02 - Cattolicesimo e Liberalismo

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    Cattolicesimo e LiberalismoManzoni è convinto che il progresso e le idee moderne non contraddicano ilcattolicesimo, anzi si radichino saldamente in esso. Dopo la conversione gli si eraposto come problema essenziale quello di conciliare la fede con tutto quel bagaglioilluministico di convinzioni, idee al quale egli non volle rinunciare. Quindi suo primoproblema fu quello di conciliare fede e ragione, per questo motivo egli ritiene che il

    loro punto di congiunzione fosse il vangelo perché esso si trovava il fondamento diogni verit non solo di tipo religioso ma anche di tipo sociale.!el saggio "Osservazioni sul mondo cattolico # egli spiega che la religione è la pi$autentica forza riformatrice perché le riforme di tipo cattolico hanno una e%cacialimitata in quanto non annullano la radice prima del male e dell&ingiustizia che è lanatura stessa dell&uomo corrotta dal peccato originale e inoltre le riforme di tipopolitico, se possono calcolare gli e'etti immediati e positivi, non possono per(valutare a lunga distanza gli e'etti negativi per la societ.Quindi per Manzoni l&unica vera forza riformatrice è quella religiosa perché agiscealla radice dei mali, cioè all&interno degli animi umani e pu( portare alla pace e allaconcordia la societ, se applicando i precetti di carit e di fratellanza, coloro chehanno pi$ ricchezze riuscissero a dare a coloro che hanno meno.Lo scrittore auspica che i miglioramenti della societ possano venire dal governo

    illuminato da quelli che detengono il potere e dalle iniziative personali di tutti. )gliri*uta la riforma di tipo giacobino che si fonda sulla violenza e soprattutto sullaforza della massa.+i vede quindi che il cattolicesimo manzoniano è necessario all&interno della societper appianare le disuguaglianze sociali convincendo i potenti a distribuire le lororicchezze e a far s che un ordine sociale si fondi sul principio della caritevangelica. La religione per( non deve essere uno strumento di potere perché miraad una salvezza pi$ alta, cioè fuori dalla storia -è gi qui presente la strutturaideologica del romanzo che Manzoni scriver. La responsabilit dei potenti chefanno la storia e il signi*cato dell&azione politica in rapporto all&ideale cristianocostituiscono il nucleo dominante delle poesie e delle tragedie. /l pessimismo delloscrittore è legato al fatto che se la storia dell&uomo è prodotta dalla caduta

    dell&)den, essa non potr essere riscattata da nessuna azione umana, quindi se daun lato il cattolicesimo cerca di con0uire con l&ideologia liberale moderata, dall&altropresenta una s*ducia nella possibilit umana.!el pensiero di Manzoni si registra una continua oscillazione tra l&accettazionerealistica della storia e la sua svalutazione di fronte all&eternit. /nfatti il 5 Maggio,l&opera di !apoleone è cantata con ammirazione ma anche con perplessit perché legrandi conquiste napoleoniche se da un lato sono stata positive per l&ampliamentodello +tato, la libert portata ai popoli, dall&altro hanno segnato il dolore per i popoliche hanno subito le violenze della guerra e tutto l&onore guadagnato da !apoleonesfuma dinanzi alla morte in esilio e alla solitudine di +ant&)lena.Dinanzi alla gloria terrena di !apoleone si presenta l&unico vero valore che è ilconfronto della sua anima con Dio. 1nche nelle tragedie, in particolare nell& Adelchi si propone lo stesso ri*uto della storia che viene de*nita nelle parole del

    protagonista morente "La storia è fare torto o patirlo#2 1delchi è il prototipodell&eroe elegiaco, triste, costretto ad una guerra che non vuole e a compiere azionimeschine dall&ambiente che lo circonda che è dominato dalle leggi dell&utile e dellaforza. Manzoni lo de*nisce "Un germe caduto in un rio terreno#.1l pari di 1delchi, la sorella )rmengarda è anch&essa vittima della storia condannataa nascere da una stirpe di oppressori. /l marito Carlo l&ha ripudiata in virt$ dellaragion di stato, viene odiata dalle donne italiche perché *glia dell&oppressore e allostesso tempo quasi ri*utata dai suoi parenti perché moglie di Carlo. L&unica sua pacecoincide con il "ritirarsi della storia#3 Carlo Magno è il personaggio storico cheincarna un agire politico in cui un interesse superiore giusti*ca le negativitcommesse -per il "bene# della chiesa e dell&/talia egli ripudia la moglie eintraprende una guerra di liberazione.!ella fase quindi delle odi civili e delle tragedie il cristianesimo manzoniano è

    animato dalla provida sventura cioè il dolore è provvidenziale per il riscatto futuro,1delchi ed )rmengarda so'rono sulla 4erra ma la loro so'erenza è preparazione diun futuro in cielo. La maturit del pensiero manzoniano viene col romanzo in cuirimane il pessimismo radicato nella storia -la storia del romanzo nasce dallo

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    scatenarsi del male3 il sopruso del signorotto, la carestia, la peste5. C&è per(l&estrema *ducia nella provvidenza, capace di restaurare l&equilibrio perduto. /lcristianesimo di Manzoni che parte dal "Dio grazia# degli /nni +acri arriva al "Dio provvidenza# del 6omanzo che "non turba mai la gioia dei suoi gli se non prepararne una più certa e più grande#.Cioè il male della storia si pu( riscattare grazie alla fede in Dio che interviene nella

    realt dell&uomo grazie anche agli uomini scelti da lui - il Cardinale 7orromeo, 8raCistoforo o eventi stessi -la peste che si facciano strumenti di riscatto.