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(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: SPES- Promozione e Solidarietà 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: Spazio aperto 2 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): A 12: Settore Assistenza Disagio Adulto 6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: L’Associazione “Camminare Insieme” opera sul territorio dell’VIII Municipio già come Associazione “Torre Spaccata” sin dal 1987, intervenendo sul territorio e nei quartieri di Torre Spaccata e di Torre Maura in stretta collaborazione con i servizi sociali delle istituzioni locali. Ha attivato diversi interventi 2 NZ02016 Regione Lazio

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(Allegato 1)

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI INSERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

SPES- Promozione e Solidarietà

2) Codice di accreditamento:

3) Albo e classe di iscrizione:

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

Spazio aperto 2

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

A 12: Settore Assistenza Disagio Adulto

6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili:

L’Associazione “Camminare Insieme” opera sul territorio dell’VIII Municipio già come Associazione “Torre Spaccata” sin dal 1987, intervenendo sul territorio e nei quartieri di Torre Spaccata e di Torre Maura in stretta collaborazione con i servizi sociali delle istituzioni locali. Ha attivato diversi interventi rivolti al disagio giovanile, ai nomadi, agli anziani, ai disabili, ai malati terminali; ha attivato interventi di protezione civile, gestito centri estivi per ragazzi e organizzato momenti di aggregazione sul territorio.Il Municipio VIII è insieme al IV, V, IX, e X Municipio, una delle cinque zone più popolose di Roma, dove risiedono 208.582 abitanti, distribuiti nei quartieri di: Torre Maura, Torrenova, Torre Gaia, Torre Angela, Lunghezza, Borghesiana, San Vittorino, Don Bosco (parte) Torre Spaccata e Acqua Vergine.  Dal 1951 al 1991, la distribuzione della popolazione del “Municipio delle Torri” ha subito un incremento notevole: dagli iniziali 20.139 ai 182.973 cittadini residenti nel 1991, fino a raggiungere le 208.582 unità alla fine del 2004 (Anagrafe Comune di Roma).

2

NZ02016

Regione Lazio

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(Allegato 1)

Può essere interessante riportare alcuni dati registrati dall’Ufficio Anagrafe del Comune di Roma al Dicembre 2004, attraverso i quali è possibile avere un’idea della composizione per sesso, stato civile e classe d’età della popolazione residente nel territorio municipale.

Popolazione iscritta in anagrafe per classi di età nel Municipio VIII al 31 dicembre 2004:fasce di età 0 – 4

anni5 – 9 anni

10 – 14 anni

15 – 29 anni

30 – 49 anni

50 – 64 anni

Oltre 65

popolazione 11.318 10.340 10.944 39.452 72.364 34.812 29.352

Popolazione iscritta in anagrafe per stato civile nel Municipio VIII al 31 dicembre 2004:celibi e nubili Coniugati Vedovi Divorziati TOTALE

88.288 105.071 12.061 3.162 208.582

Attraverso queste sintetiche tabelle statistiche è possibile “fotografare” una delle più interessanti aree del contesto metropolitano romano. Nel corso degli ultimi venti anni il municipio ha registrato infatti un incremento della popolazione residente pari a circa il 90%. Oltre ad essere un chiaro segno dell’aumento della natalità, il dato demografico risente del cospicuo ingresso degli immigrati che scelgono spesso come zona di residenza le aree periferiche delle grandi città. Il Comune di Roma è riuscito, attraverso un censimento effettuato nel 2004, a misurare il fenomeno immigratorio nei diversi municipi romani, suddividendo la popolazione italiana da quella straniera.

Popolazione italiana e straniera iscritta in Anagrafe al 31 dicembre 2004ITALIANI STRANIERI TOTALE

Uomini Donne Tot. Uomini Donne Tot. Uomini Donne Tot.95.317 97.894 193.211 8.251 7.120 15.371 103.568 105.014 208.582

Oltre ad essere una zona significativa sotto il profilo della crescita della popolazione, il Municipio VIII presenta, anche, un altro primato: quello della più alta percentuale di popolazione "giovanile". Se, infatti, l’indice medio di vecchiaia  per la città di Roma è di 156 anziani ultra sessantacinquenni ogni 100 giovani al di sotto dei 15 anni, nell’VIII municipio è di 83.Questo dato può essere facilmente messo in relazione al fenomeno dell’immigrazione interna di famiglie mononucleari (padre-madre-figli) di nuova costituzione che hanno creato una forte domanda  dei servizi specifici legati proprio all'aumento di famiglie giovani (vedi asili nido, consultori, scuole materne ecc.).Il fatto che si tratti di un quartiere “giovane” e già con molti problemi, accresce il rischio di un “accantonamento” dei bisogni della popolazione anziana (29.352 gli anziani residenti), che sta conoscendo negli ultimi anni un aumento considerevole.Gran parte della popolazione anziana residente sul territorio usufruisce di pensioni minime INPS, e proprio per questo motivo gli interventi assistenziali rivestono una notevole importanza, ma sarebbero necessari interventi di natura integrativa, tempo libero, informazione, formazione e sicurezza.Gli oneri connessi all’invecchiamento sono enormi, crescenti e verosimilmente alla lunga incompatibili con le risorse disponibili. Le soluzioni compatibili con questo scenario transitano necessariamente per il superamento della rigidità che

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(Allegato 1)

contraddistingue attualmente il rapporto tra la domanda e l’offerta: l’una in costante crescita, l’altra in continua, affannosa rincorsa. Ad una quota presumibilmente rilevante di anziani dovranno essere comunque garantite soluzioni assistenziali, adeguate in quantità e qualità, a parziale o totale carico della collettività.” (dal Piano di Zona del Municipio VIII 2002-2004).Altro dato significativo riguarda l’indice di affollamento, che nonostante la bassa densità abitativa resa dalla presenza di ampi spazi aperti non edificati, risulta essere di poco superiore alla media romana.Il territorio, così tracciato, si presenta come un’area altamente degradata nella quale esistono molteplici problemi, considerati al limite della normalità a causa dell’alto rischio di devianza, della delinquenza diffusa e della presenza di criminalità organizzata che fa proseliti tra i minori, i giovani e gli adulti.Da qui derivano altre problematiche significative: arresti domiciliari, tossicodipendenza, alcolismo, abbandono scolastico, prostituzione minorile e giovanile, violenza e abusi su minori e donne, ragazze madri. Per quanto concerne la notevole presenza di immigrati finora non ha causato crisi di rigetto né consistenti problemi interrazziali. Gli immigrati, però, spesso sono soggetti a sindromi psicologiche stressanti e degenerative, dovute alla mancanza di riferimenti parentali ed alla lontananza dei loro cari e dei loro usi e costumi; questo stato di coscienza crea frustrazioni e solitudine, che si manifestano in comportamenti violenti e nell’abuso di alcool. Proprio di recente un’organizzazione di volontariato ha aperto uno Sportello informativo che offre, in modo continuo e gratuito, vari servizi agli stranieri (orientamento al lavoro, formazione, abitazioni, ecc).La condizione di disagio giovanile conosce il suo dato più evidente nell’alto tasso di abbandono scolastico (15% rispetto al 9% della città nel suo complesso) e nel tasso di disoccupazione superiore al 18%. Nonostante la compresenza di organizzazioni associative e di volontariato, laiche e cattoliche, questa zona risente della forte carenza di servizi pubblici e sociali, culturali, sportivi e ricreativi, nonché di servizi specifici, rivolti alla tutela delle categorie deboli e svantaggiate, come anziani, disabili e persone senza fissa dimora. Attualmente nel municipio è presente un solo centro di servizio sociale, che fa capo all’Azienda Sanitaria Locale, che offre servizi di assistenza agli anziani e ai portatori di handicap. In questo contesto si inserisce l’Associazione, che dal 1994 ha assistito centinaia di migliaia di persone in disagio e al momento offre assistenza e supporto ogni anno a circa 2000 senza fissa dimora, di cui circa 900 sono immigrati. Attualmente l’Associazione conta ca. 1500 associati.Lo Sportello di Accoglienza è punto di contatto tra l’Associazione e l’utenza ed ha sede nel Centro; quotidianamente, garantisce assistenza e sostegno alle loro necessità, predisponendo, percorsi di inserimento sociale, di accompagnamento lavorativo, sociale, legale, psicologico, formativo, di aggregazione e quanto necessita dover programmare per una corretta armonizzazione delle loro necessità. Il servizio di Segretariato Sociale svolto in questo ambito viene registrato caso per caso, fornendo dati sulla mappatura dei bisogni e delle risorse del territorio. All’interno di questo, particolarmente attivo (ca. 10 utenti a settimana) è il servizio di Consulenza Legale che interviene per risolvere le situazioni di disagio e di difficoltà denunciate dalle persone che vi si rivolgono. Il servizio è gratuito per i soci dell’Associazione. Il Centro di Accoglienza offre inoltre varie opportunità, animazione giovanile, presso locali in “comodato d’uso” con il vicariato di Roma, presso la parrocchia S.

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(Allegato 1)

Maria Regina Mundi, nel quartiere di Torre Spaccata, nei quali si organizzano corsi di formazione (proseguendo una esperienza formativa iniziata sin dal 1993 sul Volontariato Sociale), corsi di Primo Soccorso, di Psicologia di Massa, di Antincendio (per i giovani della Protezione Civile), corsi di animazione Sociale per adolescenti, aperti anche agli insegnanti delle scuole elementari e medie. Inoltre, nel tentativo di sconfiggere la solitudine e l'isolamento degli anziani e dei disabili, l’associazione ha attivato sin dalla sua costituzione (1994) un servizio di Assistenza domiciliare, attivo tutti i giorni in orari variabili, a seconda delle richieste concordate con i singoli utenti. Allo stato attuale gli assistiti sono 115 (tra questi, 15 i disabili), aiutati da circa 10 volontari dell’associazione. “Camminare insieme” ha inoltre attivato uno Sportello Banca del Tempo. Si tratta di uno sportello dove le persone attuano uno scambio reciproco di prestazioni, offrendo ciò che sono in grado di dare e ricevendo ciò di cui hanno bisogno. Per iscriversi non servono requisiti particolari, ma solo un grande desiderio di rendersi utile, di socializzare e di entrare in contatto con gli altri membri della comunità in un clima di mutuo aiuto e solidarietà

7) Obiettivi del progetto:

Obiettivi generali:1. offrire sostegno e migliorare la qualità della vita di alcune categorie più deboli e

a rischio di emarginazione presenti nel territorio: anziani e portatori di handicap;2. promuovere attività di scambio e socializzazione tra i cittadini residenti;3. favorire l’inserimento sociale di persone sole ed emarginate che scontano

l’assenza di un supporto familiare.

Obiettivi specifici:1. incrementare il numero di utenti anziani e persone diversamente abili che

beneficiano dei servizi di assistenza leggera e accompagno per il disbrigo di pratiche;

2. potenziare lo sportello Banca del Tempo;3. migliorare l’efficacia e l’efficienza dello sportello di accoglienza e di

comunicazione sociale.

Indicatori di risultato:1. incremento del numero di utenti dagli attuali 115 a 140;2. incremento dell’apertura dello sportello Banca del Tempo dagli attuali 3 giorni a

settimana a 5; 3. incremento dell’apertura dello sportello di accoglienza dagli attuali 3 giorni a

settimana a 5 e incremento degli utenti da ca. 2000 a ca. 2300.

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile:

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(Allegato 1)

8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettiviIl progetto Operazione Accoglienza si propone di strutturare in maniera coerente e organica alcune delle aree di intervento in cui opera l’Associazione, coordinandole tra loro e mettendo a disposizione le risorse umane e professionali e le banche dati.L’ambito d’intervento privilegiato è quello rivolto al disagio adulto. Le attività si svilupperanno principalmente sui servizi rivolti all’accoglienza e al sostegno di persone disagiate e svantaggiate, nonché finalizzati a favorire e promuovere attività di socializzazione sul territorio. In particolare l’attuazione del progetto si articolerà sui tre principali servizi: sportello Banca del Tempo, Assistenza domiciliare agli anziani e ai disabili, Sportello Accoglienza e Comunicazione sociale (orientamento al lavoro, consulenza legale, aggiornamento del sito internet, gestione della posta elettronica, realizzazione di materiale divulgativo, ecc.).Le attività relative ai tre servizi sopra indicati si svolgeranno con continuità per tutto l’anno di durata del progetto, dal lunedì al venerdì.

8.2 Complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione.a) Assistenza domiciliare agli anziani e a portatori di handicap. L’assistenza domiciliare si propone di favorire azioni che facilitino le relazioni con i familiari, rinforzo delle capacità creative, sostegno per superare l’isolamento.L’assistenza domiciliare prevede i seguenti tipi di supporto agli anziani e ai disabili: accompagnamento negli spostamenti e nei viaggi,

aiuto nel fare acquisti, accompagnamento nelle visite ai parenti, assistenza nel disbrigo pratiche, letture di libri e giornali a domicilio, aiuto nella scrittura di lettere, consegna generi di prima necessità (spesa, farmaci, etc.), sviluppo di percorsi culturali secondo i desideri della persona (letture, video,

etc).L’assistenza è garantita tutti i giorni in orari variabili a seconda delle richieste concordate con i singoli utenti.

b) Sportello di Accoglienza e di comunicazione socialeLo Sportello di Accoglienza è un servizio di informazione, orientamento e supporto a vari livelli, dove gli utenti possono trovare risposte in merito alla specificità delle loro problematiche e dei loro bisogni. La maggior parte delle richieste che perviene all’associazione è di natura legale e si concretizza in un intervento a favore di persone meno abbienti e nel supporto delle loro attività, relativamente alle procedure giudiziali ed extra-giudiziali, soprattutto per quanto riguarda interventi nel settore civile, penale, del lavoro, delle locazioni, dei minori, delle famiglie e dell’immigrazione.Inoltre, presso lo sportello viene distribuito il materiale informativo (brochure, volantini, locandine) che i volontari realizzano, occupandosi sia della progettazione grafica sia dei contenuti. Al fine di potenziare l’aspetto divulgativo delle attività svolte e dei servizi a disposizione degli utenti, i volontari impiegati in questo settore sono chiamati a gestire e aggiornare quotidianamente il sito internet e la posta elettronica.La sede dello Sportello è all’interno del Centro di Accoglienza dell’Associazione ed è aperto tutti i giorni; il servizio di consulenza legale è attivo il martedì e il giovedì dalle 14:00 alle 19:00, gestito da due avvocati e da una praticante legale.

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(Allegato 1)

c) Sportello Banca del Tempo.Lo sportello è attivo lunedì, mercoledì e venerdì dalle 16.00 alle 18.30 e martedì e giovedì dalle 9.30 alle 12.30 ed è gestito da un coordinatore in uno spazio appositamente allestito.L’attività all’interno di questo spazio consiste nella gestione delle iscrizioni, nell’amministrazione dei dati degli iscritti, nel sostenere i contatti tra i diversi fruitori, nel fornire informazioni a coloro che ne facciano richiesta, nel promuovere e divulgare il servizio nel territorio municipale.Tale servizio rappresenta un collegamento tra le diverse attività.

8.3 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente.Le attività dell’Associazione sono portate avanti da un gruppo di 25 volontari che collaborano a titolo gratuito, mettendo a disposizione anche la loro professionalità tra cui:Psicologi: 1 Avvocati: 1Educatori sociali: 2Infermieri: 2Medico: 1Volontari di segreteria/amministrazione: 10 (5 fisse e 5 a turnazione settimanale).Volontari per l’assistenza domiciliare: 6Operatori sociali a rimborso spese: 4

8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto. La presenza dei volontari in servizio civile, che l’associazione si prepara ad accogliere, consentirà di migliorare, direttamente e indirettamente, l’efficienza delle attività svolte dall’associazione.I volontari in Servizio Civile saranno inseriti in pieno nelle attività realizzate dall’associazione, partecipando direttamente e concretamente alle azioni previste, alternandosi nelle stesse secondo dei criteri di turnazione che saranno concordati mensilmente con i responsabili dell’Associazione al fine di offrire a tutti i volontari un’esperienza completa delle attività del progetto. Dopo il primo periodo di formazione, i volontari saranno coinvolti nelle attività con i seguenti ruoli:Assistenza domiciliare agli anziani e a portatori di handicap.Dopo una prima fase di affiancamento agli operatori che già svolgono questo tipo di servizio, i volontari si occuperanno dell’accompagnamento negli spostamenti e nei viaggi, nell’espletamento delle attività di assistenza leggera (piccole spese, visite a parenti, disbrigo pratiche, letture di libri e aiuto nella scrittura, consegna generi di prima necessità).Sportello di Accoglienza e di comunicazione socialeI volontari che si inseriranno in questo ambito avranno il compito di raccogliere i dati relativi alle richieste effettuate, nel periodo della loro permanenza in Associazione, e di stilare una relazione trimestrale atta a descrivere la presenza delle varie richieste e l’iter tramite cui tali richieste vengono disbrigate. Al termine del periodo sarà effettuata una valutazione dell’intero anno, cercando di evidenziare quali siano i punti della rete sociale da rinforzare e quali le risorse esistenti. Sportello Banca del Tempo.I volontari affiancheranno il coordinatore dello Sportello nella amministrazione dei dati degli iscritti e nel promuovere e nel divulgare il servizio nel territorio

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(Allegato 1)

municipale. Lo Sportello Banca del Tempo è aperto alle proposte dei volontari di nuove attività relative alla Banca e svolte dall’Associazione.

Nello svolgimento delle attività previste i volontari utilizzeranno a pieno la dotazione informatica messa a loro disposizione in ogni momento; saranno, quindi, chiamati all’utilizzo di posta elettronica, word ed altre funzioni specifiche del pacchetto Office.

Infine per meglio qualificare la presenza a contatto con l’utenza diversificata, i volontari in servizio civile saranno dotati di nozioni sufficienti a rispondere adeguatamente in caso di emergenze di primo soccorso (vedi formazione).

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:

10) Numero posti con vitto e alloggio:

11) Numero posti senza vitto e alloggio:

12) Numero posti con solo vitto:

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

Rispetto della privacy dell’utenza, così come previsto dall’etica professionale Disponibilità a missioni e formazione fuori sede Flessibilità oraria Disponibilità al lavoro di gruppo Disponibilità al contatto con situazioni di disagio

6

0

6

0

30

5

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CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE

16) Sede/i di attuazione del progetto ed Operatori Locali di Progetto:

N.Sede di

attuazione del progetto

Comune IndirizzoCod. ident. sede

N. vol. per sede

Nominativi degli Operatori Locali di Progetto

Cognome e nome Data di nascita C.F.

1 Camminare Insieme Roma Via Giggi Pizzirani, 25 19926 6 Cesaretti Daniela

Fiermonte Vincenzo

30/05/1977

25/06/1944

CSRDNL77E70I921H

FRMVCN44H25H501W

2

3456789101112131415161718

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17) Altre figure impiegate nel Progetto:

N.Sede di

attuazione del progetto

Comune IndirizzoCod. ident. sede

N. vol. per sede

TUTOR RESP. LOCALI ENTE ACC.

Cognome e nome

Data di

nascita

C.F. Cognome e nome

Data di

nascita

C.F.

1 Camminare Insieme Roma Via Giggi

Pizzirani, 25 19926 6

Mantovani Chiara

Troia Irene

Malfa Federica

21/11/1975

04/08/1975

27/08/1978

MNTCHR75S61D773Z

TRORNI75M44H501E

MLFFRC78M67D810R

FonovicKsenija

01/03/1969

FNVKNJ69C41Z118X

23456789101112

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131415161718

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18) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

L’Associazione di Promozione e Solidarietà – SPES, realizzando i compiti istituzionalmente attribuiti ai Centri di Servizio per il Volontariato, è impegnata nella promozione e diffusione del Servizio civile Nazionale, grazie anche alla sua articolazione territoriale di Sportelli territoriali diffusi in tutta la Regione. In particolare, nel 2006, SPES ha svolto attività di promozione del servizio civile, a titolo non oneroso, nell’ambito della campagna “Cittadini solidali” promossa dall’Assessorato alle Politiche sociali del Lazio e realizzata dalla CRESC Lazio (Conferenza regionale enti di servizio civile). A tal fine ha realizzato incontri, seminari ed eventi di informazione, sensibilizzazione e promozione, con la diffusione di circa 10.000 tra opuscoli, volantini e locandine, rivolti sia ai giovani – negli Istituti superiori, nelle Università e nei luoghi di aggregazione giovanili -che alle associazioni di volontariato e Terzo settore di tutto il territorio laziale.L’impegno di Spes in questo ambito precede e prosegue oltre l’anno previsto per la realizzazione della suddetta campagna.

La promozione dei progetti di Servizio civile Nazionale vedrà la pubblicazione della notizia sul sito www.volontariato.lazio.it con numerose pagine di approfondimento dei singoli progetti, nonché sui siti delle singole associazioni partner.

Inoltre ci sarà una assidua operazione di volantinaggio sia per quanto riguarda l’affissione di manifesti promozionali in punti cruciali di passaggio quali università, stazioni ferroviarie, stazioni di pullman e particolari luoghi di aggregazione giovanile come pub, bar, librerie; sia per quanto riguarda la distribuzione di volantini da parte di personale addetto.

Infine saranno pubblicate campagne promozionali sui principali quotidiani locali e nazionali, nelle pagine locali, e emittenti radiofoniche con esplicito riferimento ai progetti proposti dall’Ente.

Ore dedicate all’attività di sensibilizzazione:

Realizzazione apposite pagine su sito web: 6 ore

Realizzazione manifesti e volantini: 5 ore

Realizzazione manchette: 2 ore

Attacchinaggio manifesti promozionali: 6 ore

Volantinaggio: 16 ore

Totale: 35 ore

Un’importante opera di collegamento è comunque attribuita a tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione del progetto (operatori, volontari e partner) che avranno il compito di diffondere gli obiettivi del proprio progetto all’interno del proprio network sociale.

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19) Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari:

La metodologia di selezione applicata si avvale delle tecniche e delle competenze derivanti dal Know How di una grande società di consulenza direzionale, la Mercuri Urval, specializzata nella selezione delle risorse umane. L'attività di selezione adottata da Mercuri Urval è basata sull'utilizzo di metodologie articolate che includono strumenti di indagine scientificamente testati.Il processo di selezione si divide in due fasi:1) In aula plenariatutti i candidati vengono convocati in gruppi del numero massimo di 15 persone. La fase plenaria ha inizio con la compilazione di una scheda volta alla raccolta dei dati curriculari dei candidati. Si prosegue con le presentazioni di SPES, dell' eventuale associazione, sede di realizzazione e dei criteri di valutazione dei candidati di seguito illustrati. Sono presenti il Responsabile di SPES per il Servizio Civile o eventualmente il Responsabile locale di progetto e un Responsabile dell' associazione partner.L’esperto selezionatore realizza, dunque, un colloquio di gruppo su varie tematichein parte connesse con quelle attinenti il progetto e in parte relative a questioni di attualità. Tale colloquio serve a creare un clima disteso ed informale, che ha lo scopo di distogliere l'attenzione dalle finalità dell'incontro per dar modo ai candidati di far liberamente emergere aspetti più autentici delle loro caratteristiche personali, rilevabili sia dal selezionatore che dai responsabili presenti.

2) Colloquio personale.Il colloquio individuale viene di norma effettuato dal selezionatore attraverso specifiche metodologie; tuttavia per la tipologia di taluni progetti di servizio civile il responsabile dell'associazione può esprimere la volontà di essere presente in sede di colloquio individuale. In tale ambito il responsabile del progetto interviene nella dinamica del colloquio per tutto quanto attiene gli aspetti tecnici richiesti dalla tipologia di candidature che il progetto prevede.

Strumenti utilizzati la traccia utilizzata in sede di colloquio ricalca le voci proposte dall'UNSC nell'allegato 4 - con le modifiche di seguito illustrate. Le domande poste, così come il loro ordine, seguono una modalità prettamente colloquiale che varia di volta in volta. Alcune delle variabili presenti nell'allegato 4, vengono sondate attraverso domande che poco si discostano dalle voci stesse; se ne forniscono a tal proposito alcuni esempi:

Motivazioni generali del candidato per la prestazione del servizio civile volontario -Aderiresti ad altri progetti di servizio civile o è un'esperienza che faresti solo in questo caso?

Interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e professionalità previste dal progetto -Trovi che ci sia un'attinenza (riscontri continuità) tra il tuo curriculum e le scelte di studio e/o di professione che questa esperienza di servizio civile ti offre?

Disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l'espletamento del servizio - Hai già altri impegni di studio, lavoro o familiari? Quanto ed eventualmente quando questi ti rendono non disponibile a svolgere le attività previste?

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Condivisione da parte del candidato degli obiettivi - Hai svolto prima d'ora attività assimilabili a quelle proposte dal progetto? Avevi intenzione di sperimentarti in attività simili a quelle del progetto, anche seguendo altre strade?

Per quanto, invece, riguarda le variabili Idoneità del candidato a svolgere le mansioni; Particolari doti e abilità umane;queste vengono sondate attraverso indicatori in parte dedotti dal lavoro in plenaria, in parte recuperati con il colloquio: capacità nel lavoro autonomo, comunicatività, tratti emotivi, flessibilità, sono alcuni tra i principali indicatori che vanno a costruire la valutazione relativa all'idoneità e alle particolari doti.

Variabili che si intendono misurare e relativi indicatori:La variabile principale che si intende misurare è il grado di adeguatezza del candidato rispetto alle attività previste dal progetto; gli indicatori considerati sono quelli dell' Idoneità del candidato e delle Particolari doti e abilità umane. Altra variabile considerata è quella della motivazione, valutata sulla base di indicatori quali quelli della Condivisione da parte del candidato degli obiettivi, dell’Interesse all’acquisizione di particolari abilità e professionalità e delle Motivazioni generali per la prestazione del servizio civile. La Disponibilità nei confronti delle condizioni richieste, può essere riferita solo in parte alle motivazioni; sarà, quindi, cura del selezionatore comprendere le ragioni insite in una ridotta disponibilità, che non dovrà penalizzare il candidato nel caso di impegni di studio, altre esperienze lavorative o altre ragioni valutate imprescindibili, per quanto riguarda l'area delle motivazioni. Eventuali condizioni di rigidità poste dal candidato saranno, comunque, incrociate con quelle previste dal progetto.

Indicazioni delle soglie minime di accesso previste dal sistema:Le soglie minime di accesso saranno eventualmente previste dai singoli progetti.

Metodologie e tecniche utilizzate:Nell'individuazione e definizione dei criteri cui rifarsi per ottenere una valutazione dei candidati si è messo a punto il presente sistema di selezione che consta delle variabili ricavabili dal curriculum (cfr. anche l'allegato 3), dal lavoro in plenaria e dal colloquio personale, secondo le modalità sopra descritte. Da entrambi questi momenti ne scaturisce la compilazione della seguente "scheda di valutazione" :

Fattori di valutazione approfonditi durante il colloquio e loro intensità

Idoneità del candidato a svolgere le mansioni previste dalle attività del progetto: giudizio (max l0 punti):.............

Condivisione da parte del candidato degli obiettivi perseguiti dal progetto: giudizio (max l0 punti):.............

Motivazioni generali del candidato per la prestazione del servizio civile volontario: giudizio (max l0 punti):……………

Interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e professionalità previste dal progetto: giudizio (max l0 punti):…………….

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Disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l'espletamento del servizio(es: pernottamento, missioni, trasferimenti, flessibilità oraria...):(specificare il tipo di condizione):...........................................................................................……………giudizio (max l0 punti):.........………….

Particolari doti e abilità umane possedute dal candidato e altri elementi di valutazione: giudizio (max l0 punti):.............

Valutazione finale:giudizio (max 60 punti):.............Il punteggio massimo è pari a 60 ed è il risultato della somma dei punteggi attribuita a ciascuna delle sei voci che la compongono. Accanto alla scheda di valutazione di cui sopra, saranno considerate le "precedenti esperienze" e "i titoli di studio, i titoli professionali, le esperienze aggiuntive non valutate in precedenza e le eventuali altre conoscenze" secondo il valore a tali variabili riconosciuto ed accordato dall'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, con la determinazione del Direttore Generale del 30 maggio 2002.Il punteggio massimo che un candidato può ottenere, pertanto, rimane pari a 110 punti.

20) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

Si

21) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati del progetto:

Il piano di monitoraggio interno è la raccolta di informazioni sui valori numerici raggiunti dagli indicatori scelti per misurare determinati aspetti del progetto: andamento del progetto in relazione ai risultati previsti e non; miglioramento delle conoscenze e delle capacità dei volontari. L'attività di monitoraggio è realizzata attraverso la raccolta e l’analisi dei documenti diretti e indiretti dei singoli progetti, questionari-tipo, archivi elettronici (database) prevedendo la possibilità di modifiche e aggiunte di indicazioni ed informazioni se richieste dai singoli progetti.

A. La valutazione periodica dei risultati del progetto è realizzata attraverso la selezione di alcuni aspetti, informazioni e dati raccolti attraverso l'attività sistematica del Monitoraggio.

Il monitoraggio ha per questo contesto di analisi funzioni di:a) Analisi non esclusivamente numerica dei bisogni incontrati e

soddisfattib) Rendere visibile e documentare le attività del progetto, le iniziative e

gli obiettivi attesi e raggiuntic) Reindirizzo periodico in caso di nuovi bisogni rilevati durante le

attività

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d) Coinvolgimento della comunità territoriale nel modulare gli interventi ai bisogni e ai cambiamenti innescati dal progetto stesso

e) Mantenimento delle attività ad un livello di flessibilità sufficiente ad incontrare bisogni ed esigenze del territorio non emerse precedentemente.

Le possibili figure interessate (stakeholders) sono: i volontari, l'Operatore Locale di Progetto (Olp), Responsabile Locale di Progetto (Rlp), Tutor, Formatore, Progettista, Soggetti del territorio, Responsabile Monitoraggio e Valutazione (M&V). La scelta rispetto al monitoraggio è di approfondire l'analisi e le riflessioni sull'andamento del progetto di 2 dei molteplici stakeholders: Olp, in quanto figura più vicina ai volontari e interno al progetto; i volontari, soggetti e benefici ari delle attività del progetto.Rispetto ai soggetti suddetti l'attività di monitoraggio sarà per lo più realizzata col supporto del M&V, che fornirà questionari-tipo, archivi elettronici (database) e indicazioni, prevedendo la possibilità di modifiche e aggiunte di indicazioni ed informazioni se richieste dai singoli progetti, rispetto alle esigenze e richieste dei Volontari e/o Olp (cfr. allegati Questionari-Tipo allegati).

Sarà cura del M&V procedere ad una verifica periodica per la valutazione dell'andamento del progetto con:

1. I volontari attraverso a. colloquio individuale, b. colloquio di gruppo, c. rilevazione dei dati del questionario anonimo "Questionario di auto-valutazione del servizio civile nazionale”, predisposto dall’Ufficio del Servizio Civile Nazionale di Volontariato.

2. Gli Olp attraverso a. colloquio individuale, b. questionario tipo.

In questo caso si parla di Valutazione partecipata per il coinvolgimento di alcuni stakeholders nel processo valutativo al fine di ricevere maggiori informazioni.

FASI - Valutazione e monitoraggio iniziale- Valutazione intermedia (dopo 6 mesi dall'avvio).- Valutazione finale

- Valutazione e monitoraggio iniziale: la valutazione può avvenire solo al momento di avvio del progetto e non in fase di progettazione e stesura dello stesso, in quanto non previsto (in questo caso si tratterebbe di valutazione ex-ante).

In questa fase è presentata l'attività di M&V agli Olp e Volontari dei singoli progetti, le finalità, gli strumenti e ausili di monitoraggio periodico, vengono raccolte eventuali richieste di supporto o modifiche degli strumenti predisposti. Tutto questo al fine di:- calibrare le attività di M&V alle peculiari caratteristiche presenti in ogni

progetto e rispetto ai soggetti che vi partecipano(Olp e volontari),- sensibilizzare gli stakeholders rispetto al valore e utilità del M&V al fine di

rendere realmente congruente con le attività del progetto le stesse attività

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periodiche previste per il monitoraggio.

- Valutazione intermedia (dopo 6 mesi dall'avvio).Consente di analizzare lo stato di implementazione del progetto e confrontare alcuni dati rilevanti con i dati raccolti durante la valutazione iniziale con funzione di reindirizzo, di analisi della congruenza tra gli obiettivi realizzati/raggiunti e i loro tempi di realizzazione, qualità e quantità delle risorse utilizzate, i costi attesi/sostenuti, la verifica degli strumenti di M&V e elaborazioni delle eventuali modifiche.

- Valutazione finaleSi esprime un giudizio complessivo sul progetto, l'impatto effettivo che ha avuto sui diversi stakeholders e il territorio di riferimento, l'eventuale scostamento dai risultati previsti e le possibili cause endogene e/o esterne, eventuali effetti non previsti (positivi e negativi), elementi di riproducibilità (possibili buone prassi da pubblicizzare e diffondere).

Pianificazione orientativa dei tempi di realizzazione del Monitoraggio e Valutazione

Fasi / Stato di attuazione progetto(mesi di attività)

I II III IV V VI VII VIII IX X XI XIIValutazione inizialeValutazione intermediaValutazione finaleMonitoraggio

22) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

Si

23) Eventuali requisiti richiesti ai candidati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

Predisposizione ai rapporti interpersonali.Per i volontari interessati a candidarsi per lo Sportello Legale costituiranno requisiti preferenziali: essere inserito in un percorso formativo universitario di giurisprudenza, psicologia, scienze della comunicazione.

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24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:

Formazione specifica 5.100Bilancio competenze 600Pubblicizz. Progetto 400Spese trasferta 2.000

Totale 8.100

25) Eventuali copromotori e partners del progetto con la specifica del ruolo concreto rivestito dagli stessi all’interno del progetto:

L’Ente Upter Sport, Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council interverrà quale partner del progetto rispetto ai moduli della formazione specifica relativi alle nozioni di primo soccorso e rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione precoce (BLSD).L’Ente IAL – Istituto per la Formazione Professionale di Roma e Lazio certifica la partecipazione come partner del progetto collaborando alla formazione dei volontari e alla certificazione e al riconoscimento delle competenze e professionalità acquisibili, come da accordo siglato in data 30 ottobre 2006 e qui allegato.

26) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

La sede operativa dell’Associazione è dotata delle normali attrezzature d’ufficio, quali: telefoni multi-linea, fax, postazione informatica, software di grafica, Teltel” (software per la gestione delle telefonate inbound e outbound).Per le tre attività di cui al punto 8.2 in particolare:8.2.a – 2 automobili per l’espletamento dell’assistenza domiciliare.8.2.b – 3 postazioni informatiche complete, dotate di software MS Access per l’archiviazione dei dati.8.2.c – 2 postazioni informatiche complete, lavagna luminosa, video proiettore.

Per la formazione:1. Televisore e proiettore attrezzati per videoconferenza2. Aula informatica attrezzata

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

27) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

Università degli Studi Roma Tre (Università avente sede nella Regione di attuazione del progetto): riconoscimento di crediti formativi universitari ai propri studenti impegnati in progetti di servizio civile presentati da SPES, come da accordo allegato (Prot. 30847del 14 settembre 2005 a firma del Responsabile Area Affari Generali –Ufficio Didattica);

Università degli Studi di Cassino (Università avente sede nella Regione di attuazione del progetto): riconoscimento di crediti formativi universitari ai propri studenti impegnati in progetti di servizio civile presentati da SPES, come da accordo

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allegato (Prot. 22878 dell’8 settembre 2005 a firma del Dirigente Area 3 – Servizi agli studenti – Ufficio Ordinamenti Didattici).

28) Eventuali tirocini riconosciuti :

Il Corso di Laurea in Formazione e Sviluppo delle Risorse Umane della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi “Roma Tre” riconosce il Servizio civile Nazionale quale tirocinio esterno, come da accordo stipulato in data 27/10/2006 ed allegato.

L’Università degli Studi “Roma Tre” riconosce Crediti Formativi Universitari (CFU) per le attività realizzate nel corso del Servizio civile Nazionale validi ai fini di tirocini formativi a cui il titolo di studio può dare accesso come indicato alla lettera f) dell’art.10, c.1 del DM 509/99, come deliberato dal Senato Accademico in data 22/09/2004 (Prot. 30847del 14 settembre 2005 a firma del Responsabile Area Affari Generali –Ufficio Didattica).

La Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana di Roma riconosce le attività realizzate nel corso del Servizio civile Nazionale validi ai fini di tirocini formativi come da convenzione allegata.

29) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

Il quotidiano contatto con il pubblico permetterà ai volontari di acquisire e/o accrescere le capacità relazionali, l’attitudine a lavorare in gruppo e a fronteggiare situazioni di disagio e di particolare impatto emotivo.Le competenze acquisite nell’ambito dell’accoglienza e dell’assistenza agli anziani e ai disabili, potranno adeguatamente concorrere a costruire profili professionali quali quello dell’assistente sociale, del mediatore interculturale, dello psicologo, dell’educatore, dell’educatore di comunità e dell’assistente domiciliare.L’esperienza presso lo sportello legale contribuirà alla crescita personale e professionale del volontario impegnato in questo ambito, favorendo lo sviluppo di capacità ed esperienza formativa in ambito legale.I volontari durante l’espletamento del servizio acquisiranno e miglioreranno le competenze informatiche, in particolar modo riguardanti l’utilizzo del pacchetto Microsoft Office, della rete Internet e della posta elettronica e la capacità di organizzare e gestire un servizio di call-center utilizzando apparecchiature telefoniche multi-linea.

IAL – Istituto per la formazione professionale di Roma e Lazio, ente accreditato presso la Regione Lazio per lo svolgimento di attività di Orientamento, riconosce e certifica le competenze acquisite durante l’espletamento dell’anno di servizio civile, così come sopra menzionate, valide ai fini del curriculum vitae, come da accordo qui allegato. L’Ente Upter Sport (Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council) riconoscerà e certificherà le competenze acquisibili, rilasciando ai volontari in servizio civile l’attestato professionale IRC di “Esecutore BLSD”.

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La società Fusilla s.r.l riconosce ai fini curriculari l’esperienza realizzata dai volontari impegnati nei progetti di servizio civile come da accordo stipulato in data 30/10/2006 e qui accluso.

Formazione generale dei volontari

30) Sede di realizzazione:

Sede centrale dell’Ente accreditato Spes: Via dei Mille, 6 – RomaVia Nazionale, 39 – Roma

31) Modalità di attuazione:

La formazione generale sarà effettuata in proprio da Spes, presso la propria sede, con formatori propri e formatori esperti.

32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

Si

33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Gli incontri saranno organizzati in moduli (cfr. la scansione di seguito riportata), e verranno progettati e realizzati secondo la logica non tanto di un “corso” volto a trasmettere soltanto nozioni teoriche, ma piuttosto di un vero e proprio “percorso” formativo nel quale i giovani in servizio civile saranno chiamati a mettersi in gioco in prima persona ed a collocare l’esperienza che stanno affrontando nel quadro più complessivo della loro esperienza di vita, in modo tale che essa possa rappresentare una effettiva occasione di crescita personale.

La formazione generale si svolgerà entro i 5 primi mesi di servizio, in modo da garantire ai giovani volontari un inizio preparato e consapevole.Ciascun incontro e ciascun modulo prevedono il ricorso a tecniche di animazione e metodologie attive, in modo tale che i formandi possano realmente divenire i primi protagonisti del processo di apprendimento.Quando i volontari avranno cominciato a prestare il proprio servizio, sarà possibile

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fare riferimento alla loro esperienza, che diventerà una delle fonti di apprendimento.

Infine, per quanto riguarda le tecniche specifiche che verranno adottate:- è previsto il ricorso a contributi di tipo teorico, ossia lezioni, che –a seconda degli obiettivi di ciascun modulo formativo- potranno assumere la forma di lezioni frontali, lezioni attive, lezioni per l’elaborazione;- il lavoro in piccoli gruppi per favorire lo sviluppo delle principali competenze relazionali e comunicative- il gruppo di formazione sarà inoltre considerato come elemento del setting e strumento di apprendimento in quanto luogo di “sospensione” della pratica per avviare un processo di ricerca sulle conoscenze e le competenze (sia “tecniche” che relazionali) che l’esperienza man mano condotta dai volontari ha consentito loro di accumulare affinché esse possano essere elaborate (ossia rese più consapevoli ed esplicite) proprio grazie al lavoro formativo;- infine si farà naturalmente ricorso alle tecniche formative classiche quali esercitazioni, giochi di ruolo, analisi di casi presentati dai formatori o dai partecipanti.Per concludere, l’attenzione approfondita che verrà prestata ai singoli partecipanti ed al loro percorso di apprendimento sarà garantita dalla possibilità di effettuare colloqui periodici con i formatori.

In ogni caso è previsto l’utilizzo della lezione frontale per non meno del 50% del monte ore complessivo, con particolare riguardo ai moduli relativi alla difesa della Patria, alla difesa non armata e non violenta ed ai vincoli normativi del servizio civile nazionale. Per il tempo restante si prevede invece di ricorrere sia a dinamiche non formali (per un monte ore complessivo relativo a ciascun modulo non inferiore al 20%) sia all’uso della videoconferenza.In particolare, le dinamiche non formali saranno importanti nel primo, terzo e quinto modulo, mentre la videoconferenza sarà lo strumento adottato per trattare alcuni contenuti del secondo e del quinto modulo.

34) Contenuti della formazione:

Il sistema formativo che messo a punto prevede una progettazione ad hoc dei diversi moduli formativi, in modo tale da declinare quanto previsto dalle Linee Guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale approvate il 04 aprile 2006 dal Direttore Generale dell’UNSC in funzione delle caratteristiche specifiche del presente progetto e dei volontari che vi prenderanno parte. Ad esempio, per quanto riguarda i volontari che saranno impegnati in questo progetto si porrà una attenzione particolare ai temi relativi a:- l’identità del gruppo in formazione: per favorire lo sviluppo di forme di

scambio e comunicazioni il più possibile agili fra i volontari impegnati nel progetto;

- la solidarietà e le forme di cittadinanza: si tratta di un tema che ha una attinenza particolare con gli obiettivi di questo progetto, che nasce appunto da un impegno di solidarietà dei volontari dell’associazione nei confronti di categorie più deboli e a rischio di emarginazione presenti nel territorio. Ciò rappresenta inoltre un interessante esempio di “cittadinanza attiva”;

- infine il lavoro per progetti, poiché ogni persona che verrà seguita sarà oggetto

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dell’elaborazione di un progetto di assistenza individualizzato ed elaborato tenendo conto del contesto familiare e della rete amicale sulla quale questa persona può (o non può) contare.

La formazione generale avrà inizio in concomitanza con l’avvio del servizio: sarà articolata secondo gli 11 moduli di 4 ore ciascuno, di seguito riportati, e si concluderà entro i primi 5 mesi di servizio

1. ACCOGLIENZA E CONOSCENZA DEI VOLONTARI□ L’identità del gruppo in formazione

2. OBIEZIONE DI COSCIENZA, SERVIZIO CIVILE, DIFESA DELLA PATRIA□ Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica,

affinità e differenze tra le due realtà□ Il dovere di difesa della Patria□ La difesa civile non armata e nonviolenta□ La protezione civile

3. CITTADINANZA ATTIVA E VOLONTARIATO□ La solidarietà e le forme di cittadinanza□ Servizio civile nazionale, associazionismo e volontariato

4. I VINCOLI NORMATIVI AL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE□ La normativa vigente e la Carta di impegno etico □ Diritti e doveri del volontario del servizio civile

5. IL LAVORO NELLE ORGANIZZAZIONI E PER PROGETTI□ Presentazione dell’Ente□ Il lavoro per progetti

La presentazione dell’Ente sarà realizzata attraverso la preparazione e realizzazione di alcune interviste da parte dei giovani in servizio civile a responsabili-volontari dell’associazione presso cui prestano servizio, che saranno successivamente analizzate e commentate in sede formativa. L’obiettivo non è esclusivamente quello di una presentazione dell’Ente, ma anche del contesto e del territorio in cui opera:

come è nata l’associazione: la sua storia e le finalità ed i valori che ne hanno ispirato la costituzionequanto è conosciuta e quale attenzione riceve la tematica di cui l’associazione si occupa? Quali sono le prospettive di diffusione e sensibilizzazione del contesto socio-culturale rispetto alla tematica della quale ci si occupa?il rapporto dell’associazione con il territorio di appartenenza e la rete delle associazioni di volontariato del Lazio che si occupano dello stesso ambito.

35) Durata:

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E’ previsto un totale di 44 ore organizzate in 11 incontri della durata di 4 ore l’uno.

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

36) Sede di realizzazione:

Associazione “Camminare Insieme”Via Giggi Pizzirani, 25RomaSpes – Via Nazionale, 39 – RomaSpes – Via del Pigneto,12 - Roma

37) Modalità di attuazione:

a) In proprio presso l’ente con formatori dell’entec) affidata ad altri soggetti terzi

38) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

Carmen Di Giovanni, nata a Buenos Aires l’ 11/11/1957Daniela Cesaretti, nata a Spoleto il 30/05/1977Sacchi Filippo, nato a Roma il 29 settembre 1979Fiermonte Vincenzo, nato a Roma il 25/06/1944

Nozioni di InformaticaFrancesco Carrà, nato a Roma il 25/12/1954Gabriella Urbani, nata a Roma l’11/08/1964

Nozioni di primo soccorso e corso BLSDCristian Vender, nato a Roma il 19.12.1973Del Savio Giovanni, nato a Roma il 21.07.1956Selvaggio Fabio, nato a Roma il 29.08.1968Calafato Lorella, nata a Roma il 04.04.1963

39) Competenze specifiche del/i formatore/i:

Carmen Di Giovanni: Laurea in Matematica; specializzazione in Gestione Reti Informatiche a livello aziendale; implementazione rete informatica del Centro di Salute n° 19 del comune di

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San Martin; responsabile delle statistiche del Centro di Salute n° 19.

Daniela Cesaretti Laurea in Psicologia, indirizzo di Psicologia Clinica e di Comunità; collabora dal 2002 con l’Associazione Camminare Insieme nell’attività di

accoglienza; dal 2004, Direttore del Centro Santa Maria dell’Accoglienza, presso

l’Associazione Camminare Insieme, con il ruolo di coordinatore dei servizi di Prima Accoglienza e di Residenza Anagrafica per Senza Fissa Dimora.

Sacchi Filippo Laurea in Giurisprudenza presso l’Università La Sapienza; Iscritto all’ordine degli avvocati di Roma dal 2005

Fiermonte Vincenzo diploma Maturità tecnica; Sottufficiale dell’Aeronautica in congedo dal 1990; Referente Caritas presso il presidio Socio Sanitario del III Distretto della

ASL RmB; Presidente dell’Associazione Camminare Insieme dal 1994.

Francesco Carrà 2006: Analista e sviluppo per diversi progetti (Banca Dati Associazioni di

Protezione Civile del Lazio, Sviluppo portale web per conto di ConfProfessioni, analisi e sviluppo sistema gestionale per il Fondo Interprofessionale Fondoprofessioni)

2006: Docente di informatica di base per conto dei Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio CESV-Spes;

2004-2005: Docente di Office, HTML, Javascript, per conto dell’Associazione “Performare” in due corsi di 60 ore finanziati dalla Regione Lazio

2001-2002: Progetto “Libra” nel quadro del programma Integra della CE, con docenze di HTML, CSS, Vbscript, Javascript ed ASP, per un totale di 120 ore su incarico A.L.FOR.

Gabriella Urbani 1990: Laurea in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Roma

“La Sapienza”; Maggio-Luglio 2006: Docente di alfabetizzazione informatica nell’ambito

del Programma Speciale “Informatizzazione 2005-2006” dei Centri di Servizio per il Volontariato CESV-SPES.

Ottobre 2004-Maggio 2005: Docente di Web Marketing nel Corso di Formazione Professionale “Progettista sistemi e processi aziendali”; progetto co-finanziato dall’Unione Europea, approvato dalla Regione Lazio;

Gennaio-Giugno 2003: Docente di metodologie didattiche di corsi pilota di autoformazione (“Matera e dintorni”, “Metodi di studio”, “La scuola creativa”), metodologia riconosciuta ambito UE;

Luglio 2002: Progettazione, stesura testi ed ideazione interfaccia grafica e di navigazione del corso interattivo di e-learning “Obiettivo: comunicare”;

Settembre 2001-Giugno 2002: Corso “Formazione per Formatori” e “Metodi

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di Gestione dell’aula” per personale MAFRAU Srl

Cristian Vender Laurea infiermeristica I livello presso l’Università di Tor Vergata Attestato di superamento corso di Advanced Life Support presso I.R.C. –

E.R.C Università Cattolica del Sacro Cuore Coordinamento e direzione dei corsi di BLSD – I.R.C. presso l’UPTER

SPORT Diploma di istruttore di base IRC Attestato di competenza Advanced esecutore ACLS

Del Savio Giovanni Attestato di infermiere generico conseguito presso l’ospedale Militare di

Roma “Celio” nell’anno 1981 Attestato di Abilitazione all’esercizio della Shiatsu–Terapia conseguito

nell’anno scolastico 1993/1994 presso la Scuola Italiana Shiatsu di Roma diretta da R. Palombini

corso di Formazione Professionale “Prevenzione antinfortunistica domiciliare e del tempo libero” organizzato dal Consorzio Telematica per il Sistema Riabilitativo presso il Dipartimento di Elettronica ed Automatica - Università di Ancona approvato dall’Amministrazione Provinciale di Ancona e finanziato dal Fondo Sociale Europeo 2001 Ob. 3 Asse C4 Misura a2, della durata di 100 ore

corso Basic Life Support – Defibrillation Istruttore certificato Italian Resuscitation Council presso il centro di formazione IRC EMT – Roma nei giorni 16 e 17 aprile 2003 e di averlo superato con votazione di 85/100

Selvaggio Fabio Laurea Breve in Scienze Infermieristiche con la votazione di 70/70 e lode

con una tesi su “La toracoscopia e le Implicazioni Infermieristiche” presso l’Università Tor Vergata - IDI

Master in Management Infermieristico per Funzioni di Coordinamento(con esperienze di Coordinamento affiancato presso il policlinico A.Gemelli) con votazione 108/110 con una tesi su“ La Continuità Assistenziale del Paziente Critico”

corso esecutore BLSD (Basic Life Support and Defibrillation)-Università Cattolica Sacro Cuore - Roma

corso esecutore PHTLS (Pre Hospital Trauma Life Support) della NAEMT tenutosi a Roma presso il Parco Scientifico S.Raffaele

Corso Istruttore BLSD con il centro di formazione EMT(Emergenza Medica nel Territorio) tenutosi a Roma presso il Parco Scientifico S.Raffaele

Corso esecutore ATLS (Advanced trauma Life Support) con l’American College of Surgeons tenutosi presso l’Università Cattolica Sacro Cuore - Roma

Calafato Lorella Diploma di maturità professionale per Analista Contabile conseguito

presso l’Ist. Prof. per il Commercio “Pietro della Valle”; Attestato per il Corso del Primo Soccorso ed Educazione Sanitaria

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rilasciato dalla Croce Rossa Italiana –Volontario del Soccorso; Diploma di Infermiere Professionale rilasciato dalla Scuola per

infermieri Professionali di Frascati; Corso di Basic Life Support Esecutore rilasciato dal S.E.S. 118 di Roma e

provincia; Corso di Defibrillazione Precoce Esecutore rilasciato dal S.E.S. 118 di Roma

e provincia Corso di Pediatric Basic Life Support Esecutore rilasciato dal S.E.S. 118 di

Roma e provincia; Master di Primo Livello in “Infermieristica clinica nel paziente critico”

(biennale) rilasciato dall’Università degli Studi di Roma Tor Vergata con votazione finale 110/110.

Attestato di partecipazione al Corso di Rianimazione cardiopolmonare di Base e defibrillazione precoce secondo le linee guida dell’Italian Resuscitation Council svoltosi presso Upter-Sport.

Corso di Basic Life Support - Defibrillation Istruttore certificato Italian Resuscitation Council

40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

I primi incontri saranno dedicati alla presentazione dei tre ambiti di impiego in cui i volontari presteranno servizio - ossia il Servizio assistenza domiciliare, lo Sportello di accoglienza e lo Sportello Banca del tempo - oltre che alla presentazione dell’Associazione, dei suoi responsabili e di coloro che fungeranno da punti di riferimento per i volontari. Già in questi primi incontri si farà uso di tecniche di animazione e metodologie attive tramite le quali si intende promuovere il protagonismo dei volontari anche nel processo di apprendimento.L’orientamento metodologico di fondo prevede l’utilizzo di una pluralità di tecniche, tutte caratterizzate dal riferimento comune al lavoro in gruppo il quale lavorerà, a seconda dei temi e delle situazioni, in rapporto a: contributi teorici ossia a lezioni che potranno -a seconda degli obiettivi

specifici dei vari moduli- assumere la forma di lezioni frontali, lezioni attive, lezioni per l’elaborazione;

simulazioni, role-playing e analisi di casi di lavoro presentati dai formatori o dai partecipanti. Si tratta in questo caso di incontri nei quali sarà più facile valorizzare come fonte d’apprendimento l’esperienza che i partecipanti andranno via via maturando nei servizi in cui verranno impegnati.

Inoltre i partecipanti potranno effettuare colloqui periodici con i formatori, per approfondire con ognuno di essi aspetti più personali connessi vuoi all’evoluzione del gruppo di formazione vuoi a questioni e prospettive particolari attraverso le quali vengono guardati i temi affrontati negli incontri di gruppo.

Per quanto riguarda in particolare la formazione relativa al modulo informatico sarà utilizzato un vero e proprio LMS (Learning Management System) utilizzando la tecnologia open source.I vantaggi sono evidenti, e possono essere così riassunti:

1. un LMS offre da subito la possibilità agli utenti autorizzati di progettare e sviluppare percorsi didattici completi, in grado di poter essere fruiti dagli utenti esterni con accessi controllati. Quindi è possibile valutare in tempo reale l’efficacia dei progetti didattici, tramite i dati monitoraggio quantitativo (tempi e numero degli accessi) e qualitativo (es. punteggi dei test o

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pubblicazione di materiali);2. un LMS basato su Learning Objects è in grado di gestire senza particolari

configurazioni e/o adattamenti tutti i classici strumenti didattici e di comunicazione, come forum, chat, filmati, documenti ipertestuali, test didattici, etc.

3. il sistema resta comunque aperto e fruibile anche senza percorsi didattici obbligatori on line, ma si integra con strumenti di formazione elettronica (CD-ROM) da fruire localmente o con percorso di formazione d’aula e/o affiancamento. In tal caso l’LMS può gestire solo test e strumenti di comunicazione per il tutoraggio didattico.

41) Contenuti della formazione:

Pur essendo tra loro strettamente connessi, i 5 moduli nei quali si articola la formazione specifica si caratterizzano in questo modo: il 2° e il 3° sono legati prevalentemente al Servizio dell’Assistenza domiciliare mentre il 4° e il 5° allo Sportello di accoglienza e di comunicazione sociale e a quello della Banca del tempo. 1° Modulo - L’ingresso in servizio (6 ore)

L’ingresso in Servizio civile dal punto di vista dei giovani volontari e dal punto di vista dell’associazione;

le aspettative dei giovani le aspettative dell’associazione la realtà incontrata analisi del progetto di impiego specifico dei giovani in servizio civile

Condotto da Vincenzo Fiermonte e Daniela Cesaretti

2° Modulo - Il lavoro di cura ed i servizi alla persona anziana e alla persona disabile (10 ore)

Assistenza e cure domiciliari; La cultura dell’accoglienza e la gestione di situazioni critiche; L’intervento di rete nel lavoro di cura.

Condotta da Vincenzo Fiermonte

3° Modulo - Le competenze specifiche richieste dal lavoro di cura (20 ore) La relazione d’aiuto: approccio verso il paziente ed i suoi familiari; La psicologia dell’anziano-malato e dei suoi familiari; La psicologia del disabile adulto e dei suoi familiari; Aspetti cognitivi, psicologici ed emozionale della marginalità e della

sofferenza; La comunicazione nella relazione d’aiuto e l’ascolto attivo.

Condotto da Daniela Cesaretti

4° Modulo - Analisi dei bisogni degli anziani e della possibili risorse nel Municipio VIII (24 ore):

Tecniche relative alla raccolta e all’ organizzazione dei dati sociali (quelli già posseduti dallo Sportello di Accoglienza’ quelli reperibili presso i vari Servizi territoriali, quelli ricavabili dai diversi soggetti che operano quotidianemente sul territorio);

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Tecniche relative al trattamento dei dati in vista: b) della promozione e attivazione di nuove forme di scambio tra

volontaric) dell’analisi dello stato delle reti sociali che operano in ordine

all’assistenza domiciale degli anziani e dei portatori d’handicap;d) della progettazione del rafforzamento delle reti esistenti o a quella

relativa all’attivazione di reti nuove.Condotto da Filippo Sacchi

5° Modulo: Word Processor; Internet e Posta elettronica; alcune funzioni del pacchetto Office (20 ore):

l'ambiente di lavoro e la finestra di Word Processor - Il menu - La gestione delle immagini in un testo - La formattazione di un documento - Gli strumenti di word.il concetto di rete - i browser - i motori di ricerca - la posta elettronica - le chat e i newsgroup - il trasferimento dei file.power point e foglio excel

Condotto da Carmen Di Giovanni

6° Modulo - Ulteriori elementi tecnici connessi dello Sportello Accoglienza e Comunicazione Sociale (10 ore):

Nozioni di base su diritto civile/penale/del lavoro/delle locazioni/minori e famiglia

Nozioni di base sulle procedure extragiudiziali e giudiziali Strumenti di advocacy dei soggetti svantaggiati e di conciliazione e

compartimento delle controversie Introduzione al patrocinio a spese dello Stato e alle difese d’ufficio La postazione telematica connessa ad internet Utilizzo del programma “Teltel” (software per la gestione delle telefonate

inbound e outbound) Tutela della privacy

Condotto da Carmen Di Giovanni, Francesco Carrà e Gabriella Urbani

7° Modulo: Esecutori BLSD (10 ore) Nozioni di Primo soccorso Rianimazione cardio-polmonare e defibrillazione precoce.

A cura di Cristian Vender, Giovanni Del Savio, Selvaggio Fabio, Calafato Lorella.

42) Durata:

100 ore

Altri elementi della formazione

43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

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Sia per la formazione generale che per quella specifica è prevista la rilevazione dei seguenti dati quantitativi:

□ elenco dei volontari partecipanti□ n° ore di presenza per ciascuno dei partecipanti□ luogo di svolgimento e date e orari degli incontri previsti dai due percorsi

formativi (generale e specifico)□ registro dei volontari partecipanti al corso con firme di inizio e fine lezione,

segnalazione degli assenti e delle rispettive motivazioni, firme dei formatori presenti in aula;

□ nominativi degli esperti intervenuti corredati di curriculum□ indicazione delle tematiche trattate e delle metodologie utilizzate.

Per quanto riguarda invece il monitoraggio e la valutazione della qualità, finalizzati al miglioramento dei processi formativi in atto, il sistema prevede tre livelli di indagine (cfr. G. P. Quaglino, G. P. Carrozzi, Il processo di formazione, Franco Angeli 1998):1. le reazioni dei partecipanti2. l’apprendimento/cambiamento, che può essere registrato nell’ambito delle

conoscenze, della capacità, e della condotta3. il cambiamento dell’organizzazione (in particolare cultura e clima).

L’indagine di questi tre livelli verrà realizzata attraverso le seguenti modalità: breve questionario di ingresso, volto a rilevare la situazione di partenza di

ciascun formando e le aspettative che nutre sia rispetto al servizio sia in rapporto alla formazione generale e specifica. In particolare verranno indagate le seguenti aree tematiche:

perché ho scelto il servizio civile il servizio civile è… da questa esperienza mi aspetto nei prossimi dodici mesi ho capito che farò

discussione in gruppo di quanto emerso: con i giovani volontari partecipanti alla formazione e con gli OLP di riferimento

questionario di metà percorso volto a fare il punto su quanto acquisito da ciascun partecipante e sul grado di soddisfazione in relazione alle modalità di realizzazione della formazione;

bilancio finale, che sarà effettuato sia tramite questionario specifico, sia tramite focus group con i giovani volontari partecipanti alla formazione sia con questi ed i rispettivi OLP insieme.

CARATTERISTICHE PROGETTO IN RELAZIONE ALLA GRIGLIA DI VALUTAZIONE RELATIVA AI 20 PUNTI AGGIUNTIVI

44) Valorizzazione dell’esperienza di volontariato

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L’Associazione Camminare Insieme è nata nel 1987 nel territorio dell’VIII Municipio del Comune di Roma come un tentativo di risposta alle necessità emerse dall'ascolto di ogni individuo cercando di opporsi ad ogni forma di ingiustizia, di emarginazione e di indifferenza sociale quotidiano dei problemi riportati al Centro di Ascolto, al fine di promuovere il rispetto dei diritti civili ed umani.Iscritta al Registro Regionale del Volontariato, secondo quanto previsto dalla Legge Regionale sul Volontariato n° 29/93, nella Sezione Servizi Sociali, svolge le proprie attività grazie alla disponibilità di un gruppo di 25 volontari, che si alternano nella realizzazione delle stesse; alcuni di essi mettono a disposizione anche la loro professionalità a titolo gratuito, come la psicologa, l’educatrice sociale, gli infermieri e il medico, come descritto al punto 8.3Tutti collaborano nelle finalità dell’Associazione secondo quanto indicato nel punto 8.2.

45) Valorizzazione del percorso formativoAccordi con enti terziL’Ente Upter Sport (Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council) riconoscerà e certificherà le competenze acquisibili, rilasciando ai volontari in servizio civile l’attestato professionale IRC (ai sensi dell’art. 1, c. 2 bis della Legge 3 aprile 2001, n. 120, e successive modifiche) di “Esecutore BLSD”, il cui valore legale è riconosciuto e disciplinato dall’art. 1 della Legge 3 aprile 2001, n. 120 e successive modifiche.

Metacompetenze - Empowerment - FormazioneIl percorso formativo previsto per i volontari in servizio civile garantirà loro l’acquisizione di capacità relazionali per interagire e rapportarsi con gli utenti, adeguate tecniche di animazione sociale nonché esperienze di lavoro di gruppo, di equipe e di sostegno psicologico utilizzabili in aree professionali rivolte alla persona.I volontari apprenderanno, inoltre, conoscenze circa la programmazione e la progettazione imparando ad interagire con vari soggetti istituzionali.L’acquisizione delle suddette competenze avverrà nell’ottica di una strategia di rafforzamento di capacità e attitudini dei volontari che si esplicherà attraverso i moduli formativi specifici (cfr. voce 41) e la concreta partecipazione alle attività del progetto.Al fine di favorire lo sviluppo di metacompetenze, sono previsti un modulo di nozioni informatiche (Word Processor; Internet e Posta elettronica; alcune funzioni del pacchetto Office) e un modulo di Primo Soccorso e di esecutore BLSD (Nozioni di Primo soccorso, Rianimazione cardio-polmonare e defibrillazione precoce), riconosciuti e certificati da enti terzi come da accordi acclusi al progetto. All’interno del modulo di nozioni informatiche è prevista l’introduzione di metodologie formative innovative quali l’ e-learning (cfr. punto 40).

46) Eventuali collegamenti con il mondo del lavoroBilancio delle competenze

Attuatore: IAL – Istituto per la formazione professionale di Roma e Lazio.L’Istituto in questione svolge l’attività di bilancio di competenze in quanto accreditato presso la Regione Lazio per lo svolgimento di attività di Orientamento. L’accreditamento è stato riconosciuto allo IAL con DGR n. 1510 del 21/11/2002 con codice di accreditamento 0071IL-6.

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DescrizioneAll’interno del presente progetto è stato previsto un percorso di bilancio delle competenze, finalizzato alla definizione di un profilo individuale che consenta, coerentemente con il contesto e con le risorse individuate, una personalizzazione del percorso.A questo scopo verranno realizzati interventi strutturati di gruppo che aiutino il singolo beneficiario a definire con precisione le proprie capacità, competenze e aspirazioni professionali.Le sintesi di questi interventi verranno utilizzati per la personalizzazione dei successivi percorsi formativi.

Obiettivi dell’azione di bilancio delle competenzeL’obiettivo generale di quest’azione è quello di produrre un documento di sintesi che consenta ai docenti di personalizzare gli interventi in base alle specifiche caratteristiche dei destinatari.Per raggiungere l’obiettivo generale saranno perseguiti i seguenti obiettivi operativi: Condividere con i destinatari gli obiettivi del percorso di bilancio; Identificare competenze e potenzialità che il destinatario può investire nella

elaborazione/realizzazione di un progetto professionale; Identificare fabbisogni formativi individuali sia manifesti che latenti;

Struttura dell’interventoOgnuna delle azioni di bilancio si svolgerà nell’arco di mezza giornata e verrà rivolta a piccoli gruppi ( 6 persone circa) secondo la seguente articolazione:

Fase Preliminare Fase Investigativa Fase Conclusiva

Nel dettaglio ogni fase sarà così realizzata.Fase preliminare con:

Esposizione degli obiettivi e delle attività della valutazione delle competenze e sua funzione nell’ambito del progetto nel suo insieme;

Attivazione e motivazione dei destinatariFase investigativa con Questionario in plenaria al fine di:

Identificare i bisogni individuali; Ricostruire l’itinerario scolastico, professionale e personale; Individuare i contenuti delle attività e delle competenze utilizzate nella vita e

valutazione del grado di possesso; Individuare competenze specifiche utilizzate all’interno dell’impresa di

appartenenza Individuare gli interessi, i valori, le aspirazioni e i principali fattori di motivazione; Individuare informazioni sull’ambiente socio-professionale ed economico, per

poter prefigurare percorsi realistici di sviluppo e cambiamentoFase conclusiva con analisi individuale degli elementi raccolti e l’individuazione delle possibilità di evoluzione professionale.

Accordi per il riconoscimento delle competenze Fusilla srl, società attivamente impegnata nel campo della progettazione e realizzazione di nuovi strumenti tecnologici di comunicazione e nella formazione informatica professionale, riconosce ai fini curricolari il valore dell’esperienza realizzato dai volontari impegnati nei progetti di servizio civile di Spes- Associazione Promozione e Solidarietà.

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L’Associazione Camminare Insieme collabora con la Società Cooperativa Onlus I.S.O.L.A. per la realizzazione di interventi sinergici a sostegno di persone con fragilità sociale, con particolare riguardo alla marginalità estrema, come da accordo sottoscritto in data 27/09/2006, allegato.

Data

Il Progettista Il Responsabile legale dell’ente/Il Responsabile del Servizio civile nazionale

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