Il caso di Alessandro e Elena Lietti · UNO SPETTACOLO DI E CON Elena Lietti TESTI DI Giorgio...

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UNO SPETTACOLO DI E CON Elena Lietti TESTI DI Giorgio Gaber, Sandro Luporini, Franca Valeri e Elena Lietti PRODUZIONE Rita Miller Cos’hanno in comune le protagoniste di Il caso di Alessandro e Maria di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, L’attesa di Franca Valeri, Biancaneve di Walt Disney e una Principessa con la pistola? Una disperata, incrollabile e inquietante fede nell’Uomo Che Verrà. Ma verrà? Certo è che loro, per incontrarlo, sono disposte a stare ore davanti a uno specchio, a rassettare la casa dei Sette Nani e a uscire anche a mezzanotte. Questo hanno insegnato loro la narrativa, il cinema e la Mamma: per ogni donna esiste l’uomo ideale, da qualche parte. Basta aspettarlo. Quattro brevi monologhi, una causa comune: la ricerca di un ideale di felicità. Posso uscire anche a mezzanotte nasce dall’urgenza del racconto di un’attesa e dall’incontro con Autori (Gaber, Luporini e Valeri) che questo tema hanno saputo raccontare con raffinatezza e ironia. Partendo dai loro testi, Elena Lietti dà vita al personaggio di Maria che, chiusa in bagno, aspetta esasperata l’arrivo del suo cavaliere ingannandosi con sogni di vendetta e cene immaginarie. A Maria si alternano le apparizioni di Biancaneve, mostruoso angelo del focolare creato dalla stessa attrice a partire dalla principessa Disney. Una donna adulta e il suo alter ego psichedelico e allucinato uniti nella stessa personalissima sala d’attesa, tutta specchi impietosi. Il risultato dell’incontro è un piccolo viaggio: un percorso che, rimbalzando di continuo tra allucinazione e realtà, lentamente porta una donna in pieno possesso di sé e dei suoi ideali a perdere il controllo, fino a frantumarsi in mille pezzi. Per maggiori informazioni sullo spettacolo contattare: Clara Collalti – 3396900479; [email protected] Simona Denti – 3662432794; [email protected]

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UNO SPETTACOLO DI E CON

Elena Lietti

TESTI DI

Giorgio Gaber, Sandro Luporini, Franca Valeri e Elena Lietti

PRODUZIONE

Rita Miller

Cos’hanno in comune le protagoniste di Il caso di Alessandro e Maria di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, L’attesa di Franca Valeri,Biancaneve di Walt Disney e una Principessa con la pistola? Una disperata, incrollabile e inquietante fede nell’Uomo Che Verrà. Ma verrà? Certo è che loro, per incontrarlo, sono disposte a stare oredavanti a uno specchio, a rassettare la casa dei Sette Nani e a uscireanche a mezzanotte. Questo hanno insegnato loro la narrativa, ilcinema e la Mamma: per ogni donna esiste l’uomo ideale, da qualcheparte. Basta aspettarlo.

Quattro brevi monologhi, una causa comune: la ricerca di un ideale di felicità.

Posso uscire anche a mezzanotte nasce dall’urgenza del racconto di un’attesa e dall’incontro con Autori (Gaber, Luporini e Valeri) che questo tema hanno saputo raccontare con raffinatezza e ironia.Partendo dai loro testi, Elena Lietti dà vita al personaggio di Mariache, chiusa in bagno, aspetta esasperata l’arrivo del suo cavaliereingannandosi con sogni di vendetta e cene immaginarie. A Maria si alternano le apparizioni di Biancaneve, mostruoso angelo delfocolare creato dalla stessa attrice a partire dalla principessa Disney. Una donna adulta e il suo alter ego psichedelico e allucinato uniti nella stessa personalissima sala d’attesa, tutta specchi impietosi. Il risultato dell’incontro è un piccolo viaggio: un percorso che,rimbalzando di continuo tra allucinazione e realtà, lentamente porta una donna in pieno possesso di sé e dei suoi ideali a perdere il controllo, fino a frantumarsi in mille pezzi.

Per maggiori informazioni sullo spettacolo contattare:

Clara Collalti – 3396900479; [email protected] Denti – 3662432794; [email protected]

RASSEGNA STAMPA

“In Posso uscire anche a mezzanotte - dove Lietti è vestita ora da Biancaneve, ora da donna che gioca e ironizza con il proprio dolore e con un amore noncorrisposto - le parole si trasformano in sarcasticheinvettive, in leggiadri voli pindarici, persino in cinema (il finale, non da svelare, omaggia sottilmente e fintamente l’Happy End e la Hollywood del Mélo)”. (Aldo Fittante, Film Tv)

“Quel che sorprende è innanzitutto la capacità di ElenaLietti di passare con estrema disinvoltura da un registroal suo esatto opposto. Di mischiarli, anzi, in un tutt'unoche funziona proprio perché non tralascia alcun aspettodell'amore e, concretizzandosi nelle parole e nelle azionidi due donne che “sono l'una la faccia surreale dell'altra”,porta sul palco - in meno di un'ora - un pezzetto diognuna di noi, di quel che siamo, di ciò che sogniamo, ma soprattutto di ciò che non vorremmo mai confessare,neppure a noi stesse”. (Silvia Pizzi, Teatrimilano.it)

“Elena Lietti supera con intelligenza, inconsapevoleforse (e quindi geniale in sé), la nevrosi da atto mancato,il complesso del principe azzurro che ha bloccato, dopo una stagione comunque importante ma sorpassata (col rischio di autoconfinarsi nella macchietta) dellacoscienza civile milanese applicata alle relazioni tra i sessi, per ritrovarsi forsennatamente da ambo il latidella stessa arma, al centro del terrore. Si passadall'immaginario (la possibilità) al simbolico (il muro, il peso, del linguaggio)… Un dono d'immensa gratuità,senza alcun ritorno possibile”. (Gian Paolo Galasi, Flaneri.com)

NOTA TECNICA

Durata: 55’Palco: 8x8Fondo scuro

Oscurabilità totaleCarico: 18 kw

Lettore CD con amplificazioneTempo di montaggio: due ore

Tempo di smontaggio: mezz’oraGenere: drammaturgia

contemporanea / comedy-drama

NOTA BIOGRAFICAElena Lietti è nata a Saronno. Ama il cinema hollywoodiano

e il teatro di Shakespeare, Cechov e Tennessee Williams.

Sul palco ha recitato anche Artaud (con la compagnia

Scimmie Nude di Gaddo Bagnoli). Ha avuto la fortuna di

lavorare al cinema con Luca Lucini (Oggi sposi, La donna

della mia vita) e Giuseppe Piccioni (Il rosso e il blu). E ora

sogna un ruolo da protagonista in una commedia brillante.

Posso uscire anche a mezzanotte è il suo primo spettacolo.