© RIPRODUZIONE RISERVATA I contadini e gli aristocratici ... · Ca’ di Rajo Cantina del Castello...

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38 TEMPI LIBERI Venerdì 23 Ottobre 2015 Corriere della Sera Sapori & amori In carta SignorVino, etichette biologiche da degustare C’è una novità nella carta di «SignorVino», la catena di wine store nata tre anni fa da un’idea del presidente del gruppo Calzedonia Sandro Veronesi. Una selezione di vini biologici, prodotti con uve coltivate senza sostanze chimiche: «Le bottiglie bio mancavano tra le nostre 1.500 etichette ed era giusto rappresentare anche i produttori green, sempre più numerosi in Italia». Dal Trentino all’Etna, in queste 5 bottiglie sono riassunti i profumi della Penisola. E con l’apertura del secondo locale di Milano (in via Dante, nella foto, oltre a quello in piazza Duomo) menu rinnovato: tra i nuovi ingressi, «tonno delle Langhe» e formaggio crudo delle Alpi. © RIPRODUZIONE RISERVATA di Luciano Ferraro Ferdinando e Mario Zanusso Damjian Podversic Silvan Primosic Cristian e Michele Specogna Lorenzo Mocchiutti I Clivi Damjian Podversic Primosic Specogna Vignai da Duline FRIULI VENEZIA GIULIA Valter Fissore Giancarlo Scaglione Orlando Pecchenino Elvio Cogno Forteto della Luja Pecchenino PIEMONTE Maddalena Bersi Serlini Enrico Gatti Mario Falcetti Pietro Gussalli Beretta Bersi Serlini Gatti Franciacorta Quadra Franciacorta Lo Sparviere LOMBARDIA Ermes Pavese Ermes Pavese VALLE D’AOSTA Elena Walch Elena Walch ALTO ADIGE Anselmo Chiarli Camillo Donati Enio Ottaviani Gaia Bucciarelli Cleto Chiarli Camillo Donati Fratelli Ottaviani Santa Giustina EMILIA ROMAGNA Rosa Padula e Matteo Trabocca Tenuta Parco dei Monaci BASILICATA Francesco de Franco Salvatore Caparra A’ Vita Caparra & Siciliani CALABRIA Pasqualino di Prisco Di Prisco CAMPANIA Maria Camilla Pallavicini Principe Pallavicini LAZIO Giuseppe Pizzolante Leuzzi Bruno Vespa Cupertinum Futura 14 PUGLIA Angela Velenosi Velenosi MARCHE Bernardo e Nicolò Barberani Roberto ed Emma di Filippo Barberani Di Filippo UMBRIA Diego e Alberto Cusumano Augusto Reina Silvia Maestrelli Salvo Foti Cusumano Duca di Salaparuta Tenuta di Fessina I Vigneri SICILIA Simone Cecchetto Arturo Stocchetti Marinella Camerani Elisa Dilavanzo Ivo Nardi Laura Albertini Matteo Bisol Ca’ di Rajo Cantina del Castello Corte Sant’Alda Maeli Vini Perlage Terre di pietra Venissa VENETO Antonella D’Isanto Gian Annibale Rossi di Medelana Massimo Ferragamo Alessandro Mori Filippo Mazzei Francesco Rossi Ferrini Edoardo Ventimiglia I Balzini Castello del Terriccio Castiglion del Bosco Il Marroneto Mazzei La Sala Sassotondo TOSCANA Emanuele Lamedica I 46 nuovi entrati I piccoli e i magnati, gli arti- giani e i nobiluomini. La terza edizione della guida ai «Vignaioli e vini d’Ita- lia», in edicola da lunedì pros- simo, racconta le storie di 200 donne e uomini uniti da una passione produttiva ed umana. Come sempre, senza voti. Ogni bottiglia descritta è un capola- voro fuori classifica, da scopri- re cercando di conoscere la sto- ria di chi sta dietro l’etichetta. Nella selezione dei 200 l’ispi- razione è venuta, ancora una volta, da Luigi Veronelli, padre della critica enologica italiana e collaboratore del Corriere della Sera. Il libro più recente su di lui si intitola «La sovversione neces- saria» (Altreconomia edizioni), una raccolta di articoli, lettere private, interviste sul «Gino» politico. Negli ultimi anni si era messo in sintonia con i «giovani estremi» dei centri sociali e con loro aveva orga- nizzato «Critical Wine», una contro-fiera. Racconta nel libro il fotografo Gianni Camocardi: «I piccoli vignaioli o quelli grandissimi erano alla pari, Giovanni Canonica e i Marchesi di Barolo stavano uno di fronte all’altro, pagavano la stessa (piccola) cifra e avevano lo stes- so spazio e lo stesso semplicis- simo tavolo. Gino voleva porta- re il vino, di qualunque livello, a tutti». «Vignaioli e vini d’Italia» edizione 2016 intreccia storie di ragazzi che tornano alla ter- ra, i contadini 2.0, con le saghe delle famiglie aristocratiche. Mondi diversi, ma non così in- conciliabili come appare ai pu- risti che dividono il mondo tra i piccoli artigiani, virtuosi, e gli imprenditori dei numeri im- portanti che sarebbero quindi devoti, a parer loro, più al mer- cato che alla qualità. Il pianeta vino non è mai sta- to così dinamico. Nuovi im- prenditori crescono, altri con- quistano mercati lontani. Sono 46 i vignaioli che fanno capoli- no per la prima volta nella gui- da. Lo studioso di storia antica che ha resuscitato un vecchio palmento sull’Etna, i fratelli campioni del Sauvignon friula- no, la signora dell’Amarone che vive come un’artigiana del Rinascimento, il grande pro- duttore che abbatte le case per esaltare il paesaggio, l’eretico della Franciacorta protagonista di un racconto giallo, la donna che ha inventato il Merlot più caro d’Italia, l’enologo che pianta le viti sulle mura di un castello, l’ex studente che cura le piante di isole della laguna veneziana, l’ex manager che ha lanciato la più piccola doc d’Italia. E altri ancora. Sette i nuovi vignaioli dal Ve- neto, altrettanti dalla Toscana, 5 dal Friuli Venezia Giulia, 4 da Lombardia, Emilia Romagna e Sicilia, 3 dal Piemonte, 2 da Umbria, Puglia e Calabria, 1 da Valle d’Aosta, Alto Adige, Lazio, Marche, Campania, Basilicata. Luca Gardini, super somme- lier, già campione del mondo, ha descritto, per ogni vignaiolo e produttore, il vino portaban- diera che l’azienda ha sul mer- cato. Le 200 bottiglie seleziona- te sono il frutto della ricerca di una qualità comune: l’autenti- cità dei vini. Vini veri, onesti, che mantengono quello che promettono. E accanto alle schede sui vini ci sono indica- zioni pratiche sulle cantine da visitare. Infine un’appendice su come conservare le bottiglie, in appartamento o, per i fortuna- ti, in stanze meno calde e più attrezzate. Come l’anno scorso, durante la presentazione della guida (lunedì 26 ottobre nella sala Buzzati del Corriere, in via Bal- zan a Milano) saranno conse- gnati tre premi: al vignaiolo dell’anno, Beppe Rinaldi, detto «Citrico», intellettuale agricolo e barolista anarchico; al giova- ne vignaiolo Giovanni Neri, 23 anni, di Casanova di Neri; e alla vignaiola innovatrice Silvia Ma- estrelli, che è riuscita a trasferi- re i colori del cielo dell’Etna nei vini. Mentre si sta per chiudere l’Expo, si scorgono segnali del termine della notte della crisi. Il vino italiano può diventare una delle locomotive della ri- presa. Le premesse ci sono: sia- mo i primi al mondo per quan- tità, possiamo conquistare, pri- ma o dopo, il podio della quali- tà. È il momento — questo è l’auspicio che apre l’edizione 2016 della guida — di lasciarsi alle spalle i pessimismi. Ripe- tendo, con Veronelli, che «do- po l’uomo e prima dell’animale il vino è una creatura capace di raccontare la qualità, il clima, la bellezza, la storia e gli uomi- ni che, nei secoli, lo hanno pro- dotto». CorriereDiVini © RIPRODUZIONE RISERVATA I contadini e gli aristocratici, la guida dei 200 In edicola da lunedì l’edizione 2016 di «Vignaioli e vini d’Italia» Quarantasei i nuovi ingressi

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38 TEMPI LIBERI Venerdì 23 Ottobre 2015 Corriere della Sera

Sapori & amori

In cartaSignorVino, etichette biologiche da degustareC’è una novità nella carta di «SignorVino», la catena di wine store nata tre anni fa da un’idea del presidente del gruppo Calzedonia Sandro Veronesi. Una selezione di vini biologici, prodotti con uve coltivate senza sostanze chimiche: «Le bottiglie bio mancavano tra le nostre 1.500 etichette ed era giusto rappresentare anche i produttori green,

sempre più numerosi in Italia». Dal Trentino all’Etna, in queste 5 bottiglie sono riassunti i profumi della Penisola. E con l’apertura del secondo locale di Milano (in via Dante, nella foto, oltre a quello in piazza Duomo) menu rinnovato: tra i nuovi ingressi, «tonno delle Langhe» e formaggio crudo delle Alpi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

di Luciano Ferraro

Ferdinando e Mario Zanusso

Damjian Podversic

Silvan Primosic

Cristian e Michele Specogna

Lorenzo Mocchiutti

I Clivi

Damjian Podversic

Primosic

Specogna

Vignai da Duline

FRIULI VENEZIA GIULIA

Valter Fissore

Giancarlo Scaglione

Orlando Pecchenino

Elvio Cogno

Forteto della Luja

Pecchenino

PIEMONTE

Maddalena Bersi Serlini

Enrico Gatti

Mario Falcetti

Pietro Gussalli Beretta

Bersi Serlini

Gatti Franciacorta

Quadra Franciacorta

Lo Sparviere

LOMBARDIA

Ermes Pavese Ermes Pavese

VALLE D’AOSTA

Elena Walch Elena Walch

ALTO ADIGE

Anselmo Chiarli

Camillo Donati

Enio Ottaviani

Gaia Bucciarelli

Cleto Chiarli

Camillo Donati

Fratelli Ottaviani

Santa Giustina

EMILIA ROMAGNA

Rosa Padula e Matteo Trabocca Tenuta Parco dei Monaci

BASILICATA

Francesco de Franco

Salvatore Caparra

A’ Vita

Caparra & Siciliani

CALABRIA

Pasqualino di Prisco Di Prisco

CAMPANIA

Maria Camilla Pallavicini Principe Pallavicini

LAZIO

Giuseppe Pizzolante Leuzzi

Bruno Vespa

Cupertinum

Futura 14

PUGLIA

Angela Velenosi Velenosi

MARCHE

Bernardo e Nicolò Barberani

Roberto ed Emma di Filippo

Barberani

Di Filippo

UMBRIA

Diego e Alberto Cusumano

Augusto Reina

Silvia Maestrelli

Salvo Foti

Cusumano

Duca di Salaparuta

Tenuta di Fessina

I Vigneri

SICILIA

Simone Cecchetto

Arturo Stocchetti

Marinella Camerani

Elisa Dilavanzo

Ivo Nardi

Laura Albertini

Matteo Bisol

Ca’ di Rajo

Cantina del Castello

Corte Sant’Alda

Maeli Vini

Perlage

Terre di pietra

Venissa

VENETO

Antonella D’Isanto

Gian Annibale Rossi di Medelana

Massimo Ferragamo

Alessandro Mori

Filippo Mazzei

Francesco Rossi Ferrini

Edoardo Ventimiglia

I Balzini

Castello del Terriccio

Castiglion del Bosco

Il Marroneto

Mazzei

La Sala

Sassotondo

TOSCANA

Emanuele Lamedica

I 46 nuovi entrati

Ipiccoli e i magnati, gli arti-giani e i nobiluomini. Laterza edizione della guidaai «Vignaioli e vini d’Ita-

lia», in edicola da lunedì pros-simo, racconta le storie di 200donne e uomini uniti da unapassione produttiva ed umana.Come sempre, senza voti. Ognibottiglia descritta è un capola-voro fuori classifica, da scopri-re cercando di conoscere la sto-ria di chi sta dietro l’etichetta.

Nella selezione dei 200 l’ispi-razione è venuta, ancora unavolta, da Luigi Veronelli, padredella critica enologica italianae collaboratore del Corriere

della Sera. Il libro più recente su di lui si

intitola «La sovversione neces-saria» (Altreconomia edizioni),una raccolta di articoli, lettereprivate, interviste sul «Gino»politico. Negli ultimi anni siera messo in sintonia con i«giovani estremi» dei centrisociali e con loro aveva orga-nizzato «Critical Wine», unacontro-fiera. Racconta nel libroil fotografo Gianni Camocardi:«I piccoli vignaioli o quelligrandissimi erano alla pari,Giovanni Canonica e i Marchesidi Barolo stavano uno di fronteall’altro, pagavano la stessa(piccola) cifra e avevano lo stes-so spazio e lo stesso semplicis-simo tavolo. Gino voleva porta-re il vino, di qualunque livello,a tutti».

«Vignaioli e vini d’Italia»edizione 2016 intreccia storiedi ragazzi che tornano alla ter-ra, i contadini 2.0, con le saghedelle famiglie aristocratiche.Mondi diversi, ma non così in-conciliabili come appare ai pu-risti che dividono il mondo trai piccoli artigiani, virtuosi, e gliimprenditori dei numeri im-portanti che sarebbero quindidevoti, a parer loro, più al mer-cato che alla qualità.

Il pianeta vino non è mai sta-to così dinamico. Nuovi im-prenditori crescono, altri con-quistano mercati lontani. Sono46 i vignaioli che fanno capoli-no per la prima volta nella gui-da. Lo studioso di storia anticache ha resuscitato un vecchiopalmento sull’Etna, i fratellicampioni del Sauvignon friula-no, la signora dell’Amaroneche vive come un’artigiana delRinascimento, il grande pro-

duttore che abbatte le case peresaltare il paesaggio, l’ereticodella Franciacorta protagonistadi un racconto giallo, la donnache ha inventato il Merlot piùcaro d’Italia, l’enologo chepianta le viti sulle mura di uncastello, l’ex studente che cura

le piante di isole della lagunaveneziana, l’ex manager che halanciato la più piccola docd’Italia. E altri ancora.

Sette i nuovi vignaioli dal Ve-neto, altrettanti dalla Toscana, 5 dal Friuli Venezia Giulia, 4 daLombardia, Emilia Romagna eSicilia, 3 dal Piemonte, 2 daUmbria, Puglia e Calabria, 1 daValle d’Aosta, Alto Adige, Lazio,Marche, Campania, Basilicata.

Luca Gardini, super somme-lier, già campione del mondo,ha descritto, per ogni vignaioloe produttore, il vino portaban-diera che l’azienda ha sul mer-cato. Le 200 bottiglie seleziona-te sono il frutto della ricerca diuna qualità comune: l’autenti-cità dei vini. Vini veri, onesti,che mantengono quello chepromettono. E accanto alleschede sui vini ci sono indica-zioni pratiche sulle cantine davisitare. Infine un’appendice sucome conservare le bottiglie, inappartamento o, per i fortuna-ti, in stanze meno calde e piùattrezzate.

Come l’anno scorso, durantela presentazione della guida(lunedì 26 ottobre nella salaBuzzati del Corriere, in via Bal-zan a Milano) saranno conse-gnati tre premi: al vignaiolodell’anno, Beppe Rinaldi, detto«Citrico», intellettuale agricoloe barolista anarchico; al giova-ne vignaiolo Giovanni Neri, 23anni, di Casanova di Neri; e allavignaiola innovatrice Silvia Ma-estrelli, che è riuscita a trasferi-re i colori del cielo dell’Etna neivini.

Mentre si sta per chiuderel’Expo, si scorgono segnali deltermine della notte della crisi.Il vino italiano può diventareuna delle locomotive della ri-presa. Le premesse ci sono: sia-mo i primi al mondo per quan-tità, possiamo conquistare, pri-ma o dopo, il podio della quali-tà. È il momento — questo èl’auspicio che apre l’edizione2016 della guida — di lasciarsialle spalle i pessimismi. Ripe-tendo, con Veronelli, che «do-po l’uomo e prima dell’animaleil vino è una creatura capace diraccontare la qualità, il clima,la bellezza, la storia e gli uomi-ni che, nei secoli, lo hanno pro-dotto».

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In edicola da lunedì l’edizione 2016 di «Vignaioli e vini d’Italia»Quarantasei i nuovi ingressi

Lauretta
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