01.04.11 linformazione "Cresce il numero di senzatetto in città"

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  • 8/7/2019 01.04.11 linformazione "Cresce il numero di senzatetto in citt"

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    LINFORMAZIONE il Domani VENERD 1 APRILE 2011 9

    Nuovi poveriSecondo i dati raccolti da Avvocato di strada: nel 2010 le pratiche sono state 250

    Cresce il numero dei senzatetto in cittSono le vittime della crisi economica:per strada licenziati, falliti o divorziati

    Una cena per finanziare Avvocato di strada Per aiutare la sede bolognese dellassociazione,

    Avvocato di strada ha organizzato una cena che si terr venerd 8 aprile al Circolo Arci Benassi, in viale

    Cavina 4. Il ricavato della serata verr devoluto allassociazione per sostenere la stampa delledizione

    2011 di Dove andare per... la guida di Bologna per le persone senza fissa dimora. La cena costa 22

    euro a persona e al termine ci sar un gioco a premi con banditore d'eccezione Maurizio Cevenini.

    S otto le Due torri i senzatetto so-no aumentati di circa il 20% nel2010 e le pratiche di Avvocato distrada sono arrivate a 250. Le causedellaumento sono soprattutto le-gate alla crisi economica naziona-le. I dati emergono dal Rappor tosullassistenza legale in Italia a fa-vore delle persone senza fissa di-mora , redatto da Avvocato di stra-da analizzando le attivit svolte nel2010 dagli sportelli della loro asso-ciazione (19 in tutta Italia). Lau -mento del numero di persone chevive in strada dovuto alla crisi e-conomica che ha colpito il Paese -spiega Antonio Mumolo, presiden-te dellassociazione Avvocato distrada e consigliere regionale delPd - e aggiungerei che la modifica-zione che stata fatta alla legge sul-la residenza non aiuta: il PacchettoSicurezza ha modificato la normasulla residenza aggiungendo unnuovo requisito per ottenerla. Seprima per ottenere la residenza ba-stavano due requisiti, dimostraredi trovarsi in una certa citt e di vo-ler ottenere la residenza in quellacitt, ora il cittadino che vive perstrada deve dimostrare che vive sulterritorio. una prova diabolica -aggiunge Mumolo - quasi impos-

    Lo studio

    I dati sono i risultati

    del Rappor to

    sullassistenza legale

    in Italia a favore

    delle persone senza

    fissa dimora,

    redatto da Avvocato

    di strada analizzando

    le attivit svolte nel

    2010 dagli sportelli

    della loro

    associazione (19 in

    tutta Italia). Molti dei

    senzatetto che si

    rivolgono ad Avvocato

    di strada sono

    ex t r a c o mu n i tar i

    sibile dimostrare che un senzatet-to vive un determinato territorio,ma noi ci proviamo. Fino a oggiAvvocato di strada ha vinto tutte lecause sul diritto alla residenza, 253nel 2010, il dato pi alto riguardoalle pratiche di diritto civile. Se-guono cause su licenziamenti, cre-diti e altre problematiche di dirittodel lavoro (157) e quelle per sfrattie problematiche relative alle loca-zioni (120). A causa della crisimolte persone hanno perso il lavo-ro e la casa o sono state sfrattate: sitratta soprattutto di 50enni licen-ziati, imprenditori falliti o che e-scono da cause di divorzio. In am-bito penale le pratiche pi nume-

    rose sono state per procedimentiin qualit di persona offesa (48),seguono reati contro il patrimoniocome rapina, furto, ricettazione,truffa (49) e reati contro la personacome minacce, violenza, diffama-zione (31). importante sottoli-neare questo dato - conclude Mu-molo - i senzatetto spesso sono vit-time di reati, non colpevoli. Tra isenzatetto che si rivolgono ad Av-vocato di strada molti sono stranie-ri, 1.361 gli extracomunitari (il62% del totale). In campo ammini-strativo, su 1.021 pratiche, 599 so-no relative al rinnovo del permes-so di soggiorno e 305 per fogli divia e decreti di espulsione.

    Serve la risposta del Miur

    Liceo musicaleLaura Bassi:si aspetta il s

    GI 27 ISCRITTI

    Siamo in attesa in questi giorni dellarisposta definitiva del MIUR per lattiva-zione della sezione del Liceo Musicale pres-so il Laura Bassi di Bologna e sarebbe lamaniera migliore di festeggiare i 150 anni diquesta storica istituzione scolastica. Las-sessore provinciale all'Istruzione, Formazio-ne e Lavoro, Giuseppe De Biasi aspetta il s

    dopo che il gruppo di lavoro ha gi pro-

    dotto la convenzione operativa con il Con-servatorio e il progetto didattico che ca-ratterizza il nascente liceo come laboratoriodelle nuove tecnologie digitali e delle tec-niche di produzione sonora: Aspettiamoche il Ministero autorizzi lattivazione e ilconseguente organico perch i 21 ragazzigi iscritti al nuovo indirizzo del Laura Bassiattendono una risposta.

    di Massimo Corsini

    C i sono minoranze religiose che per laloro natura potrebbero aiutare a capi-re meglio altre maggioranze. Un esempiopiuttosto importante sul nostro territorio costituito dagli Ahmadiyya che, ormai daun anno, hanno stabilito la loro base comu-nitaria a Gavaseto, nella campagna intornoa San Pietro in Casale. Si tratta di un movi-mento che, per sensibilit religiosa, potreb-be essere definito a met strada tra Cristia-nesimo ed Islam: il loro motto amore pertutti, odio per nessuno. Ma chi sono gliAhmadiyya? Si tratta di un movimento sci-smatico nato in seno allIslam a fine 800.Nel 1889 per essere precisi, in India, nellazona del Punjab ad Amritsar. Il dottor Abdul

    Fatir Malik, nella casa di campagna di Ga-vaseto, sede di incontro della comunit del-la zona, racconta che in tutto il mondo gliAhmadiyya saranno dieci milioni, in Italiasaranno 500 e nella zona tra Bologna e Fer-rara circa unottantina. Pur essendo una mi-noranza allinterno dellIslam, nel mondo

    sono sparsi ovunque e, se inizialmente lasede della loro comunit religiosa era in Pa-kistan, oggi il loro capo spirituale si trova aLondra. Tra i fedeli di questo movimentocompare anche Abdul Salam, premio No-bel per la fisica e fondatore dellIstituto diRicerca di Fisica Teorica a Trieste. Per gliAhmadiyya di fondamentale importanzala figura di Ges. Proprio qualche settima-na fa siamo andati a Torino per visitare lasacra sindone. Due punti principali diffe-renziano il nostro movimento dal restodellIslam - spiega il dottor Malik - la prima che tutti gli altri musulmani stanno ancoraaspettando il ritorno di Ges, la seconda che, sempre secondo la maggior parte deimusulmani, Ges non morto sulla Croce,

    ma asceso al cielo fisicamente. Comnoto, lIslam riconosce Ges come profeta,ma riconosce in Maometto il culmine dellarivelazione. Lo stesso per gli Ahmadiyya,di estrazione sunnita, e che, fondamental-mente, condividono tutto del sunnismocon leccezione che, secondo il loro credo,

    Cristo tornato ad essere presente sulla ter -ra per la seconda volta nella persona delfondatore del loro movimento: Mirza Ghu-lam Ahmad, venuto per infondere nuova-mente vita nel messaggio di Maometto.Non finita qui. Secondo gli AhmadiyyaGes non sarebbe morto dopo la crocifis-sione, ma sarebbe guarito dopo essere statodeposto nel sepolcro per poi andare in In-dia a recuperare le pecore perdute dIsrae -le, il resto delle dieci trib. Mor in Ka-shmir a Srinagar dove si trova la sua tombaspiega il dottor Malik. Da un punto di vistapratico gli Ahmadiyya pongono un forte ac-cento sulla dimensione sociale del loro zeloreligioso: in questo che si traduce il loroamore per tutti. Spiega ancora il presi-

    dente della comunit italiana: Tutta la vio-lenza a cui assistiamo oggi, anche da partemusulmana, per noi un errore. Il nostroJihad (etimologicamente rimanda al si-gnificato di sforzo, ascesi quindi) discipli-na individuale, da dentro di noi che partetutto.

    LA STORIA Hanno stabilito la loro base comunitaria a Gavaseto, nella campagna di San Pietro in Casale

    Tra Cristianesimo e Islam, ecco gli Gli AhmadiyyaA met strada tra le confessioni, il loro motto amore per tutti, odio per nessuno

    CRONACA DI BOLOGNA

    Il dottor Abdul Fatir Malik nella base comunitaria a Gavaseto

    nella campagna intorno a San Pietro in Casale