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1 G i u s e p p e C o n t i © T T O M a n a g e r - C o r s o d i L a u r e a i n B i o t e c n o l o g i e , U n i v e r s i t à d e l P i e m o n t e O r i e n t a l e a) Idee, invenzioni, brevetti, prodotti e mercato… b) Generalità sulla protezione della proprietà intellettuale: perchè, cosa, come e quando brevettare c) Requisiti fondamentali della brevettazione d) La domanda di brevetto: descrizione e rivendicazioni MODULO 1 Indice

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a) Idee, invenzioni, brevetti, prodotti e mercato…

b) Generalità sulla protezione della proprietà intellettuale: perchè, cosa, come e quando brevettare

c) Requisiti fondamentali della brevettazione

d) La domanda di brevetto: descrizione e rivendicazioni

MODULO 1

Indice

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RURALE

INDUSTRIALE

FINANZIARIA

KNOWLEDGE SOCIETY

MODULO 1a: invenzioni, brevetti, prodotti

L’evoluzione della società…

Nella società del “sapere”

il potere delle

informazioni consiste nella

possibilità di scambiarle

protezione

innovazione

sviluppo

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TECNOLOGIAComplesso di conoscenze di carattere tecnico dotato di un

valore economico

PROPRIETA’ INTELLETTUALE:Area che si interessa della protezione e valorizzazione

delle molteplici forme di creatività intellettuale e artistica

PROPRIETA’ INDUSTRIALE:Area che si interessa della protezione e valorizzazione

delle invenzioni nei vari campi della tecnica (meccanica, chimica…)

TRASFERIMENTO TECNOLOGICOMetodi e strumenti per favorire la ricaduta industriale

della tecnologia, segreta o protetta da una forma di privativa

Definizioni per partire…

MODULO 1a: invenzioni, brevetti, prodotti

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La prima fase è quella "interrogativa"

“astro nascente” : un astro nascente militare, come il radar può far vincere una guerra. Il primo computer Apple era un punto di domanda, ma il secondo, munito di un spreadsheet operativo, ha svuotato i negozi.

La terza fase, quella della "mungitura della mucca", il profitto. È in questa fase che gli inventori si ritirano nei loro laboratori. Se invece poco saggiamente cercano di tenere sotto controllo l'afflusso dei loro proventi, si ritrovano scavalcati e messi da parte da astuti chief executive che sanno come si gestisce un'attività redditizia.

Nella "fase del cane morto" la tecnologia può diventare obsoleta o talmente prevedibile che ognuno se la può realizzare da solo.

Ciclo di vita delle invenzioni

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le L’aviazione

1783 fratelli Montgolfier

1927 Charles Lindbergh primo volo transoceanico

in solitario

L’era dei jet, dei missili, l'era spazialeDopo poco la fine del Concorde

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Ha avuto una fase "interrogativa" molto lunga, i palloni di aria calda di Montgolfier, gli alianti, gli elicotteri giocattolo dei bambini. I fratelli Wright per guadagnarsi da vivere costruivano biciclette, ma conquistarono i cieli per hobby.

Una volta che l'"astro nascente" ebbe spiccato il volo ogni nazione ha voluto entrarne in possesso. I governi si incaricarono di sovvenzionare la ricerca a scopi militari. Charles Lindbergh divenne un eroe. Milioni e milioni di persone qualsiasi pagarono cifre esorbitanti pur di vedere un aeroplano o di volare essi stessi.

Arrivò poi l'era dei jet, l'era dei missili, l'era spaziale.

Dopo poco il Concorde supersonico fu messo in naftalina.

L’aviazione

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Tecnologie di SuccessoZipSemaforoAspirina

Tecnologie “Fallite”fonografobetamax

Tecnologie “Emergenti”auto elettricavideotelefono

Tecnologie di ieri, oggi e domani

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La ZIP

In principio fu il bottonePoi arrivarono lacci e stringheInfine la Cerniera lampo, ribattezzata ZIP per il suono prodotto.Pratica ma non elegante trovò impiego nell’esercito americano.Poi nella marina in una versione migliorataDopo trent’anni fa il suo ingresso nel campo della modaMa non è ancora perfetta; si inceppa e si arrugginisceDopo altri 10 anni, nel 1940 vengono prodotte le cerniere a materiale

sintetico…

Tecnologie/Prodotti di successo

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Elias Howe, l’inventore della macchina per cucire ottenne un brevetto nel 1851 per una “chiusura continua ed automatica per chiudere i vestiti”

40 anni dopo, Mr. Whitcomb Judson portò sul mercato un “gancio di chiusura”, (fig. a lato) un sistema simile al brevetto originario.Insieme al Colonnello Lewis Walker, lanciò la Universal Fastener Company

Il canadese Gideon Sundback, disegnò la zip moderna nel 1913 aumentando il numero di elementi per cm. Il brevetto per la nuova ZIP ad “elementi separabili” fu concesso nel 1917

I brevetti sulla “ ZIP”

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Il primo semaforo fu inventato da J.P.Knight e installato a Londra nel 1868. Il primo brevetto (US976939) di un semaforo automatico fu depositato a Chicago nel 1910 usando un sistema non illuminato con le scritte stop e avanti.L’invenzione dell’uso di luci verdi e rosse fu introdotta nel 1912Il brevetto (1,251,666) di James Hoge riguarda le scritte illuminate stop and move (anno 1913)Il brevetto(1,224,632) di William Ghiglieri fu il primo per il semaforo automatico illuminato (anno 1917). Nel 1920 si introdusse il giallo

Il Semaforo

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Nel 1923 Garret Morgan brevettò il modello di semaforo “moderno” che vendette alla GE. La General Electrics decise di produrre il modello a tre luci usato ancora oggi

Nel 1952 fu installato a New York il primo semaforo pedonale.

L’approdo del semaforo sul mercato

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Ippocatre  (460-377 a.C.), conosceva l'azione analgesica della linfa estratta dalla corteccia di salice.Nel Medioevo le venditrici di erbe aromatiche e medicinali facevano bollire la corteccia del salice, dopo di che somministravano l'amaro decotto alle persone afflitte da dolori. Da un certo momento in poi, però, la raccolta dei rami di salice venne proibita, perché la pianta veniva utilizzata per la fabbricazione di cesti. Fu così che il medicamento cadde in disuso. L'utilizzo dell'acido salicilico venne ripristinato nel 1806. In quell'anno, infatti, Napoleone impose il blocco continentale e divenne quindi impossibile importare dal Perù il chinino, l'antipiretico allora più diffuso. Fu così che tornarono in mente i poteri benefici dell'estratto ricavato dalla corteccia del salice.

Ma come si è arrivati poi alla produzione della piccola pasticca bianca? Il processo è stato lento e complesso… 

L’Aspirina (1/4)

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I primi studi risalgono al 1828. Nel 1838, il chimico italiano, Raffaele Piria, scoprì l'acido salicilico. Nel 1853 Charles Frédéric Gerhardt, un chimico francese, produsse l'acido acetilsalicilico, anche se in forma impura, con gusto sgradevole e spesso con riflessi negativi sulla mucosa gastrica. Il merito di aver ideato un farmaco ben tollerato dai pazienti, e

avente gli stessi effetti, va appunto a Felix Hoffmann, che può essere definito il vero e proprio inventore dell'Aspirina. Nel 1897 un giovane chimico della Bayer, Felix Hoffmann, iniziò a condurre degli studi per trovare  un composto efficace e tollerabile, per alleviare i dolori reumatici del padre, che non tollerava il salicilato di sodio. Tentò di nobilitare l'acido salicilico per migliorarne la tollerabilità e riuscì nel suo intento mediante l'acetilazione, cioè attraverso la combinazione di acido salicilico con acido acetico. Il 10 agosto 1897 egli descrisse nelle sue note di laboratorio l'acido acetilsalicilico (ASA), da lui sintetizzato in forma chimicamente pura e stabile. Prima della sua registrazione, l'ASA fu sottoposto a sperimentazione clinica - una prassi fino ad allora sconosciuta. I risultati furono così positivi che la direzione dell'azienda non esitò ad avviare la produzione del farmaco.

… Lo sviluppo del prodotto (2/4)

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Il 23 gennaio del 1899 la Farbenfabriken di Friederich Bayer & Comp. battezzò con il nome di Aspirina una sua molecola - l'acido acetilsalicilico.

Il termine è composto dalla A di "acetil" e da "spirina" che sta per acido spireico, sinonimo di salicilico.

Il 1° febbraio 1899 venne depositato il marchio Aspirina che un mese dopo, il 6 marzo, fu registrato nella lista dei marchi di fabbrica dell'Ufficio Imperiale dei Brevetti di Berlino.

Con questo nome, registrato il 6 marzo dall'ufficio imperiale Brevetti di Berlino, la Bayer & Comp. metteva in commercio l'Aspirina da 500 mg.

… Il successo sul mercato (3/4)

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Nel Trattato di Versailles, tra le condizioni imposte dai vincitori della prima guerra mondiale agli sconfitti, c'era la rinuncia della

Bayer al brevetto sull'aspirina.

Nel 1969 il medico della Nasa incluse l'aspirina nel kit di ogni astronauta in partenza per la missione lunare Apollo 11. 

Nel XX secolo è stato il farmaco più venduto

Acido acetil salicilico:1286 brevetti US e EPO dal 1970 ad oggi

Aspirina17656 brevetti US e EPO dal 1970 ad oggi

… L’impatto del prodotto (4/4)

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FASI interrogativa astro nascente mungitura cane morto

Il fattore “tempo”

ZIP lacci, stringhe militare moda sviluppo1850 1913 1930 1940

Semaforo l’idea i brevetti GE pedonale1868 1910-1920 1923 1952

FASI l’idea il prodotto il mercato lo sviluppo-le varianti

ZIP 63 17 10

Semaforo 42 13 30

Aspirina 47 45 > 100

Aspirina l’effetto il farmaco Bayer Oggi 1806 1853 1899

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le Tecnologie “fallite”

Pb tecnico: registrare, conservare e riprodurre i suoni

FONOGRAFO VS. GRAMMOFONO

1878 brevetto di Edison Berliner lavora sul disco pianoCilindro di ottone di 10cm 1887 brevetto di BerlinerFondata la Edison Speaking Co. 1893 primi dischi in commerc.No vendita prodotto 1893 nasce la Gramophone Co. Uso in Fiere o Uffici Produzione di HW e dischi1890 commerc. come juke box 1901 proc elettrolitico per duplic1901 prima duplicazione 1902 la Columbia sceglie il disco1908 cilindro in celluloide (>durata)1912 puntina di diamante (<qualità)1913 Edison passa al disco per la riproduzione musicale1929 termina la produzione del fonografo

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MERCATO Della musica, non considerato

(n° pianoforti nelle case come indicatore di successo)Degli uffici, boicottato dagli stenografi

TECNICAMENTE L’incisione laterale era vantaggiosa perchè evitava che la forza di gravità smorzasse le vibrazioni verso l’alto e amplificasse quelle verso il basso maggiore fedeltà di riproduzioneD’altra parte la velocità lineare variabile, ridotta verso il centro impediva la corretta riproduzione delle frequenze alte che necessitano di un’elevata velocità di oscillazione della

puntina

PRODUZIONE INDUSTRIALEIl disco era facile da duplicare, difficile per i cilindri

Perché Edison fallì?

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Il successo di una tecnologia dipende dal “matrimonio” dell’ USO e del FUNZIONAMENTO della stessa

Edison indovinò l’uso (c’era un mercato potenziale per la registrazione personale) e trovò un principio tecnico vincente (l’incisione di un solco usata anche per il disco) ma…La segreteria telefonica diverrà realtà anni dopo grazie all’uso del nastro magnetico, un sistema di registrazione basato su principi tecnici diversi, più adatto all’uso personale

Berliner applicò lo stesso principio tecnico ad un altro uso-mercato considerando il gramofono come discente del pianoforte!

Una questione di classificazione

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le Tecnologie “fallite” 2

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Pb tecnico: registrare, conservare e riprodurre le immagini

BETAMAX VS. VHS

1975 la Sony lancia il Betamax 1976 la JVC lancia il VHSIn un anno 30.000 pezzi venduti VHS solo per uso domestico> vel, > qualità, < dimensioni < prezzo, > durata Accordo con Sanyo e Toshiba Accordo con altre 5 case Sconto sul prezzo durata fino a 4 ore1976-1984 causa con Disney1977 registratore a 2 vel e sintoniz. 1978 stesso modello1978 ricerca dell’immagine 1979 stesso modello1984 picco di vendite (2,3mlpezzi) 1984 7 ml di pezzi venduti1988 la Sony produce VHS

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le Il lancio sul mercato Americano prevedeva che il Betamax potesse solo leggere la cassette e non registrare dalla televisione… questo per non urtare l’industria cinematografica

Mercato intermedio: per il consumatore finale la differenza di prezzo non era elevata ma il vero mercato (70%) erano i negozi di videonoleggio che noleggiavano i videoregistratori e per grandi stock una differenza di prezzo è più incisiva!

Il VHS era progettato per sopravvivere in un ambiente, preciso, il mercato consumer e c’è riuscito. Prezzo basso, sia dei lettori che dei nastri, e lunga durata delle cassette. Questo è importante per la videoregistrazione domestica, non la qualità dell’immagine.

In un mercato come l’elettronica di consumo spesso non c’è posto per due tecnologie che abbiano la stessa funzione. Quanto minore è la propensione all’acquisto dei potenziali clienti di una tecnologia, tanto più è importante la questione degli standard

Alcune considerazioni

MODULO 1a: invenzioni, brevetti, prodotti

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Questa storia è la prova che nei processi innovativi NON agisce un meccanismo di paragonabile alla selezione naturale che farebbe sopravvivere i migliori.Sulle tecnologie agisce l’ELEMENTO UMANO, nello specifico rappresentato dagli esperti di marketing e dagli ingenui consumatori disposti a dar loro ascolto, impedendo così alla soluzione migliore di affermarsi

Una questione di marketing

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L’AUTO ELETTRICA, prima era1830 primo tentativo di carrozza a propulsione elettrica1881 primo modello di auto elettrica (25 km autonomia, 20km/h)1897 primo taxi elettrico a New York1912 la Ford T a benzina aveva le stesse prestazione dell’elettrica… ma l’86% dei veicoli erano a benzina.1920 installazione avviamento elettrico sulle auto a benzina dichiarono conclusa la prima era dell’auto elettricaPerché?

Tecnologie emergenti (1)

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Gli elementi che decisero la vittoria furono:La qualità delle strade dell’epoca (auto elettrica più pesante)La miglior convenienza e reperibilità dei prodotti petroliferi vs elett.

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L’AUTO ELETTRICA, seconda era

Alla fine degli anni 60 problemi di inquinamento e la dipendenza da Paesi produttori di petrolio spinse i produttori di auto a ripensare all’auto elettrica considerando, tra l’altro che le strade ora erano asfaltate, la rete elettrica era standardizzata e capillare e l’elettricità era più conveniente.

Nel 1972 era pronto il primo modello di city car nato con l’appoggio dei media e dei grandi gruppi industriali (Ford, GM, Chrysler) ma fallì

Perché?

Tecnologie emergenti (1)

MODULO 1a: invenzioni, brevetti, prodotti

Probabilmente la lobby dei petrolieri spinse la Consumer Union a dare un giudizio negativo che influenzò i consumatori americani

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L’AUTO ELETTRICA, ultimo tentativo

Agli inizi degli anni 90 i problemi di inquinamento si fanno pressanti e le grandi case automobilistiche presentano i propri modelli: Ford, General Motors, Citroen-Peugeot, Mercedes…Tutti fallimenti

Perché?

Probabilmente i principali problemi attuali non sono di origine tecnologia ma industriale: esiste un problema di prestazione massime, di design (limitato dal peso e dalla necessità di trovare posto alla batterie)…

Le maggiori speranze del dopo-petrolio di concentrano oggi su tecnologie nuove, come l’idrogeno

Tecnologie emergenti (1)

MODULO 1a: invenzioni, brevetti, prodotti

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Le previsioni sul destino delle tecnologie appena nate sono molto rischiose(ad inizio secolo auto elettrica migliore)

Importanza dei fattori esterni che influenzano le decisioni(grandi produttori di auto, lobby, normative di riferimento)

Fidelizzazione del consumatore su alcune caratteristiche del prodotto (prestazioni delle auto a motore a scoppio)

La morale

MODULO 1a: invenzioni, brevetti, prodotti

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Il videotelefono

1931 la AT&T testò un collegamento tra due uffici di New Yorkfallito a causa della concorrenza con la televisione

broadcast1964 commercializzazione del “picture phone”…grande interesse ma nel 1972 esce di produzione1990 introduzione del Videophone 2500 anch’esso di vita breve

In Italia1995 la Telecom installava i terminali “mosaico” che permettevano le chiamate videotelefoniche ma non ebbe successo

Perché ?

Tecnologie emergenti (2)

MODULO 1a: invenzioni, brevetti, prodotti

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Il fallimento del videotelefono

Il problema è che, per quanto sia desiderabile completare una tecnologia, aggiungere funzioni ed ovviare a limitazioni tecniche, non è cosi certo che le persone vogliano farsi vedere quando parlano al telefono.

Per questioni di “tatto” e discrezione, sistemazione nella casa in zone “pubbliche”, essere sempre presentabili, impossibilità di mentire…

Tecnologie emergenti (2)

MODULO 1a: invenzioni, brevetti, prodotti

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le Il ciclo del brevetto

Problema tecnico

Ricerca

Stato dell’arte

Ricerca Soluzione alternativa

Risultato

Brevetto

Sviluppo

Mercato

Prodotti sostitutivi

MODULO 1a: invenzioni, brevetti, prodotti

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a) Idee, invenzioni, brevetti, prodotti e mercato…

b) Generalità sulla protezione della proprietà intellettuale: perchè, cosa, come e quando brevettare

c) Requisiti fondamentali della brevettazione

d) La domanda di brevetto: descrizione e rivendicazioni

MODULO 1

Indice

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le La disciplina brevettuale

La disciplina brevettuale ha la funzione

di promuovere il progresso tecnico,

cioè il miglioramento della qualità della nostra vita

La tutela brevettuale è volta a premiare non

un’intuizione felice ma la ricerca, la grande ricerca, intesa

come costoso e paziente lavoro di sperimentazione di

grandi equipes di ricercatori.

A.Vanzetti

MODULO 1b: generalità IPR

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le Brevetto = incentivo per la ricerca ?

Viviamo in un mondo imperfetto:Popolazione in aumento, Risorse = (alcune in esaurimento)

Miglior sfruttamento delle risorse

Investimenti, in ricerca

Finanziamenti pubblici non suff (% deb/PIL, % R&S/PIL)Finanziamenti privati solo se prospettiva di ritorno

Necessaria la protezione dei risultati a ricompensa di qti sforzi

No brevetto = no ricerca

MODULO 1b: generalità IPR

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Il brevetto è una necessità per la scienza e la ricerca scientifica: senza brevetto, non c'è ricerca scientifica. L'Italia è proprio l'esempio tipico: è il paese che ha il più alto numero di me too, cioè di farmaci copia. Perché è stato l'ultimo paese ad introdurre la copertura brevettale (dal 1978). Non solo non c'è stata ricerca scientifica, ma c'è stata una moltiplicazione dei me too. Gli altri paesi europei non hanno il problema che abbiamo noi: la Germania mise il brevetto sull'aspirina al Congresso di Vienna, con Clemente Metternich. Solo la Bayer può scrivere "Aspirina": questo diritto glielo dà - nientemeno! - il Congresso di Vienna. Le cure da prestare ai malati gravi sono garantite dagli accordi internazionali. Prima si consentiva il superamento del brevetto solo in caso di "emergenza"; l'ultimo accordo di Doha parla invece di possibilità di derogare dal brevetto nei casi di "necessità", che sono la realtà comune. Naturalmente, per derogare ci vuole la contrattazione. E' su questo che criticavo il Sud Africa, ha fatto pagare ai sudafricani un alto prezzo: per esempio il Ministro della Sanità del Sud Africa ha negato per molti anni la validità terapeutica dei farmaci antivirali, e insisteva a curare l'AIDS con la medicina tradizionale, lo yoga, la musica… Per anni in Sud Africa hanno negato l'emergenza AIDS…

Ivan Cavicchi, Direttore Generale di Farmindustria

Una voce dall’Industria

MODULO 1b: generalità IPR

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• Strumento di divulgazione e di esclusiva

• Base per il trasferimento tecnologico• Mezzo per accrescere l’interazione con l’industria• Fonte di reddito addizionale

• Elemento di motivazione• Elemento di imprenditorialità• Opportunità per lo sviluppo professionale• Fonte di informazione: ogni anno in Europa

sono spesi 15.000 ml€ in ricerche già svolte da altri, l’80% delle informazioni non sono contenute in altri documenti.

Effetti del brevetto

MODULO 1b: generalità IPR

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“MONOPOLIO” diretto a costituire una barriera per impedire lo sfruttamento da parte di terzi, dell’innovazione generata, in un determinato territorio e per un determinato periodo di tempo.

“FONTE DI INFORMAZIONE”

“PROTETTIVO” : tutela dell’investimento in ricerca e sviluppo

“GENERATORE DI VALORE” , valore patrimoniale e legato alla delocalizzazione della produzione, potere contrattuale in accordi tra imprese.

“ARMA CONCORRENZIALE” nella difesa o acquisizione di mercati, nell’isolamento tecnologico-produttivo del rivale, nel generare profitto complementare all’attività tradizionale.

Uso strategico del brevetto

MODULO 1b: generalità IPR

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• Un’idea nuova che consiste in una soluzione di un problema tecnico e che risulti in qualche modo vantaggiosa

• Un qualsiasi bene che, potenzialmente e per qualsiasi ragione, possa risultare più appetibile per il consumatore di altri beni simili presenti sul mercato

• Il risultato di una ricerca che abbia comportato un investimento importante

• Un segreto industriale come forma “assicurativa” rappresentata dal brevetto

Cosa conviene brevettare ?

MODULO 1b: generalità IPR

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Canalizzare e ottimizzare le proprie linee di ricerca, definendo a priori le strategie brevettuali ed accompagnando il processo produttivo dell’innovazione in tutte le sue fasi.

Proteggere e gestire la PI per costruirsi un patrimonio immateriale competitivo sia dal punto di vista formativo del proprio personale di R&S sia dal punto di vista funzionale dello strumento brevettuale.

Identificare e valutare i diritti di terze parti al fine di evitare di incorrere in contenziosi per contraffazione del brevetto di terzi

Politiche di gestione della ricerca

MODULO 1b: generalità IPR

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E’ un titolo giuridico che conferisce al titolare il diritto esclusivo di realizzare e commercializzare la propria invenzione, in un territorio e per un periodo determinato, al duplice fine di:

1. impedire ad altri di produrre, vendere o utilizzare tale invenzione senza autorizzazione

2. consentirne l’uso libero allo scadere del diritto

La legge garantisce il monopolio della attuazione e dello sfruttamento del trovato, ma pretende che:

1. ci sia una effettiva produzione e commercializzazione del bene sul territorio entro tre anni dalla concessione

2. si metta a disposizione del pubblico il contenuto dell’innovazione

3. si paghino le tasse governative

E’ un titolo giuridico che conferisce al titolare il diritto esclusivo di realizzare e commercializzare la propria invenzione, in un territorio e per un periodo determinato, al duplice fine di:

1. impedire ad altri di produrre, vendere o utilizzare tale invenzione senza autorizzazione

2. consentirne l’uso libero allo scadere del diritto

Cos’è un brevetto

MODULO 1b: generalità IPR

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Un pezzo di carta che trasforma il know-how (la semplice idea) in un prodotto negoziabile

1. E’ un asset2. E’ un investimento3. E’ una sicurezza

Cos’è un brevetto

MODULO 1b: generalità IPR

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“Ci sono in questa città, uomini di grande ingegno capaci di inventare e scoprire vari ed ingegnosi artifici. E si dovrebbe provvedere a che i lavori e gli artifici da essi inventati non possano essere contraffatti da altri che li hanno visti senza che si renda loro onore. Per questo, il Consiglio delibererà che chiunque faccia in questa città non importa quale utensile nuovo ed ingegnoso mai fabbricato nella nostra città, nel momento in cui sarà perfezionato, in modo tale da poter essere utilizzato lo dovrà registrare

all’ufficio del Provveditore del Comune. Si fa proibizione a chiunque altro, in qualunque luogo sotto la nostra giurisdizione, di fare alcun artificio simile a quello senza aver ricevutoli consenso dall’autore, questo nell’arco di dieci anni. E, pertanto, se qualcuno lo farà, l’autore lo potrà citare davanti a qualsiasi tribunale di questa città e detto ufficio lo condannerà al pagamento di 100 ducati e alla distribuzione dell’artificio. Si dà la libertà al nostro Governo di prendere ed usare l’artificio a suo piacimento con la condizione che nessun altro che non l’autore lo possa usare.”

in questa città

dovrà registrare

poter

essere utilizzato

dieci anni.

Repubblica di Venezia, 1474

MODULO 1b: generalità IPR

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Il 26 settembre 1592 Galileo Galilei venne nominato professore di matematica all'Università di Padova.

Nel 1594 Galileo inventò una macchina azionata da energia animale per

sollevare l 'acqua e ottenne dal Provveditore del Comune di Padova un "privilegio" (brevetto) per lo sfruttamento economico della sua invenzione per un periodo di 20 anni.

Un caso storico

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Il primo brevetto americano fu concesso a Samuel Hopkins di Pittsford nel Vermont in 1790Per un miglioramento in un processo di produzione di ceramica ….

Altri due brevetti furono concessi in quell’anno: uno per un particolare processo di produzione di candele e l’altro per un miglioramento ad un mulino. Furono concessi per 14 anni.

 

Il primo brevetto Americano

MODULO 1b: generalità IPR

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a) Idee, invenzioni, brevetti, prodotti e mercato…

b) Generalità sulla protezione della proprietà intellettuale: perchè, cosa, come e quando brevettare

c) Requisiti fondamentali della brevettazione

d) La domanda di brevetto: descrizione e rivendicazioni

MODULO 1

Indice

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1.Presentare CARATTERE DI NOVITÀ (requisito di novità): il trovato non deve essere già

compreso nello stato della tecnica (ciò che è stato reso accessibile al pubblico)

2. Presentare carattere inventivo (requisito di creatività): il trovato non deve risultare in modo

evidente dallo stato della tecnica per una persona esperta del ramo

3. Essere suscettibile di applicazione industriale (requisito di industrialità): il trovato deve poter essere

oggetto di fabbricazione e utilizzo in campo industriale

4. Risultare sufficientemente descritto (requisito di sufficienza di descrizione): il trovato deve

essere descritto con una ricchezza di dettagli sufficiente a consentire a una persona esperta del ramo di attuarlo

Requisiti del trovato brevettabile

MODULO 1c: requisiti del brevetto

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La novità si ha quando un trovato non ha riscontro in nessuna parte del mondo e rappresenta un Quid Novi rispetto a quanto diffuso nel mondo in forma verbale o scritta.

La novità deriva dal confronto con lo Stato della Tecnica, costituito dalla documentazione brevettuale e dalla documentazione scientifica, articoli di giornali, fiere…

Nello Stato della Tecnica è compreso il contenuto di domande di brevetto nazionale o internazionale DESIGNANTI L’ITALIA, che abbiano una data di deposito anteriore a quella della domanda italiana che siano rese pubbliche in questa data o più tardi

Stato della tecnica

MODULO 1c: requisiti del brevetto

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• Data di DEPOSITO: nascita del diritto brevettuale e in cui si determina la

novità

• Data di ACCESSIBILITA’ al Pubblico18 mesi dal deposito e decorrono gli effetti del

brevetto

• Data di CONCESSIONEGli effetti del brevetto sono definitivi retroagendo al

deposito

• Data di SCADENZALa fine del monopolio commerciale (20 anni per

B.d’invenz.)

DEPOSITO DOMANDA

12 MESI

PUBBLICAZIONEPRIORITA’

18 MESI

Importanza delle date

MODULO 1c: requisiti del brevetto

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Nel 1964 il cargo Al Kuwait, col suo carico di 6000 pecore, si rovesciò e colò a picco adagiandosi sul fondo del golfo del Kuwait, minacciando di contaminare con le carcasse in putrefazione le acque del golfo da cui, per desalinizzazione, avevano origine le risorse di acqua potabile dei kuwaitiani. Per scongiurare questo pericolo lo nave doveva essere fatta riemergere rapidamente insieme al suo carico... ... ma come?

Storiella sulla novità (da G.Colucci AIM Magazine, 2002)

MODULO 1c: requisiti del brevetto

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La compagnia danese di assicurazione si rivolse agli ingegneri della BASF e l’incarico fu affidato a Karl Kroyer. Nella zona non c’erano gru galleggianti e a Kroyer balenò l’idea di riempire il relitto di polistirolo espanso utilizzando lo Styropor®, inventato e brevettato dalla BASF nel 1950. Essendo lo Styropor® occupato al 98% da aria, secondo Kroyer questo si sarebbe sostituito all’acqua facendo così riemergere il relitto con il suo carico di pecore. In tre giorni di intenso lavoro nella nave furono pompati 27 milioni di palline di Styropor® che coinvogliarono il loro carico d’aria all’interno della nave. Funzionò e il relitto fu riportato in superficie salvando le risorse idriche dei kuwaitiani.

Storiella sulla novità (da G.Colucci AIM Magazine, 2002)

MODULO 1c: requisiti del brevetto

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Per un metodo tanto geniale non si trascurò di depositare in tutta fretta una domanda di brevetto. Al funzionario dell’ufficio brevetti tedesco il metodo descritto nella domanda risvegliò ricordi delle sue letture da bambino. Rintracciò un fumetto di Walt Disney del 1949 in cui Paperino, insieme a Qui, Quo a Qua, recuperava uno yacht di Zio Paperone dal fondo del mare riempiendolo di palline da ping pong. Il funzionario concluse sostenendo che, anche se il metodo oggetto della domanda non era mai stato impiegato prima di allora, era però stato descritto quindici anni prima. La domanda di brevetto fu pertanto respinta per mancanza di novità.

Walt Disney 1949

Storiella sulla novità (da G.Colucci AIM Magazine, 2002)

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1. Presentare carattere di novità (requisito di novità): il trovato non deve essere già

compreso nello stato della tecnica (ciò che è stato reso accessibile al pubblico)

2. Presentare CARATTERE INVENTIVO (requisito di creatività): il trovato non deve risultare in

modo evidente dallo stato della tecnica per una persona esperta del ramo

3. Essere suscettibile di applicazione industriale (requisito di industrialità): il trovato deve poter essere

oggetto di fabbricazione e utilizzo in campo industriale

4. Risultare sufficientemente descritto (requisito di sufficienza di descrizione): il trovato deve

essere descritto con una ricchezza di dettagli sufficiente a consentire a una persona esperta del ramo di attuarlo

Requisiti del trovato brevettabile

MODULO 1c: requisiti del brevetto

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Il requisito della creatività (o del carattere inventivo) richiede che l'invenzione, per un tecnico del ramo, non consegua in modo ovvio dallo stato della tecnica.

Il giudizio di originalità accerta se un tecnico medio del ramo al quale l’invenzione attiene avrebbe senza sforzo raggiunto la medesima soluzione al problema tecnico risolto dall’invenzione.

Indizi dell’originalità:Maggior o minor utilità dell’invenzioneQuantità di tempo da quando l’invenzione è evidente a quando è

realizzata (>tempo <l’evidenza)Presenza di pregressa e infruttosa attività di ricerca altrui

Successo ottenuto ex post dall’invenzione per la sua utilità

Originalità o attività inventiva

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NOVITÀ un solo documento di riferimento:

Concetto inventivo A, B e CDocumenti di riferimento 1: A e BDocumento di riferimento 2: B e C

ORIGINALITA’, combinazione di più documenti

Concetto inventivo A, B e CDocumenti di riferimento 1: A e BDocumento di riferimento 2: B e C

Novità vs. Originalità

MODULO 1c: requisiti del brevetto

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1. Presentare carattere di novità (requisito di novità): il trovato non deve essere già

compreso nello stato della tecnica (ciò che è stato reso accessibile al pubblico)

2. Presentare carattere inventivo (requisito di creatività): il trovato non deve risultare in modo

evidente dallo stato della tecnica per una persona esperta del ramo

3. Essere suscettibile di APPLICAZIONE INDUSTRIALE (requisito di industrialità): il trovato deve essere atta

ad avere applicazione industriale, deve poter essere oggetto di fabbricazione e utilizzo in campo industriale, in pratica deve essere tecnicamente realizzabile

4. Risultare sufficientemente descritto (requisito di sufficienza di descrizione): il trovato deve

essere descritto con una ricchezza di dettagli sufficiente a consentire a una persona esperta del ramo di attuarlo

Requisiti del trovato brevettabile

MODULO 1c: requisiti del brevetto

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Non soddisfacenti al requisito dell'industrialità sono i trovati consistenti essenzialmente in:

•creazioni estetiche; •teorie scientifiche, leggi fisiche, scoperte, formule e

metodi matematici, presentazioni di informazioni, codici di scrittura, metodi relativi ad attività mentali (di apprendimento, di progetto, etc.);

•programmi per elaboratori; •regole di gioco; •metodi commerciali e pubblicitari; •metodi di chirurgia, terapeutici o diagnostici, varietà

animali e metodi per il loro ottenimento.

Ciò non esclude tuttavia la brevettabilità di prodotti, dispositivi o soluzioni tecniche che si avvalgano o che servano alla realizzazione di dette teorie, formule, leggi, scoperte, programmi, etc.

commerciali

Industrialità

MODULO 1c: requisiti del brevetto

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42 brevetti sul sistema “Built to order”, nuovo modello per attività commerciali

i brevetti proteggono la connessione del sistema degli ordini online con il flusso continuo di produzione, distribuzione e assistenza postvendita

1999: uso di licenze incrociate con IBM per un valore pari a 16 miliardi di €

IBM corrisponde a DELL la fornitura di componenti a basso costo

BREVETTO < COSTO di PRODUZIONE

Case study: Dell Computer

MODULO 1c: requisiti del brevetto

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1. Presentare carattere di novità (requisito di novità): il trovato non deve essere già

compreso nello stato della tecnica (ciò che è stato reso accessibile al pubblico)

2. Presentare carattere inventivo (requisito di creatività): il trovato non deve risultare in modo

evidente dallo stato della tecnica per una persona esperta del ramo

3. Essere suscettibile di applicazione industriale (requisito di industrialità): il trovato deve poter essere

oggetto di fabbricazione e utilizzo in campo industriale

4. Risultare SUFFICIENTEMENTE DESCRITTO (requisito di sufficienza di descrizione): il trovato deve

essere descritto con una ricchezza di dettagli sufficiente a consentire a una persona esperta del ramo di attuarlo

Requisiti del trovato brevettabile

MODULO 1c: requisiti del brevetto

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a) Idee, invenzioni, brevetti, prodotti e mercato…

b) Generalità sulla protezione della proprietà intellettuale: perchè, cosa, come e quando brevettare

c) Requisiti fondamentali della brevettazione

d) La domanda di brevetto: descrizione e rivendicazioni

MODULO 1

Indice

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Il procedimento di brevettazione si apre con la

domanda presentata, (all’Ufficio Centrale Brevetti o agli

Uffici provinciali dell’industria, commercio e

artigianato) dal titolare del diritto al brevetto avente

per oggetto una sola invenzione ed esposta in modo

chiaro e completo affinché un esperto del ramo possa

attuarla

www.minindustria.it

www.mi.camcom.it

Come brevettare

MODULO 1d: la domanda di brevetto

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Nel modulo di domanda di brevetto occorre indicare:

• Nome, cognome, nazionalità e domicilio del richiedente e

del mandatario (se c’è)

• Designazione dell’inventore

• Priorità (se rivendicata)

• Titolo dell’invenzione o del modello : esprime i caratteri e lo

scopo dell’invenzione

• Riassunto: contiene un riassunto conciso in cui si indica

l’ambito tecnico di appartenenza e il problema risolto

• Descrizione e disegni: hanno la funzione di dimostrare che

l’autore ha compiuto quella invenzione e di renderla attuabile da parte di una persona esperta

• Rivendicazioni: indicano ciò che si intende debba formare

oggetto del brevetto con lo scopo di definire l’oggetto della esclusiva

Domanda di brevetto

MODULO 1d: la domanda di brevetto

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Prima pagina brevetto EPO

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Cono gelato motorizzato

Un nuovo divertente contenitore che sostiene, mette in rotazione e consente di scolpire una porzione di gelato, o di cibo similmente malleabile, mentre viene consumato. Comprende: una struttura per tenerlo in mano, una parte rotante sostenuta dalla struttura e adatta a ricevere e contenere una porzione di gelato, o di cibo di simile consistenza, e un meccanismo contenuto nella struttura che fornisce il moto alla parte rotante così da mettere il suo contenuto in rotazione contro una lingua tirata fuori da una persona.

Prima pagina brevetto USA

MODULO 1d: la domanda di brevetto

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Un metodo per non perdere l’ombrello

Altro brevetto USUn metodo e un dispositivo che aiuta a riprendere un ombrello lasciato in un edificio e che comprende un occhiello sul manico dell'ombrello con una targhetta identificativa in plastica attaccata con una clip attraverso l'occhiello. La targhetta identificativa viene sganciata dall'ombrello quando l'ombrello viene lasciato all'ingresso di un edificio e viene immediatamente agganciata all'anello del portachiavi dell'automobile o di casa. Se l'ombrello viene dimenticato, il successivo uso delle chiavi ricorda automaticamente che l'ombrello è stato lasciato. Dopo aver recuperato l'ombrello, La targhetta identificativa viene sganciata dall'anello del portachiavi e riagganciata all'occhiello sul manico dell'ombrello per poter essere nuovamente utilizzata.

MODULO 1d: la domanda di brevetto

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Questa invenzione riguarda un metodo per evitare di dimenticare l'ombrello quando si lascia un edificio. Quasi tutti hanno dimenticato e quindi perso un certo numero di ombrelli durante la loro vita. E' un problema comune, ma nessuna soluzione efficace è stata proposta. Le persone sono così abituate a perdere l'ombrello che è comunemente accettato che gli ombrelli si dimentichino e si perdano. Sfortunatamente questa situazione ha peggiorato la qualità degli ombrelli e penalizzato il mercato degli ombrelli di elevata qualità. In particolare il mercato degli ombrelli di alta moda è stato fortemente danneggiato perché gli acquirenti non considerano gli ombrelli come proprietà permanenti. Del resto i parasole da signora, gli ombrelli eleganti da uomo così come i bastoni da passeggio una volta erano inclusi fra i prodotti di alta moda. Recentemente gli ombrelli e i bastoni sono stati relegati a… .

oggetti di puro uso pratico senza più considerarli oggetti di alta moda. Naturalmente il termine ombrello è inteso, in senso lato, anche come parasole, bastone e prodotti simili. Sebbene il tipico posto dove si perdono gli ombrelli sia un ristorante o un negozio, occorre riconoscere che l'ombrello si perde anche nelle abitazioni private quando per l'ospite diventa difficile ricordare di chi è l'ombrello lasciato dopo una serata fra amici. Un metodo per ricordarsi di riprendere l'ombrello deve essere efficace indipendentemente dal luogo dove si lascia l'ombrello stesso. I termini ristorante o negozio saranno usati nel seguito per indicare ogni luogo dove è possibile lasciare un ombrello quando si entra in un edificio.Nessuno dei dispositivi o dei metodi a\llo stato dell'arte ha soddisfatto questa esigenza né ottenuto i risultati dell'oggetto descritto di seguito.

La descrizione

MODULO 1d: la domanda di brevetto

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Panoramica sullo stato attuale dell’arte (evidenziando che cosa esiste ed è noto già per risolvere le problematiche che stanno alla base della nuova invenzione)

Scopo dell’invenzione (ovvero che cosa l’invenzione vuole

risolvere)

Descrizione dei vantaggi che offre ed il modo in cui risolve il

problema proposto

Esplicazione del contenuto delle tavole di disegno

descrivendo che cosa si indichi con ogni numero ed un

approfondimento sulle caratteristiche costruttive dell’invenzione

(raffigurate in assonometria, ed in alcuni casi anche in sezione)

Particolari costruttivi e di funzionamento dell’oggetto

spiegando come è fatto e perché è fatto così, i vantaggi che offre

costruirlo in un certo modo piuttosto che in un altro.

La descrizione

MODULO 1d: la domanda di brevetto

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Rivendicazioni: indicano ciò che si intende debba formare oggetto del brevetto con lo scopo di definire l’oggetto della esclusiva

Sebbene questa invenzione sia stata descritta in riferimento alla specifica e concreta realizzazione mostrata nel presente documento, non deve essere considerata limitata ai dettagli indicati e il brevetto deve considerarsi comprensivo delle modifiche e dei cambiamenti che possono derivare dalle seguenti rivendicazioni.Io rivendico:1. Un metodo per aiutare le memoria a ricordare, lasciando un edificio, di riprendersi l'ombrello dal posto dove è stato lasciato entrando nell'edificio medesimo, il metodo comprende:

(a) un occhiello sul manico dell'ombrello utile per agganciare una clip,(b) una targhetta con una clip per essere attaccata all'occhiello,(c) un sistema di identificazione sull'ombrello e sulla targhetta che indichi visivamente che l'ombrello e la targhetta vanno insieme,(d) di agganciare la targhetta all'occhiello dell'ombrello,(e) di sganciare la targhetta dall'ombrello entrando in un edificio,(f) ...

2. ...3. Il metodo della rivendicazione 1 nel quale l'occhiello è ricavato direttamente all'estremità del manico dell'ombrello.4. ...5. Il metodo della rivendicazione 1 nel quale il sistema di identificazione è un disegno sulla superficie della targhetta e un disegno essenzialmente identico, a meno delle dimensioni, sul tessuto dell'ombrello.6. Il metodo della rivendicazione 5 nel quale il disegno è un fiore.7. ...

Rivendicazioni

MODULO 1d: la domanda di brevetto

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La domanda di brevetto (nazionale ed europeo) può

essere depositata da ogni persona fisica o giuridica,

indipendentemente dalla nazionalità, dal luogo di

residenza e dall’attività.

La domanda può indicare uno o più coinventori.

La domanda può indicare uno o più cotitolari

CHI può depositare

MODULO 1d: la domanda di brevetto

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Alla scadenza dei venti anni dalla data di deposito

Per rinuncia del titolare

Se non vengono corrisposte le tasse entro i termini.

Se il trovato non viene attuato, o viene attuato in misura insufficiente al fabbisogno del Paese, entro due anni dalla concessione della prima licenza obbligatoria.

Il brevetto decade

MODULO 1d: la domanda di brevetto

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Se è privo dei requisiti richiesti

Se rientra in una delle fattispecie espressamente escluse dalla brevettabilità

Se la descrizione non è sufficientemente chiara e completa

Se il titolare non aveva diritto ad ottenerlo

Se la domanda iniziale è stata modificata in modo da travalicare i confini e l’ambito di protezione dell’invenzione originariamente rivendicata

Nullità del brevetto

MODULO 1d: la domanda di brevetto

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Diritti materiali (per il titolare):

Consistono nel diritto esclusivo di attuare l’invenzione e di trarne profitto nel territorio dello Stato in cui è concesso. Sono trasferibili

Diritti morali (per l’inventore):Consistono nel riconoscimento di essere l’Autore dell’invenzione. Non sono trasferibili e quindi sono inalienabili

Diritti derivanti dal brevetto

MODULO 1d: la domanda di brevetto