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DESCRIZIONE LAVORI SINTETICA R3 Pg. 2 1 Premesse 1.1 Inquadramento storico e del progetto L’intervento sorge nella zona di Cascina Gatti – la cui esistenza sin dal Medioevo è attestata da molte testimonianze e documenti – nell’area compresa tra le vie Livorno, F.lli di Dio e Molino Tuono. La progettazione urbanistica dell’ambito Cascina Gatti assume il compito di contribuire concretamente alla valorizzazione della zona ricucendo parti differenti di città e disegnando un sistema urbano in cui gli insediamenti residenziali sono integrati a funzioni commerciali e di servizio, attrezzature e spazi pubblici o di uso pubblico e ad ampie zone di verde attrezzato. In effetti, le zone verdi sono state destinate ad occupare oltre l’80% della superficie territoriale dell’ambito. Per la loro notevole estensione esse rappresentano dunque il principale elemento di qualificazione del nuovo sistema urbano. Sintetizzando si evidenzia la scelta di riqualificare il borgo storico di Cascina Gatti, confermando come fulcro la Piazza della Chiesa. Le linee strategiche essenziali previste, attraverso l’intervento pubblico e privato, sono: parco urbano pubblico dotato di percorsi ciclopedonali che ne permetteranno la fruizione; area di verde attrezzato, antistante la piazza, attrezzata con illuminazione, panchine, aree gioco, percorsi, alberature, ed un ruscelletto che sgorga da fontana ai margini del verde dal lato della Piazza della Chiesa, e confluisce nel laghetto previsto nel parco a Sud; realizzazione di percorsi ciclopedonali di connessione all'interno del nuovo parco che collegheranno la nostra zona con i percorsi delle aree verdi circostanti, come il Parco delle Torri, il Parco posizionato a sud dell’ambito, all’interno del Comune di Milano, le piste ciclopedonali esistenti e le principali direttrici stradali vicine all’ambito stesso. realizzazione dei parcheggi pertinenziali agli edifici nel sottosuolo. realizzazione di un asilo nido/scuola materna di circa 500 Mq realizzazione di spazi a destinazione commerciale e servizi. realizzazione di una piazza parzialmente coperta ad uso pubblico. 1.2 Precisazioni alla descrizione Nella descrizione che segue si espongono le principali caratteristiche dei materiali e delle prestazioni che si intendono raggiungere nell’edificio. Per l’individuazione delle tecnologie e dei materiali da utilizzare, i progettisti coordinati dalla Cooperativa, hanno preso in considerazione differenti soluzioni, privilegiando: la semplicità di utilizzo e manutenzione; la possibilità di apportare modifiche distributive con il minimo di spesa, ad esempio con la possibilità di riutilizzo di alcuni elementi e bassi costi di smaltimento per quelli non riutilizzabili.

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DESCRIZIONE LAVORI SINTETICA R3

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1 Premesse

1.1 Inquadramento storico e del progetto

L’intervento sorge nella zona di Cascina Gatti – la cui esistenza sin dal Medioevo è attestata da molte testimonianze e documenti – nell’area compresa tra le vie Livorno, F.lli di Dio e Molino Tuono.

La progettazione urbanistica dell’ambito Cascina Gatti assume il compito di contribuire concretamente alla valorizzazione della zona ricucendo parti differenti di città e disegnando un sistema urbano in cui gli insediamenti residenziali sono integrati a funzioni commerciali e di servizio, attrezzature e spazi pubblici o di uso pubblico e ad ampie zone di verde attrezzato.

In effetti, le zone verdi sono state destinate ad occupare oltre l’80% della superficie territoriale dell’ambito. Per la loro notevole estensione esse rappresentano dunque il principale elemento di qualificazione del nuovo sistema urbano.

Sintetizzando si evidenzia la scelta di riqualificare il borgo storico di Cascina Gatti, confermando come fulcro la Piazza della Chiesa.

Le linee strategiche essenziali previste, attraverso l’intervento pubblico e privato, sono:

parco urbano pubblico dotato di percorsi ciclopedonali che ne permetteranno la fruizione;

area di verde attrezzato, antistante la piazza, attrezzata con illuminazione, panchine, aree gioco, percorsi, alberature, ed un ruscelletto che sgorga da fontana ai margini del verde dal lato della Piazza della Chiesa, e confluisce nel laghetto previsto nel parco a Sud;

realizzazione di percorsi ciclopedonali di connessione all'interno del nuovo parco che collegheranno la nostra zona con i percorsi delle aree verdi circostanti, come il Parco delle Torri, il Parco posizionato a sud dell’ambito, all’interno del Comune di Milano, le piste ciclopedonali esistenti e le principali direttrici stradali vicine all’ambito stesso.

realizzazione dei parcheggi pertinenziali agli edifici nel sottosuolo.

realizzazione di un asilo nido/scuola materna di circa 500 Mq

realizzazione di spazi a destinazione commerciale e servizi.

realizzazione di una piazza parzialmente coperta ad uso pubblico.

1.2 Precisazioni alla descrizione

Nella descrizione che segue si espongono le principali caratteristiche dei materiali e delle prestazioni che si intendono raggiungere nell’edificio.

Per l’individuazione delle tecnologie e dei materiali da utilizzare, i progettisti coordinati dalla Cooperativa, hanno preso in considerazione differenti soluzioni, privilegiando:

la semplicità di utilizzo e manutenzione;

la possibilità di apportare modifiche distributive con il minimo di spesa, ad esempio con la possibilità di riutilizzo di alcuni elementi e bassi costi di smaltimento per quelli non riutilizzabili.

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In questa logica sono privilegiati i prodotti per i quali esiste o è prevista nel periodo di durata del cantiere la marcatura CE, la stessa verrà richiesta nei capitolati e verificata in fase di approvazione delle campionature durante la direzione dei lavori.

Per facilità di lettura e scorrevolezza della descrizione, si omettono i riferimenti alla individuazione della marcatura CE.

Alla consegna dell’unità immobiliare verrà rilasciato un libretto con le specifiche tecniche e costruttive e con le istruzioni per l’uso.

2 STRUTTURE ED OPERE IN C.A.

2.1 Scavo e fondazioni

Lo scavo generale dell’area interessata dal fabbricato dovrà essere portato alla profondità di circa m. -8,50 dalla quota 0.00 (quota di riferimento). La quota dello scavo dovrà essere comunque verificata sulla base delle fondazioni indicate nelle tavole di progetto dei cementi armati. Eventuali scavetti parziali per plinti o fondazioni riguarderanno la zona dei vani ascensore e dovranno essere eseguiti come da indicazioni del progettista dei cementi armati.

Il materiale di scavo non occorrente in cantiere sarà portato alla pubbliche discariche.

La superficie delle fondazioni dovrà ripartire il carico sul terreno in modo che non si superino i 2,0 kg/cmq salvo diverse risultanze delle indagini preventive geologiche, geotecniche, idrogeologiche e sismiche.

Le fondazioni continue dei muri perimetrali, saranno eseguite in calcestruzzo armato Classe 25/30, Rbk 300, utilizzando acciaio di armatura tipo B450C gettate entro casseforme.

Le fondazioni dei pilastri saranno costituite da travi continue e/o platee, saranno eseguite in calcestruzzo armato Classe 25/30, Rbk 300, utilizzando acciaio di armatura tipo B450C gettate entro casseforme.

Le strutture di fondazione in cemento armato, in generale, saranno realizzate con:

Calcestruzzo:

Classe di resistenza C25/30, Rck 30

Classe di consistenza S4

Classe di esposizione XC2

Acciaio B450C

2.2 Strutture in cemento armato

I muri al piano cantinato saranno eseguiti sino alla quota di intradosso del solaio di piano terra, in calcestruzzo. Rbk 350 armato. I muri delle bocche di areazione di autorimessa e cantine dovranno arrivare fino alla quota del piano finito di calpestio del giardino o dei camminamenti.

L’ossatura del fabbricato sarà formata da travi in c.a. Classe 28/35 , Rbk 350 e pilastri in c.a. classe 32/40, Rck 40, calcolati ed eseguiti a norma delle vigenti Leggi.

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I muri dello scivolo saranno eseguiti in cls. Classe 28/35, Rbk 350, armato.

Per tutte le opere in c.a. saranno osservate le prescrizioni della Legge 5 novembre 1971 n. 1086, le relative norme tecniche vigenti e DM.I 14/01/2008; il tutto in osservanza a quanto indicato nei disegni strutturali esecutivi del calcolatore e direttore delle opere in c.a.

Le strutture in cemento armato saranno realizzate con:

Calcestruzzo:

Classe di resistenza C28/35, Rck 35

Classe di consistenza S4

Classe di esposizione XC1

Acciaio B450C

Per i pilasti si utilizzerà una classe di resistenza C32/40 Rck 40.

Saranno compresi nella fornitura le certificazioni dei materiali eseguiti secondo le disposizione delle norme.

Le murature a contatto con il terreno saranno impermeabilizzate con guaina bituminosa armata e protetta con geotessuti.

2.3 Solai

I solai dei singoli piani saranno in struttura mista di laterizio forato, travetti prefabbricati con fondello in cotto (tipo da approvare dalla D.L.) e calcestruzzo.

I primi due solai, di piano interrato e piano terra, saranno realizzati con lastre prefabbricate del tipo Predalles o similare ed avranno una resistenza al fuoco classificata come RE 120 , così come le murature di separazione delle aree classificate.

I tratti di solaio esterni all’edificio principale saranno dimensionati in modo da sopportare i sovraccarichi soprastanti (sottofondo per pendenze, isolamento, ghiaia e terreno di riporto) ed eseguiti in lastre di calcestruzzo; quelli esterni alla superficie residenziale, sottostanti la zona a parcheggio a raso, dovranno sopportare un sovraccarico accidentale di 2000 daN/mq.

Dovranno inoltre essere previste aperture per l’aerazione delle autorimesse.

In tutte le solette saranno da prevedere preventivamente adeguate forometrie e passaggi per tutti gli impianti.

Le portate dei solai, ai vari piani, saranno quelle riportate nel progetto strutturale, in sintonia con i pesi propri derivanti dai materiali utilizzati ed i sovraccarichi accidentali prescritti dalle norme.

3 MURATURE

3.1 Chiusure opache (Muratura facciate esterne)

Le chiusure opache (murature di tamponamento) garantiranno sia le prestazioni di abbattimento acustico che quelle termiche.

Partendo dall’esterno la stratigrafia prevede:

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Finitura in intonaco plastico o listelli a seconda delle esigenze compositive architettoniche;

Rasante armato con rete;

cappotto isolante in pannelli di EPS;

blocchi di laterizio alleggerito;

controparete interna a secco, con struttura metallica e lastre in cartongesso.

3.2 Partizioni interne del piano interrato (Murature)

Sono realizzate come da progetto esecutivo e costituite da blocchi di cemento vibrocompresso formato cm. 40/50 e spessore differenziato in funzione del loro posizionamento e della funzione (divisori boxes, divisori cantine, filtri antincendio, locali tecnologici, ecc.). Sono rifinite con giunto in malta di cemento stilato a vista sulle due faccie. Le murature appoggeranno direttamente sul pavimento in calcestruzzo lisciato. I tagli dei blocchi necessari in corrispondenza delle sommità delle pareti e in aderenza a murature in c.a. saranno eseguiti esclusivamente macchina a disco diamantato.

Alcune porzioni di muratura, in conformità al progetto VVFF approvato, avranno caratteristica di resistenza al fuoco (R,REI 90/120).

3.3 Partizioni interne alloggi (divisori)

Per tutti i divisori e’ prevista la tipologia a secco con posa di lastre in cartongesso di spessore complessivo 25 mm, su orditura metallica.

Per i servizi e le pareti attrezzate delle cucine le lastre in vista saranno sempre del tipo additivato con idrofugo.

Contropareti su muratura scale anch’esse realizzate in lastre di cartongesso su orditura metallica.

I divisori fra alloggi saranno realizzati in doppia struttura metallica con lastre esterne, una terza lastra tra le strutture metalliche con interposta lamiera antieffrazione oppure del tipo rinforzato, doppio pannello di isolamento acustico in lana minerale o altro materiale fibroso.

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3.4 Parapetti esterni balconi e terrazze

I parapetti esterni sono di tipologia differente a seconda dell’esposizione e delle esigenze compositive, alcuni sono ciechi in muratura o calcestruzzo, altri sono metallici.

4 ISOLAMENTI TERMICI

4.1 La classe energetica

La classificazione energetica degli edifici istituita con Decreto Legislativo 311 del 2006, attribuisce alle abitazioni una classe, dalla più efficiente energeticamente alla più dispendiosa .

La classe energetica “A” rappresenta il massimo risultato prestazionale di un edificio che si contraddistingue per un limitato uso e spreco di energia attestandosi a valori al di sotto dei 28 Kwh/m2 anno.

Questo requisito, oltre a garantire indubbi vantaggi in tema di risparmio di energia, e quindi di risparmio economico gestionale, determina anche la collocazione dell’immobile nel mercato ad un valore che accresce nel tempo.

L’edificio è termicamente isolato in ogni parte a contatto con l’esterno, naturalmente sono rispettati i materiali, gli spessori ed i dettagli realizzativi previsti nel progetto esecutivo e nelle Relazioni tecniche legge 10/91 e 26/95, DGLS 311/06, inerenti le verifiche del fabbisogno energetico.

Gli isolamenti sono previsti anche sulle tubazioni degli impianti con acqua calda.

Nel seguito si riportano le principali stratigrafie e caratteristiche.

4.2 Chiusure opache (Muratura facciate esterne)

La stratigrafia già descritta, evidenzia che ogni elemento ha funzione anche di isolante termico, dal cappotto in polistirene estruso, al pannello in cartongesso, al blocco in laterizio alleggerito.

4.3 Solai su zone non riscaldate

L’isolamento termico delle solette è previsto per le zone fredde a contatto con le parti riscaldate delle unità abitative, gli elementi isolanti sono:

il massetto isolante alleggerito in calcestruzzo;

isolante in polistirene estruso posto con ciclo a cappotto sull’intradosso della soletta (zone su piloty)

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4.4 Solai di copertura

Isolamento termico in pannelli di rigidi, protetti da cappa con pendenza in calcestruzzo.

4.5 Serramenti

L’isolamento termico dei serramenti in legno è garantito dal materiale stesso, dal telaio, dalle doppie guarnizioni e dalla stratigrafia delle parti trasparenti. Naturalmente anche il cassonetto è isolato termicamente verso l’alloggio.

4.6 Correzione dei ponti termici

I ponti termici saranno drasticamente ridotti. Gli esempi riportano le soluzioni previste per la veletta del piano terreno e per la tettoia ultimo piano.

5 ISOLAMENTI ACUSTICI

La normativa acustica è in fase di modifica, pertanto verranno rispettati i parametri vigenti al momento della stesura dei documenti d’appalto. In ogni caso gli edifici rispettano iparametri della normativa DPCM 5/12/95 e legge 447/95. Le soluzioni ed i materiali da porre in opera saranno conformi alle prescrizioni del progetto esecutivo.

Nel seguito si riportano le principali caratteristiche ed accorgimenti.

5.1 Rumori da calpestio

Posa in opera di strato fonoisolante in fogli o rotoli di gomma vulcanizzata riciclata accoppiato a foglio di polietilene o carta bitumata. (prodotto di riferimento Isolmant spessore mm. 8). L’isolamento acustico risvolta almeno fino alla quota del pavimento finito.

In corrispondenza delle pareti divisorie alloggi/vano scala e delle pareti divisorie fra alloggi verrà posizionato un elemento di “taglio acustico” costituito da strisce di larghezza adeguata.

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5.2 Facciate

L’isolamento acustico delle facciate (rumore aereo proveniente dall’esterno) sarà garantito dalla stratigrafia e sezione delle murature esterne già descritte nel relativo capitolo. I serramenti avranno potere fonoisolante che dovrà attestarsi sul valore di 40 DB (effettiva prestazione necessaria da verificare nel progetto di verifica dei requisiti acustici passivi dell’edificio).

5.3 Divisori fra alloggi e verso vano scale

L’isolamento acustico dei divisori alloggi (rumore aereo proveniente dall’alloggio attiguo) sarà garantito dalla stratigrafia del divisorio, ed in particolare dal doppio pannello di isolamento acustico.

5.4 Altri isolamenti acustici

Tutte le tubazioni (pluviali, fognatura, reti di alimentazione acqua) passanti in cavedi interni o comunque attigui ad alloggi, saranno rese insonorizzate mediante l'utilizzo di tubi tipo "silent" aventi caratteristiche fonoisolanti.

I locali dove verranno installate apparecchiature tecniche di qualsiasi tipo saranno opportunamente isolati acusticamente in modo che nei locali superiori ed adiacenti o sottostanti si registri un livello di rumore non superiore ai limiti indicati dal DPCM del 5/12/97.

6 CANNE

Tutte le canalizzazioni saranno conformi alle vigenti norme, alle prescrizioni, ai regolamenti ed a tutte le disposizioni emanate dagli Enti preposti.

Le canne saranno poste nelle apposite cassonettature munite di idonea coibentazione.

Le canne di esalazione a servizio delle cappe delle cucine saranno singole e previo accordo con la DL potranno essere realizzate in PVC, acciaio spiralato, fibrocemento in accordo con la normativa UNI vigente.

Al fine di garantire il necessario ricambio dell’aria viziata negli ambienti, nella dotazione di ogni alloggio sarà previsto un impianto di ventilazione meccanica controllata (VMC), dotato di recuperatore di calore per garantire l’efficienza energetica dell’edificio.

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Il sistema di VMC sarà centralizzato per ogni vano scala con l’unità di ricambio aria installata in copertura e le tubazioni di distribuzione nel controsoffitto.

In ogni bagno cieco sarà realizzata una aspirazione meccanica per garantire il ricambio d’aria forzato come previsto dal Regolamento d’Igiene locale mediante il sistema di ventilazione meccanica (VMC).

Per gli alloggi monoaffaccio sarà garantita la ventilazione degli ambienti mediante l’impianto VMC al fine di garantire i relativi riscontri d’aria degli stessi appartamenti, in conformità con quanto prescritto dall’art. 3.4.21 del Regolamento d’Igiene della Regione Lombardia.

7 TETTI E LATTONERIE

7.1 Copertura edifici alti

Realizzati partendo dal solaio con isolamento termico in pannelli di rigidi, con cappa di protezione e pendenza in calcestruzzo, con doppia guaina, foglio di separazione e scorrimento in polietilene.

Alcune zone avranno pavimentazione in battuto di cemento, altre zone sono previste con finitura in verde sintetico.

L’impermeabilizzazione è in doppia guaina bituminosa plastomerica armata, posata su massetto di pendenza.

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7.2 Copertura zone ad un piano ed edifici bassi.

La copertura è prevista a con tetto verde sintetico, che oltre ad essere piacevole da guardare dai piani superiori, abbatte la temperatura creata dall’irraggiamento solare nella stagione estiva.

7.3 Lattonerie

Le scossaline a coronamento degli edifici e quant’altro occorrente, visibile all’esterno, saranno eseguite in lamiera zincata preverniciata con giunte rivettate e siliconate e munite di dilatatori.

Tutti i pluviali esterni alle murature saranno eseguiti con lo stesso materiale di spessore adeguato opportunamente zancati alle murature e completi di ogni accessorio necessario.

Sulla copertura verranno realizzati punti di scarico costituiti da bocchettoni completi di griglie antifoglie ed antivolatile (1 ogni 120 mq. circa).

Tutti i pluviali termineranno in pozzetti ispezionabili posti sul filo esterno dei fabbricati.

8 INTONACI

8.1 Intonaci interni – parti comuni

La pareti ed i soffitti dei vani scale saranno intonacati con intonaco pronto a base di gesso. Al piano interrato gli intonaci saranno tipo civile a base di calce/cemento con strato di finitura in stabilitura di calce. Negli spigoli e riquadrature saranno apposti sottointonaco profili metallici paraspigolo.

Al piano interrato con destinazione boxes e cantine non verranno realizzati intonaci in quanto le murature saranno in blocchi di cemento a vista con giunti stilati ed i soffitti verranno realizzati in lastre di cemento tipo predalles o in c.a. in getto pieno .

8.2 Intonaci interni – unità immobiliari

Le pareti sono finite con le lastre in cartongesso.

I plafoni delle unità sono controsoffittati in lastre di cartongesso.

9 PAVIMENTAZIONI E RIVESTIMENTI

9.1 Balconi e terrazze

Sono pavimentati con piastrelle di gres ceramico formato cm. 10x20 o 20x20 in tinta e tipologia a discrezione della D.L. previo campionatura dell’impresa.

Il pavimento è posato con collanti sul massetto di sottofondo delle spessore di cm. 4/5 predisposto con finitura lisciata a frattazzo fine. Zoccolino a parete altezza di circa cm. 10 realizzato con lo stesso materiale di pavimentazione.

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9.2 Pavimenti alloggi

Le pavimentazioni degli alloggi sono le seguenti:

nella zona giorno e nei bagni, gli alloggi sono previste piastrelle monocottura e/o gres ceramico smaltato di prima scelta, formato indicativo rispettivamente cm. 33x33 o 20x20.

nelle camere da letto si può scegliere tra parquet prefinito di spessore mm.10 e del formato indicativo mm.50/60x400/600, in due essenze chiara o bruna, ovvero in piastrelle come nelle zone giorno.

Il pavimento è posato con collanti sul massetto di sottofondo delle spessore di cm. 4/5 predisposto con finitura lisciata a frattazzo fine. La posa delle piastrelle è prevista con fughe da 3 mm nelle zone giorno ed accostate nei bagni.

La separazione di pavimenti di diversa tipologia e/o formato è completata con inserimento di profilo in ottone.

Tutti i locali degli alloggi, ad esclusione delle pareti rivestite in ceramica, hanno zoccolini in legno multistrato da cm. 5/6 x 1, fissati alle pareti con collante e chiodi.

Prodotti di riferimento

Marazzi

9.3 Rivestimenti alloggi

Sono previsti rivestimenti con piastrelle di ceramica smaltata formato cm. 20x20 / 20x25 di prima scelta posate con colla per :

le pareti dei bagni per un’ altezza di cm. 200;

Non sono previsti decori.

Prodotti di riferimento

Marazzi

9.4 Soglie e davanzali

Le soglie ed i davanzali di tutti i serramenti esterni sono in pietra naturale coordinata, in materiale e colori al rivestimento di facciata.

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10 SERRAMENTI e PORTE

10.1 Serramenti esterni alloggi

I serramenti, realizzati in legno con vernice coprente, garantiranno il valore di trasmittanza complessiva (infisso + vetrata) previsto nella relazione legge 10/91.

Anche il cassonetto dell’avvolgibile sarà coibentato ,in relazione delle diverse tipologie prodotte delle aziende costruttrici, con pannelli di polistirene sinterizzato spessore cm. 2/3 o fogli di polietilene espanso a cellule chiuse.

I serramenti esterni per finestra e porta-finestra sono ad anta su asse verticale apribile verso l’interno.

I vetri-camera saranno posti in apposite sedi con interposizione di idonee guarnizioni di tenuta all’acqua ed all’aria.

I cassonetti delle tapparelle qualora ispezionabili dall’alloggio, avranno guarnizioni di tenuta in elastomeri e rivestiti all’interno con materiale coibente e fonoisolante.

Le tapparelle avvolgibili saranno in elementi di cloruro di polivinile rigido , colorati in pasta e, ad avvolgibile abbassato dovrà essere garantita l’assoluta oscurità.

Lo zoccolo terminale delle tapparelle sarà opportunamente appesantito.

Su tutti i serramenti saranno predisposti per la posa di zanzariere esterne (queste escluse).

Esempio di nodo telaio fisso-apribile (colore della vernice da definire)

10.2 Porte interne alloggi

Le porte interne sono a battente con telaio e con le seguenti caratteristiche:

· finitura completa del telaio e dell’anta in legno tinto color bruno;

· dimensioni 80x210 ad eccezione di ripostigli e bagni secondari dove per ragioni di progetto poteranno essere ridotte a cm. 70x210;

· maniglie in ottone;

· stipite in legno listellare lastronato spessore mm. 35 larghezza mm. 105 , con profili stondati lato apertura a spingere, completo di mostre in legno multistrato impiallacciato;

· anta apribile tamburata, riempimento a struttura alveolare;

· placcatura sulle due facce con pannelli fibrolegnosi impiallacciati in essenza.

· coprifili in legno mm. 60x10 stessa finitura dell’anta

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Prodotti di riferimento

Cormo

10.3 Portoncini di sicurezza

Tutti gli alloggi sono muniti di portoncini di ingresso di sicurezza di primaria ditta produttrice di larghezza cm 90 con:

finitura esterna ed interna in pannelli di legno impiallacciato e tinto;

serratura di sicurezza azionante 4 chiavistelli centrali più lo scrocco;

rostri laterali;

spioncino;

telaio a vista per parti fisse e mobili in lamiera preverniciata;

coibentazione termoacustica;

maniglia interna a leva in ottone.

Prodotti di riferimento

Cormo - Master

10.4 Porte cantine private

Sono di dimensioni 70 x 200, in lamiera d’acciaio zincata a caldo, pressopiegata, a doghe verticali.

10.5 Basculanti dei boxes

Le porte dei box sono del tipo con apertura basculante costituite da telaio fisso e mobile con manto in lamiera di acciaio zincato; congegno di bilanciamento a contrappesi e funi protetti da carter di sicurezza in lamiera zincata, traverso superiore autoportante; telo apribile composto da intelaiatura perimetrale in profilati di acciaio e da pannello in lamiera di acciaio stampata a nervature verticali; l'aerazione del box è realizzata mediante fori disposti a file sul telo, con superficie di aerazione complessiva determinata in base alle disposizioni di leggi e regolamenti vigenti, maniglia di manovra esterna in materiale plastico con serratura a cilindro, tipo Yale.

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11 OPERE IN PIETRA

Le soglie ed i davanzali sia interni che esterni degli alloggi che dei vani comuni sono in pietra naturale e completi di tutte le lavorazioni speciali necessarie (gocciolatoi, alette, smussi, ecc.); i davanzali e le soglie esterne delle zone a cappotto hanno spessore di cm 3, mentre sui balconi sono da 2 cm.

12 PARAPETTI ESTERNI BALCONI E TERRAZZE

I parapetti esterni sono di tipologia differente a seconda dell’esposizione e delle esigenze compositive.

13 IMPIANTI

13.1 Impianto idrico sanitario

Tutti gli impianti idrici delle singole unità immobiliari saranno intercettabili a mezzo di rubinetto d’arresto posto all’interno del satellite d’utenza sul vano scala in luogo facilmente accessibile.

In ogni alloggio sarà installato un collettore di distribuzione completo di valvole di intercettazione generale e su ogni circuito (due negli alloggi più grandi) da cui saranno derivate le tubazioni per la distribuzione di acqua calda agli apparecchi utilizzatori, degli attacchi carico e scarico per la lavastoviglie e lavabiancheria.

Si dovranno prevedere colonne di ventilazione secondaria per i WC.

Dotazione di apparecchi sanitari e rubinetterie dei singoli alloggi:

bagni principali B1 : lavabo di cm. 70x 57 con colonna, bidet, Wc all’inglese, vasca da bagno in acrilico dimensioni 170 x 70 (completi di tutti gli accessori) – prodotto di riferimento Ideal Standard serie TESI

per i bagni secondari B2 : lavabo 65x 48 con colonna, WC all’inglese, doccia in fire clay bianco dimensioni cm. 80x80, attacco lavatrice – prodotto di riferimento SCALA gruppo Ideal Standard serie GEMMA Due

cucina composta da attacco per lavello (questo escluso), presa per lavastoviglie.

Rubinetterie: tutti i miscelatori saranno del tipo monoforo a dischi ceramici monocomando. Prodotto di riferimento NOBILI Rubinetterie serie NOBI-ECO

Gli impianti di sollevamento dell’acqua potabile saranno installati nella centrale idrica di ogni settore del complesso residenziale Univillage e saranno conformi alle norme comunali.

Prodotti di riferimento

DESCRIZIONE LAVORI SINTETICA R3

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Ideal Standard

13.2 Impianto per piano cottura

Non è previsto impianto a gas, bensì la predisposizione elettrica per piani di cottura con piastra ad induzione (questa esclusa). Le ragioni principali della scelta sono la sicurezza, e l’eliminazione delle griglie di areazione in facciata.

13.3 Impianto di riscaldamento

Gli edifici saranno serviti da tre centrali di scambio termico realizzate per l’intero complesso residenziale Univillage UNIABITA e da una rete teleriscaldamento fornita dall’Ente fornitore. L’impianto dell’edificio sarà quindi centralizzato ed avrà origine dagli scambiatori termici forniti ed installati dalla società di gestione del teleriscaldamento; anche la produzione di acqua calda per usi igienico sanitari sarà centralizzata. Verranno inoltre installati moduli singoli con regolazione autonoma. L’impianto prevede l’installazione di un impianto di riscaldamento del tipo a radiatori i alluminio, termoregolati da valvole termostatiche per ogni singolo ambiente. Il sistema termico di ogni alloggio sarà azionato da adeguato cronotermostato installato nel soggiorno.

Ogni singolo alloggio dovrà essere dotato di contatore di calore volumetrico per il riscaldamento e di misuratore elettronico compatto per la ripartizione dell’energia termica dell’acqua calda sanitaria completo di display per la visualizzazione del consumo di acqua, di energia, della temperatura dell’acqua, delle ore di funzionamento, ecc.

Si è privilegiato il sistema a radiatori per ottenere un vantaggio di economia di gestione per l’utente. Il sistema a radiatori ha una bassissima inerzia termica, consente quindi un uso discontinuo dell’impianto termico, facendolo coincidere l’esercizio con l’effettivo utilizzo dell’alloggio. Questo permette un uso dell’impianto più libero e alla fine un risparmio energetico perché legato alle poche ore di effettivo utilizzo dell’alloggio. Trattandosi di un edificio a bassissimo consumo energetico, le potenze termiche dei singoli locali sono molto contenute. L’ottimo grado di coibentazione dell’intero edificio, permette di ottenere una drastica riduzione delle dispersioni dell’edificio con ridotte cadute di temperatura interna agli alloggi.

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13.4 Impianto di raffrescamento

L’impianto di raffrescamento estivo degli alloggi sarà realizzato con unità di trattamento aria (fan-coils) installate nel controsoffitto alimentate ad acqua refrigerata con sistema centralizzato.

L’acqua refrigerata sarà prodotta per tutto il complesso UNIVILLAGE mediante n. 2 gruppi frigoriferi ad elevato rendimento installati sulla copertura del vano scala B.

Ogni consumo di energia del raffrescamento estivo sarà contabilizzata individualmente come per l’impianto termico. Il sistema è perfettamente compatibile col nuovo Regolamento Edilizio Comunale in corso di approvazione.

13.5 Impianto elettrico

L’impianto elettrico di ciascun alloggio sarà realizzato con tecnologia tradizionale prevedendo comunque soluzioni tecnologiche avanzate in grado di offrire sistemi di controllo per il risparmio energetico ed il comfort.

L’impianto di alloggio avrà dotazioni e dimensionamenti conformi alle prescrizioni normative con particolare riferimento a quanto previsto dal livelli I della recente Norma CEI 64-8 V3 che assicura prestazioni dell’impianto decisamente superiori rispetto a quelle previste in passato.

Ogni appartamento avrà impianto dimensionato per un allacciamento fino a 4,5 kW; questo valore sale a 6 kW per gli appartamenti di superficie superiore a 75 m2; i misuratori saranno centralizzati in un vano tecnico interno all’edificio e situato al piede di ciascun vano scala.

In prossimità di ciascun contatore sarà installato un avanquadro generale contenente l’interruttore generale di protezione della colonna montante; in questo quadro sarà collocato anche l’interruttore magnetotermico differenziale di protezione del circuito dedicato ad ogni cantina di pertinenza.

La linea di connessione di ogni avanquadro con il corrispondente appartamento sarà realizzata con cavi a doppio isolamento di sezione scelta in modo che lungo la colonna montante la caduta di tensione non superi il 2% del valore nominale.

In ogni appartamento è previsto un centralino elettrico da incasso con portella semi trasparente che conterrà gli interruttori di protezione dei circuiti terminali di alloggio e le apparecchiature per le funzioni domotiche.

In ogni centralino, in linea con quanto richiesto dalle vigenti norme, sarà installato un interruttore generale automatico bipolare per il sezionamento di tutto l’appartamento.

Saranno inoltre previsti per ogni centralino almeno,

n ° 2 interruttori automatici magnetotermici da 16 A per i circuiti di forza motrice;

n° 1 interruttore automatico magnetotermico da 16 A per l’illuminazione;

n° 2 interruttori differenziali da 30 mA per la protezione contro i contatti indiretti;

Il centralino d’appartamento sarà installato in luogo facilmente accessibile, possibilmente vicino all’ingresso.

Per alloggi di area superiore a 75 m2 è previstala presenza di un secondo circuito per l’alimentazione delle luci.

DESCRIZIONE LAVORI SINTETICA R3

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In ogni alloggio le dotazioni di punti luce, prese di forza motrice, prese telefoniche e prese per il segnale TV saranno conformi alle indicazioni del livello 1 previsto dalla variante V3 della Norma CEI 64-8/3.

Ogni alloggio sarà dotato di campanello esterno dotato di targa retroilluminata e suoneria in bronzo a 230 V.

Tale Norma prevede, per alcuni locali, una presenza di punti luce e prese variabile in funzione delle superfici

In ogni caso saranno previste le seguenti dotazioni minime:

Ingresso n° 1 punto luce, n° 1 punto presa UNEL da 10/16 A, n° 1 presa telefonica

Soggiorno: n° 1 punto luce, n° 4 punti presa da 10/16 A, n°1 presa TV terrestre, n° 1 presa TV satellitare, n.1 presa telefonica;

Cucina: n° 2 punti luce (uno a soffitto ed uno a parete per luce cappa), n° 5 punti presa da 10/16 A, di cui uno sul piano di lavoro e due dotati di interruttore ON-OFF per forno e lavastoviglie, n° 1 presa TV, n° 1 presa telefonica, n°1 presa per piano cottura ad induzione.

Angolo cottura (in alternativa ove previsto): n°1 punto luce a parete per luce cappa, n° 4 punti presa da 10/16 A di cui uno sul piano di lavoro e due dotati di interruttore ON-OFF per forno e lavastoviglie, n°1 presa per piano cottura ad induzione.

Bagno: n° 2 punti luce (uno a parete uno a soffitto), n° 1 punto presa da 10 A; n° 1 punto presa da 10/16 A dotato di interruttore ON-OFF per lavatrice (eventualmente collocata in altro locale ove il bagno non possieda gli spazi necessari), n.1 tirante per chiamata allarme da doccia o vasca che aziona opportuno ronzatore;

Camera da letto singola: n°1 punto luce, n°3 punti presa da 10/16 A; n° 1 punto presa da 10 A; n° 1 presa TV, n° 1 presa telefonica

Camera da letto matrimoniale: n°1 punto luce, n° 3 punti presa da 10/16 A; n° 2 punti presa da 10 A; n° 1 presa TV, n° 1 presa telefonica.

Corridoio zona notte: n.1 punto luce, n°1 punto presa UNEL da 10/16 A

Ripostiglio: n° 1 punto luce; n° 1 punto presa da 10/16 A

Terrazze: n° 1 punto luce a parete completo di corpo illuminante da esterno a parete/soffitto; per terrazzi di superficie superiore a 10 m2 si prevede anche un punto presa 10/16 A protetto e comandato dall’interno

Cantina: n° 1punto luce ed una presa da 10/16A alimentata dal contatore dell’alloggio .

Box: n.1 punto luce (alimentato dalle parti comuni).

In ogni alloggio è prevista l’installazione di almeno una lampada di emergenza utile in caso di black-out notturno.

L’impianto di riscaldamento, del tipo a radiatori, sarà gestito mediante un cronotermostato generale opportunamente posizionato in un locale baricentrico (in genere il soggiorno)

Tutti gli apparecchi di comando, le prese e gli interruttori saranno realizzati utilizzando materiale marcato IMQ (o equivalente estero).

DESCRIZIONE LAVORI SINTETICA R3

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Prodotti di riferimento

Biticino / Living Light con placche in tecnopolimero colore bianco o acciaio scuro

13.6 Impianto elettrico, boxes, cantine, ecc.

Ogni cantina ed ogni box avranno un punto luce interrotto a parete con plafoniera e lampada fluorescente compatta (cantina) o lineare (box).

La cantina sarà dotata di presa 10/16A posta in contenitore da esterno.

Il punto luce dei box sarà comandato tramite l’apertura/chiusura della basculante.

13.7 Impianto di messa a terra

La rete di terra estesa a tutte le prese, centri luce e le armature metalliche per illuminazione, gli armadi dei quadri, i motori, ecc. che secondo le norme CEI devono essere protetti con la messa a terra, dovranno essere allacciati all’impianto di terra unico. L’impianto stesso verrà eseguito secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia.

13.8 Predisposizione impianto di allarme

In ogni alloggio saranno previste tubazioni e scatole vuote per l’eventuale installazione (a carico dell’assegnatario) di un antifurto a tecnologia filare che potrà comprendere:

Sensori volumetrici nei principali locali

Sensori perimetrali a contatto magnetico su tutti i serramenti;

Sirena da esterno collocata sul terrazzo;

Inseritore a trasponder;

Centrale di controllo situata all’interno dell’alloggio in prossimità del portoncino di ingresso o in altro locale

13.9 Impianto videocitofonico

Verrà realizzato con conduttori entro tubazioni incassate e sarà del tipo videocitofono. In ogni alloggio verrà posto un apparecchio a cornetta e display video per la comunicazione con i punti di chiamata situati a piè di scala e/o nei punti di accesso esterni; ogni posto esterno sarà dotato di telecamera fissa; si prevede la possibilità di

comandare separatamente l’apertura del portone a piè scala e dell’eventuale portone di accesso comune a più vani scala.

L’impianto sarà completo di ogni accessorio e munito di

DESCRIZIONE LAVORI SINTETICA R3

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tutti i sistemi tecnici necessari per ottenere trasmissioni chiare e prive d’interferenze.

Prodotti di riferimento Bticino

13.10 Impianto centralizzato antenne TV

Si prevede di realizzare per ciascun vano scala un impianto centralizzato per la distribuzione del segnale televisivo sia terrestre che satellitare.

Per la trasmissione del segnale satellitare si utilizza un impianto del tipo a multiswitches in grado di trasmettere i segnali satellitari senza limitazioni.

L’impianto per la distribuzione del segnale terrestre sarà separato da quello satellitare e realizzato per trasmettere i segnali della TV digitale.

In ogni alloggio sarà attivata una sola presa satellitare ma le colonne montanti ed i dispositivi dell’impianto saranno strutturati per consentire l’aggiunta di una seconda presa attiva in ciascun alloggio con minimo aggravio di costo.

Sarano invece attive tutte le prese TV terrestri previste nei locali.

13.11 Impianto ascensori

Gli impianti ed i loro componenti, saranno conformi alle prescrizioni di legge, alle norme UNI/EN ISO ed ai regolamenti in vigore al momento della costruzione.

Per quanto riguarda i componenti elettrici, tutte le apparecchiature e tutti i componenti degli impianti saranno marcati CE e, ove possibile, certificati IMQ (o equivalente estero).

Verranno installati impianti conformi al D.P.R. 30/4/99 n°162 ed alla Norma UNI EN/81, di moderna concezione con motore sincrono assiale a magneti permanenti a ridotto consumo di energia elettrica.

Si prevede di realizzare una cabina con interno dotato di specchio, corrimano, finitura in alluminio o verniciature a polveri termoindurenti, illuminazione diffusa a soffitto, pavimento in linoleum, pennellature in ferro verniciato a polveri termoindurenti.

L’impianto sarà dotato di sistema di chiamata di emergenza collegato con centro operativo del manutentore.

Prodotti di riferimento

Schindler

DESCRIZIONE LAVORI SINTETICA R3

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13.12 Impianto fotovoltaico

Ogni settore del complesso edilizio sarà dotato di un impianto fotovoltaico a pannelli in silicio policristallino, posizionato sulla copertura, e connesso all’impianto elettrico delle parti comuni, in grado di coprire una quota parte rilevante del fabbisogno elettrico dell’edificio.

*Laddove il presente documento preveda, su una data finitura, diverse alternative, la scelta fatta dalla Cooperativa sarà visionabile direttamente in cantiere.