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TRIESTETRIESTE Classi V F – I G – II G Classi V F – I G – II G 26-29 MARZO 201226-29 MARZO 2012

LA CITTA’LA CITTA’

Il Caffé San Il Caffé San Marco è un locale Marco è un locale storico di Trieste, storico di Trieste, situato in via situato in via Battisti 18. Fondato Battisti 18. Fondato nel 1914, è celebre nel 1914, è celebre per essere – ed per essere – ed essere stato – uno essere stato – uno dei principali dei principali ritrovi degli ritrovi degli intellettuali della intellettuali della città. Nel Caffé si città. Nel Caffé si incontravano, ai incontravano, ai primi del ‘900, primi del ‘900, Umberto Saba, Italo Umberto Saba, Italo Svevo, James Joyce.Svevo, James Joyce.

I SUOI CAFFE’I SUOI CAFFE’

I SUOI ARTISTII SUOI ARTISTI

"Trieste ha una scontrosa grazia. "Trieste ha una scontrosa grazia. Se piace, è come un ragazzaccio aspro Se piace, è come un ragazzaccio aspro e vorace, con gli occhi azzurri e mani e vorace, con gli occhi azzurri e mani troppo grandi per regalare un fiore; troppo grandi per regalare un fiore; come un amore con gelosia.[...]come un amore con gelosia.[...]

UMBERTO SABAUMBERTO SABA

Umberto Saba (Gorizia 1883 - Umberto Saba (Gorizia 1883 - Trieste 1957), fu soldato nella prima Trieste 1957), fu soldato nella prima guerra mondiale ma non fu inviato guerra mondiale ma non fu inviato al fronte. Perseguitato dal fascismo, al fronte. Perseguitato dal fascismo, dopo l’emanazione delle leggi dopo l’emanazione delle leggi razziali, perché di madre ebrea, razziali, perché di madre ebrea, ebbe nel corso della sua vita forti ebbe nel corso della sua vita forti crisi nervose che dovette curare con crisi nervose che dovette curare con intense sedute psicoanalitiche. intense sedute psicoanalitiche. Rifugiatosi a Parigi fu protetto da Rifugiatosi a Parigi fu protetto da Montale e da altri intellettuali Montale e da altri intellettuali antifascisti. Nel 1955, stanco e antifascisti. Nel 1955, stanco e malato, e sconvolto per la malattia malato, e sconvolto per la malattia della moglie, si ricoverò in una della moglie, si ricoverò in una clinica di Gorizia, dalla quale uscì clinica di Gorizia, dalla quale uscì solo in occasione del funerale della solo in occasione del funerale della consorte, venuta a mancare il 25 consorte, venuta a mancare il 25 novembre 1956. Saba muore nove novembre 1956. Saba muore nove mesi dopo, il 25 agosto 1957. mesi dopo, il 25 agosto 1957.

Trieste Trieste è la poesia di è la poesia di Umberto Saba che Umberto Saba che testimonia la sua volontà di testimonia la sua volontà di cantare la città in quanto cantare la città in quanto tale, e non solo quale città tale, e non solo quale città natale. La descrizione del natale. La descrizione del fascino che da essa emana fascino che da essa emana non è fatta con l’animo del non è fatta con l’animo del visitatore, non è la pagina visitatore, non è la pagina di un giornale di viaggio, di un giornale di viaggio, ma vibra del commosso ma vibra del commosso affetto di chi vive nella affetto di chi vive nella città, la sente sua e trova città, la sente sua e trova in essa il cantuccio adatto in essa il cantuccio adatto a sé. Trieste diventa così a sé. Trieste diventa così espressione e proiezione espressione e proiezione dello stato d’animo del dello stato d’animo del poeta: alla "grazia poeta: alla "grazia scontrosa" della città fa scontrosa" della città fa riscontro la "vita pensosa e riscontro la "vita pensosa e schiva" dell’artista. schiva" dell’artista.

"Ho attraversato tutta la città."Ho attraversato tutta la città.Poi ho salita un'erta,Poi ho salita un'erta,

popolosa in principio, in là deserta,popolosa in principio, in là deserta,chiusa da un muricciolo:chiusa da un muricciolo:un cantuccio in cui soloun cantuccio in cui solo

siedo; e mi pare che dove esso terminasiedo; e mi pare che dove esso terminatermini la città.termini la città.

Trieste ha una scontrosaTrieste ha una scontrosa grazia. Se piace,                                               grazia. Se piace,                                              

è come un ragazzaccio aspro e vorace,è come un ragazzaccio aspro e vorace,con gli occhi azzurri e mani troppo grandicon gli occhi azzurri e mani troppo grandi

per regalare un fiore;per regalare un fiore;come un amorecome un amore

con gelosia.con gelosia.Da quest'erta ogni chiesa, ogni sua viaDa quest'erta ogni chiesa, ogni sua via

scopro, se mena all'ingombrata spiaggia,scopro, se mena all'ingombrata spiaggia,o alla collina cui, sulla sassosao alla collina cui, sulla sassosa

cima, una casa, l'ultima, s'aggrappa.cima, una casa, l'ultima, s'aggrappa.IntornoIntorno

circola ad ogni cosacircola ad ogni cosaun'aria strana, un'aria tormentosa,un'aria strana, un'aria tormentosa,

l'aria natia.l'aria natia.

La mia città che in ogni parte è viva,La mia città che in ogni parte è viva,ha il cantuccio a me fatto, alla mia vitaha il cantuccio a me fatto, alla mia vita

pensosa e schiva."pensosa e schiva."  

AUTRICIAUTRICI

FRANCESCA DI BARTOLOMEOFRANCESCA DI BARTOLOMEOLUISA MUZIILUISA MUZII

Classe II Sezione GClasse II Sezione G