1° i sistemi elettorali

43
Circolo Leg / Gr Settembre 2010 1 Liberta’ e Giustizia Circolo di Grosseto I sistemi elettorali

description

Il circolo di LeG Grosseto ha preparato un piccolo dossier sui sistemi elettorali. Il primo che pubblichiamo fa delle considerazioni generali, gli altri di prossima pubblicazione tratteranno dei sistemi europei e del "Porcellum".

Transcript of 1° i sistemi elettorali

Page 1: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 1

Liberta’ e Giustizia Circolo di Grosseto

I sistemi elettorali

Page 2: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 2

“La democrazia è il potere del popolo

informato “

Alexis de Toqueville

Page 3: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 3

Introduzione Considerazioni di carattere generale

• Le elezioni sono lo strumento attraverso il quale il popolo sceglie i propri rappresentanti

• La legge elettorale rappresenta un pezzo, forse il più importante, della costituzione materiale di un paese e, come tale dovrebbe essere trattata nella dimensione “ storica “ non della politica contingente.

• Non esiste un sistema elettorale perfetto

• Ogni sistema è il risultato di una combinazione di variabili

• Votare con un sistema anziché con un altro produce effetti notevolmente diversi sulla ripartizione dei seggi

Page 4: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 4

Introduzione Considerazioni di carattere generale

( Fonte Astrid )

Quale può essere il sistema elettorale in grado di

garantire il massimo rendimento in termini di :

- rappresentanza

- stabilità ed efficienza ( efficacia ) dei governi

Page 5: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 5

Introduzione Considerazioni di carattere generale

( Fonte Astrid )

- Per misurare il rendimento di una legge elettorale è necessario

individuare prima, gli obiettivi che si vogliono conseguire.

Tre sono oggi ritenuti fondamentali :

- conservare il bipolarismo

- evitare la frammentazione

- aumentare il peso degli elettori

Page 6: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 6

Introduzione Considerazioni di carattere generale

( Fonte Astrid )

Individuati gli obiettivi fondamentali, i nodi di fondo sono:

- occorre una riforma limitata ad alcune correzioni alla legge in vigore oppure un impianto nuovo ispirato a principi del tutto diversi ?

- Una riforma limitata alla legge elettorale o allargata ad alcuni aspetti dell’impianto costituzionale, come il voto di fiducia, i poteri del primo ministro, lo scioglimento delle Camere, la riduzione del numero dei parlamentari ed altro ?

- Una riforma limitata alla sola legge elettorale o estesa anche a interventi della legislazione di contorno, come la presentazione delle candidature, l’incandidabilità, l’incompatibilità, l’ineggibilità, la par condicio ed altro ?

In verde le opzioni del gruppo di lavoro

Page 7: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 7

Il sistema elettorale

Page 8: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 8

Il sistema elettorale

E’ composto di un complesso di regole e

procedure che costituiscono nell’insieme un

meccanismo in grado di tradurre i voti

espressi durante una consultazione

elettorale, in seggi successivamente

assegnati

Page 9: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 9

I sistemi elettorali

• E’ composto da due elementi fondamentali:

- il sistema di votazione

- il metodo per l’attribuzione dei seggi, che richiede una formula matematica detta formula elettorale ( l’argomento più dibattuto )

Page 10: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 10

Le formule elettorali

Due grandi categorie :

- Maggioritarie Tendono a privilegiare la stabilità politica e l’efficacia decisionale dei

governi, la “ governabilità “; tendono a premiare i candidati o i partiti vincitori in collegi, di solito uninominali ma anche plurinominali; riducono la frammentazione

- Proporzionali Si basano sul principio della rappresentatività, tendono cioè a garantire la

rappresentanza politica dei diversi livelli della società; tendono a stabilire un rapporto proporzionale tra i voti ottenuti e i seggi assegnati

- A partire dagli anni 90 sono previsti dei correttivi perché non esiste una formula che si faccia complessivamente preferire e, di fatto, non si può parlare di maggioritari o proporzionali “ puri “ ma di Sistemi misti

Page 11: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 11

I sistemi elettorali

Le formule maggioritarie

Page 12: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 12

Le formule maggioritarie

Maggioritarie quando la totalità dei seggi è attribuita secondo la volontà della

maggioranza degli elettori

• L’attuazione più o meno rigida dipende dall’ampiezza del collegio

• Il collegio corrisponde ad una suddivisione territoriale di un’ area geografica. La sua grandezza non dipende dall’area geografica o dal numero dei votanti ma dal numero dei candidati che devono essere eletti

segue >>>>>

Page 13: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 13

Le formule maggioritarie

• In astratto la formula maggioritaria si realizzerebbe in maniera rigorosa se la totalità del corpo elettorale fosse costituita in un solo seggio perché la minoranza rimarrebbe priva di rappresentanza

• Con più collegi si crea maggiore possibilità di distribuzione tra maggioranza e minoranza

Page 14: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 14

Il principio maggioritario

• Trova la sua più classica espressione nel sistema del collegio uninominale che si ha quando si ripartisce il territorio in tanti collegi quanti sono i rappresentanti da eleggere e in ciascuno di essi verrà eletto un solo candidato, colui che ha ottenuto più voti rispetto a tutti gli altri candidati ( in Europa Gran Bretagna, Francia anche se in modo diverso )

Page 15: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 15

Il principio maggioritario

• La principale critica mossa al maggioritario concerne l’effetto distorsivo della rappresentatività, in quanto nell’assegnazione dei seggi non sono rispettate le proporzioni rispetto ai voti ottenuti da ciascun partito

• La distorsione può arrivare a tal punto che chi conquista la maggioranza dei seggi non sia necessariamente chi ottiene più voti

• Il sistema avvantaggia il primo partito, a danno del secondo e soprattutto del terzo, che risulta schiacciato

• I piccoli partiti hanno qualche possibilità di conquistare dei seggi solo se il loro elettorato si trova concentrato in uno o più collegi, ma se al contrario c’è una dispersione dei propri votanti su tutto il territorio nazionale, essi hanno scarse probabilità di far eleggere i propri candidati.

Page 16: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 16

Il principio maggioritario

Tre classi in base ai voti necessari per essere eletti:

- A maggioranza semplice (plurality) quando viene eletto il candidato che ottiene la maggioranza dei voti

- A maggioranza assoluta (majority) quando si prevede il secondo scrutinio tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti senza raggiungere la maggioranza assoluta

- Una particolare formula maggioritaria è quella del voto alternativo, utilizzata in Australia, con la quale gli elettori indicano i candidati prescelti secondo un ordine di preferenza

Page 17: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 17

Il principio maggioritario

PluralityA maggioranza semplice (plurality) quando viene eletto il candidato

che ottiene la maggioranza relativa dei voti

- Esempio : Voti % risultato

Candidato - A 49.000 41,5 Eletto - B 38.000 32,2 Battuto- C 22.000 18,6 Battuto- D 9.000 7,6 Battuto

- Totale 118.000 100

Page 18: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 18

Il principio maggioritario

Doppio turno A maggioranza assoluta (majority) quando si prevede il secondo scrutinio tra i due

candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti senza raggiungere

la maggioranza assoluta

Primo turno Secondo turno Voti % risultato Voti % risultato

Candidato

A 49.000 41,5 Ammesso 49.500 49,5 Battuto

B 38.000 32,2 Ammesso 50.500 50,5 Eletto

C 22.000 18,6 Eliminato

D 9.000 7,6 Eliminato

Totale 118.000 100

Page 19: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 19

Il sistema elettorale australiano“ Voto alternativo “

• Una via di mezzo tra il sistema uninominale maggioritario di collegio a turno unico e quello a doppio turno

• Elezioni in un unico turno ma l’elettore deve votare per tutti i candidati, pena l’annullamento della scheda elettorale, scrivendo il numero dell’ordine di preferenza accanto a ciascun candidato ( voto singolo trasferibile )

segue >>>>>>>

Page 20: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 20

Il sistema elettorale australiano

> Viene eletto il candidato che ottiene la maggioranza assoluta > 50% dei voti

> Se nessun candidato avrà superato quella soglia, si eliminerà il candidato che avrà ottenuto il minor numero di prime preferenze e si distribuiranno le sue seconde preferenze agli altri candidati.

> Se neanche le seconde preferenze del candidato eliminato saranno sufficienti, si distribuiranno le sue terze, poi le quarte e così via.

> Se non sarà ancora sufficiente si procederà all’eliminazione e distribuzione delle preferenze del penultimo candidato e degli altri fino a quando un candidato non avrà la maggioranza assoluta

Page 21: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 21

Il sistema elettorale australiano

EsempioVoti validi : 50 - Maggioranza assoluta prima preferenza: 26

Scheda elettorale Numero preferenze nell’ordine ottenute

Candidati ordine di preferenza > 1° 2° 3° 4° 5° 6°Bianchi 6° 7 5 6 9 10 9

Gialli 2° 4 2 3 5 5 4

Rossi 3° 23 18 16 8 10 1Neri 5° 6 5 5 8 7 7

Grigi 4° 9 5 10 11 10 11Verdi 1° 1 15 10 9 8 18

Page 22: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 22

Il sistema elettorale australiano

Esempio Numero preferenze nell’ordine ottenute

Candidati 1° 2° 3° 4° 5° 6°

Bianchi 7 5 6 9 10 9

Gialli 4 2 3 5 5 4 Rossi 23 18 16 8 10 1Neri 6 5 5 8 7 7 Grigi 9 5 10 11 10 11Verdi 1 15 10 9 8 18

Rossi, pur avendo ottenuto il maggior numero di prime preferenze, non è eletto perché non haconseguito la maggioranza assoluta dei voti (26). Verdi, con minor numero di prime preferenze,

viene eliminato e le sue seconde preferenze (15) sono distribuite agli altri cinque candidati.

Page 23: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 23

Il sistema elettorale australiano

Esempio

Candidati 1° 2°

Bianchi 7 + 3 > 10

Gialli 4 + 3 > 7

Rossi 23 + 3 > 26 eletto

Neri 6 + 3 > 9

Grigi 9 + 3 > 12

Verdi 1 15 ( da distribuire ) eliminato

Page 24: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 24

Le formule maggioritarie

- Il principio può attuarsi anche in presenza di collegi plurinominali, nei quali vengono eletti più rappresentanti contemporaneamente, quelli nei quali l’elettore ha la facoltà di esprimere la preferenza per due o più nomi. Si tratta di liste composte da un numero di candidati pari al numero dei rappresentanti da eleggere nel singolo collegio.

Page 25: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 25

I sistemi elettorali

Le formule proporzionali

Page 26: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 26

Le formule proporzionali

• Valorizzano il principio della rappresentatività delle diverse sensibilità politiche presenti nella società

• Il principio proporzionale dovrebbe assicurare che gli eletti rappresentino i rapporti di forza esistenti tra coloro che l’ hanno espressa ( esempio in Germania )

Page 27: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 27

Le formule proporzionali

Le circoscrizioni

• In una circoscrizione ampia, cioè con un numero considerevole di seggi da assegnare, aumenta la proporzionalità del sistema

• In collegi piccoli ( dimensione legata al numero dei seggi da assegnare ) l’effetto proporzionale è notevolmente mitigato

Page 28: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 28

• I sistemi proporzionali puri presentano il problema di consentire una notevole

proliferazione dei partiti e un’eccessiva frammentazione politica, con conseguenti

problemi di governabilità. A questo inconveniente possono rimediare alcuni istituti, che diluiscono la proporzionalità.

Page 29: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 29

• In primo luogo, la cosiddetta clausola di sbarramento esclude dall’assegnazione dei seggi quei partiti che non abbiano raggiunto una determinata soglia.

• Un altro meccanismo che può essere applicato ai sistemi proporzionali è il premio di maggioranza che riduce la frammentazione, in quanto spinge i partiti ad aggregarsi per ottenere il premio, e rafforza la stabilità dei governi, garantendo una maggioranza più ampia.

Page 30: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 30

Il premio di maggioranza

Un premio di maggioranza è lecito se rafforza chi consegue la maggioranza

assoluta dei voti (il 50 o più per cento); ma non se trasforma una minoranza elettorale

in una maggioranza di governo

Giovanni Sartori Corriere della Sera – 1 settembre 2010

Page 31: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 31

Le formule proporzionali

I procedimenti per l’attribuzione dei seggi

Il metodo del quoziente ( Il “ naturale ” il più utilizzato )

Il metodo dei divisori ( Il d’ Hont il più utilizzato )

Page 32: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 32

Le formule proporzionali

I procedimenti per l’attribuzione dei seggi

Il metodo del quoziente

Page 33: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 33

Le formule proporzionali

Il procedimento per l’attribuzione dei seggi

Il metodo del quoziente ( diversi )

Naturale ( o Hare )

- Voti validamente espressi nella circoscrizione, cifra elettorale

- Cifra elettorale : numero seggi da assegnare = quoziente elettorale

- Voti ottenuti da ogni lista, cifra elettorale di lista

- Quindi, con tecniche che possono essere diverse, si verifica quante volte il quoziente elettorale si rapporta alla cifra elettorale

- Possono infine essere utilizzati i resti, ossia i voti non risultati utili per la conquista del seggio

segue >>>>>>>>

Page 34: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 34

Le formule proporzionaliIl procedimento per l’attribuzione dei seggi

La scelta della formula matematica è determinante

Naturale ( Q = V:S ) -- Voti (V) 118.000 - Seggi (S) da distribuire 8 = quoziente elettorale (Q) 14.750

Partiti voti seggi al quoziente resti di voti / seggi Totale A 49.000 3 4.750 0 3 B 38.000 2 8.500 1 3 C 22.000 1 7.250 0 1 D 9.000 0 9.000 1 1 Totali 118.000 6 2 8

Imperiali ( Q = V:S + 2 ) – Voti 118.000 – Seggi da distribuire 8 (+2) = quoziente 118.000:10 = 11.800

Partiti voti seggi al quoziente resti di voti / seggi Totale A 49.000 4 1.800 0 4 B 38.000 3 2.600 0 3 C 22.000 1 10.200 0 1 D 9.000 0 9.000 0 0 Totali 118.000 8 0 8

Naturale - Calcolo Partito A : (Q) 14.750 x 3 = 44.250 - (V) 49.000 – 44.250 = 4.750 restoImperiale – Calcolo Partito A : (Q) 11.800 x 4 = 47.200 – (V) 49.000 - 47.200 = 1800 resto

In rosso le differenze determinate dal metodo

Page 35: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 35

Le formule proporzionaliIl procedimento per l’attribuzione dei seggi

La scelta della formula matematica è determinante

Il sistema del quoziente naturale è quello più proporzionale di tutti e per questo motivo avvantaggia i

partiti più piccoli

Page 36: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 36

Le formule proporzionali

I procedimenti per l’attribuzione dei seggi

Il metodo dei divisori

Page 37: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 37

Il procedimento per l’attribuzione dei seggi

Il metodo D’HontIl metodo dei divisori ( diversi )

- Seggi da assegnare : 10

Divisori Alpha Beta Gamma Delta Epsilon

1 30.000 26.000 17.000 9.500 5.300 < voti conseguiti

2 15.000 13.000 8.500 4.750 2.650 3 10.000 8.667 5.667 3.167 1.767 4 7.500 6.500 4.250 2.375 1.325 5 6.000 5.200 3.400 1.900 1.060 Seggi : 4 3 2 1 = segue >>>>>>>

Page 38: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 38

Il metodo D’Hont- Seggi da assegnare : 4

In caso di parità di quoziente

Divisori Partiti A B

1 60 40 < Voti conseguiti 2 30 20 3 20 13.3 4 15 10

Assegnazione seggi

A con 60 e 30 > n° 2 seggi B con 40 > n° 1 seggio

Il quarto seggio viene assegnato al partito A perché pur avendo lo stesso quoziente di B, haottenuto il maggior numero di voti : Partito A : n° 3 seggi - Partito B : n° 1 seggio

Page 39: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 39

I sistemi misti

• A metà strada tra formule maggioritarie e formule proporzionali si collocano i sistemi misti, che tentano di coniugare gli aspetti positivi di entrambi i meccanismi. Essi prevedono procedure in base alle quali una percentuale dei seggi è attribuita in maniera proporzionale ed un’altra con metodo maggioritario. Ne esistono diverse varietà e combinazioni.

• Spesso sono particolarmente complicati e risultano poco comprensibili all’elettore.

Page 40: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 40

Altre variabili

Per comprendere il funzionamento dei sistemi elettorali non bisogna prendere in considerazione solo la formula, ma

occorre analizzare altre variabili

La scheda elettorale, cioè il tipo di scelta che l’elettore può

effettuare:

voto categorico, un solo candidato o una sola lista,

voto ordinale, scelta più articolata

Page 41: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 41

Altre variabili

Quanto alle liste, queste possono essere :

- bloccate, nel senso che i candidati sono eletti nell’ordine determinato dal partito

- aperte, quando gli elettori hanno la possibilità di esprimere una o più preferenze, oppure di variare l’ordine dei candidat

Quanto maggiore è la possibilità di scelta data all’elettore, tanto maggiore è, ovviamente, la sua

influenza sul risultato elettorale

Page 42: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 42

Altre variabili

Un altro elemento molto importante è il collegio elettorale.

Generalmente per collegi si intendono le aree territoriali nelle quali il territorio nazionale viene suddiviso ai fini elettorali ed ai quali

corrisponde un certo numero di seggi.

- Al riguardo si distingue tra collegi uninominali, caratteristici dei sistemi maggioritari

- e collegi, o circoscrizioni, plurinominali, normalmente utilizzati nei sistemi proporzionali

Page 43: 1°  i sistemi elettorali

Circolo Leg / Gr Settembre 2010 43

Il Circolo di Grosseto di Libertà

e Giustizia ringrazia tutti per la partecipazione