(1) · 2018-06-18 · (8) (9) Cos’hanno in comune ventotto giovani artisti in formazione? Le...

81

Transcript of (1) · 2018-06-18 · (8) (9) Cos’hanno in comune ventotto giovani artisti in formazione? Le...

(1)

(3)(2)

(5)(4)

(7)(6)

Urbin

o

Sa

le del C

astella

re di P

ala

zzo Du

cale

5 – 22 g

iug

no 2

011

(9)(8)

Cos’hanno in comune ventotto giovani artisti in formazione?

Le ipotesi che possiamo fare sono infinite, così come infinite sono le fonti da cui attin-

gono le nuove generazioni per la gestazione delle loro opere d’arte.

Gli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Urbino che partecipano a questa mostra

sono voci sparse e difformi solo in apparenza, poiché nella disomogeneità, nelle diffe-

renze, nell’assenza di omologazione si generano e circolano le idee.

Essi, i ventotto, stanno crescendo e si stanno formando nello stesso ambiente, eppure

hanno fin qui sviluppato ricerche molto diverse tra loro. Le poetiche non si assomiglia-

no, ma possono far parte di un progetto univoco, possono trasformarsi in un’idea, in

una mostra: la visione di un mondo in movimento che solo uno sguardo giovane è in

grado di esprimere in libertà, seppur sotto la guida vigile dei professori. La frenesia e

la velocità con cui i nostri studenti-artisti si nutrono di immagini e di informazioni

si traducono in opere che rivelano il bisogno di ottenere un assetto equilibrato da una

condizione culturale caotica.

Random è questo: un disordine mai parossistico che, nel dichiararsi, può divenire un

organismo unico, un “discorso irregolare” chiaro e coeso. L’irregolarità e la casualità

non sono ostacoli della creatività, anzi: i progetti trovano sempre terreno fertile nel

caos, per poi manifestarsi -come in questa mostra- in forma di coro. In esso, le opere

prendono fattezze da canti randomici, come i “Canti del caos” di Antonio Moresco, in cui

lo scrittore racconta così la sorgente del suo romanzo:

”Sarà rimasta sul mio tavolo quella piladisordinata di fogli, di appunti scarabocchiati per strada, oppure svegliandomi di soprassalto in piena notte, cercando a tentoni la biro sul comodino”.

“Sarà rimasta sul mio tavolo quella pila disor-dinata di fogli, di appunti scarabocchiati perstrada, oppure svegliandomi di soprassalto in piena notte, cercando a tentoni la biro sul comodino”

Canti randomiciSebastiano Guerrera, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Urbino

(11)(10)

(13)(12)

Still Life with Chair Caning

Jeffrey Deitch intitola il saggio pubblicato nel

catalogo della mostra Monument to now, tenuta

alla DESTE Foundation for Contemporary Art di

Atene nel 2004, The Culture of Collage, dove svi-

luppa un’approfondita analisi del linguaggio che,

in ambito estetico ed artistico, ha connotato, con

diversi esiti, molte ricerche del Novecento fino

a trovare, nell’epoca attuale, “un nuovo entusia-

smo”. Una forma di entusiasmo che, per lo studio-

so, contagia diversi ambiti espressivi: dalle arti

visive alla musica, dal cinema alla letteratura.

Egli rintraccia un sintomatico legame concettuale

tra lo studio di Jeff Koons, definito “collage facto-

ry”, e l’opera di Pablo Picasso Still Life with Chair

Caning, lavoro che inaugura il moderno concetto

di collage.

Egli scrive: “Jeff Koon’s studio is a collage fac-

tory. There are piles of inflatable swimming-pool

toys, clippings from supermarket advertising

circulars, photographs from modeling session,

stacks of plastic chairs, aluminum ladders, and

all of other visual raw material that is scanned,

Photoshopped, cast, modeled, hand painted, in-

serted whole, or otherwise transformed into his

ambitious paintings and sculpture. An inflatable

caterpillar toy rams through a stepladder. A bright

red inflatable lobster is meticulously painted onto

a flawless double portrait of the St. Pauli girl,

which is itself painted onto a background appro-

priated from an H. C. Westermann painting. Other

sculptures incorporate ready-made elements like

chain link and chair caning along with perfectly

rendered and hand-painted sculpture of the found

objects that were the source material. Realism, ab-

straction, the ready made, and collage are all in-

terwined. Koons’s real straw chair caning has an

uncanny connection with Pablo Picasso’s Still Life

with Chair Caning of 1912, the work that marked

the invention of the modern concept of collage.”1

Al di là del calzante accostamento fra l’opera del

maestro spagnolo e lo studio del celebrato artista

americano, ciò che colpisce è la descrizione dello

spazio dove si progettano le creazioni di Koons. Gli

studi di alcuni emblematici artisti contemporanei

(Jeffrey Deitch cita anche quello di Tim Noble e

Sue Webster) sono luoghi in cui si sperimentano

continue sovrapposizioni di linguaggi espressi-

vi; si assemblano oggetti provenienti da diversi

Dal collage al mash-upAppunti per un’estetica della sovrapposizione

Umberto Palestini

Koons’s real straw chair caning has an un-canny connection with Pablo Picasso’s Still Life with Chair Caning of 1912, the work that marked the invention of the modern concept of collage

(15)(14)

Jeff Koon’s studio is a collage factory. There are piles of inflatable swimming-pool toys, clippings from supermarket advertising cir-culars, photographs from modeling session, stacks of plastic chairs, aluminum ladders, and all of other visual raw material that is scanner, Photoshopped, cast, modeled, hand painted, inserted whole, or otherwise trans-formed into his ambitious paintings and sculpture An inflatable caterpillar toy rams through a stepladder. A bright red inflatable lobster is meticulously painted onto a flaw-less double portrait of the St. Pauli girl, which is itself painted onto a background appropriat-ed from an H. C. Westermann painting. Other sculptures incorporate ready-made elements like chain link and chair caning along with perfectly rendered and hand-painted sculp-ture of the found objects that were the source material..

contesti, creando un accatastamento eterogeneo e

fluttuante di modelli operativi che rinnegano ge-

rarchie di valori e si affrancano, con leggerezza,

da ogni dogmatismo formale e linguistico.

A ben guardare, i modelli espressivi che hanno

privilegiato l’accostamento casuale e centrifugo

degli elementi, con diversi accenti e strategie,

hanno caratterizzato molte esperienze del Nove-

cento. Si pensi alle teste meccaniche e ai foto-

montaggi urlati concepiti da Raoul Hausmann,

alle immagini assemblate, dal corrosivo impatto

politico e comunicativo, di John Heartfield, alle

sovrapposizioni convulse di una pioniera come

Hannah Höch. Tali opere hanno caratterizzato il

secondo decennio del secolo scorso, trovando una

nuova identità estetica nell’inedito linguaggio

creato dal montaggio cinematografico con le ope-

re di Griffith in America e Ėjzenštejn in Russia,

che hanno riconfigurato integralmente i concetti

spazio-temporali della cultura visiva del periodo.

Su questa linea si è inserito il geniale lavoro,

work in progress, di James Joyce che, con il capola-

voro di montaggio polifonico del Finnegans Wake,

traccia le linee maestre di una nuova costruzione

espressiva fatta di “parole macedonia” e sincopate

costruzioni verbali: un antecedente fondamenta-

le per le coeve espansioni metamorfiche di Kurt

Schwitters che, con il Merzbau, concepisce il pri-

mo modello di spazio basato sull’accumulo proli-

fico ed indiscriminato, su cui si innesterà la suc-

cessiva pratica artistica dell’installazione.

Negli stessi anni i romanzi-collage di Max

Ernst, La Femme 100 têtes e Une semaine de bonté,

forzano i cardini di una costruzione organica del-

la letteratura per sondare le possibilità creative

di una narrazione in cui si sovrappongono sugge-

stioni molteplici tra testo ed immagine, sortendo

esiti crudelmente paradossali di grande fascino

visionario. Una sperimentazione sull’immagine

che, in un altro contesto e con intenti diversis-

simi, conduce László Moholy-Nagy nel Bauhaus

a produrre sceneggiature composte da liberi dia-

grammi ed immagini inconsuete, come per Dinami-

ca della metropoli, allo scopo di realizzare un’opera

con effetti slegati da un contesto logico associa-

tivo, creando inusuali sinfonie visive. Un film il

cui intento, secondo l’autore, “non è quello di in-

segnare, moralizzare o di raccontare una storia.

Il suo deve essere un effetto visivo, PURAMENTE

VISIVO. In questo film i vari elementi visivi non

devono essere legati fra loro da un nesso logico,

tuttavia le loro connessioni fotografiche e visive

li collegano ad un vitale contesto associativo di

spazio-tempo e rendono lo spettatore attivamente

partecipe alla dinamica della città”.2

Creare un “vitale contesto associativo” con lin-

guaggi diversi, sollecitare la partecipazione atti-

va dello spettatore, indicare l’elemento dinamico

come fondatore delle nuove espressioni artistiche,

sembrano essere atti essenziali di un manifesto

anticipatore degli sviluppi sperimentali proposti

nel Black Mountain College in America. Attraverso

una didattica sganciata da ogni omologata dottri-

na formativa, in questo fondamentale laboratorio,

si assisterà alla nascita, nei primi anni cinquan-

ta, delle storiche azioni performative che coin-

volgeranno, in un progetto in grado di favorire il

serrato e non gerarchico dialogo fra arte, musica

e danza, artisti del calibro di John Cage, Robert

Rauschenberg, Merce Cunningham. Contempora-

neamente il New-Dada, ispirandosi ai fondamen-

tali precetti duchampiani del ready-made, ripensa

al valore degli oggetti nel contesto iperproduttivo

del capitalismo avanzato e irrompe sulla scena

artistica con caotici e proliferanti assemblaggi

di materiali eterogenei derivati dalla junk culture,

mentre William Burroughs frantumava le rigide

strutture narrative con la tecnica del cut up.

Negli stessi anni J. C. R. Licklider comincia a

sviluppare studi e ricerche teoriche che contribui-

ranno alla nascita di Internet: il più potente siste-

ma di comunicazione e condivisione della storia;

l’agorà planetaria fatta di una rete tentacolare

dove la possibilità di interconnessione e scambio

diventa esponenziale. Uno spazio di interazione

che Jeffrey Deitch riconnette allo spazio dei caffè

parigini negli anni in cui Picasso sperimentava

i suoi collage. “The Paris café, which figures pro-

minently in many of Picasso’s early collages, was

the center of artistic exchange, the place where

the artists went to interact with their communi-

ty and the larger world. Like the collage, it was

a platform for random couplings and unespected

juxtapositions. Although there are still cafés in

Paris that are frequented by artists, and artists’

bars in cities like Berlin and New York, the kind

(17)(16)

La costruzione di nuove identità generate dalla “filosofia trasparente dell’open source” sconfina nei contesti dominati dalle strategie simulative e dalle interferenze virali.

of exchange that happened in a Paris café in 1912

is perhaps more likely to take place today on a

computer screen. There is again a social structure

through which to exchange images and opinion

that artists can access on a daily basis. Like the

chance encounter in the café, the online compu-

ter can also lead to unespected connection. A Web

surfer’s computer screen regularly sends up the

virtual equivalent of the Comte de Lautréamont’s

chance encounter of a sewing machine and an um-

brella on a dissection table”.3

Questa suggestiva traccia che collega i caffè

della Parigi del 1912 e l’attuale realtà socio-cultu-

rale sviluppatasi con Internet e i computer onli-

ne, quale ideale piattaforma di “casuali innesti”

e “inaspettate giustapposizioni” tipici del collage,

deve essere, in ogni caso, ulteriormente contestua-

lizzata. Se concordiamo con l’idea che nella realtà

attuale si rintraccia un “nuovo entusiasmo” per la

tecnica randomica del collage di autori come Jeff

Koons, Michael Bevilacqua, Nancy Spero, John

Stezaker, Thomas Hirschhorn, Jonathan Hernan-

dez, Bjorn Copeland, Franz Ackermann,4

bisogna

notare che il collage contemporaneo si configura

all’interno di un inedito contesto mediale. Oggi si

assiste ad un processo di “rimediazione” che pro-

duce l’integrazione e la competizione tra media

differenti, rimodellando gli assetti comunicativi

dell’epoca odierna. Gli aspetti dell’immediatezza

e dell’ipermediazione, secondo gli studiosi Jay

David Bolter e Richard Grusin, diventano le due

facce di un nuovo modello tecnologico e culturale

che permea i mezzi di comunicazione e i linguaggi

espressivi contemporanei.5

Eterogeneità, estetica Lo-Fi, randomness, file-

sharing diventano le espressioni di un universo

proteiforme in cui la saturazione di lessici formali

e l’estetica della sovrapposizione trasferiscono i

codici classici del collage verso i prelievi indiscri-

minati delle tecniche di campionatura e di remix.

Le continue permutazioni visive e sonore produ-

cono l’accumulo caotico che ricorda una pastosa

melma dalla densa struttura tipica del mash-up

contemporaneo.6 La tecnica cardine del bricolage,

che aveva caratterizzato il linguaggio artistico

di autori dadaisti e surrealisti e aveva declinato

i raffinati interventi di Joseph Cornell fino alle

esposizioni oggettuali da poetica della mensola di

Haim Steinbach, viene travolta dalla collisione di

segni e dal continuo e irrefrenabile processo inter-

testuale basato sul concetto di transmutability. Il

predominio delle tecniche di interconnessione,

agevolate dai linguaggi digitali, crea una molti-

plicazione di innesti che facilitano la mescolanza,

linkata e moltiplicata da giustapposizioni conce-

pite come modelli consapevoli di una casualità

accettata. Se l’assioma fondamentale dell’esteti-

ca, dal Novecento fino ai nostri giorni, è che l’arte

si fa con tutto, come ci ricorda Angela Vettese,7

bisogna riconoscere quanto la creatività attuale

moltiplichi gli eclettismi e le contaminazioni,

abbandonando senza rimpianti ogni coerenza in-

terna. In tale contesto, la casualità può risultare

una risorsa strategica, un’opportunità capace di

amplificare i campi di intervento del linguaggio

espressivo che si può avventurare anche dentro

gli infidi territori dell’estetica crappy, come ha fat-

to, con indomita voglia di mettersi in gioco, David

Lynch, realizzando la miniserie cult Dumbland.

La vitalità dell’arte, nell’accettare da più di un

secolo la coesistenza, la vicinanza e, persino, la

sovrapposizione di idiomi espressivi diversissi-

mi, inclusi gli stridori delle disarmonie, risiede

nella creazione di forme e visioni molteplici dove

i rimandi possono diventare gorghi concettuali

ma, anche, nell’offerta di tracce progettuali per

aperture impreviste. Una ricerca randomica ed in-

cessante perché “la realtà sia sempre un cambia-

mento, come una fantasia che si sta realizzando,

nell’idea molto Barock di un’epoca a venire, in cui

l’umana immaginazione possa destituire la poten-

za realistica delle credenze religiose, scientifiche,

tecnologiche.”8

L’estetica barocca della sovrabbondanza e

dell’eccesso si incontra con l’arte della connessio-

ne, scaturita dall’accelerazione dei processi parte-

cipativi propria di Internet . Nel momento attuale,

l’identità autoriale sfuma e si ridefinisce, con-

cependo forme espressive di guerrilla marketing

dalle matrici fortemente provocatorie come nelle

azioni di 0100101110101101.org. La costruzione di

nuove identità generate dalla “filosofia trasparen-

te dell’open source” sconfina nei contesti domina-

ti dalle strategie simulative e dalle interferenze

virali.9

Il ricercatore estetico contemporaneo, nell’uti-

Le continue permutazioni visive e sonore producono l’accumulo caotico che ricorda una pastosa melma dalla densa struttura tipica del mash-up contemporaneo.

(19)(18)

Riferimenti bibliografici

1,3 Jeffrey Deitch, The Culture of Collage, in Monument to Now, Deste Foundation, Athens, 2004, pp. 24-77

2 László Moholy-Nagy, Pittura, fotografia, cinema, Martano Editore, Torino, 1975

4 Massimiliano Gioni, It’s not the Glue that Makes the Collage in Collage: The Unmonumental Picture,

New Museum of Contemporary Art, Mondadori Electa, Milano 2007

5 Jay D. Bolter e Richard Grusin, Remediation. Competizione e integrazione tra media vecchi e nuovi,

Guerini e Associati, Milano, 2003

6 Stefano Brilli, 1+1+1=1 Estetiche della sovrapposizione nella cultura digitale, Tesi di Laurea, Università

di Urbino “Carlo Bo”, Facoltà di Sociologia, Corso di Laurea in Comunicazione Pubblicitaria, 2008

7 Angela Vettese, Si fa con tutto. Il linguaggio dell’arte contemporanea, Laterza, Roma-Bari, 2010

8 Eduardo Cicelyn, La cosa Barock, in Barock. Arte, scienza, fede e tecnologia nell’età contemporanea,

Mondadori Electa, Milano, 2010, pp. 11-17

9 Marco Deseris e Giuseppe Marano, Net-art. L’arte della connessione, ShaKe Edizioni, Milano, 2003

10 Ilya Prigogine, La fine delle certezze, Bollati Boringhieri, Torino, 1997

lizzare un modello random non inscritto dentro il

significato univoco di casualità sterile, rifonda la

prassi basata sul disequilibrio, che Ilya Prigogine

concepisce come anticamera del nuovo; una ca-

sualità, quindi, che genera continue ibridazioni,

mentre la complessità diventa l’alveo ideale dove

tentare continui azzardi, fecondati da inattese

promesse.10

(21)(20)

Random, così come recita Wikipedia, l’enciclo-

pedia di Internet a cui tutti partecipano, si defi-

nisce in un senso informale. C’è una certa circo-

larità in questa definizione poiché l’idea stessa di

variabile casuale si basa sul concetto di casua-

lità. Un numero di per sé stesso non può essere

casuale, eccetto nel senso del modo in cui è stato

generato. Informalmente, generare un numero ca-

suale significa che prima di essere generato, tutti

gli elementi di un certo insieme siano equalmente

probabili come risultato. In particolare, questo si-

gnifica che la conoscenza dei numeri generati da

questo processo, o da un qualunque altro processo,

non porta informazioni aggiuntive al riguardo del

prossimo numero generato. Questo è equivalente

alla indipendenza statistica.

Come non ricordarsi a questo proposito della

musica aleatoria di John Cage? Il principio di ca-

sualità che sottende alla non-arte di Fluxus?

Ma procediamo scientificamente analizzando

anche la definizione inglese di…

Randomness has somewhat disparate mean-

ings as used in several different fields. It also has

common meanings which may have loose connec-

tions with some of those more definite meanings.

The Oxford English Dictionary defines “random”

thus:

Having no definite aim or purpose; not sent or

guided in a particular direction; made, done, oc-

curring, etc., without method or conscious choice;

haphazard.

Closely connected, therefore, with the concepts

of chance, probability, and information entropy,

randomness implies a lack of predictability. Ran-

domness is a concept of non-order or non-coher-

ence in a sequence of symbols or steps, such that

there is no intelligible pattern or combination.

The fields of mathematics, probability, and sta-

tistics use formal definitions of randomness. In

mathematics, a random variable is a way to as-

sign a value to each possible outcome of an event.

In probability and statistics, a random process

is a repeating process whose outcomes follow no

describable deterministic pattern, but follow a

probability distribution, such that the relative

probability of the occurrence of each outcome can

be approximated or calculated. For example, the

rolling of a fair six-sided die in neutral conditions

Random, l’io casuale

Ada Lombardi

Come non ricordarsi a questo proposito della musica aleatoria di John Cage? Il principio di casualità che sottende alla non-arte di Fluxus?

lin

Kz0

r

(23)(22)

may be said to produce random results, because

one cannot know, before a roll, what number will

show up. However, the probability of rolling any

one of the six rollable numbers can be calculated.

The term is often used in statistics to signify

well-defined statistical properties, such as a lack

of bias or correlation. Monte Carlo Methods, which

rely on random input, are important techniques

in science, as, for instance, in computational sci-

ence. Random selection is an official method to

resolve tied elections in some jurisdictions and is

even an ancient method of divination, as in tarot,

the I Ching, and bibliomancy. Its use in politics is

very old, as office holders in Ancient Athens were

chosen by lot, there being no voting.

Il processo della distribuzione probabilisti-

ca suggerita da questa parola dunque ci riporta

all’antico, così come nella definizione stessa trat-

ta da Internet. Un’antichità da cui casualmente

la realtà non smette di trarre tronconi del proprio

presente.

Un esempio, quello citato nella definizione in in-

glese di Random, che si può estendere all’intero

mondo antico. Valido non solo in Atene, infatti, ma

a casa nostra, nell’antica Roma, non quella impe-

riale, ma quella repubblicana. Dove esisteva una

figura politica di grande autorità: l’Augure, che

sorvegliava attivamente i segni del caso, leggen-

doli come auspici, decretando possibili o meno le

votazioni importanti e l’intera attività del Senato.

Quanto sia stata importante la civiltà romana per

la connessione del nostro presente, arriveremo a

comprenderlo solo in un prossimo futuro. Quando

ci sarà chiaro l’evidente realtà che se oggi possia-

mo parlare di un villaggio globale lo si deve agli

antichi romani, così come Internet deve a John

Cage e alla Beat Generation la sua esistenza, e

dunque la nascita di una nuova era.

Ma parliamo del futuro. Il futuro sono i nostri

giovani cresciuti sulle icone di Internet e incon-

sapevolmente cageiani e antichi romani al con-

tempo. Quante cose essi sono, sempre in modo

inconsapevole. Internet stesso è un frullatore di

culture antiche, tribali, statali, memorie scritte,

sonore … un vero e proprio archivio dell’umanità.

La loro identità culturale è un percorso dunque

casuale? Se guardiamo all’antico questa parola

non ci spaventa perché il caso appare ben inse-

rito nell’ordine delle cose, così come ci insegna la

matematica stessa. Occorre però riconoscerlo, riof-

frirgli un posto importante nella nostra vita, così

come merita. Come nell’antico, ancora oggi il caso

ci offre una grande opportunità, quella di sceglie-

re. Grazie ad esso occorre scegliere. Interpretare le

innumerevoli e casuali opportunità che abbiamo,

costruendo da noi stessi il nostro percorso, in pie-

na libertà. Che straordinaria chance! Essere liberi

di scegliere. Anche la decisione di comporre poe-

sie estraendo a caso delle lettere da un cappello,

così come ha fatto in maniera eclatante Tristan

Tzara, è comunque stata una scelta: quella di es-

sere liberi.

E questa è la migliore scelta, affrontando con

senso di libertà la partita a scacchi con la sorte.

Così il futuro è garantito proprio, paradossalmen-

te, indirizzando i giovani a sentirsi liberi nell’ope-

rare le proprie scelte, sia in positivo che in negati-

vo: scegliendo o lasciandosi andare, muovendo il

pezzo sulla scacchiera in maniera casuale o meno.

In arte tutto ciò è quanto mai esemplare. Ed è

particolarmente evidente anche nelle opere di

questi giovani artisti la loro continua scelta su

quanto casualmente incontrato come pattern,

modello culturale, icona, struttura formale. Tut-

to è utilizzato in una “prosa spontanea” sotto la

struttura portante del concetto di viaggio. Non a

caso si parla di navigazione in Internet. Come non

pensare a Jack Kerouac e al suo On the Road? La

descrizione di un viaggio che non termina mai,

dove la meta è autoreferenziale, e il tempo passa

ma non finisce?

– (tratto dal capitolo Cinque di On the Road)

“Ero con Montana Slim e cominciammo a girare

per bar. Io avevo circa sette dollari e ne sprecai

stupidamente cinque, quella notte. Prima ci me-

scolammo ai turisti, agli operai petroliferi e agli

allevatori bardati da cow-boy, nei bar, negli andro-

ni, sul marciapiede; poi seminai per un po’ Slim,

che vagava per le strade stravolto da tutto il whi-

sky e la birra: non era un buon bevitore, aveva gli

occhi vitrei e di lì a un attimo avrebbe cominciato

a raccontare la storia della sua vita a qualche sco-

nosciuto. Entrai in un locale specializzato in chili

e la cameriera era messicana e bella. Mangiai, poi

le scrissi una piccola dichiarazione d’amore sul

Tutto è utilizzato in una “prosa spontanea” sotto la struttura portante del concetto di viaggio. Non a caso si parla di navigazione in Internet.

(25)(24)

Solo lo scienziato è vero poeta: ci dà la luna, ci promette le stelle, ci farà un nuovo univer-so, se sarà il caso

retro del conto. Il locale era deserto, erano tutti

da qualche altra parte a bere. Le dissi di guardare

dietro al conto. Lei lesse e rise. Era una piccola po-

esia, la invitavo a venire fuori con me a guardare

la notte”.

Questa condizione da “nomade del tempo” è real-

mente la condizione culturale che viviamo oggi.

Condizione vera soprattutto per i giovani, cresciu-

ti in questa dimensione temporale come nomadi di

un viaggio che non termina mai.

Nella città contemporanea, evoluta nei suoi lin-

guaggi multimediali, paradossalmente si è tornati

nomadi, primitivi abitanti di una tribù allargata.

O addirittura più che di tribù si deve parlare di

orda. Dalla Nazione-Stato siamo tornati alla sem-

plice condizione dell’orda, passando per la porta

del futuro.

Così promette Allen Ginsberg:

‘‘Solo lo scienziato è vero poeta: ci dà la luna, ci

promette le stelle, ci farà un nuovo universo, se

sarà il caso’’ e ancora ‘‘Il messaggio è: allargate

l’area della coscienza’’

E lasciando un commento, o inviando la frase a

un amico, il tempo cammina con un mezzo di co-

municazione rapido, coscienziale.

Tuttavia anche dalle opere, appare chiaramen-

te come gli artisti delle nuove generazioni siano

diventati dei cacciatori tribali di identità. Ciò che

viene cercato, nuovamente come arte venatoria,

non è più il cibo ma è la propria identità. Costruen-

do il proprio sito, il proprio blog, o il proprio profilo

su facebook, si espongono i propri totem, le imma-

gini, le frasi, le opere postate che li riguardano.

Tutti elementi cacciati e portati nella propria ten-

da virtuale, incontrati nel proprio cammino e rac-

colti, presi, accatastati, riassemblati, riutilizzati

nel costruire il proprio io.

Nelle Metamorfosi di Ovidio Io figlia di Inaco e

della ninfa Melia subisce una tragica trasforma-

zione, come quasi tutte le figure mitologiche che

hanno almeno un dio come uno dei due genitori,

o comunque a che fare con un Dio. E si ha che

fare con una realtà virtuale che permette l’idea

stessa della trasformazione della realtà in una su-

perealtà. In queste opere le diverse identità sono

anch’esse un misto di reale e di virtuale, e dunque

costruiscono anche loro una surrealtà, a cavallo

tra la propria mitologia e un aspetto fotografico del

reale. Il tentativo è quello di scavalcare il futuro e

di poter leggere da subito le conseguenze formali

di una trasformazione ideale e concreta nella sua

realizzazione estetica. Così i ragazzi leggono il

proprio io attuale attraverso un assemblaggio di

oggetti e di vestiti simbolici, assemblandoli con le

attuali possibilità informatiche.

Anche quando l’oggetto del loro lavoro è pitto-

rico, il sostrato su cui l’immagine poggia è una

realtà da “copia-incolla”, assemblata nel proprio

girovagare nomade.

Entrando nei dettagli degli elementi formali,

è risultata comunque straordinaria l’attivazione

di una capacità di lettura, legando quest’ultima

a delle forme che facilmente è stato possibile, per

loro, elaborare e trasformare. La creatività che

è uscita fuori da questo processo è stata in ogni

caso sorprendente, affermandosi sempre con più

forza di convinzione. Ovvero, si è reso manifesto

che dall’Io attuale, che abita ora lo spazio della

propria vita, all’io desiderato si estende sempre e

comunque un salto di qualità creativa, dimostran-

do, perciò, che il desiderio è sempre fonte di cam-

biamento positivo, soprattutto se precedentemen-

te ben analizzato e ben indirizzato.

Le forme utilizzate dagli studenti solitamente

sono risultate coerenti, diventando articolate con

oggetti di possibili desideri spericolati e poetici

nell’Io ideale. Lo spazio che li separa è enorme:

bellissimo è il risultato in quei casi dove si supe-

ra il desiderio indotto (quello sociale e convenzio-

nale) per assurgere a quello realmente desiderato

dal proprio inconscio (la propria identità ideale e

totemica).

Infatti lo si vede dalla trasformazione iconica in

atto dei propri oggetti simbolici, presente in tutti

gli studenti, anche in quelli che hanno mostrato

di essere apparentemente più livellati verso l’im-

maginario collettivo. E se in taluni inizialmente

appare evidente come la cultura di massa televisi-

va abbia gettato una propria forma preponderante,

e i soggetti si mostrino quindi condizionati dalle

forme iconiche diffuse dalla grande produzione

figurativa, condotta a livello industriale e pubbli-

citario di dimensioni ormai planetarie; nonostan-

te ciò, si è attuato in questi lavori comunque una

consapevolezza di questo, provocando una reazio-

ne che si è trasformata in una ribellione estetica.

Questa condizione da “nomade del tempo”è realmente la condizione culturale che viviamo oggi. Condizione vera soprattutto per i giovani, cresciuti in questa dimensione temporale come nomadi di un viaggio che non termina mai.

(27)(26)

Così le forme acquisiscono dei colori acidi e in-

verosimili, rifiutando quelli edulcorati proposti

dalla cultura di massa. L’estetismo si contrae in

una sorta di “espressionismo informatico”.

Anche le opere che si articolano nello spazio,

vengono trattate con lo stesso senso di stravolgi-

mento estetico, che conferma quello che si rico-

nosce anche per via informatica come un vero e

proprio “stile di assemblaggio”. Così, anche quan-

do lo spazio è lasciato bianco è in realtà un “non

spazio”, un colore assente, uno spazio che si nega.

Per queste ragioni, i risultati acquistano un for-

te interesse estetico, psicanalitico e anche socia-

le. L’interesse estetico è singolare, perché induce

ad andare oltre a quel figurativo stagnante che

attualmente ha preso singolarmente piede, anche

nelle opere che si dichiarano come innovazio-

ni solo perché usano uno strumento tecnologico

e informatico. Non è lo strumento che trasforma

l’opera in un’ innovazione, ma è la qualità, la pro-

fondità del pensiero che sostiene l’opera. Riuscire

dunque a forzare la mano e a indurre l’individuo

in un viaggio nelle profondità del proprio io è l’u-

nico modo per rimettere in discussione l’immagi-

nario indotto e trovare delle forme nuove.

In fondo anche nel mito di Io l’eroina trova sal-

vezza superando se stessa, attraversando un inte-

ro mare che da lei prende il nome di Ionio, e cam-

biando, grazie a questo, il proprio destino.

(29)(28)

01 Federico Ambrosio

02 Pasquale Ascione

03 Marco Brancato

04 Kane Caddoo

05 Barbara Cardinali

06 Maria Cemmi

07 Gabriele Cesaretti

08 Annalisa D’Annibale

09 Giovanna Giusto

10 Evren Karayel Gökkaya

11 Alice Guerra

12 Dario Mancini

13 Davide Mancini Zanchi

14 Cristina Meloni

15 Katina Petrova

16 Elisa Pietrelli

17 Filippo Pirrello

18 Nazzarena Poli Maramotti

19 Roberto Puddu

20 Li Qiang

21 Nicoletta Scilimati

22 Chiara Seghene

23 Devid Sita

24 Elvis Spadoni

25 Shio Takahashi

26 Nara Tomassini

27 Filippo Vannoni

28 Valentina Venturini

ran

dom

(28)

;

ran

dom

(28)

;

(31)(30)

Li Qiang

Ventisei foto che ritraggono dei modelli architettonici. Ci sono: piaz-

ze, appartamenti, palazzi ecc. che possono sembrare reali. In realtà

sono dei plastici, ma quando li guardi li senti come se fossero veri,

reali. Ho realizzato questo collage fotografico per avere una migliore

visuale dei vari aspetti delle città.

20

Senza Titolo

(33)(32)

(35)(34)

Elisa Pietrelli

I giochi segreti e perversi della mente uniscono busti di donna a

teste di bruco e gambe di struzzo. Tutto si ricompone, guidato dal

demiurgo dell’immaginazione. Le figure prendono vita sulla tela,

aprono le danze del bizzarro circo e allo stesso tempo rivelano

incertezze, dubbi, domande e a tratti sicurezza ed esuberanza, vita-

lità. Una favola, un racconto metaforico dimostrabile con mutamen-

ti d’identità e ibridazioni corporali in grado di mescolare riviste di

scienza molecolare, rotocalchi e glamour.

È un mondo che mi sembra di vivere in prima persona.

16

Il grande albero Nella mia selva oscura

(37)(36)

(39)(38)

Devid Sita

Il corpo dell’artista diventa terreno di battaglia fra segni

contrastanti, sottolineando la tensione messa in scena fra

desiderio, visione e distruzione.

23

Black Hole Gum

(41)(40)

(43)(42)

Federico Ambrosio

Istanti che casualmente mi capitano davanti agli occhi, ciò che mi

affascina del vissuto reale.

A rafforzare l’idea della casualità, uno specchio infranto si mischia

agli scatti e rende il fruitore partecipe dell’opera per un istante.

01

Istanti accidentali

(45)(44)

(47)(46)

Nara Tomassini

Un autoritratto in parte avvolto dalla luce e in parte dall’oscurità,

dove le ombre taglienti sembrano segnare il volto, mentre lo sguar-

do rivolto verso lo spettatore vuole indagare in profondità. Sguardo

che viene volutamente negato da un’evidente barra nera che copre

solo in parte gli occhi, e che sottolinea quella forma di ambiguità

e mistero che attrae e respinge allo stesso tempo. Ciò che rimane

in evidenza vuole illudere, rivelare l’identità nascosta e negata,

raffigurata simbolicamente da un occhio in cui la pupilla sembra

perdersi nel vuoto.

26

Autoritratto/identità

(49)(48)

(51)(50)

Kane Caddoo

Nella striscia di terra che tiene il mondo col fiato sospeso, la guerra

quotidiana si può esprimere anche in un paradosso dipinto su quel

muro dove il limite tra morte e salvezza è così labile da trasformar-

si in un canzonatorio, amaro segnale. Ma la provocazione inne-

scata dall’artista si serve di mezzi tanto evanescenti quanto quel

confine: il quadro, realizzato con materiali facilmente deteriorabili,

diviene tangibile metafora della ininterrotta e quotidiana trasfor-

mazione della materia, destinata a cadere e sgretolarsi. E appunto

questa è la sorte del dipinto del muro palestinese.

La prossima dissoluzione dell’opera, e la sua ineluttabile metamor-

fosi, ne mostrano l’irreversibile caducità.

04

Farmacy

(53)(52)

(55)(54)

Dario Mancini

“La società è malata! …C’è urgente bisogno di una cura!”

Questa serie, chiamata “Farmacia Fornace” , propone grafiche in sti-

le pubblicitario nelle quali i farmaci presenti hanno nomi insoliti,

spesso legati ad umani sentimenti o a luoghi ultraterreni, e voglio-

no essere una ironica critica alla società in cui viviamo.

12

Farmacia Fornace

(57)(56)

(59)(58)

Barbara Cardinali

Numerosi elementi in uno spazio vuoto che creano il ritmo neces-

sario per entrare in rapporto con chi li osserva. La bocca, sorgente

di espressione individuale e organo di comunicazione, è un reperto

che testimonia la presenza del corpo, il luogo da cui proviene, il

nome proprio e la religione, se ne ha, a cui appartiene. La rappre-

sentazione orgogliosa dei tratti somatici della negritudine.

05

Bocche

(61)(60)

(63)(62)

Katina Petrova

L’immagine, facente parte di una serie di “ritratti d’artista”,

racconta il mondo in cui si sviluppa la ricerca di Nazzarena Poli

Maramotti, mettendo in risalto l’indole e la fonte d’ispirazione di

questa giovane artista, che posa inserita in un contesto naturale.

15

Nel legno

(65)(64)

(67)(66)

Maria Cemmi

Il lavoro affronta il tema dell’ibrido uomo-animale.

Nella storia, la componente animale dell’uomo ha assunto aspetti

sia negativi che positivi: gli ibridi possono essere creature mostruo-

se, alterazioni della normalità e allo stesso tempo fenomeni vicini

al soprannaturale, che elevano l’uomo alla sua componente più

naturale e spirituale. Per questa sua natura ambivalente,

l’ibrido può essere inteso come veicolo di critica sociale ma anche

di educazione morale.

06

Anatomies

(69)(68)

(71)(70)

Nicoletta Scilimati

Credendo che possa esistere un universo delle forme con leggi

proprie, spazio, sviluppo e materie, provo ad esprimere una non

presenza del soggetto attivo, lasciando spazio alle forme.

L’IO, messo tra parentesi, si confonde come “oggetto tra gli oggetti”.

Conservando la natura di ente pensante, ricompaio come veicolo,

mezzo alla pari degli attrezzi necessari alla produzione di un’imma-

gine. Il processo incisorio, in questa concezione personale, diviene

tempo, possibilità di sedimentazione del pensiero e attesa.

Species Voluntarii Formae, letteralmente “l’apparire volontario

della forma”, si cristallizza volta per volta in strutture sovrapposte

in trasparenza; i singoli titoli specificano l’hic, il dove,e il nunc, il

quando, le composizioni hanno preso forma.

21

Hic et nunc

(73)(72)

(75)(74)

Evren Karayel Gökkaya

Le vie di una città hanno molto da offrire a chi dipinge. Attraverso

la pittura posso guardare città sorprendentemente deserte, allo

stesso tempo reali e lontane dalla realtà.

10

Urbino

(77)(76)

(79)(78)

Marco Brancato

Il segno non è necessariamente un segno pulito, né sporco e ner-

voso, esso sa essere entrambe le cose. Nato quasi per caso sul mio

quaderno, esso sviluppa differenti discorsi e può farlo anche con

una singolare potenza.

03

FarfallaRagno

(81)(80)

(83)(82)

Nazzarena Poli Maramotti

Questa é un´immagine stereoscopica.

Funziona coi dovuti occhiali in plastica. Mi sono ispirata ai vecchi

anaglifi di nudo o a situazioni erotiche.

18

Senza titolo

(85)(84)

(87)(86)

Giovanna Giusto

Tutto è come un cerchio.

È dove ogni cosa comincia e dove ogni cosa ritorna.

09

Maya

(89)(88)

(91)(90)

Pasquale Ascione

“One day” espone l’anonimato delle periferie e dei grandi spazi

commerciali, paesaggi lenti e meditativi, aperta campagna, interni

domestici, traffico cittadino, ma anche volti, situazioni familiari,

personaggi appartenenti a differenti estrazioni sociali. Trasmette

la solitudine e la fredda identità che caratterizzano le aree situate

geograficamente e socialmente ai margini della società.

A tutto questo si accostano visioni intime dell’artista che alludono

a stati mentali.

02

One day

(93)(92)

(95)(94)

Gabriele Cesaretti

Quando ho cominciato a lavorare a questi lavori, che chiamo “non

disegni”, ho voluto cercare una forma che non dipendesse dai suoi

contorni né dal vero e proprio disegno di sé stessa, ho voluto trova-

re la forma dalla sua assenza, da quello che non è disegno: cioè una

forma che si presentasse in qualità di mancanza, effettiva.

La forma appare soltanto grazie al tratteggio che tutto intorno si

crea e che in un certo senso la avvolge senza soffocarla.

07

Natura femminileRosa

(97)(96)

(99)(98)

Annalisa D’Annibale

Eleonora è nata a pochi km da dove sono nata io, è romagnola come

me. Nel 2009 è rimasta sepolta per 42 ore sotto le macerie del terre-

moto dell’Aquila, in uno spazio poco più grande di questo. Eleonora

è sordo-muta.

La porta che ho usato è simile a quella che Eleonora non è riuscita

ad aprire quella notte. Questa porta si apre solo dall’esterno. Chi

entra sa che non potrà uscirne da solo.

Tuttavia questo lavoro non parla di Eleonora.

08

Eleonora

(101)(100)

(103)(102)

Davide Mancini Zanchi

“Riposa in pace” è un’immagine che fa parte di una serie di fotogra-

fie in cui è sempre presente Davide. Il titolo ha l’ovvio riferimento

della morte, l’intenzione però non è relativa alla fine della vita, ma

vuole essere un’opzione per riuscire a viverla al meglio: seguendo

l’esempio della fotografia sarà possibile riposarsi in pace.

13

Riposa in pace

(105)(104)

(107)(106)

Filippo Vannoni

Su una colata casuale di macchie di inchiostro traccio la mia

interpretazione grafica. Questo lavoro vuole ricollegare due mie

passioni, la psicologia e l’arte. Mi ispiro all’utilizzo e all’interpreta-

zione dei “disegni ambigui”, come nel test di Rorschach, che si usa

in psicologia per valutare la personalità di un individuo. La mia

libera interpretazione delle macchie mostra gli aspetti del mondo

così come li percepisco.

27

OrsoUccello

(109)(108)

(111)(110)

Alice Guerra

L’opera prende titolo e ispirazione da Auto da fè, saggio che Eugenio

Montale pubblicò nel 1966. Auto da fè è una dichiarata polemica con-

tro gli aspetti involutivi della modernità, contro la nuova ”barbarie“

del consumismo, della massificazione culturale, della mercifica-

zione dell’arte, della meccanizzazione della vita e dell’alienazione

dell’uomo. Montale mette sotto accusa l’idea di progresso: ”Il progres-

so consiste nel fare sempre più e sempre più velocemente quello che

fanno tutti“. La conseguenza è che l’uomo non è più capace di vivere

”nel tempo“, poiché ha imparato che ”la vita deve essere vissuta“ e

non pensata, perché la vita pensata nega sé stessa e si mostra come

un guscio vuoto.

11

Auto da fè

(113)(112)

(115)(114)

Valentina Venturini

Mi piace pensare che la pittura non sia un linguaggio morto e

che utilizzarla sia un modo di esprimersi in linea con la contem-

poraneità. Le mie scelte si orientano su temi legati all’“umanità”

contemporanea, e dunque alle assurdità a cui la società ci abitua.

Per mostrare questa condizione dipingo, con ironia, esseri umani in

situazioni anomale.

28

Apparenze

(117)(116)

(119)(118)

Filippo Pirrello

L’impianto appare come un contenitore “surreale”, composto però da

elementi reali apparentemente discordanti, estranei l’uno dall’altro,

in una solfatara arida, deserta, quasi infernale.

Un posto dove nessuno può vivere se non chi a tutto questo si è

abituato.

17

Solfatare, mendel e una miriade di sedie

(121)(120)

(123)(122)

Cristina Meloni

I collant sono stati e sono tutt’oggi considerati simboli di seduzione

e di sensualità. Ma i collant che sventolano nel video sono simbolo

di malessere: essendo collant medicali, non vengono mai mostrati e

rimangono sempre nascosti. Simboleggiano le costrizioni della ma-

lattia e della società che inneggia al bello.  Il sound di fondo asso-

cia alla costrizione delle calze come metafora del “rimodellamento-

ricostruzione”, il rumore meccanico, duro e metallico di una ruspa

al lavoro, contrastando in maniera inconfutabile con la leggerezza

(se pur fittizia) delle calze che sventolano.

14

Gretel & Gretel

(125)(124)

(127)(126)

Shio Takahashi

Tutte le cose sono effimere. Qualunque essere non è in grado di sot-

trarsi allo scorrere del tempo. Questa legge naturale non ammette

eccezioni. Ogni vita, visione, dolore o felicità è proprio “come un

sogno di una notte di primavera”.

Sebbene la vita sia così breve e fragile, vi è un momento in cui

abbiamo la certezza di essere. Disegnare la certezza di un attimo è

una delle operazioni essenziali per la mia ricerca artistica.

“Chiunque sarebbe equivalente a polvere di fronte al vento”. La

preziosità della vita è come un disegno abbandonato all’angolo di

una stanza.

25

Senza titolo

(129)(128)

(131)(130)

Roberto Puddu

Intrecciando fibre vegetali come la  corda di canapa, secondo le

tecniche tradizionali, ho sviluppato trame di tessuto grezzo, che

potevo decontestualizzare dandogli un senso diverso  da quello

solitamente conferitogli. Il profumo di questi materiali, come ad

esempio nel lavoro CUSCINO, realizzato in pura cera d’api, distorce

la classica visione dell’oggetto per cedere posto a quella del sogno.

19

Incantesimo

(133)(132)

(135)(134)

Elvis Spadoni

Le immagini che la pittura “crea” non escono a comando da un cap-

pello magico, in maniera casuale e disordinata. Hanno invece una

lunga rincorsa che inizia da abissi dentro di noi, abissi così profon-

di dove non arriva nemmeno la luce della nostra consapevolezza.

Ma alleatesi a una “bella arte” vengono a galla, inarrestabili.

L’autoritratto, se riuscito, credo sveli una DIREZIONE piuttosto che

una identità. E se la nostra identità fosse una direzione? Ad esem-

pio io qui ci vedo la direzione del ragno, quando sta fermo in mezzo

alla sua tela.

24

Yes I know my way

(137)(136)

(139)(138)

Chiara Seghene

Un misticismo attira e fornisce nuovi spunti di riflessione, laddove

il sacro è stato già definito in contrapposizione con lo svago.

Una forma di devozione che vuole disfarsi del timore di Dio per

ricondurre lo spirito umano e divino alla sua dimora originaria.

Siatkòwska / Courtesy fondazione Bartoli felter, Cagliari

22

ArdorSiatkòwska

(141)(140)

(143)(142)

(145)(144)

Attività dell’Accademia a cura di Anna Fucili

Mostre principali

Edizioni d’arte

Cataloghi di mostre e pubblicazioni

Il sogno di Piero / Premio dell’Accademia di Belle Arti di Urbino

Sculture in spazi pubblici, Laboratori, Attività

Allestimenti teatrali scuola di Scenografia

Workshop, Seminari, Visiting

Arti visive. Scuola di decorazione. Temporary Events Decoration School

Premi e concorsi per allievi

Biblioteca

L’Accademia di Belle Arti di Urbino ha sede nell’ex Convento dei Carmelitani

Scalzi, ricostruito dal 1713 al 1742 con l’attigua chiesa dell’Annunziata, ulti-

mata nel 1757, su disegno dell’architetto e religioso dello stesso ordine, Giovan

Battista Bartoli (Roma 1668-Urbino 1741).

Alla Direzione dell’Accademia si sono succeduti Renato Bruscaglia (1967-1970),

Concetto Pozzati (1970-1973), Arnaldo Battistoni (1973-1983), Elio Marchegiani

(1983-1988), Giorgio Bompadre (1988-1989), Gabbris Ferrari (1989-1991), Cristina

Marabini (1991-1997), Rossano Guerra (1997-1999), Massimo Marra (1999-2000),

Umberto Palestini (2000-2010), Sebastiano Guerrera (dal 2010).

L’incarico di Presidente del Consiglio di Amministrazione, organo deliberan-

te preposto alla gestione finanziaria dell’Accademia, è stato ricoperto, su de-

signazione del Ministero della P.I.-Ispettorato per l’Istruzione Artistica e in

seguito del M.I.U.R.-A.F.A.M., da Sergio Antonelli (1967-1972), Corrado Dionigi

(1972-1982), Giuseppe Franzè (1982-1999), Piero Guidi (dal 2000), Vittorio Sgarbi

(dal 2003).

Mostre principali

2011Random, a cura di Ada Lombardi e Umberto Palestini, Urbino, Sale del Castellare di Palazzo Ducale, 5–23 giugno.Segni della scultura: Proposte a confronto, a cura di Giancarlo Lepore, Pino Mascia e Angela Sanna, promossa da Comune di Frontone, Asso-ciazione Bellosguardo e Accademia di Belle Arti di Urbino, Castello di Frontone, 29 maggio–26 giugno.Factory/Contemporary Art, progetto in collaborazione di Accademia Raffaello e Accademia di Belle Arti di Urbino, Urbino, Casa natale di Raffaello,Bottega Giovanni Santi, a cura di Umberto Palestini: Matteo Fato (Osservando la parola) 5 maggio-2 giugno.NOT GDD #2 ; a cura di Alberto Zanchetta & Serena De Dominicis, mo-stra di critica d’arte che analizza il lascito intellettuale di De Domini-cis, Urbino, Accademia di Belle Arti, Aula di Decorazione, 29 marzo-12 aprile.Illustri. Premio di illustrazione contemporanea Antonia Mancini. a cura di Umberto Palestini e Serena Riglietti, Urbino, Casa natale di Raffaello, Bottega Giovanni Santi, 24 febbraio-16 marzo.

AnnaLaura Facchini. ParallelAktiôn 29 luglio-29 agosto.Segni della scultura / Sette artiste, a cura di Pino Mascia, Frontoneventi, Castello di Frontone, 2 maggio-27 giugno.Caleidoscpio. Opere dall’Accademia di Belle Arti di Urbino, Urbino, Palazzo Ducale, Sale del Castellare, 20 febbraio–11 marzo.

2009Out of range. Emotions, Castello di Frontone: 18 ottobre–5 novembre / 27 dicembre 2009 –31 gennaio 2010.Omaggio. Opere per il Teatro Petruzzelli, a cura di Umberto Palestini, Bari, Sala del Colonnato della Provincia 5-20 dicembre.Sinergie, Acqualagna, Museo Archeologico 25 ottobre-25 novembre.Verso il segno. Incisioni per Renato Bruscaglia, a cura della Scuola di Grafica, Urbino, Accademia di Belle Arti, 21 settembre-31 ottobre.Le donne di Raffaello, in collaborazione con Terziario donna Confcom-mercio, Urbino, Casa natale di Raffaello, Bottega Giovanni Santi, 5 giugno-12 luglio.3 donne sul campo,Tre reporter sulla condizione femminile, Urbino, Rampa Francesco Di Giorgio Martini, marzo.Kaleidoscopio. Opere dall’Accademia di Belle Arti di Urbino, Urbino, Palaz-zo Ducale, Sale del Castellare, 22 aprile-24 maggio.

2008Raffaello Scianca pitture/sculture, Monteciccardo, Conventino, 20 dicem-bre-31 gennaio 2009.With Taste/ con gusto, Cagli Palazzo Mochi-Zamperoli, aprile maggio. Talenti di Marca due, Accademie di Belle Arti di Macerata e Urbino, a cura di Paolo Benvenuti, Massimo Ceccarelli Vitangeli ,Tolentino, Palazzo Parisani-Bezzi, 6-29 giugno.Expo Arte 2008, 28^ Fiera internazionale di arte moderna e contempo-ranea, Bari 3-6 aprile.

2007Dislocazioni, Urbino, Palazzo Ducale, Sale del Castellare, 23 maggio-15 giugno.Confronti mostra d’arte contemporanea di giovani artisti delle Accademie di Belle Arti di Bologna e Urbino, San Giorgio di Pesaro (PU) 21-29 aprile.Talenti di Marca. Talents of mark, Accademie di Belle Arti di Macerata e Urbino, a cura di Paolo Benvenuti, Massimo Ceccarelli Vitangeli, Anco-na, Mole Vanvitelliana, 14 aprile-13 maggio.

2006VI Premio internazionale Fabio Bertoni per l’incisione, mostra opere se-lezionate, Fermignano, Sala Bramante, 6 dicembre-18 gennaio 2007.Luigi Carboni, Urbino, Palazzo Ducale, Sale del Castellare, 7 aprile-1 maggio.Traduzioni. >Lirici spagnoli>Carlo Bo>Opere grafiche, a cura di Umberto Palestini, Urbino, Palazzo Ducale, Sale del Castellare, 10-28 maggio.Confronti mostra d’arte contemporanea di giovani artisti delle Accademie di Belle Arti di Bologna e Urbino, San Giorgio di Pesaro (PU) 22-30 aprile.

2005Sistemi operativi_06. Imperfetto, Urbino, Palazzo Ducale, Sale del Ca-stellare, Rampa Francesco di Giorgio Martini, Sala del Maniscalco, 9 novembre-4 dicembre.Promesse ed altro ancora, Urbino, Galleria dell’Accademia, 21 ottobre-3 novembre.Opus liber. Libri d’artista dalle Accademia di Belle Arti di Firenze, Milano, Urbino, Venezia, Urbino, Casa natale di Raffaello, Bottega Giovanni San-ti, 17 settembre-1 ottobre, nell’ambito di Ars Libraria.Crossing Over, mostra internazionale d’ arte contemporanea, Udine 15-26 settembre, Villa D’Este, 1-9 ottobre.Premio Pascucci 2005, a cura di Cristina Marabini, Monte Cerignone 23 luglio-20 agosto.Promesse. Ricerche artistiche dall’Accademia di Belle Arti di Urbino, Mon-tefiore Conca, Rocca Malatestiana, 10 luglio-11 settembre.Primaverile romana 2005, 13 maggio-13 giugno;19 maggio-15 giugno. Il vincitore del Premio nazionale delle Arti 2004, sezione Pittura, Leonar-do Bollini, espone alla Galleria d’Egitto; i finalisti in alcune gallerie

romane: Alessandra De Laurentiis e Mirka Pretelli, (sezione Pittura) Mariangela Malvaso (sezione Arti tecnologiche), Umberto Schettini (sezione Grafica). Opus liber, Pietole di Virgilio, Museo Virgiliano, 23 aprile-22 maggio.

2004Sistemi operativi_05. Fuori tema, Urbino, Palazzo Ducale, Sale del Ca-stellare, Rampa Francesco di Giorgio Martini, Sala del Maniscalco, 23 novembre-8 dicembre.+ Positive. II Biennale Merano Arte, sezione Accademia di Belle Arti di Urbino, Merano, 11 settembre-8 gennaio 2005.Se luce ed ombra. Incisioni e disegni di Alicja Habisiak e Marco Fantuzzi, Urbino, Casa natale di Raffaello, Bottega Giovanni Santi, 16-31 luglio.Ipertesi–Ricerche fotografiche dall’Accademia di Belle Arti di Urbino, Mon-tefiore Conca, Rocca Malatestiana, 26 giugno-29 agosto; Teramo, Sala comunale 16 ottobre-14 novembre.V Premio internazionale Fabio Bertoni per l’incisione, mostra opere sele-zionate, Fermignano, Sala Bramante, 2 aprile-2 maggio.

2003Sistemi operativi_04. Bugie, inganni e illusioni, Urbino, Palazzo Ducale, Sale del Castellare, 26 novembre-8 dicembre.10+10: Accademie di Belle Arti di Macerata e Urbino, 53^ Rassegna Inter-nazionale d’Arte G. B. Salvi, Sassoferrato, Palazzo Oliva 25 luglio-31 agosto.Incidere Odtisi Grabar, Grafica dalle Accademie di Urbino, Bologna, Lu-biana, Valencia, Montefiore Conca, Rocca Malatestiana, 20 giugno-31 luglio.Renato Bruscaglia. Primavera come mai prima, Urbino, Palazzo Ducale, Sale del Castellare, 31 maggio-5 luglio.Dialogo, Urbino, Università, Facoltà di Economia e Commercio, Palazzo Brandani, 25 gennaio-20 febbraio.

2002Sistemi operativi_03. Naturale/artificiale, Urbino, Palazzo Ducale, Sale del Castellare, 20 novembre-7 dicembre.Beyond the edge. Giovani artisti dalle Accademie di Belle Arti di Bologna e Urbino, Montefiore, Rocca Malatestiana, 8-30 giugno.Incidere. Trent’anni di grafica d’arte dall’Accademia di Belle Arti di Urbino, Urbino, Collegio Raffaello, 29 giugno-26 agosto.Out, Pesaro, Pescheria, Centro per le Arti Visive, 1-28 febbraio.

2001IV Premio internazionale Fabio Bertoni per l’incisione, mostra opere sele-zionate, Fermignano, Sala Bramante, dicembre-febbraio 2002.Sistemi operativi_02. L’immagine, Urbino, Palazzo Ducale, Sale del Ca-stellare, 21 novembre.Frontiere. Linguaggi a confronto, Montefiore Conca (RN), Rocca Malate-stiana, 21 luglio-28 ottobre.Sistemi operativi. Opere e metodi nell’anno 2000, Pesaro, Sala Laurana, Palazzo Ducale, 3-13 febbraio.

2000Sistemi operativi. Opere e metodi nell’anno 2000, Urbino, Palazzo Ducale, Sale del Castellare, 22 novembre.Genii. Percorsi di Anatomia artistica, Turi, Palazzo Marchesale Venu-sio; Urbino, Palazzo Ducale, Sale del Castellare,10-20 novembre.

1999III Premio internazionale Fabio Bertoni per l’incisione, mostra opere sele-zionate, Fermignano, Sala Bramante, dicembre-gennaio 2000.Es–pressioni. Incisione tra arte e tecnica, Comune di Urbino - Assesso-rato alla cultura, Urbino, Collegio Raffaello, 6-27 giugno/20 luglio-29 agosto.

1998Artefici. Trent’anni dell’Accademia di Belle Arti di Urbino 1967-1997, Urbi-no, Palazzo Ducale, Sale del Castellare, Bottega Giovanni Santi; Rampa Francesco Di Giorgio Martini; Sala del Maniscalco; Accademia di Belle

2010Intus labor. Immagini e installazioni dalla Biblioteca e dai Musei Oliveriani di Pesaro, a cura di Marcello Di Bella e Roberto Vecchiarelli, installa-zioni Accademia di Belle Arti di Urbino, corsi di Scenotecnica, Storia dello spettacolo, Modellistica, Laboratorio di Incisione, Pesaro, Centro Arti Visive Pescheria, 4 dicembre/16 gennaio 2011.Illustri. Premio di illustrazione contemporanea Antonia Mancini, a cura di Umberto Palestini e Serena Riglietti, In collaborazione con Asso-ciazione Culturale Il Teatro degli artisti Pesaro, Accademia Raffaello Urbino e Sat Pesaro, Pesaro, Galleria Franca Mancini, 25 novembre-10 dicembre. Out Of Range 2010, esperienze digitali e multimediali, Il mondo che verrà, Pensare al futuro nel presente, Castello di Frontone, 13-21 novembre, 21 dicembre/27 febbraio 2011.Factory, progetto in collaborazione di Accademia Raffaello e Accade-mia di Belle Arti di Urbino, Urbino, Casa natale di Raffaello, Bottega Giovanni Santi. Due le mostre realizzate, a cura di Umberto Palestini:Andrea La Rocca. Secrétaire, 1-27 luglio.

(147)(146)

al Teatro delle Muse di Ancona.

2006Traduzioni, Lirici spagnoli Carlo Bo Opere grafiche, frammenti lirici di poe-ti spagnoli tradotti da Carlo Bo, Per il V Centenario Fondazione Univer-sità degli Studi di Urbino.

2004Marco Fantuzzi, Senza titolo, grafica realizzata per il Premio Nazionale delle Arti, Edizioni Accademia di Belle Arti di Urbino.Omar Galliani, Se non apri gli occhi, grafica realizzata per il Premio Nazionale delle Arti, Edizioni Accademia di Belle Arti di Urbino.In un’altra luce, Incisioni di Alicja Habisiak, frammenti poetici di Paolo Volponi tratti da Il Giro dei Debitori (1953-1954), Edizioni degli Scalzi, Urbino.

2003Renato Bruscaglia, Le viole nello studio, Edizioni degli Scalzi, Urbino.

2002Omar Galliani, Senza titolo, lito-serigrafia, Edizioni degli Scalzi, Urbi-no.

2001Omaggio a Carlo Bo, poesie e incisioni, edizione a cura di Bruno Ceci, realizzata da Accademia di Belle Arti, Università degli Studi, Istituto Statale d’Arte, ISIA, Accademia Raffaello, Comune, ERSU, Fond. Cult. Sociale Il Pellicano” di Urbino e Associazione Culturale La luna di Casette d’Ete.

1998Artefici 1967-1997, testo di Cristina Marabini, grafiche di Renato Brusca-glia, Concetto Pozzati, Arnaldo Battistoni, Elio Marchegiani, Giorgio Bompadre, Gabbris Ferrari, Edizioni degli Scalzi, Urbino.

1997Un fantasma di nuvole, una prosa di Lautréamont, poesie di Guillaume Apollinaire, grafiche di Lorenzo Amadori, Edizioni degli Scalzi, Urbi-no.A Giorgio–I cicli dell’iride, testi di Toni Toniato e Gastone Mosci, tre rilie-vi di Giorgio Bompadre, Edizioni degli Scalzi, Urbino.

1996Omar Galliani, Senza titolo, lito-serigrafia, Edizioni degli Scalzi, Urbi-no.

1995Trapunti d’amore, testo di Umberto Palestini, poesie di Pablo Neruda, incisioni/serigrafie di Salvatore Scafiti, Alois Seiwald, Marcello Signo-rile, Edizioni degli Scalzi, Urbino.Spaesamenti, testo di Gian Ruggero Manzoni, calcografie di Javier Gar-cera, Edizioni degli Scalzi, Urbino.

1994La linea dell’incisione, testo di Bruno Ceci, incisioni di Alessandra An-tonelli, Gabriella Barone, Benedetto Di Francesco, Maria Grazia Fugli-ni, Mauda Galdenzi, Tania Mattei, Luca Mattia, Edizioni degli Scalzi, Urbino.

1993La forma del tempo, testo di Umberto Palestini, serigrafie/calcografie di Laura Gramolini, Edizioni degli Scalzi, Urbino.Il tempo, frammenti poetici di Mario Ramous, serigrafie/calcografie di Alessandra Antonelli, Edizioni degli Scalzi Urbino.

1992I tre piani, testo di Gian Ruggero Manzoni, frammenti poetici di Mario Ramous, serigrafie/calcografie di Mario Consiglio, Andrea Di Marco, Antonio Paoloni, Biagio Rizzi, Rossano Zapparrata, Edizioni degli Scal-

Arti di Urbino; 20 giugno-4 luglio.

1997II Premio nazionale Fabio Bertoni per l’incisione, mostra opere seleziona-te, Fermignano, Sala Bramante, febbraio-marzo.Accademie d’Italia. Accademia di Belle Arti di Urbino. Laboratori paralle-li 97, Cattolica, Galleria comunale Santa Croce, 9 luglio-14 settembre.

1996Easy Cooker, mostra progetti Concorso Easy Cooker, Urbino, Chiesa di S. Domenico, 8-16 giugno.In Accademia-Aspetti dell’ incisione contemporanea, Incisioni di allievi Accademie di Belle Arti italiane, L’Aquila, Accademia di Belle Arti e Museo sperimentale d’arte contemporanea, 20-30 maggio.Architetture del cielo, Monteciccardo, Conventino Servi di Maria, 8 mar-zo.

1995I Premio nazionale Fabio Bertoni per l’incisione, mostra opere seleziona-te, Fermignano, Sala Bramante, dicembre-gennaio 1996.Bronzetti e modelli dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, Pesaro, Libreria del Barbiere, 14 ottobre-8 novembre.In fiore, opere di 37 allievi dell’Accademia, Urbino, Corte della Miniera, 21 marzo.Edizioni degli Scalzi-Grafiche dell’Accademia, Urbino, Circolo ACLI Centro Universitario, 22 febbraio-11 marzo.

1994Le edizioni di grafica dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, Fermignano, Sala Bramante, 26 maggio-14 giugno.

1993Albornoz, Reggio Emilia, Palazzo Bentivoglio Gualtieri, 11-24 luglio.Arte contemporanea, Accademie di Belle Arti di Macerata e Urbino, Monsampolo del Tronto (AP).

1992Attention, Art! Ipotesi a confronto 1992: dipinti, sculture e installazioni di giovani autori, opere di allievi delle Accademia di Belle Arti di Urbino, Ravenna, Berlino e Barcellona, Candelara di Pesaro, Villa Berloni Al-merici; Rimini, Galleria comunale d’arte moderna; Cervia, Ex-Magazzi-ni del Sale, 11 ottobre-7 novembre.All’ombra di Piero, Urbino, Rampa Francesco Di Giorgio Martini, 7-30 maggio.

1991Ipotesi a confronto, opere di dieci allievi delle Accademie di Belle Arti di Urbino e Ravenna, Rimini, Musei comunali, 19 ottobre-16 novembre.Dentro l’Accademia, mostra scuole di Pittura, Scultura, Decorazione, Scenografia, Incisione, Urbino, Accademia di Belle Arti, 11 luglio-30 settembre.

1990Arte Estate ’90, II Rassegna d’arte contemporanea, installazioni Fa-cultat de Belles Arts Barcellona e Accademia di Belle Arti di Urbino, Savignano sul Rubicone, 12 luglio-5 agosto.

1988Narrazioni, Pesaro, Deposito Figure.Accademia di Belle Arti di Urbino, Milano, Galleria Ken Damy.

1985Fotografia sospesa, percorsi della fotografia contemporanea in Italia, Urbino, Accademia di Belle Arti.Quindici anni di incisione all’ Accademia di Belle Arti di Urbino, Urbino, Accademia di Belle Arti, novembre 1985-gennaio 1986.

1984Opere degli allievi della Facoltà di grafica dell’Accademia di Belle Arti di

zi, Urbino.

1991 Coincidenze, testo di Marina Pizzarelli, poesia inedita di Mario Ra-mous, serigrafie di Claudio Boccolacci, Christian Cassar, Sandro Ciri-scioli, Edizioni degli Scalzi, Urbino.

1990Giovani legami, testo di Italo Mancini, calcografie di Fabio Bertoni, Omar Galliani, Alessandro Petromilli, Edizioni degli Scalzi, Urbino.Immagini per la città, testo di Gastone Mosci, venti serigrafie di dieci allievi, Edizioni degli Scalzi, Urbino.

1984Carlo Bo e Urbino, serigrafie di Giorgio Bompadre, Renato Bruscaglia, Elio Marchegiani, testi di Mario Ramous e Carlo Bo.

Cataloghi di mostre e pubblicazioni

2011Random, Urbino, a cura di Ada Lombardi e Umberto Palestini, Edizioni Accademia di Belle Arti di Urbino.

2010La fabbrica del vento. Accademia di Belle Arti di Urbino/Scuola di sce-nografia 1990-2010,a cura di Francesco Calcagnini e Umberto Palestini, con la collabora-zione di Christian Cassar, Baskerville.Illustri. Premio di illustrazione contemporanea Antonia Mancini, a cura di Umberto Palestini e Serena Riglietti. Demetrio e Polibio, Accademia di Belle Arti di Urbino / Rossini Opera Festival.Segni della scultura / Sette artiste, a cura di Pino Mascia, Castello di Frontone.Caleidoscopio. Opere dall’Accademia di Belle Arti di Urbino, Edizioni Acca-demia di Belle Arti di Urbino.

2009Omaggio. Opere per il Teatro Petruzzelli, a cura di Umberto Palestini, Edizioni Accademia di Belle Arti di Urbino.Sinergie, Edizioni Accademia di Belle Arti di Urbino.Verso il segno. Incisioni per Renato Bruscaglia, Edizioni Accademia di Belle Arti di Urbino.Le donne di Raffaello, Edizioni Accademia di Belle Arti di Urbino.3 donne sul campo,Tre reporter sulla condizione femminile, a cura di Mas-simo Tosello, Edizioni Accademia di Belle Arti di Urbino.

2008Raffaello Scianca. Pitture/sculture, Monteciccardo (PU).Talenti di Marca due, a cura di Paolo Benvenuti, Massimo Ceccarelli Vitangeli, Arte Lito S.p.A, Camerino.

2007Dislocazioni, Edizioni Accademia di Belle Arti di Urbino.Talenti di Marca: talents of mark, Edizioni Artemisia, Falconara Marit-tima.

2006Traduzioni: Lirici spagnoli Carlo Bo Opere grafiche, a cura di Umberto

Palestini, Edizioni Accademia di Belle Arti di Urbino.Luigi Carboni, a cura di Umberto Palestini e Marcello Signorile, Skira, Milano.VI Premio internazionale Fabio Bertoni per l’incisione, Comune di Fermi-gnano - Accademia di Belle Arti di Urbino.

2005Sistemi operativi_06. Imperfetto, Edizioni Accademia di Belle Arti di Urbino.Premio Pascucci 2005, Edizioni Accademia di Belle Arti di Urbino.

Varsavia, Urbino, Palazzo Ducale, Sale del Castellare, dicembre.Microcosmo-Macrocosmo itinerari di pratiche artistiche, Urbino, Palazzo Ducale, Sale del Castellare, giugno.

1982Anteprima ‘82, opere di allievi, Milano, Centro Annunciata e Urbino, Accademia di Belle Arti, 18 settembre-7 ottobre.

1981Anteprima ‘81, opere di allievi, Ancona, Aula Magna Liceo scientifico e Ferrara, Palazzo dei Diamanti, maggio-giugno.

1980Visages de la contemplation, fotografie di Michele Pellegrino, Urbino, Accademia di Belle Arti.Mario Giacomelli fotografie, a cura di Angelo Shwarz, Urbino, Accademia di Belle Arti.

1975Mostra itinerante a Strasburgo, Pesaro-Strasburgo.Rapporto 75, Galleria Pontaccio, Milano.De Stijl 1917-1931, fotografie e modelli, Urbino, Accademia di Belle Arti.Grafica pubblicitaria e arti visive 1960-1975, Urbino, Accademia di Belle Arti.

1974Mostra didattica alla Galerja Studentskog Kulturnog di Beograd, con Ac-cademia di Belgrado.

1973Mostra di grafica degli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, Pesa-ro, Galleria Il Segnapassi.

1971Mostra di opere grafiche di Luciano De Vita e Luigi Bartolini, Casa natale di Raffaello, Bottega Giovanni Santi.

1970Mostra dei lavori premiati eseguiti dagli allievi delle Accademie di Belle Arti, Accademia nazionale di San Luca, premiati Rossano Guerra e Pa-olo Mario Paolucci (pittura), Giulio Marcucci (scultura), Roma, Palazzo Carpegna.

Edizioni d’arte

2010Senza paura. Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pub-blico e della Difesa Civile, incisioni all’acquaforte di Marco Brancato, Evgeniya Hristova, Anna Canossa, Anila Shapalaku, Alberto Vacca, testi di Francesco Paolo Tronca, Sebastiano Guerrera, note di Giovanni Turria e Gianluca Murasecchi.Omar Galliani, Disegno siamese, con un testo di Vittorio Sgarbi.Evgeniya Hristova, Il Sogno di Piero, con un testo di Umberto Palestini.

2009Renato Bruscaglia, La casa delle vacanze, poesia di Umberto Piersanti; testo di Anna Cerboni Baiardi, note di Vittorio Sgarbi e di Umberto Palestini.

2008-2009Fatti d’arte e poesia, a cura di Giovanni Turria e Gianluca Murasecchi, piccole liaison tra arte e poesia, n. 1-2-3-4.

2008Carabinieri. Il sentimento–un’idea, acqueforti degli studenti dell’Ac-cademia di Belle Arti di Urbino, presentazione di Vittorio Sgarbi, testi di Giovanni Turria e Gianluca Murasecchi. Progetto realizzato per la ricorrenza del 194^ di fondazione dell’Arma dei Carabinieri e con il patrocinio del M.U.R., della Regione Marche; le opere sono state esposte

(149)(148)

2004Andrea De CarloLuigi OntaniFernanda PivanoPaolo RosaArturo Schwarz

2003Alberta FerrettiFabio MauriTullio Pericoli

2002Francesca Alfano Miglietti (FAM)Pier Paolo CalzolariRené BergerFabio Bertoni in memoria

2001Rosellina ArchintoArnaldo Battistoni in memoriaEliseo MattiacciRuggero PierantoniFondazione Cassa di Risparmio di Pesaro

2000Renato Bruscaglia in memoria Gerardo Filiberto DasiAlessandro Parronchi

Sculture in spazi pubblici, Laboratori, Attività

2011Esposizione della scultura, restaurata, Costruzione policroma di Mir-ko Basaldella, Salone dell’Arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali, Ferrara, 30 marzo-2 aprile.

2010Sogno mutevole di un impavido ma ingenuo principe azzurro, scul-tura di Antonio Rastelli, acciaio inox specchiante, led azzurro, m. 1,50x3+m. 1,50x1,80, parete esterna della mensa di Benelli Armi S.p.A., Urbino, a cura di Pino Mascia.

2009La Foca, scultura fontana, bronzo, di Luca Giorgi per Villa Betti (PU), a cura di Pino Mascia. Recupero iconografico del bassorilievo della società operaia di Mutuo soccorso, Monteciccardo, m. 2,60x1,20.

2008La torre del vento, Montegaudio (PU), scultura di Carmen Graziano, re-sina poliestere e polveri di pietra, m. 3,20x0,90, a cura di Alessandro Petromilli e Pino Mascia.Il Drago, San Giorgio di Pesaro (PU), scultura ferro e ceramica m. 3,10x1,20, di Igino Poletti, a cura di Sandro Ciriscioli e Pino Mascia.

2005Icosaedro vacuo, opera, legno, cm. 400x400, realizzata all’interno del progetto promosso dalla Provincia di Pesaro e Urbino, a cura di Ales-sandro Petromilli e Pino Mascia e collocata nella rotonda in località

Croce dei Missionari, Urbino.

2004Borgo Doria si mette in mostra, Canale di Luci, opera collettiva delle Accademie di Belle Arti d’Italia su progetto promosso dalla Città di Torino e dall’Accademia Albertina delle Belle Arti. Per Urbino, realiz-zano un’ opera, il docente Giancarlo Lepore e gli allievi Luca Caimmi, Filippo Fossati, Francesca Crocetti, Federico Pagliaro, Giovanni Zua-nelli, ottobre-novembre.Laboratorio di scultura con la pietra di Apricena, in collaborazione con

Promesse. Ricerche artistiche dall’Accademia di Belle Arti di Urbino, Edi-zioni Accademia di Belle Arti di Urbino.

2004Premio Nazionale delle Arti 2004, Edizioni Accademia di Belle Arti di Urbino.Sistemi operativi_05. Fuori tema, Edizioni Accademia di Belle Arti di Urbino.Ipertesi–Ricerche fotografiche dall’Accademia di Belle Arti di Urbino, a cura di Cristina Marabini, Umberto Palestini, Massimo Tosello, Edizio-ni Accademia di Belle Arti di Urbino.V Premio internazionale Fabio Bertoni per l’incisione, Comune di Fermi-gnano- Accademia di Belle Arti di Urbino.

2003Sistemi operativi_04. Bugie, inganni e illusioni, Edizioni Accademia di Belle Arti di Urbino.Incidere Odtisi Grabar, a cura di Cristina Marabini e Laura Safred, Edi-zioni Accademia di Belle Arti di Urbino.Renato Bruscaglia. Primavera come mai prima, a cura di Silvia Cuppini e Umberto Palestini, Edizioni Accademia di Belle Arti di Urbino.

2002Sistemi operativi_03. Naturale/artificiale, Edizioni Accademia di Belle Arti di Urbino.Dialogo, a cura di Bruno Ceci, Edizioni Accademia di Belle Arti di Ur-bino.Incidere. Trent’anni di grafica d’arte dall’Accademia di Belle Arti di Ur-bino, a cura di Umberto Palestini, Edizioni Accademia di Belle Arti di Urbino.Beyond the edge–Giovani artisti dalle Accademie di Belle Arti di Bologna e Urbino, Edizioni Accademia di Belle Arti di Urbino.Out, Edizioni Accademia di Belle Arti di Urbino.Sistemi operativi_02. L’immagine, Edizioni Accademia di Belle Arti di Urbino.

2001Frontiere. Linguaggi a confronto, Edizioni Accademia di Belle Arti di Urbino.IV Premio internazionale Fabio Bertoni per l’incisione, Comune di Fermi-gnano - Accademia di Belle Arti di Urbino.

2000Sistemi operativi. Opere e metodi dell’anno 2000, Edizioni Accademia di Belle Arti di Urbino.Genii. Percorsi di Anatomia artistica, Turi (BA) – Urbino.

1999III Premio internazionale Fabio Bertoni per l’incisione, Comune di Fermi-gnano - Accademia di Belle Arti di Urbino.

1998Artefici. Trent’anni dell’Accademia di Belle Arti di Urbino 1967-1997, Urba-nia, Arti grafiche Stibu.

1997Accademie d’Italia. Accademia di Belle Arti di Urbino. Laboratori paralleli 97, Comune di Cattolica-Centro Culturale Polivalente.II Premio nazionale Fabio Bertoni per l’incisione, Comune di Fermignano - Accademia di Belle Arti di Urbino.

1996Architetture del cielo, a cura di Andrea M. Mazza, Comune di Montecic-cardo - Accademia di Belle Arti di Urbino.

1995Enrico F. Londei - Pino Mascia, Il conventino di Monteciccardo, Accade-mia di Belle Arti di Urbino, Comune di Monteciccardo, Provincia di Pesaro e Urbino, Pesaro.

Comune di Apricena (FG), Provincia di Foggia-Assessorato alle attività produttive e Liceo artistico di Bari, maggio.Fontana, opera, resina e polvere di marmo cm. 320x160x80, di Mario Mansi, Piazza Europa, Colbordolo (PU), a cura di Pino Mascia.

2003Fontana, opera, resina e pietra ricostruita cm. 310x250, di Ettore Di Giammarino, Centro Commerciale, Bottega di Colbordolo (PU), a cura di Pino Mascia.

2002Attraversamenti, scultura, resina poliestere cm. 250x350x300, di Ila-ria Cuccagna, Parco Comunale, Montecchio (PU), a cura di Pino Mascia.Senza titolo, scultura, plastiche industriali, resine e ferro m. 7x4, di Mario Mansi, Parco Comunale, Montecchio (PU), a cura di Pino Mascia.Onda continua, scultura, resina e pietra ricostruita, di Alessandro Di Giambattista, Montecchio (PU), a cura di Pino Mascia.

2001Sette Fontane per Sette Piazze, progetti degli allievi di Scultura dell’Accademia per il Comune di Colbordolo (PU).Aria sulle sei corde, scultura, ferro diametro m. 7, di Matteo Serafini, Parco museo di Villa Zandhers B. Gladbach (Germania).

1999Scultura per la pace, scultura, cm. 660X390, di Pasquale Galliano, collocata nel Lido di Fermo (AP), quindi a Piazza Torino, Porto S. Gior-gio (AP). Laboratorio per le materie plastiche, esecuzione di due opere per la mostra di Pier Paolo Calzolari alla Galleria d’arte moderna di Bologna.

1997Colonna per Apecchio, scultura, cm. 340X40, di Laura Paoloni, colloca-ta nel centro storico del Comune di Apecchio (PU), a cura di Raffaello Scianca e Pino Mascia.

1995Plastico del conventino di Monteciccardo, di Filippo e Gianluca Iezzi, Luca Mattia, Andrea Rossi, Monteciccardo (PU).

1993Laboratorio di Beni culturali e Modellistica, restauro delle pietre e dei soffitti della sala dei peducci e della libraria, conventino di Monte-ciccardo (PU).

1979Dal 1979 il corso di Plastica ornamentale collabora con l’Ammini-strazione comunale di Urbino per la progettazione e realizzazione di strutture ludiche e di arredo sia per gli spazi interni che esterni della scuole comunali dell’infanzia e degli asili nido.

Allestimenti teatrali scuola di Scenografia

2010Demetrio e Polibio, di Gioachino Rossini, Realizzazione delle scenogra-fie per lo spettacolo, Nuova Produzione del Rossini Opera Festival, Pe-saro, Teatro Rossini, 10,14,16,19 agosto.

2009Certo lui non sa, spettacolo della Scuola di Scenografia in collaborazio-ne con la rassegna teatrale Teatroltre’09, Aulateatro dell’Accademia, 6 maggio.

2008Histoire du soldat, di Charles-Ferdinand Ramuz, musica di Igor Stra-vinskij, Teatro della Fortuna di Fano / Teatroltre’08, 16 maggio.

2007Stabat, spettacolo in dodici quadri e un prologo ispirato allo Stabat

I Premio nazionale Fabio Bertoni per l’incisione, Comune di Fermignano-Accademia di Belle Arti di Urbino.

1992Attention Art! Ipotesi a confronto 1992, Dipinti. Sculture e installazioni di giovani autori, Stamperia dell’Arancio, Grottammare.All’ombra di Piero, a cura di Umberto Palestini, Stamperia dell’Arancio, Grottammare.

1991Ipotesi a confronto, Edizioni Essegi, Ravenna.Dentro l’Accademia, a cura di Cristina Marabini, Umberto Palestini, Quattroventi, Urbino.

1990Enrico F. Londei - Massimo Marra, Urbino analisi visiva della forma urba-na, La Stamperia, Rimini.

1985Quindici anni di incisione all’Accademia di Belle Arti di Urbino, testi di Elio Marchegiani e Renato Bruscaglia.

1984Microcosmo-Macrocosmo itinerari di pratiche artistiche, a cura di Maria-no Apa, AGE, Urbino.

1982Anteprima 82, catalogo della mostra, testi di Miklos N. Varga e Zanobi Bigazzi.

1981Anteprima 81, catalogo della mostra, testi di Miklos N. Varga e Virginia Andelmi.

Il sogno di Piero / Premio dell’Accademia di Belle Arti di Urbino

Il Premio, rappresentato da una piccola scultura opera dell’artista giapponese Ito Masako, viene conferito a personalità insigni del mondo della cultura e dell’arte.

2010Santo AlligoAnna Bozena KowalczykAlain ElkannEmmanuele F. M. EmanueleTonino GuerraPier Luigi Pizzi

Premio SpecialeFranco Maria Ricci Alessandro-Ferruccio Marcucci Pinoli di Valfesina

2009Pio AlferanoEnzo CucchiIvan TheimerOliviero Toscani

Premio SpecialeLelio Oriano Di Zio Daniele Kihlgren

2005Giorgio Bompadre in memoriaLucio DallaEnrico GhezziFranca Mancini Aleksandr Sokurov

(151)(150)

menti di Mario Luzi, 8 giugno.

1993Quadri di un’esposizione, composizione scenica su musica di Modest Pe-trovic Mussorgskij, coordinamento di Fabrizio Crisafulli, nell’ambito di TeatroOrizzonti 1993, Aulateatro dell’Accademia, 31 luglio.Minimi teatri, progetti per autori del ‘900, Pesaro, Teatro Rossini, 4-22 agosto; Marche Producono, ottobre.Orazero, post - tragedia di Giovanni Ferri,Urbino, Aulateatro dell’Acca-demia, 15-16 dicembre.

1992Piccolo museo del tempo dedicato a Borges, mostra Urbino, Rampa Fran-cesco Di Giorgio Martini, 7-30 maggio.Medeamedia, scritto e diretto da Giovanni Ferri, Aulateatro dell’Acca-demia, 27 giugno.

1991Schede di Teatro, Urbino, Aulateatro dell’Accademia:Il dramma, la commedia, la farsa, di Luigi Antonelli, progetto e regia Francesco Calcagnini, Compagnia teatrale Dolci sguardi, 11-12 maggio;Videoricerca, 14 maggio-15 maggio:Io sono il Signore Dio tuo di Antonio Taglioni;Frangenti di Emanuele Coppi;Decantation des yeux, dedicato a Tre sorelle di Anton Cechov di Fabri-zia Cavalletti;Alice, di Pedra Niederseer;Candid Kantor, Videodocumento di Giancarlo Soldi; Scene dalla Macchina dell’amore e della morte di Tadeusz Kantor;Il principe costante, Videofilm di Jerzy Grotowski;Non video non teatro, Monteverdi addio, realizzato dalla Scuola di Sce-nografia.La città chiusa da La peste di Albert Camus, progetto e regia Massimo Munaro, produzione Teatro del Lemning, Aulateatro dell’Accademia,18 maggio;Il diario di Eva, di Mark Twain, musiche originali Massimo Munaro, ideazione e coreografia Thierry Parmentier, Aulateatro dell’Accade-mia,19 maggio;Scena in micro, modelli teatrali su progetti antichi e contemporanei, Aulateatro dell’Accademia, 28 giugno.

1990Norman, progetto e regia di Giovanni Ferri, Aulateatro dell’Accademia, 7-8 giugno.Robin e Marion. Alle origini del teatro musicale, Seminari ed esecuzio-ni, Aulateatro dell’Accademia, 12-18 dicembre.

1988/89Monteverdi addio, film televisivo, Progetto e realizzazione della Scuola di Scenografia, Aulateatro dell’Accademia.

1988Mostra dei materiali di scena realizzati dalla scuola di Scenografia, nell’ambito di Teatro Orizzonti, Urbino, Rampa Francesco Di Giorgio Martini.

1984/85Orfeo ed Euridice, da Christoph Wilibald Gluck, spettacolo itinerante realizzato con il contributo del Comune di Urbino e della Provincia di Pesaro-Urbino e in collaborazione con La macchina del vento, Urbino, Teatro Sanzio.

1984Il ballo delle ingrate, di Claudio Monteverdi, Marionette in Opera, in collaborazione con Opera Studio, Comune di Urbino.La macchina del vento, Regia Gabbris Ferrari, rappresentato a Spoleto, Perugia, Bolzano, Urbino, Pesaro, Rovigo, Fano. Ha partecipato al festi-val Segni barocchi di Foligno.

mater di Giovanni Battista Pergolesi, Teatro della Fortuna di Fano / Teatroltre’07, 16 maggio.

2006La Calandria, di Bernardo Dovizi detto il Bibbiena, allestimento sceni-co degli studenti in collaborazione con il regista Luca Ronconi, che ne cura il progetto per la regia di Marco Rampoldi, Palazzo Ducale di Urbino, 29-30 giugno, 1 luglio.

Adelaide di Borgogna, di Gioachino Rossini, elaborazione scenica a cura della scuola di Scenografia, video di Pierluigi Alessandrini, BPA Palas (Teatro 2), nell’ambito del Rossini Opera Festival, 17 e 20 agosto.

Gianni Schicchi, di Giovacchino Forzano, musica Giacomo Puccini, produzione del Teatro della Fortuna di Fano in collaborazione con l’Accademia, regia di Francesco Calcagnini; scene di Matteo Berloni, Raffaella Giraldi; Light designer Emiliano Pascucci, Rassegna Lirica Torelliana, 28 giugno e 2 luglio.

Parlatore eterno, di Antonio Ghislanzoni, monologo musicale di Mario Mariani per baritono e sette pianoforti dallo scherzo comico di Amilca-re Ponchielli, produzione del Teatro della Fortuna di Fano in collabora-zione con l’Accademia, regia di Francesco Calcagnini; scene di Matteo Berloni, Raffaella Giraldi; Light designer Emiliano Pascucci, Rassegna Lirica Torelliana, 28 giugno e 2 luglio.

Don Pasquale, dramma in due atti di Giovanni Schmidt, musica di Ga-etano Donizetti, produzione del Teatro della Fortuna di Fano in col-laborazione con l’Accademia, scene Salvatore Simone, Light designer Emiliano Pascucci, Rassegna Lirica Torelliana, 23 e 25 luglio.

2005La cavalleria rusticana, di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Mena-sci, musica di Pietro Mascagni, produzione del Teatro della Fortuna di Fano. Le scene sono state realizzate nel laboratorio di Scenotecnica dello stesso Teatro, di cui fanno parte, coordinati da Francesco Cal-cagnini, gli allievi dell’Accademia Pierluigi Alessandrini, Emiliano Pascucci, Sara Pitocco, Salvatore Simone, Rassegna lirica Torelliana, 30 luglio -1 agosto.

2004La generazione muta, Spettacolo della Scuola di Scenografia, Aulatea-tro dell’Accademia, 23–30 novembre.

2002Schede di teatro: Gusci, da Franz Kafka, Spettacolo della Scuola di Sce-nografia, Aulateatro dell’Accademia, 20–25 novembre.

2001Schede di teatro: Dialogo della vecchia gioventù, da un testo di Gianni D’Elia, Spettacolo della Scuola di Scenografia, Aulateatro dell’Accade-mia, novembre. Roma, Palazzo delle Esposizioni, 20-21-22 dicembre.

2000Mostra didattica Scuola di Scenografia, Aulateatro dell’Accademia, giu-gno.

1999Schede di teatro:Crimini esemplari di Max Aub, musiche Mario Mariani, Concerto per voci recitanti, regia di Francesco Calcagnini, costumi Sonia Signoret-ti, assistente alla regia Barbara Montironi, Spettacolo della Scuola di Scenografia, Aulateatro dell’Accademia,19 marzo.Esercizi spirituali in luogo pubblico, testi tratti dai racconti di Daniil Charms e Bruno Schulz, Spettacolo della Scuola di Scenografia, Aula-teatro dell’Accademia, 14-15-16-17 giugno.

1997Arte in Comune. Per un progetto dei beni culturali, allestimento mo-

1982Laboratorio sul teatro barocco, realizzato con il contributo del Comune di Arezzo e Opera Studio.

1981Il ballo delle ingrate, opera allestita in collaborazione con il Centro te-atrale di Arezzo .Gianni Schicchi, Il tabarro, Suor Angelica, di Giacomo Puccini, sce-nografia Laboratorio Teatrale Accademia di Urbino, Costumi Istituto d’Arte di Pesaro, Osimo, Teatro La nuova fenice, 26-27-29 giugno. Trittico pucciniano, mostra di progetti e materiali di scena, Sala Teatro Rossini, Pesaro.L’inganno, laboratorio teatrale a cura della Scuola di Scenografia rea-lizzato per il Comune di Feltre.

1975L’opera da tre soldi di Bertolt Brecht, Omaggio a Kurt Weill, spettacolo realizzato dal Laboratorio teatrale in collaborazione con il Conserva-torio Rossini di Pesaro.Scenografie della Gazza ladra di Gioachino Rossini, in collaborazione con il Conservatorio Rossini di Pesaro.Il contingente cambia colore realtà dell’immagine o immagine della realtà, intervento di allievi dell’Accademia nel cortile d’onore del Conserva-torio Rossini di Pesaro.

1973Violenziazione, Centro Culturale San Fedele, Milano.

Workshop, Seminari, Visiting

2011Incontro con Andrea Bruciati, Direttore della Galleria comunale d’arte contemporanea di Monfalcone, 30 maggio.Incontro con l’illustratore Roberto Innocenti, 10 maggio.Guarda lontano/ 7 – Fragile / Progettare e maneggiare con curaAnnunziata Trivisone, Nu-vola, La materia animata, 4-5-6 Aprile;Cristina Diana Seresini, Atti deperibili, 11-12-13 Aprile Alessandro Petrolati e Carlo Fatigoni, UrLO, 14-15 MarzoMono-Modernism and the Cathedral of Erotic Misery omaggio a Kurt Schwitters, conferenza dell’artista Sigrid K. Zahner, Capo del Dipar-timento di ceramica School of Art and Design Pao Hall of Visual and Performing Arts, Purdue University West Lafayette, Indiana, 8 feb-braio.Incontro con David Monacchi, Aulateatro dell’Accademia, 7 febbraio.

2010Incontri/Conferenze con Ludovico Pratesi, novembre-dicembre.Demetrio e Polibio, incontro con David Livermore, Aulateatro dell’Acca-demia, 6-7 novembre 2010.L’enigma di Rossini, Incontro con Gianfranco Mariotti Sovrintendente ROF, Urbino Aulateatro dell’Accademia, 20 ottobre.DIDA / Settimana della Cultura, Comunicazione e didattica dell’arte, 17-18/24-25 aprile, Attività educative, Castello di Gradara e Palazzo Ducale di Urbino.Guarda lontano/ 6 – Ambienti / Azioni: Maja Celija e Luigi Raffaelli, Coperta corta, piedi nudi, 10-12 maggio,Marco Mucig, Profondità di campi, 24-26 maggio, Alfredo Carlo-Massimo Pastore, Imago Mundi, Persi a casa propria, 9-12 giugno.

2009Guarda lontano/5, Terra. Progettazione e partecipazione: Nicola Salviato Gruppo Fon architetti, Vedere, 27-29 aprile,David Monacchi, Suoni, 8 maggio,Imago Mundi, Giuseppe Carollo, Jonhatan Pierini, Disinteresse, 11-16 maggio.Florence Faval, Il libro d’artista per bambino, Laboratorio di Tecniche dell’incisione e di Storia dell’arte, 11 maggio.Dove va l’arte oggi?, Lezioni-conferenze con Bruno Corà, direttore del

stra Urbino, Palazzo Ducale, Sale del Castellare, 18 aprile-10 maggio.Schede di teatro:L’amore delle pietre-Una macchina erogena, spettacolo di Giovanni Ferri (Incertimomenti), Sala del Maniscalco, 4-5 giugno.Arturo 1,2,3,4(Appunti per uno spettacolo), elaborazione di Giovanni Ferri dal Macbeth di William Shakespeare, Spettacolo della Scuola di Scenografia, Aulateatro dell’Accademia, 6-7-8 giugno.Segni e sogni, di Guido Cecere, 10 giugno.Incontro con Raffaella Giordano, conferenza spettacolo, Aulateatro dell’Accademia, 12 giugno.Porcellane della Collezione Mosca-Il servizio napoleonico, allestimen-to della mostra Pesaro, Musei civici, luglio.

1996Boite, spettacolo della Scuola di Scenografia, coordinamento di Fabri-zio Crisafulli, Aulateatro dell’Accademia, 21 novembre.Schede di teatro:A dispetto dei Santi (Saggio di fine stagione), Urbino, Aulateatro dell’Ac-cademia, 29 giugno: Carrillon, progetto di Madia Cotimbo;Mod. n° 667 Balzac machine, progetto di Marco Giombini, Barbara Mon-tironi;Sogno (ma forse no), di Luigi Pirandello, frammenti di uno spettacolo di Giovanni Ferri;Forse no (fotoromanzo), progetto di Mauro Pecci, Yvonne Rosetti;Teatro Mandingo, progetto di Danilo Fresta, Nicola Macolino, Roberta Spegne;Sex appeal dell’inorganico, Palco per proclami, omaggio a Mario Pernio-la, progetto di Roberta Serpico, Lara Uguccioni, Alessio Valeri;Alberto, progetto di Nilde D’Agostino, Emanuele Mastrogiuseppe;All’ombra dei passeri, installazione per il riposo di stanche membra, progetto di Antonella Conte, Luigi Scoglio;La macchina per non misurare la fantasia, progetto di Andi Huyskens;Voci fuori campo, testi tratti da Danil Charms;Oggetto di inaugurazione, progetto di Salvatore Lovaglio, Marco Giom-bini;L’illusione della fine, omaggio a Jean Baudrillard;Apparizioni (e sparizioni straordinarie).

1995Scena in scena, un dramma della scenotecnica, coordinamento di Fa-brizio Crisafulli, Urbino, Aulateatro dell’Accademia, 20-21 gennaio. Schede di teatro, Urbino, Aulateatro dell’Accademia:Filokalia (Il segreto amore per il bello), di Gian Ruggero Manzoni, 8 giu-gno;Il colore del vento, ispirato a Il barone rampante di Italo Calvino, Movi-mento Fermo, 9 giugno;Bioritmo, realizzato da Carmen Lopez Luna, 12 giugno;La dialogue, ispirato a Dialogo tra un prete e un moribondo di D.A.F. De Sade, realizzato da Valerio Di Pasquale, Cortile di Palazzo Albani,13 giugno;Aula, realizzato dalla scuola di Scenografia, Aulateatro dell’Accade-mia, coordinamento di Fabrizio Crisafulli, 15 giugno.

1994Dal fronte di Ungaretti, spettacolo della Scuola di Scenografia, Aulatea-tro dell’Accademia, 3 marzo.Schede di teatro, rassegna a cura dell’Accademia, Aulateatro dell’Acca-demia, 26 maggio - 8 giugno:La sparizione, da un testo poetico di Gian Ruggero Manzoni, 26 maggio;Scena in scena, spettacolo della scuola di Scenografia, coordinamento di Fabrizio Crisafulli, 27 maggio;Oblivion, regia di Giovanni Ferri, produzione Centro Astor Piazzolla–In-certimomenti, 30 maggio;Verso Itaca, ispirato alle poesie di Quasimodo, realizzato dalla scuola di Scenografia, 3 giugno;Protopo, progetto di Andrea Santini e Barbara Bruzzesi, 4 giugno;Il piccolo principe, progetto e realizzazione Movimento Fermo, 4 giugno;

Fuori o dentro lo strampalato albergo, da Per il battesimo dei nostri fram-

(153)(152)

tri con registi:Maurizio Scaparro, 11 aprileMario Missiroli, 2 maggio.

2001Sistemi operativi L’immagine: autori e luoghi, Aulateatro dell’Accademia, 5 marzo-5 aprile:Gilberto Zorio, IncontroPaolo Rosa, Studio Azzurro e l’immagine interattiva - proiezione del film Il mnemonista di P. RosaDenis Santachiara, Santachiara il design tecnopoeticoOcchiomagico, Mi vidaRobert Cahen, Dialogo con immagine: sul tempoSergio Risaliti, Dal museo contenitore al museo come esperienza-Ruolo ed obiettivi del museo fra sistema dell’arte e società civileVittorio Fagone, Il quadro regge?Linguaggi e pratiche dell’arte contemporanea, incontri con alcuni prota-gonisti dell’Arte degli anni Ottanta - Novanta:Ilaria Mariotti, Fondazione Teseco per l’Arte, 13 marzo Simonetta Fadda, videoartista, 19 marzoMarco Cingolani, artista, 3 aprileVittoria Coen, critico d’arte e direttore della Galleria civica d’arte con-temporanea di Trento, 23 aprileStefano Arienti, artista, 15 maggioMario Gorni, Consorzio Care OF/Viafarini, spazio espositivo ed archi-vio giovani artisti, 21 maggio.Seminario Il teatro in televisione, incontri con registi:Antonio Calenda, 26 febbraio Luigi Squarzina, 29 marzo.Presentazione del libro di Giandomenico Semeraro L’uomo di marmo-Il laboratorio Nicoli di scultura in Carrara, 30 maggio.

2000Stefano Zecchi, E’ possibile una nuova militanza artistica?Incontro-seminario con l’artista Marco Tirelli.Incontro-seminario con il direttore di museo Valerio Dehò.

1999Marina Zaoli, Dalla fiaba al mito all’inconscio.Anselmo Calvetti, Idee religiose attraverso il reperto archeologico.Pino Parini, Il disegno del bambino: rapporti interdisciplinari nella rap-presentazione grafico -pittorica.

1997Incontro - dibattito L’incisione oggi: Dalla tradizione alla sperimentazio-ne, Fermignano, Sala del Consiglio Comunale.Franco Bucci, La terra, il fuoco e l’alfabeto magico della ceramica-Le pos-sibilità operative nell’ambito della scultura.Vito Bucciarelli, La terra sulla terra.Pino Parini, Metodologia dell’insegnamento artistico-lo stereotipo nell’ar-te.Mario Ramous, Incontro.Seminario Il corpo (Sergia Avveduti, Post - Human; Guido Cecere, Il corpo nel mirino;Bruno Ceci, La pittura-l’essenziale-il corpo; Roberto Cresti, Marguerite Yourcenar: il corpo della storia; Ada P. Fiorillo, Il corpo di Eliante; Mau-rizio Nicosia, Dal corpo nel mito al mito del corpo; Umberto Palestini, Incorporeo).

1996Alberto Lisi, Fotografia & Moda.Maurizio Galimberti, La Polaroid tra tecnica e sistemi di rappresenta-zione.Angelo Schwarz, Fotografia, nuove tecnologie e comunicazione.Enrico Leoni, Il restauro dei manufatti metallici alto-medievali-Strumenti e materiali: nuove metodologie.

1995Andrea Murnik, Il gallerista non c’è più.

Museo d’Arte Contemporanea di Lugano; Italo Tomassoni, critico e sto-rico dell’arte contemporanea; Cinzia Chiari, gallerista, maggio.Sound Performance Live, con Alessandro Petrolati e Carlo Fatigoni, 31 marzo.Incontro con il fumettista GIPI, Aulateatro dell’Accademia, 12 marzo.

2008Guarda lontano/4. Terra. Ambiente identità responsabilità, aprile maggio:Workshop con Fabrizio Rebagliati (14.16 aprile); Fabian Negrin (8-9 maggio), GEA (14 maggio); IMAGO MUNDI (20.23 maggio), progetto idea-to da Beppe Chia e Marcello Signorile

2007 Guarda lontano/3, Del Sentire, progetto ideato da Beppe Chia e Marcello Signorile, Palazzo Albani, Urbino:Mauro Vespa, Walter Branchi, 26 marzoFranco Bertossa, Enzo Mari, 27 marzoMostra degli studenti Gettarsi oltre, Progetti come ritratti consapevoli, I.S.I.A. Urbino, 26 marzo. [email protected] e Beni culturali. La funzione educativa: formazione, ricerca, professionalità, giornata di studi in collaborazione con Pro-vincia di Pesaro e Urbino, Comuni di Pesaro e Urbino e il patrocinio del MUR Alta Formazione Artistica e Musicale, Pesaro, 28 febbraio.Nella fantasia ci piove dentro. Viaggio nei libri con le figure, a cura di Marcella Terrusi, seminario nell’ambito dei corsi di Elementi di Grafi-ca editoriale e di Progettazione editoriale, febbraio-marzo.

2006Socrates Grundtvg 3-course/workshop, in collaborazione con San Leo Artedidattica, Castello di Rivoli, Kunst Museum Bonn, Etra, San Leo (PU)- 18- 22 settembre.Scopridecarlo.net, progetto interattivo sviluppato dagli studenti di Progettazione Multimediale Valeria Fabi, Alessandro Falchi, Elio Ger-mani, Lorenzo Giovannini, Sacha Madarena, Raffaele Mariotti, Luisa Villi, Manuel Zanettin coordinati dal docente Emanuele Bretoni, foto di Elio Germani e Valeria Fabi; percorso videoludico on-line nell’ambi-to della giornata Scopri De Carlo, Svela Urbino, promossa dal Comune di Urbino in collaborazione con Giancarlo De Carlo Associati, Anna, Andrea De Carlo ed Editoriale Domus, cui partecipano studenti Uni-versità degli Studi, Istituto Statale d’Arte “Scuola del Libro” e I.S.I.A. , 24 giugno.Guarda lontano/2, Visiting, Seminari, conferenze 11-19 maggio:Mauro Bubbico, Locale versus internazionaleGuido Scarabattolo, Guardare lontano, ma da quale parte?Pier Luigi Crivellati, Città periferia sprawl0100101110101101.org, Azioniamo MediaticoVittorio Bergamaschi, Paesaggio umanoLorenzo Romito (Stalker), Lo sguardo che trasformaSandra Lischi, Città in metamorfosi

2005Vittorio Sgarbi presenta il volume Vedere le parole. La scrittura d’arte da Vasari a Longhi, 21 settembre.Guarda lontano, Visiting, Seminari, conferenze sul tema della città:Ruggero Pierantoni, docente accademia, Inter/faccia, 13 maggioMirko Pajé, direttore creativo, L’immagine coordinata delle reti mediaset, 12 maggioGiandomenico Semeraro, docente accademia, Belvedere / benvedere, 11 maggioLaura Safred, docente accademia, Public art: lo sguardo, il piacere, la memoria, 10 maggioElio Grazioli, docente Istituto Europeo di Design di Milano, Arte e pub-blicità, 9 maggioCarlo Branzaglia, docente accademia, Le città della comunicazione, 4 maggioRoberto Paci Dalò, regista/musicista, Giardini Pensili, Luogo all’ascolto un laboratorio di esplorazione acustica e visiva, 27 aprile Pier Luigi Capucci, docente università, Mediaversi nuovi spazi del so-ciale e della comunicazione, 22 aprile

Leonardo e il paragone delle arti, Seminario di studi in collaborazione con Le rose e i quaderni, Università degli Studi di Urbino, Aulateatro dell’Accademia di Belle Arti: Bruno Valerio Bandini, Pittura poesia muta; Giorgio Baratta, L’arte come scienza; Mario Luni, Le mura della città; Omar Galliani, Lo sfumato leonardesco; Luca Cesari, Arte e tecnica; Agostino Ziino, Musica...figurazione delle cose invisibili; Mario Ramous, Arti spaziali e arti temporali; Marco Maria Gazzano, Da Leonardo alle arti elettroniche, introduzione di Guido Cecere e Giandomenico Semeraro; Analogie e intersezioni di ieri e di oggi, Tavola rotonda coordinata da Bruno Ceci.Incontri ‘95 Visioni di fine millennio:Lorenzo Mattotti, Fumetto, illustrazione, pittura: un dialogo tra lin-guaggi visivi.Daniele Barbieri, Multimedialità e conoscenza: l’ipertesto; Encyclomedia, un’esperienza realizzata.Ruggero Pierantoni, Nuove tecnologie e nuove modalità di visione.Antonio Faeti, ‘800 e ‘900 due visioni di fine secolo a confronto.Daniele Brolli, Nuove frontiere della letteratura di genere.Elio Marchegiani, Le arti dalla tecnica alla tecnologia.Giorgio Cavazzano, Disegnare con gli occhi di Topolino.

1994Emanuela Sesti, Leonardo. Una un’opera a una foto.Antonio Faeti, Il potere dell’immagine.

1993Il pensiero e l’immagine, in collaborazione con il Centro ricerche in-termediali Le rose e i quaderni, Università degli Studi di Urbino (L’e-space de la couleur, mostra fotografica di Irene Wittek; Irene Wittek - Guido Cecere, Pittura fotografia cinema, incontro con Benjamin; Jan Jost - Umberto Palestini, La verità della luce, la luce della verità; Anto-logia video di Nam June Paik; Giorgio Baratta, Pietro Montani, Marco Maria Gazzano, Leonardo, Ejzenstein, Paik; Valentino Gerratana, Il meto-do Gramsci; Giorgio Baratta, New York e il mistero di Napoli. Viaggio nel mondo di Gramsci (video) interpretato da Dario Fo; Enciclopedia multi-mediale delle Scienze filosofiche).I teatri come bene culturale, in collaborazione con l’Università degli Studi di Urbino - Facoltà di Sociologia - e con i Comuni di Cagli, Sant’A-gata Feltria, Sassocorvaro, Urbania.Giorgio Celli, L’informale totale.La scimmia, il primitivo, il bambino e il pittore.George Tatge, Il paesaggio in fotografia e in pittura.Tomàs Maldonado, L’itinerario della virtualità.Toni Toniato, Dalla virtù della pittura allo schermo del virtuale.Manuela Crescentini, Ugo Marano, Il tempo dell’etica.

1992Antonino Bove, Biologia del trascendente.Adriano Baccillieri, Accademia e altrove.Alberto Boatto, Della guerra e dell’aria.Lucrezia De Domizio - Gian Ruggero Manzoni, Joseph Beuys. Il cappello di feltro.Bruno Corà, La processualità nell’opera d’arte di Eliseo Mattiacci, inter-vento di Eliseo Mattiacci.Hossein Golba, Il tempo scultore.Claudio Costa, Un percorso di ricerca 1970-90.

1987Tonino Guerra, Il mio mestiere, lezione di sceneggiatura.Silvio Ceccato, La costruzione dei valori estetici.Hidetoshi Nagasawa, I materiali della scultura.Elio Grazioli, Attualità e rivista d’arte.Bruno Corà, A.E.I.U.O.: inclinazione dell’arte e tradizione di una rivista.Achille Bonito Oliva e Enzo Cucchi, Dialogo sull’arte.Ruggero Pierantoni, L’atto del disegnare.Filiberto Menna e Barbara Tosi, La critica dei trent’anni 1957 - 1987. Fi-gure, modelli e modi.Italo Tomassoni, Ipermanierismo le icone del 2000.Gianni Scalia, La questione del linguaggio nella poesia contemporanea.

Gianni Lavacchini, architetto, Il segno della città, 15 aprileMario Piazza, grafico, Le scritture della città, 8 aprile

2004Presentazione del volume Vortici, atomi e sirene di Ruggero Pierantoni, Urbino, Palazzo Ducale, Sala convegni - Serra d’inverno, in collabora-zione con l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, interventi di Marco Vallora, Giovanni Bogliolo, Umberto Palestini.

2003Incontri sull’arte: Vittorio Sgarbi presenta Maurizio Bottoni, Luigi Serafini.Sistemi operativi : Bugie, inganni e illusioni, Aulateatro dell’Accademia:Incontro con l’artista Mario Airò, 29 aprileMatteo Bittanti, Videogames e new media, 8 maggioFabio Mauri, Inganni personali, 21 maggioRuggero Pierantoni, Bugie in architettura. Creazioni ottiche, rivestimenti, prospettive accelerate, 23 maggio.Incontri:Predag Delibasic, proiezione del film Il capitano di RivaPupi Avati, proiezione del film Il cuore altrove, 14 marzo, in collaborazio-ne con l’Università degli Studi “CarloBo”-Facoltà di Sociologia.Creazione audio-visiva e narrazione, in collaborazione con l’Universi-tà degli Studi “CarloBo”:1 aprileIncontro con l’artista Gianni TotiProiezione dell’opera video di Sandra Lischi Plane Toti notesVideoPoemOpera La fine della morte del trionfo, “terzo grido” della “Trilo-gia di Tupac Amauta” di Gianni Toti.8 aprileL’immagine sfuggente, incontro con l’artista Robert Cahen, rassegna di opere video dell’autorePresentazione in prima visione europea della più recente videografia di Robert Cahen: L’étreinte.9 maggioVenire, a Venezia, performance teatrale di Paolo Puppa; presentazione del libro omonimo.

2002Sistemi operativi-Naturale-Artificiale, Aulateatro dell’Accademia 13 mar-zo-28 maggio:Ruggero Pierantoni, La scintilla elettrica da Giorgione a FrankensteinBruna Esposito, Al centro del primo cerchio: per tutti gli esseri, il nu-trimentoCristiani Pintaldi, Natura al cuboEnzo Tiezzi, Biodiversità: emergere di forme dal tempo biologicoFrancesca Alfano Miglietti, Corpo scelto: ibrido artificiale/naturale nel contemporaneoRené Berger, Naturale/Artificiale: verso una nuova ibridazione?Gillo Dorfles, Il mondo delle cose artificiali e delle cose naturali. Sistemi operativi: Naturale/Artificiale–Creazione audio-visiva e narrazio-ne, in collaborazione con l’Università degli Studi di Urbino:Giuseppe Bertolucci, Il cinema probabilmente, 9 maggioGiacomo Verde, Liberare arti da artisti, 15 maggio.Sistemi operativi: Naturale/Artificiale-Incontri:Gianluca Marziani, 4 marzoMatteo Basilè, 18 marzoGabriele Perretta, Dal medialismo alle comunità, 7 maggioLoris Cecchini, 14 maggioLuca Beatrice, 2 giugno.

Olivo Barbieri, Fotoritratti, interventi di Monica Dematté, Luo Yongjn, Daria Menozzi, 11 marzoFrancesco Morandin, Auto-ritratti, 18 marzoFabiola Naldi, 13 maggioStefano Ferrari, 20 maggi.Video-Cortometraggi-Animazione, a cura di Pierpaolo Loffreda, in colla-borazione con la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, 8–9–15 maggio.Seminario, in collaborazione con l’Università degli Studi di Urbino, Istituto di Comunicazione e Spettacolo, Il teatro in televisione, incon-

(155)(154)

nibale. Premio Pescheria, Prima edizione, a cura di Ludovico Pratesi, vin-citore Ali Nejad, Pesaro, Centro Arti Visive Pescheria, 29 maggio-13 giugno.Premio internazionale di scultura Edgardo Mannucci, XVII ed., Acca-demie di Belle Arti di Bucarest, Budapest, Firenze, L’Aquila, Macerata, Perugia, Tirana, Torino, Urbino, Varsavia, Venezia che partecipa con sculture di Annalisa D’Annibale, Federico Pierleoni, Roberto Puddu, Arcevia, 30 maggio-30 luglioOut of range. Emotions, Concorso per gli studenti dell’Accademia di Belle Arti dell’ISIA e del Conservatorio di Pesaro Gioachino Rossini, Castello di Frontone: 18 ottobre–15 novembre 2009 / 27 dicembre 2009–31 gennaio 2010.

2009Premio Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, seconda edizione, vin-citrici Anna e Laura Facchini, con il progetto Quando tutti dormono, 7 novembre.Premio internazionale di scultura Edgardo Mannucci, XVI ed., Acca-demie di Belle Arti di Macerata, Perugia, Torino, Monaco di Baviera, e Urbino, che partecipa con sculture di Giacomo Spano, Valeria Stipa, Denise Sanna, Arcevia, 30 maggio-30 luglio.Premio Benelli Arte, Concorso per un’opera d’arte da collocare nella parete esterna della mensa di Benelli Armi S.p.A., Urbino, a cura di Armida Oradei e Pino Mascia, vincitore Antonio Rastelli.

2008Urbino, Arte all’Università, Premio Ersu Nazionale, vincitrice assolu-ta Valeria Stipa, Accademia di Belle Arti di Urbino, maggio.Urbino, Arte all’Università, Premio Ersu Urbino, vincitrice Valeria Stipa, corso di Modellistica Accademia di Belle Arti di Urbino, marzo.Premio internazionale di scultura Edgardo Mannucci, XV ed., Accade-mie di Belle Arti di Atene, Bologna, Carrara, Firenze SACI, Macerata, Milano, Perugia, Venezia, Urbino, che partecipa con sculture di Anto-nio Rastelli, Loredana Solofrizzo, Tokinari Yahiro, Arcevia, 31 maggio. In occasione dei primi quindici anni di attività, esposizione Milano, Ex Caselli daziari di Porta Venezia, Casa del Pane, 9-19 ottobre.

2007Premio internazionale di scultura Edgardo Mannucci, XIV ed., Ac-cademie di Belle Arti di Istanbul, Firenze SACI, L’Aquila, Macerata, Perugia, Venezia, Urbino, che partecipa con sculture di Alireza Ami-rimoghaddam Nejad, Benedetta Del Carmen Brigidi, Denis Moriconi, premiato, Arcevia, 26 maggio.

2006Camera picta. Dipingere il cielo. L’arte nei luoghi di lavoro, concorso promosso da Ministero per i Beni e le Attività culturali, riservato agli allievi delle Accademie Statali di Belle Arti, vincitore Andrea La Roc-ca, corso di Tecniche pittoriche Prof. Sebastiano Guerrera.Premio di scultura Edgardo Mannucci, XIII ed., Arcevia (AN), Acca-demie di Firenze, Macerata, Palermo, Perugia, Tirana e Urbino, con sculture di Giordano Loi, Stefania Rizzi, Giacomo Del Monte, premiato.Un’immagine per, promosso dall’Associazione di Volontariato Tutti i Cuori di Rossana di Pesaro, in collaborazione con Banca Toscana, per la realizzazione di un’immagine innovativa ed espressiva; vincitrice Erika Preli.Premio biennale di scultura e pittura 2005-2006, promosso da Acca-demia Olimpica Nazionale, CONI, Fondazione Giulio Onesti, I premio Giacomo del Monte con la scultura “9,78”.

2005Premio Pascucci 2005, Monte Cerignone, 13 agosto. La giuria composta da Renate Ramge Eco, Umberto Eco, Franca Mancini, Ruggero Pieranto-ni, Vittorio Sgarbi assegna il premio a Matteo Fato e Raffaele Mariotti.Concorso per l’ideazione del logo dell’Istituto Musicale Sammarinese, Repubblica di S. Marino: vincitore Luca Amato Ceccarini; menzione speciale Emilio Macchia, segnalati Irene Bacchi, Francesco Fanti, Giulia Giordani

Corrado Maltese, Arte, scienza e tecnologia ieri oggi domani.

1985Claudio Costa, Incontro con l’autore.Eugenio Miccini, Incontro con l’autore.Massimo Olmi, Il servizio speciale nel giornalismo televisivo: tecnica e realizzazione.Ruggero Pierantoni, La rappresentazione del movimento nell’arte.

1984Alberto Boatto, Arte e mass media.Piero Dorazio, La mia esperienza: pittura e vita 1954-1984, incontro con l’artista.Italo Mussa, Conversazione sulla pittura colta.Franco Fontana, Incontro con l’autore.Michelangelo Pistoletto, Incontro con l’artista.Andrea Emiliani, La situazione attuale dei beni culturali.Renzo Gallo, Esposizione di opere e conversazione con l’artista.Pietro Bonfiglioli, Il ritorno del classico e il tragico naturale.Silvio Ceccato, Studi d’arte liberati.Renato Barilli, L’arte contemporanea.

1982Il «golpe del pianerottolo» esperienza nell’arte: imparare per insegnare, La parola all’artista. Incontro con Elio Marchegiani, 27 maggio, Galle-ria d’arte moderna Bologna. All’incontro – dibattito, partecipano: Elio Marchegiani, Giorgio Bompadre, Sandro Ciriscioli, Alberto Filippini, Omar Galliani, Marilena Pasquali e studenti dell’Accademia di Belle Arti di Urbino.

1981 Giacomo Baragli, Né arte né industria, Galleria Comunale d’Arte Moder-na, Ancona.

1980Angelo Schwarz, Immagini del monachesimo, Urbino, Convento di S. Bernardino, in collaborazione con il Centro Culturale S. Bernardino e l’Istituto di Scienze religiose dell’Università di Urbino.

1976Flavio Caroli, Dal “Magico primario” a “Mayerling amore mio”.Giuliano Giuman, Performances “Alba” e “Requiem”.Sandro Martini, Incontro con l’autore.

1975Achille Bonito Oliva, Arte e sistema dell’arte.Franco Basaglia, Anatomia mentale.Michele Ciment, Il nuovo cinema francese.Maurizio Buscarino, Fotografia e teatro.Agostino Bonalumi, Arte e società.

1973A. Boatto, La linea concettuale nell’arte moderna; F. Menna, Analisi delle proposizioni concettuali: T. Trini, Pratica e teoria della critica radicale, Pesaro, Sala del Consiglio Comunale, in collaborazione con la Galleria “Il Segnapassi”.

1971Alberto Boatto, Filiberto Menna, Arte una ipotesi di funzione, Urbino, Palazzo Ducale.

Arti visive- Scuola di decorazione / Temporary Events Decora-tion School

Temporary Events Decoration School è un luogo fisico e mentale, uno spazio di relazione e formazione, una bacheca espositiva e di con-fronto con i linguaggi multimediali dell’arte, dove vengono realizzati installazioni, video installazioni, spazi sonori, scultura light, video scultura, media connection, curated by Massimo Vitangeli and Gabrie-

Premio di Pittura e Scultura Remo Gardeschi VI edizione, Comune di Montevarchi-Associazione “Remo Gardeschi” Moncioni, (AR) 29 mag-gio-5 giugno, premiati Matteo Fuzzi e Andrea La Rocca.XIV Concorso Nazionale di Calcografia “Comune di Gorlago”, I Premio, Leonardo Bollini, Sera metropolitana. Premio di scultura Edgardo Mannucci, promosso dal Rotary Interna-tional Club Altavallesina-Grottefrasassi, XII ed., Arcevia (AN), Acca-demie di L’Aquila, Macerata, Perugia, Roma e Urbino, con sculture di Francesca Crocetti, Sara Chessa, premiato Luca Cecchini.

2004Premio Nazionale delle Arti 2004, promosso dal M.I.U.R.- Alta Formazio-na Artistica e Musica, Roma Museo Nazionale degli Strumenti Musica-li, I Premio a Leonardo Bollini per Pittura. Premio di scultura Edgardo Mannucci, promosso dal Rotary Interna-tional Club Altavallesina-Grottefrasassi, XI ed., Arcevia (AN), Acca-demie di Carrara, L’Aquila, Macerata, Perugia, Tirana e Urbino, con sculture di Eleonora Pesaresi, Maria Chiara Santini, Giovanni Nardin, premiato.

2003Laboratorio per l’affresco, VIII ed., Maglione (TO), segnalati per l’Acca-demia di Urbino, Matteo Fato, Elena Lombardi. Premio di scultura Edgardo Mannucci, promosso dal Rotary Interna-tional Club Altavallesina-Grottefrasassi, X ed., Arcevia (AN), Accade-mie di Milano, L’Aquila, Macerata, Perugia, Bologna, Tirana e Urbino, con sculture di Lucia Pucci, premio acquisto, Enrico Salvatori, premia-to, e Matteo Serafini.Vigna degli artisti. Un vino per l’arte, II ed., concorso promosso da “Le cantine di Leonardo da Vinci”, Vinci, opere dalle Accademie di Bolo-gna, Firenze, Perugia e Urbino; per Urbino, Sandra D’Aurizio, Sylvia Mair, Matteo Serafini, Dominique Tirincanti e Gabriele Arruzzo, vin-citore.

2002Accademie di Belle Arti - Rassegna nazionale Pittura, Scultura, Deco-razione, Scenografia, Biennale d’arte di Alatri: Terza rassegna, XXVIII Biennale, premiata, per Scultura, Chiara Gerosa.Simposio internazionale di Scultura, Novelda (Alicante), selezionato Alessandro Di Giambattista (Scultura) per realizzare un’opera perma-nente nel parco di Novelda (Spagna).Premio di scultura Edgardo Mannucci, promosso dal Rotary Interna-tional Club Altavallesina-Grottefrasassi, IX ed., Accademie L’Aquila, Macerata, Perugia, Bologna, Tirana e Urbino, con sculture di Chiara Gerosa, Mario Mansi, menzione d’onore, e Alessandro Di Giambattista, premiato.Premio Stella, Concorso giovani artisti delle Accademie di Belle Arti Bologna, Napoli, Carrara, Urbino, Bologna, Palazzo Stella, I premio Ma-rio Mansi.

2001Città aperta–progetto dell’AdK, Bergisch Gladbach (Germania), sele-zionati, per un intervento artistico, gli allievi Cristina Moscuzza (De-corazione), Loris Paluselli, Andres Pizzinini, André Pescollderungg (Pittura), Matteo Serafini (Scultura).Concorso nazionale di Pittura Gaetano Morgese, Terlizzi (BA), II ed., II Premio Irene Mosca. Concorso nazionale Suzzara, Lavoro e lavoratori nell’arte, I premio all’allievo di Scultura Alessandro Di Giambattista con l’opera Sindone dell’operaio, che, quale vincitore, ha esposto nella galleria Scoglio di Quarto di Milano nel 2002 (12 febbraio-5 marzo).Premio di scultura Edgardo Mannucci, promosso dal Rotary Interna-tional Club Altavallesina-Grottefrasassi, VIII ed., Accademie di L’A-quila, Perugia, Macerata e Urbino, con sculture di Davide Sapigna, Sabrina Marocco, menzione d’onore, Filippo Ferri, premiato.

2000Premio di scultura “A. Monteleone”, scultura di Alessandro Di Giambat-tista esposta sul lungomare di Reggio Calabria.

le Arruzzo.

2009Chiara Seghene. Miracolata. Installazione – mix media, 26 marzo.Simone & Giordano Loi. Twin fractures. Video installazione – scultura light, 30 aprile.Anila Shapalaku, Pittura installata, 7 maggio.Krzysztof Powaeka, Dipinti, 14 maggio.Genta Sulaj, Installazione fotografica e sound, 21 maggio.Jesse Gagliardi. Cercarsi le mani e trovarsele in tasca. Video Installa-zione, 28 maggio.Giulia Piccirilli. The Three-Bi Dimension. Media connection, 11 giugno.Giacomo Stolzini. Installazione e sound, 18 giugno.Anna Visioli, Installazione spaziale, 25 giugno.

2010Federica Bocchi. Video installazione – mix media, 23 marzo.Anna Benedini, Without bodies. Video installazione – mix media, 20 aprile.Simone Giordano, Tent’s Windows. Media connection, 4 maggio.Roberto Andrulli, The trips is a feeling. Scultura light e immagini, 18 maggio.Elisabetta Scansa. A une passante. Installazione e sound, 25 maggio.Bocchi - Bracciale - Loviento. Voglia di remare. Installation Fashion Show, 8 giugno.

2011Cristina Meloni / Paolo Carta. Neverland. Video installazione – mix media, 17 maggio.

Lecture - Visiting artists

2010Mario Casanova. Sentimento e dissacrazione. La società post-tecnologica e sentimentale, 2 febbraio.

2011Franko B. Lesson on empty, 18 gennaio.Fabio Bianchini Pepegna. Trame ricomposte. La rabbia di Pasolini 2008, 17 maggio.

Premi e concorsi per allievi

2011Borse di studio Franco Zeffirelli, create e promosse dalla Fondazione italo-americana Columbus Citizens Foundation - Fondo Franco Zeffi-relli “Scholarship for the Arts” e dalla Newington – Cropsey Founda-tion diretta dall’artista newyorkese, Greg Wyatt. Da settembre 2011 due studenti dell’Accademia, Elvis Spadoni e Antonio Rastelli, sog-giorneranno per un mese e mezzo nelle prestigiose accademie d’arte statunitensi, iscritti a corsi di scultura e disegno presso l’Academy of Art della Newington – Cropsey Foundation e all’Art Students League di New York, nel cuore di Manhattan, sotto la guida di Greg Wyatt, sculptor in residence presso la Chiesa Cattedrale di San John the Di-vine.Premio Pescheria, Seconda edizione, a cura di Ludovico Pratesi Pesaro, per allievi delle cattedre di Pittura, Decorazione e Scultura delle Acca-

demie di Belle Arti di Urbino e Macerata, Centro Arti Visive Pescheria, 3-24 aprile, vincitore Davide Mancini Zanchi. Promenade dell’Arte e della cultura industriale. Torino 150° Unità d’I-talia, Le Accademie di Belle Arti e le facoltà di architettura per Torino 2011, LabA&A, Spina 4 / Il Parco delle arti, progetti selezionati: Bene-detta Brigidi Del Carmen e Jessica Pelucchini.

2010Premio Benelli Arte 2010, Concorso per un’opera d’arte da installare negli spazi della Benelli Armi di Urbino, vincitrice Annalisa D’An-

(157)(156)

Biblioteca

I materiali e la storiaSpecializzata nel settore artistico con particolare riferimento al mo-derno e al contemporaneo, possiede 30.000 documenti (volumi, opusco-li, riviste); 80 periodici attivi; 3.000 le testate conservate. Le edizioni sono successive agli anni Sessanta, e ciò per ragioni ‘ana-grafiche’ dell’Accademia stessa, sorta nel 1967. A queste, si affianca un settore di audiovisivi con 1750 VHS, 700 DVD, principalmente film e spettacoli teatrali. La mole dei materiali conservati conferma l’attenzione rivolta alla biblioteca fin primi anni di attività dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, dai direttori Renato Bruscaglia, Concetto Pozzati e dall’allora docente di storia dell’arte Alberto Boatto, nell’intento di acquisire ope-re fondamentali per lo studio delle arti visive.

Cataloghi

È dotata dei cataloghi cartacei completi per autore e per soggetto ed è inserita nel Sistema Bibliotecario Unificato di Pesaro e Urbino-Provin-cia e Università degli studi di Urbino “Carlo Bo”-; partecipa al catalogo collettivo con 10.000 documenti (volumi, riviste, materiali DVD e VHS) sui 31.000 posseduti. http://www.iccu.sbn.it/ | http://opac.uniurb.it

Premio di scultura Edgardo Mannucci, promosso dal Rotary Interna-tional Club Altavallesina-Grottefrasassi, VII ed., Accademie di L’A-quila, Macerata e Urbino, con sculture di Paolo Sperindio, Pasquale Galliano e Barbara Renga, premiata.

1999Premio di scultura Edgardo Mannucci, promosso dal Rotary Interna-tional Club Altavallesina-Grottefrasassi, Arcevia, Palazzo dei Priori, VI ed., Accademie di Macerata e Urbino, con sculture di Ettore Gambio-li, Marika Scrilatti e Luca Iacomucci, premiato.

1998Borsa di Studio “Alida Epremian”, Banca Popolare Valconca, Rimini, premio a Marta Mancini, Pittura.Concorso Giovani Stampatori Eredi Paolini per calco e xilo, Urbino, Accademia Raffaello, premio a Pierfrancesco Pezzimenti.Premio di scultura Edgardo Mannucci, promosso dal Rotary Interna-tional Club Altavallesina-Grottefrasassi, Arcevia, Palazzo dei Priori, V ed., Accademie di Macerata e Urbino, con sculture di Maria Gloria Giovanelli, Laura Paoloni e Marta Palmieri, premiata.

1996Premio di pittura e scultura, riservato agli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, sul tema L’uomo e i suoi valori nell’impegno socia-le, alle soglie del terzo millennio, promosso dal Lions Club di Pesaro, I Premio Wilma Kammerer.Premio Oscar Signorini 1996, XIII ed. riservata agli allievi di Pittura delle Accademie italiane, promosso dalla rivista D’Ars, Milano, pre-miato Lorenzo Amadori.

1995Premio nazionale d’incisione “Ugonia-Morselli”, Comune di Brisighel-la, premio Silvio Morselli, Alois Seiwald; premio Cassa di Risparmio di Ravenna, Roland Senoner; targa Associazione Pro-Loco, Alfio Asero. Premio nazionale per opere grafico - pittoriche “Andrea Pazienza 1995”, San Severo (FG), I premio ex - equo Valeria Dini e Sabina Sacchetti.Premio di scultura Edgardo Mannucci, promosso dal Rotary Interna-tional Club Altavallesina-Grottefrasassi, Sassoferrato, Palazzo Oliva, II ed., Accademie di Macerata e Urbino, con sculture di Antonietta Gior-gi, premiata, Rocco Dubbini, Federica Rinaldi.Primaparete, Premio di Pittura riservato agli allievi delle Accademie di Belle Arti, Milano, Lions Club Milano Centro, I premio Sylvia Mair. Ski Expression, Concorso Nazionale riservato ad opere di pittura e grafica attorno allo stile degli sci, Aprica: II ed., I premio Wilma Kam-merer.

1994Premio di scultura Edgardo Mannucci, promosso dal Rotary Interna-tional Club Altavallesina-Grottefrasassi, Arcevia, Palazzo dei Priori, I ed., Accademie di Macerata e Urbino, con sculture di Antonietta Giorgi, Simone Gennari, Paolo Tosti.

1993Premio Arte Giovane 3, allievi dell’Accademia, Montecampione, pre-miati Fabio Bardelli, Marco Gagliardini, Amerigo Salvatori.

1992Arte Viva, esecuzione “in loco” di opere di allievi dell’Accademia di Urbino e di Accademie italiane ed europee, Senigallia.Premio Adriano Petrocchi, allievi Scuole di Pittura e Scultura, Palom-bara Sabina, Castello Savelli.

1991Arte Viva, esecuzione “in loco” di opere di allievi dell’Accademia di Urbino e di Accademie italiane ed europee, Senigallia.Premio di Pittura “La Verna”, V ed., La Verna.Primaparete, Premio di Pittura riservato agli allievi delle Accademie di Belle Arti, Milano, Lions Club Milano Centro.

1990Arte Viva, esecuzione “in loco” di opere di allievi dell’Accademia di Urbino e di Accademie italiane ed europee, Senigallia.

1989Arte Viva, esecuzione “in loco” di opere di allievi dell’Accademia di Urbino e di Accademie italiane ed europee, Senigallia. Premio di Pittura “La Verna”, III ed., La Verna.Premio Marche, Biennale d’arte contemporanea, mostra regionale, par-tecipazione docenti e allievi dell’Accademia, Ancona, Palazzo degli Anziani.

1988Arte Viva, esecuzione “in loco” di opere di allievi dell’Accademia di Urbino e di Accademie italiane ed europee, Senigallia.

1987Premio speciale Scuole di Scenografia e cattedre di Incisione delle Ac-cademie di Belle Arti, Frosinone, Palazzo della Provincia.V rassegna di grafica La scuola di Urbino, mostra didattica a Castel Pusterlengo, in collaborazione con la Pro Loco.

1986Accademia di Belle Arti di Urbino, esposizione, Riva del Garda, Casa degli Artisti.Premio speciale Scuole di Scultura delle Accademie Statali di Belle Arti, Frosinone, Palazzo della Provincia.

1985I Premio regionale Marino Mercuri, opere allievi di Scultura e Tecni-che dell’incisione, Corridonia.

1983Expo Arte, Rassegna nazionale delle Accademie di Belle Arti, Bari (1983 - 1989).Uno spazio per l’arte, concorso Proposte grafica giovani, Busto Arsizio.

1981-1975Premio Lubiam, Mantova.

1973Concorso per l’incisione riservato agli allievi delle Accademie di Belle Arti, Roma, Centro internazionale d’arte e cultura della Fondazione Esperienza, Gabinetto Nazionale delle Stampe, premiato Giuseppe Ma-riani.

1972Grand Concours international de peinture 1972, Musée 2000 Luxem-bourg.

1970Concorso per l’incisione riservato agli allievi delle Accademie di Belle Arti, Roma, Centro internazionale d’arte e cultura della Fondazione Esperienza, Gabinetto Nazionale delle Stampe.

wow

, a l

ot o

f th

ings

!

(159)(158)

Accademia di Belle Arti di UrbinoCon il patrocinio diMIUR – AFAMMinistero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – Alta Formazione Artistica e Musicale

Provincia di Pesaro e Urbino

Città di UrbinoAssessorato Cultura e Turismo

RandomUrbinoSale del Castellare di Palazzo Ducale5 – 22 giugno 2011

mostra e catalogo a cura di

Ada Lombardi

Umberto Palestini

redazione catalogo

Anna Fucili

segreteria amministrativa

Massimo Castellucci

Amneris De Angeli

progetto grafico

Emanuele Bertoni

photo editing

Massimo Tosello

stampa

Sat, Pesaro

c0de

is

da k

ingZ

0r!

(160)

Accademia di Belle Arti di Urbino

Via dei Maceri, n. 2 – 61029 Urbino PU

tel. 0722-320287 / fax 0722-4868

www.accademiadiurbino.it