRESENTATI

SONO SCARICABILI SUL SITOSONO SCARICABILI SUL SITO

www.asl.lecco.itwww.asl.lecco.it