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Mercoledì 27 gennaio 2010 19 LECCE CRONACA Una scuola moderna, sede del sapere, quindi del plurali- smo, della libertà, una scuola che valorizza i suoi insegnanti e garantisce stabilità al suo per- sonale. Ma anche ai suoi studen- ti. E’ questa la scuola che ha “disegnato” il segretario genera- le Uil Scuola Massimo Di Men- na durante la sua relazione di apertura del Congresso Uil Scuola, che si è aperto lunedì al teatro Politeama Greco di Lec- ce e che si concluderà questa mattina al centro congressi Ti- ziano. «L’Europa consideri le risor- se per investimento in istruzio- ne fuori dai parametri e le rigi- dità finanziarie di Maastricht - ha esordito Di Menna -. L’istru- zione è stata individuata dal- l’Onu come uno dei tre indicato- ri per classificare il benessere di una popolazione. Il Costari- ca, che ha spostato le spese mi- litari verso l’istruzione, ha rilan- ciato l’industria e le esportazio- ni in relazione alla nuove tecno- logie, ha programmato un piano di studio delle lingue, ha salva- guardato l’ambiente: risulta al primo posto. L’Italia al trentesi- mo». L’Europa, insomma, proce- de lentamente verso gli obietti- vi di Lisbona, obiettivi fonda- mentali per fare del vecchio continente il più avanzato in in- novazione. «La Uil Scuola - ha conti- nuato il numero uno della Uil Scuola - ha partecipato a molte occasioni di confronto tra Paesi, tra sindacati, perché siamo con- vinti che anche nell’azione del sindacato occorra sviluppare un’azione a livello europeo. Il Governo preveda nei provvedi- menti anticrisi misure per soste- nere il lavoro nelle scuole. Pro- poniamo una sessione parlamen- tare per la scuola, una giornata della politica per il Paese, nella quale si prendano impegni sulla modernizzazione della scuola e sul sostegno di quei tanti lavora- tori che ne garantiscono il fun- zionamento, impegni in grado di andare oltre l’alternarsi delle legislature. La scuola diventi priorità per il Paese». Alle forze politiche («tutte») la Uil Scuola chiede un piano di investimenti che riequilibri il rapporto tra spesa per l’istruzio- ne e Pil, e il rapporto tra spesa per l’istruzione e spesa pubbli- ca, da realizzare con gradualità quando ci sarà la ripresa. Di Menna è poi passato a il- lustrare le proposte della Uil scuola sui temi centrali del- l’istruzione. Una delle più im- portanti è quella di puntare sul- le reti di scuole: «Le reti non devono essere più frutto della volontarietà, talvolta della estemporaneità, ma definite giu- ridicamente, rappresentando co- sì la vera autonomia, con orga- nici pluriennali, servizi ammini- strativi efficienti, con una mi- gliore divisione dei compiti e valorizzazione, oltre che utiliz- zo, delle competenze del perso- nale Ata». In sostanza, la propo- sta della Uil di unità ammini- strativa territoriale di molti anni fa viene rivisitata come unità di rete. «La rete - ha specificato il segretario della Uil scuola - è la sede naturale per la ricerca di- dattica, la qualificazione della offerta formativa, la formazione in servizio, l’organizzazione per dipartimenti, l’interlocuzione con le istituzioni e con il territo- rio. Nella rete trova una propria collocazione la funzione dirigen- ziale. Restiamo del parere che debba essere rafforzata la speci- ficità della dirigenza scolastica in ragione della specificità del settore non omologabile ai setto- ri amministrativi». Ma ciò che deve restare cen- trale è l’insegnamento in classe con gli studenti. «Possono esse- re previste funzioni di coordina- mento di dipartimento - ha spie- gato ancora il segretario -, orga- nizzative o gestionali, di studio e ricerca, di connessione con il sistema di valutazione naziona- le, ma sempre mantenendo par- te dell’orario di insegnamento. Il sistema di valutazione non de- ve avere carattere sanzionato- rio, ma di supporto alle scuole e al personale, evitando la crea- zione di una nuova burocrazia e puntando sugli insegnanti». E proprio perché il ruolo de- gli insegnanti è determinante - per la formazione e la crescita delle nuove generazioni -, an- drebbe valorizzato e riconosciu- to con uno stipendio adeguato. Non è un mistero per nessuno che i nostri insegnanti siano tra i peggio pagati. Da qui la batta- glia della Uil scuola per il rinno- vo del contratto: «Bassi stipen- di e troppe tasse sul lavoro ren- dono le nostre retribuzioni inac- cettabili. La nostra “sfida” per la qualità e per la modernità passa per il riconoscimento del lavoro. Nei prossimi mesi verifi- cheremo se il Governo manter- rà gli impegni assunti per il rin- novo del contratto relativo al tri- ennio 2010/12. Il Governo si è impegnato ad aprire le trattative e a garantire le risorse finanzia- rie previste dalla intesa confede- rale, e quelle aggiuntive per la scuola. Auspichiamo quindi di arrivare, con certezza delle risor- se aggiuntive, alla firma del contratto entro giugno, auspica- bilmente anche con la firma del- la Cgil, ma siamo pronti, se ne- cessario, ad una forte mobilita- zione anche in coincidenza del termine dell’anno scolastico». Ma oggi come oggi il vero nemico della scuola si chiama precariato. «Uno dei mali ende- mici del nostro sistema scolasti- co - ha infatti sottolineato Di Menna - è rappresentato dal pre- cariato. Al personale e alle scuo- le vanno assicurate stabilità e continuità. La via maestra rima- ne la stabilità attraverso incari- chi pluriennali, il piano di im- missioni in ruolo per coprire i posti vacanti e l’attivazione rapi- da dei concorsi dove le gradua- torie sono esaurite. Vanno assi- curati alle scuole, agli alunni, agli stessi insegnanti, ai dirigen- ti, al personale Ata, continuità e stabilità evitando continui spo- stamenti. Vanno confermati e re- si attuabili con semplicità, già all’inizio dell’anno scolastico, gli interventi integrati Governo, Regioni, Inps». Insomma, tanto lavoro da fa- re per dare vita ad una scuola moderna e laica in grado di sod- disfare le esigenze di tutti. «La scuola è laica principal- mente perché è sede del sapere - ha concluso il segretario -, quindi del pluralismo, della li- bertà. E’ la qualità dell’istruzio- ne che garantisce la laicità. L’acquisizione di conoscenze, di competenze, di spirito criti- co, del valore della ricerca scientifica, il riconoscere nel dubbio la base per una etica del- la responsabilità e per sempre nuovi saperi sono l’essenza del- la laicità. Quattro anni fa, nel congresso di Perugia abbiamo ribadito due caratteristiche ne- cessarie alla nostra scuola: “rigorosa” e “accogliente”. Prin- cipi che riconfermano non solo la loro validità ma la loro asso- luta attualità. C’è da considera- re inoltre che la multiculturali- tà, che sempre più caratterizze- rà la scuola italiana, affida alla scuola stessa, e quindi al perso- nale che vi lavora, una vitale funzione di integrazione. Non ci deve essere posto per la sepa- ratezza delle religioni e delle ci- viltà, premessa per la non cono- scenza, la paura ed infine l’odio. La questione è per noi ri- levante per i principi e perché riguarda il lavoro quotidiano, che avviene con scarsi supporti e riconoscimenti, anche se con la gratificazione dei risultati. Al- la politica si chiede di ricono- scere tale impegno, di non im- provvisare ingerenze, di garanti- re la laicità. Nella scuola l’inte- grazione deve basarsi su due so- lide basi: l’acquisizione della lingua italiana che deve essere conosciuta e padroneggiata, e la conoscenza ed il rispetto della nostra Costituzione, che è frutto e sintesi della cultura, della sto- ria e dei valori irrinunciabili del nostro Paese. Su queste due ba- si la scuola, se supportata, può determinare una solida integra- zione, propria di uno stato lai- co». Uil Scuola XII Congresso nazionale Lecce, 25 26 27 gennaio 2010 Ilsegretario generale della Uil Scuola Massimo DiMenna ha indicato le prioritàe gli obiettivi chesaranno al centro dell’attivitàdel sindacato Più stabilità e più soldi per il personale della scuola Tantele “emergenze”: dal precariato agli stipendi troppo bassi Il segretario generale della Uil Scuola Massimo Di Menna LA TRE GIORNI “La sfida della moderni- tà”K questo lo slogan del XII Congresso nazionale dlla Uil Scuola in corso a Lecce: i lavori, partiti lune- dì scorso presso il Politea- ma Greco, si concluderan- no questa mattina all’Hotel Tiziano. Al congresso stanno partecipando circa mille de- legati, in rappresentanza degli oltre 75mila iscritti. Un appuntamento che giun- ge a conclusione di un lun- go lavoro, partito a ottobre e proseguito fino a dicem- bre nei congressi territoria- li e provinciali organizzati in tutta Italia. «Valorizzare il lavoro: è questo il tema chiave del congresso - ha spiegato il segretario della Uil scuola Massimo Di Menna. In Ita- lia la prima emergenza del nostro sistema di istruzio- ne è il contrasto, davvero stridente, tra impegno e re- sponsabilità di chi lavora e la retribuzione. La nostra sfida per la qualità e la mo- dernità passa per il ricono- scimento del lavoro». Milledelegati datutta Italia

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Mercoledì 27 gennaio2010 19LECCE CRONACA

Una scuola moderna, sededel sapere, quindi del plurali-smo, della libertà, una scuolache valorizza i suoi insegnantie garantisce stabilità al suo per-sonale. Ma anche ai suoi studen-ti.

E’ questa la scuola che ha“disegnato” il segretario genera-le Uil Scuola Massimo Di Men-na durante la sua relazione diapertura del Congresso UilScuola, che si è aperto lunedì alteatro Politeama Greco di Lec-ce e che si concluderà questamattina al centro congressi Ti-ziano.

«L’Europa consideri le risor-se per investimento in istruzio-ne fuori dai parametri e le rigi-dità finanziarie di Maastricht -ha esordito Di Menna -. L’istru-zione è stata individuata dal-l’Onu come uno dei tre indicato-ri per classificare il benesseredi una popolazione. Il Costari-ca, che ha spostato le spese mi-litari verso l’istruzione, ha rilan-ciato l’industria e le esportazio-ni in relazione alla nuove tecno-logie, ha programmato un pianodi studio delle lingue, ha salva-guardato l’ambiente: risulta alprimo posto. L’Italia al trentesi-mo».

L’Europa, insomma, proce-de lentamente verso gli obietti-vi di Lisbona, obiettivi fonda-mentali per fare del vecchiocontinente il più avanzato in in-novazione.

«La Uil Scuola - ha conti-nuato il numero uno della UilScuola - ha partecipato a molteoccasioni di confronto tra Paesi,tra sindacati, perché siamo con-vinti che anche nell’azione delsindacato occorra sviluppareun’azione a livello europeo. IlGoverno preveda nei provvedi-menti anticrisi misure per soste-nere il lavoro nelle scuole. Pro-poniamo una sessione parlamen-tare per la scuola, una giornatadella politica per il Paese, nellaquale si prendano impegni sullamodernizzazione della scuola esul sostegno di quei tanti lavora-tori che ne garantiscono il fun-zionamento, impegni in gradodi andare oltre l’alternarsi dellelegislature. La scuola diventipriorità per il Paese».

Alle forze politiche («tutte»)la Uil Scuola chiede un pianodi investimenti che riequilibri ilrapporto tra spesa per l’istruzio-ne e Pil, e il rapporto tra spesaper l’istruzione e spesa pubbli-ca, da realizzare con gradualitàquando ci sarà la ripresa.

Di Menna è poi passato a il-lustrare le proposte della Uilscuola sui temi centrali del-l’istruzione. Una delle più im-portanti è quella di puntare sul-le reti di scuole: «Le reti nondevono essere più frutto dellavolontarietà, talvolta dellaestemporaneità, ma definite giu-ridicamente, rappresentando co-sì la vera autonomia, con orga-nici pluriennali, servizi ammini-strativi efficienti, con una mi-gliore divisione dei compiti evalorizzazione, oltre che utiliz-zo, delle competenze del perso-nale Ata». In sostanza, la propo-sta della Uil di unità ammini-strativa territoriale di molti annifa viene rivisitata come unità direte.

«La rete - ha specificato ilsegretario della Uil scuola - è lasede naturale per la ricerca di-dattica, la qualificazione dellaofferta formativa, la formazionein servizio, l’organizzazione perdipartimenti, l’interlocuzionecon le istituzioni e con il territo-rio. Nella rete trova una propriacollocazione la funzione dirigen-ziale. Restiamo del parere che

debba essere rafforzata la speci-ficità della dirigenza scolasticain ragione della specificità delsettore non omologabile ai setto-ri amministrativi».

Ma ciò che deve restare cen-trale è l’insegnamento in classecon gli studenti. «Possono esse-re previste funzioni di coordina-mento di dipartimento - ha spie-gato ancora il segretario -, orga-nizzative o gestionali, di studioe ricerca, di connessione con il

sistema di valutazione naziona-le, ma sempre mantenendo par-te dell’orario di insegnamento.Il sistema di valutazione non de-ve avere carattere sanzionato-rio, ma di supporto alle scuolee al personale, evitando la crea-zione di una nuova burocrazia epuntando sugli insegnanti».

E proprio perché il ruolo de-gli insegnanti è determinante -per la formazione e la crescitadelle nuove generazioni -, an-

drebbe valorizzato e riconosciu-to con uno stipendio adeguato.Non è un mistero per nessunoche i nostri insegnanti siano trai peggio pagati. Da qui la batta-glia della Uil scuola per il rinno-vo del contratto: «Bassi stipen-di e troppe tasse sul lavoro ren-dono le nostre retribuzioni inac-cettabili. La nostra “sfida” perla qualità e per la modernitàpassa per il riconoscimento dellavoro. Nei prossimi mesi verifi-

cheremo se il Governo manter-rà gli impegni assunti per il rin-novo del contratto relativo al tri-ennio 2010/12. Il Governo si èimpegnato ad aprire le trattativee a garantire le risorse finanzia-rie previste dalla intesa confede-rale, e quelle aggiuntive per lascuola. Auspichiamo quindi diarrivare, con certezza delle risor-se aggiuntive, alla firma delcontratto entro giugno, auspica-bilmente anche con la firma del-

la Cgil, ma siamo pronti, se ne-cessario, ad una forte mobilita-zione anche in coincidenza deltermine dell’anno scolastico».

Ma oggi come oggi il veronemico della scuola si chiamaprecariato. «Uno dei mali ende-mici del nostro sistema scolasti-co - ha infatti sottolineato DiMenna - è rappresentato dal pre-cariato. Al personale e alle scuo-le vanno assicurate stabilità econtinuità. La via maestra rima-ne la stabilità attraverso incari-chi pluriennali, il piano di im-missioni in ruolo per coprire iposti vacanti e l’attivazione rapi-da dei concorsi dove le gradua-torie sono esaurite. Vanno assi-curati alle scuole, agli alunni,agli stessi insegnanti, ai dirigen-ti, al personale Ata, continuità estabilità evitando continui spo-stamenti. Vanno confermati e re-si attuabili con semplicità, giàall’inizio dell’anno scolastico,gli interventi integrati Governo,Regioni, Inps».

Insomma, tanto lavoro da fa-re per dare vita ad una scuolamoderna e laica in grado di sod-disfare le esigenze di tutti.

«La scuola è laica principal-mente perché è sede del sapere- ha concluso il segretario -,quindi del pluralismo, della li-bertà. E’ la qualità dell’istruzio-ne che garantisce la laicità.L’acquisizione di conoscenze,di competenze, di spirito criti-co, del valore della ricercascientifica, il riconoscere neldubbio la base per una etica del-la responsabilità e per semprenuovi saperi sono l’essenza del-la laicità. Quattro anni fa, nelcongresso di Perugia abbiamoribadito due caratteristiche ne-cessarie alla nostra scuola:“rigorosa” e “accogliente”. Prin-cipi che riconfermano non solola loro validità ma la loro asso-luta attualità. C’è da considera-re inoltre che la multiculturali-tà, che sempre più caratterizze-rà la scuola italiana, affida allascuola stessa, e quindi al perso-nale che vi lavora, una vitalefunzione di integrazione. Nonci deve essere posto per la sepa-ratezza delle religioni e delle ci-viltà, premessa per la non cono-scenza, la paura ed infinel’odio. La questione è per noi ri-levante per i principi e perchériguarda il lavoro quotidiano,che avviene con scarsi supportie riconoscimenti, anche se conla gratificazione dei risultati. Al-la politica si chiede di ricono-scere tale impegno, di non im-provvisare ingerenze, di garanti-re la laicità. Nella scuola l’inte-grazione deve basarsi su due so-lide basi: l’acquisizione dellalingua italiana che deve essereconosciuta e padroneggiata, e laconoscenza ed il rispetto dellanostra Costituzione, che è fruttoe sintesi della cultura, della sto-ria e dei valori irrinunciabili delnostro Paese. Su queste due ba-si la scuola, se supportata, puòdeterminare una solida integra-zione, propria di uno stato lai-co».

Uil ScuolaXII Congresso nazionale

Lecce, 25 26 27 gennaio 2010

Il segretario generaledella Uil Scuola MassimoDi Menna ha indicatole priorità e gli obiettiviche saranno al centrodell’attività del sindacato

Più stabilità e più soldiper il personale della scuolaTante le “emergenze”: dal precariato agli stipendi troppo bassi

Il segretario generale della Uil Scuola Massimo Di Menna

LA TRE GIORNI

“La sfida della moderni-tà”K questo lo slogan delXII Congresso nazionaledlla Uil Scuola in corso aLecce: i lavori, partiti lune-dì scorso presso il Politea-ma Greco, si concluderan-no questa mattina all’HotelTiziano.

Al congresso stannopartecipando circa mille de-legati, in rappresentanzadegli oltre 75mila iscritti.Un appuntamento che giun-ge a conclusione di un lun-go lavoro, partito a ottobree proseguito fino a dicem-bre nei congressi territoria-li e provinciali organizzatiin tutta Italia.

«Valorizzare il lavoro:è questo il tema chiave delcongresso - ha spiegato ilsegretario della Uil scuolaMassimo Di Menna. In Ita-lia la prima emergenza delnostro sistema di istruzio-ne è il contrasto, davverostridente, tra impegno e re-sponsabilità di chi lavora ela retribuzione. La nostrasfida per la qualità e la mo-dernità passa per il ricono-scimento del lavoro».

Mille delegatida tutta Italia

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QTDN - 02_LECCE - 20 - 27/01/10

20 Mercoledì 27 gennaio 2010

LECCE CRONACA

XII Congresso nazionale

La Uil Scuola a Congressoe i riflettori sono puntati so-prattutto su riforme e retribu-zioni, come conferma il segre-tario generale Massimo DiMenna.

Segretario, andiamo perordine: qual è la posizio-ne della Uil Scuola suicambiamenti in atto?

«Un processo riformatorecosì importante come quelloche coinvolge la secondaria disecondo grado, richiederebbeuno sforzo di condivisione e disintesi, anche considerandoche la questione è dibattuta or-mai da moltissimi anni. Dob-biamo registrare che, purtrop-po ancora prevale la contrappo-sizione politica. Prendiamo at-to favorevolmente che alcuneosservazioni da noi fatte sonostate recepite nel parere sui re-golamenti di riforma del secon-do ciclo dell’istruzione appro-vato della Camera. La Uil èimpegnata nel confronto in at-to con il ministro affinché neltesto che dovrà essere definiti-vamente approvato dal Consi-glio dei Ministri, vengano ap-portate le modifiche necessariee inserite le condizioni rappre-sentate dal parere della Com-missione. Va aperto urgente-mente il confronto Governo –sindacati per garantire le risor-se necessarie alla scuola e darecertezze e garanzie al persona-le, stabilità e continuità, un or-ganico funzionale, e qualifica-te le specificità dell’offerta for-mativa».

A che punto è la trattati-va per il rinnovo contrat-tuale?

«Il rinnovo del contrattodella scuola è per la Uil un fat-tore prioritario. Auspichiamodi arrivare, con certezza dellerisorse aggiuntive, alla firmadel contratto entro giugno. Bas-si stipendi e troppe tasse sul la-voro rendono le nostre retribu-zioni inaccettabili. La nostra“sfida” per la qualità e per lamodernità passa per il ricono-scimento del lavoro.

Vale la pena di ricordareche il Governo, lo scorso 30

aprile, ha sottoscritto un accor-do con le organizzazioni sinda-cali che prevede l’avvio del ne-goziato per il contratto del tri-ennio 2010 – 2012.

La Uil Scuola, lo scorso 30giugno, ha presentato una piat-taforma rivendicativa coerentecon i contenuti di tale intesa.

Ancora una volta registria-mo che la scuola, coinvolta incomplessi processi di riforma,è sottoposta ad una riduzionedi risorse conseguente alla ma-novra finanziaria del Governo.

Nei prossimi mesi verifiche-remo se il Governo manterràgli impegni assunti per il rinno-

vo del contratto. Siamo pronti,se necessario, ad una forte mo-bilitazione anche in coinciden-za del termine dell’anno scola-stico.

La Commissione Lavorodella Camera ha approvato unemendamento al decreto leggesul Lavoro collegato alla Fi-nanziaria che prevede la possi-bilità di assolvere l'ultimo an-no dell'obbligo di istruzionenell'apprendistato. Una misurache la Uil Scuola ha nettamen-te contestato».

La questione delicata è co-me favorire opportunità

per quei ragazzi di 15-16anni che burocraticamen-te vengono definiti“facenti parte della disper-sione”?«Per tutti i Paesi europei

c’è il problema di perseguiregli obiettivi di Lisbona. L’Ita-lia non può permettersi di per-dere questa sfida; va a mio pa-rere perseguita la via di percor-si integrati, in alternanza, traistruzione, formazione lavoro,puntando sulla qualità e desti-nando energie e risorse in taledirezione.

Nel sistema italiano che re-gola l’obbligo di istruzione a16 anni, c’è sia la possibilitàdi intese con il sistema dellaformazione professionale, siadi alternanza scuola lavoro. E’su questo versante che si puòtrovare una soluzione condivi-sa.

L’Italia si trova a dover col-mare un ritardo, in quanto lalegge della scuola media unicaobbligatoria è del 1962, e perarrivare all’obbligo di istruzio-ne a 16 anni si è dovuto aspet-tare una legge del 2006, men-tre, nel frattempo, gli altri Pae-si l’avevano già abbondante-mente raggiunto.

C’è un forte ritardo politi-co. Il comitato per monitorarele esperienze di alternanzascuola-lavoro, previsto da unalegge di 5 anni fa, si è insedia-to il 20 gennaio di quest’anno;cinque anni che, anziché dedi-cati a verificare e monitorare,sono stati dedicati a risolverele condizioni per essere costitu-ito».

Uil Scuola

Il segretario generale della Uil Scuola Massimo Di Menna al tavolo di presidenza

Lecce, 25 26 27 gennaio 2010

Il segretariogenerale della UilScuola Massimo DiMenna, aprendo ilavori delcongresso, hatracciato le prioritàper il sindacato

Dalle riforme alla dispersionescolastica: sono tantele emergenze a cui far fronteindicate dal segretario generale

«Retribuzioni inaccettabili:siamo pronti a mobilitarci»

GLI OSPITI

Anche il presidentedella Provincia di Lecce

Antonio Gabellone èintervenuto ai lavori del

congresso

E’ stato il sindaco PaoloPerrone a portare isaluti della città al

congresso

L’INTERVISTAMassimo Di Menna chiede al Governo di rispettare gli accordi sul rinnovo del contratto

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QTDN - 02_LECCE - 21 - 27/01/10

Mercoledì 27 gennaio2010 21LECCE CRONACA

Oggi, poco dopo mezzogiorno, altermine del congresso in svolgimentoa Lecce, Massimo Di Menna saràconfermato alla carica di segretariogenerale nazionale della Uil Scuola.Una conferma scontata che, secondole previsioni della vigilia dovrebbeavvenire all’unanimità.

Il congresso della Uil Scuola,aperto lunedì pomeriggio con la rela-zione introduttiva del segretario DiMenna, ha vissuto ieri una giornatadominata da un approfondito dibatti-to che ha coinvolto dirigenti del sin-dacato, rappresentanti istituzionali eospiti. In mattinata, di particolare in-teresse è stato l’intervento dell’ispet-tore del Miur, Emilio Ambrisi, in rap-presentanza del ministero MariastellaGelmini. Ambrisi si è soffermato sulprocesso di riforma che sta interes-sando il sistema scolastico italiano,dalle elementari all’università. Il rap-presentante del Ministero ha messoin risalto le novità, ma anche chiestoal sindacato di collaborare alla costru-zione di una scuola in grado di tene-re il passo con le sfide del mondo dioggi, interne e internazionali. Rile-vante anche il discorso del segretarioconfederale della Uil, GuglielmoLoy, che si è soffermato sulle politi-che formative in rapporto al mondodel lavoro e alla sua evoluzione. Loyha sottolineato, in particolare, l’im-portanza della formazione e dell’ag-giornamento professionale per evita-re di restare fuori dal mercato del la-voro.

I lavori del pomeriggio sono staticaratterizzati da una tavola rotondaalla quale hanno partecipato il segre-tario generale della Slc-Cgil, Mimmo

Pantaleo, il segretario generale dellaCisl Scuola, Francesco Scrima, e ilsegretario generale dello Snals, Achil-le Massenti. Tutti hanno sottolineatola necessità di dare forza alla scuolaper garantire il futuro dei giovani e,quindi, della società. Così come, tuttisi sono soffermati sul problema delle

risorse necessariea far funzionareuna macchinacomplessa e deli-cata, risorse cheil governo nazio-nale, invece «ta-glia». Il proble-ma dell’inquadra-mento dei docen-ti precari è statopiù volte ricorda-to dagli oratori.

Naturalmente,le ricette dei rap-presentanti sinda-cali che hannoanimato la tavolarotonda hannoevidenziato an-che punti di vistadiversi e soluzio-ni diverse ai pro-blemi sul tappe-to. Da Lecce,quindi, è arrivatala conferma diun’articolazionedi contenuti cheormai caratteriz-za le scelte dellediverse organizza-zioni sindacali.

Il dibattitoproseguirà questamattima, quando

è anche previsto l’intervento del se-gretario provinciale della Uil Scuoladi Lecce, Giovanni Caretto, che conla sua struttura ha dato un contributoimportante all’organizzazione delcongresso nazionale.

I lavori si concluderanno conl’elezione degli organismi dirigenti.

Il salone dell’Hotel Tiziano durante il congresso, ieri

Salvatore Giannetto, segretario provinciale Uil

Giovanni Caretto

La seconda giornata è stata ricca di dibattiti e di interventi prestigiosi

I LAVORI Il congresso nazionale si chiuderà questa mattina all’Hotel Tiziano con l’elezione degli organismi dirigenti

La scuola e la sfida della modernità

Mimmo Pantaleo

IL PUNTO

Da Fioroni alla Gel-mini: per la scuola tre Fi-nanziarie di risparmi. Enell’ultimo anno un’acce-lerazione della riduzionedella spesa.

L’Italia è al 24˚ po-sto su 27 paesi UE pergli investimenti in istru-zione: si spende il 9,7%della spesa pubblica ri-spetto all’11% della me-dia europea. «Bisogna ri-dare “anima” alla scuolasoffocata da tagli e buro-crazia», dice il segreta-rio della Uil scuola Mas-simo Di Menna.

La Uil Scuola, in oc-casione del XII Congres-so nazionale, ha usato lalente di ingrandimentosulle macro variabili del-la scuola negli ultimiquattro anni. Il linguag-gio della politica messoa confronto con i datipiù semplici: le classi,gli insegnanti, il numerodegli alunni.

Si scopre così nellaricerca che alle speri-mentazioni del GovernoProdi, Padoa Schioppa,Fioroni «volte ad innal-zare la qualità del servi-zio di istruzione ed ac-crescere efficienza ed ef-ficacia della spesa» fan-no eco le politiche delGoverno Berlusconi, Tre-monti, Gelmini, finaliz-zate ad «una migliorequalificazione dei servi-zi scolastici» e ad «unapiena valorizzazione pro-fessionale del persona-le».

Una linea che, al dilà dei toni dello scontropolitico, analizzata cifrealla mano, si scopre ave-re una sequenza abba-stanza continua, con unabrusca accelerata dei fe-nomeni legati ai “tagli”nell’ultimo anno. Se re-stano invariati i plessiscolastici, i luoghi fisicidove si fa scuola, sonoin costante calo le scuo-le intese come unità dire-zionali amministrative,quasi 400 in meno.

Gli alunni tendonolentamente a crescere, leclassi a diminuire, con ilrisultato di classi semprepiù affollate.

Tradotto in cattedre,cioè in posti di insegna-mento, la scuola fa regi-strare un saldo negativo:50mila in meno. Per ilpersonale Ata sono 21mila i posti in meno. Ul-teriori riduzioni di orga-nico sono programmateper il prossimo biennio:45mila docenti e 30milaAta.

«La scuolaè soffocatada taglie burocrazia»

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22 Mercoledì 27 gennaio 2010

LECCE CRONACA

Più di 70mila iscritti (nel2000 erano “solo” 40mila) e tan-te quote rosa.

I dati organizzativi, è risapu-to, rappresentano la spia, il sen-sore dello “stato di salute” diun’rganizzazione: ne misuranol’andamento nel tempo, consen-tono di valutare il grado di rap-presentatività, il gradimento del-l’azione e delle iniziative assun-te. E, in questo caso, i grafici edi numeri tracciano una Uil Scuo-la in costante crescita sia in ter-mini di iscritti che di voti ottenu-ti nelle elezioni delle Rsu (rap-presentanze sindacali unitarie)tra un congresso e l’altro.

Scorrendo i dati ed i graficiè facile verificare tutti se-gni positivi: più iscritti,più voti, più rappresentati-vità, più informazione,più visitatori per le pagi-ne web. Tutti indicatoriche sono testimonianza diun grande lavoro, svoltoin questi quattro anni, pos-sibile grazie a passione,coesione e professionalitàdi tutti i nostri dirigentiterritoriali e delle nostreRsu che hanno saputo benrappresentare l’importan-za di un grande sindacatomoderno e laico come laUil.

Un lavoro di squadrafatto negli organismi na-zionali e regionali e, inparticolare modo, in quel-li provinciali, dove si è re-gistrato un forte e costan-te aumento di iscritti e unaltrettanto consistente au-mento di voti ottenuti dal-le liste UilL Scuola in tut-te le occasioni di elezioni,corrispondenti al doppiodegli iscritti.

Partiamo dagli iscritti,i dati sono tratti dal tabu-lato del Tesoro di dicem-bre per i docenti, Ata e di-rigenti scolastici delle isti-tuzioni scolastiche statali,dagli iscritti delle provin-ce autonome di Trento eBolzano, dagli iscritti del-la Formazione professio-nale, dagli iscritti dellescuole non statali, nonchéda quelli che prestano ser-vizio nelle scuole italiane al-l’estero.

La composizione degli iscrit-ti fa registrare un certo equili-brio tra le varie categorie: do-centi (59%), Ata (39%), dirigen-ti scolastici (1%), scuole non sta-tali (0,29%), formazione profes-sionale (3,21%).

Per quanto riguarda invecesesso ed età, pur registrando unleggero “invecchiamento”, dovu-to alla riduzione del turn–over,il 70% dei nostri iscritti è adden-sato nella fascia di età 35-55 el’8% è presente nella fascia25–35. Quindi un sindacato rela-tivamente giovane, con cui laUil scuola è impegnata a costrui-re i suoi progetti per il futuro.La componente femminile rap-presenta i due terzi degli iscrittie la maggioranza delle Rsu. Infi-ne, nel periodo 1999–2009, l’in-cremento degli iscritti su tutto ilterritorio nazionale ha registratoanche una omogenea distribuzio-ne geografica tra le varie realtàterritoriali.

Dal grafico, è facile rilevareanche come, in ogni occasione

in cui si è votato per eleggere leRsu, la Uil Scuola ha colleziona-to grandi successi elettorali, chesi sono caratterizzati per un co-stante aumento di consensi otte-nuti - sempre più del doppio de-

gli iscritti - per un incrementodi eletti e per una presenza sem-pre più capillare nelle singolescuole.

In molte province la UilScuola è il primo sindacato del-

la categoria. Le Rsu, attraversola loro attività negoziale nellascuola, hanno rappresentato unamarcia in più per radicare sulterritorio l’azione di un sindaca-to riformista e di concertazione,

che vede «nella contrattazionelo strumento di gestione demo-cratica e condivisa di cui lascuola dell’autonomia ha biso-gno per corrispondere alle molte-plici sfide che pervengono dal

territorio, in termini di qualitàdell’offerta formativa».

I tanti eletti e i candidati alleelezioni che hanno scelto le li-ste della UIL Scuola, hanno rap-presentato e rappresentano, conla loro attiva partecipazione,una nuova classe dirigente sinda-cale di cui la Uil si è avvalsa inquesti anni per essere vicina ailavoratori direttamente nei luo-ghi di lavoro, al fine di valoriz-zarne l’attività e contribuire almiglioramento delle attività for-mative della nostra scuola.

Fino al 1999 la rappresentati-vità era stabilita dal Ministerodella Pubblica Istruzione checonteggiava le deleghe con fina-lità essenzialmente statistiche.Dal dicembre 2000, con la pie-na contrattualizzazione del rap-porto di lavoro e le prime elezio-ni delle Rsu, la rappresentativitàè certificata dall’Aran con ca-denza biennale, in riferimento airispettivi bienni contrattuali. Lasoglia minima della rappresenta-tività è stabilita al 5% inteso co-me media di due elementi: i vo-ti riportati a livello nazionalenelle elezioni delle Rsu e le de-leghe certificate dal Tesoro al31 dicembre dell’anno di riferi-mento.

E anche su web i riscontri so-no positivi. L’analisi dei lettoridel sito Uil Scuola mostra un au-mento costante dei contatti - au-mentati quasi dieci volte - e deivisitatori (più che raddoppiati).Quasi mezzo milione di pagineon line viene letto in un mese.Un trend di costante crescitache conferma da un lato un mag-gior utilizzo del mezzo informa-tico e un interesse “diffuso” ver-so la scuola, dall’altro il consoli-darsi della presenza sul web del-l’attività, delle notizie e degli ag-giornamenti forniti dalla UilScuola. Sono “contatti” (hits) icollegamenti al sito effettuatisingolarmente – magari in modooccasionale o attraverso un mo-tore di ricerca. Si tratta, cioè, dipersone in qualche modo“capitate” all’interno del webUil Scuola che – se interessateo se trovano quello che stannocercando - continuano a naviga-re. Sono “visitatori” (views)quanti – intenzionalmente e at-traverso una navigazione mirataaccedono al sito Uil Scuola.Ogni visitatore accede, in gene-re a più pagine, o scarica dei do-cumenti. Il numero dei visitatorie delle pagine fornisce un’indi-cazione piuttosto affidabile del-l’andamento di un sito, del suo“indice di gradimento” ma an-che dell’interesse suscitato dallenotizie.

XII Congresso nazionale

Uil Scuola

Un sindacato rosa. Nella Uil Scuola la componentefemminile rappresenta i due terzi degli iscritti e la mag-gioranza delle Rsu: una risorsa che garantisce l’attivitàsindacale nei luoghi di lavoro e contribuisce a qualifi-care gli organismi della Uil Scuola a tutti i livelli.

Prevalgono le donne: sono il 75,64%

Lecce, 25 26 27 gennaio 2010

Un sindacatoin costante crescitae ben radicato su tuttoil territorio nazionale

Un momento delcongresso

nazionale della UilScuola, che si

concluderà questamattina pressol’Hotel Tiziano

I NUMERI Crescono le adesioni: più voti alle elezioni Rsu, più rappresentatività

Più di 70mila iscritti: trend positivo