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(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: Spes – Associazione Promozione e Solidarietà 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: Una migliore qualità della vita per il malato oncologico 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): A08 Settore: assistenza-paziente affetti patologie temporaneamente e/o permanentemente invalidanti e/o in fase terminale. 6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: Il progetto nasce all’interno di una rete di associazioni del Lazio che hanno la finalità di dare supporto al malato oncologico. Queste associazioni hanno 2 NZ02016 Regione Lazio

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(Allegato 1)

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI INSERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

Spes – Associazione Promozione e Solidarietà

2) Codice di accreditamento:

3) Albo e classe di iscrizione:

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

Una migliore qualità della vita per il malato oncologico

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

A08 Settore: assistenza-paziente affetti patologie temporaneamente e/o permanentemente invalidanti e/o in fase terminale.

6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili:

Il progetto nasce all’interno di una rete di associazioni del Lazio che hanno la finalità di dare supporto al malato oncologico. Queste associazioni hanno sede in 4 differenti province (Frosinone, Rieti, Roma,Viterbo), svolgono servizi diversi e si rivolgono ciascuna a specifiche tipologie di utenti oncologici. Le associazioni che prendono parte al progetto di Servizio Civile Volontario fanno parte di una rete tematica più ampia, coordinata da Spes, Centro di Servizio per il Volontariato nel Lazio. La Rete si pone l’obiettivo, attraverso il confronto, lo scambio di informazioni e di competenze, la comunicazione e dove possibile l’integrazione dei servizi, di favorire una presa in carico dell’utente ed un supporto il più esteso e continuativo possibile lungo tutto il decorso della malattia. Sei di queste associazioni hanno già realizzato progetti di rete, grazie anche alla partecipazione di Volontari di Servizio Civile, per la realizzazione di una banca dati telematica (Retekappa – www.retekappa.it) che raccoglie le informazioni sui servizi sociali e

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Regione Lazio

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sanitari del Lazio rivolti al malato oncologico e per la realizzazione di sportelli di informazione, orientamento e facilitazione all’accesso ai servizi per il malato e i suoi familiari.

La rilevanza della malattia oncologica in Italia è fatto noto. Il numero complessivo di diagnosi di tumore nel 2006 nella nostra nazione è stimato pari a circa 250.000 (fonte: I tumori in Italia, Rapporto 2006 dell’Associazione Italiana Registri Tumori), in diminuzione risulta d’altra parte il dato sulla mortalità per tumore. Nel Lazio si stima che nel periodo 2002 – 2004 siano stati diagnosticati poco meno di 20.000 tumori l’anno. Il tumore è la seconda causa di morte nella nostra Regione. (fonte: Piano Sanitario Regionale 2002-2004). Il cancro è una delle patologie più complesse e diffuse nella popolazione: molteplici sono i fattori che concorrono a determinarlo, molte le differenti patologie oncologiche e le diverse manifestazioni cliniche, estremamente diversificata la risposta terapeutica ai diversi trattamenti ed infine gravi e articolate le problematiche assistenziali, psicologiche e sociali sollevate dalla malattia e dalla sua evoluzione verso la cronicità o la terminalità. Le ospedalizzazioni ridotte ad un minimo, le nuove capacità curative della medicina e dunque la maggiore probabilità di sopravvivenza del paziente oncologico, oltre alla ancora insufficiente capacità dei CAD (Centri di Assistenza Domiciliare delle ASL) di offrire un’assistenza domiciliare ai malati terminali, hanno incrementato oltre misura il carico di assistenza che grava sulle famiglie le quali spesso non sono a conoscenza dei potenziali servizi sociosanitari pubblici, privati e del privato sociale esistenti sul territorio, riuscendo così ad usufruirne solo in parte. A questa complessità cercano di rispondere le associazioni della rete operando singolarmente in uno specifico ambito della malattia oncologica e/o rivolgendosi ad una specifica categoria di utenti; operando come rete di sportelli di informazione e orientamento per tutti i malati oncologici e i loro familiari; rinforzando e allargando la rete di contatti e collaborazioni con le altre associazioni al fine di poter rispondere ad una sempre più vasta e differenziata domanda di supporto al malato oncologico e alla sua famiglia. E’ con questa ottica che fra i soggetti che prendono parte al progetto si colloca anche il coordinamento delle associazioni oncologiche ‘La Mela Blu’, che svolge l’importante compito di far incontrare la domanda di servizi e di sostegno da parte dei cittadini con le associazioni attive su un territorio ampio e diversificato come quello di Roma.

In una logica di stretta collaborazione con le strutture amministrative sociali e sanitarie dei diversi territori della regione, in linea con la legge 328 del 2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”, la rete di associazioni assume come obiettivo l’integrazione dei servizi territoriali che siano pubblici, privati o del privato sociale. Principale azione delle associazioni della rete è quella di facilitare l’accesso alla fruizione dei servizi pubblici, offrendo informazione, orientamento e accompagnamento nella relazione fra cittadino e struttura sociale o sanitaria. In alcuni casi le associazioni concorrono a potenziare le capacità strumentali delle strutture; in altri casi favoriscono un incontro diretto ed una risposta efficace fra struttura e cittadino; in altri ancora coadiuvano il servizio pubblico offrendo quella parte di assistenza supplementare che l’Ente pubblico non sempre è in grado di garantire.La rete, attraverso le singole associazioni, può offrire servizi che vanno dalle campagne di sensibilizzazione, prevenzione e screening precoce al supporto al malato nel momento della diagnosi e nel corso della malattia, dal sostegno psicologico e sociale presso le strutture sanitarie, all’assistenza al domicilio; dal trasporto con un automezzo per analisi e terapie al disbrigo di pratiche burocratiche;

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dalla gestione di case di accoglienza collegate con gli Ospedali per malati e familiari non residenti all’animazione e clownterapia per bambini ricoverati. La finalità comune è alleviare il carico di sofferenza necessariamente legato alla scoperta della malattia e al suo decorso più o meno fausto. Non solo il malato ma l’intero nucleo familiare, quando si trova a dover affrontare l’evento ‘malattia oncologica’ viene travolto emotivamente e coinvolto in una situazione di ‘crisi’ che va ad alterare le normali dinamiche e relazioni parentali. Tutto l’assetto della vita quotidiana viene messo in discussione con conseguenze psicologiche, economiche e sociali per la famiglia oltre che per il malato. Particolarmente gravi sono inoltre le condizioni di quei malati, soprattutto anziani, che vivono situazioni di solitudine, di marginalità, di disagio economico e che si trovano quindi già in condizioni di ‘svantaggio’ nell’affrontare la malattia. Accanto a questo le associazioni, in quanto organizzazioni di volontariato e quindi orientate fortemente all’ educazione alla solidarietà, operano per sensibilizzare la cittadinanza, formare e informare sulla malattia ma soprattutto stimolare una presa di coscienza ed un’assunzione di responsabilità da parte di tutti i cittadini per ricostruire un tessuto sociale partecipativo, solidale e attento nei confronti di quanti intorno a noi si trovano in uno stato di sofferenza.

A fronte di un impegno e di un ambito di bisogno così esteso ed articolato, la condizione delle associazioni di volontariato è quella di poter contare quasi esclusivamente sulla disponibilità di tempo di volontari che non sempre possono garantire una continuità ed un’assiduità operativa. La capacità delle associazioni di garantire l’apertura dello sportello informativo ed il funzionamento dei servizi di ascolto telefonico, di realizzare i servizi assistenziali, di trasporto, di accompagno, di supporto sociale e psicologico è strettamente connessa alla disponibilità dei volontari che non sempre è sufficiente a coprire le richieste, a dare continuità ai servizi e a progettare e realizzare nuove iniziative. Negli anni passati le associazioni partner del presente progetto hanno potuto godere della collaborazione di Volontari di Servizio Civile che hanno offerto un contributo sostanziale alla realizzazione dei servizi associativi e alla qualità degli interventi realizzati, dando alle associazioni la possibilità di rispondere in modo più adeguato, sollecito e continuo alla domanda dei malati e dei loro familiari e dando un significativo contributo all’avvio di nuove attività.

Le associazioni che partecipano al presente progetto insieme all’Ente proponente Spes – Associazione Promozione e Solidarietà – sono 9 Organizzazioni di Volontariato iscritte al Registro Regionale del Lazio:

Nella provincia di Frosinone:- Wellness con sede a Ceccano

Nella provincia di Rieti:- Associazione Onlus ALCLI “Giorgio e Silvia” - Ospedale Domiciliare di Roma e Lazio con sede a Canneto/Fara Sabina (sede operativa dell’associazione che ha sede centrale a Ostia-Roma)

Nella provincia di Roma:- Acros con sedi a Frascati e Grottaferrata- AMSO- Andrea Tudisco Onlus

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- Coordinamento ‘La Mela Blu’- Ospedale Domiciliare di Roma e Lazio con sede a Ostia- S.A.Ne.S.

Nella provincia di Viterbo:- AMAN

Non fanno parte della rete al momento associazioni sul territorio di Latina. Non risultano al momento Organizzazioni di Volontariato iscritte al Registro Regionale del Lazio che si occupano di oncologia su questo territorio. Due sole sono le realtà riportate dalla ‘Guida delle Associazioni di Volontariato in Oncologia’ del 2004. E’ obiettivo della rete, anche attraverso questo progetto, creare un contatto ed estendere la collaborazione alle realtà della provincia di Latina.

Il progetto attuale prevede tra le sedi di attuazione SPES – Centro Servizi per il Volontariato – dove viene normalmente svolta l’attività di coordinamento della rete tematica Malati Oncologici.La Rete Oncologica è una delle reti promosse dai Centri di Servizio per il Volontariato al fine di sviluppare una cultura della collaborazione fra le associazioni del Lazio che operano in uno stesso settore di attività. Nasce con l’obiettivo di creare un terreno di confronto e collaborazioni fra le associazioni che si occupano di oncologia nel Lazio, al fine di favorire la circolazione di informazioni e lo scambio di competenze, di creare sinergie per rispondere al meglio ai bisogni dei malati e dei loro familiari. Alla rete aderiscono attualmente 23 associazioni. Tra gli scopi delle associazioni della rete oncologica è primario quello di diffondere una corretta conoscenza della malattia oncologica, come prevenirla, diagnosticarla, come può essere affrontata efficacemente sul piano medico, sociale, psicologico in ogni sua fase e soprattutto di far conoscere quali e dove siano le strutture ed i servizi cui il cittadino può rivolgersi.L’integrazione fra le diverse realtà associative del territorio regionale consente di poter meglio monitorare i bisogni dei diversi territori e della popolazione regionale nel suo insieme, di costruire una mappa delle strutture e dei servizi attivi nel campo dell’oncologia, di promuovere una capillare presenza sul territorio per offrire informazione e orientamento a tutti i cittadini, di mettere a disposizione di altri enti e soggetti interessati le conoscenze, esperienze e competenze maturate in questo settore. La Rete Oncologica opera nell’ottica di realizzare, attraverso la rete dei collegamenti di ciascuna associazione, quanto indicato dalla legge 328/2000 per l’integrazione dei servizi socio-sanitari. Sono valori fondanti del mondo del volontariato e quindi centrali nell’operatività della Rete Oncologica e di tutte le associazioni aderenti: la partecipazione, la cittadinanza attiva, la tutela del diritto, la solidarietà, la gratuità. È impegno comune diffonderli e attuarli concretamente.L’attività della rete malati oncologici è stata avviata nell’autunno del 2005, si esplica attraverso il mantenimento di un contatto con le associazioni aderenti con finalità di scambio di informazioni, l’aggiornamento continuo sulle iniziative che si realizzano in campo oncologico nel Lazio, incontri per una maggiore reciproca conoscenza e per la programmazione delle attività. Attualmente la rete sta realizzando una guida delle associazioni di volontariato oncologico del Lazio con l’obiettivo di creare uno strumento informativo per i cittadini ma anche per enti ed organizzazioni che consenta un efficace orientamento della domanda di servizi alle associazioni del territorio in base alle specificità di ognuna. Tale guida sarà pronta nei primi mesi del 2007 e costituirà lo strumento di base del lavoro di sviluppo della

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rete. Lo sviluppo delle attività della rete malati oncologici comprende la realizzazione di incontri provinciali per dare vita ad iniziative mirate ai bisogni di ciascun territorio; di iniziative di formazione per i volontari delle associazioni ma anche per i cittadini che desiderano acquisire una maggiore conoscenza sul mondo della malattia oncologica dal punto di vista medico, sociale, psicologico; di campagne di sensibilizzazione della cittadinanza sulla malattia oncologica sotto ogni aspetto; di promozione della solidarietà e del volontariato. L’attività del coordinamento della rete oncologica prevede inoltre l’aggiornamento costante di una Banca Dati dei servizi psico-socio-sanitari del Lazio. Tale rete denominata retekappa (www.retekappa.it) nasce nel 2003 su iniziativa di un gruppo di associazioni, attualmente facenti parte della rete malati oncologici. Attualmente la Banca Dati è gestita centralmente da Spes e messa a disposizione di tutte le associazioni aderenti alla rete tematica al fine di fornire informazioni ai malati e loro familiari sulle strutture presenti nella regione che possono fornire servizi di carattere sanitario, sociale, psicologico o altri servizi attinenti al settore oncologico. L’aggiornamento della Banca Dati è coordinato dalla rete tematica e curato in collaborazione con tutte le associazioni della rete che si impegnano a trasmettere costantemente informazioni aggiornate sulle strutture del loro territorio.

L’Associazione Wellness con sede a Ceccano, consolidata sul territorio della provincia di Frosinone, ormai da diversi anni, promuove la cultura della salute intesa come diritto da salvaguardare a fronte della carenza di strutture territoriali di prevenzione per le patologie oncologiche. Collabora attivamente con la Lega Tumori presso il Centro Polivalente, con i Servizi Sociali del comune di Ceccano e di altri comuni della provincia. Sul territorio provinciale sono attive in campo oncologico “La Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori di Frosinone” con la quale da anni l’associazione Wellness collabora per quanto riguarda la prevenzione; l’“AIL” che si occupa della Lotta contro le Leucemie; l’“Associazione Don Francesco” che ha la sede nell’ospedale di Frosinone e si occupa di assistere i malati di leucemia. Sono inoltre presenti altre associazioni che si occupano di assistenza agli anziani autosufficienti e non, minori, tossicodipendenti e disabili con cui l’associazione collabora. Wellness risulta essere l’unica associazione sul territorio che offre assistenza specificamente per i malati oncologici.I servizi sanitari oncologici sul territorio consistono all’incirca in 4 posti letto nell’ospedale di Anagni per effettuare la chemioterapia, 16 posti letto in day hospital a Cassino, 12 per la radioterapia presso l’ospedale di Sora e l’ospedale di Ceccano con il reparto di Medicina Generale. A Frosinone si trova un unico ospedale, in cui è da poco stato aperto un reparto di ematologia con 4 posti letto e day hospital per chemioterapia che dispone di 5 posti letto e che inoltre mette a disposizione un servizio di terapia del dolore per malati in fase terminale e un’assistenza domiciliare. Dall’ inizio dell’anno 2006 è stato avviato un poliambulatorio gestito dal C.A.D. con molte figure professionali con cui la Wellness collabora strettamente. Risulta invece carente sul territorio l’area della prevenzione specialmente a livello dei tumori; vi è inoltre assenza di Hospice all’infuori di quello dell’associazione Antea a Cassino. Manca al momento uno strumento informativo che consenta ai cittadini di conoscere e dunque orientarsi nella scelta delle strutture sanitarie e sociali disponibili nella provincia di Frosinone. Coerentemente con le finalità informative dell’associazione si ritiene utile provvedere alla realizzazione di un Guida che risponda a questo bisogno.La finalità dell’associazione Wellness è, infatti,cercare di sopperire a questo tipo di

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carenze, offrire informazione ed orientamento ai malati e ai loro familiari, ampliare l’assistenza burocratica, attivare una più ampia collaborazione tra attori istituzionali e sociali per promuovere progetti volti a colmare i vuoti di supporto sociale e sanitario in favore dei soggetti svantaggiati.L’associazione promuove progetti, in collaborazione con le istituzioni pubbliche, mirati alla promozione della cultura della salute, della prevenzione e quindi al miglioramento degli stili di vita, realizzando corsi di formazione, manifestazioni pubbliche, raccolta di fondi, con una particolare attenzione a tutto ciò che riguarda le malattie oncologiche.Fino ad ottobre2006, l’associazione Wellness ha realizzato i seguenti servizi: Assistenza burocratica per 20 utenti, Assistenza psicologica per 10 utenti; Assistenza domiciliare per 20 utenti; prenotazione di visite presso centri specializzati per 100 utenti; Appuntamenti per Prevenzione per 65 utenti. Ha inoltre svolto attività di sportello informativo e di orientamento per malati oncologici, disabili e malati in genere.

Molto ridotta è la presenza di associazioni di volontariato oncologico nel reatino solo 3 sono le Organizzazioni di Volontariato iscritte al Registro Regionale del Lazio (legge 29/93) a luglio 2006 che operano in questo ambito. L’attività svolta nella Provincia di Rieti dall’Associazione ALCLI “Giorgio e Silvia” (Associazione Lotta Contro le Leucemie dell’ Infanzia) si concretizza attraverso assistenza continua psicosociale ed anche economica (in casi particolarmente disagiati), rivolta a bambini e agli adulti affetti da leucemie e neoplasie ematologiche e solide.Nella realtà reatina, l’associazione cerca di ovviare alle difficoltà ambientali e alla mancanza di risorse economiche, che rendono difficoltoso fornire risposte appropriate a sostegno dei malati e loro familiari. Nella provincia di Rieti, a differenza di alcune altre province del Lazio, l'assistenza ai malati terminali è affidata esclusivamente ai CAD (Centri di Assistenza Domiciliare), comunque insufficienti ai fini di una risoluzione del problema, per cui l’inserimento del volontariato in alcune attività di supporto risulta estremamente importante ed efficace nella capacità di affrontare la gestione dei malati terminali all’interno delle proprie famiglie di origine.Grazie alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa con l’ASL di Rieti, da oltre tre anni, mette a disposizione dei volontari dell’Associazione, uno sportello all’interno della struttura ospedaliera adiacente i locali del CUP. Oltre 2.000 persone hanno contattato lo sportello ed hanno ricevuto informazioni circa i servizi disponibili, sia presso l’ospedale che su tutto il territorio reatino e sulle modalità di accesso agli stessi. Determinante è stato il contributo dato all’accoglienza rivolta al malato oncologico attraverso l’avvio delle procedure di riconoscimento di invalidità civile e l’aiuto per svolgere pratiche burocratiche. I volontari dell’associazione, coadiuvati anche da figure professionali (medici, psicologi, infermieri ed operatori generici), effettuano interventi al domicilio o comunque presso le famiglie, al fine di salvaguardare, per quanto possibile, la salute fisica e psichica del malato e dei suoi familiari. All’interno del Day Hospital Oncologico il ruolo dei volontari è quello di fare da raccordo tra gli operatori sanitari ed il malato, ma soprattutto di dare un sostegno psicologico nel momento in cui il medico si trova in difficoltà nel comunicare al malato e ai suoi familiari la gravità della malattia. L’Associazione mette inoltre a disposizione dei malati un servizio di trasporto gratuito, anche con ambulanza, sia verso l’Ospedale di Rieti che verso gli Ospedali delle città limitrofe (Roma, L’Aquila, Terni, Perugia) per sostenere cicli di

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radioterapia, per sottoporsi a visite specialistiche particolari, per effettuare esami di controllo quali PET o scintigrafie.In particolare, nell’anno 2005 sono stati percorsi all’incirca 25.000 Km su 150 uscite a supporto dei 45 pazienti seguiti. I pazienti seguiti nel corso dell’anno 2005 sono stati oggetto, da parte dell’associazione, di 75 accessi medici, 228 accessi infermieristici, e oltre 350 accessi di nostri volontari per l’assistenza domiciliare. E’ opportuno evidenziare un notevole aumento degli accessi, rispetto agli anni precedenti, anche se il numero degli assistiti non è variato in modo significativo.

Sempre nella provincia di Rieti, in località Canneto, l’associazione Ospedale Domiciliare di Roma e Lazio (già attiva dal 2001 sul litorale romano), a marzo del 2006, ha aperto, in collaborazione con il Comune di Fara in Sabina, uno sportello di informazione, orientamento e supporto sociale e psicologico per i malati oncologici e i loro familiari. Il Comune di Fara Sabina, partner di questo progetto, oltre ad un supporto promozionale offre la sede e le linee telefoniche per la realizzazione dello sportello. Fin dal primo momento in cui è stata avviata l’attività sul territorio reatino, si è resa evidente la forte domanda della cittadinanza di un servizio di trasporto che consenta ai malati di recarsi presso le strutture sanitarie di Rieti ma anche delle altre province del Lazio, per analisi, diagnosi e terapia. In questa direzione si sta attualmente attivando l’associazione al fine di reperire le risorse ed un mezzo associativo per la realizzazione di questo servizio che già l’associazione offre nel territorio del Municipio Roma XIII.

Molto più elevato è il numero di realtà associative che si rivolgono al malato oncologico sul territorio romano: 24 le Organizzazioni di Volontariato iscritte al Registro Regionale del Lazio al luglio 2006, 42 quelle che risultano censite dalla ‘Guida delle Associazioni di Volontariato in Oncologia’ del 2004 pubblicata dalla F.A.V.O. (Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia). Diverse sono le attività che le associazioni svolgono, così come molto differenziati sono gli aspetti della malattia, le specifiche patologie oncologiche e quindi le tipologie di utente cui si rivolgono. Risulta d’altra parte elevata ed in continuo aumento la domanda di supporto soprattutto sociale e psicologico che le Amministrazioni non riescono a soddisfare completamente; nella sola città di Roma vengono diagnosticati 15.000 nuovi casi di malattia oncologica all’anno. Essendo forte il collegamento che queste associazioni intrecciano con i servizi sanitari la numerosità delle associazioni è rapportabile anche all’ elevato numero di aziende ospedaliere che hanno reparti oncologici e radioterapici cui affluiscono malati da tutta la nazione e anche dall’estero. Diverse fra loro sono anche le 6 organizzazioni romane che aderiscono a questo progetto e che fanno parte della più ampia rete delle associazioni oncologiche.

Nella provincia di Roma, a Frascati e Grottaferrata ha sede l’Acros. L’A.C.R.O.S (Associazione Castelli Romani Servizio Oncologico) è un’associazione senza scopo di lucro, costituita legalmente nel 1988 nei Castelli Romani per affrontare i problemi dei malati di tumore e delle loro famiglie. I fini istituzionali dell’Associazione, sono: promuovere e gestire campagne di prevenzione delle principali forme tumorali, formare équipe miste per l’assistenza domiciliare, organizzare conferenze divulgative sui vari aspetti e fasi delle malattie tumorali, organizzare e gestire corsi di formazione per volontari, assistenti domiciliari ed operatori.L’A.C.R.O.S. è Socio collaboratore della “Forza Operativa Nazionale sul Carcinoma Mammario”; della “Società Italiana Cure Palliative”, dell’“Osservatorio Italiano Cure Palliative”; Socio Fondatore de “ LA MELA BLU” e della “ RETE

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K” con la quale ha preso parte al Piano Di Zona del Distretto Sociosanitario RMH1. L’A.C.R.O.S. offre servizi di informazione oncologica; controlli individuali e di massa; consulenza oncologica; assistenza domiciliare gratuita al malato oncologico in fase avanzata; pronto soccorso infermieristico domiciliare oncologico, attivato con il supporto della XI Comunità montana del Lazio; terapia di sostegno psicologico; corsi di formazione. Organizza e partecipa inoltre a convegni, seminari e incontri divulgativi del settore. Nell’Associazione è attivo un servizio di reperibilità infermieristica composta da professionisti: Medico responsabile del gruppo assistenza domiciliare, Medico Oncologo, Infermiere.Il numero di utenti assistiti è in costante aumento e si aggira attualmente intorno alle 75-80 persone l’anno. Le richieste provengono prevalentemente dal territorio dei Castelli Romani: Rocca di Papa, Frascati, Marino, Ciampino, Grottaferrata, Roma (finocchio), Lariano, Velletri.Per conseguire l’obbiettivo di offrire informazione, orientamento e supporto al malato oncologico, l’associazione sta lavorando all’attivazione di un ‘centro di ascolto’ in grado di mettere l’utente nella condizione di accedere alle informazioni riguardanti tutte le risorse del territorio. Attraverso un lavoro di incontro e relazione si propone di stabilire una comunicazione diretta con l’utente e con il sistema della salute favorendo la conoscenza della rete sociale esistente, e seguendo la persona nei vari passi sul percorso della malattia: dalla comunicazione della diagnosi alla conoscenza e consapevolezza delle cure somministrate; dalla ricerca di soluzioni organizzative e logistiche al sostegno relazionale attraverso momenti di scambio e condivisione; dal supporto nella fase avanzata e terminale della malattia alla preparazione e elaborazione del lutto.

L’associazione AMSO – Associazione per l’assistenza morale e sociale negli istituti oncologici – offre assistenza ospedaliera all’interno dei reparti del Polo Oncologico dell'Istituto Regina Elena, a domicilio e presso una casa di accoglienza per malati e/o loro parenti. Con una costante attenzione al contesto affettivo e alle problematiche sociali derivanti dall’iter della malattia, mette a disposizione un supporto di tipo relazionale ed informazioni attinenti all’accoglienza durante il periodo di degenza, nel day-surgery, nel day-hospital e negli ambulatori. Da lungo tempo la struttura organizzativa del Polo Oncologico dell'Istituto Regina Elena per lo studio e la cura dei Tumori, che si occupa di trattamento e riabilitazione del paziente oncologico, all’interno dell’Istituto S. Gallicano e degli Istituti Fisioterapici Ospitalieri (IFO) si avvale del supporto dell’AMSO.L’AMSO, per migliorare i propri servizi ha sempre avvertito come prioritario l’impegno al confronto e allo scambio di notizie ed esperienze con associazioni similari.Nel corso degli anni le modalità di intervento sono state ampliate e aggiornate in base alle necessità emergenti in relazione alle innovazioni terapeutiche, alla trasformazione del contesto sociale e dello scenario sanitario in cui si agisce. Si va dall’acquisto di materiale utile a migliorare la qualità della degenza ospedaliera all’erogazione di contributi economici, ai servizi di informazione e assistenza. Nata nel 1968, in 35 anni l’associazione ha assistito più di 180.000 malati oncologici. Nel 1978 ha dato vita alla Scuola di Formazione per Assistenti Volontari in cui attraverso corsi teorici e pratici si offre una formazione ai soci assistenti volontari dell’associazione. L’AMSO è giunta al 59° corso. Dal 1988 cura un servizio di Accoglienza presso l’ingresso dell’Istituto Regina Elena creato per dare ascolto e sollievo durante il primo impatto con la struttura sanitaria delle persone colpite dalla malattia. Nel 1994 ha aperto CASA AMSO, una casa di accoglienza che ospita

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gratuitamente pazienti e familiari, che spesso provengono da fuori Roma. La casa ha 10 posti letto, ospita i malati in media per un periodo che va da una settimana a 20 giorni mentre i congiunti sono ospitati in genere per una settimana. Nel rispondere alle richieste la casa di accoglienza cerca di dare priorità alle situazioni familiari più critiche e disagiate. La casa si avvale della collaborazione di volontari (circa 500 ore) ed arriva ad ospitare circa 1800 persone in un anno.Nel 1994 l’associazione ha attivato inoltre il telefono verde AMSO che offre un servizio rivolto alla prevenzione, informazione e sostegno morale. Si accolgono e si risponde a bisogni che vanno dall'orientamento dopo una diagnosi di tumore all'accoglienza ospedaliera; dalle informazioni sulle risorse sanitarie territoriali al sostegno psicologico anche a lungo termine. Lo sportello registra più di 1000 contatti in un anno.

L’Associazione Andrea Tudisco Onlus opera all’interno di un contesto molto delicato che è quello riguardante le malattie oncoematologiche che colpiscono i bambini e, di conseguenza, l’intero sistema del nucleo familiare che viene sconvolto nei propri affetti, equilibri e dinamiche da tale evento. La sensibilità verso tale utenza proviene dall’esperienza dei fondatori dell’Associazione: Fiorella, Nicola e Max Biaggi rispettivamente madre, padre e cugino del piccolo Andrea Tudisco scomparso nel 1997 per una leucemia. L’assistenza che viene proposta dall’Associazione prevede l’accompagnamento per l’intero iter che il bambino malato deve percorrere: la fase del ricovero in ospedale, l’operazione, le terapie, le lunghe degenze in ospedale, la convalescenza a casa. Per tutta la fase che si svolge all’interno dell’ospedale l’Associazione ha scelto di utilizzare la presenza di ludoterapisti e clowndottori, focalizzandosi in modo particolare su quest’ultima figura. La clownterapia si è affermata da qualche anno anche in Italia come supporto ai bambini, alle loro famiglie ed al personale interno; l’inserimento dei clowndottori negli ospedali è avvenuto in seguito agli studi effettuati sugli effetti benefici che la risata ottiene soprattutto dal punto di vista immunitario. I clowndottori sono degli artisti, non necessariamente medici, attori specializzati nel lavoro con bambini malati e con le loro famiglie. Lavorano in stretta collaborazione con il personale sanitario e spesso costituiscono una vera e propria risorsa per tutti gli operatori, soprattutto quando utilizzano “tecniche di distrazione” per alleviare la sofferenza del bambino durante pratiche o analisi invasive. L’intervento tipo dei clowndottori è di tre ore e prevede: arrivo in reparto ed incontro con un referente del reparto, costume e trucco, intervento in ogni stanza di degenza dedicando circa 15 minuti ad ogni bambino e ai familiari presenti, spettacolino in ludoteca, scherzi e lazzi nei corridoi con medici ed infermieri. Da maggio 2003 a tutt’oggi presso il Policlinico Gemelli reparto di Neurochirurgia Infantile viene svolto un servizio di ludoterapia in corsia e clownterapia: il costo di tale servizio è totalmente a carico dell’Associazione. Da maggio 2004 questo stesso progetto è stato attivato, con il bando “Sorridi in ospedale”, indetto dal Comune di Roma, anche nei reparti di Pediatria I e II e Cardiologia Pediatrica sempre del Policlinico A. Gemelli.A Novembre 2002 è stato inaugurato il Ludobus dell’Associazione con il quale vengono svolte principalmente due tipi di attività rivolte ai bambini affetti da gravi patologie, dopo la fase acuta della malattia: assistenza domiciliare di tipo psico-sociale e ludica, organizzazione di gite per i piccoli pazienti e i loro accompagnatori, offrendo questo servizio anche ai bambini utenti di altre Associazioni con le stesse finalità. Per i bambini che, invece, provengono da zone lontane dell’Italia o dell’Est Europeo e versano in gravi difficoltà economiche, l’Associazione Andrea Tudisco gestisce da maggio del 2003 due case d’accoglienza. In tre anni, sono stati ospitati

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circa 50 nuclei familiari, alcuni dei quali per lunghi periodi (10-12 mesi) e molte sono le richieste che non possono essere accolte. Le segnalazioni arrivano direttamente dagli ospedali, in particolare dal Policlinico Gemelli di Roma. L’Associazione Andrea Tudisco si fa carico di soddisfare tutti i bisogni delle famiglie affinché possano vivere in un ambiente il più possibile accogliente e gioioso ed in modo particolare presta attenzione al processo d’inserimento che ha inizio con l’instaurarsi di un rapporto di collaborazione con gli invianti (Ospedale di provenienza, Consolati, ecc….), in modo da conoscere subito la situazione socio-sanitaria della famiglia per poter creare il clima migliore. Il bambino viene seguito fin dal suo arrivo in aeroporto, l’accompagnamento in Ospedale, in tutte le fasi di degenza, a casa dopo la dimissione e durante le terapie in regime di day hospital; insieme al genitore impara l’italiano, si diverte con i ludoterapisti, i clowndottori e tutti i volontari.Per informare l’utenza sui servizi offerti dall’Associazione nonché per fornire informazioni sui servizi socio-psico-sanitari relativi all’oncologia presenti nella Regione Lazio l’Associazione ha attivato un Numero Verde presso la propria sede.

La Mela Blu è un Coordinamento di associazioni che lavorano nel settore oncologico offrendo servizi psicologici, sociali e sanitari. Il coordinamento è nato dalla volontà di alcune associazioni, ciascuna con il suo specifico ambito di intervento, di creare un punto di riferimento comune per migliorare la qualità di vita del malato oncologico. Aderiscono attualmente al coordinamento La Mela Blu otto associazioni romane. Il Coordinamento opera da cinque anni con un servizio di call-center attraverso il quale si stabilisce un primo contatto con la famiglia e/o con il malato. A partire da una prima fase di ascolto telefonico si definisce la domanda che può portare ad una più articolata relazione di aiuto gestito dal coordinamento stesso oppure all’affidamento del caso ad una delle associazioni aderenti. Il servizio vuole rispondere al bisogno del malato e dei suoi familiari di avere informazioni sulle strutture e sulle modalità di accesso alle stesse; orientarsi in un sistema di servizi articolato e diversificato; comprendere linguaggi e procedure mediche e burocratiche non sempre chiari per il cittadino; essere accompagnati in un percorso di incertezza e sofferenza; fruire di servizi sociali, psicologici o sanitari che l’Amministrazione Pubblica non è in grado di erogare.Nei cinque anni di attività svolta ha seguito più di 5000 casi attraverso la presa in carico del paziente e della famiglia: la maggior parte delle richieste ha riguardato l’attivazione dell’assistenza domiciliare sanitaria e il ricovero in Hospice; l’informazione e l’orientamento sui servizi del territorio; l’accompagnamento con automezzo per terapie; l’assistenza domiciliare sociale. La tipologia di utenza che incontra maggiori difficoltà nell’avere assistenza dalle strutture pubbliche e che quindi ha bisogno di un maggiore supporto da parte delle associazioni risulta essere quella degli adulti che pur essendo malati non hanno un riconoscimento dai Servizi Pubblici come categoria svantaggiata se non in fasi avanzate della malattia. Il lavoro del coordinamento ha contribuito a rafforzare una logica di lavoro in rete fra associazioni che, operando sullo stesso territorio, non sempre hanno un’adeguata informazione sui rispettivi servizi. Il coordinamento opera in convenzione con il Comune di Roma.

Ospedale Domiciliare di Roma e Lazio è un’associazione di volontariato, nata nel 2001 per aiutare i malati oncologici e le loro famiglie, le persone anziane ed i malati di Alzheimer. Ha tra i suoi obiettivi quello di tutelare la qualità di vita del singolo, l’integrazione tra famiglia e comunità locale, facilitare l’accesso ai servizi sociali e sanitari, diffondere tra i cittadini la cultura dell’accoglienza della persona malata e

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(Allegato 1)

dell’anziano.L’associazione ha sede ed opera a Roma nel XIII Municipio e a Fara in Sabina (RI). La sede di Ostia (Roma) offre: assistenza gratuita di tipo leggero presso il domicilio dei malati oncologici e degli anziani; sostegno psicologico e sociale; informazioni e supporto nel disbrigo di pratiche burocratiche e di incombenze quotidiane; informazioni sui servizi sociali e sanitari per orientare gli utenti all’interno delle strutture sanitarie e sociali presenti sul territorio romano e di zone limitrofe; accompagno per visite mediche e terapie. Inoltre cura la promozione di campagne di prevenzione tra i cittadini e l’uso di strumenti informatici nel campo della salute. Particolari sono le caratteristiche del Municipio Roma XIII che pur essendo parte del Comune di Roma è collocato esternamente al Grande Raccordo Anulare ed è dunque vissuto dai cittadini come una realtà ‘anomala’ soffrendo tra l’altro della distanza che lo separa dal centro della città e dunque da molte strutture sanitarie. 32.015 sono i cittadini del territorio con età superiore ai 65 anni. Sul fronte della patologie oncologiche, il Rapporto sullo stato di salute dei cittadini della ASL RMD del 2004 indica un numero di ricoveri per tumori nel Distretto 2 di 11.113 pazienti con un aumento di 650 unità rispetto all’anno precedente; 3200 sono stati i trattamenti chemioterapici o radioterapici in Day Hospital. Seppure non è possibile reperire un dato numerico sulla quantità di pazienti oncologici che per effettuare analisi, terapie, visite mediche si spostano dal territorio di appartenenza (Distretto D2) a strutture di altri distretti o di altre ASL, l’esperienza associativa registra una elevata quantità di richieste di trasporto per malati oncologici che dovendosi spostare verso le altre zone di Roma non sono in grado di provvedere con mezzi propri o con mezzi pubblici. Su questo territorio operano due organizzazioni di cui una con sede a Ostia e l’altra invece con sede a Roma che si occupano di assistenza sanitaria ai malati terminali oncologici, non ci sono invece realtà del volontariato che intervengono nelle altre fasi della malattia.Rivolgendosi con i suoi servizi agli anziani ed ai malati oncologici l’associazione vede costantemente in aumento il numero di richieste di supporto. Gli anziani che nel 2005 hanno fruito di uno o più servizi associativi sono nel complesso circa 130. Di questi la maggior parte è affetta da malattie croniche fra cui quelle oncologiche. Circa 30 di questi utenti sono seguiti in modo continuativo nel tempo, con interventi di assistenza domiciliare: vengono effettuati dai volontari dell’associazione circa 10 interventi domiciliari a settimana. Agli anziani si affianca una più ristretta fascia di utenza: quella oncologica con età inferiore ai 65 anni. Nel 2005 sono stati seguiti in modo diretto e continuativo due pazienti oncologici in fase terminale con attività di compagnia al domicilio o visite presso la struttura sanitaria e supporto per disbrigo di pratiche. Rilevante è poi il lavoro di ascolto telefonico, informazione e orientamento alle strutture e ai servizi sociali o sanitari che nell’ultimo anno ha riguardato circa 80 utenti.Nel 2006 l’associazione ha avviato una attività di consulenza psicologica rivolto ai familiari dei malati oncologici e cronici – Centro di Aiuto alle famiglie - al fine di garantire un supporto ai familiari che, di fronte all’insorgere della malattia di un membro della famiglia, si trovano a farsi carico delle difficoltà pratiche, emotive e relazionali che ne derivano. Attualmente sta progettando l’apertura di uno sportello di ascolto, informazione e prima accoglienza psicologica per i familiari dei malati, presso il Day Hospital Oncologico dell’Ospedale G. Grassi di Ostia, dove questi si recano per accompagnare i malati per le terapie. Sta inoltre avviando una collaborazione con l’Associazione Antea (O.N.L.U.S.) Unità di cure Palliative per la gestione di uno sportello di accoglienza e di un magazzino con i presidi sanitari per l’assistenza domiciliare ai malati terminali che abitano nel Municipio Roma

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XIII.

L’associazione S.A.Ne.S. nasce il 14 marzo del 1984 per volontà dei genitori del giovane Claudio Pacifici e grazie alla disponibilità dell’allora primario di ematologia Prof. Antonio De Laurenzi e dell’intero corpo medico ed infermieristico. Opera all’interno dell’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini. Le finalità statutarie dell’associazione sono innanzitutto di promuovere attraverso incontri, dibattiti, lezioni, pubblicazioni, la diffusione di informazioni di carattere socio-sanitario; sostenere, attraverso l’opera dei volontari e di fondi economici, le strutture sanitarie nell’assistenza ai pazienti e ai loro familiari affetti da malattie neoplastiche del sangue; infine, ma non ultimo, promuovere campagne di raccolta fondi per il finanziamento delle iniziative volte allo studio e alla terapia specifica delle malattie oncologiche, con particolare riguardo alle malattie neoplastiche del sangue.I progetti ambiziosi che hanno visto la luce grazie alla S.A.Ne.S., e soprattutto grazie a quanti l’hanno sostenuta e la sostengono, sono principalmente due: la realizzazione di una casa di accoglienza, gestita insieme all’Associazione Cilla – Ente Morale ONLUS (partner di progetto) ed ubicata nel comprensorio dell’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini, e la creazione di un day-hospital ematologico. La casa è destinata all’ospitalità temporanea dei malati, ricoverati in regime di day-hospital o seguiti negli ambulatori dell’Azienda, o di parenti e accompagnatori di malati ricoverati provenienti da fuori Roma. In un anno la casa ha ospitato circa 736 persone. L’associazione ha inoltre fornito di collegamenti telefonici e apparecchi televisivi le singole stanze di degenza, fornito strumenti, come cyclette e apparecchi aerosol, atti a migliorare la degenza dei pazienti e ha allestito, con l’acquisto di apparecchiature scientifiche, un laboratorio di analisi biomediche per la tipizzazione dei pazienti destinati al trapianto di midollo osseo.Nel corso degli anni la S.A.Ne.S. ha promosso la diffusione di una campagna di informazioni per sensibilizzare i giovani sulle malattie ematologiche e sul contributo che essi avrebbero potuto dare attraverso la donazione del midollo osseo. Attualmente le attività della S.A.Ne.S. sono orientate maggiormente verso: il sostegno psicologico al paziente e ai loro familiari grazie ad un servizio fornito gratuitamente a quanti ne fanno richiesta; la raccolta fondi; la produzione di materiale informativo aggiornato sulle malattie ematologiche.Si sta concludendo positivamente la pratica per l’assegnazione del secondo piano della casa di accoglienza “S.A.Ne.S. Claudio Pacifici”, a cui seguirà una grande opera di riqualificazione dell’edificio ad oggi fatiscente. Inoltre, perseveriamo nell’obiettivo primario della nostra associazione: sensibilizzare e informare il maggior numero di persone possibili, soprattutto giovani, sulle malattie oncoematologiche e sul sostegno al paziente e ai suoi familiari.

Poche sono le realtà associazionistiche in campo oncologico nella provincia di Viterbo a fronte di una domanda di assistenza e supporto sempre più estesa e complessa. Circa 7 risultano essere le associazioni presenti sul territorio che si occupano di oncologia, solo 2 sono le Organizzazioni di Volontariato iscritte al Registro Regionale del Lazio a luglio del 2006.L’associazione AMAN – Associazione per il Miglioramento dell’Assistenza e cura ai malati neoplastici, svolge la propria attività di assistenza psicosociale, rivolta agli adulti affetti da malattie tumorali, presso il punto di accoglienza del DH e del reparto di oncologica medica dell’Ospedale di Belcolle di Viterbo.Sul territorio di Viterbo in cui l’associazione opera sono attivi, l’oncologia medica, che serve un’utenza di oltre mille persone l’anno, cui si aggiungono gli altri 100

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utenti che usufruiscono del servizio di radioterapia; tre D.H. oncologici a Montefiascone, Tarquinia, Civitacastellana; un servizio di ematologia oncologica a Montefiascone; un Hospice presso Villa Rosa con 10 posti residenziali e 30 posti di assistenza domiciliare e un Hospice a Nepi con 30 posti residenziali e 90 posti di assistenza domiciliare. Da rimarcare come su queste strutture gravitano anche molti pazienti provenienti da fuori Provincia e Regione. Oltre ad una stretta collaborazione con i medici ed il personale infermieristico dei reparti di oncologia medica e di radioterapia dell’ospedale Belcolle, l’associazione ha attivato rapporti di collaborazione con 4 fra le altre realtà associative del territorio al fine di promuovere iniziative comuni.L’associazione AMAN con i suoi volontari e Volontari di Servizio Civile offre un servizio di informazione e orientamento al paziente oncologico, anche attraverso la Banca Dati telematica di cui viene costantemente curato l’aggiornamento; si adopera per attivare altre associazioni che possano supportare il malato che va a curarsi presso strutture al di fuori della città di Viterbo. Oltre alle funzioni di informazione generale, supporto nelle pratiche amministrative e accompagnamento, l’AMAN svolge anche l’importante compito di accoglienza interna alla struttura sanitaria. La finalità che l’associazione si pone è di stabilire un rapporto di fiducia che favorisca un nuovo e più “vicino” accompagnamento alla terapia, mantenendo con i pazienti un rapporto telefonico di presenza costante, in modo che essi avvertano l’interessamento dell’associazione. A tal fine l’associazione ha attivato un servizio di consulenza telefonica gratuita chiamato “Una Voce Amica” che si rivolge ai pazienti e ai loro familiari. Attraverso questo servizio è possibile avere informazioni sulle strutture sanitarie di Viterbo e provincia, parlare con i volontari e avere il supporto psicologico di una professionista esperta. Grazie anche all’impegno dei Volontari del Servizio Civile è stato sviluppato il progetto ‘Pandora’ che prenderà il via entro l’anno e prevede la costituzione di gruppi di Auto-aiuto rivolti a pazienti oncologici, adulti e autosufficienti e ai loro familiari coinvolti nella gestione della patologia, supportati da personale specializzato. Gli obiettivi di questo progetto sono: offrire al malato oncologico un supporto psicologico per aiutarlo a ritrovare un equilibrio psicofisico; dare ai familiari un sostegno emotivo ed informativo favorendo la condivisione delle emozioni e l’acquisizione di modalità comunicative efficaci. A tale fine vengono realizzati laboratori espressivi, artistici, momenti di confronto e discussione, sessioni di attività fisica e altre iniziative idonee. La realizzazione del progetto prevede una gestione molto accurata di un servizio di accoglienza e relazione con gli utenti che si presentano in sede, i Volontari di Servizio Civile possono offrire un contributo importante anche in questo ambito. L’AMAN è inoltre impegnata in campagne di informazione e sensibilizzazione sulla prevenzione, diagnosi e terapia, rivolte alla popolazione e realizzate anche in collaborazione con altre associazioni. A tal fine l’associazione si adopera nella realizzazione di portali, pubblicazioni, seminari, articoli su testate giornalistiche, tra le altre cose sta attualmente realizzando dei fogli divulgativi rivolti ai soci e ai conoscenti dell’associazione su tematiche oncologiche, prevenzione, strumenti e metodi terapeutici. L’associazione realizza corsi di formazione per i propri volontari e per quanti altri possano essere interessati ad approfondire la conoscenza in campo oncologico. Un’altra area di impegno per l’associazione è la raccolta fondi per poter acquistare nuove apparecchiature diagnostiche e/o terapeutiche per le strutture sanitarie rispondendo ad una domanda sempre molto pressante da parte delle stesse strutture.È stato attivato per l’anno 2006/07 il partenariato per i tirocini tra l’associazione e

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l’università “Progetto Uomo” per il corso di laurea “ educatore professionale di comunità terapeutiche”.L’associazione entra in contatto con circa 1000 utenti in un anno fra pazienti dell’Oncologia medica e della Radioterapia dell’Ospedale Belcolle e contatti diretti.

7) Obiettivi del progetto:

Obiettivi generali Consolidare ed ampliare la rete di associazioni oncologiche e la cultura del

lavoro in rete Incrementare l’efficacia e l’efficienza delle associazioni oncologiche

partecipanti al progetto e dunque migliorare la risposta delle associazioni al bisogno degli utenti

Integrare ed aggiornare la conoscenza degli organismi pubblici, privati, del privato sociale e delle associazioni che nel Lazio offrono servizi al malato oncologico e ai suoi familiari

Contribuire a diffondere la conoscenza della malattia oncologica sotto i suoi diversi aspetti (prevenzione, diagnosi, terapia, cure palliative, assistenza sociale e sanitaria, servizi e strutture)

Promuovere la cultura della solidarietà, della partecipazione, della presenza attiva a sostegno dei malati oncologici e dei loro familiari.

Obiettivi specificiGli obiettivi specifici raggiungibili nell’anno di progetto di Servizio Civile, possono essere articolati su due livelli:

- obiettivi della rete tematica malati oncologici - obiettivi delle singole associazioni partner del progetto

Obiettivi specifici della rete tematica malati oncologiciArea sviluppo rete1. Integrare ed aggiornare la banca dati delle strutture psico-socio-sanitarie del

Lazio che offrono servizi ai malati oncologici anche attraverso il contributo di tutte le associazioni partner del progetto.

2. Attivare e pubblicizzare un portale specifico della rete tematica, catalogare informazione e documentazione del settore e diffondere informazioni e notizie di interesse specifico in campo oncologico.

Area promozione rete1. Aumentare il numero di associazioni aderenti alla rete tematica.2. Allargare la rete alla provincia di Latina

Indicatori di risultatoArea sviluppo retePortare la banca dati delle strutture psico-socio-sanitarie del Lazio ad avere almeno il 50% di informazione aggiornata ad un anno e ad includere il territorio di Latina.1. Attivazione del portale entro il 6° mese di progetto; almeno 100 contatti entro il

12° mese.

Area promozione rete1. Incrementare da 23 ad almeno 30 il numero di associazioni aderenti alla rete

tematica Malati Oncologici.

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2. Individuare e includere nella rete almeno 1 associazione oncologica sul territorio di Latina.

Obiettivi specifici delle singole associazioni partner del progetto

WellnessObiettivi

1. Creare una guida dei servizi socio-sanitari del territorio a partire dalla banca dati e dai rilevamenti diretti sul territorio

2. Confermare la capacità associativa di rispondere alla domanda degli utenti attraverso i propri servizi.

Indicatori di risultato1. Censire le strutture del territorio entro l’8° mese di progetto e preparare un

menabò della guida entro il 12° mese2a) Confermare per l’anno di durata del progetto il numero di interventi quali si

sono avuti nel 2006 e cioè: Assistenza burocratica 24; Assistenza psicologica 12; Assistenza domiciliare 24; Prenotazioni di visite presso centri specializzati 120; Appuntamenti per prevenzione 80.

2b) Confermare un’apertura dello sportello di informazione per 5 giorni settimanali almeno 3 ore al giorno

Associazione Onlus ALCLI “Giorgio e Silvia” Obiettivi

1. Confermare la capacità associativa di rispondere alla domanda degli utenti attraverso i servizi di sportello informativo presso l’associazione e presso il Cup ospedaliero

2. Aumentare la capacità associativa di rispondere alla domanda degli utenti attraverso i servizi di trasporto per visite e terapie; assistenza al domicilio; supporto sociale, sanitario e psicologico; assistenza burocratica

Indicatori di risultato1a) Garantire un’apertura di sportello presso la sede associativa per 5 giorni la

settimana per almeno 3 ore al giorno1b) Garantire un’apertura di sportello presso il CUP ospedaliero per 5 giorni la

settimana per almeno 3 ore al giorno2 Incrementare del 20% il numero di interventi in risposta alla richiesta

dell’utente.

AcrosObiettivi:

1 Aumentare in modo significativo il numero di utenti in un anno2 Presidiare in modo continuativo il call-center informativo ed il servizio di

ascolto telefonico al malato e alla sua famiglia Indicatori di risultato

1. Portare da 75-80 a 85-90 il numero di utenti dell’associazione in un anno2. Garantire il presidio del servizio di centro di ascolto dal lunedì al venerdì per

almeno 4 ore al giorno

AMSO

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(Allegato 1)

Obiettivi1 Consolidare la capacità associativa di offrire servizi di accoglienza ai

malati oncologici dell’Ospedale Regina Elena e ai loro familiari2 Consolidare e pubblicizzare il servizi di numero verde per

informazioni e per accesso ai servizi associativi3 Confermare la capacità di accoglienza di Casa Amso

Indicatori di risultato1. Presidiare in modo regolare il servizio di accoglienza presso il Regina Elena

per 5 giorni a settimana per 4 ore al giorno2. Garantire il presidio del numero verde per 5 gg/settimana per 6 ore/giorno3. Garantire una presenza presso la casa di accoglienza ‘Casa Amso’ in modo

regolare per 5 giorni a settimana per 6 ore al giorno

Andrea Tudisco OnlusObiettivi

1. Confermare l’attività di ludoterapia presso il Policlinico Gemelli di Roma2. Incrementare l’attività del ludobus 3. Confermare la capacità di offerta di servizi delle due case d’accoglienza

dell’Associazione.Indicatori di risultato

1. Aumento delle uscite del ludobus da 2 a 5 volte a settimana2. Garantire la presenza di clowndottori e animatori presso i reparti pediatrici

del Policlinico Gemelli per 4 giorni a settimana, 6 ore al giorno3. Realizzare presso la casa di accoglienza: 2 interventi ludici al mese; 2

iniziative d’inserimento nel quartiere ogni mese; 1 lezione a settimana di lingua italiana per gli ospiti stranieri.

Coordinamento ‘La Mela Blu’Obiettivi

1. Confermare e pubblicizzare l’attività del call-center informativo e di ascolto telefonico al malato e alla sua famiglia

2. Avviare e gestire un servizio di trasporto di malati oncologici con mezzo associativo

Indicatori di risultato1a) Incrementare del 30% il numero di contatti telefonici del call-center e gli

instradamenti verso le associazioni della rete1b) Garantire il presidio del call-center dal lunedì al venerdì per 4 ore al giorno2. Acquisizione del mezzo entro il 4° mese del progetto e realizzazione di

almeno 500 uscite nell’anno di durata del progetto.Ospedale Domiciliare di Roma e Lazio sedi di Ostia/ Roma e di Canneto/Fara Sabina Obiettivi per la sede di Ostia

1. Migliorare la qualità di risposta alle richieste dell’utenza del territorio garantendo la regolarità nelle assistenze e riducendo i tempi che intercorrono fra il momento della richiesta e l’intervento

2. Confermare l’attività del servizio di sportello telefonico di informazione, orientamento e ascolto

3. Creazione di uno sportello di prima accoglienza e informazione presso l’Ospedale G. Grassi di Ostia

3. Attivare e gestire lo sportello ed il magazzino dei presidi sanitari nell’ambito della convenzione con l’associazione Antea con una regolare presenza di 5

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giorni a settimana per almeno 3 ore al giorno.Indicatori di risultato per la sede di Ostia

1. Ridurre il tempo di attesa che intercorre fra la richiesta e il primo intervento a non più di 10 giorni

2. Garantire un servizio di sportello telefonico per informazioni, richieste di intervento e ascolto per 5 giorni a settimana per almeno 3 ore al giorno

3. Avviare l’attività di sportello presso l’Ospedale G. Grassi di Ostia con una presenza dell’associazione di 2 ore settimanali entro il 4° mese di progetto.

4a) Avviare e dare continuità al servizio di sportello di accoglienza e magazzino dei presidi sanitari con una presenza minima di 5 giorni a settimana e 3 ore per giorno

4b) Reperire i locali necessari entro il 4° mese del progetto

Obiettivi per la sede di Canneto/Fara Sabina1. Migliorare il servizio di sportello telefonico di informazione, orientamento

e ascolto, garantendone la continuità 2. Attivare un servizio di accompagno e trasporto con mezzo associativo per

visite mediche, terapie e analisiIndicatori di risultato per la sede di Canneto/Fara Sabina

1. Garantire un servizio di sportello telefonico per informazioni, richieste di intervento, ascolto telefonico aumentando da 3 a 5 giorni a settimana per 3 ore al giorno

2a) Acquisire il mezzo di trasporto entro il 4° mese2b) Realizzare un servizio di trasporto con mezzo associativo per 5 giorni

a settimana per 6 ore al giorno

S.A.Ne.S.Obiettivi1. Realizzare iniziative di raccolta fondi attraverso la partecipazione a

manifestazioni o eventi di varia natura;2. Incrementare i servizi offerti agli ospiti della Casa di Accoglienza “Claudio

Pacifici.3. Realizzare attività di animazione per bambini presso il Day-Hospital del

San Camillo Forlanini4. Attivare un servizio di assistenza domiciliare per pazienti oncoematologici;5. Attivare un servizio di accompagno per pazienti autosufficienti ma

impossibilitati a raggiungere l’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini, domiciliati o residenti nel XVI Municipio o limitrofi;

Indicatori di risultato1. Realizzare almeno due eventi di raccolta fondi nell’anno di progetto2. Offrire agli ospiti stranieri della Casa di Accoglienza lezioni di lingua

italiana con una frequenza di almeno 2 ore settimanali3. Realizzare presso il Day-Hospital attività di animazione per bambini per

almeno 3 ore a settimana4. Attivare entro il 3° mese del progetto un servizio di assistenza domiciliare

per pazienti oncoematologici in conformità alle richieste formulate dalla struttura sanitaria

5. Attivare entro il terzo mese del progetto un servizio di accompagno in conformità alle richieste che giungono in associazione dai possibili fruitori

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AMANObiettivi

1. Consolidare il servizio di sportello telefonico ‘Una Voce Amica’ garantendo la continuità del servizio e l’efficacia nella risposta ai bisogni dell’utente

2. Rinforzare il servizio di accoglienza presso il reparto di Oncologia Medica e la Radioterapia dell’Ospedale Belcolle di Viterbo

3. Attivare i gruppi di auto-aiuto ed i laboratori previsti nel progetto ‘Pandora’

Indicatori di risultato1. Garantire la continuità del servizio di sportello telefonico ‘Una Voce

Amica’ con una presenza di 5 giorni a settimana per almeno 3 ore2. Raggiungere con il servizio di accoglienza presso l’Ospedale Belcolle l’80%

dei pazienti che contattano i reparti di Oncologia Medica e di Radioterapia (circa 1100 contatti)

3. Attivare e gestire nell’anno almeno un gruppo di Auto-Aiuto e 3 laboratori

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile:

8.2 Complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione.Area sviluppo rete

Le attività previste su quest’area sono le seguenti: 1. Aggiornamento Banca Dati retekappaQuest’attività prevede la raccolta di dati e informazioni sulle strutture psico-socio-sanitarie del Lazio sia centralmente da parte del coordinamento della rete tematica, sia perifericamente dalle associazioni partner del progetto e comunque aderenti alla rete. I dati e le informazioni sono raccolti sia attraverso internet che direttamente presso enti e associazioni operanti nel settore. I dati così raccolti sono vagliati dal coordinamento della rete e inseriti nella Banca Dati. La Banca Dati è accessibile a tutte le associazioni aderenti alla rete attraverso una password rilasciata dal coordinamento della rete tematica. Viene inoltre fornito alle associazioni un supporto telefonico per l’utilizzo della Banca Dati. L’attività si svolge continuativamente durante tutto l’anno di durata del progetto.2. Aggiornamento della Guida del Volontariato Oncologico del LazioL’attività prevede dal 6° - 7° mese di durata del progetto una verifica di informazioni e dati contenuti nella guida. Tale verifica sarà fatta sia telefonicamente presso gli enti ed associazioni riportate nella guida, sia attraverso internet. Durante tutto l’anno verrà invece svolta l’attività di raccolta e archiviazione dei dati su enti e associazioni ancora non presenti. Alla fine di tale verifica, in considerazione dell’entità dei cambiamenti intervenuti, si valuterà l’opportunità di pubblicare un eventuale aggiornamento.3. Portale Rete Malati OncologiciQuesta attività prevede la raccolta di informazioni e notizie concernenti l’oncologia (notizie, convegni, normative, bandi, eventi formativi, altre iniziative), il loro inserimento sul portale dedicato. La loro diffusione avverrà anche per e-mail a tutte le associazioni aderenti alla rete. L’attività si svolge continuativamente durante tutto l’anno di durata del progetto.

Area promozione rete1. Realizzazione di 2 incontri annuali, della durata di circa 3 ore ciascuno, presso

la sede della rete tematica, fra le associazioni aderenti alla rete, per la verifica e

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la programmazione delle attività di rete.2. Realizzazione di 5 incontri provinciali (1 per provincia) della durata di circa 4

ore con le associazioni aderenti alla rete e le altre associazioni del territorio per la promozione della rete e la progettazione di eventi locali.

8.3 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente.La rete malati oncologici si avvale della collaborazione stabile di una persona dipendente del Centro Servizi Volontariato in qualità di coordinatrice della rete. A supporto delle attività che la rete svolge, temporaneamente, collabora un’altra persona dipendente del Centro Servizi Volontariato.

8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto. Alle attività che il progetto prevede per la rete tematica malati prenderà parte il Volontario di Servizio Civile che opererà presso la sede di Spes – Centro Servizi per il Volontariato. In particolare sarà chiesto al volontario di servizio civile di offrire supporto organizzativo per tutte le attività su elencate e in particolare:Area sviluppo rete- Ricerca informazioni, notizie, documentazione (anche attraverso la partecipazione a convegni tematici o iniziative formative in campo oncologico). Raccolta di informazioni e documentazione dalle associazioni e catalogazione. Trasmissione via mail, fax, posta della informazione alle associazioni. Collaborazione all’aggiornamento dello spazio tematico sul portale.- Supporto nella gestione della Banca Dati: raccolta informazioni per via diretta, tramite le associazioni ed inserimento dei dati nel database.- Supporto alle attività di aggiornamento della Guida al Volontariato Oncologico del Lazio.Area promozione rete- Supporto organizzativo alla realizzazione degli incontri centrali e di quelli territoriali. Preparazione dei materiali. Comunicazioni. Partecipazione in loco all’incontro. Verbalizzazione degli incontri. - Supporto nel tenere i contatti con le Associazioni della rete tematica e attività di informazione diretta alle associazioni (telefono, incontri presso il Centro Servizi o presso le Associazioni)

Nello svolgimento delle attività previste i volontari utilizzeranno a pieno la dotazione informatica messa a loro disposizione in ogni momento; saranno, quindi, chiamati all’utilizzo di posta elettronica, word ed altre funzioni specifiche del pacchetto Office.

Infine per meglio qualificare la presenza a contatto con l’utenza particolarmente fragile, i volontari in servizio civile saranno dotati di nozioni sufficienti a rispondere adeguatamente in caso di emergenze di primo soccorso (vedi formazione).

Associazioni partner del progettoE’ importante sottolineare che le associazioni di volontariato realizzano le proprie attività prevalentemente attraverso l’operato di volontari la cui disponibilità di tempo può essere molto diversa nella durata e nella frequenza e dunque talvolta limitata rispetto al fabbisogno e alla possibilità di implementare nuove iniziative e servizi. La presenza di Volontari di Servizio Civile, una volta formati ed inseriti

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operativamente, rappresenta per le associazioni una risorsa rilevante grazie alla continuità della loro presenza ed alla consistenza del monte ore che investono nell’associazione in un anno.

Wellness

8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettiviIl piano di attuazione del progetto prevede l’articolazione delle attività su 3 aree:

Area assistenza malati oncologici e loro familiari Area informativa Area Banca Dati e Rete Tematica

Le attività di queste 3 aree si svilupperanno senza soluzione di continuità per tutto l’anno di durata del progetto. Il coordinamento e la pianificazione delle attività sarà effettuato su base mensile dai responsabili dell’Associazione.

8.2 Complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione.Area assistenza malati oncologici e loro familiari1 Gestione dello sportello informativo per gli utenti oncologici Quest’attività si struttura in uno ‘sportello’ telefonico di informazione ai malati e ai loro familiari sulle strutture sanitarie, sociali, psicologiche che offrono servizi ai malati oncologici attive sul territorio di pertinenza e nel Lazio. Lo sportello raccoglie le richieste di eventuali servizi dell’associazione. Lo sportello è aperto 5 giorni a settimana per 3 ore al giorno. 2. Servizi di assistenza di tipo sociale, burocratico e psicologico ai malati ed alle rispettive famiglie.In relazione alle domande raccolte dallo sportello l’associazione offre un servizio di collegamento con centri specializzati che effettuano consulenze, analisi di laboratorio, lastre, ecografie, ecc.; fissa appuntamenti per visite specialistiche e controlli periodici; promuove proposte di convenzione per gli utenti più svantaggiati economicamente; offre supporto psicologico per gli ammalati e le loro famiglie; realizza interventi di assistenza a domicilio e servizi di accompagno presso le strutture sanitarie pubbliche e private; istruisce procedure di invalidità, di sussidio per medicinali e per strumenti di terapia; organizza e promuove eventi formativi ed informativi a carattere scientifico ed educativo.

Area informativa1. Elaborazione di una guida delle strutture del territorio in funzione di una sua

pubblicazione. A partire dalle informazioni presenti in Banca Dati e la loro integrazione con dati raccolti sul territorio sarà realizzato un menabò di tale guida. La guida sarà uno strumento di orientamento dei malati e loro familiari alla scelta delle strutture territoriali. L’attività si struttura in due fasi: I – raccolta e selezione dati: mesi 1-8 del progetto; II - realizzazione del menabò: mesi 9-12 del progetto.

Area Banca Dati e Rete Tematica1. Aggiornamento Banca Dati e Rete Tematica.

Questa attività prevede la raccolta in modo diretto o attraverso altri soggetti ed enti, dei dati aggiornati sulle strutture psico-socio-sanitarie della provincia di Frosinone e inserimento in Banca Dati; la trasmissione delle informazioni, alla rete tematica presso Spes. La banca dati rappresenta strumento di supporto per le attività di sportello informativo.

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(Allegato 1)

8.3 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente.L’associazione si avvale della collaborazione di 10 volontari tra cui due operatori sociali, 1 assistente sociale, 1 psicologa e 1 legale dell’associazione.

8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto.Il ruolo dei Volontari di Servizio Civile, in quanto integrano in modo sostanziale le risorse riportate al punto precedente, avrà un’importanza decisiva per il conseguimento degli obiettivi di cui al punto 7. In particolare:Area assistenza malati oncologici e loro familiari

1. Supporto ai volontari che operano presso lo sportello informativo in particolare rispondendo al telefono, dando le informazioni e registrando le richieste.

2. Supporto nelle attività di assistenza e in particolare accoglienza degli utenti, informazioni, accompagno dei malati che ne hanno bisogno, assistenza domiciliare o presso strutture sanitarie, e supporto a tutte le attività ordinarie e straordinarie dell’associazione.

Area informativa1. In relazione alla Guida Dati i Volontari di Servizio Civile supporteranno

gli operatori dell’associazione nella raccolta delle informazioni, e saranno coinvolti nella progettazione tematica e grafica del menabò.

Area Banca Dati e Rete Tematica1. In relazione alla Banca Dati i Volontari di Servizio Civile supporteranno gli

operatori dell’associazione nella raccolta dei dati, archiviazione e trasmissione alla rete tematica.

Associazione Onlus ALCLI “Giorgio e Silvia”

8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettiviIl piano di attuazione del progetto prevede l’articolazione delle attività su 3 aree:

Area assistenza malati oncologici e loro familiari Area Banca Dati e Rete Tematica Area sensibilizzazione e promozione

Le attività di queste 3 aree si svilupperanno senza soluzione di continuità per tutto l’anno di durata del progetto. Il coordinamento e la pianificazione delle attività sarà effettuato su base mensile dai responsabili dell’Associazione.

8.2 Complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione.Area assistenza malati oncologici e loro familiari1- Gestione dello sportello di consulenza per gli utenti oncologici Quest’attività si struttura in un servizio di consulenza e supporto che si svolge presso lo sportello informativo dislocato al CUP dell’OGP di Rieti e presso la sede operativa di Via Ticino, 22. Lo sportello fornisce informazioni ai malati e ai loro familiari sulle strutture sanitarie, sociali, psicologiche che offrono servizi ai malati oncologici attive sul territorio di pertinenza e nel Lazio. Lo sportello raccoglie le richieste di eventuali servizi dell’associazione. Lo sportello è aperto 5 giorni a settimana per 3 ore al giorno sia nella sede dislocata al CUP che in quella dell’associazione.2- Collaborazione con il reparto di Radioterapia per interventi di accoglienza e

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(Allegato 1)

supporto psicologico, da effettuare due giorni a settimana, assieme alle volontarie della Croce Rossa Italiana, già operanti presso il reparto3- Servizi di assistenza di tipo sociale, burocratico e psicologico ai malati ed alle rispettive famiglie svolti al domicilio o presso la sede associativa e su richiesta raccolta dallo sportello di consulenza e supporto, compreso il trasporto con mezzo associativo per visite mediche, terapie, analisi.Area Banca Dati e Rete Tematica1- Aggiornamento Banca Dati. Questa attività prevede la raccolta in modo diretto o attraverso altri soggetti ed enti, dei dati aggiornati sulle strutture psico-socio-sanitarie della provincia di Rieti e inserimento in Banca Dati; la trasmissione delle informazioni, alla rete tematica presso Spes. La banca dati rappresenta strumento di supporto per le attività dello sportello di consulenza.Area sensibilizzazione e promozione1 - Incontri con le scuoleL’attività prevede la programmazione di interventi conoscitivi e di sensibilizzazione presso alcune scuole della provincia, con l’obiettivo di raggiungere almeno un plesso per ogni ordine (elementari, medie, superiori) con particolare riguardo ai plessi dislocati in provincia, al fine di promuovere le attività dell’associazione al contempo sensibilizzare gli abitanti della provincia sulle problematiche della prevenzione.

8.3 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente.

L’associazione, per tutte le sue attività, si avvale della collaborazione di soli volontari, non ha nessuna risorsa alle proprie dipendenze; pertanto per lo svolgimento delle attività previste si avvarrà della collaborazione di 30 volontari che si alternano e collaborano per lo svolgimento delle attività di assistenza in cui l’Associazione è impegnata. Inoltre si avvale della collaborazione di soggetti volontari esterni che operano su chiamata, in particolare:

4 medici che operano normalmente presso il reparto del day hospital oncologico e radioterapia dell’OGP di Rieti;

8 infermieri che operano normalmente presso vari reparti dell’OGP di Rieti; 1 assistente sociale che normalmente opera presso la struttura ADI della USL

di Rieti;

8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto. Il ruolo dei Volontari di Servizio Civile, in quanto integrano in modo sostanziale le risorse riportate al punto precedente, avrà un’importanza decisiva per il conseguimento degli obiettivi di cui al punto 7. In particolare:Area assistenza malati oncologici e loro familiari1 Supporto ai volontari che operano presso lo sportello di consulenza presso il

CUP e presso la sede associativa in particolare rispondendo al telefono, accogliendo gli utenti, dando le informazioni e registrando le richieste.

2 Supporto e affiancamento ai volontari che operano nel reparto di Radioterapia3 Supporto nelle attività di assistenza e in particolare accoglienza degli utenti,

informazioni, accompagno (con mezzo dell’ente) dei malati che ne hanno bisogno, assistenza domiciliare o presso strutture sanitarie, e supporto a tutte le attività ordinarie e straordinarie dell’associazione.

Area Banca Dati e Rete Tematica1 In relazione alla Banca Dati i Volontari di Servizio Civile supporteranno gli

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(Allegato 1)

operatori dell’associazione nella raccolta dei dati, archiviazione e trasmissione alla rete tematica.

Area sensibilizzazione e promozione1 I volontari di Servizio Civile supporteranno i volontari dell’associazione

nella preparazione e realizzazione degli incontri di sensibilizzazione presso le scuole

Acros 8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettivi Il piano di attuazione del progetto prevede l’articolazione delle attività su 3 aree:

Area assistenza malati oncologici e loro familiari Area Banca Dati e Rete Tematica Area sensibilizzazione e promozione

Le attività di queste 3 aree si svilupperanno senza soluzione di continuità per tutto l’anno di durata del progetto. Il coordinamento e la pianificazione delle attività sarà effettuato su base mensile dai responsabili dell’Associazione.8.2 Complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione.Area assistenza malati oncologici e loro familiari1 - Sportello informativo e servizio di ascolto telefonico Il servizio è finalizzato ad una prima conoscenza delle problematiche e dei bisogni dell'utente e alla successiva analisi della richiesta (compilazione di una scheda di accoglienza); quest’attività si struttura in uno ‘sportello’ presso la sede, dotato di call center telefonico, per l’informazione, diretta e telefonica, ai malati e ai loro familiari sulle strutture sanitarie, sociali, psicologiche che offrono servizi ai malati oncologici attive sul territorio di pertinenza e nel Lazio. Lo sportello è operativo da lunedì al venerdì per 4 ore al giorno.2 - Servizio di supporto psico-socio-sanitario al malato e alla sua famigliaServizi di assistenza di tipo infermieristico e psicologico ai malati ed alle rispettive famiglie svolti al domicilio o presso la sede associativa e su richiesta raccolta dallo sportello di consulenza e supporto, compreso il trasporto con mezzo associativo per visite mediche, terapie, analisi. Il servizio è attivato con il supporto della XI Comunità Montana del Lazio.

Area Banca Dati e Rete TematicaL’associazione prenderà parte attivamente alla rete tematica con l’impegno di individuare sul suo territorio di pertinenza e di avviare una relazione collaborativa con altri organismi associativi che si occupano di oncologia. Nell’ottica di arricchire e aggiornare la banca dati della rete e di agire come punto di collegamento tra il malato e le strutture sociali e sanitarie del territorio, l’associazione si muoverà per stabilire nuovi contatti e per rinforzare quelli esistenti con soggetti referenti delle strutture del suo territorio di pertinenza, trasmettendo le informazioni alla rete delle altre associazioni. La banca dati rappresenta strumento di supporto per le attività dello Sportello.Area sensibilizzazione e promozione1 - Si realizzeranno manifestazioni, incontri ed eventi al fine di diffondere presso la cittadinanza la conoscenza della malattia oncologica sotto i suoi diversi aspetti (prevenzione, diagnosi, terapia, cure palliative, assistenza sociale e sanitaria, servizi e strutture) e la cultura della solidarietà, della partecipazione e del sostegno al malto oncologico.

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(Allegato 1)

2 - Si realizzerà inoltre un incontro mensile con soci, volontari, popolazione, per diffondere la cultura dell'accoglienza del malato oncologico e delle Cure Palliative.8.3 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente.

L’associazione per le sue attività si avvale della collaborazione di:- 8 volontari- uno psicologo, dipendente, responsabile del servizio, supervisore

dell'accoglienza e delle necessità di supporto psicologico professionale

8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto. Il ruolo dei Volontari di Servizio Civile, in quanto integrano in modo sostanziale le risorse riportate al punto precedente, avrà un’importanza decisiva per il conseguimento degli obiettivi di cui al punto 7. In particolare:Area assistenza malati oncologici e loro familiari1 Supporto ai volontari che operano presso lo sportello di consulenza presso la

sede associativa, in particolare rispondendo al telefono, accogliendo gli utenti, dando le informazioni e registrando le richieste.

2 Supporto nelle attività di assistenza e in particolare accoglienza degli utenti, informazioni, accompagno (con mezzo dell’ente) dei malati che ne hanno bisogno, assistenza domiciliare o presso strutture sanitarie, e supporto a tutte le attività ordinarie e straordinarie dell’associazione.

Area Banca Dati e Rete Tematica1. In relazione alla Banca Dati: i Volontari di Servizio Civile supporteranno gli

operatori dell’associazione nella raccolta dei dati, archiviazione e trasmissione alla rete tematica.

Area sensibilizzazione e promozione1 I volontari di Servizio Civile supporteranno i volontari dell’associazione nella preparazione e realizzazione degli incontri di sensibilizzazione, partecipando alle riunioni ed alla organizzazione di incontri ed eventi offrendo supporto organizzativo, offrendo contributi alla ideazione e realizzazione di nuove iniziative, campagne promozionali manifestazioni ed eventi.2 I volontari di Servizio Civile contribuiranno all’organizzazione e svolgimento dell’incontro mensile con soci, volontari, popolazione.

AMSO

8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettiviIl piano di attuazione del progetto prevede l’articolazione delle attività su 3 aree:

Area accoglienza e informazione ai malati oncologici e loro familiari Area formazione e promozione Area Banca Dati e Rete Tematica

Le attività di queste 3 aree si svilupperanno senza soluzione di continuità per tutto l’anno di durata del progetto. Il coordinamento e la pianificazione delle attività, comprese la turnazione dei volontari, sarà effettuato su base mensile dai responsabili dell’Associazione.

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(Allegato 1)

8.2 Complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazioneArea accoglienza e informazione ai malati oncologici e loro familiariLe attività previste per quest’area sono le seguenti:1. Sportello di supporto relazionale e informativo presso l’Ospedale Regina

Elena: lo sportello AMSO opera all’ingresso dell’Ospedale e offre ai pazienti informazioni sulle modalità di accesso e l’accoglienza per la degenza, il day-surgery, il day-hospital e gli ambulatori, inoltre lo sportello offre ascolto e sollievo durante il primo impatto con la struttura sanitaria delle persone colpite dalla malattia. Lo sportello è aperto 5 giorni alla settimana per 4 ore al giorno.

2. Casa di accoglienza ‘casa AMSO’: casa di accoglienza che ospita gratuitamente pazienti e familiari, che spesso provengono da fuori Roma. La casa ha 10 posti letto, ospita i malati in media per un periodo che va a da una settimana a 20 giorni mentre i congiunti sono ospitati in genere per una settimana. Nel rispondere alle richieste la casa di accoglienza cerca di dare priorità alle situazioni familiari più critiche e disagiate. La casa si avvale della collaborazione di volontari. Il servizio di accoglienza, assistenza, supporto relazionale e informativo presso la Casa è garantito 5 giorni a settimana per 6 ore al giorno.

3. Numero Verde AMSO che offre un servizio rivolto alla prevenzione, informazione e sostegno morale. Si accolgono e si risponde a bisogni che vanno dall'orientamento dopo una diagnosi di tumore all'accoglienza ospedaliera; dalle informazioni sulle risorse sanitarie territoriali al sostegno psicologico anche a lungo termine. Il Numero Verde è operativo 5 giorni a settimana per 6 ore al giorno.

Area formazione e promozione1 Corsi di formazione: l’associazione programma e realizza i corsi di formazione

della Scuola di Formazione per Assistenti Volontari cui sono chiamati a partecipare i volontari che prestano il loro servizio per l’associazione. Si tratta di corsi, teorici e paratici, sulle problematiche relative all’accoglienza e assistenza ai malati oncologici.

2 Promozione: l’associazione organizza con regolarità attività particolari come eventi, banchetti, campagne informative; tali attività sono destinate: alla promozione delle attività dell’Associazione, alla sensibilizzazione del pubblico sulle problematiche oncologiche, alla raccolta fondi.

Area Banca Dati e Rete Tematica1. L’associazione prenderà parte attivamente alla rete tematica con l’impegno di

individuare sul suo territorio di pertinenza e di avviare una relazione collaborativa con altri organismi associativi che si occupano di oncologia. Nell’ottica di arricchire e aggiornare la banca dati della rete e di agire come punto di collegamento tra il malato e le strutture sociali e sanitarie del territorio, l’associazione si muoverà per stabilire nuovi contatti e per rinforzare quelli esistenti con soggetti referenti delle strutture del suo territorio di pertinenza, trasmettendo le informazioni alla rete delle altre associazioni. La banca dati rappresenta strumento di supporto per le attività dello Sportello.

8.3 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente.

90 volontari, 2 persone dipendenti di cui una con funzioni di segreteria e l’altra di assistente e custode della Casa di Accoglienza

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(Allegato 1)

8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto. Il ruolo dei Volontari di Servizio Civile, in quanto integrano in modo sostanziale le risorse riportate al punto precedente, avrà un’importanza decisiva per il conseguimento degli obiettivi di cui al punto 7. I volontari di servizio civile daranno supporto alla segreteria presso la sede associativa, saranno coinvolti nelle attività ordinarie e straordinarie dell’associazione e in particolare, in relazione alle varie aree di attività, offriranno:

Area accoglienza e informazione ai malati oncologici e loro familiari1. Supporto agli operatori dell’associazione nel servizio di accoglienza e

informazione presso lo sportello di supporto relazionale e informativo presso l’Ospedale Regina Elena.

2. Supporto agli operatori dell’associazione nel servizio di accoglienza, assistenza, supporto relazionale e informativo presso la Casa AMSO.

3. Gestione del Numero Verde informativo e di raccolta delle richieste di sostegno.Area formazione e promozione1. I volontari di Servizio Civile supporteranno i volontari dell’associazione nella

preparazione e realizzazione delle attività di promozione, partecipando alle riunioni ed alla organizzazione di incontri ed eventi, offrendo supporto organizzativo, offrendo contributi alla ideazione e realizzazione di nuove iniziative, campagne promozionali, manifestazioni ed eventi.

Area Banca Dati e Rete Tematica1. In relazione alla Banca Dati: i Volontari di Servizio Civile supporteranno gli

operatori dell’associazione nella raccolta dei dati, archiviazione e trasmissione alla rete tematica.

Andrea Tudisco Onlus 8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettiviIl piano di attuazione del progetto prevede l’articolazione delle attività su 4 aree:

Area clownterapia Area case di accoglienza Area sportello informativo Area Banca Dati e Rete Tematica

Le attività di queste 4 aree si svilupperanno senza soluzione di continuità per tutto l’anno di durata del progetto. Il coordinamento e la pianificazione delle attività, comprese la turnazione dei volontari, sarà effettuato su base mensile dai responsabili dell’Associazione.

8.2 Complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazioneArea clownterapia1 Clownterapia presso il policlinico Gemelli: l’attività viene svolta in diversi

reparti del Policlinico; nel reparto di Neurochirurgia Infantile per 2 volte a settimana per 2 ore ciascuna volta. Pediatria I e II, Cardiologia Pediatrica, Neuropsichiatria, Chirurgia, e nell’ambulatorio di Ortopedia, per un totale di 20 ore settimanali; in convenzione con l’Assessorato all’Infanzia del Comune di Roma.

2 Ludobus: quando i bambini escono dall’ospedale, l’Associazione propone, per coloro che rimangono a Roma e dintorni per la convalescenza e presentino una particolare situazione di difficoltà, un periodo di assistenza domiciliare in cui i

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(Allegato 1)

Ludoterapisti si recano con il Ludobus direttamente a casa del bambino per aiutarlo a reinserirsi nel proprio ambiente quotidiano, ad affrontare le difficoltà che possono essere sopraggiunte e ad alleviare il contesto familiare portando un clima disteso e positivo. Vengono anche organizzate gite e visite guidate a Roma e Provincia, condotte da 2 guide turistiche e rallegrate da animatori e clowndottori, per permettere ai bambini ed ai loro genitori di vivere momenti di aggregazione e svago invitando, spesso, ospiti di altre Associazioni particolare con cui si collabora attivamente. Il Ludobus effettuerà un servizio di uscita 5 volte a settimana.

Area case di accoglienza1. Gestione di 2 Case di Accoglienza: le attività delle case di accoglienza, oltre alla

normale gestione della permanenza degli ospiti, prevedono: 2 interventi ludici al mese; 2 iniziative d’inserimento nel quartiere ogni mese; 1 lezione a settimana di lingua italiana per gli ospiti stranieri; attività di animazione e assistenza in casa di accoglienza tutti i pomeriggi. Le attività ordinarie delle case di accoglienza prevedono: accompagno nei luoghi di cura dei bambini che hanno le visite e che devono fare le terapie in day hospital con la macchina propria o con il Ludobus dell’Associazione; accompagno in aeroporto delle persone che sono in partenza e per ricevere coloro che arrivano a Roma; espletamento di pratiche burocratiche per i permessi di soggiorno dei bambini che provengono dall’Estero; visite in ospedale ai bambini delle case che sono ricoverati per un determinato periodo;

Area sportello informativo1. Sportello informativo telefonico: presso la sede dell’Associazione è attivo uno

sportello informativo e di informazione telefonica che fornisce a chi ne fa richiesta informazioni sulle attività dell’Associazione e in genere informazioni sui servizi psico-socio-sanitari relativi all’oncologia presenti nel Lazio. Lo sportello è attivo 5 pomeriggi alla settimana, dal lunedì al venerdì.

Area Banca Dati e Rete Tematica 1. L’associazione prenderà parte attivamente alla rete tematica con l’impegno di

individuare sul suo territorio di pertinenza e di avviare una relazione collaborativa con altri organismi associativi che si occupano di oncologia. Nell’ottica di arricchire e aggiornare la banca dati della rete e di agire come punto di collegamento tra il malato e le strutture sociali e sanitarie del territorio, l’associazione si muoverà per stabilire nuovi contatti e per rinforzare quelli esistenti con soggetti referenti delle strutture del suo territorio di pertinenza, trasmettendo le informazioni alla rete delle altre associazioni. La banca dati rappresenta strumento di supporto per le attività dello Sportello.

 8.3 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente.

Attualmente operano, alternandosi, nell’attività dell’Associazione 32 fra volontari e collaboratori retribuiti. In particolare: un coordinatore retribuito ed uno volontario, 2 supervisori volontari, un amministrativo retribuito e 2 volontari, un legale volontario, 6 clowndottori retribuiti ed uno volontario, 17 volontari con altre mansioni.

 8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto. Il ruolo dei Volontari di Servizio Civile, in quanto integrano in modo sostanziale le risorse riportate al punto precedente, avrà un’importanza decisiva per il conseguimento degli obiettivi di cui al punto 7. I volontari di servizio civile daranno supporto alla segreteria presso la sede

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(Allegato 1)

associativa, saranno coinvolti nelle attività ordinarie e straordinarie dell’associazione e in particolare, in relazione alle varie aree di attività offriranno:

Area clownterapia1. Clownterapia e Ludobus.

Partecipazione attiva all’ideazione, organizzazione e svolgimento delle attività di animazione dei clowndottori e dei ludoterapisti dell’Associazione, tanto all’interno del Policlinico Gemelli che in quelle del Ludobus.

Area case di accoglienza1. Supporto agli operatori dell’associazione nel servizio di accoglienza, assistenza,

supporto relazionale e informativo presso le case, e in particolare: aiutare i genitori nelle commissioni quotidiane accompagnandoli nella visita e nella conoscenza dei luoghi di shopping, della parrocchia, del centro Caritas, della Asl di riferimento, dell’ospedale per le cure etc; aiutare i bambini nei compiti scolastici; garantire sempre che l’ambiente sia positivo e collaborare con i volontari dell’associazione a risolvere eventuali questioni che minano la serenità della casa; organizzazione di pomeriggi di svago per i bambini ed i genitori; espletare pratiche burocratiche per i permessi di soggiorno dei bambini che provengono dall’Estero; organizzare visite in ospedale ai bambini delle case che sono ricoverati per un determinato periodo.

Area sportello informativo1. Supporto agli operatori dell’associazione nel servizio di accoglienza e

informazione presso lo sportello di supporto; i volontari supporteranno gli operatori dell’associazione nella gestione dello sportello telefonico e della segreteria dell’Associazione, rispondendo al telefono, raccogliendo e schedando le richieste.

Area Banca Dati e Rete Tematica1. In relazione alla Banca Dati: i Volontari di Servizio Civile supporteranno gli operatori dell’associazione nella raccolta dei dati, archiviazione e trasmissione alla rete tematica.

Coordinamento ‘La Mela Blu’

8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettiviIl piano di attuazione del progetto prevede l’articolazione delle attività su 3 aree:

Area informazione ai malati oncologici e loro familiari Area assistenza ai malati oncologici e loro familiari Area Banca Dati e Rete Tematica

Le attività di queste 3 aree si svilupperanno senza soluzione di continuità per tutto l’anno di durata del progetto. Il coordinamento e la pianificazione delle attività, comprese la turnazione dei volontari, sarà effettuato su base mensile dai responsabili dell’Associazione.

8.2 Complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione.Area informazione ai malati oncologici e loro familiari1. Servizio di call-center informativo e di ascolto telefonico: il servizio è operativo per 5 giorni a settimana, da lunedì a venerdì, 4 ore al giorno. Il servizio offre al malato e ai suoi familiari informazioni sulle strutture psico-socio-sanitarie relative all’oncologia presenti nel Lazio e sulle modalità di accesso alle stesse.Area assistenza ai malati oncologici e loro familiari1. assistenza: l’associazione offre a chi ne fa richiesta un servizio di organizzazione di visite domiciliari per analisi mediche, interventi di assistenza domiciliare,

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(Allegato 1)

disbrigo di pratiche burocratiche per l’utente.2. trasporto: l’associazione offre a chi ne fa richiesta un servizio di trasporto con mezzo associativo per visite mediche e terapie.

Area Banca Dati e Rete Tematica1. L’associazione prenderà parte attivamente alla rete tematica con l’impegno di individuare sul suo territorio di pertinenza e di avviare una relazione collaborativa con altri organismi associativi che si occupano di oncologia. Nell’ottica di arricchire e aggiornare la banca dati della rete e di agire come punto di collegamento tra il malato e le strutture sociali e sanitarie del territorio, l’associazione si muoverà per stabilire nuovi contatti e per rinforzare quelli esistenti con soggetti referenti delle strutture del suo territorio di pertinenza, trasmettendo le informazioni alla rete delle altre associazioni. La banca dati rappresenta strumento di supporto per le attività del call center.

8.3 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente.La struttura organizzativa dell’Associazione è composta da quattro operatori retribuiti e 10 volontari.

8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto. Il ruolo dei Volontari di Servizio Civile, in quanto integrano in modo sostanziale le risorse riportate al punto precedente, avrà un’importanza decisiva per il conseguimento degli obiettivi di cui al punto 7. I volontari di servizio civile saranno chiamati a svolgere il loro lavoro presso l’associazione dove daranno supporto alla segreteria e a collaborare a tutte le attività del coordinamento. In particolare, in relazione alle varie aree di attività:

Area informazione ai malati oncologici e loro familiari1. Tenere operativo il servizio di call center dal lunedì al venerdì per 4 ore al

giorno.2. Redigere le schede di accoglienza dei contatti telefonici, inserirle nell’archivio

telematico, elaborare percorsi di sostegno in risposta alla domanda dell’utente, attivare risorse territoriali opportune, verificare a distanza efficacia e qualità del servizio offerto.

Area assistenza ai malati oncologici e loro familiari1. Realizzare all’occorrenza, visite domiciliari per analisi della richiesta dell’utente,

interventi di accompagno e trasporto per malati, interventi di assistenza domiciliare, disbrigo di pratiche burocratiche per l’utente.

Area Banca Dati e Rete Tematica1. Individuare per ogni struttura pubblica, privata e del privato sociale con cui si

entra in contatto un referente per la rete con cui mantenere un contatto collaborativo. Verificare costantemente attraverso i diversi canali informativi (internet, Centro Servizi Volontariato, pubblicazioni) e i referenti della rete territoriale quali associazioni sono attive nel settore oncologico nel comune e nella regione. Ricercare su internet informazioni e documentazione per l’aggiornamento Inserire i dati nella Banca Dati e inviare gli aggiornamenti alla Rete Tematica Spes.

Ospedale Domiciliare di Roma e Lazio

8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettiviIl piano di attuazione del progetto prevede l’articolazione delle attività su 2 sedi:

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(Allegato 1)

Ostia (RM) per il territorio del XIII Municipio di Roma - Distretto RMD2 Fara Sabina (RI) per il territorio di Fara Sabina e zone limitrofe

Nonchè su 4 aree: Area informazione ai malati oncologici e loro familiari Area assistenza ai malati oncologici e loro familiari Area Promozione e Sensibilizzazione Area Banca Dati e Rete Tematica

Le attività di queste 4 aree si svilupperanno senza soluzione di continuità per tutto l’anno di durata del progetto. Il coordinamento e la pianificazione delle attività, comprese la turnazione dei volontari, sarà effettuato su base mensile dai responsabili dell’Associazione.

8.2 Complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione.Sede di OstiaArea informazione ai malati oncologici e loro familiari1. Sportello informativo, di orientamento, di ascolto telefonico: con la presenza di un operatore 5 giorni a settimana con un orario di 3 ore al giorno.2. Sportello di supporto psicologico, informazione e orientamento presso l’Ospedale G. Grassi di Ostia con una frequenza di 1 giorno a settimana per un minimo di 2 ore.Area assistenza ai malati oncologici e loro familiari1. Assistenza ai malati oncologici e loro familiari: l’attività prevede supporto psicologico alle famiglie presso la sede associativa, assistenza sociale a domicilio, supporto burocratico, disbrigo di commissioni per utenti garantendo interventi per ogni utente con frequenza minima settimanale o bisettimanale (secondo le esigenze). Attivazione del servizio di assistenza alla persona entro 10 giorni dalla prima richiesta o segnalazione. 2. Trasporto: il servizio di trasporto viene effettuato con mezzo associativo per visite mediche, terapie, analisi, garantendo la copertura per 5 giorni a settimana dalle 7,30 alle 18,00 ed il sabato dalle 7,30 alle 13,00.3. Sportello di accoglienza per malati terminali e gestione del magazzino dei presidi sanitari: con una frequenza di 5 giorni a settimana per 3 ore al giorno.Area Promozione e Sensibilizzazione1. l’associazione organizza attività particolari come eventi, banchetti, campagne informative; tali attività sono destinate: alla promozione delle attività dell’Associazione, alla sensibilizzazione del pubblico sulle problematiche oncologiche, alla raccolta fondi.Area Banca Dati e Rete Tematica1. L’associazione prenderà parte attivamente alla rete tematica con l’impegno di individuare sul suo territorio di pertinenza e di avviare una relazione collaborativa con altri organismi associativi che si occupano di oncologia. Nell’ottica di arricchire e aggiornare la banca dati della rete e di agire come punto di collegamento tra il malato e le strutture sociali e sanitarie del territorio, l’associazione si muoverà per stabilire nuovi contatti e per rinforzare quelli esistenti con soggetti referenti delle strutture del suo territorio di pertinenza, trasmettendo le informazioni alla rete delle altre associazioni. La banca dati rappresenta strumento di supporto per le attività dello sportello informativo.

Sede di Canneto / Fara Sabina (RI)Area informazione ai malati oncologici e loro familiari1. Sportello informativo: lo sportello offre servizi di informazione, di orientamento e

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(Allegato 1)

di ascolto telefonico con la presenza di un operatore 5 giorni a settimana con un orario di 3 ore al giorno.Area assistenza ai malati oncologici e loro familiari1. Servizio di trasporto con mezzo associativo per visite mediche, terapie, analisi, garantendo la copertura per 5 giorni a settimana per 6 ore al giorno.Area Promozione e Sensibilizzazione1. L’associazione organizza attività particolari come eventi, campagne informative; tali attività sono destinate: alla promozione delle attività dell’Associazione, alla sensibilizzazione del pubblico sulle problematiche oncologiche, alla raccolta fondi.Area Banca Dati e Rete Tematica1. L’associazione prenderà parte attivamente alla rete tematica con l’impegno di individuare sul suo territorio di pertinenza e di avviare una relazione collaborativa con altri organismi associativi che si occupano di oncologia. Nell’ottica di arricchire e aggiornare la banca dati della rete e di agire come punto di collegamento tra il malato e le strutture sociali e sanitarie del territorio, l’associazione si muoverà per stabilire nuovi contatti e per rinforzare quelli esistenti con soggetti referenti delle strutture del suo territorio di pertinenza, trasmettendo le informazioni alla rete delle altre associazioni. La banca dati rappresenta strumento di supporto per le attività del call center.

8.3 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente.

Sede di Ostia- 1 volontaria psicologa con funzioni di coordinamento generale, relazioni con il territorio, supervisione operativa dei volontari, coordinamento delle attività di supporto psicologico

- 1 volontaria con funzione di coordinamento operativo dei servizi di assistenza e trasporto

- 1 volontario psicoterapeuta che opera per il servizio di supporto psicologico e che opererà allo sportello di supporto presso l’Ospedale

- 5 volontari per la realizzazione dei servizi di assistenza e di trasporto.Sede di Canneto/Fara Sabina- 1 volontario con funzioni di relazioni con il territorio, coordinamento generale e raccordo con la sede di Ostia- 2 volontari per la gestione dello sportello di informazione e orientamento- 1 volontario per la realizzazione del servizio di trasporto, per la gestione della

Banca Dati e per l‘organizzazione di promozione.

8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto. Il ruolo dei Volontari di Servizio Civile, in quanto integrano in modo sostanziale le risorse riportate al punto precedente, avrà un’importanza decisiva per il conseguimento degli obiettivi di cui al punto 7. I volontari di servizio civile saranno chiamati a svolgere il loro lavoro presso la sede associativa dando supporto alla segreteria e parteciperando a tutte le attività associative ordinarie e straordinarie, compresi i momenti di promozione sul territorio e di raccolta fondi. Affiancheranno gli altri volontari in incontri territoriali di contatto con enti e strutture. Parteciperanno alla progettazione delle attività e potranno dare il loro apporto di conoscenze e competenze; in particolare, in relazione alle varie aree di attività:Sede di Ostia

Area informazione ai malati oncologici e loro familiari

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(Allegato 1)

1 I volontari supporteranno gli operatori dell’associazione nelle attività dello Sportello informativo, rispondendo al telefono e schedando e catalogando le richieste, fornendo informazione e orientamento e collaborando per attivare la rete delle strutture e dei servizi che possono rispondere al bisogno dell’utente.

2 I volontari supporteranno gli operatori dell’associazione nelle attività dello Sportello di supporto psicologico presso l’Ospedale Grassi di Ostia, fornendo informazione e orientamento e collaborando per attivare la rete delle strutture e dei servizi che possono rispondere al bisogno dell’utente.

Area assistenza ai malati oncologici e loro familiari1 I volontari opereranno di concerto con gli operatori dell’Associazione negli

interventi di assistenza al domicilio, nel disbrigo di commissioni, nel supporto burocratico.

2 I volontari opereranno di concerto con gli operatori dell’Associazione nella conduzione del mezzo associativo o nell’accompagnamento nei servizi di trasporto.

3 I volontari supporteranno gli operatori dell’associazione nella gestione dello sportello di accoglienza per malati terminali e nella gestione del magazzino dei presidi sanitari.

Area Promozione e Sensibilizzazione1. I volontari opereranno di concerto con gli operatori dell’Associazione

nell’organizzazione e realizzazione di iniziative promozionali, di sensibilizzazione e raccolta fondi e come supporto alle attività di segreteria.

Area Banca Dati e Rete Tematica1. In relazione alla Banca Dati: i Volontari di Servizio Civile supporteranno gli

operatori dell’associazione nella raccolta dei dati, archiviazione e trasmissione alla rete tematica.

Sede di Canneto/Fara SabinaArea informazione ai malati oncologici e loro familiari1. I volontari supporteranno gli operatori dell’associazione nelle attività dello

Sportello informativo, rispondendo al telefono e schedando e catalogando le richieste, fornendo informazione e orientamento e collaborando per attivare la rete delle strutture e dei servizi che possono rispondere al bisogno dell’utente.

Area assistenza ai malati oncologici e loro familiari1. I volontari opereranno di concerto con gli operatori dell’Associazione nella

conduzione del mezzo associativo o nell’accompagnamento nei servizi di trasporto.

Area Promozione e Sensibilizzazione1. I volontari opereranno di concerto con gli operatori dell’Associazione

nell’organizzazione e realizzazione di iniziative promozionali, di sensibilizzazione e raccolta fondi e come supporto alle attività di segreteria.

Area Banca Dati e Rete Tematica1. In relazione alla Banca Dati: i Volontari di Servizio Civile supporteranno gli

operatori dell’associazione nella raccolta dei dati, archiviazione e trasmissione alla rete tematica.

S.A.Ne.S.

8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettiviIl piano di attuazione del progetto prevede l’articolazione delle attività su 3 aree:

Area assistenza malati oncologici e loro familiari Area promozione e sensibilizzazione

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(Allegato 1)

Area Banca Dati e Rete TematicaLe attività di queste 3 aree si svilupperanno senza soluzione di continuità per tutto l’anno di durata del progetto. Il coordinamento e la pianificazione delle attività, comprese la turnazione dei volontari, sarà effettuato su base mensile dai responsabili dell’Associazione.

8.2 Complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione.Area assistenza malati oncologici e loro familiari

1. Gestione Casa di Accoglienza Claudio Pacifici: i volontari offrono un servizio di accoglienza e supporto nella gestione della loro vita quotidiana; inoltre organizzano e gestiscono l’insegnamento della lingua italiana, che sarà coordinato e gestito da una volontaria, insegnante di lettere in pensione con esperienza specifica nell’ambito dell’insegnamento della lingua italiana a stranieri. I partecipanti a questo corso sono gli ospiti della casa accoglienza “S.A.Ne.S. Claudio Pacifici” e tutti coloro che orbitano nell’unità operativa di Ematologia (pazienti e accompagnatori).

2. Servizio di Animazione per terapia: sarà realizzato, in accordo con i medici e i paramedici dell’Unità di Ematologia, il servizio di Clown-terapia, destinato soprattutto ai bambini sia ospedalizzati, (ricoverati o presso l’unità di terapia intensiva post-trapianto o nelle camere sterili) che in day-hospital

3. Assistenza domiciliare: il servizio di assistenza domiciliare sarà attivato dalla associazione S.A.Ne.S. in convenzione con l’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini e in collaborazione con l’unità operativa di ematologia e sarà riservato ai pazienti oncoematologici.

4. Servizio di accompagnamento/trasporto con mezzo associativo per pazienti autosufficienti impossibilitati a raggiungere l’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini domiciliati o residenti nel XVI municipio o limitrofi. L’Associazione stipulerà una convenzione con l’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini e reperirà fondi per gli operatori medico-ospedalieri e per il trasporto; collaborerà inoltre con il reparto di oncoematologia per individuare le unità operative che necessitano del servizio, gestire le richieste e attuare il servizio.

Area promozione e sensibilizzazione1. Realizzazione di due manifestazioni con cadenza annuale. La prima prevede uno

spettacolo di intrattenimento, musicale e/o teatrale, con cena a buffet nel mese di gennaio a Palazzo Taverna in Roma (i saloni impegnati in questo evento sono gentilmente concessi dai principi Aldobrandini); la seconda, “Un sorriso per Francesca”, arrivata alla 12° edizione, prevede un torneo di pallavolo, giochi per i bambini, pranzo a buffet e pesca di beneficenza. Nel corso dell’anno si raccolgono ulteriori fondi con spettacoli teatrali il cui incasso, totale o parziale, viene devoluto alla S.A.Ne.S.

Area Banca Dati e Rete Tematica1. L’associazione prenderà parte attivamente alla rete tematica con l’impegno di individuare sul suo territorio di pertinenza e di avviare una relazione collaborativa con altri organismi associativi che si occupano di oncologia. Nell’ottica di arricchire e aggiornare la banca dati della rete e di agire come punto di collegamento tra il malato e le strutture sociali e sanitarie del territorio, l’associazione si muoverà per stabilire nuovi contatti e per rinforzare quelli esistenti con soggetti referenti delle strutture del suo territorio di pertinenza, trasmettendo le informazioni alla rete delle altre associazioni. La banca dati rappresenta strumento di supporto per le attività di informazione e orientamento dei malati.

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(Allegato 1)

8.3 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente.La S.A.Ne.S. conta 56 soci ordinari e circa 200 soci sostenitori, di questi molti sono impegnati attivamente nella vita dell’associazione.Gli eventi vengono organizzati con la partecipazione di volontari, soci e simpatizzanti dell’associazionePer l’insegnamento della lingua italiana, la S.A.Ne.S. conterà innanzitutto sulle competenze di una volontaria non retribuita, che ha fatto dell’insegnamento la sua professione e che metterà la sua esperienza a disposizione degli ospiti della casa di accoglienza “S.A.Ne.S. Claudio Pacifici” e di coloro che ne faranno richiesta. Per la realizzazione della “Clown-terpia” la S.A.Ne.S. impegnerà, dietro compenso, persone qualificate a tale scopo. Per l’attuazione del servizio di assistenza domiciliare la S.A.Ne.S., si assumerà l’onere della gestione per mezzo di un suo volontario non retribuito, così come per il servizio di trasporto.

8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto. Il ruolo dei Volontari di Servizio Civile, in quanto integrano in modo sostanziale le risorse riportate al punto precedente, avrà un’importanza decisiva per il conseguimento degli obiettivi di cui al punto 7. I volontari di servizio civile, daranno supporto alla segreteria presso la sede associativa, saranno coinvolti nelle attività ordinarie e straordinarie dell’associazione e in particolare, in relazione alle varie aree di attività:

Area assistenza malati oncologici e loro familiari1. Gestione Casa di Accoglienza Claudio Pacifici: i volontari in servizio

civile affiancheranno e supporteranno i volontari dell’associazione nella gestione ordinaria della Casa di Accoglienza e nella realizzazione delle attività specifiche tra cui il corso di lingua italiana per gli stranieri.

2. Servizio di Animazione per terapia: i volontari in servizio civile affiancheranno e supporteranno gli operatori nell’organizzazione e preparazione dei materiali per l’attività.

3. Assistenza domiciliare: i volontari in servizio civile supporteranno i volontari dell’associazione nel servizio di assistenza domiciliare.

4. Servizio di accompagnamento/trasporto con mezzo associativo: i volontari in servizio civile si occuperanno della organizzazione e realizzazione del servizio, tra cui la guida del mezzo associativo.Area promozione e sensibilizzazione

1. I volontari in servizio civile supporteranno i volontari dell’associazione nell’organizzazione e realizzazione degli eventi.

Area Banca Dati e Rete Tematica1. In relazione alla Banca Dati: i Volontari di Servizio Civile supporteranno gli

operatori dell’associazione nella raccolta dei dati, archiviazione e trasmissione alla rete tematica.

AMAN

8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettiviIl piano di attuazione del progetto prevede l’articolazione delle attività su 3 aree:

Area assistenza malati oncologici e loro familiari Area promozione e sensibilizzazione

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(Allegato 1)

Area Banca Dati e Rete TematicaLe attività di queste 3 aree si svilupperanno senza soluzione di continuità per tutto l’anno di durata del progetto. Il coordinamento e la pianificazione delle attività, comprese la turnazione dei volontari, sarà effettuato su base mensile dai responsabili dell’Associazione.

8.2 Complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione.Area assistenza malati oncologici e loro familiari1 Sportello telefonico “Una voce amica”: lo sportello offre informazioni sulle

strutture sanitarie di Viterbo e provincia, ascolto telefonico e supporto psicologico da parte di una psicologa professionista; lo sportello è aperto 5 giorni a settimana, dal lunedì al venerdì, per 3 ore.

2 Servizio di accoglienza presso l’Ospedale Belcolle di Viterbo: il servizio offre ai malati oncologici e loro familiari informazione e orientamento sulle strutture ospedaliere e sugli altri servizi del territorio; sostegno psicologico e pratico nei reparti di Oncologia medica e di Radioterapia. Il servizio è in funzione 5 giorni a settimana, dal lunedì al venerdì, per 3 ore.

3 Supporto psicologico ai malati oncologici e ai loro familiari: l’attività si struttura su 3 azioni: i Gruppi di auto aiuto, attività ed incontri a carattere socio-ricreativo e laboratori artistici, espressivi, di attività fisica. I laboratori verranno scelti sulla base delle esigenze e degli interessi espressi dai partecipanti. I gruppi di auto aiuto sono momenti di confronto tra persone che condividono la stessa problematica e sono guidati da un esperto. La tempistica e l’organizzazione delle attività sono definite in base al numero di persone e alle esigenze rilevate.

Area promozione e sensibilizzazione1. Promozione e sensibilizzazione: l’attività prevede campagne di informazione e

sensibilizzazione sulla prevenzione, diagnosi e terapia, rivolte alla popolazione e realizzate anche in collaborazione con altre associazioni. A tal fine l’associazione si adopera nella realizzazione di pubblicazioni, seminari, articoli su testate giornalistiche, in particolare realizza fogli divulgativi rivolti ai soci e ai conoscenti dell’associazione su tematiche oncologiche, prevenzione, strumenti e metodi terapeutici.

2. Raccolta fondi: saranno organizzati banchetti ed eventi per poter acquistare nuove apparecchiature diagnostiche e/o terapeutiche per le strutture sanitarie.

Area Banca Dati e Rete Tematica1. L’associazione prenderà parte attivamente alla rete tematica con l’impegno di individuare sul suo territorio di pertinenza e di avviare una relazione collaborativa con altri organismi associativi che si occupano di oncologia. Nell’ottica di arricchire e aggiornare la banca dati della rete e di agire come punto di collegamento tra il malato e le strutture sociali e sanitarie del territorio, l’associazione si muoverà per stabilire nuovi contatti e per rinforzare quelli esistenti con soggetti referenti delle strutture del suo territorio di pertinenza, trasmettendo le informazioni alla rete delle altre associazioni. La banca dati rappresenta strumento di supporto per le attività dello sportello telefonico.

8.3 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente.L'Associazione si avvale della collaborazione stabile di 20 volontari che svolgono la loro attività in diversi settori dell'associazione. I volontari che svolgono la loro attività presso l'oncologia medica sono organizzati da una responsabile che si

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(Allegato 1)

occupa della continuità del servizio e di tutte le problematiche relative allo stesso e fanno riferimento alla sede centrale per tutti gli interventi che vengano richiesti dai pazienti e dai loro parenti.Il servizio telefonico "Una voce amica" si avvale anche della professionalità di una psicologa in rapporto di attività libero-professionale.Per quanto riguarda il Supporto psicologico, l'associazione si avvarrà della collaborazione di una psicologa, di una laureata in "educatore professionale di comunità terapeutiche" e di altre figure professionali che opereranno come libero professionisti.

8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto. Il ruolo dei Volontari di Servizio Civile, in quanto integrano in modo sostanziale le risorse riportate al punto precedente, avrà un’importanza decisiva per il conseguimento degli obiettivi di cui al punto 7. I volontari di servizio civile daranno supporto alla segreteria presso la sede associativa, saranno coinvolti nelle attività ordinarie e straordinarie dell’associazione e in particolare, in relazione alle varie aree di attività:Area assistenza malati oncologici e loro familiari1. Sportello telefonico “Una voce amica”: i volontari in servizio civile

affiancheranno e supporteranno i volontari dell’associazione nel rispondere alle telefonate, nel dare informazioni e nel compilare le schede relative alle richieste.

2. Servizio di accoglienza presso l’Ospedale Belcolle di Viterbo: i volontari in servizio civile affiancheranno e supporteranno i volontari dell’associazione nell’attività di informazione e orientamento e in quella di accoglienza e sostegno.

3. Supporto psicologico ai malati oncologici e ai loro familiari: i volontari in servizio civile si occuperanno dell’accoglienza dei malati e familiari, supporteranno l’organizzazione delle attività di laboratorio e di gruppo in relazione anche alla preparazione dei relativi spazi e materiali.

Area promozione e sensibilizzazione1. Promozione e sensibilizzazione: i volontari in servizio civile affiancheranno e

supporteranno i volontari dell’associazione nell’ideazione, organizzazione e svolgimento delle campagne di informazione e sensibilizzazione previste e nella preparazione e diffusione delle pubblicazioni.

2. Raccolta fondi: i volontari in servizio civile affiancheranno e supporteranno i volontari dell’associazione nell’ideazione, organizzazione e svolgimento degli eventi di raccolta fondi.

Area Banca Dati e Rete Tematica1. In relazione alla Banca Dati: i Volontari di Servizio Civile supporteranno gli

operatori dell’associazione nella raccolta dei dati, archiviazione e trasmissione alla rete tematica.

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:

10) Numero posti con vitto e alloggio:

11) Numero posti senza vitto e alloggio:

35

0

35

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(Allegato 1)

12) Numero posti con solo vitto:

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

Flessibilità negli orariDisponibilità a guidare un mezzo associativo (automezzo previsti per le varie attività di accompagno ed altre)All’occorrenza disponibilità a svolgere il servizio anche nei giorni di sabato e domenica.Disponibilità a missioni esterne e brevi trasferimenti per formazione, per partecipazione a convegni, per realizzazione di eventi, manifestazioni, campagne informative, trasporti accompagni e assistenze al domicilio, visite a strutture e servizi

0

1400/12h

6

Page 38:  · Web viewSERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE Ente proponente il progetto:

CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE

16) Sede/i di attuazione del progetto ed Operatori Locali di Progetto:

N.Sede di

attuazione del progetto

Comune IndirizzoCod. ident. sede

N. vol. per sede

Nominativi degli Operatori Locali di Progetto

Cognome e nome Data di nascita C.F.

1

SPES Associazione Promozione e

Solidarietà

Roma Via del Pigneto, 12 19933

1

Lombardi M. Letizia 19/03/1961 LMBMLT61C59H501O

2

Ospedale Domiciliare di Roma e Lazio Roma Via Arduino Forgiarini, 22 19927

4

De Bortoli Antonella 25/08/1980 DBRNNL80M65H501G

3

Ospedale Domiciliare di Roma e Lazio

Fara Sabina P.zza Pacieri,snc 55718

3

Tarizzo Angelo 28/08/1930 TRZNGL30M28H501D

4

A.M.A.N.- ASSOCIAZIO

NE PER IL MIGLIORAM

ENTO DELL’ASSIS

TENZA AI MALATI

NEOPLASTICI

Viterbo Via F. Cristofori, 5 19587

2

Neve Maria 17/12/1943 NVEMRA43T57H501I

Page 39:  · Web viewSERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE Ente proponente il progetto:

5 A.M.S.O. Roma Via delle Messi d’Oro, 156 19922 2 Barbasetti Maria Sofia 21/03/1926 BRBMSF26C21H501G

6

ASSOCIAZIONE PER LO STUDIO E

ASSISTENZA NEOPLASIE

DEL SANGUE SANES

CLAUDIO PACIFICI

Roma Via Circonvallazione Gianicolense, 87 55715

3

MemoliRossella 13/03/1975 MMLRSL75C53H703

O

7

ALCLI “GIORGIO E SILVIA”,ASSOCIAZIONE

ONLUS

Rieti Via del Terminillo, 63/A 19594

4

Londei Mario 07/04/1945 LNDMRA45D07A035V

8

WELLNESS PREVENZIO

NE E SALUTE

Ceccano Via Roma, 9 13102

4Pala

Maria Rosa 03/02/1955 PLAMRS55B43E376L

9

ACROS ASSOCIAZIO

NE CASTELLI

ROMANI DI SERVIZIO

ONCOLOGICO

Grottaferrata Via Verdi,12 55710

4

Carocci Romana 14/05/1956 CRCRMN56E54H432L

10 AssociazioneANDREA TUDISCO

Roma Via Ferrante Ruiz, 25 55712 4Tallarico Maria

Giuseppe

08/12/1958 TLLGPP58T08L049Q

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Onlus

11 Coordinamento La Mela Blu Roma Via Portuense, 220 19924 4 Pietrangeli Anna

Maria 16/05/1963 PTRNMR63E56H501P

12131415161718

17) Altre figure impiegate nel Progetto:

N.Sede di

attuazione del progetto

Comune IndirizzoCod. ident. sede

N. vol. per sede

TUTOR RESP. LOCALI ENTE ACC.

Cognome e nome

Data di

nascita

C.F. Cognome e nome

Data di

nascita

C.F.

1

SPES Associazione Promozione e

Solidarietà Roma Via del Pigneto, 12 19933

1 Mantovani Chiara

Troia Irene

Malfa Federica

21/11/1975

04/08/1975

27/08/1978

MNTCHR75S61D773Z

TRORNI75M44H501E

MLFFRC78M67D810R

FonovicKsenija

01/03/1969

FNVKNJ69C41Z118X

2 Ospedale Roma Via Arduino 19927 4 Mantova 21/11 MNTCHR75S 01/03 FNVKNJ69C41Z11

Page 41:  · Web viewSERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE Ente proponente il progetto:

Domiciliare di Roma e Lazio

Forgiarini, 22

ni Chiara

Troia Irene

Malfa Federica

/1975

04/08/1975

27/08/1978

61D773Z

TRORNI75M44H501E

MLFFRC78M67D810R

FonovicKsenija

/1969 8X

3

Ospedale Domiciliare di Roma e Lazio

Fara Sabina P.zza Pacieri,snc 55718

3

4

A.M.A.N.- ASSOCIAZIONE PER IL

MIGLIORAMENTO

DELL’ASSISTENZA AI MALATI

NEOPLASTICI

Viterbo Via F. Cristofori, 5 19587

2

5 A.M.S.O. Roma Via delle Messi d’Oro, 156 19922

2 Mantovani Chiara

Troia Irene

Malfa Federica

21/11/1975

04/08/1975

27/08/1978

MNTCHR75S61D773Z

TRORNI75M44H501E

MLFFRC78M67D810R

FonovicKsenija

01/03/1969

FNVKNJ69C41Z118X

6 ASSOCIAZIONE PER LO

STUDIO E

Roma Via Circonvallazione Gianicolense, 87

55715 3 Mantovani Chiara

21/11/1975

MNTCHR75S61D773Z Fonovic

Ksenija

01/03/1969

FNVKNJ69C41Z118X

Page 42:  · Web viewSERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE Ente proponente il progetto:

ASSISTENZA

NEOPLASIE DEL

SANGUE SANES

CLAUDIO PACIFICI

Troia Irene

Malfa Federica

04/08/1975

27/08/1978

TRORNI75M44H501E

MLFFRC78M67D810R

7

ALCLI “GIRGIO E

SILVIA”,ASSOCIAZIONE

ONLUS

Rieti Via del Terminillo, 63/A 19594

4

8

WELLNESS PREVENZIO

NE E SALUTE

Ceccano Via Roma 9 13102

4

9

ACROS ASSOCIAZI

ONE CASTELLI

ROMANI DI SERVIZIO

ONCOLOGICO

Grottaferrata Via Verdi,12 55710

4 Mantovani Chiara

Troia Irene

Malfa Federica

21/11/1975

04/08/1975

27/08/1978

MNTCHR75S61D773Z

TRORNI75M44H501E

MLFFRC78M67D810R

FonovicKsenija

01/03/1969

FNVKNJ69C41Z118X

10 AssociazioneANDREA TUDISCO

Onlus

Roma Via Ferrante Ruiz, 25

55712 4 Mantovani Chiara

Troia Irene

Malfa

21/11/1975

04/08/1975

27/08

MNTCHR75S61D773Z

TRORNI75M44H501E

MLFFRC78M

FonovicKsenija

01/03/1969

FNVKNJ69C41Z118X

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Federica /1978 67D810R

11

Coordinamento La Mela Blu

Roma Via Portuense, 220 19924

4 Mantovani Chiara

Troia Irene

Malfa Federica

21/11/1975

04/08/1975

27/08/1978

MNTCHR75S61D773Z

TRORNI75M44H501E

MLFFRC78M67D810R

12131415161718

Page 44:  · Web viewSERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE Ente proponente il progetto:

18) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

L’Associazione di Promozione e Solidarietà – SPES, realizzando i compiti istituzionalmente attribuiti ai Centri di Servizio per il Volontariato, è impegnata nella promozione e diffusione del Servizio civile Nazionale, grazie anche alla sua articolazione territoriale di Sportelli territoriali diffusi in tutta la Regione. In particolare, nel 2006, SPES ha svolto attività di promozione del servizio civile, a titolo non oneroso, nell’ambito della campagna “Cittadini solidali” promossa dall’Assessorato alle Politiche sociali del Lazio e realizzata dalla CRESC Lazio (Conferenza regionale enti di servizio civile). A tal fine ha realizzato incontri, seminari ed eventi di informazione, sensibilizzazione e promozione, con la diffusione di circa 10.000 tra opuscoli, volantini e locandine, rivolti sia ai giovani – negli Istituti superiori, nelle Università e nei luoghi di aggregazione giovanili -che alle associazioni di volontariato e Terzo settore di tutto il territorio laziale.L’impegno di Spes in questo ambito precede e prosegue oltre l’anno previsto per la realizzazione della suddetta campagna.

La promozione dei progetti di Servizio civile Nazionale vedrà la pubblicazione della notizia sul sito www.volontariato.lazio.it con numerose pagine di approfondimento dei singoli progetti, nonché sui siti delle singole associazioni partner.

Inoltre ci sarà una assidua operazione di volantinaggio sia per quanto riguarda l’affissione di manifesti promozionali in punti cruciali di passaggio quali università, stazioni ferroviarie, stazioni di pullman e particolari luoghi di aggregazione giovanile come pub, bar, librerie; sia per quanto riguarda la distribuzione di volantini da parte di personale addetto.

Infine saranno pubblicate campagne promozionali sui principali quotidiani locali e nazionali, nelle pagine locali, e emittenti radiofoniche con esplicito riferimento ai progetti proposti dall’Ente.

Ore dedicate all’attività di sensibilizzazione:

Realizzazione apposite pagine su sito web: 6 ore

Realizzazione manifesti e volantini: 5 ore

Realizzazione manchette: 2 ore

Attacchinaggio manifesti promozionali: 6 ore

Volantinaggio: 16 ore

Totale: 35 ore

Un’importante opera di collegamento è comunque attribuita a tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione del progetto (operatori, volontari e partner) che avranno il compito di diffondere gli obiettivi del proprio progetto all’interno del proprio network sociale.

19) Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari:

La metodologia di selezione applicata si avvale delle tecniche e delle competenze

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derivanti dal Know How di una grande società di consulenza direzionale, la Mercuri Urval, specializzata nella selezione delle risorse umane. L'attività di selezione adottata da Mercuri Urval è basata sull'utilizzo di metodologie articolate che includono strumenti di indagine scientificamente testati.Il processo di selezione si divide in due fasi:1) In aula plenariatutti i candidati vengono convocati in gruppi del numero massimo di 15 persone. La fase plenaria ha inizio con la compilazione di una scheda volta alla raccolta dei dati curriculari dei candidati. Si prosegue con le presentazioni di SPES, dell' eventuale associazione, sede di realizzazione e dei criteri di valutazione dei candidati di seguito illustrati. Sono presenti il Responsabile di SPES per il Servizio Civile o eventualmente il Responsabile locale di progetto e un Responsabile dell' associazione partner.L’esperto selezionatore realizza, dunque, un colloquio di gruppo su varie tematichein parte connesse con quelle attinenti il progetto e in parte relative a questioni di attualità. Tale colloquio serve a creare un clima disteso ed informale, che ha lo scopo di distogliere l'attenzione dalle finalità dell'incontro per dar modo ai candidati di far liberamente emergere aspetti più autentici delle loro caratteristiche personali, rilevabili sia dal selezionatore che dai responsabili presenti.

2) Colloquio personale.Il colloquio individuale viene di norma effettuato dal selezionatore attraverso specifiche metodologie; tuttavia per la tipologia di taluni progetti di servizio civile il responsabile dell'associazione può esprimere la volontà di essere presente in sede di colloquio individuale. In tale ambito il responsabile del progetto interviene nella dinamica del colloquio per tutto quanto attiene gli aspetti tecnici richiesti dalla tipologia di candidature che il progetto prevede.

Strumenti utilizzati la traccia utilizzata in sede di colloquio ricalca le voci proposte dall'UNSC nell'allegato 4 - con le modifiche di seguito illustrate. Le domande poste, così come il loro ordine, seguono una modalità prettamente colloquiale che varia di volta in volta. Alcune delle variabili presenti nell'allegato 4, vengono sondate attraverso domande che poco si discostano dalle voci stesse; se ne forniscono a tal proposito alcuni esempi:

Motivazioni generali del candidato per la prestazione del servizio civile volontario -Aderiresti ad altri progetti di servizio civile o è un'esperienza che faresti solo in questo caso?

Interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e professionalità previste dal progetto -Trovi che ci sia un'attinenza (riscontri continuità) tra il tuo curriculum e le scelte di studio e/o di professione che questa esperienza di servizio civile ti offre?

Disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l'espletamento del servizio - Hai già altri impegni di studio, lavoro o familiari? Quanto ed eventualmente quando questi ti rendono non disponibile a svolgere le attività previste?

Condivisione da parte del candidato degli obiettivi - Hai svolto prima d'ora attività assimilabili a quelle proposte dal progetto? Avevi intenzione di sperimentarti in

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attività simili a quelle del progetto, anche seguendo altre strade?

Per quanto, invece, riguarda le variabili Idoneità del candidato a svolgere le mansioni; Particolari doti e abilità umane;queste vengono sondate attraverso indicatori in parte dedotti dal lavoro in plenaria, in parte recuperati con il colloquio: capacità nel lavoro autonomo, comunicatività, tratti emotivi, flessibilità, sono alcuni tra i principali indicatori che vanno a costruire la valutazione relativa all'idoneità e alle particolari doti.

Variabili che si intendono misurare e relativi indicatori:La variabile principale che si intende misurare è il grado di adeguatezza del candidato rispetto alle attività previste dal progetto; gli indicatori considerati sono quelli dell' Idoneità del candidato e delle Particolari doti e abilità umane. Altra variabile considerata è quella della motivazione, valutata sulla base di indicatori quali quelli della Condivisione da parte del candidato degli obiettivi, dell’Interesse all’acquisizione di particolari abilità e professionalità e delle Motivazioni generali per la prestazione del servizio civile. La Disponibilità nei confronti delle condizioni richieste, può essere riferita solo in parte alle motivazioni; sarà, quindi, cura del selezionatore comprendere le ragioni insite in una ridotta disponibilità, che non dovrà penalizzare il candidato nel caso di impegni di studio, altre esperienze lavorative o altre ragioni valutate imprescindibili, per quanto riguarda l'area delle motivazioni. Eventuali condizioni di rigidità poste dal candidato saranno, comunque, incrociate con quelle previste dal progetto.

Indicazioni delle soglie minime di accesso previste dal sistema:Le soglie minime di accesso saranno eventualmente previste dai singoli progetti.

Metodologie e tecniche utilizzate:Nell'individuazione e definizione dei criteri cui rifarsi per ottenere una valutazione dei candidati si è messo a punto il presente sistema di selezione che consta delle variabili ricavabili dal curriculum (cfr. anche l'allegato 3), dal lavoro in plenaria e dal colloquio personale, secondo le modalità sopra descritte. Da entrambi questi momenti ne scaturisce la compilazione della seguente "scheda di valutazione" :

Fattori di valutazione approfonditi durante il colloquio e loro intensità

Idoneità del candidato a svolgere le mansioni previste dalle attività del progetto: giudizio (max l0 punti):.............

Condivisione da parte del candidato degli obiettivi perseguiti dal progetto: giudizio (max l0 punti):.............

Motivazioni generali del candidato per la prestazione del servizio civile volontario: giudizio (max l0 punti):……………

Interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e professionalità previste dal progetto: giudizio (max l0 punti):…………….

Disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l'espletamento del servizio(es: pernottamento, missioni, trasferimenti, flessibilità oraria...):

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(specificare il tipo di condizione):...........................................................................................……………giudizio (max l0 punti):.........………….

Particolari doti e abilità umane possedute dal candidato e altri elementi di valutazione: giudizio (max l0 punti):.............

Valutazione finale:giudizio (max 60 punti):.............Il punteggio massimo è pari a 60 ed è il risultato della somma dei punteggi attribuita a ciascuna delle sei voci che la compongono. Accanto alla scheda di valutazione di cui sopra, saranno considerate le "precedenti esperienze" e "i titoli di studio, i titoli professionali, le esperienze aggiuntive non valutate in precedenza e le eventuali altre conoscenze" secondo il valore a tali variabili riconosciuto ed accordato dall'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, con la determinazione del Direttore Generale del 30 maggio 2002.Il punteggio massimo che un candidato può ottenere, pertanto, rimane pari a 110 punti.

20) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

Si

21) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati del progetto:

Il piano di monitoraggio interno è la raccolta di informazioni sui valori numerici raggiunti dagli indicatori scelti per misurare determinati aspetti del progetto: andamento del progetto in relazione ai risultati previsti e non; miglioramento delle conoscenze e delle capacità dei volontari. L'attività di monitoraggio è realizzata attraverso la raccolta e l’analisi dei documenti diretti e indiretti dei singoli progetti, questionari-tipo, archivi elettronici (database) prevedendo la possibilità di modifiche e aggiunte di indicazioni ed informazioni se richieste dai singoli progetti.

A. La valutazione periodica dei risultati del progetto è realizzata attraverso la selezione di alcuni aspetti, informazioni e dati raccolti attraverso l'attività sistematica del Monitoraggio.

Il monitoraggio ha per questo contesto di analisi funzioni di:a) Analisi non esclusivamente numerica dei bisogni incontrati e

soddisfattib) Rendere visibile e documentare le attività del progetto, le iniziative e

gli obiettivi attesi e raggiuntic) Reindirizzo periodico in caso di nuovi bisogni rilevati durante le

attivitàd) Coinvolgimento della comunità territoriale nel modulare gli

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interventi ai bisogni e ai cambiamenti innescati dal progetto stessoe) Mantenimento delle attività ad un livello di flessibilità sufficiente ad

incontrare bisogni ed esigenze del territorio non emerse precedentemente.

Le possibili figure interessate (stakeholders) sono: i volontari, l'Operatore Locale di Progetto (Olp), Responsabile Locale di Progetto (Rlp), Tutor, Formatore, Progettista, Soggetti del territorio, Responsabile Monitoraggio e Valutazione (M&V). La scelta rispetto al monitoraggio è di approfondire l'analisi e le riflessioni sull'andamento del progetto di 2 dei molteplici stakeholders: Olp, in quanto figura più vicina ai volontari e interno al progetto; i volontari, soggetti e benefici ari delle attività del progetto.Rispetto ai soggetti suddetti l'attività di monitoraggio sarà per lo più realizzata col supporto del M&V, che fornirà questionari-tipo, archivi elettronici (database) e indicazioni, prevedendo la possibilità di modifiche e aggiunte di indicazioni ed informazioni se richieste dai singoli progetti, rispetto alle esigenze e richieste dei Volontari e/o Olp (cfr. allegati Questionari-Tipo allegati).

Sarà cura del M&V procedere ad una verifica periodica per la valutazione dell'andamento del progetto con:

1. I volontari attraverso a. colloquio individuale, b. colloquio di gruppo, c. rilevazione dei dati del questionario anonimo "Questionario di auto-valutazione del servizio civile nazionale”, predisposto dall’Ufficio del Servizio Civile Nazionale di Volontariato.

2. Gli Olp attraverso a. colloquio individuale, b. questionario tipo.

In questo caso si parla di Valutazione partecipata per il coinvolgimento di alcuni stakeholders nel processo valutativo al fine di ricevere maggiori informazioni.

FASI - Valutazione e monitoraggio iniziale- Valutazione intermedia (dopo 6 mesi dall'avvio).- Valutazione finale

- Valutazione e monitoraggio iniziale: la valutazione può avvenire solo al momento di avvio del progetto e non in fase di progettazione e stesura dello stesso, in quanto non previsto (in questo caso si tratterebbe di valutazione ex-ante).

In questa fase è presentata l'attività di M&V agli Olp e Volontari dei singoli progetti, le finalità, gli strumenti e ausili di monitoraggio periodico, vengono raccolte eventuali richieste di supporto o modifiche degli strumenti predisposti. Tutto questo al fine di:- calibrare le attività di M&V alle peculiari caratteristiche presenti in ogni

progetto e rispetto ai soggetti che vi partecipano(Olp e volontari),- sensibilizzare gli stakeholders rispetto al valore e utilità del M&V al fine di

rendere realmente congruente con le attività del progetto le stesse attività periodiche previste per il monitoraggio.

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- Valutazione intermedia (dopo 6 mesi dall'avvio).Consente di analizzare lo stato di implementazione del progetto e confrontare alcuni dati rilevanti con i dati raccolti durante la valutazione iniziale con funzione di reindirizzo, di analisi della congruenza tra gli obiettivi realizzati/raggiunti e i loro tempi di realizzazione, qualità e quantità delle risorse utilizzate, i costi attesi/sostenuti, la verifica degli strumenti di M&V e elaborazioni delle eventuali modifiche.

- Valutazione finaleSi esprime un giudizio complessivo sul progetto, l'impatto effettivo che ha avuto sui diversi stakeholders e il territorio di riferimento, l'eventuale scostamento dai risultati previsti e le possibili cause endogene e/o esterne, eventuali effetti non previsti (positivi e negativi), elementi di riproducibilità (possibili buone prassi da pubblicizzare e diffondere).

Pianificazione orientativa dei tempi di realizzazione del Monitoraggio e Valutazione

Fasi / Stato di attuazione progetto(mesi di attività)

I II III IV V VI VII VIII IX X XI XIIValutazione inizialeValutazione intermediaValutazione finaleMonitoraggio

22) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

Si

23) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

Seppure non vincolanti per la partecipazione al progetto costituiscono elementi preferenziali per un più consapevole e proficuo coinvolgimento nelle attività: Aver conseguito diploma di scuola media superiore La conoscenza di base del computer e dei principali software Possesso della patente B e disponibilità alla guida di un mezzo associativo Studi (in atto o terminati) di carattere sociale, psicologico, medico o comunque

attinenti con le attività della specifica associazione per cui si fa domanda Corsi di formazione in ambiti attinenti alle attività svolte dall’associazione

specifica per cui si fa domanda

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Attività di volontariato svolte nel settore specifico in cui opera l’associazione e/o con la stessa tipologia di utenza

Precedenti esperienze lavorative attinenti ai contenuti del presente progetto (sostegno psico-sociale, relazione di aiuto, conoscenza della malattia oncologica, conoscenza dei servizi socio sanitari);

Predisposizione e sensibilità personale verso le problematiche della malattia oncologica e verso l’impegno in relazioni di aiuto.

Buone capacità relazionali ed in particolare buona capacità di rapportarsi a persone in difficoltà, persone straniere, persone di cultura differente

Propositività, creatività, capacità di adattamento

24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:

Formazione specifica 13.800Bilancio competenze 3.500Pubblicizz. Progetto 3.500Spese trasferta 6.000Realizzazione banca dati e guida 10.000Eventi pubblici 5.000Incontri di sensibilizzazione 5.000

Totale 46.800

25) Eventuali copromotori e partners del progetto con la specifica del ruolo concreto rivestito dagli stessi all’interno del progetto:

L’Ente Upter Sport, Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council: partner del progetto con ruolo molto rilevante rispetto ai moduli della formazione specifica relativi alle nozioni di primo soccorso e rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione precoce (BLSD).Associazione di Volontariato Antea: partner del progetto con ruolo molto rilevante per quanto attiene la formazione specifica e la certificazione delle competenze acquisite valide ai fini curriculari.Associazione Cilla Ente Morale Onlus: partner del progetto per la gestione in collaborazione della Casa di accoglienza “S.A.Ne.S. Claudio Pacifici”.Comune di Fara in Sabina: partner del progetto in quanto collaborerà all’attività di trasporto e accompagno per i malati e loro famiglie e metterà a disposizione i locali per l’espletamento dell’attività di sportello informativo.IAL – Istituto per la formazione professionale di Roma e Lazio ente accreditato presso la Regione Lazio per lo svolgimento di attività di Orientamento: partner del progetto con ruolo molto rilevante per quanto attiene la formazione specifica riconosce e la certificazione delle competenze acquisite durante l’espletamento dell’anno di servizio civile.

26) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

Per la realizzazione delle attività del presente progetto le associazioni metteranno a disposizione:

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Linee e attrezzature telefoniche Fax Computers con connessione internet, posta elettronica e con

programmi per la realizzazione di documenti, presentazioni e materiale promozionale e per l’elaborazione e trasmissione dei dati relativi alla Banca Dati

Software specifico (MS Access) per l’archiviazione e gestione dei dati

Fotocopiatrici Mezzo associativo (auto o pulmino) per trasporto degli utenti o

per altre attività associative Attrezzature per l’allestimento di esposizioni, convegni, incontri e

mercatini (stand, tavoli e sedie, materiale promozionale, lavagne luminose, schermo, videoproiettore, televisore, macchina fotografica);

Materiali di supporto per l’attività specifica di ciascuna associazione ed i servizi agli utenti (cancelleria, presidi sanitari, giocattoli, altro)

Documentazione e materiali di consultazione.

Per la formazione: Televisore e proiettore attrezzati per videoconferenza Aula informatica attrezzata

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

27) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

Università degli Studi Roma Tre (Università avente sede nella Regione di attuazione del progetto): riconoscimento di crediti formativi universitari ai propri studenti impegnati in progetti di servizio civile presentati da SPES, come da accordo allegato (Prot. 30847del 14 settembre 2005 a firma del Responsabile Area Affari Generali –Ufficio Didattica);

Università degli Studi di Cassino (Università avente sede nella Regione di attuazione del progetto): riconoscimento di crediti formativi universitari ai propri studenti impegnati in progetti di servizio civile presentati da SPES, come da accordo allegato (Prot. 22878 dell’8 settembre 2005 a firma del Dirigente Area 3 – Servizi agli studenti – Ufficio Ordinamenti Didattici).

28) Eventuali tirocini riconosciuti :

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Il Corso di Laurea in Formazione e Sviluppo delle Risorse Umane della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi “Roma Tre” riconosce il Servizio civile Nazionale quale tirocinio esterno, come da accordo stipulato in data 27/10/2006 ed allegato.

L’Università degli Studi “Roma Tre” riconosce Crediti Formativi Universitari (CFU) per le attività realizzate nel corso del Servizio civile Nazionale validi ai fini di tirocini formativi a cui il titolo di studio può dare accesso come indicato alla lettera f) dell’art.10, c.1 del DM 509/99, come deliberato dal Senato Accademico in data 22/09/2004 (Prot. 30847del 14 settembre 2005 a firma del Responsabile Area Affari Generali –Ufficio Didattica).

La Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana di Roma riconosce le attività realizzate nel corso del Servizio civile Nazionale validi ai fini di tirocini formativi come da convenzione allegata.

Università degli Studi “LUMSA” – Corso di Laurea in Servizio Sociale: riconoscimento di n. 15 crediti validi ai fini di tirocini formativi ai propri studenti impegnati nel servizio civile presso le struttura “La Mela Blu”

29) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

Le competenze che i volontari di servizio civile potranno maturare nell’ambito del progetto verranno attestate dall’ente proponente. Queste sono:

- Competenze informatiche relative alla gestione di una banca dati, inserimento, aggiornamento, consultazione. Competenze nell’uso dei principali pacchetti software come videoscrittura, fogli elettronici, elaborazione di presentazioni, internet e intranet.

- Competenze relazionali di base nel contatto telefonico con gli utenti e altri interlocutori delle associazioni; nel contatto faccia a faccia con utenti, familiari, personale di strutture sanitarie e sociali, personale di altre associazioni; relazioni con il pubblico per la promozione della associazione, raccolta fondi, informazione.

- Competenze relazionali e di sostegno nelle relazioni di aiuto, primo supporto telefonico, supporto faccia a faccia con persona in difficoltà (anziano, malato), supporto al malato oncologico, supporto alla famiglia.

- Competenze relazionali quali la collaborazione con figure di pari grado e con figure professionali nella progettazione e realizzazione dei diversi servizi; la capacità di lavorare in gruppo; la capacità di curare e accrescere i contatti con molteplici nodi di una rete.

- Competenze organizzative, relative alla capacità di pianificare il proprio lavoro, di pianificare assistenze e interventi fuori sede, di organizzare materiale documentale e di archivio, di pianificare e realizzare eventi particolari come incontri, meeting, convegni.

- Conoscenze di carattere normativo, relative al campo dei servizi

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sanitari e dei servizi sociali. Competenze nel disbrigo di pratiche burocratiche quali domande di sussidio, pensione, esenzione etc.

- Conoscenze in ambito sociale e sanitario specifiche del settore dell’oncologia. Prevenzione, diagnosi, terapie, cure palliative, assistenza psicologica nelle diverse fasi della malattia. Modalità di supporto al malato adulto e bambino e alla famiglia.

-Le suddette competenze sono riconosciute dall’organizzazione ANTEA, come da accordo siglato in data 30/10/2006, a firma del suo Coordinatore sanitario e scientifico,di cui si allega copia.IAL – Istituto per la formazione professionale di Roma e Lazio, ente accreditato presso la Regione Lazio per lo svolgimento di attività di Orientamento, riconosce e certifica le competenze acquisite durante l’espletamento dell’anno di servizio civile, così come sopra menzionate, valide ai fini del curriculum vitae, come da accordo qui allegato. L’Ente Upter Sport (Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council) riconoscerà e certificherà le competenze acquisibili, rilasciando ai volontari in servizio civile l’attestato professionale IRC di “Esecutore BLSD”.La società Fusilla s.r.l riconosce ai fini curriculari l’esperienza realizzata dai volontari impegnati nei progetti di servizio civile come da accordo stipulato in data 30/10/2006 e qui accluso.La Cooperativa System Service srl riconosce ai fini curriculari l’esperienza realizzata dai volontari impegnati nei progetti di servizio civile come da accordo stipulato in data 25/10/2006 e qui accluso.Gea Cooperativa Sociale e di Volontariato Onlus riconosce e certifica ai fini curriculari l’esperienza realizzata dai volontari impegnati nei progetti di servizio civile come da accordo stipulato in data 26/10/2006 e qui accluso.La Cooperativa Sociale Stella Polare a.r.l. riconosce e certifica ai fini curriculari l’esperienza realizzata dai volontari impegnati nei progetti di servizio civile come da accordo stipulato in data 24/10/2006 e qui accluso.L’Associazione Cilla Ente Morale Onlus riconosce e certifica ai fini curriculari l’esperienza realizzata dai volontari impegnati nei progetti di servizio civile come da accordo stipulato in data 20/10/2006 e qui accluso.

Formazione generale dei volontari

30) Sede di realizzazione:

Sede centrale dell’Ente accreditato Spes: Via dei Mille, 6 – RomaVia Nazionale, 39 – Roma; Via del Pigneto, 12 RomaCasa del volontariato provinciale: Via Pierluigi da Palestrina, 42 – FrosinonePiazza Vittorio Emanuele, 17/D (Palazzo Dosi)- RietiVia Piave, 27 Viterbo

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31) Modalità di attuazione:

La formazione generale sarà effettuata in proprio da Spes, presso la propria sede, con formatori propri e formatori esperti.

32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

Si

33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Gli incontri saranno organizzati in moduli (cfr. la scansione di seguito riportata), e verranno progettati e realizzati secondo la logica non tanto di un “corso” volto a trasmettere soltanto nozioni teoriche, ma piuttosto di un vero e proprio “percorso” formativo nel quale i giovani in servizio civile saranno chiamati a mettersi in gioco in prima persona ed a collocare l’esperienza che stanno affrontando nel quadro più complessivo della loro esperienza di vita, in modo tale che essa possa rappresentare una effettiva occasione di crescita personale.

La formazione generale si svolgerà entro i 5 primi mesi di servizio, in modo da garantire ai giovani volontari un inizio preparato e consapevole.Ciascun incontro e ciascun modulo prevedono il ricorso a tecniche di animazione e metodologie attive, in modo tale che i formandi possano realmente divenire i primi protagonisti del processo di apprendimento.Quando i volontari avranno cominciato a prestare il proprio servizio, sarà possibile fare riferimento alla loro esperienza, che diventerà una delle fonti di apprendimento.

Infine, per quanto riguarda le tecniche specifiche che verranno adottate:- è previsto il ricorso a contributi di tipo teorico, ossia lezioni, che –a seconda degli obiettivi di ciascun modulo formativo- potranno assumere la forma di lezioni frontali, lezioni attive, lezioni per l’elaborazione;- il lavoro in piccoli gruppi per favorire lo sviluppo delle principali competenze relazionali e comunicative- il gruppo di formazione sarà inoltre considerato come elemento del setting e strumento di apprendimento in quanto luogo di “sospensione” della pratica per avviare un processo di ricerca sulle conoscenze e le competenze (sia “tecniche” che relazionali) che l’esperienza man mano condotta dai volontari ha consentito loro di accumulare affinché esse possano essere elaborate (ossia rese più consapevoli ed esplicite) proprio grazie al lavoro formativo;- infine si farà naturalmente ricorso alle tecniche formative classiche quali esercitazioni, giochi di ruolo, analisi di casi presentati dai formatori o dai

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partecipanti.Per concludere, l’attenzione approfondita che verrà prestata ai singoli partecipanti ed al loro percorso di apprendimento sarà garantita dalla possibilità di effettuare colloqui periodici con i formatori.

In ogni caso è previsto l’utilizzo della lezione frontale per non meno del 50% del monte ore complessivo, con particolare riguardo ai moduli relativi alla difesa della Patria, alla difesa non armata e non violenta ed ai vincoli normativi del servizio civile nazionale. Per il tempo restante si prevede invece di ricorrere sia a dinamiche non formali (per un monte ore complessivo relativo a ciascun modulo non inferiore al 20%) sia all’uso della videoconferenza.In particolare, le dinamiche non formali saranno importanti nel primo, terzo e quinto modulo, mentre la videoconferenza sarà lo strumento adottato per trattare alcuni contenuti del secondo e del quinto modulo.

34) Contenuti della formazione:

Il sistema formativo che messo a punto prevede una progettazione ad hoc dei diversi moduli formativi, in modo tale da declinare quanto previsto dalle Linee Guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale approvate il 04 aprile 2006 dal Direttore Generale dell’UNSC in funzione delle caratteristiche specifiche del presente progetto e dei volontari che vi prenderanno parte. Ad esempio, per quanto riguarda i volontari che saranno impegnati in questo progetto si porrà una attenzione particolare ai temi relativi a:- l’identità del gruppo in formazione: per favorire lo sviluppo di forme di

scambio e comunicazioni il più possibile agili fra i volontari impegnati nel progetto;

- la solidarietà e le forme di cittadinanza: si tratta di un tema che ha una attinenza particolare con gli obiettivi di questo progetto, che nasce appunto da un impegno di solidarietà dei volontari dell’associazione nei confronti dei malati oncologici. Ciò rappresenta inoltre un interessante esempio di “cittadinanza attiva”;

- infine il lavoro per progetti, poiché ogni persona che verrà seguita sarà oggetto dell’elaborazione di un progetto di assistenza individualizzato ed elaborato tenendo conto del contesto familiare e della rete amicale sulla quale questa persona può (o non può) contare.

La formazione generale avrà inizio in concomitanza con l’avvio del servizio: sarà articolata secondo gli 11 moduli di 4 ore ciascuno, di seguito riportati, e si concluderà entro i primi 5 mesi di servizio

1. ACCOGLIENZA E CONOSCENZA DEI VOLONTARI□ L’identità del gruppo in formazione

2. OBIEZIONE DI COSCIENZA, SERVIZIO CIVILE, DIFESA DELLA PATRIA□ Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica,

affinità e differenze tra le due realtà□ Il dovere di difesa della Patria

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□ La difesa civile non armata e nonviolenta□ La protezione civile

3. CITTADINANZA ATTIVA E VOLONTARIATO□ La solidarietà e le forme di cittadinanza□ Servizio civile nazionale, associazionismo e volontariato

4. I VINCOLI NORMATIVI AL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE□ La normativa vigente e la Carta di impegno etico □ Diritti e doveri del volontario del servizio civile

5. IL LAVORO NELLE ORGANIZZAZIONI E PER PROGETTI□ Presentazione dell’Ente□ Il lavoro per progetti

La presentazione dell’Ente sarà realizzata attraverso la preparazione e realizzazione di alcune interviste da parte dei giovani in servizio civile a responsabili-volontari dell’associazione presso cui prestano servizio, che saranno successivamente analizzate e commentate in sede formativa. L’obiettivo non è esclusivamente quello di una presentazione dell’Ente, ma anche del contesto e del territorio in cui opera:

come è nata l’associazione: la sua storia e le finalità ed i valori che ne hanno ispirato la costituzionequanto è conosciuta e quale attenzione riceve la tematica di cui l’associazione si occupa? Quali sono le prospettive di diffusione e sensibilizzazione del contesto socio-culturale rispetto alla tematica della quale ci si occupa?il rapporto dell’associazione con il territorio di appartenenza e la rete delle associazioni di volontariato del Lazio che si occupano dello stesso ambito.

35) Durata:

E’ previsto un totale di 44 ore organizzate in 11 incontri della durata di 4 ore l’uno.

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

36) Sede di realizzazione:

Presso le sedi di realizzazione del progetto e Spes – Via del Pigneto, 12 – RomaSpes – Via Nazionale, 39 – RomaSpes – Via dei Mille, 6 - Roma

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37) Modalità di attuazione:

a)in proprio, presso l’ente con formatori dell’ente;c)affidata ad altri soggetti terzi;

38) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

Paola Agatensi, nata a Roma il 28/09/1962Romana Carocci, nata a Rocca Priora (RM) il 14/05/1956Giuseppe Casale, nato a Tagliacozzo il 16/03/1955Giancarlo Corbelli, nato a Siena il 15/05/1964 Renato Fanelli, nato a Roma il 25/09/1956Maria Letizia Lombardi, nata a Roma il 19/03/1961 Olga Masi, nata a Frosinone il 13/02/1969Rossella Memoli, nata a Salerno il 13/03/1975Maria Neve, nata a Roma il 17/12/1943 Anna Maria Pietrangeli, nata a Roma il 16/05/1963Lia Rodoletti, nata a Roma il 16/11/1938Fiorella Tosoni, nata a Roma il 30/04/1957

Modulo di InformaticaFrancesco Carrà, nato a Roma il 25/12/1954Gabriella Urbani, nata a Roma l’11/08/1964

Nozioni di primo soccorso e corso BLSDCristian Vender, nato a Roma il 19.12.1973Del Savio Giovanni, nato a Roma il 21.07.1956Selvaggio Fabio, nato a Roma il 29.08.1968Calafato Lorella, nata a Roma il 04.04.1963

39) Competenze specifiche del/i formatore/i:

Paola Agatensi, è attualmente segretaria dell’Associazione AMSO. Tra il 2003 e il 2004 ha seguito il Corso di Formazione per Assistenti Volontari AMSO e successivamente ha svolto servizio come assistente volontaria al numero verde della segreteria dell’associazione.

Romana Carocci psicologa. Dal 1999 si occupa di assistenza ai malati terminali e sostegno alle famiglie. Frequenta la Scuola di Formazione in Psicologia Oncologica presso l’IFO Regina Elena di Roma. Dal 2002 collabora con l’A.C.R.O.S. (Associazione Castelli Romani Servizio Oncologico); è responsabile dei progetti ,

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realizza interventi di supporto al malato oncologico e alla famiglia. E’ socia SICP (Società Italiana di Cure Palliative). E’ facilitatore di gruppi auto-mutuo aiuto all’elaborazione del lutto.

Giuseppe Casale è specialista in Oncologia , docente e realizzatore dei corsi di perfezionamento in cure palliative per l’università “Tor Vergata. Direttore didattico Antea Formad-Scuola di formazione per Assistenza domiciliare e Cure Palliative.Ha ideato anche l’associazione Antea (Antea Hospice + Assistenza domiciliare). Coordinatore Sanitario del progetto Sperimentale della Regione Lazio per la realizzazione della prima U:O:C:P: dell’Italia Centro Sud. Membro della Commissione e Comitato Cure Palliative della Regione Lazio. Autore di numerose pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali e dell’ABECEDARIO, guida pratica sull’assistenza domiciliare e sui principi delle cure palliative .E’ già stato Responsabile di sede del progetto di servizio Civile “Educazione, Formazione e Sviluppo delle Cure Palliative”, approvato e realizzato per l’anno 2004-2005.

Giancarlo Corbelli laureato in Medicina e Chirurgia, collabora dal 1994 con l’associazione Ryder-Italia che offre assistenza a malati in fase terminale. Ha seguito il Corso residenziale ed attestato sulle Cure Palliative della S.I.M.P.A. a Varenna nell'anno 1996; il Corso di Oncologia patrocinato dall'Accademia Angelica Costantiniana comprensivo di stage di 3 mesi presso Unità di Cure Palliative a Parigi nell'anno 1997; il Corso e relativo attestato presso l'Ordine dei Medici di Roma sull'Assistenza domiciliare ai malati oncologici nell'anno 1998. Ha pubblicato testi e articoli sulle cure palliative e il supporto al malato oncologico terminale.

Renato Fanelli laureato in Medicina e Chirurgia, Specializzato  in Oncologia. Dal 1994 è impegnato in attività di volontariato  con carica  di consulente medico e di consigliere del consiglio direttivo  dell’Associazione Peter Pan che si interessa di assistenza ai bambini oncologici e le loro famiglie ospiti presso il reparto di Oncologia dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma. Dal Maggio 2004 è membro del comitato scientifico del coordinamento “La Mela Blu” per il sostegno al paziente oncologico.  E’ membro di diritto dell’Ufficio di Coordinamento del XVII Distretto della ASL RM/E. Ha partecipato in qualità di membro  del gruppo di studio nel progetto “Elaborazione di un modello di percorso diagnostico-terapeutico per le patologie oncologiche e di priorità per l’accesso alle prestazioni specialistiche ambulatoriali individuate dalla  D.G.R. 1725/2002” presso la ASL RM/E. Dal Giugno 2005 è responsabile per la F.I.M.M.G. della formazione del Medico di Medicina Generale del I° Distretto della RM/E. E’ docente nel corso di formazione triennale per Medici di medicina generale. E’ socio della  Associazione Italiana Oncologi Medici della Società Italiana di Cure Palliative e della Società Italiana di Medicina Generale.

Maria Letizia Lombardi – laureata in Psicologia del lavoro e delle organizzazioni, ha seguito un corso di Formazione dei formatori presso la società di consulenza TIVA, condotto dal prof. F.Avallone. Si occupa di formazione, consulenza, orientamento, bilancio delle competenze, selezione del personale, per enti pubblici, privati e del privato sociale. Collabora da alcuni anni con SPES – Centro di servizi per il volontariato per cui coordina la rete tematica ‘malati oncologici’. Collabora inoltre con le associazioni di volontariato Archè e Ospedale Domiciliare di Roma e Lazio. Presso quest’ultima in particolare svolge a titolo volontario attività di

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coordinamento organizzativo, formazione e supervisione dei volontari. Ha lavorato in attività di ricerca, consulenza, formazione e selezione per Ministero del Lavoro, Ministero della Pubblica Istruzione, Unioncamere, Istituto tagliacarte, Formez, ISFOL, Università degli Studi di Roma La Sapienza - Facoltà di Psicologia 2.

Olga Masi avvocato civilista , ha conseguito l’abilitazione alla libera professione nel 1997 presso la Corte di Appello di Roma E’ specializzata in diritto della previdenza sociale. Ha collaborato dal 1994 al 2002 con uno studio legale di Frosinone. Dal 2002 esercita in proprio. Collabora con l’Associazione Wellness come volontaria e formatrice dal 2000.

Rossella Memoli, psicologa clinica, dal 2005 collabora in qualità di consulente psicologo presso il CIDAP (Centro Italiano per i Disturbi Alimentari Psicogeni). Attualmente ha una Borsa di Studio conferitale dall’Associazione SA.Ne.S. per il sostegno psicologico ai pazienti e ai loro familiari presso l’U.O. Ematologia dell’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini, e agli ospiti della casa di accoglienza “S.A.Ne.S. Claudio Pacifici”.

Maria Neve laureata in Medicina e Chirurgia dal 1971, specializzata in Anestesia e Rianimazione, ha lavorato come Anestesista presso l’Ospedale di Viterbo, occupandosi della Terapia del dolore nei pazienti neoplastici, insegnando presso la Scuola infermieri dal 1981 al 1991, lavorando alla stesura di alcune pubblicazioni sulla terapia del dolore e sull’alimentazione parentale. Dal 2003 è Presidente dell’associazione AMAN.

Anna Maria Pietrangeli Assistente Sociale esperta in ambito psiconcologico, ha collaborato attivamente come libera professionista dal settembre ’93 al luglio 2000 all’interno dell’Unità di cure domiciliari (UCD) ORV:AIL – ROMAIL per la Sezione di Ematologia. Dall’agosto 2000 collabora in qualità di Coordinatrice Servizio Sociale e attività volontari nel Coordinamento “La Mela Blu”. Come formatrice, ha curato il coordinamento e la docenza del corso “Il malato oncologico e la sua famiglia”, organizzato da La Mela Blu in collaborazione con lo Spes e l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Roma nel 2004.

Lia Rodoletti Vice presidente dell’Associazione AMSO e Responsabile della Casa di Accoglienza AMSO ha conseguito il diploma di Assistente AMSO ed ha svolto per l’associazione numerosi incarichi, in particolare: coordinatore ospedaliero degli Assistenti, Tesoriera.

Fiorella Tosoni Docente di psicologia dell’Età Evolutiva e Psicologia Generale, Presidente dell’associazione Andrea Tudisco.

Francesco Carrà 2006: Analista e sviluppo per diversi progetti (Banca Dati Associazioni di Protezione

Civile del Lazio, Sviluppo portale web per conto di ConfProfessioni, analisi e sviluppo sistema gestionale per il Fondo Interprofessionale Fondoprofessioni)

2006: Docente di informatica di base per conto dei Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio CESV-Spes;

2004-2005: Docente di Office, HTML, Javascript, per conto dell’Associazione “Performare” in due corsi di 60 ore finanziati dalla Regione Lazio

2001-2002: Progetto “Libra” nel quadro del programma Integra della CE, con docenze di HTML, CSS, Vbscript, Javascript ed ASP, per un totale di 120 ore su incarico

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A.L.FOR.

Gabriella Urbani 1990: Laurea in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Roma “La

Sapienza”; Maggio-Luglio 2006: Docente di alfabetizzazione informatica nell’ambito del

Programma Speciale “Informatizzazione 2005-2006” dei Centri di Servizio per il Volontariato CESV-SPES.

Ottobre 2004-Maggio 2005: Docente di Web Marketing nel Corso di Formazione Professionale “Progettista sistemi e processi aziendali”; progetto co-finanziato dall’Unione Europea, approvato dalla Regione Lazio;

Gennaio-Giugno 2003: Docente di metodologie didattiche di corsi pilota di autoformazione (“Matera e dintorni”, “Metodi di studio”, “La scuola creativa”), metodologia riconosciuta ambito UE;

Luglio 2002: Progettazione, stesura testi ed ideazione interfaccia grafica e di navigazione del corso interattivo di e-learning “Obiettivo: comunicare”;

Settembre 2001-Giugno 2002: Corso “Formazione per Formatori” e “Metodi di Gestione dell’aula” per personale MAFRAU Srl

Cristian Vender Laurea infiermeristica I livello presso l’Università di Tor Vergata Attestato di superamento corso di Advanced Life Support presso I.R.C. – E.R.C

Università Cattolica del Sacro Cuore Coordinamento e direzione dei corsi di BLSD – I.R.C. presso l’UPTER SPORT Diploma di istruttore di base IRC Attestato di competenza Advanced esecutore ACLS

Del Savio Giovanni Attestato di infermiere generico conseguito presso l’ospedale Militare di Roma

“Celio” nell’anno 1981 Attestato di Abilitazione all’esercizio della Shiatsu–Terapia conseguito nell’anno

scolastico 1993/1994 presso la Scuola Italiana Shiatsu di Roma diretta da R. Palombini

corso di Formazione Professionale “Prevenzione antinfortunistica domiciliare e del tempo libero” organizzato dal Consorzio Telematica per il Sistema Riabilitativo presso il Dipartimento di Elettronica ed Automatica - Università di Ancona approvato dall’Amministrazione Provinciale di Ancona e finanziato dal Fondo Sociale Europeo 2001 Ob. 3 Asse C4 Misura a2, della durata di 100 ore

corso Basic Life Support – Defibrillation Istruttore certificato Italian Resuscitation Council presso il centro di formazione IRC EMT – Roma nei giorni 16 e 17 aprile 2003 e di averlo superato con votazione di 85/100

Selvaggio Fabio Laurea Breve in Scienze Infermieristiche con la votazione di 70/70 e lode con

una tesi su “La toracoscopia e le Implicazioni Infermieristiche” presso l’Università Tor Vergata - IDI

Master in Management Infermieristico per Funzioni di Coordinamento(con esperienze di Coordinamento affiancato presso il policlinico A.Gemelli) con votazione 108/110 con una tesi su“ La Continuità Assistenziale del Paziente Critico”

corso esecutore BLSD (Basic Life Support and Defibrillation)-Università Cattolica Sacro Cuore - Roma

corso esecutore PHTLS (Pre Hospital Trauma Life Support) della NAEMT tenutosi a Roma presso il Parco Scientifico S.Raffaele

Corso Istruttore BLSD con il centro di formazione EMT(Emergenza Medica

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nel Territorio) tenutosi a Roma presso il Parco Scientifico S.Raffaele Corso esecutore ATLS (Advanced trauma Life Support) con l’American

College of Surgeons tenutosi presso l’Università Cattolica Sacro Cuore - Roma

Calafato Lorella Diploma di maturità professionale per Analista Contabile conseguito presso

l’Ist. Prof. per il Commercio “Pietro della Valle”; Attestato per il Corso del Primo Soccorso ed Educazione Sanitaria rilasciato

dalla Croce Rossa Italiana –Volontario del Soccorso; Diploma di Infermiere Professionale rilasciato dalla Scuola per infermieri

Professionali di Frascati; Corso di Basic Life Support Esecutore rilasciato dal S.E.S. 118 di Roma e

provincia; Corso di Defibrillazione Precoce Esecutore rilasciato dal S.E.S. 118 di Roma e

provincia Corso di Pediatric Basic Life Support Esecutore rilasciato dal S.E.S. 118 di Roma e

provincia; Master di Primo Livello in “Infermieristica clinica nel paziente critico” (biennale)

rilasciato dall’Università degli Studi di Roma Tor Vergata con votazione finale 110/110.

Attestato di partecipazione al Corso di Rianimazione cardiopolmonare di Base e defibrillazione precoce secondo le linee guida dell’Italian Resuscitation Council svoltosi presso Upter-Sport.

Corso di Basic Life Support - Defibrillation Istruttore certificato Italian Resuscitation Council

40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

I primi incontri saranno dedicati innanzi tutto alla presentazione degli ambiti di impiego in cui i volontari presteranno servizio oltre che alla presentazione dell’associazione stessa e dei relativi responsabili o comunque delle persone che fungeranno da punto di riferimento per i volontari. Già in questi primi incontri i vari argomenti saranno affrontati facendo ricorso a tecniche di animazione e metodologie attive che prevedono il coinvolgimento in prima persona dei formandi, considerati come primi protagonisti del processo di apprendimento.Per quanto riguarda le tecniche specifiche che verranno adottate: è previsto il ricorso a contributi di tipo teorico, ossia lezioni, che – a seconda

degli obiettivi specifici di ciascun modulo formativo - potranno assumere la forma di lezioni frontali, lezioni attive, lezioni per l’elaborazione;

il lavoro in piccoli gruppi, per favorire lo sviluppo delle principali competenze relazionali e comunicative;

il gruppo di formazione sarà inoltre considerato come elemento del setting e strumento di apprendimento in quanto luogo di “sospensione” della pratica per avviare un processo di ricerca sulle conoscenze e le competenze (sia “tecniche” che relazionali) che l’esperienza man mano condotta dai volontari ha consentito loro di accumulare affinché esse possano essere elaborate (ossia rese più consapevoli ed esplicite) proprio grazie al lavoro formativo;

si farà naturalmente ricorso alle tecniche formative classiche quali esercitazioni, giochi di ruolo, analisi di casi, simulazioni presentati dai formatori o dai partecipanti;

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verranno somministrati test di apprendimento in modo tale da poter confrontare la situazione iniziale e quella finale dei partecipanti alla formazione;

come elemento innovativo si intende infine ricorrere all’utilizzo della videoconferenza.

Inoltre l’attenzione approfondita che verrà prestata ai singoli partecipanti ed al loro percorso di apprendimento sarà garantita dalla possibilità di effettuare colloqui periodici con i formatori.Infine ai giovani in servizio civile sarà richiesto di scambiare il patrimonio di riflessione sull’esperienza che stanno compiendo che verrà via via elaborato in sede formativa alla stessa associazione in cui stanno prestando servizio, in modo tale da poter offrire ai volontari che vi operano da più tempo un punto di vista che viene dall’esterno e che tiene conto della sensibilità e della cultura delle giovani generazioni.

Per quanto riguarda in particolare la formazione relativa al modulo informatico sarà utilizzato un vero e proprio LMS (Learning Management System) utilizzando la tecnologia open source.I vantaggi sono evidenti, e possono essere così riassunti:

1. un LMS offre da subito la possibilità agli utenti autorizzati di progettare e sviluppare percorsi didattici completi, in grado di poter essere fruiti dagli utenti esterni con accessi controllati. Quindi è possibile valutare in tempo reale l’efficacia dei progetti didattici, tramite i dati monitoraggio quantitativo (tempi e numero degli accessi) e qualitativo (es. punteggi dei test o pubblicazione di materiali);

2. un LMS basato su Learning Objects è in grado di gestire senza particolari configurazioni e/o adattamenti tutti i classici strumenti didattici e di comunicazione, come forum, chat, filmati, documenti ipertestuali, test didattici, etc.

3. il sistema resta comunque aperto e fruibile anche senza percorsi didattici obbligatori on line, ma si integra con strumenti di formazione elettronica (CD-ROM) da fruire localmente o con percorso di formazione d’aula e/o affiancamento. In tal caso l’LMS può gestire solo test e strumenti di comunicazione per il tutoraggio didattico.

41) Contenuti della formazione:

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La formazione specifica si articolerà in tre aree:1. formazione di base relativa alla singola associazione in cui il VSC va ad

operare2. formazione di base sulla malattia oncologica sotto gli aspetti sociale,

psicologico e sanitario3. supervisione formativa sulle attività svolte dal VSC nel corso dell’anno

La formazione si svolgerà di conseguenza:1. presso le associazioni sede di realizzazione del progetto2. presso lo Spes Centro Servizi per il Volontariato

Contenuti e tempi:

Fase Progetto Contenuti Durata

Prime due settimane

Conoscenze specifiche relative alle singole associazioni partner (20 ore)

L’associazione, la sua storia, le attività, le sedi operative 2 oreL’associazione, organigramma, persone, ruoli, ambiti di responsabilità

2 ore

Il malato oncologico, specificità dell’utenza e dei servizi che l’associazione offre

2 ore

Il contesto territoriale in cui opera l’associazione: amministrazione locale, strutture sociali, sanitarie, soggetti pubblici e privati, associazioni e realtà di terzo settore

1 ore

Gli strumenti e le risorse dell’associazione. Banche dati e sistemi operativi. Archivi e documentazione.

3 ore

Conoscenza dei processi interni, affiancamento alle figure esperte dell’associazione nei diversi servizi

10 ore

La formazione presso le associazioni sarà curata dagli OLP e da Volontari esperti.

Dalla terza settimana alla fine del terzo mese.

Il malato oncologico e la sua famiglia: aspetti sanitari, psicologici e sociali (40 ore)Il ruolo del VSC nell’associazione di Volontariato che opera in campo oncologico. Avvio del percorso formativo di formazione specifica

Formatore: Maria Letizia Lombardi

3 ore

I tumori, incidenza in Italia e in Europa; sintomi e terapie dei principali tumori; prevenzione; diagnosi precoce; i diritti del malato

Formatore: Dr. Renato Fanelli

4 ore

L’ascolto del malato oncologico e della sua famiglia. Analisi e accoglienza del bisogno espresso e non espresso. La relazione di aiuto e l’ascolto attivo.

Formatori: Dr.ssa Rossella Memoli – Dr.ssa Romana Carocci

3 ore

I servizi sociali e la legislazione, a supporto del malato oncologico. Informazione, istradamento, assistenza domiciliare, invalidità, indennità di accompagno. Il procedimento amministrativo e il contenzioso. Integrazione fra servizio pubblico e volontariato per l’assistenza al malato oncologico.

Formatori: Avv. Olga Masi – Dr.ssa Annamaria Pietrangeli

3 ore

Problematiche sociali. Dal bisogno del malato al piano di intervento psicosociale, attivazione e gestione del processo di aiuto. L’intervento del volontariato nel processo di aiuto.

Formatore: Dr.ssa Annamaria Pietrangeli

4 ore

Il sostegno al malato oncologico e alla famiglia: le modalità del supporto psicologico. L’operatore ed il volontario a contatto con il malato oncologico: problematiche emozionali e relazionali.

Formatori: Dr.ssa Rossella Memoli – Dr.ssa Romana Carocci

4 ore

I servizi sanitari per il malato oncologico: il medico di famiglia, l’ospedale, l’assistenza sanitaria domiciliare, l’hospice. Come accedere ai servizi. I diritti del malato e il rapporto con le strutture.

Formatori: Dr.ssa Annamaria Pietrangeli – Dr. Renato Corbelli

4 ore

Cure Palliative e terapia del dolore. Assistenza domiciliare e Hospice in fase terminale.

Dr. Giancarlo Corbelli – Dr. Giuseppe Casale

3 ore

Il bambino malato oncologico e il bambino nella famiglia con un malato oncologico. I servizi per supportare il bambino (clownterapia, ludoterapia)

Formatore: Dr.ssa Fiorella Tosoni - Dr.ssa Annamaria Pietrangeli

3 ore

Il nucleo familiare, i cambiamenti legati all’insorgere della malattia di uno dei membri. I principali bisogni dei familiari. Come ascoltare e supportare la famiglia del malato oncologico

Formatore: Dr.ssa Annamaria Pietrangeli

4 ore

Il ruolo delle associazioni di volontariato nel contesto socio-sanitario e il ruolo del Volontario di Servizio Civile nell’associazione. Verifica del percorso formativo e delle competenze acquisite.

Formatore: Dr.ssa Maria Letizia Lombardi

5 ore

Page 64:  · Web viewSERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE Ente proponente il progetto:

42) Durata:

100

Dal terzo mese fino alla fine dell’anno di servizi civile.

Supervisione formativa sul lavoro con gli utenti svolto dai volontari e dai volontari di Servizio Civile (10 ore)

10 incontri da 1 ora

La supervisione formativa presso le associazioni sarà curata dagli OLP e da Volontari esperti.

Modulo informatico 20 ore

Word Processor: l'ambiente di lavoro e la finestra di Word Processor; il menu; la gestione delle immagini in un testo; la formattazione di un documento; gli strumenti di word.

Internet e Posta elettronica: il concetto di rete; i browser; i motori di ricerca; la posta elettronica; le chat e i newsgroup; il trasferimento dei file.

Alcune funzioni del pacchetto Office: Power point e foglio excelA cura di Francesco Carrà e Gabriella Urbani

Esecutore BLSD 10 ore

Nozioni di Primo soccorso Rianimazione cardio-polmonare e defibrillazione precoce.

A cura di Cristian Vender, Giovanni Del Savio, Selvaggio Fabio, Calafato Lorella.

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Altri elementi della formazione

43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

Sia per la formazione generale che per quella specifica è prevista la rilevazione dei seguenti dati quantitativi:

□ elenco dei volontari partecipanti□ n° ore di presenza per ciascuno dei partecipanti□ luogo di svolgimento e date e orari degli incontri previsti dai due percorsi

formativi (generale e specifico)□ registro dei volontari partecipanti al corso con firme di inizio e fine lezione,

segnalazione degli assenti e delle rispettive motivazioni, firme dei formatori presenti in aula;

□ nominativi degli esperti intervenuti corredati di curriculum□ indicazione delle tematiche trattate e delle metodologie utilizzate.

Per quanto riguarda invece il monitoraggio e la valutazione della qualità, finalizzati al miglioramento dei processi formativi in atto, il sistema prevede tre livelli di indagine (cfr. G. P. Quaglino, G. P. Carrozzi, Il processo di formazione, Franco Angeli 1998):1. le reazioni dei partecipanti2. l’apprendimento/cambiamento, che può essere registrato nell’ambito delle

conoscenze, della capacità, e della condotta3. il cambiamento dell’organizzazione (in particolare cultura e clima).

L’indagine di questi tre livelli verrà realizzata attraverso le seguenti modalità: breve questionario di ingresso, volto a rilevare la situazione di partenza di

ciascun formando e le aspettative che nutre sia rispetto al servizio sia in rapporto alla formazione generale e specifica. In particolare verranno indagate le seguenti aree tematiche:

perché ho scelto il servizio civile il servizio civile è… da questa esperienza mi aspetto nei prossimi dodici mesi ho capito che farò

discussione in gruppo di quanto emerso: con i giovani volontari partecipanti alla formazione e con gli OLP di riferimento

questionario di metà percorso volto a fare il punto su quanto acquisito da ciascun partecipante e sul grado di soddisfazione in relazione alle modalità di realizzazione della formazione;

bilancio finale, che sarà effettuato sia tramite questionario specifico, sia tramite focus group con i giovani volontari partecipanti alla formazione sia con questi ed i rispettivi OLP insieme.

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CARATTERISTICHE PROGETTO IN RELAZIONE ALLA GRIGLIA DI VALUTAZIONE RELATIVA AI 20 PUNTI AGGIUNTIVI

44) Valorizzazione dell’esperienza di volontariato.

Il presente progetto è frutto di un partenariato tra il Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio e 9 Organizzazioni di volontariato che si occupano di oncologia, operative sul territorio regionale, come indicato al punto 6.Il Centro di Servizio per il volontariato del Lazio SPES, istituito in base alla Legge Quadro sul Volontariato n° 266/91, ha lo scopo di qualificare l’attività di volontariato fornendo, gratuitamente, servizi di promozione, informazione, consulenza, formazione. Le organizzazioni partner sono iscritte al Registro Regionale del Volontariato, come previsto dalla Legge Regionale sul Volontariato 29/93. In particolare sono iscritte nelle seguenti sezioni: A.C.R.O.S. Sanità, A.M.A.N. Servizi Sociali, A.M.S.O. Servizi Sociali, A.L.C.L.I. “Giorgio e Silvia” Sanità, Andrea Tudisco Servizi Sociali e Protezione Civile, Coordinamento La Mela Blu Servizi Sociali, Ospedale Domiciliare di Roma e Lazio Sanità, S.A.Ne.S Sanità e Servizi Sociali, Wellness Servizi Sociali. Queste associazioni svolgono la loro attività in favore dei malati oncologici e delle loro famiglie al fine di alleviare il carico di sofferenza legato al vissuto della malattia e di migliorare la qualità della loro vita. Per questo offrono servizi di informazione e orientamento alle strutture socio sanitarie; assistenza sociale, psicologica e sanitaria; assistenza al domicilio e supporto nella vita quotidiana; campagne di sensibilizzazione e prevenzione; sostegno economico alle famiglie e alle strutture sanitarie come indicato più dettagliatamente al punto 6.Per lo svolgimento delle attività descritte al punto 8.2, le Associazioni si avvalgono di personale volontario, come indicato al punto 8.3, appositamente formato per la realizzazione delle stesse. Tra i volontari ci sono, in tutte le organizzazioni, figure professionali che mettono a disposizione delle stesse la loro professionalità a titolo gratuito, come medici, assistenti sociali, psicologi, legali, insegnanti. Oltre ad essere impegnate nella realizzazione delle attività associative queste figure professionali offrono le loro competenze per la formazione e la supervisione degli altri volontari.

45) Valorizzazione del percorso formativo

Accordi con enti terziL’Ente Upter Sport (Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council) riconoscerà e certificherà le competenze acquisibili, rilasciando ai volontari in servizio civile l’attestato professionale IRC (ai sensi dell’art. 1, c. 2 bis della Legge 3 aprile 2001, n. 120, e successive modifiche) di “Esecutore BLSD”, il cui valore legale è riconosciuto e disciplinato dall’art. 1 della Legge 3 aprile 2001, n. 120 e successive modifiche.

Metacompetenze - Empowerment - FormazioneIl percorso formativo previsto per i volontari in servizio civile garantirà loro l’acquisizione di capacità relazionali per interagire e rapportarsi con gli utenti, adeguate

Page 67:  · Web viewSERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE Ente proponente il progetto:

tecniche di animazione sociale nonché esperienze di lavoro di gruppo, di equipe e di sostegno psicologico utilizzabili in aree professionali rivolte alla persona.I volontari apprenderanno, inoltre, conoscenze circa la programmazione e la progettazione imparando ad interagire con vari soggetti istituzionali.L’acquisizione delle suddette competenze avverrà nell’ottica di una strategia di rafforzamento di capacità e attitudini dei volontari che si esplicherà attraverso i moduli formativi specifici (cfr. voce 41) e la concreta partecipazione alle attività del progetto.Al fine di favorire lo sviluppo di metacompetenze, sono previsti un modulo di nozioni informatiche (Word Processor; Internet e Posta elettronica; alcune funzioni del pacchetto Office) e un modulo di Primo Soccorso e di esecutore BLSD (Nozioni di Primo soccorso, Rianimazione cardio-polmonare e defibrillazione precoce), riconosciuti e certificati da enti terzi come da accordi acclusi al progetto. All’interno del modulo di nozioni informatiche è prevista l’introduzione di metodologie formative innovative quali l’ e-learning (cfr. punto 40).

46) Eventuali collegamenti con il mondo del lavoro

Bilancio delle competenze

Attuatore: IAL – Istituto per la formazione professionale di Roma e Lazio.L’Istituto in questione svolge l’attività di bilancio di competenze in quanto accreditato presso la Regione Lazio per lo svolgimento di attività di Orientamento. L’accreditamento è stato riconosciuto allo IAL con DGR n. 1510 del 21/11/2002 con codice di accreditamento 0071IL-6.

DescrizioneAll’interno del presente progetto è stato previsto un percorso di bilancio delle competenze, finalizzato alla definizione di un profilo individuale che consenta, coerentemente con il contesto e con le risorse individuate, una personalizzazione del percorso.A questo scopo verranno realizzati interventi strutturati di gruppo che aiutino il singolo beneficiario a definire con precisione le proprie capacità, competenze e aspirazioni professionali.Le sintesi di questi interventi verranno utilizzati per la personalizzazione dei successivi percorsi formativi.

Obiettivi dell’azione di bilancio delle competenzeL’obiettivo generale di quest’azione è quello di produrre un documento di sintesi che consenta ai docenti di personalizzare gli interventi in base alle specifiche caratteristiche dei destinatari.Per raggiungere l’obiettivo generale saranno perseguiti i seguenti obiettivi operativi: Condividere con i destinatari gli obiettivi del percorso di bilancio; Identificare competenze e potenzialità che il destinatario può investire nella

elaborazione/realizzazione di un progetto professionale; Identificare fabbisogni formativi individuali sia manifesti che latenti;

Struttura dell’interventoOgnuna delle azioni di bilancio si svolgerà nell’arco di mezza giornata e verrà rivolta a

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piccoli gruppi ( 6 persone circa) secondo la seguente articolazione: Fase Preliminare Fase Investigativa Fase Conclusiva

Nel dettaglio ogni fase sarà così realizzata.Fase preliminare con:

Esposizione degli obiettivi e delle attività della valutazione delle competenze e sua funzione nell’ambito del progetto nel suo insieme;

Attivazione e motivazione dei destinatariFase investigativa con Questionario in plenaria al fine di:

Identificare i bisogni individuali; Ricostruire l’itinerario scolastico, professionale e personale; Individuare i contenuti delle attività e delle competenze utilizzate nella vita e

valutazione del grado di possesso; Individuare competenze specifiche utilizzate all’interno dell’impresa di

appartenenza Individuare gli interessi, i valori, le aspirazioni e i principali fattori di motivazione; Individuare informazioni sull’ambiente socio-professionale ed economico, per

poter prefigurare percorsi realistici di sviluppo e cambiamentoFase conclusiva con analisi individuale degli elementi raccolti e l’individuazione delle possibilità di evoluzione professionale.

Accordi per il riconoscimento delle competenze Fusilla srl, società attivamente impegnata nel campo della progettazione e realizzazione di nuovi strumenti tecnologici di comunicazione e nella formazione informatica professionale, riconosce ai fini curricolari il valore dell’esperienza realizzato dai volontari impegnati nei progetti di servizio civile di Spes- Associazione Promozione e Solidarietà.

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Data

Il Progettista

Il Responsabile legale dell’ente/

Il Responsabile del Servizio civile nazionale

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