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1 CORSISTA : TANIMI ANNA - CLASSE G7 Modulo di progettazione I anno Titolo:

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CORSISTA : TANIMI ANNA - CLASSE G7

Modulo di progettazione I anno

Titolo:

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l progetto che ha coinvolto gli alunni dall’attuale classe quarta della Scuola Primaria “Leonardo da Vinci” di Milano, è

stato realizzato quasi interamente durante l’anno scolastico 2009-2010; l’opera di “labor lime” è stata effettuata durante il primo periodo dell’anno scolastico 2010-2011. Si è trattato di un CLIL (Apprendimento integrato di Lingua e Contenuto) che prevede l’utilizzo della lingua straniera per veicolare i contenuti di altre discipline e che fa comprendere ancora di più come la lingua sia un mezzo comunicativo. La metodologia favorisce non solo il miglioramento linguistico, ma anche la motivazione; aumenta la consapevolezza dell’utilità di saper padroneggiare una lingua straniera e la fiducia nelle proprie possibilità. Lo svolgimento di un percorso CLIL consente di evitare le lezioni frontali basate sul tradizionale metodo grammaticale - traduttivo, e predilige l’aspetto lessicale calato in un contesto comunicativo autentico.

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Il percorso progettuale, realizzato mediante l’uso dei mezzi offerti dalle NT ha richiesto una seria progettazione iniziale, necessaria per evitare deviazioni , dispersioni , sovraccarichi, tutti elementi che avrebbero distolto dal raggiungimento degli obiettivi programmati. Sicuramente l’azione volta all’apprendimento è stata favorita dalla forte sinergia tra le insegnanti coinvolte e dal fatto che la scrivente, durante l’anno scolastico 2009-2010 , sia stata docente si Scienze e di Lingua Inglese. Ciò ha permesso un continuo monitoraggio dei processi attivati , generatori di quelle competenze e abilità che favoriscono il passaggio dal fare al saper fare.L’apprendimento attivo, con assetto laboratoriale, che ha visto i discenti primi attori nella costruzione delle proprie conoscenze , si è rivelato realmente efficace . Gli alunni hanno sempre risposto positivamente alle stimolazioni offerte in ambienti “ludici”, centrati sulla multisensorialità e sul fare per imparare, certamente responsabili in positivo della motivazione all’apprendere , della comprensione, dell’assimilazione, dell’accomodamento, così diversi dall’contesto “unico” e tradizionale rappresentato essenzialmente dall’aula.

Ostacolo alla realizzazione piena del percorso così come progettato è stato rappresentato dall’inagibilità temporanea del laboratorio d’ informatica. Opere di ristrutturazione hanno impedito l’accesso all’ambiente durante i mesi di novembre, dicembre, gennaio, e parte di febbraio; conseguentemente alcune attività, piuttosto che essere realizzate in parallelo ad altre (così da rendere in un unicum la seconda fase prevista per i primi mesi del II quadrimestre), sono slittate sui mesi di aprile e maggio e, inevitabilmente, sul primo periodo del anno scolastico 2010-2011. D’altro canto i tempi forzatamente più distesi, hanno impedito un vissuto di “carico di lavoro” ed hanno permesso reiterazioni e consolidamenti sia delle strutture linguistiche e del lessico della L2 sia dei contenuti relativi alle discipline coinvolte.

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La tabella di seguito riportata rappresenta un valido strumento di lettura per esplicitare tempi , luoghi, fasi, modalità e strumenti di realizzazione del progetto.

TEMPI LUOGHI FASI MODALITA’

STRUMENTI

Anno scolastico 2009/2010;Inizio anno scolastico 2010 – 2011.

SPAZI SCOLASTIC

IAula,

laboratorio d’

informatica,

laboratorio audiovisivi, laboratorio

pittura, laboratorio scientifico, mostra/lab

oratorio Vulcanolab, Biblioteca

alunni .

SPAZI ESTERNIMuseo di

Storia Naturale –

Milano

1° FASE: realizzata in spazi

strutturati interni ed

esterni (Museo di

Storia Naturale, mostre-

laboratorio VulcanoLab

, laboratorio audiovisivi,

aula scolastica) dedicata

all’acquisizione di

conoscenze specifiche relative al

topic scelto (novembre-dicembre

2009).2° FASE:

realizzata in spazi

strutturati interni (aula,

laboratorio d’informati

ca) centrata

Learning by doing:

sviluppo di attività di

ricerca individuale

e di gruppo.

Promozione di attività laboratoria

li (laboratori

o informatico

, laboratorio audiovisivi, laboratorio

pittura, laboratorio

-mostra Vulcanolab, laboratori

attivati presso il Museo di Scienze naturali)

per l’acquisizio

ne di competenz

e.

Materiale di facile consumo (carta,

cartoncino, tempere,

pennarelli...), atlante,

libri.

Supporti multimedia

li: computer

fisso e mobile, scanner,

iPod, macchina

fotografica digitale, lettore DVD,

prodotti audio-video,

televisore.

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sulla comunicazi

one in Lingua Inglese

per veicolare contenuti

disciplinari a carattere scientifico,

per favorire

l’acquisizione delle strutture

linguistiche, per

realizzare un

documento utilizzando

gli strumenti

offerti dalle NT

(gennaio-maggio)

Alfabetizzazione nella

lingua inglese intesa come

“ambiente di

apprendimento” e

non come “oggetto di

studio”, ricorrendo

anche a pre-

conoscenze acquisite.

Il dato reale e confortante ,che è andato man mano acquisendo una maggiore corposità, è stato rappresentato dall’evidenza dello spirito di collaborazione, della sinergia fondata sul voglia di mettersi in gioco, del fare , del personale apporto al raggiungimento di obiettivi comuni. Tutto ciò senza che diversi livelli di abilità tra diversi soggetti compromettessero l’esito finale, ma con la crescente consapevolezza in ogni singolo che il personale miglioramento passa anche attraverso l’emulazione dell’altro.

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Le interazioni di tipo collaborativo hanno soddisfatto le esigenze di conoscenza individuale, hanno rafforzato lo sviluppo del senso sociale favorendo l’acquisizione di diversi punti di vista, in dinamiche di confronto continuo, con forte impatto sui processi cognitivi. In questo contesto l’insegnate non è stata vissuta come soggetto esterno e giudicante, unica trasmettitrice di sapere , ma come elemento che stimola, supporta , collabora alla costruzione della conoscenza.

Figura 1: elenco applicazioni utilizzate

L’utilizzo delle applicazioni citate non si è rivelato affatto semplice. Si è avuto modo di constatare che alcuni nativi digitali appartenenti alla fascia d’età della scuola primaria il più delle volte utilizzano “passivamente” gli strumenti offerti dalle NT (ex. - spesso il computer è semplicemente considerato come l’ennesima consolle per giochi on line). La scoperta delle potenzialità offerte dal mezzo e dalle applicazioni (software proprietario e software OS³ tra i più conosciuti , diffusi e

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adoperati ) ha generato la consapevolezza dell’esistenza di un nuovo modus operandi. Gli alunni, anche attraverso l’utilizzo indiretto di software (Gimp - per le complessità d’uso si è reso necessario l’intervento diretto della docente), hanno compreso che la scelta dei “nuovi” supporti, volti alla creazione di un documento ipertestuale, modificando le condizioni materiali a cui è legato un elaborato, cancellando i condizionamenti da cui hanno origine le demotivanti necessità di “riscrittura globale”, trasformano la produzione in manifestazione non “finita e definita”, sulla quale è sempre possibile reintervenire compiendo manipolazioni e trasformazioni In altri termini “la mappa totalmente dispiegata non c'è mai” , o almeno fino al momento della pubblicazione. La definizione di un bacino di siti consentiti⁶ ha rappresentato un’occasione di ricerca , scoperta, classificazione delle risorse, messa in relazione, organizzazione ed ha coinvolto gli alunni in un’operazione in cui si sono sentiti realmente protagonisti.

Figura 2: fasi per la realizzazione di un ipertesto (o meglio, ipermedia) con PowerPoint: progettazione della struttura, realizzazione delle slide, creazione dei collegamenti ipertestuali, assegnazione di effetti e salvataggio del file. La mappa progettata evidenzia i collegamenti e permette di raggiungere direttamente qualsiasi diapositiva. La struttura reticolare dell’ ipermedia produce una frammentazione di contenuti complessi in concetti più semplici che facilitano l’apprendimento; contemporaneamente la ricchezza di immagini, suoni e animazione della comunicazione multimediale facilita il coinvolgimento

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emotivo degli alunni anche meno motivati, producendo un effetto in grado di facilitare e di potenziare il processo di apprendimento. L’ipertesto modifica “... la procedura formativa richiesta dal [...] testo stampato, permettendo di passare da una fruizione lineare ad una non sequenziale ed interattiva, che va ad agire su più livelli cognitivi” (Manzelli, Cervello e memoria)⁸.

In ultima analisi la valutazione dell’intero progetto e del percorso formativo può considerarsi positiva per tutti i soggetti coinvolti. Il processo didattico i cui contenuti sono stati realizzati mediante le tecnologie informatiche ha permesso che:

a) si verificasse una forte interattività tra docenti ed alunni/tra gli alunni stessi;

b) si realizzasse un apprendimento di tipo collaborativo e condiviso;

c) la mediazione didattica si intersecasse con l’operatività degli alunni;

d) si comprendesse che esiste un modo diverso fare scuola;e) la conoscenza relativa a contenuti interdisciplinari potesse

essere costruita in maniera “sperimentata” e risultare “più divertente”;

f) si realizzasse un’opera realmente educativa e formativa rispetto all’utilizzo degli strumenti offerti dalle NT.

Il percorso relativo al topic scelto è un cantiere aperto: gli spunti man mano emersi offrono la possibilità di creare sviluppi realmente trasversali, in una dimensione laboratoriale sempre più auspicabile per la costruzione delle conoscenze individuali. Qui di seguito ne vengono elencati alcuni:

Individuazione di formazioni vulcaniche particolari: the Giant’s Causeway).

Formazioni vulcaniche su pianeti del sistema solare. Vulcani attivi, dormienti, estinti. Eyjafjoll (Islanda) Eruzioni vulcaniche in Italia: il Vesuvio. Pompei ed Ercolano. Usi e costumi della Roma antica.

E’ superfluo annotare che le attività complementari , individuate per l’ affinamento del topic , dovrebbero necessariamente includere lo studio delle strutture della L2 della classe successiva.

Per quanto concerne una decisione relativa ad un eventuale ampliamento del topic , questa potrà essere seriamente considerata solamente ad anno scolastico avviato (ottobre) quando gli assetti

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scolastici e le aree di competenza per ogni singolo docente saranno ben definiti.

Tanimi Anna, corsista I anno

NOTE1. Power Point avanzato (modulo a scelta, 1◦ anno)2. Video digitale (T01, 1◦ anno) 3. Strumenti Open Source per la didattica (modulo a scelta, 1◦ anno)4. P. Manzelli, le nuove teorie della mente e le NT ”l’ipertesto muultimediale è

un’innovazione educativa” (Comunicazione e Comunicazione e nuove tecnologie, 2ª settimana).

5. Cantoni - Tardini, “Le tecnologie della parola” (CB02, 1ª settimana)6. Nessuna lista di siti “consentiti”puo essere definitiva; il percorso realizzato ha per

definizione una prospettiva dinamica.7. Per la selezione delle risorse web sono stati considerati i seguenti criteri :

“...accuratezza, autorevolezza, obiettività, aggiornamento, ambito” (Cantoni – Di Blas, Comunicazione – teorie e pratiche).

8. P. Manzelli, Cervello e memoria, (Comunicazione e Comunicazione e nuove tecnologie, 2ª settimana).

http://kids.nationalgeographic.com/kids/games/puzzlesquizzes/quizyournoodle-volcanoes/

http://kids.nationalgeographic.com/kids/games/puzzlesquizzes/quizyournoodle-volcanoes/