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1 Riconoscimenti Tenuto conto della peculiarità dei compiti che è chiamato ad assolvere il Consigliere giuridico, è indispensabile assicurarsi che i frequentatori abbiano acquisito un'adeguata conoscenza nelle materie giuridiche. Al termine di ciascun modulo, i frequentatori verranno pertanto sottoposti ad una verifica di apprendimento e solo coloro che avranno riportato una valutazione di almeno 24/30 saranno ammessi al modulo successivo. Nell'ambito del modulo conclusivo di "qualificazione" i frequentatori verranno sottoposti all'accertamento finale di idoneità. Agli Ufficiali, al personale della CRI e dell’ACISMOM che avranno superato gli accertamenti previsti verrà conferita la qualifica di “Consigliere giuridico nelle Forze Armate” e rilasciato il relativo diploma (con variazione matricolare a cura degli Enti/Comandi di appartenenza). Ai frequentatori civili e/o Sottufficiali verrà rilasciato un attestato di partecipazione, in qualità di Uditore, con profitto.

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Riconoscimenti

 

Tenuto conto della peculiarità dei compiti che è chiamato ad assolvere il Consigliere giuridico, è indispensabile assicurarsi che i frequentatori abbiano acquisito un'adeguata conoscenza nelle materie giuridiche.

Al termine di ciascun modulo, i frequentatori verranno pertanto sottoposti ad una verifica di apprendimento e solo coloro che avranno riportato una valutazione di almeno 24/30 saranno ammessi al modulo successivo.Nell'ambito del modulo conclusivo di "qualificazione" i frequentatori verranno sottoposti all'accertamento finale di idoneità.

Agli Ufficiali, al personale della CRI e dell’ACISMOM che avranno superato gli accertamenti previsti verrà conferita la qualifica di “Consigliere giuridico nelle Forze Armate” e rilasciato il relativo diploma (con variazione matricolare a cura degli Enti/Comandi di appartenenza).

Ai frequentatori civili e/o Sottufficiali verrà rilasciato un attestato di partecipazione, in qualità di Uditore, con profitto.

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Frequenza

 

Il corso è aperto sia al personale militare che civile e ad esso possono accedere:

Ufficiali superiori del Corso Superiore di Stato Maggiore Interforze (frequenza obbligatoria estesa a tutti i frequentatori per i primi due moduli del Corso ISSMI e frequenza riservata al solo personale selezionato dai rispettivi Stati maggiori/Comandi generali per il modulo finale di “qualificazione”);

altri Ufficiali Superiori nazionali ed esteri designati da SMD e dai rispettivi Stati maggiori o Comandi generali (1);

personale della CRI e dell’ACISMOM; Ufficiali Superiori del quadro permanente del CASD da impiegare nello specifico settore per le

esigenze d’Istituto;Possono, altresì, partecipare, acquisendo l’attestato di Uditori (previa richiesta ed autorizzazione da parte dell’Istituto sulla base delle disponibilità logistiche)

personale civile e Sottufficiali provenienti dall’Amministrazione Difesa o da altre Amministrazioni dello Stato con specifico interesse nella materia e su segnalazione, in via gerarchica, della propria amministrazione di appartenenza;

frequentatori civili del master in “Studi internazionali strategico-militari” presso l’ISSMI; altro personale civile, esterno alle Amministrazioni dello Stato, con specifico interesse nella

materia.

Per l’ammissione al Corso si dovrà tener conto in via preferenziale dei seguenti elementi: particolari esigenze d’impiego delle Forze armate, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia Di

Finanza; adeguato background culturale e professionale (laurea in discipline giuridiche o equipollenti,

partecipazione ai corsi di qualificazione in diritto dei conflitti armati organizzati dalla Croce Rossa italiana ed internazionale, esperienze professionali significative nello specifico settore).

E’ richiesta la conoscenza della lingua inglese (per gli Ufficiali delle Forze Armate, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia Di Finanza non inferiore al 2° livello JFLT).

I frequentatori esterni, civili o militari (ammessi su segnalazione dei rispettivi Stati maggiori/Comandi generali e del Comitato centrale della CRI), dovranno affrontare un modulo di studio a distanza di "Richiami di diritto internazionale umanitario" prima di accedere ai moduli residenziali di "Diritto penale militare e Diritto delle operazioni militari" e di "qualificazione".

I corsi sul Diritto dei conflitti armati svolti presso l'International Insitute of Humanitarian Law di Sanremo e i corsi di qualificazione per l'applicazione del Diritto internazionale umanitario svolti presso strutture centrali della CRI, il corso tenuto presso l’Università di Ferrara dall’Aeronautica militare – Comando Operazioni Aeree (COA) ed il corso tenuto presso il 4° Reparto Tecnico Manutentivo (RTM) Difesa Aerea, Telecomunicazioni e Assistenza al Volo con il concorso della Croce Rossa Italiana sono considerati equipollenti al modulo di studio a distanza.

I frequentatori esterni provenienti da detti corsi, pertanto, potranno essere ammessi direttamente al modulo di "Diritto penale militare e delle operazioni militari" presentando copia del relativo attestato di frequenza.

Quota di partecipazione:

Per i frequentatori esterni all’Amministrazione Difesa, è prevista una quota di partecipazione, pari ad euro 180,00 procapite, mediante versamento con bonifico sul conto corrente postale (Codice IBAN IT58 C076 0103 2000 0005 5364 004) del CASD - Servizio Amministrativo (avendo cura di specificare nella causale del versamento: nome, cognome e la dizione “15° Corso Consigliere Giuridico nelle Forze Armate”) (*)

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producendo copia fotostatica dell’avvenuto pagamento da consegnare durante la prima giornata del Corso. (2).

(1) In relazione a pregresse o future specificità d’impiego nel settore legale ed alla laurea in giurisprudenza, possono essere segnalati anche Capitani e gradi equivalenti.

(2) Esclusivamente per il personale terzo alla A.D., il versamento della quota di partecipazione dovrà essere effettuato solo dopo la comunicazione da parte del CASD dell’avvenuta ammissione al Corso dei candidati alla frequenza.

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Documentazione

Non appena l'Istituto avrà ricevuto l'elenco definitivo dei frequentatori esterni designati per la partecipazione, agli stessi verrà inviata la password per l’accesso alla piattaforma didattica (http://www.piattaforma-issmi.it/didattica) ove sarà disponibile il materiale didattico in forma elettronica.

Di seguito l'elenco della documentazione di interesse per il Consigliere Giuridico.

LEGISLAZIONE NAZIONALE

1. Costituzione della Repubblica Italiana 

2. Codici

Codice Penale Militare di Pace (R.D. 20/2/1941 n.303);

Codice Penale Militare di Guerra (R.D. 20/2/1941 n. 303);

Codice Penale (R.D. 19/10/1930 n. 1398);

Codice dell'Ordinamento Militare  (D.L. 15/3/2010 n.66);

Codice della Navigazione (R.D. 30/3/1942 n. 327).

3. Altra legislazione nazionale

Legge italiana di guerra (R.D. 8/7/1938 n. 1415);

Legge italiana di neutralità (R.D. 8/7/1938 n. 1415);

Prevenzione e repressione del delitto di genocidio (L. 9/10/1967 n. 962);

Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare (D.P.R. 15/3/2010 n. 90);

Norme per la messa al bando delle mine antipersona (L. 28/8/1997 n. 282);

DIRITTO INTERNAZIONALE

Diritto Internazionale Umanitario nelle Operazioni Militari (Ediz. CASD/IHL Sanremo - 2012)

1. Trattati e Convenzioni a carattere generale

Carta delle Nazioni Unite (San Francisco, 26/6/1945);

Trattato Nord Atlantico (Washington DC, 4/4/1949);

Convenzione sul diritto dei trattati (Vienna, 23/5/1969);

Convenzione sulla successione degli stati nei trattati (Vienna, 23/8/1978) - in lingua inglese.

2. Accordi sul disarmo

Trattato per la proibizione degli esperimenti di armi nucleari nell'atmosfera, nello spazio extra-atmosferico e negli spazi sottomarini (Mosca, 5/8/1963);

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Trattato di non proliferazione delle armi nucleari (Londra, Mosca, Washington, 1/7/1968);

Trattato sul divieto di collocare armi nucleari ed altre armi di distruzione di massa sul fondo dei mari e degli oceani e nel relativo sottosuolo (Londra, Mosca, Washington, 11/2/1971);

Convenzione sul divieto di messa a punto, produzione e stoccaggio di armi batteriologiche (Londra, 10/4/1972);

Trattato per il divieto totale degli esperimenti nucleari (New York, 14/9/1996) - in lingua inglese.

3. Diritto Internazionale Umanitario dei conflitti armati

Dichiarazione relativa al diritto marittimo (Parigi, 16/4/1856);

Dichiarazione per escludere in tempo di guerra l'uso di proiettili esplodenti di peso inferiore ai 400 gr. (Pietroburgo, 29/11/1868);

Convenzione (II) sulle leggi ed usi della guerra terrestre (l'Aja, 29/7/1899);

Dichiarazione circa l'uso di proiettili che spandono gas asfissianti o deleteri (l'Aja, 29/7/1899);

Dichiarazione circa l'uso di palle che si dilatano o si schiacciano facilmente nel corpo umano (l'Aja, 29/7/1899);

Convenzione (I) per il regolamento pacifico delle controversie internazionali (l'Aja, 18/10/1907);

Convenzione (III) sull'apertura delle ostilità (l'Aja, 18/10/1907);

Convenzione (IV) su Leggi ed Usi della Guerra Terrestre ed allegato regolamento (l'Aja, 18/10/1907);

Convenzione (V) sui diritti e doveri delle potenze neutrali in caso di guerra terrestre (l'Aja, 18/10/1907);

Convenzione (VI) sul regime delle navi mercantili nemiche all'inizio delle ostilità (l'Aja, 18/10/1907);

Convenzione (VII) sulla trasformazione delle navi mercantili in navi da guerra (l'Aja, 18/10/1907);

Convenzione (VIII) sulla posa di mine sottomarine di contatto non ancorate (l'Aja, 18/10/1907);

Convenzione (IX) sul bombardamento da parte di forze navali in tempo di guerra (l'Aja, 18/10/1907);

Convenzione (XI) sulle restrizioni all'esercizio del diritto di cattura nella guerra marittima (l'Aja, 18/10/1907);

Convenzione (XIII) relativa ai diritti ed ai doveri delle potenze neutrali in caso di guerra marittima (l'Aja, 18/10/1907);

Dichiarazione relativa al divieto di lanciare proiettili ed esplosivi dall'alto di aerostati (l'Aja, 18/10/1907);

Protocollo concernente la proibizione d'impiego di gas asfissianti, tossici o simili e di mezzi batteriologici (Ginevra, 17/6/1925);

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Trattato sulla rinunzia alla guerra per la soluzione delle controversie internazionali [Patto Briand-Kellogg] (Parigi, 27/8/1928);

Convenzione relativa al regime degli stretti [Convenzione di Montreux] (Montreux, 20/7/1936);

Regole della guerra sottomarina [Trattato di Londra] (Londra, 22/4/1930);

Patto Roerich (15/4/1935) - in lingua inglese;

Convenzione (I) per il miglioramento delle condizioni dei feriti e malati delle forze armate di campagna (Ginevra, 12/8/1949);

Convenzione (II) per il miglioramento dell condizioni dei feriti e malati delle forze armate sul mare (Ginevra, 12/8/1949);

Convenzione (III) relativa al trattamento dei prigionieri di guerra (Ginevra, 12/8/1949);

Convenzione (IV) relativa alla protezione della popolazione civile in tempo di guerra (Ginevra, 12/8/1949);

Convenzione per la protezione dei Beni Culturali in caso di conflitto armato (l'Aja, 14/5/1954);

Regolamento di esecuzione della Convenzione dell'Aja del 14/5/1954 per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato;

Protocollo (I) per la protezione dei Beni culturali in caso di conflitto armato (l'Aja, 14/5/1954);

Convenzione di New York sul divieto di utilizzare tecniche di modifica dell'ambiente naturale per scopi militari o per qualsiasi altro scopo ostile (New York, 10/12/1976);

Protocollo (I) sulla protezione delle vittime dei conflitti armati internazionali, addizionale alle Convenzioni del 12/8/1949 (Ginevra, 8/6/1977);

Protocollo (II) sulla protezione delle vittime dei conflitti armati non internazionali, addizionale alle Convenzioni del 12/8/1949 (Ginevra, 8/6/1977);

Convenzione sulla proibizione o la limitazione dell'uso di certe armi convenzionali che possono provocare sofferenze eccessive od avere effetti indiscriminatiProtocolli annessi:Protocollo I, relativo alle schegge non individuabili; Protocollo II, relativo al divieto o la limitazione dell'impiego di mine, trappole e altri dispositivi;

Protocollo III, relativo al divieto o la limitazione dell'impiego delle armi incendiarie) (New York, 10/4/1981);

Convenzione sulla proibizione dello sviluppo, produzione, immagazzinaggio ed uso di armi chimiche e sulla loro distruzione (Parigi, 13/1/1993);

Convenzione sulla proibizione o la limitazione dell'uso di certe armi convenzionali che possono provocare sofferenze eccessive od avere effetti indiscriminati (Protocollo IV, relativo alle armi laser accecanti) (Ginevra, 13/10/1995);

Convenzione sul divieto d'impiego, di stoccaggio, di produzione e di trasferimento delle mine antipersona e sulla loro distruzione (Ottawa, 3/12/1997);

Protocollo (II) addizionale alla Convenzione dell'Aja del 1954 sulla protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato (l'Aja, 26/3/1999).

4. Diritti Umani

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Dichiarazione Universale dei diritti dell'uomo (Risoluzione ONU n. 217 del 10/12/1948);

Convenzione europea per la salvaguardia dei Diritti dell'Uomo e delle Libertà Fondamentali (Roma, 4/11/1950);

Convenzione relativa allo status dei rifugiati (Ginevra, 28/7/1951);

Patto internazionale sui diritti civili e politici (New York, 16/12/1966);

Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali (New York, 16/12/1966);

Protocollo relativo allo status dei rifugiati (New York, 31/1/1967);

Convenzione Internazionale sui diritti dell'infanzia e Protocolli facoltativi (Risoluzione ONU n. 44/25 del 20/11/1989).

5. Territorio, Mare, Spazio Aereo

Trattato sull'Antartide (Washington, 1/12/1959);

Trattato sui principi che regolano le attività degli Stati nell'esplorazione ed utilizzazione dello spazio extra-atmosferico inclusa la luna e gli altri corpi celesti (Londra, Mosca, Washington, 27/1/1967);

Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (Montego Bay, 10/12/1982);

Convenzione relativa all'aviazione civile internazionale (Chicago, 7/12/1944);

Convenzione per la repressione degli atti illeciti contro la sicurezza della navigazione marittima e Protocollo per la repressione degli atti illeciti contro la sicurezza delle piattaforme fisse situate sulla piattaforma continentale (Roma,10/3/1988)(traduzione non ufficiale. Sito ufficiale dell'IMO).

6. Tribunali Internazionali

Statuto Corte Internazionale di Giustizia;

Statuto Tribunale Internazionale per l'ex Yugoslavia (in lingua inglese);

Statuto Tribunale Internazionale per il Ruanda (in lingua inglese);

Statuto Corte Penale Internazionale;

Statuto Tribunale Speciale per l'Iraq.

7. Organizzazioni regionali

Convenzione tra gli Stati membri del Trattato Nord Atlantico sullo Statuto delle loro Forze (Londra, 19/6/1951);

Protocollo sullo statuto dei Quartieri Generali alleati (Parigi, 28/8/1952) - in lingua inglese;

Trattato sulle Forze Armate Convenzionali in Europa (Parigi, 19/11/1990);

Trattato sull'Unione Europea (Maastricht, 7/2/1992);

Raccolta dei Trattati dell'Unione Europea;

Trattato sui cieli aperti (Helsinki, 24/3/1992);

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Convenzione tra gli Stati membri del Trattato Nord Atlantico e gli altri Stati partecipanti al Partenariato per la Pace sullo Statuto delle loro Forze (Bruxelles, 19/6/1995) e relativa ratifica italiana;

Accordo sull'adattamento del Trattato sulle Forze Armate Convenzionali in Europa (Istanbul 19/11/1999);

Atto Finale della Conferenza degli Stati parte del Trattato sulle Forze Armate Convenzionali in Europa (Istanbul, 19/11/1999).

8. Relazioni diplomatiche, consolari e status delle Forze

Convenzione sulle relazioni diplomatiche (Vienna, 18/4/1961);

Convenzione sulle relazioni consolari (Vienna, 24/4/1963);

Convenzione sulle missioni speciali (New York, 8/12/1969);

Convenzione sulla sicurezza del personale delle Nazioni Unite e del personale associato (New York, 15/12/1994).

DOCUMENTAZIONE NAZIONALE

1. Dottrina

Direttiva SMD-G-014 Manuale di Diritto Umanitario - Volume I - Usi e Convenzioni di Guerra (Roma, 1991);

Direttiva SMD-G-014 Manuale di Diritto Umanitario - Volume II - Istruzioni concernenti i prigionieri di guerra nemici (Roma, 1991);

SMM4 - Istruzioni di Diritto Marittimo per i Comandi Navali (Ed. 1996);

SMM9 - Istruzioni di Diritto dei Conflitti Armati sul Mare per i Comandi Navali (Ed. 1998).

2. Altra documentazione

Adempimenti dei Comandanti di Corpo nei casi di reati militari e comuni in ambito militare (a cura del Prof. A. Intelisano, 1995);

CINCNAV/CM/GD/001;

Glossario di Diritto del Mare (di Fabio Caffio, Roma 2001).

3. Ricerche CEMISS

Manuale di diritto umanitario applicabile a conflitti armati in mare (Prof. Natalino Ronzitti, ricerca CeMiSS 16/G - Roma, dicembre 1994).

4. CROCE ROSSA ITALIANA

Comitato Internazionale Croce Rossa (CICR) - Diritto Internazionale Umanitario - Risposte alle vostre domande.

DOCUMENTAZIONE INTERNAZIONALE

1. ONU

General guidelines for Peacekeeping Operation / UN Code of conduct ed altri significativi documenti in Database Peacekeeping Training Publications of United Nations Department of Peacekeeping Operations/Training and Evaluation Service;

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UNSG - Comprehensive review of the whole question of peacekeeping operations in all their aspects.

2. NATO

NATO Handbook.

3. OSCE

OSCE Handbook.

4. ICRC

Human rights and humanitarian law in professional policing concept;

Documentazione di interesse.

5. CANADA

Collection of Documents on the Law Of Armed Conflicts / Law Of Armed Conflict at the operational and tactical level (Parts I, II and III) ed altra documentazione di interesse.

6. SVIZZERA

I Diritti dell'Uomo.

7. USA

Operational law handbook (link con JAG US Army);

ROE Handbook (2 Mb);

FM 27-10 - The law of land warfare;

FM 27-100 - Legal Support to Operations;

The Commanders Handbook on the Law of Naval Operations;

Law and Military Operations in the Balkans 1995-1998 (Lessons Learned);

U.S. Policy Regarding the International Criminal Court.

7. Altra documentazione

JENIN: IDF military operations;

Military Law Review: Training to ROE;

Final Report to the Prosecutor by the Committe Established to Review the NATO Bombing Campaign Against the Federal Republic of YugoslaviaENIN: IDF military operations;

Modern War, Modern Law and Arny Doctrine: Are we in step for the 21st Century?;

Counter-Terrorism and the Use of Force in International Law (Marshall Center Papers n. 5).

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Sviluppo del programma

 

Il corso si svilupperà in tre moduli:

1. Modulo di DIU (in sede per i frequentatori ISSMI;on line e con ammissione ai moduli successivi previo superamento esame per i frequentatori esterni);

2. Modulo di diritto penale militare e delle operazioni militari:

o lineamenti di diritto penale militare;

o il diritto penale militare di guerra;

o la falsità in atti;

o i reati contro l'amministrazione militare;

o il procedimento penale militare;

o il ruolo del C.te di Corpo quale Ufficiale di PG militare;

o la repressione dei crimini di guerra nell'ordinamento internazionale;

o aspetti giuridici delle PSO;

o la condotta delle operazioni militari.

Al termine del modulo è prevista una verifica di apprendimento individuale.

3. Modulo di qualificazione:

o "Lo ius ad bellum nel terzo millennio":

"L'uso della forza militare nelle relazioni internazionali;

"La questione della legittimità del ricorso alla forza militare;

o "Le persone protette in situazioni di conflitto armato"

"La protezione della popolazione civile nelle diverse tipologie di conflitto armato";

"La nozione di rifugiato nella prassi internazionale e nei conflitti armati";

"La tutela dei diritti umani in situazioni di conflitto armato";o"La tutela giuridica dei bambini soldato".

o "Aspetti giuridici delle operazioni terrestri, marittime ed aeree in situazioni di conflitto armato"

"Il concetto di partecipazione diretta alle ostilità";

"Aspetti giuridici delle operazioni marittime";

"Aspetti giuridici delle operazioni aeree";

"Il mantenimento dell'ordine pubblico e la tutela dei diritti umani nelle PSO";

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"Il ruolo della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza nella gestione delle crisi internazionali".

o "La condotta delle ostilità nei nuovi scenari operativi"

"Introduzione al tema";

"Tensioni sulla nozione di obiettivo militare";

"Il rispetto del principio di proporzionalità nella scelta degli obiettivi militari";

"L'uso di armi di dubbia legittimità in situazione di conflitto armato";

"L'uso di armi non letali in un contesto di conflitto armato".

o "Riflessioni sul terrorismo internazionale"

"Introduzione al tema";

"La conflittualità non convenzionale";

"Il contrasto al terrorismo internazionale";

"Il contrasto agli atti di violenza in mare";

"Terrorismo e DIU"

o "Aspetti giuridici del post conflict"

"Introduzione al tema";

"Problematiche applicative delle ROE e dei SOFA";

"L'occupazione militare e sue conseguenze giuridiche";

"Sfide contemporanee al DIU";

"La negoziazione nelle PSO e suoi aspetti giuridici".

o "Il Consigliere giuridico nei teatri operativi"

"Lessons learned dai teatri operativi: aspetti giuridici";

"L'esperienza del Legad nei vari teatri operativi (VTC)".

"La responsabilità individuale per la commissione di crimini di guerra";

"I Tribunali internazionali ad hoc e i Tribunali internazionali ibridi";

"I primi passi della Corte Penale Internazionale".

o "La legittima difesa nelle relazioni internazionali"

o “Dal Codice militare di guerra al Codice dei conflitti armati”.

Rappresentazione grafica dell'articolazione del corso

Lineamenti

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Palazzo Salviati

Il corso di "Consigliere giuridico nelle Forze Armate" (di seguito "corso CG") si propone di affrontare le sfide presenti e future del Diritto internazionale umanitario e delle operazioni militari, con particolare attenzione alle concrete applicazioni che possono avere luogo negli scenari attuali e alle problematiche che possono emergere da un punto di vista strettamente operativo.

 Scopo

Formare consiglieri giuridici nelle Forze armate in tema di Diritto internazionale umanitario e Diritto delle operazioni militari, nonché diffondere la conoscenza della specifica materia tra il personale militare e civile appartenente o esterno all'Amministrazione della Difesa, dando così adempimento all'obbligo assunto dalla Repubblica italiana con la ratifica del I Protocollo di Ginevra dell'8 giugno 1977 sulla protezione delle vittime dei conflitti armati internazionali, aggiuntivo alle Convenzioni del 12 agosto 1949.

Obiettivi formativi

Al termine del corso CG, i frequentatori avranno la possibilità di acquisire:

una conoscenza approfondita e puntuale delle materie oggetto di studio;

le competenze necessarie per individuare prontamente - nel contesto di operazioni militari svolte in territorio nazionale od estero - le fattispecie giuridiche che si presentano;

la capacità di indicare ai comandanti militari di livello appropriato la più corretta applicazione del Diritto internazionale umanitario e delle operazioni militari;

l'abilitazione allo svolgimento di attività didattica e di sensibilizzazione del personale,  ai vari livelli, in aderenza ai compiti descritti dalla "job description" definita dallo Stato Maggiore della Difesa.

Sede di svolgimento:Centro Alti Studi della Difesa Palazzo Salviati Piazza della Rovere, 8300165- ROMATel. (+39) 06-4691.3453 - FAX 06/68802299

Sito internet: http://www.casd.difesa.it/.