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1 Istituto Comprensivo “MATTEO RICCI" Roma PTOF A.S.2016 /19

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Istituto Comprensivo “MATTEO RICCI" Roma

PTOF

A.S.2016/19

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INTRODUZIONEVision e Mission…………………………………………………………………………pag.3Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico………………………………………………pag.4

Analisi del contesto e dei bisogni del territorio……………………………………......pag.12 Relazioni con il territorio……………………………………………………………….pag.13 Attività di rete…………………………………………………………………………...pag.13 Presentazione della scuola………………………………………………………………pag.15

ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA Piano curricolare……………………………………………………………………… .pag.16 Flessibilità……………………………………………………………………………… .pag.27 Strategie didattiche……………………………………………………………………. .pag.29 Comunicazioni scuola-famiglia e dematerializzazione………………………………..pag.30 Regolamento d’Istituto e di disciplina………………………………………………….pag.31 Criteri iscrizioni classi prime…………………………………………………………...pag.46

RISORSE UMANE E MATERIALI Organigramma del personale e dei Dipartimenti……………………………………..pag.47 Organico potenziato……………………………………………………………………..pag.49 Spazi didattici e laboratori……………………………………………………………...pag.50 Organigramma della Sicurezza………………………………………………………...pag.51

OFFERTA FORMATIVA Progetti…………………………………………………………………………………..pag.50 Accoglienza/Continuità………………………………………………………………....pag.54 Orientamento e curricolo verticale…………………………………………………….pag.55 Sostegno didattico, potenziamento……………………………………………………..pag.55 PDP……………………………………………………………………………………….pag.57 Certificazione delle competenze………………………………………………………..pag 64 Valutazione……………………………………………………………………………....pag.66 FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO Aggiornamento docenti……………………………………………………………….... pag 67

SICUREZZA Applicazione del D.Lgs.81/2008………………………………………………………...pag.68

PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE L’applicazione del PNSD………………………………………………………………..pag.70

MONITORAGGIO DEL PTOF Il monitoraggio…………………………………………………………………………...pag 71

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Ministero dell’Istruzione, dell’Università’ e della Ricerca

ISTITUTO COMPRENSIVO “MATTEO RICCI” – RMIC8BY00L

Via Cina, 4 – 00144 Roma - Distretto Scolastico 20° CF 97389090586 – Municipio IX

Tel. 06/5298735 - Fax 06/5293200 - E-Mail [email protected] Sito: www.icmatteoricci.gov.it

Prot. n. 4287

Roma, 26.10.2015

ATTO DI INDIRIZZO RIGUARDANTE LA DEFINIZIONE E LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNIO 2016/2017, 2017/2018 E 2018/2019

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

VISTO il T.U. delle norme sull’istruzione D.Lgs n. 297/1994;

VISTA la Legge n. 59 del 1997, che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche e la dirigenza scolastica;

VISTO il DPR n. 275/1999, che disciplina l’autonomia scolastica;

VISTO l’art.3 del DPR n. 275/1999, come novellato dall’art. 1 comma 14 della Legge 107/2015;

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VISTO il D.Lgs n. 165 del 2001 e successive modifiche ed integrazioni;

VISTO il D.Lgs n. 150/2009 sulla dirigenza scolastica e successive modifiche e integrazioni;

VISTA la Legge n. 107/2015 con le modifiche introdotte dalla previgente normativa,

EMANA IL SEGUENTE ATTO DI INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI FINALIZZATO ALLA REDAZIONE DEL PTOF PER IL

TRIENNIO 2016-2019

Considerato che:

- le indicazioni per la redazione dell’aggiornamento annuale del Piano dell’Offerta formativa, a.s. 2015/2016, formulate tenendo conto degli esiti del Rapporto di

autovalutazione e sulla base delle linee di indirizzo del Consiglio di Istituto, costituiscono il punto di partenza del presente atto di indirizzo;

- il Collegio dei Docenti è chiamato a redigere il Piano dell’Offerta formativa, che con la legge 107/2015 diviene triennale a partire dall’a.s.2016 e sino al 2019 ed è soggetto a valutazione degli obiettivi in esso inseriti;

- il Piano dell’offerta formativa triennale deve comprendere le opzioni metodologiche, le linee di sviluppo didattico-educativo, le opzioni di formazione e aggiornamento del personale docente e ata, il fabbisogno di organico funzionale dell’autonomia;

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- per una buona gestione e per una concreta ed effettiva realizzazione del PTOF è necessario l’apporto di ogni componente della comunità scolastica;

- il Piano dell’offerta formativa triennale è predisposto dal Collegio dei Docenti e successivamente approvato dal Consiglio di Istituto (Legge 107/2015);

vengono emanati i seguenti indirizzi per le attività della scuola e per le scelte di gestione e di amministrazione relativi alla redazione del PTOF.

1. Finalità dell’Istituto

La finalità del PTOF è espressa in continuità con la finalità da sempre perseguita dall’Istituto di promuovere lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione italiana.

Le linee di indirizzo del PTOF verranno articolate nei seguenti punti, ritenuti prioritari in rapporto al contesto e alle risorse:

1. Promuovere il successo formativo di ogni alunno;

2. Promuovere le competenze chiave e di cittadinanza;

3. Favorire l’inclusione di tutti gli alunni;

4. Favorire l’integrazione col territorio.

Il Piano triennale dell’Offerta Formativa dovrà essere fondato su un percorso unitario, basato sui seguenti principi pedagogici, condivisi da tutti gli operatori scolastici – dirigente, docenti, personale amministrativo, collaboratori scolastici – e da tutti coloro che a vario titolo assumono la responsabilità dell’azione educativa e nell’erogazione del servizio scolastico:

a. rispetto dell’unicità della persona: la scuola mette al centro della propria attenzione l’alunno sostenendone la crescita e motivandone l’impegno allo studio;

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b. imparzialità nell’erogazione del servizio;

c. continuità dell’azione educativa;

d. qualità dell’azione didattica;

e. collegialità.

2. Attività della scuola

Il PTOF deve prevedere i seguenti punti:

- Azioni sia didattiche che di aggiornamento, che superino la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e che siano finalizzate all’acquisizione delle competenze disciplinari, le competenze chiave e quelle trasversali di cittadinanza;

- Interventi per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione delle eccellenze;

- Interventi per monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione precoce di casi potenziali BES e di dispersione scolastica);

- Impegno a predisporre e ad attuare scrupolosamente i Piani didattici personalizzati rivolti agli alunni BES, condividendoli con i genitori;

- Interventi di accoglienza degli alunni di cittadinanza non italiana e attivazione di percorsi personalizzati per favorire l’apprendimento della lingua italiana per la comunicazione e per lo studio garantendo la possibilità del successo formativo;

- Linee metodologiche didattiche centrate sugli alunni, che prevedano anche attività di tipo laboratoriale e l’utilizzo di metodologie adeguate sia al miglioramento degli apprendimenti (recupero e potenziamento) sia allo sviluppo delle competenze sociali, come il metodo cooperativo;

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- Verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione, correzione, miglioramento dell’offerta formativa e del curricolo ;

- Azioni progettuali che consentano, nel triennio, il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento indicati nel RAV ed inseriti nel Piano di miglioramento, che diventa parte intergrante del PTOF;

- Individuazione delle aree di intervento didattico e/o organizzativo che potrebbero essere strutturate con successo o essere implementate attraverso l’utilizzo dell’organico potenziato;

- Azioni di formazione - aggiornamento rivolte al personale docente e ATA, finalizzate alla valorizzazione delle loro professionalità e alla efficacia dell’azione educativa;

- Autovalutazione;

- Azioni di arricchimento delle funzioni dell’ Istituto come C.T.S., Centro Territoriale di Supporto ad alunni BES;

- Azioni relative al Piano Nazionale Digitale;

- Azioni di formazione di Primo Soccorso rivolte agli alunni di III^ della Sc. Sec. di 1^grado.

3. Scelte di gestione e di amministrazione

L’Istituzione scolastica, articolata nella componete docente e dei servizi generali ed amministrativi, è caratterizzata dalla gestione unitaria garantita dal Dirigente Scolastico.

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Tutte le azioni della scuola, sia di tipo didattico – educativo sia amministrativo, concorrono alla realizzazione di un’offerta formativa di qualità, ampia e significativa. L’Istituto pone gli alunni al centro della propria attenzione educativa, affinando i percorsi didattici e implementando l’efficacia delle proprie modalità di organizzazione.

La scuola mira a soddisfare le esigenze delle famiglie e dell’utenza, anche attraverso:

- La valorizzazione di tutte le risorse umane, professionali e strumentali disponibili;

- La valorizzazione delle potenzialità positive espresse dal territorio;

- La collaborazione con il territorio. Le famiglie, il Comitato dei Genitori, il IX Municipio, i Centri Sportivi Municipali, le Associazioni come l’Algarve, la Didakta, la Roma 12 e vari organismi di natura pubblica e privata.

Per quanto riguarda le pratiche gestionali ed organizzative, l’Istituto opera avendo come riferimento i criteri di efficacia ed efficienza.

Per perseguire le priorità individuate e migliorare la qualità dell’offerta formativa, la scuola realizza le seguenti azioni:

- la funzionale e flessibile organizzazione del lavoro di tutte le unità di personale, sia docente sia ATA;

- il monitoraggio dei processi e delle procedure in uso, finalizzati al miglioramento e al superamento delle eventuali criticità;

- la valorizzazione del personale ;

- la condivisione delle scelte nel rispetto delle competenza degli OO.CC., e degli spazi offerti dalla Contrattazione integrativa di istituto;

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- l’ascolto costante per interpretare e rispondere in modo efficace alle esigenze dell’utenza;

- la ricerca di migliori modalità di comunicazione con le famiglie;

- il reperimento di risorse economiche e strumentali adeguate per mantenere gli standard del servizio e sin qui assicurati e implementarli anche reperendo fonti di finanziamento nuove e diverse da quelle ministeriali, con particolare riferimento ai Fondi Europei.

Il PTOF dovrà pertanto includere:

- l’offerta formativa,

- il curricolo;

- le attività progettuali;

- il piano di formazione del personale;

- il fabbisogno di infrastrutture e attrezzature materiali;

- il piano di miglioramento;

- i regolamenti;

- e quanto previsto dalla legge n.107/2015 al comma 7 dalla lettera a) alla lettera s); al comma 10; al comma 56.

Conclusioni

Quanto espresso nel PTOF costituirà la motivazione per:

1. L’individuazione del fabbisogno di posti, sia di tipo comune sia di sostegno;

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2. La selezione delle aree di utilizzo dell’organico potenziato e l’individuazione del fabbisogno di posti ad esso relativo;

3. L’individuazione del fabbisogno di posti per il personale Ausiliario, tecnico e Amministrativo.

4. I dati relativi alle esigenze di personale, opportunamente calcolati in base alle indicazioni che verranno fornite dall’Amm.ne, saranno contenuti all’interno del documento.

Il Piano dell’Offerta Formativa triennale sarà pubblicato sul sito Web dell’istituto, www.icmatteoricci.gov.it.

Il Dirigente Scolastico(Prof.ssa Viviana Ranucci)

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Analisi del contesto e dei bisogni del territorio di riferimento

L’I.C. ”Matteo Ricci” sorge nei quartieri Torrino/Decima ed è costituito da zone urbanistiche nelle quali convivono realtà sociali vecchie e nuove da cui emergono bisogni formativi diversificati.

Il territorio associa alla struttura residenziale, una rete di edifici destinati al terziario avanzato, attività varie di commercio e centri commerciali.

La struttura dei servizi è alquanto eterogenea; buono è il numero di strutture sanitarie pubbliche e private.

Sono presenti impianti sportivi e ricreativi che attirano un bacino di utenza molto vasto.

La rete dei trasporti pubblici mette in collegamento le zone più esterne della periferia di Roma, con il centro.

Rilevazione dei dati socio demografici del bacino d'utenza

Questa rilevazione utilizza i dati di un' indagine svolta dalla Regione Lazio in collaborazione con il Comune di Roma. I dati presi in considerazione riguardano i quartieri: Torrino – Tor di Valle ed EUR. Il periodo di riferimento è il quinquennio 2001/2005.

Gli indicatori presi in considerazione sono i seguenti:

- Distribuzione dello stato civile

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- Composizione delle famiglie

- Distribuzione dell'età e indice di vecchiaia

- Indice di dipendenza

- Livello di istruzione

- Indice di occupazione e indicatore socio economico

- Presenza di stranieri

I quartieri Torrino ed EUR, contano complessivamente circa 45000 abitanti. Pur essendo limitrofi essi possiedono delle caratteristiche demografiche diverse: infatti nel quartiere EUR la percentuale di ultrasessantacinquenni risulta più alta di diversi punti, mentre al contrario nel quartiere Torrino risultano essere più numerose le fasce d'età comprese tra gli zero e i 64 anni. Ciò ricade anche sulla composizione delle famiglie, infatti la popolazione di vedovi/e nel quartiere del Torrino è di circa la metà rispetto all'EUR.

Dai dati esaminati risulta anche che la percentuale complessiva di separati e divorziati dei quartieri Eur e Torrino-Tor di Valle è superiore rispetto alla media della città. Ciò è confermato dal dato riguardante le famiglie monogenitoriali, che risultano essere più numerose rispetto ad altre zone di Roma. Risulta tuttavia elevato (solo nel quartiere Torrino) anche il numero di famiglie con più di cinque componenti, dato che fa pensare alla presenza di famiglie allargate. Un altro indicatore che ha una certa rilevanza economica e sociale è l'indice di dipendenza. Le persone che per ragioni demografiche sono dipendenti (anziani e giovanissimi) si rapportano alla parte di popolazione che presumibilmente dovrebbe sostenerli con la sua attività. A Roma l’indice di dipendenza è 46,7 L'EUR (66,1) è uno dei quartieri con il più alto tasso di dipendenza. Dal confronto con altri dati demografici è ipotizzabile che il tasso di dipendenza dell'EUR sia dovuto all'alta percentuale di anziani. La presenza dell'anziano in casa può risultare anche una risorsa (se in buona salute) in quanto aiuta nella gestione dei minori. Nella zona di Torrino il tasso di dipendenza è più basso della media, ciò può significare un'alta presenza di famiglie giovani, senza aiuto, che hanno bisogno dei servizi offerti dalla scuola o dalla comunità per la gestione dei figli. Sul piano dell'occupazione, del livello socio-economico e del tasso di istruzione la popolazione residente nel bacino d'utenza della ns scuola si colloca su livelli medio-alti, un dato interessante riguarda l'EUR, quartiere che possiede una media di laureati molto alta rispetto alla città, ma anche un rilevante tasso di non conseguimento dell'obbligo scolastico. Per

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quanto riguarda la presenza di stranieri, essa risulta più alta all'EUR rispetto che al Torrino. La composizione prevalentemente femminile fa supporre che siano persone addette alla cura degli anziani. Ricorrendo anche alla “memoria storica” della frequenza degli alunni nel nostro istituto, possiamo dichiarare che la percentuale maggiore risulta essere dell'Europa dell'Est e dell'America Latina. Attualmente la presenza di stranieri nel nostro Istituto ( come anche nel quartiere Torrino ) è minima, ma c'è da annotare che questo è un quartiere in evoluzione e che potrebbe assistere a cambiamenti nel prossimo futuro.

RELAZIONI CON IL TERRITORIO

IL COLLEGIO DOCENTI RICONOSCE TUTTE LE INIZIATIVE PROGETTUALI PROMOSSE DALLE ISTITUZIONI DEL TERRITORIO LOCALE, NAZIONALE, INTERNAZIONALE, NELL’ OTTICA “GLOCAL” DELLE PIU’ RECENTI TEORIE SOCIALI E PEDAGOGICHE. Inoltre, l’Istituzione Scolastica opera in stretto contatto con le altre scuole del territorio e si rivolge in particolare agli Istituti secondari per garantire agli alunni un percorso formativo in continuità e per prevenire fenomeni d’abbandono e ripetenze imputabili, talvolta, a difficoltà nel passaggio tra i diversi ordini di scuola. La Commissione Continuità programma, da anni, incontri con: • le scuole del territorio per facilitare l’inserimento degli alunni nelle classi prime, per avere uno scambio di esperienze tra docenti, per partecipare a progetti comuni; • le Scuole Secondarie Superiori per favorire la conoscenza delle offerte formative delle Istituzioni Scolastiche del territorio, per monitorare la validità dell’azione formativa e orientativa.

Dematerializzazione dei servizi.

Dotazione tecnologica dei laboratori e delle biblioteche.

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L’intento di questa azione è mettere al centro la didattica laboratoriale come punto di incontro tra sapere e saper fare ,prevedendo una figura di animatore digitale.

La scuola prevede un corso di Pronto Soccorso per gli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria.

La scuola, nel rispetto di quanto previsto dalla Legge 107, ha individuato i seguenti obiettivi nel Rav:

Implementazione contenuti sito istituzionale tramite il Progetto Segreteria digitale e servizio e-mail utenza.

Curricolo progettazione-valutazione: ulteriore consolidamento della condivisione di percorsi didattici tramite maggiore monitoraggio di modalità e prove di verifica comuni.

Curricolo verticale condiviso tra i vari ordini di scuola nel profilo dello studente al termine del primo ciclo

Ridefinire i livelli per la certificazione delle competenze al termine della scuola Primaria e Secondaria in continuità.

Implementazione software dedicato ai BES

Attività di Rete

tirocinio per il conseguimento del titolo accademico utile all'insegnamento nelle scuole del Primo Ciclo di Istruzione (Infanzia, Primaria, Secondaria).

La scuola gestisce autonomamente il servizio mensa , in raccordo con il IX Municipio, anche per gli aspetti amministrativo/contabili e di vigilanza relativi alla Scuola dell'Infanzia comunale paritaria "Giardino d'Europa".

Piano nazionale scuola digitale. La scuola punta ad introdurre nuove tecnologie per diffondere: L'IC "Matteo Ricci" partecipa, inoltre, alla Rete di Scuole "Scuoleinsieme" che raggruppa la quasi totalità delle scuole del IX Municipio (20° distretto scolastico) con le sue varie attività di formazione per il personale, formazione per i DS, GLID (Gruppo di Lavoro Interistituzionale sulla Disabilità) e vari altri progetti che si presentano annualmente.

E' Scuola Capofila per il coordinamento dei Revisori dei Conti del proprio ambito territoriale.

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La scuola è stata riconosciuta Centro Territoriale per l'Inclusione degli alunni BES dall'USR Lazio a partire dall'a.s. 2013/14.

La scuola è capofila del progetto di Rete Curricolo verticale con il Liceo Scientifico “Aristotele”

La scuola collabora a varie iniziative promosse sia dal IX Municipio sia dal Comitato di Quartiere sia del Torrino sia di Mezzocammino.

La scuola collabora con la Consulta della Cultura del IX Municipio.

La scuola collabora con la Consulta della Disabilità del IX Municipio.

La scuola è sede TFA - Tirocinio Formativo Attivo , servizio rivolto agli studenti universitari che debbono adempiere all'obbligo dell'attività di

apprendimento permanente.L’Istituto ha conseguito la certificazione dell’AID “Scuola Dislessia Amica”.

PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA L’Istituto Comprensivo “Matteo Ricci” è costituito dalle seguenti sedi:

• sede via Cina (Scuola dell’Infanzia con 4 sezioni) e Scuola Primaria (con 14 classi);

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• sede via Sansotta (Scuola dell’Infanzia con 4 sezioni);

• sede L.go Albacini (Scuola Primaria) "Sergio Bonelli"

• sede viale C. Sabatini (Scuola Secondaria di I grado con tre sezioni).

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SCUOLA DELL’INFANZIA IL CURRICOLO E LE MODALITÀ ORGANIZZATIVE

L’attuale modello organizzativo della Scuola dell’Infanzia è strutturato su 40 ore settimanali, con servizio mensa autogestito. Le sezioni operano dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 16.00 con servizio mensa. E’, altresì, possibile usufruire del servizio di pre e post scuola, a pagamento, gestito da Associazione "Algarve", associazione esterna alla scuola ben nota e radicata da anni nel territorio, e su richiesta specifica dei genitori che offre varie attività ludico-sportive e di approfondimento della lingua inglese. Per ciascuna sezione si alternano due insegnanti che operano in compresenza dalle ore 11.00 alle ore 13.00. E’ previsto, per un’ora e trenta minuti settimanali, l’insegnamento della religione cattolica; per chi intende non avvalersene è garantita un’attività alternativa. Qualora vi siano bambini con disabilità certificata è previsto il

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docente di sostegno e a supporto, ove necessario, il personale AEC, messo a disposizione dal IX Municipio. Ogni anno l'Istituto accoglie i “nuovi” bambini di tre anni, ma favorisce anche il rientro per i grandi, coinvolgendo le sfere più profonde dell’emotività e dell’affettività. E’ un evento atteso e carico di aspettative, di consapevolezza e significato ma anche di ansie per il distacco. Proprio per questo i docenti dedicano molta cura e attenzione al tempo dell’accoglienza, prevedendo percorsi in grado di accettare valorizzare le individualità di ogni bambino. I primi giorni di scuola, rappresentano un momento molto delicato per i bambini, soprattutto per quelli piccoli, che si trovano a contatto con un ambiente nuovo, caratterizzato da spazi, tempi e regole diverse da quelli di casa o del nido. Fondamentale è la compresenza delle due insegnanti di sezioni, per garantire il benessere dei bambini nuovi e l’ambientamento dei bambini già frequentanti che si trovano a dover ristabilire relazioni, comportamenti e azioni diverse da quelle vissute durante la lunga pausa estiva. Per i bambini di tre anni nuovi iscritti si adotta un orario flessibile e individualizzato, a partire dalla frequenza di due ore, dalle ore 9.00 alle ore 11.00, fino alla capacità di accettare il tempo lungo secondo le scansioni della giornata scolastica. Per i bambini di 4 e 5 anni l’orario è dalle ore 8.00 alle ore 14.00 per le prime due settimane, dopo prolungheranno l’orario fino alle ore 16.00. Dalla terza settimana, i bambini di tre anni iniziano ad allungare la permanenza a scuola dalle ore 8.00 alle ore 16.00, fermo restando l’orario flessibile d’uscita anticipata alle ore 13.00. Per l'a.s. 2015/16 tale disponibilità si prolungherà fino al giorno 14 ottobre 2015. Competenze anni 3: Conoscere i nomi dei compagni Conoscere gli spazi della scuola Conoscere le insegnanti di sezione gli adulti presenti nella scuola

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Competenze anni 4: Attivare schemi di individuazione e orientamento dello spazio fisico del’aula e riconoscere gli adulti di sezione come punti di riferimento Conoscere gli spazi della scuola e orientarsi con adeguata disinvoltura Competenze anni 5: Consolidare un rapporto positivo con i compagni e le insegnanti Percepire la scuola come luogo di nuove esperienze Partecipare e cooperare ad attività e giochi di gruppo Metodologia: Attività in giardino. Giochi di movimento Canzoni mimate Ascolto di favole e lettura di immagini Disegno libero Attività di pittura con pennelli, forme, spugne ecc. Attività di manipolazione, di ritaglio, di collage con materiali vari Giochi liberi con costruzioni, plastilina ecc. Organizzazione scolastica Mese di SETTEMBRE solo per i nuovi iscritti Prima dell’inizio della scuola si prevede un’assemblea con tutti i genitori dei bambini/e nuovi iscritti per informarli sull’organizzazione della scuola dell’infanzia e le modalità del Progetto Accoglienza, per poi incontrarsi con le docenti delle sezioni di appartenenza. 1^ settimana e 2^ settimana I bambini di 4 e 5 anni già frequentanti osserveranno l’orario dalle ore 8.00 alle ore 14.00 I bambini di 3 anni permarranno a scuola dalle ore 9.00 alle ore 11.00. In questa fase, relativa la prima settimana, i genitori resteranno con i propri figli il tempo necessario affinche’ i bambini/e si inseriscano. I tempi potranno essere allungati in base ai bisogni dei bambini nelle settimane successive. Dopo le prime due settimane d’accoglienza l’orario scolastico sarà : Entrata: 8.00 - 9.00 Uscita: 15.45 - 1600

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Orario docenti di tutte le sezioni:

1 turno Mattina 8.00 – 13.00

2 turno Pomeriggio 9.00 – 14.00

Inoltre, all’interno del curricolo obbligatorio degli alunni, le docenti di Scuola dell’Infanzia intendono offrire più opportunità di integrazione, utilizzando anche laboratori che chiamano in causa linguaggi alternativi come il mimico-gestuale.

La finalità trasversale del progetto è quella di dare ai bambini, dai 3 ai 5 anni, i migliori strumenti per educare alla pace, alla tolleranza e alla valorizzazione della diversità e dei contesti ambientali. Nel corso dell’anno scolastico vengono contattate Associazioni Culturali esterne al fine di realizzare spettacoli inerenti le feste tradizionali o eventi legati alle stagioni.

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SCUOLA PRIMARIA IL CURRICOLO E LE MODALITÀ ORGANIZZATIVE L’attuale modello organizzativo della Scuola Primaria è il tempo pieno, strutturato sulle 40 ore settimanali. Le classi della Scuola Primaria operano dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 16:30, con servizio mensa autogestito. Per le classi prime è prevista l’uscita anticipata alle ore 16:20; le classi seconde e terze escono alle 16:25; le quarte e le quinte alle 16:30. Le uscite in orario diversificato permettono un più regolare ed agevole deflusso degli alunni nel cortile antistante l’edificio scolastico. E’, altresì, possibile usufruire del servizio di pre e post scuola, a pagamento, gestito da Associazione "Algarve", associazione esterna alla scuola ben nota e radicata da anni nel territorio, e su richiesta specifica dei genitori che offre varie attività ludico-sportive e di approfondimento della lingua inglese. Vi è, inoltre, la possibilità di attivare classi a tempo normale con potenziamento della progettualità didattica nelle ore pomeridiane, a cura di associazioni esterne. L’anno scolastico si articola in due periodi quadrimestrali. Come previsto dalla recente normativa, l’organizzazione didattica sarà basata anche su modelli che prevedono un maestro prevalente di riferimento. Su ciascuna classe operano più insegnanti: per l’area linguistico-artistico-espressiva e per l’area matematico-scientifico-tecnologica. Le tre educazioni, al suono e alla musica, all’immagine e motoria, sono ripartite tra le insegnanti in base alla disponibilità e alle competenze. Per rispondere alle esigenze delle famiglie, la scuola ha recepito la quasi totalità delle iscrizioni a tempo pieno. Esiste, inoltre, la possibilità di avvalersi di un servizio pre e post – scuola, a pagamento, gestito autonomamente dell'ASD Algarve esterna alla scuola, molto nota e accreditata da anni nel territorio, e su richiesta specifica dei genitori. È previsto l’insegnamento della religione cattolica; per chi intende non avvalersene è garantita un’attività alternativa. Si assicura un insegnante di sostegno per supportare le classi in cui è inserito un alunno diversamente abile.

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E’ inoltre fornito dal IX Municipio personale AEC per l’assistenza nei casi di gravi disabilità, iperattività o scarsa autonomia. Il monte ore delle discipline è così suddiviso: (tempo normale) ( tempo pieno) ITALIANO 8 11 STORIA 2 4 GEOGRAFIA 2 2 SCIENZE 2 2 MATEMATICA 6 9

INGLESE 1 in classe I 2 in classe II 3 nelle classi III, IV, V

MOTORIA 1 2 IMMAGINE 1 2

MUSICA 1 2 RELIGIONE 2 2

L’intervento progettuale trasversale alle discipline dei docenti di Scuola Primaria interessa le “tematiche INTERCULTURALI, AMBIENTALI E RELATIVE ALLA SICUREZZA”. Sono previsti, inoltre, percorsi di recupero didattico- disciplinare, potenziamento e attività di laboratori espressivi e attività sportive.

Gli interventi scaturiscono dall’esigenza di garantire la piena integrazione e la promozione del successo formativo di tutti gli alunni, sia sul piano del recupero strumentale sia su quello socio-relazionale, al fine di ridurre il disagio scolastico e di promuovere atteggiamenti di apprendimento cooperativo e di accettazione dell’altro.

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PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

All’inizio di ogni anno scolastico: • il Collegio dei Docenti elabora il Piano dell’Offerta Formativa predispone la programmazione delle materie curricolari per classi parallele, redige i progetti atti a migliorare il percorso formativo, sceglie le attività extracurricolari tra le varie proposte, elegge le commissioni che assicurano lo svolgimento degli adempimenti necessari al buon funzionamento della scuola. • Durante la prima assemblea di classe gli insegnanti illustrano ai genitori la programmazione didattica e le proposte di attività aggiuntive: progetti, gite, viaggi di istruzione, mostre, manifestazioni, attività che diversificano e ottimizzano l’Offerta Formativa. • Il Piano dell’Offerta Formativa, passa all’esame del Consiglio di Istituto che l’adotta e delibera per quanto di competenza. • Durante l’anno scolastico gli insegnanti lavorano in modo conforme a quanto deliberato, adeguando azioni e contenuti alle esigenze di ogni classe.

• Nelle riunioni settimanali di programmazione i docenti organizzano in modo dettagliato l’attività didattica, apportando variazioni o integrazioni in base ai risultati.

VALUTAZIONE DEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO

In sede di Interclasse i docenti concordano prove di verifica riferite agli obiettivi previsti nella programmazione educativa e didattica. L’analisi e la valutazione, nei casi di recupero e disagio scolastico, vengono effettuate dai docenti del team e dall’Interclasse, con il supporto degli insegnanti specializzati, per predisporre il percorso educativo più idoneo ad ogni singolo alunno.

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

IL CURRICOLO E LE MODALITÀ ORGANIZZATIVE L’anno scolastico si articola in due periodi quadrimestrali. L’attività didattica è distribuita su un'unità oraria di 60 minuti. L’Istituzione scolastica ha adottato per le classi della Scuola Secondaria di primo grado un modulo orario così concepito: tempo scuola di 30 ore settimanali su cinque giorni (entrata h 8.00, uscita h 14.00).

Definizione del prospetto orario settimanale

5 giorni Sabato libero Entrata ore 8,00 Intervallo1 ore 9,50-10,00 Intervallo2 ore 11,50-12,00 Uscita ore 14,00

Si prevede di formare una nuova sezione a tempo prolungato, su richiesta dei genitori, funzionante su 38 ore settimanali, così articolato:lunedì,martedì,mercoledì dalle 8.00 alle 16.00Giovedì,venerdì dalle 8.00 alle 15.00(mensa dalle 14.00 alle 15.00)

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Il curricolo didattico di 30 ore Discipline

monte ore

ITALIANO 6 h STORIA E GEOGRAFIA 4 h MATEMATICA 4 h SCIENZE 2 h TECNOLOGIA 2 h ARTE E IMMAGINE 2 h MUSICA 2 h SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 h LINGUA INGLESE 3 h LINGUA SPAGNOLA 2 h RELIGIONE 1 h

Il raggiungimento delle mete formative prevede un piano delle attività elaborato dal Collegio dei Docenti che si articola in: curricolo didattico di base di 30 ore che prevede attività disciplinari per l’acquisizione dei saperi di base attraverso lo studio delle singole discipline e sulla base di criteri di flessibilità anche con attività di arricchimento dell’Offerta Formativa nell'orario curriculare;

ampliamento dell’Offerta Formativa attraverso progetti disciplinari o multidisciplinari, svolti in orario extracurricolare sulla base delle scelte degli insegnanti e del Collegio Docenti, tenuto conto delle esigenze educativo- didattiche rilevate. Per alcuni progetti è previsto l’intervento di operatori esterni; attività integrative svolte in orario curricolare o extracurriculare, che contribuiranno ad ampliare il bagaglio culturale degli alunni: partecipazione a concorsi e gare, mostre e manifestazioni teatrali, visite guidate, viaggi d’istruzione, coerenti con l’itinerario didattico ed educativo.

L’intervento progettuale “Tematiche INTERCULTURALI, AMBIENTALI E RELATIVE ALLA SICUREZZA” dei docenti di Scuola Secondaria di I grado è in continuità con il percorso progettuale dei docenti di Scuola Primaria e dell'Infanzia.

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FlessibilitàLa Scuola ha carattere principalmente formativo e tali sono i suoi obiettivi, quindi mira a promuovere la formazione della capacità di utilizzare le conoscenze nonché a stimolare atteggiamenti positivi e costruttivi tesi a soddisfare il bisogno di conoscere, crescere, formarsi, realizzarsi. Nel Rapporto finale del programma di ricerca interdisciplinare dell’OCSE 2003 (Definition and Selection of Key Competencies ) la competenza da sviluppare nell’arco dell’intero percorso formativo viene definita come la capacità di rispondere a esigenze individuali e sociali, di svolgere efficacemente un’attività o un compito avvalendosi di abilità, non solo cognitive ma anche riguardanti le attitudini, le motivazioni,i valori, le emozioni. Il Rapporto prevede una serie di competenze essenziali raggruppate in tre categorie:

1)AGIRE IN MODO AUTONOMO

Implica due caratteristiche: lo sviluppo dell’identità personale e l’esercizio dell’autonomia intesa come capacità di saper decidere , scegliere, agire in modo adeguato in un dato contesto.

2)SERVIRSI DI STRUMENTI IN MANIERA INTERATTIVA

La parola strumento indica gli strumenti cognitivi, sociali e fisici che permettono di utilizzare le conoscenze in maniera interattiva e interagire efficacemente con il proprio ambiente.

3)FUNZIONARE IN GRUPPI SOCIALMENTE ETEROGENEI

Questa categoria di competenze favorisce la strutturazione di relazioni sociali positive e costruttive anche con persone che non appartengono alla stessa storia e cultura. Il quadro fornito dalle competenze ritenute essenziali per la formazione dell’uomo e del cittadino, risponde alle esigenze poste dal mondo contemporaneo a tutte agenzie formative :

capacità di pianificare le attività; capacità di agire, operare scelte e assumere responsabilità; instaurare un rapporto interattivo con le conoscenze; sapersi relazionare in un gruppo in modo collaborativo e costruttivo. L’Istituto comprensivo “Matteo Ricci” si riconosce negli obiettivi formativi espressi dalla normativa vigente e li fa propri, ritenendo pertanto che la scuola debba mirare alla formazione integrale della persona, attraverso i seguenti obiettivi generali:

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promuovere processi formativi mirati al sapere e al saper fare; mirare all’orientamento di ciascuno e alla conquista della propria identità

personale (acquisizione di pensiero flessibile, conoscenza di sé ai fini delle scelte successive, conoscenza dell’ambiente per poter effettuare scelte realistiche, capacità di gestire l’errore per una crescita positiva);

educare alla convivenza e al rispetto dell’altro (rispetto delle regole, rispetto delle diversità, capacità di interagire con gli altri e con l’ambiente);

radicare conoscenze e abilità nel rispetto delle capacità di ciascuno, utilizzando modalità motivanti e ricche di senso;

mirare all’effettiva integrazione di tutti, valorizzare le varie forme di diversità come risorsa;

formare una mentalità democratica, aperta al dialogo e alla innovazione. Tali obiettivi generali sono:

elaborati e condivisi dal Collegio dei Docenti, tenuto conto delle esigenze e delle aspettative delle famiglie residenti nel territorio di riferimento;

interpretati, concertati e resi operativi dalla gestione del Dirigente Scolastico; convertiti in scelte inerenti all’organizzazione dell’azione didattica;

resi efficaci attraverso il coordinamento e la coerenza delle diverse attività;

sostenuti sul piano operativo, da un’equa, produttiva e completa distribuzione delle risorse disponibili.

SCELTE METODOLOGICHE E DIDATTICHE Gli insegnanti dell’Istituto Comprensivo ritengono che la qualità dell’insegnamento dipenda, in larga misura, dalle SCELTE METODOLOGICHE E DIDATTICHE. Pertanto ad esse dedicano particolare attenzione attingendo: 1. dai vari corsi di aggiornamento organizzati dall’Istituto e da Enti ed Istituzioni;

2. dal confronto e dalla collaborazione con i colleghi;

3. dai suggerimenti della pedagogia più recente.

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Tra le strategie metodologiche e didattiche verso cui il nostro Istituto è orientato ricordiamo:

a) Personalizzazione dell’apprendimento - insegnamento

Per alunni che necessitano di strategie didattiche differenziate mediante: progettazione personalizzata degli obiettivi specifici di apprendimento; utilizzo di momenti di compresenza degli insegnanti; valutazione formativa; collaborazione scuola-famiglia; collaborazione con le risorse educative del territorio. Per favorire una progettualità che risponda in modo mirato alle esigenze degli studenti con DSA ,viene adottato il PDP

b) Apprendimento per gruppi di livello, gruppi elettivi o di compito. Per favorire le relazioni e stimolare la collaborazione produttiva fra gli alunni, nella direzione di una costruzione sociale del sapere mediante:

strategie di lavoro di gruppo c) Valorizzazione dell’errore in senso formativo

Per cercare di considerare l’errore in modo diverso e cioè: come punto di partenza per nuovi apprendimenti senza mortificare l’alunno;

per orientare il recupero di abilità non ancora consolidate; per favorire strategie metacognitive (esplicitare e confrontare con gli altri la

strategia utilizzata).

d) Acquisizione di abilità di studio Per favorire l’acquisizione di un metodo di studio efficace gli alunni saranno stimolati e guidati ad acquisire :

capacità di comprensione globale e analitica dei contenuti studiati; capacità di analisi; capacità di sintesi; capacità di rielaborazione personale; capacità di memorizzazione; capacità di realizzare connessioni e collegamenti;

e) Dimensione “ludica” dell’insegnamento-apprendimento

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Per creare situazioni diversificate di apprendimento vicine al mondo degli alunni, alla loro esperienza e al loro modo di imparare (libera espressione delle proprie conoscenze, giochi didattici, drammatizzazione..).

f) Uso di sussidi e strumenti didattici – i laboratori Per favorire un apprendimento legato alla concretezza del “fare”, la didattica della scuola di base cerca di creare “laboratori” di esperienze, anche mediante l’uso delle tecnologie informatiche e di spazi strutturati, per differenziare le strategie didattiche in relazione ai diversi stili di apprendimento degli alunni (uso di videocassette, diapositive, lucidi, cd rom, blog didattici..)

Le attività di laboratorio (artistico, musicale, informatico, scientifico, tecnologico, linguistico e motorio), nella Scuola Primaria e nella Scuola Secondaria di Primo grado, offrono un importante contributo allo scopo di creare situazioni di apprendimento diversificate, atte a far nascere e sviluppare interessi personali e a favorire l’apprendimento.

RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

Per la SCUOLA DELL’INFANZIA per la SCUOLA PRIMARIA sono previsti: colloqui iniziali e in itinere durante l'anno con i genitori; un’assemblea con i genitori delle classi prime a settembre, prima

dell’inizio delle lezioni; nel corso dell’anno si effettuano momenti di informazione alle

famiglie sui processi educativi e di apprendimento di ciascun alunno (colloqui individuali o scheda informativa).

In febbraio e in giugno si tengono gli incontri individuali per la consegna del Documento di Valutazione. Gli insegnanti delle Scuole Primarie ricevono, su richiesta dei genitori, il pomeriggio in cui viene effettuata la Programmazione di Team. Si tengono inoltre due assemblee dei genitori, ad ottobre e marzo/maggio per: elezione dei rappresentanti dei genitori presentazione della Progettazione annuale didattica - educativa verifica dell’andamento didattico-disciplinare

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I Consigli di Interclasse con i genitori sono convocati tre volte durante l’anno scolastico (novembre, marzo, maggio). Per la SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO sono previste: un'assemblea di classe all’inizio dell’anno (ottobre) per:

a) elezione dei rappresentanti dei genitori; b) presentazione della situazione didattico-disciplinare delle classi:

c) la presentazione delle linee essenziali della pianificazione educativa e didattica.

Si ricevono i genitori in due momenti, a dicembre e ad aprile, per i colloqui.

Il Coordinatore incontra i genitori durante la consegna delle schede di valutazione (febbraio e giugno).

Inoltre ogni insegnante mette a disposizione due ore mensili e su specifica richiesta dei docenti o genitori, per i ricevimenti individuali.

Il Consiglio di Classe si riunisce otto volte l'anno di cui alcuni alla presenza dei rappresentanti eletti.

REGOLAMENTO D’ISTITUTOApprovato nell’a.s. 2010/11 e aggiornato con successive delibere ed integrazioni il 25/11/2014 Il presente documento disciplina i comportamenti richiesti per una corretta formazione culturale, morale e civile degli alunni, e in relazione a ciò informa l’utenza e il personale sulle norme cui devono attenersi L’Istituzione Scolastica ha la finalità di assicurare la crescita, la formazione e l’educazione dell’alunno nel rispetto di sé degli altri e dell’ambiente interno ed esterno alla scuola e alla progressiva acquisizione del senso di responsabilità. NORME GENERALI

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Art. 1 - DIRITTI E DOVERI DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI

Diritti delle studentesse e degli studenti Lo studente ha diritto ad una formazione che metta al centro la dignità e

l’identità della persona, che valorizzi la pluralità e lo scambio delle idee, che favorisca l’accoglienza, la solidarietà, il rispetto reciproco e il diritto alla riservatezza.

Lo studente ha diritto a un clima favorevole all’apprendimento e alle relazioni e può esprimere idee, pareri e interpretazioni personali motivando le proprie convinzioni, attraverso un rispettoso confronto con gli altri.

Lo studente e le famiglie hanno il diritto di essere informati sul progetto educativo, sul percorso didattico e sule norme che regolano la vita della scuola.

Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola e ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.

Lo studente ha diritto che le attività didattiche e formative curriculari siano organizzate secondo i tempi e modalità che tengono conto dei suoi ritmi di apprendimento e delle sue esigenze di vita.

Lo studente ha diritto al rispetto della propria identità culturale e religiosa. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all’accoglienza e all’integrazione intesa come convivenza civile nel rispetto delle proprie e altrui culture.

Lo studente ha diritto a svolgere la propria attività in un ambiente salubre, sicuro e decoroso.

Doveri delle studentesse e degli studenti Lo studente ha il dovere di frequentare regolarmente e di partecipare

attivamente alle lezioni, evitando comportamenti che arrechino disturbo. L’osservanza dell’orario e della puntualità sono indispensabili al regolare svolgimento delle lezioni.

Lo studente è tenuto a migliorare la propria formazione e ad assolvere regolarmente agli impegni di studio. I genitori devono sensibilizzare i propri figli verso gli impegni scolastici.

Lo studente condivide la responsabilità di rendere accogliente per tutti l’ambiente scolastico, favorendo un clima di solidarietà ed integrazione.

Nell’esercizio dei suoi diritti e nell’adempimento dei suoi doveri lo studente è tenuto a mantenere un comportamento rispettoso per sé e per gli altri con

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riferimento al linguaggio, all’abbigliamento, ai gesti e agli atteggiamenti. Lo studente deve aver cura dell’edificio, degli spazi comuni, dell’attrezzatura e del materiale didattico personale, della scuola e dei compagni Art.2 - INGRESSO L’ingresso degli alunni avviene 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni 8:30, sotto la vigilanza dei collaboratori scolastici. Il docente della prima ora di lezione e/o del primo turno di servizio accoglierà gli alunni nella classe. Scuola dell’Infanzia: dalle ore 8:00 alle ore 9:00. L’accesso alla Scuola dell’Infanzia di via Cina è quello laterale. I genitori accompagneranno i propri figli all’ingresso e consegneranno gli stessi al collaboratore scolastico che li affiderà alle insegnanti. Scuola primaria: dalle ore 8:30 alle ore 8:40 Dopo le 8,40 i bambini ritardatari ,dovranno attendere per l’ingresso, la seconda ora. All’ingresso degli alunni i genitori, per facilitare la dovuta e corretta vigilanza da parte del personale a ciò proposto, non possono accedere e/o sostare nell’androne della scuola. Se particolari situazioni richiedono di comunicare con le insegnanti e/o i docenti, i genitori attenderanno l’ingresso dell’ultimo alunno prima di rivolgersi

all’U.R.P. (Ufficio Relazioni Pubbliche) per rappresentare le proprie urgenti esigenze e formulare la richiesta di essere ricevuti. Scuola secondaria: dalle ore 8:00 alle ore 8:10 L’entrata e l’uscita degli alunni è stabilita secondo il regolamento interno messo in atto in base alle esigenze programmatiche. Art.3- RITARDI Scuola dell’infanzia: dopo 3 ritardi gli alunni non verranno ammessi in classe. Scuola primaria:in caso di reiterato ritardo, l’insegnante avviserà la famiglia e gli alunni verranno ammessi in classe dopo l’autorizzazione del D.S. o di un suo collaboratore. Scuola secondaria di primo grado:l’allievo che giunge in ritardo, oltre 10 minuti dall’inizio delle lezioni,anche se munito di giustificazione o accompagnato da un genitore, è ammesso alle lezioni all’inizio dell’ora successiva e attende negli spazi comuni sotto la vigilanza del collaboratore scolastico; chi è privo di giustificazione viene introdotto in classe all’inizio dell’ora di lezione successiva a quella di arrivo ed i genitori dovranno giustificare il ritardo il giorno successivo. La mancata giustificazione deve essere annotata sul registro di classe.

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Art.4 - ASSENZE Gli alunni che si assentano dalle lezioni sono tenuti a giustificare attenendosi alle seguenti norme: Ogni giorno di assenza deve essere prontamente giustificato sul libretto personale o sul diario degli alunni da uno dei genitori o da chi ne fa le veci. L’insegnante in servizio la prima ora controllerà la firma e ritirerà la ricevuta della giustificazione e registrerà la giustificazione sul registro di classe. Se la giustificazione non viene consegnata entro il quarto giorno dal rientro a scuola, per essere ammesso in classe l’alunno dovrà essere accompagnato personalmente da un genitore, in caso contrario rimarrà nell’atrio della scuola, dove sarà vigilato dai collaboratori scolastici, in attesa del genitori o di chi ne ha la patria potestà. Per tutti gli ordini di scuola occorre il certificato medico per assenze che superino i cinque giorni consecutivi ( si considerano giorni di assenza anche i festivi intermedi cioè compresi tra il 1° e il 5°giorno ). Se privo di certificato medico, l’alunno non può essere riammesso in classe. Nel caso di assenze prolungate e preventivate per motivi di famiglia, i genitori possono produrre in precedenza una dichiarazione che il coordinatore annoterà sul registro di classe e che solleva dall’obbligo del certificato medico. Nella scuola dell’Infanzia le assenze prolungate senza giustificato motivo per un mese consecutivo, sono causa di esclusione, ciò per consentire l’inserimento di altri bambini in lista di attesa.Per motivi sanitari certificati presso un presidio sanitario ,gli alunni possono assentarsi da scuola per un massimo di 120 minuti e comunque entro l’orario di mensa. Il tutto deve essere preceduto da congruo preavviso da parte della famiglia e deve essere autorizzato dal D.S . L’autorizzazione sarà comunicata ai docenti ,collaboratori e alla mensa tramite la segreteria. La stessa cosa,(preavviso, autorizzazione e 120 minuti di tempo),dicasi per l’entrata posticipata, sempre con le stesse motivazioni.Art. 5 - INTERVALLO Scuola dell’Infanzia: non è previsto intervallo in quanto si alternano momenti ludici con attività didattiche. Scuola primaria: vengono effettuati due intervalli: il primo alle 10,30 di 20 minuti circa, il secondo, dopo il pranzo, di circa 30 minuti. E’ possibile giocare a palla solo con giochi organizzati e sorvegliati dalle insegnanti , usando esclusivamente palloni di spugna o simile. Scuola secondaria: l’intervallo si effettua in classe, le lezioni vengono sospese dalle ore 9,50 alle 10,00 e dalle 11,50 alle 12,00. Gli alunni possono consumare

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una colazione, cosa vietata durante le lezioni, e recarsi ai servizi igienici, due alla volta evitando così le uscite dall’aula nel corso delle attività didattiche. L’intervallo si svolge sotto la vigilanza degli insegnanti della terza ora. Gli alunni dovranno mantenere un comportamento sempre corretto, evitando giochi rischiosi e schiamazzi, rispettando eventuali richiami del proprio docente, dei docenti di altre classi e dei collaboratori scolastici. Comportamenti non adeguati verranno annotati sul registro di classe. Art.6 - PERMANENZA A SCUOLA. La presenza degli alunni è obbligatoria, oltre che durante le lezioni frontali, a

tutte le attività (ricerche culturali, lavori di gruppo, visite guidate etc.) che si svolgono nel contesto della programmazione didattico- educativa.

Tutti gli alunni dovranno avere con sè tutto il materiale di lavoro e di studio occorrente per la lezione della giornata.

In caso di dimenticanza occasionale si ricorrerà al richiamo orale,in caso di dimenticanza ripetuta l’insegnante ricorrerà alla nota scritta sul libretto

personale. Gli alunni non devono portare oggetti diversi da quelli necessari

per lo svolgimento dell’attività didattica del giorno che, oltre ad appesantire lo zaino con riflessi negativi sulla corretta crescita fisica del bambino, potrebbero distrarre l’attenzione durante le lezioni.

Durante i cambi dell’ora gli alunni devono attendere l’insegnante in classe, mantenendo un comportamento corretto e non devono uscire dall’aula per nessun motivo.

Durante i trasferimenti in laboratori o in altre aule gli alunni devono essere sempre accompagnati da un docente.

Durante i cambi d’ora gli insegnanti provvederanno con la massima celerità ad effettuare il cambio di aula, cercando di non lasciare la classe scoperta fino all’arrivo del collega. In caso di contemporaneità si provvederà a ridurre al minimo gli inevitabili momenti di non presenza nella classe, dopo aver richiesto la sorveglianza del collaboratore scolastico del piano.

Durante le ore di lezione, solo in caso di necessità, si lascerà uscire un solo ragazzo per volta per recarsi ai servizi igienici.

In caso di assenza improvvisa dei docenti, la scuola garantirà la tutela degli alunni attivando tutte le procedure previste ed imposte dalla legge sulla sorveglianza sui minori, tramite l’utilizzazione delle ore eccedenti, sostituzione con il collega che deve completare l’orario o colleghi che abbiano dato disponibilità.

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Nell’impossibilità di sostituzione immediata, gli allievi saranno distribuiti nelle altre classi, gli insegnanti della classe accogliente li coinvolgeranno nelle attività previste per la propria classe.

In caso di sciopero il D.S. ne darà avviso alle famiglie da restituire al docente debitamente firmato dal genitore. Si seguirà la normativa da contratto.

In caso di assemblee di categoria ricadenti nelle prime ore o nelle ultime due ore di servizio le sole classi interessate, a seguito di adesione da parte del personale, subiranno modifiche dell’orario di inizio o del termine dell’attività didattica. Le famiglie riceveranno specifica comunicazione dal Dirigente Scolastico.

Ogni entrata posticipata o uscita anticipata per consentire al personale della scuola lo svolgimento di assemblee sindacali sarà comunicato ai genitori con il dovuto preavviso e le loro firme saranno controllate dal docente della prima ora.

In caso di infortunio di un allievo, il docente avviserà i D.S., il vicario o il responsabile di plesso, per predisporre la vigilanza e l’assistenza fino all’arrivo del genitore o, in casi più gravi, del personale medico. Se necessita andare al pronto soccorso, dopo aver chiamato l’ambulanza, occorre munirsi del modulo rilasciato dalla segreteria e, successivamente, il certificato rilasciato dall’Ente Ospedaliero, dovrà essere consegnato in segreteria il giorno stesso o quello successivo. L’allievo deve essere accompagnato sull’ambulanza da un ‘unità di personale della scuola.

In caso di pericolo si fa riferimento alle norme di sicurezza previste dal D.L.vo n.81/08 al piano di evacuazione predisposto dalla scuola.

Art. 7 – ESODO In classe non porre zaini o cartelle nei corridoi e tra i banchi. Tenere sempre in tasca degli abiti i beni personali (chiavi, documenti, soldi

ecc. ecc). Avviarsi verso l’uscita della classe in modo ordinato ed in fila indiana, senza

scavalcare o spostare sedie e banchi, lasciando al proprio posto la dotazione scolastica.

Avere le scarpe sempre ben allacciate. Mantenere un comportamento attento, responsabile, privo di

manifestazioni di panico, stare in silenzio assoluto ed attenersi alle

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disposizioni impartite dagli insegnanti. Non spingere i compagni durante il percorso bensì cercare di mantenere

senza correre una andatura costante e comune al flusso con una distanza di circa 50 cm. dal collega precedente.

Non cambiare fila di flusso e non ondeggiare camminando, per evitare di ostacolare gli altri compagni, stare attenti alle varie porte che si aprono sulla via di esodo, spostandosi sul lato opposto.

Dirigersi verso il punto di raccolta indicata nella locandina fissata alla parete dell’aula.

Stare insieme ai compagni della propria classe e, giunti nel luogo di raccolta, allinearsi su due file in attesa dell’appello, sedendosi per terra in silenzio.

Attendere insieme ai propri compagni e all’insegnante ulteriori disposizioni o la comunicazione di cessato allarme.

Sulla porta di ogni locale è descritto il percorso di esodo che dovrai seguire: osservalo con attenzione.

Art. 8 - MENSA Secondo orari concordati di anno in anno con il gestore del servizio. Ogni docente accompagnerà gli alunni che si recheranno a mensa in fila per due. Durante il pranzo gli alunni devono tenere un tono di voce basso, assumere un atteggiamento corretto, non spingere i compagni e attendere con pazienza il proprio turno per essere serviti. Non devono giocare e/o lanciare cibo o altro. Terminato il pranzo gli alunni lasceranno in ordine il proprio tavolo e usciranno ordinatamente sotto l’attenta vigilanza del docente. Nei locali della mensa si possono consumare soltanto i cibi e le bevande fornite dal servizio di refezione. Nessun alunno potrà uscire portando con sé generi alimentari. Art. 9 - FINE DELLE LEZIONI. Il suono della campanella annuncia il termine delle lezioni, l’uscita è regolamentata: Scuola dell’Infanzia: dalle ore 15:45 alle ore 16:00 Scuola Primaria: ore 16:20 classi prime e seconde ore 16:25 classi terze e quarte ore 16:30 classi quinte. I genitori sono invitati ad aspettare i figli nel cortile antistante l’edificio

scolastico, anche in caso di pioggia. La sosta nel cortile è a completo rischio e

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responsabilità dei genitori e deve essere limitata al solo tempo strettamente necessario.

Durante la permanenza nel cortile I genitori avranno cura di sorvegliare i figli. La scuola non risponde di danni subiti e/o arrecati a persone o cose. I genitori

sono tenuti alla massima puntualità nel rispetto degli orari prefissati, se il genitore non si presentasse a prelevare l’alunno, la scuola dopo aver provato a contattare i genitori o altri loro delegati si rivolgerà all’autorità di massima sicurezza.

I genitori che, dopo l’orario scolastico, devono soffermarsi a scuola per riunioni o per altri motivi, non devono lasciare incustoditi i propri figli nei locali e nelle aree dell’Istituto, essi rispondono personalmente di se stessi , dei figli e dei danni causati agli altri e alle cose.

Scuola Secondaria di primo grado: tempo corto: ore 14:00 tempo lungo: lunedì, martedì, mercoledì ore 16:00 giovedì e venerdì ore 15:00

Se il genitore non è presente all’uscita s’intende che l’alunno deve essere lasciato libero di tornare a casa da solo, salvo che il genitori non preavvisi tempestivamente all’insegnante che tarderà a prendere in consegna il figlio per giustificati motivi da documentare in seguito.

Per la scuola dell’Infanzia e la scuola primaria l’alunno può essere prelevato da un adulto con delega scritta depositata all’inizio di ogni anno scolastico presso l’ufficio competente della segreteria dell’Istituto.

L’alunno può uscire anticipatamente rispetto al normale orario di lezione per motivi di famiglia, da uno stato di malessere sopraggiunto nella sede scolastico o per motivi di salute(terapie mediche e/o riabilitative), in tal caso la richiesta deve essere presentata con congruo anticipo allegandovi il certificato medico da cui si evince oltre le date dei giorni, l’orario e la durata. Va inoltre presentata la dichiarazione del medico e/o del Centro che attesti l’impossibilità di fruire la terapia in orario extrascolastico. Nel caso in cui la famiglia intenda revocare la richiesta dell’autorizzazione all’uscita anticipata dovrà farlo per iscritto. Ciò si applica anche in casi sporadici, in quanto si configura come eccezione all’autorizzazione già concessa.

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Art.10 - NORME DI COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI. Ogni studente deve tenere con cura un libretto personale (o il diario scolastico)

che rappresenta il documento ufficiale dell’Istituto per le comunicazioni scuola-famiglia e la registrazione delle valutazioni. Tale documento deve essere sempre in possesso dello studente ed esibito su richiesta del docente. I genitori verificheranno costantemente le comunicazioni scritte sul libretto ed il documento potrà essere richiesto dall’Istituto per un controllo e poi riconsegnato allo studente. E’ obbligo dei genitori riconsegnare gli avvisi firmati entro il giorno successivo alla loro dettatura. I docenti annoteranno sul registro di classe gli inadempienti. Gli insegnanti avranno cura di segnalare su tale libretto o diario personale le note disciplinari.

Il linguaggio e il comportamento devono essere rispettosi, sono quindi proibiti bestemmie, insulti, espressioni volgari, prese in giro, minacce e ricatti.

E’ vietato l’uso del telefono cellulare durante l’attività didattica e chi ne possiede uno deve tenerlo spento. E’ vietato fare fotografie senza permesso. Contravvenire a quanto indicato comporta il ritiro temporaneo dell’apparecchio e la restituzione dello stesso ai genitori. In caso di emergenza si può usare il telefono della scuola.

Giacche, giubbotti, cappotti vanno appesi agli appositi attaccapanni.

Il corredo per l’educazione motoria deve rimanere nelle apposite sacche e tenuto in ordine, pulito ed usato esclusivamente allo scopo. Prima di entrare in palestra e’ fatto obbligo del cambio delle scarpe, possibilmente negli spogliatoi e non in classe. Si consiglia di lasciare a casa oggetti di valore e denaro non necessario. Ognuno è tenuto a custodire con attenzione i propri effetti personali. La scuola non è responsabile di furti di oggetti o di denaro

Carte e rifiuti vanno gettati negli appositi contenitori, sia negli spazi interni che esterni all’edificio scolastico. Ogni giorno al termine delle lezioni la classe deve essere lasciata in ordine per permetterne un’accurata pulizia.

L’abbigliamento deve essere pulito, ordinato e decoroso. L’abbigliamento sconveniente verrà segnalato ai genitori, se utilizzato nuovamente richiederà un’annotazione sul registro di classe e comunque influirà sul voto di condotta.

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Durante lo svolgimento delle lezioni non si mangia e né si beve e si masticano gomme.

E’ vietato andare in bagno durante la prima ora di lezione,salvo casi eccezionali valutati di volta in volta dall’insegnante, l’ora precedente e l’ora successiva la ricreazione.

Per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria è d’obbligo l’uso del grembiule.

Il voto di condotta scaturirà dall’attenta considerazione dell’apprendimento o meno di queste norme. ART.11 - ATTIVITA’SCOLASTICHE ED EXTRASCOLASTICHE La frequenza delle lezioni e delle attività scolastiche ed extrascolastiche deliberate nei Consigli di classe è obbligatoria. Gli alunni che per motivi di salute non potessero partecipare alle attività motorie possono essere esonerati previa specifica richiesta corredata da idoneo e adeguato certificato medico da presentare all’ufficio di presidenza tramite la segreteria didattica. E’ pericoloso praticare attività motoria e/o sportiva indossando orologi, catenelle, orecchini ecc. ecc. per cui si devono lasciare a casa. La scuola declina ogni responsabilità nel caso venissero a mancare ad alcuno oggetti di valore lasciati negli spogliatoi. E’ opportuno evitare di consegnare oggetti agli insegnanti i quali non possono essere ritenuti responsabili della loro sparizione. ART.12 - INTERVENTI EDUCATIVI E SANZIONI DISCIPLINARI Gli interventi educativi e le sanzioni disciplinari riguarderanno gli studenti che non rispettano le norme stabilite o non adempiono ai loro doveri. All’inizio dell’a.s. il D.S. assegna le aule ed il relativo arredo scolastico alla classe, che è responsabile della sua conservazione in buono stato per tutto l’anno scolastico. Se qualche struttura o arredo viene danneggiato, previo accertamento della responsabilità, la famiglia dell’alunno sarà tenuta al ripristino delle condizioni iniziali dell’oggetto o ad un risarcimento danni. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica, come da D.P.R.21 del 21/11/07 n.235, art.2,3.

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Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Tenuto conto della specifica situazione scolastica e della personalità dello studente, in caso di mancanze ripetute o di gravi mancanze relative a negligenza e mancato rispetto delle regole di convivenza potranno essere decisi i seguenti interventi educativi:

Richiami verbali dell’insegnante, del coordinatore di classe e, se ritenuto necessario, del Capo d’Istituto.

Annotazioni di tipo disciplinare sul registro di classe. Alle annotazioni che avranno come oggetto comportamenti scorretti verso le persone e danneggiamenti alle strutture scolastiche seguirà il seguente iter, a secondo della ripetizione della mancanza o della gravità.

- 1° annotazione: segnalazione alla famiglia dello studente interessato attraverso il Libretto personale o il diario. - 2° annotazione: convocazione dei genitori per un incontro con l’insegnante o con il Coordinatore di classe. - 3°annotazione: convocazione dei genitori per un incontro con il Capo D’Istituto e i componenti della commissione disciplinare per individuare le cause e trovare insieme una soluzione positiva, anche attraverso un contratto educativo in cui vengano definiti gli impegni che lo studente dovrà responsabilmente condividere e rispettare.

Le sanzioni sono sempre temporanee proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.

Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati dal consiglio di classe. Le sanzioni che comportano l’allontanamento superiore a 15 giorni e quelle che implicano l’esclusione

dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal Consiglio d’Istituto.

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Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni.

Nei periodi di allontanamento non superiori ai 15 giorni deve essere previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento superiori ai 15 giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero educativo che miri all’inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica.

Avverso le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso entro 15 giorni dalla comunicazione della irrogazione della presente sanzione all’apposito Organo di Garanzia interno all’Istituto(D.P.R.24 giugno1998 n.249 art.5 modificato dal D.P.R.21 novembre 2007,n.235, art. 2), composto da 1 genitore, 2 docenti e presieduto dal Dirigente Scolastico che decide entro il termine di 10gg.

Va sottolineato, inoltre, che il ricorso avverso alla sanzione non ne sospende l’esecuzione, né il cambiamento di scuola pone fine al procedimento disciplinare iniziato, che segue il suo iter fino alla conclusione.

L’organo di garanzia resta in carica per due anni scolastici.

ART.13 - VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE Autorizzazione. Relativamente alle visite guidate e/o viaggi d’istruzione, da effettuare in orario scolastico, la scuola ne richiede l’autorizzazione di volta in volta. Per i campi scuola si richiede un’autorizzazione complessiva per tutto il periodo di permanenza. In tal caso rimane a carico degli insegnanti e/o del docente coordinatore di classe comunicare, di volta in volta, con congruo anticipo la data, l’ora e l’itinerario della visita. Organizzazione. I viaggi d’istruzione e le visite guidate,non più di 6 giorni l’anno, sono effettuati secondo le disposizioni vigenti in materia, devono essere programmati all’inizio dell’anno scolastico e coerenti con il percorso didattico - formativo e inseriti nella programmazione. Viaggi e visite vanno deliberati dai Consigli di classe,dal collegio dei docenti e infine dal Consiglio d’Istituto. A nessun alunno può essere preclusa la partecipazione a viaggi o visite d’istruzioni.

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La certificazione ISEE, per se, non è valida per individuare situazioni di grave disagio economico familiare. Il numero dei docenti accompagnatori è, di norma, quello previsto dalla normativa vigente: 1 insegnante ogni 15 alunni e 1 insegnante se c’è un alunno in situazione di handicap. Le quote di partecipazione a carico delle famiglie devono essere versate in anticipo sul conto corrente postale dell’Istituto a cura dei genitori che ne scriveranno la causale. Art.17 - COMPORTAMENTO DURANTE LE VISITE D’ISTRUZIONE. Tutti gli studenti partecipanti alle visite e ai viaggi devono possedere un documento di riconoscimento rilasciato dall’Istituto (tesserino con foto) Lo studente, per l’intera durata del viaggio, è tenuto a mantenere un comportamento corretto e rispettoso delle persone e delle cose, coerentemente con le finalità educativo - formative dell’istituzione scolastica. Al fine di garantire l’altrui e propria incolumità, è tenuto ad osservare scrupolosamente le regole del vivere civile, in particolare il rispetto degli orari e del programma previsto. Pertanto:

Sui mezzi di trasporto, evitare spostamenti non necessari e rumori eccessivi; Durante la visita alla città il gruppo deve mantenersi unito e attenersi alle

indicazioni degli accompagnatori; La responsabilità degli allievi è personale: qualunque comportamento difforme

determina l’applicazione di provvedimenti disciplinari, graduabili in base alla gravità della eventuale mancanza commessa;

Nei casi più gravi, d’intesa fra i docenti accompagnatori e il Dirigente Scolastico, può essere prevista l’immediata interruzione del viaggio con onere finanziario a carico degli allievi responsabili;

È necessaria la dichiarazione da parte della famiglia di specifiche situazioni relative allo stato di salute dello studente o di eventuale regime alimentare particolare seguito dall’alunno;

Se la visita prevede una permanenza in un albergo muoversi in modo ordinato, evitando ogni rumore che possa ledere il diritto all’altrui tranquillità. Eventuali danni materiali procurati durante il soggiorno saranno addebitati agli studenti assegnatari della camera.

Non allontanarsi dall’albergo su iniziativa personale sia di giorno che di notte.

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ART. 18 - U.R.P. e AMMINISTRAZIONE. Gli uffici amministrativi si trovano presso la sede di via Cina, 4.L’organigramma prevede la figura professionale di un Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi ed è organizzato per settori. Gli orari di sportello per il ricevimento del pubblico e del personale è organizzato in modo da garantire l’apertura anche in orario pomeridiano. L’ingresso negli uffici, al di fuori dell’orario di ricevimento, è consentito esclusivamente ai collaboratori del dirigente, ai fiduciari di plesso e alle funzioni strumentali, ovviamente per l’esercizio dei rispettivi incarichi. L’accesso allo sportello è regolato dal collaboratore scolastico addetto. L’utenza è invitata al rispetto degli orari di ricevimento affisso al pubblico. OMISSIONI ED URGENZE. Per quanto eventualmente non previsto nel presente regolamento o in situazioni di urgenze non prevedibili, il Dirigente Scolastico, nella sua qualità, adotta i provvedimenti più opportuni sentito, anche per vie brevi, il presidente del C.I. e dandone successiva informazione al Consiglio d’Istituto.

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Patto educativo di corresponsabilità Contestualmente all’iscrizione alla singola istituzione scolastica è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzata a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra l’istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie.(vedi allegato). F.to F.to IL PRESIDENTE DEL C.I. IL DIRIGENTE SCOLASTICO GAETANO D’ANNA VIVIANA RANUCCI F.to Il genitore

Il presente regolamento, modificato e adeguato alle direttive ministeriali, sostituisce il precedente.Delibera del Collegio dei Docenti-verbale del 24/02/2011Delibera del Consiglio d’Istituto n°48Delibera del consiglio d’Istituto n° 49 del 19/04/2011

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CRITERI DI VALUTAZIONE ISCRIZIONI CLASSI PRIMEPer la scuola secondaria di primo grado,in ordine di priorità:1.residenzadel nucleo familiare nel territorio del Torrino;2.residenza nel territorio del IX Municipio (ex XII);3.fratello/sorella che frequenta la scuola secondaria di primo grado presso l’I.C.”M.Ricci”;4.genitore che lavora in modo continuativo e non occasionale nel territorio del IX Municipio;5.alunno proveniente da scuola primaria del IX Municipio.

Per la scuola primaria ,in ordine di priorità:1.residenza del nucleo familiare nel territorio del Torrino;2.residenza nel territorio del IX Municipio;3.fratello/sorella già frequentante la stessa istituzione scolastica;4.genitore che lavora in modo continuativo e non occasionale nel territorio del IX Municipio;5.genitori lavoratori separati con affido esclusivo ( p.2);con affido congiunto (p. 1);6.alunno che ha precedentemente frequentato la scuola dell’infanzia nel territorio del IX Municipio.N.B. All’interno di ogni punto prioritario ,i bambini che compiono i 6 anni entro il 31/12/2014,precedono i bambini che compiono i 6 anni entro il 30/04/2015,in quanto i primi devono assolvere l’obbligo di istruzione.

Per la scuola dell’infanzia, è ritenuto requisito indispensabile all’iscrizione che il bambino sia autonomo.Si formerà una graduatoria che terrà conto dei criteri di seguito esposti e relativi punteggi,con precedenza per genitori entrambi lavoratori:1.residenza del nucleo familiare nel territorio del IX Municipio--------------------------------p.52.fratello/sorella già frequentante la stessa istituzione scolastica-----------------------------p.33.nel caso che la famiglia non risieda nel IX Municipio, si riconosce punteggio per il genitoreche lavora all’interno del territorio del IX Municipio-----------------------------------------------p.34.alunno figlio di dipendente dell’istituzione scolastica o di personale che fornisce serviziconnessi alle attività prevalenti dell’I.C.”M.Ricci”---------------------------------------------------p.35.casi di indigenza e gravi problemi di salute dell’alunno e/o dei familiari (anche uno solo)documentati dalle strutture pubbliche preposte----------------------------------------------------p.56.alunno con genitori separati----------------------------------------------------------------------------p.37.alunno con un solo genitore----------------------------------------------------------------------------p.4

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ORGANIGRAMMA:DATI PRINCIPALI Dirigente Scolastico DSGA Due collaboratori della presidenza N. 4 Funzioni Strumentali all’Offerta Formativa RSPP Due responsabili dei laboratori informatici dislocati in due sedi

N. 16 componenti personale ATA (5 Assistenti amministrativi e 11 collaboratori scolastici)

N. 69 unità di personale docente N. 1 animatore digitale AEC

FUNZIONI STRUMENTALI

Normativa di riferimento: CCNL 1998–2001 (art. 28); CCNI 1998–2001 (art. 37); CCNL 2002–2005 (art. 30 e 86 lett. e), C.M. 30.10.2003 Le Funzioni Strumentali sono identificate con delibera del Collegio dei Docenti in coerenza con il piano dell’Offerta Formativa, cioè in relazione alle concrete esigenze del POF e non più in riferimento ad aree astrattamente precostituite come accadeva in passato con le Funzioni-Obiettivo. Il Collegio dei Docenti definisce i criteri di attribuzione, il numero e i destinatari delle Funzioni Strumentali (nel numero, svincolato da ogni indicazione ufficiale, non rientra il Collaboratore Vicario). Le aree di intervento individuate sono le seguenti:

• coordinamento e verifica del P.T.O.F;

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• supporto ai docenti (monitoraggio e aggiornamento);

• orientamento, continuità ed accoglienza;

• supporto agli alunni diversamente abili;

COMMISSIONI E GRUPPI DI LAVORO

Commissione Compiti assegnati -Elettorale Cura le procedure relative alle elezioni dei rappresentanti

dei genitori nei Consigli di classe e l’elezione dei docenti e dei genitori nel Consiglio d’Istituto

-Formazione classi E’ impegnata nelle problematiche relative alla formazione delle nuove classi, anche in collaborazione con la commissione “Continuità”

-Orientamento continuità ed accoglienza

Favorisce il passaggio fra i diversi ordini di scuola ed una continuità di metodi. Agevola gli alunni nelle informazioni attinenti agli indirizzi di studio delle Scuole Secondarie di 2° grado

-Commissione POF Raccoglie ed esamina i progetti presentati dal personale interno, cura ed aggiorna il Piano dell’Offerta Formativa

- Commissione Rav -Tutor

Autovalutazione d’Istituto Docenti che attivano un’azione di tutoraggio nei confronti degli insegnanti nell’anno di formazione

-Valutazione Valuta il percorso applicativo degli insegnanti in attesa di ruolo e indica i criteri per la valutazione dei docenti

-Accertamento culturale

Accoglie e accerta i livelli di preparazione dei bambini stranieri

(Gli elenchi dei nominativi di tutti i Docenti in servizio nella scuola, dei coordinatori e dei componenti dei consigli di classe sono stati inseriti nel “PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’”, cha varia ogni anno, nonché pubblicati nell’albo online del sito.

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L’organico potenziato richiesto per le finalità previste dalla Legge n° 107/2015,tenendo conto delle priorità del RAV,risulta nell’ambito delle seguenti aree:-prevenzione e contrasto della dispersione e potenziamento dell’inclusione scolastica;-sviluppo delle competenze di cittadinanza attiva e democratica;-potenziamento delle metodologie e attività di laboratorio;-potenziamento delle competenze linguistiche;-potenziamento delle competenze logico-matematiche-scientifiche;-potenziamento delle competenze informatiche degli studenti.Nel seguente a.s.2016/17,sono state assegnate n°5 docenti di potenziamento,rispettivamente:-n°3 AF_Organico di Circolo-n°1 EH Sostegno minorati psicofisici-n°1 A345-Lingua straniera(Inglese)o dell'Istituto).

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Preposti alla sicurezza in ottemperanza al D.Lgs 81/2008

- Prof.ssa Dentato S. – Secondaria Via Sabatini- Dott.ssa Gargiulo R. – Primaria Via Cina- Inss. Mollo A./ De Mieri R. –Primaria Albacini- Ins.Spanò F. –Infanzia Via Cina- Ins. Zallo M.-Infanzia Via Sansotta

PROGETTO “ ACCOGLIENZA” Prima dell’inizio dell’anno scolastico vengono effettuati incontri tra gli insegnanti e i genitori dei nuovi alunni iscritti al fine di consentire la conoscenza del personale docente, l’eventuale visita dei locali scolastici e la presentazione dell’organizzazione della scuola. Nelle prime settimane, per facilitare l’inserimento degli alunni nel nuovo ambiente vengono svolte specifiche attività finalizzate a favorire l’integrazione, la conoscenza, lo “star bene insieme”. Per gli insegnanti costituisce un momento di osservazione dei comportamenti e delle abilità e un momento per conoscere la personalità di ciascun ragazzo, far crescere l’autostima, la disponibilità a socializzare e ad apprendere, nonché per esplorare con attività varie e divertenti le risorse e le lacune presenti nel gruppo classe. La successiva parte riguardante la Continuità sviluppa e integra la fase di accoglienza. PROGETTO “CONTINUITÀ” SCUOLA DELL’INFANZIA-SCUOLA PRIMARIA

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E’ stato elaborato e messo in atto un progetto “Continuità” che intende facilitare il passaggio tra i due ordini di scuola e creare un raccordo pedagogico, curricolare ed organizzativo. Il progetto prevede le seguenti attività: incontri fra insegnanti della Scuola dell’Infanzia (dei bambini di 5

anni) e insegnanti delle future prime classi della Primaria (scheda informativa sui processi di apprendimento e socializzazione dei bambini, informazione sulle attività educative);

organizzazione della visita alla Scuola Primaria da parte dei bambini che la frequenteranno l’anno successivo. La visita è organizzata coordinando le varie Scuole dell’Infanzia, al fine di formare il gruppo che costituirà la futura prima classe della Primaria ed offrire così ai bambini la possibilità di un incontro nel quale conoscersi reciprocamente;

organizzazione nelle Scuole Primarie di incontri per l’accoglienza dei genitori (e dei bambini) delle future classi prime;

organizzazione dell’accoglienza per i bambini in prima classe della Primaria (a settembre) da parte delle insegnanti delle Scuole dell’Infanzia;

le insegnanti della Scuola dell'Infanzia forniscono un loro contributo per la formazione delle prime elementari attraverso la compilazione di una griglia di osservazione, utilizzata come strumento di conoscenza degli alunni; i docenti delle elementari danno la loro consulenza per la formazione delle classi prime nella Scuola Secondaria.

PROGETTO “CONTINUITÀ” SCUOLA PRIMARIA- SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

La Commissione Continuità, composta da docenti di classi quinte e dai docenti della Scuola Secondaria, su preciso mandato del Collegio Docenti, ha ricercato modalità progettuali in grado di favorire reali condizioni di continuità educativa e didattica tra i diversi ordini di scuola con l’intento di valorizzare le competenze già acquisite dall’alunno, creare condizioni per un confronto pedagogico e iniziare a costruire un curricolo verticale. Il progetto prevede le seguenti attività:

incontri fra insegnanti della Scuola Primaria e insegnanti delle future prime classi del biennio (riflessione sui documenti di valutazione dei processi di apprendimento e socializzazione);

osservazione degli alunni durante una lezione tenuta dall’insegnante

di classe;

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eventuale partecipazione attiva dei ragazzi ospiti alle attività di classe;

visite guidate nell’Istituto e ai laboratori a classi aperte della Scuola Secondaria di 1° grado da parte degli alunni delle classi quinte della Primaria, per offrire la possibilità di conoscere realmente le modalità metodologiche ed organizzative della nuova scuola;

incontri periodici fra gli insegnanti dei vari ordini di scuola durante

l'anno per confrontarsi su problemi di ordine didattico ed organizzativo.

Progetto orientamento

Per favorire un passaggio sereno e consapevole tra la scuola secondaria di primo grado e quella di secondo grado.Guidare e orientare nella scelta della scuola di grado successivo,

promuovendo la conoscenza dei diversi istituti superiori attraverso: Informazione cartacea; Attività di accoglienza di rappresentanti dei vari istituti superiori Partecipazione agli open day degli istituti superiori Attività informativa alle famiglie Somministrazione dei test di orientamento aggiornati

Progetti a.s. 2016/17

Scuola dell’InfanziaPlesso Via Cina 1.“Ortosensibilizziamoci e acculturiamoci” 2.“Marilù e i cinque sensi”Plesso Via Sansotta

1. “What’s the problem”

Scuola Primaria1.“Il nostro giardino”2.“Educazione alla legalità economica”3.“La città e il fiume”4.“Suoniamo la palla”5.“Cittadinanza e Costituzione”6.“Kangarou della matematica”

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7.“NTT Data Italia”8.“Programma il futuro”9.“Sportinclasse”10.“Sportinsieme”11.“Cambridge”12.“On fire-classe virtuale”13.“Natale insieme Albacini”14.“Parco Ort9-Sergio Albani”15.”La Banda dei Flauti”

Scuola secondaria1. Sicurezza: informazione da parte dell'RSPP alle classi prime e progetto 2. Recupero italiano, matematica,lingue, in orario curriculare; 3. Progetto "Kangarou della matematica", in orario curriculare; 4. Dialogo interreligioso, in orario curriculare; 5. Attività natatoria in piscina, in orario curriculare, a pagamento delle famiglie secondo le tariffe municipali, justa convenzione ROMA Capitale - Dipartimento Sport e Associazione "Roma 12", anche con tornei interni all'istituto e anche per i disabili; 6. Cineforum, in orario curriculare; 7. Screening microcitemia, in orario curriculare; 8. Certificazione KET di Lingua Inglese, in orario extracurriculare;9. “Un ponte formativo”-curricolo condiviso tra le scuole del I e II ciclo del territorio Roma Eur10. Progetto Clil11. “Sportinsieme”12. “Programma il futuro”-Miur

Centro Sportivo Studentesco: Pallavolo e Atletica, in orario extracurriculare (due pomeriggi)

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SCELTE OPERATIVE PER L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI E PER L’INTEGRAZIONEDEGLI ALUNNI STRANIERI

La realtà scolastica è caratterizzata da una crescente eterogeneità delle classi. Gli insegnanti si trovano di fronte a situazioni diversificate (alunni diversamente abili, alunni con svantaggio socio-culturale, nomadi, alunni stranieri) che necessitano di risposte adeguate. Al fine di garantire il “pieno sviluppo della persona umana”, la nostra scuola mira a raggiungere la integrazione nei modi seguenti: attuando la flessibilità didattica; impostando l’azione dell’insegnante di sostegno come risorsa per

l’intera classe; promuovendo la collaborazione costante con le famiglie; favorendo il rapporto costante con l’équipe psicopedagogia della

ASL (GLH di istituto e GLH di classe); curando il comportamento cooperativo tra insegnanti di sostegno e

curricolari; programmando l’utilizzo di metodologie diversificate e percorsi

differenziati; attivando laboratori linguistici per l’apprendimento dell’ Italiano per

stranieri.

BUONE PRASSI IN PRESENZA DI DIAGNOSI

AZIONI SVOLTE DA Ricezione e custodia documenti diagnostici D.S. in collaborazione con il Referente e la

Segreteria

Predisporre un data base degli alunni con D.S. in collaborazione con il Referente e la D.S.A segreteria Colloqui preliminari genitori e Curanti D.S.- Referente dislessia*, Coordinatore di Classe Condivisione documentazione Referente dislessia* e coordinatore di classe

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Presentazione allievo al consiglio di classe Coordinatore di classe Presa d’atto indicazioni didattiche-Diagnosi Consiglio di classe Osservazione sistematica Docenti di classe Utilizzo di una didattica compensativa e valutazione personalizzata Docenti di classe (stesura e verifica del P.D.P. ) Programmazione di percorsi Personalizzati Referente dislessia*, docenti, allievo, curante Programmazione di percorsi Meta cognitivi Referente dislessia*, docenti allievo, curante Verifiche periodiche andamento globale Coordinatore di classe e referente dislessia* *Il referente dislessia verrà votato dal Collegio Docenti. In mancanza del referente, l’azione potrà essere svolta dal Coordinatore di classe.

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PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATOAnno Scolastico ………………

Scuola primaria………………………………………………… classe………..

Referente DSA o coordinatore di classe…………………………

Istituzione scolastica………………….…

Modello di……………

1.DATI RELATIVI ALL’ALUNNOCognome e nome

Data e luogo di nascita

Diagnosi specialistica 1

Redatta da …………… presso ….. in data …………………….

Interventi riabilitativi …………………………………………………………………Effettuati da………..con frequenza …………..Nei giorni ………… con orario ………………Specialista/i di riferimento………………….Eventuali raccordi fra specialisti ed insegnanti……………………………………………………………………….

Informazioni dalla famiglia Aspetti emotivo- affettivo- motivazionali 2 - 3

Caratteristiche percorso didattico pregresso 4

Altre osservazioni 5

Note 1. Informazioni ricavabili da diagnosi e/o colloqui con lo specialista2. Relazionalità con compagni/adulti (sa relazionarsi/ interagire, partecipa agli scambi

comunicativi) approccio agli impegni scolastici (è autonomo, necessita di azioni di

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supporto…) capacità organizzative (sa gestirsi, sa gestire il materiale scolastico, sa organizzare un piano di lavoro …)

3. Consapevolezza delle proprie difficoltà: ne parla, le accetta, elude il problema …4. Documentazione del percorso scolastico pregresso attraverso colloquio e\o informazioni

desunte da griglie osservative ( continuità con ordini o classi precedenti di scuola).5. Rilevazione delle specifiche difficoltà che l’alunno presenta e dei suoi punti di forza.

2.DESCRIZIONI DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI(Le informazioni possono essere ricavate dalla diagnosi specialistica e/o da prove standardizzate eseguite in classe)

LETTURAVelocità

Diagnosi Osservazione

Correttezza

Comprensione

SCRITTURA

Tipologia errori dettato

Diagnosi Osservazione

Produzione testi:

. ideazione

. stesura

. revisione

Grafia

CALCOLOA mente

Diagnosi Osservazione

Scritto

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ALTRIDISTURBIASSOCIATI

Diagnosi Osservazione

Note1. Diagnosi specialistica2. Prove standardizzate e/o semistrutturate3. Osservazione libera o sistematica (lettura subvocalica, segue con il dito, tempo impiegato in

relazione alla media della classe nella lettura ….)4. Schede di autovalutazione (come leggo … come scrivo … come studio …)5. Livelli di competenza nella lettura e scrittura6. Comprensione dei messaggi orali e scritti7. Comprensione di tipologie di testi (comprensione letterale, inferenziale, costruttiva,

interpretativa, analitica, valutativa)8. Competenza linguistica (fonologica, lessicale, morfologica e sintattica)9. Leggere e scrivere correttamente i numeri, imparare le tabelline, eseguire calcoli scritti …

3. CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO

OsservazioneMemorizzazione delle procedure

Recupero delle informazioni

Organizzazione delle informazioni

NoteInformazioni ricavabili da: colloquio con i genitori e osservazioni dei docenti

1. Capacità di memorizzare procedure (filastrocche, poesie, date, definizioni, termini specifici delle discipline, formule, strutture grammaticali, regole che governano la lingua, …)

2. Capacità di immagazzinare e recuperare le informazioni.3. Interessi, predisposizioni e abilità particolari in determinate aree disciplinari.

4. a STRATEGIE UTILIZZATE DALL’ALUNNO NELLO STUDIO - Strategie utilizzate (sottolinea, identifica parole–chiave, fa schemi..)- Modalità di affrontare il testo scritto (computer, schemi, correttore

ortografico,…)

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- Modalità di svolgimento del compito assegnato (ricorre all’insegnante per spiegazioni, ad un compagno, è autonomo,…)

- Riscrittura di testi con modalità grafica diversa

4. b STRUMENTI UTILIZZATI

- Strumenti informatici - Fotocopie adattate- Schemi e mappe- Appunti scritti al PC - Registrazioni- Materiali multimediali- Testi con immagini- Testi con ampie spaziature- Altro

5. INDIVIDUAZIONE DI EVENTUALI MODIFICHE ALL’INTERNO DEGLI OBIETTIVI DISCIPLINARI PER IL CONSEGUIMENTO DELLE COMPETENZE FONDAMENTALI

AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA

Italiano

Inglese

Musica

Arte/immagine

Scienze motorie

AREA STORICO-GEOGRAFICA

Storia

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Geografia

AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA

Matematica

Scienze

Tecnologia

NoteDopo aver analizzato gli obiettivi disciplinari previsti per ogni ambito dalle Indicazioni Nazionali 2007 e il Curricolo di scuola elaborato all’interno del P.O.F , previsto dal DPR 275/99 Regolamento autonomia art.8, ogni istituzione scolastica è chiamata a realizzare percorsi formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni personali dello studente…

- nella prospettiva di valorizzare gli aspetti peculiari della sua personalità e della sua “diversità”- riproponendo contenuti con modalità e linguaggi differenti- individuando le abilità e le conoscenze non essenziali per il raggiungimento delle competenze.

6.STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE UTILIZZABILI- Incoraggiare l’apprendimento collaborativo (“Imparare non è solo un processo

individuale: la dimensione comunitaria dell’apprendimento svolge un ruolo significativo”);

- favorire le attività in piccolo gruppo e il tutoraggio; - promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere “al fine di imparare ad

apprendere”- privilegiare l’apprendimento esperienziale e laboratoriale “per favorire l’operatività e allo

stesso tempo il dialogo, la riflessione su quello che si fa”;- sollecitare le conoscenze precedenti per introdurre nuovi argomenti e creare

aspettative;- sviluppare processi di autovalutazione e autocontrollo delle proprie strategie di

apprendimento- individuare mediatori didattici che facilitano l’apprendimento (immagini, schemi,

mappe …).

7.MISURE DISPENSATIVENell’ambito delle varie discipline l’alunno viene dispensato:

- dalla presentazione contemporanea dei quattro caratteri (nelle prime fasi dell’apprendimento);

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- dalla lettura ad alta voce;- dal prendere appunti;- dai tempi standard (dalla consegna delle prove scritte in tempi maggiori di quelli previsti

per gli alunni senza DSA);- dal copiare dalla lavagna;- dalla dettatura di testi/o appunti;- da un eccesivo carico di compiti;- dallo studio mnemonico delle tabelline;- dallo studio della lingua straniera in forma scritta.

8. STRUMENTI COMPENSATIVIL’alunno usufruirà dei seguenti strumenti compensativi nelle aree disciplinari:

- tabelle, formulari, procedure specifiche … sintesi, schemi e mappe elaborati dai docenti- calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante- computer con videoscrittura, correttore ortografico, stampante e scanner- risorse audio (cassette registrate, sintesi vocale, audiolibri, libri parlati, libri digitali …) - software didattici free- tavola pitagorica- computer con sintetizzatore vocale

N.B. - Si ricorda che le strutture grafiche (tipo diagrammi e/o mappe) possono servire ai ragazzi con DSA per trasporre e organizzare le loro conoscenze.

9.CRITERI E MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONESi concordano:

- interrogazioni programmate- compensazione con prove orali di compiti scritti

- uso di mediatori didattici durante le prove scritte e orali- valutazioni più attente ai contenuti che non alla forma- programmazione di tempi più lunghi per l’esecuzione di prove scritte- prove informatizzate

10. PATTO CON LA FAMIGLIASi concordano:

- i compiti a casa (riduzione, distribuzione settimanale del carico di lavoro, modalità di presentazione …)

- le modalità di aiuto: chi, come, per quanto tempo, per quali attività/discipline segue il bambino nello studio

- gli strumenti compensativi utilizzati a casa- le interrogazioni

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Insegnanti di classe Dirigente scolastico

_____________________________ _________________________

_____________________________ _____________________________

Genitori

_____________________________

_____________________________

Tecnico competente (se ha partecipato alla stesura del documento)

_____________________________

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Istituzione scolastica

……………………………………………..……………………………….

SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

Il Dirigente Scolastico

Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti di classe al termine della quinta classe della scuola primaria;

tenuto conto del percorso scolastico quinquennale;

CERTIFICA

che l’alunn … ………………………………………………...………………………………….......,

nat … a ………………………………………………….…………….… il………………..………,

ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / …. la classe .… sez. …, con orario settimanale di ….. ore;

ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.

Livello Indicatori esplicativi

A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.

B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

C – Base

D – Iniziale

L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.

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Profilo delle competenze Competenze chiave Discipline coinvolte Livello

1

Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:…………………………..

2

È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana.

Comunicazione nelle lingue straniere.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:…………………………..

3Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali.

Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:…………………………..

4Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare dati e informazioni e per interagire con soggetti diversi.

Competenze digitali. Tutte le discipline, con particolare riferimento a:…………………………..

5Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive e attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Imparare ad imparare.Consapevolezza ed espressione culturale.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:…………………………...

6Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in grado di ricercare ed organizzare nuove informazioni.

Imparare ad imparare. Tutte le discipline, con particolare riferimento a:…………………………...

7

Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.

Consapevolezza ed espressione culturale.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:…………………………...

8In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.

Consapevolezza ed espressione culturale.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:…………………………...

9Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di realizzare semplici progetti.

Spirito di iniziativa e imprenditorialità.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:…………………………...

10

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

Imparare ad imparare. Competenze sociali e civiche.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:…………………………...

11

Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune.Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.

Competenze sociali e civiche.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:…………………………...

12

Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente come presupposto di un sano e corretto stile di vita.

Competenze sociali e civiche.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:…………………………...

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L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a:

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………………………………………………………………………………………………………………………...……………………………………………………………………………………………………………………………………..

Data …………………….. Il Dirigente Scolastico…………

LA VALUTAZIONE SCOLASTICA Si attua sistematicamente durante l’anno scolastico e alla fine dei quadrimestri e dei periodi, attraverso prove di verifica variamente strutturate, osservazioni sistematiche, colloqui individuali, conversazioni:

è formativa (permette all’insegnante di progettare nuovi interventi didattici per conseguire un miglior successo formativo);

è orientativa (fornisce alle componenti del Sistema Scolastico informazioni sul processo di apprendimento);

favorisce la crescita personale; è trasparente (vengono comunicati e descritti i momenti della valutazione

a genitori e alunni); è collegiale (richiede condivisione di finalità, criteri e metodologie educative);

è individualizzata (rispetta ritmi, tempi e livelli di alunni con difficoltà di apprendimento);

è dinamica (prevede un punto di partenza, un itinerario programmato, un punto di arrivo);

è globale (prende in esame gli aspetti, cognitivi e non, degli alunni). La valutazione trova la propria sintesi nel documento quadrimestrale di valutazione.

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La scuola Secondaria , in ottemperanza alla normativa 3/10/2012,prot.n°1682, adotta il registro elettronico(attualmente solo per gli scrutini).

La F.S. Formazione e Aggiornamento, in fase di elaborazione del PIANO DI

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DOCENTI E PERSONALE ATA,

anni Scolastici 2016/2019 ha individuato le seguenti aree di azioni:

- alla disabilità, all’integrazione e alle competenze di cittadinanza globale

- insegnamento per competenze

- valutazione e certificazione per competenze

- sicurezza, pronto soccorso e privacy

- aree di potenziamento culturale, artistico, motorio

Per tutte le predette aree si sono attivate ricerche di proposte formative valide che

possano servire a rispondere alle esigenze dei docenti senza trascurare di trasmettere

bandi e informazioni finalizzate alle scelte di autoformazione tramite l’uso del bonus.

CORSI ATTIVATI PER L’ANNO SCOLASTICO IN CORSO

Corso di formazione, per tutti i Docenti di ogni ordine e grado, sulla “Didattica

per competenze”, coordinatore scientifico Dott.ssa Lucia Chiappetta Cajola,

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Direttore del Dipartimento Scienze della formazione, Roma Tre, relatore Dott.ssa

Marianna Traversetti, - 7-8 e 9 settembre 2016 – totale ore di formazione 9

Per il personale Docente e Ata: Corso sull’uso del defibrillatore in dotazione al

plesso di Largo Albacini (10 unità), 5 dicembre 2016;

SI E’ SVOLTO:

Corso Dislessia Amica, Aid, 40 ore di formazione on-line al quale hanno aderito 26

docenti;

E’ IN CORSO:

La formazione del Team digitale;

CORSI DA ATTIVARE IN QUEST’ANNO SCOLASTICO

- Corso di formazione di I livello sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento;

- Corso di formazione Avanzata di II livello sui Disturbi Specifici

dell’Apprendimento;

- Corso sull’uso del registro elettronico;

- corso sulle relazioni tra docenti, docenti-alunni, docenti-genitori.

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SICUREZZA (D.Lgs.81/2004)- Dopo l’uscita del D.Lgs. 81/04 riguardante la sicurezza nel mondo del lavoro,

anche la scuola è diventata luogo di formazione ed “educazione alla sicurezza” per alunni, docenti e collaboratori scolastici. In ogni programmazione di plesso sono trattati gli argomenti e gli interventi che verranno proposti nelle classi, come già esposto nei capitoli precedenti, in quanto la sicurezza è considerata tema fondamentale e trasversale alle varie discipline.

- In particolare verranno date ogni anno informazioni sulle principali norme di comportamento da tenere in caso di emergenza (terremoto, incendio) e sulla segnaletica relativa alla sicurezza presente all’interno dell’edificio. Sarà particolarmente curata, sempre ogni anno, l’informazione/formazione sulla sicurezza nei laboratori.

- Inoltre, come stabilito dalla legge, saranno effettuate nel corso dell’anno scolastico almeno due prove di evacuazione per abituare i ragazzi ad assumere comportamenti corretti nel corso di un’emergenza.

- I genitori potranno contribuire all’educazione alla sicurezza, prestando attenzione alle attività svolte a scuola e sensibilizzando i propri figli a un atteggiamento maggiormente consapevole dei pericoli presenti in ogni ambiente.

- In caso di emergenza si invitano le famiglie a lasciar libere le linee telefoniche e a non precipitarsi a scuola a prendere i bambini/ragazzi, per non rendere difficoltosi gli eventuali movimenti dei mezzi di soccorso.

- Si organizza periodicamente un corso di antincendio e un corso di primo soccorso per le figure sensibili e un corso sul burnout rivolto a tutto il personale; alle famiglie degli alunni delle prime classi e a tutto il personale

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viene data informazione all’inizio dell’anno scolastico sull’organizzazione della sicurezza.

Piano Nazionale Scuola Digitale.La scuola punta ad introdurre nuove tecnologie . L'IC "Matteo Ricci" partecipa, inoltre, alla Rete di Scuole "Scuoleinsieme" che raggruppa la quasi totalità delle scuole del IX Municipio (20° distretto scolastico) con le sue varie attività di formazione per il personale, formazione per i DS, GLID (Gruppo di Lavoro Interistituzionale sulla Disabilità) e vari altri progetti che si presentano annualmente.

Il Dirigente Scolastico, considerato che si è proceduto all’individuazione di un animatore digitale(prot.n°1070 del 09/09/2016) ,decreta di affidare l’incarico di referenti per l’innovazione digitale a n° 3 docenti e n° 3 membri del personale Ata per il triennio 2015/2016/2017/2018.Il team per l’innovazione tecnologica supporterà l’animatore digitale e accompagnerà adeguatamente l’innovazione della didattica nella scuola con il compito di favorire il processo di digitalizzazione nella scuola, nonché quello di diffondere politiche legate all’innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno al Piano nazionale per la scuola digitale sul territorio, attraverso la creazione di gruppi di lavoro e il coinvolgimento di tutto il personale della scuola.

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Autovalutazione Istituto Comprensivo “Matteo Ricci” A.S.2015/16

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F.S.POF Farina Raffaella

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L’autoanalisi e l’auto-valutazione non sono solo metodi di controllo sull’organizzazione scolastica, ma anche strumenti per dare trasparenza al ruolo effettivamente svolto dalla scuola. L’auto-valutazione è:- risorsa per l’auto-progettazione, cioè occasione di crescita critica e quindi di auto-formazione per le varie componenti scolastiche; - riflessione consapevole, costante ed esplicita, sul proprio lavoro.L’autoanalisi si riferisce al risultato prodotto dalle diverse tecniche di misurazione, nella quale un soggetto di una componente scolastica svolge il ruolo di valutatore e nello stesso tempo è l’oggetto della valutazione.

Il punto di partenza di un processo di autovalutazione è rappresentato dal divario esistente tra lo stato attuale di una Istituzione scolastica e il modello da realizzare. L’insieme delle difficoltà, cioè dei punti di debolezza e dei punti di forza che contraddistinguono tale divario, devono essere portate alla luce, conosciute e condivise da tutti gli operatori all’interno dell’istituzione scolastica. Sulla base di tale consapevolezza comune, si costruisce un piano di offerta formativa orientato al miglioramento, facendo leva sulla responsabilizzazione e sulla professionalità di ogni soggetto appartenente alla scuola.Gli aspetti positivi si possono annoverare nel coinvolgimento totale dei componenti scolastici (docenti, genitori, personale ATA, alunni), nella stretta relazione tra valutazione e azione e nell’ampiezza dei possibili cambiamenti e miglioramenti.Alcuni possibili limiti possono essere indicati nelle opinioni troppo soggettive , non misurabili in modo esplicito, e ad una insufficiente attenzione attribuita ai risultati della misurazione.Inoltre i processi dell’autovalutazione non hanno lo scopo di realizzare esclusivamente un controllo dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione svolta dalla scuola, ma anche quello di orientare al miglioramento della qualità dei servizi offerti.

Difatti l’autovalutazione delle istituzioni scolastiche si inserisce tra due poli: da un a lato il sistema nazionale di istruzione che definisce il quadro delle finalità formative, degli obiettivi di apprendimento e degli standard di qualità; dall’altro la comunità

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locale, la quale rappresenta il contesto territoriale entro cui definire la specifica risposta alla domanda formativa posta al servizio scolastico. Pertanto le relazioni che si instaurano tra i due poli e la scuola consentono di capire il significato dell’assunzione di responsabilità che poi si esprime nella capacità di strutturare una propria identità formativa. Nel nostro Istituto Comprensivo si è proceduto al attivare, per il secondo anno consecutivo, il monitoraggio del piano dell’offerta formativa alle diverse componenti scolastiche: docenti dei tre ordini di scuola, personale ATA, genitori e campione di alunni di scuola primaria e secondaria.Pertanto i questionari hanno mirato all’intento di raccogliere le percezioni ed osservazioni su alcuni aspetti del servizio scolastico, sulle questioni educativo-organizzativo fondamentali per rendere sempre più efficace l’azione educativo didattica, per migliorare nel suo insieme la qualità dell’offerta formativa, individuando sia gli eventuali “punti deboli” che i “punti di forza” del nostro Istituto.Il monitoraggio ha interessato tutti i componenti citati. I risultati attesi, in rapporto al questionario dei docenti, risultano essere: PUNTI DI FORZA PUNTI DI

DEBOLEZZAautovalutazione dell’attivita’ educativa –didattica

- Soddisfazione del proprio lavoro e apprezzamento da parte dei genitori degli alunni

- Sistematicità nell’attività di verifica

- Lavorare per progetti e aderire ad iniziative comuni

- Condivisione di conoscenze, metodologie, materiali,..

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Valutazione d’istituto –condivisione del POF e senso di appartenenza

- Aver perseguito la qualità a livello didattico( solo l’8% non è d’accordo)

- Inadeguato il raccordo verticale tra i vari ordini di scuola

- Inadeguata la qualità a livello organizzativo e logistico

Organi collegiali- Buona conduzione degli

organi collegiali(66%)- Incontri scuola-

famiglia(66%)

- Partecipazione passiva e sufficiente atteggiamento propositivo nelle problematiche scolastiche

Rapporti con altro personale della scuola-Più che soddisfacente

In rapporto alle prospettive future della nostra istituzione scolastica, si individua nelle risorse umane la competenza professionale e didattica dei docenti riguardo alla metodologia di lavoro, allo stile d’insegnamento, alla capacità di lavorare per progetti, per commissioni e un buon funzionamento degli organi collegiali, soprattutto dei consigli di classe.Invece è necessario superare le difficoltà relative al buon raccordo verticale dei tre ordini di scuola, al perseguire la qualità a livello organizzativo e logistico, a fare un uso più ampio delle nuove tecnologie, al prestare maggiore attenzione al documento del PTOF ed anche ad una maggiore disponibilità ad accettare incarichi, al partecipare attivamente, che conduce poi ad avere

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atteggiamenti propositivi nel risolvere le questioni scolastiche.Queste problematiche sono percepite con percentuali elevate nei tre ordini di scuola.

PERCEZIONE DELLE PROBLEMATICHEPerseguire la qualità a livello organizzativo, logisticoUso delle nuove tecnologie (sugger

.)Clima poco collaborativi nel collegio dei docentiPoco senso di responsabilità e atteggiamento propositivo nel risolvere le questioni scolasticheFigure di coordinamento ,a volte, inadeguate (osserv

.)

PERCEZIONE DEI PUNTI DI FORZASoddisfazione del proprio lavoroRitenere che il proprio lavoro sia apprezzato dai genitori degli alunniTrovare spazio per l’innovazione metodologica nel proprio lavoroSistematicità nell’effettuare le attività di verificaPiù che buona l’utilità dei consigli di classe e riunioni di

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programmazioneMettere a disposizione le conoscenze, metodologie , materiali…Perseguire la qualità a livello didatticoBuona conduzione degli organi collegialiRapporti più che buoni con personale ausiliario, di segreteria e con la DS

Si può inoltre aggiungere che dai questionari dei docenti sono stati inoltrati suggerimenti ed osservazioni riguardanti soprattutto:

- miglioramento della dotazione tecnologica e scambio di esperienze con altre scuole;

- maggior ripartizione degli incarichi ai vari componenti per fronteggiare le problematiche scolastiche;

- favorire una maggiore conoscenza e informazione delle attività svolte a scuola per migliorare la condivisione nei diversi ordini scolastici;

- maggiore importanza ai curricoli in verticale;

Alla luce delle valutazioni emerse, per focalizzare dove puntare i nostri sforzi per migliorare la qualità, è opportuno proseguire questo lavoro auto-valutativo all’interno del gruppo di lavoro e dei vari plessi.

I risultati attesi in rapporto al questionario del personale ATA , riferito alla percezione del servizio scolastico, risultano essere:

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA- adeguata accoglienza

prestata al pubblico - buon rapporto con i

- compiti che a volte

esulano da quanto

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ragazzi - collaborazione con i

docenti nella gestione degli spazi

- rapporto con la DSGA e DS

- dotazione del materiale di pulizia

previsto dal contratto

I dati del monitoraggio relativo ai genitori hanno evidenziato le seguenti risposte:*(tra parentesi il n° della domanda al quale si riferiscono)

PUNTI DI FORZA

PUNTI DI DEBOLEZZA

Aspetti educativi- didatticiOfferta didattica efficace e funzionaleCoinvolgimento nel processo educativoOperato del gruppo docente

Collaborazione con i docentiPUNTI DI FORZA

PUNTI DI DEBOLEZZA

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Aspetti organizzativi- amministrativiLivello misure di sicurezzaStrumenti didattici, arredamenti, attrezzature esistenti

Arredi e strutture abbastanza adeguate

L’informazione alle famiglie

Servizi igienici abbastanza adeguati

Il personale accoglie l’utenza con cortesia

Pulizia degli ambienti abbastanza adeguati

Uffici di segreteriaDisponibilità del Dirigente Scolastico

osservazioni e suggerimenti:-migliorare gli spazi interni e esterni (usabilità degli spazi, arredi, pulizia);

- migliorare i servizi on line (somministrazione questionari, comunicazioni, sito web, registro elettronico);

- più ore di inglese;- più attività e uscite didattiche;- migliorare gli orari di segreteria (più giorni di

apertura e servizi di segreteria distaccati);

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Il monitoraggio che ha interessato gli alunni di una seconda e una quarta classe primaria e di una prima classe media, ha evidenziato la concordanza di alcune risposte, nonostante la diversa età e l’appartenenza ad ordini di scuola diversi:-l’82% viene volentieri a scuola;

-il 57% ha buoni rapporti con i compagni;

-solo il 37% parla delle sue difficoltà con gli insegnanti;

-all’82%% piacciono i laboratori e i progetti a cui hanno partecipato;

-solo al 3% sono sembrate difficili le prove di verifica;

-all’88% viene rispiegata la lezione non capita;

-il 27% ritiene impegnativi i compiti a casa, e il 33% viene aiutato dai genitori.

Perché autovalutare.

La finalità della valutazione del servizio è di renderlo trasparente nel confronto degli utenti e delle istituzioni. Si è cercato di offrire uno strumento di verifica della qualità della formazione che fosse:-centrato sulla realtà scolastica dell’Istituto;

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-praticabile con l’utilizzo di poche risorse economiche;-capace di evidenziare punti di forza e di debolezza;-trovare un giusto indirizzo volto alla effettiva attivazione di miglioramenti qualitativi.Ciò con gli obiettivi di:-acquisire dati utili per avere una visione d’insieme della realtà scolastica;-cogliere i bisogni emergenti in modo che possano essere presi come base per gli interventi formativi;-interagire con gli altri soggetti del territorio per migliorare l’offerta formativa;-diffondere le buone pratiche pedagogiche presenti;-coinvolgere direttamente le famiglie e tutti gli operatori della scuola per correggere errori ed innovare processi;-ottimizzare il sistema organizzativo della scuola per conseguire il massimo successo formativo dell’utenza;-stimolare in tutti gli operatori e gli utenti la cultura della valutazione;-migliorare la prestazione individuale di tutti gli operatori del sistema;-rafforzare la relazionalità come fattore di crescita;-individuare standard di riferimento.

Dalla comparazione effettuata con i risultati dei questionari dello scorso anno, emergono dati migliorativi generali. E’ opportuno, comunque , che il percorso auto-valutativo prosegua, elaborando scelte progettuali di Istituto, individuando gli aspetti per un buon funzionamento organizzativo o educativo-didattico su cui orientare l’attenzione per costruire una scuola efficace, tenendo presente quelli che sono le aree di processo che caratterizzano tali scuole e cioè:-unità di scopi

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-coerenza nella pratica-collegialità e cooperazione-costruzione di una visione condivisa-monitoraggio de progresso a tutti i livelli-sviluppo delle abilità dei docenti-coinvolgimento dei genitori in modi costruttivi ed adeguati,contenendo le influenze negative e incoraggiando le interazione produttive.

Roma,28 giugno 2016 F.S.Pof Raffaella Farina