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Scritto da Ettore M. 1 Pubblicato da www.agapornisitalia.com
Nota personale
Il mio nick è Dacrion, saluto tutti gli iscritti di AgapornisItalia e colgo l’occasione per rinnovare i
miei complimenti all ‘ amministratore di questo bellissimo forum. Avevo in mente già da un po’ di
realizzare una piccola guida riguardo le mutazioni degli agapornis e ringrazio Duffy il nostro
moderatore , che personalmente considero innanzitutto un amico, per avermi stimolato nella sua
realizzazione.
L’intento della guida, che non vuole essere un trattato di genetica, è quello di fornire alcune
nozioni di base sulle mutazione e di avvicinare gli utenti a questo bellissimo mondo in grado di
dare tante soddisfazioni.
1. GENI –ALLELI-CROMOSOMI
Il gene è una sequenza di DNA che reca le istruzioni per determinare la comparsa di un certo
carattere. I geni sono disposti lungo strutture dette cromosomi situati nel nucleo della cellula. Un
cromosoma contiene molti geni, ciascuno dei quali occupa una determinata posizione (locus) sul
cromosoma. Ogni cellula somatica (cellule che costituiscono il corpo) possiede una coppia di
cromosomi (diploidia). Le cellule germinali ovulo e spermatozoo fanno eccezione, infatti,
possiedono un solo cromosoma e vengono dette aploidi. L’unione di ovulo e spermatozoo
ristabilisce la condizione diploide nello zigote (uovo fecondato) ed il nuovo essere vivente che ne
conseguirà avrà metà patrimonio genetico del padre e metà della madre. Il numero dei cromosomi
può variare di molto da specie a specie; i roseicollis, come nella specie umana (nelle altre specie di
agapornis non si sa di preciso), presentano 23 coppie di cromosomi di cui 22 coppie di cromosomi
omologhi, detti autosomi (cioè del corpo), identici per forma e dimensioni ed una coppia di
cromosomi omologhi sessuali, identici nei maschi (ZZ) e con marcate differenze nelle femmine
(ZW). Nella specie umana invece è il contrario, i cromosomi sessuali maschili sono differenti (XY),
quelli femminili identici (XX). I geni, ad eccezione dei cromosomi sessuali femminili, si presentano
in coppie, uno per ogni cromosoma che costituisce la coppia omologa. I geni che occupano
posizioni corrispondenti lungo la coppia di cromosomi omologhi sono detti alleli; se la coppia di
alleli è identica si dice che l’organismo è omozigote (coppia di uguali) per quel gene, se la coppia di
alleli è diversa si dice che l’organismo è eterozigote (coppia di diversi) per quel gene.
Scritto da Ettore M. 2 Pubblicato da www.agapornisitalia.com
Coppia di cromosomi omologhi
Parliamo di mutazione quando il genotipo(costituzione genetica di un individuo) può essere
tramandato alla prole; non basta ,infatti, avere un fenotipo (caratteristiche esteriori osservabili
come colore e morfologia) diverso per parlare di mutazione.
Negli agapornis le mutazioni hanno tre diverse modalità di trasmissione: autosomica(non riguarda
i cromosomi sessuali) recessiva , autosomica dominante, sesso legata recessiva.
Il locus bl contiene il gene bl riguardante la
mutazione blu; entrambi i cromosomi portano lo
stesso allele del gene bl non mutato. Questo
soggetto è omozigote per il gene blu non mutato
Ciascun cromosoma porta un allele differente del
gene bl, infatti un allele è mutato e l’altro non è
mutato. Questo soggetto è eterozigote per il
gene bl.
Entrambi i cromosomi portano il gene
bl mutato. Questo soggetto è
omozigote per il gene bl mutato.
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2. Mutazione autosomica recessiva
Innanzitutto bisogna dire che un gene si definisce recessivo quando è più “debole” rispetto all’
allele ancestrale(cioè non mutato) che verrà quindi definito dominante. Il gene dominante infatti
oscurerà l’allele mutato e la mutazione non sarà visibile, per far sì che la mutazione si esprima
fenotipicamente c’è bisogno che entrambi gli alleli siano mutati.
Numeriamo, per semplificare, da 1 a 4 i cromosomi paterni e materni; dobbiamo sempre tener
presente che i nuovi nati potranno ereditare tanto il cromosoma 1 che il cromosoma 2 del padre e
la stessa cosa vale ovviamente anche per i cromosomi 3 e 4 della madre. In totale quindi avremo 4
possibili combinazioni.
Maschio verde ancestrale X femmina blu
1 2 3 4
1 3
2 3
1 4
2 4
Tutti i nuovi nati , avendo un solo allele mutato sono ibridi , saranno fenotipicamente verdi ma
tutti portatori della mutazione blu( prima legge di Mendel). Essendo la mutazione autosomica il
sesso non è rilevante ,sia maschi che femmine possono essere portatori della mutazione.
coppia di autosomi paterni
il locus blu non è mutato su
nessuno dei 2 cromosomi.
Colore verde ancestrale
Coppia di autosomi materni
il locus blu è mutato su entrambi i
cromosomi.
Soggetto mutato di colore blu
Scritto da Ettore M. 4 Pubblicato da www.agapornisitalia.com
Maschio verde portatore di blu x femmina verde portatore di blu
maschio femmina
1 2 3 4
1 3
2 3
1 4
2 4
Dall’incrocio di 2 individui ibridi (prima generazione) per il colore, in seconda generazione avremo
4 individui di cui la metà ibridi con verde1 dominante, un puro per il colore verde ed un puro per il
colore blu (seconda legge di Mendel).
In percentuale possiamo avere il 25% (1 su 4) di soggetti omozigoti verdi , il 25% (1 su 4) di soggetti
omozigoti blu ed il 50% (2 su 4) di soggetti verdi portatori di blu eterozigoti.
1 La legge di Mendel prevede i colori giallo e verde, qui la legge è stata adattata al caso trattato.
Verde/blu
Verde/blu
Blu
Verde
Scritto da Ettore M. 5 Pubblicato da www.agapornisitalia.com
Maschio blu x femmina verde/blu
1 2 3 4
1 3
2 3
1 4
2 4
Da questo incrocio otteniamo piccoli al 50% blu ed al 50% verde/blu
Scritto da Ettore M. 6 Pubblicato da www.agapornisitalia.com
3. Mutazione autosomica dominante
Un gene si definisce dominante quando è più “forte” rispetto all’allele non mutato (ancestrale) e
ne influenza il fenotipo.
Detto più semplicemente , basterà che un solo cromosoma sia interessato dalla mutazione
affinchè essa si manifesti nel fenotipo.
Nel caso della mutazione dominante, qualora essa sia presente solo su uno dei due cromosomi ,
si definisce SF(singolo fattore) , se presente su entrambi i cromosomi omologhi si parla di
DF(doppio fattore)
Si posso avere diverse forme di dominanza:
Dominanza completa : il soggetto che sia a singolo o doppio fattore, non presenta differenza nel
fenotipo; ad esempio è il caso del pezzato dominante.
Dominanza incompleta : negli agapornis si parla di dominanza incompleta quando il fenotipo è
differente a seconda che il soggetto sia a singolo o doppio fattore ; è il caso del fattore viola e dei
fattori scurenti.
Codominanza : negli agapornis si parla di codominanza quando nessuno dei due alleli prevale
sull’altro ed ognuno influenza il fenotipo al 50%.
Scritto da Ettore M. 7 Pubblicato da www.agapornisitalia.com
Maschio verde ancestrale X femmina verde con singolo fattore scurente
Nella dicitura MUTAVI :
Maschio verde X Femmina D verde
1 2 3 4
1 3
2 3
1 4
2 4
50% verdi ancestrali ; 50% verdi con un fattore scurente(D verde)
Fattore scurente
il soggetto presenta un
fenotipo diverso dal
verde ancestrale
Soggetto verde ancestrale
Soggetto verde ancestrale
Soggetto D verde
Soggetto D verde
Scritto da Ettore M. 8 Pubblicato da www.agapornisitalia.com
Maschio verde con singolo fattore scurente x femmina verde con singolo fattore scurente
Nella dicitura MUTAVI:
Maschio D verde X Femmina D verde
1 2 3 4
1 3
2 3
1 4
2 4
25% senza fattori scurenti (verde) ; 50% con singolo fattore scurente(D verde); 25% con doppio
fattore scurente(DD verde).
Soggetto privo di fattori
scurenti.
Colore verde ancestrale
Soggetto D verde
Soggetto con 2 fattori
scurenti (DD verde).
Fenotipo diverso dal D verde
Soggetto D verde
Scritto da Ettore M. 9 Pubblicato da www.agapornisitalia.com
Doppio fattore scurente( DD verde) X verde ci dà : 100% D verde
Doppio fattore scurente(DD verde) X singolo fattore scurente(D verde) ci dà: 50% D verde ; 50%
DD verde
Doppio fattore scurente DD verde X doppio fattore scurente DD verde ci dà : 100% DD verde
Le medesime regole valgono anche per il fattore Viola!
4. Mutazioni sesso legate recessive
Come abbiamo detto all’inizio, negli uccelli i maschi hanno due cromosomi sessuali Z, ciò significa
che i maschi possono essere portatori di mutazioni sesso legate recessive. Le femmine, al
contrario, non hanno due cromosomi sessuali Z bensì un cromosoma Z ed un cromosoma W; il
cromosoma W non contiene informazioni per il colore ; questo comporta che una femmina non
potrà in nessun caso essere portatrice di mutazioni sesso legate recessive! Avendo ,infatti, un solo
cromosoma Z, qualora il gene fosse mutato sul suo unico cromosoma attivo per il colore, essa
manifesterà la mutazione!
Scritto da Ettore M. 10 Pubblicato da www.agapornisitalia.com
Maschio lutino X Femmina verde
1 2 3
4
Z Z Z W
1 3
Z Z
2 3
Z Z
1
4
Z W
2
4
Z W
In percentuale potremmo avere : il 50% dei maschi verdi portatori di ino ed il 50% delle
femmine lutino
Il locus ino è mutato su entrambi
i cromosomi del maschio per cui
la mutazione si manifesterà. Tale
soggetto, nella serie verde,
viene chiamato lutino.
Combinando la mutazione ino
con la blu otterremo l’ albino.
Maschio verde/ino
Il soggetto ha 2 cromosomi Z ,quindi
è un maschio ; soltanto il locus di un
cromosoma è mutato per cui non
manifesterà la mutazione ma ne sarà
portatore!
Maschio verde/ino
Femmina lutino
Il soggetto ha un cromosoma Z
ed un cromosoma W per cui è
una femmina; avendo un solo
cromosoma attivo per il colore
manifesterà la mutazione!
Femmina lutino
Scritto da Ettore M. 11 Pubblicato da www.agapornisitalia.com
Maschio verde/ino X Femmina lutino
1 2 3
4
Z Z Z W
1 3
Z Z
2 3
Z Z
1
4
Z W
2
4
Z W
25% di probabilità di ottenere maschi lutino , 25% maschi verde/ino , 25% femmine lutino , 25%
femmine verde
Scritto da Ettore M. 12 Pubblicato da www.agapornisitalia.com
Maschio verde/ino X femmina verde
1 2 3
4
Z Z Z W
1 3
Z Z
2 3
Z Z
1
4
Z W
2
4
Z W
25% maschi verde/ino , 25% maschi verde , 25% femmine lutino , 25% femmine verde
Le medesime regole valgono per tutte le altre mutazioni sesso legate recessive!
NOTA : le mutazioni sesso legate sono presenti solo nella specie roseicollis!
Scritto da Ettore M. 13 Pubblicato da www.agapornisitalia.com
5. Cenni sulla struttura delle piume negli agapornis
Struttura di una penna:
1. Vessillo
2. Rachide
3. Barba
4. Barbula
5. Calamo
I pigmenti nelle piume degli inseparabili sono 2 : eumelanina dicolore nero e la psittacofulvina di
colore rosso , arancio , giallo.
Sezione di una barba di un soggetto verde ancestrale al microscopio
Il cerchio esterno prende il nome di
corteccia contenente
psittacofulvina gialla
Zona spugnosa
Granuli di eumelanina Cellule midollari - vacuoli
Scritto da Ettore M. 14 Pubblicato da www.agapornisitalia.com
Il colore verde che vediamo negli inseparabili non è dato, come si potrebbe pensare, da pigmenti
verdi, ma dalla distorsione della luce causata dalla struttura della piuma e dai pigmenti. Gran parte
della luce che penetra nel vessillo oltrepassa la corteccia e viene attirata dai granuli di eumelanina
nera che sono raggruppati attorno ai vacuoli (la restante parte di luce viene semplicemente
riflessa); all’interno della zona spugnosa per interferenza dei raggi luminosi si genera la luce blu. La
riflessione della luce blu presente nella zona spugnosa unita a quella gialla generata dalle
psittacofulvine gialle presenti nella corteccia, porta al colore verde. Queste piume che, grazie alla
loro particolare struttura sono in grado di riflettere luce blu, vengono dette strutturali. Allo stesso
modo il colore blu che ne scaturisce viene detto blu strutturale. E’ da dire che non in tutte le
piume è attiva la zona spugnosa; nelle piume della testa, ad esempio, il colore è dato dall’
estensione e dalla quantità dei pigmenti presenti nelle barbe e nelle barbule delle piume; motivo
per il quale ogni specie di agapornis ha un suo caratteristico colore del piumaggio.
Per quanto detto si intuisce che, se una mutazione altera o inibisce totalmente i pigmenti o
modifica la struttura della zona spugnosa, inevitabilmente cambierà anche il colore del soggetto
affetto dalla mutazione. Riportiamo alcuni esempi:
Nelle quattro specie di agapornis con anello oculare bianco la mutazione ino autosomica recessiva
inibisce totalmente la produzione di eumelanina, ciò comporta la mancata interferenza della luce
all’interno della zona spugnosa e di conseguenza non si genera luce blu all’interno delle piume; il
risultato sarà un uccello dove è presente soltanto la psittacofulvina (che in questo caso resta
inalterata), quindi totalmente giallo dove prima era verde!
La mutazione blu, al contrario, inibisce totalmente la psittacofulvina. Questo comporta che
all’interno della corteccia non sarà più presente la psittacofulvina per cui la luce blu strutturale
(che in questo caso continuerà a generarsi nella zona spugnosa) non si “miscelerà” a quella gialla
normalmente presente nella corteccia. Il risultato sarà un uccello blu dove prima era verde!
Un soggetto con entrambe le mutazioni, ino autosomico recessivo e blu, sarà privo sia di
eumelanina che di psittacofulvina per cui apparirà completamente bianco.
Le mutazioni dette strutturali, come il fattore viola ed i fattori scurenti, provocano appunto un
cambiamento nella struttura delle piume. Il fattore scurente, infatti, provoca un ristringimento
della zona spugnosa. L’eumelanina presente nel centro della piuma avrà quindi un’ incidenza
maggiore e ne scaturirà una luce blu strutturale più scura che attraversando la corteccia ci darà
come risultato finale un verde più scuro.
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Di seguito un elenco delle mutazioni più comuni degli agapornis:
Mutazione dell ‘ eumelanina
ino (autosomica recessiva) , ino (sesso-legata recessiva) , cinnamon (sesso-legata reccessiva) ,
pastello(autosomica recessiva) , pallido(sesso-legata recessiva) , orlato diluito (autosomica
recessiva ) , diluito(autosomica recessiva), orlato dominante ( autosomica dominante incompleta )
, pezzato dominante( autosomica dominante completa) , pezzato recessivo(autosomica recessiva) ,
pale fallow(autosomica recessiva).
Mutazioni della psittacofulvina
Autosomiche recessive
blu , aqua , turquoise , faccia arancio.
testa pallida (autosomica dominante incompleta)
Mutazione che altera la distribuzione dei pigmenti ( psittacofulvina – eumelanina)
Sesso-legata recessiva
Opalino
Mutazione della struttura delle piume
Autosomiche dominanti incomplete
viola , fattori scurenti.
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Ettore M.
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