1 ° CIRCOLO DIDATTICO STATA LE“G.....

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PTOF Triennio 2015/16 16/17 17/18 Dirigente Scolastico Prof. ssa Immacolata Davide A cura della F.S. Anna Fatigati 1 ° CIRCOLO DIDATTICO STATALE“G.. MARCONI” PIAZZA MARCONI ' 2 – 80021 AFRAGOLA TEL.0818691389\FAX.0818696464 Distretto Scolastico n. 28 C.F.80104490638- C.M.NAEE10300B E mail: [email protected] ; p.e.c.:[email protected] Sito web: www.1circolomarconi.gov.it

Transcript of 1 ° CIRCOLO DIDATTICO STATA LE“G.....

PTOF Triennio

2015/16 16/17 17/18

Dirigente Scolastico Prof. ssa Immacolata Davide

A cura della F.S. Anna Fatigati

1 ° CIRCOLO DIDATTICO STATALE“G.. MARCONI”

PIAZZA MARCONI ' 2 – 80021 AFRAGOLA

TEL.0818691389\FAX.0818696464 Distretto Scolastico n.

28

C.F.80104490638- C.M.NAEE10300B

E mail: [email protected];

p.e.c.:[email protected]

Sito web: www.1circolomarconi.gov.it

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

“Quando natura e società vivranno nell’aula scolastica, quando le forme e gli strumenti didattici saranno subordinati alla sostanza dell’esperienza, allora sarà possibile operare

questa identificazione, e la cultura diventerà la parola d’ordine della democrazia.”

John Dewey

INDICE

1. PREMESSA

2. LE SCELTE EDUCATIVE

3. LE PROBLEMATICHE DEL CONTESTO TERRITORIALE

4. LE FINALITA’ - LE SCELTE METODOLOGICHE E DIDATTICHE - IL PIANO DI INCLUSIONE

5. I TRAGUARDI FORMATIVI- IL P.E.C.U.P. E IL CURRICOLO PER LE COMPETENZE

6. LE SCELTE CURRICOLARI E I TRAGUARDI FORMATIVI 7. IL CURRICOLO PER LE COMPETENZE DI SCUOLA DELL’INFAN ZIA

8. IL CURRICOLO PER LE COMPETENZE DI SCUOLA PRIMARIA

9. GLI STRUMENTI PER LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO ORGA NIZZAZIONE DIDATTICA

10. LA VALUTAZIONE

11. LA FORMAZIONE

12. LA RELAZIONE SCUOLA FAMIGLIA

13. LE RISORSE UMANE

14. GLI SPAZI E LE STRUTTURE PRESENTI

15. L'AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

16. ACCORDI DI RETE O DI SCOPO

17. L'ORGANIZZAZIONE DELL’ ISTITUZIONE SCOLASTICA

18. L' AUTOVALUTAZIONE E LA RENDICONTABILITA’

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Aggiornamento PTOF a.s. 2017/2018

Vista la delibera del Collegio dei Docenti n°87 del 13/01/2016 Vista la delibera del Consiglio di Circolo n°79 del 14/01/2016 Visto ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Immacolata Davide Prot.4805/A02C

dell'1/09/2017 PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1,

COMMA 14, LEGGE N.107/2015

Viste le autorizzazioni Prot.AOODGEFID/31710 del 24 Luglio 10.1.1A-FSEPON-CA-2017-161 Vista la Partecipazione alla II Annualità Scuola Viva Viste le Proposte Progettuali del Collegio dei Docenti Viste le Reti di Scopo di nuova Istituzione Visto il Piano di Formazione del Personale della Scuola Vista la nomina della F.S. ins. Anna Fatigati Visto il Dgls.62/2017 valutazione e Certificazione delle Competenze L'articolo 4 del decreto legislativo n.

62/2017 conferma la presenza della prova d'italiano e matematica nelle classi II e V primaria e introduce, solo nella classe quinta,

una prova di inglese sulle abilità di comprensione e uso della lingua, coerente con il QCER, Quadro Comune Europeo di Riferimento

delle lingue (comma 4).

L'ammissione alla classe successiva nella scuola primaria

L'articolo 4 del decreto legislativo n. 62/2017 conferma la presenza della prova d'italiano e matematica

nelle classi Il c V primaria e introduce, solo nella classe quinta, una prova di inglese sulle abilità di

comprensione e LISO della lingua, coerente con il QCER, Quadro Comune Europeo di Riferimento delle

lingue (comma 4). I Visto il Legge 62/2017 DM Riguardo alla Valutazione Comportamento Alunni Si apportano aggiornamenti ed integrazioni al PTOF con delibera CdC n° 155 del 30/11/2017 e CdD n° 6 del 19/12/2017 esclusivamente nelle sezioni: Dati popolazione Scolastica, Organigramma, Funzionigramma, Progettualità Curricolare, Progettualità extra-curricolare, Partecipazione ad Eventi, Piano di formazione Personale Docente, Piano Formazione Personale ATA, Valutazione Alunni.

PREMESSA

1.1. Il PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA D.P.R. n. 275 del 8/03 1999

Il Collegio dei docenti del 1° Circolo Didattico “G. Marconi” di Afragola esprime, attraverso il presente progetto, il processo educativo che intende promuovere, l’identità culturale e progettuale della Scuola per far conoscere la propria “mission” a tutti gli stakeholders, in particolare ai genitori, agli Enti Locali di riferimento e alle associazioni presenti sul territorio.

Partendo dalle esperienze realizzate, dalla lettura dei bisogni formativi- territoriali e del contesto scolastico, i docenti elaborano percorsi di crescita personale e culturale degli alunni, nell’ottica di un processo di miglioramento continuo, finalizzato a promuovere la qualità del servizio offerto, in termini di insegnamento e di organizzazione del servizio scolastico. ANNO SCOLASTICO 2015/16 SCUOLA DELL’INFANZIA

PLESSO VIA MARCONI Alunni n° 157

PLESSO VIA MILANO Alunni n° 113

Pagina | 3 “La scuola di tutti e di ciascuno” Documento: PTOF 2016-2018

PLESSO VIA FIRENZE Alunni n° 150

TOTALE Alunni n° 420

SCUOLA PRIMARIA EDIFICIO CENTRALE

12 CLASSI PRIME Alunni n° 217

12 CLASSI SECONDE Alunni n° 214

11 CLASSI TERZE Alunni n° 219

11 CLASSI QUARTE Alunni n° 219

12 CLASSI QUINTE Alunni n° 242

TOTALE Alunni n° 1116 TOTALE COMPLESSIVO ALUNNI N° 1536

Totale popolazione scolastica 1° Circolo Didattico “ G. Marconi” è di 1536 alunni

ANNO SCOLASTICO 2016/17 SCUOLA DELL’INFANZIA

PLESSO VIA MARCONI Alunni n° 138

PLESSO VIA MILANO Alunni n° 107

PLESSO VIA FIRENZE Alunni n° 134

TOTALE Alunni n° 379

SCUOLA PRIMARIA EDIFICIO CENTRALE

10 CLASSI PRIME Alunni n° 178

12 CLASSI SECONDE Alunni n° 222

11 CLASSI TERZE Alunni n° 210

11 CLASSI QUARTE Alunni n° 223

12 CLASSI QUINTE Alunni n° 237

TOTALE Alunni n° 1070 TOTALE COMPLESSIVO ALUNNI N° 1449

Totale popolazione scolastica 1° Circolo Didattico “ G. Marconi” è di 1449 alunni ANNO SCOLASTICO 2017/18

SCUOLA DELL’INFANZIA

PLESSO VIA MARCONI Alunni n° 150

PLESSO VIA MILANO Alunni n° 107

PLESSO VIA FIRENZE Alunni n° 147

TOTALE Alunni n° 404

SCUOLA PRIMARIA EDIFICIO CENTRALE

11 CLASSI PRIME Alunni n° 200

10 CLASSI SECONDE Alunni n° 180

12 CLASSI TERZE Alunni n° 221

11 CLASSI QUARTE Alunni n° 212

11 CLASSI QUINTE Alunni n° 222

TOTALE Alunni n° 1035 TOTALE COMPLESSIVO ALUNNI N° 1439

Totale popolazione scolastica 1° Circolo Didattico “ G. Marconi” è di 1439 alunni

1.2 .Versione integrale e sintetica del P.O.F. Il nostro P.O.F. è realizzato in due versioni:

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• un documento completo depositato agli atti della scuola, visionabile e scaricabile anche dal sito dell’Istituto (http://www.1circolomarconi.gov);

• un documento sintetico per utilizzare una sintesi semplice ed essenziale che fornisce le principali informazioni necessarie a conoscere la Scuola.

Viene redatto dal Collegio dei Docenti e approvato dal Consiglio d’Istituto, a fronte di un atto di indirizzo redatto dal Dirigente Scolastico (L. 107/2015, 13 luglio) e condivisa con oo.cc. 1.3. Oltre al P.O.F. Al P.O.F. sono allegati altri documenti che contribuiscono a delineare il quadro completo delle scelte educative della Scuola:

• Atto d’indirizzo del DS condiviso con gli organi collegiali. • RAV • Piano di miglioramento (Rav) • La Progettazione educativa e didattica.

2. LE SCELTE EDUCATIVE DELLA SCUOLA

Ogni sistema educativo deve essere giudicato non per ciò che concede ai pochi, ma per ciò che assicura ai molti, pur senza impedire ai pochi di andare sempre più lontano.

(B. Bettelheim) La nostra scuola identifica, nelle seguenti finalità, le azioni che si intendono mettere in campo, per garantire a tutti gli alunni il pieno sviluppo delle proprie potenzialità, così come prescritto dagli artt.33 e 34 della Costituzione della Repubblica Italiana e dalla Dichiarazione dei diritti del bambino ( O.N.U. 1959), in attuazione delle Leggi europee, nazionali, regionali, con particolare attenzione agli aspetti della trasparenza e della tutela della privacy. La Scuola mette al centro del suo agire quotidiano le esigenze educative e di apprendimento degli alunni che la frequentano:

• si organizza in base a un principio di qualità del servizio, compatibilmente con le risorse umane, finanziarie e materiali di cui dispone;

• cura la collaborazione educativa con la famiglia; • opera in collaborazione con le altre Scuole, le Agenzie formative del territorio per l’attuazione

delle sue finalità; • promuove lo sviluppo delle diverse intelligenze degli alunni; • è particolarmente attenta alle esigenze degli alunni più deboli o in situazione di difficoltà, per

offrire a ciascuno ciò di cui ha bisogno per un’adeguata promozione dei diversi talenti; • promuove l’ innovazione e la ricerca di soluzioni didattiche e organizzative finalizzate al

miglioramento della qualità dell’ insegnamento e del servizio.

2.1. La definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) Nel contesto di centralità dello scolaro, come sopra descritto, si inseriscono i LEP.

Istituzioni scolastiche autonome, enti locali, loro aggregazioni, realtà pubbliche, associative e private nel campo dei servizi alla persona, del lavoro, dello sviluppo del territorio, costituiscono il quadro nel quale si deve realizzare la qualità delle prestazioni in un’ottica di corresponsabilità e di sussidiarietà, attraverso appropriati ed efficienti criteri di programmazione, trasparenza nella gestione, un sistema di valutazione e accreditamento basato sulla definizione di obiettivi e finalizzato all’efficacia e alla qualità dei risultati.

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A tal proposito per la scuola i LEP indicano i diritti da garantire: • diritto alla prossimità del servizio, diritto alla custodia dei figli dei lavoratori, diritto all’integrazione,

diritto all’apprendimento lungo tutto il corso della vita;

• gli aventi diritto: evoluzione della popolazione scolastica, ponderazioni di classi di età;

• per una sostanziale perequazione, una volta garantite quantità e qualità dell’offerta formativa, occorre anche tenere d’occhio il successo formativo, - la conquista delle competenze, accertata da indagini nazionali o internazionali, che sostiene le pari opportunità nei diversi contesti - ;

• le prestazioni: orario, curriculum e parametri del servizio: rapporto medio insegnanti / alunni, qualificazione del personale, sistemi di assicurazione della qualità ;

Quindi i LEP ( Livelli Essenziali delle Prestazioni) non possono di sicuro riguardare i livelli standard di apprendimento che devono essere dimostrati da ciascun allievo per essere promosso alla classe successiva . Invece nel caso della Scuola dell'autonomia viene a cadere la logica dei programmi ministeriali, si alleggerisce la programmazione come programma e dunque, i docenti , "professionisti dell'istruzione" devono stabilire quale standard di apprendimento , solo, quali scelte metodologiche adottare, quali strumenti è doveroso usare per attendersi da un allievo o da un gruppo di allievi per valutarli sufficienti o eccellenti. Per questo, nei LEP può anche rientrare la prescrizione alle scuole e ai docenti di predisporre servizi, strutture, disponibilità professionali a lasciarsi coinvolgere in indagini attraverso le quali lo Stato possa verificare se e come creare meritocrazia per chi sviluppa, applica e usa competentemente e strategicamente una serie di metodologie innovative insieme a TIC del tutto innovative per giungere a quei livelli valutativi per cui si affermi che gli alunni sono competenti sufficientemente o in modo eccellente.

2.2.Il nostro modello di scuola

Il rapido cambiamento e la complessità degli sfondi culturali-economici- sociali, locali e globali impongono una riconfigurazione delle priorità socio - culturali.

La nostra Scuola, quindi, intende promuovere:

o lo sviluppo di una mentalità aperta ai valori fondamentali quali:

il rispetto dell’ identità di ciascuno, la tolleranza, la solidarietà, la condivisione, la giustizia, la libertà.

o un’offerta formativa rispondente ai bisogni del territorio;

o una prospettiva di fondo per orientare verso i saperi , le conoscenze e le competenze necessarie;

“SAPER, SAPER FARE, SAPER ESSERE, SAPER STARE CON GLI ALTRI ”

o una crescita culturale e so1ciale, per sviluppare competenze adeguate alle mutate richieste sociali:

elasticità, flessibilità, creatività, indispensabili per “navigare” in una società complessa.

2.3. L'alunno L'alunno con tutte le sue peculiarità e unicità è al centro di tutto il processo educativo, egli è protagonista nella costruzione delle sue conoscenze divenendo soggetto attivo e consapevole del processo di apprendimento attraverso le proprie esperienze. L'acquisizione dei saperi che divengono graduale trasformazione in sviluppo di competenze avviene attraverso la scoperta di conoscenze ma permeate attraverso un vissuto di emozioni che valorizza per il suo percorso di crescita e lo rende significativo. 2.4. Una miriade di conoscenze per la conquista della Cultura

Pagina | 6 “La scuola di tutti e di ciascuno” Documento: PTOF 2016-2018

L’ apprendimento inteso come la costruzione di conoscenze significative e mai definitive che parte dalla “realtà del bambino”, dalla sua esperienza per giungere al sapere “disciplinare”. 2.5. L’idea del docente quale …

- mediatore culturale che coinvolge i bambini, li guida nella scoperta/acquisizione di concetti, procedure, tecniche, aiutandoli a riflettere sul proprio percorso di conoscenza; -insegnante regista che modifica continuamente la propria azione educativo-didattica per conferire intenzionalità al processo di insegnamento-apprendimento; -insegnante che riconosce la realtà del bambino, lo ascolta, entra in contatto emotivo-empatico, lo valorizza e gli permette di esprimere al meglio le sue potenzialità; - crea un ambiente stimolante, un clima favorevole all’apprendimento, in cui i bambini si sentono valorizzati e co-protagonisti consapevoli del processo di apprendimento, aiutandoli a conoscere i propri stili e le personali strategie d’apprendimento, a sviluppare la capacità di trasferire le competenze acquisite in nuovi contesti.

3. LE PROBLEMATICHE DEL CONTESTO TERRITORIALE Da un’attenta analisi dei dati raccolti è emerso che il nostro territorio, situato nella piana tra Napoli e Caserta, dal punto di vista economico, negli ultimi anni, ha visto uno sviluppo del settore terziario, ma anche una crisi crescente nel settore edilizio che ha fatto constatare la chiusura e fallimento di imprese con la determinazione di un considerevole aumento di perdita di posti di lavoro e conseguentemente l’aumento della disoccupazione. La fascia più ampia della popolazione appartiene al ceto medio, aumenta la fascia di povertà a cui fa fronte la CARITAS locale. Si registra la presenza di cittadini stranieri (la comunità più numerosa è proveniente dall’Ucraina, segue il Burkina faso e il Marocco) che rappresenta l’1,8% dei residenti. I grafici di seguito riportati, desunti da una raccolta dati effettuata attraverso sia questionari ISO 9000 e dati di contesto, definiscono la condizione della popolazione afferente alla nostra Scuola dell' anno scolastico appena trascorso, ma anche dell'anno in corso. Declinano bene lo Stato di disagio sociale che il contesto sta vivendo e con esso, logicamente, i bambini, che di riflesso, devono subire i risvolti delle condizioni che si sono venute a determinare. Oggettivamente le immagini sotto riportate rendono la lettura più chiara ed incisiva dello status afragolese relativo alla nostra Utenza.

Grafico Titoli di Studio

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Genitori stranieri presenti sul territorio i cui figli frequentano la nostra scuola

Famiglie straniere Alunni frequentanti Neo-giunti

30 42 6

LIC M

EDIA

DIP IS

TR S

UP

LAUREA

NNDISP

ISEF C

ONS

NN TIT

DIP Q

UALIF

DIPL U

NIV

LIC E

LE

0

100

200

300

400

500

600

700

800

900

1000 950

663

10053

14 563

11

330

30

42

6

30

42

6

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Pertanto si registra:

o la presenza di alunni con particolari connotazioni problematiche relative all’apprendimento o agli atteggiamenti comportamentali;

o la presenza di alunni in condizione di disagio evolutivo; o l’eterogenea condizione di livelli di abilità e di competenze; o la presenza di alunni con cittadinanza straniera con cui occorre confrontarsi e convivere nell’ottica

della valorizzazione della diversità. In relazione ai bisogni formativi emersi, ci si propongono i seguenti obiettivi per la programmazione educativa e didattica:

motivare alla scoperta; promuovere l’interesse e la motivazione; educare alla solidarietà; migliorare ed arricchire l’offerta formativa; realizzare curricoli differenziati in relazione alle esigenze e alle potenzialità di ogni alunno; valorizzare le competenze e le professionalità dei docenti; favorire le abilità di comunicazione con diversi linguaggi; favorire l’integrazione scolastica degli alunni più deboli; potenziare il percorso di inclusione degli alunni in situazione di svantaggio; prevenire i rischi di insuccesso scolastico; favorire la creatività e l’autonomia di giudizio per costruire il pensiero critico; tendere al miglioramento continuo della qualità del processo formativo delle diverse

potenzialità; aiutare gli alunni a leggere la realtà che li circonda.

La Scuola che risulta da tali scelte è dunque una Scuola:

o formativa ed orientativa; o aperta al territorio; o garante per tutti gli alunni delle medesime opportunità; o non selettiva; o volta a valorizzare le diversità; o tesa a far prevalere le esigenze dell’apprendimento su quelle dell’insegnamento.

A tale scopo, il 1° Circolo Didattico Statale “ G. Marconi”, ha sviluppato una rete di collaborazione inter istituzionale con tutte le Agenzie Formative e Culturali della Comunità Territoriale: Comune, Istituzioni Scolastiche Afragolesi ,Circoli Didattici e Secondarie di Primo Grado, ASL, Istituti Comprensivi vicinori (Marianella), Università degli studi Suor Orsola Benincasa.

L’attuazione del Curricolo di Scuola avviene mediante la realizzazione e l’integrazione di progetti ed esperienze inerenti l’offerta locale, fruendo delle molteplici risorse presenti.

4. LE FINALITA’ E LE SCELTE METODOLOGICHE E DIDATTI CHE

La nostra Scuola fa riferimento ad una serie di finalità per la stesura del Piano dell’Offerta Formativa. In esse, la Scuola identifica le azioni che si intendono offrire per garantire a tutti gli alunni il pieno sviluppo delle proprie potenzialità:

• la scuola intesa come comunità di apprendimento, dove ogni soggetto è pienamente coinvolto ed è attore nella realizzazione del proprio progetto formativo;

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• la promozione di una cultura dell’Integrazione/inclusione attenta ai bisogni educativi di tutti e di ciascuno;

• l’utilizzo di metodologie didattiche attive legate al lavoro di gruppo e alla consapevolezza del sé; • il dialogo con i genitori per un’azione educativa consapevole e corresponsabile; • la progettazione partecipata anche con altri soggetti istituzionali e non, con i quali la scuola

collabora in un’ottica di continuità verticale (scuole infanzia, primaria e secondaria) e orizzontale (Enti Locali, Territorio).

Considerata la situazione delle classi, si ritiene di operare con modelli di progettazione aperti e flessibili, articolati in diverse fasi, in cui si evidenziano le scelte metodologiche, didattiche ed organizzative, contestualizzando le finalità e i valori espressi attraverso:

interventi individualizzati con attività di rinforzo, recupero, consolidamento, potenziamento; attenzione verso situazioni di disagio; metodo della scoperta e dell’ipotesi per l’acquisizione delle conoscenze; attività basate sull’ operatività e sulla metodologia della ricerca; organizzazione in piccoli gruppi di livello con tutoraggio tra pari; uso delle tecnologie multimediali; uso ottimale degli spazi; attenzione al vissuto del bambino per giungere dall’esperienza individuale a quella generale; giochi di simulazione; discussioni guidate; uscite didattiche; tutoring.

4.1. PROGETTAZIONE DIDATTICA

Nella progettazione annuale gli insegnanti individuano i temi, i concetti, le modalità e i contesti di lavoro; esplicitano le motivazioni delle scelte e descrivono le competenze che gli alunni raggiungeranno al termine del percorso.

La programmazione d’istituto ha come sfondo integratore il territorio per le classi 1^ e si estende alla Provincia per le altre classi. Si è pensato di utilizzare la programmazione per sfondo integratore perché la metodologia dello sfondo rappresenta il risultato dell’integrazione di teorie e ricerche, la didattica per sfondi rende l’esperienza scolastica coerente con il normale modo di percepire la realtà da parte del bambino/a e consente di sviluppare importanti processi motivazionali; lo sfondo integratore è l'involucro, il contenitore che determina l'unità del percorso educativo, la percezione dei nessi, il senso della continuità che collega le molte attività didattiche che altrimenti resterebbero frantumate .

A livello di progettazione periodica i docenti confrontano le strategie di insegnamento, costruiscono possibili itinerari, ipotizzano scansioni temporali, individuano modalità e strumenti di raccolta dati e di valutazione, riflettono e discutono sui problemi che emergono nelle attività in aula.

Nelle Equipe di classe le maestre contestualizzano le diverse unità di lavoro nel rispetto degli stili, dei tempi e dei ritmi di apprendimento degli alunni e delle esperienze formative e professionali di ogni singolo insegnante.

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5. I TRAGUARDI FORMATIVI , IL P.E.C.U.P. E IL CURRI COLO PER LE COMPETENZE

“E’ ormai ben assodato … che capire esige percorsi cognitivi lunghi, variati, efficacemente indirizzati e

controllati nella loro dinamica; che capire non è il risultato di una sequenza lineare di apprendimenti…,

ma di progressive coagulazioni complesse - che coinvolgono cognitività, sensorietà e cooperazione del

soggetto; che capire coinvolge sempre trasversalmente “saperi” diversi e che perciò si sviluppa sempre

lungo percorsi intrecciati, con ingredienti culturali differenziati interferenti a più livelli”.

Paolo Guidoni

Nel rispetto e nella valorizzazione dell’Autonomia delle Istituzioni Scolastiche, le Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole. Le Indicazioni Nazionali sono un testo aperto, che la comunità professionale è chiamata ad assumere e a contestualizzare, elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione. La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa. Il curricolo si delinea con particolare attenzione alla continuità del percorso educativo ed è predisposto all’interno del Piano dell’Offerta Formativa, nel rispetto:

• delle finalità, • dei traguardi per lo sviluppo della competenza,

• degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni.

Il curricolo si articola attraverso i campi di esperienza nella scuola dell’infanzia e le discipline nella scuola primaria.

L’attività educativa e didattica trova i suoi strumenti privilegiati nella programmazione, che si sviluppa per campi di esperienza e discipline. Per garantire a tutti un ritmo naturale di apprendimento, si cerca di realizzare la massima unitarietà e interdisciplinarietà.

All’inizio di ogni nuovo anno scolastico, ogni interclasse o intersezione, stila una propria PROGRAMMAZIONE ANNUALE tenendo conto:

• l’analisi della situazione iniziale; • gli obiettivi disciplinari efficaci per l’apprendimento dell’alunno; • i contenuti, la metodologia, le strategie , i tempi di verifica e la valutazione.

5.1. PROFILO EDUCATIVO CULTURALE PROFESSIONALE (P.E.C.U.P.)

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Il PECUP (Profilo Educativo, Culturale e Professionale) rappresenta l’acquisizione della capacità di saper fare per essere uomo e cittadino affinché sappia muoversi con responsabilità e indipendenza nella comunità sociale e civile. 5.2. Il P.E.C.U.P. alla fine della scuola dell'Infanzia,esplicita le competenze di base che strutturano la crescita del bambino, per cui deve sapere:

riconoscere ed esprimere le proprie emozioni; essere consapevole di desideri e paure; avvertire gli stati d'animo propri ed altrui; avere un positivo rapporto con la propria corporeità, attraverso la consapevolezza del sè, delle

proprie risorse, dei propri limiti in modo da saper chiedere aiuto; manifestare curiosità, voglia di sperimentare, interagire con l'ambiente e le persone nel rispetto di

regole, di comportamento nei diversi contesti; dimostrare di saper gradualmente gestire i conflitti; utilizzare materiali e risorse comuni, sviluppando attitudine a porre e a porsi domande di senso,

utilizzando gli errori come fonti di conoscenza; raccontare, narrare e raccontarsi attraverso il vissuto esperienziale, utilizzando con sempre maggiore

proprietà la Lingua Italiana; esprimere abilità di tipo logico ed interiorizzare le coordinate spazio-temporali; approcciarsi alle attività derivante da consegne chiare in modo da portare a termine i lavori secondo

le procedure indicate; documentare un processo realizzato attraverso gli strumenti a lui consoni.

5.3. PECUP delle Classi Prime

1-Identità e autonomia: operare scelte personale ed assumersi responsabilità. • Conoscere se stesso aspetto fisico e relazionale; • Avere cura della propria persone; • Scoprire l’altro come “il diverso tra se”; • Avere coscienza di appartenere ad una comunità; • Sapere assumere responsabilmente piccoli incarichi di fiducia e portarli a termine; • Rispettare le cose e gli ambienti nei quali vive; • Aver cura del proprio materiale.

2-Convivenza civile: coesistere, condividere, essere corresponsabile. • Conoscere l’aspetto dell’organizzazione sociale (famiglia, gruppo classe, gruppo sportivo); • Riconoscere la necessità di semplici regole comportamentali per un corretto rapporto con gli altri,

con le cose e con gli ambienti; • Avere rispetto del materiale altrui; • Capire che nel gruppo classe si sta bene se si rispettano le regole prestabilite. 5.4. PECUP delle Classi Seconde

1-Identità e autonomia: operare scelte personale ed assumersi responsabilità. • Conoscere sé stessi e saper valutare le proprie risorse personali (conoscenza delle proprie

motivazioni, degli interessi, dei valori di riferimento, delle sue capacità e competenze, delle sue

idee e aspettative, dei suoi sogni e aspirazioni ecc.);

Pagina | 12 “La scuola di tutti e di ciascuno” Documento: PTOF 2016-2018

• Agire con autonomia e con responsabilità (ovviamente in rapporto all’età) nella vita quotidiana, in

famiglia, a scuola, nel tempo libero, ecc.

2-Convivenza civile: coesistere, condividere, essere corresponsabile. • Progettare le proprie iniziative e cominciare a proiettarsi in avanti rispetto al suo futuro,

compatibilmente con le sue potenzialità e in modo realistico;

• Sviluppare relazioni con gli altri (coetanei, genitori, educatori, insegnanti, altri soggetti con cui

interagire) negli ambienti vitali.

5.5. PECUP delle Classi Terze 1-Identità e autonomia: operare scelte personale ed assumersi responsabilità.

• Partecipare a scambi comunicativi, in modo collaborativo e rispettoso, con i compagni e i docenti, adeguato alle diverse situazioni.

2-Convivenza civile: coesistere, condividere, essere corresponsabile. • Assumere atteggiamenti di sensibilità e di rispetto verso l’ambiente; • Conoscere e tutelare l’ambiente circostante; • Reperire con l’aiuto di un adulto le informazioni anche attraverso le moderne tecnologie.

5.6. PECUP delle Classi Quarte 1-Identità e autonomia: operare scelte personale ed assumersi responsabilità.

• Acquisire sempre maggiore consapevolezza dell’utilità delle regole e saperle rispettare dentro e fuori dalla scuola;

• Iniziare a comprendere ciò che accomuna regole e leggi che disciplinano una comunità, iniziare a conoscere la Costituzione italiana;

• Prendere sempre più consapevolezza dei propri diritti e dei propri doveri; • Comprendere il significato e il valore della diversità, anche attraverso la conoscenza di abitudini,

feste e tradizioni di popoli differenti; 2-Convivenza civile: coesistere, condividere, essere corresponsabile.

• Avere cura di ciò che appartiene a tutti e comprendere il concetto di bene comune; • Manifestare atteggiamenti rispettosi verso l’ambiente naturale; • Iniziare a comprendere il valore delle testimonianze storiche e artistiche del territorio; • Rilevare gli effetti positivi e negativi prodotti dall’azione dell’uomo sull’ambiente naturale.

5.7. PECUP delle Classi Quinte 1-Identità e autonomia: operare scelte personale ed assumersi responsabilità.

• Partecipare a scambi comunicativi con compagni e docenti attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulati in un registro il più possibile adeguato alla situazione;

• Produrre testi legati alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre, rielabora testi manipolandoli, parafrasandoli, completandoli, trasformandoli;

• Sviluppare gradualmente abilità funzionali allo studio estrapolando dai testi scritti informazioni su un dato argomento utili per l’esposizione orale e la memorizzazione , acquisendo un primo nucleo di terminologia specifica, raccogliendo impressioni personali e/o collettive, registrando opinioni proprie o altrui;

• Svolgere attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice o si scrive, si ascolta o si legge, mostra di cogliere le operazioni che si fanno, quando si comunica, e le diverse scelte determinate dalla varietà di situazioni in cui la lingua si usa.

2-Convivenza civile: coesistere, condividere, essere corresponsabile. • Assimilare il senso e la necessità del rispetto e della convivenza civile; • Rispettare le regole condivise, collaborare con gli altri per la costruzione del bene comune; • Utilizzare gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere e

apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e rispetto reciproco;

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• Aver cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita.

A conclusione della scuola primaria ogni alunno della scuola “Marconi” dovrà, secondo il previsto profilo in uscita P.E.C.U.P., essere nella condizione di:

• avere consapevolezza di sé, delle proprie emozioni, dei personali modi di essere e di capire, di crescere,

dei propri punti di forza e di debolezza per costruirsi una propria immagine come individuo e come alunno;

• avere gli strumenti di giudizio sufficienti per valutare se stessi, le proprie azioni, i fatti e i comportamenti individuali, umani e sociali che ispirano la convivenza civile;

• riconoscere la diversità come valore ed essere disponibile al rapporto di collaborazione con gli altri per offrire il proprio contributo per la realizzazione di un progetto comune;

• porre e porsi domande, esprimere le proprie idee, argomentando intorno ad un fatto, sostenerle e confrontarle con quelle degli altri arrivando ad una sintesi;

• orientarsi nello spazio e nel tempo operando confronti costruttivi tra realtà storiche e geografiche diverse;

• leggere per il piacere di leggere, per divertirsi, per informarsi, per acquisire conoscenze, utilizzando strategie adeguate ai diversi scopi di lettura;

• scrivere il proprio punto di vista ( relazioni, descrizioni, lettere…), considerando scopo e destinatario, curando in modo sempre più consapevole il processo di scrittura, dall’ideazione alla revisione;

• descrivere e rappresentare con i numeri, figure, grafici, quando le parole non bastano, situazioni di vita quotidiana e proprie della matematica;

• utilizzare adeguatamente le operazioni aritmetiche, padroneggiare le strategie di calcolo, confrontare, misurare ed individuare relazioni;

• rappresentare dati, effettuare valutazioni di probabilità d’eventi; • esplorare, descrivere, rappresentare e schematizzare lo spazio; • esplorare la realtà e darsi spiegazioni costruendosi modelli coerenti con il pensiero scientifico intorno a

fatti del mondo fisico, chimico e biologico. • usare parole, disegni, tabelle, grafici per rappresentare idee relativamente a esseri viventi, ambienti

( diversità, relazioni, trasformazioni, equilibrio, dis-equilibrio, energia), materia ( proprietà, stato, relazioni, trasformazioni, energia…), terra/universo ( cicli, trasformazioni, interazioni…);

• utilizzare adeguatamente strumenti tecnologici per cercare informazioni, comunicare, calcolare…; • analizzare e costruire prodotti multimediali;

• conoscere, esprimersi e comunicare con il linguaggio corporeo, figurativo, gestuale e musicale.

I docenti della scuola dell’Infanzia e della scuola Primaria hanno predisposto un percorso curricolare articolato in traguardi e obiettivi di apprendimento da conseguire nelle varie discipline per l’acquisizione delle competenze previste dai rispettivi PECUP previsti dalle Indicazioni Nazionali.

SINTESI DEL PECUP ( Profilo Educativo, Culturale e Professionale)

• In ogni età della vita occorre stimolare l’individuo al meglio; • L’elasticità e la complessità della mente e dell’esperienza umana sono tali da consentire per tutta la

vita recuperi e anche progressivi miglioramenti generali e specifici della personalità e della qualità della propria cultura;

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• Il processo educativo individuale ha inizio con la vita e cessa solo con essa in una continua dinamica di conquiste e di possibili involuzioni sicché nulla è mai guadagnato una volta per tutte e nulla è mai perduto per sempre;

• La prospettiva educativa sollecita sempre tutte le capacità di un individuo. Solo così, facendo leva sui punti di forza, è possibile sviluppare i punti di debolezza;

• L’educazione è nemica di ogni parzialità ed esige costantemente uno sviluppo armonico, integrale ed integrato di tutte le dimensioni della persona e in tutti i momenti della vita .

SUA ARTICOLAZIONE

IDENTITA’

a) CONOSCENZA DI SE’ • L’autonomia si concretizza nella maggiore sicurezza di sé, nella capacità di comprendere se stessi,

nel pensiero personale, nella fiducia, nella gioia di vivere, nell’intraprendenza, nell’industriosità, nella libera e responsabile collaborazione con gli altri;

• L’insieme delle esperienze formative consente di porre l’allievo in modo attivo di fronte alla crescente quantità di informazioni e di sollecitazioni esterne, non le subisce ma le decifra, le riconosce, le valuta anche nei messaggi impliciti, negativi e positivi che le accompagnano.

b) RELAZIONE CON GLI ALTRI • Durante il primo ciclo il ragazzo impara ad interagire con i coetanei e con gli adulti, scopre le

difficoltà ma anche la necessità dell’ascolto delle ragioni altrui, del rispetto, della tolleranza, della cooperazione e della solidarietà;

• Mantiene sempre aperta la disponibilità alla critica, al dialogo, alla collaborazione per riorientare via via al meglio i propri convincimenti e le proprie scelte.

c) ORIENTAMENTO • Al termine del ciclo è in grado di pensare al proprio futuro; • Elabora, esprime e argomenta il proprio progetto di vita che tiene conto del percorso svolto; • Collabora responsabilmente e intenzionalmente con la scuola e con la famiglia nella preparazione del

Portfolio delle competenze individuali. CONVIVENZA CIVILE

• L’allievo è consapevole di essere titolare di diritti ma anche di essere soggetto a doveri per lo sviluppo qualitativo della convivenza civile;

• Affronta, con responsabilità e indipendenza, i problemi quotidiani riguardanti la cura della propria persona in casa, nella scuola e nella più ampia comunità sociale e civile;

• Conosce l’organizzazione costituzionale ed amministrativa del nostro Paese e gli elementi essenziali degli ordinamenti comunitari ed internazionali;

• Riflette sui propri diritti-doveri di cittadino; • Conosce le regole e le ragioni per prevenire il disagio; • Si impegna a comportarsi in modo tale da promuovere per sè e per gli altri un benessere fisico

strettamente connesso a quello psicologico, morale e sociale; • Si alimenta secondo i criteri rispettosi delle esigenze fisiologiche in modo non conformato a modelli

culturali di stampo consumistico; • Si comporta ovunque in modo da rispettare gli altri, facendo proprie le ragioni dei diritti, dei divieti e

delle autorizzazioni nei codici e nei regolamenti; • Rispetta l’ambiente, lo conserva, cerca di migliorarlo; • Adotta i comportamenti più adeguati per la salvaguardia della propria e altrui sicurezza.

SI RAGGIUNGE

Attraverso le conoscenze disciplinari e le abilità operative apprese ed esercitate a scuola e nel sistema sociale, (associazioni, gruppi, chiesa ecc.) e trasformate in competenze personali. Al termine del primo ciclo d’Istruzione l’alunno deve essere in grado di: a) esprimere un modo di essere e di proporlo agli altri;

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b) interagire con l’ambiente naturale e sociale che lo circonda e lo influenza positivamente; c) risolvere i problemi che di volta in volta incontra; d) riflettere su se stessi e gestire il proprio processo di crescita anche chiedendo aiuto quando occorre; e) comprendere per il loro valore, la complessità dei sistemi simbolici e culturali; f) di avere maturato il senso del bello; g) di conferire senso alla vita. La riflessione sistematica sull’azione in classe e il confronto con i colleghi sui dati raccolti costituiscono la base di partenza per costruire nuovi tratti di percorso, cercare strade parallele o alternative per permettere ad ogni bambino di crescere sul piano cognitivo, emozionale e relazionale. 6.Individualizzazione – Personalizzazione dell’insegnamento/apprendimento Nel rispetto delle modalità personali di apprendimento, si inseriscono i concetti di personalizzazione e individualizzazione. Non si tratta di dare a ciascuno nozioni o esercizi diversificati, ma di permettere a ognuno di costruirsi il proprio percorso di conoscenza, con l’aiuto dell’insegnante, in interazione con i compagni. Si pone attenzione agli stili, ai modi di apprendere, di capire di ogni alunno, nel rispetto dei ritmi individuali, per realizzare il successo formativo. Al fine di consentire il raggiungimento di un’idea su come la nostra Scuola potrebbe attuare il potenziamento, nell'intento di favorire l'individuazione delle scelte compiute, di cui ai precedenti punti e coerentemente con la programmazione dell'Offerta Formativa e con azione di coinvolgimento degli Organi Collegiali, chiamati all'elaborazione e all'approvazione delle proposte, si è configurato la rilevazione delle priorità di aree di pertinenza congiunte alla scuola primaria . 6.1.POTENZIAMENTO CON CAMPI-OBIETTIVI-ATTIVITA-FIGURE-R ISORSE

CAMPI OBIETTIVI ATTIVITA’ FIGURE RISORSE

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Potenziamento – Linguistico

a)" Alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso percorsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali.

Progetto(lingua due) L2 " Parliamone insieme" - Attività di accoglienza efficace e competente. - Attivazione di percorsi flessibili ed operativi di alfabetizzazione e di facilitazione. -Attività di scambio culturale per favorire meglio l'integrazione multietnica. - Attività di riconoscimento delle espressioni religiose diverse con inserimento di insegnamenti a supporto dell'adattamento nuovo. Costruzione di attività per un contesto favorevole all'intreccio di culture, con storie di ogni bambino. Schede di lavoro con percorsi semplificati. - Attività laboratoriali creative. Il presente progetto di alfabetizzazione linguistica nasce come risposta alla suddetta esigenza educativa. Nella scuola primaria del 1 Circolo Didattico G Marconi ci sono bambini stranieri che sono assolutamente privi della strumentalità di base , altri che la posseggono a un livello non idoneo a consentire un reale inserimento e un costruttivo approccio alle esperienze didattiche della classe.

Docenti della primaria ma con competenze linguistiche di Inglese e Spagnolo o inglese e francese. Docente con competenze di mediatore o competenze di mentore

Colloqui con famiglie. Foglio notizie degli alunni. Commissione per rilevazione delle competenze iniziali. Stesura di PDI per alunni BES. Testi di studio semplificati. Laboratori linguistici. Questionari di rilevazione dei bisogni/ soddisfazione degli interventi.

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"b)"Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content languageintegrated learning;

Progetto di certificazione linguistica. Progetto di sperimentazione di insegnamento in due classi quinte di insegnamento non linguistico delle scienze. (D N L)

Docente esperto in lingua Inglese e in altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content languageintegrated learning;

Uso di laboratorio multimediale linguistico. Testi in lingua Lettori DVD..

2 Potenziamento Scientifico Classi 4^ e 5^

"a)"' Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

Lettura di Leonardo e la macchina volante di Mary pope Osborne. Lettura di Albert Einstein e il suo universo gonfiabile di Mike Goldsmith. Potenziamento con esercitazioni su prove Invalsi.

Docenti di classe sia di area scientifica che di area linguistica con momenti congiunti per attivare Cooperative learning e produzioni condivise.

Potenziamento Scientifico Classi 2^

Esposito Nicoletta

Potenziamento delle competenze scientifiche con situazioni esperienziali

Progetto laboratorio scientifico in curriculare " PROVARE PER CREDERE"

Docenti delle classi seconde con i propri alunni coadiuvati dal docente preposto al laboratorio scientifico che coordina gli esperimenti ed il processo che poi è trasformato in competenza in aula dal docente di base.

Laboratorio di scienze, Computer, Proiettore, Docente responsabile del laboratorio.

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"c)" Individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti.

Partecipazione durante l'anno a concorsi di Poesie. Arti figurative. Legalità , Ambiente e Territorio. Progetti : - "Giochi matematici del mediterraneo" ; - "Olimpiadi Problem Solving" - Addestramento su quesiti afferenti al progetto. - Attività di laboratorio in laboratorio informatico. - Attività di costruzione di quesiti affini. - Attività di potenziamento della comprensione del testo differenziando il pensiero narrativo da quello paradigmatico.

Le esperienze degli anni precedenti con ottimi risultati, documentati dall'annuario scolastico agli atti, induce e motiva alla partecipazione i docenti di tutte le classi coinvolgendo diligentemente gli studenti. Docenti di scuola già esperti in ciò e F.S. area supporto ai docenti.

Laboratori di scrittura creativa. Schede di verifica per selezione gruppo e rilevazione competenze. Laboratori di informatica. LIM.

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"d)" Definizione di un sistema di orientamento

Progetto continuità ,raccordo in rete con secondaria di I° grado - Attività tra docenti per definizione di PECUP verticale. - Attività di lettura di un autore con scambio sistematico per migliorare il pensiero narrativo ed il rafforzamento culturale del linguaggio. - Consolidamento di una mentalità per un costruttivo approccio alle esperienze didattiche della secondaria di I° grado.

Docente con competenze di mentore per l'accompagnamento proficuo degli studenti nella fase successiva. S.M.S. ROCCO S.M.S. MOZZILLO S.M.S. MONTALCINI

Laboratori creativi letterari. Laboratori musicali.

3 Potenziamento Artistico e musicale

"a)" Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri Artistico e musicale istituti pubblici e privati operanti in tali settori.

Progetto " La fabbrica dei suoni". 3° ANNO

Università degli studi S.Orsola Benincasa che si attiva alla formazione e indicazione di modalità da rendere il progetto buona pratica.

Uso di Xilofono. Uso della Biblioteca come sala laboratorio musicale, laboratorio musicale presente nella scuola.

.

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"c)" Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini

.

M'illumino di meno: giornata del silenzio energetico23 febbraio 2018 buone abitudini per il risparmio energetico e decalogo per il corretto uso delle risorse.

Progetto Legambiente" Fotografa il tuo abbraccio" in occasione della festa dell’ albero del 21 novembre. Gli alunni presentano poesie dal tema " gli alberi" incorniciando tutto il cortile di cartelloni, spot, bandierine e disegni tridimensionali. Piantumazione di arbusti e fiori.

Docenti ed alunni delle terze; quarte , quinte . Docenti della scuola

Docenti di tutte le classi seconde

Palestra attività che si svolge da dicembre in poi Nella scuola : si spegneranno per 5 minuti tutte le luci. Cortile interno della scuola con gli alberi.

4 Potenziamento Laboratoriale

"a)" Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale,all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione.

Docenti delle classi 5^A/B della classe 3.0 con uso di tablet, porteranno avanti il progetto digitale con uso di link adatti al lavoro codificato dai docenti.

Uso continuo e costante dell'aula digitale 3.0

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"b)" Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio (comma7, - lettera i); valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore.

Progetto- Museo Civico: “Storigrafando” Alla ricerca della propria identità –"Le radici del nostro sentire sono il futuro ed il nostro avvenire"

Continuare la catalogazione dei reperti per l'attivazione di mostre per divulgazione dell'ambiente aumentato di studio. Stesura di didascalie e preparazione dei bambini come guide ai visitatori.

Continuo uso delle aree museali come aree di studio aumentato e laboratori interattivi di studio.

5 Potenziamento Umanistico Socio-economico e della legalità

"a)"Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio, prima di tutto locale e delle attività culturali.

Progetto legalità impegno di vita con lettura di testi per bambini sulla legalità

Le esperienze degli anni precedenti con ottimi risultati, documentati dall'annuario scolastico agli atti, induce e motiva alla partecipazione i docenti di classi 4^ e 5^ coinvolgendo diligentemente gli studenti.

Laboratori di arte e immagine per tabelloni Laboratori di informatica per la creazione di DVD Partecipazione di Giudice e Associazione Libera

L' incontro con un Autore, diviene uno strumento di coinvolgimento individuale e globale e di gruppo in Cooperative-learning suggestivo. Lettura creativa del testo scelto.

Le esperienze degli anni precedenti con ottimi risultati, documentati dall'annuario scolastico agli atti, induce e motiva alla partecipazione i docenti di classi 5^ coinvolgendo diligentemente gli studenti.

Partecipazione di

Autore

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"b)" Potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore

Progetto "TRE SORRISI"

Docenti di sostegno La presenza di 40 bambini di cui molti in gravità richiedono un miglioramento del rapporto alunno-docente ed in particolare con competenze in psicomotricità.

Laboratori di arte per realizzazione di scenografia del progetto.

7. PIANO DI INCLUSIONE “La nostra ricchezza è fatta dalla nostra diversità: l’altro ci è prezioso nella misura in cui ci è diverso”

Albert Jacquard L’inclusione è un diritto fondamentale garantito dalla Costituzione. Attraverso l’educazione inclusiva, la scuola si riempie di qualità: ciascuno è benvenuto, può imparare secondo i propri tempi e soprattutto può partecipare e comprendere che le diversità sono un valore. Nel rispetto delle modalità personali d’apprendimento di ognuno, ha senso parlare di pari opportunità per tutti gli alunni, partendo dal concetto della diversità, intesa come ricchezza per chiarire, motivare, valorizzare le idee di ognuno, per stimolare e coinvolgere il gruppo classe, per crescere insieme. L’integrazione costituisce un punto di forza della nostra scuola, che si pone come una comunità accogliente nella quale tutti gli alunni possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale. La piena inclusione è un obiettivo che la scuola realizza attraverso un’intensa e articolata progettualità, valorizzando le professionalità interne e le risorse offerte dal territorio. B.E.S. (Direttiva Min. 27/12/12) I Bisogni Educativi Speciali (B.E.S.) possono manifestarsi in una certa fase del percorso di crescita per motivi fisici, psicologici o sociali, con continuità o per determinati periodi e richiedono una speciale attenzione rispetto alla quale è necessario che la scuola offra una risposta adeguata e personalizzata.

L’Area B.E.S. si riferisce a: • Alunni diversamente abili (D.V.A.) L. 104/92; • Alunni con disturbi evolutivi specifici:

- di apprendimento (D.S.A.) L. 170/2010; - da deficit di attenzione e iperattività (A.D.H.D.); - in situazione di svantaggio:

o socio-economico; o linguistico- culturale.

La nostra scuola adotta, nell’esercizio dell’autonomia, forme di flessibilità che rispettano la diversità e i ritmi di apprendimento degli alunni, attraverso una progettazione mirata (Piano Educativo di Istituto, Piano Didattico Personalizzato, Piano Didattico Individualizzato, Piano Annuale di Inclusione), utilizzando la metodologia della didattica inclusiva che privilegia il Cooperative-learning e il Tutoring.

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Si ritiene, che la diversità rappresenti una risorsa di inestimabile valore che arricchisce la comunità e che la normalità sia formata dalla diversità degli individui che assieme portano avanti un progetto comune basato sul rispetto, sulla condivisione e sull’accettazione dell’altro. Il Progetto Inclusivo“L’ UNIONE FA LA DIFFERENZA”

Nell’ ambito del ripensamento generale della funzione della scuola, che impone la necessità di nuove strategie didattiche ispirate alla didattica attiva e alla luce del D.L.g.n. 66/2017, attuativo della legge n.107/2015, il I° Circolo didattico “G.Marconi” di Afragola intende promuovere una forte educazione inclusiva, un processo continuo che mira ad offrire educazione di qualità per tutti rispettandole la diversità di ognuno.

Premessa: “In classe l’essenziale è invisibile agli occhi, non si vede che con il cuore. Se coltiviamo il benessere, l’accoglienza, la solidarietà e la responsabilità si rende piacevole ed efficace il processo di formazione”(Polito,2000, pag.10)

Rilevazione bisogno formativo

Il Progetto Inclusivo “L’ UNIONE FA LA DIFFERENZA” nasce dalla necessità di rendere operativa la mission dell’Istituto al fine di garantire a tutti gli alunni il successo formativo, con particolare attenzione a quelli che presentano difficoltà riconducibili a DSA e, in generale, a bisogni educativo/speciali.

FINALITÀ

Un’azione educativa mirata in grado di rapportarsi alle potenzialità individuali di ciascun alunno che permetta di valorizzare le differenze per trasformarle in risorse, favorendo in tal modo l’inserimento degli alunni all’interno della realtà scolastica e il raggiungimento dell’autonomia nei suoi diversi aspetti.

OBIETTIVI

• Riconoscere i bisogni e le problematiche degli alunni con BES, anche attraverso la predisposizione e la somministrazione di materiale specifico;

• Individuare strategie educativo - didattiche diversificate e mirate, con la collaborazione dei docenti delle équipe pedagogiche;

• Attività laboratoriali curricolari ed extracurricolari

• Fornire supporto alle famiglie degli alunni con DSA e BES; • Creare una rete di supporto (referente DSA, insegnanti, famiglie, dirigente) per sostenere il percorso

formativo degli alunni con DSA, BES… evitando l’insuccesso scolastico, l’ abbandono precoce del percorso e la perdita di autostima;

• Coordinare il Progetto di Inclusione per l’individuazione precoce delle difficoltà e in generale dei disturbi di apprendimento;

• Aggiornare i docenti sull’evoluzione della normativa di riferimento sui BES, DSA e integrazione, ponendo attenzione alle procedure di screening di accertamento

• Documentare e diffondere buone prassi, materiali, strumenti e specifici percorsi di lavoro, per il potenziamento delle abilità e delle competenze e la riduzione delle difficoltà degli alunni con DSA e Bisogni Educativo/Speciali.

• PROPOSTA OPERATIVA: didattica laboratoriale per favorire il ruolo attivo dell’ alunno nella sua realizzazione formativa. Prassi metodologica di affiancamento alle lezioni scolastiche per alunni con difficoltà di sc. Infanzia e primaria

METODOLOGIE

All’interno di tali attività di supporto rientra una vasta gamma di interventi ricreativi e stimolanti volti a garantire un ampliamento dell’offerta formativa equa e opportuna per ciascun alunno, come riportato qui di

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INDICATORI PER LA VALUTAZIONE CONCLUSIVA DEL PROGET TO

seguito:

• Laboratorio di espressività musicale

• Attività creative manipolative

• Attività grafico-pittoriche

• Laboratorio di espressività motoria

• Didattica inclusiva (tutoring)

La scuola ha messo in campo, quindi azioni educative attraverso il progetto curricolare “ La creatività … tra le mie mani “ ed extracurricolare “BIANCANEVE…” per realizzare un processo in cui ogni alunno in difficoltà impara più facilmente ciò che vive in una condizione di collaborazione con l’altro.

Nel progetto extracurricolare “BIANCANEVE…” per facilitare il processo di inclusione e creare momenti di peer-education e tutoring è prevista la compartecipazione di alcuni alunni normodotati della classe di appartenenza degli alunni BES .

Nello specifico questo progetto, che si svolgerà in orario extracurricolare da novembre a maggio e che prevede la riscrittura della fiaba e la sua rappresentazione, darà l’opportunità di sperimentare emozione e sentimenti che saranno, poi interiorizzati .Drammatizzare e narrare la storia rafforza, infatti, la circolarità fra effettività, emotività e conoscenza. L’ unitarietà che contraddistingue le due offerte progettuali è lavorare in sinergia sui due campi d’azione: 1)sviluppare approcci diversi, flessibili e innovativi, che permettano al bambino di valorizzare le proprie potenzialità e la propria autonomia: 2) sviluppare contesti inclusivi, che inducono al rispetto reciproco e alla fiducia RACCORDO CON ALTRE ISTITUZIONI: ASL NAPOLI 2 NORD: mediante la documentazione comunicativa; UNIVERSITA’ “ S. Orsola Benincasa” di Napoli: mediante la ricerca azione sulle buone prassi

IlIl numero di allievi coinvolti viene definito sulla base di uno screening effettuato e certificato dei ssingoli casi segnalati all’interno delle sezioni/classi.

Verifica e valutazione: griglie degli indicatori di qualità del processo;

n Prodotto finale: drammatizzazione scenica e manifestazione.

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SOCIO-ECONOMICO

INCLUDONO

A tal proposito per l’anno corrente l’Istituzione Scolastica, con il contributo di due Esperti Specialisti

A tal proposito per l’anno corrente l’Istituzione Scolastica, con il contributo di due Esperti Specialisti

Psicologi dell’Età Evolutiva, attiverà il Progetto di Scuola C.P.E. (Consulenza Psicologica Estensiva) atto a favorire il superamento della complessità inclusiva e il coordinamento Scuola- Famiglia- Specialisti, per un’analisi circolare che fornisca una procedura scientifica, approdante al progetto educativo-formativo più congruo al singolo bambino. Le risorse del Circolo sono:

• G.L.H.I.-G.L.I. ( gruppo di docenti del Circolo, operatori dei servizi sanitari, familiari); • strutture di riabilitazione presenti sul Territorio; • C.I.L.I.S. Cooperativa interpreti di Lingua dei Segni Italiana attraverso l’Ente Provincia che, per

un’azione di supporto al lavoro scolastico, assegnerà assistenti alla comunicazione per gli alunni audiolesi;

• Ufficio Istruzione e Cultura dell’Ente Locale, che provveda ad assicurare eventuali presidi scolastici e materiali specifici utili, nonché il trasporto gratuito.

Alle docenti compete la responsabilità della documentazione nonché la scelta dei relativi strumenti, le verifiche e la valutazione periodica e finale. La personalizzazione della valutazione deve dare all’allievo la possibilità di poter dimostrare il livello di apprendimento raggiunto tenendo presente le abilità e le competenze delle eventuali difficoltà di accesso legate al disturbo. Le docenti valuteranno rispetto:

alle modalità per mettere gli allievi in condizione di poter dimostrare ciò che hanno appreso;

ai contenuti per prevedere i livelli minimi attesi per quel tipo di disturbo.

Il lavoro di inclusione dei bambini diversamente abili, si propone di:

BES

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

D.V.A.alunni diversamente abili

ALUNNI CON DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI ALUNNI IN SITUAZIONE DI

SVANTAGGIO

Gli alunni diversamente abili sono tutelati dalla L.104 del 1992

Necessitano della docente di sostegno

Viene stilato il P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato)

ADHD ( Disturbo da Deficit di

Attenzione/iperattività)

DSA: alunni con disturbi

specifici di apprendimento

Gli alunni con disturbo specifico di apprendimento (disgrafia, disortografia, dislessia, discalculia, disprassia) sono

NAI (Nuovi Arrivati in Italia)

Interventi didattici per l’acquisizione della lingua italiana mediante l’ausilio dei mediatori linguistici

Alunni tutelati dalla L. 170/2010 e dalla L.53/03

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aiutare l’alunno a partecipare attivamente e dignitosamente alla vita del gruppo classe;

garantire l’autonomia al bambino, affinché diventi un adulto positivamente inserito nella società;

calibrare la programmazione negli incontri di equipe individuando gli aspetti interdisciplinari e i

“punti di contatto” tra le abilità possedute dall’alunno con handicap e gli obiettivi della

programmazione di classe;

realizzare l’integrazione condividendo gli spazi con il gruppo classe e solo eccezionalmente

utilizzare uno spazio diverso;

aiutare gli altri alunni ad affinare la sensibilità nei confronti del “diverso” e a diventare

protagonisti - partecipi del suo inserimento.

All’azione di insegnamento individualizzato si affiancano attività laboratoriali nel piccolo gruppo così

differenziate:

• attività di tipo educativo- rieducativo;

• esercitazioni senso-percettive;

• attività motorie e psicomotorie;

• sviluppo di progettualità volte a potenziare le diverse forme di linguaggio (plastico, pittorico,

teatrale…) e a sviluppare atteggiamenti di collaborazione e accettazione dei compagni anche

con azioni di tutoraggio.

7.1. I TRAGUARDI FORMATIVI , IL P.E.C.U.P. E IL CUR RICOLO PER LE COMPETENZE

“E’ ormai ben assodato … che capire esige percorsi cognitivi lunghi, variati, efficacemente indirizzati e controllati nella loro dinamica; che capire non è il risultato di una sequenza lineare di apprendimenti…, ma di progressive coagulazioni complesse - che coinvolgono cognitività, sensorietà e cooperazione del soggetto; che capire coinvolge sempre trasversalmente “saperi” diversi e che perciò si sviluppa sempre lungo percorsi intrecciati, con ingredienti culturali differenziati interferenti a più livelli”. Paolo Guidoni

Nel rispetto e nella valorizzazione dell’Autonomia delle Istituzioni Scolastiche, le Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole. Le Indicazioni Nazionali sono un testo aperto, che la comunità professionale è chiamata ad assumere e a contestualizzare, elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione. La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa. Il curricolo si delinea con particolare attenzione alla continuità del percorso educativo ed è predisposto all’interno del Piano dell’Offerta Formativa, nel rispetto:

• delle finalità, • dei traguardi per lo sviluppo della competenza,

• degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni.

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Il curricolo si articola attraverso i campi di esperienza nella scuola dell’infanzia e le discipline nella scuola primaria.

L’attività educativa e didattica trova i suoi strumenti privilegiati nella programmazione, che si sviluppa per campi di esperienza e discipline. Per garantire a tutti un ritmo naturale di apprendimento, si cerca di realizzare la massima unitarietà e interdisciplinarietà.

All’inizio di ogni nuovo anno scolastico, ogni interclasse o intersezione, stila una propria PROGRAMMAZIONE ANNUALE tenendo conto:

• l’analisi della situazione iniziale; • gli obiettivi disciplinari efficaci per l’apprendimento dell’alunno; • i contenuti, la metodologia, le strategie , i tempi di verifica e la valutazione.

7.2 PROFILO EDUCATIVO CULTURALE PROFESSIONALE (P.E. C.U.P.) Il P.E.C.U.P. alla fine della scuola dell'Infanzia,esplicita le competenze di base che strutturano la crescita del bambino, per cui deve sapere:

riconoscere ed esprimere le proprie emozioni; essere consapevole di desideri e paure; avvertire gli stati d'animo propri ed altrui; avere un positivo rapporto con la propria corporeità, attraverso la consapevolezza del sè,

delle proprie risorse, dei propri limiti in modo da saper chiedere aiuto; manifestare curiosità, voglia di sperimentare, interagire con l'ambiente e le persone nel

rispetto di regole, di comportamento nei diversi contesti; dimostrare di saper gradualmente gestire i conflitti; utilizzare materiali e risorse comuni, sviluppando attitudine a porre e a porsi domande di

senso, utilizzando gli errori come fonti di conoscenza; raccontare, narrare e raccontarsi attraverso il vissuto esperienziale, utilizzando con sempre

maggiore proprietà la Lingua Italiana; esprimere abilità di tipo logico ed interiorizzare le coordinate spazio-temporali; approcciarsi alle attività derivante da consegne chiare in modo da portare a termine i lavori

secondo le procedure indicate; documentare un processo realizzato attraverso gli strumenti a lui consoni.

A conclusione della scuola primaria ogni alunno della scuola “Marconi” dovrà, secondo il previsto profilo in uscita P.E.C.U.P., essere nella condizione di:

• avere consapevolezza di sé, delle proprie emozioni, dei personali modi di essere e di capire, di crescere,

dei propri punti di forza e di debolezza per costruirsi una propria immagine come individuo e come alunno;

• avere gli strumenti di giudizio sufficienti per valutare se stessi, le proprie azioni, i fatti e i comportamenti individuali, umani e sociali che ispirano la convivenza civile;

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• riconoscere la diversità come valore ed essere disponibile al rapporto di collaborazione con gli altri per offrire il proprio contributo per la realizzazione di un progetto comune;

• porre e porsi domande, esprimere le proprie idee, argomentando intorno ad un fatto, sostenerle e confrontarle con quelle degli altri arrivando ad una sintesi;

• orientarsi nello spazio e nel tempo operando confronti costruttivi tra realtà storiche e geografiche diverse;

• leggere per il piacere di leggere, per divertirsi, per informarsi, per acquisire conoscenze, utilizzando strategie adeguate ai diversi scopi di lettura;

• scrivere il proprio punto di vista ( relazioni, descrizioni, lettere…), considerando scopo e destinatario, curando in modo sempre più consapevole il processo di scrittura, dall’ideazione alla revisione;

• descrivere e rappresentare con i numeri, figure, grafici, quando le parole non bastano, situazioni di vita quotidiana e proprie della matematica;

• utilizzare adeguatamente le operazioni aritmetiche, padroneggiare le strategie di calcolo, confrontare, misurare ed individuare relazioni;

• rappresentare dati, effettuare valutazioni di probabilità d’eventi; • esplorare, descrivere, rappresentare e schematizzare lo spazio; • esplorare la realtà e darsi spiegazioni costruendosi modelli coerenti con il pensiero scientifico intorno a

fatti del mondo fisico, chimico e biologico. • usare parole, disegni, tabelle, grafici per rappresentare idee relativamente a esseri viventi, ambienti

( diversità, relazioni, trasformazioni, equilibrio, dis-equilibrio, energia), materia ( proprietà, stato, relazioni, trasformazioni, energia…), terra/universo ( cicli, trasformazioni, interazioni…);

• utilizzare adeguatamente strumenti tecnologici per cercare informazioni, comunicare, calcolare…; • analizzare e costruire prodotti multimediali;

• conoscere, esprimersi e comunicare con il linguaggio corporeo, figurativo, gestuale e musicale.

I docenti della scuola dell’Infanzia e della scuola Primaria hanno predisposto un percorso curricolare articolato in traguardi e obiettivi di apprendimento da conseguire nelle varie discipline per l’acquisizione delle competenze previste dai rispettivi PECUP previsti dalle Indicazioni Nazionali.

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6. IL CURRICOLO PER LE COMPETENZE DI SCUOLA DELL’IN FANZIA

VIA MILANO

PLESSO MARCONI

CORSO ITALIA

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FINALITÀ DELLA SCUOLA DELL’ INFANZIA

Dal testo delle Indicazioni per il Curricolo si evince:

• “Per ogni bambino o bambina, la scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo

dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza”.

• Sviluppare l’identità significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze.

Vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile, ma vuol dire

anche sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità”.

• Sviluppare l’autonomia comporta l’acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio

corpo; partecipare alle attività nei diversi contesti; avere fiducia in sé e fidarsi degli altri,… esplorare la

realtà e comprendere le regole della vita quotidiana, assumere atteggiamenti sempre più responsabili.

• Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere attraverso l’esplorazione, l’osservazione e

l’esercizio al confronto; descrivere la propria esperienza, tradurla in tracce personali e condivise,

rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi, sviluppare l’attitudine a fare domande, a

riflettere.

• Sviluppare il senso di cittadinanza, significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i

contrasti attraverso regole condivise, significa porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente

orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo- natura.

OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO

• La Scuola dell’Infanzia concorre all’educazione armonica e integrale dei bambini e delle bambine.

Le famiglie ne scelgono la frequenza dai tre anni fino all’ingresso nella scuola Primaria.

• La Scuola dell’Infanzia è un ambiente educativo di esperienze concrete e di apprendimenti

riflessivi che integra, in un processo di sviluppo unitario, le differenti forme del fare, del sentire, del

pensare, dell’agire relazionale, dell’esprimere, del comunicare e dell’apprezzare il bello.

I Campi di Esperienza

La scuola dell’infanzia valorizza e promuove i seguenti campi di esperienza con i relativi traguardi di

sviluppo delle competenze definiti dalle Indicazioni per il Curricolo:

• Il sé e l’altro, (le grandi domande, il senso morale,il vivere insieme)

• Il corpo in movimento (Identità, autonomia e salute)

• Linguaggi, creatività, espressione (gestualità,arte, musica, multimedialità)

• I discorsi e le parole (comunicazione, lingua, cultura)

• La conoscenza del mondo (ordine, misura, spazio, tempo,natura)

Traguardi di sviluppo e raggiungimento delle competenze

Al termine del percorso della scuola dell’infanzia il bambino, dovrà aver consolidato una fiducia di base nei

confronti di sé, degli altri e del mondo che lo circonda, mostrare curiosità ed interesse verso la realtà.

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Il bambino deve:

• aver sviluppato le potenzialità del proprio corpo:

• il rispetto e la cura di sé;

• una padronanza di schemi dinamici e posturali di base;

• il possesso di una coordinazione dei movimenti nei confronti dell’ambiente;

• una motricità fine adeguata.

Riconoscere la realtà sapendo:

• denominare le cose le persone, gli oggetti e gli eventi;

• entrare dentro le cose per capire come funzionano;

• utilizzare una simbolizzazione semplice e concreta;

• fare memoria delle esperienze vissute organizzando il ricordo;

• identificare le caratteristiche temporali, spaziali, topologiche, dimensionali, fisiche essenziali;

• ascoltare e comprendere ciò che la realtà esprime.

Saper prendere iniziative sulla realtà attraverso:

• il gusto e il piacere di fare, di manipolare e di muoversi;

• una fiducia nelle proprie capacità di comunicazione e di espressione associato al riconoscimento

dell’espressività dell’altro;

• una varietà e una ricchezza di linguaggi espressivi;

• una narrazione semplice, comprensibile, ordinata, logica, sequenziale;

• un pensiero ordinato, ricco,capace di riconoscere nessi e legami tra le cose, le persone e le situazioni;

• una capacità di osservazione, di attenzione, di concentrazione;

• una capacità di porre domande;

• una capacità di invenzione e di soluzione a problemi semplici che emergono nel gioco e nella vita di

relazione;

• una capacità progettuale personale e condivisa.

Tenere aperta la mente e il cuore all’ incontro con la realtà in tutte le dimensioni compresa la

dimensione religiosa.

Riconoscersi stimato nella propria identità unica e irripetibile e nello stesso tempo sostenuto

nel dialogo con le altre persone anche provenienti da culture diverse dalla propria.

Saper affrontare i cambiamenti che si rendono necessari nei momenti di passaggio e di

crescita.

Il compito della scuola dell’infanzia

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La scuola dell’infanzia rappresenta il primo luogo, diverso dalla casa, in cui il bambino vive con altri

coetanei e adulti per molte ore al giorno ed è il primo aiuto sistematico alla responsabilità educativa della

famiglia.

Per questo si prende cura sia del momento del distacco, durante l’inserimento, sia del rapporto con le

famiglie come fonte d’identità e di ricerca di un cammino adeguato ad ogni bambino, creando un ambiente

rassicurante e proposte stimolanti e gioiose.

Il bambino

Il bambino ha la radice e il principale riferimento nella sua famiglia, da cui impara a stare di fronte alla

realtà, e con la quale la scuola interagisce, condividendo il cammino educativo proposto.

E’ un soggetto attivo, ricco di attese e desideri. Il bambino viene accolto per quello che realmente è,

sollecitato affinché l’incontro con la realtà diventi stupore e desiderio di conoscere.

Ogni aspetto della sua persona viene valorizzato perché ognuno cresca avendo stima di sé e delle sue

possibilità.

L’insegnante

E’ persona che vive la propria esperienza umana ed è capace di comunicarla, impegnandosi a rendere

affascinante il cammino intrapreso. Accompagna il bambino nei passi quotidiani fatti di gioco, esplorazione,

amicizia, conquiste.

Due insegnanti per sezione, guidano il bambino verso un modo positivo di guardare e di conoscere

attraverso una relazione affettiva rassicurante, in continuità con la famiglia.”

Il metodo

Il metodo si fonda sull’esperienza non insegnata ma vissuta, capace di stimolare il mondo interiore del

bambino e mobilitarne l’intelligenza, l’affettività e la curiosità. Non è caratterizzato solo dal “fare”, ma crea

le condizioni affinché il bambino possa agire con consapevolezza.

E’ caratterizzato dalla flessibilità e dalla continua verifica, che rende l’insegnamento più aderente alla realtà

dei bambini, attraverso un progetto unitario, condiviso dall’equipe degli insegnanti.

Predilige l’esperienza laboratoriale per la psicomotricità e la drammatizzazione.

La documentazione

Racconta l’esperienza vissuta:

dà prova dei passi compiuti ;

dà valore a ciò che si fa con i bambini, esplicitando e valorizzando i momenti più belli che

accadono nel quotidiano;

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rende visibili le competenze e i bisogni dei bambini attraverso i pensieri e le parole degli

adulti che ne hanno cura;

offre ai bambini l’opportunità di rendersi conto delle proprie conquiste, interiorizzando

meglio l’esperienza vissuta;

è un modo efficace per condividere con le famiglie il progetto educativo e rafforzare la

collaborazione;

vengono evidenziate e commentate le esperienze significative, il percorso di crescita dei

bimbi e la motivazione pedagogica che accompagna ogni attività vissuta.

La verifica e la valutazione

Si svolge in varie fasi:

insieme ai bambini quando con loro, si ripercorrono le tappe salienti di un percorso e

si verificano la comprensione e l’assimilazione dei concetti che vengono verbalizzati

o documentati sui cartelloni attraverso le foto.

Nel momento di programmazione tra gli insegnanti di sezione, dove si ripercorrono

le tappe delle esperienze già proposte osservando i risultati raggiunti, cercando di

riprendere le esperienze meno chiare e di approfondire quelle più riuscite

Con le famiglie nel momento dell’assemblea di sezione, in cui si dà motivazione

delle varie esperienze proposte, dei passi compiuti dal bambino rispetto alle

conoscenze raggiunte e si valuta qual è stato il rimando che il bambino ha avuto con

la famiglia durante e dopo aver svolto l’esperienza.

Durante i colloqui individuali in cui viene consegnato e valutato il percorso di

crescita.

Attraverso l’autovalutazione di fine giugno fatta dagli insegnanti su tutti gli aspetti

del progetto per evidenziare punti di forza e di debolezza, in base ai quali progettare

l’esperienza dell’anno successivo.

Il tempo

E’ la successione dei momenti che caratterizzano la giornata, scanditi quotidianamente per dare senso e

ordine al tempo che passa e per creare punti stabili di riferimento

L'accoglienza

L‘accoglienza avviene in sezione.

E' un momento importante e delicato in cui il bambino deve percepire che qualcuno lo attende e lo accoglie

nell'incontro con i compagni e l'ambiente.

E' il momento in cui i bambini sono aiutati a riconoscersi parte di una compagnia.

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La cura di sé

La cura di sé riguarda i gesti di vita quotidiana.

L'adulto accompagna il bambino in questi gesti:- lo aiuta, lo rassicura senza sostituirsi a lui.

Il pranzo

Assume per il bambino un grande valore simbolico e affettivo.

L'adulto usufruisce di questo momento per creare momenti di intimità similari a quelli familiari.

Il gioco

Il gioco è sicuramente la modalità privilegiata con cui il bambino incontra la realtà, la rielabora e se ne

appropria. Il bambino vive il gioco in modo costruttivo adeguato nel momento in cui avverte che l'adulto ha

stima di quello che fa.

La proposta dell’educatrice

E' il momento in cui l'insegnante pensa ad una proposta: a volte è l'incontro con un personaggio che

coinvolge i bambini in un'avventura, altre volte è il racconto di una fiaba che coinvolge tutti in un percorso,

non ultimo la sollecitazione che può venire da un bambino e che l'educatrice raccoglie.

Lo spazio

La sezione, punto di riferimento primario dei bambino, è strutturata in spazi in cui i bambini vivono attività

con una precisa valenza affettiva ed educativa.

Incontri scuola-famiglia

Le assemblee di sezione sono l'occasione di confronto e verifica dell'esperienza che i bambini stanno

vivendo.

I colloqui personali con le insegnanti sono il momento di riflessione sulla crescita di ogni singolo bambino.

Possono essere richiesti dalle famiglie o dalle insegnanti stesse secondo le modalità previste. Incontri su

tematiche condivise permettono di riflettere sull’educazione.

I momenti di festa (festa di inizio e fine anno, festa dei nonni,…) sono occasioni importanti perché

permettono ai bambini di vedere che l'esperienza che vivono a scuola coinvolge anche papà e mamma.

L'attenzione a ogni bambino, riconosciuto nella sua unicità, inizia nel momento in cui i genitori si rivolgono

alla scuola per iscrivere il proprio figlio.

Un colloquio con le insegnanti ha lo scopo di cogliere le domande dei genitori e di verificare la

corrispondenza con la proposta educativa della scuola.

ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA La scuola dell’infanzia è divisa in tre plessi :

• Il Plesso Marconi conta sette sezioni di cui due a tempo antimeridiano ( 8.30- 13.30) sez. E sez. G.

• Il Plesso Via Milano conta cinque sezioni a tempo pieno.

• Il Plesso Corso Italia conta sette sezioni di cui una a tempo antimeridiano sez. G.

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Orario d’ingresso: 8.30-9.00

La scuola è aperta dalle ore 8,30 alle 16,30 per i bambini che usufruiscono della mensa; dalle ore 8,30 alle

12,00 per i bambini che scelgono di pranzare a casa.

Sabato chiusura

8.. IL CURRICOLO DELLA SCUOLA PRIMARIA

FINALITA’ SCUOLA PRIMARIA La scuola Primaria accogliendo e valorizzando le diversità individuali, comprese quelle della disabilità:

• promuove il pieno sviluppo della persona umana;

• offre agli alunni occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base;

• fa sì che gli alunni acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare le

informazioni;

• promuove negli alunni la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare da bussola

negli itinerari personali;

• favorisce l’autonomia di pensiero degli alunni, orientando la propria didattica alla costruzione di saperi a

partire da concreti bisogni formativi;

• educa ai principi fondamentali della convivenza civile.

“LA NOSTRA GIORNATA A SCUOLA”

Ore 8,30-9,00 Accoglienza, conversazioni, attività di piccolo gruppo. Attività di routine di sezione, Gioco delle presenze/aggiornamento del calendario Settimanale e meteorologico/affidamento degli incarichi (giochi di contatto, di conoscenza , di relazione..)

Ore 9,30 -10 Merenda e attività di routines

Ore 10 -12,30 Attività di sezione e/o laboratoriali /circle time Attività programmate di medio e grande gruppo organizzate secondo gli obiettivi formativi.

Ore 12,30 - 13,45 Tempo mensa, riordino, pulizia, pranzo.

Ore 13,45 - 15, 30 Giochi collettivi, motori, attività di drammatizzazione, ascolto di storie, attività musicali di intersezione, gioco.

Ore 15,30 -15,45 Riordino.

Ore 16,00- 16,30 Termine delle attività: preparazione all'uscita

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Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Per ogni classe e per tutte le discipline vengono individuati i Traguardi per lo sviluppo delle competenze che,

posti al termine dei più significativi snodi del percorso curricolare, rappresentano riferimenti per gli

insegnanti, indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale

dell’alunno.

Obiettivi generali del processo formativo:

• il compito specifico del primo ciclo è quello di promuovere l’alfabetizzazione culturale e sociale ”come

primo esercizio dei diritti costituzionali” attraverso l’acquisizione di linguaggi simbolici che

costituiscono la struttura della nostra cultura;

• sviluppare le dimensioni cognitive,emotive, affettive,sociali, corporee,etiche e religiose, e di acquisire i

saperi irrinunciabili;

• esplicitare le idee e i valori dell’esperienza di cui il bambino è portatore in armonia con i valori della

Costituzione;

• passare dal mondo delle categorie empiriche al mondo interpretato alla luce di categorie critiche, delle

categorie formali, presenti nelle discipline di studio;

• stimolare un continuo confronto interpersonale;

• valorizzare la diversità delle persone e delle culture, valorizzare sempre l’altro come risorsa; praticare

l’impegno e la solidarietà sociale offrendo agli alunni la possibilità di sperimentare in prima persona

l’importanza dell’impegno personale,del lavoro di gruppo attivo e solidale richiesti dalla convivenza

civile in prospettiva locale, nazionale, europea e mondiale.

Obiettivi di apprendimento

Gli Obiettivi di apprendimento sono definiti in relazione al termine del terzo e del quinto anno della scuola

primaria. Sono obiettivi ritenuti strategici al fine di raggiungere i traguardi sviluppo della competenza

previsti dalle Indicazioni.

Il Collegio dei Docenti, tenuto conto del contesto nel quale opera la scuola, dei bisogni formativi della utenza

oltre che delle Indicazioni Nazionali, ha individuatogli “Assi formativi” sui quali si struttura il curricolo e si

fonda la progettualità della scuola.

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Il Curricolo per le competenze persegue i seguenti traguardi formativi relativi a ciascuna competenza:

Che cosa si apprende ? Il Sapere Contenuti, idee chiave, fatti, teorie, concetti

Come si apprende? Il Saper Essere Capacità, processi cognitivi, metodi, procedure, usi operativi

Perché si apprende? Il Saper Fare Uso delle conoscenze, contesti applicativi, situazioni in cui si usano le conoscenze (scolastiche, pubbliche, lavorative, personali, scientifiche…), atteggiamenti.

I traguardi formativi attengono alle otto competenze chiave e vengono declinati in prodotti di competenza in

uscita relativamente a tre momenti del quinquennio della scuola primaria.

PRIMO ANNO corrispondente alla fine della classe prima.

PRIMO BIENNIO corrispondente alla fine della classe terza ( seconda-terza).

SECONDO BIENNIOcorrispondente alla fine della classe quinta ( quarta-quinta).

Il Curricolo definisce i suoi traguardi formativi avendo come riferimento le discipline di insegnamento contenute nelle “Indicazioni Nazionali per il Curricolo” emanate dal Ministero nel 2012.

In esse si trovano le seguenti indicazioni culturali e linee di lavoro per le scuole :

- dare valore formativo alle discipline di insegnamento;

SAPERE

SAPER FARE

INTEGRAZIONE

ORIENTAMENTO

CONTINUITA’

SAPER ESSERE

ATTENZIONE

ALL’ALUNNO

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- strutturare progressivamente le conoscenze; - selezionare i contenuti irrinunciabili (saperi essenziali); - dare valore alle competenze intese come utilizzazione delle conoscenze in diversi campi; - esercitare in ogni allievo la costruzione di strutture mentali (abilità)

Le discipline indicate nel testo normativo sono strumenti indispensabili per la costruzione di un Curricolo. Per ciascuna competenza vengono elencate le discipline di riferimento per la progettazione degli interventi formativi a favore degli alunni:

Otto competenze chiave Discipline di insegnamento

Comunicare nella Lingua Italiana Italiano, Attività Potenziamento competenza comunicativa

Comunicare nella Lingua Straniera Inglese

Competenza matematica e competenze Matematica, Scienze, Tecnologia, Attività Potenziamento

di base in scienza e tecnologiaMatematica

Competenza digitale Tecnologia e Informatica

Imparare ad imparare Responsabilità personale: Impegno – Partecipazione

Responsabilità sociale: Rispetto delle regole - Relazione

con l’ambiente scolastico - Relazione con i pari

Competenze sociali e civiche Spirito di iniziativa e intraprendenza

Consapevolezza ed espressione Storia e Cittadinanza, Geografia, Musica, Arte-Immagine,

culturale Educazione Fisica.

Le competenze vengono aggregate come di seguito rappresentato

Competenze aggregate Competenza Discipline di insegnamento

Asse dei linguaggi

Comunicare in lingua italiana

Comunicare in lingua inglese

Italiano

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Consapevolezza ed espressione culturale: Arte e Musica

Consapevolezza ed espressione culturale: Corpo, Sport e Movimento

Inglese

Musica, Arte-Immagine

Educazione fisica

Attività Facoltative: Potenziamento competenza comunicativa

IRC/Attività alternativa

Asse matematico-scientifico

e tecnologico

Competenza matematica

Competenze di base in scienze e tecnologia

Competenza digitale

Matematica

Scienze

Tecnologia e Informatica

Attività Facoltative : Potenziamento Matematica

Asse storico-geografico

Consapevolezza ed espressione culturale: Storia

Cittadinanza e Costituzione

Consapevolezza ed espressione culturale:

Geografia, Cittadinanza e Costituzione

Storia e Cittadinanza

Geografia e Cittadinanza

Attività facoltative:

Potenziamento consapevolezza storica culturale

Competenze trasversali

Competenze sociali e civiche

Spirito di iniziativa e intraprendenza

Imparare ad imparare

Comportamento: responsabilità personale e sociale

Organizzazione del lavoro: impegno, partecipazione, strategie di lavoro e apprendimento

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1. LE COMPETENZE TRASVERSALI

Primo anno Primo biennio Secondo biennio

Competenze sociali e civiche

Utilizza correttamente i materiali propri, quelli altrui .

Rispetta le regole della classe.

Si impegna nei compiti assegnati .

Accetta contrarietà, frustrazioni, insuccessi.

Utilizza materiali, strutture, attrezzature proprie e altrui con rispetto e cura.

Condivide nel gruppo le regole e le rispetta .

Si impegna nei compiti assegnati, li assolve con cura e responsabilità.

Collabora nel gioco e nel lavoro .

Rispetta gli adulti e tratta con correttezza tutti i compagni

Utilizza materiali, attrezzature, risorse con cura e responsabilità .

Osserva le regole di convivenza interne e partecipa alla costruzione di quelle della classe e della scuola.

Collabora nel lavoro e nel gioco, aiutando i compagni .

Adegua il proprio comportamento e il registro.

E’comunicativo nei diversi contesti e accetta i ruoli interlocutori.

Accetta sconfitte, frustrazioni, contrarietà, difficoltà .

Accetta aiuti e suggerimenti Ascolta i compagni rispettando punti di vista diversi dal proprio.

Mette in atto comportamenti di accoglienza

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Spirito di iniziativa ed intraprendenza

Formula semplici ipotesi di soluzione in presenza di situazioni problematiche.

Porta a termine i compiti assegnati .

Descrive semplici fasi di giochi o di lavoro in cui è impegnato .

Apporta contributi personali nel gioco e nel lavoro .

Porta semplici motivazioni a supporto delle scelte che opera e, con il supporto dell’adulto, formula ipotesi sulle possibili conseguenze di scelte diverse.

Riconosce situazioni certe, possibili, improbabili, impossibili, legate alla concreta esperienza.

Pianifica il proprio lavoro e individua alcune priorità .

Apporta contributi personali, per scopi condivisi.

Valuta, con l’aiuto dell’insegnante, aspetti positivi e negativi di alcune scelte e le possibili conseguenze.

Utilizza le conoscenze apprese per risolvere problemi di esperienza .

Con l’aiuto dell’insegnante e il supporto del gruppo, effettua semplici indagini su fenomeni sociali, naturali, ecc., traendone semplici informazioni.

Imparare ad imparare

Trasforma in sequenze figurate brevi storie lette e storie ascoltate.

Riferisce in maniera comprensibile l’argomento .

Formula ipotesi risolutive su semplici problemi di esperienza.

Si orienta nell’orario scolastico settimanale.

Ricava e seleziona informazioni da fonti diverse per gli scopi richiesti, con l’aiuto dell’insegnante .

Pianifica sequenze di lavoro con l’aiuto dell’insegnante per l’esecuzione di un compito.

Mantiene l’attenzione sul compito per i tempi necessari. alla prestazione .

Rileva semplici problemi dall’osservazione di fenomeni di esperienza, formula ipotesi e strategie. risolutive.

Formula semplici sintesi riferite alle esperienze di vita quotidiana.

Utilizza diverse fonti (libri, dizionari, atlanti, carte geografiche, grafici, tabelle,Internet…) e ricava informazioni per gli scopi richiesti

Comprende analizza un testo letto e utilizza strategie di organizzazione e memorizzazione del testo letto: scalette, sottolineature,…

Sintetizza testi proposti e fa collegamenti tra nuove informazioni e quelle già possedute.

Descrive le fasi di un proprio lavoro .

Utilizza strategie di correzione guidata.

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Consapevolezza ed espressione culturale Arte e Musica

Produce eventi sonori utilizzando strumenti non convenzionali. Canta in coro. Distingue alcune caratteristiche fondamentali dei suoni. Distingue forme, colori ed elementi figurativi presenti in immagini statiche di diverso tipo. Produce oggetti attraverso la manipolazione di materiali.

Produce eventi sonori e semplici brani musicali, anche in gruppo, con strumenti convenzionali e non. Canta in coro. Conosce la notazione musicale. Osserva e individua forme, colori, dimensioni nella realtà e in opere d’arte. Produce elaborati artistici sperimentando tecniche e materiali di vario genere per esprimere un vissuto.

Utilizza voci e strumenti per produrre eventi sonoro-musicali. Esegue collettivamente e individualmente brani vocali/strumentali anche polifonici .Distingue gli elementi basilari del linguaggio musicale anche all’interno di brani musicali. Scrive e legge le note. Distingue in un testo iconico gli elementi.

Consapevolezza ed espressione culturale

Educazione fisica

Individua e riconosce le varie parti del corpo su di sé e sugli altri.

Usa il proprio corpo rispetto alle varianti spaziali e temporali.

Eseguire semplici consegne in relazione agli schemi motori di base.

Utilizzare il corpo per esprimere sensazioni, emozioni, per accompagnare ritmi, brani musicali, nel gioco simbolico e nelle drammatizzazioni.

Coordina azioni schemi motori di base per l’esecuzione di esercizi e/o giochi di squadra

Utilizza in maniera appropriata attrezzi ginnici semplici.

Utilizza il movimento anche per rappresentare e comunicare stati d’animo, nelle drammatizzazioni, nell’accompagnamento di brani musicali

Coordina azioni, schemi motori, gesti tecnici per l’esecuzione di esercizi e/o giochi di squadra

Utilizza in maniera appropriata attrezzi ginnici e spazi di gioco.

Conosce le regole essenziali di alcune discipline sportive.

Utilizza il movimento anche per rappresentare e comunicare stati d’animo, nelle rappresentazioni teatrali, nell’accompagnamento di brani musicali, per la danza.

Il nostro Istituto si propone di:

• accogliere ogni alunno favorendo il suo inserimento nella nuova realtà scolastica; • aiutare l’alunno ad acquisire progressivamente un’immagine sempre più chiara ed

approfondita di sé e del proprio rapporto con il mondo esterno;

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• favorire la conquista di capacità espressive, logiche, scientifiche, operative e delle corrispondenti abilità;

• favorire atteggiamenti positivi verso le differenze, con attenzione ai cambiamenti della società e della cultura;

• favorire l’acquisizione di un metodo di lavoro autonomo e di abilità utilizzabili in situazioni concrete;

• fornire gli strumenti perché i ragazzi possano essere “protagonisti” nella società, sviluppando la competenza comunicativa e le abilità cognitive e ampliando la sfera dell’esperienza personale, anche attraverso l’operatività e la manualità;

• motivare alla conoscenza fornendo occasioni di esperienze concrete di tipo espressivo, motorio, linguistico, logico e scientifico;

• offrire opportunità per la socializzazione, l'interazione e la collaborazione con gli altri; • orientare verso scelte consapevoli e preparare alla responsabilità individuale; • potenziare la capacità di partecipazione ai valori della cultura, della civiltà e della

convivenza sociale; • promuovere una dimensione dinamica dell'apprendimento; • promuovere la formazione dell’uomo e del cittadino secondo i principi sanciti dalla

Costituzione; • promuovere l'autonomia personale e la riflessione critica; • realizzare la continuità tra i diversi ordini di scuola.

9.LA VALUTAZIONE Nel progetto elaborato dalla Scuola, la valutazione diventa tratto costitutivo e intrinseco dell’azione di

insegnamento – apprendimento in quanto:

considera i singoli alunni nelle loro diversità individuali, tiene conto non solo degli aspetti del

"sapere" e del “saper fare” ma anche degli atteggiamenti (saper essere), della disponibilità ad

apprendere (saper imparare), della capacità di lavorare con gli altri per raggiungere uno scopo

comune (competenza relazionale) e aiuta ogni singolo alunno a riflettere sul proprio modo di

capire e sul percorso di apprendimento;

si fonda su dati di processo e di prodotto (elaborati degli alunni e osservazioni dell’insegnante)

raccolti in un arco di tempo e sulla loro interpretazione;

ricade sulla pratica didattica con un’azione di regolazione, di controllo e di orientamento

dell’azione (autovalutazione professionale);

si colloca in una dimensione dialogica per aiutare l’alunno a conoscere i propri punti di forza e di

debolezza. In questo contesto i giudizi sui prodotti si trasformano in feedback; si evitano premi e

castighi;

è sistematica e non fatta di esclusivi momenti specifici e ha funzione di monitoraggio continuo

(valutazione formativa);* è una valutazione formativa, attenta al contesto.

La Valutazione è parte integrante della progettazione, non solo come controllo degli apprendimenti, ma

come verifica dell’intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul progetto educativo. I docenti,

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pertanto, hanno nella valutazione lo strumento privilegiato che permette loro la continua e flessibile

regolazione della progettazione educativo/didattica.

Verifica e valutazione sono due momenti inseparabili del processo di progettazione e rappresentano un

mezzo con il quale l’insegnante si appresta non tanto a giudicare in modo selettivo quanto ad intervenire

in modo appropriato nel suo percorso formativo.

Criteri di valutazione del processo formativo

La VALUTAZIONE è considerata come VALORIZZAZIONE in quanto non si limita acensire lacune

ed errori, ma evidenzia le risorse, le potenzialità, i progressi, aiuta l'alunno/a a motivarsi, a costruire

un'immagine positiva e realistica di sé.

La valutazione avviene anche per simbolismo, usando gli emoticon.

Pertanto, la valutazione periodica e annuale terrà conto, oltre che dei risultati delle singole prove

oggettive, interrogazioni, esercitazioni, libere elaborazioni, anche dell’aspetto formativo, ossia dei

percorsi di apprendimento e dei progressi ottenuti da ciascun alunno/a rispetto alla situazione iniziale e

della maturazione globale, senza fermarsi, esclusivamente all’esito delle singole verifiche.

Chi valuta è anche l’Invalsi che ha il compito di rilevare la qualità dell’intero sistema scolastico

nazionale; di fornire alle scuole, alle famiglie, alle comunità sociali, al Parlamento e al Governo

elementi di informazioni essenziali sul nostro sistema di istruzione. Pertanto, la nostra scuola

parteciperà, nelle date stabilite dall’Invalsi, alla somministrazione delle Prove.

Per quanto riguarda la valutazione degli alunni diversamente abili essa è riferita al comportamento,

alle discipline e alle attività svolte, sulla base del Piano Educativo Individualizzato. La valutazione

assume una connotazione formativa e non classificatoria ed avrà come riferimento essenziale il vissuto

della persona nel percorso di acquisizione dell’identità, dell’autonomia e della conoscenza.

In ordine all' area D.S.A., in applicazione della normativa vigente,"... Le istituzioni scolastiche

adottano modalità valutative che consentono all'alunno di dimostrare effettivamente il livello di

apprendimento raggiunto mediante l'applicazione di misure che determinano le condizioni per

l'espletamento della prestazione da valutare relativamente ai tempi di effettuazione e alle modalità di

strutturazione delle prove, riservando particolare attenzione alla padronanza dei contenuti

disciplinari a prescindere dagli aspetti legati all' abilità deficitaria". (D.M. 5669/2011)

Personalizzare i criteri per dare all'alunno la possibilità di dimostrare il livello di apprendimento

raggiunto senza essere penalizzato da procedure che non considerano le difficoltà specifiche, tenendo

separate quindi le abilità o le competenze che si valutano dalle difficoltà di accesso legate al disturbo.

Il Piano Didattico Personalizzato P.D.P. (L.170/2010) è lo strumento attraverso il quale si potranno

includere progettazione didattico ed educativa calibrate, sui livelli minimi, attesi per le competenze in

uscita, di cui moltissimi alunni DSA certificati hanno bisogno. Lo stesso documento redatto

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dall’equipe di classe, viene concordato e consegnato alle Famiglie. I privi di certificazione diagnostica,

BES, hanno bisogno di P.D.I., calibrati a secondo dei fattori che determinano il momentaneo disagio e

difficoltà di apprendimento. Il P.D.P. e P.D.I. risultano così, strumenti programmatici utili, di maggior

misura, rispetto a compensazioni o dispense a carattere squisitamente didattico- strumentale.

Per gli allievi con BES non saranno sufficienti accorgimenti di questo tipo, ma bisognerà

personalizzare anche i contenuti della valutazione... (C.M. 8 del 6.3.2013).

Occorre senz'altro chiedersi qual sia, nell'ambito di una disciplina o di una abilità o competenza, ciò

Criteri di valutazione in decimi per gli apprendimenti disciplinari

10/10

Pieno e completo raggiungimento di conoscenze e abilità, uso corretto e personale dei linguaggi specifici, degli strumenti e delle procedure. Esposizione rigorosa, ricca e ben articolata, capacità di sintesi appropriata e di rielaborazione personale creativa ed originale, autonoma organizzazione delle conoscenze acquisite.

9/10

Completo raggiungimento di conoscenze e abilità, capacità di comprensione e di analisi precisa e puntuale anche in situazioni nuove. Esposizione chiara e ben articolata, capacità di sintesi creativa e originale.

8/10

Conoscenze complete, uso corretto dei linguaggi specifici in situazioni via via più complesse. Esposizione chiara, precisa e articolata.

7/10

Sostanziale raggiungimento di conoscenze e abilità, dei linguaggi specifici, degli strumenti e delle procedure. Esposizione chiara e abbastanza precisa, sintesi parziale con alcuni spunti critici.

6/10

Essenziale raggiungimento di conoscenze e abilità, sufficiente uso dei linguaggi specifici di base, degli strumenti e delle procedure. Esposizione in forma sostanzialmente ordinata se pur guidata.

5/10

Limitato e parziale raggiungimento di conoscenze e abilità anche in situazioni semplici, uso ancora incerto dei linguaggi specifici, degli strumenti e delle procedure. Esposizione ripetitiva e imprecisa.

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OTTIMO Conosce tutti i contenuti e li sa rielaborare in modo autonomo e personale, avendo acquisito le necessarie competenze.

DISTINTO Conosce tutti i contenuti e li rielabora in modo autonomo e personale, ma talvolta necessita di conferme da parte dell’insegnante, in quanto le competenze necessarie non sono state interiorizzate completamente

BUONO Conosce tutti i contenuti, ma non sempre riesce a rielaborarli in modo puntuale e compiuto, anche in presenza di buone o discrete competenze.

SUFFICIENTE Conosce superficialmente i contenuti e la rielaborazione degli stessi è talvolta carente, dimostrando però sufficienti competenze

Criteri di valutazione in decimi riferiti all’Area dei BES

10/10 Pieno raggiungimento di conoscenze e abilità, uso corretto del linguaggio specifico, degli strumenti e delle procedure. Esposizione chiara ed originale, buona capacità di sintesi.

9/10 Completo raggiungimento di conoscenze e abilità, buona capacità di comprensione e di analisi precisa. Esposizione chiara, buona capacità di sintesi.

8/10 Conoscenze complete, uso corretto dei linguaggi specifici. Esposizione chiara e precisa.

7/10 Sostanziale raggiungimento di conoscenze e abilità, dei linguaggi specifici, degli strumenti e delle procedure. Esposizione chiara e abbastanza precisa, sintesi parziale.

6/10 Essenziale raggiungimento di conoscenze e abilità, sufficiente uso dei linguaggi specifici di base, degli strumenti e delle procedure. Esposizione sostanzialmente ordinata se pur guidata

5/10 Limitato e parziale raggiungimento di conoscenze e abilità, uso incerto di linguaggi specifici, di strumenti e procedure. Esposizione ripetitiva e imprecisa.

Criteri di Valutazione per la Religione Cattolica

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OTTIMO

L’alunno/a partecipa in modo corretto e responsabile alle attività e agli interventi educativi programmati, dimostrando di rispettare consapevolmente le regole convenute e di utilizzare in modo autonomo le risorse personali nella realizzazione del proprio percorso di apprendimento.

DISTINTO L’alunno/a partecipa in modo corretto e responsabile alle attività e agli interventi educativi programmati, dimostrando di rispettare le regole convenute e di utilizzare pienamente le risorse personali nella realizzazione del proprio percorso di apprendimento.

BUONO L’alunno/a cerca di partecipare in modo corretto alle attività e agli interventi educativi programmati, dimostrando di rispettare in modo adeguato le regole convenute; guidato, utilizza le risorse personali nella realizzazione di una consegna.

SUFFICIENTE L’alunno/a necessita di richiami all’assunzione di atteggiamenti corretti nei confronti dei diversi contesti educativi; non sempre rispetta le regole convenute, deve essere guidato nella realizzazione di una consegna.

NON SUFFICIENTE L’alunno /a necessita di richiami continui, non rispetta le regole in molte situazioni; necessita di richiami scritti e deve essere continuamente guidato e sollecitato nella realizzazione di una consegna.

10. LA FORMAZIONE

Per dare piena attuazione agli obiettivi di questo progetto, la Scuola si impegna in un percorso di ricerca e

di formazione continua che, autonomamente o con l’aiuto di esperti, ci aiuti a riflettere sull’azione

didattica e a rielaborarla con nuove idee e ipotesi di lavoro funzionali a migliorare l’efficacia dei processi

di insegnamento - apprendimento, in risposta ai bisogni educativi, formativi, sociali degli alunni, in

costante cambiamento nel tempo. I docenti e il personale tutto seguiranno corsi di formazione,

aggiornamento e autoaggiornamento, si prodigheranno per diffondere nuove conoscenze, competenze e

pratiche educative...

La metodologia della ricerca- azione viene a caratterizzarsi come modalità di fare cultura, in una Scuola

dove l’apprendimento si costruisce in una dimensione sociale e di continua negoziazione perché permette

di conciliare lavoro in classe, ricerca e formazione professionale.

L ’ impegno a favorire costantemente la ricerca e la formazione del personale e occasioni di

confronto e incontro aperte a tutti i soggetti coinvolti nel progetto educativo.

Criteri di valutazione per il Comportamento

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CORSI DI FORMAZIONE

FORMAZIONE PSICOLOGICA Responsabile Esperto Esterno Psicologo

FORMAZIONE MULTIMEDIALE Responsabile Esperto Estern o

FORMAZIONEMUSICALE Responsabili: GRADO M./DE LUCA

A./PAPA A.

CORSO DI CERAMICA Responsabili: FATIGATI A./CERBONE

A.

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11. PROGETTUALITA'

LA NOSTRA INFANZIA

Le attività curricolari della nostra scuola dell'Infanzia

PLESSO MILANO La programmazione è suddivisa dalle quattro stagioni e dalle festività: Festa dei nonni , Halloween , Natale , Carnevale ,Festa della donna, Pasqua, Festa del papà , festa della mamma . Tutto questo verrà divisa in età. IL percorso didattico ha avuto inizio con una grande festa dell’accoglienza con canti, poesie e balli. Dopo abbiamo iniziato un percorso sulla stagione autunnale con racconti filastrocche, canti ,balli ed attività pittoriche. In particolare abbiamo fatto una grande festa sulla vendemmia fino all’ imbottigliamento del vino da portare a casa. Dopo c ‘è stata la festa della castagna con poesie.

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IL nostro Natale sarà presentato con lavoretti , poesie ,filastrocche ed infine con canti natalizi. Si continuerà con la stagione dell’inverno attraverso lavori svolti con attività grafico pittoriche schede canti e balli. Il carnevale sarà prodotto con maschere, canti e balli. Con l‘arrivo della primavera ci sarà l’osservazione, del cambiamento climatico della natura. Dopo arriverà la PASQUA che sarà presentata con filastrocche, poesie, lavoretti fatti dai bambini. La stagione dell’estate verrà sviluppata con lavori didattici e canzoni . Infine si chiuderà l’anno scolastico con la festa di fine anno che prevederà una recita con i bambini quinquenni con canti e balli .

PLESSO FIRENZE

Il percorso didattico ha inizio con la festa dell’Accoglienza per i bambini nuovi iscritti che ha previsto la produzione di un lavoretto da parte dei bambini medi e grandi da regalare ai più piccoli e l’ apprendimento di una canzoncina di benvenuto. Iniziando dall’osservazione della stagione autunnale si propongono filastrocche, canzoncine, attività grafico-pittoriche, racconti, in particolare ci soffermeremo sulla “Vendemmia “ riprodotta dai bambini nelle varie fasi fino all’imbottigliamento del succo d’uva da portare a casa. La festa di Halloween prevede la produzione di un lavoro in cartoncino ed una canzone, inoltre i bambini con l aiuto delle docenti faranno una zucca decorata. Il Natale sarà presentato attraverso attività grafiche , lavoretti, canzoni e poesie, i bambini tutti addobberanno l’albero di natale all’interno del plesso scolastico con i lavori da loro prodotti e tutti canteranno canti natalizi in diversi momenti. Si continua con la stagione dell’inverno attraverso attività grafico-pittoriche, schede didattiche, canzoni e filastrocche, verrà proposta “la giornata dell’arancia” durante la quale i bambini faranno la premuta, assaggeranno l’aranciata e lavoreranno con la buccia. Carnevale sarà caratterizzato dalla produzione di mascherine che verranno indossate durante una festa nel nostro salone con canti e balli e con l’ausilio del videoproiettore conosceranno le maschere tradizionali. L’ arrivo della primavera prevede una uscita nel giardino del nostro plesso per osservare i cambiamenti della natura per poi continuare con attività didattiche canzoni e filastrocche. L’attività principale di questa stagione sarà “ la Semina” da parte di ogni bambino di semi di grano che cureranno giorno dopo giorno, fino alla crescita della piantina. La festività della Pasqua sarà presentata attraverso racconti, drammatizzazioni e attività pittoriche per terminare con il tradizionale lavoretto fatto dai bambini. La stagione dell’estate verrà sviluppata con lavori didattici e canzoni e chiuderà l’anno con “la festa di fine anno” che prevederà una recita con canti e balli.

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Plesso Marconi

Ogni progetto prevede un laboratorio, della durata di una settimana, durante la quale tutte le attività didattiche saranno incentrate sul progetto (realizzazione di addobbi e lavoretti, memorizzazione di poesie, canti e filastrocche, ecc.) e culminerà con una festa che si terrà il venerdì. Al progetto partecipano tutte le sezioni, con attività proprie della fascia di età.

ATTIVITA’ PROGETTUALI CURRICULARI DELLA SCUOLA

Scuola Infanzia

FESTA DELL’ALBERO

Destinatari: Bambini Infanzia , Classi Prime e Seconde Primaria L’abbraccio dell’albero promuove l’importanza del verde per contrastare le emissioni di CO2, l’inquinamento dell’aria, prevenire il rischio idrogeologico e la perdita di biodiversità. Quest’anno attraverso il motto Il futuro non si brucia!, intendiamo porre l’attenzione su un altro tema strettamente legato all’importanza della tutela degli alberi, ovvero il contrasto agli incendi boschivi, fenomeno che purtroppo ogni estate si ripresenta portando alla perdita di centinaia di migliaia di ettari di boschi e foreste.

“La scuola di tutti e di ciascuno” Documento: P

Destinatari: Alunni classi prime

Il progetto è destinato agli alunni delle classi prime (solo 3 sezioni campione).Il progetto si propone di avvicinare i bambini al mondo demusicale con un approccio ludico ed esperienziale, valorizzando al meglio tutte le competenze già in possesso dei bambini. Il progetto vuole aiutare i bambini ad avvicinarsi al mondo del suono e della musica con interesse e dare la possibilità di esprimersi liberamente, senza competizione e paura di insuccessi.

SALUTE ORALE PEDIATRICA

Destinatari: Alunni classi prime La nostra scuola partecipa all’evento di promozione della salute orale pepreviDENTI “ Una bocca sana da adulti? Un gioco da bambini”è quella di svolgere un’azione di informazione capillare sul territorio.La nostra Scuola in accordo con la SIOI ha promosso questamessaggio di prevenzione ai genitori, agli insegnanti, e ai bambini per spiegare loro che per avere una bocca sana da adulti occorre cominciare a proteggerla e curarla da bambini.

“La scuola di tutti e di ciascuno” Documento: PTOF 2016-2018

SCUOLA PRIMARIA

“LA FABBRICA DEI SUONI”

Il progetto è destinato agli alunni delle classi prime (solo 3 sezioni campione).Il progetto si propone di avvicinare i bambini al mondo della musica e di diffondere la cultura musicale con un approccio ludico ed esperienziale, valorizzando al meglio tutte le competenze già in possesso dei bambini. Il progetto vuole aiutare i bambini ad avvicinarsi al mondo del suono e

sse e dare la possibilità di esprimersi liberamente, senza competizione e

Progetto di Prevenzione SALUTE ORALE PEDIATRICA

Destinatari: Alunni classi prime

La nostra scuola partecipa all’evento di promozione della salute orale pediatrica

“ Una bocca sana da adulti? Un gioco da bambini”. L’evento rientra nella mission della SIOI che è quella di svolgere un’azione di informazione capillare sul territorio. La nostra Scuola in accordo con la SIOI ha promosso questa iniziativa con lo scopo di diffondere il messaggio di prevenzione ai genitori, agli insegnanti, e ai bambini per spiegare loro che per avere una bocca sana da adulti occorre cominciare a proteggerla e curarla da bambini.

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Il progetto è destinato agli alunni delle classi prime (solo 3 sezioni campione). lla musica e di diffondere la cultura

musicale con un approccio ludico ed esperienziale, valorizzando al meglio tutte le competenze già in possesso dei bambini. Il progetto vuole aiutare i bambini ad avvicinarsi al mondo del suono e

sse e dare la possibilità di esprimersi liberamente, senza competizione e

diatrica Crescere

. L’evento rientra nella mission della SIOI che

iniziativa con lo scopo di diffondere il messaggio di prevenzione ai genitori, agli insegnanti, e ai bambini per spiegare loro che per avere una bocca sana da adulti occorre cominciare a proteggerla e curarla da bambini.

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pone l'attenzione sulla necessità di effettuare diagnosi e terapie precoci e di soddisfare quelle che sono le domande più frequentemente poste dai genitori agli operatori sanitari.

"Obiettivo di Crescere PreviDenti, è stato quello di dare linee guida sull' importanza del mantenimento della salute orale fin dalla prima infanzia e fornire gli strumenti per attuare manovre di prevenzione che si basano su una corretta igiene orale ed alimentare, per ridurre l'incidenza di carie e ridurre quindi le complicanze della malattia cariosa che vanno dagli ascessi alla perdita precoce degli elementi dentari con conseguenze sulla salute generale del bambino e sulla comparsa di malocclusioni.

LABORATORIO SCIENTIFICO

Destinatari: Alunni classi seconde Il laboratorio scientifico si svolge per tutte le Classi Seconde effettuando una lezione settimanale di un'ora. Delle due ore disciplinari di Scienze, l'ora di esperienza laboratoriale viene concepita come un momento in cui si mette in pratica le nozioni teoriche apprese in classe anche attraverso un approfondimento di determinate tematiche. l'obiettivo principale di tale laboratorio è quello di conoscere l’acqua dalla sua forma e origine agli usi quotidiani; incoraggiare e stimolare domande, riflessioni e intuizioni creando i presupposti per un’educazione all’uso quotidiano senza sprechi ed eccessi.

Le tematiche trattate sono le caratteristiche e azioni del ciclo dell’acqua; perché dobbiamo risparmiare; buone prassi; raccolta acqua piovana . Inquinamento delle acque. inquinamento da olio e idrocarburi; tensione dell’acqua; evaporazione acqua/olio a confronto.

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"RICICLO IN CLASSE"

Destinatari: Alunni classi seconde e terze

Il progetto verte sulla corretta raccolta differenziata e riciclo dei materiali da imballaggio per sostenere l’educazione alla corretta separazione dei rifiuti e al riciclo come atto di responsabilità all’interno di un contesto di cittadinanza, consapevole dell’importanza di salvaguardare l’ambiente in cui viviamo.

Esso si pone l'obiettivo di far riflettere i bambini su un tema pratico come la differenziazione e il corretto riciclo degli imballaggi di acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro, in modo che ne comprendano il valore per se stessi, la comunità tutta, l’ambiente, è un modo efficace di promuovere il rispetto delle regole.

Il progetto intende coinvolgere le classi seconde e terze in un percorso educativo in tre tappe: prima si pone l’attenzione dei bambini sul ruolo della raccolta differenziata come primo passo per la tutela dell’ambiente che li circonda; quindi sulla trasformazione degli imballaggi attraverso il riciclo; infine sull’importanza di assumere comportamenti corretti e attivi di cittadinanza, nel rispetto delle regole e delle leggi.

Il progetto invita gli alunni a immaginarsi come cittadini di Riciclonia la città dove i cittadini avevano un motto: niente deve andare perduto. Infatti, in ogni casa tenevano contenitori diversi per i rifiuti da raccogliere. Riciclonia non era una città come tutte le altre. Parchi e viali alberati, auto elettriche, biciclette, allegri contenitori per la raccolta differenziata dovunque e un’isola ecologica circondata di verde

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“ SCUOLA IN GIOCO” OVVERO IMPARARE GIOCANDO

Destinatari : Alunni classi terze sez.I/L

Scuola in gioco un progetto ludico-esperienziale, il continuo lavoro di ricerca facilita l’apprendimento e moltiplica l’assunzione di competenze in modo rapido e efficace. Il Progetto si fonda sull'idea che il gioco sia un ottimo mediatore, con un grosso potenziale educativo e motivazionale, che permette al bambino di utilizzare la fantasia per costruire il mondo circostante in base alle conoscenze che acquisisce per scoperta; inoltre aiuta ad interiorizzare le regole e i ruoli, incrementando le capacità di controllo del comportamento. Uno dei vantaggi principali dell’imparare giocando è sicuramente la motivazione. Il gioco giusto piace e sprona il bambino ad apprendere in maniera molto più efficace rispetto ad una lezione tradizionale che il bambino già conosce. Questa strategia didattica aiuta i bambini a sviluppare le proprie abilità cognitive molto più velocemente rispetto ai metodi di apprendimento tradizionali poichè avviene in una situazione di attività e di coinvolgimento completo del soggetto, che è in una condizione di benessere. Il gioco mira ad insegnare comportamenti, valori, abilità sociali che vengono assimilati in modo naturale e spontaneo. Imparare giocando permette di fare dell’imparare un’attività facile e senza sforzo.

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PROGETTO EDUCAZIONE ALIMENTARE

Destinatari : Alunni delle classi terze sez. G/H; M/N.

Il Progetto nasce da un'esigenza di un approfondimento della tematica sull’alimentazione ,prevedendo un

percorso curricolare che durante tutto l’anno come spunto di riflessione per un cambiamento delle

abitudini alimentari poco corrette. Una sana alimentazione permette uno sviluppo fisico migliore, i nostri

alunni saranno condotti in modo autonomo ad una presa di coscienza dei benefici del mangiar sano e alla

conoscenza dei ritmi della natura,della produzione degli alimenti,della loro trasformazione,delle proprietà

contenute nei vari cibi

La consapevolezza che proprio in età scolare si impostino e consolidino le abitudini alimentari del bambino,

impone alla scuola l’assunzione di un ruolo determinante quale agenzia formativa anche in questo settore.

Inoltre, essa può assolvere il delicato ed emergente compito di educare e guidare non solo gli allievi ma

anche le famiglie e la collettività. Scopo primario deve essere la realizzazione e la diffusione di un processo

di recupero di corrette abitudini alimentari, per contribuire allo sviluppo di uno stile alimentare salutare,

legato alle tradizioni culturali e culinarie del territorio, attraverso la riappropriazione del patrimonio

alimentare regionale e nazionale.

ALLA SCOPERTA DELL’ENERGIA

Destinatari : Alunni classi quarte

Il progetto verte sui temi dell’ efficienza energetica, sulla sostenibilità ambientale, sul cambiamento climatico l’accessibilità e le tecnologie; argomenti questi, essenziali per il futuro dei giovani d’oggi, il cui approfondimento costituisce un valore aggiunto per i programmi delle materie scientifiche, ma anche un importante arricchimento per tutte le discipline, nell’affrontare temi quali l’interculturalità, la trasformazione sociale, il benessere e la sicurezza.

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"GEOMETRIKO"

Preparazione al Torneo Nazionale di Geometriko Modello per l’apprendimento strategico

della geometria piana

Destinatari : Alunni classi quarte Il progetto proposto, rivolto principalmente alle quarte o classi quinte (se si presenta in una scuola primaria), si basa su Geometriko, modello didattico sperimentale e laboratoriale che ben si integra con la didattica tradizionale. Essendo la geometria un segmento curricolare della matematica generalmente poco apprezzato dagli studenti, lo scopo del progetto è proprio quello di rendere più accattivante e innovativo lo studio della geometria piana stimolando la curiosità, la partecipazione e la motivazione degli alunni stessi. I docenti che aderiranno al progetto con le proprie classi organizzeranno in orario curriculare un torneo di Geometriko. Seguiranno le fasi finali di istituto a cui parteciperanno i vincitori dei tornei di classe, che si contenderanno il titolo di campione e vice-campione di istituto. Gli studenti/alunni così individuati rappresenteranno la scuola alle finali regionali (laddove previste) e nazionali. Ogni istituto, con l’iscrizione, acquisisce diritto a partecipare con almeno un rappresentante alle finali nazionali.

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LE FRANCAIS POUR TOUS

Destinatari : Alunni classi quarte

Tale progetto, nato come alternanza Scuola Lavoro con il Liceo Brunelleschi, mira a coordinare il sapere con il saper fare, mediante la realizzazione di un’attività che presuppone i diversi saperi e li organizza in un continuo processo di apprendimento. Questo tipo di didattica dà una nuova connotazione al tradizionale "fare scuola", poiché unisce la ricerca teorica all’azione e mette in costante rapporto la scuola con realtà territoriale e lavorative. Il percorso di alternanza ha il seguente titolo: “Le Francais pour tous/ Il francese per tutti” con lo scopo di sensibilizzare gli alunni della scuola primaria alla lingua francese.

PROGETTO LEGALITÀ- IMPEGNO DI VITA-

INCONTRO CON L' AUTORE

Destinatari : Alunni classi quinte

Il progetto Legalità è un macro progetto di tutto il Circolo “ Marconi” in cui confluisce l’intera progettualità. Esso coinvolge tutte le classi attraverso una tematica trasversale che si traduce in soluzioni contro il bullismo, la convivenza civile, l’inclusione, la tolleranza, la differenza di genere. Le classi saranno coinvolte in momenti di lettura autonoma e collettiva che si completeranno talvolta con l’incontro con l’autore del libro " Un conduttore in Cattedra" utile anche per sviluppare nell’alunno l’interesse e la curiosità del leggere, comprendere e sintetizzare ciò che legge.

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BULLISMO … UNA REALTÀ CHE SI PUÒ SANARE

Destinatari : Alunni classi quinte

Il progetto “Bullismo…una realtà che si può sanare” è finalizzato a fare in modo che i processi di inserimento nel gruppo e l’intreccio di relazioni con i coetanei all’interno della scuola avvengano in modo positivo allo scopo di prevenire episodi di prepotenze e di vittimismo. A tal fine si mira a potenziare negli alunni una crescita sociale attraverso un approccio ai problemi comportamentali di tipo “empatico”, il cui fine è promuovere una riflessione sulle dinamiche relazionali, sui segnali di disagio, sullo star bene a scuola

CYBER KID

Destinatari : Alunni classi quinte Il Progetto è integrativo al percorso didattico di prevenzione del fenomeno del cyberbullismo attraverso l'utilizzo di un metodo ludico e creativo.Il Progetto ha l'obiettivo di sviluppare nei ragazzi una maggiore consapevolezza di un uso corretto delle nuove tecnologie, rendendole una risorsa , un'opportunità contrastando il fenomeno del cyberbullismo.

Il Progetto affronterà gli aspetti positivi e negativi delle differenti realtà cibernetiche: Social,Shopping on line,Chat,Hacker, Dark web, Notizie false, Cyberbullismo,Stalking, Blue Whale,Privacy.

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CLIL

Content language integrated learning

Destinatari : Alunni classi quinte sez.B

Destinatari : Alunni classi quinta B

Il progetto mira alla sensibilizzazione e diffusione della metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning) tramite la progettazione e la sperimentazione di percorsi e/o moduli didattici CLIL; alla sperimentazione di modalità didattiche, ambienti di apprendimento e pratiche di conduzione della classe innovative anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie multimediali e multimodali; allo sviluppo di attività didattiche centrate sullo studente miranti al miglioramento sia di competenze linguistico-comunicative in lingua straniera sia di abilità trasversali; infine,all’apprendimento di contenuti disciplinari in lingua straniera e alla promozione di competenze digitali sia per docenti sia per studenti. Per giungere a ciò, è necessario prevedere forme di collaborazione tra docenti di lingua straniera, docenti di DNL ed eventuali docenti madrelingua.

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NAIRC

Destinatari: Alunni che non si avvalgono della Religione Cattolica

Il progetto è rivolto agli alunni che non si avvalgono dell’IRC. Il gruppo è formato da bambini stranieri e non le cui famiglie hanno deciso di non avvalersi dell'educazione della Religione Cattolica. Le attività saranno imperniate sull'educazione emotiva, sentimentale, solidale, cittadinanza attiva. Si precisa che comunque anche all'interno delle classi l'educazione Religiosa non è assolutamente Catechesi, ma è espressione storico- culturale della religione anche attraverso il confronto tra le differenti Religioni. L'insegnamento della Religione Cattolica nel nostro Istituto vuole essere disciplina trasversale su cui imperniare tante attività con levatura civile e morale.

PARLIAMONE INSIEME

Insegnamento e potenziamento dell'Italiano come Lingua Seconda

Destinatari: Bambini stranieri e non assolutamente privi della strumentalità di base, altri che la posseggono ad un livello non idoneo per consentire un reale inserimento e un costruttivo approccio alle esperienze didattiche della classe

La finalità del progetto è quella di aiutare e guidare gli studenti all’acquisizione di strumentalità di base, tenendo conto delle risorse cognitive di ciascuno prolungando i tempi di attenzione e di concentrazione e favorendo lo sviluppo dell’autostima e dell’autonomia lavorativa..Il progetto è rivolto in particolare agli alunni che presentano difficoltà di apprendimento nella lingua italiana e nell’area logico matematica durante le ore curriculari al fine di realizzare il successo formativo e

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consentire il recupero ed il consolidamento delle fondamentali abilità di base.Il progetto si propone di contrastare la demotivazione attraverso attività attraenti con l’uso delle TIC organizzate in gruppi di livello.

BIBLIOTECA

Ambiente che è la “luce essenziale” per lettura creativa, prestiti di testi, ma soprattutto celebrazione di eventi alla “memoria” per un processo di costruzione di identità civile riconoscendo i principi fondamentali di convivenza . La Biblioteca della nostra scuola sarà concepita come “finestra sul mondo” e si cercherà di coltivare l’amore per la lettura, un modo per imparare a guardare il mondo con occhi diversi e crescere. La biblioteca sarà aperta a tutti gli ordini e le classi del circolo didattico previa prenotazione.Il martedì dalle ore 10:15 alle ore 11:15 e il venerdì dalle ore 10:45 alle ore 11:45 sarà possibile effettuare il prestito dei libri, prima ed essenziale attività che vedrà divenire gli alunni accaniti lettori. Attraverso , poi, percorsi di diversi modi di leggere la realtà, di concepire la trasversalità delle discipline che si incontrano leggendo un libro saranno proposti mensilmente attività quali letture animate, eventi, dibattiti o cineforum legati a specifiche tematiche. Ad ottobre, attraverso la lettura animata del testo “Pippoloteca”si verrà a conoscenza delle principali regole da rispettare in biblioteca e si stilerà un regolamento con il contributo dei lettori. Inoltre la scuola aderirà all’iniziativa #ioleggoperchè2017 ( dona un libro alla biblioteca) gemellandosi con la Feltrinelli Village di Afragola. Alcuni alunni parteciperanno al contest #ioleggoperchè2017 presentando lo spettacolo “ Cenerella…ovvero l’ultima Cenerentola” ed auspicando di essere selezionate tra le cinque scuole italiane candidate ad ottenere un bonus per l’acquisto di libri. Sempre ad ottobre, in occasione della giornata dei nonni , i bambini di tutti i plessi della scuola dell’infanzia ( età cinque anni) si recheranno in biblioteca per l’attività “I nonni leggono…”.

Novembre sarà il mese dedicato ai “Diritti dei bambini” . Sarà letto il testo il “Bianco e il Rosso” e i pensieri dei bambini riguardo i loro diritti saranno scritti su mani colorate e appesi all’ albero dei diritti. A fine mese le mani saranno fatte volare . Le classi quarte e quinte parteciperanno ad un evento organizzato in collaborazione con il Rotaract , club Nola – Pomigliano d ‘Arco e verrà preso in considerazione il diritto all’istruzione attraverso il progetto “ A scuola per Muyeye” con raccolta

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di materiale scolastico . Sarà raccontato agli alunni la realtà in cui vivono i loro coetanei africani attraverso video, scatti fotografici ed esperienza diretta. Dicembre sarà il mese dedicato al cineforum. Gennaio sarà il mese dedicato alla Shoah, saranno lette pagine dal diario di Anna Frank, il libro “ Otto, autobiografia di un orsacchiotto”, sarà organizzato un cineforum e si realizzerà l’albero ispirato alla poesia la “farfalla” in segno di libertà e contro ogni pregiudizio razziale, religioso e sociale. Febbraio sarà il mese dedicato al Carnevale. Si proporranno attività di lettura di alcune fiabe sulle principali maschere italiane. Marzo sarà il mese dedicato alle vittime della mafia e alla legalità. Si proporrà qualche iniziativa in collaborazione, molto probabilmente, con Libera. Aprile sarà il mese dedicato alla salvaguardia del nostro pianeta. Si leggeranno storie che introdurranno ai più importanti temi ambientali e di tutela della natura e degli animali. Sarà organizzato un cineforum con la visione del film “ Ecoplanet”.Maggio sarà il mese dedicato alla promozione della lettura.

FRUTTA NELLA SCUOLA

“Frutta e verdura nelle scuole” è un programma promosso dall’Unione Europea, coordinato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e forestali e svolto in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministero della Salute, Agea, le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano.Il programma è rivolto ai bambini che frequentano la scuola primaria (6-11 anni) e ha lo scopo di incrementare il consumo dei prodotti ortofrutticoli e di accrescere la consapevolezza dei benefici di una sana alimentazione. A questo scopo, l'obiettivo del programma è quello di:divulgare il valore ed il significato della stagionalità dei prodotti;promuovere il coinvolgimento delle famiglie affinché il processo di educazione alimentare avviato a scuola continui anche in ambito familiare;diffondere l’importanza della qualità certificata: prodotti a denominazione di origine (DOP, IGP), di produzione biologica;sensibilizzare gli alunni al rispetto dell’ambiente, approfondendo le tematiche legate alla riduzione degli sprechi dei prodotti alimentari.Le misure di accompagnamento programmate dal Ministero hanno quale obiettivo prioritario quello di “informare” e sviluppare un consumo consapevole della frutta e della verdura, privilegiando la distribuzione del prodotto fresco. Il programma prevede la realizzazione di specifiche giornate a tema, al fine di incoraggiare i bambini al consumo di frutta e verdura e sostenerli nella conquista di abitudini alimentari sane.

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IGIENIC SCHOOL

La scuola rappresenta il luogo ideale per radicare la cultura della salute e della sicurezza, intesa come stile di vita da seguire in tutti i contesti sociali.

Sanità e Scuola sono coinvolte in un processo educativo che vede coinvolti alunni, genitori, e comunità per tutelare e promuovere iniziative che favoriscano le condizioni di salute di ciascuno.

Fare educazione all'igiene significa anche fare educazione alla salute attraverso la prevenzione di malattie infettive a diffusione di contatto.

PRATICA STRUMENTO MUSICALE

" Di nota in Nota"

PROGETTO IN RETE CON LA SECONDARIA I° MOZZILLO

Destinatari: alunni classi quinte

Il Progetto teso a favorire la realizzazione di un sistema formativo integrato e di un curricolo verticale si impernia sulla pratica strumentale offrendo l'opportunità di fare musica attraverso un'esperienza emotiva e culturale.

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Il Progetto " Di nota in Nota" promuove il valore formativo della musica sviluppando le capacità espressive ed interpretative.

Il Progetto ha come obiettivo quello di abilitare i docenti coinvolti all'esecuzione di facili brani solistici e di insieme con gli strumenti che il Circolo Didattico Marconi ha a disposizione.

SPERIMENTIAMO

PROGETTO IN RETE CON LA SECONDARIA I° ROMEO

Destinatari: alunni classi quinte

Il Progetto adotta una didattica innovativa graduale e verticale che permetta agli alunni di costruire il proprio sapere con interesse e motivazione e di appropriarsi del metodo scientifico attraverso i seguenti passaggi:

– partire dall’esperienza concreta di fatti e fenomeni;

– osservazione;

– formulazione di ipotesi e discussione;

– verifica delle ipotesi e discussione;

– condivisione dei risultati (definizioni, regole, principi,leggi….).

Il Progetto si realizza nel laboratorio scientifico altamente attrezzato dell'CD Marconi, poichè è il luogo in cui l'apprendimento scaturisce dall'esperienza, manipolando sostanze, dispositivi e apparecchiature, anche se in maniera semplice.

Ci sono concetti a cui le parole possono dare significato solo se alla base vi è un'esperienza concreta. Diventa quindi indispensabile l'utilizzo del laboratorio come momento di formazione delle conoscenze.

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SPORT DI CLASSE

Sport di classe è un progetto promosso e realizzato dal Ministero dell’Istruzione e della Ricerca e dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano per diffondere l’educazione fisica e l’attività motoria nella scuola primaria. Gli obiettivi del progetto sono: favorire la partecipazione e il coinvolgimento del maggior numero di alunni; promuovere i valori educativi dello sport come mezzo di crescita e di espressione individuale e collettiva.

NATAL'EMOZIONE

Dal 15 al 21 dicembre Afragola si veste di musica e colori con l’evento E’ Nata..L’Emozione,con un ricco e

variegato programma che vi catapulta nella magia del Natale tra luci, villaggio di Babbo Natale e tanto

divertimento. Per 7 giorni la Villa Comunale si trasforma in un luogo incantato, pronto ad accogliervi e a

catapultarvi in un mondo tutto da vivere e scoprire. In tale occasione il nostro Istituto prenderà parte alla

Kermesse. La riuscita dell’evento non solo un momento di educazione alla cittadinanza attiva per le future

generazioni che impareranno a prendere parte alle iniziative territoriali, ma garantirà un’ immagine positiva

della scuola sul Territorio, evidenziando la professionalità del personale scolastico con una visione della

cultura ad ampio spettro strettamente interconnessa alla realtà socio-culturale di Afragola.

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ATTIVITA’ PROGETTUALI EXTRACURRICULARI DELLA SCUOLA

Scuola Infanzia

“NAPOLI NEL CUORE”

Destinatari: alunni cinque anni

Il progetto nasce dal desiderio di sviluppare nei nostri bambini il gusto per la ricerca e la scoperta delle nostre radici e delle vecchie tradizioni. Attraverso la conoscenza di canzoni,poesie,balli popolari,proverbi e ricette verrà ricostruita una memoria storica di cui i bambini non sano a conoscenza. La nostra società multiculturale ha fatto si che nella scuola italiana siano presenti culture molto diverse tra loro. La finalità del nostro progetto è quella di fare in modo che le diversità culturali rappresentino una forma di arricchimento reciproco e influiscano in modo rappresentativo sulla vita quotidiana degli alunni.

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SCUOLA PRIMARIA

UN MONDO DI STORIE…STORIE DAL MONDO

Destinatari: Alunni delle classi seconde, terze, quarte

Questo laboratorio è finalizzato a favorire il senso dell’arte come possibilità costruttiva di intervento sulla realtà. Facilitare per ciascun bambino e bambina la costruzione autonoma di processi di apprendimento. Favorire i linguaggi non-verbali nella loro molteplicità di forme. Favorire l’utilizzo di strumenti e materiali per comunicare attraverso l’arte. Fornire strumenti e tecniche per ampliare le modalità espressive e comunicative. Facilitare la comunicazione e lo scambio fra coetanei e rapporti costruttivi di collaborazione reciproca. Acquisire un’identità positiva nel gruppo. Strumento principe dell’azione didattica sarà “il Laboratorio pratico”, inteso come momento del “fare”, in cui i bambini diventano agenti attivi del proprio apprendimento, sperimentando molteplici tecniche artistiche.

TORNEO DI MATEMATICA

Giochiamo con la matematica

Il progetto “Giochiamo con la matematica” mira a: sviluppare il rapporto tra curriculum di base e attività di laboratorio, consolidare i concetti matematici utilizzando l’approccio ludico e valorizzare le eccellenze. Esso si prefigge, inoltre, di condurre gli alunni verso la costruzione di processi di

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pensiero efficaci per il superamento delle “situazioni problema”. La partecipazione ai “Giochi matematici del Mediterraneo 2018” è parte del Progetto.

3 SORRISI

Destinatari :Inclusione e sussidiarietà attiva tra i bambini con Bisogni educativi diversificati

Il progetto è rivolto all’inclusione degli alunni diversamente abili nel contesto scolastico. Partendo dai bambini speciali e dai loro bisogni per allargarsi ai compagni normodotati. Esso vuole offrire a tutti un’occasione di crescita cognitiva, emotiva e sociale .

PROGETTO “CONTINUITÀ RACCORDO VERTICALE PRIMARIA-SE CONDARIA I°”

Destinatari: alunni classi quinte

Progetto continuità raccordo in rete con secondaria di I° grado per definire PECUP. - Attività tra docenti per definizione di PECUP verticale; - Attività di lettura di un autore con scambio sistematico per migliorare il pensiero narrativo ed il rafforzamento culturale del linguaggio;

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- Consolidamento di una mentalità per un costruttivo approccio alle esperienze didattiche della secondaria di I° grado

TRINITY

Destinatari: Alunni classi quarte

“ Trinity grade 2 ” – Trinity College of London Il progetto extra curriculare in lingua inglese, con docente madrelingua, autofinanziato dai genitori interesserà 45 alunni delle classi quarte per un totale di 40 ore. Il progetto inizierà a novembre 2017 e si concluderà a giugno 2018 con 45 alunni impegnati nel sostenere l’esame per la certificazione Trinity College of London grade 2. Oltre alla docente native speaker: Isabel Martinez, n.6 docenti interne seguiranno il corso in qualità di tutors.

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CAMBRIDGE

English for…Starters

Destinatari: Alunni classi quinte

“Cambridge for Starters and Movers” - Cambridge English YLE Il progetto extra curriculare in lingua inglese, con docente madrelingua, autofinanziato dai genitori interesserà 45 alunni delle classi quinte per un totale di 40 ore. Il progetto inizierà a novembre 2017 e si concluderà a giugno 2018 con 45 alunni impegnati nel sostenere l’esame per la certificazione Cambridge English YLE Oltre alla docente native speaker: Isabel Martinez, n.6 docenti interne seguiranno il corso in qualità di tutors.

PROGETTO "EDUCHANGE"

Progetto di insegnamento in lingua inglese e scambio culturale Global Volunteer-EduCHANGE in collaborazione con l'associazione AIESEC, organizzazione internazionale di studenti universitari, che si occupa di mobilità internazionale. La nostra istituzione scolastica accoglierà per sei settimane 2 studenti universitari "volontari", provenienti dall'estero, che parteciperanno attivamente alle attività didattiche, attivando moduli in lingua inglese sulla tematica dei diritti umani. Tema chiave del progetto è l’educazione alla diversità ed al multiculturalismo, a cui il confronto diretto con i giovani volontari internazionali potrà apportare un valore aggiunto. Il progetto EduChange rientra nell’insieme di iniziative a favore del quarto obiettivo: Quality Education. Il progetto "EduChange" rappresenta un'opportunità per ampliare ed innovare l'offerta formativa, promuovendo la sensibilizzazione a tematiche interculturali ed europee, nonché stimolando lo sviluppo delle competenze linguistiche degli studenti.

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ACCORDI DI RETE O DI SCOPO

Accordo di Scopo CD Marconi1-SM Mozzillo

In base ai consensi di legge (art. 15

della L. 241/1990,art.21 59/97, art.7

DPR 275/99, art.33 D.l 44/2001, L.

107/2015, ) il 1 Circolo Didattico

Marconi di Afragola, e la Scuola

Secondaria di Primo Grado Mozzillo

hanno realizzato un Accordo di rete

di Scopo " Cresci con la rete" teso

alla realizzazione di un sistema

formativo che eviti la frantumazione

delle iniziative e la dispersione delle

risorse umane.

L'Accordo che prevede la pratica

degli strumenti Musicali

(pianoforte,flauto, chitarra) e il

Canto Corale, consente ai ragazzi di

sviluppare dei prerequisiti

fondamentali per lo sviluppo di

competenze musicali future.

L'approccio alla musica attraverso la

pratica diviene anche approccio ad

una cultura musicale creativa anche

come libera espressione artistica.

Accordo di Scopo CD Marconi1-SM Rocco

In base ai consensi di legge (art. 15

della L. 241/1990,art.21 59/97, art.7

DPR 275/99, art.33 D.l 44/2001, L.

107/2015, ) il 1 Circolo Didattico

Marconi di Afragola, e la Scuola

Secondaria di Primo Grado Rocco

hanno realizzato un Accordo di

Scopo teso alla realizzazione di un

percorso di continuità.

L'Accordo che prevede la pratica di

attività Scientifiche con l'utilizzo del

laboratorio Scientifico

MANIFESTAZIONI, EVENTI, GIORNATE TEMATICHE, VISITE GUIDATE … Realizzati nello scorso anno scolastico Da realizzare nell’anno in corso

• Natale e la cultura dei Presepi • La Magia del Natale • “ Natale è una festa speciale” • L’ambiente: ri-puliamo il nostro

territorio • Olimpiadi di Problem Solving e Giochi

matematici • Certificazioni linguistiche • Lega Ambiente e Legalità • Incontro con l’autore • Inclusione e diversità – I tre sorrisi • La fabbrica dei suoni • Scuola Viva “viviamo la scuola” • Uscite didattiche sul territorio: alla

Classi 1e:

• Gelateria “La Scimmietta” Afragola; • Agriturismo “Manone” Marigliano.

Classi 2e

• Zoo Napoli; • Bosco di Capodimonte;

• “Scopriamo la nostra terra” Pomigliano d’Arco.

Classi 3e

• Zoo Napoli; • Musical al teatro Gelsomino di Afragola

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conoscenza dell’arte; laboratori itineranti per la conoscenza dell’identità, radici e tradizioni, comunità d’origine

• Congedo delle classi quinte • Olimpiadi di informatica e

matematica • Certificazioni Cambridge • Biblioteca: attività laboratori ali di

animazione inerenti alla lettura, la giornata del libro …

• Concorsi indetti da vari enti. • Concorsi e concorsi – Partecipazioni

“Il Re Leone” • Museo Archeologico di Nola.

Classi 4e • Visita “Presepio” Afragola; • Musical al teatro Gelsomino di Afragola

“Il Re Leone” • Museo Treni di Petrarsa (Napoli)

• “Scopriamo la nostra terra”:Villaggio Egizio (Pomigliano d’Arco)

• Museo Egizio di Napoli. Classi 5e

• Balletto “Pulcinella”Teatro San Carlo (Napoli)

• Parco Archeologico di Paestum. Sosta Caseificio “Il Granato”

12. LA RELAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA

Riteniamo importante condividere il percorso formativo e progettare insieme ai genitori le modalità di

collaborazione rispettando e valorizzando i ruoli e le responsabilità specifiche.

Con l’alunno, la famiglia assume un ruolo strategico nella relazione con l'istituzione scolastica: sviluppare

rapporti responsabili e trasparenti diventa allora un compito inevitabile della scuola per una migliore

efficacia ed efficienza del servizio.

E' auspicabile, inoltre, che la partecipazione e la collaborazione alla vita della scuola, da parte delle

famiglie diventi, sempre di più, uno degli aspetti qualificanti del servizio scolastico.

La partecipazione dei genitori è, infatti, un momento fondamentale nella formazione dell’alunno e nella

crescita della scuola.

Pertanto la scuola favorisce l’interazione formativa con la famiglia attraverso la partecipazione

democratica prevista dalle norme sugli organi collegiali.

In tal modo, le famiglie sono coinvolte in un processo di formazione permanente che fornisce loro gli

strumenti per agire precocemente sul processo formativo dei propri figli.

La partecipazione democratica ed il coinvolgimento alla vita della scuola si attua nei:

• Consiglio di Circolo

• Consigli di Classe, d’Interclasse e Intersezione

• Colloqui periodici individuali.

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13. LE RISORSE UMANE

ORGANIGRAMMA FUNZIONALE

Si rappresenta di seguito l’organigramma delle funzioni della scuola, la cui interazione realizza la qualità del servizio scolastico e al contempo l’efficienza e l’efficacia delle azioni poste in essere volte al miglioramento continuo

DIRIGENTE SCOLASTICO

COLLEGIO DOCENTI

FUNZIONI STRUMENTALI

RESPONSABILI DI PLESSO

D.S.G.A.

A.T.A.

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

COLLABORATORI SCOLASTICI

ADDETTI ALLA

SICUREZZA

R.S.U.

2a COLLABORATRICE VICARIA

CONSIGLIO D’ISTITUTO

ORGANO DI GARANZIA

GIUNTA ESECUTIVA

ASSEMBLEA GENITORI

ASSEMBLEA DI CLASSE/SEZIONE

COMITATO DIDATTICO

Presidenti intersezioni/interclassi

Coordinatori di classe

CONSIGLI INTERCLASSE/INTERSEZIONE/CLASSE

TEAM CLASSE/INTERSEZIONE

ASSEMBLEA DOCENTI

DI PLESSO

COMITATO VALUTAZIONE

COMMISSIONI

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STAFF DI DIREZIONE

Dirigente Scolastico

Dott.ssa Immacolata Davide

2^ COLLABORATRICE

Boemio Teresa

1^ COLLABORATRICE

Sarno Giuseppa

Responsabili di plesso

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FUNZIONIGRAMMA

SCUOLA DELL’INFANZIA Coordinatrici di plesso

Marconi:

Maritati Tiziana

Speri Rosanna

ASPP

Di Maso Luisa

Via Milano:

Loreto Emilia

Di Lena Rita

ASPP

Loreto Emilia

Plesso Firenze

Morvillo Sonia

Buononato Assunta

ASPP

Sepe Vincenza

Cordinatrice

d’intersezione:

Di Maso Carmela

SCUOLA PRIMARIA Coordinatori d’interclasse 1° classe: De Rosa Fiorita 2° classe: Caputo Antonietta 3° classe: Campagnoli Rosa 4° classe: Iazzetta Patrizia 5° classe: Mauriello Erminia Referenze INVALSI Tuccillo Maria/Papa Anna Biblioteca : D’ Angelo Gilda MUSEO Eremitaggio Giovanna VISITE GUIDATE Bassolino Rosa MUSICA Grado Maria/Papa Anna

FUNZIONI STRUMENTALI AREA 1 PTOF VALUTAZIONE Fatigati Anna AREA 2 PROGETTUALITA’ Guerra Teresa AREA 3 DISAGIO, DISPERSIONE E BES Petrellese Orsola Iavarone Pasqualina AREA 4 INFORMATICA E SUPPORTO AI DOCENTI PER TIC Catalano Carolina AREA 5 LINGUA2 COORDINATRICE PROGR.ERASMUS Lanzetta Filomena Servillo Carmela

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ORGANICO 1°CIRCOLO DIDATTICO STATALE “G. MARCONI”

Docenti 157

TOT. Scuola

Primaria 108

Docenti di sostegno

29

Docenti di sostegno

11

Docenti di base 74

Docenti di base 36

Docenti I.R.C. 5

Docenti I.R.C. 2

Assistenti Amministrativi

8

Collaboratori Scolastici

15

A. T. A.

24

TOT. Scuola Infanzia

49

PERSONALE

181

D.S.G.A.

DIRIGENTE SCOLASTICO

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SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI

U F F IC I

DIRIGENTE

Prof.ssa Immacolata Davide

D.S.G.A.

Dott.ssa Rosa Silvestro

ARCHIVIO

AREA PROTOCOLLO

AREA

PERSONALE

AREA

DIDATTICA

AREA

CONTABILE

Il Dirigente Scolastico riceve il

Martedì e Giovedì dalle ore

10,00 alle ore 12,00

Mercoledì e Venerdì dalle ore

14,30 alle ore 16,30

Segreteria riceve il

Lunedì, Mercoledì e Venerdì

Dalle ore 9,00 alle ore 12,00

Martedì e Giovedì 15,00 alle ore 16,30

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ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA SCUOLA PRIMARIA Sezioni

Classi prime N° 11 (dalla A alla M)

Classi seconde N° 10 (dalla A alla L)

Classi terze N° 12 (dalla A alla N)

Classi quarte N° 11 (dalla A alla M)

Classi quinte N° 11 (dalla A alla M)

Orario delle attività didattiche: 8:15-13:45 per tutte le classi.

Orario di uscita per gruppi classe in osservazione delle norme di sicurezza per regolamentazione dei flussi:

• ore 8:15 – 13:25 per le prime • ore 8:15 – 13:35 per le seconde • ore 8:15 – 13:40 per le terze e quarte • ore 8:15 – 13:45 per le classi quinte

14. GLI SPAZI E LE STRUTTURE PRESENTI

IL 1° Circolo didattico “Guglielmo Marconi” è un edificio storico situato al centro di Afragola. L’istituto,

inaugurato nel 1938, fu denominato “Guglielmo Marconi” in onore dell’illustre scienziato morto proprio in

quel periodo. Negli anni l’edificio ha subito notevoli rimaneggiamenti, di recente un accurato restauro gli ha

restituito l’antico prestigio strutturale.

Il 1° C.D. di Afragola è costituito da:

• Scuola primaria ubicata nell’edificio in Piazza Marconi, n°2

• Plesso scuola dell’ infanzia “Marconi”

• Plesso scuola dell’ infanzia “Via Milano”

• Plesso scuola dell’ infanzia “ Corso Italia”

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PRIMARIA INFANZIA PLESSO MARCONI

INFANZIA PLESSO VIA MILANO

INFANZIA PLESSO CORSO ITALIA

Classi/Sezioni n° 55 7 5 7

Laboratorio

B-1.A-FESR-2008-746

Scienze

Laboratorio

B-1.CFESR 06-POR-CAMPANIA-2011-388

Musica

AGENDA DIGITALE A-1-FESR 06-POR-CAMPANIA-2012-1401

Dotazioni tecnologiche e reti delle istituzioni scolastiche

Laboratorio B-1-B-FESR06-POR-CAMPANIA-2014-413

Lingua

Laboratorio (n° 2) Informatica

Artistico-pittorico

Laboratorio Ceramica - - -

Sala conferenze teatro

1

Biblioteca 1 - - -

Palestra 1 - -

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15. L'ORGANIZZAZIONE DIDATTICA DELL'ISTITUZIONE SCO LASTICA

Nella nostra scuola vige un’organizzazione didattica mista, proiettata ad un’ eventuale omogeneità.

In base alle indicazioni contenute della Legge 169/ 2008 (art.4) riferite al tempo scuola e al modello dell’insegnante unico o prevalente, le attività di classe sono realizzate dai docenti titolari e/o assegnati tenendo conto dei seguenti criteri:

- la presenza nella classe della figura del docente unico, inteso come docente che occupa il

tempo scuola prevalente per la classe;

- in relazione al tempo scuola, l’assegnazione di un docente contitolare, che completa

l’articolazione dell’orario scolastico tenendo conto dei seguenti aspetti:

- le competenze professionali maturate dai docenti;

- la continuità di docenza sulla classe;

Gli insegnanti specialisti vengono assegnati alle classi della Scuola Primaria laddove i docenti

titolari:

- non siano in possesso dei titoli per l’insegnamento della lingua comunitaria;

- non siano disponibili all’insegnamento dell’IRC;

- vi sia la presenza di alunni con disabilità;

-la presenza nella classe della figura di almeno due docenti, con contitolarità, a cui vengono

affidati gli insegnamenti previsti dalle tre aree individuate nel Curricolo di Circolo,

eventualmente affiancati da docenti specialisti (L. inglese)

In relazione al tempo scuola, l’assegnazione terrà conto dei seguenti aspetti:

- le competenze professionali maturate dai docenti;

- la continuità di docenza sulla classe;

- l’unitarietà delle discipline.

Per gli alunni che non si avvalgono dell'insegnamento della religione cattolica è attivato da quest'anno scolastico nel rispetto e nella garanzia dei diritti costituzionali, un progetto di attività riferite alla scrittura creativa e al rinforzo dell'area linguistica e matematico- scientifica realizzato da docenti in ampliamento di organico. L’assetto disciplinare didattico prevede 27 ore antimeridiane, distribuite in cinque giorni la settimana con il sabato libero.

- Dal lunedì al giovedì Orario 8:15 -13:45 - Venerdì 8:15 – 13:15

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16.L'AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO/LA RENDICONTABILITA '

Fattori di qualità del servizio

Il P.O.F. della nostra Scuola viene costantemente monitorato per poterlo migliorare. A riguardo riteniamo opportuno definire alcuni fattori che ci aiutino a guardare al nostro servizio dal punto di vista della qualità. Consideriamo indicatori di un buon modo di fare scuola:

• la condivisione delle scelte educative con le famiglie;

• la collaborazione di tutto il personale (docente, amministrativo e ausiliario) nella gestione dei problemi organizzativi della scuola;

• il lavoro collegiale dei docenti organizzati come comunità di pratica; • il raccordo interdisciplinare come strumento che garantisce unitarietà e complessità

all’insegnamento;

• l’individualizzazione delle procedure di insegnamento; • l’esistenza di traguardi irrinunciabili definiti collegialmente; • la consapevolezza che la valutazione deve essere intesa come un’operazione volta a

migliorare l’intervento didattico più che come uno strumento per esprimere voti; • la flessibilità organizzativa; • l’utilizzazione razionale ed innovativa degli spazi e delle risorse della Scuola, in particolare

di quelle tecnologiche; • il confronto costante e costruttivo tra docenti e genitori.

Monitoraggio e aggiornamento del Piano dell’Offerta Formativa

L’equipe docenti, i consigli d’intersezione e di interclasse, il collegio dei docenti sono luoghi di comunicazione, confronto, verifica e prima autovalutazione. Per poter valutare il progetto di scuola è necessario che, con gli altri principali attori (genitori) dello scenario scolastico, ci impegniamo a migliorare la qualità dell'insegnamento e della scuola. Per verificare e valutare in itinere il lavoro: • l'azione didattico/educativa è monitorata utilizzando diverse modalità; • i bambini forniscono i loro feed-back personali sui processi, sui vissuti e sui risultati degli

apprendimenti; • i genitori partecipano alle scelte della scuola formulando pareri e proposte. Il Collegio Docenti e il Consiglio di Circolo sulla base dei dati raccolti e delle proposte pervenute deliberano eventuali modifiche o integrazioni del POF e/o degli altri documenti ad esso afferenti, in una prospettiva di miglioramento continuo della qualità del servizio e dell’azione didattica ed educativa. La nostra istituzione scolastica si è dotata di Carta dei Servizi, Regolamento di istituto, Codice deontologico e comportamentale del personale che si allegano al presente documento.

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RENDICONTABILITÀ

I docenti si assumono la responsabilità di rendere conto dell’ azione didattico/educativa, consapevoli che la

rendicontabilità sia una condizione essenziale per garantire la qualità del servizio offerto. Alla fine della scuola primaria i ragazzi avranno una solida preparazione di base, saranno persone attente e

curiose, capaci di pensare e di riflettere, di porsi domande e di non accettare risposte chiuse e limitanti, sapranno

interagire con gli altri e con l'ambiente con un comportamento responsabile e leale.

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Lo sfondo normativo Nell’elaborazione del POF si è tenuto conto, oltre a quelli già citati, dei seguenti riferimenti normativi:

1. D.P.R. n. 89 del 20/03/2009 “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della

scuola dell’infanzia e del 1° ciclo di istruzione”

2. D.M. n. 139 del 22/08/2007 “Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo

di istruzione “

Allegato tecnico n.1 “ Gli Assi Culturali”

Allegato tecnico n. 2 “ Le Competenze Chiave Di Cittadinanza”

• Documento di indirizzo per la sperimentazione dell’Insegnamento di Cittadinanza e Costituzione del 04/03/2009

• DPR n. 122, 20/06/2009 “Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la

valutazione degli alunni”

1. Per affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza e innalzare i livelli di

istruzione e le competenze degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento, per

contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, per prevenire e recuperare l'abbandono e la

dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale dei diversi gradi

di istruzione, per realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca,

sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva, per

garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei

cittadini, la presente legge da' piena attuazione all'autonomia delle istituzioni scolastiche di cui

all'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni, anche in relazione alla

dotazione finanziaria.

2. Per i fini di cui al comma 1, le istituzioni scolastiche garantiscono la partecipazione alle decisioni

degli organi collegiali e la loro organizzazione e' orientata alla massima flessibilità ,diversificazione,

efficienza ed efficacia del servizio scolastico, effettua la programmazione triennale dell'offerta

formativa per il potenziamento dei saperi e delle competenze degli studenti e per l'apertura

della comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà

locali.

LEGGE 13 luglio 2015, n. 107

Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle

disposizioni legislative.

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3. La piena realizzazione del curricolo della scuola, il raggiungimento degli obiettivi , la

valorizzazione delle potenzialità , degli stili di apprendimento e lo sviluppo del metodo cooperativo, nel

rispetto della libertà di insegnamento, la collaborazione e la progettazione, l'interazione con le famiglie e

il territorio sono perseguiti mediante le forme di flessibilità dell'autonomia didattica e organizzativa

attraverso:

• l'articolazione modulare del monte orario annuale di ciascuna disciplina, ivi compresi attività e

insegnamenti interdisciplinari;

• la programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario complessivo del curricolo e di

quello destinato alle singole discipline, anche mediante l'articolazione del gruppo della classe.

4.. I docenti dell'organico dell'autonomia concorrono alla realizzazione del piano triennale

dell'offerta formativa con attività di insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di organizzazione,

di progettazione e di coordinamento.

5. Le istituzioni scolastiche, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali individuano , in

relazione all'offerta formativa intendono realizzare iniziative di potenziamento delle attività

progettuali, per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari tra i seguenti:

a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano

nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della

metodologia Content language integrated learning;

b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali e nell'arte;

d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la

valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le

culture, nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e

dei doveri;

e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità,

della sostenibilità ambientale;

f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;

g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita

sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport;

h) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo,

anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con

bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e

la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio;

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m) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare

e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo

settore e le imprese;

• Indicazioni nazionali per il primo ciclo (Regolamento Ministeriale del 16 novembre 2012).

Per la stesura del Piano dell'offerta formativa hanno collaborato con la docente F.S. Fatigati Anna P.O.F.,

le docenti Funzioni Strumentali: Guerra Teresa, Catalano Carla, Foresta Rosalba, Giannotta Cristina.

BILANCIO SOCIALE 30/09/2016 La presente relazione ha lo scopo di tracciare una sintesi di questi miei due anni come Dirigente del 1° Circolo didattico G Marconi, e di portarvene a conoscenza. Vale come momento di bilancio della realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa, inteso come espressione della programmazione educativo – didattica, e rapporto trasparente sociale con tutti voi genitori e quanti si sono adoperati alla creazione di una comunità orientata a regole e ad: Amorevolezza; Rispetto reciproco; Condivisione; Accuntability = Rendicontazione = Fare analisi per giungere oltre la autoreferenzialità. ( ARCA= ALLEANZA TERRITORIO DIRIGENTE )

“La scuola di tutti e di ciascuno” Documento: P

APPENDICE

Bilancio sociale iscrizioni

Bilancio sociale

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iscrizioni ALUNNI AA.SS. 14-

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-15

“La scuola di tutti e di ciascuno” Documento: P

RISULTATI ESITI INVALSI d’ istituto 14

Andamento negli ultimi anni scolastici CLASSI 2

Tavola 7A Italiano

“La scuola di tutti e di ciascuno” Documento: PTOF 2016-2018

RISULTATI ESITI INVALSI d’ istituto 14 -

ltimi anni scolastici CLASSI 2

Tavola 7A Italiano

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-15-16

“La scuola di tutti e di ciascuno” Documento: P

Bilancio Sociale ESITI A DISTANZA

Triennio 2013/2016

S.M.S. Rocco 198 iscritti

2013/2014 Prima media 14 bocciati

2014/2015 Seconda media 8 bocciati

2014/2015 Terza media 6 bocciati

Da 198 iscritti nel triennio 23 bocciatitrasferiti 47. Si iscrivono al Primo Anno delle Sammessi alla seconda di Secondo Grado è dipercentuale di non ammessi in Terza ammessi in Quarta (8%-10%), quindi quindi 75 iscritti in Quinta.

Di questi 75 diplomati, il 40% si di ritorno) mentre, il 60% si iscrive all'Università, quindiprofessionalità.Ma se da quest' ultimi si calcola la dispersione universitaria e le alte professionalità che vanno all'estero, nel territorio di provenienza si avranno solo

Ciò fa comprendere come uno studiodella continuità verticale deve indurre a grande riflessione le Istituzioni che operano sul territorio per creare una inversione di tendenza attraverso l'innovatività didattica e un'azione continua e crivelano molto fragili.

“La scuola di tutti e di ciascuno” Documento: PTOF 2016-2018

Bilancio Sociale ESITI A DISTANZA

2013/2014 Prima media 14 bocciati

2014/2015 Seconda media 8 bocciati

2014/2015 Terza media 6 bocciati

Da 198 iscritti nel triennio 23 bocciati, il riscontro in tabella è però di 128 alunni, pertanto risultano rimo Anno delle Superiori 128. La percentuale italiana dei non

ammessi alla seconda di Secondo Grado è di(25%- 30%), quindi mediamente 96percentuale di non ammessi in Terza ( 10%-15% ), quindi 85 iscritti in Terza; percent

, quindi 77 iscritti in Quarta; percentuale non ammessi in Quinta2%,

avvia al lavoro, ( il 10% di questi diventano i cosiddetti analfabeti iscrive all'Università, quindi avremmo45 possibili giovani di alte

ultimi si calcola la dispersione universitaria e le alte professionalità che vanno all'estero, nel territorio di provenienza si avranno solo 32 possibili alte professioni.

Ciò fa comprendere come uno studiodella continuità verticale deve indurre a grande riflessione le Istituzioni che operano sul territorio per creare una inversione di tendenza attraverso l'innovatività didattica e un'azione continua e costante di mentoring a supporto delle nuove generazioni che si

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Bilancio Sociale ESITI A DISTANZA

, il riscontro in tabella è però di 128 alunni, pertanto risultano uperiori 128. La percentuale italiana dei non

mediamente 96 iscritti in seconda; iscritti in Terza; percentuale di non

iscritti in Quarta; percentuale non ammessi in Quinta2%,

avvia al lavoro, ( il 10% di questi diventano i cosiddetti analfabeti avremmo45 possibili giovani di alte

ultimi si calcola la dispersione universitaria e le alte professionalità i alte professioni.

Ciò fa comprendere come uno studiodella continuità verticale deve indurre a grande riflessione le Istituzioni che operano sul territorio per creare una inversione di tendenza attraverso l'innovatività

ostante di mentoring a supporto delle nuove generazioni che si

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La nostra scuola si pone anche quanto descritto come mission per porre un tassello di mutamento in positivo.

La proiezione descritta riguarda un campione di 198 alunni del 1° Circolo Didattico " G. Marconi", secondo le stime connesse alle percentuali statistiche esistenti sul territorio Nazionale, il periodo 2013/2023.

Siamo fiduciosi di poter invertire questa rotta.

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“La scuola di tutti e di ciascuno” Documento: P

GRAZIE PER L’ATTENZI

“La scuola di tutti e di ciascuno” Documento: PTOF 2016-2018

GRAZIE PER L’ATTENZIONE

Prof.ssa Immacolata Davide

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Il D.S.

Immacolata Davide

FF.SS.

Ins. A. Fatigati