SEGONZANO · Pomarolli di Valternigo. ... Cinzia di Geronimo ha ceduto il testimone a Carmelo...

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SEGONZANO NOTIZIARIO COMUNALE anno 2 n. 4 DICEMBRE 2007 Semestrale - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DR Trento - Taxe perçue

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NOTIZIARIO COMUNALE anno 2 n. 4 DICEMBRE 2007

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SEGONZANO NOTIZIARIO COMUNALEN. 4 DICEMBRE 2007

Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 1284 del 22.03.2006

Direttore responsabile Adriana Gottardi

Sede della redazioneMunicipio di Segonzano

Comitato di redazioneCristina FerraiMaria Veronica GiacomozziGiorgio MatteviEster Villotti

PresidenteCristina Ferrai

Impostazione grafica e stampaPublistampa Arti Grafiche, Pergine Valsuganacarta patinata ecologica 100% sbiancata senza cloro con fibre primarie da foreste permanenti inchiostri con solventi a base vegetale

Prossimo numero- scadenza invio testi alla redazione: 30 aprile 2008- uscita del notiziario: giugno 2008

I presepi di Egidio Petri• “…e vieni in una grotta…”, in cirmolo, realizzato nel 2003 per

Casa Jellici a Tesero (Mostra Permanente Presepi), m 2,60x1,30 [dettaglio in prima di copertina e pannello intero in quarta in alto a sinistra]

In quarta di copertina:• “Natività 1982”, in cirmolo, in 100 esemplari numerati, h cm 28,

collezione privata [in alto a destra]• “Natività in sei essenze”, con legni di sei diverse varietà, 1998,

collezione privata [in seconda fila a sinistra]• “Natività 1990”, in abete rosso spazzolato, h 40 cm, collezione

privata [in seconda fila in centro]• “…ed è Natale”, in cirmolo, 1995, collezione privata [in seconda fila

a destra]• “Natività”, in argento, 100 pezzi numerati, 1992, realizzato in

collaborazione con Mastro 7, h cm 14 [in basso a sinistra]• “Natività 2006”, ricavato da un tronco di cirmolo, con le figure della

Madonna e di S. Giuseppe montate su cardini e richiudibili, h cm 140,realizzato a Spoleto per la Municipalità di Spoleto [in basso in centro]

• “Natività 1985”, altorilievo in legno di cirmolo traforato, cm 35x18[in basso a destra] di circa centocinquanta persone, a lavori

ultimati si demo lirono i muri della piccola,lasciando al suo posto il vecchio altare conil vene rato qua dro. Questo nuovo edificio fubenedetto il 17 settembre 1820 dal curatodon Ilarione. Noi oggi possiamo vedere ilcomplesso di quei lavori nella litografiaeseguita verso il 1850 da Basilio Armani diRovereto. Il di se gno mostra la facciata dellachiesetta col cam paniletto di legno, lasagrestia e sulla destra la casa dell’eremitacostruita dal Comune nel 1838.Lamentele e invidie per la festa arrivaronoalla Curia la quale chiese spiegazioni. Cosìil 3 ottobre 1832 il curato rispose dandospiegazione di come erano andate le cose:«universale desiderio di questo popolo»,«replicate istanze», «grande devozione»,«preghiere e lacrime dei devoti». Nella let te -ra prosegue dicendo che la festa ave vapre so il via la prima domenica di set tembredel 1807 e che la popolazione vi si recavain pro cessione e ritornava in paese in pro ces sio ne nelle prime ore del pomeriggiodopo i vespri.I devoti provenivano da tutta la Valle e dafuori, si trattava di una grande festa con sparidi mortaretti, campanò, allestimento di cuci -ne improvvisate per accogliere e ristoraretanta gente. Venivano a piedi e con i carrisin dalla sera del sabato, dormi vano sul fienonelle ospitali case di Sabion o bivaccavano alSantuario sotto il tiglio e nella chiesetta. Lastrada era sterrata e veniva sistemata qualchegiorno prima con l’intervento di volontariche ogni famiglia si onorava di inviare.

Tanto assembramento di persone preoc cupòle autorità religiose e civili tanto che la festafu drasticamente ridimensionata: «Andarvi in processione nelle prime ore del mattino e subito dopo la Messa celebrata alle ore 9,tornare in paese, ancora in processione».L’ordine c’era, ma la sua osservanza eraaltra cosa.Così l’Ordinariato nel 1857 proibì la cele bra -zione ufficiale della festa. Solo più tardi, nel1879, su istanza del Comune la festa potériprendere con le antiche devo te e gioiosecelebrazioni. Anche la gen dar meria di Cem -bra non era estranea a que ste restrizioni.Comunque dagli ultimi decenni dell’800fino alla metà del ’900 la festa continuò consemplicità e si andava al santuario sempre in processione. Nel frattempo l’edificio erastato ampliato tra il 1892-94, decorato nel1909 e nuovamente bene detto dal primoparroco don Antonio Tasin il 27 aprile 1910dopo che era stato montato l’attuale altaredi marmo. La visita del Vescovo mons. Celestino Endrici,nell’agosto dello stesso anno, pose fine alleincertezze sull’interpretazione della festa,lodò le opere e soprattutto la devozione chela popolazione della Valle ha sempre avutoper la Madonna dell’Aiuto.Dopo la metà del secolo scorso si ebbe il nuovo grande ampliamento con la bene -dizione impartita dal Vescovo ausiliaremons. Oreste Rauzi nel giugno del 1961.Il resto è storia attuale.

ELIO ANTONELLI

Amministrazione comunale eletta nel mese di maggio 2005

Sindaco: Giorgio Mattevi

Assessori: Ezio Giacomozzi (Vice sin daco- bilancio, foreste, rapporti con le associa-zioni), Carmelo Vicenzi (industria, com-mercio, artigianato, agricoltura, ambiente),Marco Silvestri (sport, turismo, politichegiovanili), Cristina Ferrai (istruzione, cultu-ra, politiche sociali)

Segretario: Roberto Lazzarotto

Consiglio comunale: • Lista Aperta per Segonzano:

Mara Dallagiacoma, Cristina Ferrai,Cinzia di Geronimo, Ezio Giacomozzi,Luca Montibeller, Marco Silvestri,Carmelo Vicenzi, Lorenza Villotti,Elmar Welcher

• Lista Grappolo d’Uva: Walter Benedetti, Marco Mattevi,Fiorenzo Menegatti, Luca Villotti,Renato Zancanella

SommarioEditoriale

1 Lo spirito di comunità a Segonzano è forte e condiviso

Amministrazione2 Ambiente e territorio 3 Tanti successi sportivi nel 2007

e programmi per il 20084 Cristina Moggio magie di stoffe5 La Valle di Cembra nelle cronache della stampa

trentina6 Castello di Segonzano: da ora disponibile

per eventi culturali7 Deliberazioni del Consiglio comunale

Ambiente9 Progetto Azione 10: lavori di pubblica e sociale

utilità10 Manutenzione delle strade forestali10 Consorzio Miglioramento Fondiario di Segonzano

11 Le nostre frazioni: PraSociale

14 Club Teniamoci per mano14 Pasti a domicilio15 Associazione Amici di San Patrignano

Cultura16 L’Avisio e i suoi ponti in Valle di Cembra22 I presepi di Egidio Petri

Testimonianze23 Dhaulagiri 8.167 metri

“La montagna bianca”. Oltre la vetta

Scuole25 Scuola Elementare: zaini pesanti… no grazie!27 Grazie maestra Ester28 Scuola Media: le classi terze della Valle di Cembra

in marcia da Perugia ad Assisi28 Scuola e istituzioni: Comitato borsa di studio

Valle di Cembra30 Scuola dell’Infanzia: nel bosco degli gnomi

Turismo31 Apt Piné Cembra

Associazioni32 A.N.A. Gruppo di Segonzano32 Arcobaleno - Associazione Sportiva Dilettantistica34 Associazione culturale il Volo35 Filodrammatica “Nuova Ribalta”36 Associazione For da L’Usc’37 Comitato Giovani Sevignano37 Coro Piramidi38 Circolo Giovanile Segonzano40 Corpo Vigili del fuoco volontari41 “Iliria” - Associazione culturale albanese41 Polisportiva Valcembra42 Parrocchia San Nicolò-Sevignano

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200 anni della sagra

Lo scorso 2 settembre ricorrevano i duecentoanni dalla prima celebrazione della sagradella Madonna dell’Aiuto. Hanno ricor da tola circostanza sia il parroco don Pierino che il celebrante mons. Carota.Come era il santuario nel 1807? Come sisvolgeva la festa? Come era la strada? Co mevi arrivavano i devoti? Curiosità cer to, malegittime, soprattutto per i più giovani. Allora la chiesetta, o meglio cappella, eraveramente piccola; era stata costruita,ampliando il primo capitello del 1682-83,nel corso del 1775 e benedetta il 14 set tem -bre di quell’anno dal curato don GiorgioPomarolli di Valternigo. In essa vi era l’altareoriginale costruito su incarico dei Signori aPrato, il quadro era entro una cornice dilegno scolpito e dorato, da vanti all’altare viera l’antipendio formato da una tela entrouna bella cornice essa pure scolpita e dorata,che rappresentava la Madonna col Bambinoe ai lati due schiere di devoti. Questoantipendio fu donato alla chiesetta di Gaggionel 1911 e lì rubato nel 1979.L’iniziatore della sagra fu il curato donIlarione Villotti, il quale d’accordo col re go -lano e sollecitato dalla popolazione, sen zaalcuna autorizzazione superiore, die de il viaalla celebrazione. Le cose andarono avantitranquille per qualche tempo con generalesoddisfazione, tanto che tra il 1818 e 1820 siprocedette ad un significativo ampliamento.Si lasciò intatta la cappella precedente, vi sicostruì attorno la nuova chiesetta, capa ce

GIUNTA COMUNALE orari di ricevimento del pubblicoSindaco: Giorgio MatteviLavori pubblici, urbanistica e personale Martedì 16.30 - 17.30Giovedì 16.30 - 18.30Vicesindaco: Ezio GiacomozziBilancio, foreste, rapporti con le associazioniMercoledì 15.00 - 17.00Assessore: Cristina FerraiCultura, istruzione, politiche socialiLunedì 16.00 - 17.00

UFFICI COMUNALI orari di aperturaLunedì, martedì, venerdì 8.30 - 12.00Mercoledì 14.30 - 16.30Giovedì 16.00 - 18.30

INDIRIZZI E-MAILUfficio segreteria: [email protected] anagrafe: [email protected] tributi: [email protected] tecnico: [email protected] ragioneria: [email protected] comunale: [email protected]. 0461.686103 - fax 0461.686060

www.valledicembra.to Il portale della Valle di Cembra

Curiosità

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I n apertura a questo numero del Notiziario mi vorrei soffermare su dueavvenimenti che hanno caratterizzato, anche se in modo diverso, la vitadella comunità.

Lo scorso 24 giugno, dopo due anni di restauro, è stato inaugurato il Castello di Segonzano.Durante quella giornata tutto si è svolto in modo impeccabile e la comunitànon solo ha potuto rivivere la storica battaglia fra le truppe francesi e quelleaustro-ungariche, attraverso i figuranti in armi, ma ha soprattutto dimostrato a se stessa di saper costruire un’imponente macchina organizzativa capace di reggere durante l’intera giornata.Merita citare, come dato significativo, il numero dei volontari coinvolti quelladomenica. Sul territorio tra Piazzo ed il Castello erano presenti 126 personeche hanno prestato, con grande entusiasmo, la loro esperienza e competenza.Ovviamente, ancora oggi, vanno i miei ringraziamenti per quanto è statorealizzato in quel giorno. Tutta la comunità era rappresentata: dai giovani aglianziani, alle associazioni del comune che hanno messo a disposizione uomini,idee, spirito di appartenenza e di comunità. Proprio quest’ultima espressione,spirito di comunità, è stata sottolineata da tutti quelli che hanno preso partealla manifestazione. Molti sono stati i complimenti per l’organizzazione,pervenuti sia dagli amministratori di valle che dal Presidente Lorenzo Dellai,giunto al Castello il pomeriggio per la cerimonia dell’inaugurazione ufficiale.A tutti i volontari ancora un grazie.

In un recente Consiglio comunale ho informato la comunità del cambio, inseno alla giunta, di due assessori. Cinzia di Geronimo ha ceduto il testimone aCarmelo Vicenzi e Lorenza Villotti è stata sostituita da Cristina Ferrai. Ledeleghe dei due Assessorati sono rimaste invariate e così Industria, Commercio,Artigianato, Agricoltura ed Ambiente sono state assegnate al neo-AssessoreVicenzi e Istruzione, Cultura e Politiche Sociali alla neo-Assessora Ferrai.Da parte mia e dell’Amministrazione comunale un ringraziamento particolarealle due precedenti assessore, che ora hanno scelto di svolgere il ruolo diconsigliere, per l’attività svolta e per la loro presenza, attiva e costruttiva, anchenei momenti difficili. Un augurio particolare ai due nuovi assessori; a loro va ilmio ringraziamento per aver accettato il nuovo impegnativo ruolo.Fare comunità, vivere la comunità, amare la comunità, soffrire insieme per lacomunità. Queste sono situazioni del vivere che ci portano a riconoscerci ed arafforzarci assieme nel nostro territorio. Lo spirito di comunità a Segonzanoesiste e lo sentiamo pulsare forte nei momenti particolari ed impegnativi, comequelli che ho voluto descrivere sopra.Se saremo sempre capaci di vivere al meglio queste situazioni, saremo anche in grado di credere e realizzare quella che è la comunità più allargata dellaValle di Cembra, che è ora in fase di costruzione concreta.A conclusione di questo pensiero esprimo volentieri i migliori auguri a tutti voiper le festività natalizie e per un sereno anno nuovo. ●

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EDITORIALE

Lo spirito di comunitàa Segonzano è forte e condiviso

Giorgio MatteviSindaco di Segonzano

Due avvenimenti hannocaratterizzato la vita dellacomunità: l’inaugurazione, dopo due anni di restauro, delCastello di Segonzano e ilcambio in Giunta di dueAssessori. Un ringraziamentoagli Assessori di Geronimo eVillotti e un augurio di buonlavoro ai neo-Assessori Vicenzie Ferrai.

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AMMINISTRAZIONE

Ambiente e territorio

È questo il periodo di bilanci preventivi eanche per la raccolta dei rifiuti si parla diprogetti, di obiettivi e di traguardi da

raggiungere per il 2008.Siamo agli sgoccioli del 2007 e i dati in no-

stro possesso, ricavati da quanto civiene mensilmente inviato dal consor-zio ASIA per la raccolta dei rifiuti, cimostrano quanto siamo riusciti a fare fi-nora, quanto ci impegniamo nella rac-colta differenziata: siamo intorno al40%; è un dato ragguardevole ma chepuò essere migliorato, anzi, deve esseremigliorato. La normativa provinciale impo-ne dei dati precisi, nell’ambito del Piano pro-vinciale dei rifiuti.

Nel corso del 2008 verrà avviata anche danoi la raccolta porta a porta della frazione indif-ferenziata secca e la predisposizione alla misura-zione della quantità di rifiuto indifferenziato seccoprodotta da ciascun utente. L’obiettivo è raggiungere laquota del 65% di raccolta differenziata con una produzio-ne massima di 175 kg per abitante durante l’anno.

Dai dati forniti da ASIA emerge quanto siano rilevantii costi dovuti allo smaltimento in discarica dei rifiuti indif-ferenziati: per il 2008 si prevedono costi di smaltimentopari ad € 65,91 per tonnellata a cui vanno aggiunti tutti icosti per la raccolta ed il trasporto.

Quindi più raccolta differenziata, più attenzione abuttare i rifiuti nella spazzatura: vetro, alluminio, plasti-ca, carta, cartone e tutto quanto può essere riciclato de-ve essere conferito negli appositi bidoni. E soprattuttopiù attenzione all’umido, che costituisce una delle vocipiù pesanti nel bilancio della raccolta rifiuti in termini dicosti, basti pensare che deve essere conferito in provinciadi Verona. Dobbiamo sforzarci all’uso del compostaggiodomestico, come avveniva sti àni, quando i rifiuti organicidella cucina venivano depositati in un angolo dell’orto odel campo perché si trasformassero in concime. In questiultimi due anni si è cercato di fare informazione, sia nellescuole, sia con assemblee aperte ai censiti, per insegnarecome gestire i rifiuti, ora non possiamo più aspettare.

Dobbiamo fare un passo avanti: al semplice «tantoio pago quindi faccio ciò che voglio», dobbiamo pensa-re oltre: il gettare il rifiuto nel bidone non conclude il pro-blema legato al rifiuto. Perché non ci domandiamo dove

va a finire quel rifiuto che ho gettato con tantafacilità? La risposta è molto complessa come ècomplessa la gestione dei rifiuti: in primo luogonon è vero che alla fine tutto va in discarica. Semi sono comportato bene, nel senso che ho dif-ferenziato bene, le strade che il rifiuto percorre

sono ben delineate: la plastica verrà riutilizzata perprodurre altri prodotti in plastica o utilizzata

come combustibile ad alto rendimento; ilvetro sarà riutilizzato; così anche la carta e

l’alluminio; l’umido conferito nel compo-ster sarà trasformato in humus e concime e

solo ciò che non può essere riutilizzato, laminima parte, sarà conferito in discarica.

Ma se mi sono comportato male, tutto sa-rà conferito in discarica, oppure portato all’inceneri-

tore di qualche città italiana o straniera, con aggraviodei costi e possibili multe a carico dell’Amministrazio-

ne, costi che finiranno per ricadere sui censiti. E questoaccade anche quando butto il rifiuto nel bidone sbaglia-

to, quando getto l’umido nell’indifferenziata, quando but-to plastica nel bidone della carta e viceversa, ecc.

Il miglior risultato dipende dai noi cittadini: è diffici-le pensare di non produrre rifiuti ma è possibile produrnepochi; l’Amministrazione può collaborare, facendosi porta-voce presso l’ASIA delle esigenze dei censiti, ma lo sforzomaggiore, lo sottolineo, dipende da tutti noi. È stato avvia-to l’iter per la costruzione del Centro di Raccolta Materiali,in collaborazione con il Comune di Sover, che permetteràdi raccogliere molti prodotti in maniera differenziata equindi ridurre ulteriormente la produzione di rifiuti.

Fare differenziata non vuol dire solamente rispon-dere a quanto ci viene imposto dalla Provincia, mavuol dire soprattutto rispetto dell’ambiente e del terri-torio anche al di fuori dei confini del nostro comune: èun concetto che può e deve maturare nelle persone an-che se abituate a decenni di consumo usa e getta.

L’augurio che posso fare, o meglio che possiamo farci,è di ritrovarci tra un anno a commentare insieme i tra-guardi raggiunti, traguardi che spero ci pongano tra i co-muni “ricicloni” e a festeggiare questa maturazione civilee sociale. ●

CARMELO VICENZI

Assessore all’ambiente, agricoltura,artigianato, commercio e industria

Per la raccolta differenziata è tempo di bilanci: siamo virtuosi, ma ci dobbiamo impegnare aconferire tutti i rifiuti riciclabili negli appositi contenitori e imparare il compostaggio domestico.

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Atleti alla gara podistica del 3 giugno 2007

A nche questa stagione sportiva sta ormai volgendoal termine. Con l’avvicinarsi della stagione in ver -nale molti praticanti sportivi si godono un perio do

di meritato riposo o attenuano la loro attività.Questo è anche un momento di bilanci e riflessioni

sull’attività svolta dai nostri atleti e dalle nostre societàsportive.

A nome dell’Amministrazione vorrei congratularmi conl’Unione Ciclistica Valle di Cembra, per la storica vittoriaai campionati italiani di ciclismo, categoria giovanissimi.Per la terza volta consecutiva, infatti, in quel di Treviso, igiovani ciclisti della Valle di Cembra hanno vinto la magliatricolore, raggiungendo un risultato che mai nessuna squa-dra è riuscita a ottenere. A dare ancora più lustro a questevittorie è l’assegnazione all’Unione Ciclistica Valle di Cem-bra dell’organizzazione del prossimo campionato italianoche si terrà in Val di Fiemme nell’estate 2008. Auguriamo,quindi, un buon lavoro al Presidente Eddy Ravanelli ed atutto il suo staff.

In questa stagione siamo stati molto lieti di aver potu-to ospitare e patrocinare due gare ciclistiche, con parten-za ed arrivo al Santuario della Madonna dell’Aiuto. Sicu-

ramente anche il prossimo anno cercheremo di organiz-zare e collaborare alla buona riuscita di altre manifesta-zioni ciclistiche.

Un particolare ringraziamento anche alla PolisportivaValcembra, che ormai da molti anni prepara e forma igiovani calciatori del nostro territorio, organizzando tor-nei e partecipando ai vari campionati di calcio.

L’organizzazione e il lavoro svolto dal Presidente Gil-berto Casagrande, dalla direzione e dagli allenatori dellesquadre, sono presi ad esempio da società anche al difuori della nostra vallata.

Molto successo ha avuto anche la manifestazione po-distica, patrocinata dal Comune ed organizzata dall’Atle-tica Valle di Cembra, a Venticcia. Un ringraziamento dun-que al Presidente Devis Franzoi e allo staff. Numerosisono gli atleti compaesani che stanno ottenendo buoni ri-sultati anche a livello regionale.

Da un paio di mesi è iniziato, nella palestra delle scuo-le, anche il corso di ginnastica artistica per i bambini del-la scuola materna, per i ragazzi/e delle elementari e me-die, organizzato dalla società sportiva Arcobaleno con lacollaborazione del Comune.

Nei mesi invernali verrannoinoltre organizzate delle serate atema sulla pratica sportiva, sulletematiche più richieste da atleti,dirigenti e genitori.

È nostra intenzione cercare dipromuovere sul territorio la prati-ca di diverse discipline sportive,così da offrire ai nostri giovani unasempre maggior possibilità di pra-ticare sport per aiutarli a crescerein modo sano.

Auguriamo dunque a tutti glisportivi, dirigenti, tecnici, di poterproseguire anche negli anni futuriquanto fin qui intrapreso, cercan-do di raggiungere sempre nuovitraguardi. ●

MARCO SILVESTRI

Assessore al turismo, allo sport e alle politiche giovanili

Tanti successi sportivi nel 2007e programmi per il 2008

Un grazie alle nostre Società per i traguardi raggiunti, con l’auspicio di proseguire consoddisfazione, coinvolgendo sempre più giovani nella pratica sportiva.

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Corso di pittura

L enzuola ingiallite, stoffe consunte, panni laceri,memorie abbandonate nell’oscurità di un baule.Quanti di noi, rovistando in vecchi cassetti o in

una soffitta, si sono imbattuti in oggetti dimenticati che iltempo aveva pazientemente custodito. E quanto forte iltentativo, per alcuni, di liberarsi di tutto quel “ciarpame”,ritenuto inutile e privo di valore.

Cristina Moggio, artista “sensibile alla vita perduta…”,coglie invece, proprio in quegli oggetti dismessi, il senso piùprofondo di una solitudine tra-fitta e, attraverso l’arte, ridonaloro nuova linfa rivestendo disignificati «un’esistenza chesembrava ormai destinataall’oblio e alla scomparsa».

Ed eccola quindi alla ri-cerca, nei solai e fra i riposti-gli, come quelli del Monaste-ro di S. Cecilia in Roma, dicarte, sete, tessuti sbiaditi,che si rianimano e riprendono vita grazie allasua creatività. Danze di colori, stimolanti geo-metrie, esplosioni di forme, sono alla base del-la ricerca pittorica di Cristina Moggio che «contocchi ineffabili, continua a donare al mondo dioggi, travagliato e oppresso da bagliori di mor-te, armonie di colori, che sono messaggi di lu-ce e di speranza, rinnovata giovinezza da cu-stodire e trasmettere alle generazioni di ognitempo…».

L’artista sarà presente a Segonzano, nelprossimo mese di marzo, per seguire un Corso di pitturasu stoffe e vecchie lenzuola.

Il laboratorio creativo è rivolto a persone dagli otto agliottant’anni e avrà la durata di otto ore. Per parteciparenon è necessario possedere capacità artistiche poiché Cri-stina Moggio, con la sua sensibilità, saprà far emergere estimolare le doti creative di ognuno dei partecipanti. Èsufficiente portare da casa materiali recuperati nelle sca-tole da lavoro quali fibbie, nastri, bottoni, anelli, ecc. e,naturalmente, teli o vecchie lenzuola. ●

CRISTINA FERRAI

Assessora alla cultura,istruzione, politiche sociali

Cristina Moggiomagie di stoffe

“La strada” - fili, bottoni, giornali, cordoncino antico; tecnica mista sucarta

Chi è Cristina Moggio

Nasce e risiede a Borgo Valsuga-na (TN).Dipinge fin dall’infanzia, anchesu ceramica.Frequenta l’Istituto d’Ar te “A. Vit-toria” di Trento.Collabora con l’Associazione Ar-te Sella e con Gallerie d’Arte.Intrattiene rapporti di strettaamicizia con artisti della CostaAzzurra, in Francia, ed espone a

Nizza su invito del Consolato Generale d’Italia.Soggiorna a Salisburgo presso il Landesatelier nelKunstlerhaus.Nel 1993 è classificata prima alla Rassegna Naziona-le Ruga Giuffa a Venezia.Nel 2006 riceve la nomina al Premio Ambiente per leProvince di Trento e di Bolzano.Oltre a numerose esposizioni in Italia e all’estero – frale ultime nel Monastero delle Benedettine di S. Ceci-lia in Trastevere (Roma) e presso la Società di SanGiovanni Battista di Firenze – ha realizzato una strut-tura per il Museo della Valle dello Zoldano e una in-stallazione presso le Cantine Planeta a Sambuca di Sicilia.

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La pubblicazione, realizzata grazie al so-stegno del Comprensorio C5 e dei Comunidella valle, documenta le vicende che hannocaratterizzato la Valle di Cembra nel trenten-nio fra la fine del primo conflitto mondiale ela nascita della Repubblica italiana, ricavateda uno studio dei giornali trentini dell’epoca.

Sono prevalentemente i fatti di cronacache occupano le pagine dei periodici consul-tati, dal Brennero a Il Gazzettino, LiberazioneNazionale ed altri, fatti che nel libro sono sta-ti suddivisi in categorie: cronaca giudiziaria, cronaca ne-ra, ambiente e territorio, servizi, viabilità, ecc.

Ne deriva uno spaccato di storia che evidenzia lo sta-to di povertà e di abbandono in cui versava, al tempo, lapopolazione locale. La mancanza di principali vie di co-municazione aveva fatto sì che la Valle di Cembra, rima-sta per anni quasi isolata dal resto della provincia, diven-tasse una delle valli più povere del territorio, al punto daessere descritta come la Cenerentola del Trentino.

Durante la serata, oltre all’autrice Sara Rossi, sono in-tervenuti anche Maurizio Bonzanin, responsabile della

Biblioteca pubblica intercomunale di Cem-bra, Giuseppe Ferrandi, Direttore del Museostorico in Trento, e Lorenzo Dellai, Presidentedella Provincia.

I relatori hanno sottolineato come questolavoro di ricerca si inserisca a pieno titolo nel“Progetto Memoria per il Trentino”, promos-so dalla Provincia autonoma di Trento.

Il progetto, mirato al recupero del patrimo-nio di memorie e di testimonianze della comu-nità trentina, si pone come finalità la riscoperta,

la conservazione e la valorizzazione della memoria storica.Il Presidente Dellai ha sottolineato come proprio i con-

tributi locali rappresentino un importante apporto per con -solidare quel senso di appartenenza e di identità storica esociale del nostro popolo e per costruire un sistema di re-ti territoriali della memoria, che è uno dei presuppostiprincipali del progetto. ●

CRISTINA FERRAI

Assessora alla cultura,istruzione, politiche sociali

La Valle di Cembra nelle cronachedella stampa trentina

Venerdì 23 novembre, presso il Teatro comunale di Segonzano, si è svolta la serata di presentazionedel libro di Sara Rossi: La Valle di Cembra nelle cronache della stampa trentina: 1918-1948.

Serata di presentazione del libro di Sara Rossi. Nella foto: Lorenzo Dellai, Giuseppe Ferrandi, Sara Rossi, Maurizio Bonzanin e Cristina Ferrai

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AMMINISTRAZIONE

Castello di Segonzano:da ora disponibile per eventi culturali

S i può usufruire da quest’anno della storicacornice del Castello per manifestazioni edeventi culturali. Prioritariamente la fruizione

sarà riservata all’Amministrazione comunale, alle asso-ciazioni e gruppi culturali, ricreativi e sociali. Anche iprivati però potranno farne richiesta.

La domanda va presentata tramite apposito modu-lo (che si riporta a lato in fac-simile) almeno trentagiorni prima della data del previsto utilizzo. Il modulodi richiesta e il regolamento sono disponibili presso ilComune.

Nell’ipotesi che il soggetto richiedente sia un’asso-ciazione, alla domanda deve essere allegata copia del-lo Statuto sociale e/o Atto costitutivo, qualora non giàdepositato. ●

Apparecchiature audiovisive:una nuova dotazioneprenotabile per eventi e manifestazioni

Nel corso dell’anno l’Amministrazione comunale, vi-ste le richieste di alcune associazioni e per la realemancanza di apparecchiature audiovisive, ha acqui-stato il seguente materiale:• videoproiettore, da usare per la proiezione di vi-

deo, con cavo apposito della lunghezza di m 10; • telo con cornice m 3 x 4 per proiezioni video;• impianto voci portatile; funziona con corrente a

220V oppure ha un’autonomia senza corrente dicirca quattro ore. È dotato di due radiomicrofoni(funzionano senza fili). Al suo interno ha un lettorecd ed mp3, un registratore a cassette ed un equa-lizzatore.

Le associazioni che intendano farne uso devono pre-notare il materiale presso il Municipio - Ufficio Anagra-fe, prendendo visione anche del regolamento che nestabilisce l’uso e le istruzioni per una corretta gestione.

Al SERVIZIO AFFARI GENERALIComune di SegonzanoOggetto: Richiesta utilizzo CastelloIl/La sottoscritto/a ............................................................................................nato/a a ...................................................................... il .................................residente a ................................................... via/piazza/fr. ...............................n. .............. (tel.............), in qualità di legale rappresentante/respon sabiledel/della associazione/società...........................................................................con sede in via/piazza/fr. .................................................................................n. ...............(tel............), codice fiscale/Partita IVA ...........................................chiede di poter usare l’immobile Castello di Segonzano per il periodo dal ............................ al ........................, dalle ore.............. alle ore ...............per lo svolgimento della seguente iniziativa .....................................................e per la seguente finalità ..................................................................................precisando che alla medesima parteciperanno prevedibilmente nr. ................partecipanti.

Al riguardo:Chiede❏ l’autorizzazione all’utilizzo e allestimento dei seguenti arredi e/o attrezza-

ture di proprietà privata .............................................................................necessarie per l’evento, provvedendo al ripristino dello stato dell’immobi-le entro 24 ore dal termine dell’iniziativa, il tutto a propria cura e spese;

In alternativa❏ l’autorizzazione all’utilizzo, allestimento compreso trasporto, montaggio e

ripristino da parte degli addetti comunali, dei seguenti arredi e/o attrezza-ture di proprietà comunale ........................................................................necessari per l’evento, dichiarando espressamente di assumermi le speseconseguenti;

Dichiaro• di accettare ed assumermi, dal momento della consegna del bene richiesto

e fino al momento della riconsegna, ogni responsabilità civile, patrimonia-le, penale per eventuali danni che possono derivare a persone o cose dal-l’utilizzo della struttura, degli arredi, delle attrezzature, o prodotti dagli in-tervenuti, esonerando e sollevando l’Amministrazione comunale da ogni equalsiasi responsabilità per i danni stessi e da ogni e qualsiasi azione e pre-tesa da chiunque avanzata;

• di essere a conoscenza ed accettare le condizioni fissate dal Regolamentoper l’utilizzo del Castello;

• di obbligarmi ed impegnarmi ad assumere le funzioni di custode con le re-lative responsabilità per la durata della manifestazione e fino al ripristinodell’immobile;

• di impegnarmi, prima del rilascio della concessione in uso della struttura, alpagamento e versamento del canone e rimborsi per spese correnti stabilitidalla Giunta Comunale entro 5 giorni dall’accettazione della domanda tra-mite versamento sul conto corrente n. co113026/ ABI 03599/CAB 01800,intestato al Comune di Segonzano servizio tesoreria con la causale “pro-venti per uso Castello;

• di impegnarmi, prima del rilascio della concessione in uso della struttura,ad onorare la eventuale richiesta del Comune del versamento di una cau-zione in numerario (secondo le medesime modalità stabilite per il versa-mento del canone);

• di impegnarmi a rifondere integralmente i danni non derivanti dalla nor-male usura;

• di impegnarmi, qualora si rendesse necessario ad acquisire eventuali licen-ze, concessioni, autorizzazioni, permessi, assicurazioni ecc. previsti da leg-gi di settore in relazione al tipo di manifestazione che si intende realizzare;

• di essere a conoscenza che la concessione per l’utilizzo della struttura po-trà essere revocata dal Sindaco per motivi di ordine, sicurezza pubblica eper ragioni di pubblico interesse.

• di essere informato/a, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 13, comma 1, delD.Lgs. 196/2003 che i dati personali raccolti saranno trattati, con strumen-ti cartacei e con strumenti informatici, esclusivamente nell’ambito del pro-cedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa.

Luogo ............................................... Data ............................ Firma................................................

Allegati: copia fotostatica di un documento d’identità in corso di validità e in-formativa sul trattamento dei dati personali.

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Deliberazioni del Consiglio comunale

SEDUTA DEL 29.05.2007

Mutui di € 394.570,37 con Cassa Depositi e Prestiti.Estinzione anticipata. Delega a Cassa del TrentinoS.p.a. (Del. Cons. n. 8/2007)L’istituzione della Cassa del Trentino S.p.a. ha come obiet-tivo la ristrutturazione del debito degli enti locali. L’estin -zione anticipata con Cassa Depositi e Prestiti per i mutui atasso fisso comporta l’obbligo di corrispondere alla Cassastessa l’ammontare del debito residuo nonché un indenniz-zo che per il Comune di Segonzano ammonta a comples-sivi € 9.397,57. Il pagamento di quanto dovuto per l’estin -zione anticipata è effettuato da Cassa del Trentino S.p.a. IlComune rinuncia in favore della Provincia alle quote di tra-sferimenti provinciali in materia di finanza locale destinatiagli investimenti, in misura comunque annualmente nonsuperiore alle rate di ammortamento del debito residuo og-getto di estinzione. L’operazione di estinzione anticipataconcorre alla riduzione dell’indebitamento dell’ente e risul-ta vantaggiosa in quanto:• migliora la struttura finanziaria del bilancio attraverso

l’eliminazione dei mutui e relativi oneri di ammortamento;• riduce la spesa corrente;• migliora il secondo obiettivo del patto di stabilità provin-

ciale in quanto si riduce il rapporto fra debito resi-duo/valore aggiunto provinciale;

• riduce i costi amministrativi in capo al Comune connessicon la gestione del debito.

Con 10 voti favorevoli e 4 contrari su 14 consiglieri presen-ti e votanti si delibera di procedere all’estinzione anticipa-ta, entro il 30.05.2007, del debito comunale che ammontaa € 394.570,37.

Approvazione del rendiconto della gestione contabiledell’anno 2006 del Corpo dei Vigili del fuoco volontari diSegonzano (Del. Cons. n. 9/2007)Con 14 voti favorevoli unanimi viene approvato il bilancioconsuntivo dei Vigili del fuoco di Segonzano che presentaun avanzo di amministrazione pari a € 12.949,41.

Approvazione Regolamento di utilizzo del Castello diSegonzano (Del. Cons. n. 10/2007)Con 14 voti favorevoli unanimi viene approvato il Regola-mento di utilizzo del Castello di Segonzano per manifesta-zioni, conferenze, convegni, spettacoli, mostre, concerti,ecc. sia da parte del Comune che di terzi (vedi pagina alato).

Approvazione convenzione per la “Realizzazione delProgetto registrazione EMAS intercomunale” tra i Comuni di Sover, Segonzano, Lona-Lases, Albiano eCembra (capofila) (Del. Cons. n. 11/2007)In linea con quanto programmato a livello europeo, nonchéa livello provinciale, anche l’Amministrazione comunale in-tende adottare una politica ambientale che, individuati gliimpatti che la propria attività può avere sull’ambiente, siimpegna al continuo miglioramento ed alla prevenzionedell’inquinamento, al rispetto della normativa ambientale,al coinvolgimento verso tali traguardi sia dell’organizzazio-ne amministrativa sia dei soggetti che operano nel territo-rio, con l’obiettivo di ottenere la registrazione EMAS, o, nelcaso in cui ciò non fosse possibile, almeno la registrazioneISO 14001. A tal fine si è deciso di predisporre un progetto con i Co-muni limitrofi di Sover, Lona-Lases, Albiano e Cembra, daallegare alla domanda di contributo per la certificazioneEMAS/ISO 14001 e una convenzione, che disciplina i rap-porti fra i soggetti partecipanti al progetto.Con 10 voti favorevoli e 4 astenuti su 14 consiglieri presen-ti viene approvata la convenzione per la realizzazione di unsistema di gestione ambientale integrato.

Nuovo Consorzio di Sviluppo Valle di Cembra. Preade-sione (Del. Cons. n. 14/2007)Il Consorzio di Sviluppo della Valle di Cembra ha per sco-po consortile, non lucrativo, quello di rendere sistematical’espe rienza pattizia al fine di promuovere lo sviluppo delterritorio della Valle di Cembra e degli ambiti territoriali limi-trofi in campo economico, sociale e culturale, anche attra-verso la collaborazione interaziendale con l’Azienda per ilTurismo Altopiano di Piné e Valle di Cembra.Con 14 voti favorevoli unanimi si delibera di aderire al pro-getto di costituzione del nuovo Consorzio Valle di Cembra,rinviando a successivo provvedimento l’approvazione delrelativo Statuto.

Esame ed approvazione del rendiconto dell’esercizio fi-nanziario 2006 (Del. Cons. n. 16/2007)Con 8 voti favorevoli, 1 contrario e 2 astenuti su 11 con-siglieri presenti e votanti viene approvato il rendicontodella gestione relativo all’esercizio finanziario 2006 nelleseguenti risultanze complessive riportate alla pagina se-guente.

Dall’1.05.2007 al 31.10.2007 il Consiglio comunale si è riunito tre volte. Ha adottato 3 variazionidi bilancio per l’esercizio finanziario 2007 (Del. Cons. n. 7/2007, n. 20/2007 e n. 21/2007) edha assunto 20 deliberazioni. Elenchiamo qui di seguito le principali.

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Approvazione del Piano attuativo a finigenerali P.A.G.4 “Parco delle Piramidi”(Del. Cons. n. 17/2007)Con 8 voti favorevoli, 2 astenuti su 10 consi-glieri presenti e votanti viene approvato il Pia-no attuativo “Parco delle Piramidi” previsto edin conformità al P.R.G. vigente, modificato se-condo le osservazioni accolte e adeguato aglistrumenti urbanistici al momento in vigore.

SEDUTA DEL 04.10.2007

Regolamento per l’appli ca zio ne delcanone per l’occu pa zione di spazied aree pubbliche (Del. Cons. n.23/2007)Con 11 voti favorevoli unanimi vienedeliberata la modifica dell’art. 3 com-ma 4 e dell’art. 26 comma 1 del Rego-lamento comunale per l’applicazione

del canone per l’oc cu pazione di spazi ed aree pubbliche,approvato con Del. Cons. n. 31 del 05.10.2006. In partico-lare, all’art. 3, si chiarisce meglio il concetto di occupazio-ne di suolo pubblico poiché viene specificato che con es-so si comprende anche l’occupazione del soprassuolostradale temporanea effettuata per mezzo di container peril conferimento dei prodotti derivanti dall’attività agricola enell’art. 26 vengono rideterminate le misure di tariffa base(vedi Agenda pagina 45).

Modifica del Regolamento tipo del Corpo dei Vigili delfuoco volontari (Del. Cons. n. 24/2007)Con 11 voti favorevoli unanimi viene modificato il Regola-mento relativamente all’art. 6 comma 2 nel testo di segui-to riportato: «Sono ammessi a far parte del suddetto grup-po, con l’assenso scritto dei genitori o di chi ne fa le veci,i giovani di età compresa tra i dieci e i diciotto anni, resi-denti nel Comune di appartenenza del Corpo, a prescinde-re dalla loro cittadinanza, e dotati dei requisiti di idoneità fi-sica fissati dalla Cassa provinciale antincendi».

Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi everifica degli equilibri di bilancio (Del. Cons. n. 25/2007)Con 9 voti favorevoli e 2 astenuti su 11 consiglieri presen-ti e votanti viene deliberato di dare atto del mantenimentodegli equilibri di bilancio e dello stato di attuazione dei pro-grammi non rendendosi pertanto necessario adottare al-cun provvedimento di riequilibrio.

Interrogazione presentata in Consiglio comunaleRecapiti medici frazionaliIn data 20 aprile 2007, i consiglieri di minoranza dellalista “Grappolo d’Uva” avevano presentato al Sindacoun’interrogazione scritta riguardante l’apertura dei re-capiti medici frazionali nella quale si chiedevano delu-cidazioni in merito alla sicurezza, all’igiene dei locali ealla privacy dei pazienti. Il Sindaco ne ha dato risposta nella seduta consiliaredel 29.05.2007.In essa viene sottolineato in primis che la riapertura ditali recapiti, chiusi dalla precedente Amministrazione,è stata accolta con molta soddisfazione dagli abitantidelle Frazioni di Sevignano, Piazzo, Gresta e Valcava.I locali, sede di tali recapiti medici, sono a norma perquanto riguarda la sicurezza, l’igiene e l’accesso allepersone con handicap, garantiscono la privacy dei pa-zienti e la loro apertura e pulizia sono curate da volon-tari.Si precisa poi che i recapiti medici frazionali sono sta-ti riaperti esclusivamente per attività di ripetizione del-le prescrizioni farmaceutiche a favore dei pazienti as-sistiti dal dott. Cosimo di Geronimo, al quale non siritiene di dover chiedere un rimborso spese perl’utilizzo di locali pubblici, considerato il carattere diservizio volontario della sua prestazione.I proponenti dell’interrogazione si sono dichiarati sod-disfatti della risposta data loro dal Sindaco.

Residui Competenza Totale

Fondo di cassa al 01.01.2006 € 1.034.505,75Riscossioni € 1.424.847,01 € 1.522.436,67 € 2.947.283,68Pagamenti € 1.534.020,24 € 1.389.948,53 € 2.923.068,77Fondo di cassa al 31.12.2006 € 1.057.820,66Residui attivi € 1.581.899,99 €1.640.571,35 € 2.222.471,34Somma € 3.280.292,00 Residui passivi € 1.379.881,20 €1.411.559,25 € 1.791.440,45Avanzo di amministrazione €1.488.851,55

di cuiVincolato €1. 290.312,19Non vincolato € 1.198.853,36

Il patrimonio netto del Comune di Segonzano al 31.12.2006 risulta essere di € 11.976.391,75.

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Progetto “Azione 10”:lavori di pubblica e sociale utilitàL’ “Azione 10” è nata per avere una forte valenza sociale: il lavoro come diritto per tutti, coinvolgendo soggetti “fuori” dal mercato del lavoro in opere e servizi concretamente utili.

L’Agenzia del lavoro, alfine di agevolare l’inse -rimento nel mondo del

lavoro di soggetti deboli, nonchédi favorire il recupero sociale e la-vorativo di soggetti in situazioni disvantaggio sociale, può concederecontributi agli Enti Locali ed alleIPAB, anche associati tra loro, chepromuovano progetti per lavori diutilità collettiva. I progetti e quindianche i rapporti di lavoro sono atermine (da un minimo di quattro ad un massimo di diecimesi), hanno prevalente contenuto di manodopera e ri-guardano i settori di attività di seguito riportati:• abbellimento urbano e rurale, ivi compresa l’attività di

manutenzione;• valorizzazione di beni culturali ed artistici anche me-

diante l’attività di salvaguardia, promozione, allestimen-to e custodia di mostre relative ad oggetti ed attrezzatu-re del territorio nonché riordino e/o recupero evalorizzazione di testi e/o documenti di interesse stori-co o culturale;

• riordino di archivi e/o recupero di lavori arretrati di tipotecnico o amministrativo;

• particolari servizi di tipo sociale o necessari per il recu-pero del soggetto inserito purché non ascrivibili a quan-to già in attuazione sul territorio interessato a progetto.

L’ “Azione 10” è nata per avere una forte valenza socia-le, con essa si cerca in qualche modo di sopperire, alme-no in parte, ai problemi sia della disoccupazione, sia deldisagio personale di alcuni soggetti, puntando su valoricondivisi quali, ad esempio, il lavoro come “opportunità”e non solo come “posto”, ma soprattutto il lavoro come di-

ritto per tutti. È da notare ancheche non si tratta di impiegare sog-getti “fuori” dal mercato del lavo-ro in attività professionali fittizie ovirtuali, ma di coinvolgere gli stes-si nella produzione di opere e ser-vizi concretamente utili.

È in questo modo che con i la-vori socialmente utili si cerca di svi-luppare competenze in modo chei soggetti più deboli possano dimo-strare di essere capaci e autonomi,

non più come utenti, ma come lavoratori che partecipanoattivamente alla vita della comunità con le proprie risorse.

Da quest’anno l’Amministrazione comunale di Segon-zano ha aderito al progetto “Azione 10” assumendo dueoperai (nella foto): Antonio Folgheraiter e Antonino Batta-glia, entrambi di Segonzano, gestiti dalla Società Coope-rativa Sociale Insercoop di Moena e coordinati dall’Uffi-cio Tecnico comunale. Il costo complessivo del progetto èpari ad € 25.000,00 di cui € 19.412,97 di costo della ma-nodopera e gestione di cantiere ed € 5.587,03 per sommea disposizione dell’Amministrazione (acquisto materiali, se-gnaletica, benzina, visite mediche operai, ecc…). Il contri-buto provinciale ammonta ad € 11.957,45.

I due operai durante il periodo di durata del progetto(23 aprile-7 novembre 2007) hanno realizzato la manu-tenzione del verde pubblico, la pulizia di strade comuna-li, sentieri naturalistici, fossati, cimiteri, pertinenze di edi-fici pubblici, canalette, strade di montagna, ecc…

Ad Antonio ed Antonino grazie per il lavoro svoltoin questi mesi, poiché con il loro impegno hanno con-tribuito a rendere più pulito e decoroso il nostro paesee le zone periferiche. ●

CONFERIMENTO DEI RIFIUTI PERICOLOSI

supporterà il privato nelle operazioni di travaso e scarico.È tassativamente vietato conferire rifiuti provenienti da at-tività definite “non domestiche” quali officine meccaniche,imprese agricole, servizi alberghieri e connessi.Coloro che per incuria abbandoneranno i rifiuti in luogo nonautorizzato saranno puniti a norma di legge.

Si comunica che dal 25 ottobre scorso è possibile conferirei rifiuti pericolosi quali olio motore, olio alimentare, batte-rie e filtri dell’olio il martedì e il giovedì dalle ore 8.00 alleore 9.00, presso l’attuale sede di stoccaggio ubicata in pros-simità del magazzino comunale, ove sarà presente un opera-tore del Comune che verificherà la provenienza dei prodotti e

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Manutenzione delle strade forestali

I n data 31 ottobre 2007 si è conclusol’intervento di manutenzione straor-dinaria della strada forestale che dalla

Località la Cà porta a Socina. L’intervento,che originariamente doveva interessare so-lamente 1,4 chilometri di strada, è statoampliato fino a ricomprendere la sistema-zione di tutto il tratto che dal bivio per “laBusa” sale verso “Peciapian”. Alcuni nume-ri: sono state sostituite 95 canalette e sistemati con legantee materiale porfirico oltre 4,5 chilometri di strada. Non so-lo, ma per una maggiore stabilità nel tempo, si è provvedu-to a far rullare a mezzo di compattatore vibrante l’interotratto interessato dall’intervento di manutenzione straordi-naria. La sistemazione è stata possibile grazie al lavoro siner-gico ed alla stretta collaborazione tra Comune e Ufficio Distrettuale Forestale di Trento, non dimenticando di rin -graziare quanti, ditte locali e Servizio Foreste, hanno prov-veduto in tempi rapidi a fornire i materiali necessari, cana-lette, scarto di porfido e legante. Si trattava di un interventopiù che mai urgente vista la pericolosità di alcuni tratti distrada che presentavano vistosi cedimenti della banchinacon pericolo per il trasporto del legname a valle.

Nel mese di settembre sono iniziati sul Ceramonte i la-vori di manutenzione straordinaria della strada Pian del Ceresar-Dossa, anch’essa di difficile transito sia perl’esbosco che per il recupero del legnatico da parte deicensiti. Sulle particelle forestali su cui transita la stradaerano previsti, dal vigente piano economico in scadenza,tagli selvicolturali per circa 1650 metri cubi, mai realizza-ti per assenza di idonea viabilità. Come per la strada di Socina anche quella di Ceramonteverrà conclusa in due fasi, dopo la realizzazione dei lotti dilegname programmati in Sessione Forestale ad inizio 2007.

STEFANO SCHIR

Custode forestale del Comune di Segonzano

Consorzio Miglioramento Fondiario di Segonzano

I lavori per la realizzazione dell’impianto irriguo a ser-vizio delle aree agricole di Segonzano proseguonocon un buon ritmo. Nella frazione di Sevignano

l’impianto è quasi terminato ad eccezione delle località Pa-ludi e Fontane dove i lavori hanno subito un rallentamentoper problemi tecnici. L’impianto deve essere inoltre com-pletato a Teaio, Saletto, Venticcia e nelle aree orticole. Nel-la zona di Luch si procederà alla realizzazione della cabinadi filtraggio dell’acqua poiché, recentemente, sono perve-nute le autorizzazioni necessarie per il proseguo del lavoro.Si spera così di poter consegnare alla popolazione l’im -

pianto funzionante per l’annata agricola 2008. A Sevigna-no è stato perfezionato il collaudo e si è potuto usufruiredell’acqua, anche se manualmente, già da quest’anno.Il 26 ottobre si è svolta un’assemblea straordinaria del Con-sorzio – su mandato obbligatorio della Provincia, Servizio vi-gilanza e promozione delle attività agricole – per deliberarela modifica di alcuni articoli dello Statuto, come previstodalla Legge provinciale 3 aprile 2007. Dopo una lunga di-scussione, pacata e molto costruttiva, i soci presenti hannovotato all’unanimità la modifica degli articoli in questione.Un ringraziamento particolare a quanti hanno collaboratoalla realizzazione dell’opera. Ai componenti il Direttivo,sempre presenti per risolvere i problemi che si presentava-no di volta in volta, ai tanti soci, che ci hanno prodigato diconsigli e ci hanno concesso le autorizzazioni necessarie peril passaggio delle tubature sulle loro proprietà ed infine al-l’Amministrazione comunale, che ci ha sostenuto sia finan-ziariamente che burocraticamente. Un grazie a tutti.

ROMANO PETRI

Presidente

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Struttura di filtrazione in località Sevignano, zona Prada, e posizionamentotubature in località alle Pozze

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P er me, inesperta di dialetto, è curioso conoscereil perché in passato si diceva che gli abitanti delPra fossero dei bregheloni. «I ne diseva che bre-

ghelàven perché passa l’Avis e l’Avis na volta l’era gross,l’acqua la feva rumor e per poderse parlar e capir bisogna-va breghelàr».

È da qui che Albina e Erminio cominciano a racconta-re dell’importanza che le acque dell’Avisio avevano per ilPra, il piccolo paesino in cui loro stessi sono nati, cresciu-ti e tuttora vivono. I loro ricordi sono piccoli flash, fram-menti di storia a cui, a volte, risulta difficile dare una pre-cisa collocazione temporale e persino dei volti, ma chetestimoniano usanze, abitudini di vita ed episodi vissuti inprima persona nel corso del secolo scorso.

La prima cosa che raccontano è la presenza al Pra deidue mulini, uno del Bepi e l’altro del Severino, che avevaanche una sega, le cui pale hanno funzionato, proprio

grazie all’acqua dell’Avisio, fino agli anni Cinquanta. Lagente dei paesi vicini portava qui il proprio raccolto, gra-no, mais, frumento e persino orzo, a far macinare, garan-tendo così na bòna e produttiva attività.

Prima della costruzione della diga di Stramentizzo,l’Avisio veniva utilizzato per il trasporto del legname, da-ta la sua grossa portata: era di fatto questa la via più bre-

Vecchi mulini e segherie di Pra

Pra e l’Avisio: un rapporto vitale

Prosegue la rubrica dedicata alle numerose frazioni che compongono il Comune di Segonzano. La scelta di riservare una rubrica fissa alle frazioni è stata fatta per dare voce alla storia delle genti di questi luoghi che rappresentano nel loro insieme la struttura portante del Comune.In questo numero diamo spazio alla Frazione di Pra.

Dati relativi alla frazione di Pra

Censimento Censimento Censimento Popolazione1971 1981 1991 attuale

33 26 19 21: 13 maschi8 femmine

Famiglie residenti: 9 Altitudine slm: 490 m

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LE NOSTRE FRAZIONI

ve, per non dire l’unica via, per raggiungere Lavis e da quile maggiori città, come Venezia, dove le bore trasportatevenivano utilizzate come fondamenta dei palazzi. I tron-chi che seguivano il corso del fiume provenivano anchedalla Val di Fiemme, ma la gente del posto utilizzaval’Avisio anche per avvicinare a casa la legna dei boschi vi-cini: in primavera la si preparava tagliata e accatastata,mentre in autunno la si faceva scorrere sull’acqua. Succe-deva spesso che il legname si incastrasse o si fermasse nel-le möie e per questo erano necessari degli uomini checontrollassero il percorso.

Il fatto che il Pra sia bagnato dall’Avisio costituì unagrande fortuna anche per la campagna: già verso la finedell’800, deviando una parte del corso d’acqua, fu costrui-ta una rògia che serviva come sistema di irrigazione. Gliideatori sono stati gent dal Pra e gent da Teai, che avevanoprati a Pian de l’Avis: infatti, la rògia partiva proprio da Piande l’Avis, seguiva l’attuale strada sterrata, passava perCamp de spini, Moronari e arrivava fino alle case del Pra.Dalla rògia venivano formati dei rii che scendevano versole campagne e così si facilitava il lavoro dei contadini nel-l’endaquàr pradi e campi: proprio perché si voleva che ilmaggior numero di persone potesse usufruire di questovantaggio, la rògia è stata fatta passare nella parte alta delpaese. Veniva fissato un giorno in settimana in cui la rògiadoveva essere ripulita e, a turno, lo si faceva. Inoltre, per

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LE NOSTRE FRAZIONI

Anche le donne andavano sulle rive dell’Avisio: si an-dava soto i orti a fare la bugàda, a bater i linzöi e ad allar-garli sull’erba. Inoltre, si diceva che l’acqua dell’Avisio di-sinfettasse e spesso ci si andava a lavare i piedi.

L’Avisio era importante, ma contemporaneamente fa-ceva anche molta paura alla gente del Pra: paura che po-tesse uscire dal suo letto e portarsi via tutto… «no se po-déva mai star següri de l’Avis». E così sono ancora vivi iricordi dell’alluvione del ’66, di quel 6 novembre del1966. Grandi e piccoli erano tutti sulla piazza a controlla-re il livello dell’acqua e a vedere con i loro occhi tuttoquello che l’acqua dell’Avisio si stava portando via.C’erano i volontari dei Vigili del fuoco e i Carabinieri chevolevano far evacuare tutto il paesino, ma nessuno volevalasciare la propria casa, seppure la paura fosse tanta. Lepaure più grandi erano quelle che l’acqua raggiungesse imulini e poi si spostasse verso le case, oppure che una fra-na rallentasse il corso dell’acqua e poi lo facesse riprende-re con una maggiore portata.

Purtroppo, non si può dimenticare che l’Avisio si èportato via anche delle vite umane: persone al lavoro, ra-gazzi che scendevano sulle rive a giocare o, più avanti neltempo, a fare il bagno.

“El bagno en te l’Avis” si è cominciato a fare dopo lacostruzione della diga di Stramentizzo: per i più giovaniera un grande divertimento e tuttora, in estate, la stradadel Pra è un via vai di ragazzi e bambini che vogliono tra-scorrere i loro pomeriggi tra i sassi e le möie dell’Avisio.

E così sono loro, insieme a qualche pescatore che ten-ta la fortuna alla ricerca di qualche trota nascosta sotto isassi, a “far vivere” oggi l’Avisio, «quel stess Avis che navolta l’aidava noi a viver».

ELISA FOLGHERAITER

con l’aiuto dei nonni ALBINA ed ERMINIOe del papà VALENTINO

fare in modo che l’acqua potesse scendere e bagnare tut-to, si posizionavano volutamente in pendenza le varie col-ture: bine de patate, rave, formentàc, formént, formentòn,filàri de ùa, ma anche i prati, utilizzati per il foraggio delbestiame. E da ciò si capisce quale era il “pane quotidia-no” per questo piccolo paese: come avveniva un po’ovunque in passato, le famiglie vivevano di quei prodottiche coltivavano nelle loro terre e che potevano ricavaredal bestiame. Se poi si voleva andare in negozio bisogna-va andare a Piazzo, dove c’era la botega, che vendeva ditutto: dalle cose da mangiare ai prodotti per i campi. Infat-ti, il Pra è sempre stato come è adesso: poche case e mol-te campagne e orti: «na volta gh’èra sol pù barache, par icunèi e le galine, e i cèsi che i era föra dale case».

Così, non solo per la bottega, ma per qualsiasi servizioci si doveva spostare. A scuola, si andava a Piazzo… «e lastrada la se feva anca quatro volte al dì»: la mattina e il po-meriggio, andata e ritorno, «ma la se feva en compagnìa eno se ghe pensava gnànca». A messa, si andava ogni do-menica e si andava a Segonzano: «se neva su per la stra-da de l’Aqua Bona e se pasava per Salet e Scanc».

Il giovedì, poi, «se neva a Faver, su per la Corvaia, e seneva dal becàr, dai Paolazzi», a portar le trote pescade eciapàr al so posto carne. E perché proprio il giovedì? Il ve-nerdì era dì de magro e quindi la gente non andava acomperare carne, bensì pesce.

L’Avisio, dunque, aveva un altro vantaggio per gli abi-tanti del Pra, in quanto potevano procurarsi il pesce damangiare e da vendere. Infatti, la grande portata del tor-rente stava anche a significare un’altrettanta pescosità,tanto che non era difficile pescare più di una trota con-temporaneamente e le tecniche di pesca erano le più di-sparate: non solo col lancio e con le mani, ma una voltaanche con il forcone e addirittura con la dinamite, utiliz-zata, impropriamente, per stordire le trote e, infine, anda-re a recuperarle co la vàda.

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«F ino a pochi mesi fa non avrei mai credutodi poter smettere di bere.Avevo già provato un paio di anni fa,

quando avevo avuto problemi di salute: avevo dato in af-fitto tutte le mie vigne per dimenticare il vino, ma pur-troppo non ero capace di farne a meno. Qualche bottigliala nascondevo in cantina credendo di ingannare la mia fa-miglia, ma in realtà stavo solo facendo male a me stesso.

I miei familiari, preoccupati per la mia salute, se neerano accorti eccome, ma io non riuscivo ad ammettereil mio problema. Quando le mie condizioni fisiche sonopeggiorate al punto di essere ricoverato, poco per voltaho cominciato a capire veramente che stavo rovinando lamia vita e quella delle persone che mi stavano accanto. Imiei cari hanno preso contatto con il Club Teniamoci permano e da lì è iniziato il mio cammino verso una nuovavita. Ho seguito il consiglio di trascorrere un periodo diriabilitazione al Centro di alcologia di S. Pancrazio di Arco.Lì i dottori e le infermiere mi sono stati di molto aiuto emi hanno fatto comprendere a quali gravi danni sarei an-dato incontro se avessi continuato con l’alcol: sono rima-sto molto impressionato.

Ora sono più di sei mesi che non bevo e vado con miamoglie Caterina al Club, dove ho conosciuto nuovi amiciche possono capirmi senza giudicare.

Ringrazio i miei cari che col loro amore mi hanno aiu-tato a cambiare e spero che la mia testimonianza possaessere utile per altre famiglie che soffrono per lo stessoproblema.

Certo la strada sarà ancora lunga, ma ora la mia salu-te è finalmente buona e posso vivere tranquillo e felicecon la mia famiglia». ●

LUIGI

Club Teniamoci per mano

La mia nuova vita.

SOCIALE

La festa al club per i miei primi cento giorni

Pasti a domicilio

I l Servizio Socio-Assistenziale del Comprensorio Valledell’Adige effettua, tra gli altri servizi di assistenza do-miciliare erogati ai sensi della L.P. 14 del 12/07/1991,

un servizio di consegna di pasti a domicilio. Tale servizio, at-tivato in Valle di Cembra nel corrente anno, prevede la con-segna quotidiana del pasto al domicilio dell’utente in pre-senza di incapacità di questi a prepararsi il pasto o a seguireun’alimentazione corretta.

La concessione del servizio viene effettuata sulla base deiparametri annualmente fissati con le “Determinazioni perl’esercizio delle funzioni socio-assistenziali delegate”. Perl’anno in corso le stesse sono state approvate con delibera-zioni della Giunta provinciale n. 2659 del 15/12/2006 en. 303 del 15/02/2007.

Le richieste di attivazione del servizio devono esserepresentate all’Assistente Sociale del Comprensorio anchepresso i recapiti territoriali. Sulla base della proposta, a

conclusione del procedimento, il Comprensorio dispone laconcessione dell’intervento o il non accoglimento della do-manda, tenuto conto del grado di priorità della stessa, delledisponibilità organizzative e delle risorse finanziarie.

Agli utenti beneficiari del servizio viene richiesta unaquota di compartecipazione alla spesa che viene calcolatacon valutazione della situazione economica del nucleo fa-miliare del richiedente sulla base della normativa annual-mente approvata dalla Giunta provinciale. Per l’anno 2007la quota di compartecipazione fissata con le deliberazionidella Giunta provinciale richiamate va da € 2,62 (quota mi-nima) ad € 7,50 (quota massima) per ogni pasto fornito, acui va aggiunta la quota per la consegna a domicilio fissatanella misura massima di € 2,58.

Ulteriori informazioni possono essere richieste all’Assi-stente Sociale, Desirée Pedulla, o agli uffici amministrativi diTrento - Via Zambra, 11 (tel. 0461.412279 o 412280).

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L’Associazione Amici di San Patrignano nasce e sicostituisce nel 2001 dal bisogno di alcuni geni-tori che vivendo in seno alla propria famiglia il

dramma della tossicodipendenza decidono di creare ungruppo di Auto Mutuo Aiuto per sostenersi e confrontarsia vicenda.

Essa opera condividendo a pieno la linea educativa edi princìpi di responsabilità della Comunità di San Patrigna-no che, per l’Associazione, è un punto di riferimento co-stante.

Crescendo, con il tempo, il gruppo diventa non solosostegno alle famiglie ma anche punto di riferimento perchi fa uso di sostanze e voglia affrontare “alla base” lapropria dipendenza senza medicalizzare il problema, marimboccandosi le maniche e riconquistandosi la proprialibertà di individuo. Questi ragazzi vengono supportati emotivati ad intraprendere il percorso comunitario da ungruppo di giovani che a loro volta sono usciti dalla tossi-codipendenza con un percorso comunitario portato atermine e hanno conseguito il diploma di “Operatore di assistenza alle persone dipendenti dalle sostanze diabuso”.

Giovani e adulti che lavorano insieme per essere unarisorsa sul territorio per chiunque ne abbia bisogno.

L’Associazione lavora su tutto il territorio delle provin-ce di Trento e Bolzano e province limitrofe instaurandorapporti con il Sert, i servizi sociali del territorio e facen-do colloqui e incontri anche con i giovani in carcere perun futuro ingresso in comunità.

In questi ultimi due anni l’Associazione ha intrapresocontatti con 45-50 ragazzi/e e le loro rispettive famiglie:è riuscita ad inserire diciannove ragazzi a San Patrigna-no e sei in altre comunità; attualmente sono presenti aSan Patrignano ventitré ragazzi/e del Trentino Alto Adi-ge, di cui nove sono in procinto di terminare il loro per-corso e otto ragazzi lo hanno terminato nel 2005/2006.

L’Associazione ha sede nel comune di Lavis, in ViaFurli, 80/82 ed è aperta al pubblico il martedì dalle16.00 alle 20.00, il giovedì dalle 20.00 alle 23.00 e il sa-bato dalle 15.00 alle 19.00.

I genitori partecipano al gruppo di Auto Mutuo Aiu-to, coordinati da persone preparate; inoltre si attivanocorsi interni con il supporto di professionisti di cui si sen-te il bisogno (es.: corsi sulla comunicazione, sulle rela-

zioni di gruppo, sulle motivazioni, ecc.), tutto questo peraiutare i componenti del gruppo e dare loro strumentiper creare un dialogo costruttivo, per aprirsi esplorandole proprie problematiche, per esplicitare i propri dubbie incertezze.

Il gruppo è formato esclusivamente da volontari chedanno la loro disponibilità liberamente per espletare lemolteplici attività che l’Associazione comporta, ad esem-pio prevenzione sul territorio, nelle scuole, accompagna-mento dei ragazzi in comunità e visite a chi si trova già incomunità.

Scopi e princìpi dell’Associazione• Promuovere, attuare, sostenere azioni e programmi di

prevenzione che contrastino il diffondersi nella società,specialmente nei giovani, di sostanze stupefacenti e ditutte le altre forme di dipendenza che recano offesa al-l’integrità della vita ed alla dignità umana e sono causadi emarginazione.

• Assicurare un adeguato sostegno e supporto ai tossico-dipendenti, ai malati di Aids e alle persone afflitte daforme di dipendenza ed emarginazione, fornendo con-temporaneamente ai famigliari assistenza e indirizzi dicomportamento coerenti ed efficaci per il raggiungi-mento degli obiettivi di recupero e definitivo reinseri-mento.

• Attivare collegamenti con le strutture che gestisconoComunità residenziali per la riabilitazione e il reinseri-mento dei tossicodipendenti, al fine di poter indirizza-re le persone bisognose di aiuto verso il programma ria-bilitativo più idoneo alle proprie caratteristiche.

• Attivare e gestire centri di ascolto e centri di prima acco-glienza, necessari a fornire concrete ed immediate rispo-ste ai soggetti bisognosi e alle loro famiglie nell’ottica dipredisposizione di programmi atti al loro in se rimentopresso le comunità residenziali.

• Attivare tutte le risorse disponibili sul territorio al fine disostenere le persone che, ad ultimazione dei loro per-corsi riabilitativi, hanno la necessità di inserirsi nella so-cietà civile e professionale.

• Contrastare ogni opinione che ritenga “normale” l’usodi sostanze stupefacenti. Contrastare tutti i tentativi dilegalizzazione di droghe ad uso terapeutico come adesempio le politiche di “riduzione del danno”. ●

SOCIALE

Associazione Amici di San Patrignano

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Ha sede a Lavis, ma opera su tutto il territorio provinciale, per sostenere le famiglie e chi intende uscire dalla tossicodipendenza riconquistando la propria libertà di individuo.

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L’Avisio e i suoi ponti in Valle di Cembra

Avisio: insignificante o importante?

L a Valle di Cembra non ha unfiume con cui confrontarsi,sen tirlo vicino, goderlo, temer-

lo anche a volte. L’Avisio per i centridella Valle è un’entità irrilevante: questisi adagiano, più o meno uniti, sui mar-gini del terrazzo orografico, il fiumescorre sul fondo della Valle e più che aservirla si è dimostrato un ostacolo perla sua unificazione non favorendo ilsorgere di una comunità di valle.

In passato ed in parte anche oggivi sono due Valli di Cembra: la destrae la sinistra; di fatto esse hanno co-minciato ad unificarsi dopo il 1973,quando è stata aperta la strada pro-vinciale 101, la trasversale della vallecon il punto di raccordo nel ponte diRivalta o dell’Amicizia, come è statodenominato sin da principio.

Gran parte di Fiemme e tutta Fassahanno un altro rapporto con l’Avisio:lo sentono più vicino, quasi familiare,ma dopo Stramentizzo esso sprofondanel canyon porfirico, scompare nellefaticose anse. Poche sono le zone ches’allargano dando spazio a placidi ton-fani in cui possa specchiarsi l’azzurrodel cielo, tale da permettere un attimodi distensione. Anzi dove lo spazio è

più aperto il greto del corso d’acqua èuna distesa di ghiaia e di ciottoli dellepiù varie dimensioni spesso maschera-ti dalla vegetazione.

Ben pochi, al di là dei pescatori odegli appassionati naturalisti, sono co-loro che hanno qualche familiarità conl’Avisio. Quando, per qualche ragione,ci si avvicina si rimane stupiti dalloscorrere e dallo spumeggiare delleacque, dai grossi massi levigati, dallainfinita varietà dei giochi, dei mulinel-li, dei riflessi che esse ci offrono. Anda-re a vedere l’Avisio soprattutto per i ra-gazzi è un’avventura e si sta sempre arispettosa distanza: i pericoli e le insi-die che nasconde non sono dasottovalutare. Tuttavia, se esclu diamola zona di Segonzano, non vi sono al-trove strade che portino all’Avisio. Sul-la trasversale 101 si corre in macchina,l’acqua si intravede appena, e sarebbeinsicuro fermarsi sui parapetti, al con-

trario il ponte di Cantilaga, oggi è unlusso: sulle sue sponde si indugia vo-lentieri a contemplare le acque chevengono da lontano e vanno senza po-sa. I ragazzi vi gettano sassi e scrutanole acque per scoprire qualche trota.

L’Avisio era l’Eldorado dei pescato-ri; le sue acque sono pulite e relativa-mente abbondanti, il suo corso in val-le si presta più di ogni altro per lacreazione di un parco naturalistico. Lazona circostante il ponte di Cantilaga èessa stessa un’oasi unica in tutto il cor-so del fiume a cominciare dalla stradadella Corvaia, intatta come era in anti-co, che sfocia sul ponte, accanto al-l’edificio di guardia, lungo la strada in-cassata tra alte muraglie. Ti sembra cheda un momento all’altro debba sbuca-re il biondo viaggiatore tedesco che diqui passò 513 anni fa. Lo ricorda lapietra col monogramma e la data1494, posta nell’autunno del 1971.

CULTURA

Capitello all’inizio del ponte di Cantilaga

Vecchia passerella di Pozzolago travolta nell’alluvione del 1966

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Anche noi ci si ferma a guardarel’acqua che scorre, a ricercare sulla co-rona del ferrigno sperone i mozziconidi muro che furono il gotico castello diSegonzano. Più sotto si stende la breveischia coltivata a viti e a meli con sulfondo l’alzarsi del versante fino a toc-care il cielo dove anche oggi volteggia-no, come allora, stormi di uccelli mi-gratori. Se ti giri verso nord l’acqua tiviene incontro dopo aver lambito qua-si le case di Pra luminose nel sole conla loro linda cappelletta. Se proseguiecco la nicchia con la statua di SanGiovanni Nepomuceno, il martire boe-mo invocato a protezione dei passaggisull’acqua. Più avanti sulla facciata del-la casa del dottor Lino Calliari trovi di-pinto dal Tisti un San Cristoforo con ilBambino sulla spalla e con il robustobastone necessario per attraversare ilfiume. Il pittore non ha dimenticato diinserirvi le singolari sporgenze rocciosedella Corvaia. Tutto questo tratto di val-le, specie sulla sponda destra, offrescorci interessanti di picchi porfirici chefanno scoprire profili di personaggi fa-mosi come il Dante sotto Costor o lefughe di ruderi con finestre e torri aibordi delle profonde vallette, il tuttosollecita fantasia e immaginazione.

Che dire dei segreti abitatori delfondovalle dalle trote fario, alle mar-morate, alle iridee, ai barbi ovunquepresenti, alle bisce d’acqua, alle cu-trettole, agli aironi, ai caprioli… nonc’è ancora l’orso, ma in passato que-ste e altre zone erano sue, come ri-cordano i toponimi “val de l’ors”,“croz de l’ors” e altri.

Ma perché questo divagare? Perricordare l’inaugurazione del nuovoponte di Cantilaga.

l’inaugurazione del nuovo ponte diCan ti laga

Ha avuto luogo il 6 ottobre scorso. Neè stato promotore il Consorzio Fondia-rio della Valle di Cembra, consorzio di

miglioramento di secondo grado pre-sieduto dal dottor Giuliano Rosa.

Una simpatica cerimonia che havisto la signora Rosi, una ultranovan-tenne di Pra, attraversare per prima ilnuovo ponte dopo il taglio del nastro.Ad applaudirla c’erano gli Assessoriprovinciali Gilmozzi con il ConsigliereTiziano Odorizzi, i Sindaci della Valle,il Presidente del B. I. M. Armando Be-nedetti e altri. Facevano festa il Corpobandistico San Valentino, le DonneRurali di Faver, don Walter Mattevi diPiazzo e tanti altri calorosamente pre-senti e attenti ad esprimere un grazieagli organizzatori della cerimonia, achi ha voluto, finanziato e material-mente eseguito il ponte.

I ponti della valle

Questo nuovo ponte in ferro chevalica l’Avisio a Cantilaga è l’ultimodella grande serie di passaggi, peda-gni, passerelle e ponti veri e propriche dalla preistoria ad oggi hannopermesso alla popolazione della Val-le di Cembra di incontrarsi passandoda una sponda all’altra.

In passato l’Avisio non era un cor-so d’acqua di secondaria importanza.

La sua portata media era, prima dellacostruzione delle diga di Stramentiz-zo e della centrale idroelettrica di SanFloriano di Egna, di quaranta metricubi al secondo. Portata che aumen-tava o diminuiva con il cambiare del-le stagioni e delle condizioni meteo-rologiche. Cenni sommari ai fiumi, aitorrenti ed alle loro piene si trovanonella Malografia trentina di Gian Gri-sostomo Tovazzi. L’elenco inizia conl’anno 45 d.C. quando è ricordatal’orribile fame a Trento. Nei secolisuccessivi si parla dei danni causati dapiene nel 369, nel 584 e nel 590, an-no questo in cui arrivarono i Franchi edistrussero castelli e fortezze tra cuianche Cembra. Altri disastri si ebberonell’800, quando a Roma era incoro-nato imperatore del Sacro RomanoImpero Carlo Magno. Danni ingentinel Tirolo meridionale si ebbero nel-l’anno 1111 e nel 1154 con pienadell’Adige fino a Verona e in tutto ilTrentino. Nel 1200 si ricordano rottedell’Isarco, distruzioni a Egna e pienedel Fersina e così di seguito anche nelcorso del 1300.

Nel 1493-94 si ebbero casi di pestee l’inondazione dell’Adige presso Sa-lorno costrinse anche il pittore AlbrechtDürer, diretto a Venezia, a prosegui-

Il ponte di Cantilaga in un disegno di Hofer, 1938

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I l ponte di Cantilaga ha segnatonel corso dei secoli un impor-tante pezzo di storia delle co-

munità di Faver e Segonzano. Attivogià al tempo dei Romani, esso ha co-stituito sino ai primi anni Settanta, fi-no cioè all’apertura del Ponte del-l’Amicizia sulla strada provinciale 101, l’unico punto dicontatto esistente tra le due sponde dell’Avisio in tut-ta questa parte mediana della Valle di Cembra.Su questo ponte nell’anno 1494 passò il Dürer nel suoprimo viaggio in Italia, mentre il 20 marzo 1797 vitransitarono le truppe francesi che misero a ferro efuoco il paese di Faver, bruciando pressoché l’interoabitato, compresa la chiesa.Ma su questo ponte rinnovato, che oggi andiamo adinaugurare e che costituisce la parte conclusiva delsentiero del Dürer, nonché la confluenza del sentieroEuropeo E5, nonché la viabilità interpoderale sovraco-munale per fini turistico-agricoli, le Amministrazionicomunali della Valle di Cembra ripongono concreteaspettative di sviluppo verso quel “turismo rurale so-stenibile” attualmente in forte espansione. Quest’ope-ra che si inserisce in maniera armonica in questo con-testo storico, altamente suggestivo, è stata realizzatagrazie ai Patti territoriali; Patti che hanno significatonon solo un’opportunità economica, bensì un’espe-rienza di sviluppo, un’occasione per riaffermare la no-stra identità di territorio e di comunità.Ringrazio il Comitato Promotore di Sviluppo della Val-le di Cembra nella persona di Tiziano Odorizzi, il Con-sorzio di Miglioramento Fondiario nella persona diGiuliano Rosa, nonché i progettisti e le maestranzeche si sono adoperati a questa realizzazione.Comunque un ponte è sempre qualcosa che unisce non

solo materialmente,pertanto quest’operaè da considerarsi unulteriore tassello checontribuisce alla co-stituzione di quellaComunità di valleche molto faticosa-mente sta prendendoavvio.

OSVALDO DI CRISCI

Sindaco di Faver

È probabilmente il tratto più bello del torrenteAvisio quello dove è situato, oramai da tem-po immemore, il ponte di Cantilaga. È stato

testimone di fatti e vicende che ormai sono storia eleggenda, costituisce collegamento fra le due spondedell’Avisio ed ha conosciuto amori e guerre sul suopassaggio.Ricostruire un ponte ha sempre un significato partico-lare, legato proprio all’idea di superare un ostacolo, ilguado di un torrente, per esempio, per raggiungere lasponda opposta che offre ciò che si cerca.I nostri nonni, che conoscevano solo gli spostamenti apiedi o con i lenti mezzi trainati da animali, avevanogrande coscienza e rispetto di quel ponte, che per-metteva la continuità dei rapporti con chi stava dall’al-tra parte della sponda.In molti erano presenti il giorno dell’inaugurazione del-la nuova struttura, sabato 6 ottobre. Quel giorno harappresentato un momento di unità di valle tra la gen-te, gli amministratori e il mondo dell’agricoltura, rap-presentato dai Consorzidi miglioramento fon-diario, dai contadini edalle cantine vinicole.Mi auguro che questomomento non rimangafine a se stesso ma chesia un punto di partenzaper gli importanti pro-getti da realizzare comeComunità di valle.

GIORGIO MATTEVI

Sindaco di SegonzanoIl nuovo ponte il giorrnodell’inaugurazione

Il taglio del nastro da parte della signora Rosi, di Pra, che il giornodell’inaugurazione compiva novant’anni

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re il suo viaggio attraverso la Valle diCembra, come ben si conosce. Me-morabili negli ultimi tempi sono statele piene dell’autunno del 1882 quan-do la portata dell’Avisio si aggirava sui1.200 metri cubi al secondo e quelladel 1966 quando superò i 2.000.

Attraversare l’Avisio in passato eraun problema, anche se vari erano iponti e le passerelle. Importanti nellazona di Lavis sono: il ponte dei Vodi,costruito nella metà dell’800, devasta-to dai bombardamenti nel 1943-44, ri-pristinato e funzionante nel 1950, ac-canto vi è il ponte dell’autostrada, poiquello della ferrovia Trento-Malé,quello della statale o di San GiovanniBosco e infine il più antico, quello inferro di San Lazzaro.

Risalendo il corso del torrente è ri-cordato il ponte su corde che in passa-to univa Albiano con Cembra. Altrapasserella assai antica esisteva tra Sot-tolona e Cembra, distrutta dall’alluvio-ne del 1966. Sulla sponda destra vi èancora la nicchia, mentre la statua diSan Giovanni Nepomuceno è conser-vata in canonica a Cembra. Questopassaggio era dotato di porta e in de-terminati periodi dell’anno era chiusa achiave. Oggi questa passerella è sosti-tuita dal ponte su corde d’acciaio co-struito presso la centrale idroelettricadi Pozzolago. Un passaggio esisteva traFaver e Sevignano. Ma il ponte apertosempre e a tutti era quello di Cantilaga.

Più a nord vi era la passerella a LaRio, tra Sover e Grumes, a volte rim-piazzata da una corda d’acciaio sullaquale si attraversava l’acqua appesiad una carrucola.

Anche la zona dei Mulini di Sovercon il Castelet, le suggestive vecchiecase, le rogge e i mulini sono una sin-golare attrattiva. È in previsione la rico-struzione del ponte tra Sover e Grumese vi sono i progetti per la realizzazionedella pista di accesso all’Avisio. È inve-ce già sistemato il sentiero lungo il cor-so del fiume, passa su una passerella inferro nei pressi del Castelir e arriva aiPianaci sotto Piscine. Altra zona scono-

sciuta, ma assai caratteristica di questaparte del corso dell’Avisio.

Altro passaggio vi è tra Valflorianae Capriana, mentre il ponte prima diMo lina di Fiemme risale al 1950, rea -lizzato in concomitanza con la stra daFersina-Avisio, la Direttissima delleDolomiti.

Il ponte di Cantilaga:cenni alla sua storia

In passato, fra i vari ponti presen-ti lungo l’Avisio, solo il ponte di Can-tilaga era quello sempre aperto e conpassaggio libero.

Il luogo in cui sorge è un punto trai più felici della Valle per la presenzadi due sponde relativamente vicine ealte e con possibilità di accesso abba-stanza facile su entrambi i versanti.La costruzione dell’attuale ponte inferro, molto bello, elegante, ampio,sicuro, si era resa necessaria perché ilprecedente ponte Braile, pure in fer-ro, posto nell’ottobre del 1964, era incondizioni deplorevoli e insicuro.

Dopo la costruzione della stradaprovinciale 101 che unisce le duesponde della Valle tra Piazzo e Favere la realizzazione del ponte di Rivalta

nel 1973, il ponte di Cantilaga ha per-so la sua importanza restando quasiun cimelio storico, un passaggio turi-stico, usufruito prevalentemente daicontadini che posseggono vigneti ol-tre il ponte sul territorio di Faver.

Piace qui ricordare qualche vi-cenda del ponte di Cantilaga checonta più di duemila anni. La sua ori-gine è coeva ai primi insediamentidella popolazione, che risalgono a di-versi secoli prima di Cristo.

Si è ipotizzato che nel periodo ro-mano fosse sorta una torre, dove og-gi si trovano i resti del Castello, aguardia del passaggio sul ponte.

Nel periodo feudale, con l’edi -ficazione del Castello di Segonzano,avvenuta nel 1216, il ponte era pre-sente e funzionale. Nel documentodi erezione del Castello non vi è cen-no al ponte, ma solo di una “domocum munitione”, ma il ponte c’era,curato, funzionale e tale da permet-tere frequenti rapporti civili e religio-si tra le due sponde.

Non va dimenticato che da quelperiodo l’Avisio era la via normaleper la fluitazione del legname diFiemme e dell’alta Valle di Cembra.Accenni a questi passaggi si trovanonelle carte di Giovo e Faedo a partire

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Il ponte di Cantilaga nel 1938

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dal 1331, per Grumes dal 1385, perSegonzano nel 1457. La fluitazioneriprese in pieno verso il 1500, tantoche nel 1581 si tentò di rendere na-vigabile l’intero corso del fiume, daCadino a Lavis. Le menade partivanosotto Cavalese ai primi disgeli conuna singolare cerimonia di benedi-zione e proseguivano fino ad agosto.Durante tutti questi mesi nel torrentevi erano enormi quantità di legname.Una menada era composta solita-mente di 2.200 boroni di metri 4,20,di 10-11 mila bore, di 500-600 passidi legna. La fluitazione continuò finoal 1880 poi andò gradatamente in di-suso con la costruzione delle primestrade di Egna e della destra Valle diCembra. L’ultima per Segonzano si

ebbe nel 1936 quando i tronchi arri-varono alla segheria di Pra rimessa inattività dopo l’alluvione del 1882.

Un primo accenno esplicito alponte di Cantilaga si ha in un docu-mento del 5 agosto 1472 quando ilcapitano del Castello Giorgio Kreutzerconcesse alla comunità di Sevignanol’uso del Ceramonte. Il documento fusteso nel recinto del Castello «penes il-lum lapidem magnum in quo tritura-tur bladam versus pontem per quemitur Cymbriam» cioè: presso quellagrossa pietra dove si macina il granoposta in direzione del ponte attraversoil quale si va a Cembra.

Nell’autunno del 1494 sul pontetransitò, come s’è detto, anche il ven-titreenne pittore Albrecht Dürer. L’at -

tri buzione alla Valle di Cembra dei seiacquerelli da lui eseguiti in quell’oc-casione, attribuzione avvenuta nel1936 ad opera di Antonino Rusconi,ha dato nuova e imperitura importan-za al ponte di Cantilaga e alla Valle in-serendoli nella grande storia universa-le dell’arte. Di qui un’attuale e nonsecondaria motivazione per rifare ilponte attraversato ogni anno da nu-merosi ammiratori del pittore, in par-ticolare da quelli provenienti dai pae-si tedeschi che percorrono il SentieroEuropeo da Costanza a Venezia o ilDürer Weg da Laghetti di Salorno allePiramidi di Segonzano e oltre.

Altro cenno al ponte si ha nel1541, quando una eccezionale pienaportò l’acqua a sfiorare le assi delponte minacciando di portarlo via,come ricorda il nobile Giuseppe aPrato, la cui famiglia era entrata inpossesso della giurisdizione sei anniprima, nel 1535.

La storia del ponte si fa più pun-tuale a partire dai primi anni del se-colo XVII:• nel 1609 era coperto da una tetto-

ia per ripararlo dalle intemperie;• nel 1630 fu distrutto dal fuoco per

evitare che il contagio della peste,che allora si stava diffondendo inalcune zone del Trentino, passassedalla sinistra alla destra;

• in occasione del successivo rifaci-mento i Comuni della sponda de-stra della Valle si rivolsero all’Impe-ratore per essere liberati dall’oneredi dover contribuire alla ricostru-zione ed al mantenimento;

• verso la metà del secolo in occasionedi un ennesimo rifacimento i Comu-ni di Lisignago, Cembra, Faver, Val-da, Grumes ricorsero al giudice Jaco-po Federico Poppus di Trento peressere liberati dal solito onere di con-tribuire con metà della spesa. Inquella occasione il conte GaudenzioFortunato Wolchestein sentenziò, il18 novembre 1675, che entrambe lesponde erano tenute a contribuirecon il 50% della spesa. A quel punto

Visione del Castello dal ponte nel punto in cui lo dipinse A. Dürer

Il Gruppo “Donne rurali” hanno preparato un ricco rinfresco il giorno dell’inaugurazione

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la destra ricorse nuovamente all’Im-peratore, ma senza esito, perché an-che nelle ricostruzioni del 1876 e del1897 il riparto fu sempre del 50%;

• durante il periodo delle guerre na-poleoniche 1796-97 sia questo co-me tutti gli altri ponti e passaggi del-la Valle vennero smontati e levatiper ostacolare alle truppe francesi ilpassaggio verso la sponda destra;cosa che purtroppo avvenne ugual-mente il 20 marzo 1797 quandoebbe luogo la battaglia di Cembra;

• nel 1903 Segonzano propose di ri-costruire il ponte in muratura ren-dendolo carrozzabile e addossan-dosi la spesa del 66%, a patto che icomuni dell’altra sponda sistemas-sero la strada della “Corvaia”. Nep-pure in quella circostanza si arrivòad un accordo per cui il carpentie-re di Cembra Guidobaldo Dalmo-nego nel luglio del 1903 lo riparòcambiando i “frizoni” e garanten-done il passaggio “a piedi” perquindici anni;

• altra ricostruzione si ebbe nel 1938e in quella circostanza fu garantitoil passaggio con carri e Segonzanofu assoggettato alla quota del 66%;

• siamo così alla penultima costru-zione quando fu posto il ponteBraile in ferro nel 1964.

Una rara riproduzione del ponte diCantilaga, visto da nord con a sfondo ilCastello, risale al 1836 ed è stata ese-guita dal pittore Franz Sweighoffer.

Negli anni precedenti il 1938, la te-sta sinistra del ponte era caduta, tuttoil tavolato di passaggio era inclinato eper risalire sulla strada, accanto al capi-tello di San Giovanni Nepomuceno,era stata posta una scala a pioli.

Ed ora ecco lo splendido nuovoponte cui si augura di durare a lungoe di permettere il passaggio a turisti,scolaresche, viaggiatori e contadini eche tutti possano ritrovare intattol’incanto di questo luogo selvaggio egentile ad un tempo.

ELIO ANTONELLI

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Il ponte di CantilagaUn’opera per una Valle: importanza e prospettive

N ell’ambito delle prospettive di sviluppo della Valle di Cembra avvia-te dal Patto territoriale, una nuova infrastruttura è venuta a costitui-re un punto di forza ambientale, turistica, ed economica: il “Ponte

di Cantilàga”. Importante collegamento fra le due sponde della Valle in pros-simità del Castello, il ponte ha una campata di 30 metri e una carreggiata di3,5 metri; con una portata ampiamente idonea anche al transito di mezziagricoli e una tolleranza che supera le 40 tonnellate. L’elegante ma robustastruttura del ponte è stata ricoperta di legno lungo le ringhiere come pure nelpiano di transito costituito da un doppio strato di larice. La realizzazione èstata coordinata dal Consorzio di Miglioramento Fondiario della Valle diCembra, presieduto dal dott. Giuliano Rosa ed è stata possibile grazie al Pat-to territoriale, seguito dal Comitato Promotore Sviluppo Valle di Cembra pre-sieduto da Tiziano Odorizzi ed al sostegno di vari comuni fra i quali in parti-colare il Comune di Segonzano. Una delle principali opere pubblichepreviste dal programma del Patto è giunta così al completamento dopo dueanni di lavori che hanno subìto qualche rallentamento causato dal continuolievitare dei prezzi dei materiali, in particolare dei metalli. Il progetto è statoredatto dagli ingegneri Andrea Zanetti e Paolo De Iorio, mentre i lavori sonostati condotti dall’impresa “Tasin Strade” di Zambana.

Nella semplice ma coinvolgente cerimonia d’inaugurazione di sabato 6ottobre, solennizzata dalla presenza del Coro La Valle di Sover, con il costu-me storico valligiano e della Banda San Valentino di Faver, l’importanza delponte è stata sottolineata dal Presidente del Consorzio di MiglioramentoFondiario, dai Sindaci di Segonzano e Faver, i quali hanno scoperto la targacommemorativa, dal Presidente del Comitato Promotore Sviluppo Valle diCembra e dall’Assessore provinciale Mauro Gilmozzi.

Il ponte, tornato a nuova vita, rinnova la sua storica funzione di collega-mento tra i due versanti della vallata, un simbolo di unità d’intenti e di siner-gia che può ben rappresentare anche il Patto territoriale, nato con l’idea dicreare coscienza nel tessuto sociale privato e delle istituzioni al fine di valo-rizzare il futuro della valle, rappresentata unitariamente sul ponte dagli stem-mi di tutti gli undici comuni. Il senso di “far da ponte” non riguarda solo laValle in sé, ma coinvolge territori e stati confinanti: le due province di Bolza-no e Trento sono unite dal “Sentiero del Dürer” che passa sul ponte e ricor-

da il transito del notopittore nel 1494. An-che il Sentiero Euro-peo E5 passa sul pon-te, che così è visitatoda centinaia di turistimitteleuropei che danord, dal Lago di Co-stanza, attraverso laValle di Cembra, muo-vono verso Venezia.

COMITATO PROMOTORESVILUPPO VALLE DI CEMBRAL’inaugurazione del ponte

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I presepi di Egidio Petri

Alcune delle sue creazioni in quarta di copertina del nostro Notiziario.

È da quando era ragazzinoche Egidio Petri esprime lasua passione per la scultura.

Racconta che poco più che bam-bino, quando aveva tra le mani unpezzo di legno che poteva prestarsiad essere scolpito, si divertiva a crea-re piccole figure, seduto sulle scale dicasa o a spasso per i boschi con il suocoltellino: «Mia madre sapeva che erorientrato a casa dall’odore di cirmoloche mi portavo addosso…».

Lo stesso profumo che ci avvolge,persistente e delicato, entrando nelsuo laboratorio, uno spazio ricavatonei vòlti al pianterreno della sua abi-tazione, ricoperto da un soffice tap-peto di trucioli di legno caduti al suo-lo sotto i colpi sicuri dello scalpello.

Si sta preparando per il mercatinodi Natale di Trento, dove è presente or-mai da qualche anno e dove scolpirà indiretta nella suggestiva Piazza Fiera.

Ma l’evento che sta aspettandocon maggior trepidazione è un altro.

Parteciperà infatti ad un’impor-tante iniziativa coordinata dalla Pro-vincia autonoma di Trento, dall’Asso-

ciazione Amici del Presepio di Tese-ro, dall’Azienda di Promozione Turi-sitica della Valle di Fiemme e delTrentino, a Roma.

Presente già lo scorso anno con ilpresepio in grandezza naturale inPiazza San Pietro e una mostra prese-pistica in Sala Nervi, anche quest’an-no il Trentino è chiamato in Vaticanoad allestire una mostra di presepi nel-le sale del Braccio Carlo Magno,un’ampia zona tra Piazza San Pietroe la piazza antistante Sala Nervi.

Egidio scolpirà dal vivo, proprionel cuore della cristianità, un suonuovo grande presepe.

Nel mostrarci alcuni modelli traquelli realizzati in questi anni, men-tre affila assorto i suoi scalpelli, ciconfessa un suo piccolo rammarico:«devo ancora trovare il tempo per fer-marmi e realizzare il presepe che hoin mente per casa mia…». ●Egidio Petri al lavoro

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«S ono passati ormai sette mesi dal giornodella partenza (26 marzo) da Milano condestinazione Kathmandu (Nepal) per ten-

tare la salita dell’impegnativa vetta del Dhaulagiri (8.167m) in solitaria, senza ausilio di portatori d’alta quota edossigeno. Per me doveva essere una nuova esperienza,dopo le molte salite sulle più alte montagne della terra,compiute e preparate con altri amici alpinisti.

Ho ancora ben impresso nella mia memoria la stradache da Kathmandu arriva a Beni dopo 300 km, dove hainizio una delle più selvagge, affascinanti e poco frequen-tate valli nepalesi, “la valle del Myagdi Khola”.

Il trek nella parte iniziale traversa risaie rigogliose estupendi villaggi rurali oltre a Beni, Babiyachaur, Darbanged altri. L’accoglienza della popolazione è sempre a dirpoco straordinaria. Nella seconda parte la musica cambia:il sentiero si inerpica prima su pendi ripidissimi dove i vil-laggi come Khibang Muri o Bogha sono appollaiati sui ver-santi della valle sempre più ripida e stretta, poi in radure,nel mezzo di una stupenda foresta come Dobang. La po-

polazione vive, meglio sopravvive, con quel poco che rie-sce ad avere da una terra poco fertile e da greggi più ma-gre dei loro proprietari.

Il 7 aprile sono arrivato al campo base (4.650 m) ac-compagnato da cinque miei amici: Grazia, Manuela, Pao-lo, Lidia e Bruno.

Con loro festeggio la S. Pasqua al campo base con co-lomba al cioccolato e spumante trentino: ormai per me èconsuetudine trascorrere questa festività lungo le valli ne-palesi. Bruno e gli altri proseguiranno questo magnificotrek per il French Pass, a 5.360 m, e la Khali Gandaki pri-ma del rientro a Kathmandu. Io rimango solo al campobase e inizio quindi la preparazione per il tentativo di sa-lita alla vetta.

Subito ho iniziato la salita verso il campo 1, con uno zai-no pesantissimo (più di 25 kg fra tenda, sacco a pelo, fornel-lo, pentole, viveri, lampada, corda, chiodi). L’11 aprile ho in-stallato il campo a quota 5.600 m. Il 15 aprile il campo 2 a6.600 m; le condizioni atmosferiche non erano delle miglio-ri, sempre vento fortissimo, sereno al mattino, nevicate ebufere al pomeriggio. Questo non ha impedito la regola-re acclimatazione e il raggiungimento, il 28 aprile, attraver-so una pericolosa e difficile salita, del campo 3, a quota7.450 m, dopo aver dormito il 26 al campo 1, dove ho pas-sato una notte terribile e il 27 al campo 2, sempre da solo.

Dhaulagiri 8.167 metri“la montagna bianca”. oltre la vetta

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Il 28 luglio, nel suggestivo scenario del Castello di Segonzano, Renzo Benedetti ha raccontatoad un folto pubblico l’esperienza della sua scalata alla vetta del Dhaulagiri. La sua avventura,che doveva concludersi con la felicità di aver raggiunto in solitaria la cima, è proseguita drammaticamente dopo la morte dell’amico alpinista… da quel momento una sfida ben più importante l’attendeva…

Salita al campo 1

Al campo 2, 6.600 m di quota

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Il 29 alle 5.30, dopo alcune ore di in-certezza per il forte vento che scuotevala tenda e rimandava la decisione per lapartenza, inizio la salita.

Parto subito su un pendio ripidissimoche porta al famoso traverso caratteristi-co del Dhaulagiri e da qui, ancora su ter-reno molto ripido, circa 50 gradi, salgoin diagonale la parete che mi porta sulgrande ghiacciaio pensile situato sotto lacima.

In mezzo ad una bufera, salgo il ripidoe ghiacciato colouar finale, che mi portasulla cresta sommitale e poi da lì, alle14.50 circa, sull’agognata vetta.

Sono solo, sono tranquillo, una stranasensazione mi porta le lacrime agli occhi.La gioia è grande per aver calpestato la ci-ma in tempi relativamente brevi: solo 20giorni dall’arrivo al campo base. Penso ai miei cari che a ca-sa in queste ore staranno soffrendo forse più di me e pensoche anche grazie a loro ho raggiunto il mio obiettivo. Pensoai sacrifici fatti per allenarmi e prepararmi, ma ormai sonoalle spalle.

Faccio una foto alla vetta, poi a causa delle condizio-ni meteorologiche decido di scendere velocemente.

Torno sui miei passi e raggiungo il canale in tempo pervedere Sergio Dalla Longa (un alpinista bergamasco) chelo stava salendo lentamente, con affanno. Lo chiamo e loincito: scatteremo qualche foto assieme. È lento, risalgoverso la vetta per muovermi e quindi riscaldarmi, poi tor-no al canale.

Sergio è salito di poco, aspetto an-cora un po’ finché gli mancano pochimetri all’uscita, gli scatto due foto edho solo il tempo di vederlo piantare lapiccozza sul ripido pendio, infilare ilmanico nella neve polverosa, fare le-va. In un secondo tutto il resto: la pic-cozza che esce dalla neve, Sergio chevola verso le sottostanti rocce, inmezzo ad una fitta nevicata. Dopo al-cuni istanti di smarrimento scendo ilcolouar, raggiungo la moglie di Sergio,Rosa, che lo stava seguendo ad unacinquantina di metri, insieme rag -giungiamo Sergio sperando di trovarloancora vivo, circa 100 m sotto.

Altri alpinisti intanto hanno rag-giunto il corpo di Sergio e capiamoche non c’è più nulla da fare per lui,

siamo disorientati, increduli. È difficile reagire. Ora si trattadi trovare il coraggio per iniziare la discesa. Dopo aver con-vinto Rosa, provata fisicamente e psicologicamente, a scen-dere, ho chiesto aiuto agli altri alpinisti presenti; alcuni se nesono andati, giustificandosi con la stanchezza e solo lo sviz-zero Gianni Goalz ha accettato subito di aiutarmi nella di-scesa per raggiungere il campo 3. Ho incassato il rifiuto de-gli altri con tristezza: in un momento così delicato e difficilela collaborazione di tanti poteva essere fondamentale per lasopravvivenza di tutti.

Dopo aver legato in cordata Rosa ed un’altra alpinista,abbiamo iniziato la discesa che si è rivelata infatti diffici-lissima e molto impegnativa, rischiando di cadere e di tra-scinare l’un l’altro nel volo.

Anche a distanza di qualche mese non è facile ripensa-re a quei momenti. Una grande forza di volontà ci ha con-sentito di arrivare alle tende del campo 3, nonostante pro-blemi causati dal freddo intenso (-40°), dal buio, dallosmarrimento della traccia di salita e dal dover lavorare dasoli in condizioni proibitive. Dopo quasi otto ore (tanto èdurata la discesa sino al campo 3) ho iniziato a respirare ea curarmi le punta delle dita colpite da congelamento. Ilgiorno dopo siamo scesi, con altri alpinisti amici di Sergio eRosa, lentamente al campo base.

Ora posso dire che la soddisfazione di aver raggiuntola vetta passa in secondo piano: vale molto di più la con-sapevolezza di non aver lasciato sola Rosa che stava af-frontando forse il momento più difficile della sua vita.

Vorrei ricordare Sergio, già Accademico del CAI e lasua grande esperienza sulle vette del mondo. Il suo gran-de desiderio era quello di salire “La montagna bianca” percoronare la notevole attività alpinistica: il Dhaulagiri l’havoluto per sé». ●

RENZO BENEDETTI

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La locandina del prossimo incontro

Sergio Dalla Longa

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P untualmente, all’inizio della scuola, gli studenti silamentano per l’eccessivo peso che portano sullespalle. Anche all’interno della nostra classe, la

quinta elementare di Segonzano, è emerso questo pro-blema; per risolverlo alcuni di noi volevano lasciare lo zai-no a scuola, altri non erano d’accordo, perché temevanodi dimenticare il materiale necessario per eseguire i com-piti ed avere poi “grossi guai” con i maestri.

Dopo averne discusso in classe insieme agli insegnan-ti, ci siamo resi conto che il problema del peso degli zai-ni è un argomento di cui si parla tanto in questo periodo,infatti, ne abbiamo sentito parlare alla televisione, suigiornali e dai nostri genitori.

Leggendo “Popotus”, un giornale per bambini, del 13ottobre 2007, abbiamo scoperto che la Camera dei De-

putati sta discutendo su un disegno di legge che regoli ilpeso massimo degli zaini che deve essere proporzionatoal peso dei bambini.

Abbiamo quindi deciso di fare una prova. Seguendo leindicazioni date dall’articolo, abbiamo pesato gli zaini ognigiorno per una settimana, in modo tale da poter verificareesattamente il carico che quotidianamente abbiamo sullespalle, che secondo le norme non dovrebbe superare i quat-tro chilogrammi. Ci siamo allora chiesti se il limite di quat-tro chilogrammi potesse essere valido per tutti i bambini,dato che all’interno della nostra classe non abbiamo tuttila stessa corporatura. Abbiamo letto altri articoli e abbia-mo scoperto che il peso ideale dello zaino si ottiene divi-dendo il peso di chi lo indossa per dieci.

Ecco il risultato del nostro esperimento:

Dopo questa settimana di prova abbiamo verificatoche alcuni di noi avevano effettivamente uno zaino pe-sante, altri invece portavano uno zaino più leggero, qual-cuno, svuotando lo zaino e mettendo solo l’occorrente,era riuscito ad alleggerirlo notevolmente.

Ci siamo chiesti come mai queste differenze. È subitoemerso che lo zaino era troppo pesante perché contene-va il materiale necessario per l’intera settimana.

Visti i buoni risultati di questa esperienza, invitiamotutte le classi a ripeterla.

Scuola ElementareZaini pesanti… NO grazie!

TABELLA DI REGISTRAZIONE DEL PESO DEGLI ZAINI

Peso alunno in kg

Peso degli zaini registrato in una settimana scolasticaPeso alunno

diviso 10 Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì

Alunno 1 30,1 4,3 4,4 3,3 4,2 3 3,01Alunno 2 38,7 3,4 4,6 4,2 3,2 3,9 3,87Alunno 3 29,2 2,8 4,2 5,1 2,8 2,6 2,92Alunno 4 34,2 3,8 4,8 4 5,3 6,3 3,42Alunno 5 41,2 4,8 6,2 4,5 3,5 3,3 4,12Alunno 6 40,8 4 4,9 4,9 3,6 3,1 4,08Alunno 7 46,5 6,2 8,3 5,6 5,1 5 4,65Alunno 8 44,4 5,6 6,8 5,4 assente 4,6 4,44Alunno 9 30,9 6,2 4,7 4 4,1 3 3,09

Alunno 10 42,5 2,8 3,1 2,9 2,9 3,2 4,25Alunno 11 34,4 4,9 6,3 5,6 4,9 4,1 3,44Alunno 12 29,1 2,6 3,9 3,3 2,6 2,6 2,91Alunno 13 46,5 4,3 4,8 assente 5 4,8 4,65Alunno 14 31,4 3,8 4,5 4,1 2,9 2,7 3,14Alunno 15 45 3,9 3,8 3,6 3,4 2,9 4,5Alunno 16 36 3,4 5,2 4,3 3,4 3,2 3,6Alunno 17 33,4 3,7 4 3,9 3,3 2,9 3,34Alunno 18 32,2 4 4,4 4 4,2 3,9 3,22Alunno 19 40,6 5,1 6,4 4,2 3,7 4,1 4,06

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Per alleggerire gli zaini proponiamo di:• leggere attentamente l’orario scolastico per portare solo

il materiale necessario; • preparare lo zaino la sera per non farlo frettolosamente

e in malo modo al mattino;• ascoltare gli insegnanti quando danno le indicazioni su

quale materiale lasciare a scuola o portare a casa.Oltre alle soluzioni trovate da noi, dovrebbero aiutarci an-che le case editrici nel pubblicare libri a fascicoli e i pro-duttori di zaini nel realizzarli con materiale leggero, con lerotelle e la maniglia, con le bretelle imbottite, la cintura invita e lo schienale rigido.

Questa attività ci ha inoltre permesso di provare a dise-gnare un prototipo di zaino che abbia le caratteristichesopra elencate e a divertirci con indovinelli e filastrocchedi cui vi proponiamo qualche esempio.

INDOVINA

Indovina indovinellomi porta a scuola un monello,son di stoffa coloratochissà chi mi ha inventato!

Sono piombo sulle spalle per milioni di ragazziche per andare a scuola diventano pazzi.Non pensare sia un dainoIl mio nome sai è…???Zaini pesanti non andiamo più avanti!sono pesanti perché i libri son tanti,ma se mettiamo solo il necessarioci sta dentro pure il dizionario.Se vuoi un consiglio da vera amicaprepara bene lo zaino e non farai fatica!

Buon anno scolastico dagli alunni della classe quintadella Scuola Primaria di Segonzano

Gli insegnantiMADDALENA PIFFER e GIACOMO AMATO

«È l’arte suprema dell’insegnante, risvegliare la gioia della creatività e della conoscenza». Albert Einstein

E ster Villotti, maestra presso la Scuola Elementaredi Segonzano, ha lasciato l’attività didattica pergodersi un meritato pensionamento.

Quanti anni trascorsi tra quelle mura a trasmetterel’amore per il sapere, sempre con la stessa passione e conlo stesso impegno, immutato negli anni, rivolto ai tanti ra-gazzi che hanno avuto il primo contatto con il mondoscolastico e hanno trascorso cinque anni ad apprendere lebasi della conoscenza.

E non solo! È convinzione comune che la scuola sia un perno cen-

trale della nostra società, sia fondamentale nella forma-zione dei ragazzi che le affidiamo, per aiutarli a crescere,elargendo non solo nozioni puramente didattiche, ma so-prattutto valori di vita.

Sicuramente negli anni la scuola è cambiata, sono

cambiati i rapporti interni ed esterni alla stessa, è cambia-to il modo di insegnare, ma i valori sono rimasti identici el’insegnante come educatore riveste sempre un ruolo pri-mario; è il punto di riferimento, un amico con cui confi-darsi, un fratello, un poeta…

E pensando ad Ester, possiamo sicuramente dire chenon si è mai risparmiata in questo ruolo.

Ed ora? Non abbiamo idea di cosa stia pensando di fa-re Ester per “ammazzare il tempo” ora che questo forse nonle manca, ma di una cosa siamo sicuri: Segonzano aspettaa braccia aperte chi ha voglia di “rimettersi in gioco”.

Un sentito grazie per aver aiutato a crescere tanti pic-coli alunni nel corso di questi anni e per aver percorso untratto di strada insieme a loro.

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Grazie maestra Ester

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Dicembre 2006.Quella mattina faceva molto freddo, ma lo avevano deciso ormai da tempo. Dovevano preparare il loro albe-rello per il Natale che si avvicinava.

Così trentadue bambini della scuola elementare, vestiti da folletti, partirono dalla scuola con le loro maestre e tut-to il necessario per gli addobbi. Erano diretti in Venticcia dove, all’inizio di quell’anno scolastico, durante una passeg-giata avevano notato un piccolo abete isolato dagli altri. Sembrava triste, così lo avevano adottato ripromettendosi diandare a trovarlo spesso.

Avevano anche dei bigliettini con messaggi di auguri da appendere ai rami e ne erano molto orgogliosi. Già, per-ché quelle parole erano scritte tutte da loro. Erano in prima elementare e, con la loro maestra Ester, stavano imparan-do a leggere e a scrivere.

L’alberello ascoltò quei semplici, ma genuini messaggidi pace ed apprezzò l’entusiasmo di quel festoso gruppodi folletti.

Ebbe modo di vederli più volte durante quei mesi discuola e notò che mai mancò loro la voglia di fare, di pro-vare, di entusiasmarsi verso tutto ciò di cui si stavano oc-cupando e… se gli avessero detto che quelli sarebbero sta-ti gli ultimi mesi di scuola per quella maestra così vitale edenergica che non si fermava mai, non ci avrebbe davverocreduto….

Ora, cara maestra Ester, i tuoi alunni sono in secondaed hanno scelto, tra tante belle avventure vissute insieme,di ricordarti quella giornata, con questa filastrocca scrittada loro.

Ed insieme alle maestre della scuola elementare ti au-gurano

Buon Natale

Ricordi in rima

… filastrocca dei follettivolta la carta, ci son gli gnometti.

Gli gnometti in Venticcia vanno,volta la carta, e si tengon per mano.

Si tengon per mano intorno all’abetevolta la carta, vi appendon stellette.

Stelline, bocce e nastri d’argentovolta la carta, e soffia il vento.

Soffia il vento dentro il boscovolta la carta, c’è una maestra che io conosco.

La maestra in mezzo agli gnomettivolta la carta, tanti rossi berretti.

La maestra di quando erano in primavolta la carta, cantano una canzoncina.

La canzoncina dei follettivolta la carta… e si chiudon gli occhietti.

… ma prima, cara maestra Ester, ti mandiamo tanti bacetti.

I TUOI FOLLETTI DELLA II A E DELLA II B

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Un augurio speciale

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D omenica 7 ottobre 2007le classi terze delle scuo-le secondarie di Cembra

e di Segonzano, insieme agli inse-gnanti, hanno aderito alla Marciadella Pace, che si svolge ogni dueanni a Perugia. L’idea di una mar-cia per la pace è nata nel primodopoguerra per opera del profes-sore Aldo Capitini, intellettualepacifista ed antifascista e raccoglieancora oggi migliaia di simpatizzanti. Il suo fondatore futeorico della non violenza e si definiva un rel¡gioso laico.Fu uno tra i primi in Italia a cogliere e a teorizzare il pen-siero gandhiano, al punto da essere considerato come “ilGandhi italiano”. Nel 1961, Capitini organizza la Marciaper la Pace e la fratellanza dei popoli, un corteo nonvio-lento che si snoda per le strade che da Perugia portanoverso Assisi, una marcia tuttora riproposta con cadenzabiennale dalle associazioni e dai movimenti per la pace.In questa occasione viene per la prima volta utilizzata labandiera della pace, simbolo dell’opposizione nonviolen-ta a tutte le guerre. Partecipare alla Marcia per la pace Pe-rugia-Assisi, insieme a tanti esponenti della società civiledi tutto il mondo, è I’occasione per incominciare un cam-mino di formazione ed impegno che coinvolge grandi epiccoli. In particolare, la Marcia d¡ questo 2007 costitui-sce il primo passo di un cammino che porterà il 10 dicem-

bre 2008 a celebrare in tutto ilmondo il 60° anniversario della“Dichiarazione un¡versale dei di-ritti dell’uomo”. Per sottolinearequesto ogni trentino partecipantealla manifestazione indossava unamaglietta con la scritta: Trento…Assisi 2007 “Tutti i diritti umaniper tutti”. Noi educatori ci siamoposti la domanda: “Come si puòeducare alla pace oggi?” La scuola

deve innanzitutto essere un luogo di pace. Un luogo do-ve non solo si studia la pace ma la si vive nel rispetto deidiritti di tutti. La pace non ci è data in natura né ci vieneregalata. La pace deve essere costruita. Non è una con-quista. È ¡l frutto possibile di un impegno costante di tut-ti e di ciascuno. Per questo è necessario educare alla pa-ce: perché ogni bambino, ogni bambina, ogni ragazza,ogni ragazzo possano essere costruttori di pace.

Al termine di questa esperienza i ragazzi si raccontano…La Pace è Amore (Sergio III B)La Pace è Amicizia (Valeria III B)La Pace è tranquillità (Sebastiano III B)La Pace è No guerra (Amedeo III B)La Pace è il sogno di una ragazza (Mary III B)La Pace è volersi tanto bene (Sara III A)La Pace è sentirsi tutti uguali (Genny III A) ●

Scuola MediaLe classi terze della Valle di Cembrain marcia da Perugia ad Assisi

I l 19 ottobre scorso si è riunito presso la Scuola Me-dia di Cembra il Comitato per la borsa di studio Val-le di Cembra per l’avvio dell’edizione 2007/2008

del concorso che premia i ragazzi delle scuole.È un progetto nato sedici anni fa per volere di alcune

persone della Valle che credevano e credono nel valoredel lavorare insieme: coinvolge i ragazzi che frequentanole classi terze delle scuole medie di Verla, Cembra, Segon-zano e Albiano ed è nato con l’intento di premiare i ragaz-zi meritevoli per incentivarli al proseguimento dello studiodopo l’obbligo scolastico. Ora, anche se le cose sono cam-biate, è stato cioè innalzato l’obbligo scolastico che porta

tutti i ragazzi a continuare gli studi dopo le medie, non èvenuto meno lo spirito che anima il gruppo di persone delComitato a proseguire in questo cammino: il progetto, èstato sottolineato nella riunione, rappresenta uno dei po-chi momenti “di Valle”, dove i ragazzi sono chiamati a la-vorare insieme con un unico obiettivo che trova la massi-ma espressione nella giornata di premiazione.

A inizio anno scolastico viene proposto, in collabora-zione con la scuola, un tema che dovrà essere poi svilup-pato nel percorso didattico per arrivare al giorno nel qua-le quanto appreso dovrà essere espresso con una provascritta o con una rappresentazione grafica; le prove saran-

Scuola e istituzioniComitato borsa di studio Valle di Cembra:camminare insieme per crescere insieme

È un obiettivo della più alta utilità. Dallapace tutti traggono vantaggi: individui,famiglie, popoli, l’intera famiglia umana.«Nulla è perduto con la pace. Tutto puòessere perduto con la guerra» (cf. Radio-messaggio di Pio XII, 24 agosto 1939).

(Papa Giovanni XXIII n. 62 Pacem in Terris11 aprile 1963)

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no esaminate da una giuria che dovrà scegliere due lavo-ri per classe che saranno premiati rispettivamente con250,00 euro e tra tutte le prove selezionate il migliore chericeverà 500,00 euro.

Nel corso degli anni sono stati affrontati diversi argo-menti: “Lo sviluppo sostenibile”, “L’Europa”, “L’Africa”,“Gli Anziani”, “Lo Sport”.

«Nell’edizione 2006/2007 è stato sviluppato il tema le-gato allo sviluppo sostenibile, la tematica proposta era rias-sunta nella seguente traccia: “Io, il mondo e uno svilupposostenibile”. Nel corso dell’anno i ragazzi hanno affrontatovarie tematiche legate all’ambiente, energia alternativa,sfruttamento delle risorse, effetto serra, scioglimento deighiacciai, innalzamento della temperatura, quest’ultimoproblema si è potuto toccare direttamente visto l’invernoparticolarmente mite. Sono state organizzate diverse uscitesul territorio, partecipando a manifestazioni come “Fa’ la co-sa giusta!”, “M’illumino di meno”, alla conferenza a Trento,presente Piero Angela, con titolo “I Ghiacciai in serra” ed al-tre ancora. Alla fine del percorso è stato definito il titolo deltema che i ragazzi avrebbero dovuto elaborare o con loscritto o con la prova grafico-pittorica. Il titolo diceva esatta-mente: “La sfida del secolo è realizzare uno sviluppo soste-nibile: un problema sempre più importante a livello globa-le, ma che fa parte della tua esperienza personale. Scrivi unalettera aperta esponendo gli aspetti che ti hanno maggior-mente coinvolto”.

I ragazzi delle varie scuole hanno quindi riportato nei lo-ro lavori quanto fatto durante l’anno, lavori che la giuria esa-minatrice ha poi scelto per essere premiati nel corso dellagiornata di premiazione prevista a Cembra, presso il teatroil giorno 26 maggio 2007.

Anche Segonzano ha partecipato attivamente al proget-to e tra i ragazzi delle terze sono stati premiati rispettiva-mente con 250,00 euro ciascuno: Stefania Dallagiacoma diSevignano, Elisa Pedri di Scancio, Daniele Coelli di Valcava

e Patrick Sottopietra di Lases. Vincitrice assoluta è risultataChiara Piffer di Mosana della Scuola Media di Verla con laseguente motivazione: «Elaborato originale, fantasioso condelle notazioni ironiche. Con brio e vivacità l’alunna affron-ta un argomento complesso dando dei messaggi profondi»;Chiara ha ricevuto dalle mani del Presidente del ComitatoPaolo Pojer il premio di 500,00 euro.

Quest’anno è stato scelto il tema legato ai diritti umani,in particolare quelli dei bambini e nello specifico il diritto al-lo studio che, se per noi è quasi un’imposizione, in molteparti del mondo non è nemmeno un diritto. Le indicazioniemerse porteranno i ragazzi ad affrontare un po’ di storiadell’evoluzione dell’istruzione in casa nostra, rapportata poicon le altre realtà; cosa vuol dire poter studiare e cosa im-plica la mancanza di tale diritto. Un insieme di analisi delnostro territorio e del resto del mondo, un richiamo alla no-stra realtà e uno sguardo a ciò che avviene lontano da noi.L’obiettivo proposto è far maturare nei ragazzi la convinzio-ne che lo studio non è un aggravio, un’imposizione; il dirit-to allo studio per tutti è frutto di un lungo percorso fatto an-che di sacrifici e battaglie; non dimentichiamo che la culturaè anche mezzo di riscatto personale e questo non appartie-ne a tutti i popoli. Il titolo indicato è inequivocabile:“L’evoluzione dell’istruzione, diritto, dovere, piacere”.

Ci troveremo, quindi, il 31 maggio 2008, presso la Scuo -la Media di Segonzano, a verificare quanto è stato fatto equanto i nostri ragazzi avranno saputo cogliere dagli inse-gnanti, dalle testimonianze di persone esterne alla scuolae dalle proprie esperienze personali. Buon lavoro!

Un grazie particolare va agli Enti che finanziano il pro-getto: gli undici Comuni della Valle di Cembra e le CasseRurali che operano sul nostro territorio». ●

CARMELO VICENZI

Segretario del Comitatoper la borsa di studio Valle di Cembra

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E vviva! È arrivato il giorno della gita! Siamo pochiperché la varicella ha contagiato molti di noi. An-che il tempo è un po’ dispettoso: molte nuvole na-

scondono il sole, ma siamo sicuri che poi lui ci verrà a tro-vare. Zainetto in spalla saliamo sul pulmino, per alcuni dinoi è un’esperienza nuova ed emozionante. La strada è lun-ga, attraversiamo paesi, due laghi, saliamo per una stradapiena di curve e finalmente arriviamo ai margini del bosco.

Il pulmino s’addentra pian piano ed ecco il primo gno-mo: è lo gnomo Guardiano con una lunga barba che sem-bra uno scivolo. Vicino a lui un serpente attorcigliato consopra una mela controlla la dispensa degli gnomi. Il solesu un tronco vicino illumina il sentiero che porta alla ra-dura degli gnomi. Chiediamo allo gnomo Guardiano sepossiamo passare e sentiamo sussurrare Sì.

Proseguiamo con il pulmino e c’inoltriamo nel bosco an-cora un po’ fino a quando Francesco ci dice di scendere.Mangiamo le banane e regaliamo le bucce ai caprioli.

Raggiungere gli gnomi è semplice: seguiamo i segnibianchi e rossi e quelli blu tracciati sui tronchi degli albe-ri e sui sassi. Arrivati ad un bivio una freccia per terra,messa per noi dagli gnomi, ci indica la direzione giusta.

C’incamminiamo nel bosco ed è tutta una scoperta: da-vanti a noi s’innalzano alberi così alti che se guardiamo le lo-ro cime quasi ci gira la testa, i legnetti che sono sul sentierodiventano bastoni e spade, i formicai sono stracolmi di for-miche laboriose che sono le spazzine del bosco, tra l’erbettasorridono molti fiori profumati e colorati. Giunti ad un pra-to un concerto di grilli ci saluta assieme alle farfalle.

Ma ecco, avvistiamo il primo gnomo, fermo come unastatua. Dovete infatti sapere che gli gnomi di questo po-sto, se ci sono delle persone, stanno fermi immobili pro-prio come le statue. È lo gnomo Dormiglione… sssst nondisturbiamolo, anzi cantiamogli una ninna nanna. Dietroa lui lo gnomo Piagnucolone è triste perché gli uomini

sporcano il bosco. Poco più in là l’Allegrone ci ridà il buo-numore mentre lo gnomo Dottore è sempre occupato aguarire tutti gli abitanti del bosco con i fiori, le erbe e leradici. Il re degli gnomi sta in mezzo alla radura, mentrepiù avanti, seguendo il sentiero e costeggiando i grandisassi che delimitano il grande prato, troviamo lo gnomo ela gnoma giganti, circondati da un morbido tappeto dimuschio sul quale ci accomodiamo.

Ma che fame! Corriamo al centro del grande prato eprepariamo i teli per il pic-nic. Seduti in cerchio ci gustia-mo il contenuto dello zainetto: sembra tutto più buonoqui e siamo bravissimi nell’organizzarci il pranzo…

Ora questo grande prato, finalmente illuminato da unbel sole, è tutto nostro. Possiamo correre, urlare, calciareil pallone, giocare e scalare i sassi, fare salti… Anche lenostre maestre giocano con noi.

Ma è ora di ritornare a scuola. Salutiamo e ringraziamogli gnomi per l’ospitalità… siamo stanchi, qualcuno fa unpo’ fatica a camminare, ma siamo tutti molto contenti… ●

IL GRUPPO DELLE FOGLIE VERDIE IL GRUPPO DELLE FOGLIE ARANCIONE

Scuola dell’InfanziaNel bosco degli gnomi

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AMMINISTRAZIONE

la metà, vi premiamo con un vero presepe in pura cerad’api ed un biglietto d’ingresso omaggio allo Stadio delGhiaccio di Miola di Piné!

L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Asso -ciazione “La Grenz de Miola” e il patrocinio del Comunedi Baselga di Piné. ●

Info: A.P.T. Piné Cembra - tel. 0461 557028 [email protected]

D a quasi vent’anni il paesetto di Miola, sull’Alto-piano di Piné, si trasforma a Natale in un grandepresepio, fatto di tantissimi piccoli presepi rea-

lizzati dalle famiglie sotto casa, negli antichi portici, nellefinestrelle delle stalle, all’interno degli avvolti e delle fon-tane.

Qui lo spirito della Natività si respira ad ogni passo, nelgenuino coinvolgimento dell’intera comunità che, di an-no in anno, rivive il Natale come un’occasione sincera diriflessione e condivisione.

Ogni scorcio dell’antico centro abitato diventa unmondo di luci ed atmosfera. Ogni presepe è una piccolaopera d’arte, realizzata da mani sapienti e buone.

Le mamme e i papà de “La Grenz de Miola” vi invita-no a visitare gli oltre settanta presepi all’imbrunire, quan-do le lanterne si accendono per indicare la strada, comeun tempo ai pastori.

Nei fine settimana dell’8/9 e del 15/16 di dicembre epoi tutti i giorni da sabato 22 fino a lunedì 31 dicembre(escluso il giorno di Natale), ogni pomeriggio, a partiredalle ore 16.30, nella piazzetta di Miola troverete:• sei casette in legno con un mercatino che propone so-

lo ed esclusivamente i prodotti dell’artigianato e dellagastronomia dell’Altopiano di Piné e della Valle di Cem-bra (dalle ore 16.00 alle ore 19.00);

• un avvincente gioco per bambini per imparare a rispet-tare l’ambiente e i popoli del mondo;

• uno spettacolo natalizio con canti alpini e gospel, ban-de musicali e cornamuse;

• un punto ristoro dove potrete gustare vin brulé, tè cal-do e le leccornie della gastronomia trentina;

• una piccola rassegna gastronomica per gustare i piattidella tradizione trentina, pensati apposta dai nostri ri-storatori per le famiglie che vogliono provare ricette ori-ginali, realizzate con ingredienti semplici e genuini. Unaproposta su misura della famiglia e delle sue tasche: ce-na al prezzo promozionale di 15,00 euro per gli adultie di 10,00 euro per i bambini (fino a 10 anni d’età), be-vande incluse;

• il gioco dei presepi. Li avete visti tutti? L’impresa è ar-dua: sono tantissimi! Se però riuscite a visitarne almeno

TURISMO

APT Piné Cembra El paés dei presepi Tradizioni e mercatini natalizi di Piné

Un invito a visitare gli oltre settanta presepide “La Grenz de Miola” e a partecipare allenumerose iniziative per il Natale.

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Arcobaleno - Associazione Sportiva Dilettantistica

Ciao Segonzano!L’Associazione sportiva dilettantistica “L’Arco -ba leno” si presenta.Giada, Alice e Tiziana accompagnate da Laura,Michela e Luca danno il benvenuto a tutte lebambine iscritte ai corsi di ginnastica artistica!Siamo sicure che vi starete chiedendo… ma che cos’èla ginnastica artistica?Approfittiamo di questo spazio, che il Comune ci hamesso a disposizione, per dare una definizione chiaradi questa fantastica disciplina, con la speranza di incu-riosirvi e di conquistarvi.Sfatiamo subito una falsa credenza: la ginnastica artisti-ca non è uno sport solo da femmine! Anzi…

La ginnastica artistica è uno sport adatto proprioa tutti; a partire dai piccoli dell’asilo per arriva-re fino alle ragazze e ai ragazzi più grandi.Da un punto di vista tecnico essa è suddivisa in:• ginnastica artistica femminile (chi non ha

sentito parlare di Vanessa Ferrari?); • ginnastica artistica maschile (…Yuri Chechi, Igor Cassi-

na non vi dicono nulla?). Ma entriamo più nel dettaglio per capire ancora meglioquesto sport affascinante: iniziamo col dire che la gin-nastica artistica è uno sport olimpico.Per quanto riguarda le bambine/ragazze competono suquattro grandi attrezzi:La trave: attrezzo di grande concentrazione ed elegan-

A.N.A. Gruppo di Segonzano

Alla fine dell’anno si è soliti fare dei consuntivi. Anchenoi come Associazione, allora, diamo qualche numero.I soci effettivi nel 2007 sono 92, mentre gli aggregati 7.Il Direttivo è composto da Bruno Welcher, capogruppo,Gilberto Benedetti vice, Rino Andreatta cassiere, CarloFolgheraiter, Ettore Folgheraiter, Dario Fortarel, RemoMattevi, Danilo Petri, Angelo Vicenzi consiglieri.L’attività svolta nel corso dell’anno ha visto: la cena so-ciale, l’adunata nazionale a Cuneo, il raduno trivenetoad Arzignano e la festa dei Dossi. Come Associazione abbiamo inoltre partecipato, dandoappoggio logistico, all’inaugurazione del Castello, al tra-dizionale appuntamento sul Piz Comboni, alla sagra diS. Bartolomeo e, come gli anni scorsi, la Notte di Nata-le, dopo la Messa di mezzanotte, offriremo nel piazza-le della Chiesa bevande calde a tutti.

A fine anno il direttivo giunge a scadenza. Alcune per-sone non intendono ricandidarsi. Nell’assemblea socia-le, che terremo verso metà gennaio del 2008, è quindiauspicabile prima di tutto una folta partecipazione deisoci e poi che forze nuove diano la propria disponibili-tà ad entrare nel direttivo.Far parte del Gruppo Alpini non significa infatti solo pa-gare il bollino, ma richiede un’adesione ed una parteci-pazione alle attività proposte.Per far vivere il Gruppo Alpini serve linfa nuova e fre-sca.L’Associazione augura a tutti un felice Natale e un sere-no 2008.

BRUNO WELCHER

Il Capogruppo

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za; le ginnaste eseguono le loro evoluzioni in equilibriosu un’asse larga appena dieci centimetri.Il corpo libero: attrezzo che mette in mostra la leggerez-za e l’eleganza nei momenti artistici ma allo stesso tem-po la potenza e la forza nelle evoluzioni acrobatiche.Il volteggio: attrezzo dove la ginnasta esegue complessisalti acrobatici; necessita di una grande potenza e forzaper l’esecuzione.Le parallele asimmetriche: attrezzo spettacolare dovel’atleta “volteggia” tra uno staggio e l’altro eseguendoesercizi tecnicamente impegnativi.I bambini e i ragazzi invece gareggiano su sei grandi at-trezzi (il cavallo con maniglie, la sbarra, gli anelli, il cor-po libero, le parallele simmetriche, il volteggio); nel-l’esecuzione degli esercizi maschili predominano lapotenza, la forza, la concentrazione, la coordinazione ela destrezza.Ma ora torniamo a SegonzanoL’Associazione “L’Arcobaleno” offre ai piccoli atleti lapossibilità di sperimentare questa stupenda disciplina,con dei corsi pensati a misura di bambino, dove acro-bazie, giochi e tecnica si mescolano a divertimento espirito di squadra.Ci potete trovare a Segonzano, nella palestra dellescuole elementari, tutti i lunedì e i mercoledì con corsiadatti proprio a tutti.Dai più piccolini dell’asilo con la “ginnastica giocando”dove le nostre insegnanti Laura e Michela seguiranno ibambini passo dopo passo nello sviluppo armonioso

dello schema corporeo. Durante le lezioni verranno al-ternati momenti di gioco ad attività quali il correre, illanciare, l’arrampicarsi, il rotolare, a circuiti di destrez-za che permetteranno di migliorare la scioltezza neimovimenti e la coordinazione corporea.Per i più grandicelli delle elementari e medie abbiamopensato di intensificare un po’ l’attività proponendodue ore a settimana; gli esercizi saranno proposti in mo-do divertente e vario permettendo così una completaformazione della personalità del bambino sia da unpunto di vista morfologico e funzionale, che psicologi-co e sociale.I nostri corsi vogliono sviluppare al massimo le capacitàdi ogni bambino, nel rispetto dello sviluppo individua-le. Fare ginnastica artistica non vuol dire unicamente“potenziare il fisico” ma significa sviluppare il propriocorpo in armonia con la propria mente, in collaborazio-ne con gli altri.Sperando di essere riuscite ad incuriosirvi con questepoche righe e di avervi fatto venir voglia di conoscerequesto fantastico sport, vi aspettiamo in palestra prontea farvi sperimentare la ginnastica artistica.

E se ancora non credete che sia uno sport magico, ec-co due definizioni che vi faranno ricredere:«Se dovesse capitarvi di vedere un corpo muoversi congrazia femminile alternando momenti di danza ad altri divelocità e di potenza, e se facilmente potreste compren-dere come questo corpo riesca ad esaltare le sue capaci-tà di coordinazione, di equilibrio, acrobatiche ed espres-sive, sfidando la forza di gravità in modo così evidenteche in alcuni momenti vi potrebbe sembrare che stia perspiccare quel volo che da sempre è stato una delle mag-giori ambizioni umane, e non riuscite a capire come pos-sa fare quel corpo, spesso così giovane ed esile, ad ese-guire tutte quelle fantastiche evoluzioni, non crediate diessere immersi in un sogno, tutto ciò è realtà: state guar-dando la Ginnastica Artistica Femminile».

L’Armonia di una disciplina completaLa bellezza di uno sport spettacolareL’espressione fisica della voglia di volare. La declinazione di ciò che l’uomo riesce ad esprimereattraverso la forza, la potenza, l’agilità, l’equilibrio, ladestrezza.

Tutto questo è:Ginnastica artistica maschilesport, spettacolo, arte.

Per qualsiasi informazione ci potete trovare ai numeri:Alice 328.2519455Giada 347.7954274Tiziana 349.5210885

ASSOCIAZIONI

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ASSOCIAZIONI

Questa volta non abbiamosaputo scegliere, o meglio,

non abbiamo saputo qualescartare, così vi segnaliamo i

primi quattro romanzi scritti daGianrico Carofiglio.

Carofiglio è nato nel1961 a Bari. È statomagistrato ordinario dal1986, ha in seguitosvolto le funzioni di So-stituto Procuratore allaDirezione Antimafia diBari. Recentemente èstato designato con su -lente alla Com missionebicamerale Antimafia.Con questi suoi primi

quattro romanzi ha superato il milione di copie ven-dute.

Il suo primo libro, che è già allatrentacinquesima edizione, è del2002. Testimone inconsapevole(Sellerio 2002) è l’avvincente storiadi un intricato processo seguito dal-l’avvocato Guido Guerrieri.

L’avvocato Guerrieri è il protagonistaanche del secondo libro Ad occhichiusi (Sellerio 2004).Questo secondo romanzo, che segueanch’esso il filone del legal thrilleritaliano, decreta il successo definiti-vo dell’autore agli occhi del pubbli-co e della critica.Dai due primi libri sono già stati tratti due film per la Tv.

Il terzo romanzo Ragionevoli dubbi(Sellerio 2006) vede il nostro avvoca-to alle prese con un nuovo caso: unuomo in carcere che si proclama in-nocente, condannato in primo gradoper traffico di droga. Anche questavicenda è un coinvolgente viaggionel sistema del processo e dell’inchie-sta giudiziaria italiana.

Con il romanzo Il passato è una terrastraniera (Rizzoli, 2004) Carofiglio havinto il premio Bancarella 2005. Il li-bro diventerà presto un film per il ci-nema.

Gianrico Carofiglio

Associazione culturale il Volo

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Un libro… anzi quattro… al volo

La nostra Presidente prende… il volo

Cambio della guardia nel diret-tivo della nostra Associazione.Cristina Ferrai, Presidente incarica da quando il nostrogruppo si è costituito, ci develasciare. Sarà impegnata, infatti, nel suo nuovo incarico diAssessore alla cultura nel nostro Comune.Siamo sicuri che anche in questo ruolo saprà pro-porsi con passione e competenza come abbiamoavuto modo di apprezzarla in questi anni nelle at-tività che abbiamo condiviso.A lei quindi il sincero grazie da parte del direttivo edi tutti i soci del Volo, certi di averla comunquesempre vicina nelle future iniziative che il gruppopromuoverà.Un augurio speciale anche a Nicola Benedetti cheha raccolto il testimone e continuerà, insieme a tut-to il direttivo, a far volare l’Associazione.

A.A.A. Cercasi artistaQuesto l’ho fatto io

Hai mai coltivato una passione artistica? In questianni hai dipinto, disegnato, scolpito ed ora hai vo-glia di esporre le tue opere insieme ad altri che co-me te si sono cimentati, anche per hobby, in qual-che creativa attività?L’Associazione vuole offrire e dedicare un momen-to ed uno spazio proprio a voi, organizzando per laprimavera del prossimo anno una mostra espositi-va per le vostre creazioni.Fatevi sentire, mettendovi in contatto con Cornelioo Nicola Benedetti.

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Passeggiandotra le frazioniUn percorso tra culturae storia per conoscere il nostro ambiente

Sabato 2 giugno 2007,cro naca di un’insolitapasseggiata. Èravamo più di cin-quanta. Il tempo avevaminacciato di rovinarequella nostra escursio-ne. Invece è andato tut-to bene ed è stato dav-vero interessante.Aiutati da speciali guide abbiamo girato incuriositi nel-le Frazioni di Teaio, Pra e Piazzo guardandole con nuo-vi occhi attenti e curiosi, scoprendo le peculiarità delpaese che l’abitudine ci aveva ormai nascosto.Lungo il percorso, infatti, siamo stati piacevolmente in-trattenuti da esperti o abitanti delle frazioni visitateche ci proponevano brevi ma significativi momenti diapprofondimento scientifico, culturale e storico legati a

quel particolare luogo.Il nostro speciale grazieva quindi a Guido Matte-vi per il Comitato Segon-zano-Segonzac, StefanoSchir (Sezione ForestaleSegonzano), AlessandroCanali per l’Asso cia zio -ne Pescatori, Marco deGiovanelli ed Egidio Fe-drizzi per il ComitatoSalvaguardia dell’Avisio,Walter Benedetti per l’As -so ciazione Cacciatori, al-la famiglia Calliari, alla fa-miglia Baroni a Prato, a

Marco e Silvio Folgheraiter, Graziella Zancanella, AldoTech, Cinzia Villotti, Danilo Villotti, Carmelo Vicenzi, An-gelina Benedetti, Grazia Benedetti che, tutti con compe-tenza e gentilezza, hanno saputo catturare la nostra atten-zione e farci apprezzare tanti significativi particolari delnostro territorio.Non mancheremo senz’altro al prossimo appuntamen-to che il Volo sta organizzando per la prossima estate.

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Filodrammatica “Nuova Ribalta”

L’autunno è ormai arrivato, le foglie degli alberi hannocambiato colore e hanno cominciato a cadere… e cosìla Filodrammatica “Nuova Ribalta” ha ripreso i lavoridopo la pausa estiva.Il giorno mercoledì 10 ottobre 2007, i componenti del-la compagnia si sono, infatti, riuniti per prendere delledecisioni riguardo alla stagione teatrale 2008.Probabilmente non sarà portata in scena nessuna nuo-

va commedia, ma sa-rà riproposta “Paolo,meti la vesta!”, che afebbraio aprirà la ras-segna di spettacoli diLoredana Cont inVallagarina.Quest’impegno è sta-to preso direttamen-te con l’autrice ed èstato motivo di gran-de soddisfazione perl’intera compagnia: si -

curamente sarà anche occasione di crescita poiché ci sitroverà in contatto con un pubblico diverso da quellolocale.“Paolo, meti la vesta!” sarà replicato anche presso il no-stro teatro in occasione della consueta rassegna, che an-che quest’anno sarà organizzata in collaborazione conil Comune nei mesi di gennaio e febbraio.Probabilmente ci sarà una novità riguardo ai posti: sarà,infatti, possibile acquistare l’abbonamento a tutti glispettacoli, il che consentirà di avere sempre il posto as-sicurato ed eviterà lunghe, noiose, faticose “code albotteghino!”Speriamo che il pubblico continui a seguirci con lo stes-so affetto e calore della scorsa stagione, quando ci haveramente incoraggiato e spronato a proseguire con lanostra attività: quindi ancora grazie!E ribadiamo ancora l’invito a chi avesse voglia di cimen-tarsi con l’arte drammatica, e non solo, a raggiungerci ateatro! Vi aspettiamo.

ILARIA PEDRILoredana Cont

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Associazione For da L’Usc’

Sono iniziati i corsi dell’Universitàdella terza età

Scrivere un articolo per il Notiziario del Comune non èsemplice, ma noi ci proviamo ugualmente. Scriviamoquesto perché non è nostra intenzione elencare le cosebelle che facciamo, gli eventi che ci coinvolgono nellavita attiva del paese. La nostra piccola compagnia entra in sordina a far par-te dei grandi gruppi associativi della comunità.Abbiamo coinvolto tante persone, giovani e meno gio-vani, per la festa d’inaugurazione del Castello di Segon-zano, per la preparazione di un banchetto, dove sonostati serviti dolci di ogni tipo preparati con cura dallemani esperte delle donne di tutte le frazioni. Per la festa di ferragosto, quest’anno, ci siamo recati inpellegrinaggio al Santuario di San Romedio, in Valle diNon. In ottobre, abbiamo visitato la mostra “Gli ori dei cava-lieri delle steppe”, al Castello del Buonconsiglio. Il 30 novembre, con il contributo della Provincia auto-noma di Trento, abbiamo visitato l’aula del Consiglio re-gionale e il sito archeologico della Tridentum romana. In estate, sono stati realizzati: il corso di cucito, il corsodi ricamo per i più piccoli e tuttora si sta svolgendo ilcorso di ginnastica. Per tutti i golosi, che non hannoproblemi di dieta, vogliamo inoltre informare che ci sa-rà un corso di pasticceria. Nota più importante: l’8 novembre sono iniziati i corsidell’Università della terza età e del tempo disponibile,con l’apporto fondamentale del Comune di Segonzano. Vogliamo ringraziare l’Amministrazione comunale per-ché ci offre l’opportunità di trascorrere ore fruttuose edimportanti per migliorare la qualità della nostra cultura.I corsi da noi scelti per quest’anno sono: • Corso di Storia contemporanea• Aspetti medici della terza età (con interventi di spe-

cialisti: dermatologo, otorino e reumatologo)• Corso di botanica• Storia delle religioni• Conferenza sulla comunicazione verbale e non ver-

bale • Attività motoria dal 9 novembre 2007 all’1 aprile

2008 (con due ore settimanali presso la palestra, ilmartedì e il venerdì).

Attualmente siamo trenta partecipanti. Invitiamo quanti abbiano interesse a prendere parte aquesto percorso formativo ad iscriversi al più presto. Per quanto riguarda la nostra Associazione gli incontrifra i soci sono sempre una festa e in occasione dell’usci-

ta del Notiziario porgiamo a tutti i più sinceri auguri diBuon Natale e Buon anno.

CECILIA RAGONE

Presidente

Inaugurazione Castello

Comitato Giovani

Come tradizione, l’anno delle attività del Co-mitato si conclude con il pranzo e la distribu-

zione di un dono natalizio ai nostri anziani. Per noi questo èl’appuntamento più sentito, perché ci consente, anche se peruna sola giornata, di riunire tutti loro in una festa. È un mo-mento davvero speciale in quanto, ascoltandoli, riusciamo apercepire le loro emozioni, le gioie e i dolori del tempo chepassa. A noi il farne tesoro.

Gita a Mantova

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Coro Piramidi

Qui di seguito vogliamo riportare la traduzione dell’ar-ticolo, riguardante la festa, apparso sul giornale locale ilgiorno successivo ai festeggiamenti.«Sono stati tutti occupati i posti della sala polivalentecomunale di Auringen, in occasione del 125° anno difondazione del Coro Teutonia 1882.Alla serata erano presenti tre cori, tra cui il Coro Pirami-di di Segonzano. Il Coro trentino ha eseguito magistral-mente, incantando il pubblico, le canzoni di Bepi deMarzi: “Maggio” e “San Mattio” e alcuni brani della tra-dizione trentina.Sia il Presidente che l’Assessore del Comune di Segon-zano si sono presentati al pubblico con un discorso inlingua tedesca, apprezzato da tutti. In questa occasioneè stato festeggiato anche il 10° anniversario del gemel-laggio fra i Cori Teutonia 1882 e Piramidi. Era presenteanche il signor Ivo Bazzoli, grazie al quale dieci anni fai due Cori si sono potuti conoscere. L’organizzatore del-la serata, il Presidente, nonché anima del Coro Teuto-nia, Kurt Lehmann, ha asserito che, nonostante la diffi-coltà di capirsi data la diversità delle lingue, la musicacostruisce un ponte fra le due culture.I componenti del Coro Piramidi sono stati ospitati pres-so le famiglie del Coro Teutonia e con esse hanno in-staurato un rapporto di amicizia.Il Presidente Diego Mattevi ha invitato il Coro Teutonia a

Segonzano il prossimo anno. Quindi,nell’ottobre 2008, il Coro tedesco simetterà in viaggio per incontrare gliamici di Segonzano».

NORBERTO BENEDETTI

125 anni di musica e canto.Il Coro Teutonia festeggia il giubileoassieme al Coro Piramidi

A metà ottobre il Coro Piramidi si è recato ad Auringen,in Germania, per festeggiare i 125 anni di attività del Co-ro Teutonia 1882. Un profondo legame di amicizia uniscei due cori, che da ben dieci anni sono gemellati fra loro.La sala, dove si è festeggiato il giubileo, era gremita al-l’inverosimile (circa seicento persone) ed emozionanteè stato esibirsi davanti ad un pubblico così numeroso edattento.

Sevignano

A giugno di quest’anno c’è stato il rinnovo delle cariche ed in quell’occasione ha la-sciato la presidenza Antonio Casagrande, che si vuole pubblicamente ringraziare. Peranni Antonio ha guidato il Comitato con passione e dedizione, arrivando a raggiunge-re, con l’aiuto di tutti, importanti traguardi per l’intera comunità di Sevignano.Queste le nuove cariche: Presidente: Chiara Fedrizzi; Vicepresidente: FrancescoTondini; Segretaria: Federica Fedrizzi; Cassiere: Stefano Casagrande; Responsabilegestione territorio/at trez zature: Paolo Dallagiacoma; Responsabile gestione portafo-glio: Mauro Gottardi; Responsabile gestione sala comunale: Andrea Simoni; Re-sponsabili gestione cucina comunale: Francesca Simoni, Martina Dallagiacoma, Lui-sa Fedrizzi.Il Comitato Giovani Sevignano ringrazia l’Amministrazione comunale, i rappresen-tanti di frazione e tutte le persone e ditte che, pur non facendo parte del Comita-to, contribuiscono in maniera concreta alla nostra attività.Le attività programmate per l’anno 2007-2008 sono:• la festa con il pranzo per gli anziani il 16 dicembre• la distribuzione dei regali di Natale alle persone anziane il 24 dicembre• una serata di diapositive: “Nepal Cultura e cambiamenti” in marzo• la gita socio/culturale in maggio• la festa a Prada la prima domenica di luglio• il torneo di calcetto in luglio• la festa dei polli in agosto• la gita al santuario in settembre.

CHIARA FEDRIZZI

Presidente

Il Coro a Wiesbaden

Aldo Vicenzi con il tradizionale costume delPresidente del Coro Teutonia 1882

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Circolo Giovanile Segonzano

L’estate 2007 è stata senza dubbio unadi quelle estati che non si dimenticanofacilmente.

I componenti del Circolo Giovanile sonostati impegnati in molte attività, tra le quali

l’inaugurazione del Castello di Segonzano, per organiz-zare il pranzo presso la tenuta dei baroni a Prato diPiazzo. È stata un’avventura, per i tanti problemi di tipologistico e gli altri che abbiamo dovuto superare duran-te l’organizzazione, ma il compito assegnato è statoportato a termine brillantemente. Durante il mese di luglio ha richiesto impegno l’ormairituale pranzo per gli anziani nella baita comunale diVenticcia. È stata senza dubbio una bella giornata che

ha visto la felicità degli anziani e quella dei giovani cheli hanno festeggiati. Un altro appuntamento è stato ilpranzo del gruppo “Teniamoci per mano”. A propositodi Venticcia… la baita che il Circolo ha in gestione que-st’anno è stata utilizzata una ventina di volte da varigruppi o associazioni, nonché da privati ed in tal modo,per quest’anno, la struttura si è finanziata da sola! Un bel successo che speriamo continui anche l’annoprossimo.Un altro evento che si è svolto quest’estate è stata la tra-dizionale festa di Emergency. La parola quindi a Cinziache vi racconterà qualcosa… (Oh! Dimenticavamo! Restate lì perché vi dobbiamoraccontare del nostro viaggio in Francia!)

Music Party for Emergency 2007

Anche quest’anno, come già avvenuto nelle due esta-ti precedenti, il Circolo Giovanile ha organizzato aVenticcia la manifestazione “Music Party for Emer-gency”, il cui ricavato, al netto delle spese, contribui-sce a sostenere i costi relativi ai progetti dell’Associa-zione che opera in diversi Paesi del mondo colpitidalla guerra, per garantire a tutte le persone il dirittoalla salute. A differenza delle passate edizioni, que-st’anno la festa si è svolta in due giorni: venerdì 20 esabato 21 luglio. Nel corso delle due serate hannosuonato diversi gruppi, fra i quali alcuni della Valle diCembra. Con l’as si stenza dei fonici Candido e Giug-giola, si sono esibiti il venerdì “Rgr…p band”, “DickBastardly” e “Mezzopalo”; “Incenso”, “High Voltage”e il sabato “Demonialex dj”. Oltre ad Emergency, du-rante la festa erano presenti, con i loro stand, diversealtre associazioni di volontariato per mostrare il lorooperato e vendere alcuni prodotti al fine di “smuove-re qualche coscienza”. Si ringrazia per la loro parteci-pazione: “Valle Aperta”, “Sorgente ‘90”, “Avis”, “Asso-ciazione Padre Silvio Broseghini”, “Emergency”, “LaVentessa” “Gtv gruppo trentino volontariato” e “Asso-ciazione Stella Bianca di Segonzano”.Un’altra novità che ha caratterizzato la festa di que-st’estate è stata quella del torneo di freccette: la pri-ma edizione di “Dart for Emergency” ha visto una di-screta partecipazione e ha divertito gli iscritti.Alla fine, chi si è impegnato perché la festa riuscissenel migliore dei modi era sicuramente stanco, masoddisfatto per il risultato ottenuto.

Notizie utili

• Il Circolo Giovanile cerca giovani che abbiano vo-glia di divertirsi ed aiutare gli altri… a volte c’è dafaticare ma il divertimento è assicurato!

• Per l’utilizzo della struttura comunale di Venticciada parte di privati è necessaria una domanda incarta semplice presso il Comune che provvederàa concordare con l’incaricato del Circolo la pre-notazione e la consegna delle chiavi.

• Vi ricordiamo l’appuntamento con S. Lucia cheanche quest’anno ci ha contattati per venire a vi-sitare i bimbi!

Estate con il Circolo Giovanile di Segonzano

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Il gemellaggio dei giovani… Rieccoci! Forse non tutti sanno che que-st’estate il Circolo Giovanile di Segonzano èstato coinvolto dall’Amministrazione comu-nale e dal Comitato per il Gemellaggio Se-gonzano-Segonzac nel viaggio in Francia, dal10 al 20 agosto. Fantastico! I giovani del no-stro gruppo che hanno deciso di aderire allaproposta e partecipare al viaggio sono stati:Tiziano Mattevi, Diego Benedetti, Cinzia Vil-lotti con la compagna di classe Angela diTrento, Milena Pedri, Daniele Mattevi, PaoloGiacomozzi, Stefano Villotti, Lorenzo Bene-detti e Andrea, Serena Giacomozzi, VeronicaZancanella, Alessio Villotti e Monica Giaco-mozzi. Il viaggio è stato magnifico: oltre a visitare delle bellissime città della Francia, co-me Avignone e Parigi, abbiamo ammirato ca-stelli, monumenti straordinari, giardini enor-mi e paesaggi incantevoli della Charante, laregione di Segonzac. Abbiamo poi conosciuto nuovepersone che con la loro felicità nell’ospitarci ci hannocoinvolto subito nello spirito del gemellaggio. Il viaggioè stato utile anche per capire le origini del gemellaggioma soprattutto la sua importanza culturale. Il nostrogruppo ha stretto amicizia con alcuni giovani di Segon-zac, con i quali nel periodo trascorso insieme si è crea-ta una bella amicizia che dopo alcuni mesi continua ancora, grazie anche alle nuove tecnologie che ci per-mettono di restare in contatto facilmente. Che dire di

più… ci sarebbero troppe cose da descrivere, racconta-re, far assaggiare, ma la descrizione non renderebbemerito, quindi l’unica cosa che si può dire è che perquello che ci riguarda non vediamo l’ora di ritornarein Francia ed aspettiamo ansiosi la prossima visita de-gli amici francesi.Eccola qui, in breve, l’estate del Circolo Giovanile diSegonzano.

CINZIA E ALESSIO

Il gruppo che ha partecipato al gemellaggio in Francia prima del rientro in Italia

Il Gruppo Giovani a Segonzac

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Corpo Vigili del fuoco volontari

Il Corpo Vigili del fuoco volontari diSegonzano, in occasione dell’uscita delnotiziario comunale, vuole portare aconoscenza della popolazione l’atti vi tàsvolta durante questo anno che volgeormai al termine.

Gli interventi eseguiti nel corso del 2007 hanno riguarda-to incidenti stradali e incendi civili e boschivi in relazioneai quali il nostro tempestivo intervento ha limitato i dannie reso l’evento di modesto rilievo. L’attività addestrativa si è svolta con manovre specificheriguardanti il soccorso in caso di incidenti stradali convetture da corsa, in collaborazione con Piné Motori,Stella Bianca e Croce Rossa Italiana oltre al Corpo Vigi-li del fuoco volontari di Baselga di Piné e di S. Martinodi Castrozza. Con il nucleo elicotteri della Guardia di Fi-nanza è stata organizzata una manovra di soccorso inmontagna e ricerca persone sul monte Ceramonte e so-no stati coinvolti, oltre che Guardia di Finanza, i Corpidei Vigili di Bedollo, Baselga di Piné, Fornace, Lona La-ses e la Croce Rossa Italiana.Abbiamo inoltre partecipato al “campo scuola” organiz-zato dalla Stella Bianca in località Venticcia di Segonza-no dove sono stati coinvolti gli equipaggi della StellaBianca, i Vigili del fuoco di Sover e Lona-Lases ed il Soc-corso Alpino per le relative manovre. Gli eventi simulatisono stati diversi tra i quali un incidente stradale, un in-cidente forestale con schiacciamento di persona sotto itronchi, un salvataggio di persone coinvolte in incendiocivile con sintomi di soffocamento e politraumi e di unescursionista precipitato in un dirupo. Nonostante l’incle -

menza del tempo la manovra si è svolta regolarmente te-stando le capacità dei partecipanti e rafforzandol’affiatamento tra i vari gruppi.Anche una rappresentanza dei Vigili del fuoco di Se-gonzano ha partecipato al gemellaggio con Segonzac inFrancia. Tutta la popolazione ci ha accolti calorosamen-te e la settimana trascorsa con i colleghi francesi è stataveramente piacevole. Nell’occasione si sono scambiateesperienze, si è discusso in merito a varie tecniche spe-cifiche di intervento e visionato le varie attrezzature.L’ultima manovra di un certo rilievo si è svolta in colla-borazione con il Gruppo di protezione civile “Cavalieridi Malta - sezione Nord-Est”, anche questa in localitàVenticcia dove ha partecipato pure un equipaggio del-la Stella Bianca. La manovra, programmata su due gior-ni, ha visto nel primo giorno la preparazione del cam-po base con un centro di pronto soccorso a cui sonoseguite lezioni teoriche di pronto intervento svolte dapersonale altamente qualificato. Il secondo giorno si èintervenuti per un simulato smottamento provocato daun forte sisma che aveva causato diversi feriti. I Vigilihanno collaborato con i Cavalieri di Malta nella ricercae recupero delle persone coinvolte portandole al centrodi primo soccorso temporaneo allestito.

Si coglie l’occasione per ricordare la necessità di prov-vedere alla pulizia delle canne fumarie e alla manuten-zione delle caldaie, onde evitare incendi e per miglio-rare il rendimento degli impianti di riscaldamento.Si informa poi la popolazione che i Vigili del fuoco vo-lontari di Segonzano aderiscono alla manifestazione

“Caserme aperte” e pertanto in oc-casione della festività di Santa Bar-bara, patrona dei Vigili del fuoco, ilpomeriggio di domenica 2 dicem-bre 2007, presso il magazzino deipompieri (Centro polifunzionale inVia Scancio) si organizza una casta-gnata a cui è invitata tutta la popo-lazione. Durante tale festa potrà es-sere visitato il magazzino dei Vigili evisionati i mezzi e le attrezzature indotazione al Corpo. Anche quest’anno i Vigili del fuocoinvieranno in tutte le case di Segon-zano il loro calendario – anno 2008 –con gli auguri di Buon Natale e feliceanno nuovo.

UMBERTO PEDRI

Comandante

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“Iliria” - Associazione culturale albanese

Da 13 anni in Valle di Cembra

L’Associazione è nata il 30 luglio 1994 ad Albiano periniziativa di un gruppo di immigrati di etnia albanese eprovenienti per la maggior parte dalla Repubblica diMacedonia. Gli scopi fondamentali dell’Associazione sono di favorirela conoscenza, l’incontro e la collaborazione fra gli alba-nesi in provincia di Trento e la serena convivenza deglistessi con i cittadini italiani; di collaborare con le altre as-sociazioni albanesi in Italia e in Europa e di coltivare rap-porti culturali con le altre diverse associazioni in provinciadi Trento. Gli iscritti all’Associazione “Iliria” sono occupatiper la maggior parte nell’industria estrattiva del porfido eprovengono da Macedonia, Albania, Kosovo... Fra i soci visono anche alcuni italiani residenti in Valle di Cembra.Dal 1994 al 2000, “Iliria” ha promosso varie iniziativedi solidarietà, per aiutare i più bisognosi durante leguerre nell’ex Jugoslavia.

Dal 2000 al 2004, l’attività si è concentrata per lo piùnell’organizzare delle feste in alcune date importantiper il popolo albanese, come per esempio il Giornodella bandiera albanese (28 novembre) e la ricorrenzadell’anniversario dell’Associazione “Iliria”. Dopo le sedidi Cembra e Ciré di Pergine Valsugana, l’attuale sedeprovvisoria è a Piazzo di Segonzano, dove negli ultimidue-tre anni l’Associazione si è fatta sentire con un’atti-vità più accentuata, grazie alla grande sensibilità dimo-strata verso le esigenze degli immigrati dall’Ammini-strazione comunale di Segonzano ed in particolare dalSindaco Giorgio Mattevi.In quest’anno, precisamente nel periodo febbraio-giu-gno 2007, vi è stata la prima esperienza di collaborazio-ne fra l’Associazione “Iliria” e altre associazioni, come“Il Volo”, il GDM (Gruppo Danza Moderna) e la Poli-sportiva Val Cembra di Segonzano. In occasione del 13°anniversario della fondazione dell’Associazione “Iliria”,il 10 giugno 2007, a Segonzano - Doss Venticcia, si èorganizzata la festa “Insieme per conoscerci”, con untorneo di calcio, una mostra fotografica, musiche e bal-li tradizionali e moderni e proposte di cucina balcanica.Per le future iniziative speriamo di trovare sempre, co-me è stato finora, le porte aperte a Segonzano e, per-ché no, in tutta la Valle ed oltre. Il Direttivo dell’Associazione culturale albanese “Iliria”coglie l’occasione per ringraziare tutti gli abitanti di Se-gonzano per quello che hanno fatto per la comunità al-banese, augurando buone feste e felice anno nuovo2008.

IL DIRETTIVO

Polisportiva Valcembra

Con la vittoria del Torneo Miniscarabocchio, nel mesedi maggio 2007, i ragazzi e le ragazze della PolisportivaValcembra A.S.D. categoria pulcini nati nel 1998 hannoconquistato il diritto di partecipare dal 29 agosto al 2settembre 2007 alle fasi nazionali di Bellaria-Igea Mari-na rappresentando il Trentino.Si è potuto partecipare grazie all’aiuto finanziario dellaCassa Rurale di Lavis-Valle di Cembra per sostenere lespese di viaggio, vitto e alloggio per i nostri ragazzi e leragazze partecipanti a questa importante manifestazio-ne nazionale, che rimarrà per loro un ricordo indimen-ticabile.Si sono disputate le partite con le altre squadre vincitricidelle varie Regioni d’Italia, con dei risultati, per noi, sod-

disfacenti ma, soprattutto, si sonovisti gli atleti divertirsi e socializzarecon ragazzi e ragazze delle altre so-cietà sportive partecipanti. Per quanto riguarda l’attività annuale della PolisportivaValcembra A.S.D. le manifestazioni, i programmi e tut-te le squadre iscritte ai vari campionati stanno prose-guendo positivamente come programmato inizialmen-te; si stanno disputando le fasi autunnali con risultatimolto soddisfacenti sia sotto il profilo tecnico che disci-plinare. Si ringraziano i dirigenti, gli allenatori, i collaboratori egli accompagnatori delle squadre, che stanno insegnan-do il gioco del calcio ai ragazzi e ragazze della nostra

Protagonisti della festa “Insieme per conoscerci”

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Valle, con impegno, serietà ed amicizia fra loro. Si ricor-da, inoltre, che chi avesse tempo libero da dedicare evolesse far parte della Polisportiva, è ben accetto e po-trà contattare la Direzione. Un ringraziamento alla redazione del Notiziario comu-

nale per lo spazio messo a disposizione della Polisporti-va Valcembra A.S.D.

GILBERTO CASAGRANDE

Presidente

Ragazzi e ragazze partecipanti al Torneo di Bellaria - Igea Marina

Parrocchia San Nicolò-Sevignano

“Quel ch’è sta’... torna” sentiamo dire qualche volta nelconstatare, con sorpresa, come le abitudini subiscono sìmodificazioni, ma più di forma che di sostanza.A Sevignano è stata infatti ripresa una pratica cara ai no-stri avi: il pellegrinaggio a piedi a qualche luogo sacro e,in special modo, al Santuario della Beata Vergine di Ca-ravaggio di Montagnaga di Piné. I più anziani raccontano come, a piccoli gruppi, guida-ti dal curato o a seguito di qualche famigliare, si recava-no annualmente a piedi, partendo presto da casa versole quattro del mattino, con uno zaino sulle spalle e unaborsa di pezza ad anelli al braccio con dentro il cibo ele scarpe da mettere prima dell’arrivo alla meta. Il cam-mino veniva fatto scambiando qualche parola, ma so-prattutto “rosariando”. Giunti al santuario digiuni dallamezzanotte, entravano con grande gioia, si confessava-no, ascoltavano la Messa comunicandosi. Terminata

questa prima parte del rito, si accomodavano in qual-che angolo per mangiare e riprendere forza. Qualcunochiedeva a qualche famiglia di poter cuocere la polen-ta nella loro cucina per poi mangiarla in compagnia. Alpomeriggio andavano alla “Comparsa”, sostando peròqualche minuto quando arrivavano davanti a quel belpresepio sistemato nel cavo della roccia appena fuoridel paese. Nel prato della Comparsa pregavano davan-ti al monumento alla Vergine e poi provvedevano, me-diante un paletto con appese le corone dei pellegrini, ametterle sotto la mano della Madonna per la benedizio-ne. Se il tempo era disponibile, salivano devotamente lascala santa. Il ritorno era come l’andata, ma con la va-riante di una fermata alla Serraia per contemplare il la-go e qualche barca sull’acqua.Questo stile di pellegrinaggio era caduto in disuso intor-no agli anni Sessanta, ma negli ultimi anni a Sevignano,

Nostalgia di antiche usanze… passi sugli antichi sentieri dei pellegrini

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nel ricordo di quei tempi, è stata lanciata l’idea di ri-prendere questa usanza, elaborando il programma eadattandolo alla gente di oggi.L’ultima domenica di maggio, alle ore 8.00, presso lachiesa del paese si radunano coloro che vogliono salirela montagna e a piedi raggiungere Montagnaga. AllaFrazione Ferrari di Baselga fanno una bella sosta e un ri-storo, quindi pian piano, costeggiando il Laghestel, arri-vano alla “Comparsa”, dove il parroco don Pierino ce-lebra la Messa. Il canto con le note di due, tre chitarresi alza al cielo e si unisce a quello della natura nella lo-de alla Vergine. Chi non ha potuto recarsi a piedi, è arrivato con la mac-china. Il paese è là, ci si scambia la pace e insieme siprega per tutti. Il ritorno è libero. C’è chi sceglie la mac-china, ma anche chi riprende a piedi i sentieri e arrivaa casa verso sera, stanco ma felice.Ogni anno si cerca di variare un po’ l’itinerario, sia perripercorrere tutti i sentieri che portavano dalla Valle diCembra a Piné, sia per riscoprire e gustare i bei luoghie gli stupendi punti panoramici che il Ceramonte sa of-

frire. Alla comitiva si aggiunge sempre qualche personadei paesi vicini o qualche amico dell’amico e questonon può che incoraggiare l’iniziativa.Anche il Gruppo Giovani di Sevignano organizza, qua-si tutti gli anni, la visita in pullman ad un santuario fuo-ri provincia con pranzo, merenda e cena preparati eserviti dai giovani stessi. La scelta dei luoghi, la simpatiae la formula scelta fanno sì che la gita sia sempre moltoapprezzata e partecipata.Di Fornace è, invece, la riproposta del pellegrinaggio apiedi a Pietralba, al quale si uniscono, al passaggio per ilpaese e dopo aver gustato insieme un buon caffè, diversipellegrini di Sevignano. Il pellegrinaggio completo è unpo’ impegnativo, ma potendosi inserire in uno dei tanti at-traversamenti di strade rotabili, ognuno può dosare il per-corso e lo sforzo in base alle proprie capacità. La partenza è a Fornace alle due di notte, si passa per Se-vignano verso le quattro, poi Piazzo, Faver e alle sei ilgruppo è a Ponciach. Di qui lungo il sentiero europeo sigiunge a Caoria, poi via verso Trodena, dove si pranza. Re-stano ancora Fontane Fredde e Redagno di Sotto e, quin-

Montagnaga di Piné, Comparsa - maggio 2006

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di, passando per boschi, rivi, prati e masi, si arriva verso le18.00 ai piedi dell’Addolorata di Pietralba, dopo cinquan-taquattro chilometri e sedici ore passate a camminare echiacchierare ma anche a pregare e cantare insieme. Do-po la foto di rito si assiste alla Santa Messa, quindi ci si

può fermare a dormire presso l’ospizio oppure ritorna-re a casa, in macchina... naturalmente.Ancora più impegnativo il pellegrinaggio portato a ter-mine da alcune persone di Sevignano a Santiago diCompostela: quasi ottocento chilometri percorsi a pie-di dai Pirenei francesi alla tomba dell’apostolo Giaco-mo, vicino alla costa atlantica nel nord della Spagna. Ilcammino si svolge su sentieri e strade percorse dai pel-legrini nel Medioevo per recarsi ad una delle tre mete,con Roma e la Terra Santa, simbolo della cristianità. Il percorso verso Santiago, caduto in abbandono con lafine dei grandi pellegrinaggi a piedi, è stato da alcunianni risistemato e segnalato; sono stati riaperti gli anti-chi sentieri, riadattati e sistemati i vecchi e nuovi ostellied ospizi per il ristoro ed il ricovero dei pellegrini. Og-gi il cammino di Santiago è diventato meta di migliaia emigliaia di persone provenienti da ogni parte del mon-do che, spinti da un misto di spiritualità e interiorità, dispirito d’avventura e di scoperta dei propri limiti, di vo-glia di rimanere un po’ soli con se stessi in mezzo a tan-ta gente, camminano faticando per circa un mese ver-so la tomba di San Giacomo e il Campo delle Stelle.

Santuario di Pietralba

Compostela e credenziale del Cammino di Santiago

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Canone per l’occupazionedel suolo pubblico

A decorrere dal 1° gennaio 2008 entreranno in vigore le nuove tariffe relative al canone per l’occupazione del suolopubblico.

Si rammenta che il Regolamento disciplina:• le occupazioni di spazi ed aree pubbliche• le modalità di richiesta, rilascio, rinnovo, revoca e decadenza dell’atto di concessione• i criteri di determinazione e di applicazione del canone dovuto• la misura del canone• le modalità di versamento e di riscossione• le agevolazioni e le sanzioni• la classificazione d’importanza delle strade, aree e spazi pubblici.Presupposto dell’imposta è qualsiasi occupazione di spazi e di aree pubbliche, appartenenti al demanio o al patrimo-nio indisponibile del Comune, nonché di aree private gravate da servitù di pubblico passaggio regolarmente costituita.

anagrafe comunalePopolazione residente al 30.06.2007

Maschi 773Femmine 765Totale 1.538di cui stranieri 171

Famiglie 602

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OCCUPAZIONI PERMANENTI

Tipologia di occupazione Coefficiente Tariffa - Cat. unica

Spazi soprastanti e sottostanti il suolo pubblico 1 20,00

Chiusini, pozzetti ispezione e bocche lupaie 1 20,00

Distributori di carburanti, tabacchi e simili 1,6 32,00

Parcheggi concessi in gestione a terzi 2 40,00

Seggiovie e funivie 2 40,00

Chioschi 5 100,00

Tavolini e occupazioni antistanti attività commerciali 5 100,00

Varie con risvolto economico* 5 100,00

Impianti pubblicitari 10 200,00

Cavi, condutture ed impianti di aziende erogatrici di pubblici servizi **

* Le occupazioni varie con beneficio economico sono riferite ad occupazioni effettuate nell’ambito di un’attività economica.

** Per tale fattispecie è prevista una speciale misura di tariffa indipendentemente dall’individuazione del coefficiente.

OCCUPAZIONI TEMPORANEE

Tipologia di occupazione Coefficiente Tariffa - Cat. unica

Manifestazioni culturali - politiche - sindacali - sportive e occupazionivarie senza beneficio economico

1 0,20

Spazi soprastanti e sottostanti il suolo pubblico, inclusi ponteggi, gru, recinzioni cantiere

1 20,00

Circhi - spettacoli viaggianti 1,5 0,30

Cantieri - scavi, ad esclusione di quelli per l’erogazione di pubblici servizi (urbanizzazione primaria e secondaria)

2,3 0,46

Mercati 2,8 0,56

Occupazioni antistanti attività commerciali e occupazioni varie con beneficio economico*

4,5 0,90

Fiere 8 1,60

* Le occupazioni varie con beneficio economico sono riferite ad occupazioni effettuate nell’ambito di un’attivitàeconomica.

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Poste Italiane

Ecco alcune indicazioni per dare la possibilità alportalettere di Segonzano di offrire un serviziosempre migliore ai cittadini. È stato infatti veri-ficato che disguidi o rallentamenti nel recapitodella posta possono verificarsi a causa di indi-rizzi sbagliati o incompleti, per l’assenza di nu-meri civici o delle cassette per le lettere o per ledifficoltà di accedere alle proprietà private.È per questo motivo che Poste Italiane chiede lacollaborazione di tutti per agevolare i portalet-tere nel loro lavoro. Le indicazioni che si segna-lano sono contenute nel Decreto del 9 aprile2001 che definisce le “condizioni generali delservizio postale”.

La cassetta delle lettere. La cassetta della postadeve essere accessibile al portalettere. Lo scom-parto di deposito, la forma e le dimensioni del-l’apertura devono corrispondere alle esigenze deltraffico postale e risultare tali da consentire di in-trodurvi gli invii senza difficoltà particolari. Le cas-sette devono recare, ben visibile, l’indicazionedel nome dell’intestatario e di chi ne fa uso.

Collocazione della cassetta. Le cassette devo-no essere collocate al limite della proprietà, sul-la pubblica via o, comunque, in luogo libera-mente accessibile, salvo accordi particolari conl’ufficio di distribuzione.

I condomini. Negli edifici plurifamiliari, neicomplessi formati da più edifici e negli edificiadibiti a sede d’impresa, le cassette delle lette-re devono essere raggruppate in un unico pun-to di accesso.

Si ricorda, inoltre, che gli invii con indirizzo ine-satto o insufficiente vengono ugualmente reca-pitati quando risulta possibile individuare il de-stinatario effettivo in modo certo e senzaparticolari difficoltà. Qualora il destinatario ri-sulti trasferito, gli invii vengono inoltrati al nuo-vo indirizzo, se individuale. Gli invii restituiti almittente perché non è stato possibile eseguirneil recapito recano indicazione del motivo delmancato recapito: destinatario sconosciuto, tra-sferito, irreperibile, indirizzo inesatto, indirizzoinsufficiente.

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AGENDA

ORARI, INDIRIZZI E NUMERI UTILI

� �Ambulatori c/o Polifunzionale di Scancio

Ambulatorio medici di base 0461.686444

dott.ssa Mirta Bazzanellalunedì 9.00-9.30, giovedì 11.30-12.00dott. Cosimo di Geronimolunedì, martedì, mercoledì e venerdì 10.00-12.15 giovedì 9.30-11.00 e 17.00-18.30Sevignano martedì 9.00, Piazzo mercoledì 9.00,Gresta e Valcava ogni 1° giovedì del mese 11.15dott. Maurizio Virdialunedì 13.30-14.30, giovedì 15.00-16.00dott.ssa Maria Claudia di Geronimo 328.0131793 0461.686110lunedì 17.30-18.30 (su appuntamento), martedì 10.00-12.00giovedì 17.30 - 18.30, venerdì 10.00-12.00

Ambulatorio infermieristico 0461.686121martedì e venerdì 9.00-9.30,per urgenze dopo orario ambulatorio 0461.683711

Ambulatorio pediatrico 0461.686121

dott. Bernardo Stabilemartedì 8.30-10.00, giovedì 8.30-10.30c/o ambulatorio di Albiano 0461.689252lunedì 8.30-10.30, mercoledì 8.30-9.30 (su appuntamento), mercoledì 9.30-10.00, giovedì 11.30-12.30 (su appuntamento)

c/o ambulatorio di Lavis - Via Rosmini, 70 0461.243939lunedì 13.30-15.00 (su appuntamento), mercoledì 14.00-15.30 venerdì 10.00-11.00 (su appuntamento), 11.00-12.00

Ambulatorio ginecologico 0461.686121

dott. Marco Santuari2° e 4° lunedì del mese 10.30-12.30su appuntamento telefonando al Cup 848-816816c/o Comune di Cembra 0461.6821581°, 3° e 5° lunedì del mese 10.30-12-30 (su appuntamento)

c/o ambulatorio di Albiano 0461.6892391° e 4° lunedì del mese 8.30-10.00 (su appuntamento)

Medico d’igiene 0461.686121

dott. Graziano Villotti1°, 3° e 5° martedì del mese 15.30-16.30 c/o Comune di Cembra 0461.682158lunedì 14.30-16.00, mercoledì 10.30-12.00c/o Comune di Giovo - Via S. Antonio, 2 - Verla 0461.684466lunedì 9.00-10.00

Guardia medica 0461.686121dal lunedì al giovedì 20.00-8.00 del giorno successivo,fine settimana dalle ore 20.00 del venerdì alle 8.00 del lunedì successivo,prefestivi dalle ore 10.00 del giorno precedente la festività infrasettimanalealle ore 8.00 del giorno successivo alla festività

Servizio prelievi 0461.686121martedì 7.30-9.00

c/o ambulatorio di Cembra 0461.682158venerdì 7.30-9.00

c/o ambulatorio di Albiano 0461.689239giovedì 7.30-9.00

c/o ambulatorio di Verla 0461.684466mercoledì 7.30-9.00

Altri servizi c/o Polifunzionale di Scancio

Farmacia 0461.686260dott.ssa Mariangela Cais8.30-12.30, 15.00-19.00chiuso martedì e sabato pomeriggio.

Durante le settimane di turno la farmacia rimane aperta tutti i giorni,compresa la domenica, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00 edeffettua servizio su chiamata telefonica durante l’orario notturno.

Assistente sociale 0461.686090

Area anziani: 1° e 3° martedì del mese 10.00-12.00

Area minori: tutti i giovedì 10.00-12.00

Area adulti: recapito solo a Cembra 0461.682261tutti i giovedì 10.00-12.00Lavis 0461.246820

Ufficio postale 0461.686107dal lunedì al venerdì 8.00-13.30, sabato 8.00-12.30

Altri numeri utiliAcli - recapito 0461.686103

c/o Municipio di Segonzano1°, 2° e 4° martedì di ogni mese 8.20-9.40

recapito sede di Cavalese 0462.230433

APT - Azienda per il Turismo

Baselga di Piné 0461.557028e-mail: [email protected]

Cembra 0461.683110e-mail:[email protected] fax 0461.683257

A.S.I.A. 0461.241181Lavis - Via G. Di Vittorio, 84, www.asia.tn.it

Comprensorio Valle dell’Adige 0461.412111Trento - Via Zambra, 11 fax 0461.412245

Difensore Civico Numero verdeTrento - Via Manci - Galleria Garbari, 9 800-851026

Distretto sanitario - Ufficio Anagrafe Sanitaria 0461.683711Cembra - c/o Municipio 0461.682158lunedì 8.30-12.30, martedì 13.00-16.00, mercoledì 8.30-10-30

Parrocchia SS. Trinità Fraz. Stedro, 2 - Segonzano 0461.686115don Pierino Dellantonio

Parrocchia Valcava/Brusago - Bedollo 0461.556643don Marco Alessandrini

Scuola materna - Fraz. Stedro, 80 0461.686123

Scuola elementare - Fraz. Scancio, 68 0461.699100

Scuola media - Fraz. Scancio, 69 0461.699110

Stazione Carabinieri - Fraz. Scancio, 32 0461.686102

Stazione Forestale - c/o Comune Scancio 0461.686103lunedì 10.30-12.30,c/o Stazione Forestale di Cembra 0461.683047lunedì 8.30-12.30Custode Forestale 340.0614798

Trentino Emergenza (Stella Bianca) 118

Vigili del Fuoco 115

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SEGONZANO NOTIZIARIO COMUNALEN. 4 DICEMBRE 2007

Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 1284 del 22.03.2006

Direttore responsabile Adriana Gottardi

Sede della redazioneMunicipio di Segonzano

Comitato di redazioneCristina FerraiMaria Veronica GiacomozziGiorgio MatteviEster Villotti

PresidenteCristina Ferrai

Impostazione grafica e stampaPublistampa Arti Grafiche, Pergine Valsuganacarta patinata ecologica 100% sbiancata senza cloro con fibre primarie da foreste permanenti inchiostri con solventi a base vegetale

Prossimo numero- scadenza invio testi alla redazione: 30 aprile 2008- uscita del notiziario: giugno 2008

I presepi di Egidio Petri• “…e vieni in una grotta…”, in cirmolo, realizzato nel 2003 per

Casa Jellici a Tesero (Mostra Permanente Presepi), m 2,60x1,30 [dettaglio in prima di copertina e pannello intero in quarta in alto a sinistra]

In quarta di copertina:• “Natività 1982”, in cirmolo, in 100 esemplari numerati, h cm 28,

collezione privata [in alto a destra]• “Natività in sei essenze”, con legni di sei diverse varietà, 1998,

collezione privata [in seconda fila a sinistra]• “Natività 1990”, in abete rosso spazzolato, h 40 cm, collezione

privata [in seconda fila in centro]• “…ed è Natale”, in cirmolo, 1995, collezione privata [in seconda fila

a destra]• “Natività”, in argento, 100 pezzi numerati, 1992, realizzato in

collaborazione con Mastro 7, h cm 14 [in basso a sinistra]• “Natività 2006”, ricavato da un tronco di cirmolo, con le figure della

Madonna e di S. Giuseppe montate su cardini e richiudibili, h cm 140,realizzato a Spoleto per la Municipalità di Spoleto [in basso in centro]

• “Natività 1985”, altorilievo in legno di cirmolo traforato, cm 35x18[in basso a destra] di circa centocinquanta persone, a lavori

ultimati si demo lirono i muri della piccola,lasciando al suo posto il vecchio altare conil vene rato qua dro. Questo nuovo edificio fubenedetto il 17 settembre 1820 dal curatodon Ilarione. Noi oggi possiamo vedere ilcomplesso di quei lavori nella litografiaeseguita verso il 1850 da Basilio Armani diRovereto. Il di se gno mostra la facciata dellachiesetta col cam paniletto di legno, lasagrestia e sulla destra la casa dell’eremitacostruita dal Comune nel 1838.Lamentele e invidie per la festa arrivaronoalla Curia la quale chiese spiegazioni. Cosìil 3 ottobre 1832 il curato rispose dandospiegazione di come erano andate le cose:«universale desiderio di questo popolo»,«replicate istanze», «grande devozione»,«preghiere e lacrime dei devoti». Nella let te -ra prosegue dicendo che la festa ave vapre so il via la prima domenica di set tembredel 1807 e che la popolazione vi si recavain pro cessione e ritornava in paese in pro ces sio ne nelle prime ore del pomeriggiodopo i vespri.I devoti provenivano da tutta la Valle e dafuori, si trattava di una grande festa con sparidi mortaretti, campanò, allestimento di cuci -ne improvvisate per accogliere e ristoraretanta gente. Venivano a piedi e con i carrisin dalla sera del sabato, dormi vano sul fienonelle ospitali case di Sabion o bivaccavano alSantuario sotto il tiglio e nella chiesetta. Lastrada era sterrata e veniva sistemata qualchegiorno prima con l’intervento di volontariche ogni famiglia si onorava di inviare.

Tanto assembramento di persone preoc cupòle autorità religiose e civili tanto che la festafu drasticamente ridimensionata: «Andarvi in processione nelle prime ore del mattino e subito dopo la Messa celebrata alle ore 9,tornare in paese, ancora in processione».L’ordine c’era, ma la sua osservanza eraaltra cosa.Così l’Ordinariato nel 1857 proibì la cele bra -zione ufficiale della festa. Solo più tardi, nel1879, su istanza del Comune la festa potériprendere con le antiche devo te e gioiosecelebrazioni. Anche la gen dar meria di Cem -bra non era estranea a que ste restrizioni.Comunque dagli ultimi decenni dell’800fino alla metà del ’900 la festa continuò consemplicità e si andava al santuario sempre in processione. Nel frattempo l’edificio erastato ampliato tra il 1892-94, decorato nel1909 e nuovamente bene detto dal primoparroco don Antonio Tasin il 27 aprile 1910dopo che era stato montato l’attuale altaredi marmo. La visita del Vescovo mons. Celestino Endrici,nell’agosto dello stesso anno, pose fine alleincertezze sull’interpretazione della festa,lodò le opere e soprattutto la devozione chela popolazione della Valle ha sempre avutoper la Madonna dell’Aiuto.Dopo la metà del secolo scorso si ebbe il nuovo grande ampliamento con la bene -dizione impartita dal Vescovo ausiliaremons. Oreste Rauzi nel giugno del 1961.Il resto è storia attuale.

ELIO ANTONELLI

Amministrazione comunale eletta nel mese di maggio 2005

Sindaco: Giorgio Mattevi

Assessori: Ezio Giacomozzi (Vice sin daco- bilancio, foreste, rapporti con le associa-zioni), Carmelo Vicenzi (industria, com-mercio, artigianato, agricoltura, ambiente),Marco Silvestri (sport, turismo, politichegiovanili), Cristina Ferrai (istruzione, cultu-ra, politiche sociali)

Segretario: Roberto Lazzarotto

Consiglio comunale: • Lista Aperta per Segonzano:

Mara Dallagiacoma, Cristina Ferrai,Cinzia di Geronimo, Ezio Giacomozzi,Luca Montibeller, Marco Silvestri,Carmelo Vicenzi, Lorenza Villotti,Elmar Welcher

• Lista Grappolo d’Uva: Walter Benedetti, Marco Mattevi,Fiorenzo Menegatti, Luca Villotti,Renato Zancanella

SommarioEditoriale

1 Lo spirito di comunità a Segonzano è forte e condiviso

Amministrazione2 Ambiente e territorio 3 Tanti successi sportivi nel 2007

e programmi per il 20084 Cristina Moggio magie di stoffe5 La Valle di Cembra nelle cronache della stampa

trentina6 Castello di Segonzano: da ora disponibile

per eventi culturali7 Deliberazioni del Consiglio comunale

Ambiente9 Progetto Azione 10: lavori di pubblica e sociale

utilità10 Manutenzione delle strade forestali10 Consorzio Miglioramento Fondiario di Segonzano

11 Le nostre frazioni: PraSociale

14 Club Teniamoci per mano14 Pasti a domicilio15 Associazione Amici di San Patrignano

Cultura16 L’Avisio e i suoi ponti in Valle di Cembra22 I presepi di Egidio Petri

Testimonianze23 Dhaulagiri 8.167 metri

“La montagna bianca”. Oltre la vetta

Scuole25 Scuola Elementare: zaini pesanti… no grazie!27 Grazie maestra Ester28 Scuola Media: le classi terze della Valle di Cembra

in marcia da Perugia ad Assisi28 Scuola e istituzioni: Comitato borsa di studio

Valle di Cembra30 Scuola dell’Infanzia: nel bosco degli gnomi

Turismo31 Apt Piné Cembra

Associazioni32 A.N.A. Gruppo di Segonzano32 Arcobaleno - Associazione Sportiva Dilettantistica34 Associazione culturale il Volo35 Filodrammatica “Nuova Ribalta”36 Associazione For da L’Usc’37 Comitato Giovani Sevignano37 Coro Piramidi38 Circolo Giovanile Segonzano40 Corpo Vigili del fuoco volontari41 “Iliria” - Associazione culturale albanese41 Polisportiva Valcembra42 Parrocchia San Nicolò-Sevignano

45 Agenda

SEGONZANO

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200 anni della sagra

Lo scorso 2 settembre ricorrevano i duecentoanni dalla prima celebrazione della sagradella Madonna dell’Aiuto. Hanno ricor da tola circostanza sia il parroco don Pierino che il celebrante mons. Carota.Come era il santuario nel 1807? Come sisvolgeva la festa? Come era la strada? Co mevi arrivavano i devoti? Curiosità cer to, malegittime, soprattutto per i più giovani. Allora la chiesetta, o meglio cappella, eraveramente piccola; era stata costruita,ampliando il primo capitello del 1682-83,nel corso del 1775 e benedetta il 14 set tem -bre di quell’anno dal curato don GiorgioPomarolli di Valternigo. In essa vi era l’altareoriginale costruito su incarico dei Signori aPrato, il quadro era entro una cornice dilegno scolpito e dorato, da vanti all’altare viera l’antipendio formato da una tela entrouna bella cornice essa pure scolpita e dorata,che rappresentava la Madonna col Bambinoe ai lati due schiere di devoti. Questoantipendio fu donato alla chiesetta di Gaggionel 1911 e lì rubato nel 1979.L’iniziatore della sagra fu il curato donIlarione Villotti, il quale d’accordo col re go -lano e sollecitato dalla popolazione, sen zaalcuna autorizzazione superiore, die de il viaalla celebrazione. Le cose andarono avantitranquille per qualche tempo con generalesoddisfazione, tanto che tra il 1818 e 1820 siprocedette ad un significativo ampliamento.Si lasciò intatta la cappella precedente, vi sicostruì attorno la nuova chiesetta, capa ce

GIUNTA COMUNALE orari di ricevimento del pubblicoSindaco: Giorgio MatteviLavori pubblici, urbanistica e personale Martedì 16.30 - 17.30Giovedì 16.30 - 18.30Vicesindaco: Ezio GiacomozziBilancio, foreste, rapporti con le associazioniMercoledì 15.00 - 17.00Assessore: Cristina FerraiCultura, istruzione, politiche socialiLunedì 16.00 - 17.00

UFFICI COMUNALI orari di aperturaLunedì, martedì, venerdì 8.30 - 12.00Mercoledì 14.30 - 16.30Giovedì 16.00 - 18.30

INDIRIZZI E-MAILUfficio segreteria: [email protected] anagrafe: [email protected] tributi: [email protected] tecnico: [email protected] ragioneria: [email protected] comunale: [email protected]. 0461.686103 - fax 0461.686060

www.valledicembra.to Il portale della Valle di Cembra

Curiosità

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