Il Liberalismo in Germania

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IL LIBERALISMO IN GERMANIA Ubaldo Villani-Lubelli, twitter@uvillanilubelli

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Presentazione sulla storia Liberalismo in Germania nell'ambito della scuola di liberalismo della fondazione Einaudi a Lecce (29 aprile 2014).

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IL LIBERALISMO IN GERMANIA

Ubaldo Villani-Lubelli, twitter@uvillanilubelli

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Cosa è stato il

liberalismo in

Germania.

Liberalismo e

economia sociale di mercato: il modello renano.

La Freie Demokratische Partei (FDP) dal 1948 al 2013.

Dal liberalismo alla libertà

come responsabi

lità

Il Liberalismo in Germania

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Il Liberalismo in Germania

Le fasi storiche del liberalismo tedesco:

1770-1914

1914-1945

1945-2013

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“Il 1848 è il periodo della grande campagna del liberalismo tedesco per l’unificazione nazionale. I liberali si propongono tre compiti strettamente

connessi l’uno all’altro: sottrarre gli stati germanici dall’influenza austriaca; ottenere, specialmente in Prussia, delle costituzioni

moderne; fare di queste costituzioni il comune vincolo statale” (Storia del liberalismo europeo,

De Ruggiero, p. 262)

1770-1914: La

prima fase è la più lunga.

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a) La prima guerra mondiale (1914-1918), il regime

nazionalsocialista (1933-1945), la seconda guerra mondiale

(1939-1945). b) È anche la fase in cui il Partito

Liberale Tedesco viene dichiarato illegale dal regime

nazista.

1914-1945: La seconda fase è la

più breve ma anche la più traumatica

perché comprende:

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La FDP è il partito che nella storia della

Repubblica Federale Tedesca ha governo di più, anche rispetto ai principali

partiti di massa, ovvero Unione (CDU/CSU) e SPD.

1945-2013: è la fase forse più interessante

perché è la fase di maggior successo dei liberali in Germania.

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1945-2013 - Iniziamo da alcune date importanti:• 8 maggio 1945: Resa senza condizioni della Germania.• Giugno 1948: Riforma monetarie nella Germania Occidentale.• 1 settembre 1948: Assemblea costituente (Parlamentarisches Rat) a Bonn.• 8 maggio 1949: Approvazione della nuova costituzione tedesca che entrerà in vigore ufficialmente il 23 maggio 1949.

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8 maggio 1945: resa senza condizioni della Germania

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Tra le principali personalità

dell’Assemblea c’era anche il liberale

Theodor Heuss della FDP. (31. Januar

1884-12. December 1963)

1 settembre 1948:

Assemblea costituente (Parlamentarisches Rat)

a Bonn.

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Theodor Heuss (31. Januar 1884-12. Dezember 1963)

Nel 1932 pubblicò il libro „Hitlers Weg“ che scatenò l‘ira dei nazisti. Nel 1933, tuttavia, fu tra i parlamentari (insieme a Hermann Dietrich, Heinrich Landahl, Ernst Lemmer und Reinhold Maier) che votò la legge speciale (Ermächtigungsgesetz).

Dopo la guerra, nel 1946 divenne presidente del Partito popolare democratico nella zona di occupazione americana e si dedicò alla fondazione, nel 1947, del "Demokratischen Partei Deutschlands". Nel dicembre del 1948 fu tra i fondatori del Partito Liberale Tedesco (FDP) e divenne il primo Presidente della FDP.

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Theodor Heuss (31. Januar 1884-12. Dezember 1963)

Theodor Heuss fu il primo Presidente della Repubblica tedesco (dal 1949 al 1959. Come primo Presidente della Repubblica ebbe il compito difficile di riabilitare il popolo tedesco a livello internazionale dopo la guerra.

„La Germania ha bisogno dell‘Europa, ma anche l‘Europa ha bisogno della Germania. Lo sappiamo anche noi: durante la dittatura di Hitler siamo diventati più poveri ... Abbiamo il grande compito di formare un nuovo sentimento nazionale. Un difficile compito educativo ... Noi abbiamo il compito di riposizionarci nello spazio politico e di formare nuovamente una nostra dignità che abbiamo perso nel fondo della nostra anima.”

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Il secondo e ultimo Presidente della Repubblica tedesca della FDP è stato Walter Scheel (nato nel 1919) dal 1974 - 1979

Ha svolto la sua carriere politica interamente nella FDP di cui dal 1968

è stato Presidente. E’ stato Europarlamentare (1958-1961), vice-presidente del Parlamento tedesco, Ministro dell’Economia e Ministro

degli Esteri (1969).

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La Freie Demokratische Partei (FDP) dal 1945 al 2013.

14 agosto 1949 – 22 settembre 2013: risultati elettorali della FDP.

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La Freie Demokratische Partei (FDP)dal 1945 al 2013.

14 agosto 1949 – 22 settembre 2013: partecipazione della FDP al Governo federale tedesco.

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Gli esordi

1950-1956(CDU-CSU)

1962-1966(CDU/CSU)

La svolta sociale

1969-1982(SPD)

Il ritorno al libero mercato

1982-1998(CDU/CSU)

Rinnovamento

1999-2013(Opposizion

e e CDU/CSU)

L’evoluzione della FDP: 1949 - 2013

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L’economia sociale di mercatoQuando

nasce?L’economia sociale di

mercato ebbe origine

nell’ambiente culturale

tedesco durante il periodo della Repubblica di

Weimar, dopo la Prima guerra

mondiale (Ludwig von

Mises, Nation, Staat und Wirtschaft,

1919).

Cos’è?L’economia sociale di mercato non ebbe molta fortuna e dopo il fallimento della

Repubblica di Weimar e l’ascesa al potere del nazionalsocialismo le idee

dell’economia sociale di mercato furono rielaborate dalla Scuola di Friburgo

(ordoliberalismo). L’idea di base era che il libero mercato rappresenti un

‘ordine istituzionale’ (non ‘naturale’) e come tale debba essere definito da una

cornice istituzionale. Negli anni della ricostruzione in Germania, ha costituito il nucleo teorico dell’Economia sociale di mercato (Soziale Marktwirtschaft) che

ispirò le politiche del ministro dell’Economia Ludwig Erhard.

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Ordoliberismo“… in relazione ad un liberalismo incentrato sul problema della concorrenza … gli ordoliberali introdurranno qualcosa che ritengo sia [loro] specifico. Nella concezione del XIX e XX secolo si sostiene che, poiché il mercato può funzionare solo grazie alla libera e piena concorrenza, è necessario, di conseguenza, che lo stato si astenga dal modificare la condizione di concorrenza esistente e che si guardi bene dall’introdurre fenomeni di monopolio, di controllo e simili, un certo numero di elementi che potrebbero modificare lo stato della concorrenza…. È su questo punto che gli ordoliberali rompono con la tradizione del liberalismo del XVIII e XIX secolo. Essi sostengono che dal principio della concorrenza non si può e non si deve ricavare il laissez-faire. Perché, sostengono, così facendo si continua a restare ancora all’interno di quella che potremmo chiamare “ingenuità naturalista”, ovvero si continua a ritenere che il mercato sia una sorta di dato naturale, qualcosa che si produce spontaneamente e che lo stato dovrebbe rispettare in quanto dato di natura. Ma come dicono gli ordoliberali si tratta di un’ingenuità naturalista. Cos’è infatti la concorrenza? Non è un dato di natura ma un principio di formalizzazione, di un gioco formale di disuguaglianze. La concorrenza è un obiettivo storico dell’arte di governo” (Michel Foucault, Nascita della biopolitica. Corso al Collège de France (1978-1979), pp.111-112)

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L’economia sociale di mercato: il modello renano

Il modello renano è indiscutibilmente capitalista: economia di mercato, proprietà privata e libertà d’impresa.

Il dinamismo dell’economia si fonda sul mercato al quale deve essere assicurata la più grande libertà di funzionamento (prezzi, salari ecc.).

Il mercato non può regolare da solo l’insieme della vita sociale. Ha bisogno di elementi di equilibrio esterni e di essere bilanciato da elementi di politica sociale di cui è garante lo Stato (Stato sociale). Alla base dell’economia

sociale di mercato c’è una rete solidale di sostegno all’impresa che però non

intacca e non limita la libera concorrenza.

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L’economia sociale di mercato: il modello renano – Check and balances

Coperture sociali: Il lavoratore licenziato non può essere messo in mezzo alla strada ma lo stato deve assicurare un’indennità di disoccupazione che consente di far fronte ai bisogni essenziali suoi e della sua famiglia. Tutto questo deve avvenire a carico della fiscalità generale. Corresponsabilità (Mitbestimmung)

Formazione

Ricerca e sviluppoVisione a lungo termine

Ruolo del consenso

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Differenze tra modello renano e modello americano

Il lavoratore non è un semplice fattore di produzione. L’impresa ha precisi doveri in materia di sicurezza, fedeltà, formazione professionale. L’impresa deve evitare contrasti e rivalità; e preparare alla carriera (apprendistato).

Fomentare al massimo la competitività pagare i migliori secondo il loro valore di mercato. Il salario è un fatto individuale e precario così come l’impiego.

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L’economia sociale di mercato: il modello renano di Ludwig Erhard

"Bisogna liberare l’economia dai vincoli statali (…) ed

evitare sia l’anarchia sia lo Stato-termite. Solo uno Stato

capace di stabilire al contempo la libertà e la

responsabilità dei cittadini può legittimamente parlare in nome del popolo.” Ludwig

Erhard, 28 aprile ‘48

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Dalla libertà alla responsabilità

Rivoluzione pacifica dell’autunno del 1989 Caduta del Muro di Berlino

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Joachim GauckJoachim Gauck, nato nel 1940 a Rostock (ex Germania Est) è l’attuale Presidente della Repubblica Federale Tedesca. Nel 1989 è membro del Neues Forum, movimento d’opposizione al regime comunista. Nel 1990 è deputato della RFT e nello stesso anno è incaricato di presiedere la commissione speciale per il controllo dello scioglimento della STASI.Si è dichiarato un “conservatore liberale di sinistra”. È Autore di un famoso discorso: Libertà! (2011) all’Accademia protestante di Tutzing.

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Il discorso di Gauck: Libertà

Libertà come

responsabilità

Dalla “libertà da qualcosa” alla “libertà

per qualcosa”

L’approccio di Gauck non è

economico ma esclusivamente

politico.

Accettare la responsabilità

della costruzione dopo l’89.

Gauck temeva una libertà senza freni

e voleva una libertà di una

società autenticamente

umana.

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Il discorso di Gauck: Libertà

“Siamo alla ricerca di un tipo di libertà che non vada temuta in

quanto anarchica, che non faccia paura in quanto semplice

assenza di costrizioni, ribellione, libertà da qualcosa…

desideriamo una libertà in cui come ci hanno insegnato la

filosofia e l’etica, siamo liberi di qualcosa, di fare qualcosa”

(Joachim Gauck)

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Il Liberalismo in Germania

Grazie per l’attenzione!

twitter@uvillanilubelli

www.potsdamer-platz.blogspot.it

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Bibliografia Ackermann, Ulrike, Welche Freiheit. Plädoyers für eine offene Gesellschaft,

Matthes&Seitz, Berlin 2007. Albert, Michel, Capitalismo contro capitalismo, Il Mulino, Bologna 1991. Dahrendorf, Ralf, Intervista sul liberalismo e l’Europa, a cura di Vincenzo Ferrari,

Laterza, Roma-Bari 1979. De Ruggiero, Guido, Storia del liberalismo europeo, Laterza, Roma-Bari 1984. Foucault, Michel, Nascita della biopolitica. Corso al Collège de France (1978-1979),

Feltrinelli, Bologna 2004. Gauck, Joachim, Libertà!, prefazione di Tonia Mastrobuoni Add, Torino 2013. ID., Festveranstaltung zum 60. Jubiläum des Walter Eucken Instituts, 16. Gennaio

2014. Matteucci, Nicola e Lill, Rudolf, Il Liberalismo in Italia e in Germania dalla rivoluzione

del ’48 alla prima guerra mondiale, Il Mulino, Bologna 1980. Recker, Marie-Luise, Geschichte der Bundesrepublik Deutschland, C.H. Beck,

München 2009. Sheehan, J. James, Der deutsche Liberalismus. Von den Anfäunge im 18. Jahrhundert

bis zum Ersten Weltkrieg 1770-1914, C.H. Beck.