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Associazione Componenti e Sistemi per Associazione Componenti e Sistemi per ImpiantiImpianti

febbraio 2011

Meeting AVE - CNPI

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Inizio lavori in ANIE: Gennaio 2008; termine inchiesta pubblica in CEI gennaio 2011Il progresso tecnologico e le nuove esigenze dell’ambiente domestico hanno portato ad aggiornare le norme impianti. I concetti chiave che hanno guidato le nostre considerazioni sono:

•Sicurezza dell’utente finalealla luce della diffusione delle moderne tecnologie nell’ambiente domestico sia destinate all’aumento del comfort (computer, video station, etc.) sia correlate al benessere della vita quotidiana (garanzia di continuità del servizio) con attenzione anche alle categorie più indifese (bambini, anziani, diversamente abili, etc.)

•Evoluzione norme e leggi europeeOpportunità di recepire ed integrare le più recenti innovazioni già espresse nelle normative e leggi presenti in altri paesi europei (es. Francia, Spagna, Germania, etc.) che rappresentano una tendenza generale.

Ampliamento Norma 64-8Ampliamento Norma 64-8

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•Risparmio energetico

Promozione di soluzioni atte a favorire il risparmio energetico attraverso una maggiore integrazione tra impianto e apparecchiature favorendone un uso più razionale.

•Riferimento e collegamento con altri documenti normativi (Guide e Norme)

Opportunità che le norme tecniche richiamino, al loro interno, l’utilizzo delle guide esemplificando le prescrizioni ed i criteri enunciati nelle norme stesse con soluzioni applicative che garantiscano la sicurezza dell’impianto come p.es le guide CEI 64-100/2 e CEI 64-100/3

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Alcune considerazioni pratiche che hanno giustificato la proposta di aggiornamento/sviluppo dell’attuale norma impianti:

•l’evoluzione tecnologica delle apparecchiature utilizzate sempre di più anche in ambito domestico, suggerisce di valutare l’adeguamento delle attuali prescrizioni al fine di garantire l’adeguata sicurezza durante il loro utilizzo attraverso l’applicazione di interruttori differenziali con maggior grado di protezione ( ad es. di tipo A).

•l’uso sempre più frequente di apparecchiature elettroniche rende opportuna l’installazione di scaricatori di sovratensione (SPD) come già recepito in alcune norme internazionali come la HD 60364-5-534

•per quanto riguarda le funzioni quali prelievo energia, segnale e dati, punti di comando, sono stati introdotti criteri per la corretta configurazione di tali elementi prevedendo esplicitando nelle guide esempi applicativi per ulteriori suggerimenti e spunti (ad es. per la postazione televisiva oltre ai connettori di segnale e dati anche un numero adeguato di prese di energia).

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Uno sguardo a quanto realizzato negli altri paesi

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FRANCIA (Prese di corrente)

Francia (NFC 15-100)

Soggiorno: 1 presa ogni 4m2

Cucina: 6 prese+1presa forno elettrico+1 presa lavastoviglieCamera: 3 preseAltri locali: 1 presa in corridoio, 1 presa nei locali con S>4m2

Numero massimo di prese per circuito:5 con cavo da 1,5 mm2 ed int. da 16A8 con cavo da 2,5 mm2 ed int. da 20A

Italia (Guida CEI 64-53)

La Guida CEI 64-53 (Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici) suddivide gli appartamenti, e quindi la dotazione relativa, in 3 categorie: ECONOMICO, COMFORT, LUSSO.A titolo d’esempio valgono le seguenti regole:Soggiorno economico: 4 preseSoggiorno lusso: 8 prese

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FRANCIA (Interruttore differenziale)

Francia (NFC 15-100) Italia (CEI 64-8)

Superficie Diff. Tipo AC Diff. Tipo A

S<35 m2 1x25A 1x40A35 m2 <S<100 m2 2x40A 1x40AS>100 m2 3x40A 1x40A

La norma CEI 64-8 fa riferimento all’interruttore generale (onnipolare) che può essere utilizzato come protezione dai contatti indiretti.

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FRANCIA (Dispositivi di protezione contro sovracorrenti)

Francia (NFC 15-100) Italia (CEI 64-8)

Tutti i circuiti devono essere protetti da un dispositivo di protezione contro sovracorrenti; si proteggono separatamente i seguenti circuiti: illuminazione, aspirazione, bagno, prese, circuiti specialistici (forno, lavastoviglie ecc.), scaldabagno elettrico

CEI 64-8: i conduttori attivi devono essere protetti da uno o più dispositivi

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FRANCIA (Limitatori di sovratensione)

Francia (NFC 15-100) Italia (CEI 64-8)

Obbligo di scaricatori se presente parafulmine; in assenza di parafulmine scaricatori suggeriti

CEI 64-8: par. 534 allo studio

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Il documento normativo che verrà pubblicato a breve come variante alla 64-8 ed il cui contenuto diverrà obbligatorio da settembre 2011:

è stato concepito come allegato normativo all’interno del quale sono fornite, a completamento delle prescrizioni dettagliate riportate nella Norma CEI 64-8 aventi lo scopo di garantire la sicurezza delle persone e dei beni, prescrizioni dettagliate intese ad assicurare un funzionamento corretto degli impianti elettrici di unità immobiliari ad uso residenziale situate all’interno dei condomini( guida CEI 64-100/2) o di singole unità abitative mono o plurifamiliari (CEI 64-100/3).

Sarà strutturato con:

•Un allegato nominato “Allegato A - Ambienti residenziali: prestazioni dell’impianto (Normativo)” •La modifica di alcuni articoli della norma CEI 64-8 a seguito del contenuto dell’allegato A.

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Novità più importante introdotta

Premesso che:le prescrizioni ( dell’allegato ) della norma si applicano :•ai nuovi impianti,•ai rifacimenti completi di impianti esistenti in occasione di ristrutturazioni edili dell’unità immobiliare.

e che le prescrizioni ( dell’allegato ) della norma non si applicano:•alle unità abitative negli edifici pregevoli per arte e storia (soggetti alla Legge 1-6-1939 n.1089)•alle parti comuni degli edifici residenziali

La variante prevede una maggiore dotazione dell’impianto elettrico ed in particolare introduce il concetto di classificazione dell’impianto elettrico secondo livelli da 1 a 3.

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A.2 Dimensionamento dell’impianto

Premesso che il dimensionamento dell’impianto elettrico è oggetto di accordo fra il progettista, l’installatore dell’impianto, ed il committente, in funzione delle esigenze impiantistiche di quest’ultimo e del livello qualitativo dell’unità immobiliare, si forniscono i criteri minimi e le dotazioni minime con riferimento a tre diversi livelli prestazionali e di fruibilità:

•Livello 1: il livello minimo previsto da questa norma.•Livello 2, per unità immobiliari con una maggiore fruibilità degli impianti tenuto anche conto delle altre dotazioni impiantistiche presenti.•Livello 3, per unità immobiliari con dotazioni impiantistiche ampie ed innovative (domotica).

•Le dotazioni minime previste per i tre livelli sono elencate nella Tabella A.•Gli impianti devono essere dimensionati per una potenza di progetto di almeno 3 kW in in unità abitative di superficie fino a 75 m2 e di 6 kW per superfici superiori

Nota: I livelli non sono collegati alle categorie catastali e alle classi di prestazioni energetiche degli immobili. Alla qualità di una unità immobiliare concorre anche il livello dell’impianto elettrico.

•I cavi devono essere sfilabili qualunque sia il livello dell’impianto, ad eccezione di elementi prefabbricati o precablati.

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Impianto livello 1

l’impianto minimo (1 stella) prevede :

•un numero minimo di punti prese e punti luce in funzione della metratura o della tipologia di ogni locale dell’appartamento •un numero minimo di circuiti in funzione della metratura dell’appartamento almeno 2 interruttori differenziali al fine di garantire una sufficiente continuità di servizio

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Impianto livello 2

Il livello 2 stelle rispetto a quello 1 stella registra sostanzialmente un aumento della dotazione e nei servizi ausiliari viene fissato obbligatorio:•il videocitofono, •l’antintrusione,•il controllo carichi.

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Impianto livello 3

Il livello 3 stelle, oltre ad un ulteriore aumento delle dotazioni del livello 2 stelle, introduce tutta la parte di domotica specificando che un impianto 3 stelle per considerarsi tale deve essere dotato anche di almeno quattro delle seguenti funzioni domotiche:   •anti intrusione, •controllo carichi, •gestione comando luci, •gestione temperatura, •gestione scenari, •controllo remoto, •sistema diffusione sonora, •rilevazione incendio, •sistema antiallagamento •sistema rilevazione gas.

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Dimensionamento dell’impianto

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Suddivisione della tabella A, che riassume le dotazioni per i tre livelli di impianto in :

Tabella A1 : per ambiente (con note relative)

Tabella A2 : per appartamento (con note relative)

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Numero di circuiti terminali dell’unità abitativaL’impianto deve essere suddiviso in diversi circuiti (par. 314.1) al fine di:•ridurre gli inconvenienti in caso di guasto o di sovraccarico di un singolo circuito (continuità di servizio, migliore funzionalità dell’impianto)•facilitare l’individuazione dei guasti•permettere il sezionamento parziale di parti di impianto o singoli apparecchi.

L’impianto dell’unità abitativa deve essere suddiviso nei seguenti circuiti terminali:•circuiti per l’alimentazione delle luci e delle prese,•circuiti suddivisi a zone (zona giorno/zona notte o per singoli vani o per piani).•circuiti per l’alimentazione di congelatori/frigoriferi, lavatrici/lavastoviglie, impianto di condizionamentoNota: ai fini di questa prescrizione, sono accettati criteri di suddivisione equivalenti

Come visto in precedenza nella tabella A, il numero minimo dei circuiti terminali, per il livello 3, è in base alla superficie dell’unità abitativa, come da seguente esempio:

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Superficie unità

abitativa (m^2)

≤50 >50≤75 >75≤125 >125

Numero circuiti terminali

3 4 5 7

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A.2 Generalità

A.3.1 Caratteristiche del montanteLa sezione del montante che collega il contatore all’unità abitativa non deve essere inferiore a 6 mm

A.3.2 Protezione differenzialeL’eventuale interruttore differenziale alla base del montante, deve garantire la selettività totale nei confronti delle protezioni differenziali a valle. Nota - Vedere l’art. 536.3 ed il relativo commento circa la selettività fra interruttori differenziali. Al fine di garantire una sufficiente continuità di servizio la protezione differenziale deve essere suddivisa su almeno 2 interruttori. Nota - A tal fine si raccomanda anche l'uso di interruttori caratterizzati da una aumentata resistenza contro gli scatti intempestivi secondo le indicazioni del costruttore e/o di interruttori differenziali dotati di SRD (dispositivi di richiusura automatica).E’ consigliabile l’impiego di interruttori differenziali di tipo A, per la protezione dei circuiti che alimentano lavatrici, e condizionatori fissi. Nota - Vedere Commento art. 531.2.1.A.3.3 GiunzioniL’entra-esci sui morsetti delle prese è ammesso soltanto all’interno della stessa scatola oppure tra due scatole successive.

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A.4 Quadro di unità abitativaA.4.1 Generalità

Ogni unità abitativa deve essere dotata di uno o più quadri di distribuzione e di un interruttore generale, facilmente accessibile all’utente. •L’interruttore generale, qualora sia differenziale, deve essere selettivo (selettività totale differenziale) nei confronti degli interruttori differenziali a valle o dotato di SRD (dispositivo di richiusura automatica) •Per permettere successivi ampliamenti i quadri devono essere dimensionati per il 15% in più dei moduli installati, con un minimo di due moduli.

Nota – Si ricorda che gli interruttori dei singoli circuiti devono essere facilmente identificabili, ad esempio, tramite targa ( art. 514.1).

•Il quadro di arrivo (principale) dell’unità abitativa deve essere raggiunto direttamente dal conduttore di protezione proveniente dall’impianto di terra dell’edificio, al fine di permettere la corretta messa a terra degli eventuali SPD tramite un opportuno mezzo di connessione.

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A.5 Dotazioni fondamentali nei locali ad uso abitativoA5.1 Punti di prelievo di energia e di comando

•Si deve installare accanto alle prese telefoniche/dati almeno una presa energia. •Nei locali dove sono richieste prese TV, Tabella A1, almeno una presa TV deve avere accanto la predisposizione per 6 prese energia. •In ogni locale almeno una delle prese deve essere installata in prossimità lato battuta porta, interno o esterno, del locale.•L’interruttore luce di un locale deve essere installato in prossimità lato battuta porta, interno o esterno, del locale.•Il comando, situato all’interno, di punti luce esterni (balconi, terrazze, giardini) e in generale per tutti quelli non direttamente visibili, deve essere associato a una spia di segnalazione, che può essere integrata nel comando medesimo, atta a segnalare lo stato di “acceso” dell’apparecchio comandato.•Le dotazioni richieste per i singoli locali non si applicano se non esiste il locale.•Si consiglia che i punti prese della cucina e il punto presa destinato ad alimentare la lavabiancheria siano in grado di ricevere almeno una spina S30.•Si consiglia di predisporre in prossimità dell’eventuale tubo di ingresso del gas nell’unità immobiliare, l’alimentazione elettrica per una eventuale elettrovalvola di intercettazione del gas.

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Modifiche ad alcuni articoli della norma CEI 64-8 a seguito del contenuto dell’allegato A

Articolo 531.2.1.14 parte commento nuovo testo:

•Apparecchi utilizzatori isolati in Classe I, che incorporano circuiti elettronici non lineari, come ponti raddrizzatori, possono dar luogo, in caso di guasto verso terra, a correnti differenziali di tipo non alternato sinusoidale, che possono compromettere il funzionamento degli interruttori differenziali posti a protezione dei corrispondenti circuiti di alimentazione. In questi casi, nell’ambito della protezione dai contatti indiretti per interruzione dell’alimentazione, è raccomandabile l’installazione di interruttori differenziali di tipo A o di tipo B in base alle possibili forme d’onda delle correnti di guasto dei vari apparecchi elettrici utilizzatori protetti dall’interruttore differenziale.Gli interruttori differenziali sono classificati in categorie diverse secondo la loro attitudine ad assicurare la protezione contro diverse forme d’onda della corrente differenziale come di seguito indicato (si veda anche la tabella informativa allegata).

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Modifiche ad alcuni articoli della norma CEI 64-8 a seguito del contenuto dell’allegato A

Articolo 531.2.1.14 parte commento nuovo testo:

•Interruttore differenziale di tipo AC•Interruttore differenziale il cui sgancio è assicuratoper correnti differenziali alternate sinusoidali applicate improvvisamente o lentamente crescenti

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Modifiche ad alcuni articoli della norma CEI 64-8 a seguito del contenuto dell’allegato A

Articolo 531.2.1.14 parte commento nuovo testo:

Interruttore differenziale di tipo A•Interruttore differenziale il cui sgancio è assicuratocome per il tipo AC e inoltreper correnti differenziali pulsanti unidirezionali con o senza controllo dell’angolo di fase, per correnti differenziali pulsanti unidirezionali sovrapposte ad una corrente continua senza ondulazioni di 0,006 A indipendenti dalla polarità, applicate improvvisamente o lentamente crescenti.

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Modifiche ad alcuni articoli della norma CEI 64-8 a seguito del contenuto dell’allegato A

Articolo 531.2.1.14 parte commento nuovo testo:

Interruttore differenziale di tipo BInterruttore differenziale il cui sgancio è assicurato come per il tipo A e inoltreper correnti differenziali alternate sinusoidali differenziali fino a 1000 Hz,per correnti differenziali continue senza ondulazioni di 0,4 volte la corrente differenziale nominale (Idn) o 10 mA scegliendo il valore più elevato sovrapposto ad una corrente alternata,per correnti differenziali continue senza ondulazioni di 0,4 volte la corrente differenziale nominale (Idn) o 10 mA scegliendo il valore più elevato sovrapposto ad una corrente continua senza ondulazioni,per correnti differenziali pulsanti unidirezionali raddrizzate risultanti da due o più fasi,per correnti differenziali continue senza ondulazione, indipendenti dalla polarità, applicate improvvisamente o lentamente crescenti.

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Appendice alla presentazione

DifferenzialiSPD

Guide CEI

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La protezione contro i pericoli di incendio

L’interruttore differenziale con corrente differenziale nominale non superiore a 0,3 A è efficace per eliminare le correnti di dispersione verso terra che potrebbero causare un

incendio. Tali correnti sono dovute ad una degradazione dei materiali isolanti e

all’accumulo di polvere ed umidità.

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Ampliamento Norma 64-8Ampliamento Norma 64-8

La protezione contro i pericoli di incendio

L’interruttore differenziale con corrente differenziale nominale non superiore a 0,3

A è richiesto a protezione delle condutture elettriche nei luoghi a maggior rischio in caso di incendio.

Inoltre, se un guasto resistivo può innescare un incendio, è necessario un interruttore differenziale con corrente differenziale nominale non superiore a 0,03 A .

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Ampliamento Norma 64-8Ampliamento Norma 64-8Interruttori differenziali e apparati elettronici

L’utilizzo di interruttori differenziali aventi corrente differenziale nominale non superiore a 0,03 A è riconosciuta come misura di protezione addizionale dai contatti elettrici in caso di

insuccesso della protezione principale e/o della protezione dai contatti indiretti (protezione in caso di guasto), oppure di incuria da parte dell’utilizzatore.

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Ampliamento Norma 64-8Ampliamento Norma 64-8Interruttori differenziali e apparati elettronici

L’interruttore differenziale da 0,03 A è obbligatorio nei seguenti casi:nelle abitazioni per le prese fino a 20 A

per le prese sino a 32 A destinate ad alimentare apparecchi mobili situati all’apertoin vari ambienti speciali, in particolare nei locali contenenti bagni e docce

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Ampliamento Norma 64-8Ampliamento Norma 64-8Interruttori differenziali e apparati elettronici

La presenza negli apparecchi utilizzatori di componenti elettronici di potenza è ormai sempre più diffusa non solo in ambito industriale ma anche in ambito domestico.Negli elettrodomestici, la regolazione di grandezze fisiche come la luminosità, la velocità o la coppia dei motori in essi contenuti, avviene mediante dispositivi elettronici a semiconduttore. Tali dispositivi sono comunemente utilizzati per ottimizzare i rendimenti degli apparecchi e, quindi, diminuirne i consumi.

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Ampliamento Norma 64-8Ampliamento Norma 64-8Interruttori differenziali e apparati elettronici

In molti apparecchi informatici e dell’elettronica di consumo (televisori, decoder, personal computer, etc) lo stadio di alimentazione comprende dispositivi elettronici raddrizzatori direttamente connessi alla rete a corrente alternata. Queste apparecchiature, se isolate in classe I (cioè se sono collegate a terra), in caso di guasto possono dar luogo a correnti differenziali di tipo unidirezionale, comprendenti la componente continua ed armoniche, in grado di compromettere il corretto funzionamento degli interruttori differenziali di tipo comune (interruttori di tipo AC), il cui funzionamento è garantito solo in caso di correnti differenziali di tipo alternato alla frequenza di rete (50 Hz).

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Interruttori differenziali di tipo AC, A e B

Sulla base della capacità degli interruttori differenziali di intervenire correttamente in base alle diverse forme della corrente differenziale possibile sono state definite tre tipologie di interruttore differenziale:Tipo AC solo per correnti differenziali alternateTipo A per correnti differenziali alternate e per correnti unidirezionali pulsanti, con o senza parzializzazione di faseTipo B come per il tipo A, e per correnti di tipo continuo e correnti ad elevata frequenza (sino a 1000 Hz).

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Interruttori differenziali di tipo AC, A e B

Sintesi tabella informativa ( connessione>corrente>corrente di guasto a terra)

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Applicazioni interruttori di tipo A

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Ampliamento Norma 64-8Ampliamento Norma 64-8

Applicazioni interruttori di tipo B

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Tipologie di SPDTipo Funzione Parametri

significativi

1 Scarica la corrente di

Fulmine Iimp [kA] (10/350s)

2 Elimina le sovratensioni

Deviando verso terra la corrente

In [kA] (8/20s)

3 Protegge gli apparecchi contro le sovratensioni

indotte

U0c [kV] (1,2/50s)

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Guide CEI

CEI 64-100/2 : Edilizia residenziale. Guida per la predisposizione delle infrastrutture per gli impianti elettrici, elettronici e per le

comunicazioniParte 2: Unità immobiliari (appartamenti)

CEI 64-100/3 : Edilizia residenziale. Guida per la predisposizione delle infrastrutture per gli impianti elettrici, elettronici e per le

comunicazioniParte 3: Case unifamiliari, case a schiera ed in complessi immobiliari

(residence)

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Guide CEI

CEI EN 15232

Guida per l’utilizzo della EN 15232Classificazione dei sistemi di automazione degli impianti tecnici negli edifici, identificazione degli

schemi funzionali, stima dei contributi di detti sistemi alla riduzione dei consumi energetici

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Grazie per l’attenzione