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[-r,***o,-," DOYEl,,,,,,: L'Etruria QUANDO::,, 2000 a.C. Arrivo di tribù indoeuropee in ltalia CHE GOSA popoli italici si formarono datle tribù indo- Ìuropee giunte in ltalia, assumendo col tempo raratleri propri. Ai primi gruppi, fra cui i Latini e i bnrÌti. si aggiunsero oltre ai Sardi e ai Siculi an- *re i Vìllanoviani, un popolo di probabile origine 1200 a.C. Arrivo in ltalia di Sardi, Siculi e Viltanoviani orientale che assimi[ò elementi culturali fenici e greci e diede origine alla civiltà etrusca. Gli Etruschi fondarono nell'ltalia centrale una società urbana di carattere aristocratico. 14 Gli Etruschi, il più grande popolo italico Vlll secolo a.C. 5viluppo de[[a civiltà etrusca Colonie greche e fenicie in ltalia La società etrusca si distinse per [a libertà e il prestigio goduti datle donne. La loro retigione, politeista, riconosceva un ruolo fondamentale ai sacerdoti-indovini, chiamati "aruspici'l Una testimonianza degli antenati degli Etruschi I Viltanoviani cremavano i Loro morti. Questa è appunto un'urna cineraria trovata in una tomba a Tarquinia (in Lazio). L fnalia antica e i suoi abitanti ll sogno di Alessandro era stato quetlo di sottomettere con [e armi tutto l'Oriente e poi di fondere Greci e orientati dando vita a una civiltà nuova, quella che gli storici hanno ch iamato "e[[enistica'i A[ta sua morte, i[ grande lmpero che egti aveva costruito si frantumò, ma intanto a occi- dente, in ltalia - una terra che non aveva mai suscitato il suo interesse - stavano crescendo forze nuove. Un giorno esse avrebbero raccolto parte dela sua eredità e ricostruito un lmpero simite a quetto che egli aveva sognato. Lltalia t'abbiamo già incontrata alcuni secoti prima di Atessandro Magno, da quando vi erano approdati in cerca di materie prime i naviganti micenei. Ne[2000 a.C. ['ltalia era stata interessata da un grande mutamento demografico: l'arrivo di una serie ditribù indoeuropee, affini agli Achei-Micenei che, in que[[o stesso periodo, occupavano [a Grecia. Queste tribù, ciascuna costituita da un numero piuttosto esiguo di famiglie, si erano diffuse dal Centro-Nord a[ Sud e a[[e isole, spesso integrandosi con le popolazioni preesistenti. Co[tempo esse assunsero caratteri specifici ben definiti e divennero "popoli" veri e pro- pri, ipopoli italici: i Latini nelLazio, i SannitisugtiAppennini, i Lucani in Basilicata, i Bruzi in Calabria ecc. Net1200 a.C. ad essi si erano aggiunti i Sardi e i Siculi arrivati durante [a migrazione dei Popoli detmare. y' Oriau ailo studio Ricorda ahe coea hai studialo dei popoli indoeuropei frno ad ora. %

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L'Etruria

QUANDO::,,

2000 a.C.

Arrivo di tribù indoeuropee in ltalia

CHEGOSA

popoli italici si formarono datle tribù indo-Ìuropee giunte in ltalia, assumendo col temporaratleri propri. Ai primi gruppi, fra cui i Latini e i

bnrÌti. si aggiunsero oltre ai Sardi e ai Siculi an-

*re i Vìllanoviani, un popolo di probabile origine

1200 a.C.

Arrivo in ltalia di Sardi, Siculie Viltanoviani

orientale che assimi[ò elementi culturali fenici e

greci e diede origine alla civiltà etrusca.

Gli Etruschi fondarono nell'ltalia centrale una

società urbana di carattere aristocratico.

14 Gli Etruschi, il più grandepopolo italico

Vlll secolo a.C.

5viluppo de[[a civiltà etruscaColonie greche e fenicie in ltalia

La società etrusca si distinse per [a libertà e ilprestigio goduti datle donne. La loro retigione,

politeista, riconosceva un ruolo fondamentale

ai sacerdoti-indovini, chiamati "aruspici'l

Una testimonianzadegli antenatidegli EtruschiI Viltanoviani cremavanoi Loro morti. Questa èappunto un'urna cinerariatrovata in una tombaa Tarquinia (in Lazio).

L fnalia antica e i suoi abitantill sogno di Alessandro era stato quetlo di sottomettere con [e armi tutto l'Oriente e poi

di fondere Greci e orientati dando vita a una civiltà nuova, quella che gli storici hanno

ch iamato "e[[enistica'i

A[ta sua morte, i[ grande lmpero che egti aveva costruito si frantumò, ma intanto a occi-dente, in ltalia - una terra che non aveva mai suscitato il suo interesse - stavano crescendoforze nuove. Un giorno esse avrebbero raccolto parte dela sua eredità e ricostruito un

lmpero simite a quetto che egli aveva sognato.Lltalia t'abbiamo già incontrata alcuni secoti prima di Atessandro Magno, da quando vi

erano approdati in cerca di materie prime i naviganti micenei.Ne[2000 a.C. ['ltalia era stata interessata da un grande mutamento demografico: l'arrivo

di una serie ditribù indoeuropee, affini agli Achei-Micenei che, in que[[o stesso periodo,

occupavano [a Grecia. Queste tribù, ciascuna costituita da un numero piuttosto esiguo

di famiglie, si erano diffuse dal Centro-Nord a[ Sud e a[[e isole, spesso integrandosi con

le popolazioni preesistenti.Co[tempo esse assunsero caratteri specifici ben definiti e divennero "popoli" veri e pro-pri, ipopoli italici: i Latini nelLazio, i SannitisugtiAppennini, i Lucani in Basilicata, i Bruzi

in Calabria ecc. Net1200 a.C. ad essi si erano aggiunti i Sardi e i Siculi arrivati durante [a

migrazione dei Popoli detmare.

y' Oriau ailo studioRicorda ahe coea hai studialodei popoli indoeuropei frno ad ora.

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L Net quadro dei popoli italici si distingueun truppo di origine asiatica: iVillanoviani

lntorno al 1200 a.C. entrò in ltatia un'altra popolazione di lingua non

indoeuropea che motto probabilmente proveniva dalVicino Orientee che vi giunse dopo aver fatto tappa in alcune isole dett'Egeo. Questapopotazione diede luogo alta cultura villanoviana.

I Vitlanoviani occuparono ['Emilia e furono così chiamati da[ nome deI

piccolo centro, Villanova (vicino a Bologna), in cui per [a prima vottafurono trovate [e loro testimonianze.

Gli etementi caratteristici di questa cultura erano [e terramare, cottinette

naturati o artificiati - così chiamate o88i da un termine emiliano che

vuol dire "terre grasse" - sulte quah venivano edificati i viltaggi.

I Vitlanoviani traevano quel poco di ricchezza in più che serviva agli

scambi dall'allevamento del bestiame, cottivavano i campi, tessevano,

lavoravano [a ceramica e, qualche volta, riuscivano a Procurarsi oggettidi bronzo.

il lVillanoviani "diventano" Etruschi e si

arricchiscono commerc:ando con Greci e FeniciNett'Vlll secolo a.C. i Villanoviani avevano ormai occupato anche laToscana, l'Umbria e iI Lazio fin quasi a[[a foce delTevere e stavano scen-

dendo ancora più a sud lungo [e coste delta Campania. Nelfrattempo i

Greci occupavano lschia (che chiamarono Pitecusa)e fondavano Cuma

e Partenope, da cui poi nacque Napoti, mentre i Fenici di Cartagine si

attestavano netla Sicilia occidentate e in Sardegna.

L'incontro fra questi tre popoti (Villanoviani, Greci, Fenici) fu deter-

minante per [a storia de[['ltalia: i Fenici diedero ai Greci I'alfabeto, i

Greci [o trasmisero ai Villanoviani e da loro acquistarono i[ ferro che

essi estraevano nel['isola d'Etba, pagandolo con un mezzo di scambio

sconosciuto in ltalia: [a moneta. L'alfabeto trasformò i Villanoviani in

un popolo dotato di scrittura, che ci ha trasmesso iI nome con cui

chiamavano se stessi: Rasenna; i Greci, invece, [i chiamarono "Tirreni"

(da cui it Mar Tirreno) e i Romani "Tusci" (a causa de[[a Tuscia o Toscana),

da cui derivo i[ nome attuale: Etruschi.

Grazie al ferro gli Etruschi divennero gli interlocutori privilegiati dei

coloni greci, che lo usavano per costruire armi e che erano disposti a

pagarlo profumatamente. La moneta mise in moto un intenso circuito

commerciale che subito si arricchì di attri prodotti: ceramica artistica

greca, oreficeria etrusca, stoffe di porpora fenicie, ambra germanica,

staSno proveniente dalt'lnghilterra, olio, vino, grano.

Gti Etruschi, il più Fltde poFlo it lo

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lettura attiva

r Costruisci una tabella in cui trascrivere

le zone di popolamento e quelle di

influenza di ttruschi, Fenici, Greci così

come sono indicate nella carta.

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Zone di influenza etn:sca

Zone di influenza ienida

Zone di influenza gra;a

Città etrusche

Città della dodecàpolietrusca

Scopd é appmfondiscii luoghi e gli atvenimentidell'ltalia prima di Romasulla cartografia3D Googlè Earthrs

ll cosiddetto "mistero della lingua etrusca"Molte persone sono convinte che La lingua etrus:arappresenti ancora un mistero. ln realtà essa è st'-:adecifrata (cioè tetta), grazie al fatto che usa

un alfabeto derivato da quello Sreco e che si cc^::cil significato di più di cento parole. Non possiar:andare oltre perché, quando nel I secoLo a.C. i R:-.:rcome studierai, voltero punire i concittadini di c' . retrusca, distrussero tutti i loro documenti scrit:Ne sono sopravvissuti soto alcuni tra cui quest€lamìne bilingui che, in lingua etrusca e cartagin€secontengono [a dedica di un tempio di Cervete'alla dea fenicia Astarte.

UMBRI

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U 3 nor*,"pubblicana

Vetuionia, una tipica città etruscaNe :,segno, la città di Vetutonia, difesa da mura,::^ suoi templi e le sue case a due pianì. Tutte:€ ::struzioni sono di legno e hanno tetti spioventit::erti da tegole di terracotta.

ftf,ff, Lalidia,terradioriginedegli Etruschi

La provenienza orientale degli Etruschi fu ipo-tizzata già nell'antichità da Erodoto che riferiscequesta versione che mescota elementi mitici a

fatti reali.

Una terribile carestia si era abbattuta su tuttala Lidia: per un po' i Lidi avevano resistito,ma poi, visto che la carestia non aveva fine,cercarono di ingannare la fame inventando una

serie di espedienti: un giorno lo trascorrevanointeramente a giocare per non sentire 1a fame,il successivo lasciavano perdere i divertimen-ti e si cibavano. Tirarono avanti con questo

sistema per ben diciotto anni. Ma poiché lacarestia non terminava e anzi la situazione sitàceva sempre più grave, il re dei Lidi divisein due parti il suo popolo e sorteggiò qualedovesse restare e quale dovesse emigrare; allaparte cui sarebbe toccato restare assegnò se

stesso come re e a quella che sarebbe partitasuo figlio, di nome Tirreno. I Lidi designatidalla sorte a emigrare scesero fino a Smirne,costruirono una flotta e su di essa caricaronoi loro beni: salparono poi alla ricerca di unaterra che procurasse lorc i mezzi per vivere;oltrepassarono numerosi paesi finché giunserotra gli Umbri: qui fondarono delle città e quiabitano a tutt'oggi. E cambiarono anche il loronome assumendo quello del figlio del re, cheli aveva guidati chiamandosi Tirreni.

Erodoto, Le storie,I94

Ànalisi guidata

l. ll testo di Erodoto sembra confermato dalle nume-

rose caratteristiche orientali dei costumi etruschi.

Trovali leggendo il capitolo e La lezione della Geo-

gnfia a pag. 192, e annotali in una tabella.

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y' Ouia^ ailo studiot ll rapportolra cliente e ?altono può eeaere

sinlelizsalo cos\: lavoro e allri servizi aenzacom?eneo in cambio di protezione.

t88

El Gli Etruschi fondano una società urbanadi carattere aristo€ratico

Grazie a[[e nuove, improvvise ricchezze gli Etruschi fondarono una società urbana. La

vita politica ed economica era costituita, infatti, da un gran numero di città. Di regota gli

Etruschi sceglievano [a sommità di una collina in modo da dominare ilterritorio circostantee privilegiavano la vicinanza di un corso d'acqua dolce per garantirsi I'approvvigionamentoidrico. Alcune città erano in vista det mare, dove avevano un porto e una flotta.Nelt'ltalia centrale [e città di Tarquinia, Veio, Cerveteri, Arezzo, Chiusi, Volterra, Perugia si

costituirono in una lega chiamata Dodecàpoli (termine greco che indica ['unione di "do-

dici città"). Altre, come Fètsina (t'odierna Bologna), Mantova, Spina, Marzabotto, Orvieto,Populonia, Rosetle, Vetulonia, Fiesole, Vulci restarono autonome.La [ega, tuttavia, aveva un carattere esclusivamente retigioso che si manifestava con grandi

feste annuali celebrate da tutti i membri, ma non ebbe mai vatore potitico o mititare; [e

città etrusche, come Ie poleis greche, restarono sempre indipendenti, addirittura rivali, e

solo rarissimamente accorsero I'una in aiuto detl'attra.

ln origine [a società era governata da un re che si chiamava lucumone, ma poi iI poterefu assunto da un gruppo ristretto di aristocratici e si passò quindi, come in Grecia, dal

potere monarchico a[ potere oligarchico. lntorno a questo Sruppo di "principi" gravitava

[a massa dei lavoratori (contadini, operai, artigiani)che era collocata in una originale situa-zione intermedia tra [ibertà e servitù, più tardi chiamata "clientela'l Essa consisteva in un

rapporto di dipendenza de[ lavoratore, (i["cliente") che doveva essere sempre disponibilealle richieste del principe, e di protezione da parte di quest'ultimo, (i[ "patrono") che

doveva provvedere allbccorrenza ai bisogni del lavoratore.Le famiglie aristocratiche etrusche amavano i[ lusso a tal punto da diventare motivo di

scandalo ne[['ambito de[[e austere società italiche. Usavano vesti preziose e coloratissime,

si concedevano banchetti opulenti in cui scorrevano fiumi di vino, abitavano in case che

per l'epoca possiamo definire fastose.

Un utteriore motivo di scandato era che ai banchetti partecipavano anche [e donne.

--

El Donne libere e prestigiose:un altro tratto orientale della società etrusca

Le donne etrusche rappresentavano un'assoluta eccezione at['interno dei popoli italiciper una serie di motivi fondamentali.. Sposandosi conservavano [a [oro dote e potevano disporne quando e come credevano

senza i[ permesso del marito. Volendo, potevano investirla acquistando terra o intra-prendendo iniziative commerciati.

. Erano libere di uscire per la strada da sole ed erano informate sui problemi economicie politici che interessavano [a città.

. Partecipavano a tutte [e cerimonie di carattere religioso.

. Nei banchetti, non soto sedevano con gli uomini, ma prendevano parte attiva alta

conversazione e bevevano vino a votontà.. Facevano parte di associazioni femminiti vietate agti uomini.. Quando morivano, i[ loro nome veniva scolpito suI sarcofago accanto a quetlo deI

marito.

Questo prestigio e questa [ibertà - che avevano come [imite una partecipazione a[[a vitapotitica non diretta, ma soto attraverso l'influenza esercitata sui mariti - sono due fortÌindizi della provenienza orientale degti Etruschi. La stessa condizione femminite, infatti,si ritrova in Mesopotamia, in Egitto e a Creta, ma non in Grecia e in ltalia.

il Le ricchezze naturali dell'EtruriaLa sede degli Etruschi (['Etruria) era una vasta zona che comprendeva [a Toscana e il Lazio

settentrionale, estendendosi in parte de[['Emilia e de[['Umbria.lEtruria centro-settentrionate, dove sorsero [e città di Perugia, Volterra, Chiusi, Rose[te,

ecc., era fitta di boschi di alberi ad alto fusto (castagni e pini), che fornivano legnameper t'editizia e per [e necessità detta flotta e nei quali abbondava la selvaggina. Ai margini

dei boschi, grandi allevamenti di suini avevano incoraggiato [a lavorazione de[[e carni.

Cetebri in tutta ['ltatia antica divennero i cavalti da corsa, che gli Etruschi atlenavanocon particolare abilità. Le zone pianeggianti tra Arezzo e Veio, nel Lazio settentrionate,fornivano ) grano e [ino, sia per i[ fabbisogno interno che per l'esportazione, grazie

anche alle opere di bonifica e di irrigazione degti ingegneri etruschi, maestri nelt'arte dicostruire ) acquedotti e di prosciugare patudi.

Nette zone coltinose, sutle dorsali appenniniche e nelte zone emiliane, gli Etruschi tenta-rono, senza grande successo, di coltivare cereali, ma ben presto convertirono [e coltureimpiantando viti e olivi che diedero vino e otio di primissima qualità. Nei laghi di originevulcanica - Trasimeno, Botsena, Vico, Bracciano - [a pesca era più che fruttuosa e i[ MarTirreno, ricco di tonno, echeggiava spesso delfracasso detle grandi battute di pesca.

Gli Etruschi, il più gnnde popolo iblico

Le ttscandalosett

donne etrusche

Così nel lV secolo a.C., lo storico greco Terpompo descrisse, francamente scandalizzatril comportamento delle donne etrusche.

Presso gli Etruschi le donne sono tenute icomune; si presentano nude spesso tra guomini, talora tra le altre donne, in quanlnon è disdicevole mostrare il proprio corpStanno a tavola non vicino al marito. ma Iprimo venuto e brindano alla salute di clvogliono. Sono forli bevitrici e molto bellda vedere.

Teopompo, in Ateneo, XII 517

Analisi guidata

l. Ricordando la situazione della donna greca. secorfte Teopompo era imparziale nel giudicare le Etn

sche?

2. Le donne greche avrebbero potuto partecioilebanchetti degli uomini?

) La lezione della Geografia

llEtruria, un passato che non muore, pag. I92

) Scienza e Tecnologia

Gli Etruschi, inventori de[['arco, pag. l9l

Fotostoria

It Sarcofago degti sposiCosì chiamato perché rappresenta una coppia diconiugi, è in terracotta, è stato trovato nella necropolidi Cerveteri e attualmente è esposto nel Museo etruscdi Villa Giulia a Roma. Ma al Museo del Louvrea Parigi ce n'è un altro quasi identico. Da entrambipossiamo dedurre due informazioni importanti:. le donne etrusche erano talmente considerate

da trovare posto accanto ai mariti in quelloche gli antichi consideravano il massimo deiriconoscimenti: il monumento funebre;. le botteghe artigiane producevano questi sarcofaeiin gran numero su ordinazione delle famigliepiù illustri, úllizzando sempre lo stesso modello:conoscevano quindi la produzione in serie.

lmnpróbtiena

'artigianato, specchio della società etrusca

d:ra. guerra e lusso in tre oSSetti di produzione etrusca:

) C:n una terracotta brunita con una tecnica tipicamente etruscae :hiamata "bucchero" è stato confezionato questo spiritoso:aiamaio a forma di gatletto. Forse apparteneva a uno studente::.ché tutt'intorno vi è stato ìncìso I'alfabeto.

) . :r'onzetto di un guerriero, deposto in una tomba insiemea...ntero corredo del defunto.

) -" pezzo di grande oreficerìa: [a testa di un eroe mitico come::rdente per la collana di un principe.

e degli aruspiciit-:, amento straordinario ha permesso di coltegarep :^:a degti indovini etruschi a queLLa dei BabiLonesi

ía:: cui sopra, etrusco, è divìso in caseLle chee-::tono ['interpretazione esattamente comelc : :ecora in terracotta (pìù in alto) prodotto{, :'-ra in Mesopotamia. E unènnesima provac'r :eiiorigine orìentale degli Etruschi.

Ilta religione è politeista e produceuna catetoria di sacerdoti-indovini

Per gti Etruschifu molto importante l'aspetto religioso di cui, tuttavia, abbiamo pochissime

notizie. Erano politeisti e avevano una "religione rivelata'l Un mito, infatti, narrava chela retigione era nata con l'apparizione di Tages, un essere divino balzato fuori dal solcotracciato da un aratro, che aveva rivelato at contadino sbalordito iI mistero detla morte e

degti dèi. Non sappiamo motto altro perché i loro [ibri sacri sono andati perduti.La vita religiosa era tanto complessa da richiedere una potente casta di sacerdoti ad-

destrati allo scopo da generazioni. Tra questi vi era una categoria di specialisti chiamatiaruspici, che erano i massimi esperti delle "tecniche divinatorie'l necessarie, secondo gti

antichi, a interpretare i messaggi divini e quindi a predire iI futuro: senza di loro nessunainiziativa pubb[ica o privata veniva intrapresa.

La divinazione si basava sutl'interpretazione delvolo degli uccetli, sult'esame delfegato degli

animali sacrificati e sultbsservazione deifenomeni atmosferici. Per svotgere illoro compito,gli aruspici avevano accuratamente classificato i futmini, ai quali avevano attribuito nomidiversi a seconda se si scaricavano in terra o in mare, se colpivano un albero, una casa o un

uomo; avevano suddiviso ilfegato dei bovini in caselle costruendone modetli di bronzoche servivano da manuale per gli allievi e avevano registrato decine di combinazioni divolo a seconda del tipo di votatili, del loro numero e detta direzione da cui arrivavano.

Predire i[ futuro era una vera e propria ossessione dell'uomo antico. I Greci avevano gti

oracoti, gli Etruschi divennero famosi in tutta ltalia per i loro aruspici, richiesti ovunquee pagati profumatamente per [e loro prestazioni. Così come la lingua e [a posizione emi-nente de[[a donna, anche quest'arte divinatoria costituisce un indizio detta provenienzaorientate degli Etruschi. Gli aruspici infatti usavano [e stesse tecniche etaborate a Babilonia

neI ll millennio a.C.