profelenamombelli.files.wordpress.com · giornalista che si reca sul posto ... Angolo cucina 12 11...

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Per il futuro 2 Salone dello Stu- dente 3 Intervista al Nu- trizionista 4 Progetto affettivi- tà e Una star fra di noi 5 Le gite 6 I podi della 3°I 7 Interviste 8/9 Ebbene sì! Come l’anno scorso, anche quest’anno la 2°I ha voluto riproporre il giornalino di classe. Il titolo è rimasto lo stesso, anche se con un piccolo mutamento: ora non siamo più la 2°I, ma siamo la 3°I. È il nostro ultimo anno in questa scuola, l’ultimo anno in cui staremo tutti insieme e quindi ci è sembra- to giusto andarcene lasciando un nostro ricordo, che speriamo vi piaccia. Gli articoli sono cambiati, come noi scrittori, che siamo cresciuti e maturati insieme. Abbiamo trovato nel giornalino un’opportunità per conoscerci meglio e per sentirci più uniti. Non abbiamo ovviamente dimenticato qualche giochino per allenarvi e rallegrarvi! Buona lettura e buon divertimento! Francesca Tuccillo PAGINA 1 Angolo musica Moda 10 Anzitutto per fare un giornale ci vuole una redazione, ossia un gruppo di lavoro in cui ognuno ha un ruolo ben determinato. Una redazione è come una squadra, lavora costantemente per un obiettivo preciso: l' uscita del giornale, al quale tutti colla- borano. Persino il lavoro più piccolo è importante e lascia un segno. Anche noi abbiamo crea- to la nostra redazione. Vediamo chi riveste i diversi ruoli e di cosa si occupa: Direttore = prof.ssa Mombel- li: è il responsabile del giorna- le, quindi deve supervisionarlo Redattore = Francesca Tuccil- lo e Carolina Baronchelli: propone, scrive e corregge gli articoli del giornale. Fotografo = Alice Garda: fotografa per il giornale, può lavorare insieme all' inviato. Grafico = Luca Riva: impagi- na le singole pagine, ricevendo materiale. Editore = Scuola media “G.B. Colombo” Borgo San Giaco- mo: finanzia e sostiene econo- micamente la pubblicazione del giornale. Gianluca Lovato tutto. Vicedirettore : è la figura più importante dopo il direttore e ne fa le veci. Art Director = Luca Riva: è il responsabile dell' impostazione grafica di tutto il giornale. Segretaria di direzione = Ca- rolina Baronchelli: si occupa di tutti gli aspetti organizzativi e amministrativi. Capo Redattore = prof.ssa Mombelli: coordina ogni singo- lo gruppo di lavoro. Inviato = tutta la classe: è il giornalista che si reca sul posto per raccogliere informazioni e fare interviste. Cruciverba Angolo cucina 12 11 15 Sondaggio 13/14 Ringraziamenti 16

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Per il futuro 2

Salone dello Stu-dente

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Intervista al Nu-trizionista

4

Progetto affettivi-tà e Una star fra di noi

5

Le gite 6

I podi della 3°I 7

Interviste 8/9

Ebbene sì! Come l’anno scorso, anche quest’anno la 2°I ha voluto riproporre il giornalino di classe. Il titolo è rimasto lo stesso, anche se con un piccolo mutamento: ora non siamo più la 2°I, ma siamo la 3°I. È il nostro ultimo anno in questa scuola, l’ultimo anno in cui staremo tutti insieme e quindi ci è sembra-to giusto andarcene lasciando un nostro ricordo, che speriamo vi piaccia. Gli articoli sono cambiati, come noi scrittori, che siamo cresciuti e maturati insieme. Abbiamo trovato nel giornalino un’opportunità per conoscerci meglio e per sentirci più uniti. Non abbiamo ovviamente dimenticato qualche giochino per allenarvi e rallegrarvi! Buona lettura e buon divertimento!

Francesca Tuccillo

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Angolo musica

Moda

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Anzitutto per fare un giornale ci vuole una redazione, ossia un gruppo di lavoro in cui ognuno ha un ruolo ben determinato. Una redazione è come una squadra, lavora costantemente per un obiettivo preciso: l'uscita del giornale, al quale tutti colla-borano. Persino il lavoro più piccolo è importante e lascia un segno. Anche noi abbiamo crea-to la nostra redazione. Vediamo chi riveste i diversi ruoli e di cosa si occupa: Direttore = prof.ssa Mombel-li: è il responsabile del giorna-le, quindi deve supervisionarlo

Redattore = Francesca Tuccil-lo e Carolina Baronchelli: propone, scrive e corregge gli articoli del giornale. Fotografo = Alice Garda: fotografa per il giornale, può lavorare insieme all'inviato. Grafico = Luca Riva: impagi-na le singole pagine, ricevendo materiale. Editore = Scuola media “G.B. Colombo” Borgo San Giaco-mo: finanzia e sostiene econo-micamente la pubblicazione del giornale.

Gianluca Lovato

tutto. Vicedirettore: è la figura più importante dopo il direttore e ne fa le veci. Art Director = Luca Riva: è il responsabile dell'impostazione grafica di tutto il giornale. Segretaria di direzione = Ca-rolina Baronchelli: si occupa di tutti gli aspetti organizzativi e amministrativi. Capo Redattore = prof.ssa Mombelli: coordina ogni singo-lo gruppo di lavoro. Inviato = tutta la classe: è il giornalista che si reca sul posto per raccogliere informazioni e fare interviste.

Cruciverba

Angolo cucina

12

11

15

Sondaggio

13/14

Ringraziamenti 16

PAGINA 2

�������������������������������������������������������������Siccome quest’anno è l’ultimo che passiamo in questa scuola, tutto il personale scolastico ha voluto salutarci con dei pensieri per il futuro.

Dalla prof. Bono: “Grazie davvero!! Anche quando ho

avuto giorni tristi, voi mi avete sempre aiutato a sorri-

dere. Vi voglio bene.”

Dalla prof. Pedicchio: ”I hope all your dreams will get reality. Good luck!!” (Spero

che tutti i vostri sogni di-ventino realtà. Buona for-

tuna!!)

Dalla prof. Somenzi: “Je vous sohaite d’avoir choisi l’école par-faite pour recevoir une bonne preparation culterelle et dans

l’avenir un travail qui correspondre mieux à vos aptitudes”. (Vi auguro di aver scelto la scuola giusta per poter avere una buona preparazione culturale e nel futuro un lavoro a voi congeniale).

Dal prof. Bini: "Provvisoriamente voglio credere che il pendolo del pensare e del fare al punto zero

ancora pensa e già agisce."

Dalla prof. Pellegri: “Cari ragaz-zi, utilizzate le meraviglie tecno-

logiche moderne.”

“ Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegna-gli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita”. Proverbio cinese.

Speriamo che questi anni di scuola media vi abbiano aiutato a capire qualcosa su come “pescare” e ci auguriamo di cuore

che ognuno di voi incontri acque tranquille e pescose. Per non perdere l’allenamento vi proponiamo questo quesito: Una persona con poco tatto ha chiesto l'età ad una professo-ressa, la quale, un po' risentita, ha risposto: “ se io morissi a 100 anni, oggi la mia età sarebbe i 4/3 della metà del tempo che mi rimarrebbe da vivere”. Qual è l'età della professores-

sa? A. 20 B. 40 C. 50 D. 60 E. 80

Piccolo aiutino: la risposta corretta corrisponde al doppio dell’età effettiva delle vostre amate e pazienti insegnanti

Un abbraccio Dalle prof. Patrizia Fossati e Elena Mombelli !

Doriana: spero che alle superiori restiate educati

come lo siete stati qui fino-ra con me. Vi auguro inol-tre di trovare persone che

vi sappiano capire e aiutare nei momenti di difficoltà

che incontrerete.

Giulia: io vi auguro di frequentare la scuola che

desiderate per raggiungere i vostri obiettivi in modi

positivi. �

Cornelia: spero ci sia una Società che rispetti voi come persone e i vostri

ideali, che ci sia più one-stà, più fiducia e trasparen-za. Il mondo è vostro. Gio-

catevelo bene e con la testa. �

Dal prof.Benedettini . Consigli per il futuro: Imparare a cono-

scere se stessi, aumentare il gra-do di responsabilità, perseguire il miglioramento del rapporto civile, costanza nello studio e quindi sviluppare un orgoglio

scolastico. Tanti Auguri

Loretta: io vi auguro di avere degli ideali e di com-

battere con coraggio per essi. Spero che possiate ragionare con la vostra

testa e non vi facciate in-fluenzare dalle cattive com-pagnie. Vi auguro inoltre di trovare l’amore e l’amicizia

che sono fondamentali nella vita per l’equilibrio di

ognuno.

Margherita: fai un respiro profon-do e guarda il cielo, prova a senti-

re il respiro del vento. C’è un mondo di cose meravigliose che solo tu puoi fare. Dentro di te c’è tutto ciò di cui hai bisogno. Quin-di prendi la tua bianca tela e co-mincia a dipingere sogni e spe-ranze! Mi raccomando non di-menticatevi mai di sorridere.

Dal prof. Magni: vi auguro di imparare dalle vostre espe-

rienze.

Dal prof. Zorza: vi auguro che quello che avete costruito in que-

sti tre anni vi accompagni per tutta la vita.

Dalle Nostre Bidelle:

Dal preside: vi auguro un futuro ricco di soddisfazioni e gratifi-cazioni. Con serietà, impegno e senso di responsabilità sono

sicuro che riuscirete a realizzare i vostri sogni e il vostro proget-to di vita. Grazie anche per il positivo rapporto umano che siete

riusciti a creare con docenti, personale e dirigente.

Sabato 3 Dicembre 2011 la nostra scuola è stata protagonista del progetto ”il salone dello stu-dente”. Abbiamo ospitato dalle 9:00 alle ore 12.30 vari istituti superiori che, con i loro stands, hanno occupato ogni parte del piano terra dell’edificio. Attraverso questi ultimi e grazie all’aiuto di professori e alunni delle scuole presenti, noi studenti abbiamo potuto informarci su tutti i

possibili indirizzi ed attività proposti dalle suddette. Erano rappresentate scuole provenienti da paesi più o meno vicini a noi, come Crema, Bargnano, Cremona, Orzinuovi ecc. Questa è stata a mio parere una grandissima opportunità per sapere di più sulle nostre futu-re scelte senza muoverci da casa!!!!

Francesca Tuccillo

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PAGINA 3

Lucrezia: Liceo artistico “Bruno Munari” Crema. Ho scelto questa scuola perché mi piace disegnare e voglio continuare a migliorarmi dato che gli altri ritengono che io sia molto brava. Ho fatto uno stage in cui ho potuto vedere tutti i laboratori.

Clara: Ragioneria “Primo Mazzolari” Verolanuova. Ho scelto questa scuola perché amo la matematica. Non ho voluto fare lo stage �Matteo: Ragioneria sportiva “Primo Mazzolari” Verolanuova. Ho scelto questa scuola perché cosi avrò un lavoro immediato senza frequentare l’università.

Laura: Liceo scientifico scienze applicate “Galileo Galilei” Crema. Ho scelto questa scuola perché amo la matematica e le scienze. Ne ho anche approfittato perché non c’era il latino. Durante lo stage ho assistito alle lezioni di chimica, fisica e informatica.

Kendra: Cfp parrucchiera “Zanardelli” Verolanuova. Ho scelto questa scuola perché mi piace molto la cura dei capelli. Verdiana: “Liceo scientifico scienze applicate “ Galileo Galilei” Crema. Ho scelto questa scuola perché mi piacciono le materie scientifiche. Ho fatto lo stage e mi è piaciuto davvero molto.

Alice: Liceo scienze umane “ Primo Mazzolari” Verolanuova. Ho deciso di scegliere questa scuola perché è una semi-preparazione al futuro lavoro che voglio fare. Ho fatto lo stage ed è stato molto interessante soprattutto la materia scienze umane.

Pierluigi: Istituto professionale odontotecnico “Fortunity” Brescia. Ho scelto questa scuola perché mi sembra una professione moderna che garantisce grandi guadagni! Sono andato a visitare la scuola ma non ho fatto lo stage �Gianluca: Ragioneria sportiva “Primo Mazzolari” Verolanuova. Ho scelto questa scuola perché mi piace molto sport e voglio anche imparare un po’ di economia per entrare nel campo del commercio; anche se so che molto presto mi trasferirò in Brasile :’(

Akim: Cfp meccanico “Zanardelli” Verolanuova. Ho scelto questa scuola perché mi piace la meccanica e perché è una scuola semplice adatta a me.

Luca: Itis meccanico “Galileo Galilei” Crema. Ho scelto questa scuola perché mi ispirava. Ho fatto uno stage e mi sono trovato bene �Amandip: Cfp macchine utensili “Zanardelli” Verolanuova. Ho scelto questa scuola perché è abbastanza facile. Non ho fatto lo stage.

Daman: Cfp meccanico “Zanardelli” Verolanuova. Ho scelto questa scuola mi piace occuparmi delle automobili. Non ho fatto lo stage.

Francesca: Liceo linguistico “Grazio Cossali” Orzinuovi. Ho scelto questa scuola perché amo tutte le lingue straniere e voglio impararle al meglio. Ho visitato la scuola, ma purtroppo non ho fatto lo stage.

Umair: Ragioneria “Primo Mazzolari” Verolanuova. Non so perché ho scelto questa scuola, e non ho fatto lo stage.

Elisabetta: Liceo scienze umane “Sacra Famiglia” Soncino. Ho scelto questa scuola perchè mi piacciono molto le materie umanistiche.

Nikolas: Itis informatico “Galileo Galilei” Crema. Ho scelto questa scuola perché mi piace molto l’informatica. Ho fatto lo stage e mi è piaciu-to, è stato molto interessante.

Carolina: Liceo scientifico “Leonardo Da Vinci” Crema. Ho scelto questa scuola perché vorrei potenziare la matematica, una delle mie mate-rie preferite. Ho fatto lo stage che mi ha dato modo di assistere alle lezioni.

PAGINA 4

Mercoledì 23 maggio gli alunni che frequentano la mensa scolastica hanno potuto gustare un menù un po’ insolito. Come primo piatto non hanno mangiato una comune pasta al pomodoro, bensì un risotto con i frutti di bosco, invece del prosciutto, della carne con l’arancia e come contorno un’insalata con delle mele. L’originalità delle portate è stata molto apprezzata ed ha rappresentato un’ottima occasione per provare nuovi gusti e nuovi abbinamenti!

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CAPAREZZA/MAX GAZZÉ A SCUOLA!!! Quest’anno ci è capitato di vedere aggirarsi tra i tavoli della mensa una figura a noi nota: il nutrizionista dott. Rumi. Lo abbiamo definito una figura nota per due diversi motivi: innanzitutto perché lo scorso anno lo abbiamo incontrato nell’ambito del progetto “Educazione alimentare” e poi perché, senza voler minimamente sembrare irrispettosi, la capigliatura del dottore lo rende simile ad un paio di cantanti famosi… Il dott.Rumi ha mostrato grande entusiasmo per il proprio lavoro ed è stato molto gentile nei nostri confronti, accettando di farsi intervistare da noi. Ecco la nostra chiacchierata:

Da quanto tempo fa questo lavoro? Mi occupo di alimentazione dal 2007, anche se ho iniziato la professione nel 2010.

Come è iniziata la sua passione? Cari ragazzi per rispondere a questa domanda dovrei scrivere un tema; cercherò di essere il più sintetico e chiaro possibile. Tutto ebbe inizio quando lasciai l’università di farmacia prendendomi un anno sabatico. Un bel giorno mi guardai allo specchio e dissi: “Voglio un lavoro dinamico, che mi permetta di conoscere tante persone e di aiutarle, che possa essere fantasioso ma allo stesso tempo mi permetta di stare con i piedi per terra e dare libero sfogo alla mia creatività in cucina.” Così pensai di diventare uno chef, ma l’idea di stare chiuso tutto il giorno in cucina non mi gustava molto. Pensai anche al tecnologo alimentare, mmm nononono troppe leggi e poca creatività, pensai persino a scienze gastronomiche e…nononono sarei diventato solo un giornalista eno-gastronomico! Così, per caso, venni a scoprire questo bellissimo corso di laurea “ Scienze della nutrizione”. È stata una rivoluzione, non mi sembrava vero, studiare tutti gli alimenti, cosa fanno nel nostro corpo, come agisco-no, come cambiano durante la cottura. Non vi nascondo che alcuni esami sono stati durissimi, come “ chimica degli alimenti”, ma con determinazione e passione tutto si può superare. Infine, siccome sono un curiosone, nel 2010 deci-si di iscrivermi a Biologia per diventare Biologo Nutrizionista specializzato in scienze della nutrizione.

Che percorso scolastico ha affrontato? Dopo aver concluso il triennio delle medie mi iscrissi al Liceo Scientifico, Università e tanti, tanti corsi di approfon-dimento ( circa 3 corsi all’anno della durata dai 4 ai 12 mesi )

In cosa consiste più dettagliatamente il suo lavoro? Questa è una bellissima domanda, la mia figura è paragonabile ad un jolly, con le mie specializzazioni e corsi diven-to un punto di riferimento per capire di cosa necessita una persona, vale a dire: questa persona ha solo bisogno di un nutrizionista? Ha bisogno anche di un aiutino dallo psicologo? Necessita di una diagnosi medica? Non bisogna MAI lasciare le risposte al caso, perché l’obesità o i disturbi dell’alimentazione devono essere seguiti con protocolli multidisciplinari; parola d’ordine: mai pensare “io conosco tutto “. Così collaboro con varie figure pro-fessionali; specificatamente io mi occupo della nutrizione, quindi di insegnare alle persone come perdere o aumentare di peso e condurre una sana vita alimen-tare.

Cosa le piace di più della sua occupazione? A questa domanda mi scende una lacrima. Quando nel mio studio arriva una persona triste e che sta male, rivederla dopo un paio di mesi sorridente e che mi abbraccia ringraziandomi… beh ragazzi credetemi, in quel preciso istante il cuore mi si riempie di gioia, penso che aiutare le persone sia la cosa più bella al mondo.

E’ recente questo “progetto frutta”? Il progetto frutta esiste da qualche anno: ad esempio nella regione Marche lo si faceva nel 2006. A volte cambia no-me ( come 5 frutti 5 giorni) ma il messaggio è sempre uguale: w la frutta che aiuta il nostro corpo!

Quali sono i suoi consigli per una buona alimentazione? Una sana e ottima colazione, merenda a metà mattino, un buon pranzo, merenda a metà pomeriggio, una cena leggera, ma so-prattutto: NO alcolici, NO energy drink e limitiamo il cibo spazzatura. Ricordatevi che noi per vivere non abbiamo bisogno di fast food, bibite e altre porcherie, l’uomo ha vissuto per più di 10.000 anni senza junk food. Divertitevi in cucina, provate ad assaggiare e sperimentare nuove ricette. Come diceva lo Chef nel cartoon Ratatouille: “ In ognuno di noi si nasconde un picco-lo Chef” e io aggiungo : “Magari anche un piccolo Nutrizionista!” ;-)

A CURA DI FRANCESCA E ELISABETTA

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PAGINA 5

SPAZIO A CURA DI VERDIANA FACCHI E CLARA BROGNOLI

Infettivologa Con l’infettivologa abbiamo affrontato il tema delle conseguenze dei rap-porti sessuali non protetti. Alcune malattie causate da questi tipi di rapporti sono: -AIDS -Gonorrea o Scolo -Sifilide o Lue - Virus del papilloma umano - Epatite A e B - Herpes Con questo incontro abbiamo approfondito le nostre conoscenze sull’argomento. Ci è servito molto per conoscere meglio come è fatto il nostro corpo e quali conseguenze possono derivare da certi comportamenti.

Psicologa

Appena la psicologa Laura è entrata in classe si è presen-tata e ci ha incitato a fare altrettanto attraverso la scelta di alcune immagini che rispecchiavano il nostro caratte-re. Abbiamo parlato delle caratteristiche della nostra età e lei ci ha spiegato l’origine di alcuni comportamenti che spesso manifestiamo. Ha approfondito il significato delle parole “affettività, pudore, malizia, vergogna” in ogni loro sfumatura. Sono state due ore molto piacevoli e in alcuni momenti anche divertenti: abbiamo capito il con-cetto di affettività che noi molto spesso sottovalutiamo.�

Quest’anno noi classi terze siamo state coinvolte dal “progetto affettività”: abbiamo avuto l’incontro con l’infettivologa, medico che studia le malattie infettive, tra cui quelle sessualmente trasmissibili e la psicologa, che studia il funzionamento della psiche umana cioè la logica del nostro pensiero.

Nel mese di febbraio il nostro compagno Amandip ha partecipato come concorrente ad un celebre programma televisivo: Italia’s Got Talent. Gli abbiamo posto alcune domande riguardo la sua esperienza:

Perché hai deciso di andare a Italia’s Got Talent? Perché io e il gruppo con il quale pratico arti marziali abbiamo visto dei video su You Tube e abbiamo scoperto che si poteva andare gratuitamente a Italia’s Got Talent. Così abbiamo deciso di mostrare a tutta Italia ilo nostro sport: il Gatka!

È stato difficile superare le selezioni? No, all’inizio facevano partecipare tutti, poi siamo riusciti a superare per ben due volte con tre “si” le selezioni, ma dopo, sfortunatamente, non siamo riusciti ad accedere alle semifinali.

Dove si registrava ilo programma? A Roma, infatti sono dovuto partire di notte, perdendo anche un giorno di scuola per arrivare alle otto del mattino. Quel giorno nevicava parecchio e il viaggio è stato lungo e faticoso.

Ti sei divertito ed emozionato sul palcoscenico del programma televisivo? Si, da morire!! C’erano alcune persone che mi facevano divertire moltissimo, anche se ero molto agitato.

Che impressione hai avuto dei tre giudici? Rudy è stato il più simpatico, Jerry sembrava interessato allo spettacolo e Maria come al solito sorrideva.

E i presentatori? Belen è molto bella e Simone è simpaticissimo: addirittura ha indossato un turbante e ballato con noi.

Mi pare sia stata una bella esperienza. Sei soddisfatto? Tantissimo!

Gianluca Lovato

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Quest’anno, poiché nel pro-gramma di letteratura stava-mo affrontando I Promessi Sposi di Alessandro Manzo-ni, ci siamo recati presso il teatro Ponchielli, a Cremona, per assistere ad uno spettaco-lo di marionette organizzato dai fratelli Colla. Il capolavoro manzoniano è sempre stato presente nel repertorio della Compagnia Marionettistica, insieme ad altre opere letterarie altrettan-to note e diffuse nel mondo popolare. La Compagnia Carlo Colla e Figli lo rappre-

s e n t ò d a l 1 8 7 9 . Divenuta Compagnia stabile al teatro Gerolamo di Milano, nel 1927 ripropose I Promessi Sposi in una nuova edizione curata da Carlo II Colla. La sceneggiatura, fedele al testo originario, i costu-mi, le scenografie ed il gusto della messa in scena, caratteristi-co della Carlo Colla e Figli, ne fecero un Kolossal che tenne lungamente cartellone al piccolo teatro di Piazza Beccaria. La nuova edizione, a cura di Eugenio Monti Colla, ha rivisi-tato il testo di Carlo II Colla inserendo le pagine più interes-

santi tratte dall'omonima opera di Amilcare Ponchielli, la cui azione drammaturgica aveva tradito senza mezze misure la trama del romanzo manzoniano eliminando episodi e personaggi salienti. Ne è nato uno spettacolo tipicamente popolare, che alterna parti mimate a parti cantate e recitate, così co-me la tradizione ottocentesca del melodramma per marionette ave-va creato nel suo compito di mass-media per la società dell'epoca. Insieme ad una accurata tecnica di animazione, lo spettacolo presenta grandi scene di massa come il saccheggio al forno delle Grucce,

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Quest’anno ci siamo reca-ti, in occasione di una gita organizzata il 2 aprile, a Cigole, per visitare il Pa-lazzo Cigola Martinoni. Correva l'anno 1510, pre-cisamente il 19 aprile quando Luigi XII, re di Francia ed allora anche

PAGINA 6

��������������������#�$$�Martedì 8 maggio 2012, noi alunni delle classi terze abbiamo preso parte alla visita presso l’aeroporto militare di Ghedi. Appena arrivati siamo stati accolti dal personale preposto che ci ha condotto nell’hangar del 156° gruppo delle Linci all’interno dell'aula "Briefing", dove un pilota - il capitano Per conti - ci ha illustrato una pre-sentazione riguardante la struttu-ra dell’aeroporto e le mansioni in esso svolte. Abbiamo appreso

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la processione, la calata dei Lanzi-chenecchi ed il Lazzaretto nelle quali agiscono più di duecento attori di legno secondo la tradizio-ne che ha consacrato il successo della Carlo Colla e Figli durante la sua centenaria attività teatrale in Milano.

Carolina Baronchelli

Il 1° maggio di ogni anno il Presidente della Repubblica conferisce a 1000 lavoratori e lavoratrici italiani, che svolgano o abbiano svolto attività presso imprese pub-bliche o private, in Italia o all’estero, la decorazione della Stella al Merito del Lavoro che comporta il titolo di Maestro. La deco-razione è stata istituita nel 1923 e può essere concessa ai lavoratori con almeno 50 anni di età e che abbiano

abbiano con invenzioni o innovazioni nel campo tecnico e produttivo, mi-gliorando l’efficienza degli strumenti, delle macchine e dei metodi di lavorazione; abbiano contribuito in mo-do originale al perfeziona-mento delle misure di sicu-rezza del lavoro; si siano prodigati per istruire e pre-parare le nuove generazioni nell’attività professionale. Quest’anno siamo stati molto fortunati perché ab-

prestato ininterrottamente 25 anni di lavoro alle dipen-denze di una o più aziende. Per concorrere all’assegnazione del merito, i lavoratori devono presen-tare domanda al competente Ufficio Regionale del Lavo-ro che accerta l’esistenza di almeno uno dei seguenti titoli di riconoscimento: si siano particolarmente di-stinti per singolari meriti di perizia, laboriosità e di buona condotta morale;

biamo potuto ascolta-re testimonianze di uomini e donne che sono diventati mae-stri del lavoro. Carolina Baronchelli

duca di Milano, cede delle terre appartenute ai monaci di S. Eufemia. L'episodio si inserisce nell'occupazio-ne francese del territorio bresciano, strappato prov-visoriamente alla Serenis-sima. Alla morte del duca, il feudo passò ai fratelli Onofrio, Paganino e Cali-

merio, i cui discendenti eleve-ranno gran parte del complesso a noi pervenuto. Nei successivi passaggi di proprietà, nel 1860 il Palazzo è acquistato dal conte Luigi Martinoni e nel 1984 passa al Comune di Cigole.

Luca Riva�

che in quel di Ghedi sono pre-senti tre gruppi di volo (102, 154 e 156) e che tutti insieme for-mano il sesto stormo (Diavoli Rossi). Siamo stati informati di alcune delle ultime missioni compiute (Afghanistan e Libia per esempio), imparando qualco-sa in più di ciò che la cronaca e i libri scolastici ci hanno raccon-tato negli ultimi tempi. Termina-ta la visione, il militare che ci aveva precedentemente accolti ci ha guidato nell'hangar�officina

dove ci ha spiegato la struttura dei Tornado (aereo militare). Una volta all'aperto, Filippo – il nostro accompagnatore� ci ha mostrato la pista dove gli aerei decollano e atterrano, oltre al piazzale nel quale ha luogo la cerimonia dell'alzabandiera. Dopo una breve pausa siamo andati in un altro edificio in cui abbiamo avuto la possibilità di salire ed essere fotografati su un vero Tornado. Successivamente abbiamo fatto delle foto ricordo

insieme a Filippo. Siamo stati con-dotti infine alla stazione meteo, dove altri militari ci hanno spiegato come riuscivano a fare le previsioni atmosferiche, a calcolare la percen-tuale dell’umidità, la direzione e la potenza del vento. Purtroppo il rientro è stato obbligatorio: alle 13 a casa! Possiamo però dire che questa visita ci è piaciuta molto perché, oltre ad esserci divertiti, abbiamo imparato cose nuove sull'aeronauti-ca militare.

Francesca Tuccillo & Elisabetta Zontini

Quest’anno la 3^I ha affrontato una nuova sfida: i giochi matematici. Inizialmente il 6 febbraio la classe ha partecipato alla semifinale in cui si sono distinti tre alunni che sono arrivati sino alla finale a Quinzano. Una volta giunti a destinazione i tre “novelli Pitagora” sono stati accolti dalle professoresse che li hanno accompagnati in un’aula riservata. I giochi sono durati complessivamente 90 minuti. Sembravano difficili, ma nono-stante questo la 3^I è riuscita a classificarsi al secondo posto, solo dopo la 3^E di Quinzano.

Luca Riva

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Anche quest’anno la nostra campionessa di atletica, Laura, ci ha resi orgogliosi e invidiabili dal punto di vista sportivo: la 3^I è davvero una classe in forma! Partecipando ad una delle molte gare, Laura si è classificata al 6° posto su una trentina di persone nei 1000 metri ed ha ottenuto il primo posto nella staffetta 4 X 100 con altre ragazze, tra cui Isabella e Silvia in 3^H: veramente un risultato note-vole! Il segreto sta in anni di allenamento. Prossimamente Laura si presenterà a diverse competizioni e sono sicura che otterrà un risultato degno del suo nome!!! VAI LAURA!!!

Lucrezia Bertoni

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Laura non è l’unica campionessa della mia classe: anche Carolina lo è! Per il secondo anno consecutivo, Carolina ha vinto il concorso di scrittura “La ma-gia delle parole”, che quest’anno aveva come tema la scuola, classificandosi nuova-mente prima su tutti i partecipanti delle tre sedi del nostro istituto ( San Paolo, Bor-go S. Giacomo, Quinzano). Nonostante la vincitrice sia lei, anche io e Francesca, come ulteriori rappresentanti della 3°I, ci siamo iscritte e ci siamo divertite moltissimo scrivendo il nostro tema. È stata una bella esperienza incontrarci e collaborare per quel tema che non sarebbe mai esistito se non avessimo deciso di aderire all’iniziativa!!! Carolina verrà premiata il 7 giugno e per lei sarà un grande orgoglio, un’emozione forte. Carolina continua così e scrivi altri bei temi! BRAVA!

Lucrezia Bertoni

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Finalmente quest’anno siamo riusciti a conquistare il primo posto! Dopo due anni di impegno, abbiamo dato il meglio di noi!! Per quest’ultima competizione ci siamo organizzati in modo proficuo: ognuno di noi ha letto alme-no un libro entro una data di scadenza predeterminata, nella quale andava riconsegnato così che un’altra persona riuscisse a leggerlo. Siamo veramente contenti di questa vittoria: ce la siamo meritata davvero! Vogliamo ringrazia-re la Biblioteca Comunale e Scolastica per averci prestato i libri! Ma soprattutto un grazie di cuore alla professores-sa Mombelli per essersi resa disponibile all’acquisto di alcuni libri.

Verdiana Facchi e Alice Garda

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A quanti anni hai iniziato a pescare? P: Ho iniziato a 4 anni. L: Ho iniziato a 13 anni. Chi ha insegnato? P: Mi ha insegnato mio papà. L: Mi ha insegnato un amico di mio papà. Quali sono gli ambienti dove ti rechi per praticare questo sport? P: Ovunque. L: Ovunque ci sia l’acqua! Che tipo di pesca fai? P: Faccio pesca a mosca, strascico, fondo. L: Faccio strascico, fondo, Roubasienne Quali sono le emozioni che

provi? P: Provo tranquillità. L: Provo felicità Cosa peschi solitamente? P: Pesco pesci gatto, trote, pesce sole, alborelle, storioni, persico trota, carpe, boccalo-ni! L: Pesco cavedani, barbi, carpe, carassi , trote, pesce gatto, alborelle, pesce sole. Dove ti piacerebbe andare a pescare? P: Mi piacerebbe andare al mare per pescare uno squalo . L: mi piacerebbe pescare in montagna.

Elisabetta Zontini

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Dove ti alleni? F & C: Ci alleniamo nella sala dedicata a tutti i corsi di danza

Qual è il tuo passo preferito? F: il mio passo preferito è l’echapè C: il mio passo preferito è il pi-quet Hai un buon rapporto con la tua insegnante di danza? F: Sii C: Si

Laura Calenzani

Da quanti anni pratichi dan-za? F: da 4 anni C: da 8 anni Chi ti ha tramandato questa passione? F & C: Nessuno. La passione è nata quando da piccole guarda-vamo programmi televisivi sulla danza. La pratichi a livello agonisti-co ? F & C: No Quanti allenamenti fai a settimana ? F & C: Tutti i lunedì un’ora e il giovedì un’ora e mezza

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Quante ore lo pratichi a settima-na? A = Mi alleno due ore a settimana. E = Adesso purtroppo non lo prati-co più, ma prima erano due volte a settimana in inverno e tre in estate.

Cosa provi mentre nuoti? A = Provo felicità e gioia. E = Sento felicità, gioia, ho la sen-sazione di poter superare i miei limiti. Hai un buon rapporto con il tuo allenatore? A = Sì, ma dipende dall’allenatore. E = Sì, più o meno.

A quanti anni hai imparato a nuotare? A = Ho imparato a cinque anni E = Ho imparato a cinque anni E invece a quanti anni hai capito che quello sarebbe stato il tuo sport? A = L’ho capito a sette anni perché mi piaceva. E = L’ho capito a sei anni perché mi appassionava. Hai fatto nuove amicizie andan-do a nuoto? A = Sì! E = Si

Qual è il tuo stile preferito? Per-ché? A = Il mio stile preferito è lo stile libero. Non so spiegare perché mi piace, probabilmente per la velo-cità e la resistenza. Invece, gli stili che odio di più sono la rana e la gambata a rana. E = Mi piacciono molto lo stile delfino perchè sento una sensazio-ne di libertà, lo stile libero perché è il più completo, ma allo stesso tempo il più semplice e, infine, il dorso perché nuoto scorrevolmen-te, però devo prestare attenzione a non scontrarmi con gli altri nuota-tori!

Laura Calenzani

Da quanti anni pratichi questo sport? Da 3 anni. Perché lo hai preferito ad altre attività? Non c’è un motivo preciso. Atletica Pompiano, una socie-tà sportiva che già operava nel paese omonimo, ha pro-posto questo corso a Borgo San Giacomo. Mi ha subito attirato e, provando, mi sono appassionata. E’ uno sport individuale o di squadra? Ci sono i campionati indivi-

duali e quelli di squadra in cui si sommano i punteggi dei singoli atleti della stessa so-cietà. Un’attività di squadra è la staffetta. E’ composto da diverse specialità, qual è la tua pre-ferita? E quella che ti piace meno? Quelle che mi piacciono me-no sono i lanci in generale, mentre quelle che adoro sono i 200m. Che emozioni provi quando pratichi questo sport? Provo felicità e soddisfazione personale.

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secondo momento si passa al combattimento.

Come si vince? Vince chi colpisce più volte l'av-versario. Hai mai partecipato a delle par-tite? Ho partecipato solo ad una partita ma ho perso.

Dove lo pratichi? Pratico gatka a Bagnolo Mella. Dove è nato e chi lo ha inventa-to? Questo sport è nato nel nord dell'India dall'invenzione del 6° guru Hargobind Shaeb Ji. Egli ci ha detto che il nemico può essere distrutto solo con le armi. Per questo dobbiamo avere sempre

Da quanti anni pratichi que-sto sport? Lo pratico da tre anni Che cosa significa gatka? Perché hai scelto di praticare questo sport? Lo sport del gatka è un’arte marziale. Ho scelto di praticar-lo perché è imposto ad ogni Sikh per la sua difesa. È uno sport di squadra o singolo? Questo è uno sport sia di squa-dra che singolo In che cosa consiste l'esibi-zione? L'esibizione si chiama il “ballo della spada” e consiste nel far “girare” ogni tipo di arma (sciabola, spada ecc.). In un

Hai mai partecipato a dei provini per far parte di nuove squadre? Sì, due provini per il Montichiari, uno per la cremonese e uno per il Rodengo Saiano. Sei il vice capitano della squadra, quando il mister dice qualcosa con cui non ti trovi d’accordo, discuti? Sì, discuto sempre. Secondo te quale fra le tue tante partite è stata la più bella? Quella di due anni fa contro il Ghe-di dove sono riuscito a superare me stesso.

Perché hai scelto di giocare a calcio invece di scegliere basket o altri sport? Perché fin da piccolo ne sono ap-passionato dato che in famiglia è sempre stato uno sport molto se-guito.

Da quanti anni pratichi calcio? Da otto anni Perché fai il portiere? Ti affasci-na questo ruolo o magari era l’unico rimasto? All’inizio, come a tutti, mi piaceva fare l’attaccante ma dopo ho capito che il portiere era il ruolo più adat-to a me.

Cosa ti aspetti per il tuo futuro calcistico? Io credo, dato che mio zio mi farà fare un provino per una squadra di serie A brasiliana, che darò il 110% di me per entrare nella squadra e farmi notare dai club europei.

Nikolas Foresti

addosso un pugnale. Perchè la tua squadra ha scelto di andare a Italia's Got Talent? Abbiamo deciso di andare a Italia’s got Talent per mostrare questo sport all'Italia dove è anco-ra poco conosciuto. E' uno sport praticato nel mon-do? No, solo i Sikh o coloro che si convertono al Sikhismo lo posso-no praticare. Comunque è famoso in tutto il mondo.

Matteo Brognoli, Nikolas Foresti

Se potessi tornare indietro, sceglieresti ancora l’atletica come hobby? Perché? Sì, perché mi diverto!

Carolina Baronchelli

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Da quanto tempo fai parte del coro? C-A-E= 3 anni Chi ti ha invitato a farne par-te? C= il coro aveva bisogno di voci e, siccome mi piaceva cantare, ho deciso di provare e mi è piaciuto. A= un’ amica di mio papà. E= un’amica di mio fratello. Hai notato dei miglioramenti vocali da quando fai parte del coro? Per esempio? C= si, ora sono più sicura di me quando canto. A= si, ora capisco quando sba-glio le note. E= si, ora controllo meglio la mia voce. Hai già fatto degli assoli? Se si, cosa hai provato? Se no, ti piacerebbe? C= si, ho cantato un verso di una canzone, ero molto agitata e impaurita di sbagliare ma per

fortuna è andato tutto bene. A= si, è stato molto bello. E= no, ma mi piacerebbe. Pensi che smetterai di far parte del coro o ti piacerebbe diventare davvero brava co-me i tuoi “insegnanti”? C= credo continuerò finché potrò! A= mi piacerebbe diventare davvero brava! E= mi piacerebbe… Quindi continuerò! A proposito dei tuoi “insegnanti”, cosa pensi di loro? C= penso che siano molto bravi e sicuri di loro anche se a volte un po’ troppo esigenti. A=sono bravi, anche senza aver seguito una scuola di canto. E= ci coinvolgono tanto nell’attività. Hai fatto nuove amicizie fa-cendo parte del coro? C= si!

A = si! E = alcuni li conoscevo già!

Dove e quando provi? C-A-E= in oratorio il sabato alle ore 18 e/o il martedì o il giovedì alle ore 20.

Cosa provi mentre canti? C= sono sempre agitata e quan-do ho finito sento un senso di sollievo. A= allegria e felicità. E= senso di libertà.

Francesca Tuccillo

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)����� ) ������� $�Ho iniziato a suonare la chitarra a 11 anni, perché volevo imparare ad utilizzare uno strumento più armonioso del flauto che suoniamo già a scuola, e con più “possibilità tecniche”. Nella mia famiglia sono due le generazioni di musicisti, quindi io voglio continuare questa tradizione. Mi piace molto suona-re, tanto che quando non so cosa fare prendo la chi-tarra e inizio a “strimpellare” qualche accordo. La musica mi rallegra, perché so che anche se è impe-gnativa alla fine dà un risultato ottimale e soddisfa-cente. Adesso ho smesso, ma vorrei ricominciare a prendere lezioni. Ho paura però che gli impegni e lo studio le “sopprimano” di nuovo. I tipi di chitarra sono molteplici: elettrica, basso, ecc.. Io suono la classica; la si distingue dalle altre, perché si suona senza il plettro ma con le falangi delle dita. All’inizio è un po’ difficile, ma quando ci si abitua, ci si adatta.

Elisabetta Zontini

Il coro di Borgo San Giacomo esiste già da molto tempo. Il gruppo inizialmente era rivolto solo ai giovani dai 15 e 16 anni in su. Oggi inve-ce accoglie ragazzi di tutte le età, addirittura di 11 e 12 anni. Oltre a un modo per migliorare la propria voce e il proprio canto, il coro è un’ottima opportunità per fare nuo-ve amicizie e divertirsi insieme.

Alice Garda

Ciao =) come ho scritto nell’articolo dell’edizione precedente del giornalino, anche questa volta parlerò della moda. Ma non intesa come quella che si vede nelle sfilate, bensì come ciò che i ragaz-zi preferiscono e hanno piacere di indos-sare. E’ chiaro che, chi può permetterse-lo, tende ad indossare quasi sempre capi firmati e di marca, ma chi invece possie-de un “budget” piuttosto limitato può accontentarsi di capi scontati o comun-que economicamente adatti ad “ogni tipo di tasca”. Secondo il mio parere è difficile alla nostra età mantenere un look predefini-to. Infatti si tende ad avere uno stile piuttosto casuale , in base ai nostri gusti. Capita anche a me!

Scegliete i vostri abiti secondo i vostri gusti personali mantenendo equilibrio tra gli abbinamenti dei colori!

Lucrezia Bertoni

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Anno nuovo, vita nuova, moda nuova… Secondo varie aziende di moda il colore di questo anno è Tangerine Tango, un solarissimo rosso - arancione tanto allegro e vivace, quanto sensuale e sofisti-cato.

Francesca Tuccillo�

Durante quest’inverno sono stati una vera e propria moda fra le don-ne di tutte le età gli stivali sopra il ginocchio. Purtroppo però non si può dire che ogni gamba li possa calzare: sono infatti adatti a gambe lunghe e magre, anche se le regole non devono impedire di soddisfare i nostri gusti! Sono stati inoltre pre-feriti stivali di pelle per poter af-frontare al meglio le condizioni climatiche di quest’inverno!!

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Le scarpe per questa estate. Dalla classica décolleté al sandalo piatto: tornano le classiche décolleté, ele-ganti e femminili. Sono in chiave anni '20 i sandali dal tacco alto e snello in versione dorata oppure argentata. Torneranno anche i san-dali alti con tacchi di metallo o applicazioni di fiori. Le donne a-manti della zeppa possono stare tranquille, vanno sempre di moda, colorate oppure in versione sneaker. E per la stagione calda tiriamo di nuovo fuori i sandali piatti.

I bijou. Il ritorno degli orecchini (grandi e vistosi): rimangono di moda braccialetti e collane, meglio grandi piuttosto che piccoli, ma con disegni più raffinati rispetto alle altre stagioni. Anche se potete farne a meno, perché gli abiti per questa stagione sono spesso e volentieri così importanti o colorati che hanno bisogno di pochi accessori. Una eccezione c'è però: gli orecchini. Grandi e vistosi. Optate per degli orecchini con cristalli scintillanti oppure con dei grandi fiori colorati che dondolano ad ogni passo.�

Occhiali da sole: montature retrò ma anche modelli all'avanguardia! An-che per quanto riguarda gli occhiali da sole c'è l'imbarazzo della scelta. Tornano le montature anni '50 con gli angoli 'all'insù'. Ok anche a montatu-re colorate e volendo con lenti colo-rate. E per contrastare le influenze retrò ci sono i modelli all'avanguar-dia con linee moderne ed innovative.

Francesca Tuccillo

Le borse, dallo zaino alla borsa mini: l'assortimento di borse per l'estate 2012 è davvero impressionan-te. Sono tanti gli stili, tanti i colori, tanti i formati. Dalla borsa 'mini' alla borsa 'maxi'. Dallo zaino sportivo alla borsa ultra femminile anni '50. Oltre al modello che scegliete è an-che importante il modo in cui portate la borsa: è molto 'cool', per esempio, appoggiare la borsa su un fianco, sostenendola con la mano!!

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Laura Calenzani

Anche quest'anno, come lo scorso, abbiamo proposto un sondaggio nel nostro giornalino, anche se con alcune modifiche: stavolta il sondaggio è stato esteso a tutta la scuola e non ha riguardato solo la nostra classe. La domanda posta è stata: “qual è la tua paura più grande ?” Ci siamo divertiti molto a fare questo sondaggio e, per quanto abbiamo capito, anche voi lettori avete gradito questa propo-sta :) Di seguito sono riportati i grafici che mostrano i risultati delle paure emersi nelle classi prime, seconde e terze.. Bè ora non vi resta che guardarli, speriamo vi piacciano!!

Francesca Tuccillo

��Per il pan di spagna: 100g. Di farina 100g. Di fecola 5 uova 200g.di zucchero

1 bustina di lievito Sbattere i tuorli con lo zucchero, montare a neve gli albumi e unirli ai tuorli, aggiun-gere la farina e il lievito. Infornare per 30 minuti. Quando la torta si è raffreddata tagliare in tre dischi, togliere la parte interna e lasciare solo il bordo. Tenere da parte le briciole di pasta per guarnire.

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-Per la farcitura: 200 grammi di cioccolato bianco 1 scatola di 200 ml di panna da cucina Procedimento: -Per il fondo: far sciogliere il cioccolato con il burro, poi aggiungere gli altri ingre-dienti. Amalgamare il tutto e versare in uno stampo, infor-nare per 15 minuti circa a 180°.

Ingredienti:

-Per il fondo: 150 grammi di cioccolato fondente 150 grammi di zucchero 100 grammi di burro 100 grammi di farina bianca tipo 00 3 uova

-Per la farcitura: far scio-gliere il cioccolato bianco e aggiungere la panna. Amal-gamare il tutto. Una volta che il fondo è pronto toglierlo dallo stampo e mettere sulla parte alta della torta la farcitura. Met-tere in frigo per alcune ore.

Luca Riva

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Per la farcitura: Montare a neve 250g. di panna Hullalà. Fare la crema pasticcera, 1 scatola di pe-sche sciroppate o ananas. Mettere un disco di pasta, le pesche a pezzetti, un po' di succo, la crema e un po' di panna. Aggiungere il secondo disco, sempre con pesche, succo, crema e panna. Chiudere poi con il terzo disco intero. Coprire tutta la torta con la panna e le briciole oppure guarnire con ciuffi di panna. Mettere il tutto in frigorifero. Cotto e... Mangiato !

Luca Riva

INGREDIENTI: -1 sacchetto di meringhe -2 pacchetti grandi di panna vegetale da montare -Amarena o cioccolato liquido a piacere PREPARAZIONE: Sbriciolare bene in modo omogeneo due terzi delle meringhe sul fondo di una tortiera apribile. Aggiungere se si vuole il cioccolato e le amarene. A parte montare la panna: quando è pronta abbassare il mixer e aggiungere, sbriciolandole, le meringhe avanzate. Mettere quindi nella tortiera lisciando la superficie. Lasciare congelare la torta un mini-mo di 3 ore e toglierla dal congelatore almeno 30 minuti prima di mangiarla.

Prof.ssa Assunta Pellegri

PAGINA 14

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���� ����Tipico dell’Africa Settentrionale, importato dai berberi. INGREDIENTI

Agnello 2 carote 50g di ceci 2 cipolle Coriandolo 3 cucchiai di olio Pepe 100g di piselli 2 pomodori 1 mazzo di prezzemolo Zafferano Zucchine e peperoni

PREPARAZIONE Mettere in ammollo i ceci il giorno prima. Tagliare la carne di agnello, aggiungere cipolle tritate, ceci e carote tagliate a fette, olio, pepe e zafferano. Mettere il tutto in una casseruola e lasciare cuocere per un’ora. Prendere il cous cous e metterlo nell’acqua, lavorarlo con le dita per evitare la formazione di grumi e metterlo nella parte superiore della casseruola e farlo cuocere per 30 minuti. Aggiungere, olio, sale, piselli, pomodoro, zucchine tagliate a fette e del coriandolo tritato. Prendere una tazza di intingolo dallo stufato, un po’ di peperoncino e tenerlo come condimento. Disporre il cous cous in un piatto da portata, al centro adagiarvi la carne e in un altro recipiente la salsa.

Akim Marhab

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250g di Farina di pouvilito (manioca)

Tre uova

Piatto fondo con un po’ di olio Piatto fondo di latte

500g di formaggio (pecorino o grana grattugiato)

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Amalgamare sul fuoco latte e olio, aggiungere la farina. Quando l’impasto non è trop-po caldo, unire le uova e il formaggio. Mettere in forno a 180°C per un’ora.

Gianluca Lovato�

Abbiamo deciso di dedicare questa pagina ai nostri compagni di classe con usanze diverse dalle nostre per confrontarci ulteriormente. Come primo piatto abbiamo scelto un tipica pietanza dell’Africa settentrionale: il cous cous. Questo piatto lo ha scelto il nostro compa-gno di classe Akim, dicendoci che lui impazzisce per questo cibo. Esso è prevalentemente composto da legumi e verdure. Come secondo piatto abbiamo proposto il pao de quejo. Esso non è che un semplice pane al formaggio. E’ tipico del Brasile, infatti la ricetta ci è stata consigliata dal nostro compagno Gianluca… anzi, per la verità, da sua mamma: la gentilissima signora Lopes!

Luca Riva

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DEFINIZIONI 1) Il nome dell’istituto superiore di Verolanuova che comprende la Ragioneria e il Liceo Scienze Umane. 2) Il cognome del professore più atletico. 3) Il nome del liceo scientifico di Crema. 4) Il nome della professoressa che ama le collane. 5) Il nome dell’istituto odontotecnico di Brescia. 6) Il nome del liceo delle scienze applicate e dell’ITIS di Crema. 7) Il nome del CFP di Verolanuova. 8) La scuola superiore di Orzinuovi che racchiude diversi indirizzi. 9) La bidella di nome Agnese. 10) Il cognome del più illustre tifoso del Genoa. 11) Il secondo nome di Bini, tolto all’anagrafe. 12) Il cognome del professore definito l’uomo affascinante dalle “girls” della 3^I. 13) Il nome del professore migliore nel suonare la chitarra. 14) Il nome del liceo artistico di Crema. 15) Il nome della professoressa amante delle pellicce. 16) Le prénom de la Prof. Française. 17) Il cognome della professoressa di religione. 18) Il nome della professoressa maga dei computer. 19) La star televisiva della 3^I. 20) La bidella addetta agli avvisi. 21) La bidella nuova arrivata. 22) Il nome della coordinatrice della classe 3^I. 23) L’assistente “fiorellino” della 3^I.

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Quest'anno purtroppo finisce la no-stra “carriera”di giornalisti. Magari (chi lo sa!) nella prossima scuola potremo continuare, ma di sicuro alle medie è la nostra ultima volta. Questi tre anni ci hanno insegnato a crescere e a maturare in tutti i sensi: anche nel nostro giornalino abbiamo cercato di mettere a frutto l’esperienza dello scorso anno per presentarvi un ultimo numero che speriamo abbiate gradito. I primi ad essere cambiati siamo proprio noi: non siamo cresciuti solo fisicamen-te, ma siamo maturati anche nell’atteggiamento e nel modo di comportarci. In prima, quando siamo entrati non avremmo mai pensato di fare un giornalino, ma crescendo abbiamo apprezzato l’idea e ci è piaciuto metterla in pratica. Tra le innovazioni introdotte

quest'anno c’è il sondaggio sulle paure! Buuuuuuu :D È stato bello coinvolgere tutte le classi. Ci si diverte sempre a fare nuovi articoli e si pensa al modo migliore per coinvolgere i lettori. Siamo sicure che anche se è da mol-to che lavoriamo al giornalino (chi più chi meno) è valsa la pena allun-gare i tempi, per potervi presentare i nostri articoli che speriamo troviate interessanti! Ci auguriamo di non avervi annoiato con tutte queste parole, un'ultima cosa: <<Grazie!!!>>.

Francesca Tuccillo e Lucrezia Bertoni

������!��������������#����$ Ci teniamo molto a ringraziare la nostra scuola per diversi motivi. Qui abbiamo trascorso tre anni della nostra vita scolastica e non solo… Abbiamo imparato molte cose, legate alle varie discipline ma anche al modo di stare e crescere insieme. Inaspettatamente la nostra vittoria alla gara di lettura ci ha consentito di guada-gnare un premio che ha sostenuto le spe-se della pubblicazione del giornalino. Ringraziamo di cuore la scuola per que-sto e soprattutto la sig.ra Camilla che si è occupata della gestione “pratica” della cosa. Grazie!

La 3°I