Alberto Mirandola Linformazione sui temi energetici ed ambientali.

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Alberto Mirandola L’informazione sui temi energetici ed ambientali

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Alberto Mirandola

L’informazione sui temi energetici ed ambientali

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Energia, modelli di vita, informazione

Popolazione mondiale: in crescitaRisorse energetiche: in diminuzioneSituazione ambientale: critica su scala planetaria,

con casi eclatanti: Sud-Est asiatico, metropoli del terzo mondo, ecc.

Quindi: necessità di ripensare ai nostri modelli di vita sul lungo periodo, ma con attenzione alla transizione.

Informazione diffusa dai mezzi di comunicazione: è corretta? Fornisce i giusti messaggi?

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Soluzioni strutturali ai problemi energetici e ambientali: tardano ad essere attuate;

perché?

1. Tendenza allo sviluppo (intesa come crescente disponibilità di beni e servizi):

spontanea nell’uomo.2. Contatti tra paesi con grado di evoluzione molto diverso: comunicazione contatti competizione.3. Tendenza dei governi ad intraprendere azioni con risultati a breve termine.Perciò: uso strumentale dell’informazione:- da parte dei politici per giustificare tali scelte;- da parte dei mezzi di comunicazione per ottenere

successo di vendita o di ascolto.

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Caratteristiche dell’informazione corretta

- Dati veritieri e completi, con citazione delle fonti.- Indipendenza da condizionamenti:

ideologicipoliticireligiosieconomici

- Evitare gli integralismi.- No alla ricerca del “sensazionalismo” e al

soddisfacimento della curiosità morbosa(le piccole interviste all’uomo della strada).

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Fonti rinnovabili: possono sostenere la nostra società?

Densità energetica e sue conseguenze:- dimensioni degli impianti e consumo di

materiali- occupazione di aree- costiNon si può pretendere di vivere in una società ad

alta intensità energetica basandosi su fonti a bassa densità: è una contraddizione in termini.

Il modello di società dev’essere funzione del sistema energetico utilizzato.

Se si intende cambiare modello, bisogna farlo gradualmente

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L’ inquinamento

Inquinamento = accumulo di materiali e/o di energia nell’ambiente causato dalle attività umane: agricoltura, impianti industriali, caldaie, motori, centrali elettriche, ecc.

N.B. – Non sempre un ambiente poco “inquinato” è favorevole per la vita dell’uomo

Prodotti inquinanti più comuni:CO2 anidride carbonica (inquinante indiretto)

CO ossido di carbonioNOx ossidi di azotoSOx ossidi di zolfoPM polveri.

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Energia e inquinamentonei Paesi industrializzati

La tecnologia ha fornito contributi per attenuare l’inquinamento?

- aumento dei rendimenti;- miglioramento dei processi;- controllo e abbattimento delle emissioni.

I miglioramenti hanno riguardato tutti i settori:- processi- impianti- macchine (caldaie, motori, veicoli).

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Emissioni dei motori per gli autoveicoli

ANNO CO NOx HC+NOx PM

EURO 1 1993 2,72 - 0,97 0,140

EURO 2 1997 1,00 0,70 - 0,080

EURO 3 2000 0,64 0,50 0,56 0,050

EURO 4 2005 0,50 0,25 0,30 0,025

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Emissioni relative di auto a benzina catalizzatee ciclomotori a due tempi (dati ARPAV)

Auto Ciclomotore

PM 10 1 200Benzene 1 15NOx 1 0,1CO 1 7

N.B. Le restrizioni alla circolazione introdotte con i

varchi elettronici a Padova non considerano i ciclomotori (cosa comprensibile).

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Riduzione delle emissioni delle centrali termoelettriche italiane (valori medi)

SOx: diminuiti del 75% tra il 1980 e il 2000NOx: diminuiti del 50% tra il 1980 e il 2000PM: diminuite del 60% negli ultimi 10 anni

Centrali a ciclo combinato: rendimenti altissimi, inquinamento molto

inferiore, ma:opposizione delle comunità locali, informate in modo scorretto (si afferma, tra l’altro, che producano polveri!)

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L’inquinamento nella Pianura Padana

Poniamoci le seguenti domande:

Negli ultimi anni l’inquinamento nella Pianura Padana è aumentato o diminuito?

I provvedimenti locali adottati sono stati efficaci?Le informazioni diffuse:- sono in accordo con i dati obiettivi?

- riguardano il complesso delle emissioni o si focalizzano di volta in volta sull’inquinante “di moda”?

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Andamento temporale delle Medie annuali del PM a Padova (Zona Ospedale, g/m3)

ANNO VALORE MEDIO1984-85 1421985-86 1011986-87 1021987-88 871988-89 1011989-90 901990-91 751991-92 721992-93 781993-94 1171994-95 991995-96 451996-97 541997-98 38

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Provvedimenti locali: valori giornalieri di PM10 a partire dal 2 febbraio 2006 con varchi

elettronici in funzione (Padova - stazione Mandria)

GIORNO g/m3

12 (Domenica) 68 tempo discreto13 (Lunedì) 75 tempo discreto14 (Martedì) 104 bel tempo15 (Mercoledì) 115 bel tempo16 (Giovedì) 102 targhe alterne, bel tempo17 (Venerdì) 109 targhe alterne, bel tempo18 (Sabato) 76 tempo incerto19 (Domenica) 58 blocco del traffico, brutto tempo20 (Lunedì) 38 pioggia21 (Martedì) 43 pioggia22 (Mercoledì) 35 pioggia23 (Giovedì) 32 targhe alterne, tempo variabile

e ventilato

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Valori giornalieri di PM10 (continua)(Padova - stazione Mandria)

GIORNO g/m3

24 (Venerdì) 17 targhe alterne, brutto tempo 25 (Sabato) 16 pioggia al mattino 26 (Domenica) 41 variabile ventilato; pioggia serale 27 (Lunedì) 30 scuole chiuse; variabile ventilato 28 (Martedì) 40 scuole chiuse; freddo, ventilato

MARZO 2006 01 (Mercoledì) 57 scuole chiuse; freddo, sereno 02 (Giovedì) 66 scuole chiuse; targhe

alterne;freddo 03 (Venerdì) 75 scuole chiuse; targhe alterne;

nuvoloso-variabile; meno freddo 04 (Sabato) 90 scuole chiuse; nuvoloso, non

freddo 05 (Domenica) 46 pioggia e vento; verso sera sereno

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Valori giornalieri di PM10 (continua)(Padova - stazione Mandria)

GIORNO g/m3

06 (Lunedì) 18 sereno, ventilato e limpido 07 (Martedì) 34 sereno, ventilato 08 (Mercoledì) 36 sereno, freddo, ventilato 09 (Giovedì) 50 targhe alterne; variabile, secco 10 (Venerdì) 56 targhe alterne; pioggia 11 (Sabato) 25 pioggia al mattino; poi

soleggiato 12 (Domenica) 32 neve al mattino, poi variabile-vento 13 (Lunedì) 29 sereno, secco e ventilato 14 (Martedì) 54 sereno, secco e ventilato 15 (Mercoledì) 79 sereno, secco e ventilato 16 Giovedì) 73 targhe alterne; variabile 17 (Venerdì) 82 targhe alterne; sereno 18 (Sabato) 65 sereno, secco, un po’ ventilato 19 (Domenica) 77 blocco del traffico; sereno e calmo

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Considerazioni sui dati precedenti

Il contenuto di polveri dipende pochissimo (o nulla) dagli interventi sul traffico, molto dalle condizioni climatiche.

Quindi i provvedimenti di emergenza (adottati per ridurre il PM10) sono poco efficaci.

Servono provvedimenti strutturali, proiettati sui risultati ottenibili nel lungo periodo.

Ma essi sono spesso boicottati: si tratta di eseguire lavori di grande portata, che trovano opposizioni delle comunità locali (passante di Mestre, metropolitana regionale, linee ferroviarie ad alta capacità, parcheggi satellite intorno alle città, ecc.)

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Uno studio clinico a Londra(valori medi stagionali)

Stagione Abitazione Giardino ClassePM2,5 PM10 PM2,5 PM10 PM2,5 PM10

Inverno 29 54 13 25 30 80Primavera 24 54 12 19 28 78Estate 19 42 11 22 19 78Media 23 50 12 22 27 79PM10/PM2,5 2.2 1.8 2.9

Quindi: il PM10 misurato all’esterno ci allarma? ma ne respiriamo molto di più all’interno dei locali, specie se affollati.

N.B. - I valori in una stanza crescono molto se si fuma.

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La Pianura Padana e i limiti del PM

I limiti imposti dalla normativa, facilmente rispettabili nei Paesi scandinavi, sono irraggiungibili nella Pianura Padana, perché:

- la pianura è racchiusa tra le Alpi e gli Appennini;- è poco ventilata;- è densamente popolata e sede di intense attività

(la maggiore densità d’Europa);- è soggetta a fenomeni di inversione termica.Perciò gli inquinanti tendono a stazionare in

prossimità del suolo; solo nelle giornate di pioggia e vento la situazione migliora.

Ma dobbiamo forse evacuare la Pianura Padana?

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Le campagne di stampa sull’inquinamento

Perché così martellanti e ripetitive?L’allarme sociale è giustificato?E’ vero che ci sono tanti (e in crescita) morti

“per inquinamento”? C’entra forse l’età media crescente della popolazione?

E’ ragionevole fare pressione sugli amministratori (minacciando denunce) perché adottino continui provvedimenti di emergenza?

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Il problema dei rifiuti

Come sono smaltiti i rifiuti in Italia?Prevalgono le discariche.Discariche e termovalorizzatori: confronto.Altri metodi?

Perché le comunità locali si oppongono ai termovalorizzatori?

Perché le informazioni sono sbagliate!

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Emissioni al camino di un moderno termovalorizzatore di rifiuti (mg/Nm3)

Media giornaliera Valoreprescritta rilevato

Polveri 5 2,79NOx 150 37,05SOx 25 3,79SOV (sostanze volatili) 10 2,20

DIOSSINE + FURANIvalore garantito valore rilevato

0,100 0,0005

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Effetti dell’allarmismoe dell’integralismo ambientale

Blocco di qualunque iniziativa, comprese quelle strutturali (es.:lavori pubblici).

Risultati:- si continua con lo status quo, cioè col solito

vecchio petrolio;- perciò si danneggia l’ambiente con l’intenzione di

preservarlo;- si danneggia l’economia;- si dissipa il proprio tempo e quello altrui in

discussioni estenuanti e inutili.

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Doveri dei politici

Rinviare le soluzioni in campo energetico è sempre dannoso, perché i problemi si aggravano.

Per ottenere consenso sulle azioni c’è bisogno di educazione energetica che si fa con una corretta informazione.

Però: chi deve decidere decida, senza farsi condizionare dalle minoranze rumorose, disinformate, politicizzate, integraliste.

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Doveri dei giornalisti

Fornire informazioni corrette senza cercare lo “scoop” a tutti i costi.

Non creare allarme diffondendo notizie preoccupanti per “fare ascolto”.Esempio relativo ai primi mesi del 2006: influenza aviaria crisi del settore avicolo

(oggi è tutto come prima: la gente ha ripreso i consumi: ma che cosa è cambiato?)

Osservazione a margine sui giornalisti: spesso i giornalisti maltrattano la lingua

italiana! Il lessico, la sintassi, i tempi dei verbi, le espressioni semi-dialettali, la pronuncia.

E voi studenti?

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Conclusione

Per difendere l’ambiente non c’è bisogno di raccontare bugie: basta dire la verità e proporre:

- interventi (degli amministratori) adeguati;- comportamenti (dei cittadini) “virtuosi”.I cambiamenti di vita non si ottengono

improvvisamente!Evitiamo che si possa dire:Non c’è mai stata tanta disinformazione

come da quando siamo nel mondo della comunicazione