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MATEMATICA Al mondo esistono due categorie di persone: quelle che non ne vogliono sapere della matematica e quelle che si occupano di loro.

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Perché studiare la matematica

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MATEMATICAAl mondo esistono due categorie di

persone: quelle che non ne vogliono sapere della matematica e

quelle che si occupano di loro.

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Perché studiare la matematica? Lo studio della matematica: abitua al ragionamento e alla

riflessione, stimola le capacità di intuizione e lo spirito di ricerca, ha funzione educativa di pensiero, abitua alla chiarezza espositiva e precisione del linguaggio, sviluppa le capacità logiche e di astrazione, affina le capacità di sintesi, abitua a descrivere e matematizzare la realtà nei suoi vari aspetti e a considerare criticamente informazioni e ipotesi. La matematica ha profondi legami con l'arte, la musica e altre forme espressive, altresì è una disciplina indispensabile per tutta la ricerca scientifica e tecnologica, è uno strumento di modellazione e di calcolo per le scienze applicate e teoriche quali: la fisica, la chimica, la biologia, la medicina, l'economia, l'informatica, l'ingegneria... non sei convinto?

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[...] Non vi è alcuna incompatibilità fra l'esatto e il poetico. Il numero è nell'arte come nella scienza. L'algebra è nell'astronomia e l'astronomia confina con la poesia. L'anima dell'uomo ha tre chiavi che aprono tutto: la cifra, la lettera, la nota. Sapere, pensare, sognare.

Victor Hugo (1802-1885)

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"Geometria ed Aritmetica sono le due ali con le quali l’umano ingegno vola alle perfette notizie delle filosofiche cose."

TALETE (c. 640 a. C. - 547 a. C.) primo filosofo della civiltà occidentale, uno dei sette saggi dell’antichità, osservatore della natura, astronomo, matematico.

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ALGEBRAL’algebra si occupa della soluzione di problemi mediante equazioni.La storia dell’algebra ha inizio nelle civiltà dell’antico Egitto e di Babilonia, in seguito nel III secolo d.C. (quando in Grecia la soluzione dei problemi era affrontata con metodi geometrici) Diofanto si è occupato della soluzione esatta di equazioni utilizzando un linguaggio “sincopato” fatto di abbreviazioni, in una raccolta di circa 150 problemi formulati in termini di esempi numerici.

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Nel mondo arabo molti matematici si sono occupati dello studio delle equazioni e nel IX secolo il matematico e astronomo Al-Khuwarizmi ha scritto un trattato che contiene un’esposizione sistematica della teoria delle equazioni, dal titolo “al-jabr wa’l muqãbalah” (da cui il termine algebra), letteralmente "restaurazione" o “completamento” e si riferiva alla trasposizione dei termini sottratti da un membro all'altro dell'equazione e “riduzione” o “equilibrio” e indicava la cancellazione dei termini simili che compaiono in entrambi i membri di una equazione.

Statua di Muhammad ibn Mūsā al-Khwārizmī, seduto di fronte a Khiva, nord ovest dell’Uzbekistan.

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La risoluzione delle equazioni di terzo grado nel XVI secolo è dovuta a matematici italiani come Scipione del Ferro, Tartaglia e Gerolamo Cardano che rendevano pubblici i risultati raggiunti utilizzando il linguaggio comune.L’uso dei simboli per indicare le incognite, le potenze e le operazioni fu opera del matematico François Viète e perfezionato dal filosofo e matematico René Descartes (Cartesio) che ha introdotto la geometria analitica per mezzo della quale è possibile risolvere problemi geometrici per via algebrica e viceversa rappresentare geometricamente problemi di carattere algebrico.

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Nel 1799 il matematico Gauss pubblicò la dimostrazione del teorema fondamentale dell’algebra secondo cui ogni equazione ammette almeno una soluzione nel campo dei numeri complessi. In questo periodo l’attenzione degli studiosi si è spostata dal problema della risoluzione delle equazioni allo studio della struttura di sistemi matematici astratti.

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Lo studio della logica ha condotto verso l’algebra moderna o astratta, nella quale sono definite regole che stabiliscono relazioni tra i vari oggetti della matematica, che ha avuto larga applicazione in tutti i rami della matematica e delle altre scienze.Pertanto l’algebra può essere definita come il “ linguaggio della matematica”.

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TALETE (640/624-547aC)

DIOFANTO (III-IV dC)

Al-KHUWARIZMI (780-850)

SCIPIONE DEL FERRO TARTAGLIAGEROLAMO CARDANO (1400-1500)

GAUSS (1777-1855)