06ottobre2010
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Anno II - n.195 - Mercoledì 6 ottobre 2010
quotidianol’Altro
www.altroquotidiano.it
Possibili inedite alleanze per cambiare la legge elettorale
Il porco ela sora Camilla
Elezioni più vicineAnche i parlamentari finiani
- che hanno appena gettatole basi del loro nuovo partito -si sono dichiarati disponibili aun governo che abbia comeprimo obiettivo quello di"scannare il porco". Dove"porco" sta per "porcellum",ovvero l'attuale sistema eletto-rale definito così non - comesarebbe normale - dai suoioppositori, bensì dal suo primofirmatario, il leghistaCalderoli.
Stando alle cronache di que-sti giorni piace a tutta l'op-
posizione l'idea di una nuovalegge che restituisca ai cittadi-ni il diritto di scegliere i proprirappresentanti, strappando aun pugno di boiardi il privile-gio di nominare nel chiuso diuna stanza un migliaio di per-sone che dovrebbero curare gliinteressi della collettività, cioèdi tutti noi elettori. E strappan-do a un partito che sì e no toccail 30% dei voti la possibilità diottenere la maggioranza diseggi. Giusto, giustissimo. Maè verosimile?Non c'è il rischio che questasacrosanta voglia di "scanna-re il porco" finisca come la soli-ta storia della sora Camilla,che "tutti la vogliono e nessunola piglia"? Il rischio c'è, ma esi-ste anche il modo di neutraliz-zarlo. Se tutta l'opposizione èdavvero convinta che con unnuovo governo (tecnico, diunità nazionale, d'emergenza,chiamatelo come volete) sipossa cambiare legge elettora-le e poi tornare alle urne, allo-ra - se ci sarà crisi e relativeconsultazioni sul Colle - l'oppo-sizione dovrà parlare aNapolitano con una solav o c e . P r o p o r z i o n a l e ?Maggioritario? Con o senzacollegi? Oppure un sistemamisto? Decidetelo subito. Eall'unanimità. Di fronte alpaese. Altrimenti, quandosaremo al dunque, a fare festasarà solo il "poroco”.
Ora di Punta
dI StefAno CLeRICI
Dopo la nascita del nuovo partito (o movimento) di Fini
AI LETTORI
in edizionestampabilenon vienepubblicatola domenicae il lunedì
Il sito invecevienecostantementeaggiornato7 giorni su 7
l’Altroquotidiano
La ‘ndrangheta si fa semprepiù aggressiva, minacciosae spregiudicata. L’altranotte ha fatto trovare neipressi del palazzo di giusti-zia di Reggio Calabria (comemostra la foto) un bazooka(fuori uso, ma efficace alloscopo di lanciare un mes-saggio intimidatorio) prean-nunciato con una telefonatanella quale si diceva che eradestinato al capo dellaProcura, Pignatone. Ungesto che fa seguito ad altri,prima c’era stato quellocontro il procuratore gene-rale ed aveva suggerito l’ini-ziativa promossa dalQuotidiano della Calabriacon un grande corteo sfilatosabato 25 settembre per lestrade di Reggio.
Altre notizie a PAG. 3
''Non sappiamo cosa c'e' die-tro l'angolo. Io spero che ilgoverno arrivi a fine legislatu-ra, ma dobbiamo tenercipronti ad eventuali sorprese''.Gianfranco Fini taglia le cimeche ancora tengono i 'futuri-
sti' ancorati al progetto poli-tico del Pdl, da' una piegaturaancora piu' netta alla rottatracciata a Mirabello e con-fermata un attimo dopo ilvoto di fiducia al governo.''Far nascere un nuovo sog-
getto politico e' ineludibile. Enon sara' una An in piccolo,ma un Pdl in grande'', li spin-ge in avanti verso il partito,che oggi entra in gestazione evedra' la luce, dopo la tappaintermedia della conventiondi Perugia a novembre, nellaseconda meta' di gennaio conl'Assemblea Costituente aMilano. I finiani si chiudonoper tutto il pomeriggio nellenobiliari stanze di PalazzoSerlupi Crescenzi, sede diFareFuturo. E dalle parole delleader capiscono subito cheha poco senso attardarsi indistinguo terminologici.''Meglio parlare di movimen-to di opinione organizzatoche di partito'', abbozza unsuggerimento il moderatissi-mo Silvano Moffa. Fini con-corda, ma e' chiaro a tutti chedi partito si parla e che si puòandare verso scenari diversi.Lo dice in chiaro il capogrup-po Italo Bocchino: ''Se qual-cuno vuole portare il paese alvoto, si puo' discutere di cam-biare la legge elettorale, per-che' su questo non c'e' un vin-colo di coalizione. E sulleregole si possono anche farealleanze spurie con il centro-sinistra''.''La legge elettorale cosi' come
e' a me non piace. Cominciamoa discuterne, a ragionare sullaposizione da prendere'', diceFini agli otto finiani che resta-no piu' lungo a parlare con lui:Bocchino, Viespoli, Briguglio,Granata, Della Vedova, Menia,Moffa e Urso, i designati alla'segreteria' di Fli (con un possi-bile ruolo di coordinatore perUrso), anche se non si trovanessuno disposto a conferma-re.
‘Ndrangheta contro i giudici
mercoledì
6 ottobre 2010 2VentiquattrOrel’Altroquotidiano
Direttore responsabile: ennio SimeoneRedazione tel. 06 86293192
Indirizzo e-mail: [email protected]
Editrice: GeCeM (Gestione Cooperativa Editoria
Multimediale) - Presidente:Stefano ClericiSede legale: Via Aldo Sandulli 45, Roma
Registrazione del Tribunale Roma n..343/08
del 18 settembre 2008 - Registrato al ROC
Partita Iva 09937731009
l’Altroquotidiano
L’OnOmasticO Bruno
San Bruno nato in Germania nel 1030 e vissuto poi tra il suopaese, la Francia e l'italia, dove morì nel 1101, Bruno oBrunone, professore di teologia e filosofia, sceglie ben presto lastrada della vita eremitica. in Calabria nella Foresta della torrefonda una nuova comunità. più tardi, a poca distanza, costruiràun altro monastero per la vita comunitaria.
accadde Oggi 1799: Castricum
il 6 ottobre 1799 nella battaglia di Castricum una coalizionefranco-olandese sconfigge la coalizione anglo-russa durante ilperiodo della Seconda rivoluzione.
Il pm di Milano che coordina l'inchiesta sul fallitoagguato al direttore di Libero, Maurizio Belpietro,ha effettuato un sopralluogo nel palazzo dove abitail giornalista. Era presente anche il caposcorta diBelpietro. Il poliziotto, che per ora risulta vittima diun tentato omicidio, ha simulato quanto avvenutosulle scale dello stabile. Il primo a varcare il porto-ne per far ritorno nella sua abitazione, intorno alle22 di lunedì, è stato il padrone di casa, accompagna-to dalla tutela, Poi, intorno alle 22.30, è arrivato ilpm Pradella, Presente il caposcorta di Belpietro,Alessandro N. E un agente che ha finto di essere ilpresunto aggressore.
E' solo un'influenza", le avevanoassicurato i medici dell'ospedale diPutignano, nel Barese. Poco più diun mese dopo, però, AntonellaMansueto, 22 anni, è morta. Lacausa del decesso è una "cancrenaconseguente a una trombosi pershock settico". La famiglia dellagiovane ha denunciato l'accadutoalla Procura che ha aperto un'in-chiesta. Se i medici avessero rico-nosciuto la setticemia, spiega unaperizia dell'accusa, Antonellasarebbe ancora in vita. La ragazza,una studentessa di Farmacia, eraentrata in ospedale per asportareuna cisti al coccige, un interventoconsiderato banale. Il decorso postoperatorio, racconta il Corrieredella Sera, sembrava tranquillo.Poi, invece, la ferita è peggiorata."Il chirurgo Aldo Calò, che l'ha ope-rata, diceva che il suo operato nondoveva essere messo in discussio-ne", si legge nell'esposto allaProcura. Due mesi dopo l'opera-zione le condizioni di Antonellaprecipitano. La febbre arriva a 42,ma il medico di guardia assicura:"Solo influenza". In realtà si trattadi setticemia diffusa. La ragazzaviene ricoverata all'ospedale diNoci, dove i medici si rendonoconto della gravità della situazione.Al nosocomio di Acquaviva delleFonti si tenta il tutto per tutto evengono amputate le gambe e ledita delle mani della giovane.Quattro giorni dopo Antonellamuore. 2Voglio che una cosa cosìbrutta non accada a altri", ha dettola madre di Antonella.
Sopralluogo a casadi Belpietro
MilaNo
Dopo aver investito la Liguria, l'ondata di maltempo si èabbattuta sulla Toscana. Tre donne cinesi sono morte aPrato a causa delle forti piogge. I corpi delle vittime sonostati recuperati dai vigili del fuoco all'interno di un sotto-passo che era stato invaso dall'acqua. Squadre dei vigilidel fuoco, della Provincia di Firenze e del volontariato diprotezione civile sono intervenute la notte scorsa anchenella piana fiorentina, nel Mugello e nell'empolese inseguito ad allagamenti. Al momento si registrano precipi-tazioni abbondanti. La sala operativa della ProtezioneCivile monitora costantemente la situazione. E il maltem-po si dovrebbe spostare tra oggi e domani nel sud dellapenisola.
La polizia francese ha arrestato , indue distinte operazioni, 12 personesospettate di legami con l'estremi-smo islamico. Nella prima opera-zione arrestate tre persone, due aMarsiglia e una a Bordeaux, i cuinomi erano stati trovati addossoall'algerino arrestato sabato aNapoli. Altre nove persone sonostate fermate invece a Marsiglia eAvignone: questi arresti non sonocollegati con gli altri tre. Nellaseconda operazione, sequestratearmi e numerose munizioni. Leoperazioni riguardano gli avvisigiunti lunedì dalla Fox che hannospiegato che la Francia con l’Italia eil Belgio rappresentano un bersa-glio per i terroristi.,
“Gli obiettivi sul 2010 saranno assolutamente centrati". lo hadetto il ministro dell'Economia Giulio tremonti nel corso diun'audizione in parlamento riferendosi agli obiettivi di finanzapubblica. E ha aggiunto: Si potrebbero creare "scenari avversiin altre parti d'Europa ma non in italia". Concludendo: "Non cipuò essere crescita senza stabilità dei conti. Non esiste scelta trarigore e crescita".
Sottopasso allagatotre donne morte
MaltEMpo a prato
Arrestati in dueoperazioni12 sospetti terroristi
FraNCia Giulio: “Centreremo gli obiettivi”
Confondonosetticemia perinfluenza, muoreragazza a Bari
mercoledì
6 ottobre 2010 3VentiquattrOrel’Altroquotidiano
L'ex trader di SocietéGenerale, Jerome Kerviel, è
stato condannato dal tribunaledi Parigi a cinque anni di pri-gione, di cui almeno tre dascontare senza condizionale, e apagare alla banca francese unrisarcimento di 4,9 miliardi dieuro, pari alla perdita cheaveva provocato all'inizio del2008 con operazioni speculati-ve non autorizzate. L'ex opera-
Condannato per le perdite manager di Societé Generaletore, scrivono i giudici, "haoltrepassato il quadro del suomandato prendendo posizionispeculative all'insaputa dellabanca, e in proporzioni gigan-tesche". Accolta quindi in pienola tesi dell'accusa, che avevarichiesto una pena solo legger-mente più elevata di quellacomminata, cinque anni di cuiquattro senza condizionale. Neiprimi giorni del 2008, l'allora
trentenne Kerviel nel giro diappena due settimane avevaacquisito, senza l'autorizzazio-ne dei superiori, posizioni spe-culative per quasi 50 miliardidi euro (pari a una volta emezzo i fondi propri di SocGen)su futures legati agli indici bor-sistici europei, scommettendosu un rialzo dei mercati.Un’operazione che pagheràcara.
Stato di emergenza in tre comuni dell’ovestdell’Ungheria per una fuga di un derivato di allumi-nio nei pressi di Ajka, che ha causato la morte dialmeno 4 persone, secondo quanto riferisce l’agen-zia Mti. Le autorità hanno spiegato che, la fuga della sostan-za tossica è avvenuta a seguito della rottura di unargine di un contenitore all’aperto di uno stabili-mento di lavorazione dell’alluminio. Masse di allu-mina, fango rosso derivato del prodotto, sono fuo-riuscite lunedì notte inondando due comuni vicinoad Ajka (Ungheria ovest). Il fango, altamente corro-sivo, ha provocato la morte di 4 persone e un centi-naiodi feriti di cui alcuni in modo gravi. Altre settepersone risultano scomparse, i feriti sono stati nelricoverati in ospedale. La protezione civile ha lavo-rato per diverse ore ed è tuttora impegnata a cerca-re di neutralizzare con gesso il fango alcalino.
Fuga di gas tossiciquattro le vittime
la profonda crisi di risultati che sta attanaglian-do il liverpool potrebbe costringere ad uno deipezzi pregiati della rosa di roy hodgson a cercar-si un altro club. Su tutti senza dubbio Fernandotorres e la Juve è già pronta.
Un uomo è morto a Borgo a Mozzano (Lucca)dopo un conflitto a fuoco con una guardia giu-rata. Il malvivente, con due complici, ha tenta-to di rapinare l'ufficio postale del paese. Il vigi-lante, che stava scaricando alcune borse pienedi valori, ha reagito sparando alcuni colpi eferendo a morte uno dei tre. Gli altri due si sonodati alla fuga, ma uno di loro è stato bloccatopoco dopo dai carabinieri. Si tratta di MarcoMarotta, 33 anni, di Roma. Il rapinatore avevasparato con una scacciacani. Il terzo complice,come detto, è riuscito a sfuggire alla catturaallontanandosi a bordo di una Fiat Panda.Diversi i posti di blocco per rintracciarlo.
Fallito colpo alle postefinisce in tragedia: ucciso rapinatore
Il nuovo incidente probatorio chiesto dal-l'accusa nell'indagine sul delitto di ElisaClaps sarebbe nato al termine di uno scon-tro tra gli inquirenti e il perito nominatodal gip di Salerno. Secondo il professoreVincenzo Pascali che ha analizzato i repertitrovati nel sottotetto della Chiesa dellaTrinità di Potenza sarebbe esclusa la pre-senza dell'indagato, Danilo Restivo. I pmhanno giudicato la perizia piena di "censu-re varie, in taluni casi gravi". Alla luce ditali rilievi, i pm Rosa Volpe e LuigiD'Alessio hanno chiesto al gip di disporre,con un secondo incidente probatorio.
Elisa Claps, scontrotra periti, chiesto nuovoincidente probatorio
lUCCapotENza
UNGhEria
reds in crisi, torresverso la Juventus
CalCio
CoSE Di qUESto MoNDo
Un bazooka è stato trovatodalla polizia davanti altribunale di reggio Calabria,dopo una telefonata anonimain cui è stato minacciato il pro-curatore di reggio, Giuseppepignatone. Subito dopo il ritro-vamento dell'arma, la poliziaha avviato l'esecuzione di 250perquisizioni nei confronti diaffiliati a cosche della 'ndran-gheta. Nell'operazione sonostati impiegati oltre 750 trapoliziotti, carabinieri e finan-zieri. Secondo quanto appresofinora, il bazooka sarebbe statotrovato dopo una telefonataanonima al 113 partita da unacabina pubblica. la cabina ègià stata individuata: si trovanelle vicinanze del Consiglioregionale della Calabria e sulposto si sono recati gli agentidella polizia scientifica, chehanno effettuato accertamenti.Dopo i successivi esami èstatopoi accertato che il bazooka erainoffensivo. l'arma, infatti,secondo quanto hanno riferitogli investigatori, era monousoe poiché era già stata utilizzataaveva perso la sua potenzialitàoffensiva. resta, comunque,senpre alta la tensione nellacittà dello Stretto.
Fatto trovarebazooka davantial tribunale
rEGGio CalaBria
mercoledì
6 ottobre 2010 4argOmenti
l’Altroquotidiano
le arringhe dei tre pubblici ministeri
“Perché l’addella Thyssenva condannato”
A Torino la città aspetta paro-le chiare sulle cause della tra-gedia della Thyssen. Era il 6dicembre 2007 quando inquella tragica notte settelavoratori perirono a causa diun incendio scoppiato sullalinea 5 dello stabilimento, cheproduce acciai speciali. Il procuratore RaffaeleGuariniello ha iniziato la suaarringa conclusiva all'udienzadel processo con cui si apre lafase finale del dibattimento.La proprietà della fabbrica el'amministratore delegatoHarald Espenhahn, sonosotto accusa per omicidiodoloso.È durata circa 5 ore la primaudienza dedicata alla requisi-toria dei tre pm, RaffaeleGuariniello, Laura Longo eFrancesca Traverso. Dopo un'introduzione diGuariniello, la parola è passa-ta al sostituto procuratoreLaura Longo che ha illustratole condizioni dello stabili-mento di corso ReginaMargherita al momento dellatragedia: nella esposizionedei fatti ha puntato il ditocontro l’azienda, chiedendo-si: “Come mai uno stabili-
mento che rientrava nellacategoria di industrie ad altoera sprovvisto di certificatoantincendio?”
La proprietà dell’azienda,evidentemente, aveva abban-
no solo l'omissione dolosa dicautele ma anche cheEspenhahn, l’AD, avevaaccettato il rischio, che nonpoteva nutrire alcuna concre-ta fiducia che gli incendi nonsi verificassero. Lui avevadecretato la morte dello sta-bilimento di Torino e avevaabbandonato lo stabilimentoe gli operai a se stessi - haaggiunto - il procuratore ".Presenti al processo moltifamiliari delle vittime,asso-ciazioni dei caduti sul lavoro,sindacati.Graziella Rodinò, madre diRosario, una delle vittime delrogo, si è augurato il massimodella pena per gli imputati."Anche se con gradi diversi -ha affermato - c'è stato lamanovra di far dire il falso aitestimoni. I tedeschi avevanoil potere decisionale ai massi-mi livelli, ma a vedere in chesituazione era la fabbricasono stati gli italiani. In pri-gione devono finire, almenoper un po'. I veri condannati restiamonoi, per tutta la vita. Nessunoci riporterà a casa figli, fratel-li, mariti”, ha concluso.
donato la fabbrica torinesegià da alcuni anni: lì nonvenivano effettuati interventidi manutenzione da tempo. “Quelle condizioni di degradodegli impianti non dimostra-
dI GIULIAno PennACChIo
I pm Guariniello, Longo e traverso durante una pausa
Plurimandato assicurativo: sì a un’indaginedI GIovAnnI MettI*
Il Sindacato Nazionale Agenti diAssicurazione (SNA) condivide le argo-mentazioni e le preoccupazioni espressedal presidente dell’Autorità Garante per laConcorrenza ed il Mercato, AntonioCatricalà, nell’audizione del 29 settembre2010 presso la X Commissione IndustriaCommercio e Turismo del Senato dellaRepubblica. Nelle posizioni dell’Authorityritroviamo molte delle tesi e delle posizio-ni sostenute dagli agenti assicurativi esiamo certi di aver contribuito in manieraconcreta alla maggiore consapevolezza suigravissimi problemi che affliggono il mer-cato assicurativo e penalizzano gravemen-te i consumatori.Infatti da tempo, in varie sedi, parlamen-tari e convegnistiche, lo SNA ha denuncia-to sia le criticità di livello strutturale cheimpediscono una reale e concreta concor-renza del mercato assicurativo in Italia,
sia i fattori di tipo congiunturale chehanno portato ad un incremento smisura-to ed intollerabile delle tariffe nellaRcauto.Da questo punto di vista sono pienamentecondivisibili i timori manifestatidall’Authority sul possibile comportamen-to elusivo dell’obbligo a contrarre perpe-trato dalle compagnie per mezzo di tarif-fazioni volutamente eccessive, soprattuttonel Meridione d’Italia, così come le per-plessità su una comparazione dei prodottibasata esclusivamente sulla componenteprezzo, senza che sia posta la dovutaattenzione ai contenuti contrattuali dellediverse polizze, a volte estremamente dif-formi tra di loro e di conseguenza allareale tutela del bisogno di sicurezza pro-veniente dai consumatori.Sottolineiamo che solo una piena applica-zione della Legge 40/2007 sull’abolizionedegli obblighi di esclusiva nei mandati
agenziali potrà consentire il completodispiegarsi dei benefici effetti della nor-mativa sulla concorrenzialità del settore,per adesso ancora soltanto potenziali. E’inutile permettere agli agenti di rappre-sentare più imprese, se le compagniegeneraliste si rifiutano di rilasciare man-dati aggiuntivi e ostacolano con ognimezzo le proprie reti nell’attuazione delplurimandato. Solo il vero rispetto diquanto prescritto dalla legge può far sì chegli agenti esprimano appieno il proprioruolo di consulenti autonomi a tuttotondo rispetto alle esigenze degli assicura-ti. Ci rendiamo, pertanto, completamentedisponibili a collaborare ad una eventualeindagine Antitrust sull’oggettiva applica-zione del plurimandato, unica realegaranzia di una vera concorrenza nel set-tore auto e in generale nel mercato assicu-rativo italiano.
*Presidente nazionale SNA
mercoledì
6 ottobre 2010 5argOmenti
Le aziende energetiche parte-cipate dalla pubblica ammini-strazione continuano la con-quista della clientela.AceaElectrabel, la municipaliz-zata dell'energia partecipatadal comune di Roma, ha inizia-to la sua campagna di telemar-keting per provare a acquisirel'assenso a passare dal servizioa maggior tutela al cosiddettomercato libero. In questi giornici giungono le segnalazionitelefoniche di utenti preoccu-pati dell'entita' delle bollette.Da indagini effettuate sul sitodell'AceaElectrabel non abbia-mo trovato alcun riferimentoalle attuali tariffe in vigore ne' aquelle che dovranno essereapplicate da gennaio 2011,rimandando l'informazione alsito dell'Autorita' per l'energiaelettrica e il gas. Alcuni utenti cisegnalano, infatti, che l'offertanon consente adeguati con-fronti con le proprie attuali
l’Altroquotidiano
Nella conquista dei clienti
condizioni contrattuali e quelleprospettate, in assenza di unachiara descrizione delle stessecondizioni, come previsto dalCodice di condotta commerciale della stessaAceaElectrolabel. Del proble-ma abbiamo interessato sial'Autorita per l'energia elettricae il gas che l'Antitrust.
*segretario Aduc
Scarsa informazione dalle società elettriche
dI PRIMo MAStRAntonI*
Adua Villa dà l’impressione che il suoobiettivo sia apparire, essere famosa,farsi notare e, possibilmente, ammirarediventando un modello da imitare. Il suosogno è l’esclusività, poter ostentare clas-se, stile, signorilità, conoscenza e culturacondite da sguardi pseudo-affascinanti esorrisi pseudo-ammaliatori che vagheg-giano con voluttà un’appartenenza aduna pseudo-élite. Purtroppo classe esignorilità sono qualità innate non auto-certificabili. Chi ne gode non le nominamai e non ne fa vanto. Ci sono o non cisono; denaro e notorietà non contano.Quelli come lei (i “vorrei ma non sono”)hanno l’istinto e il bisogno irrefrenabiledi autoreferenziarsi, sfoggiando le loroconoscenze, proponendosi come maestridi vita, eleggendosi arbitri del cosa è ilbello e del cosa è chic. Pensano che ciòbasti a camuffare la loro antropologicaordinaria volgarità ma, dato che questa,per usare le parole di Massimo Fini, èproprio “il non stare nei propri panni”, si
finisce per metterla ancor più in eviden-za. Lo si poteva notare nelle sue compar-sate televisive e lo si può leggere negliarticoli in cui ciarla di vino nell’inserto“Libero Gusto” del sabato, curato daCarlo Cambi. Dalla loro noiosa lettura sipuò apprendere (in ordine cronologico)che è appassionata di opera, che frequen-ta ambienti vip holliwoodiani, che non siperde gite in barca in mete esclusive, cheindossa mutande e intimo di seta, che vaa Saint Tropez in negozi danarosi e festein piscina, che è esperta di sigari, cheadora i “bigini” di epica classica, checonosce gli orologi preziosi. Tutta unaserie di informazioni che al lettore inte-ressato non potrebbero fregare di meno,per poi arrivare, in poche righe finali, aparlarci in modo imbarazzante del vinodella settimana. Ci tiene molto ogni volta ad accreditare lesue opinioni facendoci sapere quantevolte ha bevuto un vino e quanti ne abbianella sua fornitissima cantina, quasi che
le sue valutazioni altrimenti non sarebbe-ro abbastanza autorevoli e condivisibili. Ilfatto è che lei dà l’impressione di nonamare il vino, il vino (lo abbiamo già scrit-to) è un mezzo come un altro per appari-re per affermare il proprio ego e fare gos-sip. Indossare abiti firmati non vuol direessere eleganti, guidare una fuoriserienon vuol dire essere bravi piloti, assaggia-re grandi vini non è sufficiente per defi-nirsi ottimi bevitori. Eppure i media ledanno tanto spazio.Non c’è da sorprendersene in una societàmodernista: massificata e massificantesono pochi i veri enofili che amano erispettano il vino. Molti di più coloro checonsumano vini costosi con ignoranza efatuità, solo per affermare il loro status dibenestanti dal portafoglio gonfio e appa-gare la loro vanità appoggiando sul tavoloetichette famose. Adua Villa è il loro mèn-tore: una volgar chic che piace ai volgarsnob. Elai
Se sui giornali e in tv si parla di vino in “volgar chic”
Gli italiani bevono una media di 195 litri a testaall’anno di acqua minerale (primi in Europa eterzi nel Mondo), dalle fonti alla tavola il tra-sporto dell’acqua mette in movimento nelnostro paese ogni anno qualcosa come480.000 tir (messi uno accanto all’altro forma-no una fila di 8000 km), ogni italiano consumain media al giorno 237 litri d’acqua. Numeriimpressionanti da cui parte la nuova campagnaconsumerista perfettamente in linea con l’im-pegno ambientale di Coop e assolutamenteinnovativa nei contenuti, tanto più se a presen-
tarla è la prima catena della grande distribuzio-ne italiana. Un dossier scientifico, un depliantinformativo, uno spot istituzionale che saràpresentato in anteprima domani a Milano inuna conferenza stampa e negli oltre 1440 puntivendita uno “scaffale parlante”. Interverranno Vincenzo Tassinari presidente
Consiglio di Gestione di Coop Italia (Consorzionazionale per gli acquisti e le politiche di mar-keting) e Aldo Soldi presidente Ancc-Coop(Associazione Nazionale Cooperative diConsumatori-Coop).
parte la campagna Coop “acqua di casa mia”
Così in giugno veniva pubblicizzata un’iniziativa Acea
mercoledì
6 ottobre 2010 6tribuna
Giovedi pomeriggio si discuteràalla Camera l’interpellanza urgenteche con la onorevole Angela Napolie altri 30 deputati (Pd-Idv-Fli)abbiamo presentato al governo suimisteri di Reggio Calabria all’indo-mani delle bombe alla procura edelle recenti minacce della ‘ndran-gheta. Chiederemo al Ministrodegli Interni di dirci tutta la veritàsu quanto accade a Reggio Calabriada alcuni mesi. E di riferire sulruolo inquietante di agenti deiServizi segreti sul territorio e sul-l’intreccio tra politica e criminalità.Chiederemo informazioni anche sualcune indiscrezioni di stampa supresunti rapporti di amicizia tral’allora sindaco Scopelliti e alcuniambienti reggini. E chiederemonotizie sull’ultima vile minaccia aPignatone.Ecco il testo della interpellanza: «I fatti e i “misteri” di ReggioCalabria rischiano di condizionarela vita civile e democratica dell'inte-ra regione; l'attentato al procurato-re generale presso la corte d'appel-lo di Reggio Calabria è sconcertan-te e mette in luce il tipo di impegnoche il Governo garantisce nell'offer-ta di beni pubblici essenziali comela giustizia nel Mezzogiorno. IlGoverno, ad avviso degli interro-ganti, si è dimostrato non in gradodi proteggere adeguatamente ilprocuratore generale dopo ben dueattentati, mentre la magistraturacalabrese è privata dei mezzi piùelementari per poter funzionare:manca perfino la benzina ai mezzidi servizio, non sono utilizzabili glistrumenti di lavoro quotidiano,l'organico delle procure risulta sco-perto al 60 per cento, le Forze del-l'ordine non sono messe nelle con-dizioni di agire, tutte le promessefatti e gli impegni presi in tal sensodal Governo risultano al momentoinevasi.La Regione Calabria nella prece-dente legislatura si era dovuta per-fino fare carico di un interventofinanziario di 5 milioni di euro perfare fronte a delle urgenti necessitàdelle forze dell'ordine e della sicu-rezza. A Reggio Calabria non è chiaro ilruolo dei servizi segreti che, a senti-re autorevoli magistrati (si vedanole dichiarazioni alla stampa diCisterna) e importanti giornalisti
l’Altroquotidiano
Calabria. Dopo il bazooka contro il pm
(Galullo del Sole 24 ore), sono sem-pre presenti a vario titolo nellevicende di snodo della città dalruolo avuto nelle elezioni comunalidel 2002 e riportato nelle inchiestegiudiziarie, alla vicenda del tritolo apalazzo San Giorgio, alle vicende diquesti giorni. La vicenda del presunto attentatoall'allora sindaco Scopelliti non èmai stata chiarita, mentre le crona-che giudiziarie nonché esplicitireportage giornalistici, mai conte-stati, evidenzierebbero rapporti elegami di amicizia tra lo stesso edesponenti della criminalità orga-nizzata. Il clima torbido venutosi a creare inquesti anni cerca di mettere sullostesso piano lettere anonime, chepuntualmente arrivano quandoserve distogliere l'attenzione daaltro, bombe e minacce vere. Tutto ciò premesso, chiediamo disapere:- cosa intenda fare il Governo, perquanto di competenza, per far lucesugli inquietanti fatti che accadonoa Reggio Calabria, dal ritrovamen-to su segnalazione dei Servizi deltritolo a palazzo San Giorgio, allebombe presso la corte d'appello diReggio Calabria e davanti all'abita-zione privata del procuratore gene-rale; -quali misure intenda adottare perproteggere adeguatamente i magi-strati esposti nella lotta alla crimi-nalità; -cosa intenda fare per coprire l'or-ganico delle procure e dei tribunalicalabresi e per dotare la magistra-tura, le Forze dell'ordine e istituzio-ni impegnate nella quotidiana lottaalla criminalità organizzata deimezzi finanziari e strumentalinecessari all'affermazione delloStato di diritto». L’interpellanza reca le firme deideputati Laratta, Angela Napoli,Barbato, Andrea Orlando,Giachetti, Motta, Losacco,Mattesini, Laganà Fortugno,Esposito, Oliverio, Misiani,Berretta, Grassi, Agostini, MarcoCarra, Lo Moro, Cesare Marini,Bellanova, Capano, Trappolino,Villecco Calipari, Minniti, Siragusa,Tullo, Razzi, Zazzera, Messina,Cambursano, Di Stanislao,Scilipoti, Misiti, Servodio.
Franco laratta
Vogliamo chiarezzasui misteri di Reggio
Il Nobel a Edwards:opposte reazioniIl lupo perde il pelo ma non il vizio.Vecchio detto ma sempre valido.L'occasione per confermare il pro-verbio ci viene dalla posizione dallaChiesa cattolica che, per bocca delpresidente della PontificiaAccademia per la Vita, IgnacioCarrasco de Paula, ha "condanna-to" l'attribuzione del premio Nobela Robert Edwards, noto per glistudi sulla fecondazione in vitro.C'e' commercio di ovociti, si dichia-ra. Come dire che l'inventore delmotore a scoppio e' responsabiledegli incidenti automobilistici. Ilconflitto tra Scienza e Chiesa catto-lica e' antico e il "vizio" di quest'ulti-ma di entrare a piedi uniti sullapalla persevera, oggi come allora.Galileo docet. Non possiamo cheringraziare tutti coloro che si dedi-cano allo studio e alla ricerca scien-tifica. Grazie, Edwards.
primo Mastrantoni
* * *Grande vittoria della scienza sul-l’oscurantismo cattolico, hannoesultato laici e laicisti all’indomanidell’assegnazione del premio Nobelper la medicina assegnato al prof.Robert Edwards. In realtà al padredella fecondazione in provetta, imassoni di Stoccolma avrebberodovuto assegnare ben altri premi.Se è vero che la medicina cura lepatologie, che ci azzecca la feconda-zione in vitro con la cura dell’infer-tilità? Ha dunque senso aver asse-gnato un Nobel per la medicina adun alchimista che ha giocato a fare
Dio, ma che non ha affatto risolto lecause della sterilità né dal punto divista patologico, né epidemiologi-co? Come ha precisato il Presidentedella Pontificia Accademia dellaVita mons. Ignaco Carrasco dePaula, lo scientista Edwards “è lacausa del mercato di milioni di ovo-citi, degli embrioni abbandonatiche finiranno per morire e dellostato confusionale sulla procreazio-ne assistita con figli nati da nonne omamme in affitto”. Verità, logica,buon senso e onestà intellettualeavrebbero consigliato che al novel-lo Frankestein venisse assegnato lostesso premio che avrebbe senz’al-tro conseguito il dottor Mengele seil nazismo non fosse stato sconfitto.Come spiegare che il comitato diStoccolma abbia ignorato che l’ap-plicazione della selezione innatura-le della specie tramite fecondazionein vitro è una pratica nazista darwi-nista che disattende qualsiasi pro-blematica di ordine etico e che ridu-ce l’uomo da soggetto a oggetto?Semplice: quando si rimuove ilconcetto di Padre Creatore dal-l’orizzonte umano, l’uomo si accecadi superbia sino al punto di crederedi essere Dio. Peccato sia soloun misero mortale! Che altro sono l’illuminismo, ilrazionalismo e lo scientismo, senon goffi e tragici tentativi di scim-miottare il Padre Eterno con le con-seguenze che tutti sappiamo? Lasanguinosa storia del novecentoinsegna. E che dire degli orfani chelanguono in qualche freddo istitutonell’attesa di essere adottati, e che“grazie” al premio Nobel il lorosogno mai s’avvererà?
Gianni toffali Verona
La migLiOre deL giOrnO
Giannelli sul “Corriere della sera”
mercoledì
6 ottobre 2010 7Diritti & DOVeri
Accademia del Cuore: talenti con e senza disabilitàEsiste a Roma una speciale realtàsocio-artistica che si chiamaAccademia del Cuore, la qualecoltiva dal 2006 un progetto inte-ressante ed innovativo, il primoin Europa nel suo genere: unirein un percorso formativo profes-sionale della durata di tre anniragazzi con disabilità e ragazzinormodotati. L’impostazioneseguita è quella dell’Accademia dispettacolo, con corsi di danza,recitazione, doppiaggio, regia,musica, canto, fotografia, sceno-grafia, scrittura creativa, teatrobimbi e trucco e parrucco, chenon solo hanno luogo in unastruttura priva di barriere archi-tettoniche, ma beneficiano dispazi pensati e progettati per l’in-segnamento congiunto a persone
tre psicologhe, che si occupanodella sfera più propriamenteemotiva e relazionale. A partire da quest’anno accade-mico, che sta per iniziare, duesono i percorsi didattici: dai 7 a 15anni di età e dai 15 anni in su.Per chi volesse saperne di più:Accademia del Cuore Onlus, viaU.Amaldi 8, Roma, tel./fax0 6 / 5 4 1 3 7 5 5 ,i n f o @ a r t e n e l c u o r e . i t ,www.artenelcuore.it.
f. f.
“Preti sul lettino”: anche la Chiesa è in burn out
E’ stato appena pubblicatodalla Giunti Editore un
libro dall’accattivante titolo“Preti sul lettino”. Gli autorisono Giuseppe Crea, sacerdo-te comboniano e psicotera-peuta e Fabrizio Mastrofini,giornalista e psicologo. Il pro-blema denunciato nelle 144
pagine del volume è il burnout di un clero stanco, insod-disfatto e stressato pers o v r a c c a r i c olavorativo. I dati degli psico-terapeuti che lavorano consacerdoti e suore in difficoltàrelazionali riportano comefrequenti alcune criticità:
iperresponsabilità, caricoeccessivo, incompresione daparte degli altri,“mobbing”dei superiori, diffi-coltà nei rappporti coi colla-boratori laici. Gli autori met-tono in evidenza i problemiaffettivi e la scarsa formazio-ne ricevuta dal clero per
affrontarli. In considerazionedi ciò, vengono analizzate leprospettive future e ci si inter-roga sul ruolo di questi fun-zionari del sacro formati avivere una vita separata dallagente, per evitare che il disa-gio dilaghi in problematichepiù gravi come, per esempio,la pedofilia. La soluzione pro-posta è un vocational centerper la formazione permanen-te dei formatori, oltre ad un«centro di primo ascolto» peri preti in difficoltà, con uneventuale sostegno psicologi-co.
Fidalma Filippelli
L’aLtrO sOciaLe
Pubblicato da Giunti Editore un libro sul disagio nel clero L’eVentO
Giunti Editore ha appena pubblicato un libroche denuncia il disagio psicologico del clero inrelazione al ruolo lavorativo. Il burn out, pato-logia a carico delle professioni d’aiuto, nonrisparmia i sacerdoti, soprattutto i missionari.
progetti socio-artistici d’avanguardia
con e senza disabilità. Il principioche sostiene questo progetto èmolto semplice e mutuato dalmondo del volontariato: soloattraverso la reciproca conoscen-za e la condivisione di un’espe-rienza si superano le barriere delpregiudizio. E’ l’incontro di duemondi in una società che li tieneperlopiù separati, ed è un incon-tro destinato a funzionare pro-prio perchè filtrato attraverso unprogetto socio-educativo chenasce da uno scopo e persegueobiettivi pratici. L’AssociazioneAccademia del Cuore vuole infat-ti colmare il vuoto dell’offerta deiservizi a persone con disabilità etalento artistico, in un ambienteche non sia di nicchia bensì inte-grato.
Il progetto dell’Accademia delcuore, sostenuto anche dallaFondazione Vodafone Italia, èstato appoggiato da PosteItaliane, ente che ha voluto ospi-tare le attività didattichedell’Associazione presso locali diproprietà di una delle Società delGruppo, in via Ugo Amaldi 8, inzona Marconi di Roma. Sono presenti nell’equipe di lavo-ro non solo insegnanti e direttoridelle varie discipline artistiche,ma anche un’assistente sociale e
A CURA dI fIdALMA fILIPPeLLI
l’Altroquotidiano
mercoledì
6 ottobre 2010 8Diritti & DOVeril’Altroquotidiano
PreVidenZa
Risponde il dottor AntonIno nICoLo’ Potete inviargli i vostri quesiti direttamente
all’indirizzo e-mail: [email protected] potete telefonargli al numero 388 0554031
ogni giovedi dalle 15 alle 18
invalido deceduto
Che cosa spetta allamadre ottantenne
rateizzazione
Periodi precedentida riscattare
Un mio cugino è deceduto nel2009. Era stato riconosciutoinvalido nel 2005 dall’INPS,con l’attribuzione di un asse-gno di invalidità. Aveva rag-giunto 28 anni di lavorodipendente ed era celibe.Vorremmo sapere se allamadre, di 80 anni ed inabile,spetti per caso una quota dipensione come superstite.Finora non è stata fatta nes-suna domanda, sul presuppo-sto che non le competa nulla.
C. Ricci, Grosseto
la pensione ai superstitipuò spettare anche aigenitori di un assicuratoo pensionato. E’ necessa-rio, però, che ognuno diloro abbia un’età superio-re ai 65 anni, che non siatitolare di altra pensionee risulti a carico del lavo-ratore deceduto alla datadella morte. inoltre, puòessere concessa soltantonel caso in cui non visiano né coniuge né figlisuperstiti o, pure esisten-do, non abbiano titoloalla pensione.
Mia madre, classe 1951, è pensionata di anzianità qualeex lavoratrice dipendente. Nella sua vita lavorativa ha2 periodi di disoccupazione indennizzata, per comples-sivi 8 mesi. Per il diritto alla pensione, tale periodo nonè stato conteggiato, come da normativa. Vorrei chie-derle: quando, nel 2011, compirà 60 anni, potrà faredomanda di ricostituzione della pensione, per far cal-colare quegli 8 mesi ed ottenere un incremento econo-mico?
V. Genova, Padovala risposta è negativa. infatti, l’iNpS non hatenuto conto degli 8 mesi di disoccupazionesoltanto ai fini del diritto alla pensione, ma liha sicuramente presi in considerazione perdeterminarne l’importo. Se ha ancora deidubbi, può recarsi alla Sede che ha liquidato lapensione e far verificare la situazione contri-butiva presa a base del calcolo.
dipendente pubblica
Disoccupazione non conteggiata
Avvertiamo i lettori che alcuniquesiti e relativi pareri vengo-no ripetuti perché riguardanoargomenti che hanno già otte-nuto risposta
Mio marito ha inoltrato all’INPS,lo scorso aprile, domanda di ren-dita vitalizia per riscattare prece-denti periodi lavorativi privi deidovuti versamenti.Telefonicamente, ha saputo che
la domanda è stata accolta e chequanto prima riceverà l’appositacomunicazione. Considerato,però, che l'importo che gli verràrichiesto sarà certamente onero-so, le chiedo se ne è prevista larateizzazione e, in caso positivo,in quale misura.
P. G., Roma
la risposta tranquillizzeràsuo marito. Sì, è prevista larateizzazione dei contributida versare fino ad un massi-mo di 60 rate mensili.
superstiti
I redditi da capitalenon vanno dichiarati
Vorrei sapere quali sono gliadempimenti preliminariobbligatori, previsti dalla nor-mativa, per l’assunzione di unalavoratrice domestica (colf)presso la propria abitazione?Ho paura di sbagliare e divedermi affibbiate delle san-zioni.
B. Serra, Perugia
innanzi tutto è necessariocontrollare la regolaritàdei documenti dell’even-tuale lavoratrice. poi puòprocedere ad effettuarel’assunzione. per essa sus-siste l’obbligo di darecomunicazione alla SedeiNpS competente in basealla residenza del datoredi lavoro. tale comunica-zione ha efficacia anchenei riguardi del Centro perl’impiego e per l’iNail edeve essere effettuataentro le ore 24 del giornoprecedente a quello di ini-zio del rapporto di lavoro.
Figlia disabile
Niente agevolazioniper il padre
Mio fratello ha una figlia disa-bile (invalidità riconosciuta datempo al 100%). E’ nato nelfebbraio del 1954 e lavora,quale dipendente, da gennaio1972. Quando andrà in pen-sione? Sono previste agevola-zioni previdenziali per la suasituazione?
V. Bianco, Torino
purtroppo, non sono pre-viste agevolazioni in ter-mini di pensione (solopermessi dal lavoro inbase alla legge n104/1992). per ottenere lapensione di anzianità, cheè quella per lui più vicina,suo fratello dovrà rag-giungere i 40 anni di con-tribuzione. Maturerà irequisiti, quindi, a genna-io 2012 e, poi, occorreràattendere la prevista fine-stra di uscita (febbraio2013).
Mia zia, insegnante elementarea riposo, è divenuta, dallo scor-so maggio, anche titolare diuna pensione di reversibilità,(circa 1.600 euro mensili).Inoltre, ha una buona disponi-bilità bancaria, nascente ancheda vecchi certificati di depositoe titoli finanziari ben remune-rativi. Paga, come previsto, ladovuta ritenuta fiscale allafonte. Ai fini del cumulo con lapensione, deve denunciare talirendite di capitale all’INPDAP?
G. Marino, Messina
Sua zia può stare tranquil-la. per il cumulo con lapensione ai superstiti nonsi tiene conto dei redditi dicapitale, soggetti a ritenu-ta alla fonte, come interes-si bancari, Bot, CCt e ana-loghi. pertanto non vannodichiarati nemmeno suimodelli reddituali che gliEnti previdenziali invianoperiodicamente.
Per evitare sanzioni
Adempimenti perassumere una colf
Operaio
Pensionato nel 2011ma pensione dal 2012Sono nato il 6 maggio 1954 edho iniziato a lavorare nel mesedi giugno 1971, dapprimacome operaio semplice, edinfine come operaio specializ-zato. I contributi risultanotutti versati, senza interruzio-ne. Manca il servizio militare,che non ho fatto. Quandopotrei andare in pensione?
L. Amato, Foggia
Dovrà raggiungere i 40 annidi contribuzione, a giugno2011, ed attendere la relativafinestra che, per effetto dellalegge 122 del 2010, si aprirà il1° luglio 2012, a 58 anni di età.
CINEguida
Ad occhi chiusidocumentario sul tangol progetto si propone di esplo-
rare, attraverso una detta-
gliata documentazi one ed
analisi, i risvolti sociali, psico-
logici ed esistenziali che il
ballo del tango ha nella
nostra società, ponendo l'ac-
cento sull'esperienza dei
diretti protago nisti grazie alle
storie e alle testimonianze
dei tangueri e delle tanguere,
di chi cioè vive questo ballo
come una componente
essenziale della propria vita,
a cui si affiancheranno le
analisi di importanti studiosi
della contemporaneità
(antropologi, psicologi, socio-
logi..),Seguiremo così
Rossana, giovane artista ita-
liana che grazie al tango
riscatta la sua femminilità,
subendo una reale metamor-
fosi dello spirito.
Incontreremo Nicola, Pietro e
Simonetta, che a passi di
tango riescono a tenere lon-
tane le loro malattie fisiche e
dell'anima. L'intreccio narrati-
vo sarà costellato e impr -
eziosito da voci evolti di
numerosi protagonisti: cono-
sceremo i più impor tanti bal-
lerini argentini in circolazione
(Sebastian Arce Mariana
Montes Cicho Fruomboli
etc...), maestri di tango, stu-
diosi e ricercatori.
(L')Amore buioRegia: Antonio Capuanocon Irene de Angelis,Gabriele Agrio, LuisaRanieri, Corso Salani,valeria Golino, AnnaAmmirati, fabrizio GifuniAlla fine di una domenica di
sole, mare, tuffi e pizza, quat-
tro ragazzini, approfittano dicontinua nellepagine successive
InceptionRegia: Christopher nolan con Leonardo di Caprio,Marion Cotillard, ellenPage, Cillian Murphy,Michael Caine,Dom Cobb (Leonardo Di
Caprio) è un abilissimo ladro,
il migliore al mondo quando di
tratta della pericolosa arte
dell'estrazione: ovvero il furto
di preziosi segreti dal profon-
do del subconscio mentre si
sogna, quando la mente è al
massimo della sua vulnerabi-
lità. Le abilità di Cobb ne
hanno fatto un giocatore di
primo piano nel pericoloso
mondo dello spionaggio indu-
quotidianol’Altro
SUPPLeMento
Film in programmazione
Irene, anche lei adolescente.
Uno di loro, Ciro 16 anni, la
mattina dopo va a denuncia-
re sé e gli altri. Vengono con-
dannati a due anni di reclu-
sione. Quei due mondi, così
opposti e diversi, finiranno
coll’attrarsi, incontrarsi, fon-
dersi. Irene e Ciro, da lonta-
no (l’uno dal carcere di
Nisida, e l’altra dalla casa
meravigliosa dove vive con
la famiglia in una delle zone
belle della città), quasi senza
accorgersene, lentamente
cominceranno un irresistibile
avvicinamento.
Benvenuti al SudRegia: Luca Miniero con Claudio Bisio,Alessandro Siani, Angelafinocchiaro, valentinaLodovini, nando Paone,Giacomo RizzoAlberto (Claudio Bisio),
responsabile dell'ufficio
postale di una cittadina della
Brianza, sotto pressione
della moglie Silvia (Angela
Finocchiaro), è disposto a
tutto pur di ottenere il trasfe-
rimento a Milano. Anche fin-
gersi invalido per salire in
graduatoria. Ma il trucchetto
non funziona e per punizione
viene trasferito in un paesino
della Campania, il che per un
abitante del nord equivale a
un vero e proprio incubo.
Rivestito di pregiudizi,
Alberto parte da solo alla
volta di quella che ritiene la
terra della camorra, dei rifiuti
per le strade e dei "terroni"
scansafatiche. Con sua
immensa sorpresa, Alberto
scoprirà invece un luogo
affascinante, dei colleghi
affettuosi, una popolazione
ospitale e un nuovo e grande
amico, il postino Mattia
(Alessandro Siani).
fratelli in erba Regia: tim Blake nelsoncon edward norton,Melanie Lynskey, SusanSarandon, Keri Russell,Maggie Siff Quando Bill Kincaid riceve la
notizia dell'assassinio del
suo gemello Brady, morto in
un affare di droga andato
male, lascia il suo posto di
professore di Filosofia
Classica alla Brown
University e torna al suo
paese nativo, nel rurale
Oklahoma. Al suo arrivo si
rende conto che i racconti
sulla morte di suo fratello
sono "alquanto esagerati" e
presto si trova coinvolto in
uno dei complotti di Brady.
Giacomo Rizzo, Claudio Bisio, Angela finocchiaro,Alessandro Siani e valentina Lodovini in unascena di “Benvenuti al Sud”
iiCineguiDal’Altroquotidiano
striale, ma lo hanno reso un
fuggitivo ricercato in tutto il
mondo, costretto a lasciarsi
alle spalle tutto ciò che ha
sempre amato. Ma ora Cobb
ha una chance di redenzione:
un ultimo lavoro potrebbe
restituirgli la sua vita, ma solo
se riuscirà a rendere possibile
l'impossibile.
Innocenti bugieRegia: James Mangoldcon Cameron diaz, tomCruise, Peter SarsgaardUna solitaria casalinga della
provincia americana
(Cameron Diaz) vede la sua
vita sconvolta dopo aver par-
tecipato ad un apputamento
al buio con quella che si rive-
la una super-spia internazio-
nale (Tom Cruise) che la con-
duce in un pericoloso viaggio
intorno al mondo per proteg-
gere un'invenzione che
potrebbe rivelarsi la chiave
dei problemi energetici del
pianeta.
La pecora neraRegia: Ascanio Celestinicon Giorgio tirabassi,Luisa de Santis, Barbaravalmorin, Maya Sans"Il manicomio è un condomi-
nio di santi. So' santi i poveri
matti asini sotto le lenzuola
cinesi, sudari di fabbricazione
industriale, santa la suora che
accanto alla lucetta sul como-
dino suo si illumina come un
ex-voto. E il dottore è il più
santo di tutti, è il capo dei
santi, è Gesucristo". Così ci
racconta Nicola i suoi trenta-
cinque anni di "manicomio
elettrico", e nella sua testa
scompaginata realtà e fanta-
sia si scontrano producendo
imprevedibili illuminazioni.
Nicola è nato negli anni ses-
santa, "i favolosi anni sessan-
ta", e il mondo che lui vede
dentro l'istituto non è poi così
diverso da quello che sta cor-
rendo là fuori – un mondo
sempre più vorace, dove l'uni-
ca cosa che sembra non
potersi consumare è la paura.
La vendetta di Kid Regia: Brad Peyton
Regia: Ugo fabrizio
Giordanicon enrico Brignano,
Giorgio Panariello, Laura
torrisi, Cecilia dazzi,
Michela Quattrociocche,
elena Russo, Maurizio
Casagrande, Walter
Santillo, daniele La Leggia,
fioretta Mari, Ludovica
Bizzaglia, hassan Shapi,
Sergio MunizFabio Romano (Enrico
Brignano), è un ottimo vendi-
tore di polizze assicurative si
trasforma in mediocre menti-
tore quando rischia di perdere
il lavoro e non dice nulla a
casa; mamma Franca (Cecilia
Dazzi), è un'eterna insegnan-
te precaria costretta a pren-
dere atto anche della preca-
rietà del suo matrimonio, ma
non ha il coraggio di dirlo al
marito; la figlia Martina
(Michela Quattrociocche), è
reduce da un amore finito;
mentre Giulia, adolescente è
fan di Harry Potter, all'eterna
ricerca del suo primo vero
amore. A chiudere, c'è nonna
Camilla (Fioretta Mari). Con
la scusa di portare tutti in
vacanza Fabio, che odia il
mare, convince i suoi a parti-
re con lui per alla volta del
Mar Rosso...
(La)Solitudinedei numeri primiRegia: Saverio Costanzo
con Alba Rohrwacher, Luca
Marinelli, Martina Albano,
Arianna nastro, tommaso
neri, vittorio Lomartire,
Aurora Ruffino, Isabella
Rossellini, Maurizio
donadoni, Roberto
Sbaratto, Giorgia Senesi,
filippo timi
1984, 1991, 1998, 2007.
Lungo questi anni le vite di
Mattia e Alice scorrono paral-
lele senza mai riuscire a con-
giungersi. Due infanzie diffici-
li, compromesse da un avve-
nimento terribile che segnerà
le fragili esistenze dei prota-
gonisti fino alla maturità. Tra
gli amici, in famiglia, sul lavo-
ro, Mattia e Alice, portano
dentro e fuori di loro i segni
con Chris o'donnell, JackMcBrayer, Carlos Alazraqui,Paul Rodriguez, AlecBaldwin, Michael Clarkeduncan, Joe Pantoliano,Roger Moore, Bette Midler,Malcolm Stewart, Malcolm
Goodwin
Continua il racconto della bat-
taglia tra cani e gatti per il
controllo della Terra. Gli amici
a quattro zampe saranno
impegnati a fronteggiare il
ritorno di Kitty Galore intenta
a progettare la sua vendetta e
la conquista del mondo.
Mangia prega amaRegia:: Ryan Murphycon Julia Roberts, Jamesfranco, Billy Crudup, JavierBardem, Richard Jenkins,viola davis, LucaArgentero, Arlene tur, tuvanovotny, Stephaniedanielson, James SchramLiz Gilbert (Julia Roberts) ha
tutto ciò che una donna
moderna può sognare – un
marito, una casa e una carrie-
ra di successo – ma come
tante altre donne, è insoddi-
sfatta, confusa ed è alla ricer-
ca di cosa effettivamente
desidera dalla vita. Appena
divorziata, trovandosi ad un
bivio, Liz decide di allontanar-
si dal suo mondo rischiando
tutto e, per dare un cambia-
mento radicale alla sua vita,
intraprende un viaggio intorno
al mondo, un percorso per
ritrovare se stessa. Nel suo
viaggio in Italia riscopre il pia-
cere di mangiare; in India
arricchisce la sua spiritualità
e, inaspettatamente, a Bali
ritrova il suo equilibrio interio-
re grazie al vero amore.
MordimiReGIA: Jason friedberg,Aaron Seltzercon Jenn Proske, MattLanter, Chris Riggi,Parodia della saga di Twilight,
Mordimi èuna commedia sulla
rabbia adolescenziale e i film
romantici dei nostri tempi.
Becca, un'adolescente ansio-
sa che non è una vampira, è
incerta tra due ragazzi. Prima
di poter scegliere, deve supe-
rare gli ostacoli creati dal
padre ultraprotettivo, che la
imbarazza trattandola come
una bambina. Nel frattempo,
anche gli amici di Becca vivo-
no i loro problemi sentimenta-
li. Tutti questi legami romanti-
ci arrivano a una conclusione
esilarante durante il ballo sco-
lastico.
niente pauraRegia: Piergiorgio Gaycon Luciano Ligabue, musi-che di Luciano LigabueNiente paura è un film sul-
l’identità nazionale nell'epoca
delle "passioni spente", nel-
l’epoca della crisi radicale
della politica, in senso lato. Il
film racconta - in modo non
ideologico, ma attraverso le
storie personali di uomini e
donne comuni, di persone
conosciute e dello stesso
Ligabue - colonna sonora del
film e "narratore per eccellen-
za" - come siamo e come era-
vamo, in realtà da dove venia-
mo (fine anni Settanta, primi
anni Ottanta, quando si opera
una svolta sia nelle istituzioni
che nel costume) e quale
Paese siamo diventati oggi.
Quella sera dorataReGIA: James Ivory Omar Razaghi è uno studen-
te di origini iraniane diploma-
tosi all'università del Colorado
al quale viene assegnata un
borsa di studio per scrivere la
biografia ufficiale dell'autore
scomparso latino-americano
Jules Gund. Ma, a sorpresa,
la Fondazione Gund nega a
Omar l'autorizzazione alle
ricerche. Su consiglio della
fidanzata Deirdre, il ragazzo
si reca in Uruguay per incon-
trare gli eredi e chiedere
all'esecutore testamentario di
cambiare idea. Ma si ritrova
coinvolto in un vespaio di intri-
ghi, relazioni improprie e stra-
vaganze.
Sharm el Sheikh-Un’estate indimenticabile
MInICRItIChe deI fILM In PRoGRAMMAZIone neLLe SALe
iiiguiDaCinemal’Altroquotidiano
del passato. La consapevo-
lezza di essere diversi dagli
altri non fa che accrescere le
barriere che li separano dal
mondo fino a portarli ad un
isolamento inevitabile ma
consapevole. L'idea del film
nasce dal libro La solitudine
dei numeri primi di Paolo
Giordano, vincitore del pre-
mio Strega 2008.
SomewhereRegia: Sofia Coppolacon Stephen dorff, ellefanning, Chris Pontius,Michelle Monaghan, LauraRamsey, RobertSchwartzman, GiorgiaSurinaJohnny vive a Hollywood nel
leggendario hotel Chateau
Marmont. Se ne va in giro
sulla sua Ferrari e casa sua è
un flusso continuo di ragazze
e pasticche. Totalmente a
proprio agio in questa situa-
zione di torpore, Johnny vive
senza preoccupazioni. Fino a
quando giunge inaspettata-
mente allo Chateau la figlia
undicenne, Cleo (Elle
Fanning), nata dal suo matri-
monio fallito. Il loro incontro
spinge Johnny a riflessioni
esistenziali, sulla sua posizio-
ne nel mondo e ad affrontare
la questione che tutti dobbia-
mo affrontare: quale percorso
scegliere nella nostra vita?
Step-up 3 dReGIA: Jon Chucon harry Shum Jr., AdamG. Sevani, Kylie Goldstein Luke è un ballerino di strada
orfano, impegnato nel dispe-
rato tentativo di non essere
sfrattato dalla sua unica casa:
un vecchio magazzino deca-
dente che è invece il paradiso
di tanti ballerini di strada pro-
venienti da tutto il mondo. Per
farlo lui e la sua crew dovran-
no vincere la World Jam
Competition dove i migliori
ballerini di strada del mondo
si ritrovano faccia a faccia per
decretare chi sia il più forte.
Sulla strada per la vittoria
incontrerà Natalie, una balle-
MInICRItIChe deI fILM In PRoGRAMMAZIone neLLe SALe
rina fantastica ma decisa-
mente misteriosa....
the American Regia: Anton Corbijncon George Clooney, BruceAltman, violante Placido,thekla Reuten, PaoloBonacelli, filippo timi,Irina Björklund, Samulivauramo, Björn GranathSolo ed unico tra gli assassi-
ni, Jack (interpretato da
Clooney) è un esperto arti-
giano. Quando un lavoro in
Svezia finisce in maniera più
cruente di come se lo sareb-
be aspettato, questo
Americano all'estero promet-
te al suo contatto Larry
(Bruce Altman) che il suo
prossimo incarico sarà il suo
ultimo. Jack si ritira nella
campagna italiana, dove si
nasconde in un piccolo pae-
sino sperduto e gode la lonta-
nanza dalla morte. Il suo
compito, come assegnatoli
da una donna belga,
Mathilde, è nella costruzione
di un'arma super letale.
Sorprendendo se stesso,
Jack si rivolge al prete locale
Padre Benedetto e inizia una
relazione amorosa con Clara.
Nell'uscire dalla solitudine ed
oscurità Jack però sta provo-
cando la sorte.
the townRegia: Ben Affleckcon Ben Affleck, Rebeccahall, Chris Cooper La storia racconta di un rapi-
natore di banche, interpretato
da Ben Affleck, che si inva-
ghisce della cassiera di una
banca (Rebecca Hall) che ha
svaligiato, senza sapere che
in realtà questa è anche
l'esca che un agente dell'FBI
ha gettato al ladro per cattu-
rarlo.
Una sconfinatagiovinezzaRegia: Pupi Avaticon fabrizio Bentivoglio,francesca neri, SerenaGrandi, Gianni Cavina, LinoCapolicchio, Manuela
Morabito, erika Blanc,vincenzo CrocittiLino Settembre e sua moglie
Chicca conducono una vita
coniugale serena e senzase-
rie difficoltà. Sono entrambi
soddisfatti delle loro profes-
sioni, lui prima firma alla
redazione sportiva del
Messaggero e lei docente di
Filologia Medievale alla
Gregoriana. L'unico vero
dispiacere che ha accompa-
gnato i venticinque anni di
matrimonio è la mancanza di
figli. Una mancanza che non
ha compromesso la loro
unione ma l'ha al contrario
rinsaldata. L'oggi però, in
modo totalmente inatteso,
presenta loro una grossa pre-
occupazione: Lino da qual-
che tempo accusa problemi
di memoria che mano a
mano si accentuano andando
a compromettere in modo
sempre più evidente il quoti-
diano svolgersi delle sue atti-
vità sia nell'ambito professio-
nale che familiare. Dapprima
sia lui che Chicca decidono di
riderci sopra ma il disturbo si
manifesta sempre più fino a
quando, dopo attenti e appro-
fonditi esami, un neurologo
diagnostica una patologia
degenerativa delle cellule
cerebrali. Inizia così una toc-
cante storia d'amore fra un
uomo che si allontana sem-
pre più dal presente, con la
mente trascinata in infiniti
altrovi, e la sua donna che,
rifiutando qualsiasi ipotesi di
abbandono e qualsiasi ausilio
che la escluda, decide di
stargli accanto nel processo
"regressivo"
Un weekendda bamboccioniRegia: dennis dugancon Adam Sandler, KevinJames, Rob SchneiderTrent'anni dopo il diploma,
cinque amici, vecchi compa-
gni di squadra, si riuniscono
per onorare la scomparsa
dell'allenatore di basket d'in-
fanzia. Con mogli e figli, tra-
scorrono insieme il weekend
del 4 luglio nella casa sul
lago dove anni prima aveva-
no festeggiato la vittoria della
squadra. Ricreando atmosfe-
re del passato, scoprono che
crescere non significa neces-
sariamente diventare adulti.
20 sigaretteRegia: Aureliano Amadeicon Carolina Crescentini,vinicio Marchioni, GiorgioColangeli, MassimoPopolizio, Gisella Burinato,Antonio Gerardi, duccioCamerini, Luciano virgilio,Alberto Basaluzzo, orsettade Rossi, edoardo PesceNovembre 2003: Aureliano,
28enne, precario nel lavoro e
negli affetti, riceve all'improv-
viso l'offerta di partire per
lavorare come aiuto regista
alla preparazione di un film
che si svolge in Iraq, al
seguito della "missione di
pace" dei militari italiani, con
il regista Stefano Rolla.
Aureliano non fa in tempo a
finire un pacchetto di sigaret-
te che si ritrova protagonista
della tragedia dell'attentato
alla caserma di Nassirya del
12 Novembre 2003. E' l'unico
"civile" sopravvissuto di una
strage che ha ucciso ben 19
italiani...
iVguiDaCinemal’Altroquotidiano
Affetti & dispetti(La nana)Regia: Sebastiàn Silva conCatalina Saavedra, Claudia
Celedòn.
La storia di una donna di
bassa statura? Niente di tutto
questo. La nana è una sorta
di "tata" italiana, la colf che
vive con la famiglia, occupan-
dosi sia della casa che dei
bambini. Qui magistralmente
interpretata da una bravissi-
ma e sconosciutissima attrice
cilena (Catalina Saavedra,
non a caso premiata al
Sundance ed a Torino), che
praticamente da sola sostiene
tutto il film, riuscendo a mette-
re tutti in ombra. La pellicola
ha un impianto molto teatrale,
si svolge all'interno delle varie
stanze della villetta di una
famiglia benestante. I dialoghi
sono pochi ed il tutto trapela e
si intuisce dalle espressioni di
questa cameriera, introversa,
scorbutica e dallo sguardo tri-
ste. Un volto spesso in primo
piano che riesce a spiegare
meglio di mille parole stati
d'animo ed emozioni. Vale la
pena darci un'occhiata solo
per vederla all'opera.
AgoraRegia: Alejandro Amenàbarcon Rachel Weisz, MaxMinghella Non è un film contro il cristia-
nesimo ma contro tutti i fon-
d a m e n t a l i s m i .
Sostanzialmente è questa la
chiave di lettura. Un concetto
però non condiviso dalle alte
gerarchie della Chiesa che,
secondo la casa di distribu-
zione, dopo una proiezione
riservata ha avuto reazioni
stizzite di dissenso sul taglio
dato alla pellicola. La vera
panni di un professore univer-
sitario che non riesce a dare
un senso alla vita dopo la
morte del suo compagno per
un incidente stradale.
Discreto esordio alla regia per
il celebre stilista texano che è
riuscito a fare un film con
parecchie imperfezioni, eppu-
re coinvolgente ed emozio-
nante. Libero adattamento del
romanzo di Christopher
Isherwood "Un uomo solo", è
un racconto sull'amore inter-
rotto, sull'isolamento della
condizione umana e l'impor-
tanza dei momenti apparente-
mente insignificanti della vita.
AvatarRegia: James Cameron conSam Worthington,Sigourney WeaverCosa dire di più di quanto non
si sia già sproloquiato su que-
sto film. Gli effetti sono davve-
ro speciali (l'animazione è
splendida, in particolare le
figure dei Na'vi e l'ambienta-
zione di Pandora), la storia
però, per quanto politicamen-
te corretta, è un po' banalotta.
I buoni, i cattivi, l'amore, il
lieto fine, con tanto di pistolot-
to moralistico. Il cattivo è così
cattivo da sembrare una cari-
catura. Già dalle prime scene
si capisce al volo dove andrà
a parare e soprattutto come
finirà. E poi sembra un lungo
déjà-vu. A tratti viene in mente
"Balla coi lupi", "The
Fountain" di Aronofskye (ma
l'albero della vita non è simi-
le?), "Soldato blu", "Il signore
degli anelli", "Apocalypse
Now" e chi più ha più ne
metta. Un consiglio: provate a
vederlo anche nella versione
normale, senza gli occhialini,
nei cinema che non hanno il
3D. I colori sono molto più
vivaci.
Baciami ancoraRegia: Gabriele Muccinocon Stefano Accorsi,vittoria Puccini,Pierfrancesco favino,Claudio Santamaria,Giorgio Pasotti, MarcoCocci, Sabrina
storia della filosofa greca
Ipazia uccisa e fatta a pezzi
dagli integralisti cristiani nel
391 dopo Cristo ad
Alessandria d'Egitto, ha fati-
cato non poco ad uscire in
Italia, suscitando, come era
prevedibile, parecchie pole-
miche. Il ruolo del vescovo
Cirillo, che avrebbe istigato la
congrega dei Parabolani ad
uccidere la scienziata, non è
molto piaciuto, ma secondo il
regista quello che si vede nel
film è solo il 30 per cento del
male che ha fatto l'alto prela-
to.
Alice in WonderlandRegia: tim Burton conJohnny depp, MiaWasikowska, Annehathaway.Spettacolare ed emozionante
Burton. Ancora una volta non
delude, regalandoci una ine-
dita Alice, indipendente,
moderna ed ormai ventenne.
Non più la bambina del Paese
delle Meraviglie, ma una
donna che intraprende un
nuovo viaggio nel
Sottomondo per conoscere il
suo futuro, che non sarà quel-
lo di sposare il viscido e stupi-
do Lord Hamish. Il suo desti-
no è diventare una donna
d'affari. Johnny Depp sempre
all'altezza dei personaggi che
interpreta, anche in questo
caso bizzarro e divertente al
punto giusto nei panni del
Cappellaio Matto. Strepitosa
Helena Bonham Carter (dolce
metà del regista), la tirannica
monarca "capocciona"
Iracondia, dal carattere irasci-
bile ed una certa propensione
a tagliare la testa dei suoi
nemici, che poi lascia soave-
mente galleggiare nel fossato
che circonda il castello.
Amante (L') ingleseRegia: Catherine Corsinicon Kristin Scott thomas,Sergi LopezEpopea tutta al femminile
dove protagonista è una
donna che lotta per affermare
la propria autodeterminazio-
ne. Suzanne vive in una bella
villa nel sud della Francia con
un marito e due figli adole-
scenti. Una esistenza borghe-
se e piena di noia spezzata
dall'incontro con Ivan, rude
operaio spagnolo con qual-
che errore alle spalle, che un
giorno arriva per ristrutturare
lo studio dell'abitazione.
Un'avventura che si trasforma
presto in passione travolgen-
te e vero amore. Il marito,
noto medico della zona molto
attento alle apparenze ed in
procinto di lanciarsi nella car-
riera politica, più che altro feri-
to dall'essere stato scaricato
per un semplice operaio, cer-
cherà in tutti i modi di contra-
stare la liaison, ricorrendo
anche a biechi ricatti. Finale
catartico.
A serious manRegia: Joel & ethan Coencon Michael StuhlbargIl film è ambientato nel 1967
in una comunità ebraica di
una non bene identificata cit-
tadina del Mid West. Larry
Gopnik è un docente universi-
tario e cerca di vivere secon-
do le regole della collettività.
Tenta di fare del suo meglio
nonostante abbia il figlio che
fuma erba, la figlia che vuole
rifarsi il naso, la moglie lo
lascia per un altro uomo e
tanta sfiga lo perseguita. Il
tutto condito da un tagliente
umorismo yiddish. Gli stessi
Coen, intervenuti al festival
del cinema di Roma, hanno
ammesso di aver attinto a
piene mani, nello scrivere la
sceneggiatura, dai ricordi
della loro infanzia. Grande
prova dell'attore protagonista,
Michael Stuhlbarg, in Italia del
tutto sconosciuto del quale
però si intuisce l'enorme
capacità interpretativa per cui
è noto nell'universo teatrale
Usa.
A single manRegia: tom ford con Colinfirth e Julianne MoorePatinato e forse stilisticamen-
te troppo perfetto (poteva
essere diversamente?), ma
con un grande Colin Firth nei
fILM deLLA SCoRSA StAGIone Che PotRete PReSto RIvedeRe In tv
film recentiche potretevedere in tv
VguiDaCinemal’Altroquotidiano
Impacciatore.Muccino in grande forma. La
trasferta americana gli ha
fatto bene, lo ha galvanizzato
ed arricchito e con la macchi-
na da presa fa faville. Corre
letteralmente dietro agli attori,
non li molla un istante nel ten-
tativo di estrapolare emozioni
e sentimenti. Dopo i trentenni
racconta gioie e dolori della
generazione dei quaranta. Il
ritorno alle radici ma anche la
voglia di rimettersi in gioco,
l'amore per l'altra persona e
quello per i figli. Un gruppo di
amici impegnati in una este-
nuante ricerca della felicità.
Forse una costruzione un po'
troppo adrenalitica ed affan-
nata (in 2 ore e19 di durata),
ma decisamente efficace nel
delineare i personaggi. La
new entry Vittoria Puccini non
fa rimpiangere Giovanna
Mezzogiorno.
Bangkok dangerousRegia: oxide e danny Pangcon nicolas Cage e CharlieYoungRemake dell'omonima pelli-
cola del '99 dei fratelli di Hong
Kong, già noti per "The eye",
che rifanno se stessi. Come
spesso avviene, la star indi-
gena viene rimpiazzata da
quella a stelle e strisce. In
questo caso Nicolas Cage,
che oltre al ruolo di interprete
principale (spietato killer che
si innamora di una ragazza
sordomuta) si è anche rita-
gliato quello da produttore.
Action movie a tinte noir (con
velleità da thriller psicologico)
che però non convince per
niente. Regia svogliata ma
anche una performance non
certo eccellente del protago-
nista che si ostina a porsi con
la stessa smorfia stampata
sul volto, nel tentativo di
esternare disagio ed inquietu-
dine.
Basilicata coastto coastRegia: Rocco Papaleo conAlessandro Gassman,Paolo Briguglia, Max Gazzè,Rocco Papaleo, Giovanna
Che fine hanno fattoi Morgan?Regia: Marc Lawrence conhugh Grant, Sarah JessicaParkerVeramente il sottotitolo
potrebbe essere: che fine ha
fatto Hugh Grant? Il ragazzo,
ormai cinquantenne per la
verità, non sembra più quello
di "Quattro matrimoni e un
funerale" oppure "Notting
Hill". Film noioso e non riusci-
to nonostante lo sforzo pro-
duttivo di mettere insieme due
star del cinema inglese ed
americano. L'idea di catapul-
tare in piena campagna una
coppia di cittadini doc che non
riesce a staccarsi dal
BlackBerry, per andare a
vivere nel Wyoming (accanto
a cavalli, orsi e rudi cow-boy
con tanto di pistola nella fon-
dina), poteva anche funziona-
re. In questo caso però non fa
neanche tanto ridere.
Sceneggiatura debole e reci-
tazione altrettanto sciatta.
City IslandRegia: Raymond de felittacon Andy Garcia, AlanArkin, Julianna MarguliesDa tempo non vedevamo una
sceneggiatura così curata e
ben scritta. Risultato, una
spassosissima commedia
con una storia che gira intor-
no al classico gioco delle veri-
tà nascoste, ambientata in
uno dei quartieri meno noti di
New York. Protagonista, un
inedito ed istrionico Andy
Garcia, nei panni della guar-
dia carceraria con il pallino
della recitazione (la scena del
suo primo provino vale tutto il
film), con parecchi scheletri
nell'armadio, come del resto
hanno tutti gli altri componen-
ti della famiglia. Ottimo cast di
attori, diretto con impegno da
un regista che arriva dal cine-
ma indipendente i cui film
fanno spesso il giro dei festi-
val più prestigiosi e che ha
anche recentemente afferma-
to di ispirarsi al nostro Pietro
Germi. Cosa volere di più?
MezzogiornoEasy Rider in salsa lucana.
Dal Tirreno allo Ionio a piedi
per dieci giorni, attraversando
una delle regioni più belle e
suggestive del nostro Sud
d'Italia. Divertente e surreale
road movie musicale che
vede protagonisti cinque per-
sonaggi in cerca delle proprie
identità. Interessante esordio
dietro alla macchina da presa
per l'attore Rocco Papaleo,
fino ad ora quasi esclusiva-
mente relegato nei panni del
caratterista, che con questa
strampalata pellicola tenta di
raccontare risorse e potenzia-
lità della sua terra. Cinque
amici, una piccola band di
provincia per non rinunciare
ai propri sogni. Cast credibile
ed a proprio agio nelle singo-
le interpretazioni, anche per
un cantante come Gazzè alla
sua prima prova cinematogra-
fica.
Brotherhood(fratellanza)Regia: nicolo donato conthure Lindhardt, daviddencikUna delle pellicole più interes-
santi in circolazione que-
st'estate. La storia di un
amore pericoloso ma soprat-
tutto la ricerca della propria
identità. Deluso da un manca-
to avanzamento di carriera,
Lars decide di lasciare l'eser-
cito. Più per noia che per con-
vinzione decide di aderire ad
un movimento neo-nazista
dove conosce Jimmy. I due
uomini daranno inizio ad una
relazione segreta, ma la loro
passione proibita dovrà scon-
tare la punizione del gruppo di
estrema destra. Tuttavia
l'amore e l'attrazione sessua-
le è così forte che, pur doven-
do infrangere ogni regola,
Lars e Jimmy non riusciranno
a mettere fine alla relazione.
Attori all'altezza di uno script
non facile ed alquanto com-
plesso da interpretare. Da
non perdere. Marc'Aurelio
d'Oro al Festival di Roma.
Cado dalle nubiRegia: Gennaro nunziante
con dino Abbrescia, fabiotroiano e Giulia MicheliniIgnorante, cafone, scorretto,
razzista, non azzecca un con-
giuntivo, però sfonda nel
mondo della tv. Il trionfo della
mediocrità. La fotografia esat-
ta dell'Italia di oggi, quella che
ci propina tutti i giorni il picco-
lo schermo. E lui, Checco
Zalone, il comico di Zelig, ci
sguazza. La sua parodia è
esilarante. Un esordio felice
per il comico tv, rispetto a tanti
colleghi che hanno tentato la
stessa strada con risultati
davvero deludenti. Riesce a
fare un film corale dove anche
i personaggi di contorno
danno il loro significativo con-
tributo, evitando che la storia
sia solo una lunga sfilza di
gag. Prende in giro tutti, con
ingenuità usa un linguaggio
scorretto ed assurdo. Fa la
pipì nella sacra ampolla di
acqua del Po e scambia
Alberto da Giussano per un
Power Ranger.
Che fine ha fattoosama Bin Laden?documentario di MorganSpurlockDopo "Super Size Me", il regi-
sta, autore, produttore ed
attore del cinema indipenden-
te americano mette mano ad
un'altra provocatoria impresa:
scovare Bin Laden e soprat-
tutto capire se c'è qualcuno
che ha mai provato veramen-
te a cercarlo. Sopra a tutti,
Cia ed FBI. Inizia a New York
e fa il giro del mondo.
Attraversa Egitto, Marocco,
Israele, Palestina, Arabia
Saudita, Afghanistan fino alle
regioni tribali del Pakistan.
Lungo il percorso interroga
esperti ed imam, accademici
e terroristi. In Europa visita i
ghetti delle grandi città dove
gli immigrati aspirano alla
guerra santa. Irriverente,
divertente e parecchio docu-
mentato il film paradossal-
mente sviluppa una profonda
comprensione dei conflitti che
turbano il mondo, con parec-
chi spunti di riflessione.
fILM deLLA SCoRSA StAGIone Che PotRete PReSto RIvedeRe In tv
ViguiDaCinemal’Altroquotidiano
Chloe Regia: Atom egoyan conJulianne Moore, LiamneesonApparentemente un thriller,
ma molto più intenso nella
sua struttura e complessità.
E' anche una storia d'amore,
di suspance ed ipotetici tradi-
menti. Viaggio, con qualche
perversione, in un tranquillo
ma fragile ménage coniugale.
Catherine, stimata ginecologa
della middle class, sta orga-
nizzando una festa a sorpre-
sa per il compleanno del mari-
to David, professore di musi-
ca. La stessa sera l'uomo
perde però il volo da New
York per tornare a casa e la
moglie comincia a nutrire
qualche sospetto, soprattutto
dopo aver scoperto nel suo
cellulare un ambiguo sms di
una delle sue allieve. Una
sera a cena fuori con amici,
Catherine incontra per caso
Chloe, giovane e bellissima
escort di lusso. Per liberarsi
dell'ossessione decide di
ingaggiarla per testare la
fedeltà del marito. Resterà
invischiata invece in un gioco
pericoloso che la condurrà ad
un rapporto lesbo.
Christmas (A) CarolRegia: Robert Zemeckiscon i volti di Jim Carrey,Gary oldman e Colin firthOnestamente un po' troppo
lugubre e poco adatto a bimbi
molto piccoli per essere defi-
nito un film di Natale destina-
to alle famiglie. Inizia con un
morto disteso dentro una bara
con due monete sugli occhi,
per poi proseguire con una
serie di fantasmi che fanno
visita al vecchio avaro
Scrooge nella sua casa oscu-
ra e sinistra. Tuttavia l'adatta-
mento cinematografico della
celebre fiaba di Charles
Dickens è un piccolo capola-
voro, soprattutto di tecnica.
Realizzato con il sistema
motion capture (quello utiliz-
zato per The Polar Express),
ossia cattura delle espressio-
ni degli attori (celebri!) riporta-
te digitalmente sul grande
te. Invecchiato, appesantito,
alcolizzato ed in fase discen-
dente, Bad Blake è una vec-
chia gloria del country che ora
deve accontentarsi di qualche
isolato locale della sconfinata
provincia americana ed allog-
giare in alberghi di quarta
categoria. Il casuale incontro
con una giovane giornalista di
una rivista locale che vuole
intervistarlo, gli cambierà in
qualche modo la vita.
dragon trainerRegia: dean deblois e ChrisSandersDelizioso cartone animato in
3D, da vedere anche nella
versione normale, non si
perde nulla. Il tocco magico è
quello della Dream Works
Animation, creatori di Shrek e
Madagascar. Portatore di due
messaggi facili ma corposi,
che di questi tempi non gua-
stano. Non bisogna aver
paura ad uscire fuori dal coro,
affermando le proprie opinio-
ni, e soprattutto non bisogna
aver timore di ciò che ester-
namente può apparire diverso
da noi. Il piccolo e gracile
vichingo Hic vive in un comu-
nità dove da sempre si com-
battono i draghi che rubano le
pecore. Ma lui è un progressi-
sta ed è convinto che il dialo-
go con il nemico sia invece la
strada giusta. Il suo senso
dell'umorismo non si concilia
però con gli ideali della tribù,
dei coetanei e del forzuto
padre, Stoick l'Immenso.
Tratto dai libri della britannica
Cressida Cowell.
draquila - L'Italia chetremaRegia: Sabina GuzzantiIl ministro dei Beni Culturali
ha disertato il Festival di
Cannes per protesta, il docu-
mentario secondo lui è fazio-
so e non veritiero. Ad alcuni
aquilani è piaciuto ad altri per
niente. Sabina Guzzanti riac-
cende le polemiche e questa
volta si occupa del terremoto
dell'Aquila e non solo.
Snocciola con insolita paca-
tezza la sue teorie, utilizzan-
schermo sotto forma di ani-
mazione, riesce a dare una
profondità ed una nitidezza
alle immagini da sembrare un
film su pellicola.
City IslandRegia: Raymond de felittacon Andy Garcia, AlanArkin, Julianna MarguliesEra da tempo che non vede-
vamo una sceneggiatura così
curata e ben scritta. Risultato,
una spassosissima comme-
dia con una storia che gira
intorno al classico gioco delle
verità nascoste, ambientata in
uno dei quartieri meno noti di
New York. Protagonista, un
inedito ed istrionico Andy
Garcia, nei panni della guar-
dia carceraria con il pallino
della recitazione (la scena del
suo primo provino vale tutto il
film), con parecchi scheletri
nell'armadio, come del resto
hanno tutti gli altri componen-
ti della famiglia. Ottimo cast di
attori, diretto con impegno da
un regista che arriva dal cine-
ma indipendente i cui film
fanno spesso il giro dei festi-
val più prestigiosi e che ha
anche recentemente afferma-
to di ispirarsi al nostro Pietro
Germi. Cosa volere di più?
Colpo di fulmine - Ilmago della truffaRegia: John Requa e Glennficarra con Jim Carrey,ewan McGregorCerto, la storia nella fase di
scrittura della sceneggiatura
è stata parecchio romanzata
ma sembra che tutti gli eventi
descritti siano realmente
accaduti. Basta questo per
rendere il film apprezzabile di
una certa attenzione, perché
se fosse vero solo un terzo di
quello narrato è davvero
incredibile come un uomo
possa arrivare a fare tanto nel
corso di una vita. A parte que-
sto, l'interpretazione di Carrey
è un po' troppo fumettistica e
gli eventi si susseguono con
un certa confusione. Un mori-
gerato agente di polizia, spo-
sato con prole, che suona l'or-
gano in chiesa, dopo un inci-
dente stradale decide di cam-
biare vita. Si dichiara gay, ini-
zia a vivere una esistenza
stravagante fatta di truffe ed
imbrogli che lo porta dritto in
prigione dove incontra Phillip
Morris, l'amore della sua vita.
Per lui tenterà, con successo,
un colpo impossibile dietro
l'altro.
Cosa voglio di piùRegia: Silvio Soldini conPierfrancesco favino, AlbaRohrwacher, GiuseppeBattistonIl ricordo di "Pane e tulipani" è
ormai lontano, tanto da non
sembrare un film di Soldini.
Manca la poesia e quel tocco
surreale che caratterizza il
suo cinema, anche nell'affron-
tare temi vicini all'attualità.
"Per la prima volta è stato un
episodio di vita reale a far
scattare in me l'idea di questo
film" ha affermato. L'intento,
quello di raccontare una sto-
ria d'amore in tempi di crisi,
recessione e precariato, ma è
come se mancasse di perso-
nalità. Ecco, forse ha un po'
spiazzato il suo pubblico cer-
cando di fare altro da quello
realizzato fino ad ora, per
questo il film non convince
fino in fondo. Per il resto la
bravura del regista milanese
dietro alla macchina da presa
è indiscutibile come quella nel
dirigere gli attori, soprattutto
nelle famose scene di sesso
che sono sicuramente le più
difficili.
Crazy heartRegia: Scott Cooper conJeff Bridges, MaggieGyllenhaal, Colin farrell,Robert duvall Non sarà il Drugo del Grande
Lebowski, ma anche qui il
grande Jeff Bridges riesce
ancora a dare il meglio di sé
per un film, low-budget, che
gira interamente intorno alla
sua figura. Intreccio narrativo
forse scontato e prevedibile
che però l'attore, con ammic-
camenti e grande capacità
interpretativa, riesce a rende-
re interessante ed accattivan-
fILM deLLA SCoRSA StAGIone Che PotRete PReSto RIvedeRe In tv
ViiguiDaCinemal’Altroquotidiano
do questa volta tecniche da
reportage giornalistico, punti-
glioso e cronologico. Non
manca neanche la satira, con
l'imitazione del premier. Una
ricostruzione certosina di
quello che è accaduto in
Abruzzo ma anche al G8, a
Napoli con la questione dei
rifiuti e quant'altro. Da vedere.
due vite per casoRegia: AlessandroAronadio con LorenzoBalducci, IsabellaRagonese.Sgombriamo subito il campo.
Sarà pure il raccomandatissi-
mo figlio del famoso imprendi-
tore coinvolto nello scandalo
degli appalti al G8, ma
Lorenzo Balducci è perfetto
nel ruolo di Matteo Carli.
Riesce con sorprendente
capacità recitativa ad inter-
pretare due ruoli affini ma non
uguali. Una sorta di Sliding
Doors all'italiana, per raccon-
tare il doppio destino di un
ventenne che una notte pio-
vosa incontra per caso un'au-
to con dei poliziotti a bordo.
L'incontro o lo scontro con
quegli uomini determinerà il
resto della sua vita. Rabbia,
paura ed angoscia di una
generazione che forse non ha
futuro. Interessante esordio
alla regia del giovane regista
romano già apprezzato al
Festival di Berlino.
e' complicatoRegia: nancy Meyers conMeryl Streep, Alec Baldwin,Steve MartinE' sempre un piacere ritrova-
re la grande Meryl, anche se
in questo caso è protagonista
di una commedia non proprio
originalissima e forse troppo
hollywoodiana per un talento
del suo livello. Tuttavia, tanto
di cappello ad una attrice che
a sessant'anni è ancora capa-
ce di trovare un ruolo di primo
piano in un ambiente dove
dopo i quaranta già si anna-
spa. Grazie alle sue innate
capacità è in grado di far
apparire decente un film che
molto probabilmente con altri
su diversi piani narrativi e
continui passaggi tra finzione
e realtà. Otto personaggi in
cerca d'autore. Sono questi i
protagonisti, la famiglia felice
a cui il titolo ironicamente allu-
de. Escluso Ezio, 38 anni,
una vita trascorsa senza aver
mai concluso nulla di buono
che un giorno decide di scri-
vere una sceneggiatura per il
cinema. Due coppie, i loro
figli, i nonni, il cane, esseri del
tutto inventati che ad un certo
punto però vivono di luce pro-
pria, escono dallo schermo
del computer di Ezio (un
Fabio De Luigi in grande
forma) per rivendicare la loro
esistenza. Il cinema nel cine-
ma.
I Gatti PersianiRegia: Bahman Ghodabicon negar Shaghaghi,hamed BehdadDurante la lavorazione il regi-
sta è stato arrestato per ben
due volte. In Iran la musica è
considerata, dall'attuale regi-
me, impura in quanto fonte di
allegria e quindi vietata. I
ragazzi sono costretti a suo-
nare e cantare clandestina-
mente, nel chiuso di cantine e
sotterranei. Un mondo nasco-
sto, del quale la maggior
parte della popolazione igno-
ra l'esistenza.
Completamente girato a
Teheran, al di là dell'aspetto
musicale, è un interessante
viaggio nelle dinamiche che
oggi governano l'ex Persia,
che aiuta a capire meglio
cosa stia realmente avvenen-
do in quel Paese. Premio
Speciale della giuria al
Festival di Cannes, la sce-
neggiatura è stata scritta da
Ghobadi e dalla fidanzata
Roxana Saberi, la giornalista
americana di origine iraniana
processata per spionaggio
Il figlio più piccoloRegia: Pupi Avati conChristian de Sica, LauraMorante, Luca Zingaretti,nicola nocellaCon la scusa di completare la
trilogia sulla paternità (dopo
"La cena per farli conoscere"
interpreti avrebbe creato
qualche imbarazzo. La storia
del triangolo over 50 tra una
donna, il suo ex marito ed un
ipotetico pretendente stenta a
decollare. E poi, va bene dare
un'immagine di donna realiz-
zata ma perché la scelta di
stamparle sul viso, dall'inizio
alla fine, quell'insistente sorri-
so a volte davvero fuori
luogo?
fuori controlloRegia: Martin Campbell conMel Gibson, Ray WinstoneCon qualche ruga in più e
qualche capello in meno ma
con la stessa spavalderia
ritorna dopo sette anni Mel
Gibson e lo fa con un thriller
ad alta tensione, che fonde
politica, ecologia ed affari
(loschi). Ancora una volta
impegnato nella consueta
lotta solitaria contro tutti e
tutto, senza esclusione di
colpi. Le immagini iniziali
sono di sicuro impatto.
L'inaspettata uccisione a san-
gue freddo della giovane
Emma, sulla porta della casa
del padre poliziotto, solletica
subito la curiosità dello spet-
tatore. Un avvio repentino per
una storia avvincente, ben
girata, senza troppe sbavatu-
re. Non male per chi ama il
genere.
Genitori&figli. agita-re bene prima del-l'usoRegia: Giovanni veronesicon Silvio orlando, LucianaLittizzetto. Michele Placido,Margherita Buy, Maxtortora, elena Sofia Ricci,Piera degli esposti Il confronto-scontro tra il
mondo degli adulti e quello
dei giovani di oggi attraverso
lo sguardo della quattordicen-
ne Nina. E' credibile il quadro
che il regista toscano traccia
delle nuove generazioni, rie-
sce a fotografarne bene il
malessere e l'incapacità di
capirsi fino in fondo. Certo, in
un contesto da commedia e
con i toni leggeri del genere, a
volte con profili appena trat-
teggiati ma decisamente con-
vincenti. Decisamente miglio-
re invece il fronte dei cosid-
detti "grandi", dove si capisce
che Veronesi ha maggiore
conoscenza della materia.
Avvalendosi di un cast di atto-
ri di alto profilo, abbandona
per il momento il film ad epi-
sodi per raccontare una storia
più strutturata e ricca di sfu-
mature rispetto ai precedenti
lavori.
Green ZoneRegia: Paul Greengrasscon Matt demon, GregKinnearAgli americani non è piaciuto
molto. Anzi, visti gli esigui
incassi potremo dire quasi
niente. Perché i cattivi, ebbe-
ne si, questa volta sono loro.
A dirla tutta, è difficile trovare
nella cinematografia a stelle e
strisce un altro film così espli-
cito, così diretto, nell'incolpa-
re il governo Usa di aver pro-
vocato una guerra senza
senso. La Green Zone del
titolo è il blindatissimo quar-
tiere situato nel centro di
Baghdad dove risiedono le
truppe, è da qui che parte
l'avvincente thriller a sfondo
politico. Da qui il maresciallo
Roy Miller e la sua squadra di
ispettori ricevono l'incarico di
scovare nel deserto dell'Iraq i
depositi con le famose armi di
distruzione di massa. Non tro-
vando nulla di tutto ciò, l'uffi-
ciale inizierà ad avere qual-
che sospetto ed a porsi degli
interrogativi, soprattutto
rispetto al ruolo giocato da un
potente generale di Saddam
Hussein.
happy familyRegia: Gabriele Salvatorescon fabio de Luigi, diegoAbatantuono, fabrizioBentivoglio, MargheritaBuy, Carla Signoris, valeriaBilelloNon è l'ennesimo film sulla
famiglia. Salvatores sempli-
cemente racconta degli uomi-
ni e delle donne, e lo fa con
un film originale, poetico,
spassoso, colorato, elaborato
fILM deLLA SCoRSA StAGIone Che PotRete PReSto RIvedeRe In tv
ViiiguiDaCinemal’Altroquotidiano
e "Il papà di Giovanna"), Avati
racconta l'Italia di oggi e lo fa
con particolare cattiveria ed
ironia, aiutato anche da un più
che brillante cast di attori.
Apparentemente parla di
beghe familiari, in realtà dà
vita ad un preciso affresco del
Bel Paese: cinico, corrotto e
corruttore, egoista, disposto a
tutto in nome del dio denaro.
Un insospettabile De Sica
(dopo tanti cine-panettoni)
riesce finalmente a dare
corpo ad un personaggio
complesso e spietato, il "fur-
betto del quartierino" di turno
che pur di salvarsi dalla gale-
ra per i suoi guai finanziari,
non si fa scrupolo di riversare
le sue colpe sull'ingenuo
figlio.
Il mio amico ericRegia: Ken Loach con ericCantona, Steve evetsUn omaggio al calciatore del
Manchester United Eric
Cantona, personaggio
discusso e borderline, per
raccontare ancora una volta
una storia di periferia. Loach
lascia per il momento i toni
seriosi dei suoi precedenti
film ed affronta con leggerez-
za ed un tocco di fantasia i
temi che gli sono da sempre
cari. Il titolo originale, Looking
for Eric, probabilmente si
adatta meglio ad una storia
dove il protagonista Eric
Bishop, dipendente postale
con una situazione famigliare
e sentimentale disastrata, è
alla continua ricerca di se
stesso. Nel tentativo di rimet-
tere insieme i pezzi della sua
vita immagina di dialogare
con il grande campione fran-
cese, che nel film recita se
stesso. Da non perdere nel
finale la vera conferenza
stampa di Cantona, rimasta
nella storia del calcio.
Il Mi$$ionarioRegia: Roger delattre conJean- Marie BigardDivertente commedia degli
equivoci, senza troppe prete-
se ma ben costruita, prodotta
da Luc Besson. L'attore pro-
damon Il capitano Francois Pienaar
entra nella minuscola cella
dove per 27 anni è stato
recluso Nelson Mandela.
Allarga le braccia, come per
prenderne le misure e dalla
finestra lo immagina nel corti-
le, in catene, intento a spac-
care pietre sotto il sole cocen-
te. Perché un uomo che ha
dovuto subire tanto dolore
parla di perdono? Forse l'ec-
cesso di retorica, inusuale per
un film di Eastwood, può in un
primo momento generare
qualche attimo di smarrimen-
to. Poi con lo scorrere delle
immagini prevale l'emozione,
quella di veder rappresentato
un momento cruciale della
storia del Sudafrica ma forse
anche del mondo. Le interpre-
tazioni di Freeman nei panni
di Nelson Mandela e Damon
in quelli del biondissimo capi-
tano della squadra di rugby
sono appassionanti.
L'isola delle coppieRegia: Peter Billingsley convince vaughn, JasonBateman, Kristen Bell Coppia in crisi convince gli
amici ad accompagnarla in
una vacanza terapeutica per
sposi con problemi coniugali,
in uno splendido resort di
Bora Bora. Il costo del bigliet-
to è esoso ma se accettano di
andare con loro verrà dimez-
zato. Partono, convinti di
andare incontro ad una
vacanza a cinque stelle inve-
ce scopriranno presto che la
frequentazione della strava-
gante terapia non è a discre-
zione di chi ne ha bisogno e
non è un optional. Jean Reno
con il codino nelle vesti di
santone che dovrebbe aiutare
gli sposi. Una commedia (fur-
betta) che deve essere presa
per quello che è: un paio d'ore
di divertimento ammirando e
sognando località tropicali
irraggiungibili per molti. Non
rimarrà nella storia del cine-
ma
L'uomo che verràRegia: Giorgio diritti conAlba Rohrwacher e Maya
tagonista, che ha anche scrit-
to la sceneggiatura, nel rac-
contare il suo primo incontro
con Besson sul set di un pre-
cedente film, ha rivelato che
in quell'occasione, prima di
squadrarlo da cima a fondo,
gli ha detto che lo avrebbe
visto bene nei panni di un
prete. Parole profetiche.
Bigard veste i panni di Mario
Diccara, ex galeotto appena
uscito dalla prigione che ha
qualche conto in sospeso con
la malavita. Chiede aiuto al
fratello prelato che gli sugge-
risce di raggiungere Padre
Etienne in un paesino
dell'Ardèche, travestito da
sacerdote. Al suo arrivo sco-
pre che il parroco è morto e
gli abitanti lo scambiano per il
sostituto.
Il profetaRegia: Jacques Audiardcon tahar Rahim e nielsArestrupDifficile non identificarsi con
la faccia d'angelo del protago-
nista, perché anche se la sto-
ria è politicamente poco cor-
retta (un percorso di forma-
zione alla rovescia, un anti-
eroe) non si può non stare
dalla sua parte. Accertato
ormai il fatto che il carcere
non riabilita proprio nessuno,
il film è abilmente orchestrato
da un regista che conferma
qualità straordinarie nel diri-
gere gli attori. La faccia del
giovane Malik (felice esordio),
analfabeta e ladruncolo che
entra in carcere per uscirne
dopo sei anni più acculturato,
spietato ed a capo di una
pericolosa banda, e quella del
boss corso César Luciani (si
intuisce ad occhio nudo la
consolidata esperienza anche
teatrale), reggono pratica-
mente tutto il film.
Il segreto dei suoiocchiRegia: Juan JosèCampanella con Ricardodarìn, Soledad villamilUn noir, una commedia, una
storia d'amore. Sullo sfondo
l'Argentina peronista degli
anni '70. Magica commistione
di generi per raccontare uno
dei periodi più cupi del Paese.
Da questo punto di vista deci-
samente più efficace di tante
pellicole che puntano al politi-
co. Aspetto, questo, abilmen-
te ed apparentemente relega-
to ai margini e che invece si
rivela la vera anima. Il film ti
entra dentro, lentamente, e
per parecchio non ti molla.
Con piglio sicuro il regista di
origine italiana nato a Buenos
Aires, dirige uno dei migliori
lavori della stagione che non
a caso ha conquistato l'Oscar
destinato al film straniero riu-
scendo a battere opere di pre-
gio come "Il profeta" e "Il
nastro bianco". Cast più che
apprezzabile, sceneggiatura
essenziale, quasi scarna ma
con la capacità di arrivare drit-
ta alla meta. Da non perdere.
Il tempo che ci rima-neRegia: elia Suleiman conSaleh Bakri, Shafika BajjaliSuleiman è nato a Nazareth
in Palestina ed il film è
semiautobiografico, in quattro
episodi, sulla sua famiglia. E'
ispirato ai diari del padre, a
partire dal 1948 quando deci-
se di partire per unirsi alla
Resistenza dopo l'occupazio-
ne di Israele. Scene di vita
quotidiana di quei palestinesi
che decisero di restare e che
furono chiamati "arabi israe-
liani", costretti a vivere da
stranieri nella loro patria.
Contrariamente a quanto si
possa pensare non ha nulla
della pesantezza che magari
ci si potrebbe aspettare da
una pellicola di questo gene-
re, il regista (che interpreta tra
l'altro anche se stesso) ci ha
costruito sopra una storia sur-
reale, piena di ironia, con
musiche coinvolgenti. Senza
trascurare però l'aspetto poli-
tico di una questione ancora
attualissima ed irrisolta.
InvictusRegia: Clint eastwood conMorgan freeman e Matt
fILM deLLA SCoRSA StAGIone Che PotRete PReSto RIvedeRe In tv
iXguiDaCinemal’Altroquotidiano
SansaGirato con assoluto rigore,
non scade mai nella retorica.
Diretto in maniera magistrale,
con attori di grande spessore
che recitano i rari dialoghi in
dialetto bolognese (sottotito-
lati in italiano). Meritatamente
premiato all'ultimo festival del
cinema di Roma, ripercorre gli
ultimi nove mesi dalla strage
di Marzabotto dove furono
massacrate dai nazisti 770
persone, per la maggior parte
donne, bambini ed anziani. Il
racconto cadenzato dei nove
mesi d'attesa per la nascita di
un bambino in un'umile fami-
glia di contadini, attraverso lo
sguardo della sorellina muta
di otto anni. Film di forte
impatto emotivo, forse di non
facile fruizione, ma decisa-
mente da non perdere.
L'uomo nell'ombraRegia: Roman Polanski conewan McGregor, PierceBrosnanChe Polanski sia un maestro
nella regia è fuor di dubbio ed
anche in questa occasione dà
prova di grande abilità del diri-
gere gli attori. Ha sdoganato
definitivamente uno come
Brosnan che nella vita ha tro-
vato non poche difficoltà a
costruire una dignitosa carrie-
ra non legata quasi esclusiva-
mente al fascino ed al gla-
mour. Unico punto debole
forse una sceneggiatura a
volte prevedibile ed improba-
bile (come quando il protago-
nista scova alcune delicate e
segrete informazioni sempli-
cemente consultando
Internet. Va bene che nella
rete si trova di tutto, ma que-
sta volta appare un po' esa-
gerato) per un film che ha la
sua forza in una storia costrui-
ta su temi importanti, piena di
inganni e tradimenti, dove
ognuno è molto diverso da ciò
che appare.
L'uomo neroRegia: Sergio Rubini convaleria Golino, SergioRubini, RiccardoScamarcio, Guido
sima e svampita e dei suoi
due figlioli dagli anni 70/80
fino ai nostri giorni.
La vita è una cosameravigliosaRegia: Carlo vanzina conGigi Proietti, vincenzoSalemme, enrico Brignano,nancy Brilli, Luisa RanieriSaranno pure i furbetti del
quartierino, ladroni e corrotti,
però in fondo in fondo sono
dei buoni. Insomma, prevale
la tesi dei "birbantelli". E' que-
sta l'Italia descritta dai
Vanzina. Gli italiani? Un
popolo di cialtroni, dicono,
sempre pronti a trovare la
scorciatoia, la raccomanda-
zione, l'appoggio del potente
di turno, ma subito dopo arri-
va puntuale l'assoluzione.
Così il direttore di un potente
gruppo bancario, intrallazzo-
ne ed imbroglione, si ritira in
campagna a coltivare gli
ortaggi in compagnia di belle
ragazze (!), il chirurgo che
cercava e dispensava favori a
destra e manca si redime
andando a curare i poveri. Il
poliziotto intercettatore, che
usa il suo potere per conqui-
stare una bella ragazza, ritro-
va l'amore. E via discorrendo.
Unico punto forza del film un
eccellente cast di attori, che
riesce a tenere in piedi una
storia mediocre ed improbabi-
le. Con tutto il "materiale" che
la cronaca regala ogni giorno
si poteva fare veramente di
più.
Le quattro volteRegia: MichelangeloframmartinoIl regista milanese di origine
calabrese, dopo il bellissimo e
pluripremiato "Il dono" ci
regala un nuovo lavoro dove
creatività e poesia si fondono
per raccontare il fascino
arcaico di una terra dove il
tempo sembra si sia fermato.
Interamente girato senza dia-
loghi, senza attori, solo con
rumori di sottofondo, utiliz-
zando la tecnica del docu-
mentario (come peraltro
aveva già fatto con il primo
Gianquinto.
Uno dei migliori film di Rubini.
Intenso, commovente, ironico
e fortemente autobiografico.
Dopo "La stazione" del 1990,
il regista/ attore torna a parla-
re della sua infanzia e della
Puglia ripartendo da quella
stazione ferroviaria che sem-
bra sia rimasta fortemente
ancorata ai ricordi. Ma questa
volta lo fa con un tocco di
maggiore maturità, riuscendo
a fare un film più compiuto.
Sceneggiatura ben calibrata,
cast di attori decisamente
convincenti. Iniziando dal pic-
colo e straordinario protagoni-
sta fino ad arrivare ad una
brava Valeria Golino che rie-
sce ad interpretare il ruolo di
una donna moderna ed
emancipata degli anni '60,
che non rinuncerebbe mai al
suo lavoro di insegnante,
capace però di conservare
intatti gli atavici dettami della
tradizione.
La bocca del lupoRegia: Pietro Marcello con ireali protagonisti della sto-riaPiccolo film di nicchia, per raf-
finati cultori del cinema
d‘autore. Ricco di poesia e
sentimento. Due anime perse
raccontano le loro vite. Sullo
sfondo la Genova storica,
descritta e fotografata alla De
Andrè. Quella di ieri, delle
"tripperie" ormai scomparse,
e quella di oggi percorsa dai
disperati e dagli ultimi. Enzo è
appena uscito dalla galera e
attraversa la città, alla ricerca
dei luoghi di un tempo ormai
dismessi. Nella piccola casa
nel ghetto, tra i vicoli del vec-
chio quartiere, l'aspetta da
anni l’amatissima Mary, pro-
stituta transessuale. Nato da
un'idea della fondazione San
Marcellino, gesuiti di Genova,
che da anni assiste in diversi
modi la comunità dei senza
tetto, degli emarginati.
La nostra vitaRegia: daniele Luchetti conelio Germano, Raoul Bova,Isabella Ragonese, Luca
Zingaretti, StefaniaMontorsi, GiorgioColangeli.Un grande Elio Germano, che
ha ampiamente meritato il
premio come miglior attore a
Cannes, per un film sui tren-
tenni di oggi. Quelli che non
hanno santi in paradiso, forse
i nuovi proletari come li defini-
sce lo stesso Luchetti. In real-
tà dei giovani intelligenti e
svegli che cercano di farsi
strada in un mondo dove la
priorità sono i soldi e la loro
capacità di comprarci più
cose possibili. Figli di un con-
sumismo sfrenato, ma anche
capaci di mettere al mondo
tre figli nella totale incertezza
economica e con il desiderio
di fare il grande salto in avan-
ti. Il film però non è solo que-
sto. Anche una grande fine-
stra sull'Italia con le sue storie
di immigrazione, sfruttamen-
to, valori famigliari. Cast ben
assortito. Unica stonatura,
forse, un finale troppo happy,
da commedia.
La prima cosa bellaRegia: Paolo virzì convalerio Mastandrea,Stefania Sandrelli, ClaudiaPandolfi, MicaelaRamazzotti.Svolta intimista per il regista
toscano che si allontana deci-
samente dalle tematiche
sociali che hanno caratteriz-
zato le sue precedenti pellico-
le, per concentrarsi sui senti-
menti e sulla psicologia dei
personaggi in una sorta di
romanzo famigliare. Un per-
corso tutto nuovo per il quale
sceglie l'attrice simbolo della
commedia all'italiana, la
splendida Stefania Sandrelli
che insieme ad un
Mastandrea in grande forma
(una delle migliori interpreta-
zioni dell'attore romano nel
ruolo di Bruno e del suo mal
di vivere) da vita ad un duetto
recitativo di ottimo livello, riu-
scendo a coinvolgere l'intero
cast. Costruito su due piani
temporali, il film percorre circa
quarant'anni di vita livornese,
la storia di una mamma bellis-
fILM deLLA SCoRSA StAGIone Che PotRete PReSto RIvedeRe In tv
XguiDaCinemal’Altroquotidiano
lungometraggio), la cinepresa
si limita a riprendere scene di
vita quotidiana di un piccolo
villaggio rurale, in realtà rie-
sce a leggere oltre le immagi-
ni. Illustra il ciclo della vita e
della natura, attraverso uno
sguardo originale ed innovati-
vo che può ricordare quello di
Franco Piavoli e Vittorio De
Seta. Accolto a Cannes da
giudizi più che lusinghieri
dalla critica internazionale.
Matrimoni ed altridisastriRegia: nina di Majo conMargherita Buy, fabio volo,Luciana Littizzetto,francesca Inaudi.L'intento della regista era una
commedia semplice e sofisti-
ca, in realtà è complicata
(tanto da apparire improbabi-
le) ed abbastanza ordinaria,
quasi scontata.
Sceneggiatura debole e poco
equilibrata, dialoghi fuori dal
mondo. La Buy, sulla cui fac-
cia la cinepresa non molla
mai un attimo facendo sparire
dallo schermo tutto il resto, fa
sempre la solita parte della
single ansiosa e nevrotica.
Poi, per chissà quale magico
artifizio, ad un certo punto tutti
si innamorano di lei.
L'adolescente inquieto, l'intel-
lettuale di sinistra inevitabil-
mente sfigato, il tecnico che
aggiusta i computer e pure il
cognato mezzo leghista ed
ignorante come una capra al
quale dà anche un bacetto
tutto casto. Cast stellare sot-
toutilizzato.
Mine vagantiRegia: ferzan ozpetek conRiccardo Scamarcio, nicoleGrimaudo, AlessandroPreziosi, enniofantastichini, LunettaSavino, Ilaria occhiniGruppo di famiglia in un inter-
no. Il paragone con il grande
film di Luchino Visconti finisce
qui. Tuttavia, nulla da togliere
al regista turco che ha realiz-
zato un film godibile, intimo,
per la prima volta curioso di
esplorare il cuore della fami-
una serie di cinque libri, l'ulti-
mo uscito a maggio dello
scorso anno.
Piccolo (Il) nicolased i suoi genitoriRegia: Laurent tirard confrançois-Xavier demaison,daniel PrévostAdattamento sul grande
schermo di uno dei più impor-
tanti classici per l'infanzia
francesi, probabile primo
esempio di letteratura moder-
na per piccoli, nato dalla fan-
tasia di René Goscinny
(l'ideatore di Asterix) e Jean-
Jacques Sempè. Il protagoni-
sta è un bambino di otto anni,
Nicolas, una sorta di Gian
Burrasca d'Oltralpe.
Ambientato negli anni '50, le
avventure del pestifero ragaz-
zino con la sua strampalata
combriccola di amici, diverto-
no molto e riescono a creare
un processo di identificazione
sia nei bimbi che nei grandi,
con un abile doppio piano di
lettura. Riuscita trasposizione
sul grande schermo, senza
trascurare le magiche atmo-
sfere dei racconti.
PredatorsRegia: nimrod Antal conAdrien Brody, Laurencefishburne, Alice BragaRemake dell'action movie
interpretato nell'87 da
Schwarzenegger, con un ine-
dito Adrien Brody nei panni
dell'ex marine tutto muscoli,
tattica militare e mitraglietta in
spalla. Mercenario alla guida
di un gruppetto di veri cattivi.
Letteralmente piovuti dal
cielo, ben presto scopriranno
di essere stati catapultati in
un pianeta alieno per essere
trasformati in prede. Uomini
(e donna) allenati ad uccidere
che invece saranno spietata-
mente cacciati ed eliminati da
una nuova razza di predators
alieni, guerrieri astutissimi in
grado di rendersi invisibili.
Film ben orchestrato, di sicu-
ro effetto, altamente confezio-
nato. Apprezzabile.
Prince of Persia - Le
glia tradizionale e tradizionali-
sta, animata dal perbenismo
di facciata. Un nucleo nume-
roso, come tanti nel Sud
d'Italia, proprietario di un
pastificio, con una nonna
dolce e ribelle, una madre
affettuosa e tollerante, la zia
stravagante (una piacevole
sorpresa l'interpretazione di
Elena Sofia Ricci), il padre
molto attento alle apparenze
e due figli gay che hanno da
sempre nascosto la loro vera
identità. Scamarcio particolar-
mente bravo a non strafare in
un ruolo non certo facile.
Sullo sfondo la splendida
Lecce con i vicoli, piazze ed il
candore della sua architettu-
ra.
nineRegia: Rob Marshall condaniel day-Lewis, SophiaLoren, nicole Kidman,Penelope Cruz, MarionCotillardGià il musical di Broadway
sembra non sia piaciuto per
nulla a Fellini. Immaginate
cosa potrebbe dire oggi di
questo film, se fosse ancora
vivo. Una sfilza di banalità e
luoghi comuni sull'Italia e
sugli italiani, da non credere.
La pizza, i mandolini e siamo
al completo. Ovviamente
nulla a che vedere con un
capolavoro come “8 e
mezzo“. A parte questo, le
canzoni sono accattivanti, i
balletti rocamboleschi, i
costumi sfavillanti. Ingredienti
essenziali per catturare il
grande pubblico. Per non par-
lare della lunga sfilza di star e
bellezze internazionali.
Penelope Cruz insolitamente
conturbante e sexy. Guido
Contini è affascinante, gla-
mour e donnaiolo ma non
possiede l'ironia di
Mastroianni.
notte folle aManhattanRegia: Mira nair con SteveCarell, tina feyBattute e situazioni scopiaz-
zate da altre celebri pellicole,
tuttavia divertente ed anche
poco corretta (è pieno di paro-
lacce) per una commedia
americana destinata alle
famiglie. La coppia Carell &
Fey funziona, ben diretta dal
regista di "Una notte al
museo", per cui alla fine il film
risulta piacevole ed alcune
gag sono davvero esilaranti.
Ipotetico plot alla intrigo inter-
nazionale, con il più classico
scambio di persona. Una
tranquilla ed annoiata coppia
con tanto di prole chiassosa,
che vive nella provincia del
New Jersey, decide di uscire
dalla routine concedendosi
una serata speciale e cenare
in uno dei ristoranti più trandy
della città. Non avendo la pre-
notazione, però, hanno la
malaugurata idea di prendere
il posto di una coppia che non
si è presentata.
Percy Jackson e glidei dell'olimpo - Illadro di fulminiRegia: Chris Columbus conLogan Lerman, PierceBrosnan
Il paragone con le avventure
di Harry Potter è inevitabile. Il
regista ne ha diretti ben due.
Come il celebre maghetto
anche Percy Jackson ha
poteri sovrannaturali, per
metà divino e per metà
umano, con l'innata capacità
di tenere a bada il male.
Anche lui ha genitori "magici",
è figlio del dio greco
Poseidone, e molte delle
situazioni in cui si trova porta
inevitabilmente al personag-
gio della Rowling.
L'apparizione dell'Idra a tre
teste non può non ricordare
Fuffy il cane a tre teste di
Hagrid. Solo una squallida
copia dunque? Niente affatto.
Il film ha una sua valenza, si
lascia vedere con piacere, in
qualche modo è anche edu-
cativo (all'inizio insegnanti e
compagni di scuola lo credo-
no mentalmente limitato) e
poi potrà riempire il vuoto che
Potter lascerà. Moderno clas-
sico della letteratura fantasy
dello scrittore Rick Riordan, "Il
ladro di fulmini" è il primo di
fILM deLLA SCoRSA StAGIone Che PotRete PReSto RIvedeRe In tv
XiguiDaCinemal’Altroquotidiano
sabbie del tempoRegia: Mike newell conJake Gyllenhaal, BenKingsley, Alfred MolinaDopo "I pirati dei Caraibi"ecco un altro film tratto da unvideogioco degli anni '80. Adirigerlo questa volta il registainglese di "Quattro matrimonie un funerale" e di "HarryPotter e il calice di fuoco". Sepiace il genere, l'action fanta-sy è piacevole e scorre abba-stanza facilmente nonostantele oltre due ore di durata. Lescenografie esotiche dell'anti-ca Persia, in gran parte ripro-dotte al computer, non delu-dono le aspettative. C'è tutto.Il principe bello e muscolosoche corre lungo i muri, la prin-cipessa misteriosa e furba, ilpugnale, le arti magiche, lalotta contro le forze oscure,ed uno stuolo di allenatissimistuntman. Insomma, un belfumettone. Sempre ottime leInterpretazioni di Molina eKingsley.
Remember meRegia: Allen Coulter conRobert Pattinson, emilie deRavin Una sorpresa. Che il vampi-retto più celebre del momentosi sia cimentato, nonostante iltravolgente successo diTwilight, in una pellicola delgenere depone a favore diquesto bel ragazzone rimastoimprovvisamente sepoltodalla notorietà e da una stuo-lo di adoranti fan. Il film, con-trariamente a quanto si possacredere, non è solo una storiad'amore destinata al filonegiovanilistico, l'intreccio èmolto più raffinato e comples-so, pieno di humour, acume,con dialoghi ben scritti edinterpretati. Finale sorpren-dente che vuole essere unomaggio alla città di NewYork. Senza voler svelarenulla, perché l'epilogo è dav-vero inaspettato, la storiaparte da due ventenni prove-nienti da mondi del tuttoopposti, che si incontrano inmaniera non proprio casuale,e che si innamorano. Ma non
ci sarà l'happy end.
the roadRegia: John hilcoat conviggo Mortensen, Robertduvall, Charlize theronE' vero, è deprimente, triste,disperato, senza futuro, eppu-re è uno dei film più interes-santi che il genere catastrofi-sta abbia partorito negli ultimianni. Completamente privo diretorica, un regista semi-sco-nosciuto porta sul grandeschermo il romanzo "La stra-da" del grande scrittore statu-nitense Cormac McCarthy. Lofa rivelando notevoli capacitànel dirigere i pochi (ma buoni)attori del cast. Un film com-plesso, difficile, dove la mac-china da presa è quasi esclu-sivamente puntata sui volti diun padre e di un figlio che cer-cano di sopravvivere inun'America desolata e distrut-ta da un misterioso catacli-sma, dove gli esseri umanisono spinti a dare il meglio e(soprattutto) il peggio di sé.
Robin hoodRegia: Ridley Scott conRussel Crowe, CateBlanchett, William hurt,Max von Sydow.Certo, se si pensa che è statoil regista di Blade Runner eThelma & Louise qualche atti-mo di sconforto assale. Non èche fosse così indispensabilel'ennesima pellicola su unafigura trita e ritrita come l’ar-ciere di Sherwood. Tuttavianon si può dire che sia, nelsuo complesso, un brutto film.Conosciamo tutti le capacitàdel grande regista americano.Il prodotto infatti è ben confe-zionato, e non a caso siaScott che Crowe lo hannoanche prodotto. A parte qual-che sprazzo di vera noia,soprattutto durante le intermi-nabili e sanguinolente scenedi scontri armati tra buoni ecattivi, la vera novità è la figu-ra di Lady Marion, qui in unainsolita ed improbabile vestedi rivoluzionaria in un’epocadove le donne stavano zitte,obbedivano e procreavano.
fILM deLLA SCoRSA StAGIone Che PotRete PReSto RIvedeRe In tv
Vedova di guerra senza figli,
non solo respinge i preten-
denti, ma combatte anche
con armatura e spada, coltiva
i campi ed esprime la sua opi-
nione. Già annunciato Robin
Hood 2.
Scontro di civiltà perun ascensore aPiazza vittorioRegia: Isotta toso condaniele Liotti, KasiaSmutniak, francescoPannofinoPeccato, un'occasione man-
cata. Perché l'omonimo
romanzo di Amara Lakhous
(se vi capita leggetelo), dal
quale è stato tratto il film, è
piacevole, a tratti divertente
nel raccontare le vicissitudini
di un gruppo di inquilini di
varie nazionalità, ricco di
spunti interessanti per riflette-
re sulla nostra società. Lo
scontro di civiltà del titolo, si
consuma nel chiuso di un
palazzo e di un condominio a
Piazza Vittorio, nel cuore del
quartiere più multietnico di
Roma. Come spesso avviene
la trasposizione tradisce in
parte l'opera letteraria, in
questo caso però quello che
manca è la mano ferma di
una regia esperta capace di
dirigere un buon cast di attori
e plasmare, rendendola scor-
revole e convincente, una
trama a tratti complessa. Un
intreccio narrativo con un pre-
ciso scopo, da scoprire solo
nel finale.
Shutter IslandRegia: Martin Scorsese conLeonardo di Caprio, MarkBuffalo, Ben Kingsley, Maxvon Sydow.Un affresco sul dolore e sulla
follia. Film particolarmente
claustrofobico e cupo, con
una magnifica fotografia,
come tutte le opere di
Scorsese curato e costruito
nei minimi particolari.
Maestro nel dirigere i suoi
attori. Dramma psicologico
avvincente, che lascia con il
fiato sospeso sino alla fine,
mai scontato, con una
ambientazione quasi mania-
cale. Un'isola-fortezza, battu-
ta dal vento e da una pioggia
incessante, sede di un noto
manicomio criminale. Siamo
nel 1954, all'apice della
Guerra Fredda, quando il
capo della polizia locale
Daniels (Di Caprio) ed il suo
collega vengono convocati a
Shutter Island per indagare
sulla misteriosa scomparsa di
una pluriomicida, ma nulla è
come appare.
Simon KonianskiRegia: Micha Wald conJonathan Zaccai, PopeckUn popolo che sa ridere della
propria tragedia. Sul filone di
una serie di riuscitissime com-
medie dallo humour yiddish
(da "Train de vie" in poi), arri-
va questo giovane e scono-
sciuto regista belga di origini
ebraiche che al suo secondo
lungometraggio mette in luce
un talento del quale probabil-
mente sentiremo parlare
ancora. Dosato e con il giusto
cast di attori, costruisce un
film divertente e drammatico,
irriverente e scoppiettante,
graffiante e doloroso.
Colonna sonora dai ritmi leg-
geri ed accattivanti in netto
contrasto dal contesto narrati-
vo. Più che l'accostamento
con Woody Allen, Radu
Mihaileanu o al nostro
Benigni, lo stile somiglia
molto a quello dei grandi fra-
telli Coen che sullo stesso
argomento hanno realizzato
"A serious man". Fortemente
autobiografico, è il racconto di
un giovane laureato in filoso-
fia, disoccupato, abbandona-
to dalla moglie, costretto a
tornare a vivere con il padre,
un ex deportato che gli darà
del filo da torcere anche da
morto.
Sul mareRegia: Alessandro d'Alatricon dario Castiglio, MartinaCodecasaD'Alatri torna a sorprenderci.
Dopo il cine-panettone alter-
nativo "Commediasexy", il
XiiguiDaCinemal’Altroquotidiano
fILM deLLA SCoRSA StAGIone Che PotRete PReSto RIvedeRe In tv
regista romano questa volta
firma un film completamente
in digitale, a basso budget,
interpretato da attori semi-
sconosciuti. Una commedia
sentimentale appartenente al
filone giovanilistico, dai
risvolti sociali, ambientata
nella splendida isola di
Ventotene che, ad onor del
vero, contribuisce parecchio
alla riuscita della storia tratta
dal romanzo di Anna
Pavignano (In bilico sul
mare). Il giovane e bel
Salvatore (Dario Castiglio,
figlio di Peppino di Capri)
d'estate porta i turisti in giro
con il suo gozzo mentre d'in-
verno fa il muratore in nero
nei cantieri sulla terraferma.
L'amore arriva con Martina,
la ragazza di buona famiglia
che usa la sua barca per le
immersioni da sub.
the WolfmanRegia: Joe Johnston conBenicio del toro, emilyBlunt, Anthony hopkinsMonster movie di tutto rispet-
to. Diretto con mano ferma
ed interpretato con la stessa
convinzione da un intenso
Benicio Del Toro (bravo
anche con il pesante trucco
da lupo) accanto al sempre
straordinario Hopkins, nel
ruolo del padre. Remake del
classico horror "L'uomo lupo"
di George Waggner del
1941, costruzione di un san-
guinoso puzzle con un'antica
maledizione che trasforma le
persone in lupi mannari
durante le notti di luna piena,
che sta lentamente ucciden-
do gli abitanti di Blackmoor.
Poco splatter ma di certo non
annoia, diligentemente con-
densato in poco più di un'ora
e mezza con una tensione
narrativa che non cala mai.
Interessante ricostruzione
d'epoca in stile vittoriano.
tra le nuvoleRegia: Jason Reitman conGeorge Clooney e verafarmigaUn film attraversato da un
umorismo fresco e leggero
per affrontare un tema di scot-
tante attualità, dai risvolti inevi-
tabilmente drammatici. La sto-
ria di un "tagliatore di teste", un
manager molto ricercato in
tempi di crisi, che le aziende
assumono per brevi periodi
con il compito di licenziare il
personale in eccesso. Un
grande Clooney nei panni del
professionista senza scrupoli
che dopo tanti anni spesi feli-
cemente tra una città e l'altra
dell'America, improvvisamente
sente di dover cambiar vita. La
sfilza dei dipendenti che passa
sotto la mannaia di Clooney
sono veri disoccupati prove-
nienti da Detroit e St. Louis, le
città più colpite dalla recessio-
ne. Il regista è il figlio di Ivan
Reitman, quello che ha diretto
"Ghostbusters".
the twilight Saga: eclipseRegia: davide Slade conKristen Stewart, RobertPattinson, taylor LautnerE' troppo facile parlare maledel film, talmente è insulso. Ilpeggiore dei tre. Nella primaparte non succede pratica-
mente nulla. Ci sono dei neo-vampiri che cercano vittimeda succhiare in giro per lacittà (sai che novità!), sareb-bero dei cattivoni che tentanodi organizzare un piccoloesercito per far fuori Bella. Idialoghi tra i tre protagonistihanno temi fissi e ripetitivi.Parole come amore, cuore,sentimento vengono usatefino allo sfinimento. Lei diceal vampiro Edward: "io ti amo,sono pronta a morire per te",mentre al licantropo pettorutoJacob ribadisce "sono solotua amica", però si capisceche forse c'è dell'altro dopodue bacetti non proprio casti.I due rivali, con piglio moltomaschio, fanno a gara nelrassicurarla. "Ti proteggo io"afferma uno, "no, a lei cipenso io" ribatte l'altro. Salvopoi allearsi per salvarle lapelle (si fa per dire). Va bene,trattasi di pellicola per adole-scenti. Ma che fatica arrivaresino alla fine.
triageRegia. danis tanovic conColin farrell, Paz vega,Christopher Lee
Recensioniredatte conla collaborazionedi Luciana vecchioli
Premio Oscar nel '93 con No
Man's Land, Tanovic ritorna
ad affrontare gli orrori della
guerra, da un altro punto di
vista. Quello dei sopravvissuti.
Di coloro che ce l'hanno fatta,
ma che hanno lasciato in quei
terribili luoghi gran parte della
loro vita. Tratto dall'omonimo
romanzo dell'ex reporter Scott
Anderson che ha seguito i
conflitti in Uganda, Beirut,
Cecenia e Bosnia il film è la
storia di due fotoreporter
inviati nel Kurdistan iracheno
nel 1988 poco prima dei mas-
sacri di gas ordinati da
Saddam Hussein. Le scene
sono forti, particolarmente vio-
lente e sanguinolenti. In un
ospedale da campo improvvi-
sato, senza acqua ed attrez-
zature adeguate, il medico è
costretto a sparare in testa ai
pazienti più gravi, quelli senza
speranze.
Colin farrelle Paz vegain unascena ditriage