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Le produzioni alimentari biologiche:

il valore della qualità e della sicurezza alimentare

Tesi di Dottoratodi

Alessandra Molinari

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Obiettivi:

I. Fornire un quadro generale delle produzioni biologiche, parte del paniere delle produzioni agroalimentari italiane di qualità; approfondendo gli aspetti della qualità e della sicurezza alimentare e dei loro attributi, attraverso l’analisi dei contributi di studio e di ricerca presenti in letteratura;

II. Pianificare un’indagine campionaria in grado di fornire informazioni sulle preferenze di acquisto e di consumo e sulla percezione circa la qualità e la sicurezza alimentare dei prodotti biologici;

III. Individuazione di un criterio in base al quale valutare se un consumatore possa ritenersi un potenziale consumatore biologico oppure no.

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Le produzioni agroalimentari di qualità

Una realtà strategica per il nostro paese: Circa 67 mila imprese dell’industria alimentare e

bevande e oltre 2 milioni di aziende agricole; Oltre 490 mila occupati; Produzione media di quasi 1,5 milioni di Euro per

impresa; Piccole e medie imprese altamente specializzate nella

produzione di prodotti di qualità, nei quali prevalgono caratteristiche locali e di radicamento del territorio;

Coesistenza da una parte dell’omogeneizzazione e globalizzazione dei consumi e dall’altra di una maggiore segmentazione del consumo

Recenti trasformazioni del settore distributivo: aumento dimensione media dei punti vendita e accesa concorrenza sui prezzi tra le grandi catene commerciali

OBIETTIVO I

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Il ruolo dei marchi di qualità

I prodotti agroalimentari di qualità costituiscono un’importante variabile strategica di differenziazione

Prodotti tipici (DOP, IGP, DOC, DOCG, IGT)Il cui ingresso sul mercato, attraverso i Reg. CEE 2081/92 e 2082/92, ha sancito il riconoscimento del valore di queste produzioni, legate al territorio e alle tradizioni

Prodotti di qualità controllata, provenienti da sistemi di produzione integrataFrutto dell’integrazione tra metodi a basso impatto ambientale per la difesa fitosanitaria e tecniche ecocompatibili

Prodotti con marchio del produttore o della Grande Distribuzione OrganizzataIl cui sviluppo risiede nell’associazione che il consumatore realizza tra prodotto a marchio e sicurezza e qualità

Prodotti provenienti da agricoltura biologicaFavoriti dai recenti scandali alimentari e dalle nuove richieste dei consumatori, oggi rivolte verso alimenti autentici, sani, non inquinanti e rintracciabili

OBIETTIVO I

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Le produzioni biologiche nel mondo

Partita come un fenomeno ristretto, l’agricoltura biologica negli ultimi anni si è sviluppata molto rapidamente e viene ora praticata in circa 110 paesi del mondo

Fonte: SOEL – IFOAM The World of Organic Agriculture: Statistics and Emerging trends 2005

OBIETTIVO I

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Le produzioni biologiche nell’Unione

Europea (25)

1.052.002

734.027

725.254

695.619

550.000

328.803

254.995

244.455

225.776

165.146

159.987

120.729

113.816

54.478

49.928

41.685

40.890

28.514

24.480

24.163

23.289

21.017

3.002

166

14

0 200.000 400.000 600.000 800.000 1.000.000 1.200.000

Italia

Germania

Spagna

Regno Unito

Francia

Austria

Repubblica Ceca

Grecia

Svezia

Danimarca

Finlandia

Portogallo

Ungaria

Slovacchia

Polonia

Olanda

Estonia

Irlanda

Lettonia

Belgio

Lituania

Slovenia

Lussemburgo

Cipro

Malta

Le superfici biologiche nell’Unione Europea (25) al 31/12/2003 (ettari)

Fonte: FiBL, Welsh Institute of Rural Sciences, 2005

OBIETTIVO I

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Le produzioni biologiche nell’Unione Europea (25)

Percentuali delle superfici biologiche su totale SAU nell’UE (25) al 31/12/2003

0,1

0,3

0,7

0,7

1,0

1,7

1,8

1,9

2,2

2,4

2,5

2,8

3,2

4,1

4,3

4,5

4,6

5,9

6,1

6,2

6,8

7,2

7,4

10,3

12,8

0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0 14,0

Cipro

Polonia

Irlanda

Lituania

Lettonia

Belgio

Francia

Ungaria

Olanda

Lussemburgo

Slovacchia

Spagna

Portogallo

Slovenia

Germania

Regno Unito

Estonia

Repubblica Ceca

Danimarca

Grecia

Italia

Finlandia

Svezia

Svizzera

Austria

Fonte: FiBL, Welsh Institute of Rural Sciences, 2005

OBIETTIVO I

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Le produzioni biologiche in ItaliaSuperfici biologiche ed in conversione in Italia – Trend 1993/2004 (ettari)

Fonte: Biobank e SINAB

70.674154.028

202.208

305.641

564.912

788.071

953.058

1.069.342

1.182.4031.168.212

1.052.002

954.361

0

200.000

400.000

600.000

800.000

1.000.000

1.200.000

1.400.000

1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004

OBIETTIVO I

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9

Le produzioni biologiche in ItaliaLe aziende biologiche in Italia - Trend 1993/2004

Fonte: Biobank e SINAB

4.1899.042

17.393

31.118

49.188

63.156

48.473

40.965

51.480

43.698

10.851

61.723

0

10.000

20.000

30.000

40.000

50.000

60.000

70.000

1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004

OBIETTIVO I

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Il mercato biologico in ItaliaAcquisti domestici di prodotti biologici (.000 di euro)

Fonte: Ismea - AcNielsen

PRODOTTI 2003 2004 VARIAZIONE %

Ortofrutta fresca e trasformata 48.363 45.207 -6,5

Riso e pasta 13.743 12.048 -12,3

Pane e sostituti 4.219 6.258 +48,3

Oli 10.596 11.921 +12,5

Latte e derivati 74.232 59.067 -20,4

Biscotti, dolciumi e snack 34.032 34.785 +2,2

Bevande alcoliche 3.440 3.572 +3,8

Bevande analcoliche 27.072 32.463 +19,9

Uova 19.979 20.675 +3,5

Condimenti 4.625 3.586 -22,5

Prodotti dietetici 5.156 3.608 -30,0

Prodotti per l’infanzia 17.478 16.707 -4,4

Zucchero, caffé e tè 10.599 10.674 +0,7

Gelati e surgelati 10.019 9.409 -6,1

Miele 4.941 5.524 +11,8

Salumi ed elab. di carne 744 1.068 +43,5

Altri prodotti bio 4.833 5.411 +12,0

TOTALE 294.071 281.983 -4,1

OBIETTIVO I

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Il mercato biologico in Italia

Le referenze nei supermercati al 31/12/2004

Fonte: Bio Bank

OBIETTIVO I

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Il mercato biologico in Italia

Ripartizione del prezzo finale per filiera

Fonte: Nostre elaborazioni su dati dell’Osservatorio Nazionale dei Prezzi dei Prodotti Biologici – Listini dal 15 al 31 Gennaio 2006

OBIETTIVO I

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di tipo on-line, inserita all’interno del sito web del progetto di ricerca di cui fa parte il presente lavoro

rivolta al personale docente e tecnico amministrativo dell’Università di Bologna

comunicata attraverso un messaggio e-mail standardizzato inviato ad una mailing list dell’Ateneo

attiva per un periodo di 4 mesi (Maggio/Agosto 2004)

L’indagine

OBIETTIVO II

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strutturato complessivamente in 35 domande

articolato in cinque sezioni:

A) Il consumo dei prodotti biologici;

B) La scelta dei prodotti al punto vendita;

C) La conoscenza dei prodotti biologici, la fiducia nelle fonti d’informazioni e negli organismi preposti alla regolamentazione e al controllo di tali prodotti;

D) Il giudizio del consumatore;

E) Le caratteristiche demografiche e socio-economiche dei rispondenti.

preceduto da una pagina web che forniva informazioni sull’indagine ed alcune note di compilazione

Il questionario

OBIETTIVO II

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15

Il campione: caratteristiche socio-demografiche

Auto-selezione di 200 individui:

160 responsabili per almeno il 50 % degli acquisti alimentari e 40 non responsabili acquisti

3,0%

22,6%

28,6%

14,6%17,6%

13,6%

0,0%

5,0%

10,0%

15,0%

20,0%

25,0%

30,0%

<10,000Euro

10,000 -25,000 Euro

25,001 -40,000 Euro

40,001 -55,000 Euro

>55,000Euro

Nonrisponde

Reddito familiare annuo netto

OBIETTIVO II

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Il campione: frequenza di acquisto dei prodotti biologici

0% 20% 40% 60% 80% 100%

frutta

verdura

latte e latticini

uova

pasta

biscotti, dolci

carne, salumi

riso, cereali

prodotti infanzia

ogni settimana ogni due settimane una volta al mese saltuariamente mai

Tot spesa media settimanale generi alimentari 91 €

Prodotti bio 26 €

OBIETTIVO II

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Elevato8%

Buono28%

Sufficiente36%

Solo sentito parlare26%

Nullo2%

Il campione: conoscenza soggettiva e oggettiva

0% 20% 40% 60% 80% 100%

Tutela dell'ambiente

Utilizzo più armonioso dello spazio rurale

Rispetto del ciclo delle stagioni

Rispetto del benessere degli animali

Nessun uso di pesticidi e sostanze chimiche disintesi

Nessun impiego di macchinari

Vero Falso

OBIETTIVO II

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Il campione: l’informazione

0,0% 20,0% 40,0% 60,0% 80,0% 100,0%

Marchio ente certificazione

Marchio garanzia UE

Marchio origine geografica

Marchio associazione consumatori

Marchio produttore

Marchio distribuzione

Non selezionato Primo per importanza

Secondo per importanza Terzo per importanza

l’informazione che

invoglierebbe all’acquisto

l’informazione ritenuta

insufficiente

OBIETTIVO II

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Il punto di vista dei consumatori biologici: da cosa dipende la qualità dei prodotti

biologici

4%

83%

53% 53%

64%

77% 78%

33%

20%

86%

47%

77% 74%

92%93%94%

0%10%20%

30%40%50%60%70%

80%90%

100%

Somma delle modalità estremamente importante e molto importante

OBIETTIVO III

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20

Il punto di vista dei consumatori biologici: da cosa dipende la sicurezza dei prodotti

biologiciSomma delle modalità estremamente importante e molto importante

65%

77%

85% 86%89% 89%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

conoscere laprovenienza e lematerie prime del

prodotto

sapere se sonostate rispettate le

norme igienicosanitarie

sapere come èstato prodotto

sapere se ilprodotto è stato

controllatodall'origine alpunto vendita

sapere conprecisio negli

ingredienticontenuti

sapere come èstato conservato

OBIETTIVO III

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21

Il punto di vista dei consumatori biologici: da cosa dipende una buona nutrizione

Somma delle modalità assolutamente d’accordo e d’accordo

82%74% 76%

69%73% 75%

88%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

In genere cercodi mangiare cibi

naturali

sono disposto apagare di più percibi di alta qualità

la qualità è ilcriterio decisivo

mangio semprecibi di migliore

qualità

compro prodottisenza pesticidi

pago di più percibi con

ingredientinaturali

buona nutrizioneè acquistare cibi

di alta qualità

OBIETTIVO III

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Il punto di vista dei non consumatori biologici:

da cosa dipende la qualità dei prodotti biologici

Somma delle modalità estremamente importante e molto importante

7%

78%

35%

62% 63%70%

62% 67%

22%15%

78%

32%

65% 67%

88% 92%

0%10%20%30%40%50%60%70%80%90%

100%

aspe

tto e

ster

iore

com

p. e

d ing

red.

del

pro

dotto

zona

d'or

igine

tipica

(DOP, I

GP)

cara

tt. n

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bont

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gusta

tivi

gara

nzie

di si

cure

zza

igien

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anita

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pro

duzio

ne e

co-c

ompa

tibili

no s

frutta

men

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i man

o d'o

pera

conf

ezio

ni ed

imba

llagg

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clabi

li o...

qual

ità d

elle

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prim

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chio

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prod

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re

mar

chio

del

distr

ibut

ore

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rolli

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fiduc

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uisto

il con

trollo

del

pro

dotto

info

tem

pi e

le m

odal

ità d

i con

serv

a...

OBIETTIVO III

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Il punto di vista dei non consumatori biologici:

da cosa dipende la sicurezza dei prodotti biologici

Somma delle modalità estremamente importante e molto importante

65% 68%73%

82% 78%88%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

conoscere laprovenienza e lematerie prime del

prodotto

sapere se sonostate rispettate le

norme igienicosanitarie

sapere come èstato prodotto

sapere se ilprodotto è stato

controllatodall'origine alpunto vendita

sapere conprecisionegliingredienticontenuti

sapere come èstato conservato

OBIETTIVO III

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Il punto di vista dei non consumatori biologici:

da cosa dipende una buona nutrizione

Somma delle modalità assolutamente d’accordo e d’accordo

54%

72%

56% 59%67%

59%

79%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

In genere cerco dimangiare cibi

naturali

sono disposto apagare di più percibi di alta qualità

la qualità è il criteriodecisivo

mangio sempre cibidi migliore qualità

compro prodottisenza pesticidi

pago di più per cibicon ingredienti

naturali

buona nutrizione èacquistare cibi di

alta qualità

OBIETTIVO III

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25

Similitudini tra le due tipologie di consumatori:

da cosa dipende la qualità e la sicurezza dei prodotti biologici

Mentre sono presenti piccole diversità per gli attributi ritenuti più rilevanti per la qualità di un prodotto biologico, entrambi i gruppi di consumatori appaiono completamente d’accordo nel posizionare all’ultimo posto in ordine di importanza gli attributi caratteristiche nutrizionali, zona d’origine tipica, marchio del produttore, marchio del distributore ed aspetto esteriore.

Entrambi i gruppi sono più interessati al contenuto concreto di ciò che acquistano (qualità delle materie prime), piuttosto che a a caratteristiche esteriori come il packaging e l’aspetto esteriore.

Nonostante nella definizione del concetto di sicurezza alimentare vi siano risultati leggermente diversi per le singole modalità di risposta, aggregandole i due gruppi tornano a considerare gli stessi attributi nello stesso ordine di importanza

La principale caratteristica in grado di definire la sicurezza di un prodotto biologico è il rispetto delle norme igienico sanitarie, mentre poco incide la modalità di produzione o la conoscenza della provenienza e delle materie prime del prodotto

OBIETTIVO III

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26

Differenze tra le due tipologie di consumatori:

da cosa dipende una buona nutrizione

74% 76%69%

75%

88%82%

73%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

In genere cercodi mangiare cibi

naturali

sono disposto apagare di più percibi di alta qualità

la qualità è ilcriterio decisivo

mangio semprecibi di migliore

qualità

compro prodottisenza pesticidi

pago di più percibi con

ingredientinaturali

buona nutrizioneè acquistare cibi

di alta qualità

Al contrario, i non consumatori biologici preferiscono pagare di più per cibi che dichiarano contenere ingredienti naturali in etichetta, piuttosto di comprare un prodotto finito con dicitura generica naturale e doversi così fidare del prodotto finale

Mentre i non consumatori biologici preferiscono controllare la naturalezza del prodotto e conoscere l’esatta composizione del prodotto e degli ingredienti contenuti a valle della filiera, i consumatori biologici si fidano della naturalezza dichiarata a monte della filiera

I consumatori biologici ricercano cibi “naturali” e non si mostrano disposti a pagare di più per cibi contenenti ingredienti naturali secondo quanto riportato in etichetta

72%

56% 59% 59%

79%

54%

67%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

In genere cerco dimangiare cibi

naturali

sono disposto apagare di più percibi di alta qualità

la qualità è il criteriodecisivo

mangio sempre cibidi migliore qualità

compro prodottisenza pesticidi

pago di più per cibicon ingredienti

naturali

buona nutrizione èacquistare cibi di

alta qualità

OBIETTIVO III

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Un confronto statistico tra le due popolazioni

Si vuole controllare attraverso il test χ2 l’ipotesi nulla

Ho: pi1=pi2=pi i Ipotesi di indipendenza tra le due popolazioni

Qualora i due gruppi avessero risposto alla stessa maniera riguardo l’importanza attribuita ad un determinata caratteristica dal test risulterebbe l’indipendenza:

Le risposte non sono influenzate dal fatto che i due gruppi appartengono a due tipologie diverse.

Viceversa, qualora l’ipotesi venisse rifiutata:

Il comportamento dei due gruppi è differente e il divario è troppo elevato per essere attribuito al solo errore di campionamento.

OBIETTIVO III

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Un confronto statistico: valutazione dell’importanza degli attributi

della qualità dei prodotti biologici

Caratteristiche Valori del test Risultato

aspetto esteriore 1,116109 accetto Ho

composizione ed ingredienti del prodotto 1,2408403 accetto Ho

zona d'origine del prodotto tipica (DOP, IGP) 5,4676804 accetto Ho

caratteristiche nutrizionali (tabella nutrizionale) 7,3883723 accetto Ho

bontà ed aspetti gustativi superiori 0,680178 accetto Ho

garanzie di sicurezza igienico-sanitarie 7,5903748 accetto Ho

garanzie o certificazioni di metodi produzione eco-compatibili 15,804542 rifiuto Ho

garanzie o certificazioni di metodi di produzione senza sfruttamento di mano d'opera, con particolare riferimento a minori 12,758294 rifiuto Ho

confezioni ed imballaggi riciclabili o biodegradabili 7,7364996 accetto Ho

qualità delle materie prime 2,5252071 accetto Ho

marchio del produttore 9,728541 rifiuto Ho

marchio del distributore 11,829582 rifiuto Ho

controlli pubblici sul prodotto e su chi produce 1,5144228 accetto Ho

fiducia nel luogo d'acquisto 7,7329037 accetto Ho

il controllo del prodotto dall'origine al punto vendita 3,6112049 accetto Ho

presenza di informazioni circa i tempi e le modalità di conservazione 1,6388762 accetto Ho

Differenza significativa al 95% (α=0.05)

OBIETTIVO III

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Un confronto statistico: valutazione dell’importanza degli attributi

della sicurezza dei prodotti biologici

Caratteristiche Valori del test Risultato

conoscere la provenienza e le materie prime del prodotto 1,838501 accetto Ho

sapere se sono state rispettate le norme igienico sanitarie 0,353083 accetto Ho

sapere come è stato prodotto 5,955554 accetto Ho

sapere se il prodotto è stato controllato dall'origine al punto vendita 7,341344 accetto Ho

sapere con precisione gli ingredienti contenuti 0,554851 accetto Ho

sapere come è stato conservato 5,546123 accetto Ho

OBIETTIVO III

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Determinare un criterio in grado di assegnare correttamente le unità, su cui sono stati osservati più caratteri, alla popolazione a cui appartengono (consumatori biologici e non consumatori biologici)

Individuare una regola in base alla quale valutare se un soggetto possa ritenersi un potenziale consumatore biologico oppure no.

Trovare una nuova variabile Y, combinazione lineare delle p variabili esaminate, che renda massima la distanza tra le due popolazioni nel nuovo sistema di riferimento

Calcolare il tasso d’errata classificazione che risulta tanto più basso quanto più la regola è sensibile a cogliere le differenze tra le unità rispetto ai caratteri considerati

Un’applicazione dell’analisi discriminante

ppC .....22110

OBIETTIVO III

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Un’applicazione dell’analisi discriminante: da cosa dipende la qualità di un prodotto

biologico

Variabili inserite/rimossea,b,c,d

Produzioni_Ecocompatibili

,910 1 1 157,000 15,577 1 157,000 ,000

Produzioni_no_sfruttamento

,879 2 1 157,000 10,756 2 156,000 ,000

Passo1

2

Inserite Statistica df1 df2 df3 Statistica df1 df2 Sig.

F esatto

Lambda di Wilks

A ogni passo viene inserita la variabile che minimizza il Lambda di Wilks globale.

Il numero massimo di passi è 32a.

L'F parziale minimo di inserimento è 3.84b.

L'F parziale massimo di rimozione è 2.71c.

Livello F, tolleranza o VIN insufficienti. Impossibile eseguire ulteriori calcoli.d.

Coefficienti nonstandardizzati

Coefficienti standardizzati

Produzioni_Ecocompatibili 0,850 0,734

Produzioni_no_sfruttamento 0,466 0,542

(Costante) -5,488

OBIETTIVO III

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Un’applicazione dell’analisi discriminante: da cosa dipende la qualità di un prodotto

biologico

Risultati della classificazionea

35 25 60

30 69 99

58,3 41,7 100,0

30,3 69,7 100,0

Consumatore0

1

0

1

Conteggio

%

Originale0 1

Gruppo diappartenenza previsto

Totali

65,4% di casi raggruppati originali classificati correttamente.a.

OBIETTIVO III

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Un’applicazione dell’analisi discriminante: da cosa dipende la sicurezza di un prodotto

biologico

Variabili inserite/rimossea,b,c,d

Come_conservato

,974 1 1 157,000 4,236 1 157,000 ,041

Passo1

Inserite Statistica df1 df2 df3 Statistica df1 df2 Sig.

F esatto

Lambda di Wilks

A ogni passo viene inserita la variabile che minimizza il Lambda di Wilks globale.

Il numero massimo di passi è 12a.

L'F parziale minimo di inserimento è 3.84b.

L'F parziale massimo di rimozione è 2.71c.

Livello F, tolleranza o VIN insufficienti. Impossibile eseguire ulteriori calcoli.d.

OBIETTIVO III

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Un’applicazione dell’analisi discriminante: da cosa dipende la sicurezza di un prodotto

biologico

Risultati della classificazionea

38 22 60

50 49 99

63,3 36,7 100,0

50,5 49,5 100,0

Consumatore0

1

0

1

Conteggio

%

Originale0 1

Gruppo diappartenenza previsto

Totali

54,7% di casi raggruppati originali classificati correttamente.a.

OBIETTIVO III

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Considerazioni conclusive

Emerge la necessità e la volontà di sviluppare tale settore, da realizzarsi

che attraverso una maggiore e più ampia disponibilità di informazioni

elaborando appropriate e precise statistiche, tenendo conto dei dati provenienti dagli organismi di controllo, delle diversità degli standard e di quello che deve e non deve essere considerato biologico

Il canale migliore per far si che la domanda di prodotti biologici decolli definitivamente passa attraverso la GDO

che permetterebbe il passaggio di questo circuito da una dimensione di nicchia ad una di segmento di mercato

e che consentirebbe alle produzioni biologiche di sfruttare un marchio in grado di verificare l’effettiva rispondenza del prodotto a criteri oggettivi di naturalezza e, sicurezza e qualità alimentare.

dall’osservazione dei problemi relativi alla produzione, alla lavorazione ed alla commercializzazione delle merci prodotte con metodi biologici

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Considerazioni conclusive

Emerge la crescente esigenza da parte di entrambe le tipologie di consumatori esaminate di prodotti salubri e di elevata qualità

È necessario differenziare questi prodotti rispetto quelli convenzionali mediante l’utilizzo di concetti forti e da tutti condivisi, comunicati in forma trasparente ed efficace

Occorre rendere comprensibile e accettabile la differenza di prezzo attualmente presente tra prodotti biologici e prodotti convenzionali (per oltre la metà dei non consumatori biologici è la principale motivazione del non acquisto)

Appare manifesto il problema del posizionamento degli alimenti biologici rispetto i prodotti convenzionali

Si riscontra la percezione diffusa che l’informazione relativa alle produzioni biologiche sia insufficiente e di conseguenza la richiesta di maggiori informazioni sui metodi di produzione e sulle attività di verifica degli enti di certificazione e controllo

dai risultati ottenuti attraverso l’indagine on-line

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Considerazioni conclusive

Gli attributi più importanti per la qualità alimentare di un prodotto biologico sono la qualità delle materie prime, la garanzia di sicurezza igienico-sanitare, i controlli pubblici e la composizione del prodotto.

Entrambi i gruppi di consumatori appaiono completamente d’accordo nel classificare poco rilevanti per la qualità di un prodotto biologico gli attributi caratteristiche nutrizionali, aspetto esteriore e tipo di confezionamento del prodotto.

Nella valutazione dell’importanza degli attributi del concetto di sicurezza alimentare non si rilevano differenze significative tra consumatori biologici e consumatori non biologici. La scala d’importanza è piuttosto simile in entrambi i gruppi: la principale caratteristica in grado di definire la sicurezza di un prodotto biologico è il rispetto delle norme igienico sanitarie, seguito dalla conoscenza degli ingredienti contenuti nel prodotto e dalle modalità di conservazione del prodotto.

I non consumatori biologici preferiscono controllare la naturalezza del prodotto a valle della filiera, mentre i consumatori biologici si fidano della naturalezza dichiarata a monte della filiera.

dall’analisi della valutazione dell’importanza degli attributi della qualità e della sicurezza

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Considerazioni conclusive

L’analisi discriminante permette di assegnare correttamente il 65,4% delle unità per la variabile qualità alimentare e il 54,7% delle unità per la variabile sicurezza alimentare

Per la qualità alimentare i criteri classificatori si basano sulla sensibilità dell’unità verso le certificazioni di produzioni attente ai problemi ambientali e a questioni di tipo etico, mentre per la sicurezza alimentare si basano sull’attenzione alle modalità di conservazione del prodotto biologico.

La sicurezza alimentare e la qualità di un prodotto biologico passano, oltre che attraverso l’utilizzo di materie prime di ottima e sicura qualità da un punto di vista igienico sanitario, anche attraverso il rispetto dell’ambiente e di questioni di tipo etico.

dall’analisi discriminante