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SPR-ITALY AREA GROUP (SPR-IAG) Anagrafe delle ricerche A cura di Francesco Gazzillo e Federica Genova

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S P R - I T A L Y A R E A G R O U P ( S P R - I A G )

Anagrafe delle ricerche A cura di Francesco Gazzillo e Federica Genova

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Quest'Anagrafe delle Ricerche attualmente in corso in Italia su processo ed esito

delle psicoterapie è il frutto di un lavoro di circa tre anni. A partire dal 2013, infatti,

SPR-Italy Area Group ha chiesto a tutti i professionisti italiani coinvolti nella ricerca

empirica sulle psicoterapie (interni ed esterni a SPR, accademici e non, e di

orientamenti teorici diversi), di compilare un format con tutte le informazioni rilevanti

sui progetti di ricerca in corso. In questa Anagrafe sono dunque confluite tutte le

ricerche che sono state descritte nei format inviati a SPR-Italy Area Group entro la

scadenza del 31 Marzo 2016, più volte ricordata con apposite comunicazioni e-mail.

SPR-Italy Area Group ha deciso di non escludere alcuno studio dall'Anagrafe, in

linea con l'obiettivo di fornire, a chiunque ne sia interessato, un panorama dei

progetti di ricerca in corso e dei colleghi che ne sono coinvolti, così da facilitare da

una parte la diffusione della conoscenza sulle ricerche in psicoterapia, e dall'altra il

dialogo e la collaborazione tra i gruppi che si dedicano a questo tipo di studi. L'unico

intervento effettuato dai curatori di questa Anagrafe è stato quello di uniformare il più

possibile la descrizione dei vari studi e raccogliere le indicazioni bibliografiche delle

pubblicazioni internazionali relative a questi progetti. Anche in questo caso, i curatori

dell'Anagrafe si sono limitati a riportare le pubblicazioni indicate dai coordinatori delle

varie ricerche, escludendo solo quelle comparse su riviste nazionali o ancora

submitted o in press. È nostra speranza che questa Anagrafe fornisca un quadro

sufficientemente completo delle ricerche in corso in Italia sulle psicoterapie,

favorisca una migliore conoscenza di questo ambito e una maggiore collaborazione

tra i professionisti in esso coinvolti.

Franco Del Corno (presidente di SPR-Italy Area Group)

Francesco Gazzillo (coordinatore delle attività scientifiche di SPR Italy-Area Group e

co-curatore dell'Anagrafe)

Federica Genova (co-curatrice dell'Anagrafe).

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Indice

1. I gruppi di ricerca attivi in Italia centrale 1.1. Realtà accademiche 1.2. Realtà non accademiche

2. I gruppi di ricerca attivi in Italia settentrionale 2.1. Realtà accademiche 2.2. Realtà non accademiche

3. I gruppi di ricerca attivi in Italia meridionale

3.1. Realtà accademiche 3.2. Realtà non accademiche

4. Le ricerche

4.1. Ricerche su processo e/o esito delle psicoterapie 4.2. Realtà accademiche 4.3. Realtà non accademiche 4.4. Pubblicazioni internazionali connesse alle ricerche "su processo e/o esito delle

psicoterapie" attualmente in corso in Italia (2011/2015)

5. Altre ricerche 5.1. Realtà accademiche 5.2. Realtà non accademiche 5.3. Pubblicazioni internazionali connesse alla sezione "altre ricerche" attualmente in

corso in Italia (2011/2015)

6. In sintesi

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1. I gruppi di ricerca attivi in Italia centrale

1.1. REALTÀ ACCADEMICHE

1) Un gruppo di ricerca coordinato da Vittorio Lingiardi ([email protected]),

afferente al Dipartimento di Psicologia Dinamica, Facoltà di Medicina e Psicologia,

“Sapienza” Università di Roma, insieme a colleghi e vari collaboratori (Dipartimento di

Psicologia Dinamica e Clinica, Dipartimento dei Processi di Sviluppo e Socializzazione,

Dipartimento di Neuroscienze del Comportamento), tra cui: Annalisa Tanzilli

(Assegnista, [email protected]), Nicola Carone (Dottorando,

[email protected]), Daniela Gentile (Dottoranda, [email protected]),

Guido Giovanardi (Dottorando, [email protected]), Laura Muzi

(Dottoranda, [email protected]), Nicola Nardelli (Dottorando,

[email protected]), Pietro Zingaretti (Dottorando, [email protected]),

Maria Paola Nazzaro (Dottorata, [email protected]), Tommaso Boldrini

(Psicologo, [email protected]).

2) Un gruppo di ricerca coordinato da Francesco Gazzillo ([email protected]), afferente al

Dipartimento di Psicologia Dinamica, “Sapienza” Università di Roma, e vari suoi

collaboratori tra cui Federica Genova ([email protected]), Emma De Luca,

Filippo Faccini e Cristina Mazza e Valentina Mellone.

3) Un gruppo, coordinato da Antonello Colli ([email protected]), afferente al

Dipartimento di Scienze dell’Uomo, Università degli Studi “Carlo Bo”, Urbino.

4) Vari gruppi, coordinati da Claudia Mazzeschi ([email protected]) e da Chiara Pazzagli ([email protected]), afferenti al Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione, Università di Perugia e un gruppo coordinato da Claudia Mazzeschi e Vittorio Gallese ([email protected]).

5) Un gruppo di ricerca coordinato da Silvia Andreassi ([email protected]) e da

Giulio De Felice ([email protected]) del Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica, Sapienza Università di Roma.

1.2. REALTÀ NON ACCADEMICHE

1) Il gruppo di ricerca del Centro di Terapia Metacognitiva Interpersonale, composto da

Raffaele Popolo ([email protected]), Giancarlo Dimaggio ([email protected]),

Giampaolo Salvatore, Giovanna Attinà, Elzbieta Baca, Lorena Bianchi, Katia Buonanno,

Luisa Buonocore, Silvia Carlucci, Dario Catania, Caterina Conti, Nadia Di Sturco,

Maddalena D’Urzo, Vittoria Galasso, Antonella Imbimbo, Melania Marini, Paolo Ottavi,

Manuela Pasinetti, Tiziana Passarella, Chiara Petrocchi, Francesca Santini.

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2) Un gruppo coordinato da Massimo Vasale ([email protected]), Davide Ceridono

([email protected]), e Laura Bastianelli ([email protected]) del Laboratorio

di Ricerca sul Sé e l'Identità - Istituto di Ricerca sui Processi Intrapsichici e

Relazionali, IRPIR Roma.

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2. I gruppi di ricerca attivi in Italia settentrionale

2.1. REALTÀ ACCADEMICHE

1) Un gruppo coordinato da Marta Vigorelli ([email protected]), afferente presso il

Dipartimento di Psicologia, Milano-Bicocca, Milano.

2) Un gruppo coordinato da Costanza Papagno ([email protected]) e Massimo

Clerici ([email protected]), afferenti al Dipartimento di Psicologia e di

Chirurgia e medicina traslazionale, Università Milano-Bicocca Milano.

3) Vari gruppo coordinati da Adriana Lis ([email protected]) e Silvia Salcuni

([email protected]), afferenti al Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della

Socializzazione, Università degli Studi di Padova, cui partecipano dello stesso

dipartimento Daniela Di Riso ([email protected]) e Diego Rocco

([email protected]), e del Dipartimento di Psicologia Generale Elena Antonelli

([email protected]). Si aggiungono vari collaboratori come Francesca Locati

(Università di Milano Bicocca), Luca Del Giacco (Università di Barcellona).

4) Un gruppo coordinato da Osmano Oasi ([email protected]), afferente al

Dipartimento di Psicologia, Università Cattolica, Milano.

5) Un gruppo coordinato da Alessandro Ferrari ([email protected]), afferente alla Facoltà di

Psicologia dell’Università Cattolica, Milano.

6) Un gruppo coordinato da Vittorio Cigoli ([email protected]), afferente

all’Università Cattolica di Milano.

7) Un gruppo coordinato da Leonor Romero Josefina ([email protected]) e da

Nadia Bolognini ([email protected]), afferenti al Dipartimento di Psicologia

dell'Università degli Studi Milano-Bicocca.

8) Vari gruppi di ricerca coordinati da Marco Sambin ([email protected]), Enrico

Benelli, e Arianna Palmieri, tutti afferenti al Dipartimento di Filosofia, Sociologia,

Pedagogia e Psicologia Applicata (FISPPA), e in collaborazione con il Centro

Psicologia Dinamica e con quello di Neuroscienze Cognitive, dell'Università degli

studi di Padova.

9) Vari gruppi di ricerca coordinati da Alessandra Simonelli

([email protected]) Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della

Socializzazione dell’Università degli Studi di Padova.

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2.2. REALTÀ NON ACCADEMICHE

1) Un gruppo coordinato da Licia Reatto ([email protected]), Milano, della Società

Psicoanalitica Italiana.

2) Un gruppo coordinato da Anna Maria Gibin ([email protected]), AUSL di Parma.

3) Un gruppo coordinato da Patrizia Giannini ([email protected]), Il Porto ONLUS,

Moncalieri (TO).

4) Un gruppo coordinato da Giulia Manna ([email protected]), A.O. Ca’

Granda, Milano, in collaborazione con Marcello Gallucci ([email protected]),

Università degli Studi di Milano-Bicocca, Milano.

5) Un gruppo coordinato da Angela Sordano ([email protected]), ASL

TO 5.

6) Un gruppo coordinato da Daniela Rebecchi ([email protected]), AUSL di

Modena.

7) Vari gruppi di ricerca della Scuola di Psicoterapia Cognitiva "Studi Cognitivi" e della

Scuola di "Psicoterapia Cognitiva e Ricerca" di Milano, coordinati da Giovanni Maria

Ruggiero ([email protected]), Francesca Fiore ([email protected]),

Andrea Bassanini ([email protected]) e Leonor Romero Josefina

([email protected]).

8) Vari gruppi di ricerca coordinati da Alfio Maggiolini ([email protected]),

Matteo Lancini ([email protected]) e altri collaboratori della Fondazione

Minotauro di Milano.

9) Un gruppo coordinato da Nicolò Terminio ([email protected]), della Comunità

Terapeutica “Il ponte” di Aosta, e composto da Floriana Battistoni, Romina Bregoli,

Nadia Cognein e Valeria Sprande.

10) Un gruppo di ricerca diretto dal Gustavo Pietropolli Charmet

([email protected]) dell'Istituto Minotauro di Milano.

11) Diversi gruppi, coordinati da Franco Del Corno ([email protected]), presidente di SPR Italy

Area Group, e Emanuela Brusadelli ([email protected]), del Dipartimento

di Psicologia - Università di Milano Bicocca e dell’ASST Rhodense.

12) Un gruppo coordinato da Alessandra Tomasich ([email protected]),

afferente all’ASST Rhodense, e Emanuela Brusadelli

([email protected]), affiliata al Dipartimento di Psicologia - Università

di Milano Bicocca.

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3. I gruppi di ricerca attivi in Italia meridionale

3.1. REALTÀ ACCADEMICHE

1) Un gruppo coordinato da Giorgio Caviglia ([email protected]), Dipartimento di

Psicologia, Seconda Università di Napoli.

2) Un gruppo coordinato da Sergio Salvatore ([email protected]), afferente

alla Facoltà di Scienze della Formazione, Scienze politiche e sociali, Università del

Salento.

3) Un gruppo coordinato da Gianluca Lo Coco ([email protected]), afferente al

Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione, Università

degli Studi di Palermo.

3.2. REALTÀ NON ACCADEMICHE

4) Un gruppo di ricerca coordinato da Piero Porcelli ([email protected]), dell'Unità

Operativa in Psicologia Clinica, IRCCS Ospedale De Bellis, Castellana Grotte (BA).

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4. Le ricerche Ricerche su processo e/o esito delle psicoterapie

4.1. REALTÀ ACCADEMICHE 1) Vittorio Lingiardi, insieme ad Annalisa Tanzilli, Antonello Colli (Dipartimento di Scienze

dell’Uomo, Università “Carlo Bo” di Urbino) e Franco Del Corno (Presidente di SPR Italy

Area Group), hanno validato su un campione italiano di 332 coppie paziente-terapeuta, il

Therapist Response Questionnaire (TRQ; Zittel Conklin, Westen, 2003), uno strumento

per la valutazione empirica delle reazioni emotive del clinico nei confronti del paziente nei

trattamenti terapeutici. I risultati di questo studio sono stati pubblicati ad aprile 2016 su

Personality Disorders: Theory, Research, and Treatment.

2) Vittorio Lingiardi, Annalisa Tanzilli e Antonello Colli stanno coordinando una serie di

progetti di ricerca tesi a indagare la relazione tra gravità sintomatologica dei pazienti e

reazioni emotive dei clinici, esplorando il modo in cui la sintomatologia può mediare la

relazione tra patologia di personalità e reazioni controtransferali. Connesso a questi

progetti, un primo studio (cui ha partecipato anche Giancarlo Dimaggio, e condotto su un

campione di 203 coppie terapeutiche con l’obiettivo di indagare la relazione tra

personalità del paziente e risposte emotive del clinico), è stato pubblicato nel 2014

sull’American Journal of Psychiatry. Anche i risultati di una seconda ricerca, condotta su

198 coppie terapeuta-paziente e tesa a indagare la mediazione esercitata dalla

sintomatologia rispetto alla relazione tra personalità del paziente e reazioni emotive del

clinico, sono stati pubblicati nel 2015 su Psychotherapy.

3) Vittorio Lingiardi, Annalisa Tanzilli, Antonello Colli e Laura Muzi (Dipartimento di

Psicologia Clinica, “Sapienza” Università di Roma) stanno infine indagando, dal punto di

vista empirico, le reazioni emotive suscitate nei clinici dai pazienti con disturbo

narcisistico della personalità valutato con la SWAP, su un campione di 70 coppie

terapeuta-paziente. Parteciperà alla ricerca anche Elsa Ronningstam, Associate

Professor of Psychology in the Department of Psychiatry at Harvard Medical School. I

risultati dello studio saranno presentati al 4th International Congress on Borderline

Personality disorders di Vienna (September 8-10, 2016) nel simposio proposto dalla

Prof.ssa Ronningstam. I dati preliminari di questa ricerca sono stati pubblicati nel 2015 su

Research in Psychotherapy: Psychopathology, Process and Outcome.

4) Vittorio Lingiardi, insieme a Laura Muzi, Antonello Colli e Annalisa Tanzilli stanno

coordinando una serie di progetti di ricerca sui pattern di attaccamento e la personalità di

un campione di 41 terapeuti di approccio psicodinamico, indagando come queste

caratteristiche influenzano le reazioni emotive dei clinici, i pattern transferali dei pazienti e

il livello di alleanza terapeutica in psicoterapia. Inoltre, mediante l’utilizzo dei trascritti

delle sedute audio-registrate di psicoterapia di 35 delle coppie terapeuta-paziente incluse

nel campione si intende ottenere una valutazione observer-rated che indaghi in modo più

specifico l'influenza delle variabili del terapeuta sul processo terapeutico.

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5) Vittorio Lingiardi, con Maria Grazia Di Giuseppe, Christopher Perry e un gruppo di

ricercatori della McGill University di Montreal (Canada) stanno validando la versione Q-

sort della Defense Mechanism Ratings Scales (DMRS) su un campione di 65 interviste.

Un lavoro preliminare di applicazione della DMRS-Q è stato pubblicato sul Journal of

Clinical Psychology nel 2014.

6) Vittorio Lingiardi, Annalisa Tanzilli e Antonello Colli stanno coordinando una serie di

progetti di ricerca tesi a indagare su un campione italiano di 314 coppie terapeuta-

paziente il rapporto tra la patologia di personalità dei pazienti e i loro pattern transferali in

psicoterapia. All'interno di questo filone di ricerche è stata messa a punto la validazione

dello Psychotherapy Relationship Questionnaire (PRQ; Westen, 2000), uno strumento di

valutazione dei pattern relazionali del paziente che emergono nella relazione terapeutica.

Due papers submitted su riviste scientifiche internazionali impattate sono in corso di

referaggio.

7) Vittorio Lingiardi, Antonello Colli, Daniela Gentile e Annalisa Tanzilli stanno validando su

un campione di 236 trascritti di sedute di psicoterapia lo Psychotherapy Process Q-set

(Jones, 2000, 2009), uno strumento di valutazione del processo terapeutico capace di

descrivere, in termini clinicamente rilevanti, l’interazione paziente-terapeuta in una forma

adatta alla comparazione e all’analisi quantitativa. Due studi preliminari sul PQS sono

stati pubblicati nel 2011 e nel 2013 su Psychotherapy, mentre un lavoro più teorico-

clinico è stato appena pubblicato su Contemporary Psychoanalysis con Jeremy Safran e

Rolf Holmqvist.

8) Vittorio Lingiardi, Mark Hilsenroth (Ph.D. of the Institute of Advanced Psychological

Studies, Adelphi University, New York), Francesco Gazzillo, Federica Genova e Pietro

Zingaretti stanno conducendo uno studio sul fenomeno del pianto in terapia su un

campione di 100 coppie terapeuta-paziente al fine di valutarne empiricamente la

relazione con le reazioni emotive del paziente, il suo livello di organizzazione di

personalità, e la dimensione dell'alleanza terapeutica.

9) Francesco Gazzillo, del Dipartimento di Psicologia Dinamica, “Sapienza” Università di

Roma, in collaborazione con Sherwood Waldron (Psychoanalytic Research Consortium,

New York) Federica Genova, Chiara Ristucci, Federica Angeloni, e Valentina Mellone, ha

coordinato una ricerca su processo ed esito dei trattamenti psicoanalitici sulla base dei

trascritti e delle audioregistrazioni di 27 trattamenti, condotti negli Stati Uniti dagli anni

sessanta a oggi, e proprietà dello Psychoanalytic Research Consortium (PRC) di New

York. La valutazione di queste terapie si serve di una molteplicità di strumenti empirici, tre

dei quali, la Shedler-Westen Assessment Procedure (SWAP; Shedler, Westen, Lingiardi,

2014), le Analytic Process Scales (APS; Waldron et al., 2004) e le Dynamic Interaction

Scales (DIS; Waldron, Gazzillo et al., 2013) sono stati tradotti e adattati alla realtà italiana

dal coordinatore della ricerca. Questa ricerca è il punto di approdo di una serie di studi

su processo ed esito di casi singoli descritti e valutati sia tenendo conto della prospettiva

del clinico sia per mezzo di strumenti empirici applicati da valutatori “terzi” ai trascritti

delle sedute. I risultati di questa ricerca hanno prodotto tre pubblicazioni internazionali

(apparse in Psychotherapy, Psychoanalytic Psychology e Psychoanalytic Inquiry).

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10) Francesco Gazzillo e Vittorio Lingiardi, assieme a Franco Del Corno, Robert Bornstein

(Adelphi University, Long Island), Robert Gordon (ABPP) e Nancy McWilliams (Rutgers

University, New Jersey) hanno inoltre condotto una ricerca su 148 coppie paziente-

terapeuta per indagare la relazione tra reazioni emotive del clinico, livello di

organizzazione della personalità e stili/disturbi di personalità del paziente, valutati con

strumenti empirici derivati dal Manuale Diagnostico Psicodinamico (PDM; PDM Task

Force, 2006) costruiti e validati dai coordinatori del progetto (Gazzillo, Lingiardi, Del

Corno, 2012). I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati in un paper del 2015

apparso su Psychotherapy.

11) Francesco Gazzillo, insieme a Federica Genova, del Dipartimento di Psicologia

Dinamica, “Sapienza” Università di Roma, ha condotto una ricerca per indagare la

relazione tra reazioni emotive del clinico e specifici disturbi della personalità,

coinvolgendo un campione di 100 terapeuti a cui è stato chiesto di compilare il Therapist

Response Questionnaire (TRQ; Zittel Conklin, Westen, 2003), e la seconda versione dei

Prototipi Diagnostici Psicodinamici (PDP-2; Gazzillo, Genova, Lingiardi, 2015), uno

strumento clinician-report che segue la classificazione degli stili di personalità del PDM

tenendo conto anche della suddivisione in sottotipi di alcuni quadri psicopatologici. Dai

risultati di questa ricerca è emerso che le reazioni emotive dei clinici variano non solo in

relazione alla diagnosi di personalità del paziente, ma anche in base ai sottotipi. Questa

ricerca ha anche indagato se e in che misura la qualità dell'alleanza terapeutica media il

rapporto tra specifici disturbi della personalità e alcune reazioni emotive connotate

positivamente, come quelle descritte dal fattore Positivo o Genitoriale/Protettivo del

Therapist Response Questionnaire (TRQ).

12) Francesco Gazzillo, in collaborazione con Marshall Busch del San Francisco

Psychotherapy Research Group, e Federica Genova (Dipartimento di Psicologia

Dinamica e Clinica, “Sapienza Università di Roma) sta pianificando una ricerca tesa a

indagare l’influenza dell’atteggiamento complessivo del terapeuta sull’outcome delle

psicoterapie. Lo scopo è quello di verificare empiricamente la validità di alcune ipotesi

alla base del modello della Control Mastery Theory (CMT). Questa ricerca prevede la

valutazione dei trascritti di sedute di trattamenti psicoanalitici a lungo termine,

interamente audio-registrati, di due single-case, uno a good e l'altro a poor outcome, e, in

un secondo momento, di replicare la ricerca su un campione di 17 trattamenti.

13) Antonello Colli, Daniela Gentile, Valeria Condino e Vittorio Lingiardi stanno validando, su

un campione di 80 trascritti di sedute di psicoterapie, una nuova versione della

“Collaborative Interactions Scale”, uno strumento di valutazione delle rotture e delle

riparazioni dell’alleanza terapeutica in psicoterapia.

14) Antonello Colli, insieme a Giulia Gagliardini, del Dipartimento di Studi Umanistici

(Università degli di Urbino "Carlo Bo") sta conducendo uno studio con l'obiettivo di

validare il Mentalizazion Assessment Questionnaire (MAQ; Colli, Gagliardini, 2015), uno

strumento clinician-report per valutare le capacità di mentalizzazione, e la loro qualità,

lungo 4 polarità: implicito/esplicito; Sé/Altro; interno/esterno; cognitivo/affettivo. In più, si

propone di indagare il rapporto tra polarità della mentalizzazione e disturbi della

personalità, e tra trauma, capacità di mentalizzazione e disturbi della personalità.

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15) Claudia Mazzeschi, della FiSSUF/Università di Perugia, e Vittorio Gallese, del

Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Parma, in collaborazione con la ASL 1 di

Perugia, stanno coordinando un progetto di ricerca teso a valutare l’efficacia di terapie di

integrazione sensoriale-motoria per pazienti affetti da schizofrenia. Le persone coinvolte

in questo studio sono Livia Buratta, Martina Ardizzi, Marianna Ambrosecchio, Simone

Donnari, Marco Grignani e Carlo Amato. L’intervento valutato in questo progetto si basa

sulle evidenze empiriche relative alla presenza di alterazioni della cognizione sociale

(empatia, processamento delle emozioni ecc.), di disturbi nell’integrazione

multisensoriale e nel funzionamento dei neuroni specchio e di disturbi del Sé nei pazienti

con schizofrenia. Una prima pubblicazione interazionale connessa a questa ricerca è in

corso di stampa.

16) Chiara Pazzagli (FiSSUF, Università di Perugia) e Claudia Mazzeschi stanno inoltre

coordinando una ricerca tesa a valutare l’efficacia di un intervento multidisciplinare per il

miglioramento dello stile di vita di pazienti obesi. Questo intervento si focalizza su tre

aspetti chiave di uno stile di vita sano (la nutrizione, l’esercizio fisico e il sostegno

psicologico) e la sua valutazione prende in considerazione il suo impatto su variabili

come il funzionamento psicologico, la qualità della vita, lo stile di attaccamento e

l’impulsività. A partire da questa ricerca sono stati già pubblicati quattro lavori

internazionali.

17) Claudia Mazzeschi (FiSSUF, Università di Perugia) sta coordinando un altro gruppo di

ricerca, composto da Chiara Pazzagli (FiSSUF, Università di Perugia) e Pierpaolo De Feo

(Università di Perugia), che si propone di valutare l'efficacia di un intervento

multidisciplinare family-based sullo stile di vita in età pediatrica. Questo intervento si

focalizza su tre aspetti chiave di uno stile di vita sano (la nutrizione, l’esercizio fisico e il

sostegno psicologico) e la sua valutazione prende in considerazione il suo impatto su

variabili come il funzionamento genitoriale e familiare, la qualità della vita, lo stile di

attaccamento, l'impulsività, il disagio percepito, l'ansia e la depressione. I dati di questa

ricerca hanno già prodotto tre pubblicazioni internazionali.

18) Un altro gruppo, coordinato sempre da Chiara Pazzagli, e che coinvolge Claudia

Mazzeschi, Francesca Manaresi (Association for therapy and research in developmental

and adult psychopathology; ASREA) e Bert Powell (Circle of Security International,

Spokane, USA), sta indagando, con un disegno quasi-sperimentale pre-post, l’efficacia di

un intervento di sostegno alla genitorialità su dimensioni come l’adattamento diadico,

l’alleanza genitoriale, lo stress genitoriale e l’attaccamento e la psicopatologia infantile.

19) Sempre Chiara Pazzagli, insieme a Claudia Mazzeschi, Gianluca Lo Coco (Università di

Palermo), Salvo Gullo (Università UniCusano di Roma) e Pierpaolo De Feo (Università di

Perugia) stanno conducendo una ricerca tesa a valutare l’efficacia di gruppi

psicopedagogici della durata di 3 mesi nel trattamento di pazienti sovrappeso o obesi.

20) Marta Vigorelli, del Dipartimento di Psicologia dell’Università Milano-Bicocca, sta

coordinando un gruppo di ricerca (composto da Francesca Colombo e Fiorella Gillino,

sempre dell’Università Milano Bicocca; Marino De Crescente, della comunità Passaggi di

Oricola; Simone Bruschetta e Agata Barbagallo del Laboratorio di Gruppo analisi di

Catania; e Francesca Giannone, del Dipartimento di Psicologia dell’Università di

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Palermo) coinvolto in una ricerca-azione (Progetto Visiting) finalizzata a individuare degli

indicatori di qualità che permettano di verificare l'efficacia degli interventi per

l’accreditamento tra pari offerti da 54 comunità terapeutiche per pazienti adulti con

disturbi mentali gravi. Lo scopo è quello di approdare a una filosofia d'intervento che

possa orientare le modalità d'intervento e di azione, e che possa fornire un supporto agli

operatori, soprattutto nei momenti di maggiore criticità. Altro obiettivo di questo gruppo di

ricerca è la costruzione di due strumenti di autovalutazione delle comunità terapeutiche, il

VIVACOM (Vigorelli et al., 2012) e il VIVACOM UTEFAM (Vigorelli, Bruschetta, 2012),

una versione ridotta per utenti e familiari, preposti ad indagare diverse aree:

organizzazione generale, clima terapeutico e comfort ambientale, caratteristiche generali

della cura, attività rivolte ai familiari, sicurezza dei pazienti e degli operatori, gestione e

formazione del personale, documentazione clinica, sistema informativo, valutazione della

qualità e della ricerca. Dai risultati parziali di questa ricerca, ancora in progress, è emerso

che il Progetto Visiting è una procedura utile a valutare, dal punto di vista quantitativo, la

percezione della comunità da parte degli operatori e degli osservatori esterni, e a

individuare le aree di criticità sulle quali discutere e intervenire. Lo scopo ultimo di questa

ricerca è creare una rete di Comunità Terapeutiche nazionali finalizzata alla creazione di

un intervento comunitario condiviso che assicuri la continua riflessione sui punti di forza e

sulle debolezze dell'intervento comunitario.

21) Sempre Marta Vigorelli, assieme a Valentina Stirone, Ylaria Peri e Federica Cerbino

(Associazione Mito e Realtà) stanno validando uno strumento di valutazione del

funzionamento delle comunità terapeutiche, il Community Functioning Questionnaire 18 –

image (CFQ-28 i) su un campione di 32 comunità (425 operatori).

22) Marta Vigorelli, in collaborazione con Matilde Fenino, Marcello Gallucci, ed Elisa Buratti,

del Dipartimento di Psicologia Università Milano-Bicocca, in collaborazione con

l'Associazione per le Comunità Terapeutiche Residenziali (Mito & Realtà), sta

coordinando una ricerca esplorativa per valutare l'efficacia di interventi psicoeducativi tesi

al miglioramento delle capacità relazionali e di gestione della malattia di 20 coppie

genitoriali con figli schizofrenici. L'efficacia degli interventi viene valutata in base a

variabili come la compliance del paziente, la riduzione nel numero di tentati suicidio, delle

recidive e dei ricoveri, l'efficacia della comunicazione familiare, le capacità di problem

solving e gestione dei problemi familiari. L'ipotesi è che gli interventi psicoeducativi

favoriscono un miglioramento delle dinamiche familiari correlato con la riduzione delle

recidive e con una maggiore accettazione della malattia da parte del paziente.

23) Un gruppo di ricercatori, composto da Pietro Castello, Marcello Gallucci, e Antonio Lora,

(Direttore del DSM di Lecco-Merate), coordinato da Marta Vigorelli e in collaborazione

con l'Associazione Mito & Realtà, sta conducendo uno studio longitudinale per valutare

l'efficacia del trattamento in "residenzialità leggera" su un campione di pazienti

schizofrenici, confrontandolo con un campione di controllo sottoposto ai trattamenti di

routine del DSM di Lecco-Merate. La ricerca prevede che, a sei mesi e a dodici mesi

dall'inizio del trattamento, i pazienti del gruppo sperimentale presenteranno un minor

numero di ricoveri, una riduzione nel dosaggio dei farmaci, una maggiore autonomia e

capacità di integrarsi nel mondo sociale e del lavoro, avranno una qualità della vita

migliore e saranno più soddisfatti rispetto ai pazienti del gruppo di controllo. La ricerca è

ancora in corso.

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SPR-ITALY Area Group Anagrafe delle Ricerche 15

24) Un gruppo coordinato da Adriana Lis, e composto da Silvia Salcuni e Daniela Di Risio

(Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione, Università degli studi di

Padova) sta valutando se e come cambiano e interagiscono, nel corso del processo

terapeutico alcune variabili: attività simbolica, aspetti lessicali, aspetti cognitivi del

linguaggio, espressione e modulazione di pattern emotivi. Ci si aspetta un miglioramento

nelle capacità espressive verbali, affetti più integrati ed evoluti, e un’evoluzione dal gioco

concreto a quello simbolico. Lo studio verrà condotto su 4 o 5 single case di terapie

dinamicamente orientate.

25) Silvia Salcuni, insieme a Daniela di Riso e Francesca Locati, afferenti alla Facoltà di

Psicologia dell'Università di Padova, sta coordinando due ricerche single case per

valutare se e in che misura l'esito sfavorevole di questi trattamenti dipenda del

malfunzionamento del terapeuta e da variabili come la qualità dell'alleanza terapeutica, la

qualità degli interventi del clinico, la diagnosi del paziente, e i suoi meccanismi di difesa

principali. Nello specifico, queste ricerche process-outcome stanno valutando un caso di

drop-out di un paziente con diagnosi di disturbo antisociale di personalità, ad alto

funzionamento, e un caso di collusione di un paziente con diagnosi di disturbo

dipendente di personalità, sulla base della valutazione di 22 colloqui per ogni caso,

interamente audioregistrati, e valutati con la Collaborative Interactions Scale (CIS-R;

Colli, Lingiardi, 2009), la Defense Mechanism Rating Scale (DMRS; Perry, 2009), e con il

Comprehensive Psychotherapeutic Interventions Rating Scale (C-PIRS; Trijsburg, 2005).

La valutazione diagnostica è stata effettuata con la Shedler Westen Assessment

Procedure (SWAP-200; Westen, Shedler, 1999a, b).

26) Sempre Silvia Salcuni, con Daniela Di Riso e Francesca Locati, dell'Università di

Padova, stanno conducendo una ricerca per valutare la qualità dell'alleanza terapeutica

in quattro casi di psicoterapia con bambini e preadolescenti attraverso l'indagine di

interazioni verbali e comportamentali che prevedono l'utilizzo della tecnica del disegno e

del gioco. Con questo obiettivo stanno valutando una serie di colloqui clinici con la CIS-R,

la DMRS e la C-PIRS. L'applicazione della CIS-R in età evolutiva è supervisionata da

Antonello Colli.

27) Silvia Salcuni, dell'Università di Padova, insieme al dottorando Luca Del Giacco e la

collega Maria Teresa Anguera, dell'Università di Barcellona, stanno conducendo una

ricerca per indagare come e se alcune variabili relazionali, rilevate nel corso di cinque

incontri di consultazione, influenzano l'outcome di trattamenti psicodinamici brevi rivolti a

un campione di 200 pazienti con diagnosi di depressione afferenti al SAP-Dynamic

Psychotherapy Service. La diagnosi è svolta tramite Millon Clinical Multiaxial Inventory-III

(MCMI-III; Millon,1997), il Beck Depression Inventory-II (Beck, 1967) e lo State-Trait

Anxiety Inventory (STAI; Spielberger, 1983) per la diagnosi, e i trascritti audioregistrati

degli incontri di consultazione sono valutati con la CIS-R, la DMRS e la C-PIRS.

28) Silvia Salcuni, in collaborazione con Elena Antonelli, sta conducendo uno studio

preliminare teso alla validazione del Questionario sulla Resilienza (QUERES) su un

campione di 600 giovani adulti; la finalità del progetto è valutare il ruolo della resilienza

come moderatore dell'efficacia auto-percepita, e percepita dal clinico, di trattamenti di

psicoterapia dinamica breve su un campione di 250 pazienti afferenti al SAP- Dynamic

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SPR-ITALY Area Group Anagrafe delle Ricerche 16

Psychotherpay Service. Dai dati preliminari relativi alla validazione dello strumento è

emersa una struttura a 4 fattori (Resilienza/Forza d'animo; Supporto delle relazioni

significative; Fiducia nelle relazioni sociali; Regolazione emotiva). Si sta inoltre valutando

la validità convergente dello strumento.

29) Un gruppo di ricerca composto da Diego Rocco, Silvia Salcuni, e Elena Antonelli, sta

curando l'adattamento italiano del Session Evaluation Questionnaire (SEQ; Styles, 1980)

e del Session Impact Scale (SIS; Elliot, Wexler, 1994). A tale scopo hanno chiesto a un

campione di 200 diadi terapeutiche di compilare il SEQ, e, solo ai pazienti, di compilare il

SIS, al termine della prima e della seconda seduta di trattamento. La ricerca è ancora in

corso.

30) Infine, sempre Diego Rocco, Silvia Salcuni e Elena Antonelli stanno conducendo una

ricerca preliminare per validare uno strumento da loro costruito, il Post-Session Therapist

Questionnaire (PSTQ), chiedendo a un campione di clinici di compilarlo tra una seduta e

l'altra. Per indagarne la coerenza interna e la validità convergente con il SEQ e il SIS è

stato coinvolto un campione di 200 pazienti. La ricerca è ancora in corso.

31) Un gruppo di ricerca coordinato da Osmano Oasi (Dipartimento di Psicologia, Università

Cattolica di Milano), Giorgio Falgares (Dipartimento di Scienze Psicologiche,

Pedagogiche e della Formazione, Università degli Studi di Palermo) e Vittorio Lingiardi

(Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica, Università "Sapeinza" di Roma), e

composto da Sandro De Santis, Rubina Celeste Bonfanti, Cinzia Guarnaccia (tutti del

Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione, Università degli

Studi di Palermo), Fabrizio Scrima (Università Parigi Ovest Nanterre), Sara Vecchi e

Claudia Compagno (Dipartimento di Psicologia, Università Cattolica di Milano),

Francesca Straccamore (Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica, Università di

Roma “La Sapienza”) e Simona Ruggi (Università degli Studi e-Campus), sta

conducendo una ricerca su un campione di 300 soggetti con l'obiettivo di indagare l'utilità

clinica del modello " a due dimensioni" di Sid Blatt e, nello specifico, validare la versione

italiana del Depressive Experiences Questionnaire (DEQ) per adulti e adolescenti,

individuare la relazione tra specifici profili di personalità e qualità delle esperienze

relazionali infantili e dei modelli di attaccamento, e approfondire il legame tra la

dimensione anaclitica e quella introiettiva e specifici tratti di personalità in trattamenti

psicoterapeutici a orientamento espressivo. I dati relativi alla validazione della versione

italiana del DEQ scaturiti da questa ricerca sono in corso di pubblicazione.

32) Un gruppo coordinato da Alessandro Ferrari (Università degli Studi di Milano e Struttura

Complessa di Psichiatria, Unità di Psicoterapia, A.O.Niguarda Ca’ Granda Milano) e

composto da Daria Taino, Silvia Papini, Pablo Zigian, Marco Tettamanti, Cristina Cairone,

Francesca Cadeo, Emilio Domenico Fava (delle stesse istituzioni e/o dell’Associazione

Gruppo Zoe, del Department of Surgery and Translational Medicine dell’Università di

Milano-Bicocca e della Facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore)

stanno costruendo e validando l’Amenability to Psychotherapy, uno strumento facilmente

introducibile nella routine clinica dei servizi pubblici e in grado di identificare i pazienti per

i quali la psicoterapia potrebbe essere il trattamento di elezione. Un lavoro internazionale

sui primi dati raccolti in questo progetto è attualmente in corso di stampa per il Journal of

Psychopathology.

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33) Un gruppo di ricerca coordinato da Vincenzo Cigoli, dell’Università Cattolica di Milano, e

che coinvolge Davide Margola, Marialuisa Gennari e Sara Molgora, della stessa

università, sta effettuando una ricerca tesa al confronto, empirico e concettuale, tra

processo ed esito di terapie di coppia condotte a partire dal “modello integrativo” di D.K.

Snyder e quello “relazionale-simbolico”, elaborato dallo stesso Cigoli.

34) Marco Sambin, del Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia

Applicata (FISPPA), in collaborazione con Francesco Scottà, Enrico Benelli, Irene

Messina, Francesca Bianco, Alice Broggio e Arianna Palmieri (tutti afferenti all'Università

degli studi di Padova) sta coordinato una ricerca tesa a validare una forma di terapia

dinamica breve basata sul modello dell'Analisi Transazionale (ITAP - Intensive

Transactional Analysis Psychotherapy). All'interno di tale progetto sono incluse attività di

sistematizzazione dei concetti chiave dell'ITAP e di valutazione di processo ed esito di

una serie di single case.

35) Marco Sambin, insieme a Irene Messina e Francesca Bianco, dell'Università di Padova,

in collaborazione con Roberto Viviani, (Università di Ulm) stanno coordinando una ricerca

che ha l'obiettivo di favorire l'integrazione tra psicologia dinamica e neuroscienze su

tematiche relative ai pattern di regolazione emotiva (volontaria e spontanea), ai correlati

neurali delle psicoterapie, all'empatia e alla sincronizzazione fisiologica.

36) Irene Messina, insieme a Omar Gelo, e in collaborazione con David Orlinsky, stanno

conducendo una ricerca per valutare il percorso di formazione dei terapeuti in training,

con specifico riferimento allo sviluppo di abilità nella gestione del controtransfert, e alla

relazione tra supervisore e allievo.

37) Marco Sambin, Enrico Benelli e Francesca Bianco, tutti afferenti all'Università di

Padova, in collaborazione con Alessandra Simonelli e l’Ordine degli Psicologi del Veneto,

stanno conducendo una ricerca per indagare il ruolo dello psicologo di base, a livello

europeo e mondiale, con l'obiettivo di valutare l'efficacia delle tecniche sperimentali

recentemente implementate in territorio nazionale, in particolare nella regione Veneto.

Questa ricerca si propone inoltre di studiare la percezione della figura professionale dello

psicologo di base rispetto ad altre figure professionali preposte all'aiuto psicologico, e i

fattori che influenzano la domanda di aiuto da parte degli utenti.

38) Marco Sambin e Alice Broggio stanno conducendo una ricerca che mira a implementare

un protocollo sperimentale per la riduzione del dolore per mezzo dell'ipnosi.

39) Arianna Palmieri, del Dipartimento FISPPA e del Centro di Neuroscienze Cognitive

dell'Università di Padova, insieme a Johann Kleinbub, Enrico Benelli, Adriano

Schimmenti, James Gross, Katya Fernandez, Fabian Ramseyer e Mario Liotti, e in

collaborazione con il Centro di Psicologia Dinamica di Padova, con il Dipartimento di

Scienze Umane dell'Università Kore di Enna, con il Dipartimento di Psicologia

dell'Università di Stanford, con quello di Psicologia Clinica e Psicoterapia dell'Università

di Berna, e con quello di Psicologia della Simon Fraser University di British Columbia, sta

coordinando una ricerca per indagare la sincronizzazione intersoggettiva, a livello

psicofisiologico (sistema nervoso centrale e periferico), che ha luogo durante i

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SPR-ITALY Area Group Anagrafe delle Ricerche 18

microprocessi psicoterapeutici (ad es. sintonizzazione affettiva, transfert-controtransfert,

meccanismi di difesa, regolazione emotiva). Questa ricerca si propone di esplorare 10

single-case di psicoterapie psicodinamiche brevi interamente audio e video registrate,

parallelamente alla registrazione psicofisiologica sincrona dell'attività elettrodermica e

cardiaca. Dai risultati parziali di questa ricerca è emerso che i momenti di sintonizzazione

psicofisiologica e quelli di sintonizzazione affettiva presentano numerose analogie.

Inoltre, sembrano emergere dei pattern di desincronizzazione in relazione al verificarsi di

fenomeni dissociativi e/o difensivi. In futuro, gli autori intendono ampliare il loro campione

con psicoterapie brevi basate su approcci teorici diversi da quello psicodinamico, e di

sottoporre un sottogruppo di diadi relazionali anche alla tecnica dell’hyperscanning (EEG

sincrono) per individuare il correlato del processo a livello del sistema nervoso centrale.

40) Alessandra Simonelli, insieme a Micol Parolin, entrambe del Dipartimento di Psicologia

dello Sviluppo e della Socializzazione dell'Università di Padova, in collaborazione con

Patrizia Cristofalo (Direttrice della Comunità Terapeutica per tossicodipendenti "Villa

Renata") sta conducendo una ricerca tesa a valutare e monitorare i trattamenti

residenziali e psicoterapeutici, individuali e di gruppo, di un campione di giovani adulti di

età compresa tra i 18 e i 24 anni con disturbo da uso da sostanze. Questa ricerca si

propone di realizzare una valutazione longitudinale dei cambiamenti nel profilo

psicologico degli utenti nel corso del trattamento terapeutico. Questa ricerca prevede

inoltre una procedura di assessment psicodiagnostico multi-focalizzato al momento della

presa in carico e con cadenza ogni 6 mesi, per un totale di tre somministrazioni, tesa a

mettere in evidenza le principali caratteristiche del funzionamento psicologico dei

pazienti, tendendo conto degli aspetti sintomatologici, del profilo neurologico, dello

stile/disturbo di personalità, del funzionamento emotivo, con particolare focus

all'alessitimia e alla disregolazione emotive, e dello stile di attaccamento. Questa ricerca

ha prodotto una pubblicazione internazionale.

41) Alessandra Simonelli, insieme a Marta Vecchiato e Chiara Sacchi, tutte afferenti al

Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell'Università di

Padova, e in collaborazione con Nicola Purgato, responsabile clinico delle Comunità

Educative/Riabilitative Antenna 112 e Antennina, sta conducendo una ricerca per

monitorare lo sviluppo affettivo-relazionale di bambini e adolescenti con disturbi dello

spettro autistico e valutarne i cambiamenti nel corso di interventi di natura terapeutica ed

educativa. La ricerca si propone di valutare i soggetti del campione al momento della

presa in carico, dopo 6 mesi, e ancora a 12 mesi dall'inizio del trattamento, per mezzo di

strumenti, dotati di scale disturbo-specifiche e utili a valutare il livello di adattamento

globale. Questa ricerca ha prodotto una pubblicazione internazionale.

42) Sempre Alessandra Simonelli, del Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della

Socializzazione di Padova, in collaborazione con Nicoletta Capra, Francesca De Palo, e

Alessio Porreca della struttura residenziale terapeutico-riabilitativa "Casa Aurora", sta

coordinando una ricerca longitudinale per valutare l'efficacia di interventi sulla genitorialità

e sullo sviluppo dei bambini pianificati per aiutare diadi madre-bambino a rischio per la

presenza di un disturbo da dipendenza di sostanze nella madre. Questa ricerca si

propone di indagare il funzionamento psicologico e le competenze genitoriali delle madri,

di valutare lo sviluppo affettivo-relazionale dei bambini, di pianificare interventi specifici

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SPR-ITALY Area Group Anagrafe delle Ricerche 19

alle esigenze di ogni singola diade e di valutarne l'efficacia. Questo studio ha già prodotto

sei pubblicazioni internazionali.

43) Un gruppo di ricerca coordinato da Giorgio Caviglia (Seconda Università di Napoli), e

composto da Raffella Perrella, Nadia Del Villano e Immacolata Zarrella, sta conducendo

un progetto di ricerca teso a valutare la presenza di deficit metacognitivi specifici nei

diversi disturbi di personalità e a verificare che l’efficacia delle psicoterapie sia mediata

dalla loro capacità di incidere positivamente su questi deficit. A partire dai primi dati di

questo studio, che si avvale della Scala di Valutazione della Metacognizione (S.Va.M.)

costruita dal Terzo Centro di Terapia Cognitiva di Roma, sono stati già pubblicati due

articoli internazionali.

44) Un gruppo di ricerca, coordinato da Sergio Salvatore (Università del Salento), con la

collaborazione di Alessandro Gennaro (ISBEM – Istituto scientifico biomedico euro

mediterraneo) e Omar Gelo - ha avviato un progetto di ricerca teso a indagare le

caratteristiche e l’impatto esercitato sull’esito delle psicoterapie dell’attunement verbale e

non verbale di clinico e paziente, dai processi di pensiero, dai modelli relazionali e

interpretativi, dai modelli di cambiamento e dai meccanismi di azione specifici delle

diverse psicoterapie, nonché dalle caratteristiche dei flussi discorsivi e

dall’organizzazione del contenuto delle narrazioni di paziente e terapeuta. Negli ultimi tre

anni questo gruppo ha già pubblicato 5 lavori internazionali connessi a questo filone di

ricerche, e altri lavori sono submitted o in press.

45) Un gruppo di ricerca, coordinato da Sergio Salvatore (Università del Salento) e Omar

Gelo (Università del Salento e Sigmund Freud University), composto da Alessandro

Gennaro, Rossano Grassi, Andrea Auletta, Marco Tonti, Chiara Di Noi e Gloria Lagetto -

ha avviato un progetto di ricerca teso a indagare le caratteristiche e l’impatto esercitato

sull’esito delle psicoterapie dell’attunement verbale e non verbale di clinico e paziente,

dai processi di pensiero, dai modelli relazionali e interpretativi, dai modelli di

cambiamento e dai meccanismi di azione specifici delle diverse psicoterapie, nonché

dalle caratteristiche dei flussi discorsivi e dall’organizzazione del contenuto delle

narrazioni di paziente e terapeuta. Inoltre, il gruppo di ricerca si occupa della riflessione

metodologica sull’uso dei metodi quantitativi, qualitativi e misti nella ricerca in

psicoterapia. Negli ultimi tre anni questo gruppo ha già pubblicato 5 lavori internazionali

connessi a questo filone di ricerche, e altri lavori sono submitted o in press.

46) Un gruppo, coordinato da Gianluca Lo Coco e composto da Salvatore Gullo, Laura

Salerno, Carla Di Fratello, Veronica Oieni (Dipartimento di Scienze Psicologiche,

Pedagogiche e della Formazione, Università degli Studi di Palermo), in collaborazione

con Charles Gelso e Dennis Kivlighan, della University of Maryland, College Park (USA)

e Gary Burlingame, della Brigham Young University, Provo (USA), stanno indagando

l’influenza esercitata sull’esito delle psicoterapie da fattori come l’alleanza terapeutica e

la relazione reale in setting individuale, e alleanza terapeutica, clima e coesione in setting

gruppale. Al momento sono state studiate 60 diadi paziente-terapeuta e 200 pazienti di

terapia di gruppo. I risultati parziali sottolineano l'importanza della relazione reale tra

clinico e paziente, come percepita dal paziente. A partire da questa ricerca, iniziata nel

2006, sono stati pubblicati già 9 lavori su riviste internazionali.

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47) Un gruppo coordinato da Giulio De Felice e Silvia Andreassi, del Dipartimento di

Psicologia Dinamica e Clinica, Sapienza Università di Roma, e Franco Orsucci, University

College of London, e composto da Alessandro Giuliani (Istituto Superiore di Sanità),

Nicolò Musmeci (London King's College), Giulia Paoloni (Sapienza Università di Roma),

Gunther Schiepek (Università di Salisburgo) e Sibel Halfon (Università di Istanbul) sta

effettuando una ricerca per comprendere le dinamiche dei processi delle psicoterapie a

good-outcome finalizzata alla descrizione di un modello trans-teorico del processo di

cambiamento. Questa ricerca si basa sull'analisi linguistica di trascritti di sedute,

sull'analisi di dimensioni come il Core Conflictual Relationship Theme (Luborsky, Crits-

Cristoph, 1998), l'alleanza terapeutica e il cambiamento sintomatico, e su analisi di dati

fisiologici. Dai risultati preliminari emerge la natura non lineare e non stazionaria del

processo psicoterapeutico. Questa ricerca ha già prodotto 4 pubblicazioni internazionali.

4.2. REALTÀ NON ACCADEMICHE

1) Il gruppo del Centro di Terapia Metacognitiva Interpersonale di Roma (composto da

Giancarlo Dimaggio, Raffaele Popolo, Giampaolo Salvatore, Giovanna Attinà, Elzbieta

Baca, Lorena Bianchi, Katia Buonanno, Buonocore Luisa, Silvia Carlucci, Dario Catania,

Caterina Conti, Nadia Di Sturco, Maddalena D’Urzo, Vittoria Galasso, Antonella Imbimbo,

Melania Marini, Paolo Ottavi, Manuela Pasinetti, Tiziana Passarella, Chiara Petrocchi e

Francesca Santini) ha avviato una ricerca empirica su fattibilità, accettabilità ed efficacia

della Terapia Metacognitiva Interpersonale per i disturbi di personalità non borderline

recentemente manualizzata da Dimaggio, Montano, Popolo, Salvatore (2013). Al

momento sono state valutate le terapie di tre pazienti ambulatoriali. Questo gruppo, in

collaborazione con la Facoltà di Psicologia dell’Università di Genova, ha inoltre avviato

uno studio teso a valutare l’efficacia di una protocollo mindfulness-derived (9 sedute di

gruppo e 1 individuale) per pazienti non borderline che hanno completato una terapia

metacognitiva interpersonale; questo protocollo è teso a ridurre i tassi di drop-out e i

sintomi residui. Al momento sono stati valutati 13 pazienti con risultati incoraggianti.

2) Un gruppo coordinato da Licia Reatto (Società Psicoanalitica Italiana), e composto da

Luisa Laghi, Anna Daniela Linciano, Roberto Goisis, Irene Sarno e Pablo Zuglian

(sempre della Società Psicoanalitica Italiana), assieme a Emanuele Preti (Università degli

Studi Milano-Bicocca) stanno conducendo una ricerca sull’evoluzione del processo

terapeutico e della relazione terapeutica comparando terapie psicoanalitiche con accesso

economicamente facilitato e terapie psicoanalitiche in setting standard per mezzo di

strumenti clinician-report e self-report.

3) Un gruppo coordinato da Anna Maria Gibin (AUSL di Parma), e composto da Chiara De

Panfilis (Dipartimento di Neuroscienze, Università degli Studi di Parma), S. Ferrari e R.

Sironi (del Programma dei Disturbi del Comportamento Alimentare dell’AUSL di Parma),

I. Zavaroni (Unità di Clinica e Terapia Medica, Università di Parma) e Gianluca Lo Coco

(Dipartimento di Psicologia, Università di Palermo), sta valutando l’efficacia e il rapporto

costi/benefici di una psicoterapia di gruppo a tempo limitato per pazienti con disturbi del

comportamento alimentare.

4) Un gruppo coordinato da Patrizia Giannini (Il porto ONLUS, Moncalieri, Torino), e

composto da Virginio Salvi, Fabrizio Boccardo, Silvia Cerrone, Cecilia Vaccaro, Teresa

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SPR-ITALY Area Group Anagrafe delle Ricerche 21

Torchia, Alberto Gallizio, Daniele Rainero, Claudia Gallo, Martina Mercuri), con il

supporto di Marta Vigorelli, sta conducendo una ricerca tesa a valutare l’efficacia del

trattamento riabilitativo di Comunità Terapeutica su dimensioni come il funzionamento

socio-lavorativo e familiare, qualità della vita, la consapevolezza del disturbo e l’aderenza

del trattamento, le capacità di regolazione emotiva e coping e il raggiungimento degli

obiettivi concordati.

5) Un gruppo coordinato da Nicolò Terminio (comunità terapeutica “Il ponte”, Aosta) , e

composto da Floriana Battistoni, Romina Bregoli, Nadia Cognein e Valeria Sprande, ha

come obiettivo quello di descrivere un modello di lavoro di comunità elaborato presso “Il

ponte”, i pazienti con cui può essere implementato (pazienti con addiction) e i

cambiamenti che facilita nei pazienti.

6) Un gruppo di ricerca coordinato da Daniela Rebecchi (ASL, Modena), e composto da

Nadia Lusuardi e Rosalba Di Biase, con la collaborazione di Chris Evans e delle ASL di

Trento, Rimini, Forlì, Matera, Cagliari, Piacenza e Livorno, sta validando la versione

italiana del CORE-YP, uno strumento di valutazione dell’efficacia degli interventi

psicologici su soggetti adolescenti.

7) Un gruppo di ricerca coordinato da Alfio Maggiolini (Fondazione Minotauro di Milano;

Facoltà di Psicologia, Università degli Studi di Milano - Bicocca) con la collaborazione di

Valentina Di Mattei (Università Vita-Salute San Raffaele di Milano), e composto da Mauro

Di Lorenzo (Fondazione Minotauro; Facoltà di Psicologia, Università degli Studi di Milano

- Bicocca), Beatrice Bacci (Facoltà di Psicologia, Università degli Studi di Milano –

Bicocca; Università Milano – Bicocca), Tiziana Casirati (Facoltà di Psicologia, Università

degli Studi di Milano – Bicocca; Università Milano – Bicocca), Giulia Crespi (Università

Vita-Salute San Raffaele di Milano) e Greta Cazzaniga (Università Vita-Salute San

Raffaele di Milano), sta conducendo una ricerca su un campione di 120 adolescenti

inseriti in strutture socio-educative per problemi comportamentali. Questo studio intende

approfondire il legame tra livelli di problematicità, rischio di recidiva, credenze patogene

relative a se stessi e agli altri e esperienze negative nell’infanzia, e l’efficacia

dell’intervento in comunità. I dati della ricerca sono in corso di pubblicazione.

8) Mauro Di Lorenzo, Alfio Maggiolini e Virginia Suigo (Fondazione Minotauro di

Milano) stanno validando su un campione di 60 psicoterapeuti esperti in

psicoterapia dell’adolescenza, l’Adolescent Psychotherapy Q-Set (APQ), uno

strumento di valutazione del processo terapeutico capace di descrivere gli aspetti

ideali e prototipici di una particolare prospettiva terapeutica. Contestualmente

hanno utilizzato il Therapist Response Questionnaire per indagare le reazioni

emotive prototipiche al paziente adolescente. I risultati preliminari della ricerca

sono stati pubblicati nel 2015 su Research in Psychotherapy: Psychopathology,

Process and Outcome.

9) Alfio Maggiolini (Fondazione Minotauro di Milano; Facoltà di Psicologia, Università

degli Studi di Milano – Bicocca) e Mauro Di Lorenzo (Fondazione Minotauro di

Milano), stanno conducendo uno studio sull’efficacia dell’intervento penale, e più

nello specifico della presa in carico psicoterapeutica, su minori autori di reato. In

particolare, su un campione di 100 minori che hanno portato a termine un progetto

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SPR-ITALY Area Group Anagrafe delle Ricerche 22

di messa alla prova, verranno approfonditi i rapporti tra livello di psicopatologia,

rischio di recidiva e outcome dell’intervento penale.

10) Un gruppo, coordinato da Piero Porcelli (Ospedale De Bellis, Bari) e composto da

Massimo De Carne e Gioacchino Leandro, tutti afferenti al Dipartimento di

Gastroenterologia dell'Ospedale De Bellis, e in collaborazione con Graeme J.

Taylor e Michael R. Bagby, dell'Università di Toronto (Canada), sta conducendo

una ricerca tesa a verificare l'influenza dell'alessitimia sugli esiti della psicoterapia

breve nei disturbi funzionali del tratto gastrointestinale. Più nello specifico, la

ricerca si propone di indagare se e in che misura i tratti alessitimici di 130 pazienti

affetti da disturbi gastrointestinali influenzano la percezione dei sintomi fisici e del

proprio stato di salute, dopo un periodo di psicoterapia breve della durata di 6

mesi. La ricerca è ancora in corso.

11) Lo stesso gruppo di ricerca (Pietro Porcelli, Massimo De Carne e Gioacchino

Leandro) sta indagando l'effetto dei livelli di alessitimia e della Gastrointestinal-

Specific Anxiety (GSA) sulla sintomatologia della Sindrome da Colon Irritabile (IBS)

su 177 pazienti sottoposti a psicoterapia breve. Dai risultati è emerso che

alessitimia e GSA sono strettamente associate sia tra di loro sia con la gravità

della sintomatologia IBS, ma l'effetto dell'alessitimia sulla gravità dei sintomi è

superiore rispetto a quello della GSA. La ricerca, ancora in corso, si propone di

verificare se questa associazioni si mantengono anche dopo il trattamento. Questa

ricerca ha prodotto una pubblicazione internazionale.

12) Un gruppo di ricerca, sempre coordinato da Piero Porcelli dell'Ospedale De Bellis

(BA), in collaborazione con Cinzia Tulipani e Evaristo Maiello, del Dipartimento di

Oncologia Medica (Ospedale De Bellis), sta valutando gli esiti della psicoterapia

multimodale breve (6 mesi) sulla percezione del dolore di un campione di 140

pazienti oncologici. Questa ricerca si propone inoltre di indagare l'associazione tra

alessitimia e percezione del dolore da cancro. Dai risultati preliminari di questa

ricerca, il cui termine è previsto per il 2016, è emerso che l'alessitimia è correlata in

modo positivo e significativo con la percezione del dolore, che la psicoterapia è in

grado di migliorare le capacità del paziente di identificare e comunicare le proprie

emozioni e, così, di ridurre la quantità di dolore percepito, e che i pazienti

sottoposti a psicoterapia presentano minori livelli di alessitimia rispetto ai pazienti

del gruppo di controllo. Questa ricerca ha prodotto tre pubblicazioni internazionali.

13) Piero Porcelli (Ospedale De Bellis), in collaborazione con Raffaele Cozzolongo e

Giocacchino Leandro (Dipartimento di Gastroenterologia dell'Ospedale De Bellis),

sta coordinando una ricerca tesa a valutare l'efficacia di un progetto di assistenza

di counseling psicologico mirato a ridurre gli effetti collaterali del trattamento con

interferone (depressione, affaticabilità, insonnia, cefalea ecc..) su un campione di

130 pazienti affetti da Epatite Cronica da Virus C (HCV) e senza disturbi

depressivi. Gli altri obiettivi della ricerca riguardano la valutazione del ruolo

dell'alessitimia sulla percezione dei sintomi somatici, sulla depressione e sulla

qualità della vita, e l'analisi della vulnerabilità depressiva dei pazienti in cura con

interferone. Dai risultati è emerso che i pazienti inseriti nel progetto di assistenza

psicologica presentano una qualità della vita significativamente migliore rispetto a

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SPR-ITALY Area Group Anagrafe delle Ricerche 23

quella del gruppo di controllo, livelli di depressione significativamente più bassi, e

minor ricorso a farmaci antidepressivi. Inoltre, è emerso che l'alessitimia è

associata, in modo significativo e indipendente, a una peggiore qualità della vita, e

sembra essere responsabile della maggior parte degli effetti collaterali connessi

alla cura con interferone. Infine, dai risultati di questa ricerca è emerso che il co-

occorrere di una storia pregressa di depressione, alti livelli di alessitimia e una

variazione significativa dell'allele HTR1A-G spiega la maggior incidenza di sintomi

di depressivi nel corso del trattamento. Questa ricerca, ancora in corso, ha già

prodotto quattro pubblicazioni internazionali.

14) Un gruppo coordinato da Massimo Vasale, e composto da Elzbieta Baca, Lucio

D'Alessandris, Francesca Focà e Natalia Perotto (IRPIR), sta conducendo una

ricerca tesa a validare e revisionare il questionario ESPERO (Scilligo et al. 1999;

Scillico, 2005a/b), che valuta i concetti fondamentali dell'Analisi Transazionale

(ingiunzioni e spinte).

15) Un gruppo di ricerca coordinato da Davide Ceridono, e composto da Susanna

Bianchini, Cinzia Messana, Carla de Nitto, Maria Teresa Tosi, Laura Bastianelli,

Maria Luisa De Luca, Massimo Gubinelli, Cristina Caizzi, Rosanna Giacometto e

Emilio Riccioli (IRPIR) sta conducendo una ricerca tesa a revisionare la versione

italiana dei questionari ANINT (Scilligo, 2000).

16) Un gruppo di ricerca coordinato da Laura Bastianelli, insieme a Silvia Tauriello,

Cinzia Messana, Rosanna Giacometto, Elzbieta Baca, e Davide Ceridono (IRPIR)

sta conducendo uno studio sugli effetti neurovegetativi della psicoterapia analitico

transazionale secondo il modello del'AT Socio Cognitiva (ATSC). Questi effetti

vengono valutati con l'Heart Rate Variability (HRV).

17) Un gruppo di ricerca coordinato da Davide Ceridono, e composto da Susanna

Bianchini, Cinzia Messana, Emilio Riccioli, Carla de Nitto, Maria Luisa De Luca,

Maria Teresa Tosi, Laura Bastianelli, Davide De Villa, Daniele Viale, Carla Montixi

(IRPIR), e Venezia Cagliari (Scuola di Specializzazione in Psicoterapia

Transazionale, Latina) sta conducendo uno studio per studiare il processo e l'esito

delle psicoterapie analitico transazionali socio-cognitive (ATSC), monitorare la

pratica dei terapeuti in training, e valutare i costrutti della psicoterapia

transazionale. Questa ricerca ha prodotto una pubblicazione internazionale.

18) Un gruppo coordinato da Davide Ceridono, e composto da Susanna Bianchini,

Cinzia Messana, Emilio Riccioli, Silvia Tauriello, Davide De Villa, Raffaela Barbon,

Rita Inglese, Iolanda Angelucci, Elzbieta Baca, e Natalia L. Perotto (IRPIR) sta

conducendo uno studio per studiare il processo e l'esito delle psicoterapie analitico

transazionali socio-cognitive (ATSC), monitorare la pratica dei terapeuti in training

e valutare i costrutti della psicoterapia transazionale. I risultati parziali di questa

ricerca mostrano l'efficacia dei trattamenti analitico-transazionali (ATSC) e la

coerenza tra i loro risultati e i cambiamenti attesi secondo il modello teorico di

riferimento. Questa ricerca ha prodotto una pubblicazione internazionale.

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SPR-ITALY Area Group Anagrafe delle Ricerche 24

19) Un gruppo coordinato da Franco Del Corno (Presidente di SPR Italy Area Group),

Tullio Giraldi (Dipartimento di Scienze della Vita, Università di Trieste) e

Alessandra Tomasich (ASST Rhodense), e composto da Emanuela Brusadelli

(Dipartimento di Psicologia Università di Milano Bicocca; ASST Rhodense), Alessia

Romanazzi, Samantha Bruno (ASST Rhodense) e Masa Jovic (Università di

Trieste), sta conducendo uno studio, in linea con le indicazioni fornite dai RDoC,

per indagare la corrispondenza fra varianti del polimorfismo genetico 5-HTTLPR,

profili diagnostici e esito dei trattamenti. A oggi, sono stati raccolti un campione

clinico composto da 45 pazienti obesi binge eaters e un campione di 80 soggetti

non clinici.

20) Un gruppo coordinato da Alessandra Tomasich (ASST Rhodense) e Emanuela

Brusadelli (Dipartimento di Psicologia Università di Milano Bicocca; ASST

Rhodense), con la supervisione di Piero Porcelli (Unità Operativa in Psicologia

Clinica, IRCCS Ospedale De Bellis, Castellana Grotte), composto da Alessia

Romanazzi e Samantha Bruno, sta conducendo uno studio sui pazienti affetti da

diabete mellito tipo 2, in collaborazione con il reparto di Diabetologia dell’ASST

Rhodense. Lo scopo è quello di verificare l’efficacia del trattamento gruppo e

individuare quali siano le variabili predittive dell’esito di quest’ultimo.

21) Un gruppo di ricerca coordinato da Andrea Bassanini, e composto da Stefano

Marchi e Marco Tosi (Scuola di Psicoterapia Cognitiva "Studi Cognitivi" e della

Scuola di "Psicoterapia Cognitiva e Ricerca), ha condotto una ricerca con l'obiettivo

di valutare l'efficacia di un protocollo di trattamento manualizzato per la

prevenzione delle ricadute nei casi di dipendenza da alcol, la Mindfulness Based

Relapse Prevention (MBRP). I risultati attesi di questa ricerca, condotta su un

campione di 46 partecipanti alla terapia di gruppo MBRP, è che al termine del

gruppo i pazienti mostino una maggiore capacità di astenersi dai comportamenti di

dipendenza.

22) Un gruppo di ricerca coordinato da Giovanni Maria Ruggiero, e composto da Diego

Sarracino, Gianni Brighetti, Maria Paola Boldrini e Sandra Sassaroli (Scuola di

Psicoterapia Cognitiva "Studi Cognitivi" e di "Psicoterapia Cognitiva e Ricerca"), ha

condotto una ricerca per valutare l'efficacia della psicoterapia cognitiva

comportamentale indagando l'entità dei cambiamenti nei livelli di arousal e di

conduzione cutanea di fronte a stimoli ansiosi prima e dopo il trattamento. In

generale, dai risultati è emerso che tutti i tipi di interventi sono efficaci e

determinano una riduzione nei livelli di arousal e di conduzione cutanea. Più nello

specifico, sembrerebbe che gli interventi di accettazione siano più efficaci di quelli

di disputing e di validazione.

23) Un gruppo di ricerca coordinato da Giovanni Maria Ruggiero, e composto da

Romina Brambilla, Eva Cislaghi, Roberta Colombo e Sandra Sassaroli, tutti

afferenti alla Scuola di Psicoterapia Cognitiva "Studi Cognitivi" e alla Scuola di

"Psicoterapia Cognitiva e Ricerca", ha condotto una ricerca finalizzata a esplorare

e descrivere il processo, in termini di cicli terapeutici, di sedute individuali di terapia

cognitiva. I risultati di questa ricerca, condotta su dieci sedute di un single-case,

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SPR-ITALY Area Group Anagrafe delle Ricerche 25

hanno confermato l'esistenza di una relazione tra l'attività di ristrutturazione

cognitiva e le diverse fasi del trattamento, tra la valutazione cognitiva delle

credenze distorte e la riflessione astratta e tra la ristrutturazione cognitiva e il

coinvolgimento dell'attivazione emotiva. In generale, è emerso che gli aspetti

emotivi giocano un ruolo rilevante negli interventi di stampo cognitivo. La ricerca ha

prodotto una pubblicazione internazionale.

24) Un gruppo di ricerca coordinato da Giovanni Maria Ruggiero, e composto da

Francesca Fiore, Francesca Boccalari e da Giuseppina Ferrer (Scuola di

Psicoterapia Cognitiva "Studi Cognitivi" e alla Scuola di "Psicoterapia Cognitiva e

Ricerca") sta conducendo una ricerca tesa a indagare la relazione tra la tendenza

a valutare negativamente i problemi, le difficoltà nella regolazione emotiva e la

natura delle credenze irrazionali, secondo il modello della Terapia

Comportamentale Razionale Emotiva (REBT) di Albert Ellis, nei diversi disturbi di

personalità. L'ipotesi è che i diversi disturbi di personalità, caratterizzati dalla

tendenza a valutare negativamente i problemi e da difficoltà nella regolazione delle

emozioni, sono caratterizzati da pattern specifici di pensieri irrazionali. Obiettivo

dello studio è identificare pattern di pensiero irrazionali specifici per i diversi

disturbi di personalità per la pianificazione di interventi mirati e più efficaci. La

ricerca è ancora in corso e non sono ancora disponibili risultati parziali.

25) Un gruppo di ricerca coordinato da Giovanni Maria Ruggiero, e composto da

Francesca Fiore e da E. Fata, tutti afferenti alla Scuola di Psicoterapia Cognitiva

"Studi Cognitivi" e alla Scuola di "Psicoterapia Cognitiva e Ricerca", sta

conducendo una rassegna della letteratura tesa a descrivere le tecniche di

intervento di Terapia Comportamentale Razionale Emotiva (REBT) specifiche per

bambini. La ricerca è in fase di pianificazione.

26) Un gruppo di ricerca coordinato da Giovanni Maria Ruggiero, e composto da

Sandra Sassaroli, Gabriele Caselli e Chiara Manfredi della Scuola di Psicoterapia

Cognitiva "Studi Cognitivi" e "Psicoterapia Cognitiva e Ricerca", ha condotto una

rassegna della letteratura delle meta-analisi pubblicate negli ultimi quindici anni per

riassumere lo stato dell'arte sull'efficacia della Terapia Cognitivo-Comportamentale

(TTC) per il trattamento dei disturbi d'ansia sociale, di panico, d'ansia

generalizzata, ossessivo-compulsivo e post-traumatico da stress. Dai risultati

emerge che la TTC è efficace per il trattamento dei disturbi d'ansia sia in contesti

controllati, sia in contesti naturalistici. Tuttavia, i dati indicano che l'efficacia della

TTC diminuisce se vengono applicati criteri di selezione più restrittivi, evidenziando

l'esigenza di modificare gli interventi in relazione alla specificità di ciascun quadro

clinico ansioso.

27) Un gruppo di ricerca coordinato da Giovanni Maria Ruggiero, e composto da

Sandra Sassaroli, Andrea Bassanini, Carolina Radaelli e Gabriele Caselli (Scuola

di Psicoterapia Cognitiva "Studi Cognitivi" e "Psicoterapia Cognitiva e Ricerca") sta

conducendo una ricerca tesa a verificare l'efficacia del trattamento LIBET (Life

themes and plans Implicated in Biases: Elicitation andTreatment). Dai risultati

parziali di questa ricerca emerge che i pazienti del gruppo sperimentale

presentano una maggiore motivazione al cambiamento, una maggiore intensità dei

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SPR-ITALY Area Group Anagrafe delle Ricerche 26

temi di vita e un maggior numero di variabili psicopatologiche rispetto ai pazienti

del gruppo di controllo. Allo stato attuale, il LIBET si configura come un trattamento

efficace per la valutazione del funzionamento dei pazienti, in grado di fornire

indicazioni importanti per la pianificazione di interventi che tengano conto del grado

di motivazione al trattamento dei soggetti.

28) Un gruppo di ricerca coordinato da Giovanni Maria Ruggiero, con la collaborazione

di Diego Sarracino (Scuola di Psicoterapia Cognitiva "Studi Cognitivi" e di

"Psicoterapia Cognitiva e Ricerca"), sta conducendo una ricerca finalizzata a

descrivere dal punto di vista clinico il processo di adattamento di pazienti gravi alla

tecnica della disputa della Terapia Comportamentale Razionale Emotiva (REBT).

La ricerca condotta su tre single-case si propone di individuare tecniche di disputa

cognitiva parziale utilizzabili in modo efficace con pazienti difficili. La ricerca è

ancora in corso.

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SPR-ITALY Area Group Anagrafe delle Ricerche 27

4.3. Pubblicazioni internazionali connesse alle ricerche "su processo e/o

esito delle psicoterapie" attualmente in corso in Italia (2011/2016)

1. Bastianelli, L., Ceridono, D. (2013). Drivers and Self Ego States in Social Cognitive TA: a

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5. Cozzolongo R, Porcelli P, Cariola F, Giannuzzi V, Lanzilotta E, Gentile M, Sonnante G,

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predicting interferon-induced depression in chronic hepatitis C. In Journal of Affective

Disorders,183, pp. 90-97.

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alexithymia in quality of life impairment in patients with chronic hepatitis c during antiviral

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7. De Felice, G., Andreassi, S. (2015). 'How is the shape of change in the psychotherapeutic

complex system?'. In Chaos and Complexity Letters, n. 8 - 2,3.

8. De Felice, G., Andreassi, S. (2015). 'How is the shape of change in the psychotherapeutic

complex system?'. In Orsucci, F.F., Psychotherapy and Complexity Science: an open

Handbook, Nova Science, London.

9. De Felice, G., Orsucci, F., Halfon, S.(2016). 'Monitoring non linear changes in child

psychoanalytic psychotherapy'. In Journal of American Psychoanalytic Association.

10. De Feo, P. et al. (2011), An innovative model for changing the lifestyle of persons with

obesity and/or type 2 diabetes mellitus. In Journal of Endocrinological Investigation, 34.

11. De Palo, F., Capra, N., Simonelli, A., Parolin M. (2014). Addicted babies: an assessment

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12. De Palo, F., Capra, N., Simonelli, A., Porreca, A. (2014), Interactive features in 0-3 years

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13. De Palo, F., Capra, N., Simonelli, A., Salcuni, S., & Di Riso, D. (2014), Parenting quality in

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SPR-ITALY Area Group Anagrafe delle Ricerche 32

5. Altre ricerche

5.2. REALTÀ ACCADEMICHE

1) Convinti dell'importanza di un accurato assessment diagnostico utile alla

pianificazione e strutturazione di trattamenti terapeutici patient-tailored, Vittorio

Lingiardi, insieme a Nancy McWilliams, ha curato la seconda edizione del Manuale

Diagnostico Psicodinamico (PDM-2) che sarà pubblicato negli Stati Uniti dalla

Guilford Press nel gennaio 2017 e in Italia dalla Raffaello Cortina entro l'estate del

2017. Nell'ambito di questo importante progetto editoriale internazionale sono stati

pubblicati nel 2015 molti lavori su riviste internazionali impattate, tra cui World

Psychiatry, Psychoanalytic Psychology, Psychoanalytic Inquiry, ecc.

2) Un gruppo di ricerca coordinato da Vittorio Lingiardi, Maria Paola Nazzaro e

Annalisa Tanzilli, afferenti presso il Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica,

Sapienza Università di Roma, e composto da Tommaso Boldrini, Rachele Damiani,

Guido Giovanardi, Laura Muzi, sta conducendo una ricerca sulla relazione tra stili e

disturbi di personalità, attaccamento e funzione riflessiva. L’ipotesi di partenza è

che le capacità di alto funzionamento della personalità, valutate con la SWAP,

siano associate a stati della mente sicuri rispetto all’attaccamento e buone

capacità di mentalizzazione, e che disturbi di personalità diversi siano caratterizzati

da livelli diversi di riflessività.

3) Vittorio Lingiardi e Nicola Nardelli, con la collaborazione del Dott. Emiliano Tripodi

(Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica, Sapienza Università di Roma), e

che ha coinvolto gli Ordini degli Psicologi di Lazio, Campania, Emilia-Romagna,

Piemonte e Puglia, ha indagato l’atteggiamento degli psicologi nei confronti

dell’omosessualità (N = 3.135). È emerso che il 58% dei partecipanti tenderebbe a

praticare interventi volti a modificare l’orientamento sessuale dei propri

clienti/pazienti (più specificamente, il 56% attuerebbe tali interventi solo se

richiesto dallo stesso cliente/paziente e il 2% in ogni caso). La tendenza a praticare

tali interventi è risultata predetta delle caratteristiche demografiche, socio-culturali

e professionali dei partecipanti, oltre che da alcuni presupposti teorici

sull’omosessualità. I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati nel 2015 su

Professional Psychology: Research & Practice. Inoltre, una volta evidenziata la

necessità di migliorare la preparazione teorica dei professionisti della salute

mentale, sono state pubblicate in Italia le prime Linee guida per la consulenza

psicologica con persone lesbiche, gay, bisessuali (di Vittorio Lingiardi e Nicola

Nardelli. Raffaello Cortina, Milano 2014; cfr. anche “New Italian lesbian, gay and

bisexual psychotherapy guidelines: A review” pubblicato nel 2015 insieme a Jack

Drescher, M.D. of the Department of Psychiatry , New York Medical College, New

York University, New York, su International Review of Psychiatry).

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SPR-ITALY Area Group Anagrafe delle Ricerche 33

4) Vittorio Lingiardi, Anna Maria Speranza (Dipartimento di Psicologia Dinamica e

Clinica della Sapienza Università di Roma) e Guido Giovanardi, con la

collaborazione del Prof. Domenico Di Ceglie (Fondatore e già Direttore del Gender

Identity Development Service, Tavistock Centre di Londra), della Dott.ssa

Vincenza Lertora e della Dott.ssa Alessandra Di Naro (Istituto “Gaslini” di Genova),

coordinano un gruppo di ricerca che indaga la Disforia di Genere in età evolutiva in

Italia. L’obiettivo della ricerca in corso, una prima mappatura dei casi presenti sul

territorio nazionale, è quello di comprendere come viene riconosciuto e affrontato

questo fenomeno e quali sono le principali attitudini dei professionisti del settore

quando si trovano davanti a bambini/e (2-11) e/o adolescenti (12-18) che

presentano problematiche legate al genere. Il gruppo di ricerca ha costruito un

breve questionario (da compilare in circa 10 minuti) consultabile sul sito:

http://dip146.psi.uniroma1.it/archivionotizie/ricerca-sulla-disforia-di-genere-infanzia-

e-adolescenza-italia

5) Vittorio Lingiardi, con Guido Giovanardi, Anna Maria Speranza, Alexandro

Fortunato, Valentina Nassisi (Dip. di Psicologia Dinamica e Clinica, Sapienza

Università di Roma), hanno esplorato le associazioni tra le caratteristiche di

personalità e i pattern di attaccamento in un campione di 44 transessuali adulti.

L’obiettivo principale della ricerca è stato quello di esplorare le rappresentazioni

mentali rispetto all’attaccamento, i tratti di personalità ed eventualmente i disturbi di

personalità in adulti transessuali e transgender. 28 male-to-female (MtF) e 16

female-to-male (FtM), sono stati valutati attraverso l’uso della Shedler-Westen

Assessment Procedure-200 (SWAP-200) per l’assessment della personalità e

dell’Adult Attachment Interview (AAI) per quello dell’attaccamento. Da questa

prima ricerca, gli autori hanno prodotto un articolo attualmente “under review”

presso la rivista Archives of Sexual Behavior. A partire da questo lavoro, Vittorio

Lingiardi e Guido Giovanardi hanno prodotto una breve guida per l’uso della

SWAP-200 con persone transessuali e transgender. Di questo secondo articolo

stanno attualmente scrivendo le prime revisioni, in seguito all’invio presso il Journal

of Personality Assessment.

6) Vittorio Lingiardi, con Guido Giovanardi, Anna Maria Speranza, Alexandro

Fortunato, Carola Maggiora Vergano (Dipartimento di Psicologia Dinamica e

Clinica, Sapienza Università di Roma), in collaborazione con Roberto Vitelli

(Dipartimento di Neuroscienze e Scienze Riproduttive ed Odontostomatologiche,

Università degli Studi di Napoli Federico II), stanno studiando, in un campione di

circa 100 adulti transessuali, la relazione tra il trauma complesso e lo stato mentale

rispetto all’attaccamento, attraverso l’uso dell’Adult Attachment Interview (AAI) e

del Complex-Trauma-Questionnaire (Complex-TQ).

7) Vittorio Lingiardi, Guido Giovanardi e Nicola Carone, insieme a Alessandra Fisher,

Egidia Fanni, Giovanni Castellini, Helen Casale, Elisa Bandini, Mario Maggi

(Centro Interdipartimentale Assistenza Disforia di Genere, Dipartimento di

Fisiopatologia Clinica, Università degli Studi di Firenze), e Benni, Valdo Ricca,

(Unità di Psichiatria del Dipartimento di Neuroscienze, Università di Firenze),

stanno indagando i livelli di transfobia e omofobia nella popolazione generale, tra il

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personale sanitario, e tra le persone LGBT. Il campione comprende circa 315

soggetti.

8) Un gruppo di ricerca coordinato da Francesco Gazzillo (Dipartimento di Psicologia

Dinamica e Clinica, “Sapienza” Università di Roma), di cui fanno parte Emma De

Luca, Filippo Faccini e Valentina Mellone, insieme a Marshall Bush e George

Silberschatz (San Francisco Psychotherapy Research Group e University of

California, San Francisco), hanno costruito e validato una rating scale per la

valutazione dei sensi di colpa interpersonali (l’Interpersonal Guilt Rating Scale-15)

su 154 pazienti.

9) Un gruppo di ricerca composto da Francesco Gazzillo, Valentina Mellone, Emma

De Luca e Filippo Faccini stanno validando le versioni self-report per adulti e

adolescenti dell’IGRS-15.

10) Un gruppo di ricerca coordinato da Giampaolo Nicolais (Dipartimento di Psicologia

Dinamica e Clinica, “Sapienza” Università di Roma) e Francesco Gazzillo, e

composto da Sara Fazeli Fariz Hendi e Fabio Presaghi, sta validando una versione

self-report dell’IGRS-15 per bambini di età scolare.

11) Un gruppo coordinato da Francesco Gazzillo, e composto da Emma De Luca e

Filippo Faccini, sta conducendo una ricerca tesa a indagare la relazione tra sistemi

emotivi di base (valutati con l’Affective Neuroscience Personality Scale (ANPS);

Davis, Pankseep, Normansell, 2003), sensi di colpa interpersonali (valutati con

l’IGRS.-15) e i disturbi di personalità (valutati con i PDP).

12) Un gruppo di ricerca coordinato da Costanza Papagno e Massimo Clerici, afferenti

all’Università degli Studi di Milano – Bicocca, e composto da Giulia Mattavelli,

Pablo Zuglian, Gaia Gaslini e Elisa Dabroi, sta studiando l’influenza della corteccia

prefrontale mediale nel comportamento legato alla scelta del cibo per mezzo di un

test di associazione implicita.

13) Un gruppo di ricerca coordinato da Giorgio Caviglia, e composto da Nadia Del

Villano e Raffaella Perrella, tutti afferenti al Dipartimento di Psicologia della

Seconda Università di Napoli, si propone di confermare l’esistenza di una

correlazione tra abilità di memoria di lavoro e livello di apprendimento raggiunto in

età scolare, e di verificare se questa correlazione è moderata dal tipo di legame di

attaccamento che il bambino sviluppa con le proprie figure genitoriali e con la

propria insegnante. I risultati parziali di questo studio (finora sono stati valutati 130

bambini) hanno messo in evidenza un’associazione significativa e positiva tra le

abilità di memoria di lavoro e le performance ottenute alle prove di apprendimento,

sia di lettura sia di calcolo. Le performance di apprendimento, però, non sembrano

sempre legate alle abilità di memoria di lavoro e i modelli operativi interni

(attaccamento) moderano tale relazione. Allo stesso modo, lo stile di attaccamento

con l’insegnante modera la relazione tra memoria a breve termine e abilità di

lettura e, in modo marginale, la relazione tra memoria di lavoro e abilità di calcolo.

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14) Un gruppo di ricerca coordinato da Giorgio Caviglia (Dipartimento di Psicologia,

Seconda Università di Napoli) e da Fiorenzo Laghi (Dipartimento di Psicologia dei

processi di sviluppo e socializzazione, “Sapienza” Università di Roma), e composto

da Immacolata Zarrella, Raffaella Perrella e Nadia Del Villano, sta conducendo una

ricerca tesa a verificare la presenza di comportamenti “Nice” e “Nasty”, che

sottendono buone capacità di teoria della mente, nella condotta sociale dei

bambini di età scolare, e di indagare la relazione tra tali comportamenti e gli stili di

attaccamento dei bambini alle figure genitoriali. L’ipotesi da cui muove lo studio è

che i bambini con buone abilità di mind reading, e che utilizzano tali competenze a

scopi prosociali (“Nice Tom”), mostrino maggiori livelli di empatia e un migliore

rendimento scolastico. Ci si aspetta anche, però, che i bambini con buone abilità di

mind reading, ma con comportamenti machiavellici (“Nasty Tom”), non differiscano

di molto nel rendimento scolastico dai bambini con comportamenti “Nice ToM”,

nonostante possano manifestare performance di empatia più carenti. Per quanto

riguarda l’esplorazione degli stili di attaccamento ci si aspetta che i bambini con

“Nice ToM” e buon rendimento scolastico siano sicuri nel loro stile di attaccamento;

i bambini con bassi livelli di ToM (sia vittime che aggressori) siano bambini

disorganizzati; i bambini con bassi livelli di ToM ma con buoni livelli di empatia

siano ambivalenti e che i bambini con “Nasty ToM” possano essere più predisposti

a stili evitanti o disorganizzati.

15) Un gruppo di ricerca coordinato da Giulia Manna e Marcello Gallucci, afferenti

all’Università degli Studi di Milano-Bicocca e all’A.O. Ca’ Grande di Milano, e

composto da Pablo Zuglian e Claudia Damaschio, sta studiano le differenze nelle

rappresentazioni di sé implicite ed esplicite di pazienti con anoressia nervosa e il

loro cambiamento nel corso di un trattamento psiconutrizionale. Ci si aspetta

un’associazione tra elevata autostima implicita e bassa autostima esplicita, e una

modifica, nel corso di trattamento a esito positivo, dell’autostima implicita.

16) Un gruppo di ricerca coordinato da Gianluca Lo Coco, e composto Salvo Gullo,

Laura Salerno, Carla Di Fratello, Veronica Oieni, Ornella D'Aiello, Angela

Maiorana, tutti afferenti all’Università di Palermo, sta indagando, con la

collaborazione del CeDiAl (Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare)

ASP 6 Palermo, le caratteristiche psicopatologiche dei vari disturbi di

alimentazione e nutrizione e di pazienti con obesità. Questo progetto, che finora ha

coinvolto 600 soggetti, ha messo già in evidenza un profilo di personalità e un

funzionamento più compromesso in pazienti obesi con binge-eating disorder (BED)

rispetto a pazienti senza BED; ha confermato l’esistenza di sottotipi di personalità

specifici associati ai disturbi di alimentazione e nutrizione (disregolato e

ipercontrollato); e ha individuato profili di personalità specifici associati al BED.

Negli ultimi tre anni, a partire dai risultati preliminari di questo progetto sono stati

già pubblicati tre articoli internazionali.

17) Un gruppo di ricerca coordinato da Leonor Romero Josefine e da Nadia Bolognini

del Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi di Milano-Bicocca, e in

collaborazione con Giovanni Maria Ruggiero e Francesca Fiore della Scuola di

Psicoterapia Cognitiva "Studi Cognitivi" e di "Psicoterapia Cognitiva e Ricerca", sta

conducendo una ricerca per indagare il fenomeno della sinestesia indotta in

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SPR-ITALY Area Group Anagrafe delle Ricerche 36

pazienti con disturbo borderline di personalità e in pazienti con alti livelli di empatia.

La ricerca, in fase di progettazione, si propone di verificare l'ipotesi per cui la

sinestesia rappresenta un indicatore della presenza di disturbi di personalità.

5.2. REALTÀ NON ACCADEMICHE

1) Un gruppo di ricerca diretto da Gustavo Pietropolli Charmet (Istituto Minotauro di

Milano) e composto da psicoterapeuti consulenti presso il Consultorio Gratuito

della Cooperativa Minotauro, ha condotto una ricerca-intervento di tipo qualitativo

sul ritiro sociale in adolescenza. Tramite la raccolta delle rappresentazioni affettive

provenienti dai colloqui clinici con gli adolescenti ritirati (campione di circa 100

ragazzi) e i loro genitori, è stato possibile tratteggiare il ritratto

dell'adolescente ritirato in relazione ai compiti evolutivi e approfondire la sua

relazione con il mondo virtuale. Gli esiti della ricerca, comprendenti considerazioni

sul trattamento, sono stati pubblicati nel volume: R. Spiniello, A.Piotti, D.Comazzi,

"Il corpo in una stanza. Adolescenti ritirati che vivono di computer", Franco Angeli,

2015, Milano.

2) Un gruppo di ricerca coordinato da Matteo Lancini (Fondazione Minotauro di

Milano; Facoltà di Psicologia, Università degli Studi di Milano - Bicocca) composto

da Tommaso Zanella (Cooperativa Minotauro), Mauro Di Lorenzo (Fondazione

Minotauro; Facoltà di Psicologia, Università degli Studi di Milano - Bicocca), Chiara

Suttora (Facoltà di Psicologia, Università degli Studi di Milano - Bicocca), Lordana

Cirillo, Laura Turuani, Tania Scodeggio, Elena Buday, Susanna Conserva, Giulia

De Monte e Nicoletta Simionato, tutte della Fondazione e della Cooperativa

Minotauro, ha condotto una ricerca su un campione di 1483 adolescenti italiani con

l’obiettivo di approfondire il rapporto tra adolescenti e internet. In particolare si è

indagato il livello di prevalenza di dipendenza da internet nel campione,

studiandone i collegamenti con profili psicopatologici rilevati con lo Youth Self

Report e il Test Multidimensionale dell’Autostima. I risultati sono stati pubblicati

integralmente nel 2013 sulla rivista scientifica Psichiatria e Psicoterapia e in

versione ridotta nel 2014 sulla rivista Adolescenza e Psicoanalisi e nel 2015 nel

testo Adolescenti Navigati, nonché presentati in occasione di diversi convegni.

3) Un gruppo di ricerca coordinato da Matteo Lancini (Fondazione Minotauro; Facoltà

di Psicologia, Università degli Studi di Milano - Bicocca) composto da Elena Buday

(Fondazione Minotauro), Tommaso Zanella (Cooperativa Minotauro), Giulia De

Monte (Cooperativa Minotauro), Lordana Cirillo (Fondazione Minotauro), Susanna

Conserva (Cooperativa Minotauro), Tania Scodeggio (Fondazione Minotauro),

Nicoletta Simionato (Fondazione Minotauro) e Laura Turuani (Fondazione

Minotauro), ha condotto una ricerca quali-quantitativa su un campione di 483

adolescenti - avvalendosi per la fase di raccolta dei dati della collaborazione di

alcuni gruppi afferenti all’Associazione dei Gruppi di Psicoterapia Psicoanalitica

dell’Adolescenza (AGIPPsA) – tesa a indagare la rappresentazione del futuro nella

mente degli adolescenti. In particolare si sono approfonditi aspetti connessi con i

vissuti affettivi, i timori, le aspettative, le rappresentazioni del ruolo degli adulti di

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SPR-ITALY Area Group Anagrafe delle Ricerche 37

riferimento (genitori e insegnanti) e dell’ambiente sociale e virtuale. I risultati sono

stati presentati in occasione del XI convegno nazionale AGIPPsA di Parma nel

2014 e ripresi su alcune testate giornalistiche nazionali.

4) Un gruppo di ricerca coordinato da Matteo Lancini (Fondazione Minotauro; Facoltà

di Psicologia, Università degli Studi di Milano - Bicocca) e composto da Federica

D'Avanzo, Federico Trevisan e Manuela Zucchinali sta conducendo una ricerca

sugli sportelli di ascolto psicologico delle scuole secondarie di secondo grado.

Oltre a una mappatura della presenza del servizio nelle scuole del territorio

milanese, la ricerca ha come obiettivo quello di analizzare, dal punto di vista

qualitativo, un campione di interviste di psicologi per definire le caratteristiche

fondanti, gli obiettivi, i contenuti e le metodologie del servizio di ascolto psicologico

nelle scuole.

5) Un gruppo di ricerca coordinato da Franco Del Corno (Presidente SPR Italy Area

Group), Emanuela Brusadelli (Dipartimento di Psicologia Università di Milano

Bicocca; ASST Rhodense) e Alessandra Tomasich (ASST Rhodense), con le

collaboratrici Alessia Romanazzi, Samantha Bruno e Valentina Moro (ASST

Rhodense), sta conducendo uno studio per indagare le caratteristiche psicologiche

di soggetti obesi e di pazienti affetti da binge eating, utilizzando sia strumenti self-

report sia il Test di Rorschach. A oggi sono stati raccolti circa 200 casi.

6) Il Centro di Terapia Metacognitiva Interpersonale di Roma sta conducendo una

ricerca sulle relazioni tra disturbi di personalità, sintomi, perfezionismo, problemi

interpersonali, regolazione delle emozioni e teoria della mente. In accordo con le

ipotesi di partenza, i risultati parziali delle analisi condotte su un campione di 350

soggetti hanno messo in evidenza la presenza di problemi di regolazione delle

emozioni in diversi disturbi della personalità, e la correlazione tra difficoltà di

regolazione delle emozioni e problemi interpersonali, inibizione emotiva e disturbi

del cluster c e disinibizione e disturbo borderline. Al momento è stato pubblicato

nel 2014 su Psychotherapy and Psychosomatics un primo lavoro che ha mostrato

come l’inibizione emotiva sia legata al disturbo evitante e in parte al disturbo

dipendente.

7) Un gruppo di ricerca coordinato da Giovanni Maria Ruggiero (docente della Scuola

di Psicoterapia Cognitiva "Studi Cognitivi" e direttore della Scuola di "Psicoterapia

Cognitiva e Ricerca"), e composto da Sandra Sassaroli, Guido Veronese e Lauri

Nevonen, ha condotto una ricerca per indagare la relazione tra fattori culturali e

disturbi alimentari. I risultati di questa ricerca condotta su due campioni non clinici

di sesso femminile, uno di 61 soggetti italiani e l'altro di 31 soggetti di origine

svedese, hanno confermato solo parzialmente l'ipotesi secondo cui i fattori culturali

giocano un ruolo significativo nell'eziopatogenesi dei disturbi alimentari. La ricerca

iniziata del 2007 e conclusasi nel 2013 ha prodotto una pubblicazione

internazionale.

8) Un gruppo di ricerca coordinato da Francesca Fiore in collaborazione con Mara

Soliani, entrambe afferenti alla Scuola di Psicoterapia Cognitiva "Studi Cognitivi" e

di "Psicoterapia Cognitiva e Ricerca", ha condotto uno studio teso a indagare

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SPR-ITALY Area Group Anagrafe delle Ricerche 38

l'esistenza di una relazione causale tra gli stili temperamentali, secondo il modello

di Cloninger, e il Binge Eating Disorder (BED). Dai risultati di questa ricerca,

condotta su un campione di 129 soggetti non clinici, è emerso che il tratto della

Auto-direzionalità rappresenta un fattore di rischio importante per l'insorgenza del

BED.

9) Un gruppo di ricerca coordinato da Giovanni Maria Ruggiero, composto da Sandra

Sassaroli e Guido Veronese (Scuola di Psicoterapia Cognitiva "Studi Cognitivi" e

alla Scuola di "Psicoterapia Cognitiva e Ricerca") e in collaborazione con Marco

Castiglioni del Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione "R. Massa"

(Università Milano-Bicocca), sta conducendo una ricerca per verificare l'ipotesi

secondo cui esiste una forma di narcisismo in cui la grandiosità rappresenta una

strategia di coping tesa all'evitamento dei vissuti di umiliazione. La ricerca,

condotta su un campione di 397 soggetti non clinici, è ancora in corso.

10) Un gruppo di ricerca coordinato da Giovanni Maria Ruggiero, e composto da

Sandra Sassaroli, Gabriele Caselli, Ettore Favaretto, Marcello Gallucci, Diego

Sarracino e Ronald Rape, tutti afferenti alla Scuola di Psicoterapia Cognitiva "Studi

Cognitivi" e di "Psicoterapia Cognitiva e Ricerca", ha condotto una ricerca per

esplorare se e in che modo variabili come la responsabilità patologica,

l'intolleranza all'incertezza, le credenze metacognitive e il perfezionismo

influenzano, singolarmente e/o in combinazione, lo sviluppo dei sintomi ossessivo-

compulsivi. Dai risultati di questa ricerca, condotta su 37 soggetti clinici e 31

soggetti di controllo, è emerso che le credenze sul controllo nel processo cognitivo

giocano un ruolo significativo nello sviluppo dei sintomi ossessivo-compulsivi.

11) Un gruppo di ricerca coordinato da Giovanni Maria Ruggiero, composto da Sara

Marsero, Elena Moioli, Maria Chiara Benzi, Sara Zizak e Marco Telesca ( Scuola di

Psicoterapia Cognitiva "Studi Cognitivi" e Scuola di "Psicoterapia Cognitiva e

Ricerca"), sta conducendo una ricerca con l'obiettivo di indagare l'interazione tra

alcune variabili che, secondo il modello della Terapia Comportamentale Razionale

Emotiva (REBT) di Albert Ellis e il modello della Terapia Cognitiva

Comportamentale (CBT) di Aaron Beck, sono alla base della sofferenza emotiva di

tipo ansioso e ossessivo. Lo scopo di questo studio è verificare l'esistenza di un

modello gerarchico secondo cui alcune tendenze più generali, come l'orientamento

negativo ai problemi, sono predittive di alcune variabili di esito sintomo-specifiche,

come l'intolleranza all'incertezza e il timore dell'errore, nell'ipotesi che questa

interazione sia mediata dalle credenze disfunzionali.

12) Un gruppo di ricerca coordinato da Giovanni Maria Ruggiero, e composto da

Francesca Fiore e Francesco Basilico, tutti afferenti alla Scuola di Psicoterapia

Cognitiva "Studi Cognitivi" e alla Scuola di "Psicoterapia Cognitiva e Ricerca", sta

conducendo una ricerca per esplorare la natura e il livello di razionalità delle

credenze predominanti in soggetti affetti da disturbi dell'umore. Questa ricerca si

pone l'obiettivo di replicare i risultati dello studio di Macavei et al. (2015) dal quale

sono emerse differenze significative nei livelli di self-downing e di awfulizing, e nel

loro grado di razionalità complessivo, tra pazienti disforici e non.

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13) Francesca Fiore, in collaborazione con Giovanni Maria Ruggiero, Sandra

Sassaroli, Giovanna Pace, Antonio Di Tucci, Francesca Soresi e Alessandra Tiseo

(Scuola di Psicoterapia Cognitiva "Studi Cognitivi" e di "Psicoterapia Cognitiva e

Ricerca) sta costruendo un test per valutare il senso di vuoto. Questo studio di

validazione, condotto su un campione di 200 pazienti di cui 100 con disturbo di

personalità e 100 di controllo, ha portato alla costruzione dell'Emptiness Sense

Scale (ESS), un test valido e attendibile per la valutazione del senso di vuoto.

14) Un gruppo di ricerca coordinato da Francesca Fiore, con Walter Sapuppo (Scuola

di Psicoterapia Cognitiva "Studi Cognitivi" e di "Psicoterapia Cognitiva e Ricerca")

e in collaborazione con il Centro Clinico De Sanctis di Roma, sta conducendo una

ricerca per valutare il valore diagnostico e predittivo delle esperienze dissociative

in 200 pazienti con disturbi del comportamento alimentare. Più nello specifico

questa ricerca ha l'obiettivo di esplorare in che misura l'esperienza dissociativa

caratterizzi il quadro clinico dei disturbi alimentari e rappresenti un indice di

predittività della gravità del disturbo. Dai risultati è emerso che la gravità delle

esperienze dissociative correla con l'impulso alla magrezza e che questa

correlazione è mediata da tratti come il perfezionismo e l'impulsività.

15) Un gruppo di ricerca coordinato da Francesca Fiore, composto da Porta e da

Martin (Scuola di Psicoterapia Cognitiva "Studi Cognitivi" e di "Psicoterapia

Cognitiva e Ricerca"), sta conducendo una ricerca per indagare se e in che modo

la qualità della relazione genitoriale percepita e la tendenza al controllo e al

criticismo da parte dei genitori giocano un ruolo nell'insorgenza della depressione

post-partum. Dai risultati parziali di questa ricerca, condotta su un campione di 31

soggetti, emerge che la presenza di un alto controllo ansioso, alti livelli di criticismo

subito e la percezione di una qualità poco soddisfacente della relazione di

attaccamento giocano un ruolo nell'insorgenza della depressione post-partum.

16) Un gruppo di ricerca coordinato da Leonor Romero Josefine, e composto da

Emanuele Preti, Paolo Riva, Giovanni Maria Ruggiero e Sandra Sassaroli (Scuola

di Psicoterapia Cognitiva "Studi Cognitivi" e di "Psicoterapia Cognitiva e

Ricerca"), in collaborazione con l'Università degli Studi di Milano-Bicocca, sta

conducendo una ricerca per indagare se e in che modo la corteccia prefrontale

ventrolaterale destra regola l'ipersensibilità all'esclusione sociale tipica dei pazienti

con disturbo borderline di personalità. Questa ricerca, che prevede il confronto tra

un gruppo sperimentale sottoposto a stimolazione transcranica reale e un gruppo

di controllo sottoposto a stimolazione placebo, si propone di verificare l'ipotesi per

cui la stimolazione transcanica reale è in grado di ridurre il senso di esclusione

sociale tipico dei pazienti con disturbo borderline di personalità.

17) Un gruppo di ricerca coordinato da Francesca Fiore e composto da Sandra

Sassaroli e Giovanni Maria Ruggiero, tutti della Scuola di Psicoterapia Cognitiva

"Studi Cognitivi" e di "Psicoterapia Cognitiva e Ricerca", ha condotto una ricerca

per indagare la relazione tra processi cognitivi (ruminazione e rimuginio), ansia

patologica e love addiction. Altro obiettivo di questa ricerca era indagare lo stile di

attaccamento prevalente in pazienti con love addiction e se e in che modo la

relazione tra stile di attaccamento e love addiction è mediata da specifici processi

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cognitivi. Dai risultati di questa ricerca, condotta su un campione di 104 pazienti

non clinici, sembra emergere l'esistenza di una relazione significativa tra

ruminazione, love addiction e depressione, e la possibilità che un stile di

attaccamento dismissing possa influenzare la tendenza alla ruminazione cognitiva

e lo sviluppo di love addiction.

18) Un gruppo di ricerca coordinato da Giovanni Maria Ruggiero, e composto da

Gianluca Battaglia, Raffaele Petronella e Silvia Ruta, tutti afferenti alla Scuola di

Psicoterapia Cognitiva "Studi Cognitivi" e di "Psicoterapia Cognitiva e Ricerca", sta

conducendo una ricerca con l'obiettivo di indagare le credenze alla base

dell'odontofobia e il ruolo del rimugino cognitivo nel mantenimento della fobia.

L'ipotesi di partenza è che i pazienti affetti da odontofobia si differenzino dal

gruppo di controllo per un maggior bisogno di controllo, una minore efficacia

percepita, la presenza di idee catastrofiche, alti livelli di ansia percepita e maggiore

tendenza al rimuginio cognitivo. La ricerca è ancora in corso.

19) Un gruppo di ricerca coordinato da Francesca Fiore, e composto da Francesca

Fadda e Mara Gulmini della Scuola di Psicoterapia Cognitiva "Studi Cognitivi" e di

"Psicoterapia Cognitiva e Ricerca", ha condotto una ricerca tesa ad indagare il

rapporto tra ruminazione, rimuginio e ruminazione rabbiosa in psicopatologia e la

relazione tra questi processi e gli stati emotivi negativi. Nello specifico, questo

studio si è posto l'obiettivo di verificare l'indipendenza dei processi di ruminazione,

rimuginio (worry), ruminazione rabbiosa (anger) dagli stati emotivi di rabbia,

tristezza e ansia, e la possibilità che i tre processi cognitivi sopracitati influenzano

la percezione del benessere soggettivo quando si sperimentano emozioni come la

rabbia, la tristezza e l'ansia. Dai risultati di questo studio, condotto su un campione

di 116 pazienti, emerge che i tre processi cognitivi correlano positivamente e

significativamente con le emozioni di rabbia e tristezza, e mediano la percezione di

benessere percepito in relazione alla rabbia.

20) Un gruppo di ricerca coordinato da Francesca Fiore e composto da Giovanni Maria

Ruggiero, Sandra Sassaroli e Clarice Mezzaluna, afferenti alla Scuola di

Psicoterapia Cognitiva "Studi Cognitivi" e di "Psicoterapia Cognitiva e Ricerca",

ha condotto una ricerca per verificare se lo stress indotto rafforza la tendenza alla

magrezza e ai comportamenti bulimici in pazienti senza disturbo del

comportamento alimentare. Dai risultati di questa ricerca, condotta su un campione

di 80 soggetti non clinici, emerge un aumento statisticamente significativo nei

punteggi medi dell'Eating Disorders Inventory prima e dopo il task stressogeno. In

sintesi, i dati di questo studio sembrano confermare l'ipotesi per cui lo stress

influenza la tendenza alla magrezza e ai comportamenti bulimici.

21) Un gruppo di ricerca coordinato da Giovanni Maria Ruggiero, composto da Sandra

Sassaroli, Giuseppina Ferrer e da Bernardo Carducci (Scuola di Psicoterapia

Cognitiva "Studi Cognitivi" e di "Psicoterapia Cognitiva e Ricerca"), sta

conducendo una ricerca tesa a indagare la relazione tra timidezza, tendenza al

controllo e fobia sociale. Nello specifico, questa ricerca è tesa a verificare se la

tendenza al controllo modera il timore di essere giudicati dagli altri nel processo

psicopatologico cognitivo tipico dei pazienti affetti da fobia sociale. Altro obiettivo

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della ricerca è la costruzione di un test sulla timidezza secondo il modello di

Carducci. La ricerca è ancora in corso.

22) Un gruppo di ricerca coordinato da Giovanni Maria Ruggiero, e composto da

Sandra Sassaroli e Francesca Fiore della Scuola di Psicoterapia Cognitiva "Studi

Cognitivi" e di "Psicoterapia Cognitiva e Ricerca", sta validando la versione italiana

dell'Attitude and Believe Scale (ABS-2). La ricerca è ancora in corso.

5.2. Pubblicazioni internazionali connesse alla sezione "altre ricerche" attualmente in corso in Italia (2011/2016)

1. Del Villano, N., Perrella, R., Bisogno, S., Caviglia, G. (2014), Working Memory

abilities, attachment relationships and learning process in children of primary

school age: an empirical research. In Research in Psychotherapy:

Psychopathology, Process and Outcome, Vol. 17, No. 1, 21-40.

2. Gullo, S., Lo Coco, G., Salerno, L., La Pietra, F., & Bruno, V. (2013), A study of

personality subtypes in treatment seeking obese patients. In Research in

Psychotherapy: Psychopathology, Process and Outcome, 16 (2): 85-92. Doi:

10.7411/RP.2013.010.

3. Huprich, S. K., McWilliams, N., Lingiardi, V., Bornstein, R. F., Gazzillo, F., &

Gordon, R. M. (2015). The Psychodynamic Diagnostic Manual (PDM) and the

PDM-2: Opportunities to significantly affect the profession. In Psychoanalytic

Inquiry, 35(9), pp. 60-73.

4. Lingiardi, V., McWilliams, N. (2015). The psychodynamic diagnostic manual - 2nd

edition (PDM-2). In World Psychiatry, 14 (2), pp. 237-239.

5. Lingiardi, V., McWilliams, N., Bornstein, R.F., Gazzillo, F., Gordon, R.M. (2015).

The psychodynamic diagnostic manual version 2 (PDM-2): Assessing patients for

improved clinical practice and research. In Psychoanalytic Psychology, 32 (1), pp.

94-115.

6. Lingiardi, V., Nardelli, N., & Drescher, J. (2015). New Italian lesbian, gay and

bisexual psychotherapy guidelines: a review. In International Review of Psychiatry,

27(5), 405–415. doi:10.3109/09540261.2015.1064875.

7. Lingiardi, V., Nardelli, N., & Tripodi, E. (2015). Reparative attitudes of Italian

psychologists toward lesbian and gay clients: Theoretical, clinical, and social

implications. In Professional Psychology: Research and Practice, 46(2), 132–139.

doi:10.1037/pro0000016.

8. Lo Coco, G., Gullo, S., Salerno, L., Iacoponelli, R. (2011), The association among

interpersonal problems, binge behaviors, and self-esteem, in the assessment of

obese individuals. In Comprehensive Psychiatry, 52: 164–170

9. Lo Coco, G., Salerno, L., Bruno, V., Caltabiano, M.L., & Ricciardelli, L.A. (2014),

Binge eating partially mediates the relationship between body image dissatisfaction

and psychological distress in obese treatment seeking individuals. In Eating

Behaviors, 15, 45-48. doi: 10.1016/j.eatbeh.2013.10.006.

10. McWilliams, N., Lingiardi, V. (2015), Reply to a commentary on "the

psychodynamic diagnostic manual version 2 (PDM-2): Assessing patients for

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SPR-ITALY Area Group Anagrafe delle Ricerche 42

improved clinical practice and research". In Psychoanalytic Psychology, 32(1), pp.

121-122.

11. Salerno, L., Lo Coco, G., Gullo, S., Iacoponelli, R., Caltabiano, M.L., & Ricciardelli,

L.A. (2014), Self-esteem mediates the associations among negative affect, body

disturbances, and interpersonal problems in treatment-seeking obese individuals.

In Clinical Psychologist, Article first published online: 24 JAN 2014. doi:

10.1111/cp.12036.

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6. IN SINTESI

I gruppi di ricerca al momento attivi in Italia sono 30 e questi gruppi stanno

conducendo 7 progetti su genitorialità e infanzia, 9 su soggetti adolescenti e 58 su

soggetti adulti; 41 ricerche indagano le caratteristiche di psicoterapie individuali, 6 di

trattamenti di comunità, 4 di psicoterapie di gruppo, 1 di psicoterapia di coppia e 3

ricerche sulla formazione, le competenze e le prospettive professionali dello

psicologo. In totale, negli ultimi 5 anni, questi progetti hanno dato vita a circa 77

pubblicazioni internazionali.

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SPR-ITALY Area Group Anagrafe delle Ricerche 44

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