1 CIMURRO. 2 Storia Malattia conosciuta da circa 200 anni (Jenner, 1809) Virus isolato da Carrè...
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CIMURRO
2
Storia
Malattia conosciuta da circa 200 anni (Jenner, 1809) Virus isolato da Carrè (1905) Per gran parte del XX secolo il cimurro è stata la più
frequente causa di morte nella popolazione canina mondiale I primi tentativi di vaccinazione (vaccini inattivati) non
riuscirono ad avere effetti sul controllo dell’infezione Solo dopo gli anni ’60 con l’utilizzo di vaccini vivi
modificati la malattia sembrava essere sotto controllo Recentemente l’incidenza di cimurro in cani sembra
nuovamente aumentare
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La malattia è conosciuta nel mondo con i termini:
Cimurro Malattia di Carrè Hardpad disease Canine Distemper Hundestaupe Moquillo
Fam: Paramyxoviridae:
Gen. Paramyxovirus
•Newcastle Disease Virus•Mumps virus (infectious parotitis )•Bovine parainfluenzavirus 3 •Ovine parainfluenzavirus 3 •Canine parainfluenzavirus 3
Gen.Morbillivirus
•Canine distemper virus (CDV) •Measles virus •Phocine distemper virus •Peste-des-petits-ruminants virus •Rinderpest virus
Gen.Pneumovirus
•Human respiratory syncytial virus •Bovine respiratory syncytial virus •Turkey rhinotracheitis virus
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Agente eziologico
Famiglia: PARAMYXOVIRIDAESottofamiglia:Paramyxovirinae Genere: Morbillivirus
Virus di 150-300 nm di diametro Pleomorfo (sferico o filamentoso) con nucleocapside
a simmetria elicoidale ssRNA neg di 15-16 Kb non segmentato provvisto di envelope con proiezioni esterne
glicoproteiche di 9-13 nm di lunghezza, emoagglutinina (H) e proteina di fusione (F)
6ME -
7ME -
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Il virus
F
H
H = Emoagglutinine F = Proteine di Fusione
proteine responsabili della fusione e attacco alla membrana cellulare della cellula ospite
in grado di evocare risposta anticorpale neutralizzante
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Il virus
proteina H attacco ai recettori cellulari,
proteina F regola la fusione dell’envelope con la membrana cellulare
La replicazione virale avviene nel citoplasma
H
F
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Il virus
Sebbene siano sierologicamente dimostrati diversi ceppi virali, si considera 1 solo sierotipo virale
Il virus del cimurro è strettamente correlato con Measles virus (morbillo) Rinderpest Peste dei piccoli ruminanti Phocine e dolphin distemper
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Sensibilità
Il virus è sensibile a: etere, cloroformio, formalina, fenolo, sali quaternari
d’ammonio L’envelope è facilmente distrutto da solventi per
lipidi rendendo il virus non infettante Il virus è abbastanza labile al calore
Si inattiva in 9-11gg a 4 °C1-3 gg a 37 °C4’ a 56 °C
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Spettro d’ospite (in vivo)
Animali suscettibili all’infezione sono: Canidi (cane, dingo, volpe, coyote, lupo, sciacallo)
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Spettro d’ospite (in vivo)
Animali suscettibili all’infezione sono: Canidi (cane, dingo, volpe, coyote, lupo, sciacallo) Mustelidi (donnola, furetto, visone, moffetta, tasso,
ermellino, martora, lontra)
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Spettro d’ospite (in vivo)
Animali suscettibili all’infezione sono: Canidi (cane, dingo, volpe, coyote, lupo, sciacallo) Mustelidi (donnola, furetto, visone, moffetta, tasso,
ermellino, martora, lontra) Procionidi (Procione del messico -Kinkajou, orsetto
d’America -coati, bassariscus, procione, panda)
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Spettro d’ospite (in vivo)
Animali suscettibili all’infezione sono: Canidi (cane, dingo, volpe, coyote, lupo, sciacallo) Mustelidi (donnola, furetto, visone, moffetta, tasso,
ermellino, martora, lontra) Procionidi (Procione del messico -Kinkajou, orsetto
d’America -coati, bassariscus, procione, panda) Segnalati casi in leoni, leopardi e tigri California 1992 e
leoni Tanzania 1994.
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(in vitro)
Replica molto bene in: Linfociti B o T di furetto Macrofagi di cane e furetto Colture cellulari di fibroblasti e cervello di cane
e furetto
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In coltura
Replica su membrana corion allantoidea di embrione di
pollo dove provoca lesioni di tipo degenerativo e necrotico
colture cellulari stabilizzate (MDCK, VERO) infettate con buffy-coat di cani ammalati in fase acuta
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Effetto citopatico
A seconda dello stipite virale e della carica infettante l’effetto citopatico può comparire 1 – 10 gg post infezione Cellule giganti multinucleate Inclusioni eosinofiliche intracitoplasmatiche o
intranucleari
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Effetto citopatico
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Trasmissione
Diffusione del virus (f. acuta) con secrezioni ed escrezioni (oculo-nasali, feci, urine) in soggetti con e senza sintomi
La trasmissione per areosol è la più importante. Possibile anche tramite correnti d’aria o oggetti contaminati. Il virus è poco resistente nell’ambiente e sensibile alla luce.
I cani che guariscono rimangono immuni per tutta la vita, non presentano infezione persistente e non sono disseminatori di virus.
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Trasmissione
Possibile l’infezione per via transplacentare I cuccioli sono più suscettibili (fine immunità
passiva) Maggior frequenza della malattia in aree urbane, in
canili, negozi di animali, in ambienti con frequenti contatti tra cani
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Patogenesi
Penetrazione virus per via aerogena
0 gg 12 h 3-4 gg 5-6 gg 6-9 gg 14 gg
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Patogenesi
12 h
tonsille e linfonodi
retrofaringei
0 gg 12 h 3-4 gg 5-6 gg 6-9 gg 14 gg
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Patogenesi
3-4 gg milza, lamina propria
stomaco e intestino tenue, linfonodi mesenterici, epatociti e cellule del Kupffer, comparsa reazione febbrile
0 gg 12 h 3-4 gg 5-6 gg 6-9 gg 14 gg
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Patogenesi
5-6 gg viremia con virus
soprattutto associato a neutrofili e monociti , aumento del virus nei distretti già colpiti e comparsa nelle cellule SRI e nelle cellule epiteliali (follicoli piliferi, ghiandole sebacee, ghiandole apocrine delle palpebre), elevata affinità.
0 gg 12 h 3-4 gg 5-6 gg 6-9 gg 14 gg
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Patogenesi
6-9 gg
virus in numerosi organi e apparati, SNC (cellule macrofagiche meningi)
0 gg 12 h 3-4 gg 5-6 gg 6-9 gg 14 gg
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Patogenesi
14°g. presenza del virus nel
LCR, inizio dei sintomi SNC raggiunto attraverso
la via ematicaLa via nervosa è stata ipotizzata
in relazione ai processi di demielinizzazione. Questi però non sono costanti e non in rapporto con la gravità della malattia e con i sintomi
paretici 0 gg 12 h 3-4 gg 5-6 gg 6-9 gg 14 gg
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Sintomatologia
Forma IPERACUTA Forma ACUTA
1° fase “viremica o catarrale” 2° fase “mucosa”
Cutanea (esantema diffuso – ipercheratosi naso-digitale) Respiratoria Intestinale
3° fase “nervosa” Eccitativa Paralitica Mioclonica
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Forma iperacuta
Incubazione 3-5 giorni, T° normale o ipotermia (ipertermia nei soggetti adulti);
Astenia Inappetenza Congiuntivite secca (mancata produzione lacrimale) Tosse Diarrea anche emorragica Disidratazione e tremori muscolari Leucopenia e ipoglobulinemia Morte entro pochi giorni.
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Forma IPERACUTA Forma ACUTA
1° fase “viremica o catarrale” 2° fase “mucosa”
Cutanea (esantema diffuso – ipercheratosi naso-digitale) Respiratoria Intestinale
3° fase “nervosa” Eccitativa Paralitica Mioclonica
Sintomatologia
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Forma ACUTA 1° fase (viremica o catarrale):
Incubazione: 3-5 giorni Ipertermia, abbattimento e anoressia Fotofobia, congiuntivite muco−purulenta di colore giallo-verdastro,
successivamente opacamento corneale per lo più bilaterale, ulcerazione e perforazione della cornea con fuoriuscita dell’umore acqueo
Scolo nasale sieroso, secchezza del tartufo Secchezza dei cuscinetti plantari Tachicardia, tachipnea e tosse Raramente: diarrea o esantema petecchiale diffuso su tutto il corpo.
Da segnalare le sclere che appaiono particolarmente rosate per iniezione vasale episclerale. Leucopenia.
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...quindi…
Dopo questa fase, che dura 4-5 giorni, si osserva generalmente, remissione della
sintomatologia a cui può seguire la guarigione oppure
l’evoluzione entro 2-4 giorni nella
2° fase (mucosa)
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Forma IPERACUTA Forma ACUTA
1° fase “viremica o catarrale” 2° fase “mucosa”
Cutanea (esantema diffuso – ipercheratosi naso-digitale) Respiratoria Intestinale
3° fase “nervosa” Eccitativa Paralitica Mioclonica
Sintomatologia
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Forma ACUTA 2° fase (mucosa):
Coincide con l’intervento dei germi di irruzione secondaria
Un rialzo termico meno elevato ma più duraturo Diversi quadri clinici a seconda dell’apparato
maggiormente colpito
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Sintomatologia
Forma IPERACUTA Forma ACUTA
1° fase “viremica o catarrale” 2° fase “mucosa”
Cutanea (A: esantema diffuso – B: ipercheratosi naso-digitale) Respiratoria Intestinale
3° fase “nervosa” Eccitativa Paralitica Mioclonica
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Forma ACUTA 2° fase (mucosa): forma cutanea
A − esantema diffuso Piccole macchie rosse disseminate su tutta la cute
al tatto si presenta calda e ruvida (simile al morbillo dell’uomo) soprattutto al piatto delle cosce e addome
In corrispondenza delle petecchie si osserva un sollevamento dei peli come in corso di forme allergiche cutanee di tipo orticarioide
Possibile intervento di germi piogeni (stafilococchi e streptococchi)
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Forma ACUTA 2° fase (mucosa): forma cutanea
A − esantema diffuso
Le forme localizzate si risolvono in pochi giorni senza alcuna complicanza grave
La forma petecchiale diffusa evolve costantemente nella forma nervosa
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Forma ACUTA 2° fase (mucosa): forma cutanea
B − Ipercheratosi naso−digitaleAumento del tessuto corneo in corrispondenza del tartufo e/o
dei cuscinetti plantari (hard-pad disease) soprattutto osservata in alcune razze di cani (Cocker, Levriero, Siberian husky, Samoyedo, Alaskan Malamute)
Il tartufo si presenta secco, ruvido, iperpigmentato con croste che possono ricoprire l’intera narice. La superficie del naso assume in questi casi l’aspetto di una lima
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Ipercheratosi
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Hard pad disease
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Forma IPERACUTA Forma ACUTA
1° fase “viremica o catarrale” 2° fase “mucosa”
Cutanea (esantema diffuso – ipercheratosi naso-digitale) Respiratoria Intestinale
3° fase “nervosa” Eccitativa Paralitica Mioclonica
Sintomatologia
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Forma ACUTA 2° fase (mucosa): forma respiratoria
Scolo nasale muco-purulentoTosse e alterazioni del respiro di diversa gravità; rinite
e bronchite e per intervento dei germi di irruzione secondaria (Bordetella bronchiseptica, Klebsiella pneumoniae, Pasteurella multocida) può evolvere in broncopolmonite
Decorso lungo (10-15 giorni) ma non sempre letale e, se non intervengono complicazioni nervose, il soggetto può guarire
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Forma IPERACUTA Forma ACUTA
1° fase “viremica o catarrale” 2° fase “mucosa”
Cutanea (esantema diffuso – ipercheratosi naso-digitale) Respiratoria Intestinale
3° fase “nervosa” Eccitativa Paralitica Mioclonica
Sintomatologia
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Forma ACUTA 2° fase (mucosa): forma intestinale
Enterite catarrale talvolta emorragica, per complicazioni batteriche (Salmonella spp., E. coli, Pseudomonas spp.) diventa muco-fibrinosa, diarrea fetida con emissione di feci collose e nerastre.
La complicanza intestinale è sempre un fatto grave e prelude, almeno nel 90% dei casi, alla forma nervosa.
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...segue
Dopo la 2°-3° settimana, la malattia può evolvere nella terza fase che spesso compare proprio quando il cane sembra essersi completamente ristabilito.
3° fase (nervosa)
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Forma IPERACUTA Forma ACUTA
1° fase “viremica o catarrale” 2° fase “mucosa”
Cutanea (esantema diffuso – ipercheratosi naso-digitale) Respiratoria Intestinale
3° fase “nervosa” Eccitativa Paralitica Mioclonica
Sintomatologia
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Forma ACUTA 3° fase (nervosa)
Sintomi neurologici si manifestano quando il secondo rialzo febbrile (andamento bifasico) si protrae per molti giorni.
In alcuni casi la febbre si può mantenere costantemente elevata, a plateau, anche a guarigione avvenuta. Questa ipertermia può durare anche mesi e consegue a lesioni al centro termoregolatore.
I sintomi variano in base all’area del SNC interessata.Iperestesie e rigidità cervicale possono essere segni di
interessamento delle meningiParaparesi o tetraparesi con atassia si ha in caso di
interessamento cerebellare
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Forma ACUTA 3° fase (nervosa)
Dopo questi sintomi iniziali la malattia può evolvere in 3 distinti quadri clinici:
Forma eccitativa Forma paralitica Forma mioclonica
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Forma IPERACUTA Forma ACUTA
1° fase “viremica o catarrale” 2° fase “mucosa”
Cutanea (esantema diffuso – ipercheratosi naso-digitale) Respiratoria Intestinale
3° fase “nervosa” Eccitativa Paralitica Mioclonica
Sintomatologia
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Forma ACUTA 3° fase (nervosa): eccitativa
Si manifesta per lo più improvvisamente con la comparsa di crisi epilettiformi
In alcuni casi le manifestazioni sono meno imponenti: l’animale sta seduto con la testa estesa sul collo e compie ripetuti atti masticatori a vuoto “chewing-gum convulsion”
Le crisi si ripetono in genere ad intervalli sempre più brevi. La prognosi è quasi sempre infausta
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Forma ACUTA 3° fase (nervosa): eccitativa
Si manifesta per lo più improvvisamente con la comparsa di crisi epilettiformi
In alcuni casi le manifestazioni sono meno imponenti: l’animale sta seduto con la testa estesa sul collo e compie ripetuti atti masticatori a vuoto “chewing-gum convulsion”
Le crisi si ripetono in genere ad intervalli sempre più brevi. La prognosi è quasi sempre infausta
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Forma IPERACUTA Forma ACUTA
1° fase “viremica o catarrale” 2° fase “mucosa”
Cutanea (esantema diffuso – ipercheratosi naso-digitale) Respiratoria Intestinale
3° fase “nervosa” Eccitativa Paralitica Mioclonica
Sintomatologia
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Forma ACUTA 3° fase (nervosa): paralitica
In soggetti che non hanno manifestato la forma eccitativa.
Dopo un marcato dimagramento e ipotrofia muscolare compare una paraparesi fino a tetraplegia di tipo flaccido.
La prognosi è spesso infausta
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Forma ACUTA 3° fase (nervosa): mioclonica
Contrazioni miocloniche di gruppi muscolari (crotafiti, masseteri, muscoli della spalla, della coscia, dell’addome)
Contrazioni muscolari ritmiche e involontarie, (si verificano anche mentre il cane dorme) possono attenuarsi e scomparire nel tempo, oppure persistere per tutta la vita dell’animale
Indice di interessamento dei neuroni motori del midollo spinale.
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Forma ACUTA 3° fase (nervosa): mioclonica
Contrazioni miocloniche di gruppi muscolari (crotafiti, masseteri, muscoli della spalla, della coscia, dell’addome)
Contrazioni muscolari ritmiche e involontarie, (si verificano anche mentre il cane dorme) possono attenuarsi e scomparire nel tempo, oppure persistere per tutta la vita dell’animale
Indice di interessamento dei neuroni motori del midollo spinale.
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La sintomatologia è polimorfa (durata/severità):1. virulenza del ceppo virale2. resistenza individuale dell’ospite3. lo stato immunitario del soggetto4. età al momento del contagio
(mortalità molto alta nei cuccioli sotto i 3 mesi)
Da forme asintomatiche a gravi con o senza interessamento del SNC (circa 50% mortalità adulti, 80% cuccioli)
Conclusioni: Sintomatologia
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Primo picco febbrile (3−6 gg P.I.) può passare inosservato
Secondo picco (diversi giorni dopo e quindi intermittente) è spesso associato a disturbi oculari e nasali inizialmente di tipo sieroso poi mucopurulento, depressione ed anoressia.
Linfopenia spesso presente durante la prima fase di infezione
Conclusioni: Sintomatologia
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Possibile insorgenza di sintomi gastrointestinali e/o respiratori spesso in associazione con infezioni batteriche secondarie
In alcuni casi può sopraggiungere sintomatologia di tipo nervoso
Conclusioni: Sintomatologia
Possibile insorgenza di sintomi gastrointestinali e/o respiratori spesso in associazione con infezioni batteriche secondarie
In alcuni casi può sopraggiungere sintomatologia di tipo nervoso
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Conclusioni: Sintomatologia nervosa
Mioclonie con iperestesia e depressione predominano a seguito di interessamento della materia grigia
Incoordinazione, atassia, paresi, paralisi, e tremori muscolari indicano interessamento della materia bianca
Segni di iperestesia e rigidità cervicale sono riconducibili ad un interessamento di materia bianca e grigia
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Conclusioni: Sintomatologia nervosa
Mioclonie con iperestesia e depressione predominano a seguito di interessamento della materia grigia
Incoordinazione, atassia, paresi, paralisi, e tremori muscolari indicano interessamento della materia bianca
Segni di iperestesia e rigidità cervicale sono riconducibili ad un interessamento di materia bianca e grigia
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Non rare lesioni della retina e del nervo ottico
Alcuni ceppi virali possono produrre una ipercheratosi dei cuscinetti plantari e del tartufo
Per i soggetti in crescita è possibile una ipoplasia dello smalto dei denti
Conclusioni: Sintomatologia
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Ipoplasia smalto
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Ipoplasia smalto
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Infezione transplacentare
Cuccioli infettati per via transplacentare possono presentare disturbi neurologici nelle prime 4-6 settimane di vita.
A seconda del periodo di gestazione in cui si verifica l’infezione si possono verificare : aborti, morti-natalità, nascita di cuccioli disvitali.
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Lesioni Anatomopatologiche
Atrofia del timo Focolai di epatizzazione polmonare e mancato
collassamento all’apertura della gabbia toracica Gastroenterite catarrale diffusa Ipercheratosi dei cuscinetti plantari e del tartufo Dacriocistite, congiuntivite muco-purulenta poi
secca con opacamento ed ulcere corneali Meningo-encefalomielite quadri di infiammazione
della pia madre
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Malattia nel furetto
Alta mortalità (ca 100%) PI 8- 10gg Scolo nasale e oculare sieroso, purulento Piccole vescicole attorno alla bocca Estremità arti e cuscinetti plantari arrossati Animale rifiuta il cibo, depressione Possibile sintomatologia nervosa Morte in 5-6 gg
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Risposta immunitaria nel cane
Leucopenia e immunosoppressione nella prima settimana di infezione
Cani che superano l’infezione sviluppano una forte risposta immunitaria umorale e cellulo-mediata risultando immuni praticamente per tutta la vita
Le IgM persistono per un periodo variabile da 5 settimane a 3 mesi, le IgG persistono per diversi anni
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Diagnosi
Età dei soggetti colpiti (3-6 mesi) Tempo evoluzione malattia (>3 settimane) Sintomi app. respiratorio, enterico, SNC,
ipercheratosi cuscinetti plantari
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Diagnosi
Ematologia: linfopenia e trombocitopenia per forme acute
IIC, rilievo di CI o isolamento virale: buffy coat, striscio vaginale o congiuntivali, cellule ottenute da lavaggi bronchiali e sedimenti di urine o sezioni istologiche del SNC
PCR Analisi del liquido cefalo rachidiano: aumento di
proteine e concentrazione di cellule mononucleate
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Diagnosi
Sierologia : (Sieroneutralizzazione, Fissazione del Complemento) non sempre esaustiva soggetti morti in fase iperacuta della malattia possono non
aver sviluppato in tempo una sufficiente risposta anticorpale
animali in fase cronica della malattia possono avere titoli anticorpali comparabili con quelli degli animali vaccinati
Test ELISA per IgM : IgM persistono in animali infetti da 5 settimane a 3 mesi, IgM in animali vaccinati persistono circa tre settimane
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Trattamento
Non esiste una specifica terapia Sieri immuni? Trattamento su sintomatologia
AntibioticiFluidoterapiaSedativi e antiepilettici
Eutanasia
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Profilassi e controllo
Vaccini inattivati Utilizzati nei primi anni del ‘900 non sono
risultati in grado di controllare la malattia e attualmente non sono più in commercio
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Profilassi e controllo
Vaccini vivi modificati Derivati da virus adattato su colture cellulari aviarie o
canine Vaccini efficaci in grado di indurre una buona immunità
protettiva per più di un anno Sporadici casi di encefalite post-vaccinale per virus
adattati su linee cellulari di cane Virus adattati su linee ottenute da specie aviarie
determinano una risposta immunitaria più tardiva rispetto ai precedenti e non sempre una immunizzazione efficace per tutti i soggetti
Mai utilizzare per animali selvatici o di zoo
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Profilassi e controllo
Il furetto va assolutamente vaccinato contro il cimurro (non utilizzare vaccini combinati).
In Italia non si trovano ancora vaccini specifici per furetti perchè non ancora consentiti dalla legge, i vaccini consigliabili da usare perchè già testati sono il Nobivac CE, il Caniffa e l' Enduracell.
La profilassi va fatta seguendo un primo ciclo di tre vaccini, il primo a sei settimane, il secondo dopo un mese dal primo ed il terzo dopo un mese dal secondo. A partire da quest'ultimo ne andrà fatto uno all'anno, per sempre.
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Profilassi e controllo
Vaccini eterotopici (Morbillo – USA; Pfizer) La miglior scelta per superare le interferenze di
anticorpi materni. Questa vaccinazione è in grado di proteggere dalla malattia ma non dall’infezione. Una combinazione di virus attenuati di morbillo e cimurro è utilizzato in soggetti di 6-10 settimane
Vantaggi di determinare una protezione completa in assenza, o una protezione parziale in presenza di anticorpi materni
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Profilassi e controllo
Vaccini ricombinanti e a DNA Geni codificanti per proteine H e F sono
utilizzati come inserzioni in “carrier virus” Comunque efficacia inferiore a vaccini a virus
vivo modificato
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Profilassi e controllo
IVIS - Canine distemper DNA vaccine studies IVIS - Considerations in Designing Effective
and Safe Vaccination Programs for Dogs
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Profilassi e controllo
Immunità materna Anticorpi materni possono influenzare
notevolmente la efficacia della vaccinazione. La maggior parte di anticorpi materni (dal 3 al
20% degli anticorpi sierici della madre) vengono assorbiti con colostro nei primi giorni di vita.
L’emivita degli anticorpi di origine materna è di 8.4 gg
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Profilassi e controllo
Sieri iperimmuni Sieri iperimmuni sono in grado di proteggere
l’animale dall’infezione per 10 gg ca Occorre particolare attenzione nell’utilizzo di
questo presidio perché il siero è in grado di interferire con la successiva vaccinazione attiva
Consigliata solo per cuccioli che non hanno ricevuto il colostro e per soggetti esposti al virus
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Profilassi e controllo
Misure di controlloIsolamento dei soggetti infettiEvitare contatto diretto animale-animaleDisinfezione dell’ambiente
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CIMURRO