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2016/2017

Istituto Comprensivo‘Mario Squillace’

Centro territoriale per l’InclusioneMontepaone

Scuola dell’Infanzia Dirigente ScolasticoRenato Daniele

Scuola Primaria

Scuola Secondaria di 1° Grado

MONTEPAONE MONTAURO GASPERINA PILINGA

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INDICE

COS’E’ IL POF……………………………………………………………………………………LINEE GUIDA DEL NOSTRO PROGETTO EDUCATIVO……………………………………IL POF DEL NOSTRO ISTITUTO…………………………………………………………………..L’ISTITUZIONE……………………………………………………………………………………..L’ISTITUZIONE NEL TERRITORIO…………………………………………………………………IDENTITÀ DELL’ISTITUZIONE…………………………………………………………………….STRUTTURA DELL’ISTITUTO - ORGANIGRAMMA………………………………………………POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVALE STRUTTURE SCOLASTICHE……………………………………………………………………LE RISORSE………………………………………………………………………………………..I BISOGNI FORMATIVI…………………………………………………………………………..GLI ASSI FORMATIVI…………………………………………………………………………….AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA…………………………………………………PROGETTI………………………………………………………………………………………….SCUOLA DELL’INFANZIA………………………………………………………………………..SCUOLA PRIMARIA………………………………………………………………………………SCUOLA SECONDARIA I GRADO……………………………………………………………..RAPPORTI COLLEGIALI………………………………………………………………………….VALUTAZIONE E DOCUMENTAZIONE…………………………………………………………PIANO DI MIGLIORAMENTO…………………………………………………………………...STRUMENTI…………………………………………………………………………………………COLLABORAZIONI……………………………………………………………………………….

SERVIZI………………………………………………………………………………………………PATTO DI CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA………………………………………………APPENDICE…………………………………………………………………………………………

PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE………………………………....................................PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA……………………………………………………………

PRIME TAPPE DI INSERIMENTO SCOLASTICO……………………………………………

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Il P.O.F, Piano dell’Offerta Formativa, è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche (D.P.R. 275/99).In coerenza con gli obiettivi generali determinati a livello nazionale e con le esigenze del contesto locale, esso esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell ’ambito della loro autonomia.Si propone come lo strumento dell’organizzazione educativo-didattica e gestionale della Scuola.Con il P.O.F. la scuola si presenta al territorio e alle famiglie, comunicando e rendendo fruibili e trasparenti le proprie scelte educative, la propria organizzazione ed azione formativa, il proprio impegno pubblico centrato sul rapporto tra scuola medesima, alunni, genitori ed agenzie extrascolastiche.Il POF è deliberato dal Collegio dei Docenti per gli aspetti formativi, di organizzazione della didattica e pedagogici, e dal Consiglio d‟Istituto per gli aspetti finanziari ed organizzativi generali.Si configura pertanto come un imprescindibile strumento operativo.Esso, insieme al Percorso Educativo e Didattico elaborato e condiviso dai Docenti ed al Regolamento d’Istituto, costituisce la carta identificativa della Scuola e rappresenta la risposta, articolata e intenzionale, ai bisogni formativi e alle esigenze di diritto allo studio dell’utenza scolastica che ha scelto l’Istituto.

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Il Piano che in questo documento viene presentato è il progetto di studio, di formazione curricolare e di organizzazione che il nostro Istituto, nel rispetto del dettato costituzionale, propone e s’impegna a predisporre in favore della collettività scolastica.La nostra scuola, sempre attenta ai bisogni formativi degli alunni, favorisce un clima positivo; sviluppa al meglio le potenzialità di ciascuno, nel rispetto delle diversità, fino alla valorizzazione dell’eccellenza; attiva percorsi formativi che tendono a valorizzare l‟alunno come persona e crea le condizioni per garantire pari opportunità di sviluppo e di crescita culturale.Con il lavoro di tutte le sue componenti:

educa ai valori della responsabilità e del rispetto di sé ed ai valori sociali dellalegalità, della tolleranza e della solidarietà in una continua interazione con lefamiglie e con il territoriopromuove negli alunni la capacità di interpretare e valutare la realtà in modocritico, anche ai fini delle scelte personaliinsegna ad apprendere, tenendo conto dei diversi stili cognitivi e facendoattenzione all’acquisizione del metodo di studio di ognunofa acquisire saperi e competenze al fine di assicurare continuità al percorso formativo di ciascunopromuove la continuità del processo educativo con i vari ordini di scuola e con il territorio

Tutto ciò significa che il nostro Istituto pone al centro della propria azione lo sviluppo della persona nella sua interezza, cercando di predisporre un percorso di formazione e di apprendimento che la valorizzi e porti alla luce le sue potenzialità, affinché dia il proprio contributo all’interno della comunità in cui vive, intendendo, con quest’ultima, non solo la scuola e il contesto socio-culturale di riferimento, ma anche lo Stato e, più in prospettiva, la comunità internazionale nella quale ciascun cittadino è chiamato a cooperare per la costruzione del bene comune.Ciò nel rispetto della legge, DPR 275/‟99 sull’autonomia scolastica, in virtù della Legge n.53/2003 e del Decreto Legislativo n. 59/2004; una normativa poi aggiornata con le Nuove Indicazioni del DM del 31/07/2007 e con le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d‟istruzione del 2012. Le direttive ministeriali delle Nuove Indicazioni vengono ribadite nell’Atto d‟indirizzo del 08/09/2009 nel quale si riconosce quale finalità principale della anni precedenti, infatti, la nostra scuola, attenta alle innovazioni scolastiche e istituzionali, delle quali coglie anzitutto lo spirito e le ragioni più profonde, che vogliono assicurare ulteriore centralità all’alunno e personalizzare gli interventi educativi, ha provveduto ad adeguare gradualmente i propri curricoli in riferimento alle Indicazioni Nazionali del settembre 2012, operando delle scelte relative ai contenuti, alla metodologia, all’organizzazione e alla valutazione.Si è trattato di dare origine a modelli organizzativi che diano senso alla frammentazione del sapere, per aiutare il bambino e il ragazzo a scoprire il valore di sé, delle cose e della realtà, in un momento sociale difficile e di difficile comprensione.La scuola deve farsi carico della responsabilità di sostenere l’allievo e trasmettergli i valori che danno appartenenza, identità e passione, primo fra tutti il rispetto di sé e degli

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altri nella consapevolezza della centralità della persona e della necessità di promuovere una ‘cittadinanza unitaria e plurale’.Il nostro Piano dell’Offerta formativa (POF) rappresenta le linee di indirizzo verso le quali la scuola intende muoversi: l‟impegno collegiale e la professionalità dei docenti e di tutto il personale concretizzerà le direzioni operative assunte, al fine di realizzare una Scuola di qualità.Inoltre, in seguito alla direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 relativa ai ‘Bisogni Educativi Speciali’ (BES), ‘Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l‟inclusione scolastica’, e soprattutto in ottemperanza della C. M. n. 8 del 6 marzo 2013, la nostra scuola, ha redatto il ‘PAI’ (Piano Annuale per l‟Inclusione) approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 13.06.2013 prot. n. 2671 e deliberato dal Collegio dei Docenti in data 14.06.2013 delibera n. 64 ed il ‘Protocollo di accoglienza per un‟inclusione consapevole degli alunni con Bisogni Educativi Speciali’, al fine di riuscire a leggere e rappresentare, con un modello concettuale ed un linguaggio condiviso, la reale necessità educativa speciale dando riconoscimento e legittimità alle varie forme di difficoltà.La Direttiva ministeriale stessa precisa: ‘L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse’.All’inizio di questo nuovo anno ha provveduto a compilare il Piano Triennale dell’OffertaFormativa (P.T.O.F.) che è il nuovo documento che la Legge 107/2015 cosiddetta della‘Buona Scuola’ richiede ad ogni Istituzione Scolastica.In base alle nuove linee tracciate dalla suddetta legge per la sua elaborazione il Piano dell’offerta formativa avrà ormai una durata triennale, ma sarà rivedibile annualmente entro il mese di ottobre di ogni anno scolastico.L’Istituto inoltre, compatibilmente con le possibilità finanziarie, si impegna a mettere a disposizione degli studenti strumenti in linea con le moderne tecnologie che aprono nuovi scenari alle possibilità degli interventi didattici.Insieme alle Aule informatiche presenti nell’Istituto, in tutte le classi è installata la Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) e per potenziare l‟offerta formativa, la scuola mette in atto una serie di azioni coerenti con Il Piano Nazionale Scuola Digitale portando avanti progetti con il contributo finanziario dei Fondi Strutturali Europei e finanziare specifiche attività partecipando a bandi promossi da altri Enti.I documenti stilati vengono allegati al POF e ne costituiscono parte integrante.

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CON UNA CADENZA ANNUALE

SCELTE EDUCATIVE ED ORGANIZZATIVE

L’USO DELLE RISORSE UMANE E MATERIALI

CON LA CARTA DEI SERVIZI E CON IL REGOLAMENTO D’ISTITUTO

LE SCELTE PEDAGOGICO-DIDATTICHEDELL’ISTITUTO

AL CONTRATTO FORMATIVO

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Presentazione dell’Istituzione

L’Istituzione Le risorseNel territorio interne ed esterne

Finalità e valori educativi

Scelte pedagogiche ed educativein relazione ai bisogni formativi degli allievi

Curricolo verticale obbligatorioe dell’Istituzione

La didatticaL’organizzazione

L’offerta Il tempo Le risorse

formativa finanziariescuola

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Verifica, valutazione e autovalutazione

degli alunni

dell’attività didattica

dei processidel P.O.F.

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A seguito del Piano di dimensionamento territoriale attuato nel 2009, l’Istituto Comprensivo‘Mario Squillace’ è costituito da diversi plessi scolastici situati nei comuni di:

MONTEPAONE MONTAURO

GASPERINA

MONTEPAONEIl territorio del comune di Montepaone si estende lungo il litorale ionico della provincia di Catanzaro nel cuore del golfo di Squillace.A Nord Montepaone confina con i comuni di Palermiti, Gasperina e Montauro; ad Est con il mare Ionio; a Sud con i comuni di Soverato e Petrizzi e con il monte La Rosa; ad Ovest con il comune di Centrache.

Il territorio presenta tre tipi fondamentali di paesaggio: costiero, collinare e montuoso ed è caratterizzato da aspetti fisico-economico-socio-culturale diversi.Montepaone ha una realtà territoriale che si estende lungo il litorale Ionico.

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La costa è bassa e si estende maggiormente in lunghezza dal torrente Cicero, confinando con il Comune di Montauro, al fiume Beltrame che segna il confine a sud con Soverato.La maggior parte della popolazione è accentrata a Montepaone Lido, che conta oltre 2700 abitanti; il resto è distribuita nelle frazioni di Timponello, Sant’Angelo, Mannis, Paparo, Garione,San Nicola.Il comune di Montepaone ha visto crescere i suoi abitanti, nell’ultimo quindicennio, da 2860 a4400 (censimento Istat 2001).Questo incremento di popolazione è da attribuire alla trasformazione del territorio, specialmente quello di Montepaone Lido, e alla realizzazione di strutture e di servizi che fanno di esso un centro turistico in costante sviluppo.L‟economia è caratterizzata dall’incremento di iniziative imprenditoriali, turistiche e commerciali, con presenza di attività artigianali e impiegatizie.La popolazione è alquanto eterogenea.Lo studio delle attività produttive e delle antiche tecniche artigiane assegna ai Montepaonesi la sapiente arte di intrecciare il vimini per creare il tipico cestino detto ‘Crivu ‘ e di confezionare un torrone tipico ed esclusivo: la ‘Cupeta ‘ .Da non dimenticare, poi l‟arte del ricamo: la seta veniva prodotta in loco perché, un tempo, vi si allevava il baco.Le attività produttive principali, dunque, sono: l’agricoltura, l’artigianato, l’allevamento, maanche la pesca e la caccia. Il turismo resta comunque la principale fonte economica per Montepaone.Montepaone Lido conta molte strutture al servizio dei cittadini per quanto riguarda l‟istruzione, lo sport, e i servizi di interesse comunitario: scuola dell’infanzia statale, scuola primaria statale, scuola secondaria statale di 1° grado, delegazione municipale, associazioni culturali, pro loco, oratorio, teatro, società di calcio, pallavolo e danza, campo sportivo, palestre private, gruppi di volontariato, guardia medica notturna e turistica, centro di igiene mentale, centro AVIS, farmacia, postazione croce rossa, diverse strutture turistico - alberghiere, servizio di linea e scuolabus, centro commerciale, servizio bancario.Per ciò che riguarda la dimensione sanitaria, le competenze fanno capo all’ASL n°7 diCatanzaro.Montepaone Capoluogo è il centro storico del comune, situato in posizione panoramica sul Golfo di Squillace.Narra la leggenda che l‟antica Montepaone sorgeva in contrada ‘Runci’ a metà strada tra Montepaone Lido e Montepaone Centro.Attraverso la strada provinciale alquanto tortuosa, lunga 6 km, dalla zona costiera si arriva al centro storico posizionato ad un‟altitudine di 350 m. circa sul livello del mare.Esso presenta attività prevalentemente agricole, con spunti artigianali, commerciali e impiegatizi. I servizi di cui usufruisce il paese sono: scuola dell’infanzia comunale; scuola primaria statale; uffici comunali, associazioni culturali e di volontariato, ufficio postale, farmacia, azione cattolica, congregazioni religiose, servizio di linea e scuolabus.

GASPERINA

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http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Montepaonesi&action=edit&redlink=1

http://it.wikipedia.org/wiki/Baco

http://it.wikipedia.org/wiki/Seta

http://it.wikipedia.org/wiki/Cupeta

http://it.wikipedia.org/wiki/Crivu

http://it.wikipedia.org/wiki/Vimini

Gasperina sorge su un’amena collina che si affaccia sullacosta ionica della Calabria.Dista dal capoluogo di provincia 35 Km.Dal suo abitato e dalle sue campagne si può godere la vista di panorami stupendi.Confina con i comuni di Montauro, Montepaone e Palermiti.Comprende le frazioni di Militì e Pilinga.Il territorio di Gasperina presenta una certa omogeneità, sia dal punto di vista sociale, sia

economico e culturale ed appare simile a quella di molti altri piccoli centri della Calabria.Ha una popolazione di circa 2200 abitanti (censimento Istat 2001) dediti ad attività prevalentemente artigianali ed impiegatizie; esistono anche forme di associazionismo nel settore agricolo.Le strutture familiari sono in maggioranza mononucleari, con un numero dei componenti non superiore a cinque.Non sempre lavorano entrambi i genitori a causa della disoccupazione che spesso non assicura lavoro continuativo neppure ai capifamiglia.La popolazione è in gran parte composta da famiglie del luogo che contribuiscono, nel limite delle loro possibilità, alla formazione dei figli, collaborando all’opera educativa della scuola verso cui nutrono fiducia.L‟analfabetismo strumentale è scomparso quasi completamente: molti i giovani diplomati; il numero dei laureati sta crescendo. Il grado culturale medio è soddisfacente.Le famiglie residenti sono spesso occupate in attività prevalentemente artigianali, agricole ed impiegatizie.Sono vivi in loro il senso di appartenenza alla famiglia, le tradizioni religiose e culturali.Dal punto di vista architettonico, sono apprezzabili la Chiesa Matrice, la Chiesetta Santuario di Termini, la Chiesa di Santa Caterina, i portali in granito e i palazzotti gentilizi del 700/800.Sul territorio comunale sono presenti, a servizio della cittadinanza: scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado (dotate di servizio scuolabus), farmacia, ufficio postale, biblioteca comunale, centro di accoglienza per anziani, associazione sportiva, campo sportivo, compagnia teatrale ‘Theatron’, associazione turistica pro-loco, associazione culturale ‘Sotterraneo’, complesso bandistico ‘Giuseppe Castanò’, centro AVIS, gruppo operativo di protezione civile ‘Edelweiss’.Per ciò che riguarda la dimensione sanitaria, le competenze fanno capo all‟ASL n. 7 diCatanzaro.È presente anche un servizio di autolinea delle Ferrovie Calabro–Lucane e di privati che collegano Gasperina e Montauro agli altri centri e alle province viciniori.

MONTAURO

È situato a circa 30 km a sud di Catanzaro, inposizione prospiciente la costa ionica, su di un‟alturaa circa 400 m sul livello del mare, da cui dista, in linea d‟aria, quasi 3 km.Le origini di Montauro risalgono all’VIII secolo d.C. All’estremità orientale del paese, sul limitare della collina dove il pendio degrada bruscamente verso la

costa, in una posizione da cui si domina tutto il mar Ionio.

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http://www.prolocogasperina.org/pag_santacaterina.asp

http://www.prolocogasperina.org/pag_santuarioditermini.asp

http://www.prolocogasperina.org/pag_chiesamatrice.asp

Il territorio presenta scarse zone pianeggianti, terreni impervi e vaste aree collinari sulle quali si praticano diverse coltivazioni, in massima parte uliveti e vigneti.Confina con i comuni di Gasperina, Montepaone, Palermiti, Squillace, Stalettì.Montauro ha una popolazione di circa 1300 abitanti (censimento Istat 2001) e presenta attività prevalentemente agricole, artigianali, commerciali e turistiche.L‟economia si basa sui tradizionali settori dell’agricoltura, dell’edilizia, del commercio, dell’artigianato e, in parte, dei servizi. Il lavoro dei maestri artigiani si é quasi perso nel tempo anche se rimangono testimonianze delle loro opere.Attualmente anche il turismo e la libera professione costituiscono principali risorse economiche. Tra le risorse architettoniche, la Chiesa Matrice di San Pantaleone ingloba con le sue struttureesterne resti di fortificazioni medievali; nell’interno si conservano soffitto e coro lignei del „600, sontuoso altare in marmi policromi e con sculture bronzee e marmoree del „600-‟700.Nei pressi dell’abitato sussistono le rovine del monastero di Sant‟Anna, di fondazione normanna e distrutto dal terremoto del 1783.Montauro vanta un elevato numero di portali di diversa matrice stilistica, splendidi esempi appartenenti ad antichi edifici nobiliari.A servizio dei cittadini sono presenti: scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado (dotate di servizio scuolabus), farmacia, ufficio postale, biblioteca comunale, case “alloggio parcheggio”, centro culturale e musicale, associazione turistica pro-loco, complesso bandistico, associazioni culturali e del tempo libero, associazione sportiva.Per ciò che riguarda la dimensione sanitaria, le competenze fanno capo all’ASL n. 7 diCatanzaro.È presente anche un servizio di autolinea delle Ferrovie Calabro–Lucane e di privati che collegano Gasperina e Montauro agli altri centri e alle province viciniori.

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE‘MARIO SQUILLACE’

CENTRO TERRITORIALE PER L’INCLUSIONEMONTEPAONE

SEDE Via Pelaggi n° 1

MONTEPAONE (CZ) TELEFONO E FAX 0967 – 576548

[email protected]

sito web icmontepaone.gov.it

Codice C Z I C 8 4 6 0 0 BIstituto

PLESSI DELL’ISTITUTO

PLESSI VIA TELEFONO SCUOLA

Montepaone Centro Via Olmicelli 0967– 49239 Scuola PrimariaMontepaone Lido Via Pelaggi 0967– 576548 Scuola Primaria e

Secondaria0967– 57700 Scuola del’‟Infanzia

Montauro Viale Diaz 0967– 548133 Scuola dell’Infanzia,Primaria e Secondaria

Gasperina Via F. Manni 0967– 548808 Scuola dell’Infanzia,Primaria e Secondaria

Pilinga Via IV 0967– 577068 Scuola dell’InfanziaNovembre

N. ALUNNIScuola Scuola Scuola Totale alunni

Dell’infanzia Primaria Secondaria diI grado

167 330 184 683

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mailto:[email protected]

mailto:[email protected]

Scuola dell’Infanzia StataleMONTEPAONE LIDO – MONTAURO - GASPERINA

‘PILINGA’

Scuola PrimariaMONTEPAONE LIDO - MONTEPAONE CENTRO

MONTAURO - GASPERINA

Scuola SecondariaMONTEPAONE LIDO - MONTAURO - GASPERINA

Nell’Istituto Comprensivo di Montepaone sono complessivamente impegnati nel processoeducativo, con mansioni e funzioni diversificate:

DIRIGENTE SCOLASTICODIRETTORE GENERALE

DEI SERVIZIDOTT.Renato Daniele AMMINISTRATIVI

Sig. Carolina Calfa

18 3Docenti nella Scuola Assistenti

dell'Infanzia amministrativi

38Docenti nella Scuola 14

Primaria Collaboratori Scolastici

31Docenti nella Scuola

Secondaria

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Gli edifici sono strutture appositamente progettate e costruite come scuole.Le aule,in generale, sono pulite ed accoglienti.

Montepaone Lido – Sede centraleL‟edificio è costituito da un piano terra, che ospita otto classi della scuola Primaria e gli Uffici di Presidenza e Segreteria e da un primo piano assegnato che ospita tre classi della Primaria e i corsi A e B della Scuola Secondaria di I grado.

L’edificio è dotato di 16 aule pulite ed accoglienti, di una sala insegnanti, di un laboratorio informatico, di un laboratorio linguistico con sistema di videoconferenza che consentirà ai nostri alunni di interagire con altre realtà, di una palestra e di una sala conferenze adibita a sala mensa. Esistono, infine, cinque servizi igienici suddivisi per alunni e docenti.

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Montepaone Lido - Scuola dell’infanziaLa scuola Dell’Infanzia di Montepaone Lido,via Pelaggi 2, è costituita da 3 aule spaziosee ben illuminate, una stanza più piccola adibita a laboratorio multimediale, una sala mensa, un atrio, bagni per i bambini, bagni per i docenti. È riscaldata da termosifoni e dispone di un ampio spazio esterno recintato. Sono stati negli anni apportati adeguamenti sulle direttive in materia di sicurezza.

Montepaone CentroL’edificio, sito in via Olmicelli, è costituito da tre piani: piano terra, primo e secondo piano.Il piano terra è in parte occupato dalla Scuola dell’Infanzia comunale.Lo stesso dispone di altri due ambienti di cui uno è adibito a sala mensa e l‟altro è in disuso.Il piano terra è dotato, inoltre, di uno stanzino e di un servizio igienico.Il primo piano, costituito da sei aule e dotato di due

servizi igienici, ospita la pluriclasse I e II e la pluriclasse III - IV e V della scuola Primaria.Lo stesso dispone di una sala chiusa da una porta blindata adibita a sala computer, un‟altra adibita a sala professori e per custodire materiale vario.Il secondo piano che non è in uso, dispone di tre aule, di una sala professori e di una sala teatro che allo stato attuale è chiusa per motivi di sicurezza; è dotato di tre servizi igienici, suddivisi per alunni e docenti.

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Montauro

La sede di tutti e tre gli ordini di scuola è ubicata presso il Comune di Montauro in Viale Diaz, al piano terra.Dispone di un‟aula per la Scuola dell’Infanzia, 3 aule per la Scuola Primaria e 2 per la Scuola Secondaria di primo grado.E‟ dotata di due servizi igienici, di cui uno è attrezzato per i disabili.

Gasperina

L’edificio è situato in via Costantino Manni ed ospita:

la scuola dell’infanzia, al piano terrale classi della primaria, dalla I alla IV, al primo pianola classe V della primaria e la scuola secondaria di primo grado, al secondo piano

La scuola dell‟infanzia dispone di tre aule: un‟aula per le attività didattiche, una sala-gioco ed un‟aula per le attività psicomotorie. Dispone inoltre della sala mensa e dei

servizi igieniciper i piccoli e per i docenti.

Al piano terra è ubicata la cucina.Al primo piano, oltre le aule didattiche per la primaria, si trovano una sala computer, un laboratorio di artistica, una biblioteca e una sala video.Al secondo piano si trovano le aule per la classe quinta della primaria e le tre classi della secondaria.La struttura ristrutturata di recente ed adeguata alla normativa sulla sicurezza, è dotata di palestra e aula magna.

Pilinga

L’edificio che ospita la Scuola dell'Infanzia di Pilinga, frazione di Gasperina, è sito in via IV Novembre. L’edificio è stato ristrutturato nello scorso anno scolastico ed è composto da 3 aule, un salone, servizi igienici ed un ampio giardino.

Gli edifici delle scuole dell’infanzia statale, primaria e secondaria di I grado di Montepaone, Gasperina e Montauro sono conglobati in un unico polo o in strutture molto vicine; l‟attiguità dei corpi scolastici dei tre gradi permette di:

progettare attività formative comuni ed iniziative in continuità verticaledi accedere alle strutture e ai servizi didattico-educativi e fruirne con facilità confrontarsi ed utilizzare metodologie e strategie di lavoro integrate

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ESTERNE INTERNE

Amministrazione Comunale Finanziamenti ministerialiSpecialisti ASL Finanziamenti provincialiMinistero dell’Istruzione Dotazioni strumentaliAssessorato Regionale P.I. Risorse professionaliAmministrazione Regionale Eventuale partecipazione delleOperatori di Enti locali regionali, famiglieprovinciali e comunaliEsperti di associazioni accreditate alivello nazionale ed internazionalePrivati

PRINCIPI E FINALITA' DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA

Le scuole sono chiamate da qualche anno all’elaborazione dei curricoli di studio tenendo conto delle nuove ‘Indicazioni per il curricolo’ della Scuola dell’Infanzia e del I ciclo d’istruzione che tracciano le linee guida per il raggiungimento dei traguardi delle competenze.

Il compito della scuola è quello di promuovere le condizioni dell’apprendimento di tutti i ragazzi. Il senso dell’esperienza, la cittadinanza, l’alfabetizzazione culturale di base, l’ambiente per l’apprendimento sono le parole-chiave delle nuove Indicazioni e riconoscono in modo esplicito questa precisa funzione.

La nostra Scuola si propone di:Promuovere la

crescitaSensibilizzare i discenti e Recuperare la

propriaculturale mirata adle famiglie ad acquisireacquisire senso di identità per ununa cultura di rispettoresponsabilità, approccio dinamico

dell’ambiente e diautostima, capacità

alle problematiche del

conservazione rigorosaorganizzative e di territoriodelle sue risorseorientamento

Sviluppare la Educare alla solidarietà

motivazione adformando personalità

piùapprendere conoscenze complete e rispettose

di

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altri modi di essere,di base ma anche abilità, disponibili cioè,competenze ed attitudini all’incontro e allo scambio

sociali con popoli e culturediverse

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La nostra scuola affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare ad essere”, valorizzando l‟unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni discente. Essa eroga il servizio scolastico a tutti, senza discriminazione alcuna per motivi riguardanti l‟etnia, la religione, la lingua, il sesso, le opinioni politiche, le condizioni economiche e fisiche, o per motivazioni connesse ai nuovi razzismi.Inoltre, garantisce l‟inserimento degli alunni diversamente abili e dispone, in particolare, di interventi compensativi per gli alunni in condizione di svantaggio culturale.È compito di tutti i docenti assicurare un clima di accoglienza soprattutto per gli alunni delle prime classi, favorendo l‟instaurarsi di situazioni gratificanti al fine di aiutare a superare condizioni di ansia connesse all’impatto con la nuova realtà.La scuola, pur nella distinzione dei rispettivi ruoli, si impegna a favorire la collaborazione con i genitori degli alunni, promovendo situazioni di dialogo. Si realizzano interventi di prevenzione e controllo della dispersione scolastica.L‟attività scolastica è ispirata a criteri di efficienza, di efficacia, di flessibilità.

Finalità educativeIl P.O.F. riflette le esigenze del contesto socio-economico e culturale della realtà locale e definisce scelte educative ed obiettivi formativi realmente adeguati ai bisogni dell’utenza. Quest’istituto (scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di I grado) consapevole dei bisogni dell’utenza - intende proporre a tutti gli alunni un‟offerta formativa che li aiuti a divenire protagonisti del proprio tempo e della società futura, che valorizza quanto di positivo si può cogliere nei processi innovativi e nella nuova ottica di europeizzazione, offrendo a ciascuno ciò di cui ha bisogno, in ragione delle sue possibilità e capacità.Una scuola di ‘qualità’, non di quantità, una scuola per ‘ciascuno’ non una scuola uguale per tutti, una scuola proiettata nel futuro, adeguata alle nuove esigenze e ai nuovi ‘input’ sociali, una scuola che esca dall’isolamento e interagisca con il territorio, che si confronti con altre realtà, che rifletta su se stessa per migliorare, che valorizzi la capacità degli alunni e la professionalità dei docenti.

Strategie operative

In relazione alla selezione e all’organizzazione dei metodi il Collegio dei docenti, premesso che l‟azione educativa deve avere al centro l‟alunno come soggetto di educazione e diapprendimento, reputa opportuno fornire alcuni indirizzi di carattere generale:

instaurare, innanzitutto, un rapporto basato sul dialogo, favorendo l‟interattività di insegnamento–apprendimentopartire da lavori concreti, per passare solo in seguito ad altri che richiedono una maggiore capacità di astrazione e, successivamente, di sintesifavorire la fantasia e la libertà creativa che spesso vengono mortificate da molte manifestazioni della vita sociale e dai mezzi di comunicazione di massainsistere sul lavoro individualizzato utilizzando opportuni strumenti (schede, testi supplementari, ecc.) per recuperare le carenze eventualmente riscontrate in alcuni alunniusare prevalentemente, come prove di controllo, prove oggettive elaborate dagli stessi insegnantiindividuare argomenti interdisciplinari per coinvolgere i docenti impegnati nella stessa classe intorno a tematiche comuni

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cercare, specie nelle prime classi di ogni ordine di scuola, un collegamento conl‟impostazione didattica della scuola precedente

Conoscenza e valorizzazione di se stessiBenessere psicologico e socialeGioco e tempo liberoDialogo ed ascolto attivo da parte del mondo adultoPositiva interazione con gli altri e con l'ambienteCondivisione consapevole delle regoleCentralità nel processo educativoAcquisizione delle conoscenze con l‟utilizzo di strumenti per continuare ad apprendere

Contribuiranno alla piena attuazione dell’itinerario educativo e didattico le visite guidate, l‟uso della biblioteca, dei sussidi audiovisivi e del materiale tecnico, scientifico, musicale e sportivo di cui la scuola è in possesso, le attività opzionali scelte, l‟ampliamento dell’offerta formativa attraverso la realizzazione di progetti d‟Istituto.L‟Istituto, attento ai bisogni formativi degli alunni, mira pertanto alla valorizzazione della persona ponendosi le seguenti FINALITA‟ ED OBIETTIVI.

Promuovere e favorire il processo di crescita, di maturazione e di acquisizione della coscienza critica e civicaPromuovere il ben-essere con se stessi, con gli altri, con l‟ambienteSviluppare il senso di appartenenza, di identità e la valorizzazione della diversitàValorizzare la personaElevare il grado di qualità della formazione, anche in termini di competenzePromuovere l‟integrazione scolastica e socioculturale di tutti e di ciascuno Promuovere il successo formativo, il senso di responsabilità e l‟autonomiaPromuovere le eccellenze e valorizzare i meriti individualiFornire gli strumenti per tracciare un valido e consapevole progetto di vita Prendere coscienza di essere cittadino europeoEducare alla mondialità

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Favorire l‟acquisizione di conoscenze, abilità e competenze di base Educare al rispetto di sé, degli altri, della diversità, dell’ambiente e delle normeEducare ai diritti , ai doveri e al senso di equitàSviluppare il senso di legame alle tradizioni storico-culturali e artistiche della propria città e della propria terra

Accoglienza

L’accoglienza rappresenta la fase iniziale del processo di integrazione e riguarda tutti gli alunni, soprattutto nel passaggio da un ordine all’altro.Nel nostro Istituto questa fase viene espletata solennemente nella prima settimanaDell’anno scolastico.

Continuità e Orientamento

L’Istituto, tenuto conto dei suoi fini istituzionali e dei bisogni formativi degli alunni, progetta e realizza la continuità e l‟orientamento per:

promuovere un percorso formativo unitario, organico, completo per ogni alunno prevenire il disagio e la dispersione scolasticafavorire lo scambio di esperienze, metodologie, strategie didattiche tra i docenti attuare le disposizioni di legge in materia

Destinatari del piano sono gli alunni e i docenti delle classi-ponte:

alunni di 5 anni di scuola dell’Infanziaalunni delle classi 1^ e 5^ di scuola Primariaalunni delle classi 1^ e 3^ di scuola secondaria di 1° grado docenti delle classi coinvolte

La continuità è verticale, orizzontale e trasversale.

Continuità Orizzontale

La Continuità orizzontale è intesa come impegno e collaborazione di tutte le agenzie educative presenti sul territorio (scuola, famiglia, Enti locali, agenzie private, ...) per la promozione del successo formativo.Si realizza mediante:

raccordi scuola-famiglia: colloqui individuali periodici con le famiglie

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partecipazione e collaborazione della famiglia ad alcuni avvenimenti e manifestazioni promossi dalla scuolainterventi di informazione/formazione per genitori su tematiche riguardanti il benessere e la sicurezza: incontri tra esperti, docenti e famiglieattivazione di incontri tra docenti e servizio psico-pedagogicorapporti scuola–Amministrazione Comunale: scuolabus, mensa, funzioni di assistenza comunità e territorio: realizzazione di progetti didattici finalizzati alla lettura delle tradizioni locali, i contatti scuola- famigliala collaborazione tra D. S., Funzioni Strumentali, equipe del servizio socio-pedagogico

Continuità Verticale

La Continuità verticale promuove l‟elaborazione di progetti/programmazioni/attività di raccordo tra le scuole di diverso ordine per il coordinamento dei percorsi educativi, dei sistemi di valutazione, sostegno all’handicap.

Si realizza mediante:il coordinamento dei curricoli iniziali e terminalila conoscenza delle Indicazioni per il Curricolo dei diversi gradi di scuola l‟organizzazione delle strategie didattiche nel rispetto degli stili educativi dei diversi ordini

Il coordinamento dei sistemi di valutazione dei diversi gradi scolastici e predisposizione di comuni strumenti di rilevazionel‟individuazione tempestiva delle situazioni di disagiola registrazione dei casi a rischio e confronto tra le strategie utilizzate e da utilizzare incontri tra i docentila programmazione e lo svolgimento di attività per la continuità tra gli alunni delle classi-pontele visite degli alunni dell’ultimo anno della scuola dell’Infanzia presso la scuola Primaria

Continuità Trasversale

La Continuità trasversale favorisce la condivisione dei progetti dell’Istituto attraverso percorsi unitari.Si realizza con:

la condivisione dei curricoli disciplinari e dei campi di esperienzagli incontri tra i docenti della scuolala collaborazione tra il D.S., le Funzioni strumentali, i docenti, le Commissioni, i Coordinatorila programmazione, organizzazione, realizzazione e verifica dei percorsi operativi per la continuitàincontri tra docenti per la definizione dei criteri di accertamento e di valutazione degli alunnila pubblicizzazione dei percorsi.

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Orientamento

L‟Orientamento è formativo- informativo.L‟Orientamento formativo ha come obiettivi il rafforzamento, attraverso le attività curricolari e/o extracurricolari, della preparazione degli alunni, lo sviluppo delle loro capacità di scelta, l‟acquisizione della consapevolezza di inclinazioni, interessi, competenze, conoscenze maturate ed acquisite.Si realizza mediante percorsi educativi e didattici che:

rafforzano l‟autostimaconsentono ad ognuno di esplorare i propri interessi e le proprie abilità sviluppano la consapevolezza criticasostengono il consolidamento/potenziamento di un‟efficace metodo di studio fanno conoscere le problematiche adolescenzialistimolano la ricerca di informazioni sulle opportunità di studio e di formazione professionale

L‟Orientamento informativo prevede un‟ampia e puntuale azione di informazioni sulle opportunità e sulle possibilità offerte dal mondo della formazione e dal mercato del lavoro.Si realizza mediante:

l‟informazione sulla riforma delle scuole secondarie di 2° gradointerviste ad adulti (genitori, parenti, conoscenti…..) sul tipo di lavoro o professione che svolgono e sul loro percorso scolasticointerviste a studenti che frequentano le scuole superiori per raccogliere informazioni sulle loro esperienzestages di alcune ore nei vari istituti di scuole secondarie di 2° grado finalizzati alla conoscenza dei modelli organizzativi, dei laboratori, delle principali attività, dell’ambiente formativo e relazionale e/o l‟incontro con docenti/esperti inviati da scuole secondarie di II gradosomministrazione di questionari volti a rilevare gli orientamenti emergenti degli alunni lettura di testi di approfondimento e schede per valutare le attitudini e le competenze

Sulla base delle osservazioni effettuate nel corso del triennio, il Consiglio di classe esprime, un consiglio orientativo che ha lo scopo di aiutare l‟allievo e la sua famiglia nella scelta della scuola superiore più adatta.Nell’esprimere tale consiglio i docenti tengono conto di:

attitudini ed interessi manifestatiatteggiamento nei confronti delle attività scolastiche autonomia nel lavorometodo di studio acquisitocompetenze disciplinari, trasversali e metacognitive acquisite

Integrazione alunni stranieri

Il processo di immigrazione da altri Stati che ha investito il territorio comunale del nostro Istituto ha posto l’esigenza dell’inserimento e integrazione di bambini e ragazzi stranieri nelle nostre classi/sezioni.Alunni che richiedono una precisa risposta educativa ai loro bisogni di accoglienza, apprendimento della lingua italiana, valorizzazione della lingua e della cultura d‘origine.

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Le modalità adottate per l‟inserimento di questi alunni nelle classi dell’Istituto si sono basate sui seguenti principi:

rispetto dell’età anagraficainserimento nella classe precedente all’età anagrafica, in caso di particolari situazioni individualirispetto della personale fede religiosa attraverso la possibilità di svolgere attività alternative all’insegnamento della religione cattolica

Nella Scuola dell’Infanzia e nella Scuola Primaria, le attività alternative vengono svolte dai docenti che si trovano in compresenza oraria con il docente di Religione o da docenti di altre classi che sono in compresenza oraria nel momento in cui si sta operando l‟insegnamento di Religione cattolica nella classe di appartenenza dell’alunno interessato.Nella Scuola Secondaria di I grado, le attività alternative vengono svolte dai docenti con ore a disposizione sempre nel momento in cui, nella classe dell’alunno interessato, si sta praticando l‟insegnamento della Religione cattolica.D’altro canto, la loro presenza ci induce a riflettere, ci obbliga al riconoscimento del diritto alla ‘differenza’ e ci spinge a ricercare soluzioni concrete e modi idonei per attuare la loro integrazione nella nostra scuola e nel nostro territorio.Nel corso dei passati anni scolastici dal 2005/06 è stato attivato un progetto di accoglienza, alfabetizzazione linguistica, educazione interculturale, attraverso il quale si è favorito il confronto interculturale nel’‟ottica dell’accettazione e del rispetto del diverso, del riconoscimento della sua identità culturale e nella valorizzazione delle diverse culture.A favore degli alunni immigrati, in numero sempre più crescente, anche per quest’anno scolastico 2016-2017, l’offerta formativa ha privilegiato, tra gli altri, la prosecuzione del progetto di educazione interculturale, accorpandolo al progetto ‘Una opportunità in più’.

Le finalità da perseguire sono:fornire i mezzi e le strategie utili per la conquista dell’autonomia personaleavviare all’acquisizione delle competenze necessarie per l‟apprendimento della lingua parlata e scrittafavorire l’incontro tra le varie culture attraverso iniziative che coinvolgano, nel tempo, le singole classi e/o l‟intero Istituto

Inserimento e integrazione scolastica alunni diversamente abili

La legge quadro n. 104 del 1992 e le successive istruzioni applicative stabiliscono unaprocedura ben definita per l‟inserimento scolastico degli alunni diversamente abili e indicanole condizioni necessarie a promuovere la loro effettiva integrazione nel gruppo-classe e nel contesto scolastico.Le potenzialità dell’alunno e gli aspetti significativi in funzione del suo recupero, espressi nellaDiagnosi Funzionale redatta dall’unità multidisciplinare dell’A.S.L. costituiscono il punto di partenza del quale la scuola si avvale per porre le basi dell’intero progetto didattico, formativo ed educativo.

Negli incontri stabiliti per legge, i docenti del Consiglio di Classe o del team, l ’insegnante di sostegno, uno o più rappresentanti dell’unità multidisciplinare, in collaborazione con i familiari dell’alunno elaborano, sulla base delle osservazioni condotte ciascuno nel proprio

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ambito di competenza, il Profilo Dinamico-Funzionale, cioè l’analisi dello sviluppo potenziale dell’alunno,e il Piano Educativo Individualizzato, cioè il documento nel quale viene descritto l‟insieme degli interventi integrati ed equilibrati fra loro, predisposti ai fini della realizzazione del diritto all’educazione, all’istruzione e all’integrazione dell’alunno diversamente abile.I docenti sono, infine, affiancati dai colleghi di sostegno nella progettazione e nella realizzazione della programmazione individualizzata e dei progetti trasversali nell’intento di consentire all’alunno un più adeguato recupero di abilità, formalizzate in progetti di intervento, a partire dalle sue risorse e dai prerequisiti posseduti.In relazione alla tipologia delle difficoltà e agli specifici bisogni formativi di ogni singolo alunno, le attività individualizzate potranno essere finalizzate:

all’acquisizione di abilità di baseallo sviluppo delle abilità socio-relazionalial potenziamento dell’autonomia operativeall’acquisizione di un metodo (o di semplici strategie) di lavoro e studio funzionale

L‟integrazione nella classe, nel contesto scolastico, la socializzazione e la partecipazione produttiva alle attività è considerato obiettivo primario da perseguire.Alcune attività programmate possono essere svolte al di fuori del contesto-classe qualora si ravvisi l‟opportunità di adottare strategie diversificate per il raggiungimento di taluni obiettivi e nei casi in cui sia necessario servirsi delle attrezzature delle aule-laboratorio: laboratorio informatico, laboratorio scientifico, aula-video, laboratorio artistico (per la manipolazione di materiali vari), palestra, cortile della scuola.

Finalità dell’integrazione

I docenti delle classi, in cui sono inseriti gli alunni diversamente abili, predispongono modalità disvolgimento dell’attività scolastica e di realizzazione del P.E.I. tali da consentire il perseguimento delle finalità proprie dell’integrazione scolastica, vale a dire lo sviluppo delle potenzialità dell’alunno negli ambiti significativi dell’esperienza scolastica:

apprendimento comunicazione relazioni interpersonali socializzazione

Gli interventi educativi e didattici destinati ad essi mirano a:promuovere l’autonomia personale e sociale (conoscere e orientarsi nell’ambiente circostante; aver cura di sé e delle proprie cose; esercitare abilità funzionali quali l‟uso del denaro, dell’orologio, dei servizi della comunità, ecc.)far acquisire abilità di comunicazione (partecipare ad una conversazione; comunicare dati personali, informazioni, bisogni; esprimere vissuti e raccontare esperienzeformulare messaggi comprensibili e utili nel contesto sociale, adeguati alle esigenze della vita quotidiana e di relazione)potenziare abilità percettive, cognitive, metacognitive implicate negli apprendimenti di base e disciplinari (attenzione, memoria, organizzazione spazio-temporale, ecc.…)

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favorire il possesso, fin dove è possibile, di basilari strumenti linguistici e matematici (abilità strumentali di lettura e scrittura; abilità di scrittura e lettura funzionale; comprensione e produzione di brevi, semplici testi di vario tipo; semplici abilità di quantificazione, calcolo, misurazione, soluzione problemi, ecc.)promuovere la socializzazione nel gruppo-classe e nel contesto-scuola (capacità di interagire con gli altri, di osservare regole di contesto, partecipare alla vita scolastica)potenziare abilità grosso-motorie e fino-motorie nell’ambito di attività pratico-manuali, motorie, e operative, in genere (uso di strumenti e attrezzi, attività ludiche, psicomotorie)

Gruppo di lavoro (GIO)

Il gruppo di lavoro sarà costituito dagli insegnanti di sostegno, dagli insegnanti curriculari delle classi dove risultano inseriti gli alunni diversamente abili, dall’Unità Multidisciplinare dell’ASL, dai genitori.Gli incontri del GIO avverranno presso la sede centrale di Montepaone Lido nei periodi e con le tematiche sotto indicati:

Novembre/Dicembre 20161. Analisi delle situazioni di partenza2. Linee generali del P.E.I. per l‟anno scolastico 2016/20173. Redazione del P.D.P. per gli alunni certificati dell’anno scolastico in corso4. Rettifica assegnazione rapporti in deroga

Febbraio 20171. verifica degli obiettivi programmati2. proposte in ordine al mantenimento del rapporto in deroga

Maggio 20171. verifica finale delle competenze e delle abilità raggiunte dagli alunni2. relazione finale

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ProgettiI progetti sono finalizzati all’arricchimento dell’offerta formativa, fanno parte integrante del POF (di cui rispettano le linee strategiche) e pertanto, si propongono di potenziare gli obiettivi del Curriculo.Essi contribuiscono all’articolazione del Curriculo nella sua parte facoltativa; i loro obiettivi sono inseriti trasversalmente nelle varie discipline, vengono realizzati nell’orario curriculare e/o extracurriculare, e non comportano oneri per il personale se non espressamente specificato.L‟articolazione e la modulazione dei progetti viene stabilita nel primo incontro dei consigli dei diversi gradi di scuola. I progetti verranno espletati se finanziati.Per l’anno in corso sono previsti i seguenti progetti:

LABORATORIO Implementare l‟utilizzo delle nuove tecnologie SCUOLAINFORMATICA nella didattica quotidiana e creare una comunità SECONDARIA

di buone pratiche e di scambi di esperienze traalunni e tra docenti.

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Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale Della Calabria

Istituto Comprensivo “Mario Squillace” MONTEPAONE

SCHEDA DI PROGETTOAnno Scolastico 2016/2019

TITOLO DEL RECUPERO, POTENZIAMENTO

AMBITO PROGETTUALE

Sviluppo delle competenze chiave e Cittadinanza Rapporto scuola – territorio - ambiente

REFERENTE/I DEL PROGETTO

Lioi Sabina

DESTINATARITutte le classi dell’istituto comprensivo della scuola secondaria

ANALISI DEI BISOGNI

Per le attività di recupero: Migliorare la motivazione, l’autostima e i risultati dei ragazzi Carenze nella abilità di base in particolare nella lettura e scrittura

di frasi e testi, nelle competenze grammaticali e sintattiche, nella velocità di calcolo e nel problem solving, oltre che nelle abilità relative allo studio della geometria

Per le attività di potenziamento: Necessità di potenziare le abilità di comprensione e produzione in

lingua italiana di calcolo e le capacità logico- critiche Volontà di acquisire la capacità di trovare percorsi diversi per la

risoluzione dello stesso tipo di problema Desiderio di approfondire le conoscenza per migliorare l’uso dei

termini, simboli e linguaggi specifici Volontà di migliorare il metodo di lavoro

FINALITÀPrevenire il disagio e offrire risposte ai bisogni differenziati degli alunni, per garantire loro pari opportunità formative, nel rispetto dei tempi e delle modalità diverse di apprendimento

OBIETTIVI FORMATIVI

Potenziamento delle competenze linguistiche e matematiche-logiche-scientifiche; valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni; individuazione di percorsi e sistemi funzionali alla valorizzazione del merito degli studenti.

OBIETTIVI SPECIFICI

Stimolare gli alunni ad una maggiore motivazione allo studio Offrire agli alunni la possibilità di recuperare/potenziare alcune

abilità di tipo disciplinare. Innalzare il tasso di successo scolastico.

METODIRicerche individuali – ricerche di gruppo – laboratorio – esercitazioni in classe cooperative learning – role playing

ATTIVITÀLettura – scrittura – uso di strumenti – esposizione orale

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VERIFICHE Test – questionari – osservazioni sistematiche – relazioni -

DURATA DEL PROGETTO

AnnualePer aree territoriali:

1. Montepaone Lido2. Montauro3. Gasperina

ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO

Per area territoriale:Montepaone lidoGasperinaMontepaone superioreMontauro

SPAZIAule multimediali

TEMPIIl progetto sarà strutturato in lezioni pomeridiane. Per favorire la partecipazione si coordinerà per il plesso di Montepaone Lido il calendario del corso di potenziamento e recupero con le lezioni di strumento musicale

VALUTAZIONELa valutazione terrà conto della frequenza costante degli alunni alle lezioni, dell’impegno e dell’interesse dimostrati. Verranno somministrati ai discenti, alla fine delle lezioni, dei questionari per accertare il raggiungimento degli obiettivi fissati.

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TITOLO DEL PROGETTO

PARLIAMO ITALIANO

AMBITO PROGETTUALE



Referenti : Merlino Francesca /Fusto Rosa

DESTINATARIAlunni stranieri

ANALISI DEI BISOGNI Scarsa conoscenza della lingua italiana. Necessità di una prima alfabetizzazione in lingua italiana per facilitare

la comunicazione con gli altri. Necessità di potenziare le competenze linguistiche.

FINALITÀ Promuovere e realizzare la centralità dell’alunno. Consentire all’alunno di essere protagonista del proprio processo di

crescita. Fornire gli strumenti necessari al successo scolastico. Favorire la socializzazione, la collaborazione, l’aiuto e il rispetto

reciproco.

OBIETTIVI FORMATIVI

Stimolare gli alunni ad una maggiore motivazione allo studio Offrire agli alunni la possibilità di recuperare/potenziare alcune abilità

di tipo disciplinare. Intraprendere percorsi educativi e didattici mirati attraverso

modalità coordinate di insegnamento/apprendimento, nell’ottica della valorizzazione. della persona, considerata nella sua diversità.

OBIETTIVI SPECIFICI

Rimuovere gli impedimenti di ordine linguistico per favorire il pieno inserimento nella classe.

Promuovere la partecipazione attiva alla vita della scuola. Sviluppare le abilità comunicative. Favorire gli apprendimenti relativi alle varie discipline. Sviluppare le abilità per orientarsi nel sociale. Prevenire l’insuccesso scolastico.

METODI Adattamento dell’intervento didattico mettendo in atto le strategie

individualizzate concordate nel PDP. Adattamento dell’intervento didattico mettendo in atto gli strumenti

compensativi e dispensativi concordati nel PDP.

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Esercitazioni in classe - cooperative learning – role playing - esperienze pratiche di tutoring.

ATTIVITÀ Attività finalizzate all'accoglienza e all'inserimento (rilevazione delle

competenze linguistiche e disciplinari, definizione di interventi, contatti con le famiglie straniere).

Elaborazione di percorsi individualizzati di apprendimento sulla base delle condizioni di partenza e della scuola frequentata.

Attività volte a sviluppare le competenze in italiano L2 a vari livelli. Attività di continuità e raccordo fra i tre ordini di scuola per

promuovere esperienze comuni. Elaborazione di percorsi didattici interculturali e di attività ludiche

che possano favorire in classe un clima di apertura e curiosità verso l'altro.

Rilettura di punti della programmazione delle singole discipline per offrire spunti di intercultura all'interno del normale lavoro in classe.

Attivazione di LaboratorioL2 di Livello 1 e di Livello 2.

Test – questionari – osservazioni sistematiche – relazioni -VERIFICHE

DURATA DEL PROGETTO

SPAZI

Triennale

Classe di appartenenza - Aula per attività di Laboratorio.

VALUTAZIONELa valutazione terrà conto della frequenza costante degli alunni alle lezioni, dell’impegno e dell’interesse dimostrati. Verranno somministrati agli alunni, alla fine delle lezioni, dei questionari per accertare il raggiungimento degli obiettivi fissati.

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SCHEDA DI PROGETTOAnno scolastico 2016- 2017

TITOLO DEL PROGETTO IMPARARE OPERANDO: utilizzo dei mezzi informatici nella didattica attiva

CAMPO DI POTENZIAMENTO

h) Sviluppo delle competenze digitali degli studenti con particolare riguardo al pensiero computazionale , all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei mediai) Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio

AMBITO PROGETTUALE Sviluppo delle competenze chiave e Cittadinanza. Rapporto scuola – territorio – ambiente

REFERENTE DEL PROGETTO

Treccozzi Francesco

DESTINATARITutte le classi di Scuola Secondaria di 1° Grado di Montepaone Lido

FINALITÀImplementare l’utilizzo delle nuove tecnologie nella didattica quotidiana e creare una comunità di buone pratiche e di scambi di esperienze tra alunni e tra docenti

OBIETTIVO FORMATIVOSviluppo delle competenze digitali degli studenti in un un ambiente di apprendimento che li coinvolga in modo attivo e consenta loro di seguire percorsi di apprendimento individualizzati e di costruire una memoria degli apprendimenti che sia disponibile senza vincoli di spazio e di tempo.

OBIETTIVI SPECIFICI

Incrementare l’utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione al fine di favorire conoscenze multidisciplinari.

Sperimentare la didattica cooperativa grazie alla velocità di scambio di informazione e materiali.

Utilizzare la navigazione ipertestuale, il racconto, le esercitazioni logiche, la produzione iconica, anche estendendola alle normali attività

METODI

Il progetto si prefigge:dei percorsi metodologicamente ordinati per ordine di scuola, per classe o più classi , per discipline, dove le proposte valorizzano sia il processo che il prodotto, operando attraversosetting laboratoriali, suscitando discussioni, inventando situazioni di apprendimento collaborativo e/o basate sul problem solving;Supporto tecnico del laboratorio Organizzare in modo funzionale la disponibilità di

materiali, attrezzature in modo da facilitarne l’accesso e l’utilizzo.

Coordinare ed far eseguire la manutenzione ordinaria

ATTIVITÀ

hardware e software delle macchine e dei sussidi. Organizzare la fruizione degli spazi. utilizza la tecnologia multimediale della comunicazione

come supporto ad una didattica orientata alla formazione di competenze di base interdisciplinari

Il progetto si realizzerà secondo due distinte fasi di lavoro: In classe: gli alunni con l’ausilio degli insegnanti

prepareranno testi ed immagini da rielaborare nell’aula di informatica.

Nell’aula di informatica: gli alunni, con l’ausilio dell’esperto e degli insegnanti, utilizzeranno il computer e alcuni specifici applicativi di base per la realizzazione di un prodotto finale.

VERIFICHE

Durate le differenti fasi ciascuno sarà chiamato a differenti compiti:

L’esperto di informatica: spiega e segue gli alunni nella fase di apprendimento; osserva gli alunni che operano concretamente; coordina l’attività seguendo gli alunni nelle varie fasi operative; realizza il prodotto finale concordato con gli insegnanti di classe.

Gli insegnanti di classe: supportano l’esperto di informatica; coordinano i lavori a livello interdisciplinare; propongono e organizzano i materiali per la realizzazione degli elaborati finali.

Gli alunni: sperimentano l’uso del computer e acquisiscono abilità; pongono osservazioni personali; cercano soluzioni.

Le attività verranno valutate in itinere e gli elaborati finali prodotti dagli alunni costituiranno essi stessi un documento di verifica.Realizzazione di prodotti in formato cartaceo o digitale.

DURATA DEL PROGETTO Annuale

ARTICOLAZIONE ORARIA DEL PROGETTO

In orario antimeridiano.

VALUTAZIONE FINALE

Al termine del progetto a tutti gli alunni verrà sottoposto un questionario di gradimento.

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Certificazione Cambridge


Matozzo Ilenia

DESTINATARIAlunni delle scuola secondaria di primo grado

ANALISI DEI BISOGNI

Il corso mirerà ad approfondire e consolidare le competenze già acquisite nel corso dei precedenti anni di studio della lingua inglese e ad apprendere conoscenze linguistiche più specifiche e settoriali, acquisendo una sempre maggiore fluidità nella lingua parlata.

FINALITÀ Incrementare la motivazione allo studio della lingua inglese Potenziare le abilità linguistiche per favorire il raggiungimento degli

standard europei di competenze nella lingua inglese (livello A1-A2 descritto nel Quadro Comune di Riferimento Europeo)

Sensibilizzare gli alunni alla spendibilità delle certificazioni delle competenze linguistiche nell’ambiente scolastico e lavorativo

Acquisire maggiore sicurezza nelle proprie capacità

OBIETTIVI FORMATIVI

Potenziare le competenze linguistiche Valorizzare i percorsi formativi individualizzati e coinvolgere gli alunni Individuare percorsi e sistemi funzionali alla valorizzazione del merito

degli studenti.

OBIETTIVI SPECIFICI

Stimolare gli alunni ad una maggiore motivazione allo studio Offrire agli alunni la possibilità di potenziare competenze e conoscenze Innalzare il tasso di successo scolastico.

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ATTIVITÀQuestionari relativi a documenti registrati e/o scritti riguardanti situazioni di vita quotidiana (conversazioni telefoniche, previsioni meteo, annunci televisivi…, cartoline, e-mail, menu, istruzioni per l’uso di oggetti, cartelli stradali...), redazione di messaggi vari (lettere, e-mail, brevi descrizioni, simulazione di dialoghi, scambi di informazioni, brevi monologhi,…).Esercizi grammaticali e lessicali- esercizi di ascolto- completamento- abbinamento- scelta multipla e risposta chiusa.

DURATA- TEMPI E ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO

Incontri settimanali della durata di ca.2 ore ciascuno, per un totale di 30 ore. Inizio mese di gennaio/ febbraio e conclusione mese di maggio


VALUTAZIONEEsame finale presso la scuola di appartenenza o scuola del comprensorio, per il conseguimento della certificazione Cambridge A1-A2

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AMBITO PROGETTUALE

Certificazione D.E.L.F. (Diplôme d’Etudes en Langue Française)


Chiodi Laura

DESTINATARIAlunni delle classi terze dell’istituto comprensivo della scuola secondaria di primo grado, plessi di Montepaone e Gasperina

ANALISI DEI BISOGNI

Il corso mirerà ad approfondire e consolidare le competenze già acquisite nel corso dei precedenti anni di studio della lingua francese e ad apprendere conoscenze linguistiche più specifiche e settoriali, acquisendo una sempre maggiore fluidità nella lingua parlata.

FINALITÀ Incrementare la motivazione allo studio della lingua francese Potenziare le abilità linguistiche per favorire il raggiungimento degli

standard europei di competenze nella lingua francese (livello A2 descritto nel Quadro Comune di Riferimento Europeo)

Sensibilizzare gli alunni alla spendibilità delle certificazioni delle competenze linguistiche nell’ambiente scolastico e lavorativo

Acquisire maggiore sicurezza nelle proprie capacità

OBIETTIVI FORMATIVI

Potenziare le competenze linguistiche Valorizzare i percorsi formativi individualizzati e coinvolgere gli alunni Individuare percorsi e sistemi funzionali alla valorizzazione del merito

degli studenti.

OBIETTIVI SPECIFICI

Stimolare gli alunni ad una maggiore motivazione allo studio Offrire agli alunni la possibilità di potenziare competenze e conoscenze Innalzare il tasso di successo scolastico.

METODI Questionari relativi a documenti registrati e/o scritti riguardanti situazioni di vita quotidiana (conversazioni telefoniche, previsioni meteo, annunci televisivi…, cartoline, e-mail, menu, istruzioni per l’uso di oggetti, cartelli stradali...), redazione di messaggi vari (lettere, e-mail, brevi descrizioni, simulazione di dialoghi, scambi di informazioni, brevi monologhi,…).

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ATTIVITÀEsercizi grammaticali e lessicali- esercizi di ascolto- completamento- abbinamento- scelta multipla e risposta chiusa.

DURATA- TEMPI E ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO

Incontri settimanali della durata di 2 ore ciascuno, per un totale di 30 ore. Inizio mese di gennaio/ febbraio e conclusione mese di maggio


VALUTAZIONEEsame finale presso la scuola di appartenenza o presso l’Alliance Française (CZ), per il conseguimento della certificazione DELF A2

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TITOLO DEL PROGETTO CREO PER EMOZION…..ARTI

AMBITO PROGETTUALE

Sviluppo delle competenze chiave Rapporto scuola – territorio - ambiente


Rosalba Galati

DESTINATARITutte le sezioni della scuola dell’infanzia e tutte le classi della scuola primaria e secondaria

ANALISI DEI BISOGNI

Per le attività di progetto:

Necessità di coinvolgere gli alunni in un processo globale a livello senso- percettivo, cognitivo, affettivo ed intellettivo per comunicare il proprio pensiero e rappresentare la realtà.

Promozione e potenziamento della creatività espressiva che è carattere comune a tutti gli individui ed è educabile.

Promozione dello sviluppo della sensibilità estetica. Motivazione, organizzazione ed arricchimento dell’esperienza espressiva di

ciascun alunno. Sviluppo della capacità di cogliere il messaggio espressivo di un’ immagine. Acquisizione di nuove conoscenze nel disegno nell’uso dei colori, nelle

tecniche pittoriche e nell’utilizzo di materiali creativi differenti.

FINALITÀIl progetto è finalizzato a sviluppare le capacità espressive di tutti gli alunni coinvolgendoli in un’attività di laboratorio dove possano vivere l’arte sviluppando la creatività, dove si rendono consapevoli delle proprie capacità manuali ed artistiche

OBIETTIVI FORMATIVI

Acquisire le strumentalità e le tecniche per rappresentare e decodificare in modo proprio, linee, forme,colori in contesti esercitativi in modi diversi.Acquisire autonomia nell’uso di linguaggi artistici e creativi come possibilità di espressione del proprio essere e del proprio modo di vedere le cose

OBIETTIVI SPECIFICI

Promuovere lo sviluppo della sensibilità estetica Sviluppare la motricità fine della mano attraverso la manipolazione Sviluppare comportamenti relazionali positivi di collaborazione, rispetto e

valorizzazione degli altri

METODIAttività di laboratorio individuale e di gruppo

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ATTIVITÀDecorazioni con tecniche diverse – costruzione di basso rilievi- disegni e dipinti- produzione di elementi decorativi.

VERIFICHE Mostra di fine anno

DURATA DEL PROGETTO


4. Montepaone Lido5. Montauro6. Gasperina


Per area territoriale:Montepaone lidoGasperinaMontepaone superioreMontauro

SPAZIAule

TEMPIIl progetto avrà durata annuale con momenti significativi nei mesi di Novembre, Dicembre, Febbraio, Aprile, Maggio e Giugno. Le attività saranno articolate secondo modalità differenti tenendo conto delle esigenze di ciascuna sezione o di ciascuna classe.

VALUTAZIONELa valutazione terrà conto della frequenza costante degli alunni alle lezioni, dell’impegno e dell’interesse dimostrati.

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Istituto Comprensivo “Mario Squillace” MONTEPAONE (CZ)


TITOLO DEL PROGETTO: PALLAMANO… IL GIOCO DEL FAIR PLAY

AMBITO PROGETTUALE

Sviluppo delle competenze di base del gioco di squadra. Rapporto scuola – territorio - ambiente


Cossari Roberto

DESTINATARITutte le classi dell’Istituto Comprensivo della scuola secondaria di I grado: Montepaone Lido e Gasperina.

ANALISI DEI BISOGNI

Per l’attività sportiva: Migliorare la motivazione, l’autostima e i risultati dei ragazzi

Per le attività di potenziamento: Volontà di migliorare il metodo di lavoro

FINALITÀIl progetto vuole proporre un programma di “Educazione Motoria” che promuova il processo di alfabetizzazione motoria e di educazione sportiva con una serie coordinata di attività che interagiscono nello sviluppo psico-somatico del ragazzo. Inoltre si vuole coinvolgere i ragazzi nelle ore pomeridiane ad essere presenti a scuola per socializzare e a esprimere le proprie capacità e competenze in questo sport e nel fair play.

OBIETTIVI FORMATIVI

Scoprire, conoscere e gestire il corpo e le sue parti per poter agire esprimere e comunicare;Acquisizione e perfezionamento degli schemi motori di base;Miglioramento e affinamento delle capacità senso percettive;Acquisizione e perfezionamento delle capacità coordinative;Creare situazioni stimolo per favorire l’acquisizione di abilità di base;Stimolare le esperienze motorie più ampie con attività ludiche;Conoscenza del gioco della Pallamano;

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OBIETTIVI SPECIFICI

Stimolare gli alunni ad una maggiore motivazione alla stima del sé. Offrire agli alunni la possibilità di dedicare del tempo libero a fare

sport; Miglioramento delle capacità relazionali-affettivo-sociali; Capacità di saper stare in campo; Acquisizione di corretti comportamenti nei vari aspetti ludici e di

confronto con gli altri; Abitudine al movimento come stile di vita; Educazione al saper giocare con gli altri; Miglioramento delle capacità individuali di "fair play". Capacità di prestazione.

METODI Gioco di squadra ovvero lavorare in team.

ATTIVITÀ Conoscenza delle regole e delle tecniche del gioco della

Pallamano. Applicazione delle regole e delle tecniche.

VERIFICHE Questionari – osservazioni sistematiche – relazioni sociali – pratica sportiva.

DURATA DEL PROGETTO

Annuale/semestrale (da gennaio a giugno)Per aree territoriali:

7. Montepaone Lido8. Gasperina


Per area territoriale:Montepaone lido (10 moduli)Gasperina (10 moduli)

SPAZIPalestra e campi sportivi all’aperto.

TEMPIIl progetto sarà strutturato in lezioni pomeridiane previa disponibilità delle palestre (il lunedì e il mercoledì) . L’attività sportiva si svolgerà 2 volte la settimana nel pomeriggio dalle ore 14.30 alle ore 16.00 circa per un totale di 20 moduli (incontri) a partire dal gennaio 2017 e a concludersi maggio 2017.Sono previsti 10 moduli per il plesso di Gasperina e 10 moduli per la sede di Montepaone Lido. Comunque questi saranno integrati da altri moduli di potenziamento salvo tempo e disponibilità del personale.

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VALUTAZIONELa valutazione terrà conto della frequenza costante degli alunni alle lezioni (attività sportiva), dell’impegno e dell’interesse dimostrati. Verranno somministrati ai discenti, alla fine del corso, dei questionari per accertare il raggiungimento degli obiettivi fissati e saranno richieste delle relazioni sul percorso sportivo. Saranno programmati degli incontri sportivi a squadre divise per fasce di età anche miste.




TITOLO DEL PROGETTO “musica e parole”

AMBITO PROGETTUALE

Sviluppo delle competenze chiave :imparare ad impare


Lupica Maria Grazia

DESTINATARIle classi della scuola secondaria i Gasperina

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ANALISI DEI BISOGNI

Per le attività di recupero:il progetto intende motivare attraverso attività coinvolgenti e più attrattive gli alunni che hanno difficoltà di applicarsi nelle discipline scolastiche con impegno e in modo costante.

Per le attività di potenziamento: Garantire un ampliamento dell’offerta formativa agli alunni che

quotidianamente si impegnano nelle attività scolastiche Offrire loro la possibilità di esprimersi in modo originale e

creativo Creare ambienti scolastici aperti in sintonia con il mondo reale

per accrescere l’autonomia personale.

FINALITÀAccrescere l’autostima, la capacità di confronto, il coraggio di mettersi in gioco, di superare ostacoli personali e di gruppo.

OBIETTIVI FORMATIVI

Sperimentare attraverso l’attività ludica, la capacità di crescere, migliorare , potenziare le proprie abilità linguistiche e musicali

OBIETTIVI SPECIFICI

Superare attraverso l’ausilio della musica le proprie timidezze; Usare il linguaggio delle canzoni di autore per esprimere

sentimenti, emozioni, paure; Acquisire capacità di esprimersi attraverso Gli strumenti musicali

METODIStudio delle canzoni di autore, analisi d testi, ascolto e riproduzione

ATTIVITÀRicerca della canzoni di autore, studio dei generi musicali uso di strumenti

50

VERIFICHE Test musicali, esibizioni individuali e di gruppo

DURATA DEL PROGETTO

60 ore che necessitano agli alunni per acquisire capacità musicali ed espressive.


Scuola secondaria di

Gasperina

SPAZIAule multimediali e aula teatro

TEMPIIl progetto sarà strutturato in lezioni pomeridiane.

VALUTAZIONELa valutazione si baserà sulla partecipazione attiva, costruttiva e sulla realizzazione di una rappresentazione finale che segnerà il Raggiungimento degli obiettivi prefissati




TITOLO DEL PROGETTO SPORT IN CLASSE

AMBITO PROGETTUALE

Sviluppo delle competenze chiave Rapporto scuola – territorio - ambiente


DURANTE Marta

DESTINATARITutte le classi della scuola primaria

ANALISI DEI BISOGNI

Per le attività di progetto:

Necessità di coinvolgere gli alunni in un processo globale a livello senso- percettivo, cognitivo, affettivo ed intellettivo per comunicare il proprio pensiero

Promozione e potenziamento della piena integrazione tra appartenenti a culture diverse

Motivazione, organizzazione ed arricchimento dell’esperienza esperienza motoria di ciascun alunno.

Sviluppo della capacità di socializzare Acquisizione di un corretto stile di vita Promozione di situazioni di apprendimento che facilitino esperienze individuali

e collettive che divengano patrimonio personale

FINALITÀ -Acquisire il valore delle regole e l’importanza dell’educazione alla legalità-Conoscere meglio se stessi-Comunicare e relazionarsi positivamente con gli altri-

OBIETTIVI FORMATIVI

-Promuovere l’attività motoria come componente essenziale nello sviluppo di positivi stili di vita-Comprendere che sia l’educazione alla salute che l’educazione alimentare sono binomio inscindibile-Comprendere che l’attività motoria deve trovare spazio come educazione al movimento per la salute,essendo la stessa bene primario,individuale e sociale

OBIETTIVI SPECIFICI

Riconoscere le parti del corpo proprio e altrui e saperle rappresentare graficamente

Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche Gestire e controllare il proprio corpo in relazione all’impegno fisico richiesto Saper controllare l’impiego delle capacità condizionali adeguandole alle

caratteristiche del compito motorio

METODIConnotare l’esperienza motoria come “vissuto positivo”

Rendere l’alunno protagonista consapevole nell’acquisizione delle competenze

ATTIVITÀAttività motorie individuali e di squadra

VERIFICHE Giochi di Primavera

DURATA DEL PROGETTO


9. Montepaone Lido10. Montepaone Centro11. Gasperina


Per area territoriale:Montepaone lidoGasperinaMontepaone Centro

SPAZIPalestra

TEMPIIl progetto avrà durata annuale con momenti significativi in Primavera. Le attività saranno articolate secondo modalità differenti tenendo conto delle esigenze di ciascuna classe

VALUTAZIONELa valutazione terrà conto della frequenza costante degli alunni alle lezioni, dell’impegno e dell’interesse dimostrati e saranno attivati momenti congiunti di verifica, finalizzati ad osservare la coerenza tra finalità progettuali e obiettivi raggiunti



SCHEDA DI PROGETTOAnno Scolastico

2016/2019

TITOLO DEL PROGETTO: PROGETTO LABORATORIO INFORMATICO

AMBITO PROGETTUALE



Prof. Francesco Treccozzi

DESTINATARILe classi II della scuola secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo

ANALISI DEI BISOGNI

La cultura digitale è oramai diventata un elemento di formazione essenziale perché gli alunni possano comprendere e agire nel mondo che li circonda, attualmente e, in prospettiva anche in futuro.

Approfondire lo studio delle tecnologie informatiche è divenuto, pertanto, di fondamentale importanza sia nelle attività didattiche che nella comunicazione di tutti i giorni.

FINALITÀOffrire agli alunni le conoscenze e le competenze di base relative ai principali software informatici affinché ciascuno possa impadronirsi di modalità operative non solo più innovative ma anche più dirette.

OBIETTIVI FORMATIVI

• Acquisire competenze informatiche adeguate• Collaborare nel gruppo in vista di un obiettivo comune• Utilizzare le nuove tecnologie in attività creative e costruttive• Cogliere le potenzialità degli strumenti informatici nello studio

e nel lavoro

OBIETTIVI SPECIFICI

Fornire, a chi ne risulta privo, i primi rudimenti dell’utilizzo del PC e dei suoi componenti hardware; migliorare e consolidare la conoscenza dei principali software

applicativi (Word processor, Foglio di calcolo, Presentazioni, Ipertesti, Programmi di grafica);

migliorare l’interesse e la partecipazione per le attività scolastiche.

METODIPartendo dall’approfondimento di alcune tematiche/argomenti svolti nelle discipline curricolari gli alunni verranno guidati ad utilizzare l’informatica in modo pratico-operativo scrivendo testi, navigando in Internet, presentando lo stesso argomento con diverse modalità.Ogni attività informatica sarà dapprima preceduta da brevi e chiare indicazioni operative al fine di privilegiare il fare rispetto alle nozioni teoriche che potrebbero demotivare gli alunni coinvolti.

ATTIVITÀUso del computer e delle strumentazioni informatiche in dotazione della scuola per la realizzazione comune di un giornalino scolastico.

VERIFICHE Osservazioni sistematiche – Esercitazioni -

DURATA DEL PROGETTO


12. Montepaone Lido13. Gasperina


Per area territoriale:Montepaone lidoGasperina

SPAZILaboratorio multimediale

TEMPIIl progetto sarà strutturato in lezioni pomeridiane, della durata di circa 2 ore a lezione per un totale complessivo di n. 20 ore.

VALUTAZIONELa valutazione terrà conto della frequenza costante degli alunni alle lezioni, dell’impegno e dell’interesse dimostrati.

Uscite didattiche e visite guidate

Le uscite didattiche, le visite guidate ed i viaggi d‟istruzione, rappresentano un‟occasione importante sia per la socializzazione che per l‟arricchimento culturale e quindi per la crescita dei ragazzi.Essi costituiscono la giusta integrazione dei contenuti culturali progettati nei curricoli d‟ogni classe e nell’ampliamento dell’offerta formativa e prevedono una progettazione e un‟adeguata programmazione didattica allo scopo di offrire elementi di lettura della realtà in oggetto.Si ravvisano i seguenti obiettivi:

sviluppare e potenziare la capacità di orientarsi e collocarsi nello spazio,riconoscendo l‟ambiente nei suoi vari aspettisviluppare e potenziare le capacità di analizzare il rapporto uomo-territoriocomprendendo l‟importanza di progettare ogni intervento umano sull’ambiente (abitazioni, strutture turistiche, industrie ecc…) nella consapevolezza della necessità di tutelare le risorse ambientalisviluppare e potenziare negli alunni la capacità di ricostruzione del passato utilizzando fonti di vario tipo conoscere mezzi, usi e costumi dell’uomo nel tempo e sviluppare la capacità di osservare e leggere immaginiacquisire il concetto d‟arte, come evoluzione della capacità di comunicare neltempo e comprendere le trasformazioni e gli eventi più significativi della nostra regionesviluppare la consapevolezza della propria identità e delle proprie origini conoscendo e realizzando opportuni raffronti con realtà diversecomprendere la rilevanza degli aspetti economici, artistici, religiosi e culturali della nostra regione e delle regioni vicinesensibilizzare gli alunni a stabilire rapporti interpersonali costruttivi, nel rispetto delle regole, dei ruoli, dell’ambiente e del patrimonio artisticoconoscere direttamente i beni culturali e ambientali per comprendere l‟importanza di valorizzarli, tutelarli e conservarli

Viaggi d’istruzione

I viaggi d’istruzione costituiscono iniziative complementari delle attività curriculari della scuola; pertanto non possono avere finalità meramente ricreative o di evasione dagli impegni scolastici, ma devono tendere a precisi scopi sul piano sia didattico culturale, sia su quello dell’educazione alla salute e allo sport.I viaggi d‟istruzione devono contribuire a migliorare il livello di socializzazione tra studenti e tra studenti e docenti, in una dimensione di vita diversa dalla normale routine scolastica.È necessario che gli alunni siano preventivamente forniti di tutti gli elementi conoscitivi e didattici idonei a documentarli ed orientarli sul contenuto del viaggio al fine di promuovere una vera e propria esperienza di apprendimento.

L’indispensabile ‘preparazione preliminare’ finalizzata a trasmettere le necessarie informazioni può richiedere la predisposizione di materiale didattico adeguato e va integrata con la opportuna programmazione di momenti di rielaborazione e verifica delle esperienze vissute.

L’anno scolastico, iniziato il 14 Settembre 2016, si concluderà il 10 Giugno 2017 per la Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado, il 30 giugno per la Scuola dell’Infanzia.

Il calendario scolastico segue le indicazioni ministeriali e regionali.

MeseInterruzione dell’attività Motivazione

Novembre 31/10//2016 01/11/2016 Ponte – Festa tutti i Santi

Dicembre 8/12/2016 Immacolata Concezione e ponte

Dicembre dal23/12/2016 al 8 /01/2017 Festività natalizie

Aprile dal13/04/2017al 19/04/2017 Festività pasquali

Aprile Dal 24/04/2017 al 25/04/20177 Anniversario della LiberazioneMaggio 01/05/2017 Festa del Lavoro

Giugno02/06/2017-03/06/2017

Festa Nazionale della Repubblicaponte

Ai fini della valutazione degli alunni, l‟anno scolastico viene suddiviso in due quadrimestri: I Quadrimestre: dal 14 Settembre 2016 al 31 Gennaio 2017 II Quadrimestre: dall’1 Febbraio 2017 al10 Giugno 2017 ( Scuola

Primaria e Secondaria di I grado) dal1 Febbraio 2017 al 30 giugno 2017

( Scuola dell‘Infanzia)Le attività collegiali sono:

Consigli di classe per la scuola secondaria di I gradoConsigli di interclasse per la scuola primariaConsigli d‟intersezione per la scuola dell’infanziaIncontri con le famiglie

I giorni di ricevimento sono i seguenti:

Nei rispettivi plessi: 30/09/2016 * 27/03/2017

29/11/2016 Informazioni andamento didattico e disciplinare14/02/ 2017 consegna schede I quadrimestre28/04/2017 Informazioni andamento didattico e disciplinare22/06/2017 consegna schede II quadrimestre

* 12/12/2016 dalle 17.00 alle 20.00 Montepaone lido corsoAeB* 07/12/2016 dalle 14.30 alle 16.30 Gasperina* 07/12/2016 dalle 16.30 alle 18.30 Montauro

* 13/02/2017 dalle 15,00 alle 17,00 tutte le sezioni Consegna schedeI quadrimestre Montepaone lido14/02/2017 dalle 15.00 alle17.00 Gasperina e Montauro Consegna Schede I quadrimestre.

* 11/04/2017 dalle 14,30 alle 16,30 Gasperina * 12/04/2017 dalle 14.30 alle 16.30 Montauro* 07/04/2017 dalle 17,00 alle 20,00 Montepaone Lido Corso A e B* 21/06/2017 Consegna schede II quadrimestre dalle ore 09,00

alle 11,00 tutte le sezioni

Plesso di Montepaone LidoLa scuola funziona da lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 16.00.Nel plesso operano 8 docenti: 6 insegnanti curriculari che si alternano quotidianamente e 2insegnanti di Religione Cattolica.Nel plesso sono iscritti 73 bambini

suddivisi in 3 sezioni eterogenee per età:

SEZIONI E N. ALUNNII II III

anni 2½ - 3 anni 3 - 4 anni 4 - 523 24 26

Plesso di ‘Pilinga’La scuola funziona da lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 16.00.Nel plesso operano 7 docenti: 6 insegnanti curriculari che si alternano quotidianamente e 1 di Religione Cattolica, in servizio nel plesso il Mercoledì.Nel plesso sono iscritti 71 bambini suddivisi in 3 sezioni eterogenee per età:

SEZIONI E N. ALUNNII A II A III A

anni 2½ - 3 anni 4 - 5 anni 3 - 4 - 520 24 22

Plesso di GasperinaLa scuola funziona da lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 16.00.Nel plesso operano 3 docenti: 2 insegnanti curriculari che si alternano quotidianamente e 1 di Religione Cattolica, in servizio nel plesso il Martedì.Nel plesso sono iscritti 29 bambini, in una sola sezione eterogenea per età:

SEZIONE E N. ALUNNIA 2121

anni 3-4-5

Plesso di MontauroLa scuola funziona da lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 16.00.Nel plesso operano 3 docenti: 2 insegnanti curriculari che si alternano quotidianamente e 1 di Religione Cattolica, in servizio il Martedì.Nel plesso esiste una sola sezione eterogenea per età e vi sono iscritti 12 bambini.

SEZIONE E N. ALUNNI

A 7anni 3-4-5

Piano di intervento

Offerta formativa

La programmazione curriculare, distinta per fasce d’età, si articola per nuclei progettuali di intercampo e per attività laboratoriali.

La verifica e la valutazione

La valutazione va intesa come sintesi e premessa per procedere e programmare ulteriori attività. Sarà effettuata:

a livello di intersezione docentia livello di intersezione docenti/genitoria livello di verifica individuale di ciascun bambino per prendere coscienza della maturazione raggiunta e del grado di interiorizzazione dei concetti proposti.

In tal modo, attraverso l’osservazione sistematica, si garantisce al bambino la possibilità di un intervento educativo individualizzato nel rispetto delle sue capacità.Gli strumenti utilizzati sono:

osservazione occasionale e sistematica, schede di verificagrigliescheda personale (solo III sezione)

Le attività didattiche iniziano il 14 settembre 2016 e terminano il 30 giugno 2017.Gli incontri di programmazione si svolgeranno nel plesso della Scuola dell’Infanzia di Montepaone Lido.L‟anno scolastico è diviso in quadrimestri:

I Quadrimestre: dal 14 settembre 2016 al 31 Gennaio 2017II Quadrimestre: dal 1 Febbraio 2017 al 30 giugno 2017

La programmazione e la verifica hanno cadenza bimestrale.

Attività collegiali e rapporti scuola famiglia

Le riunioni di intersezione, di programmazione e di incontro con i genitori, verranno effettuate secondo il seguente calendario:

PROGRAMMAZIONE INTERSEZIONE INCONTRI CON I GENITORI

27/10/ 2016 29/11/2016 30/09/201621/12/2016 13/02/201723/02/2017 10/04/2017 27/03/201727/04/2017 25/05/2017

Organizzazione tempo scuola

Per una migliore organizzazione delle attività, il tempo scolastico è diviso in fasce orarie con tempi a carattere puramente indicative.Per sfruttare al meglio le risorse umane e strutturali, i modi e i tempi d ‟insegnamento sono organizzati in forme più flessibili tenendo conto però di due punti cardine: il perseguimento degli obiettivi generali nazionali d‟istruzione e la libertà d‟insegnamento.In virtù di tale libertà, per la programmazione didattica abbiamo programmato traguardi formativi, competenze, obiettivi di apprendimento, selezionato Contenuti e attività di sezione e intersezione, adottato metodologie e modalità organizzative tenendo conto della nostra realtà scolastica e delle potenzialità dei nostri bambini, al fine di trasformare le capacità di ognuno in competenze, in sintonia con gli obiettivi generali che sono propri della scuola dell’infanzia.

Il criterio generale utilizzato per la formazione delle sezioni è quello dell ’eterogeneità rispetto all’età cronologica.Ferma restando l’unità sezione, che garantisce continuità di rapporti fra bambini e adulti e facilita la rilevazione e adozione delle fondamentali regole sociali, prevediamo diverse attività da svolgere in gruppi d‟intersezione.La sezione resta punto di riferimento stabile di tutta l ’attività scolastica, però non può risolvere tutto il tempo-scuola del bambino o rispondere a tutte le sue esigenze di crescita, per tale motivo abbiamo previsto diverse attività comuni: dall’accoglienza quotidiana a varie attività previste dalla programmazione curriculare e dai progetti per l‟ampliamento dell’offerta formativa.Dove gli spazi lo consentono, il piano di intervento, per la sua realizzazione, prevede diversi momenti di attività in intersezione con cadenza quotidiana, per facilitare i rapporti dei bambini tra di loro e con il personale docente e non docente che opera nella scuola.La vita di relazione nelle sue diverse modalità (nella coppia, nel piccolo gruppo, nel grande gruppo, nei gruppi di intersezione) favorisce confronti, scambi, comunicazioni, per cui rende possibile un‟interazione che facilita la risoluzione di problemi, lo svolgimento di attività com-plesse, induce alla problematizzazione, sollecita a dare e ricevere spiegazioni.La vita di relazione diviene la modalità essenziale del gioco, dell’esplorazione e di tutte le esperienze dei bambini, la forma specifica del metodo educativo all ’interno della nostra scuola.

L’organizzazione della vita che avviene in sezione si alterna alle attività di intersezione per creare rapporti più stimolanti fra gli insegnanti e i bambini e consentire una più articolata fruizione degli spazi, di materiali ludici, delle attrezzature e dei sussidi didattici.La nostra progettazione prevede l’organizzazione della vita dei bambini in sezione, con i vari angoli, e in sezione e negli spazi comuni secondo il principio delle sezioni aperte, per favorire l’interazione fra gruppi più ampi e di età diverse, per ampliare le esperienze e le opportunità di scambio, di confronto e di arricchimento, anche mediante occasioni di aiuto reciproco e forme di apprendimento socializzato.La giornata scolastica è stata suddivisa in fasce orarie.L’accoglienza, ove gli spazi lo consentono, avviene in salone, dalle 8.00 alle 9.15.

Sono organizzati vari angoli-attività:

conversazioniattivitàlibere e

giochi motori ascolto di costruttivestorie

I bambini, senza alcuna distinzione di sezione di appartenenza, scelgono a quale attività dedicarsi.Le docenti guidano e sorvegliano ognuna uno spazio.Si costituiscono tre gruppi di livello che di volta in volta lavoreranno per il raggiungimento di un obiettivo comune:

preparazione della recita natalizia e di fine annoattività grafico-pittoriche, di ritaglio, incollaggio, decoupage… per la realizzazione di addobbi

realizzazione dei progetti di istitutoalcune attività della programmazione curriculare (come definito dalla programmazione bimestrale)

‘anno in corso è prevista la seguente visita guidata:

15 MAGGIO 2017 SIMBARIO (MONDO DELLA PREISTORIA GASPERINA- PILINGA –MONTAURO MAGGIO 2017 AMARONI (APICULTURA) GASPERINA- PILINGA –MONTAURO.

Plesso di Montepaone Lido

Nel plesso funzionano n. 11 classi: 7 a tempo normale e 4 a tempo pieno, con tempi scuola diversificati:

Classi Tempo Orario settimanalescuola

Da lunedì a venerdì dalle 8.20I A, II A, III A, IV A, V A 40 ore alle 16.20

Da lunedì a sabato dalle ore 8.20 alleI B, II B, II D, IIID, III B, 27 ore 12.50

IV B, VB

Gli alunni iscritti sono 219 così suddivisi nelle classi:

CLASI A III A IV A V A23 12 24 21

CLASSI

I B IID II B IIID III B IV B V B21 20 20 16 18 16 27

Nel plesso operano 23 docenti: 17 insegnanti curriculari, 2 di Religione Cattolica, 1 di Inglese e 3 di sostegno.

Plesso di Montepaone Centro

Nel plesso esistono n. 2 pluriclassi: la I e II e la III - IV e V.La scuola funziona da lunedì a sabato dalle 8,00 alle ore 13,00 con un tempo scuola di 30 ore. I bambini iscritti sono 27, così suddivisi:

CLASSIPluriclasse PluriclasseI – II e III IV e V

14 13

Nel plesso operano 5 docenti: 3 insegnanti curriculari, 1 di Religione Cattolica, 1 di Inglese e 1 di sostegno.

Plesso di Montauro

Nel plesso si sono costituite 1 pluriclasse, I-II, e la V con un tempo scuola di 27 ore settimanali. Gli alunni delle classi III E IV si sono trasferiti in altri plessi a inizio anno scolastico. La scuola funziona dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 13.00 e vi sono iscritti 18 bambini, così suddivisi:

CLASSEPluriclasse II-III e IV 7

Nel plesso operano 4 docenti: 3 insegnanti curriculari, 1 di Inglese e 1 di Religione Cattolica.

Plesso di Gasperina

Nel plesso si sono costituite 5 classi: I – II –III – IV – V con un tempo scuola di 27 ore settimanali. La scuola funziona dal lunedì al sabato dalle 8.15 alle 12,45.Gli alunni iscritti sono 77, così suddivisi nelle classi:

CLASSII II III IV V

17 14 17 10 19

Nel plesso operano 12 docenti: 6 insegnanti curriculari, 4 di sostegno, 1 di Inglese e 1 di R.C.

Piano di intervento

Offerta formativaLe attività disciplinari seguono le recenti Nuove Indicazioni che definiscono gli obiettivi di apprendimento, le competenze e le tappe di valutazione alla fine della III e della V classe. Esse vengono strutturate in Curricoli che costituiscono i Piani di studio di ogni classe, all’interno dei quali ogni docente avrà cura di predisporre obiettivi di apprendimento trasversali per:

Promuovere la pratica

consapevole della

cittadinanza attiva

Elaborare il sensodell’esperienza

Acquisire l’alfabetizzazione culturale di base

L’attività didattica utilizza metodi e criteri consolidati nel tempo e riconosciuti dalla ricerca pedagogica:

personalizzazione degli interventi formativipromozione di attività che favoriscano l‟acquisizione di competenze intese come sintesi del sapere e del saper fareacquisizione di competenze trasversali trasferibili e utilizzabili in diversi ambiti del saperesviluppo delle personali dotazioni e talenti creazione di un pensiero divergentevalorizzazione di forme di intelligenza intuitiva, empirica e immaginativa

La pratica didattica si serve di:‘lezioni’ collettive a livello di classe per economizzare il tempo scolastico allorquando si comunicano informazioni uguali per tutti, si utilizzano mezzi audiovisivi e altra strumentazione fruibili dal grande gruppo-classeattività di piccolo gruppo per favorire l‟apprendimento cooperativo ed una migliore relazionalitàinterventi individualizzati per soddisfare la necessità formativa di ciascuno

Allo scopo di favorire il processo di insegnamento-apprendimento è necessario procedere per gradi:

analisi delle pre-conoscenze e delle potenzialità individuali

osservazione in itinere degli sviluppi nelle diverse aree di apprendimentoadeguamento dell’attività didattica al personale stile di apprendimento deglialunniadeguamento delle proposte didattiche alle reali potenzialità dei singoli alunni

Sulla base dei principi enunciati, si possono ritenere estensibili a tutti gli alunni del gruppo classe i Curricoli che costituiscono il Piano di studio.La varietà riguarda l‟esemplificazione dei contenuti e la riduzione della quantità produttiva per gli alunni più lenti.Per gli alunni in situazione di handicap o con particolare difficoltà di apprendimento vengono stilati piani educativi personalizzati che presuppongono strategie didattiche efficaci e prove di verifica individuali.

VERIFICA E VALUTAZIONELa valutazione del profitto è sistematica, a conclusione dell’unità di lavoro e/o I percorsi delineati attraverso le aree disciplinari o le discipline.La conquista di conoscenze, abilità, competenze, viene registrata sui documenti scolastici(giornale dell’insegnante, registro elettronico…) a conclusione delle unità di lavoro. La valutazione sommativa periodica bimestrale viene effettuata da tutti i docenti dell’equipe pedagogica operante sulla classe.

Per l‟anno in corso sono previste le seguenti visite guidate:

DATA LOCALITA‟ PLESSI E CLASSI

15 maggio 2017Simbario Serra S. Bruno Montepaone CentroMondo della Preistoria e Montauro, I A e II ACertosa. Gasperina, II A eIII A

22 maggio 2017Simbario Serra S. Bruno. Montepaone Lido, II,III,IVA IIIB, IIID

Mondo della Preistoriae Certosa

maggio 2017 Gasperina, V A

Reggio Calabria Montepaone Lido, V A e V BPlanetario e Museo Montepaone Centro, IV E V E

Locri Gerace

Parco archeologico, cattedrale e castello. Montepaone Lido IV A e IVB

Gasperina IVAMontauro IVA

CardinaleFATTORIA DIDATTICA

Montepaone Lido, IA e IBMontepaone Centro IAGasperina IA

Amaroni S.FloroApicoltura e produzione della seta.

Montepaone lido IIB,IID

Catanzaro Parco della Biodiversita’

Montepaone Centro I,II,IIIC

Le attività didattiche iniziano il 14 settembre 2016 e terminano il 10 giugno 2017. L‟anno scolastico è diviso in quadrimestri.Gli incontri di programmazione si svolgeranno nel plesso di Montepaone Lido, ogni lunedì dalle ore16,30 alle 18,30.La verifica è bimestrale.

Attività collegiali e rapporti scuola famiglia

I Consigli di Interclasse verranno effettuati ogni bimestre così come di seguito indicato:

GIORNO ORARIO PLESSI

24 /11/2016 16,30 Montepaone Lido, Montepaone Centro, Montauro

15,00 Gasperina27/01/2017 16,30 Montepaone Lido, Montepaone Centro, Montauro



15,00 Gasperina

Gli incontri scuola-famiglia verranno effettuati così come di seguito indicato:

GIORNO ORARIO PLESSI NOTE16,30 – 18,30 Montepaone Lido, Informazioni

29 novembre 2016 Montepaone Centro, andamento

Montauro didattico e15,00 – 17,00 Gasperina disciplinare16,30 – 18,30 Montepaone Lido, Consegna schede di

14 febbraio 2017 Montepaone Centro, valutazione 1°Montauro quadrimestre

15,00 – 17,00 Gasperina16,30 – 18,30 Montepaone Lido, Informazioni

28 aprile 2017 Montepaone Centro, andamentoMontauro didattico e

15,00 – 17,00 Gasperina disciplinare22 giugno 2017 10,00 – 12,00 Tutti i plessi Consegna schede di

valutazione

La comunicazione alle famiglie tiene conto di:aspetti generali della vita scolastica, quali partecipazione alla vita della classe, interesse per le attività proposte, tempi di attenzione e concentrazionematurazione generale dell’alunno sul piano personale: autonomia, consapevolezza di sé, responsabilitàsul piano relazionale: socialità, collaborazione, solidarietà progressi negli apprendimenti

VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE

I Quadrimestre: dal 14/09/2016 al 10/06/2017II Quadrimestre: dal 01/02/2016 al 10/06/2017

SCRUTINI

I QUADRIMESTRE02/02/2017 Dalle 15,00 Montauro, Montepaone Centro, Gasperina

03/02/2017 Dalle 15,00 Montepaone Lido corsi B, D, A

II QUADRIMESTRE

09/06/2017Dalle 15,00 Gasperina, Montepaone Centro, Montauro

13/06/2017Dalle 15,00 Montepaone Lido corsi B, D, A

ORGANIZZAZIONETutte le classi hanno 30 ore antimeridiane, funzionano da lunedì a sabato, con orari diversificati.Gli alunni della secondaria di Montepaone Lido usufruiscono dell ’insegnamento dello strumento musicale (chitarra, violino, flauto, clarinetto) ì dalle ore13:35 alle 17:20 e dalle 14:20 alle ore 18:20.

Plesso di Montepaone LidoNel plesso di Montepaone Lido funzionano n. 6 classi, da lunedì a sabato dalle 8.20 alle 13.20. Gli alunni iscritti sono 133, così suddivisi nelle classi:

MONTEPAONE LIDO sezione AI A II A III A21 22 26

MONTEPAONE LIDO sezione BI B II B III B22 22 20

Plesso di Montauro

Nel plesso funziona una pluriclasse I II e III, dalunedì a sabato, dalle 8.30 alle 13.30. Gli alunni iscritti sono 15, così suddivisi:

MONTAUROPluriclasse

I A II A e IIIA2 10 - 3

Plesso di Gasperina

Nel plesso funzionano n. 3 classi: I, II e III , da lunedì a sabato, dalle 8.30 alle 13.30. Gli alunni iscritti sono 38, così suddivisi:

GASPERINA

Classe Classe ClasseI A II A III A11 15 12

Piano di intervento

Offerta formativa

Le attività disciplinari seguono le recenti Nuove INDICAZIONI che definiscono gli obiettivi di apprendimento, le competenze e le tappe di valutazione alla fine della 3° classe della scuola secondaria di I grado.Esse vengono strutturate in Curricoli che, nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni, costituiscono i Pianidi studio di ogni classe, all‟interno dei quali ogni docente avrà cura di predisporre obiettivi diapprendimento trasversali per:

Fornire una solida cultura di base che, partendo dall'interiorizzazione delle competenze acquisite, punti alla

capacità di gestire ed approfondire nuove informazioni e di interagire con l‟ambiente circostante

Promuovere il pieno sviluppo della persona, favorendo l‟acquisizione ed il consolidamento del senso di responsabilità, delle capacità

necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle, della consapevole riflessione atta a comprendere la realtà e se stessi

Educare ai comportamenti e ai valori della vita democratica, al rispetto, alla solidarietà e alla tolleranza, fornendo gli strumenti

per operare scelte autonome consapevoli, improntate alla comprensione degli altri ed al rispetto delle diversità

Le nuove Indicazioni ci trovano d‟accordo soprattutto nell‟affermazione che la scuola deve essere un luogo in cui nelle diversità e nelle differenze si condivide l‟unico obiettivo che è la crescita della persona ed il nostro Istituto già da anni basa la propria progettazione su tale obiettivo:

LA CENTRALITA’ DELLA PERSONA-STUDENTE

PERSONACHE IMPARA A SAPERE, SAPERE FARE, SAPERE ESSERE

Il Collegio docenti, tenendo conto del contesto socio-culturale in cui opera la nostra Scuola e delle finalità delle Indicazioni nazionali, si prefigge di attuare un’azione didattico - formativa volta a rimuovere gli ostacoli che di fatto limitano la libertà e l’uguaglianza dei cittadini e di

dare a tutti gli allievi la possibilità di acquisire conoscenze e abilità di base indispensabili per lo

sviluppo educativo-affettivo-cognitivo di ciascuno e per il conseguimento di quei traguardi, relativi alla promozione di competenze personali, previsti al termine della scuola secondaria di primo grado.I docenti individuano i seguenti interventi nel processo formativo che sarà finalizzato a/ad :

Valorizzare l‟esperienza e le conoscenze degli alunniAttuare interventi adeguati nei riguardi delle diversitàFavorire l‟esplorazione e la scopertaIncoraggiare l‟apprendimento collaborativoPromuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendereRealizzare percorsi in forma di laboratorioFavorire l‟interazione con culture diverse per comprenderle e metterle in relazione con la propria

Per l‟anno in corso sono previste le seguenti visite guidate e il seguente viaggio d’istruzione:

DATA LOCALITA‟ PLESSI E CLASSI

28 aprile 2017Praia a mare -

Maratea Montepaone Lido Corso A eCorso B

19 aprile 2016 Montauro, I A. II A. III AGasperina, I A. II A. III A

25 gennaio 2017

Lamezia TermeTeatro Montepaone Lido III A e III B

27 marzo 2017Reggio C. Classi Prime

9 maggio 2017 Montepaone, I A. IB.

Lamezia Terme Gasperina, I A.e III AMontepaone L.IA e IB

12 maggio 2017

Mammola Classi prime e seconde 19maggio2017

Matera

Classi terze

VIAGGIO D’ISTRUZIONE

Bassa ToscanaTutte le classi terze dell’Istituto

2-6 maggio 2017 Alto Lazio

Roma

Verifica e valutazione

In linea con i principi basilari che si evincono dal piano dell’offerta formativa, ogni docente, prima di definire il curricolo nel rispetto delle finalità del POF, dei traguardi per la conquista delle competenze poste dalle Indicazioni, è tenuto ad operare una valutazione iniziale che informi adeguatamente sulla condizione di partenza dell’alunno.In particolare, per gli alunni che accedono alle classi prime, si procederà alla verifica della situazione di partenza attraverso le seguenti fasi:

esame minuzioso e particolareggiato della documentazione trasmessa dalla scuola primaria

- incontro tra i docenti della scuola primaria e i docenti della scuola secondaria incontro docenti-genitori

utilizzazione di appositi test di accertamento, questionari, prove di ingresso a carattere generale e specifico

La valutazione del profitto degli alunni è sistematica, con frequenza mensile e si formalizza ogni quadrimestre.

Le attività didattiche iniziano il 14 settembre 2016 e terminano l‟10 giugno 2017. L‟anno scolastico è diviso in quadrimestri.

Valutazione Quadrimestrale e Scrutini

I Quadrimestre: dal 14/09/2016 al 31/01/2017II Quadrimestre: dallo 01/02/2017 al10/06/2017

Febbraio (Scrutini I Quadrimestre)14.30-16.30 Montepaone Lido Corso A

02/02/2017 16.30-18.30 Montepaone Lido Corso B14.30-16.00 Montauro 14.30-16.00

03/02/2017 16.00-18.00 Gasperina16.00-18.00

Giugno (Scrutini finali )15,00-15,30 III A Montepaone Lido

12/06 /2017 15,30-16,00 III B Montepaone Lido

16,00-16,30 III Gasperina16,30-17,00 III Montauro

8,30 – 10,30 I A- IIA-IB-IIB Montepaone Lido13/06/2017

10,30-11,30 I A e IIA Gasperina11,30 -12,00 I e II MontauroOrario daconcordare con Preliminareil Presidente

14/06/2017 (prima o dopo ilCollegio)

Attività collegiali e rapporti scuola famigliaConsigli di Classe

Novembre(sede centrale)14.30 – 15.30 Montauro I II e IIIA

03/11/201615.30– 16.15 I Gasperina

16.15 –17.00III Gasperina

17.00 –17.45 II Gasperina

Mercoledì 14.30 – 15.15 III A Montepaone Lido04/11/2016 15.15 – 16.00 II B Montepaone Lido

16.00 – 16.45 II A Montepaone Lido16.45– 17.30 I B Montepaone Lido17.30– 18.15 I A Montepaone Lido18.15 – 19.00 III B Montepaone Lido

Gennaio (sede centrale)

14.30/15.15 III B Montepaone Lido26/01/2017 15.15/16.00 I A Montepaone Lido

16.00/16.45 I B Montepaone Lido16.45/17.30 II A Montepaone Lido17.30/18.15 II B Montepaone Lido18.15/19.00 III A Montepaone Lido14.30/15.15 II Gasperina

27/01/2017 15.15/16.00 III Gasperina16.00/16.45 I Gasperina17.00/18.00 I/II e III Montauro

Marzo (sede centrale)14.30/15.15 II A Montepaone Lido

15/03/2017 15.15/16.00 I B Montepaone Lido16.00/16.45 I A Montepaone Lido16.45/17.30 III B Montepaone Lido17.30/18.15 II B montepaone Lido18.15/19.00 III A Montepaone Lido

Martedì 15.30/16.15 III Gasperina16/03/2017 16.15/17.00 I Gasperina

17.00/ 17.45 II Gasperina14.30/ 15.30 I/II e III Montauro

Maggio (sede centrale)

14.30/15.15 III B Montepaone Lido22/05/2017 15.15/16.00 I A Montepaone Lido

16.00/ 16.45 II B Montepaone Lido16.45/ 17.30 III A montepaone Lido17.30/18.15 I B Montepaone Lido18.15/19.00 II A Montepaone Lido17.00/18.00 I/II e III Montauro

23/05/201715.15/16.00 II Gasperina17.15/17.45 III Gasperina16.00/16.45 I Gasperina

Incontri scuola –famiglia

Dicembre

06/12/201614,30 – 16,30 Montauro

07/12/201614.30 – 16.30 Gasperina

12/12/2016 17,00 – 20,00 Montepaone Lido Corsi A e B

Aprile 11/04/2017 14,30 – 16,30 Gasperina 12/04/2017 16.45 – 18.45 Montauro

07/04/2017 17.20 – 20,00 Montepaone Lido Corsi A e

Calendario Consegna Schede

Febbraio

13/02/2017 15,00 – 17,00 Montepaone Lido Corsi A e B 14/02/2017 15.00- 17.00 Montauro e Gasperina

Giugno

21/06/2017 09,00/11.00 Montepaone Lido Corsi A e BMontauro e Gasperina

Calendario prove d’esame

GIORNO PROVAGiovedi’ 15/06/2017 prova nazionaleVenerdi’ 16/06/2017 I prova scritta it.sabato 17/06/2017 II prova scritta ingl.Lunedi’ 19/06/2017 III prova scritta franc.

Martedi’ 20/06/2017 IV prova scritta mat.

*sessioni suppletive: 25/06/2017 e 02 settembre 2017 ore 8,30.

RAPPORTI

Rapporti collegiali

Gli organi collegiali, istituiti dal decreto delegato n. 416 del 31/05/1974, hanno il compito di favorire la partecipazione alla gestione della scuola di tutti i soggetti componenti la comunità scolastica.Sono organi collegiali dell’Istituto:

il Consiglio di Istituto (C. d’I.) la Giunta Esecutiva (G. E.) il Collegio dei Docenti (C. d. D.) i Consigli di Intersezione (C. d. Is.) i Consigli di Interclasse (C. d. I.c.) i Consigli di Classe (C. d. C.) le Assemblee dei genitori (A. G.)

Il processo educativo nella scuola si costruisce in primo luogo nella comunicazione tra docente e studente e si arricchisce in virtù dello scambio con l‟intera comunità che attorno alla scuola vive e lavora. In questo senso la partecipazione al progetto scolastico da parte dei genitori è un contributo fondamentale.Gli Organi collegiali della scuola, che - se si esclude il Collegio dei Docenti - prevedono sempre la rappresentanza dei genitori, sono tra gli strumenti che possono garantire sia il libero confronto fra tutte le componenti scolastiche sia il raccordo tra scuola e territorio, in un contatto significativo con le dinamiche sociali.Tutti gli Organi collegiali della scuola si riuniscono in orari non coincidenti con quello delle lezioni.

Rapporti con la famiglia

La collaborazione con la famiglia è condizione fondamentale per il successo del processo formativo, poiché solo mantenendo comportamenti convergenti e non contraddittori, docenti e genitori possono acquisire credibilità agli occhi dei bambini e/o ragazzi.

La partecipazione dei genitori alla vita scolastica avviene nei seguenti momenti:

Presentazione della scuola ai nuovi iscritti Partecipazione alle assemblee di classeElezione dei rappresentanti dei genitori nei Consigli di intersezione, interclasse e classe(incarico annuale)Elezione dei rappresentanti dei genitori nel Consiglio d‟Istituto (incarico triennale) epartecipazione al Consiglio d’Istituto come uditori per i genitori non elettiIncontri con i docenti del Consiglio di interclasse e classe per la consegna delle schede di valutazione (scuola primaria e scuola secondaria di I grado)Colloqui individuali a scadenza bimestrale e/o all’occorrenza su richiesta dei genitori o docenti (Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria)Colloqui individuali a scadenza quadrimestrale e/o all’occorrenza su richiesta dei genitori o docenti (Scuola Secondaria di I grado)Possibilità di riunirsi in assemblee di classe, richieste dai genitori, nei locali della scuola, previo accordo con il Dirigente Scolastico

Momenti di feste comuni

Gli incontri con i genitori sono tesi ad informarli sistematicamente dello sviluppo e della formazione dei loro figli, nonché a potenziare l‟immagine della scuola e a coinvolgerli nella realizzazione di iniziative di promozione scolastica.

Rapporti col territorio

La Scuola, sulla base di consolidate esperienze di collaborazione, intende continuare ad ampliare il proprio raccordo con gli Enti Locali territoriali e le Associazioni culturali esistenti.Il P.O.F. è la risultanza di una intensa attività di esplorazione, collaborazione, negoziazione, relazione con le diverse realtà del territorio e, in primo luogo, con gli Enti Locali, oltre ai quali verranno interessati le Associazioni Culturali, le Parrocchie, le Associazioni sportive, i laboratori artigianali, ecc…Tradizionalmente la Scuola ha sempre instaurato intese di collaborazione con le diverse associazioni presenti sul territorio a livello progettuale, ma soprattutto con gli Enti Locali la cui collaborazione è imposta non solo dal regolamento sul’‟autonomia ma anche da una normativa che esiste da sempre.Si prevede l‟adesione a:

iniziative promosse dall’amministrazione scolastica;iniziative progettate dalla scuola autonomamente;iniziative proposte da soggetti esterni e riconosciuti dall’amministrazione scolastica.

VALUTAZIONE E DOCUMENTAZIONELa valutazione è una delle fasi più delicate della vita scolastica, accompagna i processi di insegnamento/apprendimento e consente un costante adeguamento della progettazione didattica in quanto permette ai docenti di capire:

cosa è cambiato

cosa noncosa funzionafunziona

meglioancora

Per valutazione si intende quel particolare momento del processo formativo finalizzato a verificare quali traguardi l'allievo ha raggiunto in un breve o lungo periodo.La valutazione sarà rivolta:

ai progressi compiuti dall'alunno nell'area cognitivaal processo di maturazione della personalità nel comportamento, nella partecipazione, nel senso di responsabilità e nell'impegnoalla valorizzazione della personalità e delle potenzialità dell'alunnoalla promozione delle capacità cognitive, affettive e relazionali dell'allievo per orientarlo ad una scelta futura

La valutazione si articola in tre fasi fondamentali:

ValutazioneFormativa(in itinere)

Valutazione

Valutazione Sommativa(a fineDiagnostica

(iniziale) quadrimestre e afine anno

scolastico)

La valutazione diagnostica (iniziale)

Serve ad individuare il livello di partenza degli alunni, le caratteristiche motivazionali e le attitudini al fine di accertare il possesso dei prerequisiti indispensabili per lo svolgimento dell’attività didattica.Viene attuata (nei primi 15 giorni dell’anno scolastico) mediante la somministrazione di prove d‟ingresso costruite su ‘misura’ allo scopo di rilevare l‟effettiva competenza degli allievi, ossia la padronanza di conoscenze e abilità, in seno alle discipline.

Valutazione formativa (in itinere)Si effettua durante il processo di apprendimento, è informativa, ha funzione di feed-back, stimola e guida l’auto-valutazione da parte dell’allievo sui propri processi, favorisce il controllo e la rettifica dell’attività di programmazione dell’insegnante al fine di attivare eventuali correttivi all‟azione didattica e/o di progettare attività di rinforzo e recupero.

Valutazione sommativa (periodica e finale)Viene effettuata per accertare i traguardi educativi raggiunti nelle singole discipline e in particolare, nella scuola Primaria, deve concentrare l‟attenzione e l‟investimento educativo sull’evoluzione dell’apprendimento e non solo sul risultato.

VALUTAZIONE INTERNA E ESTERNA

La valutazione interna della scuola si articola in due momenti: da una parte la valutazione diagnostica, formativa, sommativa dei singoli alunni, di competenza del docente all’interno dell’autonomia didattica; dall’altra l‟autovalutazione dell’Istituto che prende in esame gli elementi generali (corrispondenza dei risultati con quanto dichiarato nel POF attraverso attività di monitoraggio e relazioni dei progetti, qualità del servizio, soddisfazione degli utenti).Il Collegio Docenti assume come linea guida dell’azione valutativa il principio dellavalutazione formativa.Questa si caratterizza per la sua funzione diagnostica: essa cioè è in grado di fornire informazioni analitiche non solo sul cosa, ma anche sul come si è appreso, sulle difficoltà incontrate, sulle strategie messe in atto.Essa permette quindi di ripensare e modificare il processo di insegnamento-apprendimento, ela relativa organizzazione didattica, ai fini del miglioramento dell’offerta formativa.La valutazione, quindi, è un momento che interagisce e accompagna lo svolgimento del lavoro come:

momento iniziale: la valutazione è un giudizio preventivo circa l‟adeguatezza delle soluzioni da praticare

momento intermedio: fornisce all’insegnante informazioni sul processo di apprendimento individuale degli allievi rispetto agli obiettivi di un lavoro in atto

momento terminale: è un giudizio complessivo sull’apprendimento conseguitodagli alunni

Il momento autovalutativo, in quanto capacità di valutare criticamente il proprio operato epossibilità di apprendere dall’esperienza, diventa, quindi, la base di revisione delle propriescelte.

Per quanto riguarda la valutazione esterna, una delle funzioni dello Stato è quella di garantire l‟uniformità del sistema di istruzione e di evitare forti dislivelli quantitativi e/o qualitativi dell’offerta formativa.A tale scopo è stato costituito l‟Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione(INVALSI).Ogni anno, in tutte le scuole italiane, nelle classi indicate dal Ministero (classi seconde e quinte della primaria e prime e terze della secondaria di I grado) vengono somministrate prove oggettive di valutazione di italiano e matematica.Per la classe terza della secondaria si terrà conto della valutazione degli apprendimenti cui sono sottoposti gli studenti in occasione della prova nazionale dell’esame di Stato del primo ciclo.

I risultati vengono valutati all’interno del Collegio Docenti allo scopo di monitorare ed, eventualmente, adeguare la programmazione didattica-educativa.

Il nostro Istituto è stato selezionato, mediante una procedura casuale di campionamento sul territorio nazionale, a partecipare al progetto Valutazione & Miglioramento realizzato da INVALSI con il contributo dei fondi strutturali europei in collaborazione con la Fondazione Giovanni Agnelli. Altrettanto casualmente è stato assegnato al percorso valutazione esterna e osservazione in classe.Valutazione & Miglioramento si pone la finalità di promuovere il miglioramento della scuola mediante percorsi di valutazione e autovalutazione. Intende promuovere il miglioramento delle istituzioni scolastiche attraverso il confronto tra punti di vista interni ed esterni alla scuola e l‟attivazione di processi interni finalizzati all’autovalutazione e all’apprendimento organizzativo.Valutazione & Miglioramento vuole sperimentare un possibile modello di valutazione, in accordo con quanto previsto dal Regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione in materia di istruzione e formazione.Il punto di partenza del progetto infatti è favorire la funzione formativa della valutazione attraverso l’analisi dei processi interni, la restituzione di informazioni alle scuole e la promozione presso le istituzioni scolastiche di pratiche orientate alla lettura e interpretazione dei feedback ricevuti, al fine di regolare le azioni successive e attivare processi di miglioramento.L’autovalutazione e il miglioramento, che si svolgono successivamente alla valutazione esterna, sono promossi anche attraverso la costruzione di griglie di osservazione delle strategie didattiche da utilizzare nella formazione degli insegnanti e dagli stessi insegnanti per il monitoraggio della propria attività in classe.A tale proposito, il progetto prevede un percorso di ricerca finalizzato alla validazione di strumenti predisposti per l’osservazione delle pratiche didattiche ed educative a livello di classe.

Valutazione & Miglioramento vede coinvolti il Dirigente Scolastico, i docenti, gli alunni, i genitori, il DSGA ed il personale ATA, tramite interviste e osservazione in classe.

Piano di miglioramento

PREMESSA

Nell’anno scolastico 2013/2014 l‟Istituto Comprensivo ‘Mario Squillace’ di Montepaone ha partecipato al progetto PON ‘Valutazione e Miglioramento’.Dal 29 al 31 gennaio 2014 ha ricevuto la visita di due osservatori al fine di favorire la funzione formativa della valutazione attraverso l‟analisi dei processi interni e la

restituzione di informazioni alle scuole per dar loro modo di regolare le azioni successive e attivare processi di miglioramento.

Nella visita valutativa, oltre alle interviste individuali, sono stati utilizzati i focus group che hanno coinvolto alunni, personale docente, personale ATA, genitori e Dirigente Scolastico.In una prima fase i valutatori hanno letto alcuni documenti della scuola (P.O.F. , Programma Annuale) esaminati i dati provenienti da fonti diverse. Nella seconda fase hanno visitato la scuola, condotto le interviste rivolte alle varie componenti e raccolto ulteriori documenti, ritenuti utili.E‟ stato, infine, restituito alla scuola il Rapporto di valutazione.Il risultato è stato sostanzialmente buono (livello 3), con punte di eccellenza (livello 4) ed anche qualche accettabile (livello 2).Ha indicato alcune piste di miglioramento nelle aree:

Pratiche educative e didattiche. Contesto socio-ambientale e risorse per l‟apprendimento.

SCHEDA PIANO DI MIGLIORAMENTO

Codice meccanografico della scuolaCZIC84600BDenominazione della scuolaIstituto Comprensivo ‘Mario Squillace’ MontepaoneArea di miglioramento sceltaPratiche educative e didattiche.Motivazione della scelta da parte della scuolaRendere la valutazione più efficace attraverso un percorso che permetta agli alunni di attuare un‟azione volta al miglioramento delle prestazioni e dei risultati migliorando l‟integrazione del curricolo e delle priorità strategiche della scuola in cui gli insegnanti, dei tre ordini di scuola, utilizzino modelli valutativi innovativi consapevoli.Aspetti di miglioramento segnalati nel Rapporto di Valutazione dei valutatori esterni‘…..migliore integrazione del curricolo e delle priorità strategiche della scuola primaria e secondaria, in cui tutti gli insegnanti debbono programmare per obiettivi e per prove differenziate e procedure a verifiche con strumenti di valutazione…….’.Composizione del gruppo di lavoro VMEsposito Vivino Giovanna: Dirigente ScolasticoFeudale Anna Pia: collaboratore vicarioCerminara Saverio: 2° collaboratoreMoraca Silvia: Funzione StrumentaleIannoni Maria Antonia: Funzione StrumentaleNucera Caterina: ‘Indicazioni per il curriculo’Lupica Anna Maria: Commissione ‘Indicazioni per il curriculo’Motivazioni della scelta dei componenti del Gruppo di lavoro VMIl ruolo di ciascun componente è significativo per le esperienze accumulate nell‟ambito e per aver preso parte ai gruppi di lavoro nel progetto ‘Valutazione e Miglioramento’Durata del pianoGiugno - Ottobre 2014 (progettazione)Novembre 2014 - Gennaio 2015 (produzione delle rubriche valutative)

Risorse finanziarieNessun costo aggiuntivo, i docenti del gruppo di lavoro V&M ricoprono incarichi già retribuiti col F.I.S.Risorse umaneTutti i docenti dei tre ordini di scuolaRisorse materialiIndicazioni nazionali, curricolo verticale, laboratorio linguistico.Destinatari del PianoUtenza complessiva (studenti, docenti, genitori).Finalità generaliAttuare, attraverso processi consapevoli e condivisi, strumenti valutativi oggettivi sugli esiti degli apprendimenti.Obiettivi specifici

Riflettere sugli esiti della valutazione sia interna che sterna per individuare le aree di criticità e I punti di forza del sistema scolastico.

Migliorare gli esiti di apprendimento conseguiti dagli studenti in termini di potenziamento dell’Offerta Formativa.

Ottimizzare forme di progettazione, di programmazione e di valutazione condivise, frutto di un lavoro collaborativo dei docenti dei tre diversi ordini di scuola

Attività e contenuti del Piano di miglioramento Costruzione di un protocollo per la valutazione e la rilevazione dei

livelli di apprendimento. Elaborazione e somministrazione di prove oggettive comuni per la

valutazione delle competenze Valutazione dei risultati secondo i criteri definiti dai docenti ( rubriche valutative).

Risultati attesi a medio e lungo termineRealizzare una maggiore equità nella valutazione dei risultati dell‟apprendimento.Metodi di valutazione finale

Analisi delle programmazioni. Esame dei risultati delle prove di valutazione comuni.

Eventuali prodotti Modelli comuni di prove di valutazione delle competenze. Modelli comuni di strumenti valutativi ( rubriche valutative).

SCHEDA PIANO DI MIGLIORAMENTO

Codice meccanografico della scuolaCZIC84600BDenominazione della scuolaIstituto Comprensivo ‘Mario Squillace’ MontepaoneArea di miglioramento sceltaContesto socio-ambientale e risorse per l‟apprendimentoMotivazione della scelta da parte della scuolaNell’ottobre 2012 il Collegio dei docenti ha deliberato l‟adesione al PON FESR CALABRIA

Società del’‟informazione e delle conoscenze Obiettivo A Dotazioni tecnologiche al fine di dotare tutte le classi di scuola primaria e secondaria di kit LIM e l‟Istituto di cablaggio wireless e registro elettrico e migliorare i sistemi di comunicazione informatica verso i vari utenti. Il progetto, per mancanza di fondi, è stato ammesso a finanziamento solo il 26 marzo del 2014 nota prot. n, 2495, due mesi dopo la visita degli osservatori. Il Rapporto di valutazione ha confermato la criticità già rilevataAspetti di miglioramento segnalati nel Rapporto di Valutazione dei valutatori esterni‘………nonostante la decurtazione del Fondo di Istituto, la scuola dovrebbe allineare le risorse economiche alle priorità strategiche (creare nuovi spazi, migliorare i sistemi di comunicazione informatica verso i vari utenti, implementare la dote tecnologica di tutti i plessi)…..’Composizione del gruppo di lavoro VMEsposito Vivino Giovanna: Dirigente ScolasticoFeudale Anna Pia: collaboratore vicarioCerminara Saverio: 2° collaboratoreMoraca Silvia: Funzione StrumentaleIannoni Maria Antonia: Funzione StrumentaleNucera Caterina: ‘Indicazioni per il curriculo’Lupica Anna Maria: Commissione ‘Indicazioni per il curriculo’Motivazioni della scelta dei componenti del Gruppo di lavoro VMIl ruolo di ciascun componente è significativo per le esperienze accumulate nell’ambito e per aver preso parte ai gruppi di lavoro nel progetto ‘Valutazione e Miglioramento’Durata del pianoMarzo – Dicembre 2014 Espletamento bandi, gare d‟appalto, installazione attrezzatureGennaio – Aprile 2015 Formazione personale docente e ATARisorse finanziariePON FESR CALABRIA Società dell’informazione e delle conoscenze Obiettivo A Dotazioni tecnologiche Progetto ‘Innoviamo la scuola’ € 75.000Risorse umaneDocenti, personale ATA, alunni, genitoriRisorse materiali Attrezzature adeguate per creare un canale di comunicazione efficiente e moderno

tra docenti e alunni Diffusione di informazioni e contenuti digitali in modo che siano facilmente

utilizzabili da parte degli utentiDestinatari del PianoUtenza complessiva (studenti, docenti, genitori).Finalità generali

Qualificare il processo comunicativo come attore principale dell’interazione soggetto-ambiente.

Promuovere la conoscenza come risultato di un metodo di apprendimento esperienziale e l‟acquisizione di sempre più complesse competenze.

Obiettivi specifici Favorire negli alunni lo sviluppo di abilità cognitive (percezione visiva, attenzione,

memoria, abilità visuo-spaziali, problem-solving), meta-cognitive ed emotive,

connesse all'apprendimento, favorendo la nascita di un atteggiamento attivo di apprendimento, anche in casi di difficoltà di apprendimento;

promuovere la conoscenza scientifica e tecnologica, mediante l'uso di artefatti, software e strumenti tecnologici innovativi (software multimediali, tecnologie mobili, ed altro);

strutturare percorsi formativi, secondo la metodologia della didattica laboratoriale, sperimentando una pluralità di metodi e strumenti di tipo ludico, tecnologico e creativo, per il potenziamento delle abilità cognitive, metacognitive ed emotive;

sviluppare e potenziare, attraverso le sessioni di gioco-apprendimento interattivo, la motivazione intrinseca all'apprendimento, agendo sulle variabili emotivo-affettive ad essa connesse (autoefficacia, autostima, intelligenza emotiva, ecc.);

promuovere la capacità di lavorare in gruppo e sviluppare attitudini cooperative e di gestione/negoziazione del conflitto con i pari e con gli adulti, stimolando il confronto con se stessi e con gli altri;

promuovere la conoscenza dell'informatica e degli elementi di programmazione, stimolare lo sviluppo di competenze narrative, e creative nella progettazione e programmazione di artefatti robotici ed ambienti virtuali;

aumentare la partecipazione dei genitori alla vita scolastica; migliorare i flussi comunicativi verso l‟utenza

Attività e contenuti del Piano di miglioramento Creazione di un sistema di flussi e strumenti comunicativi di rilevanza per la

comunicazione esterna Analisi dei bisogni e ascolto utenza Omogeneizzazione dei dati e semplificazione sia del linguaggio che delle

procedure Accreditamento Relazione interattiva tra l‟organizzazione scolastica, famigli ed Enti Attenzione al flusso di informazioni da inviare ai diversi pubblici esterni per

informare sulla propria attività, sulla propria struttura, sui propri obiettivi e sui propri servizi

Didattica della ricerca per l‟acquisizione delle competenzeRisultati attesi a medio e lungo termine

Creare innovazione e cambiamento Introdurre nuove tecnologie nella comunicazione Produrre processi di socializzazione, fusione, integrazione Garantire flussi di comunicazione efficienti ed efficaci Sviluppare la collaborazione tra scuola e enti diversi Stimolare la creatività Favorire le relazioni interne Aumentare la consapevolezza Coinvolgere il personale nelle scelte strategiche e nelle modalità operative Riaffermare i valori guida di partecipazione, trasparenza, qualità Migliorare l‟immagine Rendere più fluido e ricco il rapporto con l‟utenza Implementare motivazione e inclusione; Promuovere relazioni interpersonali e collaborazione/cooperazione; Favorire l'integrazione delle dimensioni della personalità; Operare per la compensazione dei disequilibri; Attuare una personalizzazione degli interventi; Consolidare l’abitudine ad imparare a imparare;

Metodi di valutazione finale Valutazione delle competenze Questionari

Eventuali prodotti Banca dati d'Istituto Registro elettronico

STRUMENTIPer quanto riguarda le procedure e gli strumenti di valutazione è possibile distinguere diversi tipi di prove:

osservazioni sistematiche degli alunni (discussioni, conversazioni guidate) prove strutturate (schede predisposte dall’insegnante, brani da completare) prove semi strutturate (questionari, relazioni su traccia, riassunti, problemi) prove aperte (tema/testo scritto, colloqui orali e interrogazioni)prove orali (interrogazioni) e/o scritte

Gli insegnanti scelgono gli strumenti di controllo dell‟apprendimento in base al genere di competenza da valutare, alle potenzialità e capacità di ciascun alunno e agli effettivi livelli di apprendimento raggiunti.Le prove legate alla programmazione, sono fatte in itinere e/o al termine delle unità di lavoro.In alcuni casi l‟osservazione durante la normale attività di classe può essere essa stessamomento di verifica.STRUMENTI DI VERIFICA

Nel corso dell'anno scolastico i docenti osservano sistematicamente l'apprendimento degli alunni attraverso strumenti diversi: interrogazioni, prove strutturate e non, ricerche individuali e di gruppo, elaborazioni grafiche, compiti svolti a casa, ecc.La valutazione periodica e finale è espressa in decimi.Gli esiti delle prove sono annotati sul registro personale dell'insegnante.

I team e i consigli di classe considerano, per ciascun allievo, i seguenti elementi:la situazione di partenzal'interesse e la partecipazione alla vita scolastical'impegno dimostratoi progressi compiuti nelle diverse discipline (miglioramenti delle conoscenze, delle abilità e delle competenze)le osservazioni sistematiche registrate nei verbali dei consigli di classe e di programmazione dei teamle abilità manifestatei risultati degli interventi di recuperoil livello globale di maturazione raggiunto

Valutazione del comportamento

Il comportamento è oggetto di valutazione; per dare a questa un valore formativo, gli allievi vengono direttamente coinvolti e vengono loro spiegati gli strumenti di cui l'Istituto si è dotato al riguardo.Il Regolamento di Istituto, e più in generale, l'insieme di regole che il nostro Istituto, propone agli studenti, ai docenti e ai genitori, costituiscono il patto formativo che lega le varie componenti e che permette a tutti di poter frequentare la scuola con serenità.

Certificazione delle competenzeAl termine della Scuola Primaria e della Secondaria di I grado sono descritte e certificate le competenze acquisite dagli alunni ossia le capacità di utilizzare in modo autonomo e creativo le conoscenze, le abilità e le proprie attitudini personali e sociali in situazioni concrete.

Indicatori di valutazionePer la compilazione della parte disciplinare della scheda di valutazione quadrimestrale i docenti utilizzano i seguenti indicatori, comuni a tutte le classi di tutti gli ordini di scuola del nostro Istituto:

Relazionalità e rispetto delle regoleAscolto ed attenzioneInteresse e partecipazioneImpegnoEsecuzione del lavoro e puntualitàOrganizzazione del lavoroAutonomia personaleAbilità e modi dell’apprendimentoLivello di competenza apprendimentiProcessi di maturazione

Rubriche di valutazione d’Istituto

VEDI CARTELLA ALLEGATA

Parametri di comportamento degli alunni in ambito scolastico

Anche gli obiettivi comportamentali sono oggetto di sistematica osservazione e si traducono nel voto di condotta che viene attribuito dall’intero Consiglio di classe e/o dal team dei docenti riunito per gli scrutini.

Nella scuola secondaria il comportamento viene valutato in decimi, nella Primaria, invece, con un giudizio (D.M. N. 5 DEL 16 /01/ 2009).

La valutazione del comportamento tiene conto in particolare:

dei rapporti con i compagni e con gli insegnanti del rispetto delle regoledell’impegno e della partecipazionedel metodo di studiodella maturazione socio-affettiva

VOTO DESCRITTORI

10 Impegno puntuale e continuo nelle attività scolasticheOTTIMO Partecipazione costruttiva

Ruolo propositivo all’interno del gruppo classe9 Responsabile, preciso, rispettoso delle regole

DISTINTO Frequenza assiduaRuolo positivo e collaborativo in classe

8 Impegno e partecipazione adeguati alle attività scolasticheBUONO Corretto nei rapporti interpersonali

7 Impegno selettivoDISCRETO Partecipazione discontinua all’attività scolastica

Vivace, ma sostanzialmente corretto, nei rapporti interpersonali6 Impegno saltuario

SUFFICIENTE Frequenza non regolareComportamento scorretto, con episodi di disturbo alle

attività scolasticheImpegno limitato

4/5 Distratto e scarsamente motivatoNON SUFFICIENTE Frequenza saltuaria

Difficoltà ad integrarsi col gruppo classeCondotte oppositive e di disturbo al lavoro dei compagni

La valutazione degli alunni diversamente abili

Per gli alunni diversamente abili, la valutazione è strettamente correlata al percorso individuale e non fa riferimento a standard né quantitativi né qualitativi; inoltre deve essere finalizzata a mettere in evidenza il progresso dell’alunno. Tenuto conto che non è possibile definire un‟unica modalità di valutazione degli apprendimenti che possa valere come criterio generale adattabile a tutte le situazioni di handicap, essa potrà essere:

Uguale a quella della classeIn linea con quella della classe, ma con criteri personalizzatiDifferenziata Mista

Il piano educativo individualizzato tiene conto delle potenzialità del bambino e degli impegni esplicitati nel punto precedente. Nella sua costruzione e applicazione concreta sono coinvolti gli insegnanti del team: l’integrazione degli alunni in difficoltà deve riguardare tutti gli ambiti della vita scolastica e mediare tra l‟esigenza di individualizzazione e l‟esigenza di ‘normalizzazione’.

La comunicazione alle famiglie tiene conto di:

aspetti generali della vita scolastica, quali partecipazione alla vita della classe, interesse per le attività proposte, tempi di attenzione e concentrazionematurazione generale dell’alunno sul piano personale: autonomia, consapevolezza di sé, responsabilitàsul piano relazionale: socialità, collaborazione, solidarietà progressi negli apprendimenti

Collaboratori

Il Dirigente individua i docenti di cui intende avvalersi nello svolgimento delle funzioni organizzative e amministrative, e indica quello incaricato di sostituirlo in caso di assenza o di impedimento di breve durata.Per l‟anno scolastico 2016 - 2017 sono state disegnate le seguenti figure:

Maria Innocenza Raspa, collaboratore vicarioSaverio Cerminara, 2°collaboratore

Funzioni strumentali

Gestire la complessità vuol dire assumere iniziative ed essere in possesso di strumenti di monitoraggio, verifica e valutazione delle attività della scuola, esercitare una azione progettuale e coordinarla, renderla efficace, utilizzando procedure nuove e diverse, da gestire collegialmente. Si tratta di responsabilità che non possono più essere accentrate esclusivamente sul Capo d‟Istituto.In sostanza, l‟Istituto Comprensivo di Montepaone, in ottemperanza a quanto disposto dal CCNL integrativo (art. 37), si doterà di figure professionali intermedie da porre fra docenti e dirigenti, competenti, adeguatamente preparate ed in grado di raccordare le spinte individualistiche ed i diversi livelli di attività contenuti nel disegno complessivo del presente POF.Sulla base dello stato di servizio e valutando, in particolare gli incarichi ricoperti ed i relativi risultati, le esperienze ed i progetti significativi anche di innovazione didattica realizzati nel corso del’‟attività professionale, i titoli e le competenze coerenti con l ’incarico da attribuire, ilCollegio dei docenti, con motivata deliberazione, che farà parte integrante di questo documento, designerà i docenti cui assegnare le funzioni strumentali.Le funzioni strumentali al POF

Dopo un’attenta analisi della situazione ambientale e delle esigenze di questa istituzione scolastica, si identificano le seguenti funzioni strumentali al POF per l ’anno scolastico 2015-2016 e si assegnano ai seguenti docenti:

AREA 1 – POF/PTOF prof.ssa Daniela Vatrella, responsabile per l’aggiornamento e l’attuazione del POF:

Cura l’elaborazione del POF per l’anno scolastico 2016/2017, con l’eventuale redazione della sintesi del POF per l’informativa ai genitori (Informa famiglia)Individua le modalità e gli strumenti relativi alla valutazione d’istituto ed alla valutazione della attività del POF e coordina il sistema di valutazione interno (produzione griglia di valutazione) e il sistema di valutazione esterno degli alunni (INVALSI)

Cura l’individuazione degli argomenti dei progetti per l’anno scolastico 2016/2017, procedendo alla loro elaborazione a all’individuazione degli Enti che possano, eventualmente, finanziarli (Comune, Provincia, Regione…)

Periodicamente incontra le altre figure strumentali e i referenti dei progetti per il monitoraggio dello stato di avanzamento delle azioni del POF e raccordo con il Dirigente Scolastico

AREA 2 – SUCCESSO SCOLASTICO: Ins. Caterina Amoruso, responsabile dell’attività per il successo scolastico (potenziamento, recupero, sostegno, attività progettuali per l’integrazione di alunni stranieri:

Coordina le attività e i docenti di sostegno Prepara le convocazioni del gruppo GIO e coordina i lavori dello

stesso Cura i rapporti con il servizio di neuropsichiatria infantile di Soverato

Stila progetti d’integrazione Coordina le attività che si riferiscono ai progetti di recupero e intercultura Coordina e sostiene i docenti nelle attività di recupero degli alunni che manifestino disagio scolastico e nelle attività di potenziamento

Organizza l’accoglienza degli alunni stranieri, coadiuva le famiglie nella fase d‟iscrizione

degli stessi e cura il loro inserimento nelle classi, sostiene i docenti nelle attività di ricercae di attuazione di metodi e strategie didattiche per l‟integrazione e l‟alfabetizzazione degli alunni stranieri

AREA 3– SICUREZZA: Ins. IANNONI MARIA ANTONIA, responsabile alla sicurezza

Supporta il lavoro del RSPP nel redigere e aggiornare la relazione tecnica sugli edifici (documento di valutazione dei rischi e piano di evacuazione)Favorisce la cultura della sicurezza all’interno della scuola, tra le varie componenti(alunni, docenti, personale ATA)Abitua, con il supporto dell’insegnante di classe, gli alunni a saper riconoscere eventuali situazioni di rischio, a conoscere le procedure in caso di incendio, terremoto, alluvione, infortunio, a conoscere le procedure in caso di evacuazione, i percorsi di esodo e le vie di fugaSupporta i docenti nelle esercitazioni di evacuazione fornendo le necessarie indicazioni a livello teorico e praticoDiffonde i progetti sulla sicurezza sollecitati dal Ministero della Pubblica Istruzione, dalla Direzione Scolastica Regionale, dal CSA di Catanzaro e coordina quelli approvati dal Collegio dei DocentiCura le attività di informazione/formazione di tutto il personale della scuola (Docenti e ATA) e degli alunni relativamente alla Legge 626/94Promuove il necessario raccordo con il territorio, curando i rapporti con: Enti Locali, agenzie, associazioni, famiglie

AREA 4 - CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO, Ins. LA SCALA GIOVANNA, responsabile per le attività di continuità e di orientamento

Coordina le azioni di raccordo tra le scuole dell’ Infanzia, Primarie e Secondarie dell’Istituto, al fine di garantire la necessaria continuità del percorso formativo Coordina la costruzione del curricolo verticale d‟IstitutoPromuove la realizzazione di attività comuni e la comunicazione delle esperienze mediante incontri concordati fra le classiRealizza e coordina progetti formativi d‟intesa con scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I grado dell’IstitutoFavorisce la continuità educativa tra il primo ciclo ed il secondo ciclo mediante esperienze formative trasversali e verticaliRealizza e coordina progetti formativi d‟intesa con enti esterni e con scuole secondarie di II grado del territorioIndividua linee di intesa con le scuole del secondo ciclo, al fine di garantire la necessaria continuità del percorso formativo;Favorisce iniziative di continuità orizzontale con le famiglie e il territorio

AREA 5 - VIAGGI D‟ISTRUZIONE: prof. Roberto Cossari, responsabile dei viaggi d’istruzione, in quanto:

Coordina la realizzazione delle visite guidate e dei viaggi d’istruzione curandone tutta l’organizzazione:

prepara le richieste dei preventivi, redige il capitolato d’oneri tra Istituto e leagenzie di viaggioacquisisce le autorizzazioni dei genitori prepara gli elenchi dei partecipanticontatta i dirigenti delle aziende, i direttori dei musei da visitare, le guide turistiche, acquisendo di volta in volta le relazioni dei docenti

Coordinatori di plesso

Gatto Maria, per la scuola dell’infanzia di Montepaone LidoDI SIERVI ANNA, per la scuola dell’infanzia di PilingaFulginiti Maria, per la scuola dell’infanzia di GasperinaOriglia Alida, per la scuola dell‟infanzia di MontauroUrzino Teresa, per la scuola primaria di Montepaone CentroRaspa Maria Innocenza, per la scuola primaria di Montepaone LidoVoci Angela, per la scuola primaria di GasperinaAiello Liberata, per la scuola primaria di MontauroLupica Maria Grazia, per la scuola secondaria di GasperinaLombardo Nicolina per la scuola secondaria di Montauro

Referenze Progetti:

Sabina Lioi: Progetto ‘Un‟opportunità in più’ per la Sc. Primaria e Sec.

Rosalba Galati:Progetto ‘Creo per emozioni…arti’ per la Sc.dell’Inf., Prim.,e Sec.

Marta Durante: Progetto ‘Sport in classe’ per la Sc.Prim.

Francesco Treccozzi: Progetto ‘ Imparare Operando’ per la Sc.Sec.

Laura Chiodi: Progetto ‘DELF A1/A2’ per la Sc. Sec.

M.G.Lupica e F.Mellace: Progetto ‘Musica e Parole’ per la Sc. Sec.

R.Cossari: Progetto :” Pallamano…il gioco del fair play..’

P.O.N. ASSET 10.1

Ilenia Matozzo: Progetto ‘Cambridge’ per la sc.sec.

Comitato Valutazione:

Dirigente Scolastico: Dott.Renato DanieleDocenti: Lupica Maria Grazia, Procopio Maria, Gatto MariaRappresentanti dei genitori: Merigelli Giulia, De Giorgio Rocco

Nucleo di Valutazione:

Dirigente Scolastico: Dott. Renato DanieleDocente Scuola Primaria e referente NV : Caterina Anna NuceraDocente Scuola dell'Infanzia : Gatto MariaDocente Scuola Primaria e FS Area Sicurezza : Maria Antonia IannoniDocente Scuola Primaria e FS Area BES : Caterina Amoruso

Docente matematica e scienze-Scuola Secondaria I grado : Rosanna Lombardo Docente lettere-Scuola Sec. I grado e ref. Commissione BES e FS PTOF/POT:Daniela Vatrella

SERVIZI

Servizi amministrativi

Gli uffici sono stati informatizzati aumentando così la celerità delle procedure e diminuendo i tempi di attesa per la consegna di certificati e documenti. Il rilascio degli stessi avviene solo su richiesta scritta da parte degli interessati.Il Direttore dei Servizi Generali Amministrativi ed i suoi collaboratori sono sempre disponibili a collaborare per il bene della scuola migliorandola con:

apertura pomeridiana secondo le necessità qualificazione delle attivitàorario del personale

Collaboratori scolasticiI collaboratori provvedono alla quotidiana pulizia delle aule, dei locali cui sono assegnati; disimpegnano i servizi di vigilanza nei locali della scuola; vigilano sugli alunni affidati in caso di particolare necessità alla loro sorveglianza; adempiono agli incarichi di carattere materiale inerenti al servizio.Durante l’orario scolastico assicurano con continuità la pulizia dei corridoi, delle scale, e dei servizi igienici; a turno sorvegliano gli alunni durante l‟intervallo e l’accesso ai bagni e assolvono a tutti i compiti previsti dal C.C.N.L. e dalla contrattazione integrativa d‟Istituto.

MensaLa mensa scolastica è un servizio sociale che rende possibile il prolungamento dell’orario scolastico all’intera giornata e nello stesso tempo rappresenta un importante momento educativo di socializzazione. Inoltre è una forma di intervento della comunità nell’alimentazione del bambino nel periodo in cui questi ha particolarmente bisogno di una alimentazione sana, varia ed equilibrata nella sua composizione dietetica.Per questo l’Amministrazione comunale, che rappresenta la comunità locale, interviene in questo settore assumendosi sia l‟onere dell’organizzazione, sia l’onere finanziario di una parte del servizio.Il servizio mensa è operativo presso tutti plessi dell’Istituto.

ScuolabusIl Servizio di Trasporto Scolastico contribuisce alla realizzazione dei servizi necessari a prevenire i casi di evasione e diinadempienze dell’obbligo scolastico ed a generalizzare ed incentivare la frequenza della scuola prima dell’età dell’ob-bligo. Il servizio concorre a rendere effettivo il diritto allo studio e facilita l’accesso alla scuola di competenza, conpriorità per coloro per i quali il raggiungimento della sede scolastica presenta difficoltà di ordine oggettivo.

L’Istituto è coadiuvato da numerosi scuolabus messi a disposizione dalle amministrazioni dei comuni di Montepaone, Gasperina e Montauro.

Accoglienza e Vigilanza Pre e Post-scuola

L’accoglienza e la vigilanza al mattino e al termine delle lezioni è garantita agli alunni che usufruiscono dello scuolabus e a coloro i cui genitori ne hanno fatta richiesta per necessità documentate.

Il servizio pre-scuola è garantito per l‟intero anno scolastico dalle ore 07,45 alle ore 08,15 da lunedì a sabato nel plesso di Montepaone Lido e dalle ore 07,45 alle08,30 a Gasperina.Il servizio post-scuola è garantito dalle ore 13,20 alle 13,40, da lunedì a sabato nel plesso di Montepaone Lido; a Gasperina dalle ore 12,45 alle 13,00 (Scuola primaria) e dalle ore 13,30 alle 13,45 (Scuola Secondaria).

PATTO DI CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA

Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16/10/2006 ‘Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità’

Visti i D.P.R. n. 249 del 24/6/1998 e D.P.R. n. 235del 21/11/2007 ‘Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria’;Visto il D.M. n. 16 del 5/2/2007 ‘Linee di indirizzo generale ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo’Visto il D.M. n. 30 del 15/3/2007 ‘Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti’ si stipula con la famiglia dell’alunno il seguente patto educativo di corresponsabilità, con il quale la scuola siimpegna a:

fornire una formazione culturale e professionale qualificata, aperta alla pluralità delle idee, nel rispetto del’identità di ciascuno studenteoffrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un servizio didattico di qualità in un ambiente educativo sereno, favorendo il processo dì formazione di ciascuno studente, nel rispetto dei suoi ritmi e tempi di apprendimentooffrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine di favorire il successo formativo e combattere la dispersione scolastica oltre a promuovere il merito e incentivare le situazioni di eccellenzafavorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili, promuovere iniziative di accoglienza e integrazione degli studenti stranieri, tutelandone la lingua e la cultura, anche attraverso la realizzazione di iniziative interculturali, stimolare riflessioni e attivare percorsi volti al benessere e alla tutela della salute degli studentigarantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le famiglie, anche attraverso strumenti tecnologicamente avanzati, nel rispetto della privacy

Lo studente si impegna a:

prendere coscienza dei propri diritti-doveri rispettando la scuola intesa come insieme di persone, ambienti e attrezzaturerispettare i tempi programmati e concordati con i docenti per il raggiungimento del proprio curricolo, impegnandosi in modo responsabile nell’esecuzione dei compiti richiesti

accettare, rispettare e aiutare gli altri e i diversi da sé, impegnandosi a comprendere le ragioni dei loro comportamenti

La famiglia si impegna a:

valorizzare l‟istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di dialogo, nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise, oltre ad un atteggiamento di reciproca collaborazione con i docentirispettare l‟istituzione scolastica, favorendo una assidua frequenza dei propri figli alle lezioni, partecipando attivamente agli organismi collegiali e controllando quotidianamente le comunicazioni provenienti da scuoladiscutere, presentare e condividere con i propri figli il patto educativo sottoscritto con l‟istituzione scolastica

APPENDICE

1. Piano Annuale per l‟Inclusione2. Protocollo Accoglienza alunni con BES

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ‘MARIO SQUILLACE’ Scuola dell’Infanzia – Primaria – Secondaria di 1° grado

CENTRO TERRITORIALE PER L’INCLUSIONEVia Pelaggi,1 -Tel. e Fax 0967/ 576548- 88060 Montepaone (CZ) – C.F. 97035420799 – C.M. CZIC84600B

Piano Annuale per l’InclusioneAnno scolastico 2015/2016

Prot. N. Montepaone Lido Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti: n°1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)

minorati vista minorati udito Psicofisici 13

2. disturbi evolutivi specifici DSA 10 ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico 1 Linguistico-culturale 9 Disagio comportamentale/relazionale 1 Altro 1

Totali 35% su popolazione scolastica

N° PEI redatti dai GLHO 13N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 6N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 16

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in…

Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

NO

AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo

NO


NO

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo

SI


SI

Funzioni strumentali / coordinamento SIReferenti di Istituto (disabilità, DSA,

BES)SI

Psicopedagogisti e affini esterni/interniDocenti tutor/mentor SI

Altro:Altro:

C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI SIRapporti con famiglie SITutoraggio alunni SIProgetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Altro:

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI SIRapporti con famiglie SITutoraggio alunni SIProgetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Altro:

Altri docenti

Partecipazione a GLI SIRapporti con famiglie SITutoraggio alunniProgetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Altro:

D. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili SIProgetti di inclusione / laboratori integratiAltro:

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

SI

Coinvolgimento in progetti di inclusione SICoinvolgimento in attività di promozione della comunità educanteAltro:

F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilitàAccordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili SIProcedure condivise di intervento sulla disabilità SIProcedure condivise di intervento su disagio e simili SIProgetti territoriali integratiProgetti integrati a livello di singola scuolaRapporti con CTS / CTIAltro:

G. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integratiProgetti integrati a livello di singola scuolaProgetti a livello di reti di scuole

H. Formazione docenti Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe SIDidattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva

SI

Didattica interculturale / italiano L2 SIPsicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

SI

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)

SI

Altro: Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo XPossibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti XAdozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive XOrganizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola XOrganizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti XRuolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi XValorizzazione delle risorse esistenti XAcquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione XAttenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo

X

Altro:Altro:* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimoAdattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo annoAspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

La Scuola elabora una politica di promozione dell’integrazione e dell’inclusione condivisa tra il personale (Piano annuale per l’Inclusione). Definisce al proprio interno una struttura di organizzazione e coordinamento degli interventi rivolti alla disabilità e al disagio scolastico definendo ruoli di referenza interna ed esterna. Sensibilizza la famiglia a farsi carico del problema, invitandola a farsi aiutare attraverso l’accesso ai servizi (ASL e/o servizi sociali) e coinvolgendola nell’elaborazione del progetto educativo che intende attuare. Nella nostra scuola l’organizzazione generale del servizio inclusione vede coinvolte le seguenti figure.

Il Dirigente Scolastico è il garante di tutto il processo di inclusione e a tal fine: - assicura il reperimento degli ausili nel caso di precise esigenze dell’alunno; - formula la richiesta dell’organico di sostegno, gestisce le risorse umane e strumentali;- presiede i GLHI; - viene informato dalla Funzione Strumentale Inclusione rispetto ai nuovi casi;- informa, in collaborazione con i docenti di classe, le famiglie dei nuovi alunni che necessitano di

accertamenti esterni.

Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (in sigla GLI), è costituito da: 1. Dirigente scolastico, che lo presiede; 2. la Funzione Strumentale per l’Inclusione; 3. la Referente BES; 4. un rappresentante dei docenti curricolari.

Svolge le seguenti funzioni: rilevazione alunni con BES: analizza la situazione complessiva; propone e inserisce nella programmazione del Piano dell’Offerta Formativa (POF) iniziative di promozione

dell’integrazione scolastica degli alunni con BES (disabilità, DSA, alunni stranieri, ecc.); raccoglie e documenta gli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di

apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione; organizza la gestione e il reperimento delle risorse materiali (sussidi, ausili tecnologici, biblioteche

specializzate e/o centri di documentazione), con proposte d’acquisto di attrezzature, strumenti, sussidi, ausili tecnologici e materiali didattici per gli alunni con BES o per i docenti che se ne occupano, compatibilmente con le esigenze di bilancio; promuove il confronto, la consulenza e il supporto ai docenti sulle strategie metodologiche e didattiche inclusive e di gestione delle classi, formulando proposte per la formazione e l’aggiornamento del personale, anche in una prospettiva interistituzionale;

raccoglie e coordina le proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle effettive esigenze; elabora una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) riferito a tutti gli alunni con BES, al termine di

ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno).

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnantiCi si prefigge di promuovere modalità di formazione che prevedano la partecipazione degli insegnanti, coinvolti non come semplici destinatari, ma come professionisti che riflettono e attivano modalità didattiche orientate all’integrazione efficaci nel normale contesto del fare scuola quotidiano. Si auspica di poter attuare nel prossimo anno scolastico i seguenti interventi di aggiornamento- autoaggiornamento:

Programmare e valutare per competenze chiave per la formazione permanente; Didattica digitale e innovazione metodologica; Attività di autoaggiornamento funzionale ai percorsi individuati online.

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

Valutare un alunno in difficoltà coinvolge in modo responsabile sia il singolo docente sia il Consiglio di Classe nella sua interezza. In fase di valutazione si terrà conto della situazione di partenza, delle capacità e potenzialità, nonché dei ritmi di apprendimento dei singoli alunni. In dettaglio, agli alunni con BES verranno predisposte e garantite adeguate forme di verifica e valutazione iniziale, intermedia e finale coerenti con gli interventi pedagogico-didattici previsti. Si valuterà l’effettivo livello di apprendimento conseguito, mediante l'applicazione di misure che determinino le

condizioni ottimali per l'espletamento delle attività da valutare. Relativamente ai tempi di effettuazione e alle modalità di strutturazione delle prove, nel tener conto di eventuali strumenti compensativi e misure dispensative, si riserverà particolare attenzione alla padronanza, da parte degli alunni, dei contenuti disciplinari e si prescinderà dagli aspetti legati all'abilità deficitaria. Ove il Consiglio di Classe lo ritenga necessario può adottare una valutazione differenziata, opportunamente formalizzata in un PDP, che tenga conto delle effettive capacità, potenzialità, punti di partenza e crescita dei singoli alunni. Nei PEI e nei PDP si dovranno specificale le modalità di verifica attraverso le quali si intende operare e valutare durante l’anno scolastico, in particolare si dovrà specificare: l’organizzazione delle interrogazioni (modalità, tempi e modi); l’eventuale compensazione, con prove orali, di compiti scritti non ritenuti adeguati; i tipi di mediatori didattici (mappe, tabelle, formulari, calcolatrici,…..) ammessi durante le verifiche; altri accorgimenti adottati e ritenuti utili.

Per gli Esami di Stato. Il Consiglio di Classe consegna il PEI o il PDP con la descrizione del percorso formativo realizzato dall’alunno; esposizione delle modalità di formulazione e di realizzazione delle prove per le valutazioni (tecnologie, strumenti, modalità, assistenza). La Commissione, dopo aver esaminato la documentazione, predispone le prove equipollenti e, ove necessario, quelle relative al percorso differenziato con le modalità indicate dal Consiglio di Classe. Per prove equipollenti si intendono: le prove inviate dal Ministero della Pubblica Istruzione svolte con mezzi e/o strumenti diversi ( uso del computer, dettatura dell’insegnante di sostegno…); le prove proposte dalla Commissione d’esame con contenuti culturali, tecnici e professionali differenti da quelli proposti dal Ministero ma ad essi equipollenti. Le prove equipollenti devono essere omogenee con il percorso svolto dall’alunno, il quale deve poterle svolgere con le stesse modalità, gli stessi tempi (possono essere previsti anche tempi più lunghi rispetto a quelli stabiliti per tutti) e la stessa assistenza fornita nelle prove di verifica fatte durante l’anno scolastico. Per gli alunni con BES i livelli di apprendimento da raggiungere sono fissati nei PDP. Per gli allievi disabili si tiene conto dei risultati conseguiti nelle varie aree. Per i DSA si effettuano valutazioni che privilegiano le conoscenze e le competenze di analisi, sintesi e collegamento piuttosto che la correttezza formale. Possono essere previste verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per le lingue straniere). Si farà uso di strumenti e mediatori didattici nelle prove di verifica sia scritte che orali (mappe concettuali, mappe mentali) e strumenti compensativi ove necessario. La valutazione terrà conto prevalentemente degli aspetti metacognitivi (verificare che il risultato ottenuto corrisponda a quello atteso).

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

E’ necessario che tutti i soggetti, coinvolti nel piano attuativo del progetto, siano ben organizzati, con competenze e ruoli ben definiti. Nello specifico, all’inizio dell’anno, saranno organizzati degli incontri per raccogliere ed analizzare la documentazione degli alunni provenienti dalle classi ponte, in coordinamento con le Funzioni Strumentali presenti (F.S. Continuità, F.S. Inclusione). I consigli di classe ed ogni insegnante curricolare in merito alla disciplina di competenza, affiancati e supportati dall’insegnante di sostegno, ove presente, metteranno in atto, già dalle prime settimane dell’anno scolastico, una osservazione iniziale attenta che consenta di individuare elementi utili per definire e redigere il percorso didattico inclusivo di ogni alunno BES. Il Consiglio di Classe redigerà il relativo PDP o PEI entro due mesi dall’inizio dell’anno scolastico o comunque dalla ricezione della relativa certificazione. Il GLI si occuperà della rilevazione dei BES presenti nell’istituto su proposta dei singoli Consigli di classe, raccoglierà la documentazione degli interventi didattici-educativi che si intendono attuare e fornirà supporto sulla didattica inclusiva e la personalizzazione del curricolo, se richiesto. Il Dirigente Scolastico presiederà, ove possibile, alle riunioni del GLHI e del GLI, verrà messo al corrente dalla FS Inclusione del percorso scolastico di ogni allievo BES e coinvolto ogni qualvolta si presentino particolari difficoltà nell’attuazione dei progetti. Il Personale non docente, collaboratori scolastici, si occuperà dell’assistenza di base e della vigilanza in ambiente scolastico. Fornirà supporto ai docenti negli spostamenti interni ed esterni all’istituto.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti

La scuola interagisce già da alcuni anni con vari enti territoriali al fine dell’inclusività scolastica. In particolare si evidenziano i rapporti con l’èquipe di Neuropsichiatria ASP di Soverato. Ritenendo tale collaborazione fondamentale per il buon funzionamento del sistema inclusivo, si auspica che possa ulteriormente rafforzarsi e migliorare qualitativamente. Nello specifico si ritiene importante poter: ampliare gli interventi riabilitativi (logopedia, fisioterapia, psicomotricità); collaborare fattivamente negli interventi sanitari e terapeutici suggeriti da neuropsichiatri, psicologi; favorire incontri con esperti dell’ASL e del Consultorio per confrontarsi sulle iniziative educative e di inclusione previste nei PEI o nei PDP; prevedere il servizio educativo specialistico fornito alla scuola dai rispettivi Comuni.Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle

decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

La famiglia viene coinvolta sin dal momento dell’individuazione del bisogno da parte dei Servizi sanitari o dell’individuazione del Consiglio di Classe.A disposizione delle famiglie i modelli di richiesta di Percorso Didattico personalizzato per le diverse tipologie di BES.La famiglia e la scuola si confronteranno e collaboreranno costantemente per la messa a punto delle strategie di apprendimento più efficaci, per l’utilizzo di strumenti compensativi sia a casa che a scuola. Alla famiglia verranno esplicitati i criteri e le modalità di valutazione al fine di giungere alla condivisione del Piano Didattico Personalizzano in cui si concorderanno inoltre:

i compiti a casa (riduzione, distribuzione settimanale del carico di lavoro,ecc….) le modalità di aiuto (chi, come, per quanto tempo, per quali attività/discipline segue il bambino nello studio gli strumenti compensativi utilizzabili a casa le interrogazioni.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi

Curricolo verticale d’IstitutoP.E.I. P.D.P

Valorizzazione delle risorse esistenti

Ogni intervento sarà posto in essere partendo dalle risorse e dalle competenze presenti nella scuola. L’Istituto si propone di valorizzare la professionalità di tutti i docenti curricolari, forti della loro esperienza pluriennale e, in particolare, di quei docenti con una formazione specifica nell’ambito delle disabilità e dei DSA.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

Docente di sostegno:- Fermo restando il rispetto del rapporto docente/alunno, dove e se possibile si rispetterà il principio della

continuità.Altre figure professionali:

A parità di condizioni: Continuità Ripartizione oraria equa fra gli alunni aventi diritto In caso di gravità e se il P.E.I. assegna priorità agli obiettivi di autonomia e comunicazione verbale e non:

Maggiore attribuzione oraria

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo

Il passaggio tra i diversi ordini di scuola sarà facilitato da percorsi di continuità programmati, condivisi e coordinati operando su più versanti:

verso il bambino, per facilitare la transizione valorizzando le esperienze già maturate, verso la famiglia, per rassicurarla e sostenerla nel percorso formativo del proprio bambino,

verso gli educatori, per favorire un confronto più ampio possibile sullo sviluppo del bambino, sulle metodologie inclusive da condividere tra ordini di scuola.

Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 27/06/2016Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 29/06/2016

Allegati: Proposta di assegnazione organico di sostegno e altre risorse specifiche, richiesta

materiali/sussidi (Docenti di sostegno, Facilitatori della comunicazione, Educatori professionali, etc.).

La Referente Il Dirigente ScolasticoVatrella Daniela Dott.ssa Giovanna Esposito Vivino

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ‘MARIO SQUILLACE’ Scuola dell’Infanzia – Primaria – Secondaria di 1° grado

CENTRO TERRITORIALE PER L’INCLUSIONEVia Pelaggi,1 -Tel. e Fax 0967/ 576548- 88060 Montepaone (CZ) – C.F. 97035420799 – C.M.

CZIC84600B

Prot. n. 2671 del 13.06.2013 Delibera C. d. D. n. 64 del 14.06.2013PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA

PER UN’INCLUSIONE CONSAPEVOLEDEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

FINALITA’Questo documento è una guida d’informazione riguardante l’accoglienza e l’inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali all’interno della nostra scuola.

Le molteplici situazioni individuali degli allievi, i diversi livelli socio-culturali, le differenti modalità di acquisire ed elaborare informazioni, i personali ritmi e stili di apprendimento rendono necessario un lavoro individualizzato e la progettazione di interventi e azioni mirate, attivando tutte le risorse possibili.Lo sguardo sarà focalizzato sui punti di forza, sulle potenzialità sulle quali progettare cammini di lavoro, per tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali.Il Protocollo è stato redatto dal GLI e successivamente deliberato dal Collegio dei Docenti e annesso al POF. Il protocollo:

contiene principi, criteri ed indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per un inserimento ottimale degli alunni con bisogni educativi speciali

definisce i compiti e i ruoli delle figure operanti all’interno dell’Istituzione scolastica traccia le linee delle possibili fasi dell’accoglienza e delle attività di facilitazione per l’apprendimento costituisce uno strumento di lavoro e pertanto viene integrato e rivisitato periodicamente, sulla base delle

esperienze realizzate. Il documento si propone di:

definire pratiche condivise tra tutto il personale all’interno della nostra scuola; facilitare l’ingresso a scuola e sostenere gli alunni nella fase di adattamento al nuovo ambiente; promuovere iniziative di comunicazione e di collaborazione tra scuola, famiglia ed Enti territoriali

(Comune, ASP, ….);Il Protocollo di Accoglienza delinea prassi condivise di carattere:

- amministrativo e burocratico: acquisizione della documentazione necessaria e verifica della completezza del fascicolo personale

- comunicativo e relazionale: prima conoscenza dell’alunno e sua accoglienza all’interno della nuova scuola con incontri ed attività programmati (incontri con le famiglie, Consigli di classe, Commissioni di lavoro, G.L.H. operativo, GLI)

- educativo – didattico: incontro tra GLH operativo della scuola di provenienza e docente referente BES della scuola di accoglienza, eventuali incontri tra docenti degli ordini di scuola interessati, formazione delle classi e assegnazione alla classe, coinvolgimento del Consiglio di classe e dei genitori, predisposizione di percorsi educativi individualizzati, differenziati, personalizzati; PDP

- sociale: rapporti e collaborazione della scuola con il territorio

PROGETTO INCLUSIONE

FASI

PRE-CONOSCENZAE

COINVOLGIMENTO DELLA FAMIGLIA CONTATTI CON L’ORDINE DISCUOLA PRECEDENTE E

SCAMBIO DI INFORMAZIONI.PERCORSI DI CONTINUITA’

CRITERI DIINSERIMENTONELLE CLASSI

PRESENTAZIONE ALCONSIGLIO DI CLASSE

INSERIMENTO,RAPPORTI CONLAOSSERVAZIONE E FAMIGLIA ECONOSCENZA GLI ESPERTIDELL’ASP EPREDISPOSIZIONEDI PERCORSIPERSONALIZZATI

VERIFICA EVALUTAZIONE

PRIME TAPPE D’INSERIMENTO SCOLASTICO

ALUNNI CON DISABILITA’ CERTIFICATE(L. 104/92)

L’iter si riferisce agli alunni che provengono da altre scuole ed a quelli che si iscrivono, per la prima volta alla Scuola dell’Infanzia.Gli alunni dell’Istituto seguono le proposte di continuità come da P.O.F.

FASI TEMPI ATTIVITA’ PER L’ALUNNOIscrizione Entro il termine stabilito dalle L’alunno con la famiglia può visitare la

norme ministeriali scuola ed avere un primo contattoconoscitivo.La famiglia procede con l’iscrizionedell’alunno presso la Segreteria dellascuola nei termini prestabiliti.La famiglia e la scuola di provenienzadovranno, entro breve tempo, farpervenire la certificazione attestante ladiagnosi funzionale, l’attestazione dihandicap secondo la legge 104/92 e ilPDF.

Pre-accoglienza Entro maggio Vengono organizzate una serie diattività ed incontri di continuitàfunzionali alla reciproca conoscenza tral’alunno e la futura scuola (personale,struttura, attività, etc.)

Condivisione Settembre Presentazione dell’alunno

Accoglienza Nel corso dell’anno Durante la prima settimana di scuolavengono preposte una serie di attivitàrivolte alle classi coinvolte e non solo,finalizzate ad un positivo inserimentonella scuola. Successivamente vengonocontattati gli operatori ASP, costruitoun primo percorso didattico, mentreproseguono le fasi del progetto diaccoglienza predisposto.

PROGETTO DI ACCOGLIENZACome facilitare il passaggio degli alunni da un ordine di scuola all’altro

FASI DEL PROGETTO

FASI PERSONE COINVOLTE TEMPI PREVISTIScambio informazioni sull’alunno Gruppo Lavoro Inclusione Aprile

(Referente BES, FunzioniStrumentali, docenti, altre figureprofessionali, genitori)

Conoscenza dell’ambiente Docenti di sostegno e curricolari, Aprile-maggioscolastico figure professionali delle sezioni,

classi interessate

Consapevolezza e Insegnanti delConsigliodi Settembrecondivisione classe/team docenti, operatori,

collaboratori scolastici, genitori,neuropsichiatra/psicologo

Costruzione rapporti Docente di sostegno, educatore Settembre-ottobreinterpersonali professionale, insegnanti

curricolari, collaboratori scolastici,operatore socio-educativoassistenziale

Partecipazione ed inclusione Docente di sostegno e curricolari Novembre-dicembredella classe

PRIME TAPPE D’INSERIMENTO SCOLASTICO

ALUNNI CON DISABILITA’ CERTIFICATE(L. 104/92)

L’iter si riferisce agli alunni che provengono da altre scuole ed a quelli che si iscrivono, per la prima volta alla Scuola dell’Infanzia.Gli alunni dell’Istituto seguono le proposte di continuità come da P.O.F.

FASI TEMPI ATTIVITA’ PER L’ALUNNOIscrizione Entro il termine stabilito dalle L’alunno con la famiglia può visitare la

norme ministeriali scuola ed avere un primo contattoconoscitivo.La famiglia procede con l’iscrizionedell’alunno presso la Segreteria dellascuola nei termini prestabiliti.La famiglia e la scuola di provenienzadovranno, entro breve tempo, farpervenire la certificazione attestante ladiagnosi funzionale, l’attestazione dihandicap secondo la legge 104/92 e ilPDF.

Pre-accoglienza Entro maggio Vengono organizzate una serie diattività ed incontri di continuitàfunzionali alla reciproca conoscenza tral’alunno e la futura scuola (personale,struttura, attività, etc.)

Condivisione Settembre Presentazione dell’alunno

Accoglienza Nel corso dell’anno Durante la prima settimana di scuolavengono preposte una serie di attivitàrivolte alle classi coinvolte e non solo,finalizzate ad un positivo inserimentonella scuola. Successivamente vengonocontattati gli operatori ASP, costruitoun primo percorso didattico, mentreproseguono le fasi del progetto diaccoglienza predisposto.

PROGETTO DI ACCOGLIENZACome facilitare il passaggio degli alunni da un ordine di scuola all’altro

FASI DEL PROGETTO

FASI PERSONE COINVOLTE TEMPI PREVISTIScambio informazioni sull’alunno Gruppo Lavoro Inclusione Aprile

(Referente BES, FunzioniStrumentali, docenti, altre figureprofessionali, genitori)

Conoscenza dell’ambiente Docenti di sostegno e curricolari, Aprile-maggioscolastico figure professionali delle sezioni,

classi interessate

Consapevolezza e Insegnanti delConsigliodi Settembrecondivisione classe/team docenti, operatori,

collaboratori scolastici, genitori,neuropsichiatra/psicologo

Costruzione rapporti Docente di sostegno, educatore Settembre-ottobreinterpersonali professionale, insegnanti

curricolari, collaboratori scolastici,operatore socio-educativoassistenziale

Partecipazione ed inclusione Docente di sostegno e curricolari Novembre-dicembredella classe

PERSONE DI RIFERIMENTO PER L’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI con BESRUOLI E COMPITI

DISABILITA’ CERTIFICATE AI SENSI DELLA L. 104/92 ART. 3 COMMA 1, 3

RUOLI COMPITIDirigente scolastico Gestionali, organizzativi, consultivi

- individuazione delle risorse interne ed esterneper rispondere alle esigenze di inclusione

- formazione delle classi- assegnazione docenti di sostegno e altre figure

professionali- rapporti con gli Enti coinvolti

Funzione strumentale Raccorda le diverse realtà (Scuole, ASP, famiglie, Entiterritoriali, cooperative, Enti di formazione)

- Attua il monitoraggio di progetti- coordina il GLHO- promuove l’attivazione di laboratori specifici- rendiconta al Collegio docenti- controlla la documentazione in ingresso e

predispone quella in uscita

Docente di sostegno - partecipa alla programmazione educativa edidattica e alla valutazione

- cura gli aspetti metodologici e didatticifunzionali a tutto il gruppo classe

- svolge il ruolo di mediatore dei contenutiprogrammatici, relazionali e didattici

- tiene rapporti con la famiglia, esperti ASPAltre figure professionali - collaborano con i docenti della classe, con il

docente di sostegno, con il GLHO per unmiglioramento costante del servizio

Docente curricolare - accoglie l’alunno nel gruppo classe favorendonel’inclusione

- partecipa alla programmazione e allavalutazione

- collabora alla formulazione del PEI esuccessivamente predispone interventipersonalizzati e consegne calibrate per l’alunnodisabile soprattutto quando non è presente ilcollega specializzato

- istruisce l’educatore professionale sui compitida svolgere durante le sue ore di lezione

Docente coordinatore di classe - Partecipa alle riunioni ASP e riferisce

Collaboratori scolastici - Su richiesta aiutano l’alunno negli spostamentiinterni e nei servizi.

DOCUMENTAZIONE

DOCUMENTO CHI LO REDIGE QUANDODIAGNOSI FUNZIONALE DIAGNOSI FUNZIONALE DIAGNOSI FUNZIONALEDescrive i livelli di funzionalità Operatori ASP o specialisti privati All’atto della prima segnalazioneraggiunti e la previsione di possibile con opportuna vidimazioneevoluzione dell’alunno certificato dell’ASP

PROFILO DINAMICO Operatori socio-sanitari, docenti PROFILO DINAMICO

FUNZIONALE curricolari, docente di sostegno, FUNZIONALEIndica le caratteristiche fisiche, genitori dell’alunno (art.12 , commi Viene aggiornato alla fine dellapsichiche e sociali dell’alunno, le 5° e 6° della L. 104 / 92) Scuola d’Infanzia, Primaria,possibilità di recupero, le capacità Secondaria di primo grado e durantepossedute da sollecitare e la Scuola Secondaria di secondoprogressivamente rafforzare. gradoDevono essere evidenziate le aree dipotenziale sviluppo sotto il profiloriabilitativo, educativo, didattico esocio-affettivo ( in base alle lineeguida degli accordi di programma)

PIANO EDUCATIVO PIANO EDUCATIVO PIANO EDUCATIVOINDIVIDUALIZZATO INDIVIDUALIZZATO INDIVIDUALIZZATOE’ il documento nel quale vengono Gli insegnanti curricolari, il docente Viene formulato entro i primi tredescritti gli interventi integrati ed di sostegno, operatori enti locali e i mesi di ogni anno scolastico ( fineequilibrati tra loro, predisposti per genitori dell’alunno novembre )l’alunno; mira ad evidenziare gliobiettivi, le esperienze,gliapprendimenti e le attività piùopportune mediante l’assunzioneconcreta di responsabilità da partedelle diverse componenti firmatarie

VERIFICA IN ITINERE Insegnanti di sostegno e curricolari A metà anno scolasticoRiscontro delle attività programmate ( fine gennaio )nel PEI con eventuali modifiche

VERIFICA FINALE Insegnanti di sostegno e curricolari A fine anno scolasticoRiscontro delle attività programmatenel PEI

ALUNNI CON DISABILITA’(LEGGE 104/92)

DIAGNOSIFUNZIONALE

PDF

PEI

Percorso Didattico Percorso DidatticoIndividualizzato (per Personalizzato:obiettivi minimi): interventi educativi edifferenziazione delle didattici adeguati allestrategie per garantire capacità e potenzialitàl’acquisizione delle riscontrate ed eventualecompetenze diversificazione delle metefondamentali del formative e delle strategie

Percorso DidatticoDifferenziato:offerta di attività diversificate non attinenti al curricolo, con eventuale dispensa da alcune o molte discipline

VERIFICHE E VALUTAZIONE

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA’DPR n. 122 del 22 giugno 2009; art.91. La valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con le modalità previste dalle disposizioni in vigore è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato previsto dall’articolo 314, comma 4, del testo unico di cui al decreto legislativo numero 297 del 1994, ed è espressa con voto in decimi secondo le modalità e condizioni indicati nei precedenti articoli.2. Per l’esame conclusivo del primo ciclo sono predisposte, utilizzando le risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, prove di esame differenziate, comprensive della prova a carattere nazionale di cui all’articolo11, comma 4-ter, del decreto legislativo n.59 del 2004 e successive modificazioni, corrispondenti agli insegnamenti impartiti, idonee a valutare il progresso dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali.Le prove sono adattate, ove necessario in relazione al piano educativo individualizzato a cura dei docenti componenti la commissione. Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell’esame e del conseguimento del diploma di licenza.3. Le prove dell’esame conclusivo del primo ciclo sono sostenute anche con l’uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici nonché di ogni altra forma di ausilio tecnico loro necessario, previsti dall’art. 315, comma 1, lettera b) del testo unico di cui al decreto legislativo 297 del 1994. Sui diplomi di licenza è riportato il voto finale in decimi, senza menzione delle modalità di svolgimento e di differenziazione delle prove.4. Agli alunni con disabilità che non conseguono la licenza è rilasciato un attestato di credito formativo. Tale attestato è titolo per l’iscrizione e per la frequenza delle classi successive, ai soli fini del riconoscimento di crediti formativi validi anche per l’accesso ai percorsi integrati di istruzione e formazione.

ALUNNI CON DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICIDSA

Normativa di riferimento: Legge n. 170 del 8 ottobre 2010 ‘Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico’; DM 5669 del 12 luglio 2011 e allegate Linee guida M.I.U.R;

I Disturbi Specifici di Apprendimento interessano alcune specifiche abilità dell’apprendimento scolastico, in un contesto di funzionamento intellettivo adeguato all’età anagrafica. Sono coinvolte in tali disturbi: l’abilità di lettura, di scrittura, di fare calcoli. Sulla base dell’abilità interessata dal disturbo, i DSA assumono una denominazione specifica: dislessia (lettura), disgrafia e disortografia (scrittura), discalculia (calcolo).Secondo le ricerche attualmente più accreditate, i DSA sono di origine neurobiologica; allo stesso tempo hanno matrice evolutiva e si mostrano come un’atipia dello sviluppo, modificabili attraverso interventi mirati.Posto nelle condizioni di attenuare e/o compensare il disturbo, infatti, il discente può raggiungere gli obiettivi di apprendimento previsti.Si distinguono:

la dislessia evolutiva che è un disturbo settoriale dell’abilità di lettura;

la disortografia che è la difficoltà a rispettare le regole di trasformazione del linguaggio parlato in linguaggio scritto; la disgrafia che è la difficoltà a produrre una grafia decifrabile; la discalculia che è il deficit del sistema di elaborazione dei numeri e/o del calcolo.

La presenza di una o più fragilità si evince dalla diagnosi redatta dallo specialista.La scuola attiverà il Protocollo previsto per alunni con disturbi specifici di apprendimento ogni qualvolta entrerà in possesso della suddetta diagnosi. In particolare perseguirà le seguenti finalità:

garantire il diritto all’istruzione e i necessari supporti;favorire il successo scolastico e prevenire blocchi nell’apprendimento agevolandone la piena integrazione sociale e culturale;ridurre i disagi formativi ed emozionali.

La famiglia sarà invitata a collaborare con la scuola al fine di perseguire un armonico sviluppo psico-fisico del proprio figlio/a attraverso la definizione di un Piano Didattico Personalizzato condiviso.In modo commisurato alle necessità individuali e al livello di complessità del disturbo, per i suddetti alunni, verrà garantito l’utilizzo di strumenti che consentono di evitare l’insuccesso scolastico a causa delle difficoltà dovute al disturbo e l’applicazione di misure compensative e dispensative ovvero quegli adattamenti delle prestazioni che permettono all’alunno una positiva partecipazione alla vita scolastica.Verrà valutato, caso per caso, l’uso degli strumenti compensativi quali ad esempio:

la sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto; il registratore, che consente all’alunno o allo studente di non scrivere gli appunti della lezione;

i programmi di video scrittura con correttore ortografico, che permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza l’affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori;

la calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo; altri strumenti quali tabelle, formulari, mappe concettuali, etc.

Le misure dispensative sono invece interventi che consentono all’alunno o allo studente di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento. Per esempio, non è utile far leggere ad un alunno con dislessia un lungo brano, in quanto l’esercizio, per via del disturbo, non migliora la sua prestazione nella lettura.L’adozione delle misure dispensative, al fine di non creare percorsi immotivatamente facilitati, che non mirano al successo formativo degli alunni e degli studenti con DSA, dovrà essere sempre valutata sulla base dell’effettiva incidenza del disturbo sulle prestazioni richieste, in modo tale, comunque, da non differenziare, in ordine agli obiettivi, il percorso di apprendimento dell’alunno o dello studente in questione.Anche per gli strumenti dispensativi si valuterà l’entità e il profilo della difficoltà, in ogni singolo caso. A titolo di esempio:

- Dispensa dalla lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, uso del vocabolario, studio mnemonico delle tabelline.

- Dispensa, ove necessario, dallo studio della lingua straniera in forma scritta.- Programmazione di tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio a casa.- Organizzazione di interrogazioni programmate.- Valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma.

Ulteriori strumenti possono essere utilizzati durante il percorso scolastico, in base alle fasi di sviluppo dello studente ed ai risultati acquisitiTali strumenti e misure vanno utilizzati costantemente in tutti i gradi di scuola; è indispensabile, quindi, che ilPiano didattico personalizzato accompagni l’alunno in tutto il suo iter scolastico. In sintesi, il PDP viene introdotto dalla diagnosi dello specialista a cui fanno seguito le osservazioni/considerazioni dei docenti del Consiglio di Classe e della famiglia. Verranno considerate le caratteristiche del processo di apprendimento e verrà valutata la consapevolezza da parte dell’alunno del proprio modo di apprendere; si metteranno in atto, quindi, le strategie metodologiche e didattiche opportune.‘La valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove di esame, sono adottati, nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologici – didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove’. (art.10 del D.L. n.122 del 22 giugno 2009).

Conoscenza ed accoglienza

Certificazione DSA: presa d’atto a settembre

Osservazione dello studente anche mediante la somministrazione di prove specifiche. Realizzazione di una scheda analitica delle difficoltà e delle potenzialità da rilevare a cura del Consiglio di classe entro il mese di

Rinforzo e dialogo con lo studente per comprendere il livello di conoscenza e di accettazione delle proprie

Inserimento nella classe. Gli studenti DSA saranno opportunamente presentati ai loro compagni e verranno condivisi gli strumenti, quale aiuto per il superamento delle difficoltà.

Incontro con i genitori

ELABORAZIONE DEL PDPIl Consiglio di classe approva il piano didattico individuale nelle sue caratteristiche generali e nelle singole discipline. Esso è costituito di una parte generale redatta dal Consiglio di classe di ottobre/novembre, e di una parte specifica di programmazione delle singole discipline. Il piano per la parte disciplinare è allegato alle programmazioni disciplinari dei docenti.

VALUTAZIONE INTERMEDIA E FINALENel corso di attivazione del protocollo saranno effettuate verifiche dei singoli casi, della situazione globale e delle azioni attivate per il sostegnoall’apprendimento degli studenti con disturbi di apprendimento.

ALUNNI CON SVANTAGGIO LINGUISTICO-CULTURALEAZIONI ATTORI PROCESSI TEMPI STRUMENTI E

RISORSEDomanda di Assistente - Dare le prime Al momento del - Materialeiscrizione Amministrativo informazioni sulla primo contatto tradotto in varie

‘Area alunni’. scuola con la scuola. lingue.- Richiedere la

documentazione- Fissare un

appuntamento colreferente BES

Colloquio con i Referente BES - Raccogliere Nei giorni - Schedagenitori (eventualmente informazioni successivi al rilevazione dati.

affiancato da sull’alunno, sulla primo contatto - Informafamigliamediatore storia scolastica con la - Elenco deiinterculturale) - Aiutare nella scuola. mediatori

compilazione della interculturalidomanda diiscrizione e nellascelta delle opzioniofferte dalla scuola

- Presentare l’organizzazionedella scuola (orari,attività, ecc.)

- Illustrare lemodalità diinserimento e leattività predisposteper il primoperiodo di scuola

Colloquio con Referente BES - Rilevare la Una o più - Traccia di primol’alunno e (eventualmente situazione di giornate nell’arco colloquiorilevazione abilità affiancato da partenza della prima - Questionario ine conoscenze mediatore dell’alunno tramite settimana dall’ più lingue.

interculturale o test di ingresso su ingresso a scuola. - Schede per lada un alunno competenze rilevazione didella scuola che extralinguistiche abilità econosce la (‘Parole non competenze nonlingua) dette’) verbali

- Presentarel’ambientescolastico.

AZIONI ATTORI PROCESSI TEMPI STRUMENTI ERISORSE

Assegnazione alla - Dirigente - Analizzare i dati Entro una - Normativaclasse/sezione Scolastico raccolti settimana vigente

Referente - Ricognizione - Protocollo diBES situazione classi accoglienza

- Coordinatore diplesso

Progettazione - Consiglio - Ridurre il livello di Entro un mese - Curricolo diattività di di classe vulnerabilità degli Istitutoaccoglienza nella (in alunni nella fase di - Testi ad altaclasse e collaboraz conoscenza reciproca comprensibilitànella scuola ione con il - Elaborare il PDP, - Giochi

Referente sulla base della cooperativiBES ed situazione di partenza - Tutoraggioeventuale - Stabilire le ore di - Attività inmediatore frequenza di ‘Italiano piccolo gruppointercultur L2’ale)

VALUTAZIONE - Consiglio - Valutare i progressi A cadenza - Griglie didi classe in itinere e gli esiti quadrimestrale valutazione

- Facilitator positivi, anchee/Mediato parziali, inre considerazioneintercultur dell’eventualeale sospensione,

sostituzione,riduzione esemplificazioneprevisti nel PDP

CRITERI PER L’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI1. Assegnazione alla classe/sezione e progettazione attività di accoglienza

nella classe e nella scuolaIn base all’analisi degli elementi raccolti nei colloqui, la Commissione BES, composta in forma ristretta dal Dirigente Scolastico, dal Referente BES e da un docente di classe, decide l’inserimento dell’alunno in una determinata classe nel rispetto dei criteri presenti negli ordinamenti vigenti e nel Protocollo di Inclusione con particolare riferimento alla corrispondenza tra classe ed età anagrafica dell’alunno e alla ricognizione del percorso scolastico pregresso.Per la scelta della sezione devono essere presi in

considerazione: numero degli allievi per classealtre tipologie di BES eventualmente presenti in classe; distribuzione equilibrata degli alunni non italofoni nelle classi; situazione globale della classe (clima relazionale, problematiche, … ); eventuali risorse (progetti attivati, compresenze, … ).

L’assegnazione alla classe viene accompagnata dall’individuazione da parte del Consiglio di classe di percorsi di facilitazione attuati sulla base delle risorse disponibili.

2. Organizzazione e gestione dell’insegnamento dell’italiano L2

Gli insegnanti di classe in accordo con il Referente predisporranno, per il primo periodo, un percorso personalizzato per l’alunno neo iscritto mirato all’acquisizione dell’italiano come lingua della comunicazione. Questo tipo di apprendimento potrà essere svolto in alternanza tra la frequenza del ‘Laboratorio di italiano L2’ e la frequenza in classe. La lingua della comunicazione può essere appresa in un arco di tempo che può oscillare da un mese ad un anno, in relazione sia all’età che alla lingua d’origine e alle possibilità di utilizzarla in ambiente extrascolastico.Orientativamente si può prevedere la frequenza da parte dell’apprendente di un minimo di 2 ad un massimo di 6 ore settimanali che vanno a scalare in relazione all’uso della lingua.Nei casi particolari di ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell’alunno ( Macedonia, Albania, Cina, Romania, Moldavia) che prevedono la scolarizzazione a 7 anni, è da preferirsi l’inserimento in una classe anagraficamente inferiore a quella corrispondente l’età dell’alunno/a .Per la lingua dello studio, che si esplica nelle singole discipline o aree di studio, gli insegnanti dovranno predisporre una programmazione personalizzata ricorrendo anche ai testi ad alta comprensibilitàLa base di tale programmazione dovrà tener conto :

della gradualità degli obiettivi didattico disciplinaridella possibilità di ridurre o di omettere, in parte, quanto previsto all’interno dei singoli programmi così come esposti nelle Indicazioni Nazionali per il Curricolodella aderenza a quanto enunciato nel Progetto di Istituto in riferimento ai nuclei fondanti delle disciplinedella verticalità dell’acquisizione delle competenze prevista nella scuola dell’obbligo

Si ritiene che la permanenza sin dall’inizio dell’alunno non italofono in classe, a contatto con i pari, offra maggiori occasioni per apprendere l’italiano sia per la comunicazione che per studiare, in quanto il ‘ filtro affettivo’ viene abbassato e non essendo presente in via continuativa la correzione da parte dell’insegnate, l’alunno è portato ad una maggior frequenza di espressione.

3. ValutazioneLa normativa in vigore rafforza il ruolo e la responsabilità dei docenti e degli Organi Collegiali nella loro autonomia per la valutazione degli alunni non italofoni.Occorre partire dall’alunno piuttosto che dai programmi di studio e dalle discipline privilegiando la valutazione formativa rispetto a quella certificativa o sommativa e considerando adeguatamente:

il percorso dell’alunno/a gli obiettivi realizzabili

. gli esiti riscontrati nella progressione di apprendimento la motivazione allo studio ed alle attività della classe l’impegno dimostratole potenzialità emerse nelle diverse attività individuale o di gruppoin sede di valutazione i docenti interessati, su indicazioni anche dei docenti responsabili delle attività svolte nel laboratorio linguistico, potranno esplicitare nel documento di valutazione le seguenti diciture:‘ la valutazione non viene espressa in quanto lo studente si trova nella prima fase di apprendimento della lingua italiana’ se l’alunno è giunto da poco per cui la valutazione può essere rimandata al periodo successivo‘ la valutazione espressa si riferisce al percorso personale di apprendimento in quanto lo studente si trova nella fase iniziale di conoscenza della lingua italiana.’

ALUNNI IN SITUAZIONE DI SVANTAGGIO

DOCUMENTO CHI LO REDIGE QUANDO

PROGETTO DIDATTICOCONSIGLIO DI CLASSE e

Eentro il 30 novembre di

PERSONALIZZATO (PDP ) DOCENTE REFERENTE scelto ogni anno scolastico ePercorso educativo fra gli insegnanti del CdC comunque ogniqualvolta il

basato sulleeffettive - Cura la stesura del CdC rileva una situazione di

capacità dello studente al PDP concordato tra svantaggio tale dafine di consentire lo docenti, famiglia ed compromettere in modo

sviluppo delle potenzialità e eventuali altrisignificativo la frequenza e il

la piena partecipazione positivo svolgimento deloperatori;

dello studente. Indica gli percorso di istruzione e- Cura la relazione e il

interventi volti a favorire ilcoordinamento del formazione

. La condizione disuperamento delle Consiglio di classe svantaggio può esseresituazioni di svantaggio determinata da:con la famiglia pernonché la prevenzione a) particolari condizioniquanto riguarda ladell‟abbandono scolastico. sociali o ambientalicomunicazione delRUOLO DELLA FAMIGLIA b) difficoltà diPDP, dei risultati e dellaPer quanto riguarda il apprendimentovalutazionecoinvolgimento della famiglia, si c) condizioni di

salutesottolinea non solo la necessità promuovendo ild) svantaggioche essa sia informata dei bisogni coinvolgimento e la

comportamentale/relrilevati dagli insegnanti, ma anche collaborazione.azionalesul proprio ruolo diL’adozione delle misure è

corresponsabilità e sulla necessitàdi una collaborazione. Senza un collegiale.parere positivo della famiglia i Il docente referente è garante dipercorsi personalizzati non possono quanto concordato nel PDP ed

essere attivati. La modalità di aggiorna il Consiglio di Classe sul

contatto e di presentazione della percorso dello studente.

situazione alla famiglia è

Il DOCENTE REFERENTE predispone un PDP che ha un carattere temporaneo

determinante ai fini di unacollaborazionecondivisa. Pertanto la

comunicazionecon la famiglia deveessere puntuale,in modoparticolare riguardo aduna lettura condivisa

delle difficoltà e della progettazione educativo/didatticaper favorire il successoformativo In accordo con la famiglia verranno individuate le modalitàIn alcuni casi, per garantireilfine di positiva evoluzione del percorso scolastico, il CdC può utilizzare lo strumento del PDP anche senza informare la famiglia, come strumento di osservazione pedagogica e di individuazione di metodologie didattiche condivise, allo scopo di meglio coordinare gli interventi del CdC. Ovviamente, in questi casi, gli interventi formativi e didattici non potranno/dovranno discostarsi significativamente dal percorso della classe. La famiglia dovrà comunque essere informata se il ragazzo seguirà attività di recupero e rinforzo, soprattutto ove ciò avvenga fuori dalla classe.

configurandosi comeprogetto d‟interventolimitato al periodonecessario per ilraggiungimento degli

obiettivi inesso previsti. La

progettazione personalizzatapuò essere anche

differenziata dal

percorso dellaclasse anche

se è consigliabileprevedere obiettivi minimicon relative competenzeche consentano quantopiù e possibile la co

le

unsuccessivo rientro nel

percorso regolare.Il PDP dello studente, il linea dimassima,raccoglie:

- gli obiettivi specificidi apprendimento;

- le strategie e leattivitàeducativo/didattiche

- le misure dispensative- gli strumenti

compensativi- le iniziative formative

integrate fra istituzioni scolastiche e realtà socio/assistenziali o educative territoriali (tra cui azioni specifiche di orientamento - progetti ponte);

- le modalità di verifica e valutazione

- il consenso della famiglia;

- le attività di integrazione fra percorsididattici volte a conseguire il titolo di studio

conclusivo del primo ciclo di istruzione Tutti i docenti della classe attuano quanto previsto nel PDP.

RELAZIONE FINALE DOCENTE REFERENTEE A fine anno scolastico

Riscontro delle attività DOCENTI CURRICOLARI (CdC).programmate nel PDP coneventuali modifiche osuggerimentiMODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE.Al momento della valutazione è necessario tenere conto, da un lato dei risultati raggiunti dal singolo studente in relazione al suo punto di partenza, dall‟altro è fondamentale verificare quanto gli obiettivi sono riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti previsti dal grado di scuola frequentato. A tal fine è importante : concordare con lo studente le attività svolte in modo differenziato rispetto alla classe e le modalità di raccordo con le discipline in termini di contenuti e competenze; individuare modalità di verifica che prevedano anche prove assimilabili al percorso comune;stabilire livelli essenziali di competenza che consentano di valutare la contiguità con il percorso comune e il possibile passaggio alla classe successiva.Considerato il carattere temporaneo valutare l‟opportunità o meno di trasferire le informazioni da un ordine di scuola a un altro.In sede di esame finale per questi studenti non sono previste modalità differenziate di verifica, tuttavia la valutazione dovrà tener conto della situazione dello studente e del progetto personalizzato portato avanti nel corso d’anno.

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