1 ELABORATO A CURA QUADRO STRATEGICO NAZIONALE PER LA POLITICA REGIONALE DI SVILUPPO 2007 - 2013...
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ELABORATO A CURA
QUADRO STRATEGICO QUADRO STRATEGICO NAZIONALE PER LA NAZIONALE PER LA
POLITICA REGIONALE POLITICA REGIONALE DI SVILUPPO 2007 - 2013DI SVILUPPO 2007 - 2013
ELABORATO A CURA DI MARIA LOCOCO, LUCA MAROLO, ALESSANDRO MENOZZIE GIUSEPPE TALARICO
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Cos’è il QSNCos’è il QSN
E’ un documento previsto dall’art. 25 E’ un documento previsto dall’art. 25 della bozza di regolamento della bozza di regolamento generale sui fondi strutturali generale sui fondi strutturali europeieuropei
Ha il compito di di tradurre gli Ha il compito di di tradurre gli obiettivi prefissati dall’Ue in indirizzi obiettivi prefissati dall’Ue in indirizzi strategici e in alcuni indirizzi strategici e in alcuni indirizzi operativioperativi
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La politica regionale: La politica regionale: caratteristichecaratteristiche
Intenzionalità dell’obiettivo Intenzionalità dell’obiettivo territorialeterritoriale
AggiuntivitàAggiuntività
Questi elementi differenziano la politica regionale da quella ordinaria
Alla politica regionale di sviluppo è stato affidato in genere il compito di compensare la sottoproduzione di beni pubblici locali, precondizione per ogni processo di crescita
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La politica regionale e quella La politica regionale e quella ordinaria a confrontoordinaria a confronto
Politica regionalePolitica regionale
Politica ordinariaPolitica ordinaria
Persegue i propri obiettivi trascurando le differenze nei livelli di sviluppo
Tutti gli obiettivi di competitività devono essere raggiunti da tutti i territori regionali, soprattutto quelli più svantaggiati
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Il QSN 2007-2013: Il QSN 2007-2013: gli attori coinvoltigli attori coinvolti
Stato centraleStato centrale RegioniRegioni Enti localiEnti locali Parti economiche e socialiParti economiche e sociali
In Italia la politica regionale comunitaria si è congiunta con la politica regionale nazionale
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Il contestoIl contesto Tendenze socioeconomiche Tendenze socioeconomiche Pari opportunitàPari opportunità
Contesto territoriale e stato dei servizi Contesto territoriale e stato dei servizi ambientaliambientali
Tendenze socioeconomiche delle aree ed Tendenze socioeconomiche delle aree ed elementi di scenarioelementi di scenario
Specificità e disparità territorialiSpecificità e disparità territoriali
Pil, produttività, R&S, occupazione, istruzione
Di genere, non discriminazione
Pianificazione e gestione del territorio, dotazione di infrastrutture ambientali e qualità dei servizi, cambiamento climatico e qualità dell’aria
Qualità dei servizi collettivi, livello delle competenze, R&S, mercato dei capitali
Cambiamento negli equilibri economici mondiali, vicinanza tra scienza e tecnologia, evoluzione demografica, riforme
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Il MezzogiornoIl Mezzogiorno
Aree Obiettivo ConvergenzaAree Obiettivo Convergenza
Aree Obiettivo CompetitivitàAree Obiettivo Competitività
Abruzzo, Molise, Sardegna
Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia
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La politica regionale: La politica regionale: impostazione teorica impostazione teorica
ed esperienzeed esperienze
Schema concettuale a sostegno Schema concettuale a sostegno di tre linee di interventodi tre linee di intervento
1.1. Produzione di beni pubblici locali e di Produzione di beni pubblici locali e di reterete
2.2. Azione di promozione del capitale umano Azione di promozione del capitale umano e R&Se R&S
3.3. Efficacia dei mercati dei servizi e dei Efficacia dei mercati dei servizi e dei capitali e concorrenzacapitali e concorrenza
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L’azione pubblicaL’azione pubblica
A livello centraleA livello centrale
A livello localeA livello locale
CooperativaCooperativa
Governare l’allocazione dei fondi fra territori e priorità
Interconnessione tra risorse e interesse dei territori
Tra centrale verso e con il locale
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Lezioni dall’esperienza Lezioni dall’esperienza 2000-20062000-2006
1.1. Apprendimenti su capitale umano e Apprendimenti su capitale umano e società della conoscenzasocietà della conoscenza
2.2. Apprendimenti su qualità della vita e Apprendimenti su qualità della vita e territorioterritorio
3.3. Apprendimenti su valorizzazione e Apprendimenti su valorizzazione e competitività dei sistemi territorialicompetitività dei sistemi territoriali
4.4. Apprendimenti in tema di costruzione Apprendimenti in tema di costruzione di capacità nell’amministrazionedi capacità nell’amministrazione
5.5. Lezioni generali di discontinuitàLezioni generali di discontinuità
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Istruzione e formazione del capitale Istruzione e formazione del capitale umanoumano
Formazione e politiche attive del Formazione e politiche attive del lavoro basate sulla promozione delle lavoro basate sulla promozione delle competenzecompetenze
Ricerca e innovazioneRicerca e innovazione
Società dell’informazioneSocietà dell’informazione
1. Apprendimenti su capitale umano e società della
conoscenza
•Buoni risultati nella diminuzione della dispersione scolastica, aumento tassi di scolarizzazione, qualità servizio scolastico, sviluppo dell’informatizzazione nelle scuole – Servono però altri investimenti per colmare il gap del Mezzogiorno
• Sia formazione primaria (Centronord) che superiore (Sud)
•Nelle aree Obiettivo 1 preponderanza di azioni formative tradizionali invece che policy mix
•Scarsi risultati nel rafforzare il legame industria-università
•Esigenza di strutture tecniche di supporto
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2. Apprendimenti su qualità della 2. Apprendimenti su qualità della vita e territoriovita e territorio
Tutela del territorio e delle Tutela del territorio e delle risorse naturali e per l’efficienza risorse naturali e per l’efficienza dei servizi ambientalidei servizi ambientali
Inclusione socialeInclusione sociale
Sicurezza e legalitàSicurezza e legalità
•Nonostante i notevoli sforzi, gli obiettivi di politica ambientale sono stati conseguiti in modo parziale e diversificato a livello di settore e area territoriale
•Insufficiente capacità di sviluppare tecnologie per l’ambiente
•Sono state privilegiate azioni tradizionali che non tengono conto delle molteplicità delle forme di esclusione sociale
•Necessità di maggiori servizi
•L’impegno dei fondi strutturali per la sicurezza resta una peculiarità italiana
•Impegno volto soprattutto al potenziamento tecnologico delle forze di polizia
•Pochi i legami tra i progressi in questo campo e gli interventi della Programmazione 2000-2006
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3. Apprendimenti su valorizzazione e 3. Apprendimenti su valorizzazione e competitività dei sistemi territorialicompetitività dei sistemi territoriali
TrasportiTrasporti
Servizi per il mercato del Servizi per il mercato del lavorolavoro
Valorizzazione delle risorse Valorizzazione delle risorse culturali e sviluppo turisticoculturali e sviluppo turistico
Progettazione per lo sviluppo Progettazione per lo sviluppo localelocale
Incentivi alle imprese e PMIIncentivi alle imprese e PMI
Città e sistemi urbaniCittà e sistemi urbani
Sviluppo rurale e sistemi Sviluppo rurale e sistemi agroalimentariagroalimentari
•Risorse ingenti senza un parco progetti adeguato
•Servizi di bassa qualità e con differenze territoriali
•Inefficienza delle azioni intraprese in relazione agli obiettivi di sviluppo•Scarsi risultati nella valorizzazione del turismo come fattore di crescita (soprattutto per il Sud)
•Forte varianza dei risultati delle varie esperienze
•Produzione di beni collettivi per favorire l’efficienza delle produzioni locali•Le politiche hanno solo assecondato processi spontanei
•Fragile cornice degli strumenti di programmazione nei quali si inseriscono i progetti urbani e inadeguatezza nella gestione dei progetti•Scarsa cooperazione interistituzionale
•Soprattutto interventi infrastrutturali•Scarsamente presente l’obiettivo del miglioramento della vita nelle aree rurali•Scarsa integrazione tra gli interventi dei diversi fondi
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4. Apprendimenti in tema di 4. Apprendimenti in tema di costruzione di capacità costruzione di capacità nell’amministrazionenell’amministrazione
Il QCS proponeva obiettivi di modernizzazione Il QCS proponeva obiettivi di modernizzazione amministrativa e rafforzamento della capacità amministrativa e rafforzamento della capacità
istituzionaleistituzionale
Queste iniziative hanno avuto successo quando:
•Sono state coinvolte le regioni nella programmazione•Si è instaurata una solida cooperazione interistituzionale
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5. Lezioni generali di 5. Lezioni generali di discontinuitàdiscontinuità
Dare centralità all’obiettivo di migliorare il benessere dei Dare centralità all’obiettivo di migliorare il benessere dei cittadinicittadini
Fissare obiettivi di servizioFissare obiettivi di servizio
Accrescere la selettività delle priorità e degli interventiAccrescere la selettività delle priorità e degli interventi
Promuovere un ruolo più importante del mercato dei capitaliPromuovere un ruolo più importante del mercato dei capitali
Integrare politica ordinaria e politica regionale di sviluppoIntegrare politica ordinaria e politica regionale di sviluppo
Tutelare l’aggiuntività finanziariaTutelare l’aggiuntività finanziaria
Dare dimensione interregionale e extra-nazionale alla Dare dimensione interregionale e extra-nazionale alla programmazione degli interventiprogrammazione degli interventi
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OBIETTIVI E PRIORITA’OBIETTIVI E PRIORITA’
StrategiaStrategia
a)a) Sviluppare i circuiti della conoscenza;Sviluppare i circuiti della conoscenza;
b)b) Accrescere la qualità della vita, la Accrescere la qualità della vita, la sicurezza e l’inclusione sociale nei sicurezza e l’inclusione sociale nei territori;territori;
c)c) Potenziare le filiere produttive, i servizi e Potenziare le filiere produttive, i servizi e la concorrenza;la concorrenza;
d)d) Internazionalizzare e modernizzare Internazionalizzare e modernizzare l’economia, la società e le l’economia, la società e le amministrazioni.amministrazioni.
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Sviluppare i circuiti della Sviluppare i circuiti della conoscenzaconoscenza
1) Miglioramento e valorizzazione delle 1) Miglioramento e valorizzazione delle risorse umane;risorse umane;
2) Promozione, valorizzazione e diffusione 2) Promozione, valorizzazione e diffusione della Ricerca e dell’innovazione per la della Ricerca e dell’innovazione per la competitivitàcompetitività;;
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Accrescere la qualità della vita, la Accrescere la qualità della vita, la sicurezza e l’inclusione sociale nei sicurezza e l’inclusione sociale nei
territoriterritori
3) Uso sostenibile ed efficiente delle risorse 3) Uso sostenibile ed efficiente delle risorse ambientali per lo sviluppo;ambientali per lo sviluppo;
4) Inclusione sociale e servizi per la qualità 4) Inclusione sociale e servizi per la qualità della vita e l’attrattività territoriale;della vita e l’attrattività territoriale;
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Potenziare le filiere produttive, i servizi e la Potenziare le filiere produttive, i servizi e la concorrenzaconcorrenza
5) Valorizzazione delle risorse naturali e 5) Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l’attrattività per lo sviluppo;culturali per l’attrattività per lo sviluppo;
6) Reti e collegamenti per la mobilità;6) Reti e collegamenti per la mobilità;
7) Competitività dei sistemi produttivi e 7) Competitività dei sistemi produttivi e occupazione;occupazione;
8) Competitività e attrattività delle città e dei 8) Competitività e attrattività delle città e dei sistemi urbani. sistemi urbani.
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Internazionalizzare e Internazionalizzare e modernizzaremodernizzare
9) Apertura internazionale e attrazione di 9) Apertura internazionale e attrazione di investimenti, consumi e risorse;investimenti, consumi e risorse;
10) Governance, capacità istituzionali e 10) Governance, capacità istituzionali e mercati concorrenziali ed efficaci.mercati concorrenziali ed efficaci.
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1. Miglioramento e valorizzazione delle risorse 1. Miglioramento e valorizzazione delle risorse umaneumane
1.1 1.1 Rafforzare, integrare e migliorare la qualità Rafforzare, integrare e migliorare la qualità dei sistemi di istruzione, formazione e lavoro, dei sistemi di istruzione, formazione e lavoro, e il loro collegamento con il territorio;e il loro collegamento con il territorio;
1.2 1.2 Innalzare i livelli di apprendimento e di Innalzare i livelli di apprendimento e di competenze chiave, l’effettiva equità di competenze chiave, l’effettiva equità di accesso ai percorsi migliori, aumentare la accesso ai percorsi migliori, aumentare la copertura dei percorsi di istruzione e copertura dei percorsi di istruzione e formazione iniziale;formazione iniziale;
1.3 1.3 Aumentare la partecipazione e opportunità Aumentare la partecipazione e opportunità formative lungo tutto l’arco della vita;formative lungo tutto l’arco della vita;
1.41.4 Migliorare la capacità di adattamento, Migliorare la capacità di adattamento, innovazione e competitività delle persone e innovazione e competitività delle persone e degli attori economici del sistema.degli attori economici del sistema.
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1.1 1.1 Rafforzare, integrare e migliorare la Rafforzare, integrare e migliorare la qualità dei sistemi di istruzione, formazione e qualità dei sistemi di istruzione, formazione e lavoro, e il loro collegamento con il territoriolavoro, e il loro collegamento con il territorio;;
1.1.1 Migliorare la qualità dell’offerta di istruzione-1.1.1 Migliorare la qualità dell’offerta di istruzione-formazione, i risultati dell’apprendimento e formazione, i risultati dell’apprendimento e agevolare la riconoscibilità delle competenze agevolare la riconoscibilità delle competenze acquisite;acquisite;
1.1.2 Migliorare il governo dell’attuazione, 1.1.2 Migliorare il governo dell’attuazione, l’integrazione tra i sistemi dell’istruzione, formazione l’integrazione tra i sistemi dell’istruzione, formazione e lavoro, e il rapporto con il territorio.e lavoro, e il rapporto con il territorio.
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1.2 Innalzare i livelli di apprendimento e di competenze 1.2 Innalzare i livelli di apprendimento e di competenze chiave, l’effettiva equità di accesso ai percorsi migliori, chiave, l’effettiva equità di accesso ai percorsi migliori, aumentare la copertura dei percorsi di istruzione e aumentare la copertura dei percorsi di istruzione e formazione inizialeformazione iniziale
1.2.1 Accrescere il tasso di partecipazione 1.2.1 Accrescere il tasso di partecipazione all’istruzione e formazione iniziale;all’istruzione e formazione iniziale;
1.2.2 Innalzare i livelli medi 1.2.2 Innalzare i livelli medi dell’apprendimento, promuovere le dell’apprendimento, promuovere le eccellenze e garantire un livello minimo di eccellenze e garantire un livello minimo di competenze per tutti;competenze per tutti;
1.2.3 Accrescere la diffusione, l’accesso e l’uso 1.2.3 Accrescere la diffusione, l’accesso e l’uso dell’informazione nella scuola e nel sistema dell’informazione nella scuola e nel sistema formativo.formativo.
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1.31.3 Aumentare la partecipazione e Aumentare la partecipazione e opportunità formative lungo tutto l’arco della opportunità formative lungo tutto l’arco della vitavita
1.3.1 Garantire l’accessibilità a opportunità 1.3.1 Garantire l’accessibilità a opportunità formative, certificate, per le competenze formative, certificate, per le competenze chiave e la cittadinanza attiva;chiave e la cittadinanza attiva;
1.3.2 Accrescere l’utilizzo di percorsi integrati 1.3.2 Accrescere l’utilizzo di percorsi integrati per l’inserimento e il reinserimento per l’inserimento e il reinserimento lavorativo.lavorativo.
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1.41.4 Migliorare la capacità di adattamento, Migliorare la capacità di adattamento, innovazione e competitività delle persone e innovazione e competitività delle persone e degli attori economici del sistema.degli attori economici del sistema.
1.4.1 Sostenere la costruzione di un sistema 1.4.1 Sostenere la costruzione di un sistema nazionale di formazione superiore per nazionale di formazione superiore per aumentare la competitività;aumentare la competitività;
1.4.2 Sostenere politiche di formazione e 1.4.2 Sostenere politiche di formazione e politiche di anticipazione indirizzate alla politiche di anticipazione indirizzate alla competitività delle imprese;competitività delle imprese;
1.4.3 Indirizzare il sistema di formazione 1.4.3 Indirizzare il sistema di formazione continua a sostegno della capacità di continua a sostegno della capacità di adattamento dei lavoratori;adattamento dei lavoratori;
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Servizi essenziali e obiettivi misurabiliServizi essenziali e obiettivi misurabili
La strategia di sviluppo per il 2007-2013 continua ad attribuire La strategia di sviluppo per il 2007-2013 continua ad attribuire un ruolo centrale alla produzione e promozione di servizi un ruolo centrale alla produzione e promozione di servizi collettivi.collettivi.
Dalla valutazione esperienza 2000-2006 appare chiaramente la Dalla valutazione esperienza 2000-2006 appare chiaramente la persistente difficoltà a offrire servizi collettivi in ambiti persistente difficoltà a offrire servizi collettivi in ambiti essenziali per la qualità della vita dei cittadini e per la essenziali per la qualità della vita dei cittadini e per la convenienza a investire delle imprese.convenienza a investire delle imprese.
Più grave nel Più grave nel MezzogiornoMezzogiorno::- regolarità della distribuzione dell’acqua e dell’energia;regolarità della distribuzione dell’acqua e dell’energia;- Corretta gestione dei rifiuti urbani e speciali;Corretta gestione dei rifiuti urbani e speciali;- Depurazione delle acque;Depurazione delle acque;- Capillarità dei trasporti;Capillarità dei trasporti;
ma anchema anche- Servizi socio-assistenziali;Servizi socio-assistenziali;- Istruzione e formazioneIstruzione e formazione..
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Servizi essenziali e obiettivi misurabili, Servizi essenziali e obiettivi misurabili, continua …continua …
MezzogiornoMezzogiorno:: saranno fissati target vincolanti per un saranno fissati target vincolanti per un numero limitato di servizi.numero limitato di servizi.
1.1. Per dare centralità a tali obiettivi;Per dare centralità a tali obiettivi;
2.2. per mobilitare un numero maggiore di attori;per mobilitare un numero maggiore di attori;
3.3. per creare le condizioni affinché gli interventi della per creare le condizioni affinché gli interventi della politica regionale unitaria siano aggiuntivi rispetto politica regionale unitaria siano aggiuntivi rispetto a quelli della politica ordinaria;a quelli della politica ordinaria;
4.4. il sistema istituzionale e politico italiano è il sistema istituzionale e politico italiano è estremamente reattivo a meccanismi di estremamente reattivo a meccanismi di incentivazione collegati al raggiungimento di incentivazione collegati al raggiungimento di target, poiché riescono ad attrarre un forte target, poiché riescono ad attrarre un forte interesse amministrativo, culturale e politico.interesse amministrativo, culturale e politico.
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Requisiti degli obiettivi di servizioRequisiti degli obiettivi di servizio :: legati al miglioramento percepibile delle legati al miglioramento percepibile delle condizioni di condizioni di
vitavita e del e del contesto per l’attività economica contesto per l’attività economica ;; funzione di funzione di cittadinanza attiva cittadinanza attiva ;; misurabilità misurabilità ;; responsabilità ;responsabilità ;Meccanismo di incentivazione :Meccanismo di incentivazione : risorse del Fondo Aree Sottoutilizzate per il 2007-2013 ;risorse del Fondo Aree Sottoutilizzate per il 2007-2013 ; assegnate alle Amministrazioni solo al raggiungimento assegnate alle Amministrazioni solo al raggiungimento
degli obiettivi di servizio in proporzione alla dotazione degli obiettivi di servizio in proporzione alla dotazione totale assegnata a ciascuna Amministrazione;totale assegnata a ciascuna Amministrazione;
verifica intermedia;verifica intermedia; Ciascun indicatore ha un peso a cui corrisponde la Ciascun indicatore ha un peso a cui corrisponde la
percentuale di risorse finanziarie; percentuale di risorse finanziarie; valutazione del raggiungimento dell’obiettivo effettuato valutazione del raggiungimento dell’obiettivo effettuato
direttamente sull’indicatore scelto quale misura del direttamente sull’indicatore scelto quale misura del servizio e non sulle azioni scelte dalle Amministrazioni servizio e non sulle azioni scelte dalle Amministrazioni per il raggiungimento; per il raggiungimento;
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Servizi essenziali e obiettivi Servizi essenziali e obiettivi misurabili, in conclusionemisurabili, in conclusione
I target da raggiungere per ciascun indicatore I target da raggiungere per ciascun indicatore alle scadenze del meccanismo incentivante alle scadenze del meccanismo incentivante saranno stabiliti in collaborazione con le Regioni saranno stabiliti in collaborazione con le Regioni e le Amministrazioni competenti per materia e e le Amministrazioni competenti per materia e specificati in un documento tecnico che verrà specificati in un documento tecnico che verrà approvato dal Comitato Nazionale del QSN.approvato dal Comitato Nazionale del QSN.
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Esplicitazione della Strategia per il Esplicitazione della Strategia per il Mezzogiorno e riparto delle risorse fra prioritàMezzogiorno e riparto delle risorse fra priorità
La La politica regionale unitariapolitica regionale unitaria interverrà finanziariamente in modo più interverrà finanziariamente in modo più cospicuo:cospicuo:
Forte concentrazione del contributo comunitario nell’aria Forte concentrazione del contributo comunitario nell’aria dell’Obiettivo “Convergenza” e dell’Obiettivo “Competitività e dell’Obiettivo “Convergenza” e dell’Obiettivo “Competitività e Occupazione”;Occupazione”;
85% de i Fondi Nazionali (FAS) destinati alla politica regionale ;85% de i Fondi Nazionali (FAS) destinati alla politica regionale ;
… … pertanto pertanto nel suo complesso dispone così per il Mezzogiorno nel ciclo nel suo complesso dispone così per il Mezzogiorno nel ciclo 2007-20132007-2013
di fondi equivalenti a circa il 7 % del PIL Italia 2005.di fondi equivalenti a circa il 7 % del PIL Italia 2005.
Si è stabilita una riserva (1/6 sulle sole risorse aggiuntive nazionali);Si è stabilita una riserva (1/6 sulle sole risorse aggiuntive nazionali); rispetto al 2000-2006 diminuzione tra 1/3 e ½ degli incentivi;rispetto al 2000-2006 diminuzione tra 1/3 e ½ degli incentivi; dibattito europeo ridurre in modo significativo il peso degli dibattito europeo ridurre in modo significativo il peso degli
strumenti di incentivazione alle imprese di stampo più generalista.strumenti di incentivazione alle imprese di stampo più generalista.
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INDICATORI E TARGET INDICATORI E TARGET PER LA POLITICA PER LA POLITICA
REGIONALE PER IL 2007 REGIONALE PER IL 2007 - 2013- 2013
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INDICATORIINDICATORI Strumenti per la misurazione e l’osservazione nel Strumenti per la misurazione e l’osservazione nel
tempo di fenomenitempo di fenomeni
FINALITA’: descrivere e precisare le FINALITA’: descrivere e precisare le trasformazioni e i cambiamenti che le politiche trasformazioni e i cambiamenti che le politiche intendono produrreintendono produrre
ADEGUATEZZA: la scelta e l’uso di particolari ADEGUATEZZA: la scelta e l’uso di particolari indicatori sono strettamente collegati allo scopo indicatori sono strettamente collegati allo scopo che si vuole raggiungereche si vuole raggiungere
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TARGETTARGET Traguardi quantificati cui mirare nell’arco del Traguardi quantificati cui mirare nell’arco del
ciclo di programmazioneciclo di programmazione
CARATTERISTICHE: CARATTERISTICHE: Riducono il grado di indeterminatezza delle Riducono il grado di indeterminatezza delle
politichepolitiche Aumentano il grado di responsabilizzazione dei Aumentano il grado di responsabilizzazione dei
soggetti coinvoltisoggetti coinvolti Definiscono una tensione verso il risultato per Definiscono una tensione verso il risultato per
generare a valle risultati concretigenerare a valle risultati concreti
I target devono essere fissati in base alle risorse I target devono essere fissati in base alle risorse disponibili e alle reali possibilità di conseguirlidisponibili e alle reali possibilità di conseguirli
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QUADRO STRATEGICO QUADRO STRATEGICO NAZIONALE 2007 - 2013NAZIONALE 2007 - 2013
2 principi nella scelta della batteria di indicatori:2 principi nella scelta della batteria di indicatori:
1.1. Necessità che le politiche di sviluppo regionale siano Necessità che le politiche di sviluppo regionale siano accompagnate da una informazione statistica fineaccompagnate da una informazione statistica fine
2.2. Riflettere temi rilevanti per la policyRiflettere temi rilevanti per la policy
2 funzioni:2 funzioni:
1.1. Fornire informazione utile ad apprezzare l’evoluzione del Fornire informazione utile ad apprezzare l’evoluzione del contesto territoriale in cui il programma operacontesto territoriale in cui il programma opera
2.2. Giudicare gli effetti del programma congiuntamente ad Giudicare gli effetti del programma congiuntamente ad altre analisialtre analisi
QUINDI: gli indicatori sono un importante strumento, utile QUINDI: gli indicatori sono un importante strumento, utile sia per la programmazione, sia per la valutazione ex-ante sia per la programmazione, sia per la valutazione ex-ante e in itineree in itinere
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La base per gli indicatori per il QSN ha origine La base per gli indicatori per il QSN ha origine nell’evoluzione della nell’evoluzione della banca dati degli indicatori banca dati degli indicatori regionali per le politiche di svilupporegionali per le politiche di sviluppo
ELABORAZIONI: ISTAT – DPSELABORAZIONI: ISTAT – DPS
10 Priorità10 Priorità
64 Indicatori 64 Indicatori disponibili su internet, pubblicamente disponibili su internet, pubblicamente
consultabili e periodicamente aggiornaticonsultabili e periodicamente aggiornati
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OBIETTIVI DI SERVIZIOOBIETTIVI DI SERVIZIO Misurano in termini di disponibilità e qualità, i servizi offertiMisurano in termini di disponibilità e qualità, i servizi offerti Si tratta di 10 indicatori adeguati a tale scopo, scelti tra i 64 Si tratta di 10 indicatori adeguati a tale scopo, scelti tra i 64
totalitotali
FUNZIONE:FUNZIONE: Rappresentare il miglioramento percepibile e condiviso delle Rappresentare il miglioramento percepibile e condiviso delle
condizioni di vita dei cittadinicondizioni di vita dei cittadini Essere misurabili per l’ottenimento dei risultati e le possibili Essere misurabili per l’ottenimento dei risultati e le possibili
rettificherettifiche Identificare le responsabilità in capo ai diversi livelli di Identificare le responsabilità in capo ai diversi livelli di
governogoverno
Per questo tipo di obiettivi sono stati selezionati target Per questo tipo di obiettivi sono stati selezionati target quantitativi, al cui raggiungimento è associato un meccanismo quantitativi, al cui raggiungimento è associato un meccanismo di incentivazione che comprende un premio finanziariodi incentivazione che comprende un premio finanziario
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TARGET MEZZOGIORNOTARGET MEZZOGIORNO Per l’area del Mezzogiorno saranno identificate Per l’area del Mezzogiorno saranno identificate
un numero limitato di “aree di policy”, in cui gli un numero limitato di “aree di policy”, in cui gli orientamenti delle regioni sono focalizzati in orientamenti delle regioni sono focalizzati in modo sufficientemente comune da poter dare a modo sufficientemente comune da poter dare a queste aree visibilità ulteriore definendo un queste aree visibilità ulteriore definendo un target a fine periodo per il Mezzogiornotarget a fine periodo per il Mezzogiorno
Si tratta di una serie indicatori appositamente Si tratta di una serie indicatori appositamente selezionati per il raggiungimento di target selezionati per il raggiungimento di target comuni per il Mezzogiornocomuni per il Mezzogiorno
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TAVOLE DI TAVOLE DI OSSERVAZIONEOSSERVAZIONE
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Programmi operativi per Programmi operativi per Macroarea geograficaMacroarea geografica
Art. 27 del Regolamento generale dei fondi Art. 27 del Regolamento generale dei fondi contiene l’insieme dei Programmi Operativi contiene l’insieme dei Programmi Operativi attraverso i quali si applica la strategia del QSNattraverso i quali si applica la strategia del QSN
Programmi operativi:Programmi operativi:- PORPOR- PON, per le regioni dell’Obiettivo Convergenza PON, per le regioni dell’Obiettivo Convergenza
(Mezzogiorno): 5 con contributo comunitario del (Mezzogiorno): 5 con contributo comunitario del FESR e 3 con contributo comunitario del FSEFESR e 3 con contributo comunitario del FSE
- 2 programmi operativi interregionali con 2 programmi operativi interregionali con contributo comunitario del FESRcontributo comunitario del FESR
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Politica Regionale Politica Regionale ComunitariaComunitaria
Novità rispetto al Ciclo 2000-2006:Novità rispetto al Ciclo 2000-2006:- Settennalizzazione dell’impegno di Settennalizzazione dell’impegno di
bilancio sul FAS ( Fondo “aree bilancio sul FAS ( Fondo “aree sottoutilizzate”);sottoutilizzate”);
- Entità del FASEntità del FAS- Possibilità di utilizzo di risorse Possibilità di utilizzo di risorse
relative a precedenti assegnazioni;relative a precedenti assegnazioni;- Forme di MonitoraggioForme di Monitoraggio
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Politica Regionale Politica Regionale ComunitariaComunitaria
Principio di Addizionalità:Principio di Addizionalità:- Introdotto nella programmazione 2000-Introdotto nella programmazione 2000-
2006 (poco successo per vari fattori) 2006 (poco successo per vari fattori) attraverso l’art. 15 del Regolamento attraverso l’art. 15 del Regolamento 1083/20061083/2006
- Obiettivo:Obiettivo: aggiungere l’impegno degli aggiungere l’impegno degli Stati Membri (30%delle risorse Stati Membri (30%delle risorse ordinarie) a quello dell’UE per una ordinarie) a quello dell’UE per una maggiore efficacia ed efficienza nel maggiore efficacia ed efficienza nel raggiungimento delle priorità stabilite.raggiungimento delle priorità stabilite.
- Verifica Ex-ante, in itinere e alla fine del Verifica Ex-ante, in itinere e alla fine del periodo di programmazioneperiodo di programmazione
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Condizioni per il Condizioni per il conseguimentoconseguimento
Per superare le difficoltà di attuazione del principio di addizionalità Per superare le difficoltà di attuazione del principio di addizionalità avute nel ciclo 2000-2006 è opportuno:avute nel ciclo 2000-2006 è opportuno:
1. Maggiore cogenza al vincolo di destinazione territoriale 1. Maggiore cogenza al vincolo di destinazione territoriale della spesa in conto capitale ordinaria (30% al Mezzogiorno)della spesa in conto capitale ordinaria (30% al Mezzogiorno)
2. Effettiva integrazione degli obiettivi della politica regionale 2. Effettiva integrazione degli obiettivi della politica regionale a garanzia dell’ “addizionalità strategica”a garanzia dell’ “addizionalità strategica”
3. Attivazione di appropriati meccanismi di coordinamento tra 3. Attivazione di appropriati meccanismi di coordinamento tra Regioni e Amministrazioni centrali per assicurare Regioni e Amministrazioni centrali per assicurare complementarietà e sostegno reciprococomplementarietà e sostegno reciproco
4. Forte miglioramento nelle capacità di previsione della spesa4. Forte miglioramento nelle capacità di previsione della spesa
5. Maggiore armonizzazione del ciclo finanziario con il ciclo 5. Maggiore armonizzazione del ciclo finanziario con il ciclo progettuale per conciliare obiettivi di sviluppo e obiettivi di progettuale per conciliare obiettivi di sviluppo e obiettivi di finanza pubblicafinanza pubblica
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Verifica Ex-anteVerifica Ex-ante
Spesa pubblica nazionale per il periodo Spesa pubblica nazionale per il periodo 2007-2013 deve essere pari a circa 21 mila 2007-2013 deve essere pari a circa 21 mila mln di euro (+12,1% rispetto al Ciclo 2000-mln di euro (+12,1% rispetto al Ciclo 2000-2006)2006)
Ipotesi che ci sia un aumento annuo del Ipotesi che ci sia un aumento annuo del totale delle entrate correnti della Pubblica totale delle entrate correnti della Pubblica Amministrazione dell’ 1,62% in termini reali Amministrazione dell’ 1,62% in termini reali
Il livello di spesa pubblica garantisce un Il livello di spesa pubblica garantisce un rapporto spesa/PIL stabile nel tempo (6,4-rapporto spesa/PIL stabile nel tempo (6,4-6,5%) e rappresenta un obiettivo 6,5%) e rappresenta un obiettivo programmatico ambiziosoprogrammatico ambizioso
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Verifica in itinere ed ex-postVerifica in itinere ed ex-post Obiettivo Convergenza: Obiettivo Convergenza: verifica intermedia verifica intermedia
dell’addizionalità entro il 31.12.2011 da parte della dell’addizionalità entro il 31.12.2011 da parte della Commissione, in cooperazione con ciascuno Stato membroCommissione, in cooperazione con ciascuno Stato membro
Verifica = valutazione di conformità con i requisiti Verifica = valutazione di conformità con i requisiti dell’addizionalità ex-antedell’addizionalità ex-ante
La media annua della spesa pubblica nazionale degli anni La media annua della spesa pubblica nazionale degli anni 2007-2010 deve essere coerente con il risultato finale 2007-2010 deve essere coerente con il risultato finale relativo all’intero periodo 2007-2013relativo all’intero periodo 2007-2013
La Commissione, in cooperazione con ciascuno Stato La Commissione, in cooperazione con ciascuno Stato membro, procede per l’ obiettivo “ Convergenza” a una membro, procede per l’ obiettivo “ Convergenza” a una verifica ex-post verifica ex-post dell’addizionalità entro 30.06.20016dell’addizionalità entro 30.06.20016
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Il quadro finanziarioIl quadro finanziario Politica regionale unitaria – Ciclo 2007-Politica regionale unitaria – Ciclo 2007-
20132013 Nuove risorse:Nuove risorse:a)a) Fondi strutturali comunitari;Fondi strutturali comunitari;
b) Cofinanziamento nazionale;b) Cofinanziamento nazionale;
c) Risorse aggiuntive nazionali dirette allo sviluppo territorialec) Risorse aggiuntive nazionali dirette allo sviluppo territoriale
122 mld di Euro122 mld di Euro La programmazione delle risorse comunitarie e del La programmazione delle risorse comunitarie e del
relativo cofinanziamento nazionale segue le regole relativo cofinanziamento nazionale segue le regole dei Fondi Strutturalidei Fondi Strutturali
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Fondi strutturali Fondi strutturali comunitaricomunitari
Categorie:Categorie:
- FESR:FESR: Fondo Europeo per lo sviluppo regionale Fondo Europeo per lo sviluppo regionale- FSE: FSE: Fondo sociale europeoFondo sociale europeo- FEASR: FEASR: Fondo Europeo agricolo per lo sviluppo Fondo Europeo agricolo per lo sviluppo
regionaleregionale- FEP:FEP: Fondo Europeo per la pesca Fondo Europeo per la pesca
Distinzione per obiettivi:Distinzione per obiettivi:
1.1. Coesione per la crescita e l’occupazione;Coesione per la crescita e l’occupazione;2.2. Competitività ed occupazione;Competitività ed occupazione;3.3. Cooperazione territoriale;Cooperazione territoriale;
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Obiettivi a confrontoObiettivi a confronto
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Risorse / ObiettivoRisorse / ObiettivoObiettivoObiettivo RisorseRisorse
1.1. 308 Mln di €308 Mln di €
2-32-3 0,25% dell’intera dotazione (25,5 0,25% dell’intera dotazione (25,5 Mld di€) Mld di€)
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Cofinanziamento Cofinanziamento nazionale (1)nazionale (1)
Fonti:Fonti:
- Quota statale (assicurata da Fondo - Quota statale (assicurata da Fondo di rotazione di cui alla legge n. di rotazione di cui alla legge n. 183/97, sulla base di una 183/97, sulla base di una programmazione pluriennale programmazione pluriennale stabilita dalla delibera CIPE DI stabilita dalla delibera CIPE DI COFINANZIAMENTO nelle more dei COFINANZIAMENTO nelle more dei singoli programmi operativi).singoli programmi operativi).
- Quota regionale/locale.Quota regionale/locale.
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Cofinanziamento Cofinanziamento nazionale (2)nazionale (2)
Lo strumento di programmazione e Lo strumento di programmazione e monitoraggio della spesa pubblica in conto monitoraggio della spesa pubblica in conto capitale è il capitale è il “Quadro Finanziario Unico “Quadro Finanziario Unico pluriennale di cassa” (QFU) pluriennale di cassa” (QFU)
Introdotto nel Introdotto nel 19991999 nei documenti nei documenti programmatici nazionali per sostenere gli programmatici nazionali per sostenere gli impegni quantitativi e di riparto territoriale impegni quantitativi e di riparto territoriale della spesa in conto capitaledella spesa in conto capitale
Presentato annualmente nel Presentato annualmente nel Rapporto del Rapporto del Dipartimento per le Politiche di sviluppo al Dipartimento per le Politiche di sviluppo al ParlamentoParlamento
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Risorse aggiuntive Risorse aggiuntive nazionalinazionali
Ripartizione risorse per macroarea Ripartizione risorse per macroarea (decisione in sede europea):(decisione in sede europea):
- 85% alle 8 Regioni del Mezzogiorno;85% alle 8 Regioni del Mezzogiorno;- 15% alle 11 Regioni e 2 Province 15% alle 11 Regioni e 2 Province
Autonome del Centro-NordAutonome del Centro-Nord
63 mld di € 63 mld di €
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Processi di Processi di programmazione ed programmazione ed
attuazioneattuazione Unificazione delle strategie che guidano la Unificazione delle strategie che guidano la
politica regionale, comunitaria e nazionalepolitica regionale, comunitaria e nazionale
Quadro di regole più semplice ed Quadro di regole più semplice ed omogeneoomogeneo
Semplificazione e convergenza della Semplificazione e convergenza della governancegovernance
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Processo di Processo di ProgrammazioneProgrammazione
Tre Fasi:Tre Fasi:
1.1. Programmazione della strategia Programmazione della strategia specifica, territoriale e/o settoriale;specifica, territoriale e/o settoriale;
2.2. Condivisione delle priorità Condivisione delle priorità attraverso l’ Intesa Istituzionale di attraverso l’ Intesa Istituzionale di Programma tra Stato e Regioni;Programma tra Stato e Regioni;
3.3. Attuazione: Accordo di Programma Attuazione: Accordo di Programma QuadroQuadro
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1. Programmazione della 1. Programmazione della strategia specificastrategia specifica
Ogni amministrazione si dota di un Ogni amministrazione si dota di un documento di programmazione strategica e documento di programmazione strategica e di coordinamento tecnico delle varie di coordinamento tecnico delle varie componenti della politica regionale unitariacomponenti della politica regionale unitaria
Definizione delle modalità con cui si Definizione delle modalità con cui si concorre agli obiettivi generali e concorre agli obiettivi generali e individuazione delle priorità del Quadro individuazione delle priorità del Quadro conseguibili attraverso i Fondi comunitari e conseguibili attraverso i Fondi comunitari e le altre risorse della politica regionale .le altre risorse della politica regionale .
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Programmazione nelle Programmazione nelle RegioniRegioni
Per ogni Regione la strategia della politica regionale unitaria Per ogni Regione la strategia della politica regionale unitaria è definita in un documento di programmazione strategico-è definita in un documento di programmazione strategico-operativa;operativa;
Il documento provvede a definire:Il documento provvede a definire:- Obiettivi generali;Obiettivi generali;- Obiettivi specificiObiettivi specifici- Il quadro di programmazione finanziario unitario delle risorseIl quadro di programmazione finanziario unitario delle risorse- Le modalità di coinvolgimento del partenariato economico-Le modalità di coinvolgimento del partenariato economico-
sociale ed istituzionalesociale ed istituzionale- Priorità per le quali è necessaria cooperazione istituzionalePriorità per le quali è necessaria cooperazione istituzionale- Individuazione delle modalità di attuazioneIndividuazione delle modalità di attuazione- Definizione delle modalità di coordinamentoDefinizione delle modalità di coordinamento- Indicazione degli strumenti di attuazione Indicazione degli strumenti di attuazione
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Programmazione nelle Programmazione nelle Amministrazioni centraliAmministrazioni centrali
Con tempi analoghi a quelli delle Regioni, le Amministrazioni Con tempi analoghi a quelli delle Regioni, le Amministrazioni centrali devono redigere un proprio documento strategico per centrali devono redigere un proprio documento strategico per definire le priorità per conseguire gli obiettivi della politica definire le priorità per conseguire gli obiettivi della politica regionale unitaria.regionale unitaria.
Caratteri essenziali:Caratteri essenziali:
a)a) Essere sincronizzati con i documenti regionali;Essere sincronizzati con i documenti regionali;
b)b) Definire una strategia di partecipazione articolata Definire una strategia di partecipazione articolata territorialmente;territorialmente;
c)c) Definire le modalità di attuazione;Definire le modalità di attuazione;
d)d) Esplicitare i propri indirizzi e impegni;Esplicitare i propri indirizzi e impegni;
e)e) Indicare le modalità previste di coinvolgimento del partenariato Indicare le modalità previste di coinvolgimento del partenariato istituzionale ed economico-sociale.istituzionale ed economico-sociale.
I documenti strategici rappresentano il quadro di riferimento per I documenti strategici rappresentano il quadro di riferimento per le Intese Istituzionali di Programma e per i conseguenti Accordi le Intese Istituzionali di Programma e per i conseguenti Accordi di Programma Quadro.di Programma Quadro.
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2. Condivisione delle 2. Condivisione delle prioritàpriorità
L’ Intesa istituzionale individua:L’ Intesa istituzionale individua:- le priorità della politica regionale unitaria per le quali - le priorità della politica regionale unitaria per le quali
si individua come necessario e/o opportuno e/o si individua come necessario e/o opportuno e/o comunque più efficace una modalità attuativa basata comunque più efficace una modalità attuativa basata sulla cooperazione Stato-Regione; sulla cooperazione Stato-Regione;
- le priorità della politica regionale unitaria per le quali le priorità della politica regionale unitaria per le quali si individua come necessario e/o opportuno e/o si individua come necessario e/o opportuno e/o comunque più efficace una modalità attuativa basata comunque più efficace una modalità attuativa basata sulla cooperazione fra più Regioni e/o lo Stato. sulla cooperazione fra più Regioni e/o lo Stato.
L’Intesa considererà anche gli obiettivi di politica L’Intesa considererà anche gli obiettivi di politica regionale unitaria perseguibili attraverso modalità di regionale unitaria perseguibili attraverso modalità di intervento che non implicano forme di cooperazione intervento che non implicano forme di cooperazione istituzionale nella fase di attuazione.istituzionale nella fase di attuazione.
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Fase di attuazioneFase di attuazione Principio fondante è la Cooperazione istituzionale, Principio fondante è la Cooperazione istituzionale,
modello attraverso cui la realizzazione degli modello attraverso cui la realizzazione degli interventi promuoverà la partecipazione di più interventi promuoverà la partecipazione di più soggetti istituzionali al conseguimento degli obiettivi soggetti istituzionali al conseguimento degli obiettivi della politica regionale.della politica regionale.
Strumenti:Strumenti:1.1. Accordo di programma Quadro Stato-Regione;Accordo di programma Quadro Stato-Regione;2.2. Accordo di programma Quadro interregionale;Accordo di programma Quadro interregionale;
NovitàNovità importante è il importante è il Comitato di Indirizzo e Comitato di Indirizzo e di Attuazionedi Attuazione, organismo di espressione della , organismo di espressione della cooperazione istituzionale, che affianca cooperazione istituzionale, che affianca l’amministrazione responsabile dell’attuazione l’amministrazione responsabile dell’attuazione dei PONdei PON
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Partenariato economico Partenariato economico socialesociale
Coinvolgimento dei partner economici e sociali Coinvolgimento dei partner economici e sociali lungo tutto il percorso decisionale:lungo tutto il percorso decisionale:
- Identificazione delle scelte e priorità;Identificazione delle scelte e priorità;- Traduzione in obiettivi e strumenti;Traduzione in obiettivi e strumenti;- Nel monitoraggio e nella valutazioneNel monitoraggio e nella valutazione.. Spesso visto dalle Amministrazioni come “mero Spesso visto dalle Amministrazioni come “mero
adempimento” nelle programmazioni adempimento” nelle programmazioni precedentiprecedenti
Nel nuovo ciclo di programmazione sarà Nel nuovo ciclo di programmazione sarà riconosciuto attraverso un Protocollo di intesa riconosciuto attraverso un Protocollo di intesa tra le organizzazionitra le organizzazioni
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Partenariato economico Partenariato economico sociale: Finalitàsociale: Finalità
1.1. Promuovere la cultura dello sviluppo Promuovere la cultura dello sviluppo partecipato con conseguente partecipato con conseguente “accountability” delle politiche, “accountability” delle politiche, condizione del loro successo;condizione del loro successo;
2.2. Migliorare la qualità e l’efficacia delle Migliorare la qualità e l’efficacia delle scelte per rendere il partenariato parte scelte per rendere il partenariato parte integrante del processo di valutazione;integrante del processo di valutazione;
3.3. Fornire una maggiore trasparenza Fornire una maggiore trasparenza all’azione amministrativa attraverso all’azione amministrativa attraverso sorveglianza e valutazionesorveglianza e valutazione
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ValutazioneValutazione La valutazione produce analisi e giudizi sugli effetti della politica La valutazione produce analisi e giudizi sugli effetti della politica
regionale unitariaregionale unitaria Finalità della valutazione:Finalità della valutazione:- Migliorare e correggere l’azione pubblica nell’impostazione Migliorare e correggere l’azione pubblica nell’impostazione
strategica, negli strumenti di intervento e nelle modalità strategica, negli strumenti di intervento e nelle modalità attuative;attuative;
- Rafforzare l’impegno dell’azione pubblica nel raggiungere gli Rafforzare l’impegno dell’azione pubblica nel raggiungere gli obiettivi prefissati;obiettivi prefissati;
- Alimentare il dibattito pubblico e la discussione partenariale;Alimentare il dibattito pubblico e la discussione partenariale;- Aumentare la consapevolezza degli attuatori;Aumentare la consapevolezza degli attuatori;- Fornire informazioni ai destinatari dell’azione pubblica.Fornire informazioni ai destinatari dell’azione pubblica. La valutazione viene effettuata in tre momenti: Ex-ante, In La valutazione viene effettuata in tre momenti: Ex-ante, In
itinere, Ex-postitinere, Ex-post Tema rilevante nelle valutazioni ai vari livelli di programmazione Tema rilevante nelle valutazioni ai vari livelli di programmazione
è la sostenibilità ambientale.è la sostenibilità ambientale. VAS: Valutazione Ambientale Strategica di piani e programmi VAS: Valutazione Ambientale Strategica di piani e programmi
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MonitoraggioMonitoraggio Maggiore efficienza ed efficacia grazie a meccanismi Maggiore efficienza ed efficacia grazie a meccanismi
premiali e regole di condizionalità operanti a livello premiali e regole di condizionalità operanti a livello comunitario e nazionalecomunitario e nazionale
Sistemi di monitoraggioSistemi di monitoraggio::- Monitweb per la programmazione comunitaria;Monitweb per la programmazione comunitaria;- Applicativo intese per la programmazione nazionale.Applicativo intese per la programmazione nazionale.
Obiettivi:Obiettivi: Visione integrata dell’andamento complessivo della politica Visione integrata dell’andamento complessivo della politica
regionale italiana, attraverso l’omogeneizzazione dei dati;regionale italiana, attraverso l’omogeneizzazione dei dati; Accrescere l’efficienza delle procedure di trasmissione dei Accrescere l’efficienza delle procedure di trasmissione dei
dati dai sistemi regionali a quelli centralidati dai sistemi regionali a quelli centrali
INTEROPERABILITA’INTEROPERABILITA’
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ComunicazioneComunicazione
Strumento strategico per un buon Strumento strategico per un buon funzionamento della politica funzionamento della politica regionale;regionale;
Introdotta nel ciclo di Introdotta nel ciclo di programmazione precedente;programmazione precedente;
Rivolta all’ opinione pubblica, al Rivolta all’ opinione pubblica, al partenariato e ai potenziali beneficiari partenariato e ai potenziali beneficiari degli investimenti.degli investimenti.
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Capacità amministrativa e Capacità amministrativa e riserva di premialitàriserva di premialità
Componente centrale della strategia del Componente centrale della strategia del Quadro;Quadro;
Rafforzamento attraverso il Principio di Rafforzamento attraverso il Principio di Sussidiarietà Sussidiarietà
Governance multilivello Partenariato Governance multilivello Partenariato
e di settore pubblico-privatoe di settore pubblico-privato
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Governance della Governance della cooperazione territoriale cooperazione territoriale
(1)(1) Cooperazione territoriale ha un ruolo strategico Cooperazione territoriale ha un ruolo strategico
nel processo di attuazione dei programminel processo di attuazione dei programmi
Impegno congiunto ed omogeneo di tutti i Impegno congiunto ed omogeneo di tutti i PaesiPaesi
Maggiore valore aggiunto dei Maggiore valore aggiunto dei programmiprogrammi
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Governance della Governance della cooperazione territoriale cooperazione territoriale
(2)(2) Coerenza ed integrazione tra i programmi di Coerenza ed integrazione tra i programmi di
cooperazione territoriale e la cooperazione territoriale e la programmazione complessiva della politica programmazione complessiva della politica regionale nazionaleregionale nazionale
Amministrazione Centrali: ruolo di Amministrazione Centrali: ruolo di coordinamento strategico e sostegno coordinamento strategico e sostegno nell’ambito di un modello di governance nell’ambito di un modello di governance multilivello multilivello
Istituzione di un Gruppo di coordinamento Istituzione di un Gruppo di coordinamento strategico con l’obiettivo di coerenza tra i strategico con l’obiettivo di coerenza tra i vari programmi.vari programmi.
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Gruppo di Gruppo di coordinamento coordinamento
strategicostrategico Organo di funzionamento collegiale tra Organo di funzionamento collegiale tra
Amministrazioni centrali e regionali, partenariato Amministrazioni centrali e regionali, partenariato istituzionale ed economico-socialeistituzionale ed economico-sociale
Obiettivi: Obiettivi: - Imprimere all’attività di cooperazione un indirizzo Imprimere all’attività di cooperazione un indirizzo
coerente con le priorità di politica nazionali per coerente con le priorità di politica nazionali per quanto riguarda un gruppo ben definito di materie;quanto riguarda un gruppo ben definito di materie;
- Fornisce una visione d’insieme di tutte le attività Fornisce una visione d’insieme di tutte le attività inerenti l’Obiettivo di Cooperazione territoriale;inerenti l’Obiettivo di Cooperazione territoriale;
- Integrare la cooperazione territoriale nel disegno Integrare la cooperazione territoriale nel disegno unitario di programmazione della politica regionale di unitario di programmazione della politica regionale di coesionecoesione