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1° Circolo Didattico “don Pietro Pappagallo” Viale Roma, 59/A - 70038 Terlizzi

Tel. e Fax 080 3511399 Sito web: http://www.scuoladonpappagallo.edu.it/

E-mail: [email protected] - Pec: [email protected] C.F. 80010100727 - Codice Univoco UFWWSM

Prot. n. 7201 Terlizzi, lì 25/09/2020 C.I. n. 12 C.I. ATA n.______

Al personale docente dell’Istituzione scolastica Al personale ATA

Al D.S.G.A. Al consiglio di Circolo

Al sito Web Integrazione all’atto di indirizzo per la modifica del piano triennale dell'offerta formativa 2019/2022 (L. 107/2015, Art. 1, comma 14) Questa scuola che tanto ci è mancata e di cui tutti abbiamo avuto nostalgia e rimpianto, si prepara a riaccogliere i suoi ospiti e deve farlo nel miglior modo possibile.

LA DIRIGENTE SCOLASTICA

• VISTO il DPR 275/99 che disciplina l'autonomia scolastica; • VISTO il D.lgs 165/01, così come modificato dal D.lgs 150/09; • VISTO il D.M. 254/2012 “Indicazioni nazionali per il curriculo della scuola dell’infanzia e

del primo ciclo di istruzione” e il Documento “Indicazioni e Nuovi scenari” del 2018; • VISTA la L. 107/15, art. 1 cc. 3, 7, 10-16, 56-58, 124, e in particolare il c. 14.4, nel quale è

previsto che il Dirigente Scolastico definisca gli “indirizzi per le attività delle scuole e le scelte di gestione e di amministrazione” sulla cui base il Collegio dei Docenti elabora il Piano Triennale dell’Offerta Formativa;

• RICHIAMATE i contenuti dell’atto di indirizzo per la predisposizione del PTOF 2019/22; • VISTA la L. 92/2019 recante “Introduzione dell'insegnamento scolastico dell'educazione

civica”; • VISTO il D.M. 35 del 20 giugno 2020 recante “Linee guida per l’insegnamento

dell’educazione civica”; • VISTO il D.M. 89/2020 recante “Adozione delle Linee guida sulla Didattica digitale integrata,

di cui al Decreto del Ministro dell’Istruzione 26 giugno 2020, n. 39”; • VALUTATE prioritarie le esigenze formative individuate nel RAV 2019/22 “Rapporto di

Autovalutazione” predisposto entro lo scorso luglio 2019, le cui procedure di attuazione saranno espresse nel PDM;

• TENUTO CONTO DEL PERDURARE DELL’EMERGENZA SANITARIA; • VISTA l’integrazione al regolamento di istituto approvato in Consiglio di Circolo il

23/09/2020; • Preso atto delle delibere del Collegio dei docenti dell’11 settembre 2020 e del 23 settembre

2020 che predispongono scelte didattiche/pedagogiche propedeutiche all’avvio dell’a.s. 2020/21;

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EMANA IL SEGUENTE ATTO DI INDIRIZZO

al fine precipuo di dare opportuni indirizzi per l’avvio dell’a.s. 2020/21, in una logica di individuazione di quelle azioni che potranno essere realizzate nell’arco temporale di un anno con le risorse disponibili per il perseguimento delle priorità e dei risultati già definiti per questo triennio.

Premessa

L’adozione di misure idonee a contenere il rischio di contagio attualmente indicate dal documento dei tecnici, prevedono una capillare mappatura degli spazi destinati a tutte le attività didattiche in rapporto al numero degli alunni e del personale (aule, laboratori, palestre, cortili, corridoi, mense, piazzali, etc.). Il focus sulla ripresa delle lezioni in presenza, dunque, non può che coinvolgere tutti gli attori territoriali disponibili ad attivare e mantenere un serio, puntuale e costruttivo confronto sulle tematiche da trattare in vista della riapertura. Ma ciò che risulta, davvero determinante per noi tutti è riuscire ad orientare il nostro rientro fra le mura scolastiche non localizzando unicamente i luoghi dove fare lezione o dove tenere necessariamente insieme lo stesso gruppo di alunni. È necessario maturare la consapevolezza che non si potrà ritornare a fare lezione come in passato. Occorre guardare ad una nuova modalità di fare scuola e sentirsi in grado di staccarsi da vecchie e consuete abitudini che hanno caratterizzato le nostre giornate di studio e di lavoro. L’aggiornamento del PTOF deve ispirarsi ad una nuova visione che tenga conto dell’attuale normativa e dell’introduzione di tutte le misure per contrastare la diffusione del Covid 19, ma per non trasformare la nostra scuola in una “caserma” c’è bisogno di: • Centrare il nuovo approccio fondandolo su due pilastri indispensabili rappresentati dalla nuova organizzazione e dalla revisione pedagogica che sosterranno il riesame del PTOF. La nuova organizzazione non deve unicamente riflettere la necessità di salvaguardare il distanziamento fisico tra gli operatori scolastici, tra gli studenti e tra tutti coloro che a vario titolo sostano e/o lavorano nella scuola, ma dovrebbe servire a condurre tutti verso un approccio espansivo e inclusivo in grado di affrontare situazioni con una prospettiva più ampia. Si tratta di restare uniti anche mantenendo la distanza e, poiché la condivisione richiama la fisicità, sarà difficile entrare nell’ottica della transizione per mettere in discussione approcci consolidati e modelli organizzativi in uso. Il progetto scuola dovrebbe contenere, perciò, una combinazione vincente in grado di amalgamare le attuali scelte didattiche e pedagogiche alla saliente capacità degli attori scolastici (docenti, studenti, personale ATA) di innestare comportamenti fuori dalle routine. I professionisti della scuola post Covid devono essere persone in grado di mostrare una nuova abilità che si acquisisce lavorando in situazioni di interdipendenza positiva al di là della vicinanza fisica, ma con il supporto della voglia di cooperare associata ad un alto livello di competenza e alla maturata capacità di assunzione delle responsabilità individuali. • Superare la forte tentazione di un ritorno al “prima” per affrettarsi, quindi, a progettare una ripartenza senza grandi cambiamenti. Potrebbe essere davvero un grave errore considerare la semplice ripresa delle attività didattiche in presenza, un recupero del passato con la riproposta del curricolo “ordinario” e con l’intenzione di attivare la consueta organizzazione, magari tenendo presente la variante del distanziamento fisico e prestabilendo eventualmente gli ingressi scaglionati. C’è assolutamente bisogno di ri-qualificare l’esperienza vissuta nei mesi di sospensione delle attività didattiche in presenza per conferire un senso diverso al ritorno sui banchi di scuola per cui devono cambiare molte pratiche:

• L’introduzione di nuovi metodi di insegnamento • La sperimentazione di efficaci procedure di lavoro

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• La trasformazione di alcuni ruoli e delle connesse responsabilità, devono contribuire a dare un volto nuovo alla scuola post-Covid. Il ritorno in classe dopo mesi di distacco dalla realtà di scuola, dovrebbe, in una nuova prospettiva educativa, guardare con maggiore forza all’esercizio di una:

pedagogia della cura che abbia come fondamento il recupero di un rapporto interpersonale che è dovrebbe nutrire di consapevolezza riguardo il periodo critico vissuto dai ragazzi durante l’isolamento; questa fase vissuta in solitudine lontano dalle forme di vita abituali, ha acceso nelle menti di alcuni studenti forti preoccupazioni e generato, di conseguenza, nuove angosce e inedite paure. A questo punto serve monitorare con attenzione il proprio contesto scolastico per assimilare, ogni possibile variabile in grado di condizionare un sereno ritorno sui banchi di scuola. Il curricolo di educazione civica In questo senso, la progettazione di un curricolo per l’insegnamento dell’educazione civica rappresenta un’occasione importante per riflettere sui valori e i principi sui cui si basa il vivere sociale, per sviluppare le competenze di cittadinanza attraverso lo studio della Costituzione, per educare allo sviluppo sostenibile, alla cittadinanza digitale, alla solidarietà e alla pace. Il rapporto con il territorio e con le famiglie deve essere incentivato e oggi più che mai basato sulla reciproca assunzione di responsabilità e sulla condivisione delle scelte. Valore ancora più importante assume in questa fase complessa la realizzazione di percorsi comuni, inclusivi e partecipati e di processi di lavoro collettivi, basati sulla progettazione comune, sulla condivisione di buone pratiche e sull’armonizzazione dei percorsi di aggiornamento e autoaggiornamento che consentano a ciascuna/ciascun docente di mettere a disposizione della comunità le proprie conoscenze e il proprio know how. È necessario, inoltre, creare un modello organizzativo che coinvolga l’intera comunità educante, e favorisca la partecipazione attiva e costante, la collegialità delle scelte, la discussione costruttiva, la trasparenza e il benessere organizzativo e che rafforzi il senso di appartenenza all’istituzione scolastica, già fortemente compromesso negli ultimi anni. La didattica digitale L’erogazione di attività didattiche a distanza nella seconda parte dell’anno scolastico 2019/2020 ha richiesto efficaci azioni di sistema per rendere quanto più possibile efficienti i processi educativi e l’individuazione di strategie didattiche, metodologie e strumenti innovativi atti a mantenere viva la relazione educativa e a non interrompere il percorso di apprendimento. Nonostante quest’anno le lezioni in presenza costituiranno la regola, non possiamo escludere che il verificarsi di situazioni di emergenza determini la necessità di ricorrere all’attivazione della DAD. In questa prospettiva è necessario, integrare il PTOF con la didattica digitale integrata partendo dal documento ministeriale ed elaborando un progetto di DDI che includa essenzialmente il fabbisogno, gli obiettivi, gli strumenti e le metodologie l’orario delle lezioni e gli strumenti di verifica e valutazione. Inoltre si ritiene doveroso raccomandare un processo scrupoloso di revisione dei curricoli appesantiti attualmente da contenuti esagerati che provocano negli studenti un inutile sovraccarico cognitivo. Si suggerisce la creazione di campi di lavoro pensati come ambiti disciplinari allineati nei quali promuovere l’apprendimento integrato di specifici saperi. Ciò implica l’abilità, da parte del personale scolastico, di offrire agli studenti, all’interno di spazi e tempi distesi, la possibilità di avvicinarsi nuovamente alla scuola, allo studio, e alle routine quotidiane verso le quali, forse, non ci si sente più tanto assuefatti. All’interno dei nuovi spazi educativi, dunque, occorre prima di tutto, ritrovarsi per poi ridefinire con estrema cautela, un rapporto che è stato interrotto bruscamente perché sostituito dai nuovi contatti virtuali. È opportuno che il personale scolastico sia pronto a considerare alcune contraddizioni che si verificheranno al rientro a scuola:

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• Il desiderio di rivedersi per incontrare finalmente faccia a faccia compagni di classe e professori; anche questa smania di incontri dovrà misurarsi con i divieti di abbracciarsi, toccarsi o stare troppo vicini nel salutarsi. I docenti non si pongano in atteggiamento militaristico nei confronti degli studenti affinché la scuola non si trasformi in una caserma. • L’impazienza di stare insieme per ritornare ad essere comunità; la solitudine imposta dalla sbornia virtuale ha reso tutti più fragili emotivamente e pertanto la comunità scolastica dovrà sperimentare un diverso modo di stare insieme guadagnando nuovi spazi e insoliti tempi di aggregazione. A tale scopo è necessario stilare un vero progetto di rientro che contenga gli elementi utili ad offrire risposte precise ai bisogni emersi dopo la sperimentazione a tappeto della didattica a distanza. Occorre offrire garanzie sul piano della sicurezza tutelando la salute degli utenti con azioni di concreta prevenzione per infondere serenità e fiducia ai ragazzi utilizzando mosse di saggezza educativa. Soprattutto bisogna saper costruire e offrire agli studenti che ritornano sui banchi di scuola, (obbligatoriamente monoposto), esperienze formative in grado di ristabilire un legame più sereno con l’ambiente di studio e con le situazioni scolastiche da vivere ogni giorno. La finalità di un sano e valido progetto di rientro risiede

• nella efficacia delle proposte educative e didattiche, • nella capacità di calibrare i tempi di lavoro, • nella maestria utilizzata dai docenti nel saper attribuire intenzionalità educativa a tutto ciò che

viene prospettato agli alunni attraverso le differenti esperienze di apprendimento.

Le priorità formative diventano: • Supportare adeguatamente bambine e bambini nel loro percorso di apprendimento, tanto in

presenza quanto a distanza; • Progettare e implementare le azioni di recupero e potenziamento; • Potenziare i processi di inclusione attraverso la definizione di strategie didattiche innovative,

anche digitali. • Implementare l’uso degli strumenti digitali nella definizione dei percorsi di apprendimento in

presenza e a distanza; • Definire un curricolo per l’insegnamento dell’educazione civica nella scuola dell’infanzia e

nella scuola primaria; • Definire un curriculo per la Didattica digitale integrata;

Priorità di gestione e amministrazione • sviluppare l’uso delle tecnologie da parte del personale;• implementare strumenti di monitoraggio, valutazione e autovalutazione dell’offerta formativa e del servizio offerto;• recuperare il clima relazionale e il benessere organizzativo;• potenziare le attrezzature didattiche, gli ambienti di apprendimento innovativi;• promuovere la cultura della sicurezza degli alunni e del personale, attraverso l’informazione e la formazione; • assicurare l’unitarietà della gestione, valorizzando il coordinamento tra il Personale docente e ATA nel rispetto degli obiettivi strategici individuati nel PTOF. Piano di formazione del personale Il piano di formazione del personale deve essere integrato al fine di supportare i/le docenti e il personale amministrativo nell’uso degli strumenti informatici e delle piattaforme in uso nella scuola.

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Personale docente • potenziamento delle competenze digitali e nell’uso delle piattaforme e degli strumenti didattici digitali; • percorsi per l’acquisizione di competenze specifiche sulle tematiche relative all’inclusione (di alunni con B.E.S.), connesse all’uso di strumenti digitali; • percorsi di formazione per la condivisione di competenze e buone pratiche; Personale ATA • Potenziamento delle competenze digitali e nell’uso delle piattaforme e degli strumenti didattici digitali; • Processi di digitalizzazione e di archiviazione elettronica; • privacy. Le integrazioni al PTOF 2019-2022 verranno apportate dal Collegio dei docenti sulla base del presente Atto di indirizzo e poi sottoposte per l’approvazione al Consiglio di Circolo. Ai fini della predisposizione del piano saranno promossi i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio e si terrà conto delle proposte e dei pareri formulati dai genitori. Il Collegio dei docenti è tenuto a una attenta analisi della presente integrazione all’Atto di indirizzo, in modo da assumere deliberazioni che favoriscano la correttezza, l’efficacia, l’efficienza, l’imparzialità e trasparenza richiesta alle pubbliche amministrazioni.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Michela Lella

Firma autografa omessa ai sensi dell’art. 3 del D. Lgs. n. 39/1993

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