07. Urbanistica grecia

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Corso di storia dell’architettura e delle Tecniche costruttive Politecnico di Milano Facoltà di Ingegneria Edile-Architettura Prof. Francesco Repishti Storia dell’Architettura e delle Tecniche costruttive 07. Storia dell’urbanistica La città greca

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Storia dell'architettura, Urbanistica Grecia Antica

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Corso di storia dell’architettura e delle Tecniche costruttive

Politecnico di Milano – Facoltà di Ingegneria Edile-Architettura

Prof. Francesco Repishti

Storia dell’Architettura e delle Tecniche costruttive

07. Storia dell’urbanistica La città greca

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Il termine urbanistica deriva dal latino urbs, che significa città.

Si tratta di una disciplina che si occupa di “disporre e organizzare razionalmente ed esteticamente gli aggregati urbani”:

In particolare si occupa:

- Della forma della città (morfologia urbana)

- Di ciò che la determina (tracciato viario) - Di ciò che si forma dall’intersezione degli assi

viari (isolato)

- Di come questo si articola (morfologia dell’isolato)

- Di come questo sia suddiviso (tessuto edilizio/parcellario)

- Dei modelli di edifici (tipologia edilizia)

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LA CITTA’ GRECA: LA POLIS

La polis si colloca sempre in rapporto con il contesto naturale e con le risorse disponibili.

La Polis è formata:

• ACROPOLI: il centro della vita religiosa

• AGORA’: il centro della vita civile, politica e commerciale

• ASTU: la parte residenziale della città

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Lo sviluppo urbanistico della polis greca può essere suddivisa in tre fasi:

CITTA’ PRE-IPPODAMEE: dal VIII sec. alla fine del V sec. a. C.

CITTA’ IPPODAMEE: dalla fine del V sec. a. C. alla romanizzazione (145 a.C.)

CITTA’ ELLENISTICHE: durante la colonizzazione romana

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TRACCIATI PRE-IPPODAMEI

Tra gli esempi più antichi di tracciati urbani storicamente ed archeologicamente documentati, troviamo le città coloniali greche a partire dal VIII secolo a.C.

Le colonie greche diffuse soprattutto nell’Italia meridionale ed insulare (la cosiddetta Magna Grecia) sono città di fondazione e seguono un piano urbanistico prestabilito

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TRACCIATI PRE-IPPODAMEI

Ciò che contraddistingue il piano urbanistico nelle città coloniali è il tracciato:

Si tratta di un sistema di assi viari

PLATEE: orientate in senso est-ovest

in numero limitato (tre o cinque)

distanziate tra loro

sezione ampia

STENOPOI : orientati in senso nord-sud

numerosi

ravvicinati

sezione stretta

Non esiste una gerarchia tra platee e stenopoi, né esistono assi principali a creare un incrocio privilegiato.

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TRACCIATI PRE-IPPODAMEI: GLI ISOLATI

Gli isolati che si formano grazie alla trama di platee e stenopoi sono di forma stretta ed allungata, “a nastro”

Seguono l’orientamento delle strade e dunque hanno il loro sviluppo in direzione nord-sud, consentendo l’edificazione lungo i due lati.

Platee

Stenopoi

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MEGARA HIBLAEA (Sicilia)

Platee

Stenopoi

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TRACCIATI PRE-IPPODAMEI: L’ ISOLATO

La divisione interna è data dalla sua forma: dividendo l’isolato in due longitudinalmente e poi suddividendolo più volte trasversalmente si arriva alla conformazione di lotti quadrati costituiti da una particella quadrata che può variare tra i 15 e i 25 metri di lato (50 – 80 piedi) La dimensione dell’isolato varia sul lato corto dai 30 ai 50 metri (100 – 160 piedi), e per il lato lungo arriva fino 150/ 250 metri.

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Isolato di Olinto (penisola Calcidica)

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Assonometria isolato olinto

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TRACCIATI PRE-IPPODAMEI: LE ABITAZIONI

Le singole unità abitative sono

costituite da case a corte quadrate,

che si sviluppano intorno ad un cortile (pastas).

L’unità abitativa è introversa, cioè non

ha aperture verso l’esterno, perché i

locali prendono luce dalla corte interna,

che funge anche da elemento distributivo.

L’edificazione avviene lungo il lato che

consente l’orientamento dei locali verso sud

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Davanti alla stanza principale, l’oikos, troviamo il portico, normalmente tripartito da due colonne

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TRACCIATI PRE-IPPODAMEI: AGORA’

L’area pubblica, l’agorà, non è necessariamente collocata al centro del tracciato urbano.

Non essendovi un baricentro, l’agorà viene ad occupare alcuni isolati più o meno centrali.

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2. TRACCIATI IPPODAMEI

Le polis greche fondate o ricostruite a partire dalla fine del V sec. a. C. seguono un nuovo modello di tracciato chiamato ippodameo.

Ippodamo da Mileto, il primo “urbanista” della storia, è considerato da Aristotele l’inventore della diairesis, la divisione razionale del suolo urbano.

Questa riforma si basa su un modello uniforme, ispirato agli insegnamenti pitagorici, che applica un principio di organizzazione sociale egualitario.

PLATEE: aumenta il loro numero

STENOPOI: si uniformano alle platee

AGORA’ si distinguono le piazze pubbliche destinate al commercio dalle piazze destinate alla vita politica

ISOLATO si riduce l’eccessiva lunghezza; il dimensionamento si basa su rapporti armonici dei lati (2/3; 3/4; 4/5)

i lati edificabili sono equivalenti;

le case sono tipizzate;

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PRIENE (Asia Minore)

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PIREO (Atene)

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MILETO (Asia Minore)

Mileto

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2. TRACCIATI IPPODAMEI: L’ ISOLATO

Gli isolati rettangolari a nastro con particelle quadrate vengono sostituiti da isolati più piccoli di forma quadrata con misure che variano tra i 27 e i 54 metri (90 - 180 piedi)

L’isolato viene poi diviso sempre a metà longitudinalmente e in tre parti trasversalmente, costituendo delle unità abitative (particelle) rettangolari di ca 18 x 15 metri (60 x 50 piedi)

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ESEMPI DI ISOLATI

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TRACCIATI IPPODAMEI: IL TESSUTO EDILIZIO

Sostituendo l’isolato a nastro con l’isolato ippodameo, anche la tipologia

edilizia subisce delle trasformazioni.

Alla casa a corte si sostituisce un tipo “a schiera” standardizzato,

che mantiene il carattere privato della casa arcaica.

Il portico viene conservato nel prostas.

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Isolato priene

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Agorà • Diviene il centro della polis economico e commerciale (in quanto

sede del mercato) e religioso, poiché vi si trovavano i luoghi di culto del fondatore della città o della divinità protettrice;

• Politico, in quanto era il luogo delle assemblee dei cittadini • In età ellenistica si hanno tre tipologie principali di agorà:

– mercantile, nelle città marinare, in stretta connessioni ai porti – commerciale, per la quale l'agorà era situata presso le porte della

città – politico-religiosa che prevedeva una collocazione nel centro della

città.

Le agorà vennero: - delimitate da portici (stoài) - si appoggiavano spesso ad una via di transito principale. - Non mancarono esempi di agorai con terrazzamenti e con portici

situati su più piani. - Non necessariamente con assialità, frontalità e simmetria

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AGORA’ DI KASSOPE (Grecia)

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PERGAMO

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Priene

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Atene

agorà

acropoli

stoà

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Atene