È una questione di KinEtica - Salvagnini Group · con il valore nominale di calcolo, fornendo la...

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Incontri 50 - Dicembre 2012 N° 190 PubliTec “Q uando parliamo di vantaggio per l’uten- te intendiamo riduzioni superiori al 20% negli assorbimenti energetici nel caso della linea S4+P4 per la produzione di pannelli di lamiera - afferma Francesca Zanettin, Responsabile Marketing Salvagnini Italia - oppure di un risparmio di almeno 1.500 euro sui costi dell’energia all’anno, È una questione di Kin Etica di Fabrizio Garnero Anche la linea S4+P4, uno dei più efficienti FMS nella produzione di pannelli di lamiera, è diventata KinEtic. Il messaggio è arrivato forte e chiaro: KinEtic è ormai la filosofia produttiva perseguita da Salvagnini per ogni ambito tecnologico della lavorazione lamiera. Dalla piegatura lamiera, contesto che, per primo, ha visto con le piegatrici della serie B3 l’introduzione di questi concetti etico tecnologici, al taglio laser fino alle linee di produzione FMS. Si tratta dell’integrazione dei principi tradizionali della logistica manifatturiera, quali efficienza, prestazioni, qualità, dinamiche, con quelli etici, come sostenibilità, sicurezza e rispetto delle risorse. È ormai una prerogativa da cui Salvagnini non prescinde visti gli innumerevoli vantaggi prodotti. senza contare il ritorno derivante da una maggio- re produttività, nel caso delle piegatrici B3 impe- gnate su produzioni standard su due turni di lavo- ro, o ancora di dinamiche e accelerazioni elevate a bassissimi consumi nel caso del taglio laser con il nuovo sistema L5 KinEtic”. La nuova frontiera dell’FMS KinEtic era quindi la parola d’ordine allo stand Salvagnini reso ancor più elegante dall’accattivan- te estetica delle macchine in mostra che giocosa- mente potremmo definire “belle fuori e innovative dentro”. Ma vediamole nel dettaglio una per una partendo dalla più grossa, ovvero la linea S4+P4, che è stata definita la nuova frontiera dell’FMS Salvagnini. “Anche la linea S4+P4, uno dei più efficienti FMS nella produzione di pannelli di lamiera, è diventata KinEtic, grazie al KERS e al nuovo controllo SiX” spiega Francesca Zanettin. “Lo sviluppo continuo e la costante ricerca di soluzioni tecnologicamen- te all’avanguardia hanno consentito alla linea S4+P4 di raggiungere importanti traguardi in termini di efficienza, produttività e precisione, riducendo nel contempo l’impatto ambientale e garantendo mas- sima sicurezza. Grazie ai nuovi azionamenti, al protocollo di comu- nicazione digitale ad alta velocità e al controllo pro- prietario SIX e al sistema di recupero dell’energia KERS, acronimo di Kinetic Energy Recovery System, si raggiungono riduzioni superiori al 20% negli as- sorbimenti energetici. Il principio di funzionamento prevede che l’energia di frenata di un azionamen- to non sia dispersa in resistenze ed eliminata per raffreddamento ma sia invece recuperata e riutiliz- zata all'interno della macchina in altri azionamenti o immagazzinata in un condensatore, per usi suc- cessivi. Le innovazioni hanno consentito anche di rendere il sistema ancora più silenzioso, a vantag-

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Incontri ■

50 - Dicembre 2012 N° 190 PubliTec

“Quando parliamo di vantaggio per l’uten-te intendiamo riduzioni superiori al 20%negli assorbimenti energetici nel caso

della linea S4+P4 per la produzione di pannelli dilamiera - afferma Francesca Zanettin, ResponsabileMarketing Salvagnini Italia - oppure di un risparmiodi almeno 1.500 euro sui costi dell’energia all’anno,

È una questione di KinEtica

di Fabrizio Garnero

Anche la linea S4+P4,

uno dei più efficienti FMS

nella produzione di pannelli

di lamiera, è diventata KinEtic.

Il messaggio è arrivato forte e chiaro:KinEtic è ormai la filosofia produttiva

perseguita da Salvagnini per ogni ambitotecnologico della lavorazione lamiera. Dallapiegatura lamiera, contesto che, per primo,

ha visto con le piegatrici della serie B3l’introduzione di questi concetti etico

tecnologici, al taglio laser fino alle linee diproduzione FMS. Si tratta dell’integrazione

dei principi tradizionali della logisticamanifatturiera, quali efficienza, prestazioni,

qualità, dinamiche, con quelli etici, comesostenibilità, sicurezza e rispetto delle

risorse. È ormai una prerogativa da cuiSalvagnini non prescinde visti gli

innumerevoli vantaggi prodotti.

senza contare il ritorno derivante da una maggio-re produttività, nel caso delle piegatrici B3 impe-gnate su produzioni standard su due turni di lavo-ro, o ancora di dinamiche e accelerazioni elevate abassissimi consumi nel caso del taglio laser con ilnuovo sistema L5 KinEtic”.

La nuova frontiera dell’FMS KinEtic era quindi la parola d’ordine allo standSalvagnini reso ancor più elegante dall’accattivan-te estetica delle macchine in mostra che giocosa-mente potremmo definire “belle fuori e innovativedentro”. Ma vediamole nel dettaglio una per unapartendo dalla più grossa, ovvero la linea S4+P4,che è stata definita la nuova frontiera dell’FMSSalvagnini. “Anche la linea S4+P4, uno dei più efficienti FMSnella produzione di pannelli di lamiera, è diventataKinEtic, grazie al KERS e al nuovo controllo SiX”spiega Francesca Zanettin. “Lo sviluppo continuoe la costante ricerca di soluzioni tecnologicamen-te all’avanguardia hanno consentito alla linea S4+P4di raggiungere importanti traguardi in termini diefficienza, produttività e precisione, riducendo nelcontempo l’impatto ambientale e garantendo mas-sima sicurezza.Grazie ai nuovi azionamenti, al protocollo di comu-nicazione digitale ad alta velocità e al controllo pro-prietario SIX e al sistema di recupero dell’energiaKERS, acronimo di Kinetic Energy Recovery System,si raggiungono riduzioni superiori al 20% negli as-sorbimenti energetici. Il principio di funzionamentoprevede che l’energia di frenata di un azionamen-to non sia dispersa in resistenze ed eliminata perraffreddamento ma sia invece recuperata e riutiliz-zata all'interno della macchina in altri azionamentio immagazzinata in un condensatore, per usi suc-cessivi. Le innovazioni hanno consentito anche direndere il sistema ancora più silenzioso, a vantag-

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Dicembre 2012 N° 190 - 51D E F O R M A Z I O N E

È la reale alternativa alla tradizionale pressa piegatriceUn posto d’onore nella skyline dello stand Salvanginiad Hannover era riservato alla P1 KinEtic, la nuo-va proposta, a ridotto ingombro e bassissimo con-sumo d'energia, che estende il campo di applica-zione a produzioni finora non realizzabili con unapannellatrice. Per l'elevata produttività, l'estremaprecisione di ripetibilità e i costi contenuti, la nuovaP1 rappresenta oggi la soluzione ideale per la pro-

duzione di pannelli, di spessore fino a 1,25 mm, an-che a semplice profilo (per esempio piani di scaf-falatura), e si propone come la reale alternativa allatradizionale pressa piegatrice. Per piegare materiali di vario spessore e con dif-ferenti raggi di pieghe, le pressopieghe tradizionalinecessitano di un numero non trascurabile di uten-sili, che generalmente vanno da 15 a 25 m di lun-ghezza totale. P1 invece utilizza solo utensili stan-dard, che, non richiedendo allestimento o riattrez-zaggio, contribuiscono al raggiungimento di ele-vati standard in termini di tempi e costi. Il ciclo dilavorazione è semplice: l'operatore si limita a po-sizionare la lamiera sui riscontri meccanici e avviala macchina; le porte si chiudono per garantire lamassima sicurezza e la macchina centra il foglio

gio del comfort dell’operatore e di azzerare i con-sumi in stand-by, pur garantendo la disponibilità im-mediata di potenza a pieno carico”. I cicli di accelerazione, frenata e punzonatura del-la punzonatrice-cesoia S4 sono stati rivisti e otti-mizzati. Non è più necessaria la ripresa per lamie-re di grande formato, (3.000 x 1.500 o 3.000 x 1.700mm) grazie all’aumentata corsa del manipolatore;è possibile il nesting senza sfrido di presa, graziealla funzione proprietaria Punch&Cut.

I centri di pannellatura P4 garantiscono alta pre-cisione di lavorazione, grazie all’algoritmo di pie-gatura proprietario: la macchina effettua una mi-sura molto precisa dello spessore della lamiera inlavorazione e, tramite opportuni sensori rileva du-rante la prima piega il carico di rottura della lamie-ra e il corrispondente ritorno elastico. L’algoritmodefinisce la forza necessaria e invia questa infor-mazione al controllo Six, che confrontando il valo-re nominale con quello misurato, fornisce la corre-zione da inserire nella formula di piegatura, agaranzia che il primo pezzo è quello buono. Il si-stema di bombatura del premilamiera è automati-co: le eventuali deformazioni sono pertanto com-pensate dalla macchina per una precisione dipiegatura ineguagliabile.

La linea

FMS S4+P4

Salvagnini

in mostra

ad Hannover.

Un posto d’onore

nella skyline

dello stand

Salvangini

ad Hannover

era riservato

alla P1 KinEtic.

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in modo automatico e lo piega secondo la se-quenza stabilita.“P1 è un vero concentrato di tecnologia essendoil risultato della decennale esperienza Salvagnininel processo di lavorazione della lamiera” spiegaancora Francesca Zanettin. “P1 nasce dallo studioapprofondito di analisi FEM che hanno simulato ol-tre 720.000 differenti condizioni e che hanno forni-to come risultato una macchina; P1 appunto, otti-mizzata in tutti i suoi aspetti: dalla geometria ottimaledegli utensili di piega, al dimensionamento dei mo-tori. Le tecnologie più innovative disponibili sul mer-cato sono state impiegate nel controllo, nei motori,nei sensori e nei materiali costruttivi; il protocollodi comunicazione è ora esclusivamente digitale eil trasferimento dati avviene via Ethercat, a van-taggio di una drastica riduzione dell’impiantistica

circuitale. Unendoi risultati dell’analisi FEM

allo studio di migliaia di studi difattibilità e a un’attenta analisi di mercato, sono sta-te ottimizzate anche le dimensioni e gli ingombridella macchina. Infatti si è visto che, ipotizzando dipiegare lamiere con spessore compreso tra 0,4 a1,25 mm e con lunghezza massima 1.250 mm e al-tezza massima 127 mm, si raggiungevano gli obiet-tivi prefissati all’inizio del progetto: realizzare unapannellatrice altamente flessibile, molto versatile,completamente automatica, contenuta nel prezzo,nelle dimensioni e nei consumi e facile da installa-re e trasportare.Infatti con il suo ingombro di 6 m2, la P1 può esseretrasportata su un container; l’installazione richiedesolo il prelievo dal container e il posizionamentonella fabbrica del cliente e non richiede procedu-re di assemblaggio. La possibilità di piegare finoa 1,25 mm ha consentito inoltre di realizzare unamacchina completamente elettrica e di rinunciare

a qualsiasi azionamento idraulico, fon-damentale nel caso di alti spessori pergarantire velocità e precisione. I vantaggiche ne derivano sono la drastica ridu-zione dei consumi, non superiori a 6 kW,e la silenziosità, anche nelle fasi di pie-gatura. Grazie alla cinematica di piega-tura brevettata che consente di effettua-re pieghe a oggi non realizzabili su uncentro di pannellatura P4, con movimentiveloci e precisi (fino a 2 s a piega), P1amplia l’universo dei pezzi fattibili e rea-lizza pieghe finora elaborate solo in pres-so piegatura”.Tutti i centri di piegatura della Salvagnini,

dalla P1 alla P4, garantiscono alta preci-sione di lavorazione grazie all’algoritmo di piega-tura proprietario, che riduce al minimo anche il ri-torno elastico. Il lato della lamiera in appoggio sullamacchina viene tenuto piatto dal premilamiera egli utensili piegatori, con un movimento di sroto-lamento, si avvicinano moltissimo alla linea di pie-ga. La macchina non lascia così alla lamiera alcunmargine per il ritorno elastico rendendo super-fluo qualsiasi sistema di misurazione angolare.Per portare al massimo la precisione e poter sod-disfare le richieste più complesse, P1, rileverà la for-za necessaria all'atto della prima piegatura. In tem-po reale, il controllo SiX comparerà il valore di misuracon il valore nominale di calcolo, fornendo la tolle-ranza della resistenza a trazione del materiale. Se,per esempio, una lamiera dovesse presentare unaresistenza a trazione di 440 N/mm2 anziché i 400N/mm2 indicati, cosa che la normativa consente, ciòsarà rilevato dal controllo SiX con corrispondentecorrezione della formula di piegatura. La macchi-na compensa automaticamente il maggior caricodella struttura e tutte le deformazioni connesse, po-tendo così piegare con grande precisione persinoin caso di ondeggiamenti del materiale.

Incontri ■

PubliTec52 - Dicembre 2012 N° 190

Salvagnini

considera

la nuova P1

come la reale

alternativa

alla tradizionale

pressa piegatrice.

La P1 KinEtic

Salvagnini

è la nuova proposta,

a ridotto ingombro

e bassissimo

consumo d'energia,

che estende

il campo

di applicazione

a produzioni finora

non realizzabili

con una

pannellatrice.

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Dinamiche e accelerazioni elevate ma a bassissimi consumi L5 è per sua natura una macchina di taglio con la-ser in fibra ad alte dinamiche che sono diretta con-seguenza dell’originale struttura brevettata a com-passo. Tale struttura è resa possibile dall’assenzadel percorso ottico ed è azionata da una coppiadi motori rotativi che permettono di muovere la te-sta di taglio sul piano X-Y, in un intorno di 170 mm,con dinamiche fino a 5g e con bassissimi consumi,grazie alle esigue masse da muovere. Il compas-so rappresenta il cuore della soluzione meccani-ca brevettata da Salvagnini poiché garantisce di-namiche simili a quelle dei motori lineari mantenendoridotti i consumi e i costi di esercizio. All’EuroBLECH 2012, Salvagnini è però andata ol-tre presentando L5 KinEtic, completamente rivistanel design. Le nuove carterature hanno consenti-to di integrare all’interno della struttura l'armadioelettrico e la sorgente, a vantaggio di un lay-out piùcompatto e di un’installazioneancora più semplice e veloce.La sostituzione delle porte scor-revoli con una cappottaturaapribile verso l'alto, ha consen-tito invece di mantenere il tota-le accesso al piano di lavoro,anche in presenza delcompasso. Con L5 KinEtic si ampliaanche la scelta dellesorgenti a fibra a di-sposizione completan-do la gamma da 2 e 3kW con il nuovo model-lo da 4 kW che aumen-ta considerevolmente leprestazioni della mac-china in quanto con-sente di tagliare ancor

più velocemente e con migliore qualità lamiere dispessori medio-elevati; le sorgenti da 2 e 3 kW man-tengono invece il loro primato sugli spessori sottili,garantendo performances e qualità di taglio eleva-ti, grazie alle già elevate velocità di taglio. “Come gli altri prodotti, L5 implementa la strategiaKinEtic” spiega ancora Francesca Zanettin. “Integraquindi i principi tradizionali della logistica manifat-turiera, quali efficienza, prestazioni, qualità, dina-miche, con quelli etici, come sostenibilità, sicurez-za e rispetto delle risorse. Nel caso specifico,Salvagnini propone con L5 una macchina a dina-miche e accelerazioni elevate ma a bassissimi con-sumi. Ciò è reso possibile dalla struttura meccani-ca brevettata, che non richiede l’utilizzo di motorilineari, componenti generalmente costosi e ad altoassorbimento. I movimenti dei braccetti del com-passo, consentono alla macchina di eseguire, in-fatti, molto velocemente tagli e forature, senza muo-vere il portale; inoltre, grazie alla caratteristiche della

All’EuroBLECH 2012,

Salvagnini

ha presentato

L5 KinEtic,

completamente

rivista nel design

ed equipaggiata

con una nuova

testa di taglio.

Con L5 KinEtic

si amplia anche

la scelta delle

sorgenti a fibra

a disposizione

completando

la gamma

da 2 e 3 kW

con il nuovo

modello da 4 kW.

D E F O R M A Z I O N E

Il principio

di funzionamento

della B3 riprende in

modo adattato

e ottimizzato

quello delle

pannellatrici P4,

in cui grandi

masse sono

movimentate in

modo altamente

efficiente, preciso

e con altissime

dinamiche.

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fibra e all’assenza del percorso ottico, essi sonodi carbonio, molto leggeri, e questo si traduce inun’ulteriore riduzione del peso e quindi delle mas-se da movimentare. Il risultato è una struttura mec-canica brevettata che pur raggiungendo i 5 g di ac-celerazione consuma meno di 1 kW. La tecnologiadei motori lineari consentirebbe di raggiungere di-namiche più elevate sui tagli rettilinei, ma il loro uti-lizzo risulta spesso ridondante nel taglio delle la-miere. I tagli lungi rappresentano, infatti, mediamenteuna minima parte delle lavorazioni, che invece sonoper la maggior parte costituite da tagli di profili fili-granati e piccoli fori. A ulteriore sfavore di questatecnologia, per quanto riguarda il taglio piano, vasottolineato il fatto che i motori lineari richiedonoun’elevata potenza di raffreddamento e una manu-tenzione piuttosto onerosa; tutto ciò rende quasi nul-lo il vantaggio sulle dinamiche rispetto alla soluzio-ne meccanica brevettata Salvagnini, che risultaessere inferiore di un fattore 3, a parità di potenzadella sorgente di quella normalmente installata nel-le soluzioni con motori lineari”.

Innovazione ed etica in piegaturaChiudiamo questa finestra aperta suo mondoSalvagnini e in particolare sulle soluzioni KinEtica pro-poste ad Hannover alla EuroBLECH 2012 parlandodi quelle che sono poi state le capostipiti di questafilosofia produttiva ovvero le presso-piegatrici B3.“Disponibile in taglie da 100, 135, 220 o 320 t, que-sta macchina rappresenta una soluzione unica nelmercato: garantisce produttività e massima preci-sione di lavorazione, elevati standard di sicurezza e,al contempo, mantiene contenuti i consumi” spiegaZanettin. “La caratteristica distintiva è data dalla tec-nologia proprietaria, che unisce i vantaggi delle pie-gatrici elettriche e tradizionali ed è sviluppata sulknow-how dell’azienda. Il principio di funzionamen-to della B3 riprende, infatti, in modo opportunamen-te adattato e ottimizzato, il principio di funzionamen-

to delle pannellatrici P4, in cui grandi masse sonomovimentate in modo altamente efficiente, estrema-mente preciso e con altissime dinamiche.Le piegatrici B3 presentano un innovativo sistema,il direct drive, include il KERS con riciclo d’energiaed è comandata dal controllo numerico SIX pro-prietario. Grazie poi al sistema Lazersafe, che ga-rantisce massima sicurezza di lavorazione, il pesto-ne scende con una velocità di 250 m/min fino a unadistanza di 2 mm, assumendo istantaneamente lavelocità di piegatura: il passaggio tra veloce e len-to avviene quindi in modo diretto e senza tempi diattesa, a vantaggio della produttività. Per poter raggiungere dinamiche di 250 m/min (lemassime consentite dalla legislazione corrente), B3

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Incontri ■

PubliTec

La pressa

piegatrice

B3 135-3000

KinEtic esposta

ad Hannover.

Salvagnini propone

con L5 KinEtic una

macchina

a dinamiche e

accelerazioni

elevate ma a

bassissimi consumi.

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Dicembre 2012 N° 190 - 55D E F O R M A Z I O N E

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utilizza azionamenti idraulici, ma non monta o in-clude serbatoi e valvole proporzionali eliminandocosi gli eventuali inconvenienti tipici dell’idraulica.Nella B3, infatti, l’olio, presente solo all’interno dei ci-lindri, funge da ingranaggio liquido nella piegaturalineare, che è però comandata da una pompa a mo-tori brushless e regolatore di velocità. Sono quindisufficienti 100 l di olio in una pressa da 220 t, 1/6 ri-spetto a quello richiesto in un modello equivalentetradizionale. B3 garantisce una precisione di 2 µme mantiene i consumi inferiori del 76% rispetto ai si-milari modelli B2 a funzionamento idraulico. Tali ri-sultati sono possibili poiché B3 sfrutta anche i van-taggi della tecnologia elettrica, eludendone alcontempo gli inconvenienti. Le soluzioni che pre-vedono l’esclusivo utilizzo degli azionamenti elet-trici, infatti, richiedono generalmente motori di gros-sa taglia e sono fortemente limitate nei movimentilineari. Grazie alla tecnologia proprietaria nella B3,invece, i brevi movimenti e la piegatura di lamieresottile sono gestiti utilizzando forza ridotte, alte di-namiche e ridotti consumi di energia. Il sistema direcupero dell’energia KERS (Kinetic EnergyRecovery System) contribuisce a raggiungere que-sti importanti traguardi consentendo di utilizzarel'energia liberata durante la discesa del pestone peraccelerare i movimenti di risalita. Test sul campohanno dimostrato che il KERS, su produzioni stan-dard in 2 turni, consente di risparmiare almeno 1.500euro di costi d'energia all'anno, senza contare il ri-torno derivante da una maggiore produttività”.

Il contributo del sistema di misurazione dell’angolo“A raggiungere elevati livelli di produttività contribui-sce anche il sistema di misurazione dell’angolo pro-prietario AMS, grazie al quale si raggiungono preci-sioni estremamente elevate” prosegue la spiegazioneFrancesca Zanettin. “L’AMS, il cui funzionamento èindipendente dalla dimensione della matrice, impie-ga più raggi laser per ottenere misurazioni precise an-che in presenza di fori e cavità. Inoltre è in grado dicalcolare il ritorno elastico, a prescindere dall’inseri-mento o meno dei i parametri del materiale nel pro-gramma macchina, e di calcolare l’angolo effettiva-mente ottenuto al termine della piegatura. A richiesta,il sistema fornisce anche report contenente le misu-re dei pezzi prodotti e dei rispettivi angoli effettiva-mente piegati. AMS è utilizzabile anche come un en-coder, per misurare in tempo reale l’angolo di piega.Grazie, infatti, alla potenza del controllo SiX sono pos-sibili misurazioni estremamente veloci che si tradu-cono in azioni istantanee di correzione, qualora il con-trollo ne verificasse la necessità. La piegatura avvienecioè a circuito chiuso e questo contribuisce a rag-giungere la velocità e la precisione di piegatura di-chiarate. Gli studi approfonditi e le numerose provecondotte sul campo hanno evidenziato che il ritorno

elastico non dipende dalla direzione di laminazione,mentre ne risente il raggio di piegatura. Inoltre si è po-tuto constatare che il 70% di tutte le imprecisioni inpiegatura scaturisce soltanto da variazioni nello spes-sore del materiale. Per ovviare a tali inconvenienti, ilcontrollo SiX Salvagnini misura lo spessore effettivodel materiale, nel momento stesso in cui il punzone siappoggia alla lamiera, e gestisce i movimenti dellapressa con un sistema a controllo chiuso, utilizzandoun database di valori di ritorno elastico e spessore. Intal modo non è più necessario pre-piegare, misurarel’angolo e quindi procedere nuovamente alla piega-tura, ma automaticamente il sistema sovrapiega finoa un angolo tale per cui la lamiera, dopo il ritorno ela-stico, si deforma secondo l’angolo desiderato”. La struttura delle piegatrici Salvagnini è progettata atelaio chiuso e completamente saldato: tale soluzio-ne garantisce alta stabilità e riduce al minimo le de-formazioni che si verificano quando si piegano lamieredi alto spessore. B3 è una macchina ergonomica,di grande semplicità d’uso: il touch screen da 21” uni-sce massima produttività e precisione a uso sempli-cissimo, consentendo una facile comunicazione conaltri sistemi Salvagnini e controlli di livello superiore;il software proprietario Presstudio consente una pro-grammazione intuitiva e semplice sia grafica che te-stuale/numerica; manutenzione e ricerca guasti sonoimmediati grazie ai software proprietari MaintenanceManager e Easy Data. ■

In mostra allo stand

Salvagnini anche

una pressa

piegatrice elettrica

E3-40/2000 KinEtic.

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