1 Dr.Mansueto Pardini Cardiologia O.Versilia STATINE E SINDROMI CORONARICHE ACUTE.
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1
Dr.Mansueto PardiniCardiologia O.Versilia
STATINE E SINDROMI CORONARICHE ACUTE
Definizione di SCA
ACS
No aumento segmento ST STEMI
Angina instabile (UA)
NSTEMI
Infarto del miocardio (MI)
NQMI QwMI
Infiammazione e/o infezione, rottura delle placche, trombosi, disfunzione endoteliale, e/o vasocostrizione
Opzioni di trattamento: agenti anti-ischemici, terapia di antitrombina,
agenti anticoagulanti, trattamento fibrinolitico, rivascolarizzazione coronarica, terapia ipolipidemizzante, ACE
inibitori
Opzioni di trattamento: ricanalizzazione rapida con trattamento
fibrinolitico o angioplastica primaria
STEMI= MI con aumento segmento ST; NSTEMI= MI senza aumento del segmento ST; NQMI= MI senza onda Q; QwMI= MI con onda Q; ACE= enzima convertitore dell'angiotensina.
Bertrand ME et al. Eur Heart J. 2002;23:1809-1840; Braunwald E et al. ACC/AHA Task Force on Practice Guidelines. 2002.
Substrato fisiopatologico delle SCA
4
Incidenza di SCA nei principali Paesi
0
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
120.000
140.000
160.000
Pa
zie
nti
Gia
pp
on
e
Fra
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ia
Ge
rma
nia
Ita
lia
Sp
ag
na
Re
gn
oU
nit
o
UA NSTEMI STEMI
Source: Datamonitor. 2003.
Incidenza in USA nel 2002 Incidenza nel 2002 nei principali mercati non-USA
0
100.000
200.000
300.000
400.000
500.000
600.000
Pa
zie
nti
USA
5
Mortalità per IM A (Dati USA)
1,4 milioni di ricoveri per UA/NSTEMI / anno
400.000 STEMI
la mortalita precoce per IMA e del 30% a trenta giornila mortalita precoce per IMA e del 30% a trenta giorni
Più della metà muore in n sede pre - ospedaliera entro la prima ora , senza
aver ricevuto assistenza.
Sebbeme il tasso di mortalità ospedaliero si è ridotto del 30% negli ultimi 20 anni un paziente ogni 25 sopravvissuti muore entro l’anno in
particolare pazienti over 75.
• E Braunwald Harrisons Principles of internal medicine 16° ed.• E Braunwald Harrisons Principles of internal medicine 16° ed.
6
La mortalità per malattia ischemica del cuore (IHD) è alta e aumenterà nei prossimi 20 anni
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
EME FSE India Cina OAI SSA LA MedioOriente
1990 2020
Mo
rtal
ità
per
IH
D (
mig
lia
ia)
EME=mercati con economie stabili; FSE=economia ex socialiste; OAI=altri paesi asiatici e isole del Pacifico; SSA=Africa sub-sahariana; LA=America Latina; Mid East=Medio Oriente.
Yusuf S et al. Circulation. 2001;104:2746-2753.
La mortalità regionale per IHD tra il 1990 e il 2020
7
La malattia coronarica (CHD) è associata con alti costi diretti e indiretti in USA e in Europa
L'American Heart Association (AHA) definisce la CHD come malattia coronarica che include infarto acuto del miocardio (AMI), altre ischemie acute (coronariche), angina pectoris, malattia cardiovascolare aterosclerotica (CVD), e tutte le altre forme di malattia cardiaca(ICD/9 410-414,429.2; ICD/9 120-125). La CHD non è definita in maniera specifica nelle fonti europee.Source: AHA Heart Disease and Stroke Statistics, 2005 Update; Petersen S et al. European cardiovascular disease statistics. 2005.
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
Co
sti
in E
uro
(m
ilio
ni)
Francia Germania Italia Spagna Regno Unito
Perdita di efficienza Altri costi diretti Costi diretti ospedalieri Cure dirette
Costi diretti e indiretti di CHD
USA Europa
0
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
120.000
140.000
160.000
USA
8
I FATTI
9
I FATTI
STUDI OSSERVAZIONALI
10
Studi osservazionali suggeriscono benefici potenziali della terapia ipolipidemizzante in SCA
Stenestrand U et al. JAMA. 2001;285:430-436; Cannon CP et al. J Am Coll Cardiol. 2001;35:334A; Heeschen C et al. Circulation. 2002;105:1446-1452; Newby LK et al. JAMA. 2002;287:3087-3095; Aronow HD et al. Lancet. 2001;357:1063-1068; Spencer FA et al. Ann Intern Med. 2004;140:857-866; Fonarow GC et al. Am J Cardiol. 2005;96:611-616.
1-anno OR 0.58,P<.0001
38†10,288OPUS-TIMI 16
30-giorni OR 0.49,P=.004
23†1616PRISM
90-giorni HR 1.08,mortalità 1-anno HR 0.99
47†12,365SYMPHONY & SYMPHONY II
6-mesi OR 0.48,P<.000118‡20,809PURSUIT/
GUSTO IIb
Durante ospedalizzazioneOR 0.87,P>.05
38†15,481*GRACE
Durante ospedalizzazione OR 0.23,P<.001
14.8†148,106*NRMI 4
28†
Pazienti in terapia ipolipidemizzante (%)
1-anno OR 0.75,P=.00119,599
Swedish Register (RIKS-HIA)
Riduzione del rischio osservata con terapia ipolipidemizzantePazienti (N)Studio
*Pazienti precedentemente non trattati con statine; †Solo terapia con statine; ‡qualsiasi terapia di riduzione dei lipidi;; OR=odds ratio; HR=hazard ratio.
GRACE=Global Registry of Acute Coronary Events; NRMI=National Registry of Myocardial Infarction; PRISM=Platelet Receptor Inhibition in Ischemic Management; SYMPHONY=Sibrafiban vs Aspirin to Yield Maximum Protection from Ischemic Heart Events Post-acute Coronary Syndromes; PURSUIT=Platelet Glycoprotein IIb/IIIa in Unstable Angina: Receptor Suppression Using Integrilin Therapy; GUSTO=Global Use of Streptokinase or t-PA for Occluded Coronary Arteries; OPUS-TIMI=Oral glycoprotein IIb/IIIa inhibition with orbofiban in patients with unstable coronary syndromes; RIKS-HIA=Register of Information and Knowledge About Swedish Heart Intensive Care Administration.
11
GRACE “ Global Registry of Acute Coronary Events” Fox KAA Goodman SG et al .
Database Internazionale osservazionale sulla prognosi dei pazienti che vengono ricoverati con Sindrome Coronarica Acuta .
Include 200 Ospedali in 28 diversi Paesi che arruolano N°> 10.000 pz.i/anno
12
GRACE*: i pazienti pre-trattati con statine hanno maggiori comorbidità ma condizioni meno severe al momento del ricovero
Spencer FA et al. Ann Intern Med. 2004;140:857-866.
I pazienti con SCA e precedentemente in cura con statine presentavano più condizioni di comorbidità rispetto ai pazienti non in trattamento con statine
TIA=attacco ischemico transiente; PVD=malattia vascolare periferica; PCI=intervento coronarico percutaneo; CABG=bypass aorto-coronarico.
*GRACE è un database osservazionale a cui partecipano 94 ospedali in 14 nazioni. Questa analisi include 19.537 pazienti con ACS arruolati da aprile 1999 a settembre 2002.
33%
52%
30%
30%
38%
18%
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Utilizzo precedente di statine Nessun uso precedente di statine
Pa
zie
nti
(%
)
UA NSTEMI STEMI 9.5%30.0%CABG
9.6%31.9%PCI
25.0%86.2%Iperlipidemia
58.7%74.1%Ipertensione
9.9%14.5%PVD
20.2%58.1%Pos. angiogramma
23.7%35.8%Diabete
9.4%13.5%TIA o ictus
28.2%50.9%MI
52.6%50%Fumo
No uso precedente di
statine
Uso di statine lungo termine
Condizioni di comorbidità
Diagnosi finale di SCA a seconda del trattamento con statine
13
GRACE: la terapia a base di statine migliora l'esito clinico di SCA
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
Eventi in-o
spedale
(%
)
IM dopo 24ore
Edemapolmonare
Shockcardiogenico
Arrestocardiaco
VT/VF Ictus Morte Morte,ictus oIM in ospedale
Outcome ospedalieri in relazione all'uso di statine di pazienti con SCA
Terapia con statine in corso e continuata Terapia iniziata in ospedaleNessun uso di statine Interruzione all'ammisione della statina precedente
L'interruzione della terapia a base di statina è associata a esiti clinici peggiori in GRACE
Adattato da Spencer FA et al. Ann Intern Med. 2004;140:857-866.
VT=tachicardia ventricolare; VF=fibrillazione ventricolare
14
NRMI: L'uso di statina nelle prime 24 ore dopo IMA è associato a una riduzione di morbilità e mortalità intraospedaliera
Adattato da Fonarow GC et al. Am J Cardiol. 2005;96:611-616.
*P<.001 vs No/No pazienti.Yes/yes= pazienti che continuano la terapia con statina; no/yes= pazienti appena inseriti nella terapia con statine; no/no=pazienti che non hanno ricevuto statina né prima né durante le prime 24 ore di ospedalizzazione; yes/no=pazienti in cui la terapia con statina è stata interrotta.
Eventi clinici per uso di statina
0
5
10
15
20
25
30
Morte Scompensocardiaco
Rottura Shock VT/VF Reinfarto
Si/Si No/Si No/No Si/No
Eve
nti
cli
nic
i (%
)
* *
*
*
*
* *
**
**
* *
Rispetto al non uso, somministrare statina nelle prime 24 ore di ospedalizzazione porta a una riduzione della mortalità pari al 77%
300.823 pziContinuavano statine: SI/SIIniziavano statine: NO/SI Non ricevevano statine : NO/NO Interrompevano statine: SI/NO
15
Conclusioni
Il trattamento con statine prima delle dimissioni è associato a una riduzione della morte e degli eventi clinici in ospedale e fino a 1 anno di follow-up
In pazienti precedentemente trattati con statine, l'interruzione della terapia è associato a peggiori esiti clinici
Spencer FA et al. Ann Intern Med. 2004;140:857-866: Spencer FA et al Arch Intern Med. 2004;164:2162-2168; Chang SM et al. Catheter Cardiovasc Interv. 2004;62:193-197.
16
I FATTI
Studi controllati randomizzati
17
TRIAL CLINICI RANDOMIZZATI STATINE IN SCA
MIRACLE Miocardial Ischemia Reduction with Aggressive Cholesterol Lowering Trial (2001)
FLORIDA -Fluvastatin On Risck Diminishment after Acute Miocardial Infarction trial (2002)
PACT Pravastatin in Acute Coronary Treatment (2004)
A to Z Aggrastat to Zocor trial (2004)
PROVE.IT Pravastatin or Atorvastatin Evaluationand Infection Therapy – Thrombolysis in Myocardial Infarction 22) (2005)
18
TRIAL CLINICI IN STATINE IN SCA
19
AVERT (N=341)AVERT (N=341)
I primi studi importanti sulle statine escludevano i pazienti con SCA
4S4S(N=4444)(N=4444)
4S=Scandinavian Simvastatin Survival Study; CARE=Cholesterol and Recurrent Events; LIPID=Long-Term Intervention with Pravastatin in Ischaemic Disease; AVERT=Atorvastatin VErsus Revascularization Treatments.
Scandinavian Simvastatin Survival Study Group. Lancet. 1994;344:1383-1389. Lewis SJ et al. Ann Intern Med. 1998;129:681 689; LIPID Study Group. N Engl J Med. 1998;339:1349-1357; McCormick LS et al. Am J Cardiol. 1997;80:1130-1133.
LIPID (N=9014)LIPID (N=9014)
CARE (N=4159)CARE (N=4159)
1 2 3 4 5 6
Tempo dell'evento coronarico indice
Tempo dall'evento coronarico (mesi)
20
MIRACL è stato il primo studio controllato randomizzato a esaminare il beneficio della terapia a base di statina per i pazienti con SCA
4S4S(N=4444)(N=4444)
CARE (N=4159)CARE (N=4159)
LIPID (N=9014)LIPID (N=9014)
AVERT (N=341)AVERT (N=341)
MIRACL (N=3086)MIRACL (N=3086)
1 2 3 4 5 6
Tempo dell'evento coronarico indice
Tempo dall'evento coronarico (mesi)
MIRACL=Myocardial Ischemia Reduction with Aggressive Cholesterol Lowering.
Scandinavian Simvastatin Survival Study Group. Lancet. 1994;344:1383-1389; Lewis SJ et al. Ann Intern Med. 1998;129:681 689; LIPID Study Group. N Engl J Med. 1998;339:1349-1357; Pitt B et al. N Engl J Med. 1999;341:70-76. Schwartz GG et al. JAMA. 2001,285:1711-1718.
21
3086 pazienti
24-96 ore (mediana 63 ore)
• Uomini e donne 18 anni
• UA o AMI
• TC 270 mg/dL
• Escluse le rivascolarizzazioni coronariche pianificate/anticipate
Atorvastatina 80 mg(n=1538)
Placebo(n=1548)
16 settimane
MIRACL: disegno dello studio
Caratteristiche pazienti
• Composto di morte, AMI non fatale, arresto cardiaco con rianimazione, o ischemia del miocardio sintomatica ricorrente con ricovero
Endpoint principale di efficacia
Schwartz GG et al. JAMA. 2001;285:1711-1718.
TC=colesterolo totale
22
MIRACL: In pazienti con SCA Atorvastatina riduce la ricorrenza di eventi ischemici in maniera significativa
P=.048 RR: 0.84
20
15
10
5
0
Placebon=1548
Tempo dalla randomizzazione (settimane)
4 8 12 160
Inci
den
za t
ota
le(%
)
Atorvastatina(80 mg) n=1538
16% RRR nell'endpoint triplo combinato
Adapted from Schwartz GG et al. JAMA. 2001;285:1711-1718.
*End poin primario combinato=morte, AMI non fatale, arresto cardiaco con rianimazione, o ischemia ricorrente sintomatica del miocardio con ricovero d'urgenza. RRR=riduzione del rischio relativo.
Occorrenza dell'endpoint primario combinato*
Tendenza favorevole
23
0
0.5
1
1.5
2
0 4 8 12 16
Tempo dalla randomizzazione (settimane)
Inci
den
za t
ota
le
(%)
Rischio relativo= 0.50
50%, p=0.045
Atorvastatina
Placebo 1.6%
0.8%
Schwartz GG et al. JAMA. 2001;285:1711-1718.
MIRACL: ictus fatali e non fatali
Tendenza favorevole
25
Studio FloridaFluvastatin On Risck Diminishment after Acute Miocardial Infarction
trial(2002)
540 pazienti randomizzati a Fluvastatina contro placeboPrimi 10 giorni da un IMA. End point compositi Ischemia all’ECGD a 12 mesi Eventi cliinici maggiori ( morte , ricorrenza di IMA e rivascolarizzazione)
Non rilevati effetti su ischemia ed eventi clinici
Una post Hoc analisi ha rilevato una riduzione di end point primari nei pazienti che avevano un importante ischemia all’inizio del trial.
La riduzione delle LDL era nettamente minore rispetto rispetto allo stesso braccio negli altri trial
26
TRIAL CLINICI IN STATINE IN SCA
27
Lo studio PROVE IT ha messo a confronto la riduzione dei lipidi intensiva con quella moderata in pazienti con SCA
4S4S(N=4444)(N=4444)
CARE (N=4159)CARE (N=4159)
LIPID (N=9014)LIPID (N=9014)
AVERT (N=341)AVERT (N=341)
MIRACL (N=3086)MIRACL (N=3086)
1 2 3 4 5 6
Tempo dell'evento coronarico indice
Tempo dall'evento coronarico (mesi)
PROVE IT=Pravastatin or Atorvastatin Evaluation and Infection Therapy.Scandinavian Simvastatin Survival Study Group. Lancet. 1994;344:1383-1389; Lewis SJ et al. Ann Intern Med. 1998;129:681 689; LIPID Study Group. N Engl J Med. 1998;339:1349-1357; Pitt B et al. N Engl J Med. 1999;341:70-76; Schwartz GG et al. JAMA. 2001,285:1711-1718; Cannon CP et al. N Engl J Med. 2004;350:1495-1504.
PROVE IT (N=4162)PROVE IT (N=4162)
28
4162 pazienti
• Uomini e donne 18 anni
• Ricoverati con AMI o UA ad alto rischio
• TC 240 mg/dL
• Condizioni stabili, arruolati dopo PCI, se pianificato
Atorvastatina 80 mg(n=2099)
Pravastatina 40 mg(n=2063)
18-36 mesi
PROVE IT: disegno dello studio
Caratteristiche pazienti
• Composto di morte per qualsiasi causa, MI, UA documentato con ricovero, rivascolarizzazione, e ictus
Endpoint principale di efficacia
Cannon CP et al. N Engl J Med. 2004;350:1495-1504.
10 giorni
29
16% RRR in endpointcombinatoP=.005
PROVE IT: benefici precoci e consistenti di Atorvastatina rispetto a Pravastatina
Adattato da Cannon CP et al. N Engl J Med. 2004;350:1495-1504.
Occorrenza di endpoint principali combinati(morte, IM, UA con ricovero, rivascolarizzazione, ictus)
Follow-up (mesi)
Pravastatina (40 mg)n=2063
Atorvastatina (80 mg)n=2099
Mo
rte
o e
ven
ti c
ard
iova
sco
lari
mag
gio
ri (
%)
0 24 302721963 181512
0
5
10
15
20
25
30
Valori LDL.C dall’arruolamento al termine dello studio
LDL-C (mg/dL)
20
40
60
80
100
120
Rand. 30 gg 4 Mesi. 8 Mesi. 16 Mesi. finale
Pravastatin 40mg
Atorvastatin 80mg49% 49%
21%21%
P<0.001P<0.001
Media LDL-CMedia LDL-C
95 (79, 113)95 (79, 113)
62 (50, 79) 62 (50, 79)
<24h
32
PROVE IT sottoanalisi: la terapia intensiva con Atorvastatina produce benefici nel breve e nel lungo termine in pazienti con SCA
Adattato da Ray KK et al. J Am Coll Cardiol. 2005;46:1405-1410.
Mese 6 fino a fine dello studioRandomizzazione a 30 giorni
Giorni successivi alla randomizzazione
Pa
zie
nti
(%
)
100 5 15 20 3025
2
1
0
3P=.046
28% RRR endpointtriplo combinato
28% RRR endpointtriplo combinato
Occorrenza di endpoint triplo combinato(morte, IM, o riospedalizzazione per SCA ricorrente)
Atorvastatina 80 mg Pravastatina 40 mg
n=2063
n=2099
6 12 18 24
PP=.003=.003
Mesi successivi alla randomizzazione
Pa
tie
nts
(%
)
0
2
4
6
8
10
12
n=1752
n=1812
4
5
33
Lo studio Pravastatin in Acute Coronary Treatment (PACT) esamina gli effetti della somministrazione di Pravastatina nelle prime 24 ore di SCA
4S4S(N=4444)(N=4444)
CARE (N=4159)CARE (N=4159)
LIPID (N=9014)LIPID (N=9014)
AVERT (N=341)AVERT (N=341)
MIRACL (N=3086)MIRACL (N=3086)
1 2 3 4 5 6
Tempo all'evento coronarico indice
Tempo dall'evento coronarico (mesi)
Scandinavian Simvastatin Survival Study Group. Lancet. 1994;344:1383-1389; Lewis SJ et al. Ann Intern Med. 1998;129:681 689; LIPID Study Group. N Engl J Med. 1998;339:1349-1357; Pitt B et al. N Engl J Med. 1999;341:70-76; Schwartz GG et al. JAMA. 2001,285:1711-1718; Cannon CP et al. N Engl J Med. 2004;350:1495-1504; Thompson PL et al. Am Heart J. 2004;1:148:e2.
PROVE IT (N=4162)PROVE IT (N=4162)
PACT (N=3408)PACT (N=3408)
34
PACT: disegno dello studio
3408 pazienti
24 ore
• Uomini e donne con UA, NSTEMI, o STEMI
• Esclusi se in terapia con statina prima dell'evento, con rivascolarizzazione coronarica o trapianto cardiaco pianificato
Pravastatina 20 mg or 40 mg(n=1710)
Placebo(n=1698)
4 settimane
Caratteristiche pazienti
• Composto da morte per qualsiasi causa, AMI, e riammissione in ospedale con angina pectoris instabile (UAP) durante il primo mese dopo la randomizzazione
Endpoint principale di efficacia
Thompson PL et al. Am Heart J. 2004;148:e2.
35
0
5
10
15
20
PACT:CONCLUSIONI: si conclude che 20 to 40 mg di pravastatina può essere sicuramente somministrata durante 24 ore dall’insorgenza dei sintomi in un evento coronarico acuto, con un favorevole ma non significativo trend in outcome a 30 giorni confrontato con il placebo.
Adattato da Thompson PL et al. Am Heart J. 2004;148:e2
Placebon=1698
Pravastatina(40 mg)n=1710
Tempo dalla randomizzazione (giorni)
6.4% RRR in endpointcombinatoP=.48
Tas
so t
ota
le(%
)
Occorrenza dell'endpoint principale combinato(morte, STEMI, NSTEMI)
3 6 9 12 15 18 21 24 27 30
36
La fase Z dello studio A to Z ha messo a confronto il trattamento moderato e intensivo con Simvastatina in pazienti con SCA
4S4S(N=4444)(N=4444)
CARE (N=4159)CARE (N=4159)
LIPID (N=9014)LIPID (N=9014)
AVERT (N=341)AVERT (N=341)
MIRACL (N=3086)MIRACL (N=3086)
1 2 3 4 5 6
Tempo all'evento coronarico indice
Tempo dall'evento coronarico (mesi)
A to Z=Aggrastat to Zocor.
Scandinavian Simvastatin Survival Study Group. Lancet. 1994;344:1383-1389; Lewis SJ et al. Ann Intern Med. 1998;129:681 689; LIPID Study Group. N Engl J Med. 1998;339:1349-1357; Pitt B et al. N Engl J Med. 1999;341:70-76; Schwartz GG et al. JAMA. 2001,285:1711-1718; Cannon CP et al. N Engl J Med. 2004;350:1495-1504; Thompson PL et al. Am Heart J. 2004;1:148:e2; de Lemos JA et al. JAMA.2004;292:1307-1316.
PROVE IT (N=4162)PROVE IT (N=4162)
PACT (N=3408)PACT (N=3408)
Phase Z of A to Z (N=4497)Phase Z of A to Z (N=4497)
37
4497 pazienti
• Uomini e donne 21-80 anni
• ACS, MI
• TC 250 mg/dL
• Rispondenti ai criteri stabilità
• Almeno 1 fattore di alto rischio per CVD + aumento biomarker cardiaci
Fase Z dello studio A to Z: disegno dello studio
Caratteristiche pazienti
• Composto di morte CV, MI non fatale, riammissione per ACS, e ictus
Endpoint principale di efficacia
de Lemos JA et al. JAMA. 2004;292:1307-1316.
Simvastatina40 mg
(n=2265)
Placebo(n=2232)
1 mese 4 mesi 24 mesi
Simvastatina80 mg
Simvastatina20 mg
38
A to Z:non ci sono differenze evidenti durante i primi 4 mesi tra i gruppi per gli end point primari (HR, 1.01; 95% CI, 0.83-1.25; P =.89),ma dai 4 mesi alla fine dello studio l’end point primario è
significativamente ridotto nel gruppo simvastatina da sola (HR, 0.75; 95% CI, 0.60-0.95; P =.02).
Adattato da de Lemos JA et al. JAMA. 2004;292:1307-1316.
0
5
10
15
20
11% RRR inendpointcombinatoP=0.02 HR 0.75
Placebo + simvastatina (20 mg) n=2232
Simvastatina (40 mg, 80 mg)
n=2099
0 4 8 12 16 20 24Tempo dalla randomizzazione (mesi)
Tas
so t
ota
le (
%)
Occorrenza dell'endpoint principale combinato(morte cardiovascolare, IM non fatale, riammissione per SCA, e ictus)
Tendenza favorevole
Una post Hoc analisi fra I primi 4 mesi fino alla fine del trial riportano un 25% di riduzione nell’end point primario per simva 40/80
Hazard Ratio per l’End Point Primario entro i primi 4 mesi dalla randomizzazione e tra 4 e 24 mesi
James A. de Lemos, MD et al. Early Intensive vs a Delayed Conservative Simvastatin Strategy in Patients With Acute Coronary Syndromes (Phase Z of the A to Z Trial). JAMA. 2004;292:1307-1316
41
Il trattamento con statine prima di PERCUTANEOUS CORONARY INTERVENTIONS non primaria
Incidenza della mionecrosi periprocedurale*
Studio di 119 pazienti sottoposti a PCI non primaria che hanno ricevuto (n=63) o non ricevuto (n=56) statine prima dell'intervento.*La mionecrosi è definita come l'aumento della creatininfosfochinasi MB (CKMB) o CK >3 volte il limite superiore dell'intervallo di normalità nelle 24 ore dopo PCI in pazienti senza MI recente, o 25% di aumento del valore minimo in pazienti con un MI nelle 72 precedenti l'intervento. †Eventi definiti come morte, MI non fatale non correlato a PCI, rivascolarizzazione di vasi target, e UA che richiede ricovero.
Chang SM et al. Catheter Cardiovasc Interv. 2004;62:193-197.
Sopravvivenza libera da eventi clinici
0
2
4
6
8
10
12
Con Statite Senza Statine
Paz
ien
ti (
%)
100
90
80
70
60
0 1 2 3 4 5 6
statine
no statine
log rank P=.015
Tempo (mesi)S
op
ravv
ive
nza
lib
era
da
eve
nti
cli
nic
i (
%)
ALTA DOSE di STATINE IN PTCA
FLARE trial Fluvastatin Angioplasty Restenosis (1999) 1054 pazienti ramdom a fluvastatina 40 mg due volte al di versus placebo starting 2-4 settimane prima di PTCA programmata Follw up angiografico a 26 settimane Risultati clinici a 40 settimane
Non differenze nel “primary outcome” restenosi angiografica 63% riduzione in Clinical Outcome morti e IM non fatali con riduzione di RR 0,37.
LIPS Trial 2002 Alta dose di statina in angina stabile,Angina instabile e ischemia silente sottoposta a PTCA 1667 paz iniziano il giorno dopo PTCA Fluvastatina 80 mg o placebo Outcome composito di Morte cardiaca,IMA non fatale,Ripetizione di rivascolarizzazione PTCA o BPAC Follow up 3,9 anni 22% di riduzione di End point primari in braccio fluva. La riduzione rimane anche dopo che l’evento restenosi era stata esclusa dagli end point primari. Il beneficio era maggiore nei pazienti con elevati livelli di PCR hs
ARMYDA-ACS Trial
771 pz con
NSTE-ACS con indicazione di angiografia
precoce
(<48 hours)
Jan ’05 - Dec ‘06
Ran
dom
izzz
azio
ne
(N
=19
1)
Atorvastatina 80 mg 12 hrs prima della coro
ulteriori 40 mg 2 hrs prima
N=96
Coronarografia
Placebo 12 hrs pre- coro
ulteriore dose 2 hrs prima
N=95
End Point Principale:
incidenza30 giorni ,morte,
MI, rivascolariz
vaso target
1st campione emtico
(pre-PCI)
CK-MB, troponin-I, myoglobin, PCR
ARMYDA-ACS trial: Study design
2nd and 3rd campione ematico
(8 and 24 hrs
post-PCI)
30 days
580 pz esclusi per - 451 terpia con staine - 41 PTCA in urgenza - 43 EF <30% - 30 contraindicazioni a statine - 15 insuffucienza renale severa
PCI atorvastatina N=86
PCI placebo N=85
20 pts esclusi per indicazione : - terapia medica (N=8) - Intervento di BPAC (N=12)
atorvastatorvast
End point Primari :
Incidenza di eventi cardiaci avversi maggiori (MACE: morte, MI, Target Vessel Revascolarisation ) dalla procedura fino a 30 giorni.
Definitione di IMA:
- Se normale il valore basale di CK-MB: incremento post-procedurale di CK-MB > 2 volte il valore iniziale UNL, in accordo consensus statement of the Joint ESC/ACC Committee for the Redefinition of Myocardial Infarction for clinical trials on coronary intervention)
- Se elevato il livello basale di CK-MB: un conseguente aumento >2 volte della CK-MB dal valore basale iniziale.
End points Secondari :
Ogni incremento post procedurale dei markers di danno miocardico (CK-MB, troponin-I, myoglobina)
variazioni Post-PCI del valore basale di PCR nei due bracci .
ARMYDA-ACS trial: Study end points
46
47
ARMYDA-ACS: CONCLUSIONI
ARMYDA-ACS trial indica che anche un pretrattamento breve con atorvastatina prima di un PCI può migliorare il risultato in pazienti con UA/NSTEMI
Il beneficio è prevalentemente sostenuto da una riduzione dell IMA periprocedurale (70% di riduzione del rischio) )
Effetti Pleiotropi lipidi indipendenti della atorvastatina possono spiegare tale effetto.
Questo reperto puo sostenere l’indicazione alla somminitrazione di alte dosi di statine “upstream” in pazienti con SCA trattate con precoce strategia invasiva
49
LE OPINIONI
50
Alta dose di statina in SCA: Un ipotesi intrigante
I benefici iniziali delle statine sono derivati largamente da effetti antinfiammatori dei farmaci.
I benefici ritardati sono lipidi-dipendenti .
S.Nissen Jama sett.2004
51
Via di sintesi dl Colesterolo e Isoprenoidi
52Adapted from Ray KK et al. J Am Coll Cardiol. 2005;46:1425-1433.
Ipotesi di effetto (pleiotropico) delle statine sui lipidi e non
Patobiologia dei meccanismi lipidici e non nella SCA
Disfunzione/attivazione endoteliale
Coagulazione attivazione pistrinica
inibitorioinibitorio
inibitorio
inibitorio
Infiammazione/attivazione immunologica
Statine
FegatoFegatoSintesi Sintesi
colesterolo colesterolo epaticoepatico
Rottura della placca/occlusione trombotica
Placca aterosclerotica ricca di lipidi
trombotrombo
Nucleo lipidicoNucleo lipidico
Statine
inibitorio
EFFETTI NON IPOLIPEMIZZANTI (effetto precoce/rapido)
EFFETTI IPOLIPEMIZZANTI (effetto lento/ritardato)
53
SCA: Fattori di rischio consolidati ed emergenti
Fattori di rischio consolidati:
Aumentare dell'età Sesso maschile MI pregresso Scompenso cardiaco pregresso Diabete Ipertensione Pulsazioni aumentate alla presentazione Pressione sistolica bassa alla presentazione Creatinina serica iniziale elevata Livelli elevati iniziali dei biomarker cardiaci
nel siero Depressione del segmento ST
nell'elettrocardiogramma iniziale Nessuna PCI in ospedale
Predittori di rischio emergenti:
Proteina C-reattiva (CRP) Lipoproteine a bassa densità (LDL) ossidate Citochine e chemochine proinfiammatorie*
(eg, IL-1, IL-6, TNF-, MCP-1)
Molecole di adesione* (eg, ICAM-1, VCAM-1, selectina)
Amiloide A* serico (SAA) Proteina chemioattrattante i miociti-1* (MCP-
1) Fibrinogeno* Conta dei globuli bianchi*
*marker infiammatori per potenziale uso clinico.IL=interleuchina; TNF=fattore di necrosi tumorale; MCP=proteina chemioattrattante i miociti; ICAM=molecola di adesione intercellulare; VCAM=molecola di adesione cellulare vascolare.
Eagle KA et al. JAMA. 2004;291:2727-2733; Bertrand ME et al. Eur Heart J. 2002;23:1809-1840; Pearson TA et al. Circulation. 2003;107:499-511; de Lemos JA et al. Circulation. 2003;107:690-695.
55
I livelli elevati di PCR rappresentano un predittore di rischio indipendente di eventi coronarici avversi maggiori e di morte in pazienti con SCA
*Morte, MI non fatale, e rivascolarizzazione di vasi target 1st terzile=CRP <0.25 mg/dL; 2nd/3rd terzili=CRP 0.25 mg/dL.†per pazienti con CRP >10 mg/L confrontati con pazienti con CRP 10 mg/dL.
Adapted from Goldstein JA et al. Am J Cardiol. 2005;96:56-60; Mueller C et al. Circulation. 2002;105:1412-1415.
Eventi avversi coronarici maggiori* a 1 anno
Sopravvivenza totale secondo i livelli di CRP al momento dell'accettazione
.7
.8
.9
1.0
0 10 20 30 40 50 60
Sopravvivenza (mesi)
So
pra
vviv
en
za t
ota
le CRP <3 mg/L (n=412)
CRP 3-10 mg/L (n=362)
CRP >10 mg/L (n=268)
P<.0001 by log rank†
CRP terzili
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
Ev
en
ti a
vv
ers
i c
oro
na
ric
i m
ag
gio
ri(%
)
nessuno 1 molteplici
1st2nd/3rd
Lesioni complesse
56
IM r
ico
rren
te o
mo
rte
coro
nar
ica
(%)
PROVE IT sottoanalisi:i pazienti che raggiungono bassi livelli di PCR hs e bassi livelli di LDL hanno i risultati migliori in termini di eventi clinici.
Adapted from Ridker PM et al. N Engl J Med. 2005;352:20-28; Ridker PM et al. Presented at AHA Scientific Sessions; 2004.
Follow-up (anni)0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5
0.00
0.04
0.02
0.06
0.08
0.10
LDL-C <70 mg/dL, CRP >2 mg/L
LDL-C >70 mg/dL, CRP >2 mg/L
LDL-C 70 mg/dL, CRP <2 mg/L
LDL-C <70 mg/dL, CRP <2 mg/L
LDL-C <70 mg/dL, CRP <1mg/L
57
La terapia con statina riduce significativamente la mortalità a 1 anno in pazienti con livelli alti di CRP
Adapted from Kinjo K et al. Am J Cardiol. 2005;96:617-621.
Mortalità a 1 anno dopo AMI
P-trend=.001
62
63
Anomalie Endoteliali nelle Sindromi Coronariche Acute
64
Modificazioni infiammatorie nelle SCA e effetto delle statine sui componenti dell’infiammazione
• Cambiamento nella placca
cellule infiammatorie infiltranti la placca
cellule infiammatoria attivate
• Effetti sistemici
Attivazione monociti
Attivazione neutrofili
Attivazione Cellule T
• Produzione di Citochine
produzione di citochine infiammatorie
produzione di citochine anti-infiammatorie
• Markers di infiammazione non specifici
• Danni da ischemia Riperfusione
Effetti statine
Cambiamenti con SCA
65
Modificazioni Infiammatorie nella Sindrome Coronarica Acuta
66
Anomalie endoteliali e della coagulazione implicate nelle SCA ed effetto delle statine sui markers endoteliali e di coagulazione
• Funzione endoteliale
Funzione vasomotoria
Biodisponibilità di O2
eNOS
• Attivazione endotelio
Espressione di molecole di adesione
• Riparazione endoteliale
N° di cellule progenitrici
N° di cellule senescenti
• Coagulazione
Fattore tissutale
Trombomodulina
PAI-1
vWF F
Fattore VII
Fattore Va
Sani Mod.in SCA Effetti Statine
+ - +
+ - +
+ - +
- + -
+ - +
- + -
- + -
+ - +
- + -
- + -
- + -
- + -
67
EFFETTO CRONICO DELLA SOMMINISTRAZIONE DI STATINE
•PTEN posfatase an tensing homolog PI3-K posfatidil inositolo3kinasi PKB/ak proteinkinasi B NOS3 nitric oxide sintetase 3 activation PPARgamma:perixosome proliferatoractivatet receptorg-G protein RhoA
•PTEN posfatase an tensing homolog PI3-K posfatidil inositolo3kinasi PKB/ak proteinkinasi B NOS3 nitric oxide sintetase 3 activation PPARgamma:perixosome proliferatoractivatet receptorg-G protein RhoA
70
19 TRIALS 81.859 partecipanti
72
73
EFFETTI PLEIOTROPICI DELLE STATINE