055 - Alcune considerazioni su tre Lettere di San Paolo: ai Corinzi, ai Filippesi e ai Galati

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Alcune considerazioni su tre Lettere di San Paolo: ai Corinzi, ai Filippesi e ai Galati Qualcuno tra voi si domanderà perché non menziono mai le lettere di San Paolo negli scritti dell’Ordine Gesù Redentore. tanto magnificate dalla Chiesa Cattolica romana per acquisire fedeli; non le menziono perché non sono d’accordo su tutto specialmente sulle facilitazioni di cui godrebbero i Cristiani. Sulle lettere di San Paolo, esprimerò opinioni soltanto su qualche lettera sulle parti che mi sembreranno meno attendibili e più importanti cercando di non ripetere gli stessi argomenti dopo che li ho già esaminati come, ad esempio, la giustificazione per mezzo della fede in Gesù: a. Prima lettera ai Corinzi, §15 I morti risorgeranno; Tutti riceveranno la vita in Cristo; due argomenti complementari; Tutti saremo trasformati; Dov’è o morte la tua vittoria? Sulla base delle Rivelazioni Divine del XIX e XX secolo che ho già citato posso dire che per me su predetti temi San Paolo non aveva le idee chiare perché è molto difficile – se non impossibile - parlare dell’Aldilà se non siamo stati prima di questa vita santi e da santi parliamo; perciò anche San Paolo - come qualunque altro uomo - era soggetto alla legge dell’oblio 1 ; dopo morto la Chiesa elesse San Paolo alla gloria degli altari, ma essere santi nell’aldilà è un’altra cosa. È quasi impossibile parlare delle cose di Dio, dello Spirito, della vita, della natura dell’uomo e della sua vita, dell’Aldilà, della religione, dell’evoluzione, del karma, della reincarnazione, de Cosmo e di simili argomenti se non si hanno, come me, le Rivelazioni divine del XIX e XX secolo alle quali faccio sempre riferimento. San Paolo non poté farlo perché nacque venti secoli prima; b. Lettera ai Filippesi ,§ 3, versetto 20 : Anche il questo caso San Paolo non ebbe le idee chiare; infatti Gesù non trasfigurerà il nostro corpo fisico, bensì amplierà la nostra Coscienza 2 , cioè il nostro secondo corpo immortale 3 ; il primo corpo immortale dell’uomo è la Scintilla Divina 4 , che è una cellula virtuale dello Spirito di Dio 5 che anima l’uomo 6 nei quattro piani o mondi del Cosmo ( fisico - questo universo con la Terra - astrale, mentale e akasico o della coscienza 7 ) . Il titolo dei versetti 8-9, “ Tutto ciò che è umano è cristianonon corrisponde a ciò che c’è scritto in tali versetti e non lo condivido, ma non credo che questo sia un demerito di San Paolo; c. Lettera ai Galati, § 2: La Salvezza per mezzo della fede, giustificati dalla fede in Cristo, versetti 15-21 : in questo caso San Paolo non soltanto non aveva le idee chiare, ma anche opinioni errate perché il cristiano che non si impegna per migliorarsi “ per instaurare nel suo mondo, e da questo al mondo degli altri, l’ordine, la giustizia e la rettitudine: questo e 1 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 157 (Legge dell’oblio), Mediterranee 2 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 25 Dicembre, Amrita 3 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 60-63 (Coscienza), Mediterranee 4 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 252 (Scintilla Divina), Mediterranee 5 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 28 Marzo, Amrita ; Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 122 (Frantumazione dell’Uno nei molti), Mediterranee 6 Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee 7 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 64-65 (Cosmo), Mediterranee 1

Transcript of 055 - Alcune considerazioni su tre Lettere di San Paolo: ai Corinzi, ai Filippesi e ai Galati

Alcune considerazioni su tre Lettere di San Paolo: ai Corinzi, ai Filippesi e ai Galati

Qualcuno tra voi si domanderà perché non menziono mai le lettere di San Paolo negli scritti

dell’Ordine Gesù Redentore. tanto magnificate dalla Chiesa Cattolica romana per acquisire fedeli;

non le menziono perché non sono d’accordo su tutto specialmente sulle facilitazioni di cui

godrebbero i Cristiani.

Sulle lettere di San Paolo, esprimerò opinioni soltanto su qualche lettera sulle parti che mi

sembreranno meno attendibili e più importanti cercando di non ripetere gli stessi argomenti dopo

che li ho già esaminati come, ad esempio, la giustificazione per mezzo della fede in Gesù:

a. Prima lettera ai Corinzi, §15 I morti risorgeranno; Tutti riceveranno la vita in Cristo; due

argomenti complementari; Tutti saremo trasformati; Dov’è o morte la tua vittoria? Sulla

base delle Rivelazioni Divine del XIX e XX secolo che ho già citato posso dire che per me

su predetti temi San Paolo non aveva le idee chiare perché è molto difficile – se non

impossibile - parlare dell’Aldilà se non siamo stati prima di questa vita santi e da santi

parliamo; perciò anche San Paolo - come qualunque altro uomo - era soggetto alla legge

dell’oblio 1 ; dopo morto la Chiesa elesse San Paolo alla gloria degli altari, ma essere santi

nell’aldilà è un’altra cosa. È quasi impossibile parlare delle cose di Dio, dello Spirito, della

vita, della natura dell’uomo e della sua vita, dell’Aldilà, della religione, dell’evoluzione, del

karma, della reincarnazione, de Cosmo e di simili argomenti se non si hanno, come me, le

Rivelazioni divine del XIX e XX secolo alle quali faccio sempre riferimento. San Paolo non

poté farlo perché nacque venti secoli prima;

b. Lettera ai Filippesi ,§ 3, versetto 20: Anche il questo caso San Paolo non ebbe le idee

chiare; infatti Gesù non trasfigurerà il nostro corpo fisico, bensì amplierà la nostra

Coscienza 2 , cioè il nostro secondo corpo immortale 3 ; il primo corpo immortale dell’uomo

è la Scintilla Divina 4 , che è una cellula virtuale dello Spirito di Dio 5 che anima l’uomo 6 nei

quattro piani o mondi del Cosmo ( fisico - questo universo con la Terra - astrale, mentale e

akasico o della coscienza 7 ) . Il titolo dei versetti 8-9, “ Tutto ciò che è umano è cristiano”

non corrisponde a ciò che c’è scritto in tali versetti e non lo condivido, ma non credo che

questo sia un demerito di San Paolo;

c. Lettera ai Galati, § 2: La Salvezza per mezzo della fede, giustificati dalla fede in Cristo,

versetti 15-21 : in questo caso San Paolo non soltanto non aveva le idee chiare, ma anche

opinioni errate perché il cristiano che non si impegna per migliorarsi “ per instaurare nel

suo mondo, e da questo al mondo degli altri, l’ordine, la giustizia e la rettitudine: questo e

1 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 157 (Legge dell’oblio), Mediterranee2 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 25 Dicembre, Amrita3 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 60-63 (Coscienza), Mediterranee4 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 252 (Scintilla Divina), Mediterranee5 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 28 Marzo, Amrita ; Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina122 (Frantumazione dell’Uno nei molti), Mediterranee6 Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee7 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 64-65 (Cosmo), Mediterranee

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basta. Non deve aspettarsi alcuna forma di ricompensa, né spirituale né materiale. E colui

che con volontà ricerca la liberazione (mia nota: cioè la salvezza), sarà senz’altro aiutato 8 ;

perciò, a parer mio, non si avrà alcun vantaggio dall’essere cristiano di nome, ma non di

fatto. In verità i versetti 15-16 della Lettera ai Galati, a cominciare dal titolo, sono

sostanzialmente sbagliati perché la salvezza non si ottiene per mezzo della fede in Cristo;

infatti l’uomo si salva soltanto se vive osservando il Decalogo e i Comandamenti

dell’amore, cioè evangelicamente, come insegnò Gesù Cristo 9 . A parer mio non è vero

nemmeno che dalle opere della legge non verrà giustificato nessuno perché chi osserva il

Decalogo è più facile che faccia buone azioni ed è su queste che Gesù ci giudica 10 . Nei

versetti 15-21 San Paolo usò anche termini impropri che confondono le idee dei fedeli (

giustificazione o giustificato invece che perdono o perdonato e opere invece che azioni;

l’uomo può compiere anche opere, ma è più difficile che ciò accada perché l’opera ha

valore ampio e generico e non è un’azione saltuaria come saziare un affamato, dissetato

chi ha sete, vestito un ignudo, consolato un prigioniero 11 ma è un’ ”Attività posta in essere

con un preciso intento, volta a un fine determinato o atta a produrre certi effetti 12 . Per

quanto riguarda le azioni Dio ha detto a Eileen Caddy della Comunità di Findhorn in

Scozia” (.) le parole senza le azioni non sono nulla. Vivi la Mia parola 13 “ . Per quanto

riguarda la legge ritengo che San Paolo si riferisca al Decalogo, ma se si fosse riferito a

tutto il Pentateuco cambierebbe poco perché “ i Dieci Comandamenti del Decalogo e i due

Comandamenti dell’amore sono le fondamenta di tutto l’Antico Testamento. Il Decalogo è la

dottrina e il modello di comportamento per tutti gli uomini; il Signore Gesù disse: << (.)Voi

vedete che ciò che dico è ancora Decalogo. Sempre è Decalogo la parola del Rabbi.

Perché il bene la giustizia, la gloria è nel compiere ciò che il Decalogo insegna e ordina di

fare. Non c’è altra dottrina. Allora data tra le folgori del Sinai, ora data fra i fulgori della

Misericordia, ma la Dottrina è quella. E non muta e non può mutare (.). Il Salvatore non è

venuto a mettere una nuova legge, ma a riconfermare la prima, l’unica legge (.) 14 . Con

predetti termini impropri tutto il brano predetto di cui parlavo prima (§2, 15-21) assume un

significato fuorviante e le frasi non risultano chiare, ma procediamo con ordine: Paolo inizia

facendo credere che i Giudei non siano peccatori; invece, tutti sappiamo che gli uomini

sono tutti peccatori perché in loro si incarnano i demoni perché Dio vuole salvarli per

mezzo della vita che concepì e realizzò e che noi conosciamo bene e per mezzo dell’uomo15 . Nel versetto 16 San Paolo usa il termine “giustificato” da Dio al posto di “perdonato”;

8 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 160-161 (Liberazione), Medierranee9 Vangelo di Matteo 22, 34-4010 Jakob Lorber, il Signore parla, pagine 181-184 (Il giorno el giudizio e la resurrezione della carne), Armenia11 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 183, Armenia12 Lo Zingarelli, Vocabolario della lingua italiana di Nicola Zingarelli, anno 1995, pagina 1210, Zanichelli editore13 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, page 100, Mediterranee14 Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, Vol. VII, pagine 123-124, CEV srl, 030036 Isola del Liri (Frosinone)15 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 162, Armenia

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dice infatti San Paolo “(.) sapendo tuttavia che l’uomo non è giustificato dalle opere della

legge, ma soltanto per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in

Gesù Cristo per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge”. Se

San Paolo credette in Gesù Cristo per essere giustificato, cioè perdonato ebbe uno scopo

egoista; in Gesù Cristo si deve credere per ciò che ci insegna nei Vangeli e per il sacrificio

della Sua vita per la remissione dei peccati. A parer mio le opere della legge non sono

quelle cui allude San Paolo, ma i buoni comportamenti; la legge di cui parla San Paolo per

me è il Decalogo anche se lui non lo disse, ma come ho detto sopra l’eterna legge del

Sinai, il Decalogo è una della fondamenta di tutto l’Antico Testamento insieme con i due

Comandamenti dell’amore. La fede in Gesù Cristo non salva gli uomini; la Salvezza

dell’uomo avviene per l‘amore che Dio e Gesù hanno per noi, ma anche per il nostro

vivere osservando i comandamenti di Gesù Cristo 16 . Credere in Gesù Cristo per

essere giustificati cioè perdonati dalla fede in lui è una scelta egoista e pertanto non

saremo perdonati certamente per questo motivo, ma perché, fatto fondamentale, Dio ci

perdona (mia nota:nella persona di Gesù Cristo) soltanto perché ci ama. San Paolo

disse anche che l’uomo non è giustificato dalle opere della legge. E quali sarebbero le

opere della legge? San Paolo non le spiega, ma l’opera e gli scopi della legge a parer mio,

sono del tutto differenti da quelli cui allude San Paolo; infatti l’opera della Legge, cioè del

Decalogo, è grandiosa, cioè di importanza cosmica: si tratta dell’educazione di tutti

gli uomini – demoni nei secoli dei secoli. Per giustificato si deve intendere

perdonato, ma noi siamo perdonati soltanto perché Dio e Gesù ci amano, ma,

comunque, l’uomo deve fare sempre la sua parte che consiste nel vivere

evangelicamente perché il giudizio di Gesù non si basa sui nostri peccati, ma sulle

nostre buone azioni 17 e quindi dall’osservanza della legge, cioè del Decalogo e

possibilmente dall’osservanza dei Comandamenti dell’amore 18 se vogliamo diventare santi.

Quindi per me è chiaro che non c’è Salvezza per la fede in Cristo, cioè ad essere Cristiani,

senza impegno nel migliorarsi e quindi senza merito per mezzo della sola fede in Gesù

Cristo; ciò anche perché Dio e Gesù sono amore 19 e perciò non fanno parzialità tra

appartenenti a differenti religioni perché ai loro occhi tutte le anime sono uguali 20 e ci

amano tutti allo stesso modo 21 e tutti saremo giudicati, vita dopo vita sulla base delle

nostre buone azioni 22 . Prima del Decalogo 23 gli antichi Giudei vivevano senza regole

come più gli piaceva e perciò si comportavano male perché erano dominati dalla natura

16 Vangelo di Giovanni 15, 12-1717 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 181-184 (Il giorno del giudizio e la resurrezione della carne), Armenia18 Levitico 19, 17-18 ; Deuteronomio 6, 4-9 ; Vangelo di Matteo 22, 34-4019 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 42, Mediterranee ; Maria di Nazareth, Messaggi da Medjugorje, Messaggio del 25 Giugno 1988, MIR20 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 16 Maggio, Amrita21 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 16 Marzo, Amrita22 Jakob Lorber, Il Signore, pagine 181-184 (Il giorno del giudizio e la resurrezione della carne), Armenia23 Esodo 20 ; Deuteronomio 5, 6-22

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egoista dell’uomo-demone (vizi, difetti e altre povertà e dalle passioni che ne derivano) ;

perciò Dio, per educarli, scrisse il Decalogo su due tavole di pietra e le dette a Mosè24 . A parer mio anche per la legge San Paolo ebbe opinioni errate; infatti senza la legge,

cioè senza il Decalogo, non ci sarebbe stato il progresso che poi c’è stato nei

comportamenti degli uomini che da egoisti, cattivi e egocentrici sono già diventati altruisti,

buoni e cristocentrici a milioni. E se è vero che tali comportamenti sono diventati peccati

soltanto dopo la promulgazione del Decalogo, l’eterna legge del Sinai, quella di San Paolo

è una constatazione del tutto marginale e senza importanza. Le opere della legge, cioè le

buone azioni degli uomini sono la conseguenza dell’entrata in vigore della legge predetta;

perciò esse sono un frutto prezioso per la Salvezza degli uomini – demoni. Tornando al

termine “giustificazione” usato da San Paolo; questo termine confonde le idee dei fedeli

perché Dio perdona, non giustifica 25 . Cristo, la Presenza Divina nell’uomo 26

contribuisce a salvare tutti gli uomini, anche quelli di altre religioni 27 sempreché facciano la

loro parte per migliorarsi perché Dio aiuta gli uomini che si aiutano da soli 28 . I Maestri

disincarnati del Cerchio Firenze 77 hanno detto nel XX secolo che “ Ciascuno si faccia

studioso di se stesso, si faccia autore di una nuova società cominciando dalla sua vita di

ogni giorno. Siete responsabili di ciò che accade nel mondo nella misura in cui nulla fate

per migliorare voi stessi, Non occorre essere dei santi, dei maestri, dei leader: bisogna

invece essere degli umili lavoratori di se stessi. Delle unità di una umanità che lavorano

singolarmente – a cominciare dalla parte più feribile, più attaccabile, da se stessi – per

migliorare il mondo, 129g e 170g 29. Non sono d’accordo nemmeno sui versetti 17-20; in

particolare sull’affermazione che Cristo vive in Paolo perché ciascuno di noi, a qualunque

religione appartenga fa parte della Coscienza di Cristo 30 , la Presenza Divina dell’uomo 31 ;

Cristo non vive in noi, ma è presente in ogni uomo 32 . Il versetto 19 è sbagliato perché

non si vive in Dio per scelta, ma perché Dio è anche in ognuno di noi 33 perché è il Tutto

che tutto e tutti comprende in quanto è l’Assoluto 34 . Anche il versetto 20 è sbagliato: infatti

Cristo non vive in San Paolo o in qualsiasi altro uomo, ma è presente in San Paolo come

in qualsiasi altro uomo, anche il peggiore perché ci ama tutti allo stesso modo 35 . Cristo

non ama soltanto San Paolo e non ha dato la Sua vita soltanto per lui, ma per tutti gli

24 Deuteronomio 5, 6-2225 Salmo 65 (64), versetto 4 ; Salmo 78 (77), versetto 38 ; Salmo 85 (84), Versetto 326 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 144, Mediterranee27 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita ; Cerchio Firenze 77. Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 160-161 (“Il ritorno” del Cristo), Mediterranee28 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Agosto, Amrita29 Cerchio Firenze 77, Maestro perché ?, pagina 124 (l’autoconoscenza per un mondo migliore), Mediterranee30 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita31 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, page 144, Mediterranee32 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 144, Mediterranee33 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 17 Luglio, Amrita34 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 33-34 (Assoluto) ; pagine 71-72 (Dio) ; pagine 296-297 ( Tutto ; Tutto è perfetto ; Tutto-Uno-Assoluto), Mediterranee35 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 16 Marzo, Amrita

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uomini. Il perdono, non la giustificazione, viene da Dio 36 non dalla legge e Cristo non è

morto invano in nessun caso. Versetto 21 sempre del paragrafo 2 della lettera ai

Galati:nessuno può annullare la Grazia di Dio, il perdono viene dall’amore di Dio e del

Cristo perché Essi sono amore 37 ; in ogni caso Cristo non è morto invano, in

proposito è stato detto: “Cristo sorgerà nell’intimo di ogni uomo, appartenga all’una o

all’altra religione,all’una o all’altra fede politica. L’uomo si chiama cristiano quando ama il

prossimo suo. Credere di cambiare l’uomo bagnandolo o circoncidendolo equivale a

credere di poterlo mutare cambiandogli l’abito. Ma l’opera del Cristo non è fallita. Cristo – la

Carità, l’Amore fraterno -sorgerà nell’intimo di ogni uomo e non già per riconoscimento di

una qualsiasi organizzazione religiosa che porti o non porti i suo nome…. 38 “.

Conclusioni: San Paolo tra concetti errati, spiegazioni insoddisfacenti, termini impropri e

opinioni errate o arzigogolate da della fede e di come si deve essere cristiani una

rappresentazione falsata. A parer mio questi versetti sono tutti da ignorare anche perché

fanno credere ai Cristiani che saranno salvati indipendentemente da come si comportano

nella vita. Gesù infatti disse << (.) Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli

altri come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i

propri amici. Voi siete miei amici se farete ciò che io vi comando (.) 39 >> . E la Madonna

ha detto a Medjugorje:<< “Convertitevi, pregate, digiunate, riconciliatevi” . Avete preso

questi messaggi superficialmente. Voi avete iniziato a viverli per poi, però lasciarli perché

era difficile. No cari figli! Quando qualcosa è bene, occorre perseverare nel bene e non

pensare: “Dio non mi vede, non ascolta, non aiuta”. Così vi siete allontanati da Dio e da me

per il vostro misero interesse. Io desideravo fare di voi un’oasi di pace, d’amore e di bontà.

Dio desiderava che voi con il vostro amore e con il suo aiuto faceste miracoli e deste

l’esempio; perciò ecco che cosa vi dico: satana si prende gioco di voi e delle vostre anime

e io non posso aiutarvi perché siete lontani dal mio cuore. Perciò pregate e vivete i miei

messaggi e così vedrete i miracoli dell’amore di Dio nella vita vostra quotidiana. Grazie per

aver risposto alla mia chiamata 40 >>. Come vedete, in Dio non c’è nessun favoritismo

nemmeno per i cristiani.

paragrafo 3 della lettera ai Galati, versetti 6 e seguenti. Non sono nemmeno d’accordo sulla

scelta da fare tra la fede e la legge perché la base della fede sono le leggi di Dio, tra cui il

Decalogo 41, l’eterna legge del Sinai, e i Comandamenti dell’amore 42. Dio benedice tutto e

36 Salmo 65 (64), versetto 4 ; Salmo 78 (77), versetto 38 e Salmo 85 (84), versetto 337 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 42, Mediterranee ; Maria di Nazareth, Messaggi da Medjugorje, Messaggio del 25 Giugno 1988, MIR 38 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 160-161 (“Il ritorno” del Cristo), Mediterranee 39 Vangelo di Giovanni 15, 12-1440 Maria di Nazareth, Messaggi da Medjugorje, Messaggio del 25 Marzo 1992, MIR41 Deuteronomio 5, 6-2242 Levitico 19, 17-18 ; Deuteronomio 6, 4-9 ; Vangelo di Matteo 22, 34-40

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tutti, non maledice nulla e nessuno; tutte le volte che nell’Antico Testamento c’è scritto di

maledizioni consideratela opera degli Ebrei, cioè dell’uomo;

Paragrafo 3 della lettera ai Galati, versetti 23-29: non sono d’accordo nemmeno che si

diventi figli Dio soltanto per mezzo della fede in Gesù Cristo perché Dio è amore come ho

detto e dimostrato sopra; perciò tutti gli uomini sono figli di Dio da sempre

indipendentemente dai popoli e dalle religioni. E Cristo è presente in tutti gli uomini 43 .

Paragrafo 4 della lettera ai Galati: non sono d’accordo nemmeno che Dio mandò il Figlio

Gesù perché ricevessimo l’adozione a figli, infatti i cristiani erano già figli come tutti gli altri

uomini. E Dio conosce uno per uno tutti i Suoi figli fin dall’antichità perché “ (.) ci ha in Sé,

anche se non è una persona ci conosce (.) 44 . Anche sulla schiavitù e sull’eredità non sono

d’accordo; eredi di che cosa?

Paragrafo 4 versetti 21-31 : né sono d’accordo sulle due alleanze con Sara e Agar; a parer

mio l’alleanza con Dio è sempre quella antica con tutti gli uomini che fu confermata dal

Signore Gesù 45 . Dio non divise l’umanità in due parti; infatti l’umanità è una; per Dio tutti

siamo figli sia i buoni che i cattivi; Dio disse soltanto: il figlio di Agar, Ismaele, sarà come un

onagro, cioè come un asino selvatico, la sua mano sarà contro tutti e la mano di tutti contro

di lui. I discendenti di Ismaele sono gli arabi del deserto 46 , ma tutti fanno parte della stessa

famiglia , ma formano due discendenze, quella di Sara e quella di Agar, ma la famiglia è

unica 47.

E qui mi fermo perché se dovessi esaminare tutte le lettere di San Paolo dovrei scrivere un

libro e, forse, non avrei più il tempo perché ho già ottantacinque anni.

43 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, page 144, Mediterranee44 Cerchio Firenze 77,Dizionario del Cerchio, pagina 72 (Dio), Mediterranee45 Vangelo di Matteo 26, 26-3046 Genesi 1647 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 4 Settembre, Amrita

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