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LUIGI NATOLI GIOVANNI MELI STUDIO CRITICO PALERMO, TIPOGRAFIA DEL GIORNALE «IL TEMPO» Diretta da Pietro Montaina 1883 1

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Page 1: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

LUIGI NATOLI

GIOVANNI MELI

STUDIO CRITICO

PALERMOTIPOGRAFIA DEL GIORNALE laquoIL TEMPOraquo

Diretta da Pietro Montaina1883

1

SUL TUO SEPOLCRO

O MADRE MIA

BENEDICENDO A LA TUA MEMORIA

DEPONGO QUESTO LIBRO

CHE ALTRO POSSrsquoIO OFFERIRE

A LrsquoOMBRA TUA SACRA

DI PIUgrave CARO

CHE QUEGLI STUDI CUI TU MrsquoANIMAVI

FORTE E SORRIDENTE

NE LE TEMPESTE DE LA VITA

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PREFAZIONE

Se qualcuno avesse voglia di scrivere una bibliografia melica troverebbe innanzi a segrave un numero considerevole di critici e letterati abbastanza conosciuti che fan testimonianza di quanto studio sia meritevole questo nostro poeta1 Ma si accorgerebbe ancora che nessuno di tanti critici ha pensato di esaminare il Meli da quel lato onde egrave meritamente grande chegrave ognuno o partendosi da preconcetti o rimanendo a la esterioritagrave de le poesie o togliendo a esaminare alcuna de le doti de la forma non egrave penetrato a scoprire quel che ci sia di sotto al sorriso bacchico di questo nuovo pagano e donde provenga questo sorriso

Lo stesso De Sanctis ne la sua conferenza guarda il Meli ne la sola Fata Galanti componimento giovenile che manca di quella maturitagrave filosofica o meglio scientifica che domina le Bucoliche e le Odi

Ma per conoscere il Meli non basta nemmeno leggere tutte le poesie Egli non ci rivela che una parte di segrave stesso Si vuol leggere anche le lettere in parte inedite2 i numerosi manoscrit-ti il suo lavoro scientifico su la Natura tutti quei pezzi di carta che paiono insignificanti ma che contengono un pensiero unrsquoidea una parola del grande poeta pensiero idea parola che illustrano che finiscono quanto si contiene nelle poesie

Tutto questo tesoro di documenti esiste ne la Biblioteca Comunale di Palermo in diciotto volumi ereditagrave preziosa che ci narra tutta la vita del Meli vita che pare un sorriso perpetuo ed egrave una lotta sanguinosa

1 Fra gli scrittori che si sono occupati del Meli noto qui il Foscolo che tradusse qualche poesia lrsquoEmiliani-Giudici nella Storia della letterat Vol II il Settembrini Storia della letterat Vol III il Guerzoni Terzo Rinascimento il De Sanctis Nuovi Studi Critici 2 ediz e ancora Agostino Gallo Scinagrave Galeotti Pizzuto Avolio lrsquoabb Di Marzo il prof Di Giovanni ecc ecc Non parlando de le traduzioni greche latine italiane francesi tedesche e qualcuna anche inglese2 Recentemente le lettere quasi tutte furono pubblicate per cura del Sac Luigi Boglino e a questa pubblicazione rimando i lettori

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Lo studio critico che io affido per le stampe si ingegna di presentare il Meli dal suo vero aspetto e percheacute quel che verrograve dicendo non paia gratuita affermazione ho illustrato il mio lavoro con lrsquoaiuto dei manoscritti E qui poicheacute mi si potrebbero muovere degli appunti mrsquoaffretto a dichiarare che io non ho inteso neacute di scrivere una vita neacute di illustrare i tempi del poeta ma semplicemente e puramente di esaminare nel modo piugrave completo donde e come proceda lrsquoarte sua percheacute egli indipendentemente dal suo genio poetico sia sempre una grande figura de la nostra istoria letteraria percheacute egli sia grande non solo come poeta ma come scienziato

Forse a tanto non sarograve pervenuto che le molestie e le cure affannose de la mia vita han turbato sovente quella serenitagrave drsquoanimo necessaria al critico ma ho fede se non altro che questo mio studio scuota un porsquo i letterati di Sicilia percheacute ci arricchiscano e presto di un lavoro piugrave completo e piugrave finito Lavoro a cui da un pezzo io avevo messo mano ma al quale non ho potuto piugrave attendere costretto come sono a unrsquoarida e pesante fatica che mi dia il pane cotidiano

Ed ora non mi rimane che salutare il mio libretto e augurargli che il ceto dei critici sia con lui meno arcigno e anche ho a dirla meno partigiano

Palermo Novembre 1882LUIGI NATOLI

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GIOVANNI MELI

I

Francesco De Sanctis in una sua splendida conferenza sul Mel3 non senza alcuna leggerezza e con patente contraddizione dagrave de lrsquoarcade al nostro poeta ed afferma il contenuto de le sue poesie esser vecchio e di nuovo di grande di geniale non aver che la forma potente per freschezza di gioventugrave Come a laquofreddure insipideraquo si possa dar forma viva e inebriante non so poicheacute forma e pensiero specialmente ne lsquol Meli stanno cosigrave organicamente concorporati che parmi impossibile scinderli e ravvisarvi dove lrsquouno finisca per cominciar lrsquoaltra

A lrsquoocchio del leggitore o del critico che contro suo costume si compiace di sorvolare il Meli infatti appare come un vecchio cosigrave rubizzo cosigrave ben ritinto da esser creduto un bel giovanotto la sua poesia parragrave bene cosa graziosissima profumata voluttuosa ma non ci si scorgeragrave quel che ci ha di alto di nuovo di scientifico

Non egrave vecchio non egrave gesuitico come crede il De Sanctis questo contenuto il Meli dei gesuiti esiste appena in quelle cicalate che non dicono nulla e che piacevano tanto al principe di Campofranco e a le grulle academie di fannulloni ove glrsquointelletti si eviravano in mutui incensamenti e finisce ne la Fata Galanti Il Meli egrave nuovo non solo ma egrave in Sicilia il piugrave ardito pensatore dei suoi tempi Vi hanno in lui egrave vero due uomini come in Des Cartes4 il naturalista a la maniera di 3 Nuovi Saggi Critici

4 I Cartesiani rimasero abbagliati da le parti piugrave assurde del sistema di Des Cartes come e g da la psicologia umana e non guardarono intanto che egli ne la filosofia naturale riducevasi a un perfetto materialismo Infatti il Mondo (pubblicato dai discepoli di Des Cartes) egrave retto da un determinismo assoluto indefettibile i corpi che lrsquoabitano e i fenomeni che vi succedono non sono che risultato de la combinazione di particelle mobili mdash e ne la linea generale esso egrave fondato su lrsquoestensione e sul

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Epicuro educato a la scuola degli enciclopedisti e il teista a la maniera di Rousseau Non si puograve dir perograve che fu di questo o di quel filosofo fedele in massima al metodo di Bacone5 cercograve pur di formarsi una specie di eccletismo nel conciliare quei metodi che pareva a lui avessero una base solida ne lrsquoesperimento e ne la natura e respingendo ogni metodo aprioristico metafisico

In Sicilia le nuove idee giungevano con lrsquoultimo treno e quando altrove un sistema era giagrave condannato a lrsquoassurdo qui sapea di fresco e ad esso bevevano gli spiriti sitibondi di sapere Onde a i tempi del Meli i sistemi che fluttuavano ur-tandosi e distruggendosi a vicenda davano ne lrsquoisola quellrsquoaspetto che il Lefegravevre argutamente nel suo ultimo libro ritrae a la filosofia del secolo XVIII6

In quel tempo adunque crsquoerano tre sistemi che si disputavano il primato il Cartesianismo che era divenuto officiale ne le mani dei gesuiti ed era il piugrave ortodosso il Leibnizianismo a cui si erano dati gli spiriti piugrave liberali e che lrsquoortodossia dopo la ricucinatura wolfiana giagrave tentava di con-quistarsi7il Micelianismo che piugrave originale di quei due ma come quelli assurdo non contava neacute grandi avversari neacute movimento La sua fisiologia ha lo stesso carattere e da le lettere a Marsenne si ricavano prove irrefutabili di tale materialismo che egrave poi negato col cogito ergo sum e quel che segue Vedi Lefegravevre La Philosophie ecc5 Neacute da le poesie neacute da le prose rilevasi questa specie di baconianismo ne le vedute generali del Meli ma si ha un documento assai piugrave interessante dei lavori a stampa ed egrave lrsquoepistolario in parte inedito che trovasi raccolto per cura di Agostino Gallo nel codice ms Qq D 4 della Comunale di Palermo Ebbene da la lettera diretta al professore Francesco Paolo Avolio a foglio 89 del cod tolgo la frase seguente laquo metodo uguale a quello che per istudiare la fisica propose ai filosofi il gran Cancelliere Baconeraquo mdash Altrove dice laquoInsomma per le scienze fisiche deve eseguirsi ciograve che propose il celebre cancelliere Bacone cioegrave di bandire tutte le ipotesi e di correr dietro ai fatti e alle sperienzeraquo (lett a f 40) E altrove laquoIo non credo che alla sola esperienzaraquo (lett a f 22 retro)6 laquoLrsquohistoire philosophique du dixhutiegraveme siegravecle est une forecirct touffue dont on ne sortirait pas si lrsquoon nrsquoy perccediloit deux ou trois grandes routes qui coupent les meacuteandres drsquoinnombrables sentiers et viennent se raccorder en ligne droite aux principales directions de la penseacutee moderneraquo Lefegravevre La Philosophie Paris Reinwald 18797 hellip laquoE se i gesuiti non fossero stati espulsi ei sarebbon divenuti wolfianiraquo V Scinagrave mdash Prospetto della Storia Letteraria di Sicilia Palermo 1825

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entusiasti discepoli8E intanto mentre in Francia il soffio potente de la

democrazia spazzava le nebbie e scoteva le fondamenta del vecchio mondo qui in Sicilia spento da la reazione gesuitica lrsquoumanesimo del rinascimento si rinnovava ancor piugrave fitta la notte ascetica medioevale Ed eran ancora quelle terribili paure de lrsquooltretomba quel sacro orrore dei fenomeni de la natura che apparivan segni de lrsquoira divina quel rifuggiarsi ne la fredda calma semitica de le chiese da le tentazioni vitali de la materia quella macerazione perenne de la carne e de lo spirito che soggiogava non solo le masse ignoranti e superstiziose ma anche i dotti e quegli stessi filosofi che si credean liberi e indipendenti

E in processioni infinite di imagini sante con cui si pretendea salvare gli infermi e in qualche atto di fede contro poveri maniaci e nei giudizi continui contro le streghe e negli editti che comminavano pene acerbe per gli irreligiosi si mani-festava la pietagrave dei tempi

La paurosa tirannia aveva bevuto agli insegnamenti de la reazione religiosa Essa per gli occhi de la censura guardava dentro a tutte le opere che si stampavano e ove in alcuna ravisasse germi di libertagrave o anche una larghezza di vedute spiegava tutte le sue forze con tutto lo sfoggio di sua maestagrave

E cosigrave ne lrsquoottobre del 1776 per mano del boia si bruciavano le decisioni della Gran Corte raccolte e pubblicate dal Milanese di Catania che era stato Ministro del Patrimonio giaccheacute il re avea scorto in quei responsi del magistrato qual-che cosa che accennando a le antiche prerogative e a le antiche libertagrave offendesse i dritti sacri de la corona E ne lo stesso torno di tempo gli editti pioveano per proibire non solo di vendere ma anche di tenere le opere dei filosofi francesi Frati e preti si univano per loro interessi a promulgar con prediche e pastorali quelli editti ma non seppero fare che quelle opere non penetrassero ne lrsquoisola e non imbevessero di nuove dottrine

8 Vedi per la filosofia ontologica del Miceli i dotti lavori dellrsquoab V Di Giovanni Il Miceli o dellrsquoEnte Uno e reale mdash Apologia del Sistema mdash Storia della Filosofia in Sicilia ecc ecc

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qualche filosofoPure la storia letteraria di Sicilia non ebbe periodo piugrave

splendido di quello in cui sorse il Meli Malgrado tutto ne lrsquoaria crsquoera qualcosa di nuovo La storia non si arresta per ceppi e pastoie che la tirannia possa imporre al pensiero Ella pro-segue animosa a conquistarsi le grandi vittorie de lo spirito e se lrsquoascetismo soffocava qui ogni desigraveo di libertagrave ella si rifaceva spingendo gli intelletti per altre vie

E fu quello il tempo in cui Rosario Gregorio scoteva la polve da i vecchi diplomi da le vecchie pergamene e fondava una scienza nuova il dritto pubblico siciliano che con titolo falso eludeva la censura e si produceva per le stampe e rifaceva la storia in base ai documenti classificava diplomi ordinava cronache guidato sempre da quel senso storico onde Hume fu detto il padre degli storici inglesi e Montesquieu il piugrave penetrante politico dei tempi

Il Pasqualino tentava di porre basi piugrave solide a lrsquoorigine del dialetto siciliano e dava fuori il suo dizionario etimologico sei volumi di fatiche colossali se non proficue E come il Gregorio correggeva i raccoglitori infaticabili che lo aveano preceduto cosigrave il Pasqualino tentava di rifare ciograve che il proprio padre e il gesuita Dal Bono aveano abbozzato Il Piazzi investigava i cieli e scopriva astri novelli il Velasquez disegnatore e affreschista fortissimo rompeva la maniera dei pittori suoi antecedenti e richiamava lrsquoarte a la severa grazia de le forme E giagrave il marchese de Natali ne la via de le riforme criminali precorreva quasi il Beccaria e il vicereacute Caracciolo che vissuto in Francia e in dimestichezza con gli enciclopedisti aveva portato in Sicilia questrsquoalito rinnovatore si rendea interprete dei tempi e con gran pompa aboliva il Tribunale del SantrsquoOfizio bruciandone gli odiosi archivi I gesuiti veniano espulsi la censura taceva dispettosa tali tempi tale movimento in-tellettuale formavano il Meli e preparavano lo Scinagrave il Palmeri e la gloriosa pleiade de la nostra epoca rivoluzionaria

Lrsquoarte sola in tanto rinnovamento ricalcava ancora le vecchie forme Le academie protette anzi fondate da principotti vanitosi e di una mediocritagrave letteraria discutibile non servivano che a profondersi lodi reciproche e ad

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ammazzare non dico lrsquoarte ma anche il buon senso Lrsquoarcadia imperava neacute parea disposta a lasciare il suo dominio Ne le academie del Buon Gusto degli Ereini dei Riaccesi ne la Patriottica e in cento altre sparse per tutta lrsquoisola si mutuavano elogi e ove non discutevano di storia ecclesiastica e se santa Silvia fosse o no messinese e se era bene prestare i libri e donde avesse origine lrsquousanza di mangiar tacchini a S Martino si riunivan con gran pompa per festeggiare il matrimonio del re per lodare la pulce e anche il pitale

Questa era lrsquoarte ufficialeFuori de le academie i poeti isterilivano lrsquoingegno a

scrivere satire pungentissime contro le donne come il Sarmento carinese cui le donne facean rispondere da un loro apologista altri scrivevano oscenitagrave come il Tempio altri belavano eco ai belati drsquoarcadia

Ma tutti rivelavano quella educazione floscia e inerte che tenea da la Reazione gesuitica tutti si slombavano in quei dolciumi inutili di una forma decrepita nessuno tentograve di umanizzare lrsquoarte Contemplavano la natura attraverso cristalli nebiosi forniti da poeti ciechi o guerci onde parea che le muse ne lacrimassero in quel loro Parnasso di pan di Spagna e butirro

Ben vero qualche ingegno vigoroso come nel lato filosofico tentava di emanciparsi da la scolastica cosigrave nel lato artistico tentava richiamare lrsquoarte a la sua nobiltagrave Tale fu Tomaso Campailla di Modica il quale fu il piugrave poderoso campione del Cartesianismo a cui srsquoinforma il suo poema filosofico LrsquoAdamo poema ibrido falso e inestetico e a cui si potrebbero aggiustare le parole del Meli assai giuste che alla sola Epopea si convien titolo di poema (vedi Lettere inedite nel cod ms Qq D 4 de la Biblioteca Comunale) Ingegno vi-goroso fu pure il de Natali che cantograve la filosofia di Leibniz con grande ardimento tanto da esserne perseguitato Ma costoro non seppero uccidere quel regno insipido de lrsquoArcadia giaccheacute la loro arte ancella di un sentimento che trascendea la natura non poteva ricondursi a le sue pure fonti e rinnovellarsi Fortuna per lrsquoarte egrave certo il Meli che egrave uno di quei genii benefici che pare precorrono i tempi Il Meli che come ben

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dice il De Sanctis ne la Fata Galanti avea conchiuso col grido abbasso il seicento viva Metastasio il Meli dico sentiva ora questrsquoaria nuova e lrsquoarte sua diventava unrsquoaltra mano mano che la sua mente geniale aprivasi a dottrine piugrave sane e si fortificava nella salutare redenzione de la scienza

II

Prima che il Meli scrivesse il suo libro sul Meccanismo della Natura aveva studiato tutti i sistemi di filosofia specialmente il Wolfiano coi gesuiti ma ei soleva dire che lrsquouomo deve consultare e contemplare liber naturae per la filosofia e liber conscientiae per la morale9 onde esaminando tutti i sistemi e trovandoli in urto fra loro se ne stancograve e si rivolse agli studi scientifici

E chi volesse tener dietro agli studi del Meli non avrebbe che a svolgere i manoscritti che fra unrsquoode e unrsquoaltra fra una lezione di chimica e una ricevuta di pigione fra una supplica e un invito troverebbe citazioni e trascrizioni di brani scelti e traduzioni e osservazioni e indicazioni di libri che non finiscono mai Cosigrave troverebbe citati i libri di Rousseau e di Bonet di drsquoAlembert e di Locke di Hume e del Conte di Tressan troverebbe trascritti brani di M Pagano di Mercier del Traitegrave de la Nature Reacuteveacuterie sur lrsquohomme primitif de lrsquoEnciclopeacutedie di Fontenelle e di Voltaire e del Macchiavelli Osservazioni di filosofia e di scienza di storia e di economia politica un catalogo di piugrave che 40 opere che trattano in favore de la Massoneria altri di scienze fisiche e filosofiche

Il suo metodo quindi non deriva da sentimento di novitagrave neacute da ignoranza neacute da preconcetti ma da giudizio maturo quel giudizio stesso che gli dettograve le succose parodie de lrsquoOrigini di lu Munnu

Neacute gli idealisti platonici neacute i Kantiani neacute Des Cartes neacute Leibniz neacute spiritualisti neacute materialisti sono risparmiati Ma la satira piugrave sanguinosa egrave a lrsquoontologismo miceliano a quel panteismo dinamico soggiogato da la teologia che con quella sua concezione che tenea da Bruno e da Spinoza e la cieca fede di Tomaso drsquoAquino non riuscendo di essere neacute ortodosso neacute

9 Vedi a f 5 i del Cod 409 D 6

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eterodosso pareva ipocrisia e stoltezza10 E a tale sistema il Meli oltre a la parodia de la Cantica rivolse un vivacissimo epigramma non certo per campanilismo essendo la scuola di Palermo avversaria di quella di Monreale ma percheacute era il piugrave fresco era frutto contemporaneo anzi e del paese11

Quali siano i criteri del Meli in fatto di filosofia appare da la magnifica prefazione a le sue Riflessioni sul Meccanismo della Natura Come un nostro contemporaneo egli arditamente scrive che la Natura dee ricercarsi laquodentro ai confini della medesima giaccheacute essa a marcio dispetto di ogni umano pensiero egrave stata ed egrave sempre una sempre la medesima uguale a seacute stessa ed in conseguenza libera e indipendente dai capricci dei filosofi dalle loro ipotesi dai diversi voleri dellrsquouomo dallrsquoistessa loro ragioneraquo10 Dice GioveLa sostanza egrave unica e sugnu EuEssenzialmenti opposta a lu gran Nenti11 Pirchigrave egrave veru impossibili chrsquoora EuMentri sugnu ed esistu fussi nentiPirtantu siti vui pirchigrave sugnrsquoEuCioegrave quannu distintu da lu Nenti Vogghiu me stissu a mia rapprisintariMultiplicu lu miu mudificarihellip

Cci sarragrave cci sarragrave cui faragrave suppa rsquoNtra stu sistema e cu tutti srsquoallappaMa comu lu scravagghiu rsquontra la stuppa Drsquounrsquoassurdu si sbroggia e in autru rsquoncappa Presumiraacute di sciogghiri sti gruppaMa su tutti attaccati rsquontra rsquona rappaCriditi a mia picciotti nun ccrsquoegrave nudduChi truvari sapragrave lu pidicuddu

Recipe di Miceli la sustanza Modificata beni cu lrsquoessenzaPoi lrsquoessenza li modi e la sustanza Li cummini e nni estrai rsquona quintrsquoessenzaPoi rsquombrogghia arreri lrsquoessenza e sustanzaRiduci la sustanza ad una essenzaCussigrave rsquontra modi rsquontra essenza e sustanza Truvirai drsquoogni scibili lrsquoessenza

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Cosigrave egli emancipa la scienza dallrsquoapriorismo e chiama falso e chimerico ogni metodo che ricerca la natura fuori di essa laquoNon possiamo rinvenire dentro di noi la ragione di ciograve che si passa al di fuori e ne egrave totalmente libero e indipendente quindi la inutilitagrave delle ipotesi dei sistemi e dei voli metafisiciraquo Onde lo studio de la natura dipende da la fisica la libertagrave de lrsquoinvestigazione dal non formarsi alcun sistema12 Il filosofo deve scoprire tutte quelle laquodisposizioni combinazioni rapporti tendenze evoluzioni si interne che esterne che potranno render conto di sua essenza e sussistenza giaccheacute ogni effetto fisico non egrave che il risultato delle diverse combinazioni della materia e perograve la essenza e sussistenza de-gli individui hanno loro ragione in dette modificazioni e lrsquouomo stesso non potrassi riguardare per la parte della fisica come solo e isolato ma dovragrave considerarsi come una delle tante possibili modificazioni della materia che viene deter-minata a quella particolare essenza da una serie infinita di cause che emanano dal nesso universale delle cosehellipraquo Per ciograve lrsquoespressione di microcosmo data a lrsquouomo deve estendersi anche laquodalla scimmia al polipo drsquoacqua dolce da questo alla sensitiva dalla sensitiva allrsquoepitimo impercioccheacute ogni individuo sia del regno animale o vegetale raggira entro seacute stesso un piano di conservazione che tende ancora a distingarne tanti altri simili a seacuteraquo La parte piugrave sana dei criteri onde si parte il Meli egrave lrsquoemancipazione de le scienze dal giogo de la filosofia

Nun ha chi fari la filosofiaChi cu lrsquoomini suli e nenti affattuCu lu restu di tuttu lrsquouniversuPensa a lrsquoastri lrsquoastronumuLu fisicu contempla la natura

12 laquoIo stesso facendo eco al celebre Cancelliere Bacone gridavo che piugrave sistemi sono gli asili del sofisma sono i palazzi incantati nel nostro atlante dove a ciascuno pare di travedere quel che cerca e non trova mai Il mio libro dunque ha avuto la sorte di tutti quelli libri appoggiati sopra sistemi che io pure non giagrave per politica ma per convinzione ho condannato a morireraquoLettera a D Giacomo Sacchetti segretario dellrsquoAccademia letteraria di Siena mdash Sta a f 28 retro del Cod ms citato

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E attenni lu filosofu A la perfezioni di se stissu13

Ai giorni nostri egrave perfettamente accaduto quel che qui indovinava il Meli ogni scienza si egrave sottratta a la speculazione per acquistare fisonomia propria e si puograve dire che i versi del Meli siano la sintesi di quel che oggi scrive il Ribot ne la sua stupenda introduzione la Psycologie Anglaise14 Se non che il Meli riduceva la filosofia a la sola Ethologia15 ignorando che anche questa egrave una scienza indipendente da la filosofia avente sue basi ne lrsquoantropologia ne la psicologia ne la sociologia ecc mentre noi ancora non possiamo con sicurezza dire a che si ridurragrave ne lrsquoavvenire parendo fin drsquoora che lrsquounica tavola a cui potragrave afferrarsi per sornuotare sul naufragio onde si dibatte egrave la vera e genuina metafisica16

E quindi non egrave filosofia il vaneggiare laquodietro le ombre i sogni i deliri della nostra imaginazioneraquo non egrave da filosofo laquolrsquoambizione di penetrare lrsquoarcano santuario della metafisica in cui adorasi il mistero fra la caligine che lo circondaraquo E lrsquoEthologia non egrave quella che si comprende nei volumi di Platone e di Aristotele o di chiunque altro17 Poicheacute scopo de la filosofia egrave dominare le passioni e le passioni sono e agiscono per gli organi crede il Meli che non si possa esser moralisti senza essere anche fisici o naturalisti o sia senza avere alcuna 13Parafrasi del dialogo di Fontenelle 14 laquo Si lrsquoon demande ce que la philosophie a eacuteteacute agrave lrsquoorigine il est aiseacute de le dire elle eacutetait la science universelle Le travail lent et continue de la vie une tendance naturelle vers le progregraves fera sortir de la philosophie des sciences Toutes les sciences particuliers qui existent aujourdrsquohui sont sorties de la philosophieraquo Ribot Introduzione al bel libro La Psvcologie Anglaise Paris Germer Bailliegravere 187515 laquoMa la mia filosofia conoscendosi limitatissima per tutto ciograve che riguarda la natura delle cose cerca di applicarsi almeno a dominare le proprie passioni raquoLettera al Sacchetti giagrave citata trof 28 del Cod Locke Hume Condillac hanno lo stesso senso di sfiducia per le conoscenze umane16 laquoPlus tard elle ne contiendra que les speacuteculations geacuteneacuterales de lrsquoesprit human sur les principes primiers et les raisons derniegraveres de toutes choses Elle sera la metaphysique rien de plusraquo Ribot Psycologie Anglaise giagrave citata17 laquo principi resi misteriosi dalle venerate tenebre della filosofiaraquo (Bozza di lettera non si sa a chi sta a f 12 del Cod citato)

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cognizione de la struttura degli organi umani Onde egrave che egli invece di scrivere un libro di teorie astratte si parte da lrsquoele-mento fisiologico per giungere al filosofico18

Per sommi capi le idee del Meli son questeSeguace di Locke che cita a proposito respinge le idee

innate essendo le idee la trasformazione de le imagini degli obbietti trasmesse dai sensi ma con patente contraddizione non potendo comprendere una ragione organica in cui quelle veritagrave che pare precedano il raziocinio e sieno quindi innate e indipendenti da ogni operazione intellettuale di prova (convenienza) non sono che trasmesse in noi da lrsquoereditagrave e da 1rsquoeducazione e acquisite da lunga esperienza degli organi il Meli a spiegarsi tale fenomeno intellettuale e non cadere ne le astrazioni si lascia vincere da le apparenze e ammette una specie di istinto un senso secreto che senza il soccorso de la ragione giudica discerne le veritagrave cardinali come questa una cosa stessa non puograve nel tempo stesso essere e non essere19

laquoIl piacere e il dolore sono le primiere molle per mezzo delle quali lrsquoanimale egrave costretto fra il pungolo e lrsquoallettativo a calcar quelle vie che portano alle mire della natura20 Piacere e dolore sono gli interpreti della sensibilitagrave La sensibilitagrave risiede nelle fibrette midollari e nervose che son credute i primi stami del corpo animale21 La sensibilitagrave veglia in

18 laquo Si conferma la necessitagrave che si egrave detta sopra di una medicina che riguardi lrsquoarmonia fisica per rapporto alla morale non solo ma alla civile societagrave giacchegrave come si egrave osservato gli affetti e le passioni sono in ragione alle sensazioni allrsquoarmonia della macchina ed alle modificazioni dellrsquoanimoraquo Meccanismo della natura L III sect VIII19 Questo istinto o senso secreto venne al Meli da Rousseau che lo tolse a Hutcheson e a Reid modificandolo verisimilmente in un modo piugrave stretto al sensualismo di Locke con la teoria del senso intimo di Hemsterhius Pure se il Meli avesse meglio letto i suoi autori francesi e specialmente Condillac avrebbe visto che ciograve che pare innato non egrave che acquistato per lunga esperienza cosigrave Condillac nellrsquoEssai sur lrsquo Orig de la Conoiss hum Vedi Ritter Histoire de la philosophie moderne Vol III Paris-Librairie philosophique de Ladraque 186120 In questo egrave drsquoaccordo con Condillac e con tutti i sensualisti e un cotal poco anche coi fisiologi moderni Vedi Condillac Des sensations21 Anche il Bonet che egrave il fisiologista della scuola francese del secolo XVIII ha la stessa opinione sulla sensibilitagrave

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custodia della macchina22 dalla diversa modificazione di essa secondo gli organi diversi ne risultano i sensi i quali sono incaricati o di avvertirla dei perigli o di suggerirle i bisogni Lrsquoistinto egrave la potenza che risulta dal meccanismo dellrsquoanimale ossia egrave la rivelazione dei bisogni della macchina23 Le tendenze dellrsquoistinto a ciograve che soddisfa si chiamano appetiti e il soddisfare agli appetiti genera la voluttagrave Onde lrsquoistinto ha per principio lo stimolo o il dolore e per oggetto la voluttagraveraquo

Ma fin qui lrsquouomo nulla ha di superiore a lrsquoanimale onde il Meli che pur vuole spiegarsi tale superioritagrave ricorre al sentimento che egrave quel senso intimo quel senso secreto che connaturale e universale egrave la facoltagrave di giudicare de le veritagrave cardinali

Questo sentimento egrave laquolrsquoessenza dellrsquouomoraquo laquoil risultato della natura fisica e della natura morale il punto in cui vanno a unirsi le facoltagrave dellrsquouna e dellrsquoaltraraquo

Questo sentimento ne lrsquouomo egrave appercezione ossia coscienza di segrave egrave istinto morale o coscienza morale egrave estetica

Come istinto morale esso egrave una laquoinclinazione naturale involontaria indipendente drsquoogni considerazione umana e sacra della religione delle leggi penali e remuneratrici dellrsquoamore e dellrsquoonore dei pregiudizi e delle mire dellrsquoamore proprio24raquo

Questo istinto egrave perciograve giudice in ciograve che egrave bene e in ciograve che egrave male come lrsquoistinto fisico lo egrave pel piacere e pel dolore 22 Il Sergi uno dei filosofi nostri contemporanei piugrave forti chiama la sensibilitagrave Sentinella della vita V Elementi di psicologia Messina 187923 Lrsquoinstinct est un pouvoir non appris drsquoaccomplir des actions de toute sorte et particulierement celles qui sont neacuteceacutessaires ou utiles agrave lrsquoanimalraquo Cosigrave il Bain e il Lefegravevre laquoSi puograve definire lrsquoistinto unrsquoabitudine fissata dall ereditagrave o dallrsquoeducazione esso non egrave che un sinonimo del bisogno raquo24 Queste parole sono di Hutcheson il quale volendo scappare al rigore per lui desolante di Hobbes che pone lrsquointeresse come base de la morale scostandosi da Locke creava questo sentimento innatoMa la scienza contemporanea agrave messo in sodo la base utilitaria de la morale umana con lrsquoanalisi dei fatti e con la storia alle maniIl Meli rimane abbagliato da lrsquouniversalitagrave secondo lui de lrsquoistinto comune del bene e del male ma ciograve che credeva innato non era che il sentimento etico collettivo ereditato per lunga esperienza di secoli nei nostri organi e che fu trovato corrispondente agli interessi di uno stato sociale (Spencer)

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Teoria tolta di peso a Rousseau il quale ammise un sentimento innato del giusto e de 1rsquoingiusto istinto interiore che ci rischiara la via del dovere25

Ma non vrsquoha un bene e un male assolutoQuel che giova a tutti egrave un bene ed egrave giusto Onde

lrsquointeresse collettivo sociale altruistico egrave base de la morale e su di esso riposa anche lrsquoedificio de lo stato Cosigrave il Meli senza volerlo viene a distruggere il disinteresse del Sentimento morale innato e per rigore di logica distrugge tutto lrsquoedificio che innalza su di esso con gran pompa di frasi Quanto a le passioni essendo esse uno stato di violenza del sentimento procedono da due tendenze fisico-morali de lrsquoindividuo gli affetti relazione di armonia verso il tutto lrsquoamor di segrave stesso relazione di armonia verso la propria macchina che corrispondono in Rousseau a lrsquoistinto di conservazione sorgente de lrsquoamor proprio istinto di pietagrave sorgente degli affetti sociali26

Riepilogando il Meli non avendo ammesso unrsquoanima e una ragione organica e mantenendo il dualismo fra le due nature de lrsquouomo che egli tenta di conciliare distingue due istinti il fisico che si risolve ne le sensazioni del piacere e del dolore il morale che si risolve nel sentimento del giusto e de lrsquoingiusto del bene e del male del vero e del falso Ma il sentimento non egrave la coscienza de la sensazione sebbene qualche cosa di inorganico di spirituale che sta indipendente da la materia e che anzi nulla ha di comune con la materia2725 Vedi Ritter Histoigravere de la philosophie ecc ecc26 In fondo parmi che il Meli divida il sentimento etico in egoismo e altruismo secondo la denominazione di Spencer27 Anche Locke ammette qualche cosa di innato ma non egrave altro che la disposizione naturale de lrsquouomo a poter percepire la veritagrave ma questa disposizione si sviluppa per lrsquoesercizio onde le idee cardinali sono sempre acquistate Questa disposizione dal Locke egrave detta senso intimo o riflessione laquoLa premiegravere faculteacute de lrsquoesprit humain crsquoest drsquoecirctre propre a recevoir les impressions que font sur lui ou bien les objets exteacuterieurs par le moyen des sens ou bien ses propres opeacuterations quandrsquoil y applique sa regraveflegravexionraquo Essai sur lrsquoentend hum V Ritter op cit Alcuni filosofi contemporanei ammettono un senso morale ne lrsquouomo ma dissentono quanto alla sua origine Bain crede che esso si acquisti durante la vita di ogni individuo ma Darwin rigetta questa opinione egli invece appoggia il senso morale agli istinti sociali de lrsquouomo onde esso nasce con lrsquouomo percheacute organico si moltiplica per

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E intanto non potendo negare lui medico lrsquoesercizio degli organi ne le passioni si occupa di esse non dal lato del sentimento ma dal punto di vista fisiologico

Quanto a la filosofia de la natura le sue idee sono piugrave vere e piugrave sane e si accostano a 1rsquoantico materialismo Vero si egrave che comincia il suo lavoro col definire la natura secondo le viste dei teologi ma pare non abbia fiducia neacute in questa neacute in ogni altra definizione metafisica e dice essere la natura laquoun aggregato armonico di forze attive inerenti alle parti costituenti lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccanicheraquo La quale definizione parmi che riduca la natura a un simbolo di gruppi meccanici che ascendono sempre a forme piugrave complesse E investiga la natura seguendo il metodo di quei filosofi che hanno inteso prescindere da ogni causa soprannaturale e divina laquoconciossiachegrave egrave questa veduta molto comoda in filosofia scorgendosi nel nesso universale delle cose epilogata la sorte e le vicende di tutti gli esseriraquo

Ma il creato egrave materia c materia contempla il filosofo che

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nulla vede fuori che la materia28 disconosce atomi o monadi che son punti metafisici e che non possono dar materia laquocome soli zeri non danno numeri neacute punti matematici estensioni solideraquo Agli atomi e ai corpuscoli ai punti di Zenone a le monadi egli sostituisce le molecole ossia a la teoria atomistica dei metafisici la teoria molecolare dei chimici

E in tutto questo egli non si occupa de la creazione e del fine de la creazione e parla di Dio assai vagamente al modo stesso che parlando di bene o di male di piacere di vita non si occupa per nulla di una vita futura e di un godimento o di un castigo postumo Anzi protesta di non voler ricercare che la terrestre felicitagrave e da tutti i suoi scritti questo solo traluce In una lettera a Maddalena Mayer parlando di Chateaubriand confessa che egli volle darsi non a la contemplazione del bello

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divino ma del bello terrestre29Insomma il Meli mentre proclama la morale o meglio il

senso morale indipendente da la religione e per conseguenza rigetta lrsquointervento de la grazia divina ne la virtugrave mentre non fa de lrsquouomo una classe privilegiata al tutto diversa dagli animali inferiori ma per la parte fisica lo trova uguale a qualunque altro organismo animale e arriva anche a compararlo ai

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vegetali30 mentre riduce il mondo a un simbolo di gruppi meccanici e studia la materia che egrave quella che sola gli cade sotto ai sensi mentre confessa che le forze attive sono inerenti a la materia mentre insomma esclude la presenza di un intervento soprannaturale a simiglianza di Locke e di Condillac e di tutti gli altri filosofi sensisti non sa emanciparsi da quel dualismo fra lo spirito e la materia e di quando in quando ti nomina lrsquoanima e la creazione come una protesta

Ben vero perograve egli relega la creazione al primo atto a lo stabilimento di quelle leggi per cui la natura da sola egrave divenuta quella che egrave e protesta di credere in Dio come ai giorni nostri

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il Darwin31 inconsapevole forse che con un sistema uguale Dio e la creazione diventano un assurdo un controsenso

Ma il Meli beveva lrsquoaura dei tempi il battesimo salutare di quelle dottrine che scotevano la Francia e di cui mostravasi studioso non seppe interamente rinnovarlo Egli aveva paura dellrsquoepiteto di ateo materialista naturalista che allora suonavano infamia e vergogna e valevano a turbare quella sua pace quella sua tranquillitagrave allietata dagli amplessi fecondi de la Musa

E a questa Musa noi chiederemo tutta lrsquoanima del poeta e quella ingenuitagrave che vi rispecchia la sua bontagrave infinita chiederemo quel sentimento limpido de la natura che in lui derivava dal senso scientifico de le cose che egli srsquoera formato e lo rende nuovo grande geniale

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III

Il capolavoro del Meli egrave certamente la Bucolica in essa si svela tutta la sua grande arte tutto il suo genio Egli egrave poeta lirico ma la sua lirica non deriva da una sentimentalitagrave morbosa o da quellrsquointimo contrasto fra la natura scettica ed eternamente serena e un cervello irrequieto ansioso delle grandi battaglie de la vita o ribelle al fatale avvicendarsi de le forme migranti

Genio completamente obiettivo ritrova la sua piugrave alta manifestazione nel contemplare la natura e rassegnarsi a le leggi serene ed eterne de lrsquoessere e percheacute lrsquoentusiasmo ecciti in lui tutte le corde del sentimento ei convien che ci sia una qualche cosa che lo commuova che lo infiammi Questa contemplazione egrave intera ne la Buccolica collezione di quadri saturi di vita nei quali gli aspetti verdeggianti o brumosi de la natura ti si rivelano in una ubertosa copia di imagini smaglianti e pregne dei profumi e del sole di Sicilia

laquoNon lusingandosi in quellrsquoetagrave (aveva 27 anni) di incontrare in Palermo una riputazione di medico si contentograve

lrsquoereditagrave e si sviluppa con lrsquoorganismo individuale e sociale De la stessa opinione in parte egrave Spencer Vedi LrsquoOrigine dellrsquouomo III Torino Unione Tipog Edit 187128 laquosfere piani monti colline animali drsquoogni specie innumerevoli eserciti drsquoinsetti lrsquouniverso insomma non si riduce finalmente che a materia meteore stagioni vicende rovine desolazioni fuochi incendi stragi dissoluzioni riproduzioni ecc non sono finalmente che moto che forze fisiche inserite alla materiaraquo Meccanismo della Natura II sect I

29 laquoAltri perograve (come me) che ci troviamo piugrave involti nel terrestre limo neacute abbiamo saputo leggere cosigrave chiaro nel cielo siamo andati tentoni dietro al bello di questa terraraquo Vedi lett a f 36 del Cod30 laquoA guardarlo di fibra in fibra pei sughi che vi scorrono dentro egrave una macchina hydraulico-pneumatica Se questa veduta si estende piugrave oltre sino alle facoltagrave di crescere e propagarsi egrave una piantaraquo Meccan della Nat III sect ultimo31 Darwin non nega lrsquoesistenza di Dio anzi laquoproteste que son systegraveme nrsquoest en aucun faccedilon contraire agrave lrsquoidegravee divineraquo Cleacutemence Royer Preacuteface agrave lrsquooeuvre de Ch Darwin LrsquoOrigine des Espegraveces

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esiliarsi in Cinisiraquo32 per campare la numerosa famiglia di cui per la pazzia e poi per la morte del padre era rimasto a capo e ne la calma di quella vita lontano da quella societagrave artefatta che egli ben sovente morde con la sua originale vivacitagrave33 sdegnato ancora del mal governo di certi signorini che anche in quel lontano e insignificante feudo facean coi loro soprusi rivoltare lo stomaco al poeta34 procurava di rifocillarsi lo spirito ne le magnifiche campagne che si stendevano innanzi a lui

Muntagnoli interrutti da vaddatiRocchi di lippu e areddara vistutiCaduti drsquoacqui chiari e inargintatiVattali murmuranti e stagni muti

Vausi e cunzarri scuri ed imbuscatiSterili junchi e jinestri ciurutiTrunchi da lunghi etagrave malisbarratiGrutti e lammichi drsquoacqui giagrave impitruti

Passari sulitarii chi chiancitiEcu chi ascuti tuttu e poi ripetiUlmi abbrazzati strini da li viti

Vapuri taciturni umbri segretiRitiri tranquillissimi accugghitiLrsquoAmicu di la paci e la quieti

Bencheacute queste poesie pastorali abbiano apparenza di canti disgiunti pure vi ha in esse una unitagrave organica un centro al quale convergono tutte e che egrave il risultato di quel concetto che 32 Cinisi era in quel tempo feudo del Monastero di S Martino delle Scale la cui comunitagrave appunto aveva affidato la cura di quei coloni al Meli che vi stette dal 1767 al 177133 Vedi la canzone Palermu si ridussi rsquona piccula Girnevia ecc lrsquoaltra Porta nova lrsquoaltre ancora Nun cchiugrave a Porta Filici Nun cchiugrave rsquontra dda marina ecc LrsquoInvettiva ecc ecc34 Vedi nel Cod cit la lettera del 7 agosto 1770 a f 8 e seguente

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il Meli ha de la naturaIl centro egrave lrsquoamore de le cose che scherza ne la varietagrave ne

lrsquoincostanza nel disordine stesso degli aspetti de la materia egrave quellrsquo armonia dilettosa che egli il poeta formavasi nel suo cervello nel sentirsi concorde ed uno con la natura Questrsquoarmonia universale che non egrave perograve prestabilita ma risulta da le cose stesse e vi egrave inerente chiamata Amore ne le poesie non egrave lrsquoEros di Esiodo neacute lrsquoAmore dei platonici si potrebbe in qualche modo assimilare a la voluttagrave a la Venus di Lucrezio lrsquoideale de le feconde attivitagrave de la natura che go-vernano le vicende de la materia e che convertite da lrsquoanimo commosso in gruppi estetici scoppiano per tutte le vie del genio35

Alle lacrime de le cose il poeta sostituisce lrsquoamore de le cose ei vuol convertire la via dolorosa de la vita in un festino olimpico e invece di attraversare la rude palestra de la materia ribelle vi si adagia sorridendo e vi compone il suo paradiso estetico36

Coloro che non avendo sottrsquo occhio le lettere del Meli non cercarono nemmeno di investigare e ritrovar 1rsquouomo sotto il poeta si formarono di lui un tipo di cuor contento uno scialacquatore che si diverte che ride e lascia rovinare il mondo intorno a segrave stesso E cosigrave se lo gabellan lrsquoEmiliani-Giudici e il De Sanctis e la comune dei lettori nullrsquoaltro sa

35 laquoLa denominazione di Amore o di Voluttagrave che noi abbiamo circoscritta ad una tendenza morale degli esseri animati era forse concepita in un senso estesissimo che esprimeva ed abbracciava tutto ciograve che noi intendiamo per attrazione affinitagrave simpatia genio inclinazione eccraquoNota allrsquoEgloga II Li Munti EreiChe lrsquoAmore del Meli sia la Venus di Lucrezio si rileva poi da questo tratto del Mec della Nat II sect 4 laquoLrsquoattrazione la simpatia il magnetismo lrsquoamore non sono che modificazioni diverse di una legge generalissima della natura la quale dalla diversa disposizione delle parti ne produce quella direzione di forze attive che si conviene al secondamento delle sue mire Quindi un sublime ingegno altrettanto filosofico quanto poeta ha esaltato sotto il simbolo di Venere la suddetta rilevantissima legge addossando a questa pretesa deitagrave il sovrano impero sopra tutta la natura ecc eccraquoSi noti che Lucrezio in quel tempo per il suo materialismo epicureo era sfuggito forse senza esser nemmeno letto e che appunto in quel secolo e in Sicilia il Campailla era stato con fervore salutato dai teologi un Lucrezio cristiano e italiano36 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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vedere in Meli che un ozioso cicalone che trastulla le brigateMa questa tranquillitagrave ove il poeta si adagia gli costa laquoNon

vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazioneraquo37 Ecco quel che lo stesso Meli dolorosamente confessa onde egli ci appare come un Titano che attraversa la vita e si conquista tra gli stenti la felicitagrave del rimaner sereno e tranquillo

Qui egrave la grandezza de la sua filosofia la saggezza egrave riposta

37Lettera al Barone di Rehfuens a f 96 del Cod citato Che i lettori e i critici avessero dovuto gabellarlo per un beato Ermolao Egli il P lo sospettava infatti per una edizione de le sue poesie aveva preparato il seguente sonetto inedito (che leggesi a f 19 del cod ms 4 Qq D O) a guisa di prefazione

Chi legga queste mie gioconde rime Fra se diragrave invero egrave fortunato Costui che gode un viver si beatoCome si narra de le genti prime

Quantrsquoerra uman giudizio ahi non esprime Sempre il canto del cor vero lo statoChegrave tra ceppi talor lo sventurato Crea imagini liete e rsquol duol comprime

Verde ramo cosigrave da vento oppresso Piega al suolo la cima e poi risalePer lrsquoinnato vigor chrsquoegli ha in segrave stesso

E fra rsquol crudo ondeggiar che lo dibatteMentre che or cede al turbo ed or lrsquoassaleSembra che si trastulli eppur combatte

Variante V 1 e 2Chi legge a caso mie gioconde rime Diragrave seco medesmo oh fortunato v 6 Sempre il canto del cuore il vero stato v t 3 Mentre che al turbo or cede ed or lrsquoassale

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nel non cedere ai dolori ma ricomporsi un paradiso ne la serenitagrave de lrsquoanimo e quando il savio ha questo raggiunto non contempleragrave la vita come una perpetua frode e si rassegneragrave a tutte le vicende de lrsquoessere E lrsquoarte sua saragrave tanta piugrave alta quanto piugrave in lui si compenetreragrave il sentimento de la natura contemplata qual egrave

Ma esaminiamo alcuna di queste Bucoliche Ho detto che il Meli sostituisce a le lacrime lrsquoamore de le cose or questo sentimento ne la Primavera ti domina su lrsquoagilitagrave de le forme e de le imagini e su lrsquoagilitagrave dei ritmi percheacute ne lo svegliarsi de lrsquoanno le forze feconde de la natura ti paion piugrave potenti piugrave attive e tutto par che frema di voluttagrave

Tu apri lrsquoanimo a le carezze de la gioia quando ti trovi in aperta campagna allor che i mandorli sono in fiore e per lrsquoaria tra i miti raggi del sole nel susurro degli insetti che si agitano nei profumi senti la gioventugrave del tempo che egrave gioventugrave de la vita e senti i fremiti nuovi che serpono per le vene del giovane che sa oramai segrave stesso

Giagrave nni rsquonvita giagrave nni chiama Primavera rsquontra li ciuriOgni frunda nni dici amaLrsquoaria stissa spira amuriQuali cori egrave rinitenti A un piaciri accussigrave gratuQuannu tutti lrsquoelementi Nni respiranu lu ciatu

laquoLa dura montagna sente la potenza di amore e si appara di verzura che dispenza ai pascoli Un zefiro amoroso vola in una nube di odori e grazioso e soave scherza e ride co i fioriraquo

Scurri e va di cosa in cosa Certu focu dilicatu Chi fa vegeta la rosaChi fa fertili lu pratu

Giagrave la senti la jinizza

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Giagrave a lu tauru srsquoaccumpagna Di muggiti drsquoalligrizza Giagrave risona la muntagna

Questo sentimento di amore che soggioga la natura va mano mano incalzando in un movimento di imagini fincheacute la fiamma del sentimento prorompe in quella veemente esclamazione laquoAhi tu sola tu sola o amata Clori sarai sorda ed ostinata quando la natura parla deh dolce amore mia vita cotesta bellezza che egrave miracolo non sia inutile a te neacute sia tormento a chi ti amaraquo

Cosigrave egli vela modestamente il desiderio intenso dei sensi senza strozzarlo ipocritamente con quei lagni evirati degli academici onde era infestata lrsquoarte italiana

Ma vi ha di piugrave mdash Lrsquoidillio Martinu egrave per il contenuto il piugrave alto e il piugrave scientifico La Natura toglie ad ammaestrare lrsquouomo giaccheacute essa egrave il vero maestro ed il conformarsi ai suoi dettami puograve arrecare la vera felicitagrave mentre lo staccarsene genera malvagitagrave e corruzione e solitudine38

Ma la piugrave grande legge anzi la prima legge de la natura egrave lrsquoamore amare e farsi amare godere e far godere39 la qual legge egrave scolpita in ogni cuore40 laquoessa ti stende e ti moltiplica gli esseri da ogni parte e ti attacca al mondo41 Senza di essa tu

38 La natura maestra dellrsquouomo egrave idea dei sensisti specialmente di Condillac (Des sensations) ma Rousseau con la sua teoria del sentimento portograve nel campo morale a de le conseguenze metafisiche questo principio che ha base fisiologica E lrsquoEacutemile in fondo non arriva che a questa conclusione lrsquouomo ne lo stato naturale ubbidendo al suo istinto morale saragrave virtuoso mentre raffazzonato artefatto da lrsquoeducazione convenzionale si corrompe e ove conservi la virtugrave fugge lo stato sociale e si chiude ne la sua solitudine per non essere insozzato dal fango39 laquoAimer crsquoest remplir la vue de la nature crsquoest satisfarne agrave un besoinraquo Lettres de medlle Ninon de Lenclos Brano citato dal Meli ne le note a le stanze inedite del suo Poema italiano La Ragione f 140 (Cod 4 Qq C 31) Questa legge il poeta consacra anche in unrsquoode La Natura inedita che trovasi a f 144 del Cod mss Qq C 33 40 Vedi le parole di Hutcheson che il Meli riporta nel Meccanismo della Natura e ne le note al poema inedito La Ragione41 laquoLrsquoamore sessuale egrave la prima base de la societagrave costituendosi per esso la famiglia che egrave il primo vincolo che rende lrsquouomo piugrave legato a la terra Tutta la umana societagrave egrave connessa tra segrave medesima per lrsquoamore e lrsquoamiciziaraquo Lett a pag 12 del Cod Qq

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saresti estraneo e in una guerra perpetuaraquoE la Natura qui novera a Martinu i grandi beneficii da lei

fatti a lrsquouomo

laquoLa menti e lrsquointellettu Ti detti a rilevari Chi chiddu egrave giustu e rettu Chi a tutti pograve giuvariraquo

Ecco qui il principio morale del Meli che egrave fondato su lrsquointeresse collettivo su lrsquoamore universale come egli lo chiama Al modo stesso che la Natura egrave un aggregato di forze attive inerenti a le parti de lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccaniche la societagrave a la sua volta non egrave che un aggregato di attivitagrave ossia di individui che stanno al tutto sociale come le forze attive al gran tutto del mondo

Or gli uomini si riuniscono in societagrave per due motivi per i rispettivi interessi o per i rispettivi umori sistemi maniera di pensare e di vivere42 Ma la prima maniera di unione egrave pel Meli precaria attaccata ad esterne accidentalitagrave onde egli non crede come Hobbes che lrsquointeresse sia il vero fondamento de la societagrave la quale ha invece per base lrsquoamore o sia lrsquoistinto sociale per cui 1rsquouomo egrave condotto indipendentemente da ogni consenso de la ragione a ricercare il suo simile43

Tale istinto sociale innato egrave una de le forme de lrsquoistinto morale innato il quale perciograve riconosce come onesto e giusto e D 4 42 Lettera a f 12 del Cod cit43 Ciograve malgrado il Meli si contradice poicheacute ammettendo che il principio de la conservazione degli esseri egrave in una lotta perenne deve per conseguenza ammettere che la societagrave non puograve esistere senza la lotta e la lotta non puograve essere determinata che da lrsquointeresse laquoAltro non ci presenta insomma la superficie del mondo che un gran campo di battaglia dove ogni specie egrave destinata a sussistere per la distruzione drsquounrsquoaltra Chi crederebbe la conservazione della specie doversi a questa guerra che ne minaccia la distruzione E perograve lrsquoequilibrio e ci sia lecito chiamarlo il jus economico della specie egrave fondato su quello di una guerra scambievoleraquo Meccanismo della Naturali sect III

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buono tutto che giova agli interessi generali e allora si avragrave una societagrave perfetta quando ognuno concorreragrave amorosamente con tutte le sue forze a mantenere 1rsquoequilibrio dei legami sociali Onde lrsquoinazione o il deviamento di una de le attivitagrave come ne lrsquouniverso produrrebbe disordini ne la societagrave produce un turbamento

Lrsquointeresse quindi non egrave materiale ma esclusivamente morale percheacute appoggiato agli affetti

Su questa base egli fonda ancora lrsquoedifizio de lo Stato questo egrave anche un meccanismo complicato A partire dal re fino a lrsquoultimo suddito tutti devono concorrere a formare la felicitagrave de lo Stato che egrave riposta ne la ricchezza e ne la pace ma come le guerre turbano la tranquillitagrave necessaria al libero svolgimento de le attivitagrave de lo Stato cosigrave le ingiustizie sociali le infingardagini di alcune professioni 1rsquoaccattonaggio tolgono ne lrsquointerno braccia infinite e dissanguano lo Stato senza mai essere produttivi44 Ei vorrebbe che si moltiplicassero gli uomini non essendo essi corrispondenti ai bisogni agricoli e industriali prima e vera fonte di ricchezza che il lusso dei potenti non assorbisse braccia utili al lavoro e che fra potenti e umili si stabilisse quellrsquoarmonia necessaria a uno stato perfetto

Ma la Natura prosegue ammaestrando Martino

Li sensi a custodiri La propria tua esistenza E a fariti sentiri La grata compiacenza

In questi versi il Meli adombra una di quelle grandi leggi fisiologiche su cui la scienza ha innalzato il suo edificio dico il principio estofilattico onde la sensibilitagrave dai dotti viene definita sentinella della vita45

E continua la Natura sfolgorando tutte le sue bellezze innanzi a 1rsquouomo e invitandolo a specchiarsi in lei ove desideri uno stato tranquillo e felice

44 Vedi Riflessioni economiche sullo Stato della Sicilia a f i e seg del Cod di 4 Qq D 345 Vedi piugrave sopra a pag 18

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Noi avremo tempo di esaminare in seguito questo principio morale notiamo qui che le Bucoliche contengono un sentimento alto e scientifico de le cose ancor piugrave alto che tutte le poesie pastorali fin qui scritte poicheacute il Meli in quella il-lusione serena de la vita in quella pacifica contemplazione in cui dimenticava seacute stesso non pensava solamente di richiamare quellrsquoetagrave de lrsquooro che egli avrebbe voluto nel mondo46 ma anche di adombrarvi i veri de la scienza e de la morale

E invano tu cercheresti negli ammaestramenti de la Natura una legge che esca fuori e la trascenda non troverai il metastasiano

Dovunque il guardo io giroImmenso Dio ti vedo

Il poeta non pensa che nel creato debba per esser buon cristiano ammirare un intervento divino Ammira la natura in segrave stessa nel molteplice suo spettacolo neacute accenna in modo alcuno che questa grande natura possa essere un atomo in fac-cia a Dio ovvero ludo e capriccio di una volontagrave superiore Pagano per sentimento evoca la vita di quei tempi antichi e ne la illusione del suo paganesimo si purifica e si rinnovella non si preoccupa del funesto oltretomba non disperde il sentimento ne le demenze orride di una seconda vita misteriosa e terribile47

Rassegnato a le vicende immutabili de lrsquoessere egli lungi dal rivelarne la fraude dolorosa che vi par concorporata te ne 46 laquoLrsquooccupazione ordinaria e connaturale della mia attenzione egrave stata quella di escogitare i mezzi piugrave plausibili per ordinare e sistemare la societagrave degli uomini in maniera che il giusto non fosse soperchiato dallrsquoingiusto che lrsquoonesto trovasse da vivere senza oppressione neacute avvilimento che la virtugrave ottenesse la considerazione dovutale e che le leggi non servissero per un traffico vile e rovinoso allo Stato ed ai singoli con impiegare un ceto numerosissimo di manimorte di ciarlatani o di malviventi neacute per esimere dal loro giogo quelli cui egrave affidata lrsquoamministrazione delle medesimeraquo Lettera al Barone Refhues a f 95 del Carteggio47 La censura non vedea di buon occhio lrsquoardimento del Meli quando egli scrisse il libro Riflessioni sul Meccanismo della Natura parve a quei degni inquisitori che malgrado le proteste di fede cristiana lrsquoautore sapesse di ateismo e non vollero permetterne la stampa ma lrsquoarcivescovo di Palermo mons Sanseverino lo fece stampare a Napoli per i tipi di De Dominicis nel 1777

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sorprende le parti piugrave alte da quel tempio sereno ove si egrave levato e ne ritrae lo spettacolo in quelle forme estetiche che ti empiono di maraviglia E per questo si comprende in lui quella mirabile potenza descrittiva e quella efficace naturalezza per cui agli occhi tuoi si svolgono quadri viventi che non ti stancano mai di piacere

Quanta e quale sia questa potenza pittorica appare da quei quadri ove ti presenta la natura

Via sedi a lrsquoumbra mentri chi drsquointornu Regna lu suli e tuttu brucia ed ardi

Vidi comu li pccuri ritornu Fannu a li macchi e li viteddi e vacchi Mettinu a lrsquoumbra lrsquounu e lrsquoautru cornu

Lrsquooceddi rsquontra li gai posanu stracchiSulu si esponnu a li cucenti arduri Li friddi serpi cu li spogghi a scacchi Eccovi dunque in una vasta campagna silenziosa e infocata

in un meriggio drsquoestagrave gli armenti riposano sotto le ombre gli uccelli si nascondono fra le siepi tutti cercano un pograve di frescura mentre le verdi lucertole si distendono fredde e immo-bili e attendono gli insetti Tutto egrave calma percheacute egrave lrsquoora del riposo meridiano Ma la scena cambia le spiche sono bionde da la pastorizia si passa allrsquoagricoltura

Giagrave sutta di la fauci Cadinu li lavuri Li gregni a li chianuri Eccu di ccagrave e di ddagrave La cicaledda rauca Tra lrsquoarvuli e li spichi Cu lu so zichi-zichi Nni annunzia lrsquoestagrave

Chiudiamo gli occhi e lrsquoillusione saragrave completa innanzi a noi si distendono le campagne di Cinisi che corrono via via

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sino al mare spaziose pianure disseminate di glauchi ulivi e di cupi carrubbi che tagliano co la loro ombra di trasparente cobalto il biondo de le spiche Qua e lagrave i campi sono schiomati ma lrsquoirte ristoppie ancora biondeggiano sugli alberi fra le verdi cortine la cicala rauca stride senza stancarsi tu vedi la truppa dei mietitori sotto la cui falce cadono i manipoli del frumento ti par di vedere i bagliori pacifici delle falci di sentire il riso argentino delle donne che si adornano il capo di spiche e folleggiando allietano il faticoso lavoro degli uomini E pensiamo ai riposi e ai mille episodii che srsquointrecciano e si compiono a lrsquoombra dei gelsi e le nostre idee si associano si richiamano si succedono per il magistero di otto versi che ne la loro ricca concisione ti suscitano un mondo vivo e reale

Ma la tavolozza del Meli svolge agli occhi del lettore una serie di quadri che si compiono lrsquoun lrsquoaltro 1rsquoestagrave non egrave finita dopo mietuto il frumento si trebbia

Curri lu voi rsquontra lrsquoarii Da chista parti a chidda E lu frumentu sgridda Sutta lu pedi sograveLi juculani rsquommattiti Sprannuzzanu la pagghia Chi lu tridenti scagghia Quantu cchiugrave in autu pograve

Ma il caldo incalza le fonti disseccano

Lu ciumi egrave tantu poviru Chi sempri trova intoppi E cu pitruddi e sgroppi Si metti a tu pri tu

Non si sarebbe potuto dir meglio quella povertagrave di acqua nel suo umile corso da le ghiaiuzze dagli sterpi da le irregolaritagrave del suo letto obbligata a rompere il suo tranquillo viaggio a deviare a contrastare il passo egrave evidente tutto il magistero de la pittura egrave ne lrsquoultimo verso in quella metafora

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viva del dialetto che ti raffigura come due avversarii il torrentello e il suo alveo E tuo malgrado nel cervello ti si associa lrsquoimagine del fiume rigoglioso che copre anche i sassi piugrave alti che tenta le sponde e va rapidamente minacciando i coloni E allora ti rammenti della superba ode del Testi

Ruscelletto orgoglioso

in cui il contrasto tra i due aspetti del torrente si distende per una lunga strofe per una lunga serie di imagini48 quando nel Meli sono appena tre imagini chiuse nel breve giro di una quartina settenaria

Ma giunge lrsquoessiccator agosto

Li venti cchiugrave nun ciatanu Negrave cchiugrave lu voscu scrusciMa movi lrsquoali musci Un zefiru chi crsquoegraveSrsquoinfocanu li vausi Sutta lrsquoardenti lampa Chi scarmuscisci e allampa Lrsquoirvuzza virdi ohimegrave

Qui siamo proprio nel solleone non alita un fresco tutto egrave fuoco il bosco non offre piugrave riparo la vampa solare brucia lrsquoerbe un zefiro afoso muove le flosce ali e allora che cosa 48 Ruscelletto orgogliosoChe ignobil figlio di non chiara fonte Un natal tenebroso Avesti infra gli orror drsquoispido monte E giagrave con lenti passiPovero drsquoacqua isti lambendo i sassiNon strepitar cotantoNon gir sigrave torvo a flaggellar le spondeChe benchegrave maggio alquantoDi liquefatto gel trsquoaccresca TondeSopravverragrave ben tostoEssicator di tue gonfiezze Agosto

Ode a Raimondo Montecucco

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propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

49

Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

50

Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 2: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

SUL TUO SEPOLCRO

O MADRE MIA

BENEDICENDO A LA TUA MEMORIA

DEPONGO QUESTO LIBRO

CHE ALTRO POSSrsquoIO OFFERIRE

A LrsquoOMBRA TUA SACRA

DI PIUgrave CARO

CHE QUEGLI STUDI CUI TU MrsquoANIMAVI

FORTE E SORRIDENTE

NE LE TEMPESTE DE LA VITA

2

PREFAZIONE

Se qualcuno avesse voglia di scrivere una bibliografia melica troverebbe innanzi a segrave un numero considerevole di critici e letterati abbastanza conosciuti che fan testimonianza di quanto studio sia meritevole questo nostro poeta1 Ma si accorgerebbe ancora che nessuno di tanti critici ha pensato di esaminare il Meli da quel lato onde egrave meritamente grande chegrave ognuno o partendosi da preconcetti o rimanendo a la esterioritagrave de le poesie o togliendo a esaminare alcuna de le doti de la forma non egrave penetrato a scoprire quel che ci sia di sotto al sorriso bacchico di questo nuovo pagano e donde provenga questo sorriso

Lo stesso De Sanctis ne la sua conferenza guarda il Meli ne la sola Fata Galanti componimento giovenile che manca di quella maturitagrave filosofica o meglio scientifica che domina le Bucoliche e le Odi

Ma per conoscere il Meli non basta nemmeno leggere tutte le poesie Egli non ci rivela che una parte di segrave stesso Si vuol leggere anche le lettere in parte inedite2 i numerosi manoscrit-ti il suo lavoro scientifico su la Natura tutti quei pezzi di carta che paiono insignificanti ma che contengono un pensiero unrsquoidea una parola del grande poeta pensiero idea parola che illustrano che finiscono quanto si contiene nelle poesie

Tutto questo tesoro di documenti esiste ne la Biblioteca Comunale di Palermo in diciotto volumi ereditagrave preziosa che ci narra tutta la vita del Meli vita che pare un sorriso perpetuo ed egrave una lotta sanguinosa

1 Fra gli scrittori che si sono occupati del Meli noto qui il Foscolo che tradusse qualche poesia lrsquoEmiliani-Giudici nella Storia della letterat Vol II il Settembrini Storia della letterat Vol III il Guerzoni Terzo Rinascimento il De Sanctis Nuovi Studi Critici 2 ediz e ancora Agostino Gallo Scinagrave Galeotti Pizzuto Avolio lrsquoabb Di Marzo il prof Di Giovanni ecc ecc Non parlando de le traduzioni greche latine italiane francesi tedesche e qualcuna anche inglese2 Recentemente le lettere quasi tutte furono pubblicate per cura del Sac Luigi Boglino e a questa pubblicazione rimando i lettori

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Lo studio critico che io affido per le stampe si ingegna di presentare il Meli dal suo vero aspetto e percheacute quel che verrograve dicendo non paia gratuita affermazione ho illustrato il mio lavoro con lrsquoaiuto dei manoscritti E qui poicheacute mi si potrebbero muovere degli appunti mrsquoaffretto a dichiarare che io non ho inteso neacute di scrivere una vita neacute di illustrare i tempi del poeta ma semplicemente e puramente di esaminare nel modo piugrave completo donde e come proceda lrsquoarte sua percheacute egli indipendentemente dal suo genio poetico sia sempre una grande figura de la nostra istoria letteraria percheacute egli sia grande non solo come poeta ma come scienziato

Forse a tanto non sarograve pervenuto che le molestie e le cure affannose de la mia vita han turbato sovente quella serenitagrave drsquoanimo necessaria al critico ma ho fede se non altro che questo mio studio scuota un porsquo i letterati di Sicilia percheacute ci arricchiscano e presto di un lavoro piugrave completo e piugrave finito Lavoro a cui da un pezzo io avevo messo mano ma al quale non ho potuto piugrave attendere costretto come sono a unrsquoarida e pesante fatica che mi dia il pane cotidiano

Ed ora non mi rimane che salutare il mio libretto e augurargli che il ceto dei critici sia con lui meno arcigno e anche ho a dirla meno partigiano

Palermo Novembre 1882LUIGI NATOLI

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GIOVANNI MELI

I

Francesco De Sanctis in una sua splendida conferenza sul Mel3 non senza alcuna leggerezza e con patente contraddizione dagrave de lrsquoarcade al nostro poeta ed afferma il contenuto de le sue poesie esser vecchio e di nuovo di grande di geniale non aver che la forma potente per freschezza di gioventugrave Come a laquofreddure insipideraquo si possa dar forma viva e inebriante non so poicheacute forma e pensiero specialmente ne lsquol Meli stanno cosigrave organicamente concorporati che parmi impossibile scinderli e ravvisarvi dove lrsquouno finisca per cominciar lrsquoaltra

A lrsquoocchio del leggitore o del critico che contro suo costume si compiace di sorvolare il Meli infatti appare come un vecchio cosigrave rubizzo cosigrave ben ritinto da esser creduto un bel giovanotto la sua poesia parragrave bene cosa graziosissima profumata voluttuosa ma non ci si scorgeragrave quel che ci ha di alto di nuovo di scientifico

Non egrave vecchio non egrave gesuitico come crede il De Sanctis questo contenuto il Meli dei gesuiti esiste appena in quelle cicalate che non dicono nulla e che piacevano tanto al principe di Campofranco e a le grulle academie di fannulloni ove glrsquointelletti si eviravano in mutui incensamenti e finisce ne la Fata Galanti Il Meli egrave nuovo non solo ma egrave in Sicilia il piugrave ardito pensatore dei suoi tempi Vi hanno in lui egrave vero due uomini come in Des Cartes4 il naturalista a la maniera di 3 Nuovi Saggi Critici

4 I Cartesiani rimasero abbagliati da le parti piugrave assurde del sistema di Des Cartes come e g da la psicologia umana e non guardarono intanto che egli ne la filosofia naturale riducevasi a un perfetto materialismo Infatti il Mondo (pubblicato dai discepoli di Des Cartes) egrave retto da un determinismo assoluto indefettibile i corpi che lrsquoabitano e i fenomeni che vi succedono non sono che risultato de la combinazione di particelle mobili mdash e ne la linea generale esso egrave fondato su lrsquoestensione e sul

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Epicuro educato a la scuola degli enciclopedisti e il teista a la maniera di Rousseau Non si puograve dir perograve che fu di questo o di quel filosofo fedele in massima al metodo di Bacone5 cercograve pur di formarsi una specie di eccletismo nel conciliare quei metodi che pareva a lui avessero una base solida ne lrsquoesperimento e ne la natura e respingendo ogni metodo aprioristico metafisico

In Sicilia le nuove idee giungevano con lrsquoultimo treno e quando altrove un sistema era giagrave condannato a lrsquoassurdo qui sapea di fresco e ad esso bevevano gli spiriti sitibondi di sapere Onde a i tempi del Meli i sistemi che fluttuavano ur-tandosi e distruggendosi a vicenda davano ne lrsquoisola quellrsquoaspetto che il Lefegravevre argutamente nel suo ultimo libro ritrae a la filosofia del secolo XVIII6

In quel tempo adunque crsquoerano tre sistemi che si disputavano il primato il Cartesianismo che era divenuto officiale ne le mani dei gesuiti ed era il piugrave ortodosso il Leibnizianismo a cui si erano dati gli spiriti piugrave liberali e che lrsquoortodossia dopo la ricucinatura wolfiana giagrave tentava di con-quistarsi7il Micelianismo che piugrave originale di quei due ma come quelli assurdo non contava neacute grandi avversari neacute movimento La sua fisiologia ha lo stesso carattere e da le lettere a Marsenne si ricavano prove irrefutabili di tale materialismo che egrave poi negato col cogito ergo sum e quel che segue Vedi Lefegravevre La Philosophie ecc5 Neacute da le poesie neacute da le prose rilevasi questa specie di baconianismo ne le vedute generali del Meli ma si ha un documento assai piugrave interessante dei lavori a stampa ed egrave lrsquoepistolario in parte inedito che trovasi raccolto per cura di Agostino Gallo nel codice ms Qq D 4 della Comunale di Palermo Ebbene da la lettera diretta al professore Francesco Paolo Avolio a foglio 89 del cod tolgo la frase seguente laquo metodo uguale a quello che per istudiare la fisica propose ai filosofi il gran Cancelliere Baconeraquo mdash Altrove dice laquoInsomma per le scienze fisiche deve eseguirsi ciograve che propose il celebre cancelliere Bacone cioegrave di bandire tutte le ipotesi e di correr dietro ai fatti e alle sperienzeraquo (lett a f 40) E altrove laquoIo non credo che alla sola esperienzaraquo (lett a f 22 retro)6 laquoLrsquohistoire philosophique du dixhutiegraveme siegravecle est une forecirct touffue dont on ne sortirait pas si lrsquoon nrsquoy perccediloit deux ou trois grandes routes qui coupent les meacuteandres drsquoinnombrables sentiers et viennent se raccorder en ligne droite aux principales directions de la penseacutee moderneraquo Lefegravevre La Philosophie Paris Reinwald 18797 hellip laquoE se i gesuiti non fossero stati espulsi ei sarebbon divenuti wolfianiraquo V Scinagrave mdash Prospetto della Storia Letteraria di Sicilia Palermo 1825

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entusiasti discepoli8E intanto mentre in Francia il soffio potente de la

democrazia spazzava le nebbie e scoteva le fondamenta del vecchio mondo qui in Sicilia spento da la reazione gesuitica lrsquoumanesimo del rinascimento si rinnovava ancor piugrave fitta la notte ascetica medioevale Ed eran ancora quelle terribili paure de lrsquooltretomba quel sacro orrore dei fenomeni de la natura che apparivan segni de lrsquoira divina quel rifuggiarsi ne la fredda calma semitica de le chiese da le tentazioni vitali de la materia quella macerazione perenne de la carne e de lo spirito che soggiogava non solo le masse ignoranti e superstiziose ma anche i dotti e quegli stessi filosofi che si credean liberi e indipendenti

E in processioni infinite di imagini sante con cui si pretendea salvare gli infermi e in qualche atto di fede contro poveri maniaci e nei giudizi continui contro le streghe e negli editti che comminavano pene acerbe per gli irreligiosi si mani-festava la pietagrave dei tempi

La paurosa tirannia aveva bevuto agli insegnamenti de la reazione religiosa Essa per gli occhi de la censura guardava dentro a tutte le opere che si stampavano e ove in alcuna ravisasse germi di libertagrave o anche una larghezza di vedute spiegava tutte le sue forze con tutto lo sfoggio di sua maestagrave

E cosigrave ne lrsquoottobre del 1776 per mano del boia si bruciavano le decisioni della Gran Corte raccolte e pubblicate dal Milanese di Catania che era stato Ministro del Patrimonio giaccheacute il re avea scorto in quei responsi del magistrato qual-che cosa che accennando a le antiche prerogative e a le antiche libertagrave offendesse i dritti sacri de la corona E ne lo stesso torno di tempo gli editti pioveano per proibire non solo di vendere ma anche di tenere le opere dei filosofi francesi Frati e preti si univano per loro interessi a promulgar con prediche e pastorali quelli editti ma non seppero fare che quelle opere non penetrassero ne lrsquoisola e non imbevessero di nuove dottrine

8 Vedi per la filosofia ontologica del Miceli i dotti lavori dellrsquoab V Di Giovanni Il Miceli o dellrsquoEnte Uno e reale mdash Apologia del Sistema mdash Storia della Filosofia in Sicilia ecc ecc

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qualche filosofoPure la storia letteraria di Sicilia non ebbe periodo piugrave

splendido di quello in cui sorse il Meli Malgrado tutto ne lrsquoaria crsquoera qualcosa di nuovo La storia non si arresta per ceppi e pastoie che la tirannia possa imporre al pensiero Ella pro-segue animosa a conquistarsi le grandi vittorie de lo spirito e se lrsquoascetismo soffocava qui ogni desigraveo di libertagrave ella si rifaceva spingendo gli intelletti per altre vie

E fu quello il tempo in cui Rosario Gregorio scoteva la polve da i vecchi diplomi da le vecchie pergamene e fondava una scienza nuova il dritto pubblico siciliano che con titolo falso eludeva la censura e si produceva per le stampe e rifaceva la storia in base ai documenti classificava diplomi ordinava cronache guidato sempre da quel senso storico onde Hume fu detto il padre degli storici inglesi e Montesquieu il piugrave penetrante politico dei tempi

Il Pasqualino tentava di porre basi piugrave solide a lrsquoorigine del dialetto siciliano e dava fuori il suo dizionario etimologico sei volumi di fatiche colossali se non proficue E come il Gregorio correggeva i raccoglitori infaticabili che lo aveano preceduto cosigrave il Pasqualino tentava di rifare ciograve che il proprio padre e il gesuita Dal Bono aveano abbozzato Il Piazzi investigava i cieli e scopriva astri novelli il Velasquez disegnatore e affreschista fortissimo rompeva la maniera dei pittori suoi antecedenti e richiamava lrsquoarte a la severa grazia de le forme E giagrave il marchese de Natali ne la via de le riforme criminali precorreva quasi il Beccaria e il vicereacute Caracciolo che vissuto in Francia e in dimestichezza con gli enciclopedisti aveva portato in Sicilia questrsquoalito rinnovatore si rendea interprete dei tempi e con gran pompa aboliva il Tribunale del SantrsquoOfizio bruciandone gli odiosi archivi I gesuiti veniano espulsi la censura taceva dispettosa tali tempi tale movimento in-tellettuale formavano il Meli e preparavano lo Scinagrave il Palmeri e la gloriosa pleiade de la nostra epoca rivoluzionaria

Lrsquoarte sola in tanto rinnovamento ricalcava ancora le vecchie forme Le academie protette anzi fondate da principotti vanitosi e di una mediocritagrave letteraria discutibile non servivano che a profondersi lodi reciproche e ad

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ammazzare non dico lrsquoarte ma anche il buon senso Lrsquoarcadia imperava neacute parea disposta a lasciare il suo dominio Ne le academie del Buon Gusto degli Ereini dei Riaccesi ne la Patriottica e in cento altre sparse per tutta lrsquoisola si mutuavano elogi e ove non discutevano di storia ecclesiastica e se santa Silvia fosse o no messinese e se era bene prestare i libri e donde avesse origine lrsquousanza di mangiar tacchini a S Martino si riunivan con gran pompa per festeggiare il matrimonio del re per lodare la pulce e anche il pitale

Questa era lrsquoarte ufficialeFuori de le academie i poeti isterilivano lrsquoingegno a

scrivere satire pungentissime contro le donne come il Sarmento carinese cui le donne facean rispondere da un loro apologista altri scrivevano oscenitagrave come il Tempio altri belavano eco ai belati drsquoarcadia

Ma tutti rivelavano quella educazione floscia e inerte che tenea da la Reazione gesuitica tutti si slombavano in quei dolciumi inutili di una forma decrepita nessuno tentograve di umanizzare lrsquoarte Contemplavano la natura attraverso cristalli nebiosi forniti da poeti ciechi o guerci onde parea che le muse ne lacrimassero in quel loro Parnasso di pan di Spagna e butirro

Ben vero qualche ingegno vigoroso come nel lato filosofico tentava di emanciparsi da la scolastica cosigrave nel lato artistico tentava richiamare lrsquoarte a la sua nobiltagrave Tale fu Tomaso Campailla di Modica il quale fu il piugrave poderoso campione del Cartesianismo a cui srsquoinforma il suo poema filosofico LrsquoAdamo poema ibrido falso e inestetico e a cui si potrebbero aggiustare le parole del Meli assai giuste che alla sola Epopea si convien titolo di poema (vedi Lettere inedite nel cod ms Qq D 4 de la Biblioteca Comunale) Ingegno vi-goroso fu pure il de Natali che cantograve la filosofia di Leibniz con grande ardimento tanto da esserne perseguitato Ma costoro non seppero uccidere quel regno insipido de lrsquoArcadia giaccheacute la loro arte ancella di un sentimento che trascendea la natura non poteva ricondursi a le sue pure fonti e rinnovellarsi Fortuna per lrsquoarte egrave certo il Meli che egrave uno di quei genii benefici che pare precorrono i tempi Il Meli che come ben

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dice il De Sanctis ne la Fata Galanti avea conchiuso col grido abbasso il seicento viva Metastasio il Meli dico sentiva ora questrsquoaria nuova e lrsquoarte sua diventava unrsquoaltra mano mano che la sua mente geniale aprivasi a dottrine piugrave sane e si fortificava nella salutare redenzione de la scienza

II

Prima che il Meli scrivesse il suo libro sul Meccanismo della Natura aveva studiato tutti i sistemi di filosofia specialmente il Wolfiano coi gesuiti ma ei soleva dire che lrsquouomo deve consultare e contemplare liber naturae per la filosofia e liber conscientiae per la morale9 onde esaminando tutti i sistemi e trovandoli in urto fra loro se ne stancograve e si rivolse agli studi scientifici

E chi volesse tener dietro agli studi del Meli non avrebbe che a svolgere i manoscritti che fra unrsquoode e unrsquoaltra fra una lezione di chimica e una ricevuta di pigione fra una supplica e un invito troverebbe citazioni e trascrizioni di brani scelti e traduzioni e osservazioni e indicazioni di libri che non finiscono mai Cosigrave troverebbe citati i libri di Rousseau e di Bonet di drsquoAlembert e di Locke di Hume e del Conte di Tressan troverebbe trascritti brani di M Pagano di Mercier del Traitegrave de la Nature Reacuteveacuterie sur lrsquohomme primitif de lrsquoEnciclopeacutedie di Fontenelle e di Voltaire e del Macchiavelli Osservazioni di filosofia e di scienza di storia e di economia politica un catalogo di piugrave che 40 opere che trattano in favore de la Massoneria altri di scienze fisiche e filosofiche

Il suo metodo quindi non deriva da sentimento di novitagrave neacute da ignoranza neacute da preconcetti ma da giudizio maturo quel giudizio stesso che gli dettograve le succose parodie de lrsquoOrigini di lu Munnu

Neacute gli idealisti platonici neacute i Kantiani neacute Des Cartes neacute Leibniz neacute spiritualisti neacute materialisti sono risparmiati Ma la satira piugrave sanguinosa egrave a lrsquoontologismo miceliano a quel panteismo dinamico soggiogato da la teologia che con quella sua concezione che tenea da Bruno e da Spinoza e la cieca fede di Tomaso drsquoAquino non riuscendo di essere neacute ortodosso neacute

9 Vedi a f 5 i del Cod 409 D 6

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eterodosso pareva ipocrisia e stoltezza10 E a tale sistema il Meli oltre a la parodia de la Cantica rivolse un vivacissimo epigramma non certo per campanilismo essendo la scuola di Palermo avversaria di quella di Monreale ma percheacute era il piugrave fresco era frutto contemporaneo anzi e del paese11

Quali siano i criteri del Meli in fatto di filosofia appare da la magnifica prefazione a le sue Riflessioni sul Meccanismo della Natura Come un nostro contemporaneo egli arditamente scrive che la Natura dee ricercarsi laquodentro ai confini della medesima giaccheacute essa a marcio dispetto di ogni umano pensiero egrave stata ed egrave sempre una sempre la medesima uguale a seacute stessa ed in conseguenza libera e indipendente dai capricci dei filosofi dalle loro ipotesi dai diversi voleri dellrsquouomo dallrsquoistessa loro ragioneraquo10 Dice GioveLa sostanza egrave unica e sugnu EuEssenzialmenti opposta a lu gran Nenti11 Pirchigrave egrave veru impossibili chrsquoora EuMentri sugnu ed esistu fussi nentiPirtantu siti vui pirchigrave sugnrsquoEuCioegrave quannu distintu da lu Nenti Vogghiu me stissu a mia rapprisintariMultiplicu lu miu mudificarihellip

Cci sarragrave cci sarragrave cui faragrave suppa rsquoNtra stu sistema e cu tutti srsquoallappaMa comu lu scravagghiu rsquontra la stuppa Drsquounrsquoassurdu si sbroggia e in autru rsquoncappa Presumiraacute di sciogghiri sti gruppaMa su tutti attaccati rsquontra rsquona rappaCriditi a mia picciotti nun ccrsquoegrave nudduChi truvari sapragrave lu pidicuddu

Recipe di Miceli la sustanza Modificata beni cu lrsquoessenzaPoi lrsquoessenza li modi e la sustanza Li cummini e nni estrai rsquona quintrsquoessenzaPoi rsquombrogghia arreri lrsquoessenza e sustanzaRiduci la sustanza ad una essenzaCussigrave rsquontra modi rsquontra essenza e sustanza Truvirai drsquoogni scibili lrsquoessenza

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Cosigrave egli emancipa la scienza dallrsquoapriorismo e chiama falso e chimerico ogni metodo che ricerca la natura fuori di essa laquoNon possiamo rinvenire dentro di noi la ragione di ciograve che si passa al di fuori e ne egrave totalmente libero e indipendente quindi la inutilitagrave delle ipotesi dei sistemi e dei voli metafisiciraquo Onde lo studio de la natura dipende da la fisica la libertagrave de lrsquoinvestigazione dal non formarsi alcun sistema12 Il filosofo deve scoprire tutte quelle laquodisposizioni combinazioni rapporti tendenze evoluzioni si interne che esterne che potranno render conto di sua essenza e sussistenza giaccheacute ogni effetto fisico non egrave che il risultato delle diverse combinazioni della materia e perograve la essenza e sussistenza de-gli individui hanno loro ragione in dette modificazioni e lrsquouomo stesso non potrassi riguardare per la parte della fisica come solo e isolato ma dovragrave considerarsi come una delle tante possibili modificazioni della materia che viene deter-minata a quella particolare essenza da una serie infinita di cause che emanano dal nesso universale delle cosehellipraquo Per ciograve lrsquoespressione di microcosmo data a lrsquouomo deve estendersi anche laquodalla scimmia al polipo drsquoacqua dolce da questo alla sensitiva dalla sensitiva allrsquoepitimo impercioccheacute ogni individuo sia del regno animale o vegetale raggira entro seacute stesso un piano di conservazione che tende ancora a distingarne tanti altri simili a seacuteraquo La parte piugrave sana dei criteri onde si parte il Meli egrave lrsquoemancipazione de le scienze dal giogo de la filosofia

Nun ha chi fari la filosofiaChi cu lrsquoomini suli e nenti affattuCu lu restu di tuttu lrsquouniversuPensa a lrsquoastri lrsquoastronumuLu fisicu contempla la natura

12 laquoIo stesso facendo eco al celebre Cancelliere Bacone gridavo che piugrave sistemi sono gli asili del sofisma sono i palazzi incantati nel nostro atlante dove a ciascuno pare di travedere quel che cerca e non trova mai Il mio libro dunque ha avuto la sorte di tutti quelli libri appoggiati sopra sistemi che io pure non giagrave per politica ma per convinzione ho condannato a morireraquoLettera a D Giacomo Sacchetti segretario dellrsquoAccademia letteraria di Siena mdash Sta a f 28 retro del Cod ms citato

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E attenni lu filosofu A la perfezioni di se stissu13

Ai giorni nostri egrave perfettamente accaduto quel che qui indovinava il Meli ogni scienza si egrave sottratta a la speculazione per acquistare fisonomia propria e si puograve dire che i versi del Meli siano la sintesi di quel che oggi scrive il Ribot ne la sua stupenda introduzione la Psycologie Anglaise14 Se non che il Meli riduceva la filosofia a la sola Ethologia15 ignorando che anche questa egrave una scienza indipendente da la filosofia avente sue basi ne lrsquoantropologia ne la psicologia ne la sociologia ecc mentre noi ancora non possiamo con sicurezza dire a che si ridurragrave ne lrsquoavvenire parendo fin drsquoora che lrsquounica tavola a cui potragrave afferrarsi per sornuotare sul naufragio onde si dibatte egrave la vera e genuina metafisica16

E quindi non egrave filosofia il vaneggiare laquodietro le ombre i sogni i deliri della nostra imaginazioneraquo non egrave da filosofo laquolrsquoambizione di penetrare lrsquoarcano santuario della metafisica in cui adorasi il mistero fra la caligine che lo circondaraquo E lrsquoEthologia non egrave quella che si comprende nei volumi di Platone e di Aristotele o di chiunque altro17 Poicheacute scopo de la filosofia egrave dominare le passioni e le passioni sono e agiscono per gli organi crede il Meli che non si possa esser moralisti senza essere anche fisici o naturalisti o sia senza avere alcuna 13Parafrasi del dialogo di Fontenelle 14 laquo Si lrsquoon demande ce que la philosophie a eacuteteacute agrave lrsquoorigine il est aiseacute de le dire elle eacutetait la science universelle Le travail lent et continue de la vie une tendance naturelle vers le progregraves fera sortir de la philosophie des sciences Toutes les sciences particuliers qui existent aujourdrsquohui sont sorties de la philosophieraquo Ribot Introduzione al bel libro La Psvcologie Anglaise Paris Germer Bailliegravere 187515 laquoMa la mia filosofia conoscendosi limitatissima per tutto ciograve che riguarda la natura delle cose cerca di applicarsi almeno a dominare le proprie passioni raquoLettera al Sacchetti giagrave citata trof 28 del Cod Locke Hume Condillac hanno lo stesso senso di sfiducia per le conoscenze umane16 laquoPlus tard elle ne contiendra que les speacuteculations geacuteneacuterales de lrsquoesprit human sur les principes primiers et les raisons derniegraveres de toutes choses Elle sera la metaphysique rien de plusraquo Ribot Psycologie Anglaise giagrave citata17 laquo principi resi misteriosi dalle venerate tenebre della filosofiaraquo (Bozza di lettera non si sa a chi sta a f 12 del Cod citato)

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cognizione de la struttura degli organi umani Onde egrave che egli invece di scrivere un libro di teorie astratte si parte da lrsquoele-mento fisiologico per giungere al filosofico18

Per sommi capi le idee del Meli son questeSeguace di Locke che cita a proposito respinge le idee

innate essendo le idee la trasformazione de le imagini degli obbietti trasmesse dai sensi ma con patente contraddizione non potendo comprendere una ragione organica in cui quelle veritagrave che pare precedano il raziocinio e sieno quindi innate e indipendenti da ogni operazione intellettuale di prova (convenienza) non sono che trasmesse in noi da lrsquoereditagrave e da 1rsquoeducazione e acquisite da lunga esperienza degli organi il Meli a spiegarsi tale fenomeno intellettuale e non cadere ne le astrazioni si lascia vincere da le apparenze e ammette una specie di istinto un senso secreto che senza il soccorso de la ragione giudica discerne le veritagrave cardinali come questa una cosa stessa non puograve nel tempo stesso essere e non essere19

laquoIl piacere e il dolore sono le primiere molle per mezzo delle quali lrsquoanimale egrave costretto fra il pungolo e lrsquoallettativo a calcar quelle vie che portano alle mire della natura20 Piacere e dolore sono gli interpreti della sensibilitagrave La sensibilitagrave risiede nelle fibrette midollari e nervose che son credute i primi stami del corpo animale21 La sensibilitagrave veglia in

18 laquo Si conferma la necessitagrave che si egrave detta sopra di una medicina che riguardi lrsquoarmonia fisica per rapporto alla morale non solo ma alla civile societagrave giacchegrave come si egrave osservato gli affetti e le passioni sono in ragione alle sensazioni allrsquoarmonia della macchina ed alle modificazioni dellrsquoanimoraquo Meccanismo della natura L III sect VIII19 Questo istinto o senso secreto venne al Meli da Rousseau che lo tolse a Hutcheson e a Reid modificandolo verisimilmente in un modo piugrave stretto al sensualismo di Locke con la teoria del senso intimo di Hemsterhius Pure se il Meli avesse meglio letto i suoi autori francesi e specialmente Condillac avrebbe visto che ciograve che pare innato non egrave che acquistato per lunga esperienza cosigrave Condillac nellrsquoEssai sur lrsquo Orig de la Conoiss hum Vedi Ritter Histoire de la philosophie moderne Vol III Paris-Librairie philosophique de Ladraque 186120 In questo egrave drsquoaccordo con Condillac e con tutti i sensualisti e un cotal poco anche coi fisiologi moderni Vedi Condillac Des sensations21 Anche il Bonet che egrave il fisiologista della scuola francese del secolo XVIII ha la stessa opinione sulla sensibilitagrave

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custodia della macchina22 dalla diversa modificazione di essa secondo gli organi diversi ne risultano i sensi i quali sono incaricati o di avvertirla dei perigli o di suggerirle i bisogni Lrsquoistinto egrave la potenza che risulta dal meccanismo dellrsquoanimale ossia egrave la rivelazione dei bisogni della macchina23 Le tendenze dellrsquoistinto a ciograve che soddisfa si chiamano appetiti e il soddisfare agli appetiti genera la voluttagrave Onde lrsquoistinto ha per principio lo stimolo o il dolore e per oggetto la voluttagraveraquo

Ma fin qui lrsquouomo nulla ha di superiore a lrsquoanimale onde il Meli che pur vuole spiegarsi tale superioritagrave ricorre al sentimento che egrave quel senso intimo quel senso secreto che connaturale e universale egrave la facoltagrave di giudicare de le veritagrave cardinali

Questo sentimento egrave laquolrsquoessenza dellrsquouomoraquo laquoil risultato della natura fisica e della natura morale il punto in cui vanno a unirsi le facoltagrave dellrsquouna e dellrsquoaltraraquo

Questo sentimento ne lrsquouomo egrave appercezione ossia coscienza di segrave egrave istinto morale o coscienza morale egrave estetica

Come istinto morale esso egrave una laquoinclinazione naturale involontaria indipendente drsquoogni considerazione umana e sacra della religione delle leggi penali e remuneratrici dellrsquoamore e dellrsquoonore dei pregiudizi e delle mire dellrsquoamore proprio24raquo

Questo istinto egrave perciograve giudice in ciograve che egrave bene e in ciograve che egrave male come lrsquoistinto fisico lo egrave pel piacere e pel dolore 22 Il Sergi uno dei filosofi nostri contemporanei piugrave forti chiama la sensibilitagrave Sentinella della vita V Elementi di psicologia Messina 187923 Lrsquoinstinct est un pouvoir non appris drsquoaccomplir des actions de toute sorte et particulierement celles qui sont neacuteceacutessaires ou utiles agrave lrsquoanimalraquo Cosigrave il Bain e il Lefegravevre laquoSi puograve definire lrsquoistinto unrsquoabitudine fissata dall ereditagrave o dallrsquoeducazione esso non egrave che un sinonimo del bisogno raquo24 Queste parole sono di Hutcheson il quale volendo scappare al rigore per lui desolante di Hobbes che pone lrsquointeresse come base de la morale scostandosi da Locke creava questo sentimento innatoMa la scienza contemporanea agrave messo in sodo la base utilitaria de la morale umana con lrsquoanalisi dei fatti e con la storia alle maniIl Meli rimane abbagliato da lrsquouniversalitagrave secondo lui de lrsquoistinto comune del bene e del male ma ciograve che credeva innato non era che il sentimento etico collettivo ereditato per lunga esperienza di secoli nei nostri organi e che fu trovato corrispondente agli interessi di uno stato sociale (Spencer)

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Teoria tolta di peso a Rousseau il quale ammise un sentimento innato del giusto e de 1rsquoingiusto istinto interiore che ci rischiara la via del dovere25

Ma non vrsquoha un bene e un male assolutoQuel che giova a tutti egrave un bene ed egrave giusto Onde

lrsquointeresse collettivo sociale altruistico egrave base de la morale e su di esso riposa anche lrsquoedificio de lo stato Cosigrave il Meli senza volerlo viene a distruggere il disinteresse del Sentimento morale innato e per rigore di logica distrugge tutto lrsquoedificio che innalza su di esso con gran pompa di frasi Quanto a le passioni essendo esse uno stato di violenza del sentimento procedono da due tendenze fisico-morali de lrsquoindividuo gli affetti relazione di armonia verso il tutto lrsquoamor di segrave stesso relazione di armonia verso la propria macchina che corrispondono in Rousseau a lrsquoistinto di conservazione sorgente de lrsquoamor proprio istinto di pietagrave sorgente degli affetti sociali26

Riepilogando il Meli non avendo ammesso unrsquoanima e una ragione organica e mantenendo il dualismo fra le due nature de lrsquouomo che egli tenta di conciliare distingue due istinti il fisico che si risolve ne le sensazioni del piacere e del dolore il morale che si risolve nel sentimento del giusto e de lrsquoingiusto del bene e del male del vero e del falso Ma il sentimento non egrave la coscienza de la sensazione sebbene qualche cosa di inorganico di spirituale che sta indipendente da la materia e che anzi nulla ha di comune con la materia2725 Vedi Ritter Histoigravere de la philosophie ecc ecc26 In fondo parmi che il Meli divida il sentimento etico in egoismo e altruismo secondo la denominazione di Spencer27 Anche Locke ammette qualche cosa di innato ma non egrave altro che la disposizione naturale de lrsquouomo a poter percepire la veritagrave ma questa disposizione si sviluppa per lrsquoesercizio onde le idee cardinali sono sempre acquistate Questa disposizione dal Locke egrave detta senso intimo o riflessione laquoLa premiegravere faculteacute de lrsquoesprit humain crsquoest drsquoecirctre propre a recevoir les impressions que font sur lui ou bien les objets exteacuterieurs par le moyen des sens ou bien ses propres opeacuterations quandrsquoil y applique sa regraveflegravexionraquo Essai sur lrsquoentend hum V Ritter op cit Alcuni filosofi contemporanei ammettono un senso morale ne lrsquouomo ma dissentono quanto alla sua origine Bain crede che esso si acquisti durante la vita di ogni individuo ma Darwin rigetta questa opinione egli invece appoggia il senso morale agli istinti sociali de lrsquouomo onde esso nasce con lrsquouomo percheacute organico si moltiplica per

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E intanto non potendo negare lui medico lrsquoesercizio degli organi ne le passioni si occupa di esse non dal lato del sentimento ma dal punto di vista fisiologico

Quanto a la filosofia de la natura le sue idee sono piugrave vere e piugrave sane e si accostano a 1rsquoantico materialismo Vero si egrave che comincia il suo lavoro col definire la natura secondo le viste dei teologi ma pare non abbia fiducia neacute in questa neacute in ogni altra definizione metafisica e dice essere la natura laquoun aggregato armonico di forze attive inerenti alle parti costituenti lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccanicheraquo La quale definizione parmi che riduca la natura a un simbolo di gruppi meccanici che ascendono sempre a forme piugrave complesse E investiga la natura seguendo il metodo di quei filosofi che hanno inteso prescindere da ogni causa soprannaturale e divina laquoconciossiachegrave egrave questa veduta molto comoda in filosofia scorgendosi nel nesso universale delle cose epilogata la sorte e le vicende di tutti gli esseriraquo

Ma il creato egrave materia c materia contempla il filosofo che

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nulla vede fuori che la materia28 disconosce atomi o monadi che son punti metafisici e che non possono dar materia laquocome soli zeri non danno numeri neacute punti matematici estensioni solideraquo Agli atomi e ai corpuscoli ai punti di Zenone a le monadi egli sostituisce le molecole ossia a la teoria atomistica dei metafisici la teoria molecolare dei chimici

E in tutto questo egli non si occupa de la creazione e del fine de la creazione e parla di Dio assai vagamente al modo stesso che parlando di bene o di male di piacere di vita non si occupa per nulla di una vita futura e di un godimento o di un castigo postumo Anzi protesta di non voler ricercare che la terrestre felicitagrave e da tutti i suoi scritti questo solo traluce In una lettera a Maddalena Mayer parlando di Chateaubriand confessa che egli volle darsi non a la contemplazione del bello

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divino ma del bello terrestre29Insomma il Meli mentre proclama la morale o meglio il

senso morale indipendente da la religione e per conseguenza rigetta lrsquointervento de la grazia divina ne la virtugrave mentre non fa de lrsquouomo una classe privilegiata al tutto diversa dagli animali inferiori ma per la parte fisica lo trova uguale a qualunque altro organismo animale e arriva anche a compararlo ai

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vegetali30 mentre riduce il mondo a un simbolo di gruppi meccanici e studia la materia che egrave quella che sola gli cade sotto ai sensi mentre confessa che le forze attive sono inerenti a la materia mentre insomma esclude la presenza di un intervento soprannaturale a simiglianza di Locke e di Condillac e di tutti gli altri filosofi sensisti non sa emanciparsi da quel dualismo fra lo spirito e la materia e di quando in quando ti nomina lrsquoanima e la creazione come una protesta

Ben vero perograve egli relega la creazione al primo atto a lo stabilimento di quelle leggi per cui la natura da sola egrave divenuta quella che egrave e protesta di credere in Dio come ai giorni nostri

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il Darwin31 inconsapevole forse che con un sistema uguale Dio e la creazione diventano un assurdo un controsenso

Ma il Meli beveva lrsquoaura dei tempi il battesimo salutare di quelle dottrine che scotevano la Francia e di cui mostravasi studioso non seppe interamente rinnovarlo Egli aveva paura dellrsquoepiteto di ateo materialista naturalista che allora suonavano infamia e vergogna e valevano a turbare quella sua pace quella sua tranquillitagrave allietata dagli amplessi fecondi de la Musa

E a questa Musa noi chiederemo tutta lrsquoanima del poeta e quella ingenuitagrave che vi rispecchia la sua bontagrave infinita chiederemo quel sentimento limpido de la natura che in lui derivava dal senso scientifico de le cose che egli srsquoera formato e lo rende nuovo grande geniale

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III

Il capolavoro del Meli egrave certamente la Bucolica in essa si svela tutta la sua grande arte tutto il suo genio Egli egrave poeta lirico ma la sua lirica non deriva da una sentimentalitagrave morbosa o da quellrsquointimo contrasto fra la natura scettica ed eternamente serena e un cervello irrequieto ansioso delle grandi battaglie de la vita o ribelle al fatale avvicendarsi de le forme migranti

Genio completamente obiettivo ritrova la sua piugrave alta manifestazione nel contemplare la natura e rassegnarsi a le leggi serene ed eterne de lrsquoessere e percheacute lrsquoentusiasmo ecciti in lui tutte le corde del sentimento ei convien che ci sia una qualche cosa che lo commuova che lo infiammi Questa contemplazione egrave intera ne la Buccolica collezione di quadri saturi di vita nei quali gli aspetti verdeggianti o brumosi de la natura ti si rivelano in una ubertosa copia di imagini smaglianti e pregne dei profumi e del sole di Sicilia

laquoNon lusingandosi in quellrsquoetagrave (aveva 27 anni) di incontrare in Palermo una riputazione di medico si contentograve

lrsquoereditagrave e si sviluppa con lrsquoorganismo individuale e sociale De la stessa opinione in parte egrave Spencer Vedi LrsquoOrigine dellrsquouomo III Torino Unione Tipog Edit 187128 laquosfere piani monti colline animali drsquoogni specie innumerevoli eserciti drsquoinsetti lrsquouniverso insomma non si riduce finalmente che a materia meteore stagioni vicende rovine desolazioni fuochi incendi stragi dissoluzioni riproduzioni ecc non sono finalmente che moto che forze fisiche inserite alla materiaraquo Meccanismo della Natura II sect I

29 laquoAltri perograve (come me) che ci troviamo piugrave involti nel terrestre limo neacute abbiamo saputo leggere cosigrave chiaro nel cielo siamo andati tentoni dietro al bello di questa terraraquo Vedi lett a f 36 del Cod30 laquoA guardarlo di fibra in fibra pei sughi che vi scorrono dentro egrave una macchina hydraulico-pneumatica Se questa veduta si estende piugrave oltre sino alle facoltagrave di crescere e propagarsi egrave una piantaraquo Meccan della Nat III sect ultimo31 Darwin non nega lrsquoesistenza di Dio anzi laquoproteste que son systegraveme nrsquoest en aucun faccedilon contraire agrave lrsquoidegravee divineraquo Cleacutemence Royer Preacuteface agrave lrsquooeuvre de Ch Darwin LrsquoOrigine des Espegraveces

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esiliarsi in Cinisiraquo32 per campare la numerosa famiglia di cui per la pazzia e poi per la morte del padre era rimasto a capo e ne la calma di quella vita lontano da quella societagrave artefatta che egli ben sovente morde con la sua originale vivacitagrave33 sdegnato ancora del mal governo di certi signorini che anche in quel lontano e insignificante feudo facean coi loro soprusi rivoltare lo stomaco al poeta34 procurava di rifocillarsi lo spirito ne le magnifiche campagne che si stendevano innanzi a lui

Muntagnoli interrutti da vaddatiRocchi di lippu e areddara vistutiCaduti drsquoacqui chiari e inargintatiVattali murmuranti e stagni muti

Vausi e cunzarri scuri ed imbuscatiSterili junchi e jinestri ciurutiTrunchi da lunghi etagrave malisbarratiGrutti e lammichi drsquoacqui giagrave impitruti

Passari sulitarii chi chiancitiEcu chi ascuti tuttu e poi ripetiUlmi abbrazzati strini da li viti

Vapuri taciturni umbri segretiRitiri tranquillissimi accugghitiLrsquoAmicu di la paci e la quieti

Bencheacute queste poesie pastorali abbiano apparenza di canti disgiunti pure vi ha in esse una unitagrave organica un centro al quale convergono tutte e che egrave il risultato di quel concetto che 32 Cinisi era in quel tempo feudo del Monastero di S Martino delle Scale la cui comunitagrave appunto aveva affidato la cura di quei coloni al Meli che vi stette dal 1767 al 177133 Vedi la canzone Palermu si ridussi rsquona piccula Girnevia ecc lrsquoaltra Porta nova lrsquoaltre ancora Nun cchiugrave a Porta Filici Nun cchiugrave rsquontra dda marina ecc LrsquoInvettiva ecc ecc34 Vedi nel Cod cit la lettera del 7 agosto 1770 a f 8 e seguente

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il Meli ha de la naturaIl centro egrave lrsquoamore de le cose che scherza ne la varietagrave ne

lrsquoincostanza nel disordine stesso degli aspetti de la materia egrave quellrsquo armonia dilettosa che egli il poeta formavasi nel suo cervello nel sentirsi concorde ed uno con la natura Questrsquoarmonia universale che non egrave perograve prestabilita ma risulta da le cose stesse e vi egrave inerente chiamata Amore ne le poesie non egrave lrsquoEros di Esiodo neacute lrsquoAmore dei platonici si potrebbe in qualche modo assimilare a la voluttagrave a la Venus di Lucrezio lrsquoideale de le feconde attivitagrave de la natura che go-vernano le vicende de la materia e che convertite da lrsquoanimo commosso in gruppi estetici scoppiano per tutte le vie del genio35

Alle lacrime de le cose il poeta sostituisce lrsquoamore de le cose ei vuol convertire la via dolorosa de la vita in un festino olimpico e invece di attraversare la rude palestra de la materia ribelle vi si adagia sorridendo e vi compone il suo paradiso estetico36

Coloro che non avendo sottrsquo occhio le lettere del Meli non cercarono nemmeno di investigare e ritrovar 1rsquouomo sotto il poeta si formarono di lui un tipo di cuor contento uno scialacquatore che si diverte che ride e lascia rovinare il mondo intorno a segrave stesso E cosigrave se lo gabellan lrsquoEmiliani-Giudici e il De Sanctis e la comune dei lettori nullrsquoaltro sa

35 laquoLa denominazione di Amore o di Voluttagrave che noi abbiamo circoscritta ad una tendenza morale degli esseri animati era forse concepita in un senso estesissimo che esprimeva ed abbracciava tutto ciograve che noi intendiamo per attrazione affinitagrave simpatia genio inclinazione eccraquoNota allrsquoEgloga II Li Munti EreiChe lrsquoAmore del Meli sia la Venus di Lucrezio si rileva poi da questo tratto del Mec della Nat II sect 4 laquoLrsquoattrazione la simpatia il magnetismo lrsquoamore non sono che modificazioni diverse di una legge generalissima della natura la quale dalla diversa disposizione delle parti ne produce quella direzione di forze attive che si conviene al secondamento delle sue mire Quindi un sublime ingegno altrettanto filosofico quanto poeta ha esaltato sotto il simbolo di Venere la suddetta rilevantissima legge addossando a questa pretesa deitagrave il sovrano impero sopra tutta la natura ecc eccraquoSi noti che Lucrezio in quel tempo per il suo materialismo epicureo era sfuggito forse senza esser nemmeno letto e che appunto in quel secolo e in Sicilia il Campailla era stato con fervore salutato dai teologi un Lucrezio cristiano e italiano36 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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vedere in Meli che un ozioso cicalone che trastulla le brigateMa questa tranquillitagrave ove il poeta si adagia gli costa laquoNon

vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazioneraquo37 Ecco quel che lo stesso Meli dolorosamente confessa onde egli ci appare come un Titano che attraversa la vita e si conquista tra gli stenti la felicitagrave del rimaner sereno e tranquillo

Qui egrave la grandezza de la sua filosofia la saggezza egrave riposta

37Lettera al Barone di Rehfuens a f 96 del Cod citato Che i lettori e i critici avessero dovuto gabellarlo per un beato Ermolao Egli il P lo sospettava infatti per una edizione de le sue poesie aveva preparato il seguente sonetto inedito (che leggesi a f 19 del cod ms 4 Qq D O) a guisa di prefazione

Chi legga queste mie gioconde rime Fra se diragrave invero egrave fortunato Costui che gode un viver si beatoCome si narra de le genti prime

Quantrsquoerra uman giudizio ahi non esprime Sempre il canto del cor vero lo statoChegrave tra ceppi talor lo sventurato Crea imagini liete e rsquol duol comprime

Verde ramo cosigrave da vento oppresso Piega al suolo la cima e poi risalePer lrsquoinnato vigor chrsquoegli ha in segrave stesso

E fra rsquol crudo ondeggiar che lo dibatteMentre che or cede al turbo ed or lrsquoassaleSembra che si trastulli eppur combatte

Variante V 1 e 2Chi legge a caso mie gioconde rime Diragrave seco medesmo oh fortunato v 6 Sempre il canto del cuore il vero stato v t 3 Mentre che al turbo or cede ed or lrsquoassale

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nel non cedere ai dolori ma ricomporsi un paradiso ne la serenitagrave de lrsquoanimo e quando il savio ha questo raggiunto non contempleragrave la vita come una perpetua frode e si rassegneragrave a tutte le vicende de lrsquoessere E lrsquoarte sua saragrave tanta piugrave alta quanto piugrave in lui si compenetreragrave il sentimento de la natura contemplata qual egrave

Ma esaminiamo alcuna di queste Bucoliche Ho detto che il Meli sostituisce a le lacrime lrsquoamore de le cose or questo sentimento ne la Primavera ti domina su lrsquoagilitagrave de le forme e de le imagini e su lrsquoagilitagrave dei ritmi percheacute ne lo svegliarsi de lrsquoanno le forze feconde de la natura ti paion piugrave potenti piugrave attive e tutto par che frema di voluttagrave

Tu apri lrsquoanimo a le carezze de la gioia quando ti trovi in aperta campagna allor che i mandorli sono in fiore e per lrsquoaria tra i miti raggi del sole nel susurro degli insetti che si agitano nei profumi senti la gioventugrave del tempo che egrave gioventugrave de la vita e senti i fremiti nuovi che serpono per le vene del giovane che sa oramai segrave stesso

Giagrave nni rsquonvita giagrave nni chiama Primavera rsquontra li ciuriOgni frunda nni dici amaLrsquoaria stissa spira amuriQuali cori egrave rinitenti A un piaciri accussigrave gratuQuannu tutti lrsquoelementi Nni respiranu lu ciatu

laquoLa dura montagna sente la potenza di amore e si appara di verzura che dispenza ai pascoli Un zefiro amoroso vola in una nube di odori e grazioso e soave scherza e ride co i fioriraquo

Scurri e va di cosa in cosa Certu focu dilicatu Chi fa vegeta la rosaChi fa fertili lu pratu

Giagrave la senti la jinizza

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Giagrave a lu tauru srsquoaccumpagna Di muggiti drsquoalligrizza Giagrave risona la muntagna

Questo sentimento di amore che soggioga la natura va mano mano incalzando in un movimento di imagini fincheacute la fiamma del sentimento prorompe in quella veemente esclamazione laquoAhi tu sola tu sola o amata Clori sarai sorda ed ostinata quando la natura parla deh dolce amore mia vita cotesta bellezza che egrave miracolo non sia inutile a te neacute sia tormento a chi ti amaraquo

Cosigrave egli vela modestamente il desiderio intenso dei sensi senza strozzarlo ipocritamente con quei lagni evirati degli academici onde era infestata lrsquoarte italiana

Ma vi ha di piugrave mdash Lrsquoidillio Martinu egrave per il contenuto il piugrave alto e il piugrave scientifico La Natura toglie ad ammaestrare lrsquouomo giaccheacute essa egrave il vero maestro ed il conformarsi ai suoi dettami puograve arrecare la vera felicitagrave mentre lo staccarsene genera malvagitagrave e corruzione e solitudine38

Ma la piugrave grande legge anzi la prima legge de la natura egrave lrsquoamore amare e farsi amare godere e far godere39 la qual legge egrave scolpita in ogni cuore40 laquoessa ti stende e ti moltiplica gli esseri da ogni parte e ti attacca al mondo41 Senza di essa tu

38 La natura maestra dellrsquouomo egrave idea dei sensisti specialmente di Condillac (Des sensations) ma Rousseau con la sua teoria del sentimento portograve nel campo morale a de le conseguenze metafisiche questo principio che ha base fisiologica E lrsquoEacutemile in fondo non arriva che a questa conclusione lrsquouomo ne lo stato naturale ubbidendo al suo istinto morale saragrave virtuoso mentre raffazzonato artefatto da lrsquoeducazione convenzionale si corrompe e ove conservi la virtugrave fugge lo stato sociale e si chiude ne la sua solitudine per non essere insozzato dal fango39 laquoAimer crsquoest remplir la vue de la nature crsquoest satisfarne agrave un besoinraquo Lettres de medlle Ninon de Lenclos Brano citato dal Meli ne le note a le stanze inedite del suo Poema italiano La Ragione f 140 (Cod 4 Qq C 31) Questa legge il poeta consacra anche in unrsquoode La Natura inedita che trovasi a f 144 del Cod mss Qq C 33 40 Vedi le parole di Hutcheson che il Meli riporta nel Meccanismo della Natura e ne le note al poema inedito La Ragione41 laquoLrsquoamore sessuale egrave la prima base de la societagrave costituendosi per esso la famiglia che egrave il primo vincolo che rende lrsquouomo piugrave legato a la terra Tutta la umana societagrave egrave connessa tra segrave medesima per lrsquoamore e lrsquoamiciziaraquo Lett a pag 12 del Cod Qq

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saresti estraneo e in una guerra perpetuaraquoE la Natura qui novera a Martinu i grandi beneficii da lei

fatti a lrsquouomo

laquoLa menti e lrsquointellettu Ti detti a rilevari Chi chiddu egrave giustu e rettu Chi a tutti pograve giuvariraquo

Ecco qui il principio morale del Meli che egrave fondato su lrsquointeresse collettivo su lrsquoamore universale come egli lo chiama Al modo stesso che la Natura egrave un aggregato di forze attive inerenti a le parti de lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccaniche la societagrave a la sua volta non egrave che un aggregato di attivitagrave ossia di individui che stanno al tutto sociale come le forze attive al gran tutto del mondo

Or gli uomini si riuniscono in societagrave per due motivi per i rispettivi interessi o per i rispettivi umori sistemi maniera di pensare e di vivere42 Ma la prima maniera di unione egrave pel Meli precaria attaccata ad esterne accidentalitagrave onde egli non crede come Hobbes che lrsquointeresse sia il vero fondamento de la societagrave la quale ha invece per base lrsquoamore o sia lrsquoistinto sociale per cui 1rsquouomo egrave condotto indipendentemente da ogni consenso de la ragione a ricercare il suo simile43

Tale istinto sociale innato egrave una de le forme de lrsquoistinto morale innato il quale perciograve riconosce come onesto e giusto e D 4 42 Lettera a f 12 del Cod cit43 Ciograve malgrado il Meli si contradice poicheacute ammettendo che il principio de la conservazione degli esseri egrave in una lotta perenne deve per conseguenza ammettere che la societagrave non puograve esistere senza la lotta e la lotta non puograve essere determinata che da lrsquointeresse laquoAltro non ci presenta insomma la superficie del mondo che un gran campo di battaglia dove ogni specie egrave destinata a sussistere per la distruzione drsquounrsquoaltra Chi crederebbe la conservazione della specie doversi a questa guerra che ne minaccia la distruzione E perograve lrsquoequilibrio e ci sia lecito chiamarlo il jus economico della specie egrave fondato su quello di una guerra scambievoleraquo Meccanismo della Naturali sect III

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buono tutto che giova agli interessi generali e allora si avragrave una societagrave perfetta quando ognuno concorreragrave amorosamente con tutte le sue forze a mantenere 1rsquoequilibrio dei legami sociali Onde lrsquoinazione o il deviamento di una de le attivitagrave come ne lrsquouniverso produrrebbe disordini ne la societagrave produce un turbamento

Lrsquointeresse quindi non egrave materiale ma esclusivamente morale percheacute appoggiato agli affetti

Su questa base egli fonda ancora lrsquoedifizio de lo Stato questo egrave anche un meccanismo complicato A partire dal re fino a lrsquoultimo suddito tutti devono concorrere a formare la felicitagrave de lo Stato che egrave riposta ne la ricchezza e ne la pace ma come le guerre turbano la tranquillitagrave necessaria al libero svolgimento de le attivitagrave de lo Stato cosigrave le ingiustizie sociali le infingardagini di alcune professioni 1rsquoaccattonaggio tolgono ne lrsquointerno braccia infinite e dissanguano lo Stato senza mai essere produttivi44 Ei vorrebbe che si moltiplicassero gli uomini non essendo essi corrispondenti ai bisogni agricoli e industriali prima e vera fonte di ricchezza che il lusso dei potenti non assorbisse braccia utili al lavoro e che fra potenti e umili si stabilisse quellrsquoarmonia necessaria a uno stato perfetto

Ma la Natura prosegue ammaestrando Martino

Li sensi a custodiri La propria tua esistenza E a fariti sentiri La grata compiacenza

In questi versi il Meli adombra una di quelle grandi leggi fisiologiche su cui la scienza ha innalzato il suo edificio dico il principio estofilattico onde la sensibilitagrave dai dotti viene definita sentinella della vita45

E continua la Natura sfolgorando tutte le sue bellezze innanzi a 1rsquouomo e invitandolo a specchiarsi in lei ove desideri uno stato tranquillo e felice

44 Vedi Riflessioni economiche sullo Stato della Sicilia a f i e seg del Cod di 4 Qq D 345 Vedi piugrave sopra a pag 18

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Noi avremo tempo di esaminare in seguito questo principio morale notiamo qui che le Bucoliche contengono un sentimento alto e scientifico de le cose ancor piugrave alto che tutte le poesie pastorali fin qui scritte poicheacute il Meli in quella il-lusione serena de la vita in quella pacifica contemplazione in cui dimenticava seacute stesso non pensava solamente di richiamare quellrsquoetagrave de lrsquooro che egli avrebbe voluto nel mondo46 ma anche di adombrarvi i veri de la scienza e de la morale

E invano tu cercheresti negli ammaestramenti de la Natura una legge che esca fuori e la trascenda non troverai il metastasiano

Dovunque il guardo io giroImmenso Dio ti vedo

Il poeta non pensa che nel creato debba per esser buon cristiano ammirare un intervento divino Ammira la natura in segrave stessa nel molteplice suo spettacolo neacute accenna in modo alcuno che questa grande natura possa essere un atomo in fac-cia a Dio ovvero ludo e capriccio di una volontagrave superiore Pagano per sentimento evoca la vita di quei tempi antichi e ne la illusione del suo paganesimo si purifica e si rinnovella non si preoccupa del funesto oltretomba non disperde il sentimento ne le demenze orride di una seconda vita misteriosa e terribile47

Rassegnato a le vicende immutabili de lrsquoessere egli lungi dal rivelarne la fraude dolorosa che vi par concorporata te ne 46 laquoLrsquooccupazione ordinaria e connaturale della mia attenzione egrave stata quella di escogitare i mezzi piugrave plausibili per ordinare e sistemare la societagrave degli uomini in maniera che il giusto non fosse soperchiato dallrsquoingiusto che lrsquoonesto trovasse da vivere senza oppressione neacute avvilimento che la virtugrave ottenesse la considerazione dovutale e che le leggi non servissero per un traffico vile e rovinoso allo Stato ed ai singoli con impiegare un ceto numerosissimo di manimorte di ciarlatani o di malviventi neacute per esimere dal loro giogo quelli cui egrave affidata lrsquoamministrazione delle medesimeraquo Lettera al Barone Refhues a f 95 del Carteggio47 La censura non vedea di buon occhio lrsquoardimento del Meli quando egli scrisse il libro Riflessioni sul Meccanismo della Natura parve a quei degni inquisitori che malgrado le proteste di fede cristiana lrsquoautore sapesse di ateismo e non vollero permetterne la stampa ma lrsquoarcivescovo di Palermo mons Sanseverino lo fece stampare a Napoli per i tipi di De Dominicis nel 1777

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sorprende le parti piugrave alte da quel tempio sereno ove si egrave levato e ne ritrae lo spettacolo in quelle forme estetiche che ti empiono di maraviglia E per questo si comprende in lui quella mirabile potenza descrittiva e quella efficace naturalezza per cui agli occhi tuoi si svolgono quadri viventi che non ti stancano mai di piacere

Quanta e quale sia questa potenza pittorica appare da quei quadri ove ti presenta la natura

Via sedi a lrsquoumbra mentri chi drsquointornu Regna lu suli e tuttu brucia ed ardi

Vidi comu li pccuri ritornu Fannu a li macchi e li viteddi e vacchi Mettinu a lrsquoumbra lrsquounu e lrsquoautru cornu

Lrsquooceddi rsquontra li gai posanu stracchiSulu si esponnu a li cucenti arduri Li friddi serpi cu li spogghi a scacchi Eccovi dunque in una vasta campagna silenziosa e infocata

in un meriggio drsquoestagrave gli armenti riposano sotto le ombre gli uccelli si nascondono fra le siepi tutti cercano un pograve di frescura mentre le verdi lucertole si distendono fredde e immo-bili e attendono gli insetti Tutto egrave calma percheacute egrave lrsquoora del riposo meridiano Ma la scena cambia le spiche sono bionde da la pastorizia si passa allrsquoagricoltura

Giagrave sutta di la fauci Cadinu li lavuri Li gregni a li chianuri Eccu di ccagrave e di ddagrave La cicaledda rauca Tra lrsquoarvuli e li spichi Cu lu so zichi-zichi Nni annunzia lrsquoestagrave

Chiudiamo gli occhi e lrsquoillusione saragrave completa innanzi a noi si distendono le campagne di Cinisi che corrono via via

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sino al mare spaziose pianure disseminate di glauchi ulivi e di cupi carrubbi che tagliano co la loro ombra di trasparente cobalto il biondo de le spiche Qua e lagrave i campi sono schiomati ma lrsquoirte ristoppie ancora biondeggiano sugli alberi fra le verdi cortine la cicala rauca stride senza stancarsi tu vedi la truppa dei mietitori sotto la cui falce cadono i manipoli del frumento ti par di vedere i bagliori pacifici delle falci di sentire il riso argentino delle donne che si adornano il capo di spiche e folleggiando allietano il faticoso lavoro degli uomini E pensiamo ai riposi e ai mille episodii che srsquointrecciano e si compiono a lrsquoombra dei gelsi e le nostre idee si associano si richiamano si succedono per il magistero di otto versi che ne la loro ricca concisione ti suscitano un mondo vivo e reale

Ma la tavolozza del Meli svolge agli occhi del lettore una serie di quadri che si compiono lrsquoun lrsquoaltro 1rsquoestagrave non egrave finita dopo mietuto il frumento si trebbia

Curri lu voi rsquontra lrsquoarii Da chista parti a chidda E lu frumentu sgridda Sutta lu pedi sograveLi juculani rsquommattiti Sprannuzzanu la pagghia Chi lu tridenti scagghia Quantu cchiugrave in autu pograve

Ma il caldo incalza le fonti disseccano

Lu ciumi egrave tantu poviru Chi sempri trova intoppi E cu pitruddi e sgroppi Si metti a tu pri tu

Non si sarebbe potuto dir meglio quella povertagrave di acqua nel suo umile corso da le ghiaiuzze dagli sterpi da le irregolaritagrave del suo letto obbligata a rompere il suo tranquillo viaggio a deviare a contrastare il passo egrave evidente tutto il magistero de la pittura egrave ne lrsquoultimo verso in quella metafora

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viva del dialetto che ti raffigura come due avversarii il torrentello e il suo alveo E tuo malgrado nel cervello ti si associa lrsquoimagine del fiume rigoglioso che copre anche i sassi piugrave alti che tenta le sponde e va rapidamente minacciando i coloni E allora ti rammenti della superba ode del Testi

Ruscelletto orgoglioso

in cui il contrasto tra i due aspetti del torrente si distende per una lunga strofe per una lunga serie di imagini48 quando nel Meli sono appena tre imagini chiuse nel breve giro di una quartina settenaria

Ma giunge lrsquoessiccator agosto

Li venti cchiugrave nun ciatanu Negrave cchiugrave lu voscu scrusciMa movi lrsquoali musci Un zefiru chi crsquoegraveSrsquoinfocanu li vausi Sutta lrsquoardenti lampa Chi scarmuscisci e allampa Lrsquoirvuzza virdi ohimegrave

Qui siamo proprio nel solleone non alita un fresco tutto egrave fuoco il bosco non offre piugrave riparo la vampa solare brucia lrsquoerbe un zefiro afoso muove le flosce ali e allora che cosa 48 Ruscelletto orgogliosoChe ignobil figlio di non chiara fonte Un natal tenebroso Avesti infra gli orror drsquoispido monte E giagrave con lenti passiPovero drsquoacqua isti lambendo i sassiNon strepitar cotantoNon gir sigrave torvo a flaggellar le spondeChe benchegrave maggio alquantoDi liquefatto gel trsquoaccresca TondeSopravverragrave ben tostoEssicator di tue gonfiezze Agosto

Ode a Raimondo Montecucco

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propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

50

Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 3: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

PREFAZIONE

Se qualcuno avesse voglia di scrivere una bibliografia melica troverebbe innanzi a segrave un numero considerevole di critici e letterati abbastanza conosciuti che fan testimonianza di quanto studio sia meritevole questo nostro poeta1 Ma si accorgerebbe ancora che nessuno di tanti critici ha pensato di esaminare il Meli da quel lato onde egrave meritamente grande chegrave ognuno o partendosi da preconcetti o rimanendo a la esterioritagrave de le poesie o togliendo a esaminare alcuna de le doti de la forma non egrave penetrato a scoprire quel che ci sia di sotto al sorriso bacchico di questo nuovo pagano e donde provenga questo sorriso

Lo stesso De Sanctis ne la sua conferenza guarda il Meli ne la sola Fata Galanti componimento giovenile che manca di quella maturitagrave filosofica o meglio scientifica che domina le Bucoliche e le Odi

Ma per conoscere il Meli non basta nemmeno leggere tutte le poesie Egli non ci rivela che una parte di segrave stesso Si vuol leggere anche le lettere in parte inedite2 i numerosi manoscrit-ti il suo lavoro scientifico su la Natura tutti quei pezzi di carta che paiono insignificanti ma che contengono un pensiero unrsquoidea una parola del grande poeta pensiero idea parola che illustrano che finiscono quanto si contiene nelle poesie

Tutto questo tesoro di documenti esiste ne la Biblioteca Comunale di Palermo in diciotto volumi ereditagrave preziosa che ci narra tutta la vita del Meli vita che pare un sorriso perpetuo ed egrave una lotta sanguinosa

1 Fra gli scrittori che si sono occupati del Meli noto qui il Foscolo che tradusse qualche poesia lrsquoEmiliani-Giudici nella Storia della letterat Vol II il Settembrini Storia della letterat Vol III il Guerzoni Terzo Rinascimento il De Sanctis Nuovi Studi Critici 2 ediz e ancora Agostino Gallo Scinagrave Galeotti Pizzuto Avolio lrsquoabb Di Marzo il prof Di Giovanni ecc ecc Non parlando de le traduzioni greche latine italiane francesi tedesche e qualcuna anche inglese2 Recentemente le lettere quasi tutte furono pubblicate per cura del Sac Luigi Boglino e a questa pubblicazione rimando i lettori

3

Lo studio critico che io affido per le stampe si ingegna di presentare il Meli dal suo vero aspetto e percheacute quel che verrograve dicendo non paia gratuita affermazione ho illustrato il mio lavoro con lrsquoaiuto dei manoscritti E qui poicheacute mi si potrebbero muovere degli appunti mrsquoaffretto a dichiarare che io non ho inteso neacute di scrivere una vita neacute di illustrare i tempi del poeta ma semplicemente e puramente di esaminare nel modo piugrave completo donde e come proceda lrsquoarte sua percheacute egli indipendentemente dal suo genio poetico sia sempre una grande figura de la nostra istoria letteraria percheacute egli sia grande non solo come poeta ma come scienziato

Forse a tanto non sarograve pervenuto che le molestie e le cure affannose de la mia vita han turbato sovente quella serenitagrave drsquoanimo necessaria al critico ma ho fede se non altro che questo mio studio scuota un porsquo i letterati di Sicilia percheacute ci arricchiscano e presto di un lavoro piugrave completo e piugrave finito Lavoro a cui da un pezzo io avevo messo mano ma al quale non ho potuto piugrave attendere costretto come sono a unrsquoarida e pesante fatica che mi dia il pane cotidiano

Ed ora non mi rimane che salutare il mio libretto e augurargli che il ceto dei critici sia con lui meno arcigno e anche ho a dirla meno partigiano

Palermo Novembre 1882LUIGI NATOLI

4

GIOVANNI MELI

I

Francesco De Sanctis in una sua splendida conferenza sul Mel3 non senza alcuna leggerezza e con patente contraddizione dagrave de lrsquoarcade al nostro poeta ed afferma il contenuto de le sue poesie esser vecchio e di nuovo di grande di geniale non aver che la forma potente per freschezza di gioventugrave Come a laquofreddure insipideraquo si possa dar forma viva e inebriante non so poicheacute forma e pensiero specialmente ne lsquol Meli stanno cosigrave organicamente concorporati che parmi impossibile scinderli e ravvisarvi dove lrsquouno finisca per cominciar lrsquoaltra

A lrsquoocchio del leggitore o del critico che contro suo costume si compiace di sorvolare il Meli infatti appare come un vecchio cosigrave rubizzo cosigrave ben ritinto da esser creduto un bel giovanotto la sua poesia parragrave bene cosa graziosissima profumata voluttuosa ma non ci si scorgeragrave quel che ci ha di alto di nuovo di scientifico

Non egrave vecchio non egrave gesuitico come crede il De Sanctis questo contenuto il Meli dei gesuiti esiste appena in quelle cicalate che non dicono nulla e che piacevano tanto al principe di Campofranco e a le grulle academie di fannulloni ove glrsquointelletti si eviravano in mutui incensamenti e finisce ne la Fata Galanti Il Meli egrave nuovo non solo ma egrave in Sicilia il piugrave ardito pensatore dei suoi tempi Vi hanno in lui egrave vero due uomini come in Des Cartes4 il naturalista a la maniera di 3 Nuovi Saggi Critici

4 I Cartesiani rimasero abbagliati da le parti piugrave assurde del sistema di Des Cartes come e g da la psicologia umana e non guardarono intanto che egli ne la filosofia naturale riducevasi a un perfetto materialismo Infatti il Mondo (pubblicato dai discepoli di Des Cartes) egrave retto da un determinismo assoluto indefettibile i corpi che lrsquoabitano e i fenomeni che vi succedono non sono che risultato de la combinazione di particelle mobili mdash e ne la linea generale esso egrave fondato su lrsquoestensione e sul

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Epicuro educato a la scuola degli enciclopedisti e il teista a la maniera di Rousseau Non si puograve dir perograve che fu di questo o di quel filosofo fedele in massima al metodo di Bacone5 cercograve pur di formarsi una specie di eccletismo nel conciliare quei metodi che pareva a lui avessero una base solida ne lrsquoesperimento e ne la natura e respingendo ogni metodo aprioristico metafisico

In Sicilia le nuove idee giungevano con lrsquoultimo treno e quando altrove un sistema era giagrave condannato a lrsquoassurdo qui sapea di fresco e ad esso bevevano gli spiriti sitibondi di sapere Onde a i tempi del Meli i sistemi che fluttuavano ur-tandosi e distruggendosi a vicenda davano ne lrsquoisola quellrsquoaspetto che il Lefegravevre argutamente nel suo ultimo libro ritrae a la filosofia del secolo XVIII6

In quel tempo adunque crsquoerano tre sistemi che si disputavano il primato il Cartesianismo che era divenuto officiale ne le mani dei gesuiti ed era il piugrave ortodosso il Leibnizianismo a cui si erano dati gli spiriti piugrave liberali e che lrsquoortodossia dopo la ricucinatura wolfiana giagrave tentava di con-quistarsi7il Micelianismo che piugrave originale di quei due ma come quelli assurdo non contava neacute grandi avversari neacute movimento La sua fisiologia ha lo stesso carattere e da le lettere a Marsenne si ricavano prove irrefutabili di tale materialismo che egrave poi negato col cogito ergo sum e quel che segue Vedi Lefegravevre La Philosophie ecc5 Neacute da le poesie neacute da le prose rilevasi questa specie di baconianismo ne le vedute generali del Meli ma si ha un documento assai piugrave interessante dei lavori a stampa ed egrave lrsquoepistolario in parte inedito che trovasi raccolto per cura di Agostino Gallo nel codice ms Qq D 4 della Comunale di Palermo Ebbene da la lettera diretta al professore Francesco Paolo Avolio a foglio 89 del cod tolgo la frase seguente laquo metodo uguale a quello che per istudiare la fisica propose ai filosofi il gran Cancelliere Baconeraquo mdash Altrove dice laquoInsomma per le scienze fisiche deve eseguirsi ciograve che propose il celebre cancelliere Bacone cioegrave di bandire tutte le ipotesi e di correr dietro ai fatti e alle sperienzeraquo (lett a f 40) E altrove laquoIo non credo che alla sola esperienzaraquo (lett a f 22 retro)6 laquoLrsquohistoire philosophique du dixhutiegraveme siegravecle est une forecirct touffue dont on ne sortirait pas si lrsquoon nrsquoy perccediloit deux ou trois grandes routes qui coupent les meacuteandres drsquoinnombrables sentiers et viennent se raccorder en ligne droite aux principales directions de la penseacutee moderneraquo Lefegravevre La Philosophie Paris Reinwald 18797 hellip laquoE se i gesuiti non fossero stati espulsi ei sarebbon divenuti wolfianiraquo V Scinagrave mdash Prospetto della Storia Letteraria di Sicilia Palermo 1825

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entusiasti discepoli8E intanto mentre in Francia il soffio potente de la

democrazia spazzava le nebbie e scoteva le fondamenta del vecchio mondo qui in Sicilia spento da la reazione gesuitica lrsquoumanesimo del rinascimento si rinnovava ancor piugrave fitta la notte ascetica medioevale Ed eran ancora quelle terribili paure de lrsquooltretomba quel sacro orrore dei fenomeni de la natura che apparivan segni de lrsquoira divina quel rifuggiarsi ne la fredda calma semitica de le chiese da le tentazioni vitali de la materia quella macerazione perenne de la carne e de lo spirito che soggiogava non solo le masse ignoranti e superstiziose ma anche i dotti e quegli stessi filosofi che si credean liberi e indipendenti

E in processioni infinite di imagini sante con cui si pretendea salvare gli infermi e in qualche atto di fede contro poveri maniaci e nei giudizi continui contro le streghe e negli editti che comminavano pene acerbe per gli irreligiosi si mani-festava la pietagrave dei tempi

La paurosa tirannia aveva bevuto agli insegnamenti de la reazione religiosa Essa per gli occhi de la censura guardava dentro a tutte le opere che si stampavano e ove in alcuna ravisasse germi di libertagrave o anche una larghezza di vedute spiegava tutte le sue forze con tutto lo sfoggio di sua maestagrave

E cosigrave ne lrsquoottobre del 1776 per mano del boia si bruciavano le decisioni della Gran Corte raccolte e pubblicate dal Milanese di Catania che era stato Ministro del Patrimonio giaccheacute il re avea scorto in quei responsi del magistrato qual-che cosa che accennando a le antiche prerogative e a le antiche libertagrave offendesse i dritti sacri de la corona E ne lo stesso torno di tempo gli editti pioveano per proibire non solo di vendere ma anche di tenere le opere dei filosofi francesi Frati e preti si univano per loro interessi a promulgar con prediche e pastorali quelli editti ma non seppero fare che quelle opere non penetrassero ne lrsquoisola e non imbevessero di nuove dottrine

8 Vedi per la filosofia ontologica del Miceli i dotti lavori dellrsquoab V Di Giovanni Il Miceli o dellrsquoEnte Uno e reale mdash Apologia del Sistema mdash Storia della Filosofia in Sicilia ecc ecc

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qualche filosofoPure la storia letteraria di Sicilia non ebbe periodo piugrave

splendido di quello in cui sorse il Meli Malgrado tutto ne lrsquoaria crsquoera qualcosa di nuovo La storia non si arresta per ceppi e pastoie che la tirannia possa imporre al pensiero Ella pro-segue animosa a conquistarsi le grandi vittorie de lo spirito e se lrsquoascetismo soffocava qui ogni desigraveo di libertagrave ella si rifaceva spingendo gli intelletti per altre vie

E fu quello il tempo in cui Rosario Gregorio scoteva la polve da i vecchi diplomi da le vecchie pergamene e fondava una scienza nuova il dritto pubblico siciliano che con titolo falso eludeva la censura e si produceva per le stampe e rifaceva la storia in base ai documenti classificava diplomi ordinava cronache guidato sempre da quel senso storico onde Hume fu detto il padre degli storici inglesi e Montesquieu il piugrave penetrante politico dei tempi

Il Pasqualino tentava di porre basi piugrave solide a lrsquoorigine del dialetto siciliano e dava fuori il suo dizionario etimologico sei volumi di fatiche colossali se non proficue E come il Gregorio correggeva i raccoglitori infaticabili che lo aveano preceduto cosigrave il Pasqualino tentava di rifare ciograve che il proprio padre e il gesuita Dal Bono aveano abbozzato Il Piazzi investigava i cieli e scopriva astri novelli il Velasquez disegnatore e affreschista fortissimo rompeva la maniera dei pittori suoi antecedenti e richiamava lrsquoarte a la severa grazia de le forme E giagrave il marchese de Natali ne la via de le riforme criminali precorreva quasi il Beccaria e il vicereacute Caracciolo che vissuto in Francia e in dimestichezza con gli enciclopedisti aveva portato in Sicilia questrsquoalito rinnovatore si rendea interprete dei tempi e con gran pompa aboliva il Tribunale del SantrsquoOfizio bruciandone gli odiosi archivi I gesuiti veniano espulsi la censura taceva dispettosa tali tempi tale movimento in-tellettuale formavano il Meli e preparavano lo Scinagrave il Palmeri e la gloriosa pleiade de la nostra epoca rivoluzionaria

Lrsquoarte sola in tanto rinnovamento ricalcava ancora le vecchie forme Le academie protette anzi fondate da principotti vanitosi e di una mediocritagrave letteraria discutibile non servivano che a profondersi lodi reciproche e ad

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ammazzare non dico lrsquoarte ma anche il buon senso Lrsquoarcadia imperava neacute parea disposta a lasciare il suo dominio Ne le academie del Buon Gusto degli Ereini dei Riaccesi ne la Patriottica e in cento altre sparse per tutta lrsquoisola si mutuavano elogi e ove non discutevano di storia ecclesiastica e se santa Silvia fosse o no messinese e se era bene prestare i libri e donde avesse origine lrsquousanza di mangiar tacchini a S Martino si riunivan con gran pompa per festeggiare il matrimonio del re per lodare la pulce e anche il pitale

Questa era lrsquoarte ufficialeFuori de le academie i poeti isterilivano lrsquoingegno a

scrivere satire pungentissime contro le donne come il Sarmento carinese cui le donne facean rispondere da un loro apologista altri scrivevano oscenitagrave come il Tempio altri belavano eco ai belati drsquoarcadia

Ma tutti rivelavano quella educazione floscia e inerte che tenea da la Reazione gesuitica tutti si slombavano in quei dolciumi inutili di una forma decrepita nessuno tentograve di umanizzare lrsquoarte Contemplavano la natura attraverso cristalli nebiosi forniti da poeti ciechi o guerci onde parea che le muse ne lacrimassero in quel loro Parnasso di pan di Spagna e butirro

Ben vero qualche ingegno vigoroso come nel lato filosofico tentava di emanciparsi da la scolastica cosigrave nel lato artistico tentava richiamare lrsquoarte a la sua nobiltagrave Tale fu Tomaso Campailla di Modica il quale fu il piugrave poderoso campione del Cartesianismo a cui srsquoinforma il suo poema filosofico LrsquoAdamo poema ibrido falso e inestetico e a cui si potrebbero aggiustare le parole del Meli assai giuste che alla sola Epopea si convien titolo di poema (vedi Lettere inedite nel cod ms Qq D 4 de la Biblioteca Comunale) Ingegno vi-goroso fu pure il de Natali che cantograve la filosofia di Leibniz con grande ardimento tanto da esserne perseguitato Ma costoro non seppero uccidere quel regno insipido de lrsquoArcadia giaccheacute la loro arte ancella di un sentimento che trascendea la natura non poteva ricondursi a le sue pure fonti e rinnovellarsi Fortuna per lrsquoarte egrave certo il Meli che egrave uno di quei genii benefici che pare precorrono i tempi Il Meli che come ben

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dice il De Sanctis ne la Fata Galanti avea conchiuso col grido abbasso il seicento viva Metastasio il Meli dico sentiva ora questrsquoaria nuova e lrsquoarte sua diventava unrsquoaltra mano mano che la sua mente geniale aprivasi a dottrine piugrave sane e si fortificava nella salutare redenzione de la scienza

II

Prima che il Meli scrivesse il suo libro sul Meccanismo della Natura aveva studiato tutti i sistemi di filosofia specialmente il Wolfiano coi gesuiti ma ei soleva dire che lrsquouomo deve consultare e contemplare liber naturae per la filosofia e liber conscientiae per la morale9 onde esaminando tutti i sistemi e trovandoli in urto fra loro se ne stancograve e si rivolse agli studi scientifici

E chi volesse tener dietro agli studi del Meli non avrebbe che a svolgere i manoscritti che fra unrsquoode e unrsquoaltra fra una lezione di chimica e una ricevuta di pigione fra una supplica e un invito troverebbe citazioni e trascrizioni di brani scelti e traduzioni e osservazioni e indicazioni di libri che non finiscono mai Cosigrave troverebbe citati i libri di Rousseau e di Bonet di drsquoAlembert e di Locke di Hume e del Conte di Tressan troverebbe trascritti brani di M Pagano di Mercier del Traitegrave de la Nature Reacuteveacuterie sur lrsquohomme primitif de lrsquoEnciclopeacutedie di Fontenelle e di Voltaire e del Macchiavelli Osservazioni di filosofia e di scienza di storia e di economia politica un catalogo di piugrave che 40 opere che trattano in favore de la Massoneria altri di scienze fisiche e filosofiche

Il suo metodo quindi non deriva da sentimento di novitagrave neacute da ignoranza neacute da preconcetti ma da giudizio maturo quel giudizio stesso che gli dettograve le succose parodie de lrsquoOrigini di lu Munnu

Neacute gli idealisti platonici neacute i Kantiani neacute Des Cartes neacute Leibniz neacute spiritualisti neacute materialisti sono risparmiati Ma la satira piugrave sanguinosa egrave a lrsquoontologismo miceliano a quel panteismo dinamico soggiogato da la teologia che con quella sua concezione che tenea da Bruno e da Spinoza e la cieca fede di Tomaso drsquoAquino non riuscendo di essere neacute ortodosso neacute

9 Vedi a f 5 i del Cod 409 D 6

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eterodosso pareva ipocrisia e stoltezza10 E a tale sistema il Meli oltre a la parodia de la Cantica rivolse un vivacissimo epigramma non certo per campanilismo essendo la scuola di Palermo avversaria di quella di Monreale ma percheacute era il piugrave fresco era frutto contemporaneo anzi e del paese11

Quali siano i criteri del Meli in fatto di filosofia appare da la magnifica prefazione a le sue Riflessioni sul Meccanismo della Natura Come un nostro contemporaneo egli arditamente scrive che la Natura dee ricercarsi laquodentro ai confini della medesima giaccheacute essa a marcio dispetto di ogni umano pensiero egrave stata ed egrave sempre una sempre la medesima uguale a seacute stessa ed in conseguenza libera e indipendente dai capricci dei filosofi dalle loro ipotesi dai diversi voleri dellrsquouomo dallrsquoistessa loro ragioneraquo10 Dice GioveLa sostanza egrave unica e sugnu EuEssenzialmenti opposta a lu gran Nenti11 Pirchigrave egrave veru impossibili chrsquoora EuMentri sugnu ed esistu fussi nentiPirtantu siti vui pirchigrave sugnrsquoEuCioegrave quannu distintu da lu Nenti Vogghiu me stissu a mia rapprisintariMultiplicu lu miu mudificarihellip

Cci sarragrave cci sarragrave cui faragrave suppa rsquoNtra stu sistema e cu tutti srsquoallappaMa comu lu scravagghiu rsquontra la stuppa Drsquounrsquoassurdu si sbroggia e in autru rsquoncappa Presumiraacute di sciogghiri sti gruppaMa su tutti attaccati rsquontra rsquona rappaCriditi a mia picciotti nun ccrsquoegrave nudduChi truvari sapragrave lu pidicuddu

Recipe di Miceli la sustanza Modificata beni cu lrsquoessenzaPoi lrsquoessenza li modi e la sustanza Li cummini e nni estrai rsquona quintrsquoessenzaPoi rsquombrogghia arreri lrsquoessenza e sustanzaRiduci la sustanza ad una essenzaCussigrave rsquontra modi rsquontra essenza e sustanza Truvirai drsquoogni scibili lrsquoessenza

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Cosigrave egli emancipa la scienza dallrsquoapriorismo e chiama falso e chimerico ogni metodo che ricerca la natura fuori di essa laquoNon possiamo rinvenire dentro di noi la ragione di ciograve che si passa al di fuori e ne egrave totalmente libero e indipendente quindi la inutilitagrave delle ipotesi dei sistemi e dei voli metafisiciraquo Onde lo studio de la natura dipende da la fisica la libertagrave de lrsquoinvestigazione dal non formarsi alcun sistema12 Il filosofo deve scoprire tutte quelle laquodisposizioni combinazioni rapporti tendenze evoluzioni si interne che esterne che potranno render conto di sua essenza e sussistenza giaccheacute ogni effetto fisico non egrave che il risultato delle diverse combinazioni della materia e perograve la essenza e sussistenza de-gli individui hanno loro ragione in dette modificazioni e lrsquouomo stesso non potrassi riguardare per la parte della fisica come solo e isolato ma dovragrave considerarsi come una delle tante possibili modificazioni della materia che viene deter-minata a quella particolare essenza da una serie infinita di cause che emanano dal nesso universale delle cosehellipraquo Per ciograve lrsquoespressione di microcosmo data a lrsquouomo deve estendersi anche laquodalla scimmia al polipo drsquoacqua dolce da questo alla sensitiva dalla sensitiva allrsquoepitimo impercioccheacute ogni individuo sia del regno animale o vegetale raggira entro seacute stesso un piano di conservazione che tende ancora a distingarne tanti altri simili a seacuteraquo La parte piugrave sana dei criteri onde si parte il Meli egrave lrsquoemancipazione de le scienze dal giogo de la filosofia

Nun ha chi fari la filosofiaChi cu lrsquoomini suli e nenti affattuCu lu restu di tuttu lrsquouniversuPensa a lrsquoastri lrsquoastronumuLu fisicu contempla la natura

12 laquoIo stesso facendo eco al celebre Cancelliere Bacone gridavo che piugrave sistemi sono gli asili del sofisma sono i palazzi incantati nel nostro atlante dove a ciascuno pare di travedere quel che cerca e non trova mai Il mio libro dunque ha avuto la sorte di tutti quelli libri appoggiati sopra sistemi che io pure non giagrave per politica ma per convinzione ho condannato a morireraquoLettera a D Giacomo Sacchetti segretario dellrsquoAccademia letteraria di Siena mdash Sta a f 28 retro del Cod ms citato

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E attenni lu filosofu A la perfezioni di se stissu13

Ai giorni nostri egrave perfettamente accaduto quel che qui indovinava il Meli ogni scienza si egrave sottratta a la speculazione per acquistare fisonomia propria e si puograve dire che i versi del Meli siano la sintesi di quel che oggi scrive il Ribot ne la sua stupenda introduzione la Psycologie Anglaise14 Se non che il Meli riduceva la filosofia a la sola Ethologia15 ignorando che anche questa egrave una scienza indipendente da la filosofia avente sue basi ne lrsquoantropologia ne la psicologia ne la sociologia ecc mentre noi ancora non possiamo con sicurezza dire a che si ridurragrave ne lrsquoavvenire parendo fin drsquoora che lrsquounica tavola a cui potragrave afferrarsi per sornuotare sul naufragio onde si dibatte egrave la vera e genuina metafisica16

E quindi non egrave filosofia il vaneggiare laquodietro le ombre i sogni i deliri della nostra imaginazioneraquo non egrave da filosofo laquolrsquoambizione di penetrare lrsquoarcano santuario della metafisica in cui adorasi il mistero fra la caligine che lo circondaraquo E lrsquoEthologia non egrave quella che si comprende nei volumi di Platone e di Aristotele o di chiunque altro17 Poicheacute scopo de la filosofia egrave dominare le passioni e le passioni sono e agiscono per gli organi crede il Meli che non si possa esser moralisti senza essere anche fisici o naturalisti o sia senza avere alcuna 13Parafrasi del dialogo di Fontenelle 14 laquo Si lrsquoon demande ce que la philosophie a eacuteteacute agrave lrsquoorigine il est aiseacute de le dire elle eacutetait la science universelle Le travail lent et continue de la vie une tendance naturelle vers le progregraves fera sortir de la philosophie des sciences Toutes les sciences particuliers qui existent aujourdrsquohui sont sorties de la philosophieraquo Ribot Introduzione al bel libro La Psvcologie Anglaise Paris Germer Bailliegravere 187515 laquoMa la mia filosofia conoscendosi limitatissima per tutto ciograve che riguarda la natura delle cose cerca di applicarsi almeno a dominare le proprie passioni raquoLettera al Sacchetti giagrave citata trof 28 del Cod Locke Hume Condillac hanno lo stesso senso di sfiducia per le conoscenze umane16 laquoPlus tard elle ne contiendra que les speacuteculations geacuteneacuterales de lrsquoesprit human sur les principes primiers et les raisons derniegraveres de toutes choses Elle sera la metaphysique rien de plusraquo Ribot Psycologie Anglaise giagrave citata17 laquo principi resi misteriosi dalle venerate tenebre della filosofiaraquo (Bozza di lettera non si sa a chi sta a f 12 del Cod citato)

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cognizione de la struttura degli organi umani Onde egrave che egli invece di scrivere un libro di teorie astratte si parte da lrsquoele-mento fisiologico per giungere al filosofico18

Per sommi capi le idee del Meli son questeSeguace di Locke che cita a proposito respinge le idee

innate essendo le idee la trasformazione de le imagini degli obbietti trasmesse dai sensi ma con patente contraddizione non potendo comprendere una ragione organica in cui quelle veritagrave che pare precedano il raziocinio e sieno quindi innate e indipendenti da ogni operazione intellettuale di prova (convenienza) non sono che trasmesse in noi da lrsquoereditagrave e da 1rsquoeducazione e acquisite da lunga esperienza degli organi il Meli a spiegarsi tale fenomeno intellettuale e non cadere ne le astrazioni si lascia vincere da le apparenze e ammette una specie di istinto un senso secreto che senza il soccorso de la ragione giudica discerne le veritagrave cardinali come questa una cosa stessa non puograve nel tempo stesso essere e non essere19

laquoIl piacere e il dolore sono le primiere molle per mezzo delle quali lrsquoanimale egrave costretto fra il pungolo e lrsquoallettativo a calcar quelle vie che portano alle mire della natura20 Piacere e dolore sono gli interpreti della sensibilitagrave La sensibilitagrave risiede nelle fibrette midollari e nervose che son credute i primi stami del corpo animale21 La sensibilitagrave veglia in

18 laquo Si conferma la necessitagrave che si egrave detta sopra di una medicina che riguardi lrsquoarmonia fisica per rapporto alla morale non solo ma alla civile societagrave giacchegrave come si egrave osservato gli affetti e le passioni sono in ragione alle sensazioni allrsquoarmonia della macchina ed alle modificazioni dellrsquoanimoraquo Meccanismo della natura L III sect VIII19 Questo istinto o senso secreto venne al Meli da Rousseau che lo tolse a Hutcheson e a Reid modificandolo verisimilmente in un modo piugrave stretto al sensualismo di Locke con la teoria del senso intimo di Hemsterhius Pure se il Meli avesse meglio letto i suoi autori francesi e specialmente Condillac avrebbe visto che ciograve che pare innato non egrave che acquistato per lunga esperienza cosigrave Condillac nellrsquoEssai sur lrsquo Orig de la Conoiss hum Vedi Ritter Histoire de la philosophie moderne Vol III Paris-Librairie philosophique de Ladraque 186120 In questo egrave drsquoaccordo con Condillac e con tutti i sensualisti e un cotal poco anche coi fisiologi moderni Vedi Condillac Des sensations21 Anche il Bonet che egrave il fisiologista della scuola francese del secolo XVIII ha la stessa opinione sulla sensibilitagrave

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custodia della macchina22 dalla diversa modificazione di essa secondo gli organi diversi ne risultano i sensi i quali sono incaricati o di avvertirla dei perigli o di suggerirle i bisogni Lrsquoistinto egrave la potenza che risulta dal meccanismo dellrsquoanimale ossia egrave la rivelazione dei bisogni della macchina23 Le tendenze dellrsquoistinto a ciograve che soddisfa si chiamano appetiti e il soddisfare agli appetiti genera la voluttagrave Onde lrsquoistinto ha per principio lo stimolo o il dolore e per oggetto la voluttagraveraquo

Ma fin qui lrsquouomo nulla ha di superiore a lrsquoanimale onde il Meli che pur vuole spiegarsi tale superioritagrave ricorre al sentimento che egrave quel senso intimo quel senso secreto che connaturale e universale egrave la facoltagrave di giudicare de le veritagrave cardinali

Questo sentimento egrave laquolrsquoessenza dellrsquouomoraquo laquoil risultato della natura fisica e della natura morale il punto in cui vanno a unirsi le facoltagrave dellrsquouna e dellrsquoaltraraquo

Questo sentimento ne lrsquouomo egrave appercezione ossia coscienza di segrave egrave istinto morale o coscienza morale egrave estetica

Come istinto morale esso egrave una laquoinclinazione naturale involontaria indipendente drsquoogni considerazione umana e sacra della religione delle leggi penali e remuneratrici dellrsquoamore e dellrsquoonore dei pregiudizi e delle mire dellrsquoamore proprio24raquo

Questo istinto egrave perciograve giudice in ciograve che egrave bene e in ciograve che egrave male come lrsquoistinto fisico lo egrave pel piacere e pel dolore 22 Il Sergi uno dei filosofi nostri contemporanei piugrave forti chiama la sensibilitagrave Sentinella della vita V Elementi di psicologia Messina 187923 Lrsquoinstinct est un pouvoir non appris drsquoaccomplir des actions de toute sorte et particulierement celles qui sont neacuteceacutessaires ou utiles agrave lrsquoanimalraquo Cosigrave il Bain e il Lefegravevre laquoSi puograve definire lrsquoistinto unrsquoabitudine fissata dall ereditagrave o dallrsquoeducazione esso non egrave che un sinonimo del bisogno raquo24 Queste parole sono di Hutcheson il quale volendo scappare al rigore per lui desolante di Hobbes che pone lrsquointeresse come base de la morale scostandosi da Locke creava questo sentimento innatoMa la scienza contemporanea agrave messo in sodo la base utilitaria de la morale umana con lrsquoanalisi dei fatti e con la storia alle maniIl Meli rimane abbagliato da lrsquouniversalitagrave secondo lui de lrsquoistinto comune del bene e del male ma ciograve che credeva innato non era che il sentimento etico collettivo ereditato per lunga esperienza di secoli nei nostri organi e che fu trovato corrispondente agli interessi di uno stato sociale (Spencer)

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Teoria tolta di peso a Rousseau il quale ammise un sentimento innato del giusto e de 1rsquoingiusto istinto interiore che ci rischiara la via del dovere25

Ma non vrsquoha un bene e un male assolutoQuel che giova a tutti egrave un bene ed egrave giusto Onde

lrsquointeresse collettivo sociale altruistico egrave base de la morale e su di esso riposa anche lrsquoedificio de lo stato Cosigrave il Meli senza volerlo viene a distruggere il disinteresse del Sentimento morale innato e per rigore di logica distrugge tutto lrsquoedificio che innalza su di esso con gran pompa di frasi Quanto a le passioni essendo esse uno stato di violenza del sentimento procedono da due tendenze fisico-morali de lrsquoindividuo gli affetti relazione di armonia verso il tutto lrsquoamor di segrave stesso relazione di armonia verso la propria macchina che corrispondono in Rousseau a lrsquoistinto di conservazione sorgente de lrsquoamor proprio istinto di pietagrave sorgente degli affetti sociali26

Riepilogando il Meli non avendo ammesso unrsquoanima e una ragione organica e mantenendo il dualismo fra le due nature de lrsquouomo che egli tenta di conciliare distingue due istinti il fisico che si risolve ne le sensazioni del piacere e del dolore il morale che si risolve nel sentimento del giusto e de lrsquoingiusto del bene e del male del vero e del falso Ma il sentimento non egrave la coscienza de la sensazione sebbene qualche cosa di inorganico di spirituale che sta indipendente da la materia e che anzi nulla ha di comune con la materia2725 Vedi Ritter Histoigravere de la philosophie ecc ecc26 In fondo parmi che il Meli divida il sentimento etico in egoismo e altruismo secondo la denominazione di Spencer27 Anche Locke ammette qualche cosa di innato ma non egrave altro che la disposizione naturale de lrsquouomo a poter percepire la veritagrave ma questa disposizione si sviluppa per lrsquoesercizio onde le idee cardinali sono sempre acquistate Questa disposizione dal Locke egrave detta senso intimo o riflessione laquoLa premiegravere faculteacute de lrsquoesprit humain crsquoest drsquoecirctre propre a recevoir les impressions que font sur lui ou bien les objets exteacuterieurs par le moyen des sens ou bien ses propres opeacuterations quandrsquoil y applique sa regraveflegravexionraquo Essai sur lrsquoentend hum V Ritter op cit Alcuni filosofi contemporanei ammettono un senso morale ne lrsquouomo ma dissentono quanto alla sua origine Bain crede che esso si acquisti durante la vita di ogni individuo ma Darwin rigetta questa opinione egli invece appoggia il senso morale agli istinti sociali de lrsquouomo onde esso nasce con lrsquouomo percheacute organico si moltiplica per

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E intanto non potendo negare lui medico lrsquoesercizio degli organi ne le passioni si occupa di esse non dal lato del sentimento ma dal punto di vista fisiologico

Quanto a la filosofia de la natura le sue idee sono piugrave vere e piugrave sane e si accostano a 1rsquoantico materialismo Vero si egrave che comincia il suo lavoro col definire la natura secondo le viste dei teologi ma pare non abbia fiducia neacute in questa neacute in ogni altra definizione metafisica e dice essere la natura laquoun aggregato armonico di forze attive inerenti alle parti costituenti lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccanicheraquo La quale definizione parmi che riduca la natura a un simbolo di gruppi meccanici che ascendono sempre a forme piugrave complesse E investiga la natura seguendo il metodo di quei filosofi che hanno inteso prescindere da ogni causa soprannaturale e divina laquoconciossiachegrave egrave questa veduta molto comoda in filosofia scorgendosi nel nesso universale delle cose epilogata la sorte e le vicende di tutti gli esseriraquo

Ma il creato egrave materia c materia contempla il filosofo che

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nulla vede fuori che la materia28 disconosce atomi o monadi che son punti metafisici e che non possono dar materia laquocome soli zeri non danno numeri neacute punti matematici estensioni solideraquo Agli atomi e ai corpuscoli ai punti di Zenone a le monadi egli sostituisce le molecole ossia a la teoria atomistica dei metafisici la teoria molecolare dei chimici

E in tutto questo egli non si occupa de la creazione e del fine de la creazione e parla di Dio assai vagamente al modo stesso che parlando di bene o di male di piacere di vita non si occupa per nulla di una vita futura e di un godimento o di un castigo postumo Anzi protesta di non voler ricercare che la terrestre felicitagrave e da tutti i suoi scritti questo solo traluce In una lettera a Maddalena Mayer parlando di Chateaubriand confessa che egli volle darsi non a la contemplazione del bello

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divino ma del bello terrestre29Insomma il Meli mentre proclama la morale o meglio il

senso morale indipendente da la religione e per conseguenza rigetta lrsquointervento de la grazia divina ne la virtugrave mentre non fa de lrsquouomo una classe privilegiata al tutto diversa dagli animali inferiori ma per la parte fisica lo trova uguale a qualunque altro organismo animale e arriva anche a compararlo ai

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vegetali30 mentre riduce il mondo a un simbolo di gruppi meccanici e studia la materia che egrave quella che sola gli cade sotto ai sensi mentre confessa che le forze attive sono inerenti a la materia mentre insomma esclude la presenza di un intervento soprannaturale a simiglianza di Locke e di Condillac e di tutti gli altri filosofi sensisti non sa emanciparsi da quel dualismo fra lo spirito e la materia e di quando in quando ti nomina lrsquoanima e la creazione come una protesta

Ben vero perograve egli relega la creazione al primo atto a lo stabilimento di quelle leggi per cui la natura da sola egrave divenuta quella che egrave e protesta di credere in Dio come ai giorni nostri

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il Darwin31 inconsapevole forse che con un sistema uguale Dio e la creazione diventano un assurdo un controsenso

Ma il Meli beveva lrsquoaura dei tempi il battesimo salutare di quelle dottrine che scotevano la Francia e di cui mostravasi studioso non seppe interamente rinnovarlo Egli aveva paura dellrsquoepiteto di ateo materialista naturalista che allora suonavano infamia e vergogna e valevano a turbare quella sua pace quella sua tranquillitagrave allietata dagli amplessi fecondi de la Musa

E a questa Musa noi chiederemo tutta lrsquoanima del poeta e quella ingenuitagrave che vi rispecchia la sua bontagrave infinita chiederemo quel sentimento limpido de la natura che in lui derivava dal senso scientifico de le cose che egli srsquoera formato e lo rende nuovo grande geniale

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III

Il capolavoro del Meli egrave certamente la Bucolica in essa si svela tutta la sua grande arte tutto il suo genio Egli egrave poeta lirico ma la sua lirica non deriva da una sentimentalitagrave morbosa o da quellrsquointimo contrasto fra la natura scettica ed eternamente serena e un cervello irrequieto ansioso delle grandi battaglie de la vita o ribelle al fatale avvicendarsi de le forme migranti

Genio completamente obiettivo ritrova la sua piugrave alta manifestazione nel contemplare la natura e rassegnarsi a le leggi serene ed eterne de lrsquoessere e percheacute lrsquoentusiasmo ecciti in lui tutte le corde del sentimento ei convien che ci sia una qualche cosa che lo commuova che lo infiammi Questa contemplazione egrave intera ne la Buccolica collezione di quadri saturi di vita nei quali gli aspetti verdeggianti o brumosi de la natura ti si rivelano in una ubertosa copia di imagini smaglianti e pregne dei profumi e del sole di Sicilia

laquoNon lusingandosi in quellrsquoetagrave (aveva 27 anni) di incontrare in Palermo una riputazione di medico si contentograve

lrsquoereditagrave e si sviluppa con lrsquoorganismo individuale e sociale De la stessa opinione in parte egrave Spencer Vedi LrsquoOrigine dellrsquouomo III Torino Unione Tipog Edit 187128 laquosfere piani monti colline animali drsquoogni specie innumerevoli eserciti drsquoinsetti lrsquouniverso insomma non si riduce finalmente che a materia meteore stagioni vicende rovine desolazioni fuochi incendi stragi dissoluzioni riproduzioni ecc non sono finalmente che moto che forze fisiche inserite alla materiaraquo Meccanismo della Natura II sect I

29 laquoAltri perograve (come me) che ci troviamo piugrave involti nel terrestre limo neacute abbiamo saputo leggere cosigrave chiaro nel cielo siamo andati tentoni dietro al bello di questa terraraquo Vedi lett a f 36 del Cod30 laquoA guardarlo di fibra in fibra pei sughi che vi scorrono dentro egrave una macchina hydraulico-pneumatica Se questa veduta si estende piugrave oltre sino alle facoltagrave di crescere e propagarsi egrave una piantaraquo Meccan della Nat III sect ultimo31 Darwin non nega lrsquoesistenza di Dio anzi laquoproteste que son systegraveme nrsquoest en aucun faccedilon contraire agrave lrsquoidegravee divineraquo Cleacutemence Royer Preacuteface agrave lrsquooeuvre de Ch Darwin LrsquoOrigine des Espegraveces

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esiliarsi in Cinisiraquo32 per campare la numerosa famiglia di cui per la pazzia e poi per la morte del padre era rimasto a capo e ne la calma di quella vita lontano da quella societagrave artefatta che egli ben sovente morde con la sua originale vivacitagrave33 sdegnato ancora del mal governo di certi signorini che anche in quel lontano e insignificante feudo facean coi loro soprusi rivoltare lo stomaco al poeta34 procurava di rifocillarsi lo spirito ne le magnifiche campagne che si stendevano innanzi a lui

Muntagnoli interrutti da vaddatiRocchi di lippu e areddara vistutiCaduti drsquoacqui chiari e inargintatiVattali murmuranti e stagni muti

Vausi e cunzarri scuri ed imbuscatiSterili junchi e jinestri ciurutiTrunchi da lunghi etagrave malisbarratiGrutti e lammichi drsquoacqui giagrave impitruti

Passari sulitarii chi chiancitiEcu chi ascuti tuttu e poi ripetiUlmi abbrazzati strini da li viti

Vapuri taciturni umbri segretiRitiri tranquillissimi accugghitiLrsquoAmicu di la paci e la quieti

Bencheacute queste poesie pastorali abbiano apparenza di canti disgiunti pure vi ha in esse una unitagrave organica un centro al quale convergono tutte e che egrave il risultato di quel concetto che 32 Cinisi era in quel tempo feudo del Monastero di S Martino delle Scale la cui comunitagrave appunto aveva affidato la cura di quei coloni al Meli che vi stette dal 1767 al 177133 Vedi la canzone Palermu si ridussi rsquona piccula Girnevia ecc lrsquoaltra Porta nova lrsquoaltre ancora Nun cchiugrave a Porta Filici Nun cchiugrave rsquontra dda marina ecc LrsquoInvettiva ecc ecc34 Vedi nel Cod cit la lettera del 7 agosto 1770 a f 8 e seguente

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il Meli ha de la naturaIl centro egrave lrsquoamore de le cose che scherza ne la varietagrave ne

lrsquoincostanza nel disordine stesso degli aspetti de la materia egrave quellrsquo armonia dilettosa che egli il poeta formavasi nel suo cervello nel sentirsi concorde ed uno con la natura Questrsquoarmonia universale che non egrave perograve prestabilita ma risulta da le cose stesse e vi egrave inerente chiamata Amore ne le poesie non egrave lrsquoEros di Esiodo neacute lrsquoAmore dei platonici si potrebbe in qualche modo assimilare a la voluttagrave a la Venus di Lucrezio lrsquoideale de le feconde attivitagrave de la natura che go-vernano le vicende de la materia e che convertite da lrsquoanimo commosso in gruppi estetici scoppiano per tutte le vie del genio35

Alle lacrime de le cose il poeta sostituisce lrsquoamore de le cose ei vuol convertire la via dolorosa de la vita in un festino olimpico e invece di attraversare la rude palestra de la materia ribelle vi si adagia sorridendo e vi compone il suo paradiso estetico36

Coloro che non avendo sottrsquo occhio le lettere del Meli non cercarono nemmeno di investigare e ritrovar 1rsquouomo sotto il poeta si formarono di lui un tipo di cuor contento uno scialacquatore che si diverte che ride e lascia rovinare il mondo intorno a segrave stesso E cosigrave se lo gabellan lrsquoEmiliani-Giudici e il De Sanctis e la comune dei lettori nullrsquoaltro sa

35 laquoLa denominazione di Amore o di Voluttagrave che noi abbiamo circoscritta ad una tendenza morale degli esseri animati era forse concepita in un senso estesissimo che esprimeva ed abbracciava tutto ciograve che noi intendiamo per attrazione affinitagrave simpatia genio inclinazione eccraquoNota allrsquoEgloga II Li Munti EreiChe lrsquoAmore del Meli sia la Venus di Lucrezio si rileva poi da questo tratto del Mec della Nat II sect 4 laquoLrsquoattrazione la simpatia il magnetismo lrsquoamore non sono che modificazioni diverse di una legge generalissima della natura la quale dalla diversa disposizione delle parti ne produce quella direzione di forze attive che si conviene al secondamento delle sue mire Quindi un sublime ingegno altrettanto filosofico quanto poeta ha esaltato sotto il simbolo di Venere la suddetta rilevantissima legge addossando a questa pretesa deitagrave il sovrano impero sopra tutta la natura ecc eccraquoSi noti che Lucrezio in quel tempo per il suo materialismo epicureo era sfuggito forse senza esser nemmeno letto e che appunto in quel secolo e in Sicilia il Campailla era stato con fervore salutato dai teologi un Lucrezio cristiano e italiano36 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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vedere in Meli che un ozioso cicalone che trastulla le brigateMa questa tranquillitagrave ove il poeta si adagia gli costa laquoNon

vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazioneraquo37 Ecco quel che lo stesso Meli dolorosamente confessa onde egli ci appare come un Titano che attraversa la vita e si conquista tra gli stenti la felicitagrave del rimaner sereno e tranquillo

Qui egrave la grandezza de la sua filosofia la saggezza egrave riposta

37Lettera al Barone di Rehfuens a f 96 del Cod citato Che i lettori e i critici avessero dovuto gabellarlo per un beato Ermolao Egli il P lo sospettava infatti per una edizione de le sue poesie aveva preparato il seguente sonetto inedito (che leggesi a f 19 del cod ms 4 Qq D O) a guisa di prefazione

Chi legga queste mie gioconde rime Fra se diragrave invero egrave fortunato Costui che gode un viver si beatoCome si narra de le genti prime

Quantrsquoerra uman giudizio ahi non esprime Sempre il canto del cor vero lo statoChegrave tra ceppi talor lo sventurato Crea imagini liete e rsquol duol comprime

Verde ramo cosigrave da vento oppresso Piega al suolo la cima e poi risalePer lrsquoinnato vigor chrsquoegli ha in segrave stesso

E fra rsquol crudo ondeggiar che lo dibatteMentre che or cede al turbo ed or lrsquoassaleSembra che si trastulli eppur combatte

Variante V 1 e 2Chi legge a caso mie gioconde rime Diragrave seco medesmo oh fortunato v 6 Sempre il canto del cuore il vero stato v t 3 Mentre che al turbo or cede ed or lrsquoassale

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nel non cedere ai dolori ma ricomporsi un paradiso ne la serenitagrave de lrsquoanimo e quando il savio ha questo raggiunto non contempleragrave la vita come una perpetua frode e si rassegneragrave a tutte le vicende de lrsquoessere E lrsquoarte sua saragrave tanta piugrave alta quanto piugrave in lui si compenetreragrave il sentimento de la natura contemplata qual egrave

Ma esaminiamo alcuna di queste Bucoliche Ho detto che il Meli sostituisce a le lacrime lrsquoamore de le cose or questo sentimento ne la Primavera ti domina su lrsquoagilitagrave de le forme e de le imagini e su lrsquoagilitagrave dei ritmi percheacute ne lo svegliarsi de lrsquoanno le forze feconde de la natura ti paion piugrave potenti piugrave attive e tutto par che frema di voluttagrave

Tu apri lrsquoanimo a le carezze de la gioia quando ti trovi in aperta campagna allor che i mandorli sono in fiore e per lrsquoaria tra i miti raggi del sole nel susurro degli insetti che si agitano nei profumi senti la gioventugrave del tempo che egrave gioventugrave de la vita e senti i fremiti nuovi che serpono per le vene del giovane che sa oramai segrave stesso

Giagrave nni rsquonvita giagrave nni chiama Primavera rsquontra li ciuriOgni frunda nni dici amaLrsquoaria stissa spira amuriQuali cori egrave rinitenti A un piaciri accussigrave gratuQuannu tutti lrsquoelementi Nni respiranu lu ciatu

laquoLa dura montagna sente la potenza di amore e si appara di verzura che dispenza ai pascoli Un zefiro amoroso vola in una nube di odori e grazioso e soave scherza e ride co i fioriraquo

Scurri e va di cosa in cosa Certu focu dilicatu Chi fa vegeta la rosaChi fa fertili lu pratu

Giagrave la senti la jinizza

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Giagrave a lu tauru srsquoaccumpagna Di muggiti drsquoalligrizza Giagrave risona la muntagna

Questo sentimento di amore che soggioga la natura va mano mano incalzando in un movimento di imagini fincheacute la fiamma del sentimento prorompe in quella veemente esclamazione laquoAhi tu sola tu sola o amata Clori sarai sorda ed ostinata quando la natura parla deh dolce amore mia vita cotesta bellezza che egrave miracolo non sia inutile a te neacute sia tormento a chi ti amaraquo

Cosigrave egli vela modestamente il desiderio intenso dei sensi senza strozzarlo ipocritamente con quei lagni evirati degli academici onde era infestata lrsquoarte italiana

Ma vi ha di piugrave mdash Lrsquoidillio Martinu egrave per il contenuto il piugrave alto e il piugrave scientifico La Natura toglie ad ammaestrare lrsquouomo giaccheacute essa egrave il vero maestro ed il conformarsi ai suoi dettami puograve arrecare la vera felicitagrave mentre lo staccarsene genera malvagitagrave e corruzione e solitudine38

Ma la piugrave grande legge anzi la prima legge de la natura egrave lrsquoamore amare e farsi amare godere e far godere39 la qual legge egrave scolpita in ogni cuore40 laquoessa ti stende e ti moltiplica gli esseri da ogni parte e ti attacca al mondo41 Senza di essa tu

38 La natura maestra dellrsquouomo egrave idea dei sensisti specialmente di Condillac (Des sensations) ma Rousseau con la sua teoria del sentimento portograve nel campo morale a de le conseguenze metafisiche questo principio che ha base fisiologica E lrsquoEacutemile in fondo non arriva che a questa conclusione lrsquouomo ne lo stato naturale ubbidendo al suo istinto morale saragrave virtuoso mentre raffazzonato artefatto da lrsquoeducazione convenzionale si corrompe e ove conservi la virtugrave fugge lo stato sociale e si chiude ne la sua solitudine per non essere insozzato dal fango39 laquoAimer crsquoest remplir la vue de la nature crsquoest satisfarne agrave un besoinraquo Lettres de medlle Ninon de Lenclos Brano citato dal Meli ne le note a le stanze inedite del suo Poema italiano La Ragione f 140 (Cod 4 Qq C 31) Questa legge il poeta consacra anche in unrsquoode La Natura inedita che trovasi a f 144 del Cod mss Qq C 33 40 Vedi le parole di Hutcheson che il Meli riporta nel Meccanismo della Natura e ne le note al poema inedito La Ragione41 laquoLrsquoamore sessuale egrave la prima base de la societagrave costituendosi per esso la famiglia che egrave il primo vincolo che rende lrsquouomo piugrave legato a la terra Tutta la umana societagrave egrave connessa tra segrave medesima per lrsquoamore e lrsquoamiciziaraquo Lett a pag 12 del Cod Qq

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saresti estraneo e in una guerra perpetuaraquoE la Natura qui novera a Martinu i grandi beneficii da lei

fatti a lrsquouomo

laquoLa menti e lrsquointellettu Ti detti a rilevari Chi chiddu egrave giustu e rettu Chi a tutti pograve giuvariraquo

Ecco qui il principio morale del Meli che egrave fondato su lrsquointeresse collettivo su lrsquoamore universale come egli lo chiama Al modo stesso che la Natura egrave un aggregato di forze attive inerenti a le parti de lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccaniche la societagrave a la sua volta non egrave che un aggregato di attivitagrave ossia di individui che stanno al tutto sociale come le forze attive al gran tutto del mondo

Or gli uomini si riuniscono in societagrave per due motivi per i rispettivi interessi o per i rispettivi umori sistemi maniera di pensare e di vivere42 Ma la prima maniera di unione egrave pel Meli precaria attaccata ad esterne accidentalitagrave onde egli non crede come Hobbes che lrsquointeresse sia il vero fondamento de la societagrave la quale ha invece per base lrsquoamore o sia lrsquoistinto sociale per cui 1rsquouomo egrave condotto indipendentemente da ogni consenso de la ragione a ricercare il suo simile43

Tale istinto sociale innato egrave una de le forme de lrsquoistinto morale innato il quale perciograve riconosce come onesto e giusto e D 4 42 Lettera a f 12 del Cod cit43 Ciograve malgrado il Meli si contradice poicheacute ammettendo che il principio de la conservazione degli esseri egrave in una lotta perenne deve per conseguenza ammettere che la societagrave non puograve esistere senza la lotta e la lotta non puograve essere determinata che da lrsquointeresse laquoAltro non ci presenta insomma la superficie del mondo che un gran campo di battaglia dove ogni specie egrave destinata a sussistere per la distruzione drsquounrsquoaltra Chi crederebbe la conservazione della specie doversi a questa guerra che ne minaccia la distruzione E perograve lrsquoequilibrio e ci sia lecito chiamarlo il jus economico della specie egrave fondato su quello di una guerra scambievoleraquo Meccanismo della Naturali sect III

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buono tutto che giova agli interessi generali e allora si avragrave una societagrave perfetta quando ognuno concorreragrave amorosamente con tutte le sue forze a mantenere 1rsquoequilibrio dei legami sociali Onde lrsquoinazione o il deviamento di una de le attivitagrave come ne lrsquouniverso produrrebbe disordini ne la societagrave produce un turbamento

Lrsquointeresse quindi non egrave materiale ma esclusivamente morale percheacute appoggiato agli affetti

Su questa base egli fonda ancora lrsquoedifizio de lo Stato questo egrave anche un meccanismo complicato A partire dal re fino a lrsquoultimo suddito tutti devono concorrere a formare la felicitagrave de lo Stato che egrave riposta ne la ricchezza e ne la pace ma come le guerre turbano la tranquillitagrave necessaria al libero svolgimento de le attivitagrave de lo Stato cosigrave le ingiustizie sociali le infingardagini di alcune professioni 1rsquoaccattonaggio tolgono ne lrsquointerno braccia infinite e dissanguano lo Stato senza mai essere produttivi44 Ei vorrebbe che si moltiplicassero gli uomini non essendo essi corrispondenti ai bisogni agricoli e industriali prima e vera fonte di ricchezza che il lusso dei potenti non assorbisse braccia utili al lavoro e che fra potenti e umili si stabilisse quellrsquoarmonia necessaria a uno stato perfetto

Ma la Natura prosegue ammaestrando Martino

Li sensi a custodiri La propria tua esistenza E a fariti sentiri La grata compiacenza

In questi versi il Meli adombra una di quelle grandi leggi fisiologiche su cui la scienza ha innalzato il suo edificio dico il principio estofilattico onde la sensibilitagrave dai dotti viene definita sentinella della vita45

E continua la Natura sfolgorando tutte le sue bellezze innanzi a 1rsquouomo e invitandolo a specchiarsi in lei ove desideri uno stato tranquillo e felice

44 Vedi Riflessioni economiche sullo Stato della Sicilia a f i e seg del Cod di 4 Qq D 345 Vedi piugrave sopra a pag 18

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Noi avremo tempo di esaminare in seguito questo principio morale notiamo qui che le Bucoliche contengono un sentimento alto e scientifico de le cose ancor piugrave alto che tutte le poesie pastorali fin qui scritte poicheacute il Meli in quella il-lusione serena de la vita in quella pacifica contemplazione in cui dimenticava seacute stesso non pensava solamente di richiamare quellrsquoetagrave de lrsquooro che egli avrebbe voluto nel mondo46 ma anche di adombrarvi i veri de la scienza e de la morale

E invano tu cercheresti negli ammaestramenti de la Natura una legge che esca fuori e la trascenda non troverai il metastasiano

Dovunque il guardo io giroImmenso Dio ti vedo

Il poeta non pensa che nel creato debba per esser buon cristiano ammirare un intervento divino Ammira la natura in segrave stessa nel molteplice suo spettacolo neacute accenna in modo alcuno che questa grande natura possa essere un atomo in fac-cia a Dio ovvero ludo e capriccio di una volontagrave superiore Pagano per sentimento evoca la vita di quei tempi antichi e ne la illusione del suo paganesimo si purifica e si rinnovella non si preoccupa del funesto oltretomba non disperde il sentimento ne le demenze orride di una seconda vita misteriosa e terribile47

Rassegnato a le vicende immutabili de lrsquoessere egli lungi dal rivelarne la fraude dolorosa che vi par concorporata te ne 46 laquoLrsquooccupazione ordinaria e connaturale della mia attenzione egrave stata quella di escogitare i mezzi piugrave plausibili per ordinare e sistemare la societagrave degli uomini in maniera che il giusto non fosse soperchiato dallrsquoingiusto che lrsquoonesto trovasse da vivere senza oppressione neacute avvilimento che la virtugrave ottenesse la considerazione dovutale e che le leggi non servissero per un traffico vile e rovinoso allo Stato ed ai singoli con impiegare un ceto numerosissimo di manimorte di ciarlatani o di malviventi neacute per esimere dal loro giogo quelli cui egrave affidata lrsquoamministrazione delle medesimeraquo Lettera al Barone Refhues a f 95 del Carteggio47 La censura non vedea di buon occhio lrsquoardimento del Meli quando egli scrisse il libro Riflessioni sul Meccanismo della Natura parve a quei degni inquisitori che malgrado le proteste di fede cristiana lrsquoautore sapesse di ateismo e non vollero permetterne la stampa ma lrsquoarcivescovo di Palermo mons Sanseverino lo fece stampare a Napoli per i tipi di De Dominicis nel 1777

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sorprende le parti piugrave alte da quel tempio sereno ove si egrave levato e ne ritrae lo spettacolo in quelle forme estetiche che ti empiono di maraviglia E per questo si comprende in lui quella mirabile potenza descrittiva e quella efficace naturalezza per cui agli occhi tuoi si svolgono quadri viventi che non ti stancano mai di piacere

Quanta e quale sia questa potenza pittorica appare da quei quadri ove ti presenta la natura

Via sedi a lrsquoumbra mentri chi drsquointornu Regna lu suli e tuttu brucia ed ardi

Vidi comu li pccuri ritornu Fannu a li macchi e li viteddi e vacchi Mettinu a lrsquoumbra lrsquounu e lrsquoautru cornu

Lrsquooceddi rsquontra li gai posanu stracchiSulu si esponnu a li cucenti arduri Li friddi serpi cu li spogghi a scacchi Eccovi dunque in una vasta campagna silenziosa e infocata

in un meriggio drsquoestagrave gli armenti riposano sotto le ombre gli uccelli si nascondono fra le siepi tutti cercano un pograve di frescura mentre le verdi lucertole si distendono fredde e immo-bili e attendono gli insetti Tutto egrave calma percheacute egrave lrsquoora del riposo meridiano Ma la scena cambia le spiche sono bionde da la pastorizia si passa allrsquoagricoltura

Giagrave sutta di la fauci Cadinu li lavuri Li gregni a li chianuri Eccu di ccagrave e di ddagrave La cicaledda rauca Tra lrsquoarvuli e li spichi Cu lu so zichi-zichi Nni annunzia lrsquoestagrave

Chiudiamo gli occhi e lrsquoillusione saragrave completa innanzi a noi si distendono le campagne di Cinisi che corrono via via

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sino al mare spaziose pianure disseminate di glauchi ulivi e di cupi carrubbi che tagliano co la loro ombra di trasparente cobalto il biondo de le spiche Qua e lagrave i campi sono schiomati ma lrsquoirte ristoppie ancora biondeggiano sugli alberi fra le verdi cortine la cicala rauca stride senza stancarsi tu vedi la truppa dei mietitori sotto la cui falce cadono i manipoli del frumento ti par di vedere i bagliori pacifici delle falci di sentire il riso argentino delle donne che si adornano il capo di spiche e folleggiando allietano il faticoso lavoro degli uomini E pensiamo ai riposi e ai mille episodii che srsquointrecciano e si compiono a lrsquoombra dei gelsi e le nostre idee si associano si richiamano si succedono per il magistero di otto versi che ne la loro ricca concisione ti suscitano un mondo vivo e reale

Ma la tavolozza del Meli svolge agli occhi del lettore una serie di quadri che si compiono lrsquoun lrsquoaltro 1rsquoestagrave non egrave finita dopo mietuto il frumento si trebbia

Curri lu voi rsquontra lrsquoarii Da chista parti a chidda E lu frumentu sgridda Sutta lu pedi sograveLi juculani rsquommattiti Sprannuzzanu la pagghia Chi lu tridenti scagghia Quantu cchiugrave in autu pograve

Ma il caldo incalza le fonti disseccano

Lu ciumi egrave tantu poviru Chi sempri trova intoppi E cu pitruddi e sgroppi Si metti a tu pri tu

Non si sarebbe potuto dir meglio quella povertagrave di acqua nel suo umile corso da le ghiaiuzze dagli sterpi da le irregolaritagrave del suo letto obbligata a rompere il suo tranquillo viaggio a deviare a contrastare il passo egrave evidente tutto il magistero de la pittura egrave ne lrsquoultimo verso in quella metafora

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viva del dialetto che ti raffigura come due avversarii il torrentello e il suo alveo E tuo malgrado nel cervello ti si associa lrsquoimagine del fiume rigoglioso che copre anche i sassi piugrave alti che tenta le sponde e va rapidamente minacciando i coloni E allora ti rammenti della superba ode del Testi

Ruscelletto orgoglioso

in cui il contrasto tra i due aspetti del torrente si distende per una lunga strofe per una lunga serie di imagini48 quando nel Meli sono appena tre imagini chiuse nel breve giro di una quartina settenaria

Ma giunge lrsquoessiccator agosto

Li venti cchiugrave nun ciatanu Negrave cchiugrave lu voscu scrusciMa movi lrsquoali musci Un zefiru chi crsquoegraveSrsquoinfocanu li vausi Sutta lrsquoardenti lampa Chi scarmuscisci e allampa Lrsquoirvuzza virdi ohimegrave

Qui siamo proprio nel solleone non alita un fresco tutto egrave fuoco il bosco non offre piugrave riparo la vampa solare brucia lrsquoerbe un zefiro afoso muove le flosce ali e allora che cosa 48 Ruscelletto orgogliosoChe ignobil figlio di non chiara fonte Un natal tenebroso Avesti infra gli orror drsquoispido monte E giagrave con lenti passiPovero drsquoacqua isti lambendo i sassiNon strepitar cotantoNon gir sigrave torvo a flaggellar le spondeChe benchegrave maggio alquantoDi liquefatto gel trsquoaccresca TondeSopravverragrave ben tostoEssicator di tue gonfiezze Agosto

Ode a Raimondo Montecucco

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propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

38

Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

39

lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

50

Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

51

arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

53

felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 4: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

Lo studio critico che io affido per le stampe si ingegna di presentare il Meli dal suo vero aspetto e percheacute quel che verrograve dicendo non paia gratuita affermazione ho illustrato il mio lavoro con lrsquoaiuto dei manoscritti E qui poicheacute mi si potrebbero muovere degli appunti mrsquoaffretto a dichiarare che io non ho inteso neacute di scrivere una vita neacute di illustrare i tempi del poeta ma semplicemente e puramente di esaminare nel modo piugrave completo donde e come proceda lrsquoarte sua percheacute egli indipendentemente dal suo genio poetico sia sempre una grande figura de la nostra istoria letteraria percheacute egli sia grande non solo come poeta ma come scienziato

Forse a tanto non sarograve pervenuto che le molestie e le cure affannose de la mia vita han turbato sovente quella serenitagrave drsquoanimo necessaria al critico ma ho fede se non altro che questo mio studio scuota un porsquo i letterati di Sicilia percheacute ci arricchiscano e presto di un lavoro piugrave completo e piugrave finito Lavoro a cui da un pezzo io avevo messo mano ma al quale non ho potuto piugrave attendere costretto come sono a unrsquoarida e pesante fatica che mi dia il pane cotidiano

Ed ora non mi rimane che salutare il mio libretto e augurargli che il ceto dei critici sia con lui meno arcigno e anche ho a dirla meno partigiano

Palermo Novembre 1882LUIGI NATOLI

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GIOVANNI MELI

I

Francesco De Sanctis in una sua splendida conferenza sul Mel3 non senza alcuna leggerezza e con patente contraddizione dagrave de lrsquoarcade al nostro poeta ed afferma il contenuto de le sue poesie esser vecchio e di nuovo di grande di geniale non aver che la forma potente per freschezza di gioventugrave Come a laquofreddure insipideraquo si possa dar forma viva e inebriante non so poicheacute forma e pensiero specialmente ne lsquol Meli stanno cosigrave organicamente concorporati che parmi impossibile scinderli e ravvisarvi dove lrsquouno finisca per cominciar lrsquoaltra

A lrsquoocchio del leggitore o del critico che contro suo costume si compiace di sorvolare il Meli infatti appare come un vecchio cosigrave rubizzo cosigrave ben ritinto da esser creduto un bel giovanotto la sua poesia parragrave bene cosa graziosissima profumata voluttuosa ma non ci si scorgeragrave quel che ci ha di alto di nuovo di scientifico

Non egrave vecchio non egrave gesuitico come crede il De Sanctis questo contenuto il Meli dei gesuiti esiste appena in quelle cicalate che non dicono nulla e che piacevano tanto al principe di Campofranco e a le grulle academie di fannulloni ove glrsquointelletti si eviravano in mutui incensamenti e finisce ne la Fata Galanti Il Meli egrave nuovo non solo ma egrave in Sicilia il piugrave ardito pensatore dei suoi tempi Vi hanno in lui egrave vero due uomini come in Des Cartes4 il naturalista a la maniera di 3 Nuovi Saggi Critici

4 I Cartesiani rimasero abbagliati da le parti piugrave assurde del sistema di Des Cartes come e g da la psicologia umana e non guardarono intanto che egli ne la filosofia naturale riducevasi a un perfetto materialismo Infatti il Mondo (pubblicato dai discepoli di Des Cartes) egrave retto da un determinismo assoluto indefettibile i corpi che lrsquoabitano e i fenomeni che vi succedono non sono che risultato de la combinazione di particelle mobili mdash e ne la linea generale esso egrave fondato su lrsquoestensione e sul

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Epicuro educato a la scuola degli enciclopedisti e il teista a la maniera di Rousseau Non si puograve dir perograve che fu di questo o di quel filosofo fedele in massima al metodo di Bacone5 cercograve pur di formarsi una specie di eccletismo nel conciliare quei metodi che pareva a lui avessero una base solida ne lrsquoesperimento e ne la natura e respingendo ogni metodo aprioristico metafisico

In Sicilia le nuove idee giungevano con lrsquoultimo treno e quando altrove un sistema era giagrave condannato a lrsquoassurdo qui sapea di fresco e ad esso bevevano gli spiriti sitibondi di sapere Onde a i tempi del Meli i sistemi che fluttuavano ur-tandosi e distruggendosi a vicenda davano ne lrsquoisola quellrsquoaspetto che il Lefegravevre argutamente nel suo ultimo libro ritrae a la filosofia del secolo XVIII6

In quel tempo adunque crsquoerano tre sistemi che si disputavano il primato il Cartesianismo che era divenuto officiale ne le mani dei gesuiti ed era il piugrave ortodosso il Leibnizianismo a cui si erano dati gli spiriti piugrave liberali e che lrsquoortodossia dopo la ricucinatura wolfiana giagrave tentava di con-quistarsi7il Micelianismo che piugrave originale di quei due ma come quelli assurdo non contava neacute grandi avversari neacute movimento La sua fisiologia ha lo stesso carattere e da le lettere a Marsenne si ricavano prove irrefutabili di tale materialismo che egrave poi negato col cogito ergo sum e quel che segue Vedi Lefegravevre La Philosophie ecc5 Neacute da le poesie neacute da le prose rilevasi questa specie di baconianismo ne le vedute generali del Meli ma si ha un documento assai piugrave interessante dei lavori a stampa ed egrave lrsquoepistolario in parte inedito che trovasi raccolto per cura di Agostino Gallo nel codice ms Qq D 4 della Comunale di Palermo Ebbene da la lettera diretta al professore Francesco Paolo Avolio a foglio 89 del cod tolgo la frase seguente laquo metodo uguale a quello che per istudiare la fisica propose ai filosofi il gran Cancelliere Baconeraquo mdash Altrove dice laquoInsomma per le scienze fisiche deve eseguirsi ciograve che propose il celebre cancelliere Bacone cioegrave di bandire tutte le ipotesi e di correr dietro ai fatti e alle sperienzeraquo (lett a f 40) E altrove laquoIo non credo che alla sola esperienzaraquo (lett a f 22 retro)6 laquoLrsquohistoire philosophique du dixhutiegraveme siegravecle est une forecirct touffue dont on ne sortirait pas si lrsquoon nrsquoy perccediloit deux ou trois grandes routes qui coupent les meacuteandres drsquoinnombrables sentiers et viennent se raccorder en ligne droite aux principales directions de la penseacutee moderneraquo Lefegravevre La Philosophie Paris Reinwald 18797 hellip laquoE se i gesuiti non fossero stati espulsi ei sarebbon divenuti wolfianiraquo V Scinagrave mdash Prospetto della Storia Letteraria di Sicilia Palermo 1825

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entusiasti discepoli8E intanto mentre in Francia il soffio potente de la

democrazia spazzava le nebbie e scoteva le fondamenta del vecchio mondo qui in Sicilia spento da la reazione gesuitica lrsquoumanesimo del rinascimento si rinnovava ancor piugrave fitta la notte ascetica medioevale Ed eran ancora quelle terribili paure de lrsquooltretomba quel sacro orrore dei fenomeni de la natura che apparivan segni de lrsquoira divina quel rifuggiarsi ne la fredda calma semitica de le chiese da le tentazioni vitali de la materia quella macerazione perenne de la carne e de lo spirito che soggiogava non solo le masse ignoranti e superstiziose ma anche i dotti e quegli stessi filosofi che si credean liberi e indipendenti

E in processioni infinite di imagini sante con cui si pretendea salvare gli infermi e in qualche atto di fede contro poveri maniaci e nei giudizi continui contro le streghe e negli editti che comminavano pene acerbe per gli irreligiosi si mani-festava la pietagrave dei tempi

La paurosa tirannia aveva bevuto agli insegnamenti de la reazione religiosa Essa per gli occhi de la censura guardava dentro a tutte le opere che si stampavano e ove in alcuna ravisasse germi di libertagrave o anche una larghezza di vedute spiegava tutte le sue forze con tutto lo sfoggio di sua maestagrave

E cosigrave ne lrsquoottobre del 1776 per mano del boia si bruciavano le decisioni della Gran Corte raccolte e pubblicate dal Milanese di Catania che era stato Ministro del Patrimonio giaccheacute il re avea scorto in quei responsi del magistrato qual-che cosa che accennando a le antiche prerogative e a le antiche libertagrave offendesse i dritti sacri de la corona E ne lo stesso torno di tempo gli editti pioveano per proibire non solo di vendere ma anche di tenere le opere dei filosofi francesi Frati e preti si univano per loro interessi a promulgar con prediche e pastorali quelli editti ma non seppero fare che quelle opere non penetrassero ne lrsquoisola e non imbevessero di nuove dottrine

8 Vedi per la filosofia ontologica del Miceli i dotti lavori dellrsquoab V Di Giovanni Il Miceli o dellrsquoEnte Uno e reale mdash Apologia del Sistema mdash Storia della Filosofia in Sicilia ecc ecc

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qualche filosofoPure la storia letteraria di Sicilia non ebbe periodo piugrave

splendido di quello in cui sorse il Meli Malgrado tutto ne lrsquoaria crsquoera qualcosa di nuovo La storia non si arresta per ceppi e pastoie che la tirannia possa imporre al pensiero Ella pro-segue animosa a conquistarsi le grandi vittorie de lo spirito e se lrsquoascetismo soffocava qui ogni desigraveo di libertagrave ella si rifaceva spingendo gli intelletti per altre vie

E fu quello il tempo in cui Rosario Gregorio scoteva la polve da i vecchi diplomi da le vecchie pergamene e fondava una scienza nuova il dritto pubblico siciliano che con titolo falso eludeva la censura e si produceva per le stampe e rifaceva la storia in base ai documenti classificava diplomi ordinava cronache guidato sempre da quel senso storico onde Hume fu detto il padre degli storici inglesi e Montesquieu il piugrave penetrante politico dei tempi

Il Pasqualino tentava di porre basi piugrave solide a lrsquoorigine del dialetto siciliano e dava fuori il suo dizionario etimologico sei volumi di fatiche colossali se non proficue E come il Gregorio correggeva i raccoglitori infaticabili che lo aveano preceduto cosigrave il Pasqualino tentava di rifare ciograve che il proprio padre e il gesuita Dal Bono aveano abbozzato Il Piazzi investigava i cieli e scopriva astri novelli il Velasquez disegnatore e affreschista fortissimo rompeva la maniera dei pittori suoi antecedenti e richiamava lrsquoarte a la severa grazia de le forme E giagrave il marchese de Natali ne la via de le riforme criminali precorreva quasi il Beccaria e il vicereacute Caracciolo che vissuto in Francia e in dimestichezza con gli enciclopedisti aveva portato in Sicilia questrsquoalito rinnovatore si rendea interprete dei tempi e con gran pompa aboliva il Tribunale del SantrsquoOfizio bruciandone gli odiosi archivi I gesuiti veniano espulsi la censura taceva dispettosa tali tempi tale movimento in-tellettuale formavano il Meli e preparavano lo Scinagrave il Palmeri e la gloriosa pleiade de la nostra epoca rivoluzionaria

Lrsquoarte sola in tanto rinnovamento ricalcava ancora le vecchie forme Le academie protette anzi fondate da principotti vanitosi e di una mediocritagrave letteraria discutibile non servivano che a profondersi lodi reciproche e ad

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ammazzare non dico lrsquoarte ma anche il buon senso Lrsquoarcadia imperava neacute parea disposta a lasciare il suo dominio Ne le academie del Buon Gusto degli Ereini dei Riaccesi ne la Patriottica e in cento altre sparse per tutta lrsquoisola si mutuavano elogi e ove non discutevano di storia ecclesiastica e se santa Silvia fosse o no messinese e se era bene prestare i libri e donde avesse origine lrsquousanza di mangiar tacchini a S Martino si riunivan con gran pompa per festeggiare il matrimonio del re per lodare la pulce e anche il pitale

Questa era lrsquoarte ufficialeFuori de le academie i poeti isterilivano lrsquoingegno a

scrivere satire pungentissime contro le donne come il Sarmento carinese cui le donne facean rispondere da un loro apologista altri scrivevano oscenitagrave come il Tempio altri belavano eco ai belati drsquoarcadia

Ma tutti rivelavano quella educazione floscia e inerte che tenea da la Reazione gesuitica tutti si slombavano in quei dolciumi inutili di una forma decrepita nessuno tentograve di umanizzare lrsquoarte Contemplavano la natura attraverso cristalli nebiosi forniti da poeti ciechi o guerci onde parea che le muse ne lacrimassero in quel loro Parnasso di pan di Spagna e butirro

Ben vero qualche ingegno vigoroso come nel lato filosofico tentava di emanciparsi da la scolastica cosigrave nel lato artistico tentava richiamare lrsquoarte a la sua nobiltagrave Tale fu Tomaso Campailla di Modica il quale fu il piugrave poderoso campione del Cartesianismo a cui srsquoinforma il suo poema filosofico LrsquoAdamo poema ibrido falso e inestetico e a cui si potrebbero aggiustare le parole del Meli assai giuste che alla sola Epopea si convien titolo di poema (vedi Lettere inedite nel cod ms Qq D 4 de la Biblioteca Comunale) Ingegno vi-goroso fu pure il de Natali che cantograve la filosofia di Leibniz con grande ardimento tanto da esserne perseguitato Ma costoro non seppero uccidere quel regno insipido de lrsquoArcadia giaccheacute la loro arte ancella di un sentimento che trascendea la natura non poteva ricondursi a le sue pure fonti e rinnovellarsi Fortuna per lrsquoarte egrave certo il Meli che egrave uno di quei genii benefici che pare precorrono i tempi Il Meli che come ben

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dice il De Sanctis ne la Fata Galanti avea conchiuso col grido abbasso il seicento viva Metastasio il Meli dico sentiva ora questrsquoaria nuova e lrsquoarte sua diventava unrsquoaltra mano mano che la sua mente geniale aprivasi a dottrine piugrave sane e si fortificava nella salutare redenzione de la scienza

II

Prima che il Meli scrivesse il suo libro sul Meccanismo della Natura aveva studiato tutti i sistemi di filosofia specialmente il Wolfiano coi gesuiti ma ei soleva dire che lrsquouomo deve consultare e contemplare liber naturae per la filosofia e liber conscientiae per la morale9 onde esaminando tutti i sistemi e trovandoli in urto fra loro se ne stancograve e si rivolse agli studi scientifici

E chi volesse tener dietro agli studi del Meli non avrebbe che a svolgere i manoscritti che fra unrsquoode e unrsquoaltra fra una lezione di chimica e una ricevuta di pigione fra una supplica e un invito troverebbe citazioni e trascrizioni di brani scelti e traduzioni e osservazioni e indicazioni di libri che non finiscono mai Cosigrave troverebbe citati i libri di Rousseau e di Bonet di drsquoAlembert e di Locke di Hume e del Conte di Tressan troverebbe trascritti brani di M Pagano di Mercier del Traitegrave de la Nature Reacuteveacuterie sur lrsquohomme primitif de lrsquoEnciclopeacutedie di Fontenelle e di Voltaire e del Macchiavelli Osservazioni di filosofia e di scienza di storia e di economia politica un catalogo di piugrave che 40 opere che trattano in favore de la Massoneria altri di scienze fisiche e filosofiche

Il suo metodo quindi non deriva da sentimento di novitagrave neacute da ignoranza neacute da preconcetti ma da giudizio maturo quel giudizio stesso che gli dettograve le succose parodie de lrsquoOrigini di lu Munnu

Neacute gli idealisti platonici neacute i Kantiani neacute Des Cartes neacute Leibniz neacute spiritualisti neacute materialisti sono risparmiati Ma la satira piugrave sanguinosa egrave a lrsquoontologismo miceliano a quel panteismo dinamico soggiogato da la teologia che con quella sua concezione che tenea da Bruno e da Spinoza e la cieca fede di Tomaso drsquoAquino non riuscendo di essere neacute ortodosso neacute

9 Vedi a f 5 i del Cod 409 D 6

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eterodosso pareva ipocrisia e stoltezza10 E a tale sistema il Meli oltre a la parodia de la Cantica rivolse un vivacissimo epigramma non certo per campanilismo essendo la scuola di Palermo avversaria di quella di Monreale ma percheacute era il piugrave fresco era frutto contemporaneo anzi e del paese11

Quali siano i criteri del Meli in fatto di filosofia appare da la magnifica prefazione a le sue Riflessioni sul Meccanismo della Natura Come un nostro contemporaneo egli arditamente scrive che la Natura dee ricercarsi laquodentro ai confini della medesima giaccheacute essa a marcio dispetto di ogni umano pensiero egrave stata ed egrave sempre una sempre la medesima uguale a seacute stessa ed in conseguenza libera e indipendente dai capricci dei filosofi dalle loro ipotesi dai diversi voleri dellrsquouomo dallrsquoistessa loro ragioneraquo10 Dice GioveLa sostanza egrave unica e sugnu EuEssenzialmenti opposta a lu gran Nenti11 Pirchigrave egrave veru impossibili chrsquoora EuMentri sugnu ed esistu fussi nentiPirtantu siti vui pirchigrave sugnrsquoEuCioegrave quannu distintu da lu Nenti Vogghiu me stissu a mia rapprisintariMultiplicu lu miu mudificarihellip

Cci sarragrave cci sarragrave cui faragrave suppa rsquoNtra stu sistema e cu tutti srsquoallappaMa comu lu scravagghiu rsquontra la stuppa Drsquounrsquoassurdu si sbroggia e in autru rsquoncappa Presumiraacute di sciogghiri sti gruppaMa su tutti attaccati rsquontra rsquona rappaCriditi a mia picciotti nun ccrsquoegrave nudduChi truvari sapragrave lu pidicuddu

Recipe di Miceli la sustanza Modificata beni cu lrsquoessenzaPoi lrsquoessenza li modi e la sustanza Li cummini e nni estrai rsquona quintrsquoessenzaPoi rsquombrogghia arreri lrsquoessenza e sustanzaRiduci la sustanza ad una essenzaCussigrave rsquontra modi rsquontra essenza e sustanza Truvirai drsquoogni scibili lrsquoessenza

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Cosigrave egli emancipa la scienza dallrsquoapriorismo e chiama falso e chimerico ogni metodo che ricerca la natura fuori di essa laquoNon possiamo rinvenire dentro di noi la ragione di ciograve che si passa al di fuori e ne egrave totalmente libero e indipendente quindi la inutilitagrave delle ipotesi dei sistemi e dei voli metafisiciraquo Onde lo studio de la natura dipende da la fisica la libertagrave de lrsquoinvestigazione dal non formarsi alcun sistema12 Il filosofo deve scoprire tutte quelle laquodisposizioni combinazioni rapporti tendenze evoluzioni si interne che esterne che potranno render conto di sua essenza e sussistenza giaccheacute ogni effetto fisico non egrave che il risultato delle diverse combinazioni della materia e perograve la essenza e sussistenza de-gli individui hanno loro ragione in dette modificazioni e lrsquouomo stesso non potrassi riguardare per la parte della fisica come solo e isolato ma dovragrave considerarsi come una delle tante possibili modificazioni della materia che viene deter-minata a quella particolare essenza da una serie infinita di cause che emanano dal nesso universale delle cosehellipraquo Per ciograve lrsquoespressione di microcosmo data a lrsquouomo deve estendersi anche laquodalla scimmia al polipo drsquoacqua dolce da questo alla sensitiva dalla sensitiva allrsquoepitimo impercioccheacute ogni individuo sia del regno animale o vegetale raggira entro seacute stesso un piano di conservazione che tende ancora a distingarne tanti altri simili a seacuteraquo La parte piugrave sana dei criteri onde si parte il Meli egrave lrsquoemancipazione de le scienze dal giogo de la filosofia

Nun ha chi fari la filosofiaChi cu lrsquoomini suli e nenti affattuCu lu restu di tuttu lrsquouniversuPensa a lrsquoastri lrsquoastronumuLu fisicu contempla la natura

12 laquoIo stesso facendo eco al celebre Cancelliere Bacone gridavo che piugrave sistemi sono gli asili del sofisma sono i palazzi incantati nel nostro atlante dove a ciascuno pare di travedere quel che cerca e non trova mai Il mio libro dunque ha avuto la sorte di tutti quelli libri appoggiati sopra sistemi che io pure non giagrave per politica ma per convinzione ho condannato a morireraquoLettera a D Giacomo Sacchetti segretario dellrsquoAccademia letteraria di Siena mdash Sta a f 28 retro del Cod ms citato

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E attenni lu filosofu A la perfezioni di se stissu13

Ai giorni nostri egrave perfettamente accaduto quel che qui indovinava il Meli ogni scienza si egrave sottratta a la speculazione per acquistare fisonomia propria e si puograve dire che i versi del Meli siano la sintesi di quel che oggi scrive il Ribot ne la sua stupenda introduzione la Psycologie Anglaise14 Se non che il Meli riduceva la filosofia a la sola Ethologia15 ignorando che anche questa egrave una scienza indipendente da la filosofia avente sue basi ne lrsquoantropologia ne la psicologia ne la sociologia ecc mentre noi ancora non possiamo con sicurezza dire a che si ridurragrave ne lrsquoavvenire parendo fin drsquoora che lrsquounica tavola a cui potragrave afferrarsi per sornuotare sul naufragio onde si dibatte egrave la vera e genuina metafisica16

E quindi non egrave filosofia il vaneggiare laquodietro le ombre i sogni i deliri della nostra imaginazioneraquo non egrave da filosofo laquolrsquoambizione di penetrare lrsquoarcano santuario della metafisica in cui adorasi il mistero fra la caligine che lo circondaraquo E lrsquoEthologia non egrave quella che si comprende nei volumi di Platone e di Aristotele o di chiunque altro17 Poicheacute scopo de la filosofia egrave dominare le passioni e le passioni sono e agiscono per gli organi crede il Meli che non si possa esser moralisti senza essere anche fisici o naturalisti o sia senza avere alcuna 13Parafrasi del dialogo di Fontenelle 14 laquo Si lrsquoon demande ce que la philosophie a eacuteteacute agrave lrsquoorigine il est aiseacute de le dire elle eacutetait la science universelle Le travail lent et continue de la vie une tendance naturelle vers le progregraves fera sortir de la philosophie des sciences Toutes les sciences particuliers qui existent aujourdrsquohui sont sorties de la philosophieraquo Ribot Introduzione al bel libro La Psvcologie Anglaise Paris Germer Bailliegravere 187515 laquoMa la mia filosofia conoscendosi limitatissima per tutto ciograve che riguarda la natura delle cose cerca di applicarsi almeno a dominare le proprie passioni raquoLettera al Sacchetti giagrave citata trof 28 del Cod Locke Hume Condillac hanno lo stesso senso di sfiducia per le conoscenze umane16 laquoPlus tard elle ne contiendra que les speacuteculations geacuteneacuterales de lrsquoesprit human sur les principes primiers et les raisons derniegraveres de toutes choses Elle sera la metaphysique rien de plusraquo Ribot Psycologie Anglaise giagrave citata17 laquo principi resi misteriosi dalle venerate tenebre della filosofiaraquo (Bozza di lettera non si sa a chi sta a f 12 del Cod citato)

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cognizione de la struttura degli organi umani Onde egrave che egli invece di scrivere un libro di teorie astratte si parte da lrsquoele-mento fisiologico per giungere al filosofico18

Per sommi capi le idee del Meli son questeSeguace di Locke che cita a proposito respinge le idee

innate essendo le idee la trasformazione de le imagini degli obbietti trasmesse dai sensi ma con patente contraddizione non potendo comprendere una ragione organica in cui quelle veritagrave che pare precedano il raziocinio e sieno quindi innate e indipendenti da ogni operazione intellettuale di prova (convenienza) non sono che trasmesse in noi da lrsquoereditagrave e da 1rsquoeducazione e acquisite da lunga esperienza degli organi il Meli a spiegarsi tale fenomeno intellettuale e non cadere ne le astrazioni si lascia vincere da le apparenze e ammette una specie di istinto un senso secreto che senza il soccorso de la ragione giudica discerne le veritagrave cardinali come questa una cosa stessa non puograve nel tempo stesso essere e non essere19

laquoIl piacere e il dolore sono le primiere molle per mezzo delle quali lrsquoanimale egrave costretto fra il pungolo e lrsquoallettativo a calcar quelle vie che portano alle mire della natura20 Piacere e dolore sono gli interpreti della sensibilitagrave La sensibilitagrave risiede nelle fibrette midollari e nervose che son credute i primi stami del corpo animale21 La sensibilitagrave veglia in

18 laquo Si conferma la necessitagrave che si egrave detta sopra di una medicina che riguardi lrsquoarmonia fisica per rapporto alla morale non solo ma alla civile societagrave giacchegrave come si egrave osservato gli affetti e le passioni sono in ragione alle sensazioni allrsquoarmonia della macchina ed alle modificazioni dellrsquoanimoraquo Meccanismo della natura L III sect VIII19 Questo istinto o senso secreto venne al Meli da Rousseau che lo tolse a Hutcheson e a Reid modificandolo verisimilmente in un modo piugrave stretto al sensualismo di Locke con la teoria del senso intimo di Hemsterhius Pure se il Meli avesse meglio letto i suoi autori francesi e specialmente Condillac avrebbe visto che ciograve che pare innato non egrave che acquistato per lunga esperienza cosigrave Condillac nellrsquoEssai sur lrsquo Orig de la Conoiss hum Vedi Ritter Histoire de la philosophie moderne Vol III Paris-Librairie philosophique de Ladraque 186120 In questo egrave drsquoaccordo con Condillac e con tutti i sensualisti e un cotal poco anche coi fisiologi moderni Vedi Condillac Des sensations21 Anche il Bonet che egrave il fisiologista della scuola francese del secolo XVIII ha la stessa opinione sulla sensibilitagrave

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custodia della macchina22 dalla diversa modificazione di essa secondo gli organi diversi ne risultano i sensi i quali sono incaricati o di avvertirla dei perigli o di suggerirle i bisogni Lrsquoistinto egrave la potenza che risulta dal meccanismo dellrsquoanimale ossia egrave la rivelazione dei bisogni della macchina23 Le tendenze dellrsquoistinto a ciograve che soddisfa si chiamano appetiti e il soddisfare agli appetiti genera la voluttagrave Onde lrsquoistinto ha per principio lo stimolo o il dolore e per oggetto la voluttagraveraquo

Ma fin qui lrsquouomo nulla ha di superiore a lrsquoanimale onde il Meli che pur vuole spiegarsi tale superioritagrave ricorre al sentimento che egrave quel senso intimo quel senso secreto che connaturale e universale egrave la facoltagrave di giudicare de le veritagrave cardinali

Questo sentimento egrave laquolrsquoessenza dellrsquouomoraquo laquoil risultato della natura fisica e della natura morale il punto in cui vanno a unirsi le facoltagrave dellrsquouna e dellrsquoaltraraquo

Questo sentimento ne lrsquouomo egrave appercezione ossia coscienza di segrave egrave istinto morale o coscienza morale egrave estetica

Come istinto morale esso egrave una laquoinclinazione naturale involontaria indipendente drsquoogni considerazione umana e sacra della religione delle leggi penali e remuneratrici dellrsquoamore e dellrsquoonore dei pregiudizi e delle mire dellrsquoamore proprio24raquo

Questo istinto egrave perciograve giudice in ciograve che egrave bene e in ciograve che egrave male come lrsquoistinto fisico lo egrave pel piacere e pel dolore 22 Il Sergi uno dei filosofi nostri contemporanei piugrave forti chiama la sensibilitagrave Sentinella della vita V Elementi di psicologia Messina 187923 Lrsquoinstinct est un pouvoir non appris drsquoaccomplir des actions de toute sorte et particulierement celles qui sont neacuteceacutessaires ou utiles agrave lrsquoanimalraquo Cosigrave il Bain e il Lefegravevre laquoSi puograve definire lrsquoistinto unrsquoabitudine fissata dall ereditagrave o dallrsquoeducazione esso non egrave che un sinonimo del bisogno raquo24 Queste parole sono di Hutcheson il quale volendo scappare al rigore per lui desolante di Hobbes che pone lrsquointeresse come base de la morale scostandosi da Locke creava questo sentimento innatoMa la scienza contemporanea agrave messo in sodo la base utilitaria de la morale umana con lrsquoanalisi dei fatti e con la storia alle maniIl Meli rimane abbagliato da lrsquouniversalitagrave secondo lui de lrsquoistinto comune del bene e del male ma ciograve che credeva innato non era che il sentimento etico collettivo ereditato per lunga esperienza di secoli nei nostri organi e che fu trovato corrispondente agli interessi di uno stato sociale (Spencer)

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Teoria tolta di peso a Rousseau il quale ammise un sentimento innato del giusto e de 1rsquoingiusto istinto interiore che ci rischiara la via del dovere25

Ma non vrsquoha un bene e un male assolutoQuel che giova a tutti egrave un bene ed egrave giusto Onde

lrsquointeresse collettivo sociale altruistico egrave base de la morale e su di esso riposa anche lrsquoedificio de lo stato Cosigrave il Meli senza volerlo viene a distruggere il disinteresse del Sentimento morale innato e per rigore di logica distrugge tutto lrsquoedificio che innalza su di esso con gran pompa di frasi Quanto a le passioni essendo esse uno stato di violenza del sentimento procedono da due tendenze fisico-morali de lrsquoindividuo gli affetti relazione di armonia verso il tutto lrsquoamor di segrave stesso relazione di armonia verso la propria macchina che corrispondono in Rousseau a lrsquoistinto di conservazione sorgente de lrsquoamor proprio istinto di pietagrave sorgente degli affetti sociali26

Riepilogando il Meli non avendo ammesso unrsquoanima e una ragione organica e mantenendo il dualismo fra le due nature de lrsquouomo che egli tenta di conciliare distingue due istinti il fisico che si risolve ne le sensazioni del piacere e del dolore il morale che si risolve nel sentimento del giusto e de lrsquoingiusto del bene e del male del vero e del falso Ma il sentimento non egrave la coscienza de la sensazione sebbene qualche cosa di inorganico di spirituale che sta indipendente da la materia e che anzi nulla ha di comune con la materia2725 Vedi Ritter Histoigravere de la philosophie ecc ecc26 In fondo parmi che il Meli divida il sentimento etico in egoismo e altruismo secondo la denominazione di Spencer27 Anche Locke ammette qualche cosa di innato ma non egrave altro che la disposizione naturale de lrsquouomo a poter percepire la veritagrave ma questa disposizione si sviluppa per lrsquoesercizio onde le idee cardinali sono sempre acquistate Questa disposizione dal Locke egrave detta senso intimo o riflessione laquoLa premiegravere faculteacute de lrsquoesprit humain crsquoest drsquoecirctre propre a recevoir les impressions que font sur lui ou bien les objets exteacuterieurs par le moyen des sens ou bien ses propres opeacuterations quandrsquoil y applique sa regraveflegravexionraquo Essai sur lrsquoentend hum V Ritter op cit Alcuni filosofi contemporanei ammettono un senso morale ne lrsquouomo ma dissentono quanto alla sua origine Bain crede che esso si acquisti durante la vita di ogni individuo ma Darwin rigetta questa opinione egli invece appoggia il senso morale agli istinti sociali de lrsquouomo onde esso nasce con lrsquouomo percheacute organico si moltiplica per

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E intanto non potendo negare lui medico lrsquoesercizio degli organi ne le passioni si occupa di esse non dal lato del sentimento ma dal punto di vista fisiologico

Quanto a la filosofia de la natura le sue idee sono piugrave vere e piugrave sane e si accostano a 1rsquoantico materialismo Vero si egrave che comincia il suo lavoro col definire la natura secondo le viste dei teologi ma pare non abbia fiducia neacute in questa neacute in ogni altra definizione metafisica e dice essere la natura laquoun aggregato armonico di forze attive inerenti alle parti costituenti lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccanicheraquo La quale definizione parmi che riduca la natura a un simbolo di gruppi meccanici che ascendono sempre a forme piugrave complesse E investiga la natura seguendo il metodo di quei filosofi che hanno inteso prescindere da ogni causa soprannaturale e divina laquoconciossiachegrave egrave questa veduta molto comoda in filosofia scorgendosi nel nesso universale delle cose epilogata la sorte e le vicende di tutti gli esseriraquo

Ma il creato egrave materia c materia contempla il filosofo che

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nulla vede fuori che la materia28 disconosce atomi o monadi che son punti metafisici e che non possono dar materia laquocome soli zeri non danno numeri neacute punti matematici estensioni solideraquo Agli atomi e ai corpuscoli ai punti di Zenone a le monadi egli sostituisce le molecole ossia a la teoria atomistica dei metafisici la teoria molecolare dei chimici

E in tutto questo egli non si occupa de la creazione e del fine de la creazione e parla di Dio assai vagamente al modo stesso che parlando di bene o di male di piacere di vita non si occupa per nulla di una vita futura e di un godimento o di un castigo postumo Anzi protesta di non voler ricercare che la terrestre felicitagrave e da tutti i suoi scritti questo solo traluce In una lettera a Maddalena Mayer parlando di Chateaubriand confessa che egli volle darsi non a la contemplazione del bello

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divino ma del bello terrestre29Insomma il Meli mentre proclama la morale o meglio il

senso morale indipendente da la religione e per conseguenza rigetta lrsquointervento de la grazia divina ne la virtugrave mentre non fa de lrsquouomo una classe privilegiata al tutto diversa dagli animali inferiori ma per la parte fisica lo trova uguale a qualunque altro organismo animale e arriva anche a compararlo ai

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vegetali30 mentre riduce il mondo a un simbolo di gruppi meccanici e studia la materia che egrave quella che sola gli cade sotto ai sensi mentre confessa che le forze attive sono inerenti a la materia mentre insomma esclude la presenza di un intervento soprannaturale a simiglianza di Locke e di Condillac e di tutti gli altri filosofi sensisti non sa emanciparsi da quel dualismo fra lo spirito e la materia e di quando in quando ti nomina lrsquoanima e la creazione come una protesta

Ben vero perograve egli relega la creazione al primo atto a lo stabilimento di quelle leggi per cui la natura da sola egrave divenuta quella che egrave e protesta di credere in Dio come ai giorni nostri

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il Darwin31 inconsapevole forse che con un sistema uguale Dio e la creazione diventano un assurdo un controsenso

Ma il Meli beveva lrsquoaura dei tempi il battesimo salutare di quelle dottrine che scotevano la Francia e di cui mostravasi studioso non seppe interamente rinnovarlo Egli aveva paura dellrsquoepiteto di ateo materialista naturalista che allora suonavano infamia e vergogna e valevano a turbare quella sua pace quella sua tranquillitagrave allietata dagli amplessi fecondi de la Musa

E a questa Musa noi chiederemo tutta lrsquoanima del poeta e quella ingenuitagrave che vi rispecchia la sua bontagrave infinita chiederemo quel sentimento limpido de la natura che in lui derivava dal senso scientifico de le cose che egli srsquoera formato e lo rende nuovo grande geniale

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III

Il capolavoro del Meli egrave certamente la Bucolica in essa si svela tutta la sua grande arte tutto il suo genio Egli egrave poeta lirico ma la sua lirica non deriva da una sentimentalitagrave morbosa o da quellrsquointimo contrasto fra la natura scettica ed eternamente serena e un cervello irrequieto ansioso delle grandi battaglie de la vita o ribelle al fatale avvicendarsi de le forme migranti

Genio completamente obiettivo ritrova la sua piugrave alta manifestazione nel contemplare la natura e rassegnarsi a le leggi serene ed eterne de lrsquoessere e percheacute lrsquoentusiasmo ecciti in lui tutte le corde del sentimento ei convien che ci sia una qualche cosa che lo commuova che lo infiammi Questa contemplazione egrave intera ne la Buccolica collezione di quadri saturi di vita nei quali gli aspetti verdeggianti o brumosi de la natura ti si rivelano in una ubertosa copia di imagini smaglianti e pregne dei profumi e del sole di Sicilia

laquoNon lusingandosi in quellrsquoetagrave (aveva 27 anni) di incontrare in Palermo una riputazione di medico si contentograve

lrsquoereditagrave e si sviluppa con lrsquoorganismo individuale e sociale De la stessa opinione in parte egrave Spencer Vedi LrsquoOrigine dellrsquouomo III Torino Unione Tipog Edit 187128 laquosfere piani monti colline animali drsquoogni specie innumerevoli eserciti drsquoinsetti lrsquouniverso insomma non si riduce finalmente che a materia meteore stagioni vicende rovine desolazioni fuochi incendi stragi dissoluzioni riproduzioni ecc non sono finalmente che moto che forze fisiche inserite alla materiaraquo Meccanismo della Natura II sect I

29 laquoAltri perograve (come me) che ci troviamo piugrave involti nel terrestre limo neacute abbiamo saputo leggere cosigrave chiaro nel cielo siamo andati tentoni dietro al bello di questa terraraquo Vedi lett a f 36 del Cod30 laquoA guardarlo di fibra in fibra pei sughi che vi scorrono dentro egrave una macchina hydraulico-pneumatica Se questa veduta si estende piugrave oltre sino alle facoltagrave di crescere e propagarsi egrave una piantaraquo Meccan della Nat III sect ultimo31 Darwin non nega lrsquoesistenza di Dio anzi laquoproteste que son systegraveme nrsquoest en aucun faccedilon contraire agrave lrsquoidegravee divineraquo Cleacutemence Royer Preacuteface agrave lrsquooeuvre de Ch Darwin LrsquoOrigine des Espegraveces

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esiliarsi in Cinisiraquo32 per campare la numerosa famiglia di cui per la pazzia e poi per la morte del padre era rimasto a capo e ne la calma di quella vita lontano da quella societagrave artefatta che egli ben sovente morde con la sua originale vivacitagrave33 sdegnato ancora del mal governo di certi signorini che anche in quel lontano e insignificante feudo facean coi loro soprusi rivoltare lo stomaco al poeta34 procurava di rifocillarsi lo spirito ne le magnifiche campagne che si stendevano innanzi a lui

Muntagnoli interrutti da vaddatiRocchi di lippu e areddara vistutiCaduti drsquoacqui chiari e inargintatiVattali murmuranti e stagni muti

Vausi e cunzarri scuri ed imbuscatiSterili junchi e jinestri ciurutiTrunchi da lunghi etagrave malisbarratiGrutti e lammichi drsquoacqui giagrave impitruti

Passari sulitarii chi chiancitiEcu chi ascuti tuttu e poi ripetiUlmi abbrazzati strini da li viti

Vapuri taciturni umbri segretiRitiri tranquillissimi accugghitiLrsquoAmicu di la paci e la quieti

Bencheacute queste poesie pastorali abbiano apparenza di canti disgiunti pure vi ha in esse una unitagrave organica un centro al quale convergono tutte e che egrave il risultato di quel concetto che 32 Cinisi era in quel tempo feudo del Monastero di S Martino delle Scale la cui comunitagrave appunto aveva affidato la cura di quei coloni al Meli che vi stette dal 1767 al 177133 Vedi la canzone Palermu si ridussi rsquona piccula Girnevia ecc lrsquoaltra Porta nova lrsquoaltre ancora Nun cchiugrave a Porta Filici Nun cchiugrave rsquontra dda marina ecc LrsquoInvettiva ecc ecc34 Vedi nel Cod cit la lettera del 7 agosto 1770 a f 8 e seguente

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il Meli ha de la naturaIl centro egrave lrsquoamore de le cose che scherza ne la varietagrave ne

lrsquoincostanza nel disordine stesso degli aspetti de la materia egrave quellrsquo armonia dilettosa che egli il poeta formavasi nel suo cervello nel sentirsi concorde ed uno con la natura Questrsquoarmonia universale che non egrave perograve prestabilita ma risulta da le cose stesse e vi egrave inerente chiamata Amore ne le poesie non egrave lrsquoEros di Esiodo neacute lrsquoAmore dei platonici si potrebbe in qualche modo assimilare a la voluttagrave a la Venus di Lucrezio lrsquoideale de le feconde attivitagrave de la natura che go-vernano le vicende de la materia e che convertite da lrsquoanimo commosso in gruppi estetici scoppiano per tutte le vie del genio35

Alle lacrime de le cose il poeta sostituisce lrsquoamore de le cose ei vuol convertire la via dolorosa de la vita in un festino olimpico e invece di attraversare la rude palestra de la materia ribelle vi si adagia sorridendo e vi compone il suo paradiso estetico36

Coloro che non avendo sottrsquo occhio le lettere del Meli non cercarono nemmeno di investigare e ritrovar 1rsquouomo sotto il poeta si formarono di lui un tipo di cuor contento uno scialacquatore che si diverte che ride e lascia rovinare il mondo intorno a segrave stesso E cosigrave se lo gabellan lrsquoEmiliani-Giudici e il De Sanctis e la comune dei lettori nullrsquoaltro sa

35 laquoLa denominazione di Amore o di Voluttagrave che noi abbiamo circoscritta ad una tendenza morale degli esseri animati era forse concepita in un senso estesissimo che esprimeva ed abbracciava tutto ciograve che noi intendiamo per attrazione affinitagrave simpatia genio inclinazione eccraquoNota allrsquoEgloga II Li Munti EreiChe lrsquoAmore del Meli sia la Venus di Lucrezio si rileva poi da questo tratto del Mec della Nat II sect 4 laquoLrsquoattrazione la simpatia il magnetismo lrsquoamore non sono che modificazioni diverse di una legge generalissima della natura la quale dalla diversa disposizione delle parti ne produce quella direzione di forze attive che si conviene al secondamento delle sue mire Quindi un sublime ingegno altrettanto filosofico quanto poeta ha esaltato sotto il simbolo di Venere la suddetta rilevantissima legge addossando a questa pretesa deitagrave il sovrano impero sopra tutta la natura ecc eccraquoSi noti che Lucrezio in quel tempo per il suo materialismo epicureo era sfuggito forse senza esser nemmeno letto e che appunto in quel secolo e in Sicilia il Campailla era stato con fervore salutato dai teologi un Lucrezio cristiano e italiano36 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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vedere in Meli che un ozioso cicalone che trastulla le brigateMa questa tranquillitagrave ove il poeta si adagia gli costa laquoNon

vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazioneraquo37 Ecco quel che lo stesso Meli dolorosamente confessa onde egli ci appare come un Titano che attraversa la vita e si conquista tra gli stenti la felicitagrave del rimaner sereno e tranquillo

Qui egrave la grandezza de la sua filosofia la saggezza egrave riposta

37Lettera al Barone di Rehfuens a f 96 del Cod citato Che i lettori e i critici avessero dovuto gabellarlo per un beato Ermolao Egli il P lo sospettava infatti per una edizione de le sue poesie aveva preparato il seguente sonetto inedito (che leggesi a f 19 del cod ms 4 Qq D O) a guisa di prefazione

Chi legga queste mie gioconde rime Fra se diragrave invero egrave fortunato Costui che gode un viver si beatoCome si narra de le genti prime

Quantrsquoerra uman giudizio ahi non esprime Sempre il canto del cor vero lo statoChegrave tra ceppi talor lo sventurato Crea imagini liete e rsquol duol comprime

Verde ramo cosigrave da vento oppresso Piega al suolo la cima e poi risalePer lrsquoinnato vigor chrsquoegli ha in segrave stesso

E fra rsquol crudo ondeggiar che lo dibatteMentre che or cede al turbo ed or lrsquoassaleSembra che si trastulli eppur combatte

Variante V 1 e 2Chi legge a caso mie gioconde rime Diragrave seco medesmo oh fortunato v 6 Sempre il canto del cuore il vero stato v t 3 Mentre che al turbo or cede ed or lrsquoassale

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nel non cedere ai dolori ma ricomporsi un paradiso ne la serenitagrave de lrsquoanimo e quando il savio ha questo raggiunto non contempleragrave la vita come una perpetua frode e si rassegneragrave a tutte le vicende de lrsquoessere E lrsquoarte sua saragrave tanta piugrave alta quanto piugrave in lui si compenetreragrave il sentimento de la natura contemplata qual egrave

Ma esaminiamo alcuna di queste Bucoliche Ho detto che il Meli sostituisce a le lacrime lrsquoamore de le cose or questo sentimento ne la Primavera ti domina su lrsquoagilitagrave de le forme e de le imagini e su lrsquoagilitagrave dei ritmi percheacute ne lo svegliarsi de lrsquoanno le forze feconde de la natura ti paion piugrave potenti piugrave attive e tutto par che frema di voluttagrave

Tu apri lrsquoanimo a le carezze de la gioia quando ti trovi in aperta campagna allor che i mandorli sono in fiore e per lrsquoaria tra i miti raggi del sole nel susurro degli insetti che si agitano nei profumi senti la gioventugrave del tempo che egrave gioventugrave de la vita e senti i fremiti nuovi che serpono per le vene del giovane che sa oramai segrave stesso

Giagrave nni rsquonvita giagrave nni chiama Primavera rsquontra li ciuriOgni frunda nni dici amaLrsquoaria stissa spira amuriQuali cori egrave rinitenti A un piaciri accussigrave gratuQuannu tutti lrsquoelementi Nni respiranu lu ciatu

laquoLa dura montagna sente la potenza di amore e si appara di verzura che dispenza ai pascoli Un zefiro amoroso vola in una nube di odori e grazioso e soave scherza e ride co i fioriraquo

Scurri e va di cosa in cosa Certu focu dilicatu Chi fa vegeta la rosaChi fa fertili lu pratu

Giagrave la senti la jinizza

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Giagrave a lu tauru srsquoaccumpagna Di muggiti drsquoalligrizza Giagrave risona la muntagna

Questo sentimento di amore che soggioga la natura va mano mano incalzando in un movimento di imagini fincheacute la fiamma del sentimento prorompe in quella veemente esclamazione laquoAhi tu sola tu sola o amata Clori sarai sorda ed ostinata quando la natura parla deh dolce amore mia vita cotesta bellezza che egrave miracolo non sia inutile a te neacute sia tormento a chi ti amaraquo

Cosigrave egli vela modestamente il desiderio intenso dei sensi senza strozzarlo ipocritamente con quei lagni evirati degli academici onde era infestata lrsquoarte italiana

Ma vi ha di piugrave mdash Lrsquoidillio Martinu egrave per il contenuto il piugrave alto e il piugrave scientifico La Natura toglie ad ammaestrare lrsquouomo giaccheacute essa egrave il vero maestro ed il conformarsi ai suoi dettami puograve arrecare la vera felicitagrave mentre lo staccarsene genera malvagitagrave e corruzione e solitudine38

Ma la piugrave grande legge anzi la prima legge de la natura egrave lrsquoamore amare e farsi amare godere e far godere39 la qual legge egrave scolpita in ogni cuore40 laquoessa ti stende e ti moltiplica gli esseri da ogni parte e ti attacca al mondo41 Senza di essa tu

38 La natura maestra dellrsquouomo egrave idea dei sensisti specialmente di Condillac (Des sensations) ma Rousseau con la sua teoria del sentimento portograve nel campo morale a de le conseguenze metafisiche questo principio che ha base fisiologica E lrsquoEacutemile in fondo non arriva che a questa conclusione lrsquouomo ne lo stato naturale ubbidendo al suo istinto morale saragrave virtuoso mentre raffazzonato artefatto da lrsquoeducazione convenzionale si corrompe e ove conservi la virtugrave fugge lo stato sociale e si chiude ne la sua solitudine per non essere insozzato dal fango39 laquoAimer crsquoest remplir la vue de la nature crsquoest satisfarne agrave un besoinraquo Lettres de medlle Ninon de Lenclos Brano citato dal Meli ne le note a le stanze inedite del suo Poema italiano La Ragione f 140 (Cod 4 Qq C 31) Questa legge il poeta consacra anche in unrsquoode La Natura inedita che trovasi a f 144 del Cod mss Qq C 33 40 Vedi le parole di Hutcheson che il Meli riporta nel Meccanismo della Natura e ne le note al poema inedito La Ragione41 laquoLrsquoamore sessuale egrave la prima base de la societagrave costituendosi per esso la famiglia che egrave il primo vincolo che rende lrsquouomo piugrave legato a la terra Tutta la umana societagrave egrave connessa tra segrave medesima per lrsquoamore e lrsquoamiciziaraquo Lett a pag 12 del Cod Qq

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saresti estraneo e in una guerra perpetuaraquoE la Natura qui novera a Martinu i grandi beneficii da lei

fatti a lrsquouomo

laquoLa menti e lrsquointellettu Ti detti a rilevari Chi chiddu egrave giustu e rettu Chi a tutti pograve giuvariraquo

Ecco qui il principio morale del Meli che egrave fondato su lrsquointeresse collettivo su lrsquoamore universale come egli lo chiama Al modo stesso che la Natura egrave un aggregato di forze attive inerenti a le parti de lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccaniche la societagrave a la sua volta non egrave che un aggregato di attivitagrave ossia di individui che stanno al tutto sociale come le forze attive al gran tutto del mondo

Or gli uomini si riuniscono in societagrave per due motivi per i rispettivi interessi o per i rispettivi umori sistemi maniera di pensare e di vivere42 Ma la prima maniera di unione egrave pel Meli precaria attaccata ad esterne accidentalitagrave onde egli non crede come Hobbes che lrsquointeresse sia il vero fondamento de la societagrave la quale ha invece per base lrsquoamore o sia lrsquoistinto sociale per cui 1rsquouomo egrave condotto indipendentemente da ogni consenso de la ragione a ricercare il suo simile43

Tale istinto sociale innato egrave una de le forme de lrsquoistinto morale innato il quale perciograve riconosce come onesto e giusto e D 4 42 Lettera a f 12 del Cod cit43 Ciograve malgrado il Meli si contradice poicheacute ammettendo che il principio de la conservazione degli esseri egrave in una lotta perenne deve per conseguenza ammettere che la societagrave non puograve esistere senza la lotta e la lotta non puograve essere determinata che da lrsquointeresse laquoAltro non ci presenta insomma la superficie del mondo che un gran campo di battaglia dove ogni specie egrave destinata a sussistere per la distruzione drsquounrsquoaltra Chi crederebbe la conservazione della specie doversi a questa guerra che ne minaccia la distruzione E perograve lrsquoequilibrio e ci sia lecito chiamarlo il jus economico della specie egrave fondato su quello di una guerra scambievoleraquo Meccanismo della Naturali sect III

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buono tutto che giova agli interessi generali e allora si avragrave una societagrave perfetta quando ognuno concorreragrave amorosamente con tutte le sue forze a mantenere 1rsquoequilibrio dei legami sociali Onde lrsquoinazione o il deviamento di una de le attivitagrave come ne lrsquouniverso produrrebbe disordini ne la societagrave produce un turbamento

Lrsquointeresse quindi non egrave materiale ma esclusivamente morale percheacute appoggiato agli affetti

Su questa base egli fonda ancora lrsquoedifizio de lo Stato questo egrave anche un meccanismo complicato A partire dal re fino a lrsquoultimo suddito tutti devono concorrere a formare la felicitagrave de lo Stato che egrave riposta ne la ricchezza e ne la pace ma come le guerre turbano la tranquillitagrave necessaria al libero svolgimento de le attivitagrave de lo Stato cosigrave le ingiustizie sociali le infingardagini di alcune professioni 1rsquoaccattonaggio tolgono ne lrsquointerno braccia infinite e dissanguano lo Stato senza mai essere produttivi44 Ei vorrebbe che si moltiplicassero gli uomini non essendo essi corrispondenti ai bisogni agricoli e industriali prima e vera fonte di ricchezza che il lusso dei potenti non assorbisse braccia utili al lavoro e che fra potenti e umili si stabilisse quellrsquoarmonia necessaria a uno stato perfetto

Ma la Natura prosegue ammaestrando Martino

Li sensi a custodiri La propria tua esistenza E a fariti sentiri La grata compiacenza

In questi versi il Meli adombra una di quelle grandi leggi fisiologiche su cui la scienza ha innalzato il suo edificio dico il principio estofilattico onde la sensibilitagrave dai dotti viene definita sentinella della vita45

E continua la Natura sfolgorando tutte le sue bellezze innanzi a 1rsquouomo e invitandolo a specchiarsi in lei ove desideri uno stato tranquillo e felice

44 Vedi Riflessioni economiche sullo Stato della Sicilia a f i e seg del Cod di 4 Qq D 345 Vedi piugrave sopra a pag 18

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Noi avremo tempo di esaminare in seguito questo principio morale notiamo qui che le Bucoliche contengono un sentimento alto e scientifico de le cose ancor piugrave alto che tutte le poesie pastorali fin qui scritte poicheacute il Meli in quella il-lusione serena de la vita in quella pacifica contemplazione in cui dimenticava seacute stesso non pensava solamente di richiamare quellrsquoetagrave de lrsquooro che egli avrebbe voluto nel mondo46 ma anche di adombrarvi i veri de la scienza e de la morale

E invano tu cercheresti negli ammaestramenti de la Natura una legge che esca fuori e la trascenda non troverai il metastasiano

Dovunque il guardo io giroImmenso Dio ti vedo

Il poeta non pensa che nel creato debba per esser buon cristiano ammirare un intervento divino Ammira la natura in segrave stessa nel molteplice suo spettacolo neacute accenna in modo alcuno che questa grande natura possa essere un atomo in fac-cia a Dio ovvero ludo e capriccio di una volontagrave superiore Pagano per sentimento evoca la vita di quei tempi antichi e ne la illusione del suo paganesimo si purifica e si rinnovella non si preoccupa del funesto oltretomba non disperde il sentimento ne le demenze orride di una seconda vita misteriosa e terribile47

Rassegnato a le vicende immutabili de lrsquoessere egli lungi dal rivelarne la fraude dolorosa che vi par concorporata te ne 46 laquoLrsquooccupazione ordinaria e connaturale della mia attenzione egrave stata quella di escogitare i mezzi piugrave plausibili per ordinare e sistemare la societagrave degli uomini in maniera che il giusto non fosse soperchiato dallrsquoingiusto che lrsquoonesto trovasse da vivere senza oppressione neacute avvilimento che la virtugrave ottenesse la considerazione dovutale e che le leggi non servissero per un traffico vile e rovinoso allo Stato ed ai singoli con impiegare un ceto numerosissimo di manimorte di ciarlatani o di malviventi neacute per esimere dal loro giogo quelli cui egrave affidata lrsquoamministrazione delle medesimeraquo Lettera al Barone Refhues a f 95 del Carteggio47 La censura non vedea di buon occhio lrsquoardimento del Meli quando egli scrisse il libro Riflessioni sul Meccanismo della Natura parve a quei degni inquisitori che malgrado le proteste di fede cristiana lrsquoautore sapesse di ateismo e non vollero permetterne la stampa ma lrsquoarcivescovo di Palermo mons Sanseverino lo fece stampare a Napoli per i tipi di De Dominicis nel 1777

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sorprende le parti piugrave alte da quel tempio sereno ove si egrave levato e ne ritrae lo spettacolo in quelle forme estetiche che ti empiono di maraviglia E per questo si comprende in lui quella mirabile potenza descrittiva e quella efficace naturalezza per cui agli occhi tuoi si svolgono quadri viventi che non ti stancano mai di piacere

Quanta e quale sia questa potenza pittorica appare da quei quadri ove ti presenta la natura

Via sedi a lrsquoumbra mentri chi drsquointornu Regna lu suli e tuttu brucia ed ardi

Vidi comu li pccuri ritornu Fannu a li macchi e li viteddi e vacchi Mettinu a lrsquoumbra lrsquounu e lrsquoautru cornu

Lrsquooceddi rsquontra li gai posanu stracchiSulu si esponnu a li cucenti arduri Li friddi serpi cu li spogghi a scacchi Eccovi dunque in una vasta campagna silenziosa e infocata

in un meriggio drsquoestagrave gli armenti riposano sotto le ombre gli uccelli si nascondono fra le siepi tutti cercano un pograve di frescura mentre le verdi lucertole si distendono fredde e immo-bili e attendono gli insetti Tutto egrave calma percheacute egrave lrsquoora del riposo meridiano Ma la scena cambia le spiche sono bionde da la pastorizia si passa allrsquoagricoltura

Giagrave sutta di la fauci Cadinu li lavuri Li gregni a li chianuri Eccu di ccagrave e di ddagrave La cicaledda rauca Tra lrsquoarvuli e li spichi Cu lu so zichi-zichi Nni annunzia lrsquoestagrave

Chiudiamo gli occhi e lrsquoillusione saragrave completa innanzi a noi si distendono le campagne di Cinisi che corrono via via

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sino al mare spaziose pianure disseminate di glauchi ulivi e di cupi carrubbi che tagliano co la loro ombra di trasparente cobalto il biondo de le spiche Qua e lagrave i campi sono schiomati ma lrsquoirte ristoppie ancora biondeggiano sugli alberi fra le verdi cortine la cicala rauca stride senza stancarsi tu vedi la truppa dei mietitori sotto la cui falce cadono i manipoli del frumento ti par di vedere i bagliori pacifici delle falci di sentire il riso argentino delle donne che si adornano il capo di spiche e folleggiando allietano il faticoso lavoro degli uomini E pensiamo ai riposi e ai mille episodii che srsquointrecciano e si compiono a lrsquoombra dei gelsi e le nostre idee si associano si richiamano si succedono per il magistero di otto versi che ne la loro ricca concisione ti suscitano un mondo vivo e reale

Ma la tavolozza del Meli svolge agli occhi del lettore una serie di quadri che si compiono lrsquoun lrsquoaltro 1rsquoestagrave non egrave finita dopo mietuto il frumento si trebbia

Curri lu voi rsquontra lrsquoarii Da chista parti a chidda E lu frumentu sgridda Sutta lu pedi sograveLi juculani rsquommattiti Sprannuzzanu la pagghia Chi lu tridenti scagghia Quantu cchiugrave in autu pograve

Ma il caldo incalza le fonti disseccano

Lu ciumi egrave tantu poviru Chi sempri trova intoppi E cu pitruddi e sgroppi Si metti a tu pri tu

Non si sarebbe potuto dir meglio quella povertagrave di acqua nel suo umile corso da le ghiaiuzze dagli sterpi da le irregolaritagrave del suo letto obbligata a rompere il suo tranquillo viaggio a deviare a contrastare il passo egrave evidente tutto il magistero de la pittura egrave ne lrsquoultimo verso in quella metafora

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viva del dialetto che ti raffigura come due avversarii il torrentello e il suo alveo E tuo malgrado nel cervello ti si associa lrsquoimagine del fiume rigoglioso che copre anche i sassi piugrave alti che tenta le sponde e va rapidamente minacciando i coloni E allora ti rammenti della superba ode del Testi

Ruscelletto orgoglioso

in cui il contrasto tra i due aspetti del torrente si distende per una lunga strofe per una lunga serie di imagini48 quando nel Meli sono appena tre imagini chiuse nel breve giro di una quartina settenaria

Ma giunge lrsquoessiccator agosto

Li venti cchiugrave nun ciatanu Negrave cchiugrave lu voscu scrusciMa movi lrsquoali musci Un zefiru chi crsquoegraveSrsquoinfocanu li vausi Sutta lrsquoardenti lampa Chi scarmuscisci e allampa Lrsquoirvuzza virdi ohimegrave

Qui siamo proprio nel solleone non alita un fresco tutto egrave fuoco il bosco non offre piugrave riparo la vampa solare brucia lrsquoerbe un zefiro afoso muove le flosce ali e allora che cosa 48 Ruscelletto orgogliosoChe ignobil figlio di non chiara fonte Un natal tenebroso Avesti infra gli orror drsquoispido monte E giagrave con lenti passiPovero drsquoacqua isti lambendo i sassiNon strepitar cotantoNon gir sigrave torvo a flaggellar le spondeChe benchegrave maggio alquantoDi liquefatto gel trsquoaccresca TondeSopravverragrave ben tostoEssicator di tue gonfiezze Agosto

Ode a Raimondo Montecucco

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propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 5: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

GIOVANNI MELI

I

Francesco De Sanctis in una sua splendida conferenza sul Mel3 non senza alcuna leggerezza e con patente contraddizione dagrave de lrsquoarcade al nostro poeta ed afferma il contenuto de le sue poesie esser vecchio e di nuovo di grande di geniale non aver che la forma potente per freschezza di gioventugrave Come a laquofreddure insipideraquo si possa dar forma viva e inebriante non so poicheacute forma e pensiero specialmente ne lsquol Meli stanno cosigrave organicamente concorporati che parmi impossibile scinderli e ravvisarvi dove lrsquouno finisca per cominciar lrsquoaltra

A lrsquoocchio del leggitore o del critico che contro suo costume si compiace di sorvolare il Meli infatti appare come un vecchio cosigrave rubizzo cosigrave ben ritinto da esser creduto un bel giovanotto la sua poesia parragrave bene cosa graziosissima profumata voluttuosa ma non ci si scorgeragrave quel che ci ha di alto di nuovo di scientifico

Non egrave vecchio non egrave gesuitico come crede il De Sanctis questo contenuto il Meli dei gesuiti esiste appena in quelle cicalate che non dicono nulla e che piacevano tanto al principe di Campofranco e a le grulle academie di fannulloni ove glrsquointelletti si eviravano in mutui incensamenti e finisce ne la Fata Galanti Il Meli egrave nuovo non solo ma egrave in Sicilia il piugrave ardito pensatore dei suoi tempi Vi hanno in lui egrave vero due uomini come in Des Cartes4 il naturalista a la maniera di 3 Nuovi Saggi Critici

4 I Cartesiani rimasero abbagliati da le parti piugrave assurde del sistema di Des Cartes come e g da la psicologia umana e non guardarono intanto che egli ne la filosofia naturale riducevasi a un perfetto materialismo Infatti il Mondo (pubblicato dai discepoli di Des Cartes) egrave retto da un determinismo assoluto indefettibile i corpi che lrsquoabitano e i fenomeni che vi succedono non sono che risultato de la combinazione di particelle mobili mdash e ne la linea generale esso egrave fondato su lrsquoestensione e sul

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Epicuro educato a la scuola degli enciclopedisti e il teista a la maniera di Rousseau Non si puograve dir perograve che fu di questo o di quel filosofo fedele in massima al metodo di Bacone5 cercograve pur di formarsi una specie di eccletismo nel conciliare quei metodi che pareva a lui avessero una base solida ne lrsquoesperimento e ne la natura e respingendo ogni metodo aprioristico metafisico

In Sicilia le nuove idee giungevano con lrsquoultimo treno e quando altrove un sistema era giagrave condannato a lrsquoassurdo qui sapea di fresco e ad esso bevevano gli spiriti sitibondi di sapere Onde a i tempi del Meli i sistemi che fluttuavano ur-tandosi e distruggendosi a vicenda davano ne lrsquoisola quellrsquoaspetto che il Lefegravevre argutamente nel suo ultimo libro ritrae a la filosofia del secolo XVIII6

In quel tempo adunque crsquoerano tre sistemi che si disputavano il primato il Cartesianismo che era divenuto officiale ne le mani dei gesuiti ed era il piugrave ortodosso il Leibnizianismo a cui si erano dati gli spiriti piugrave liberali e che lrsquoortodossia dopo la ricucinatura wolfiana giagrave tentava di con-quistarsi7il Micelianismo che piugrave originale di quei due ma come quelli assurdo non contava neacute grandi avversari neacute movimento La sua fisiologia ha lo stesso carattere e da le lettere a Marsenne si ricavano prove irrefutabili di tale materialismo che egrave poi negato col cogito ergo sum e quel che segue Vedi Lefegravevre La Philosophie ecc5 Neacute da le poesie neacute da le prose rilevasi questa specie di baconianismo ne le vedute generali del Meli ma si ha un documento assai piugrave interessante dei lavori a stampa ed egrave lrsquoepistolario in parte inedito che trovasi raccolto per cura di Agostino Gallo nel codice ms Qq D 4 della Comunale di Palermo Ebbene da la lettera diretta al professore Francesco Paolo Avolio a foglio 89 del cod tolgo la frase seguente laquo metodo uguale a quello che per istudiare la fisica propose ai filosofi il gran Cancelliere Baconeraquo mdash Altrove dice laquoInsomma per le scienze fisiche deve eseguirsi ciograve che propose il celebre cancelliere Bacone cioegrave di bandire tutte le ipotesi e di correr dietro ai fatti e alle sperienzeraquo (lett a f 40) E altrove laquoIo non credo che alla sola esperienzaraquo (lett a f 22 retro)6 laquoLrsquohistoire philosophique du dixhutiegraveme siegravecle est une forecirct touffue dont on ne sortirait pas si lrsquoon nrsquoy perccediloit deux ou trois grandes routes qui coupent les meacuteandres drsquoinnombrables sentiers et viennent se raccorder en ligne droite aux principales directions de la penseacutee moderneraquo Lefegravevre La Philosophie Paris Reinwald 18797 hellip laquoE se i gesuiti non fossero stati espulsi ei sarebbon divenuti wolfianiraquo V Scinagrave mdash Prospetto della Storia Letteraria di Sicilia Palermo 1825

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entusiasti discepoli8E intanto mentre in Francia il soffio potente de la

democrazia spazzava le nebbie e scoteva le fondamenta del vecchio mondo qui in Sicilia spento da la reazione gesuitica lrsquoumanesimo del rinascimento si rinnovava ancor piugrave fitta la notte ascetica medioevale Ed eran ancora quelle terribili paure de lrsquooltretomba quel sacro orrore dei fenomeni de la natura che apparivan segni de lrsquoira divina quel rifuggiarsi ne la fredda calma semitica de le chiese da le tentazioni vitali de la materia quella macerazione perenne de la carne e de lo spirito che soggiogava non solo le masse ignoranti e superstiziose ma anche i dotti e quegli stessi filosofi che si credean liberi e indipendenti

E in processioni infinite di imagini sante con cui si pretendea salvare gli infermi e in qualche atto di fede contro poveri maniaci e nei giudizi continui contro le streghe e negli editti che comminavano pene acerbe per gli irreligiosi si mani-festava la pietagrave dei tempi

La paurosa tirannia aveva bevuto agli insegnamenti de la reazione religiosa Essa per gli occhi de la censura guardava dentro a tutte le opere che si stampavano e ove in alcuna ravisasse germi di libertagrave o anche una larghezza di vedute spiegava tutte le sue forze con tutto lo sfoggio di sua maestagrave

E cosigrave ne lrsquoottobre del 1776 per mano del boia si bruciavano le decisioni della Gran Corte raccolte e pubblicate dal Milanese di Catania che era stato Ministro del Patrimonio giaccheacute il re avea scorto in quei responsi del magistrato qual-che cosa che accennando a le antiche prerogative e a le antiche libertagrave offendesse i dritti sacri de la corona E ne lo stesso torno di tempo gli editti pioveano per proibire non solo di vendere ma anche di tenere le opere dei filosofi francesi Frati e preti si univano per loro interessi a promulgar con prediche e pastorali quelli editti ma non seppero fare che quelle opere non penetrassero ne lrsquoisola e non imbevessero di nuove dottrine

8 Vedi per la filosofia ontologica del Miceli i dotti lavori dellrsquoab V Di Giovanni Il Miceli o dellrsquoEnte Uno e reale mdash Apologia del Sistema mdash Storia della Filosofia in Sicilia ecc ecc

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qualche filosofoPure la storia letteraria di Sicilia non ebbe periodo piugrave

splendido di quello in cui sorse il Meli Malgrado tutto ne lrsquoaria crsquoera qualcosa di nuovo La storia non si arresta per ceppi e pastoie che la tirannia possa imporre al pensiero Ella pro-segue animosa a conquistarsi le grandi vittorie de lo spirito e se lrsquoascetismo soffocava qui ogni desigraveo di libertagrave ella si rifaceva spingendo gli intelletti per altre vie

E fu quello il tempo in cui Rosario Gregorio scoteva la polve da i vecchi diplomi da le vecchie pergamene e fondava una scienza nuova il dritto pubblico siciliano che con titolo falso eludeva la censura e si produceva per le stampe e rifaceva la storia in base ai documenti classificava diplomi ordinava cronache guidato sempre da quel senso storico onde Hume fu detto il padre degli storici inglesi e Montesquieu il piugrave penetrante politico dei tempi

Il Pasqualino tentava di porre basi piugrave solide a lrsquoorigine del dialetto siciliano e dava fuori il suo dizionario etimologico sei volumi di fatiche colossali se non proficue E come il Gregorio correggeva i raccoglitori infaticabili che lo aveano preceduto cosigrave il Pasqualino tentava di rifare ciograve che il proprio padre e il gesuita Dal Bono aveano abbozzato Il Piazzi investigava i cieli e scopriva astri novelli il Velasquez disegnatore e affreschista fortissimo rompeva la maniera dei pittori suoi antecedenti e richiamava lrsquoarte a la severa grazia de le forme E giagrave il marchese de Natali ne la via de le riforme criminali precorreva quasi il Beccaria e il vicereacute Caracciolo che vissuto in Francia e in dimestichezza con gli enciclopedisti aveva portato in Sicilia questrsquoalito rinnovatore si rendea interprete dei tempi e con gran pompa aboliva il Tribunale del SantrsquoOfizio bruciandone gli odiosi archivi I gesuiti veniano espulsi la censura taceva dispettosa tali tempi tale movimento in-tellettuale formavano il Meli e preparavano lo Scinagrave il Palmeri e la gloriosa pleiade de la nostra epoca rivoluzionaria

Lrsquoarte sola in tanto rinnovamento ricalcava ancora le vecchie forme Le academie protette anzi fondate da principotti vanitosi e di una mediocritagrave letteraria discutibile non servivano che a profondersi lodi reciproche e ad

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ammazzare non dico lrsquoarte ma anche il buon senso Lrsquoarcadia imperava neacute parea disposta a lasciare il suo dominio Ne le academie del Buon Gusto degli Ereini dei Riaccesi ne la Patriottica e in cento altre sparse per tutta lrsquoisola si mutuavano elogi e ove non discutevano di storia ecclesiastica e se santa Silvia fosse o no messinese e se era bene prestare i libri e donde avesse origine lrsquousanza di mangiar tacchini a S Martino si riunivan con gran pompa per festeggiare il matrimonio del re per lodare la pulce e anche il pitale

Questa era lrsquoarte ufficialeFuori de le academie i poeti isterilivano lrsquoingegno a

scrivere satire pungentissime contro le donne come il Sarmento carinese cui le donne facean rispondere da un loro apologista altri scrivevano oscenitagrave come il Tempio altri belavano eco ai belati drsquoarcadia

Ma tutti rivelavano quella educazione floscia e inerte che tenea da la Reazione gesuitica tutti si slombavano in quei dolciumi inutili di una forma decrepita nessuno tentograve di umanizzare lrsquoarte Contemplavano la natura attraverso cristalli nebiosi forniti da poeti ciechi o guerci onde parea che le muse ne lacrimassero in quel loro Parnasso di pan di Spagna e butirro

Ben vero qualche ingegno vigoroso come nel lato filosofico tentava di emanciparsi da la scolastica cosigrave nel lato artistico tentava richiamare lrsquoarte a la sua nobiltagrave Tale fu Tomaso Campailla di Modica il quale fu il piugrave poderoso campione del Cartesianismo a cui srsquoinforma il suo poema filosofico LrsquoAdamo poema ibrido falso e inestetico e a cui si potrebbero aggiustare le parole del Meli assai giuste che alla sola Epopea si convien titolo di poema (vedi Lettere inedite nel cod ms Qq D 4 de la Biblioteca Comunale) Ingegno vi-goroso fu pure il de Natali che cantograve la filosofia di Leibniz con grande ardimento tanto da esserne perseguitato Ma costoro non seppero uccidere quel regno insipido de lrsquoArcadia giaccheacute la loro arte ancella di un sentimento che trascendea la natura non poteva ricondursi a le sue pure fonti e rinnovellarsi Fortuna per lrsquoarte egrave certo il Meli che egrave uno di quei genii benefici che pare precorrono i tempi Il Meli che come ben

9

dice il De Sanctis ne la Fata Galanti avea conchiuso col grido abbasso il seicento viva Metastasio il Meli dico sentiva ora questrsquoaria nuova e lrsquoarte sua diventava unrsquoaltra mano mano che la sua mente geniale aprivasi a dottrine piugrave sane e si fortificava nella salutare redenzione de la scienza

II

Prima che il Meli scrivesse il suo libro sul Meccanismo della Natura aveva studiato tutti i sistemi di filosofia specialmente il Wolfiano coi gesuiti ma ei soleva dire che lrsquouomo deve consultare e contemplare liber naturae per la filosofia e liber conscientiae per la morale9 onde esaminando tutti i sistemi e trovandoli in urto fra loro se ne stancograve e si rivolse agli studi scientifici

E chi volesse tener dietro agli studi del Meli non avrebbe che a svolgere i manoscritti che fra unrsquoode e unrsquoaltra fra una lezione di chimica e una ricevuta di pigione fra una supplica e un invito troverebbe citazioni e trascrizioni di brani scelti e traduzioni e osservazioni e indicazioni di libri che non finiscono mai Cosigrave troverebbe citati i libri di Rousseau e di Bonet di drsquoAlembert e di Locke di Hume e del Conte di Tressan troverebbe trascritti brani di M Pagano di Mercier del Traitegrave de la Nature Reacuteveacuterie sur lrsquohomme primitif de lrsquoEnciclopeacutedie di Fontenelle e di Voltaire e del Macchiavelli Osservazioni di filosofia e di scienza di storia e di economia politica un catalogo di piugrave che 40 opere che trattano in favore de la Massoneria altri di scienze fisiche e filosofiche

Il suo metodo quindi non deriva da sentimento di novitagrave neacute da ignoranza neacute da preconcetti ma da giudizio maturo quel giudizio stesso che gli dettograve le succose parodie de lrsquoOrigini di lu Munnu

Neacute gli idealisti platonici neacute i Kantiani neacute Des Cartes neacute Leibniz neacute spiritualisti neacute materialisti sono risparmiati Ma la satira piugrave sanguinosa egrave a lrsquoontologismo miceliano a quel panteismo dinamico soggiogato da la teologia che con quella sua concezione che tenea da Bruno e da Spinoza e la cieca fede di Tomaso drsquoAquino non riuscendo di essere neacute ortodosso neacute

9 Vedi a f 5 i del Cod 409 D 6

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eterodosso pareva ipocrisia e stoltezza10 E a tale sistema il Meli oltre a la parodia de la Cantica rivolse un vivacissimo epigramma non certo per campanilismo essendo la scuola di Palermo avversaria di quella di Monreale ma percheacute era il piugrave fresco era frutto contemporaneo anzi e del paese11

Quali siano i criteri del Meli in fatto di filosofia appare da la magnifica prefazione a le sue Riflessioni sul Meccanismo della Natura Come un nostro contemporaneo egli arditamente scrive che la Natura dee ricercarsi laquodentro ai confini della medesima giaccheacute essa a marcio dispetto di ogni umano pensiero egrave stata ed egrave sempre una sempre la medesima uguale a seacute stessa ed in conseguenza libera e indipendente dai capricci dei filosofi dalle loro ipotesi dai diversi voleri dellrsquouomo dallrsquoistessa loro ragioneraquo10 Dice GioveLa sostanza egrave unica e sugnu EuEssenzialmenti opposta a lu gran Nenti11 Pirchigrave egrave veru impossibili chrsquoora EuMentri sugnu ed esistu fussi nentiPirtantu siti vui pirchigrave sugnrsquoEuCioegrave quannu distintu da lu Nenti Vogghiu me stissu a mia rapprisintariMultiplicu lu miu mudificarihellip

Cci sarragrave cci sarragrave cui faragrave suppa rsquoNtra stu sistema e cu tutti srsquoallappaMa comu lu scravagghiu rsquontra la stuppa Drsquounrsquoassurdu si sbroggia e in autru rsquoncappa Presumiraacute di sciogghiri sti gruppaMa su tutti attaccati rsquontra rsquona rappaCriditi a mia picciotti nun ccrsquoegrave nudduChi truvari sapragrave lu pidicuddu

Recipe di Miceli la sustanza Modificata beni cu lrsquoessenzaPoi lrsquoessenza li modi e la sustanza Li cummini e nni estrai rsquona quintrsquoessenzaPoi rsquombrogghia arreri lrsquoessenza e sustanzaRiduci la sustanza ad una essenzaCussigrave rsquontra modi rsquontra essenza e sustanza Truvirai drsquoogni scibili lrsquoessenza

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Cosigrave egli emancipa la scienza dallrsquoapriorismo e chiama falso e chimerico ogni metodo che ricerca la natura fuori di essa laquoNon possiamo rinvenire dentro di noi la ragione di ciograve che si passa al di fuori e ne egrave totalmente libero e indipendente quindi la inutilitagrave delle ipotesi dei sistemi e dei voli metafisiciraquo Onde lo studio de la natura dipende da la fisica la libertagrave de lrsquoinvestigazione dal non formarsi alcun sistema12 Il filosofo deve scoprire tutte quelle laquodisposizioni combinazioni rapporti tendenze evoluzioni si interne che esterne che potranno render conto di sua essenza e sussistenza giaccheacute ogni effetto fisico non egrave che il risultato delle diverse combinazioni della materia e perograve la essenza e sussistenza de-gli individui hanno loro ragione in dette modificazioni e lrsquouomo stesso non potrassi riguardare per la parte della fisica come solo e isolato ma dovragrave considerarsi come una delle tante possibili modificazioni della materia che viene deter-minata a quella particolare essenza da una serie infinita di cause che emanano dal nesso universale delle cosehellipraquo Per ciograve lrsquoespressione di microcosmo data a lrsquouomo deve estendersi anche laquodalla scimmia al polipo drsquoacqua dolce da questo alla sensitiva dalla sensitiva allrsquoepitimo impercioccheacute ogni individuo sia del regno animale o vegetale raggira entro seacute stesso un piano di conservazione che tende ancora a distingarne tanti altri simili a seacuteraquo La parte piugrave sana dei criteri onde si parte il Meli egrave lrsquoemancipazione de le scienze dal giogo de la filosofia

Nun ha chi fari la filosofiaChi cu lrsquoomini suli e nenti affattuCu lu restu di tuttu lrsquouniversuPensa a lrsquoastri lrsquoastronumuLu fisicu contempla la natura

12 laquoIo stesso facendo eco al celebre Cancelliere Bacone gridavo che piugrave sistemi sono gli asili del sofisma sono i palazzi incantati nel nostro atlante dove a ciascuno pare di travedere quel che cerca e non trova mai Il mio libro dunque ha avuto la sorte di tutti quelli libri appoggiati sopra sistemi che io pure non giagrave per politica ma per convinzione ho condannato a morireraquoLettera a D Giacomo Sacchetti segretario dellrsquoAccademia letteraria di Siena mdash Sta a f 28 retro del Cod ms citato

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E attenni lu filosofu A la perfezioni di se stissu13

Ai giorni nostri egrave perfettamente accaduto quel che qui indovinava il Meli ogni scienza si egrave sottratta a la speculazione per acquistare fisonomia propria e si puograve dire che i versi del Meli siano la sintesi di quel che oggi scrive il Ribot ne la sua stupenda introduzione la Psycologie Anglaise14 Se non che il Meli riduceva la filosofia a la sola Ethologia15 ignorando che anche questa egrave una scienza indipendente da la filosofia avente sue basi ne lrsquoantropologia ne la psicologia ne la sociologia ecc mentre noi ancora non possiamo con sicurezza dire a che si ridurragrave ne lrsquoavvenire parendo fin drsquoora che lrsquounica tavola a cui potragrave afferrarsi per sornuotare sul naufragio onde si dibatte egrave la vera e genuina metafisica16

E quindi non egrave filosofia il vaneggiare laquodietro le ombre i sogni i deliri della nostra imaginazioneraquo non egrave da filosofo laquolrsquoambizione di penetrare lrsquoarcano santuario della metafisica in cui adorasi il mistero fra la caligine che lo circondaraquo E lrsquoEthologia non egrave quella che si comprende nei volumi di Platone e di Aristotele o di chiunque altro17 Poicheacute scopo de la filosofia egrave dominare le passioni e le passioni sono e agiscono per gli organi crede il Meli che non si possa esser moralisti senza essere anche fisici o naturalisti o sia senza avere alcuna 13Parafrasi del dialogo di Fontenelle 14 laquo Si lrsquoon demande ce que la philosophie a eacuteteacute agrave lrsquoorigine il est aiseacute de le dire elle eacutetait la science universelle Le travail lent et continue de la vie une tendance naturelle vers le progregraves fera sortir de la philosophie des sciences Toutes les sciences particuliers qui existent aujourdrsquohui sont sorties de la philosophieraquo Ribot Introduzione al bel libro La Psvcologie Anglaise Paris Germer Bailliegravere 187515 laquoMa la mia filosofia conoscendosi limitatissima per tutto ciograve che riguarda la natura delle cose cerca di applicarsi almeno a dominare le proprie passioni raquoLettera al Sacchetti giagrave citata trof 28 del Cod Locke Hume Condillac hanno lo stesso senso di sfiducia per le conoscenze umane16 laquoPlus tard elle ne contiendra que les speacuteculations geacuteneacuterales de lrsquoesprit human sur les principes primiers et les raisons derniegraveres de toutes choses Elle sera la metaphysique rien de plusraquo Ribot Psycologie Anglaise giagrave citata17 laquo principi resi misteriosi dalle venerate tenebre della filosofiaraquo (Bozza di lettera non si sa a chi sta a f 12 del Cod citato)

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cognizione de la struttura degli organi umani Onde egrave che egli invece di scrivere un libro di teorie astratte si parte da lrsquoele-mento fisiologico per giungere al filosofico18

Per sommi capi le idee del Meli son questeSeguace di Locke che cita a proposito respinge le idee

innate essendo le idee la trasformazione de le imagini degli obbietti trasmesse dai sensi ma con patente contraddizione non potendo comprendere una ragione organica in cui quelle veritagrave che pare precedano il raziocinio e sieno quindi innate e indipendenti da ogni operazione intellettuale di prova (convenienza) non sono che trasmesse in noi da lrsquoereditagrave e da 1rsquoeducazione e acquisite da lunga esperienza degli organi il Meli a spiegarsi tale fenomeno intellettuale e non cadere ne le astrazioni si lascia vincere da le apparenze e ammette una specie di istinto un senso secreto che senza il soccorso de la ragione giudica discerne le veritagrave cardinali come questa una cosa stessa non puograve nel tempo stesso essere e non essere19

laquoIl piacere e il dolore sono le primiere molle per mezzo delle quali lrsquoanimale egrave costretto fra il pungolo e lrsquoallettativo a calcar quelle vie che portano alle mire della natura20 Piacere e dolore sono gli interpreti della sensibilitagrave La sensibilitagrave risiede nelle fibrette midollari e nervose che son credute i primi stami del corpo animale21 La sensibilitagrave veglia in

18 laquo Si conferma la necessitagrave che si egrave detta sopra di una medicina che riguardi lrsquoarmonia fisica per rapporto alla morale non solo ma alla civile societagrave giacchegrave come si egrave osservato gli affetti e le passioni sono in ragione alle sensazioni allrsquoarmonia della macchina ed alle modificazioni dellrsquoanimoraquo Meccanismo della natura L III sect VIII19 Questo istinto o senso secreto venne al Meli da Rousseau che lo tolse a Hutcheson e a Reid modificandolo verisimilmente in un modo piugrave stretto al sensualismo di Locke con la teoria del senso intimo di Hemsterhius Pure se il Meli avesse meglio letto i suoi autori francesi e specialmente Condillac avrebbe visto che ciograve che pare innato non egrave che acquistato per lunga esperienza cosigrave Condillac nellrsquoEssai sur lrsquo Orig de la Conoiss hum Vedi Ritter Histoire de la philosophie moderne Vol III Paris-Librairie philosophique de Ladraque 186120 In questo egrave drsquoaccordo con Condillac e con tutti i sensualisti e un cotal poco anche coi fisiologi moderni Vedi Condillac Des sensations21 Anche il Bonet che egrave il fisiologista della scuola francese del secolo XVIII ha la stessa opinione sulla sensibilitagrave

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custodia della macchina22 dalla diversa modificazione di essa secondo gli organi diversi ne risultano i sensi i quali sono incaricati o di avvertirla dei perigli o di suggerirle i bisogni Lrsquoistinto egrave la potenza che risulta dal meccanismo dellrsquoanimale ossia egrave la rivelazione dei bisogni della macchina23 Le tendenze dellrsquoistinto a ciograve che soddisfa si chiamano appetiti e il soddisfare agli appetiti genera la voluttagrave Onde lrsquoistinto ha per principio lo stimolo o il dolore e per oggetto la voluttagraveraquo

Ma fin qui lrsquouomo nulla ha di superiore a lrsquoanimale onde il Meli che pur vuole spiegarsi tale superioritagrave ricorre al sentimento che egrave quel senso intimo quel senso secreto che connaturale e universale egrave la facoltagrave di giudicare de le veritagrave cardinali

Questo sentimento egrave laquolrsquoessenza dellrsquouomoraquo laquoil risultato della natura fisica e della natura morale il punto in cui vanno a unirsi le facoltagrave dellrsquouna e dellrsquoaltraraquo

Questo sentimento ne lrsquouomo egrave appercezione ossia coscienza di segrave egrave istinto morale o coscienza morale egrave estetica

Come istinto morale esso egrave una laquoinclinazione naturale involontaria indipendente drsquoogni considerazione umana e sacra della religione delle leggi penali e remuneratrici dellrsquoamore e dellrsquoonore dei pregiudizi e delle mire dellrsquoamore proprio24raquo

Questo istinto egrave perciograve giudice in ciograve che egrave bene e in ciograve che egrave male come lrsquoistinto fisico lo egrave pel piacere e pel dolore 22 Il Sergi uno dei filosofi nostri contemporanei piugrave forti chiama la sensibilitagrave Sentinella della vita V Elementi di psicologia Messina 187923 Lrsquoinstinct est un pouvoir non appris drsquoaccomplir des actions de toute sorte et particulierement celles qui sont neacuteceacutessaires ou utiles agrave lrsquoanimalraquo Cosigrave il Bain e il Lefegravevre laquoSi puograve definire lrsquoistinto unrsquoabitudine fissata dall ereditagrave o dallrsquoeducazione esso non egrave che un sinonimo del bisogno raquo24 Queste parole sono di Hutcheson il quale volendo scappare al rigore per lui desolante di Hobbes che pone lrsquointeresse come base de la morale scostandosi da Locke creava questo sentimento innatoMa la scienza contemporanea agrave messo in sodo la base utilitaria de la morale umana con lrsquoanalisi dei fatti e con la storia alle maniIl Meli rimane abbagliato da lrsquouniversalitagrave secondo lui de lrsquoistinto comune del bene e del male ma ciograve che credeva innato non era che il sentimento etico collettivo ereditato per lunga esperienza di secoli nei nostri organi e che fu trovato corrispondente agli interessi di uno stato sociale (Spencer)

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Teoria tolta di peso a Rousseau il quale ammise un sentimento innato del giusto e de 1rsquoingiusto istinto interiore che ci rischiara la via del dovere25

Ma non vrsquoha un bene e un male assolutoQuel che giova a tutti egrave un bene ed egrave giusto Onde

lrsquointeresse collettivo sociale altruistico egrave base de la morale e su di esso riposa anche lrsquoedificio de lo stato Cosigrave il Meli senza volerlo viene a distruggere il disinteresse del Sentimento morale innato e per rigore di logica distrugge tutto lrsquoedificio che innalza su di esso con gran pompa di frasi Quanto a le passioni essendo esse uno stato di violenza del sentimento procedono da due tendenze fisico-morali de lrsquoindividuo gli affetti relazione di armonia verso il tutto lrsquoamor di segrave stesso relazione di armonia verso la propria macchina che corrispondono in Rousseau a lrsquoistinto di conservazione sorgente de lrsquoamor proprio istinto di pietagrave sorgente degli affetti sociali26

Riepilogando il Meli non avendo ammesso unrsquoanima e una ragione organica e mantenendo il dualismo fra le due nature de lrsquouomo che egli tenta di conciliare distingue due istinti il fisico che si risolve ne le sensazioni del piacere e del dolore il morale che si risolve nel sentimento del giusto e de lrsquoingiusto del bene e del male del vero e del falso Ma il sentimento non egrave la coscienza de la sensazione sebbene qualche cosa di inorganico di spirituale che sta indipendente da la materia e che anzi nulla ha di comune con la materia2725 Vedi Ritter Histoigravere de la philosophie ecc ecc26 In fondo parmi che il Meli divida il sentimento etico in egoismo e altruismo secondo la denominazione di Spencer27 Anche Locke ammette qualche cosa di innato ma non egrave altro che la disposizione naturale de lrsquouomo a poter percepire la veritagrave ma questa disposizione si sviluppa per lrsquoesercizio onde le idee cardinali sono sempre acquistate Questa disposizione dal Locke egrave detta senso intimo o riflessione laquoLa premiegravere faculteacute de lrsquoesprit humain crsquoest drsquoecirctre propre a recevoir les impressions que font sur lui ou bien les objets exteacuterieurs par le moyen des sens ou bien ses propres opeacuterations quandrsquoil y applique sa regraveflegravexionraquo Essai sur lrsquoentend hum V Ritter op cit Alcuni filosofi contemporanei ammettono un senso morale ne lrsquouomo ma dissentono quanto alla sua origine Bain crede che esso si acquisti durante la vita di ogni individuo ma Darwin rigetta questa opinione egli invece appoggia il senso morale agli istinti sociali de lrsquouomo onde esso nasce con lrsquouomo percheacute organico si moltiplica per

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E intanto non potendo negare lui medico lrsquoesercizio degli organi ne le passioni si occupa di esse non dal lato del sentimento ma dal punto di vista fisiologico

Quanto a la filosofia de la natura le sue idee sono piugrave vere e piugrave sane e si accostano a 1rsquoantico materialismo Vero si egrave che comincia il suo lavoro col definire la natura secondo le viste dei teologi ma pare non abbia fiducia neacute in questa neacute in ogni altra definizione metafisica e dice essere la natura laquoun aggregato armonico di forze attive inerenti alle parti costituenti lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccanicheraquo La quale definizione parmi che riduca la natura a un simbolo di gruppi meccanici che ascendono sempre a forme piugrave complesse E investiga la natura seguendo il metodo di quei filosofi che hanno inteso prescindere da ogni causa soprannaturale e divina laquoconciossiachegrave egrave questa veduta molto comoda in filosofia scorgendosi nel nesso universale delle cose epilogata la sorte e le vicende di tutti gli esseriraquo

Ma il creato egrave materia c materia contempla il filosofo che

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nulla vede fuori che la materia28 disconosce atomi o monadi che son punti metafisici e che non possono dar materia laquocome soli zeri non danno numeri neacute punti matematici estensioni solideraquo Agli atomi e ai corpuscoli ai punti di Zenone a le monadi egli sostituisce le molecole ossia a la teoria atomistica dei metafisici la teoria molecolare dei chimici

E in tutto questo egli non si occupa de la creazione e del fine de la creazione e parla di Dio assai vagamente al modo stesso che parlando di bene o di male di piacere di vita non si occupa per nulla di una vita futura e di un godimento o di un castigo postumo Anzi protesta di non voler ricercare che la terrestre felicitagrave e da tutti i suoi scritti questo solo traluce In una lettera a Maddalena Mayer parlando di Chateaubriand confessa che egli volle darsi non a la contemplazione del bello

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divino ma del bello terrestre29Insomma il Meli mentre proclama la morale o meglio il

senso morale indipendente da la religione e per conseguenza rigetta lrsquointervento de la grazia divina ne la virtugrave mentre non fa de lrsquouomo una classe privilegiata al tutto diversa dagli animali inferiori ma per la parte fisica lo trova uguale a qualunque altro organismo animale e arriva anche a compararlo ai

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vegetali30 mentre riduce il mondo a un simbolo di gruppi meccanici e studia la materia che egrave quella che sola gli cade sotto ai sensi mentre confessa che le forze attive sono inerenti a la materia mentre insomma esclude la presenza di un intervento soprannaturale a simiglianza di Locke e di Condillac e di tutti gli altri filosofi sensisti non sa emanciparsi da quel dualismo fra lo spirito e la materia e di quando in quando ti nomina lrsquoanima e la creazione come una protesta

Ben vero perograve egli relega la creazione al primo atto a lo stabilimento di quelle leggi per cui la natura da sola egrave divenuta quella che egrave e protesta di credere in Dio come ai giorni nostri

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il Darwin31 inconsapevole forse che con un sistema uguale Dio e la creazione diventano un assurdo un controsenso

Ma il Meli beveva lrsquoaura dei tempi il battesimo salutare di quelle dottrine che scotevano la Francia e di cui mostravasi studioso non seppe interamente rinnovarlo Egli aveva paura dellrsquoepiteto di ateo materialista naturalista che allora suonavano infamia e vergogna e valevano a turbare quella sua pace quella sua tranquillitagrave allietata dagli amplessi fecondi de la Musa

E a questa Musa noi chiederemo tutta lrsquoanima del poeta e quella ingenuitagrave che vi rispecchia la sua bontagrave infinita chiederemo quel sentimento limpido de la natura che in lui derivava dal senso scientifico de le cose che egli srsquoera formato e lo rende nuovo grande geniale

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III

Il capolavoro del Meli egrave certamente la Bucolica in essa si svela tutta la sua grande arte tutto il suo genio Egli egrave poeta lirico ma la sua lirica non deriva da una sentimentalitagrave morbosa o da quellrsquointimo contrasto fra la natura scettica ed eternamente serena e un cervello irrequieto ansioso delle grandi battaglie de la vita o ribelle al fatale avvicendarsi de le forme migranti

Genio completamente obiettivo ritrova la sua piugrave alta manifestazione nel contemplare la natura e rassegnarsi a le leggi serene ed eterne de lrsquoessere e percheacute lrsquoentusiasmo ecciti in lui tutte le corde del sentimento ei convien che ci sia una qualche cosa che lo commuova che lo infiammi Questa contemplazione egrave intera ne la Buccolica collezione di quadri saturi di vita nei quali gli aspetti verdeggianti o brumosi de la natura ti si rivelano in una ubertosa copia di imagini smaglianti e pregne dei profumi e del sole di Sicilia

laquoNon lusingandosi in quellrsquoetagrave (aveva 27 anni) di incontrare in Palermo una riputazione di medico si contentograve

lrsquoereditagrave e si sviluppa con lrsquoorganismo individuale e sociale De la stessa opinione in parte egrave Spencer Vedi LrsquoOrigine dellrsquouomo III Torino Unione Tipog Edit 187128 laquosfere piani monti colline animali drsquoogni specie innumerevoli eserciti drsquoinsetti lrsquouniverso insomma non si riduce finalmente che a materia meteore stagioni vicende rovine desolazioni fuochi incendi stragi dissoluzioni riproduzioni ecc non sono finalmente che moto che forze fisiche inserite alla materiaraquo Meccanismo della Natura II sect I

29 laquoAltri perograve (come me) che ci troviamo piugrave involti nel terrestre limo neacute abbiamo saputo leggere cosigrave chiaro nel cielo siamo andati tentoni dietro al bello di questa terraraquo Vedi lett a f 36 del Cod30 laquoA guardarlo di fibra in fibra pei sughi che vi scorrono dentro egrave una macchina hydraulico-pneumatica Se questa veduta si estende piugrave oltre sino alle facoltagrave di crescere e propagarsi egrave una piantaraquo Meccan della Nat III sect ultimo31 Darwin non nega lrsquoesistenza di Dio anzi laquoproteste que son systegraveme nrsquoest en aucun faccedilon contraire agrave lrsquoidegravee divineraquo Cleacutemence Royer Preacuteface agrave lrsquooeuvre de Ch Darwin LrsquoOrigine des Espegraveces

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esiliarsi in Cinisiraquo32 per campare la numerosa famiglia di cui per la pazzia e poi per la morte del padre era rimasto a capo e ne la calma di quella vita lontano da quella societagrave artefatta che egli ben sovente morde con la sua originale vivacitagrave33 sdegnato ancora del mal governo di certi signorini che anche in quel lontano e insignificante feudo facean coi loro soprusi rivoltare lo stomaco al poeta34 procurava di rifocillarsi lo spirito ne le magnifiche campagne che si stendevano innanzi a lui

Muntagnoli interrutti da vaddatiRocchi di lippu e areddara vistutiCaduti drsquoacqui chiari e inargintatiVattali murmuranti e stagni muti

Vausi e cunzarri scuri ed imbuscatiSterili junchi e jinestri ciurutiTrunchi da lunghi etagrave malisbarratiGrutti e lammichi drsquoacqui giagrave impitruti

Passari sulitarii chi chiancitiEcu chi ascuti tuttu e poi ripetiUlmi abbrazzati strini da li viti

Vapuri taciturni umbri segretiRitiri tranquillissimi accugghitiLrsquoAmicu di la paci e la quieti

Bencheacute queste poesie pastorali abbiano apparenza di canti disgiunti pure vi ha in esse una unitagrave organica un centro al quale convergono tutte e che egrave il risultato di quel concetto che 32 Cinisi era in quel tempo feudo del Monastero di S Martino delle Scale la cui comunitagrave appunto aveva affidato la cura di quei coloni al Meli che vi stette dal 1767 al 177133 Vedi la canzone Palermu si ridussi rsquona piccula Girnevia ecc lrsquoaltra Porta nova lrsquoaltre ancora Nun cchiugrave a Porta Filici Nun cchiugrave rsquontra dda marina ecc LrsquoInvettiva ecc ecc34 Vedi nel Cod cit la lettera del 7 agosto 1770 a f 8 e seguente

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il Meli ha de la naturaIl centro egrave lrsquoamore de le cose che scherza ne la varietagrave ne

lrsquoincostanza nel disordine stesso degli aspetti de la materia egrave quellrsquo armonia dilettosa che egli il poeta formavasi nel suo cervello nel sentirsi concorde ed uno con la natura Questrsquoarmonia universale che non egrave perograve prestabilita ma risulta da le cose stesse e vi egrave inerente chiamata Amore ne le poesie non egrave lrsquoEros di Esiodo neacute lrsquoAmore dei platonici si potrebbe in qualche modo assimilare a la voluttagrave a la Venus di Lucrezio lrsquoideale de le feconde attivitagrave de la natura che go-vernano le vicende de la materia e che convertite da lrsquoanimo commosso in gruppi estetici scoppiano per tutte le vie del genio35

Alle lacrime de le cose il poeta sostituisce lrsquoamore de le cose ei vuol convertire la via dolorosa de la vita in un festino olimpico e invece di attraversare la rude palestra de la materia ribelle vi si adagia sorridendo e vi compone il suo paradiso estetico36

Coloro che non avendo sottrsquo occhio le lettere del Meli non cercarono nemmeno di investigare e ritrovar 1rsquouomo sotto il poeta si formarono di lui un tipo di cuor contento uno scialacquatore che si diverte che ride e lascia rovinare il mondo intorno a segrave stesso E cosigrave se lo gabellan lrsquoEmiliani-Giudici e il De Sanctis e la comune dei lettori nullrsquoaltro sa

35 laquoLa denominazione di Amore o di Voluttagrave che noi abbiamo circoscritta ad una tendenza morale degli esseri animati era forse concepita in un senso estesissimo che esprimeva ed abbracciava tutto ciograve che noi intendiamo per attrazione affinitagrave simpatia genio inclinazione eccraquoNota allrsquoEgloga II Li Munti EreiChe lrsquoAmore del Meli sia la Venus di Lucrezio si rileva poi da questo tratto del Mec della Nat II sect 4 laquoLrsquoattrazione la simpatia il magnetismo lrsquoamore non sono che modificazioni diverse di una legge generalissima della natura la quale dalla diversa disposizione delle parti ne produce quella direzione di forze attive che si conviene al secondamento delle sue mire Quindi un sublime ingegno altrettanto filosofico quanto poeta ha esaltato sotto il simbolo di Venere la suddetta rilevantissima legge addossando a questa pretesa deitagrave il sovrano impero sopra tutta la natura ecc eccraquoSi noti che Lucrezio in quel tempo per il suo materialismo epicureo era sfuggito forse senza esser nemmeno letto e che appunto in quel secolo e in Sicilia il Campailla era stato con fervore salutato dai teologi un Lucrezio cristiano e italiano36 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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vedere in Meli che un ozioso cicalone che trastulla le brigateMa questa tranquillitagrave ove il poeta si adagia gli costa laquoNon

vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazioneraquo37 Ecco quel che lo stesso Meli dolorosamente confessa onde egli ci appare come un Titano che attraversa la vita e si conquista tra gli stenti la felicitagrave del rimaner sereno e tranquillo

Qui egrave la grandezza de la sua filosofia la saggezza egrave riposta

37Lettera al Barone di Rehfuens a f 96 del Cod citato Che i lettori e i critici avessero dovuto gabellarlo per un beato Ermolao Egli il P lo sospettava infatti per una edizione de le sue poesie aveva preparato il seguente sonetto inedito (che leggesi a f 19 del cod ms 4 Qq D O) a guisa di prefazione

Chi legga queste mie gioconde rime Fra se diragrave invero egrave fortunato Costui che gode un viver si beatoCome si narra de le genti prime

Quantrsquoerra uman giudizio ahi non esprime Sempre il canto del cor vero lo statoChegrave tra ceppi talor lo sventurato Crea imagini liete e rsquol duol comprime

Verde ramo cosigrave da vento oppresso Piega al suolo la cima e poi risalePer lrsquoinnato vigor chrsquoegli ha in segrave stesso

E fra rsquol crudo ondeggiar che lo dibatteMentre che or cede al turbo ed or lrsquoassaleSembra che si trastulli eppur combatte

Variante V 1 e 2Chi legge a caso mie gioconde rime Diragrave seco medesmo oh fortunato v 6 Sempre il canto del cuore il vero stato v t 3 Mentre che al turbo or cede ed or lrsquoassale

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nel non cedere ai dolori ma ricomporsi un paradiso ne la serenitagrave de lrsquoanimo e quando il savio ha questo raggiunto non contempleragrave la vita come una perpetua frode e si rassegneragrave a tutte le vicende de lrsquoessere E lrsquoarte sua saragrave tanta piugrave alta quanto piugrave in lui si compenetreragrave il sentimento de la natura contemplata qual egrave

Ma esaminiamo alcuna di queste Bucoliche Ho detto che il Meli sostituisce a le lacrime lrsquoamore de le cose or questo sentimento ne la Primavera ti domina su lrsquoagilitagrave de le forme e de le imagini e su lrsquoagilitagrave dei ritmi percheacute ne lo svegliarsi de lrsquoanno le forze feconde de la natura ti paion piugrave potenti piugrave attive e tutto par che frema di voluttagrave

Tu apri lrsquoanimo a le carezze de la gioia quando ti trovi in aperta campagna allor che i mandorli sono in fiore e per lrsquoaria tra i miti raggi del sole nel susurro degli insetti che si agitano nei profumi senti la gioventugrave del tempo che egrave gioventugrave de la vita e senti i fremiti nuovi che serpono per le vene del giovane che sa oramai segrave stesso

Giagrave nni rsquonvita giagrave nni chiama Primavera rsquontra li ciuriOgni frunda nni dici amaLrsquoaria stissa spira amuriQuali cori egrave rinitenti A un piaciri accussigrave gratuQuannu tutti lrsquoelementi Nni respiranu lu ciatu

laquoLa dura montagna sente la potenza di amore e si appara di verzura che dispenza ai pascoli Un zefiro amoroso vola in una nube di odori e grazioso e soave scherza e ride co i fioriraquo

Scurri e va di cosa in cosa Certu focu dilicatu Chi fa vegeta la rosaChi fa fertili lu pratu

Giagrave la senti la jinizza

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Giagrave a lu tauru srsquoaccumpagna Di muggiti drsquoalligrizza Giagrave risona la muntagna

Questo sentimento di amore che soggioga la natura va mano mano incalzando in un movimento di imagini fincheacute la fiamma del sentimento prorompe in quella veemente esclamazione laquoAhi tu sola tu sola o amata Clori sarai sorda ed ostinata quando la natura parla deh dolce amore mia vita cotesta bellezza che egrave miracolo non sia inutile a te neacute sia tormento a chi ti amaraquo

Cosigrave egli vela modestamente il desiderio intenso dei sensi senza strozzarlo ipocritamente con quei lagni evirati degli academici onde era infestata lrsquoarte italiana

Ma vi ha di piugrave mdash Lrsquoidillio Martinu egrave per il contenuto il piugrave alto e il piugrave scientifico La Natura toglie ad ammaestrare lrsquouomo giaccheacute essa egrave il vero maestro ed il conformarsi ai suoi dettami puograve arrecare la vera felicitagrave mentre lo staccarsene genera malvagitagrave e corruzione e solitudine38

Ma la piugrave grande legge anzi la prima legge de la natura egrave lrsquoamore amare e farsi amare godere e far godere39 la qual legge egrave scolpita in ogni cuore40 laquoessa ti stende e ti moltiplica gli esseri da ogni parte e ti attacca al mondo41 Senza di essa tu

38 La natura maestra dellrsquouomo egrave idea dei sensisti specialmente di Condillac (Des sensations) ma Rousseau con la sua teoria del sentimento portograve nel campo morale a de le conseguenze metafisiche questo principio che ha base fisiologica E lrsquoEacutemile in fondo non arriva che a questa conclusione lrsquouomo ne lo stato naturale ubbidendo al suo istinto morale saragrave virtuoso mentre raffazzonato artefatto da lrsquoeducazione convenzionale si corrompe e ove conservi la virtugrave fugge lo stato sociale e si chiude ne la sua solitudine per non essere insozzato dal fango39 laquoAimer crsquoest remplir la vue de la nature crsquoest satisfarne agrave un besoinraquo Lettres de medlle Ninon de Lenclos Brano citato dal Meli ne le note a le stanze inedite del suo Poema italiano La Ragione f 140 (Cod 4 Qq C 31) Questa legge il poeta consacra anche in unrsquoode La Natura inedita che trovasi a f 144 del Cod mss Qq C 33 40 Vedi le parole di Hutcheson che il Meli riporta nel Meccanismo della Natura e ne le note al poema inedito La Ragione41 laquoLrsquoamore sessuale egrave la prima base de la societagrave costituendosi per esso la famiglia che egrave il primo vincolo che rende lrsquouomo piugrave legato a la terra Tutta la umana societagrave egrave connessa tra segrave medesima per lrsquoamore e lrsquoamiciziaraquo Lett a pag 12 del Cod Qq

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saresti estraneo e in una guerra perpetuaraquoE la Natura qui novera a Martinu i grandi beneficii da lei

fatti a lrsquouomo

laquoLa menti e lrsquointellettu Ti detti a rilevari Chi chiddu egrave giustu e rettu Chi a tutti pograve giuvariraquo

Ecco qui il principio morale del Meli che egrave fondato su lrsquointeresse collettivo su lrsquoamore universale come egli lo chiama Al modo stesso che la Natura egrave un aggregato di forze attive inerenti a le parti de lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccaniche la societagrave a la sua volta non egrave che un aggregato di attivitagrave ossia di individui che stanno al tutto sociale come le forze attive al gran tutto del mondo

Or gli uomini si riuniscono in societagrave per due motivi per i rispettivi interessi o per i rispettivi umori sistemi maniera di pensare e di vivere42 Ma la prima maniera di unione egrave pel Meli precaria attaccata ad esterne accidentalitagrave onde egli non crede come Hobbes che lrsquointeresse sia il vero fondamento de la societagrave la quale ha invece per base lrsquoamore o sia lrsquoistinto sociale per cui 1rsquouomo egrave condotto indipendentemente da ogni consenso de la ragione a ricercare il suo simile43

Tale istinto sociale innato egrave una de le forme de lrsquoistinto morale innato il quale perciograve riconosce come onesto e giusto e D 4 42 Lettera a f 12 del Cod cit43 Ciograve malgrado il Meli si contradice poicheacute ammettendo che il principio de la conservazione degli esseri egrave in una lotta perenne deve per conseguenza ammettere che la societagrave non puograve esistere senza la lotta e la lotta non puograve essere determinata che da lrsquointeresse laquoAltro non ci presenta insomma la superficie del mondo che un gran campo di battaglia dove ogni specie egrave destinata a sussistere per la distruzione drsquounrsquoaltra Chi crederebbe la conservazione della specie doversi a questa guerra che ne minaccia la distruzione E perograve lrsquoequilibrio e ci sia lecito chiamarlo il jus economico della specie egrave fondato su quello di una guerra scambievoleraquo Meccanismo della Naturali sect III

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buono tutto che giova agli interessi generali e allora si avragrave una societagrave perfetta quando ognuno concorreragrave amorosamente con tutte le sue forze a mantenere 1rsquoequilibrio dei legami sociali Onde lrsquoinazione o il deviamento di una de le attivitagrave come ne lrsquouniverso produrrebbe disordini ne la societagrave produce un turbamento

Lrsquointeresse quindi non egrave materiale ma esclusivamente morale percheacute appoggiato agli affetti

Su questa base egli fonda ancora lrsquoedifizio de lo Stato questo egrave anche un meccanismo complicato A partire dal re fino a lrsquoultimo suddito tutti devono concorrere a formare la felicitagrave de lo Stato che egrave riposta ne la ricchezza e ne la pace ma come le guerre turbano la tranquillitagrave necessaria al libero svolgimento de le attivitagrave de lo Stato cosigrave le ingiustizie sociali le infingardagini di alcune professioni 1rsquoaccattonaggio tolgono ne lrsquointerno braccia infinite e dissanguano lo Stato senza mai essere produttivi44 Ei vorrebbe che si moltiplicassero gli uomini non essendo essi corrispondenti ai bisogni agricoli e industriali prima e vera fonte di ricchezza che il lusso dei potenti non assorbisse braccia utili al lavoro e che fra potenti e umili si stabilisse quellrsquoarmonia necessaria a uno stato perfetto

Ma la Natura prosegue ammaestrando Martino

Li sensi a custodiri La propria tua esistenza E a fariti sentiri La grata compiacenza

In questi versi il Meli adombra una di quelle grandi leggi fisiologiche su cui la scienza ha innalzato il suo edificio dico il principio estofilattico onde la sensibilitagrave dai dotti viene definita sentinella della vita45

E continua la Natura sfolgorando tutte le sue bellezze innanzi a 1rsquouomo e invitandolo a specchiarsi in lei ove desideri uno stato tranquillo e felice

44 Vedi Riflessioni economiche sullo Stato della Sicilia a f i e seg del Cod di 4 Qq D 345 Vedi piugrave sopra a pag 18

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Noi avremo tempo di esaminare in seguito questo principio morale notiamo qui che le Bucoliche contengono un sentimento alto e scientifico de le cose ancor piugrave alto che tutte le poesie pastorali fin qui scritte poicheacute il Meli in quella il-lusione serena de la vita in quella pacifica contemplazione in cui dimenticava seacute stesso non pensava solamente di richiamare quellrsquoetagrave de lrsquooro che egli avrebbe voluto nel mondo46 ma anche di adombrarvi i veri de la scienza e de la morale

E invano tu cercheresti negli ammaestramenti de la Natura una legge che esca fuori e la trascenda non troverai il metastasiano

Dovunque il guardo io giroImmenso Dio ti vedo

Il poeta non pensa che nel creato debba per esser buon cristiano ammirare un intervento divino Ammira la natura in segrave stessa nel molteplice suo spettacolo neacute accenna in modo alcuno che questa grande natura possa essere un atomo in fac-cia a Dio ovvero ludo e capriccio di una volontagrave superiore Pagano per sentimento evoca la vita di quei tempi antichi e ne la illusione del suo paganesimo si purifica e si rinnovella non si preoccupa del funesto oltretomba non disperde il sentimento ne le demenze orride di una seconda vita misteriosa e terribile47

Rassegnato a le vicende immutabili de lrsquoessere egli lungi dal rivelarne la fraude dolorosa che vi par concorporata te ne 46 laquoLrsquooccupazione ordinaria e connaturale della mia attenzione egrave stata quella di escogitare i mezzi piugrave plausibili per ordinare e sistemare la societagrave degli uomini in maniera che il giusto non fosse soperchiato dallrsquoingiusto che lrsquoonesto trovasse da vivere senza oppressione neacute avvilimento che la virtugrave ottenesse la considerazione dovutale e che le leggi non servissero per un traffico vile e rovinoso allo Stato ed ai singoli con impiegare un ceto numerosissimo di manimorte di ciarlatani o di malviventi neacute per esimere dal loro giogo quelli cui egrave affidata lrsquoamministrazione delle medesimeraquo Lettera al Barone Refhues a f 95 del Carteggio47 La censura non vedea di buon occhio lrsquoardimento del Meli quando egli scrisse il libro Riflessioni sul Meccanismo della Natura parve a quei degni inquisitori che malgrado le proteste di fede cristiana lrsquoautore sapesse di ateismo e non vollero permetterne la stampa ma lrsquoarcivescovo di Palermo mons Sanseverino lo fece stampare a Napoli per i tipi di De Dominicis nel 1777

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sorprende le parti piugrave alte da quel tempio sereno ove si egrave levato e ne ritrae lo spettacolo in quelle forme estetiche che ti empiono di maraviglia E per questo si comprende in lui quella mirabile potenza descrittiva e quella efficace naturalezza per cui agli occhi tuoi si svolgono quadri viventi che non ti stancano mai di piacere

Quanta e quale sia questa potenza pittorica appare da quei quadri ove ti presenta la natura

Via sedi a lrsquoumbra mentri chi drsquointornu Regna lu suli e tuttu brucia ed ardi

Vidi comu li pccuri ritornu Fannu a li macchi e li viteddi e vacchi Mettinu a lrsquoumbra lrsquounu e lrsquoautru cornu

Lrsquooceddi rsquontra li gai posanu stracchiSulu si esponnu a li cucenti arduri Li friddi serpi cu li spogghi a scacchi Eccovi dunque in una vasta campagna silenziosa e infocata

in un meriggio drsquoestagrave gli armenti riposano sotto le ombre gli uccelli si nascondono fra le siepi tutti cercano un pograve di frescura mentre le verdi lucertole si distendono fredde e immo-bili e attendono gli insetti Tutto egrave calma percheacute egrave lrsquoora del riposo meridiano Ma la scena cambia le spiche sono bionde da la pastorizia si passa allrsquoagricoltura

Giagrave sutta di la fauci Cadinu li lavuri Li gregni a li chianuri Eccu di ccagrave e di ddagrave La cicaledda rauca Tra lrsquoarvuli e li spichi Cu lu so zichi-zichi Nni annunzia lrsquoestagrave

Chiudiamo gli occhi e lrsquoillusione saragrave completa innanzi a noi si distendono le campagne di Cinisi che corrono via via

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sino al mare spaziose pianure disseminate di glauchi ulivi e di cupi carrubbi che tagliano co la loro ombra di trasparente cobalto il biondo de le spiche Qua e lagrave i campi sono schiomati ma lrsquoirte ristoppie ancora biondeggiano sugli alberi fra le verdi cortine la cicala rauca stride senza stancarsi tu vedi la truppa dei mietitori sotto la cui falce cadono i manipoli del frumento ti par di vedere i bagliori pacifici delle falci di sentire il riso argentino delle donne che si adornano il capo di spiche e folleggiando allietano il faticoso lavoro degli uomini E pensiamo ai riposi e ai mille episodii che srsquointrecciano e si compiono a lrsquoombra dei gelsi e le nostre idee si associano si richiamano si succedono per il magistero di otto versi che ne la loro ricca concisione ti suscitano un mondo vivo e reale

Ma la tavolozza del Meli svolge agli occhi del lettore una serie di quadri che si compiono lrsquoun lrsquoaltro 1rsquoestagrave non egrave finita dopo mietuto il frumento si trebbia

Curri lu voi rsquontra lrsquoarii Da chista parti a chidda E lu frumentu sgridda Sutta lu pedi sograveLi juculani rsquommattiti Sprannuzzanu la pagghia Chi lu tridenti scagghia Quantu cchiugrave in autu pograve

Ma il caldo incalza le fonti disseccano

Lu ciumi egrave tantu poviru Chi sempri trova intoppi E cu pitruddi e sgroppi Si metti a tu pri tu

Non si sarebbe potuto dir meglio quella povertagrave di acqua nel suo umile corso da le ghiaiuzze dagli sterpi da le irregolaritagrave del suo letto obbligata a rompere il suo tranquillo viaggio a deviare a contrastare il passo egrave evidente tutto il magistero de la pittura egrave ne lrsquoultimo verso in quella metafora

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viva del dialetto che ti raffigura come due avversarii il torrentello e il suo alveo E tuo malgrado nel cervello ti si associa lrsquoimagine del fiume rigoglioso che copre anche i sassi piugrave alti che tenta le sponde e va rapidamente minacciando i coloni E allora ti rammenti della superba ode del Testi

Ruscelletto orgoglioso

in cui il contrasto tra i due aspetti del torrente si distende per una lunga strofe per una lunga serie di imagini48 quando nel Meli sono appena tre imagini chiuse nel breve giro di una quartina settenaria

Ma giunge lrsquoessiccator agosto

Li venti cchiugrave nun ciatanu Negrave cchiugrave lu voscu scrusciMa movi lrsquoali musci Un zefiru chi crsquoegraveSrsquoinfocanu li vausi Sutta lrsquoardenti lampa Chi scarmuscisci e allampa Lrsquoirvuzza virdi ohimegrave

Qui siamo proprio nel solleone non alita un fresco tutto egrave fuoco il bosco non offre piugrave riparo la vampa solare brucia lrsquoerbe un zefiro afoso muove le flosce ali e allora che cosa 48 Ruscelletto orgogliosoChe ignobil figlio di non chiara fonte Un natal tenebroso Avesti infra gli orror drsquoispido monte E giagrave con lenti passiPovero drsquoacqua isti lambendo i sassiNon strepitar cotantoNon gir sigrave torvo a flaggellar le spondeChe benchegrave maggio alquantoDi liquefatto gel trsquoaccresca TondeSopravverragrave ben tostoEssicator di tue gonfiezze Agosto

Ode a Raimondo Montecucco

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propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

41

V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 6: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

Epicuro educato a la scuola degli enciclopedisti e il teista a la maniera di Rousseau Non si puograve dir perograve che fu di questo o di quel filosofo fedele in massima al metodo di Bacone5 cercograve pur di formarsi una specie di eccletismo nel conciliare quei metodi che pareva a lui avessero una base solida ne lrsquoesperimento e ne la natura e respingendo ogni metodo aprioristico metafisico

In Sicilia le nuove idee giungevano con lrsquoultimo treno e quando altrove un sistema era giagrave condannato a lrsquoassurdo qui sapea di fresco e ad esso bevevano gli spiriti sitibondi di sapere Onde a i tempi del Meli i sistemi che fluttuavano ur-tandosi e distruggendosi a vicenda davano ne lrsquoisola quellrsquoaspetto che il Lefegravevre argutamente nel suo ultimo libro ritrae a la filosofia del secolo XVIII6

In quel tempo adunque crsquoerano tre sistemi che si disputavano il primato il Cartesianismo che era divenuto officiale ne le mani dei gesuiti ed era il piugrave ortodosso il Leibnizianismo a cui si erano dati gli spiriti piugrave liberali e che lrsquoortodossia dopo la ricucinatura wolfiana giagrave tentava di con-quistarsi7il Micelianismo che piugrave originale di quei due ma come quelli assurdo non contava neacute grandi avversari neacute movimento La sua fisiologia ha lo stesso carattere e da le lettere a Marsenne si ricavano prove irrefutabili di tale materialismo che egrave poi negato col cogito ergo sum e quel che segue Vedi Lefegravevre La Philosophie ecc5 Neacute da le poesie neacute da le prose rilevasi questa specie di baconianismo ne le vedute generali del Meli ma si ha un documento assai piugrave interessante dei lavori a stampa ed egrave lrsquoepistolario in parte inedito che trovasi raccolto per cura di Agostino Gallo nel codice ms Qq D 4 della Comunale di Palermo Ebbene da la lettera diretta al professore Francesco Paolo Avolio a foglio 89 del cod tolgo la frase seguente laquo metodo uguale a quello che per istudiare la fisica propose ai filosofi il gran Cancelliere Baconeraquo mdash Altrove dice laquoInsomma per le scienze fisiche deve eseguirsi ciograve che propose il celebre cancelliere Bacone cioegrave di bandire tutte le ipotesi e di correr dietro ai fatti e alle sperienzeraquo (lett a f 40) E altrove laquoIo non credo che alla sola esperienzaraquo (lett a f 22 retro)6 laquoLrsquohistoire philosophique du dixhutiegraveme siegravecle est une forecirct touffue dont on ne sortirait pas si lrsquoon nrsquoy perccediloit deux ou trois grandes routes qui coupent les meacuteandres drsquoinnombrables sentiers et viennent se raccorder en ligne droite aux principales directions de la penseacutee moderneraquo Lefegravevre La Philosophie Paris Reinwald 18797 hellip laquoE se i gesuiti non fossero stati espulsi ei sarebbon divenuti wolfianiraquo V Scinagrave mdash Prospetto della Storia Letteraria di Sicilia Palermo 1825

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entusiasti discepoli8E intanto mentre in Francia il soffio potente de la

democrazia spazzava le nebbie e scoteva le fondamenta del vecchio mondo qui in Sicilia spento da la reazione gesuitica lrsquoumanesimo del rinascimento si rinnovava ancor piugrave fitta la notte ascetica medioevale Ed eran ancora quelle terribili paure de lrsquooltretomba quel sacro orrore dei fenomeni de la natura che apparivan segni de lrsquoira divina quel rifuggiarsi ne la fredda calma semitica de le chiese da le tentazioni vitali de la materia quella macerazione perenne de la carne e de lo spirito che soggiogava non solo le masse ignoranti e superstiziose ma anche i dotti e quegli stessi filosofi che si credean liberi e indipendenti

E in processioni infinite di imagini sante con cui si pretendea salvare gli infermi e in qualche atto di fede contro poveri maniaci e nei giudizi continui contro le streghe e negli editti che comminavano pene acerbe per gli irreligiosi si mani-festava la pietagrave dei tempi

La paurosa tirannia aveva bevuto agli insegnamenti de la reazione religiosa Essa per gli occhi de la censura guardava dentro a tutte le opere che si stampavano e ove in alcuna ravisasse germi di libertagrave o anche una larghezza di vedute spiegava tutte le sue forze con tutto lo sfoggio di sua maestagrave

E cosigrave ne lrsquoottobre del 1776 per mano del boia si bruciavano le decisioni della Gran Corte raccolte e pubblicate dal Milanese di Catania che era stato Ministro del Patrimonio giaccheacute il re avea scorto in quei responsi del magistrato qual-che cosa che accennando a le antiche prerogative e a le antiche libertagrave offendesse i dritti sacri de la corona E ne lo stesso torno di tempo gli editti pioveano per proibire non solo di vendere ma anche di tenere le opere dei filosofi francesi Frati e preti si univano per loro interessi a promulgar con prediche e pastorali quelli editti ma non seppero fare che quelle opere non penetrassero ne lrsquoisola e non imbevessero di nuove dottrine

8 Vedi per la filosofia ontologica del Miceli i dotti lavori dellrsquoab V Di Giovanni Il Miceli o dellrsquoEnte Uno e reale mdash Apologia del Sistema mdash Storia della Filosofia in Sicilia ecc ecc

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qualche filosofoPure la storia letteraria di Sicilia non ebbe periodo piugrave

splendido di quello in cui sorse il Meli Malgrado tutto ne lrsquoaria crsquoera qualcosa di nuovo La storia non si arresta per ceppi e pastoie che la tirannia possa imporre al pensiero Ella pro-segue animosa a conquistarsi le grandi vittorie de lo spirito e se lrsquoascetismo soffocava qui ogni desigraveo di libertagrave ella si rifaceva spingendo gli intelletti per altre vie

E fu quello il tempo in cui Rosario Gregorio scoteva la polve da i vecchi diplomi da le vecchie pergamene e fondava una scienza nuova il dritto pubblico siciliano che con titolo falso eludeva la censura e si produceva per le stampe e rifaceva la storia in base ai documenti classificava diplomi ordinava cronache guidato sempre da quel senso storico onde Hume fu detto il padre degli storici inglesi e Montesquieu il piugrave penetrante politico dei tempi

Il Pasqualino tentava di porre basi piugrave solide a lrsquoorigine del dialetto siciliano e dava fuori il suo dizionario etimologico sei volumi di fatiche colossali se non proficue E come il Gregorio correggeva i raccoglitori infaticabili che lo aveano preceduto cosigrave il Pasqualino tentava di rifare ciograve che il proprio padre e il gesuita Dal Bono aveano abbozzato Il Piazzi investigava i cieli e scopriva astri novelli il Velasquez disegnatore e affreschista fortissimo rompeva la maniera dei pittori suoi antecedenti e richiamava lrsquoarte a la severa grazia de le forme E giagrave il marchese de Natali ne la via de le riforme criminali precorreva quasi il Beccaria e il vicereacute Caracciolo che vissuto in Francia e in dimestichezza con gli enciclopedisti aveva portato in Sicilia questrsquoalito rinnovatore si rendea interprete dei tempi e con gran pompa aboliva il Tribunale del SantrsquoOfizio bruciandone gli odiosi archivi I gesuiti veniano espulsi la censura taceva dispettosa tali tempi tale movimento in-tellettuale formavano il Meli e preparavano lo Scinagrave il Palmeri e la gloriosa pleiade de la nostra epoca rivoluzionaria

Lrsquoarte sola in tanto rinnovamento ricalcava ancora le vecchie forme Le academie protette anzi fondate da principotti vanitosi e di una mediocritagrave letteraria discutibile non servivano che a profondersi lodi reciproche e ad

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ammazzare non dico lrsquoarte ma anche il buon senso Lrsquoarcadia imperava neacute parea disposta a lasciare il suo dominio Ne le academie del Buon Gusto degli Ereini dei Riaccesi ne la Patriottica e in cento altre sparse per tutta lrsquoisola si mutuavano elogi e ove non discutevano di storia ecclesiastica e se santa Silvia fosse o no messinese e se era bene prestare i libri e donde avesse origine lrsquousanza di mangiar tacchini a S Martino si riunivan con gran pompa per festeggiare il matrimonio del re per lodare la pulce e anche il pitale

Questa era lrsquoarte ufficialeFuori de le academie i poeti isterilivano lrsquoingegno a

scrivere satire pungentissime contro le donne come il Sarmento carinese cui le donne facean rispondere da un loro apologista altri scrivevano oscenitagrave come il Tempio altri belavano eco ai belati drsquoarcadia

Ma tutti rivelavano quella educazione floscia e inerte che tenea da la Reazione gesuitica tutti si slombavano in quei dolciumi inutili di una forma decrepita nessuno tentograve di umanizzare lrsquoarte Contemplavano la natura attraverso cristalli nebiosi forniti da poeti ciechi o guerci onde parea che le muse ne lacrimassero in quel loro Parnasso di pan di Spagna e butirro

Ben vero qualche ingegno vigoroso come nel lato filosofico tentava di emanciparsi da la scolastica cosigrave nel lato artistico tentava richiamare lrsquoarte a la sua nobiltagrave Tale fu Tomaso Campailla di Modica il quale fu il piugrave poderoso campione del Cartesianismo a cui srsquoinforma il suo poema filosofico LrsquoAdamo poema ibrido falso e inestetico e a cui si potrebbero aggiustare le parole del Meli assai giuste che alla sola Epopea si convien titolo di poema (vedi Lettere inedite nel cod ms Qq D 4 de la Biblioteca Comunale) Ingegno vi-goroso fu pure il de Natali che cantograve la filosofia di Leibniz con grande ardimento tanto da esserne perseguitato Ma costoro non seppero uccidere quel regno insipido de lrsquoArcadia giaccheacute la loro arte ancella di un sentimento che trascendea la natura non poteva ricondursi a le sue pure fonti e rinnovellarsi Fortuna per lrsquoarte egrave certo il Meli che egrave uno di quei genii benefici che pare precorrono i tempi Il Meli che come ben

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dice il De Sanctis ne la Fata Galanti avea conchiuso col grido abbasso il seicento viva Metastasio il Meli dico sentiva ora questrsquoaria nuova e lrsquoarte sua diventava unrsquoaltra mano mano che la sua mente geniale aprivasi a dottrine piugrave sane e si fortificava nella salutare redenzione de la scienza

II

Prima che il Meli scrivesse il suo libro sul Meccanismo della Natura aveva studiato tutti i sistemi di filosofia specialmente il Wolfiano coi gesuiti ma ei soleva dire che lrsquouomo deve consultare e contemplare liber naturae per la filosofia e liber conscientiae per la morale9 onde esaminando tutti i sistemi e trovandoli in urto fra loro se ne stancograve e si rivolse agli studi scientifici

E chi volesse tener dietro agli studi del Meli non avrebbe che a svolgere i manoscritti che fra unrsquoode e unrsquoaltra fra una lezione di chimica e una ricevuta di pigione fra una supplica e un invito troverebbe citazioni e trascrizioni di brani scelti e traduzioni e osservazioni e indicazioni di libri che non finiscono mai Cosigrave troverebbe citati i libri di Rousseau e di Bonet di drsquoAlembert e di Locke di Hume e del Conte di Tressan troverebbe trascritti brani di M Pagano di Mercier del Traitegrave de la Nature Reacuteveacuterie sur lrsquohomme primitif de lrsquoEnciclopeacutedie di Fontenelle e di Voltaire e del Macchiavelli Osservazioni di filosofia e di scienza di storia e di economia politica un catalogo di piugrave che 40 opere che trattano in favore de la Massoneria altri di scienze fisiche e filosofiche

Il suo metodo quindi non deriva da sentimento di novitagrave neacute da ignoranza neacute da preconcetti ma da giudizio maturo quel giudizio stesso che gli dettograve le succose parodie de lrsquoOrigini di lu Munnu

Neacute gli idealisti platonici neacute i Kantiani neacute Des Cartes neacute Leibniz neacute spiritualisti neacute materialisti sono risparmiati Ma la satira piugrave sanguinosa egrave a lrsquoontologismo miceliano a quel panteismo dinamico soggiogato da la teologia che con quella sua concezione che tenea da Bruno e da Spinoza e la cieca fede di Tomaso drsquoAquino non riuscendo di essere neacute ortodosso neacute

9 Vedi a f 5 i del Cod 409 D 6

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eterodosso pareva ipocrisia e stoltezza10 E a tale sistema il Meli oltre a la parodia de la Cantica rivolse un vivacissimo epigramma non certo per campanilismo essendo la scuola di Palermo avversaria di quella di Monreale ma percheacute era il piugrave fresco era frutto contemporaneo anzi e del paese11

Quali siano i criteri del Meli in fatto di filosofia appare da la magnifica prefazione a le sue Riflessioni sul Meccanismo della Natura Come un nostro contemporaneo egli arditamente scrive che la Natura dee ricercarsi laquodentro ai confini della medesima giaccheacute essa a marcio dispetto di ogni umano pensiero egrave stata ed egrave sempre una sempre la medesima uguale a seacute stessa ed in conseguenza libera e indipendente dai capricci dei filosofi dalle loro ipotesi dai diversi voleri dellrsquouomo dallrsquoistessa loro ragioneraquo10 Dice GioveLa sostanza egrave unica e sugnu EuEssenzialmenti opposta a lu gran Nenti11 Pirchigrave egrave veru impossibili chrsquoora EuMentri sugnu ed esistu fussi nentiPirtantu siti vui pirchigrave sugnrsquoEuCioegrave quannu distintu da lu Nenti Vogghiu me stissu a mia rapprisintariMultiplicu lu miu mudificarihellip

Cci sarragrave cci sarragrave cui faragrave suppa rsquoNtra stu sistema e cu tutti srsquoallappaMa comu lu scravagghiu rsquontra la stuppa Drsquounrsquoassurdu si sbroggia e in autru rsquoncappa Presumiraacute di sciogghiri sti gruppaMa su tutti attaccati rsquontra rsquona rappaCriditi a mia picciotti nun ccrsquoegrave nudduChi truvari sapragrave lu pidicuddu

Recipe di Miceli la sustanza Modificata beni cu lrsquoessenzaPoi lrsquoessenza li modi e la sustanza Li cummini e nni estrai rsquona quintrsquoessenzaPoi rsquombrogghia arreri lrsquoessenza e sustanzaRiduci la sustanza ad una essenzaCussigrave rsquontra modi rsquontra essenza e sustanza Truvirai drsquoogni scibili lrsquoessenza

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Cosigrave egli emancipa la scienza dallrsquoapriorismo e chiama falso e chimerico ogni metodo che ricerca la natura fuori di essa laquoNon possiamo rinvenire dentro di noi la ragione di ciograve che si passa al di fuori e ne egrave totalmente libero e indipendente quindi la inutilitagrave delle ipotesi dei sistemi e dei voli metafisiciraquo Onde lo studio de la natura dipende da la fisica la libertagrave de lrsquoinvestigazione dal non formarsi alcun sistema12 Il filosofo deve scoprire tutte quelle laquodisposizioni combinazioni rapporti tendenze evoluzioni si interne che esterne che potranno render conto di sua essenza e sussistenza giaccheacute ogni effetto fisico non egrave che il risultato delle diverse combinazioni della materia e perograve la essenza e sussistenza de-gli individui hanno loro ragione in dette modificazioni e lrsquouomo stesso non potrassi riguardare per la parte della fisica come solo e isolato ma dovragrave considerarsi come una delle tante possibili modificazioni della materia che viene deter-minata a quella particolare essenza da una serie infinita di cause che emanano dal nesso universale delle cosehellipraquo Per ciograve lrsquoespressione di microcosmo data a lrsquouomo deve estendersi anche laquodalla scimmia al polipo drsquoacqua dolce da questo alla sensitiva dalla sensitiva allrsquoepitimo impercioccheacute ogni individuo sia del regno animale o vegetale raggira entro seacute stesso un piano di conservazione che tende ancora a distingarne tanti altri simili a seacuteraquo La parte piugrave sana dei criteri onde si parte il Meli egrave lrsquoemancipazione de le scienze dal giogo de la filosofia

Nun ha chi fari la filosofiaChi cu lrsquoomini suli e nenti affattuCu lu restu di tuttu lrsquouniversuPensa a lrsquoastri lrsquoastronumuLu fisicu contempla la natura

12 laquoIo stesso facendo eco al celebre Cancelliere Bacone gridavo che piugrave sistemi sono gli asili del sofisma sono i palazzi incantati nel nostro atlante dove a ciascuno pare di travedere quel che cerca e non trova mai Il mio libro dunque ha avuto la sorte di tutti quelli libri appoggiati sopra sistemi che io pure non giagrave per politica ma per convinzione ho condannato a morireraquoLettera a D Giacomo Sacchetti segretario dellrsquoAccademia letteraria di Siena mdash Sta a f 28 retro del Cod ms citato

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E attenni lu filosofu A la perfezioni di se stissu13

Ai giorni nostri egrave perfettamente accaduto quel che qui indovinava il Meli ogni scienza si egrave sottratta a la speculazione per acquistare fisonomia propria e si puograve dire che i versi del Meli siano la sintesi di quel che oggi scrive il Ribot ne la sua stupenda introduzione la Psycologie Anglaise14 Se non che il Meli riduceva la filosofia a la sola Ethologia15 ignorando che anche questa egrave una scienza indipendente da la filosofia avente sue basi ne lrsquoantropologia ne la psicologia ne la sociologia ecc mentre noi ancora non possiamo con sicurezza dire a che si ridurragrave ne lrsquoavvenire parendo fin drsquoora che lrsquounica tavola a cui potragrave afferrarsi per sornuotare sul naufragio onde si dibatte egrave la vera e genuina metafisica16

E quindi non egrave filosofia il vaneggiare laquodietro le ombre i sogni i deliri della nostra imaginazioneraquo non egrave da filosofo laquolrsquoambizione di penetrare lrsquoarcano santuario della metafisica in cui adorasi il mistero fra la caligine che lo circondaraquo E lrsquoEthologia non egrave quella che si comprende nei volumi di Platone e di Aristotele o di chiunque altro17 Poicheacute scopo de la filosofia egrave dominare le passioni e le passioni sono e agiscono per gli organi crede il Meli che non si possa esser moralisti senza essere anche fisici o naturalisti o sia senza avere alcuna 13Parafrasi del dialogo di Fontenelle 14 laquo Si lrsquoon demande ce que la philosophie a eacuteteacute agrave lrsquoorigine il est aiseacute de le dire elle eacutetait la science universelle Le travail lent et continue de la vie une tendance naturelle vers le progregraves fera sortir de la philosophie des sciences Toutes les sciences particuliers qui existent aujourdrsquohui sont sorties de la philosophieraquo Ribot Introduzione al bel libro La Psvcologie Anglaise Paris Germer Bailliegravere 187515 laquoMa la mia filosofia conoscendosi limitatissima per tutto ciograve che riguarda la natura delle cose cerca di applicarsi almeno a dominare le proprie passioni raquoLettera al Sacchetti giagrave citata trof 28 del Cod Locke Hume Condillac hanno lo stesso senso di sfiducia per le conoscenze umane16 laquoPlus tard elle ne contiendra que les speacuteculations geacuteneacuterales de lrsquoesprit human sur les principes primiers et les raisons derniegraveres de toutes choses Elle sera la metaphysique rien de plusraquo Ribot Psycologie Anglaise giagrave citata17 laquo principi resi misteriosi dalle venerate tenebre della filosofiaraquo (Bozza di lettera non si sa a chi sta a f 12 del Cod citato)

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cognizione de la struttura degli organi umani Onde egrave che egli invece di scrivere un libro di teorie astratte si parte da lrsquoele-mento fisiologico per giungere al filosofico18

Per sommi capi le idee del Meli son questeSeguace di Locke che cita a proposito respinge le idee

innate essendo le idee la trasformazione de le imagini degli obbietti trasmesse dai sensi ma con patente contraddizione non potendo comprendere una ragione organica in cui quelle veritagrave che pare precedano il raziocinio e sieno quindi innate e indipendenti da ogni operazione intellettuale di prova (convenienza) non sono che trasmesse in noi da lrsquoereditagrave e da 1rsquoeducazione e acquisite da lunga esperienza degli organi il Meli a spiegarsi tale fenomeno intellettuale e non cadere ne le astrazioni si lascia vincere da le apparenze e ammette una specie di istinto un senso secreto che senza il soccorso de la ragione giudica discerne le veritagrave cardinali come questa una cosa stessa non puograve nel tempo stesso essere e non essere19

laquoIl piacere e il dolore sono le primiere molle per mezzo delle quali lrsquoanimale egrave costretto fra il pungolo e lrsquoallettativo a calcar quelle vie che portano alle mire della natura20 Piacere e dolore sono gli interpreti della sensibilitagrave La sensibilitagrave risiede nelle fibrette midollari e nervose che son credute i primi stami del corpo animale21 La sensibilitagrave veglia in

18 laquo Si conferma la necessitagrave che si egrave detta sopra di una medicina che riguardi lrsquoarmonia fisica per rapporto alla morale non solo ma alla civile societagrave giacchegrave come si egrave osservato gli affetti e le passioni sono in ragione alle sensazioni allrsquoarmonia della macchina ed alle modificazioni dellrsquoanimoraquo Meccanismo della natura L III sect VIII19 Questo istinto o senso secreto venne al Meli da Rousseau che lo tolse a Hutcheson e a Reid modificandolo verisimilmente in un modo piugrave stretto al sensualismo di Locke con la teoria del senso intimo di Hemsterhius Pure se il Meli avesse meglio letto i suoi autori francesi e specialmente Condillac avrebbe visto che ciograve che pare innato non egrave che acquistato per lunga esperienza cosigrave Condillac nellrsquoEssai sur lrsquo Orig de la Conoiss hum Vedi Ritter Histoire de la philosophie moderne Vol III Paris-Librairie philosophique de Ladraque 186120 In questo egrave drsquoaccordo con Condillac e con tutti i sensualisti e un cotal poco anche coi fisiologi moderni Vedi Condillac Des sensations21 Anche il Bonet che egrave il fisiologista della scuola francese del secolo XVIII ha la stessa opinione sulla sensibilitagrave

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custodia della macchina22 dalla diversa modificazione di essa secondo gli organi diversi ne risultano i sensi i quali sono incaricati o di avvertirla dei perigli o di suggerirle i bisogni Lrsquoistinto egrave la potenza che risulta dal meccanismo dellrsquoanimale ossia egrave la rivelazione dei bisogni della macchina23 Le tendenze dellrsquoistinto a ciograve che soddisfa si chiamano appetiti e il soddisfare agli appetiti genera la voluttagrave Onde lrsquoistinto ha per principio lo stimolo o il dolore e per oggetto la voluttagraveraquo

Ma fin qui lrsquouomo nulla ha di superiore a lrsquoanimale onde il Meli che pur vuole spiegarsi tale superioritagrave ricorre al sentimento che egrave quel senso intimo quel senso secreto che connaturale e universale egrave la facoltagrave di giudicare de le veritagrave cardinali

Questo sentimento egrave laquolrsquoessenza dellrsquouomoraquo laquoil risultato della natura fisica e della natura morale il punto in cui vanno a unirsi le facoltagrave dellrsquouna e dellrsquoaltraraquo

Questo sentimento ne lrsquouomo egrave appercezione ossia coscienza di segrave egrave istinto morale o coscienza morale egrave estetica

Come istinto morale esso egrave una laquoinclinazione naturale involontaria indipendente drsquoogni considerazione umana e sacra della religione delle leggi penali e remuneratrici dellrsquoamore e dellrsquoonore dei pregiudizi e delle mire dellrsquoamore proprio24raquo

Questo istinto egrave perciograve giudice in ciograve che egrave bene e in ciograve che egrave male come lrsquoistinto fisico lo egrave pel piacere e pel dolore 22 Il Sergi uno dei filosofi nostri contemporanei piugrave forti chiama la sensibilitagrave Sentinella della vita V Elementi di psicologia Messina 187923 Lrsquoinstinct est un pouvoir non appris drsquoaccomplir des actions de toute sorte et particulierement celles qui sont neacuteceacutessaires ou utiles agrave lrsquoanimalraquo Cosigrave il Bain e il Lefegravevre laquoSi puograve definire lrsquoistinto unrsquoabitudine fissata dall ereditagrave o dallrsquoeducazione esso non egrave che un sinonimo del bisogno raquo24 Queste parole sono di Hutcheson il quale volendo scappare al rigore per lui desolante di Hobbes che pone lrsquointeresse come base de la morale scostandosi da Locke creava questo sentimento innatoMa la scienza contemporanea agrave messo in sodo la base utilitaria de la morale umana con lrsquoanalisi dei fatti e con la storia alle maniIl Meli rimane abbagliato da lrsquouniversalitagrave secondo lui de lrsquoistinto comune del bene e del male ma ciograve che credeva innato non era che il sentimento etico collettivo ereditato per lunga esperienza di secoli nei nostri organi e che fu trovato corrispondente agli interessi di uno stato sociale (Spencer)

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Teoria tolta di peso a Rousseau il quale ammise un sentimento innato del giusto e de 1rsquoingiusto istinto interiore che ci rischiara la via del dovere25

Ma non vrsquoha un bene e un male assolutoQuel che giova a tutti egrave un bene ed egrave giusto Onde

lrsquointeresse collettivo sociale altruistico egrave base de la morale e su di esso riposa anche lrsquoedificio de lo stato Cosigrave il Meli senza volerlo viene a distruggere il disinteresse del Sentimento morale innato e per rigore di logica distrugge tutto lrsquoedificio che innalza su di esso con gran pompa di frasi Quanto a le passioni essendo esse uno stato di violenza del sentimento procedono da due tendenze fisico-morali de lrsquoindividuo gli affetti relazione di armonia verso il tutto lrsquoamor di segrave stesso relazione di armonia verso la propria macchina che corrispondono in Rousseau a lrsquoistinto di conservazione sorgente de lrsquoamor proprio istinto di pietagrave sorgente degli affetti sociali26

Riepilogando il Meli non avendo ammesso unrsquoanima e una ragione organica e mantenendo il dualismo fra le due nature de lrsquouomo che egli tenta di conciliare distingue due istinti il fisico che si risolve ne le sensazioni del piacere e del dolore il morale che si risolve nel sentimento del giusto e de lrsquoingiusto del bene e del male del vero e del falso Ma il sentimento non egrave la coscienza de la sensazione sebbene qualche cosa di inorganico di spirituale che sta indipendente da la materia e che anzi nulla ha di comune con la materia2725 Vedi Ritter Histoigravere de la philosophie ecc ecc26 In fondo parmi che il Meli divida il sentimento etico in egoismo e altruismo secondo la denominazione di Spencer27 Anche Locke ammette qualche cosa di innato ma non egrave altro che la disposizione naturale de lrsquouomo a poter percepire la veritagrave ma questa disposizione si sviluppa per lrsquoesercizio onde le idee cardinali sono sempre acquistate Questa disposizione dal Locke egrave detta senso intimo o riflessione laquoLa premiegravere faculteacute de lrsquoesprit humain crsquoest drsquoecirctre propre a recevoir les impressions que font sur lui ou bien les objets exteacuterieurs par le moyen des sens ou bien ses propres opeacuterations quandrsquoil y applique sa regraveflegravexionraquo Essai sur lrsquoentend hum V Ritter op cit Alcuni filosofi contemporanei ammettono un senso morale ne lrsquouomo ma dissentono quanto alla sua origine Bain crede che esso si acquisti durante la vita di ogni individuo ma Darwin rigetta questa opinione egli invece appoggia il senso morale agli istinti sociali de lrsquouomo onde esso nasce con lrsquouomo percheacute organico si moltiplica per

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E intanto non potendo negare lui medico lrsquoesercizio degli organi ne le passioni si occupa di esse non dal lato del sentimento ma dal punto di vista fisiologico

Quanto a la filosofia de la natura le sue idee sono piugrave vere e piugrave sane e si accostano a 1rsquoantico materialismo Vero si egrave che comincia il suo lavoro col definire la natura secondo le viste dei teologi ma pare non abbia fiducia neacute in questa neacute in ogni altra definizione metafisica e dice essere la natura laquoun aggregato armonico di forze attive inerenti alle parti costituenti lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccanicheraquo La quale definizione parmi che riduca la natura a un simbolo di gruppi meccanici che ascendono sempre a forme piugrave complesse E investiga la natura seguendo il metodo di quei filosofi che hanno inteso prescindere da ogni causa soprannaturale e divina laquoconciossiachegrave egrave questa veduta molto comoda in filosofia scorgendosi nel nesso universale delle cose epilogata la sorte e le vicende di tutti gli esseriraquo

Ma il creato egrave materia c materia contempla il filosofo che

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nulla vede fuori che la materia28 disconosce atomi o monadi che son punti metafisici e che non possono dar materia laquocome soli zeri non danno numeri neacute punti matematici estensioni solideraquo Agli atomi e ai corpuscoli ai punti di Zenone a le monadi egli sostituisce le molecole ossia a la teoria atomistica dei metafisici la teoria molecolare dei chimici

E in tutto questo egli non si occupa de la creazione e del fine de la creazione e parla di Dio assai vagamente al modo stesso che parlando di bene o di male di piacere di vita non si occupa per nulla di una vita futura e di un godimento o di un castigo postumo Anzi protesta di non voler ricercare che la terrestre felicitagrave e da tutti i suoi scritti questo solo traluce In una lettera a Maddalena Mayer parlando di Chateaubriand confessa che egli volle darsi non a la contemplazione del bello

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divino ma del bello terrestre29Insomma il Meli mentre proclama la morale o meglio il

senso morale indipendente da la religione e per conseguenza rigetta lrsquointervento de la grazia divina ne la virtugrave mentre non fa de lrsquouomo una classe privilegiata al tutto diversa dagli animali inferiori ma per la parte fisica lo trova uguale a qualunque altro organismo animale e arriva anche a compararlo ai

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vegetali30 mentre riduce il mondo a un simbolo di gruppi meccanici e studia la materia che egrave quella che sola gli cade sotto ai sensi mentre confessa che le forze attive sono inerenti a la materia mentre insomma esclude la presenza di un intervento soprannaturale a simiglianza di Locke e di Condillac e di tutti gli altri filosofi sensisti non sa emanciparsi da quel dualismo fra lo spirito e la materia e di quando in quando ti nomina lrsquoanima e la creazione come una protesta

Ben vero perograve egli relega la creazione al primo atto a lo stabilimento di quelle leggi per cui la natura da sola egrave divenuta quella che egrave e protesta di credere in Dio come ai giorni nostri

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il Darwin31 inconsapevole forse che con un sistema uguale Dio e la creazione diventano un assurdo un controsenso

Ma il Meli beveva lrsquoaura dei tempi il battesimo salutare di quelle dottrine che scotevano la Francia e di cui mostravasi studioso non seppe interamente rinnovarlo Egli aveva paura dellrsquoepiteto di ateo materialista naturalista che allora suonavano infamia e vergogna e valevano a turbare quella sua pace quella sua tranquillitagrave allietata dagli amplessi fecondi de la Musa

E a questa Musa noi chiederemo tutta lrsquoanima del poeta e quella ingenuitagrave che vi rispecchia la sua bontagrave infinita chiederemo quel sentimento limpido de la natura che in lui derivava dal senso scientifico de le cose che egli srsquoera formato e lo rende nuovo grande geniale

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III

Il capolavoro del Meli egrave certamente la Bucolica in essa si svela tutta la sua grande arte tutto il suo genio Egli egrave poeta lirico ma la sua lirica non deriva da una sentimentalitagrave morbosa o da quellrsquointimo contrasto fra la natura scettica ed eternamente serena e un cervello irrequieto ansioso delle grandi battaglie de la vita o ribelle al fatale avvicendarsi de le forme migranti

Genio completamente obiettivo ritrova la sua piugrave alta manifestazione nel contemplare la natura e rassegnarsi a le leggi serene ed eterne de lrsquoessere e percheacute lrsquoentusiasmo ecciti in lui tutte le corde del sentimento ei convien che ci sia una qualche cosa che lo commuova che lo infiammi Questa contemplazione egrave intera ne la Buccolica collezione di quadri saturi di vita nei quali gli aspetti verdeggianti o brumosi de la natura ti si rivelano in una ubertosa copia di imagini smaglianti e pregne dei profumi e del sole di Sicilia

laquoNon lusingandosi in quellrsquoetagrave (aveva 27 anni) di incontrare in Palermo una riputazione di medico si contentograve

lrsquoereditagrave e si sviluppa con lrsquoorganismo individuale e sociale De la stessa opinione in parte egrave Spencer Vedi LrsquoOrigine dellrsquouomo III Torino Unione Tipog Edit 187128 laquosfere piani monti colline animali drsquoogni specie innumerevoli eserciti drsquoinsetti lrsquouniverso insomma non si riduce finalmente che a materia meteore stagioni vicende rovine desolazioni fuochi incendi stragi dissoluzioni riproduzioni ecc non sono finalmente che moto che forze fisiche inserite alla materiaraquo Meccanismo della Natura II sect I

29 laquoAltri perograve (come me) che ci troviamo piugrave involti nel terrestre limo neacute abbiamo saputo leggere cosigrave chiaro nel cielo siamo andati tentoni dietro al bello di questa terraraquo Vedi lett a f 36 del Cod30 laquoA guardarlo di fibra in fibra pei sughi che vi scorrono dentro egrave una macchina hydraulico-pneumatica Se questa veduta si estende piugrave oltre sino alle facoltagrave di crescere e propagarsi egrave una piantaraquo Meccan della Nat III sect ultimo31 Darwin non nega lrsquoesistenza di Dio anzi laquoproteste que son systegraveme nrsquoest en aucun faccedilon contraire agrave lrsquoidegravee divineraquo Cleacutemence Royer Preacuteface agrave lrsquooeuvre de Ch Darwin LrsquoOrigine des Espegraveces

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esiliarsi in Cinisiraquo32 per campare la numerosa famiglia di cui per la pazzia e poi per la morte del padre era rimasto a capo e ne la calma di quella vita lontano da quella societagrave artefatta che egli ben sovente morde con la sua originale vivacitagrave33 sdegnato ancora del mal governo di certi signorini che anche in quel lontano e insignificante feudo facean coi loro soprusi rivoltare lo stomaco al poeta34 procurava di rifocillarsi lo spirito ne le magnifiche campagne che si stendevano innanzi a lui

Muntagnoli interrutti da vaddatiRocchi di lippu e areddara vistutiCaduti drsquoacqui chiari e inargintatiVattali murmuranti e stagni muti

Vausi e cunzarri scuri ed imbuscatiSterili junchi e jinestri ciurutiTrunchi da lunghi etagrave malisbarratiGrutti e lammichi drsquoacqui giagrave impitruti

Passari sulitarii chi chiancitiEcu chi ascuti tuttu e poi ripetiUlmi abbrazzati strini da li viti

Vapuri taciturni umbri segretiRitiri tranquillissimi accugghitiLrsquoAmicu di la paci e la quieti

Bencheacute queste poesie pastorali abbiano apparenza di canti disgiunti pure vi ha in esse una unitagrave organica un centro al quale convergono tutte e che egrave il risultato di quel concetto che 32 Cinisi era in quel tempo feudo del Monastero di S Martino delle Scale la cui comunitagrave appunto aveva affidato la cura di quei coloni al Meli che vi stette dal 1767 al 177133 Vedi la canzone Palermu si ridussi rsquona piccula Girnevia ecc lrsquoaltra Porta nova lrsquoaltre ancora Nun cchiugrave a Porta Filici Nun cchiugrave rsquontra dda marina ecc LrsquoInvettiva ecc ecc34 Vedi nel Cod cit la lettera del 7 agosto 1770 a f 8 e seguente

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il Meli ha de la naturaIl centro egrave lrsquoamore de le cose che scherza ne la varietagrave ne

lrsquoincostanza nel disordine stesso degli aspetti de la materia egrave quellrsquo armonia dilettosa che egli il poeta formavasi nel suo cervello nel sentirsi concorde ed uno con la natura Questrsquoarmonia universale che non egrave perograve prestabilita ma risulta da le cose stesse e vi egrave inerente chiamata Amore ne le poesie non egrave lrsquoEros di Esiodo neacute lrsquoAmore dei platonici si potrebbe in qualche modo assimilare a la voluttagrave a la Venus di Lucrezio lrsquoideale de le feconde attivitagrave de la natura che go-vernano le vicende de la materia e che convertite da lrsquoanimo commosso in gruppi estetici scoppiano per tutte le vie del genio35

Alle lacrime de le cose il poeta sostituisce lrsquoamore de le cose ei vuol convertire la via dolorosa de la vita in un festino olimpico e invece di attraversare la rude palestra de la materia ribelle vi si adagia sorridendo e vi compone il suo paradiso estetico36

Coloro che non avendo sottrsquo occhio le lettere del Meli non cercarono nemmeno di investigare e ritrovar 1rsquouomo sotto il poeta si formarono di lui un tipo di cuor contento uno scialacquatore che si diverte che ride e lascia rovinare il mondo intorno a segrave stesso E cosigrave se lo gabellan lrsquoEmiliani-Giudici e il De Sanctis e la comune dei lettori nullrsquoaltro sa

35 laquoLa denominazione di Amore o di Voluttagrave che noi abbiamo circoscritta ad una tendenza morale degli esseri animati era forse concepita in un senso estesissimo che esprimeva ed abbracciava tutto ciograve che noi intendiamo per attrazione affinitagrave simpatia genio inclinazione eccraquoNota allrsquoEgloga II Li Munti EreiChe lrsquoAmore del Meli sia la Venus di Lucrezio si rileva poi da questo tratto del Mec della Nat II sect 4 laquoLrsquoattrazione la simpatia il magnetismo lrsquoamore non sono che modificazioni diverse di una legge generalissima della natura la quale dalla diversa disposizione delle parti ne produce quella direzione di forze attive che si conviene al secondamento delle sue mire Quindi un sublime ingegno altrettanto filosofico quanto poeta ha esaltato sotto il simbolo di Venere la suddetta rilevantissima legge addossando a questa pretesa deitagrave il sovrano impero sopra tutta la natura ecc eccraquoSi noti che Lucrezio in quel tempo per il suo materialismo epicureo era sfuggito forse senza esser nemmeno letto e che appunto in quel secolo e in Sicilia il Campailla era stato con fervore salutato dai teologi un Lucrezio cristiano e italiano36 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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vedere in Meli che un ozioso cicalone che trastulla le brigateMa questa tranquillitagrave ove il poeta si adagia gli costa laquoNon

vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazioneraquo37 Ecco quel che lo stesso Meli dolorosamente confessa onde egli ci appare come un Titano che attraversa la vita e si conquista tra gli stenti la felicitagrave del rimaner sereno e tranquillo

Qui egrave la grandezza de la sua filosofia la saggezza egrave riposta

37Lettera al Barone di Rehfuens a f 96 del Cod citato Che i lettori e i critici avessero dovuto gabellarlo per un beato Ermolao Egli il P lo sospettava infatti per una edizione de le sue poesie aveva preparato il seguente sonetto inedito (che leggesi a f 19 del cod ms 4 Qq D O) a guisa di prefazione

Chi legga queste mie gioconde rime Fra se diragrave invero egrave fortunato Costui che gode un viver si beatoCome si narra de le genti prime

Quantrsquoerra uman giudizio ahi non esprime Sempre il canto del cor vero lo statoChegrave tra ceppi talor lo sventurato Crea imagini liete e rsquol duol comprime

Verde ramo cosigrave da vento oppresso Piega al suolo la cima e poi risalePer lrsquoinnato vigor chrsquoegli ha in segrave stesso

E fra rsquol crudo ondeggiar che lo dibatteMentre che or cede al turbo ed or lrsquoassaleSembra che si trastulli eppur combatte

Variante V 1 e 2Chi legge a caso mie gioconde rime Diragrave seco medesmo oh fortunato v 6 Sempre il canto del cuore il vero stato v t 3 Mentre che al turbo or cede ed or lrsquoassale

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nel non cedere ai dolori ma ricomporsi un paradiso ne la serenitagrave de lrsquoanimo e quando il savio ha questo raggiunto non contempleragrave la vita come una perpetua frode e si rassegneragrave a tutte le vicende de lrsquoessere E lrsquoarte sua saragrave tanta piugrave alta quanto piugrave in lui si compenetreragrave il sentimento de la natura contemplata qual egrave

Ma esaminiamo alcuna di queste Bucoliche Ho detto che il Meli sostituisce a le lacrime lrsquoamore de le cose or questo sentimento ne la Primavera ti domina su lrsquoagilitagrave de le forme e de le imagini e su lrsquoagilitagrave dei ritmi percheacute ne lo svegliarsi de lrsquoanno le forze feconde de la natura ti paion piugrave potenti piugrave attive e tutto par che frema di voluttagrave

Tu apri lrsquoanimo a le carezze de la gioia quando ti trovi in aperta campagna allor che i mandorli sono in fiore e per lrsquoaria tra i miti raggi del sole nel susurro degli insetti che si agitano nei profumi senti la gioventugrave del tempo che egrave gioventugrave de la vita e senti i fremiti nuovi che serpono per le vene del giovane che sa oramai segrave stesso

Giagrave nni rsquonvita giagrave nni chiama Primavera rsquontra li ciuriOgni frunda nni dici amaLrsquoaria stissa spira amuriQuali cori egrave rinitenti A un piaciri accussigrave gratuQuannu tutti lrsquoelementi Nni respiranu lu ciatu

laquoLa dura montagna sente la potenza di amore e si appara di verzura che dispenza ai pascoli Un zefiro amoroso vola in una nube di odori e grazioso e soave scherza e ride co i fioriraquo

Scurri e va di cosa in cosa Certu focu dilicatu Chi fa vegeta la rosaChi fa fertili lu pratu

Giagrave la senti la jinizza

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Giagrave a lu tauru srsquoaccumpagna Di muggiti drsquoalligrizza Giagrave risona la muntagna

Questo sentimento di amore che soggioga la natura va mano mano incalzando in un movimento di imagini fincheacute la fiamma del sentimento prorompe in quella veemente esclamazione laquoAhi tu sola tu sola o amata Clori sarai sorda ed ostinata quando la natura parla deh dolce amore mia vita cotesta bellezza che egrave miracolo non sia inutile a te neacute sia tormento a chi ti amaraquo

Cosigrave egli vela modestamente il desiderio intenso dei sensi senza strozzarlo ipocritamente con quei lagni evirati degli academici onde era infestata lrsquoarte italiana

Ma vi ha di piugrave mdash Lrsquoidillio Martinu egrave per il contenuto il piugrave alto e il piugrave scientifico La Natura toglie ad ammaestrare lrsquouomo giaccheacute essa egrave il vero maestro ed il conformarsi ai suoi dettami puograve arrecare la vera felicitagrave mentre lo staccarsene genera malvagitagrave e corruzione e solitudine38

Ma la piugrave grande legge anzi la prima legge de la natura egrave lrsquoamore amare e farsi amare godere e far godere39 la qual legge egrave scolpita in ogni cuore40 laquoessa ti stende e ti moltiplica gli esseri da ogni parte e ti attacca al mondo41 Senza di essa tu

38 La natura maestra dellrsquouomo egrave idea dei sensisti specialmente di Condillac (Des sensations) ma Rousseau con la sua teoria del sentimento portograve nel campo morale a de le conseguenze metafisiche questo principio che ha base fisiologica E lrsquoEacutemile in fondo non arriva che a questa conclusione lrsquouomo ne lo stato naturale ubbidendo al suo istinto morale saragrave virtuoso mentre raffazzonato artefatto da lrsquoeducazione convenzionale si corrompe e ove conservi la virtugrave fugge lo stato sociale e si chiude ne la sua solitudine per non essere insozzato dal fango39 laquoAimer crsquoest remplir la vue de la nature crsquoest satisfarne agrave un besoinraquo Lettres de medlle Ninon de Lenclos Brano citato dal Meli ne le note a le stanze inedite del suo Poema italiano La Ragione f 140 (Cod 4 Qq C 31) Questa legge il poeta consacra anche in unrsquoode La Natura inedita che trovasi a f 144 del Cod mss Qq C 33 40 Vedi le parole di Hutcheson che il Meli riporta nel Meccanismo della Natura e ne le note al poema inedito La Ragione41 laquoLrsquoamore sessuale egrave la prima base de la societagrave costituendosi per esso la famiglia che egrave il primo vincolo che rende lrsquouomo piugrave legato a la terra Tutta la umana societagrave egrave connessa tra segrave medesima per lrsquoamore e lrsquoamiciziaraquo Lett a pag 12 del Cod Qq

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saresti estraneo e in una guerra perpetuaraquoE la Natura qui novera a Martinu i grandi beneficii da lei

fatti a lrsquouomo

laquoLa menti e lrsquointellettu Ti detti a rilevari Chi chiddu egrave giustu e rettu Chi a tutti pograve giuvariraquo

Ecco qui il principio morale del Meli che egrave fondato su lrsquointeresse collettivo su lrsquoamore universale come egli lo chiama Al modo stesso che la Natura egrave un aggregato di forze attive inerenti a le parti de lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccaniche la societagrave a la sua volta non egrave che un aggregato di attivitagrave ossia di individui che stanno al tutto sociale come le forze attive al gran tutto del mondo

Or gli uomini si riuniscono in societagrave per due motivi per i rispettivi interessi o per i rispettivi umori sistemi maniera di pensare e di vivere42 Ma la prima maniera di unione egrave pel Meli precaria attaccata ad esterne accidentalitagrave onde egli non crede come Hobbes che lrsquointeresse sia il vero fondamento de la societagrave la quale ha invece per base lrsquoamore o sia lrsquoistinto sociale per cui 1rsquouomo egrave condotto indipendentemente da ogni consenso de la ragione a ricercare il suo simile43

Tale istinto sociale innato egrave una de le forme de lrsquoistinto morale innato il quale perciograve riconosce come onesto e giusto e D 4 42 Lettera a f 12 del Cod cit43 Ciograve malgrado il Meli si contradice poicheacute ammettendo che il principio de la conservazione degli esseri egrave in una lotta perenne deve per conseguenza ammettere che la societagrave non puograve esistere senza la lotta e la lotta non puograve essere determinata che da lrsquointeresse laquoAltro non ci presenta insomma la superficie del mondo che un gran campo di battaglia dove ogni specie egrave destinata a sussistere per la distruzione drsquounrsquoaltra Chi crederebbe la conservazione della specie doversi a questa guerra che ne minaccia la distruzione E perograve lrsquoequilibrio e ci sia lecito chiamarlo il jus economico della specie egrave fondato su quello di una guerra scambievoleraquo Meccanismo della Naturali sect III

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buono tutto che giova agli interessi generali e allora si avragrave una societagrave perfetta quando ognuno concorreragrave amorosamente con tutte le sue forze a mantenere 1rsquoequilibrio dei legami sociali Onde lrsquoinazione o il deviamento di una de le attivitagrave come ne lrsquouniverso produrrebbe disordini ne la societagrave produce un turbamento

Lrsquointeresse quindi non egrave materiale ma esclusivamente morale percheacute appoggiato agli affetti

Su questa base egli fonda ancora lrsquoedifizio de lo Stato questo egrave anche un meccanismo complicato A partire dal re fino a lrsquoultimo suddito tutti devono concorrere a formare la felicitagrave de lo Stato che egrave riposta ne la ricchezza e ne la pace ma come le guerre turbano la tranquillitagrave necessaria al libero svolgimento de le attivitagrave de lo Stato cosigrave le ingiustizie sociali le infingardagini di alcune professioni 1rsquoaccattonaggio tolgono ne lrsquointerno braccia infinite e dissanguano lo Stato senza mai essere produttivi44 Ei vorrebbe che si moltiplicassero gli uomini non essendo essi corrispondenti ai bisogni agricoli e industriali prima e vera fonte di ricchezza che il lusso dei potenti non assorbisse braccia utili al lavoro e che fra potenti e umili si stabilisse quellrsquoarmonia necessaria a uno stato perfetto

Ma la Natura prosegue ammaestrando Martino

Li sensi a custodiri La propria tua esistenza E a fariti sentiri La grata compiacenza

In questi versi il Meli adombra una di quelle grandi leggi fisiologiche su cui la scienza ha innalzato il suo edificio dico il principio estofilattico onde la sensibilitagrave dai dotti viene definita sentinella della vita45

E continua la Natura sfolgorando tutte le sue bellezze innanzi a 1rsquouomo e invitandolo a specchiarsi in lei ove desideri uno stato tranquillo e felice

44 Vedi Riflessioni economiche sullo Stato della Sicilia a f i e seg del Cod di 4 Qq D 345 Vedi piugrave sopra a pag 18

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Noi avremo tempo di esaminare in seguito questo principio morale notiamo qui che le Bucoliche contengono un sentimento alto e scientifico de le cose ancor piugrave alto che tutte le poesie pastorali fin qui scritte poicheacute il Meli in quella il-lusione serena de la vita in quella pacifica contemplazione in cui dimenticava seacute stesso non pensava solamente di richiamare quellrsquoetagrave de lrsquooro che egli avrebbe voluto nel mondo46 ma anche di adombrarvi i veri de la scienza e de la morale

E invano tu cercheresti negli ammaestramenti de la Natura una legge che esca fuori e la trascenda non troverai il metastasiano

Dovunque il guardo io giroImmenso Dio ti vedo

Il poeta non pensa che nel creato debba per esser buon cristiano ammirare un intervento divino Ammira la natura in segrave stessa nel molteplice suo spettacolo neacute accenna in modo alcuno che questa grande natura possa essere un atomo in fac-cia a Dio ovvero ludo e capriccio di una volontagrave superiore Pagano per sentimento evoca la vita di quei tempi antichi e ne la illusione del suo paganesimo si purifica e si rinnovella non si preoccupa del funesto oltretomba non disperde il sentimento ne le demenze orride di una seconda vita misteriosa e terribile47

Rassegnato a le vicende immutabili de lrsquoessere egli lungi dal rivelarne la fraude dolorosa che vi par concorporata te ne 46 laquoLrsquooccupazione ordinaria e connaturale della mia attenzione egrave stata quella di escogitare i mezzi piugrave plausibili per ordinare e sistemare la societagrave degli uomini in maniera che il giusto non fosse soperchiato dallrsquoingiusto che lrsquoonesto trovasse da vivere senza oppressione neacute avvilimento che la virtugrave ottenesse la considerazione dovutale e che le leggi non servissero per un traffico vile e rovinoso allo Stato ed ai singoli con impiegare un ceto numerosissimo di manimorte di ciarlatani o di malviventi neacute per esimere dal loro giogo quelli cui egrave affidata lrsquoamministrazione delle medesimeraquo Lettera al Barone Refhues a f 95 del Carteggio47 La censura non vedea di buon occhio lrsquoardimento del Meli quando egli scrisse il libro Riflessioni sul Meccanismo della Natura parve a quei degni inquisitori che malgrado le proteste di fede cristiana lrsquoautore sapesse di ateismo e non vollero permetterne la stampa ma lrsquoarcivescovo di Palermo mons Sanseverino lo fece stampare a Napoli per i tipi di De Dominicis nel 1777

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sorprende le parti piugrave alte da quel tempio sereno ove si egrave levato e ne ritrae lo spettacolo in quelle forme estetiche che ti empiono di maraviglia E per questo si comprende in lui quella mirabile potenza descrittiva e quella efficace naturalezza per cui agli occhi tuoi si svolgono quadri viventi che non ti stancano mai di piacere

Quanta e quale sia questa potenza pittorica appare da quei quadri ove ti presenta la natura

Via sedi a lrsquoumbra mentri chi drsquointornu Regna lu suli e tuttu brucia ed ardi

Vidi comu li pccuri ritornu Fannu a li macchi e li viteddi e vacchi Mettinu a lrsquoumbra lrsquounu e lrsquoautru cornu

Lrsquooceddi rsquontra li gai posanu stracchiSulu si esponnu a li cucenti arduri Li friddi serpi cu li spogghi a scacchi Eccovi dunque in una vasta campagna silenziosa e infocata

in un meriggio drsquoestagrave gli armenti riposano sotto le ombre gli uccelli si nascondono fra le siepi tutti cercano un pograve di frescura mentre le verdi lucertole si distendono fredde e immo-bili e attendono gli insetti Tutto egrave calma percheacute egrave lrsquoora del riposo meridiano Ma la scena cambia le spiche sono bionde da la pastorizia si passa allrsquoagricoltura

Giagrave sutta di la fauci Cadinu li lavuri Li gregni a li chianuri Eccu di ccagrave e di ddagrave La cicaledda rauca Tra lrsquoarvuli e li spichi Cu lu so zichi-zichi Nni annunzia lrsquoestagrave

Chiudiamo gli occhi e lrsquoillusione saragrave completa innanzi a noi si distendono le campagne di Cinisi che corrono via via

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sino al mare spaziose pianure disseminate di glauchi ulivi e di cupi carrubbi che tagliano co la loro ombra di trasparente cobalto il biondo de le spiche Qua e lagrave i campi sono schiomati ma lrsquoirte ristoppie ancora biondeggiano sugli alberi fra le verdi cortine la cicala rauca stride senza stancarsi tu vedi la truppa dei mietitori sotto la cui falce cadono i manipoli del frumento ti par di vedere i bagliori pacifici delle falci di sentire il riso argentino delle donne che si adornano il capo di spiche e folleggiando allietano il faticoso lavoro degli uomini E pensiamo ai riposi e ai mille episodii che srsquointrecciano e si compiono a lrsquoombra dei gelsi e le nostre idee si associano si richiamano si succedono per il magistero di otto versi che ne la loro ricca concisione ti suscitano un mondo vivo e reale

Ma la tavolozza del Meli svolge agli occhi del lettore una serie di quadri che si compiono lrsquoun lrsquoaltro 1rsquoestagrave non egrave finita dopo mietuto il frumento si trebbia

Curri lu voi rsquontra lrsquoarii Da chista parti a chidda E lu frumentu sgridda Sutta lu pedi sograveLi juculani rsquommattiti Sprannuzzanu la pagghia Chi lu tridenti scagghia Quantu cchiugrave in autu pograve

Ma il caldo incalza le fonti disseccano

Lu ciumi egrave tantu poviru Chi sempri trova intoppi E cu pitruddi e sgroppi Si metti a tu pri tu

Non si sarebbe potuto dir meglio quella povertagrave di acqua nel suo umile corso da le ghiaiuzze dagli sterpi da le irregolaritagrave del suo letto obbligata a rompere il suo tranquillo viaggio a deviare a contrastare il passo egrave evidente tutto il magistero de la pittura egrave ne lrsquoultimo verso in quella metafora

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viva del dialetto che ti raffigura come due avversarii il torrentello e il suo alveo E tuo malgrado nel cervello ti si associa lrsquoimagine del fiume rigoglioso che copre anche i sassi piugrave alti che tenta le sponde e va rapidamente minacciando i coloni E allora ti rammenti della superba ode del Testi

Ruscelletto orgoglioso

in cui il contrasto tra i due aspetti del torrente si distende per una lunga strofe per una lunga serie di imagini48 quando nel Meli sono appena tre imagini chiuse nel breve giro di una quartina settenaria

Ma giunge lrsquoessiccator agosto

Li venti cchiugrave nun ciatanu Negrave cchiugrave lu voscu scrusciMa movi lrsquoali musci Un zefiru chi crsquoegraveSrsquoinfocanu li vausi Sutta lrsquoardenti lampa Chi scarmuscisci e allampa Lrsquoirvuzza virdi ohimegrave

Qui siamo proprio nel solleone non alita un fresco tutto egrave fuoco il bosco non offre piugrave riparo la vampa solare brucia lrsquoerbe un zefiro afoso muove le flosce ali e allora che cosa 48 Ruscelletto orgogliosoChe ignobil figlio di non chiara fonte Un natal tenebroso Avesti infra gli orror drsquoispido monte E giagrave con lenti passiPovero drsquoacqua isti lambendo i sassiNon strepitar cotantoNon gir sigrave torvo a flaggellar le spondeChe benchegrave maggio alquantoDi liquefatto gel trsquoaccresca TondeSopravverragrave ben tostoEssicator di tue gonfiezze Agosto

Ode a Raimondo Montecucco

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propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 7: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

entusiasti discepoli8E intanto mentre in Francia il soffio potente de la

democrazia spazzava le nebbie e scoteva le fondamenta del vecchio mondo qui in Sicilia spento da la reazione gesuitica lrsquoumanesimo del rinascimento si rinnovava ancor piugrave fitta la notte ascetica medioevale Ed eran ancora quelle terribili paure de lrsquooltretomba quel sacro orrore dei fenomeni de la natura che apparivan segni de lrsquoira divina quel rifuggiarsi ne la fredda calma semitica de le chiese da le tentazioni vitali de la materia quella macerazione perenne de la carne e de lo spirito che soggiogava non solo le masse ignoranti e superstiziose ma anche i dotti e quegli stessi filosofi che si credean liberi e indipendenti

E in processioni infinite di imagini sante con cui si pretendea salvare gli infermi e in qualche atto di fede contro poveri maniaci e nei giudizi continui contro le streghe e negli editti che comminavano pene acerbe per gli irreligiosi si mani-festava la pietagrave dei tempi

La paurosa tirannia aveva bevuto agli insegnamenti de la reazione religiosa Essa per gli occhi de la censura guardava dentro a tutte le opere che si stampavano e ove in alcuna ravisasse germi di libertagrave o anche una larghezza di vedute spiegava tutte le sue forze con tutto lo sfoggio di sua maestagrave

E cosigrave ne lrsquoottobre del 1776 per mano del boia si bruciavano le decisioni della Gran Corte raccolte e pubblicate dal Milanese di Catania che era stato Ministro del Patrimonio giaccheacute il re avea scorto in quei responsi del magistrato qual-che cosa che accennando a le antiche prerogative e a le antiche libertagrave offendesse i dritti sacri de la corona E ne lo stesso torno di tempo gli editti pioveano per proibire non solo di vendere ma anche di tenere le opere dei filosofi francesi Frati e preti si univano per loro interessi a promulgar con prediche e pastorali quelli editti ma non seppero fare che quelle opere non penetrassero ne lrsquoisola e non imbevessero di nuove dottrine

8 Vedi per la filosofia ontologica del Miceli i dotti lavori dellrsquoab V Di Giovanni Il Miceli o dellrsquoEnte Uno e reale mdash Apologia del Sistema mdash Storia della Filosofia in Sicilia ecc ecc

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qualche filosofoPure la storia letteraria di Sicilia non ebbe periodo piugrave

splendido di quello in cui sorse il Meli Malgrado tutto ne lrsquoaria crsquoera qualcosa di nuovo La storia non si arresta per ceppi e pastoie che la tirannia possa imporre al pensiero Ella pro-segue animosa a conquistarsi le grandi vittorie de lo spirito e se lrsquoascetismo soffocava qui ogni desigraveo di libertagrave ella si rifaceva spingendo gli intelletti per altre vie

E fu quello il tempo in cui Rosario Gregorio scoteva la polve da i vecchi diplomi da le vecchie pergamene e fondava una scienza nuova il dritto pubblico siciliano che con titolo falso eludeva la censura e si produceva per le stampe e rifaceva la storia in base ai documenti classificava diplomi ordinava cronache guidato sempre da quel senso storico onde Hume fu detto il padre degli storici inglesi e Montesquieu il piugrave penetrante politico dei tempi

Il Pasqualino tentava di porre basi piugrave solide a lrsquoorigine del dialetto siciliano e dava fuori il suo dizionario etimologico sei volumi di fatiche colossali se non proficue E come il Gregorio correggeva i raccoglitori infaticabili che lo aveano preceduto cosigrave il Pasqualino tentava di rifare ciograve che il proprio padre e il gesuita Dal Bono aveano abbozzato Il Piazzi investigava i cieli e scopriva astri novelli il Velasquez disegnatore e affreschista fortissimo rompeva la maniera dei pittori suoi antecedenti e richiamava lrsquoarte a la severa grazia de le forme E giagrave il marchese de Natali ne la via de le riforme criminali precorreva quasi il Beccaria e il vicereacute Caracciolo che vissuto in Francia e in dimestichezza con gli enciclopedisti aveva portato in Sicilia questrsquoalito rinnovatore si rendea interprete dei tempi e con gran pompa aboliva il Tribunale del SantrsquoOfizio bruciandone gli odiosi archivi I gesuiti veniano espulsi la censura taceva dispettosa tali tempi tale movimento in-tellettuale formavano il Meli e preparavano lo Scinagrave il Palmeri e la gloriosa pleiade de la nostra epoca rivoluzionaria

Lrsquoarte sola in tanto rinnovamento ricalcava ancora le vecchie forme Le academie protette anzi fondate da principotti vanitosi e di una mediocritagrave letteraria discutibile non servivano che a profondersi lodi reciproche e ad

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ammazzare non dico lrsquoarte ma anche il buon senso Lrsquoarcadia imperava neacute parea disposta a lasciare il suo dominio Ne le academie del Buon Gusto degli Ereini dei Riaccesi ne la Patriottica e in cento altre sparse per tutta lrsquoisola si mutuavano elogi e ove non discutevano di storia ecclesiastica e se santa Silvia fosse o no messinese e se era bene prestare i libri e donde avesse origine lrsquousanza di mangiar tacchini a S Martino si riunivan con gran pompa per festeggiare il matrimonio del re per lodare la pulce e anche il pitale

Questa era lrsquoarte ufficialeFuori de le academie i poeti isterilivano lrsquoingegno a

scrivere satire pungentissime contro le donne come il Sarmento carinese cui le donne facean rispondere da un loro apologista altri scrivevano oscenitagrave come il Tempio altri belavano eco ai belati drsquoarcadia

Ma tutti rivelavano quella educazione floscia e inerte che tenea da la Reazione gesuitica tutti si slombavano in quei dolciumi inutili di una forma decrepita nessuno tentograve di umanizzare lrsquoarte Contemplavano la natura attraverso cristalli nebiosi forniti da poeti ciechi o guerci onde parea che le muse ne lacrimassero in quel loro Parnasso di pan di Spagna e butirro

Ben vero qualche ingegno vigoroso come nel lato filosofico tentava di emanciparsi da la scolastica cosigrave nel lato artistico tentava richiamare lrsquoarte a la sua nobiltagrave Tale fu Tomaso Campailla di Modica il quale fu il piugrave poderoso campione del Cartesianismo a cui srsquoinforma il suo poema filosofico LrsquoAdamo poema ibrido falso e inestetico e a cui si potrebbero aggiustare le parole del Meli assai giuste che alla sola Epopea si convien titolo di poema (vedi Lettere inedite nel cod ms Qq D 4 de la Biblioteca Comunale) Ingegno vi-goroso fu pure il de Natali che cantograve la filosofia di Leibniz con grande ardimento tanto da esserne perseguitato Ma costoro non seppero uccidere quel regno insipido de lrsquoArcadia giaccheacute la loro arte ancella di un sentimento che trascendea la natura non poteva ricondursi a le sue pure fonti e rinnovellarsi Fortuna per lrsquoarte egrave certo il Meli che egrave uno di quei genii benefici che pare precorrono i tempi Il Meli che come ben

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dice il De Sanctis ne la Fata Galanti avea conchiuso col grido abbasso il seicento viva Metastasio il Meli dico sentiva ora questrsquoaria nuova e lrsquoarte sua diventava unrsquoaltra mano mano che la sua mente geniale aprivasi a dottrine piugrave sane e si fortificava nella salutare redenzione de la scienza

II

Prima che il Meli scrivesse il suo libro sul Meccanismo della Natura aveva studiato tutti i sistemi di filosofia specialmente il Wolfiano coi gesuiti ma ei soleva dire che lrsquouomo deve consultare e contemplare liber naturae per la filosofia e liber conscientiae per la morale9 onde esaminando tutti i sistemi e trovandoli in urto fra loro se ne stancograve e si rivolse agli studi scientifici

E chi volesse tener dietro agli studi del Meli non avrebbe che a svolgere i manoscritti che fra unrsquoode e unrsquoaltra fra una lezione di chimica e una ricevuta di pigione fra una supplica e un invito troverebbe citazioni e trascrizioni di brani scelti e traduzioni e osservazioni e indicazioni di libri che non finiscono mai Cosigrave troverebbe citati i libri di Rousseau e di Bonet di drsquoAlembert e di Locke di Hume e del Conte di Tressan troverebbe trascritti brani di M Pagano di Mercier del Traitegrave de la Nature Reacuteveacuterie sur lrsquohomme primitif de lrsquoEnciclopeacutedie di Fontenelle e di Voltaire e del Macchiavelli Osservazioni di filosofia e di scienza di storia e di economia politica un catalogo di piugrave che 40 opere che trattano in favore de la Massoneria altri di scienze fisiche e filosofiche

Il suo metodo quindi non deriva da sentimento di novitagrave neacute da ignoranza neacute da preconcetti ma da giudizio maturo quel giudizio stesso che gli dettograve le succose parodie de lrsquoOrigini di lu Munnu

Neacute gli idealisti platonici neacute i Kantiani neacute Des Cartes neacute Leibniz neacute spiritualisti neacute materialisti sono risparmiati Ma la satira piugrave sanguinosa egrave a lrsquoontologismo miceliano a quel panteismo dinamico soggiogato da la teologia che con quella sua concezione che tenea da Bruno e da Spinoza e la cieca fede di Tomaso drsquoAquino non riuscendo di essere neacute ortodosso neacute

9 Vedi a f 5 i del Cod 409 D 6

10

eterodosso pareva ipocrisia e stoltezza10 E a tale sistema il Meli oltre a la parodia de la Cantica rivolse un vivacissimo epigramma non certo per campanilismo essendo la scuola di Palermo avversaria di quella di Monreale ma percheacute era il piugrave fresco era frutto contemporaneo anzi e del paese11

Quali siano i criteri del Meli in fatto di filosofia appare da la magnifica prefazione a le sue Riflessioni sul Meccanismo della Natura Come un nostro contemporaneo egli arditamente scrive che la Natura dee ricercarsi laquodentro ai confini della medesima giaccheacute essa a marcio dispetto di ogni umano pensiero egrave stata ed egrave sempre una sempre la medesima uguale a seacute stessa ed in conseguenza libera e indipendente dai capricci dei filosofi dalle loro ipotesi dai diversi voleri dellrsquouomo dallrsquoistessa loro ragioneraquo10 Dice GioveLa sostanza egrave unica e sugnu EuEssenzialmenti opposta a lu gran Nenti11 Pirchigrave egrave veru impossibili chrsquoora EuMentri sugnu ed esistu fussi nentiPirtantu siti vui pirchigrave sugnrsquoEuCioegrave quannu distintu da lu Nenti Vogghiu me stissu a mia rapprisintariMultiplicu lu miu mudificarihellip

Cci sarragrave cci sarragrave cui faragrave suppa rsquoNtra stu sistema e cu tutti srsquoallappaMa comu lu scravagghiu rsquontra la stuppa Drsquounrsquoassurdu si sbroggia e in autru rsquoncappa Presumiraacute di sciogghiri sti gruppaMa su tutti attaccati rsquontra rsquona rappaCriditi a mia picciotti nun ccrsquoegrave nudduChi truvari sapragrave lu pidicuddu

Recipe di Miceli la sustanza Modificata beni cu lrsquoessenzaPoi lrsquoessenza li modi e la sustanza Li cummini e nni estrai rsquona quintrsquoessenzaPoi rsquombrogghia arreri lrsquoessenza e sustanzaRiduci la sustanza ad una essenzaCussigrave rsquontra modi rsquontra essenza e sustanza Truvirai drsquoogni scibili lrsquoessenza

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Cosigrave egli emancipa la scienza dallrsquoapriorismo e chiama falso e chimerico ogni metodo che ricerca la natura fuori di essa laquoNon possiamo rinvenire dentro di noi la ragione di ciograve che si passa al di fuori e ne egrave totalmente libero e indipendente quindi la inutilitagrave delle ipotesi dei sistemi e dei voli metafisiciraquo Onde lo studio de la natura dipende da la fisica la libertagrave de lrsquoinvestigazione dal non formarsi alcun sistema12 Il filosofo deve scoprire tutte quelle laquodisposizioni combinazioni rapporti tendenze evoluzioni si interne che esterne che potranno render conto di sua essenza e sussistenza giaccheacute ogni effetto fisico non egrave che il risultato delle diverse combinazioni della materia e perograve la essenza e sussistenza de-gli individui hanno loro ragione in dette modificazioni e lrsquouomo stesso non potrassi riguardare per la parte della fisica come solo e isolato ma dovragrave considerarsi come una delle tante possibili modificazioni della materia che viene deter-minata a quella particolare essenza da una serie infinita di cause che emanano dal nesso universale delle cosehellipraquo Per ciograve lrsquoespressione di microcosmo data a lrsquouomo deve estendersi anche laquodalla scimmia al polipo drsquoacqua dolce da questo alla sensitiva dalla sensitiva allrsquoepitimo impercioccheacute ogni individuo sia del regno animale o vegetale raggira entro seacute stesso un piano di conservazione che tende ancora a distingarne tanti altri simili a seacuteraquo La parte piugrave sana dei criteri onde si parte il Meli egrave lrsquoemancipazione de le scienze dal giogo de la filosofia

Nun ha chi fari la filosofiaChi cu lrsquoomini suli e nenti affattuCu lu restu di tuttu lrsquouniversuPensa a lrsquoastri lrsquoastronumuLu fisicu contempla la natura

12 laquoIo stesso facendo eco al celebre Cancelliere Bacone gridavo che piugrave sistemi sono gli asili del sofisma sono i palazzi incantati nel nostro atlante dove a ciascuno pare di travedere quel che cerca e non trova mai Il mio libro dunque ha avuto la sorte di tutti quelli libri appoggiati sopra sistemi che io pure non giagrave per politica ma per convinzione ho condannato a morireraquoLettera a D Giacomo Sacchetti segretario dellrsquoAccademia letteraria di Siena mdash Sta a f 28 retro del Cod ms citato

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E attenni lu filosofu A la perfezioni di se stissu13

Ai giorni nostri egrave perfettamente accaduto quel che qui indovinava il Meli ogni scienza si egrave sottratta a la speculazione per acquistare fisonomia propria e si puograve dire che i versi del Meli siano la sintesi di quel che oggi scrive il Ribot ne la sua stupenda introduzione la Psycologie Anglaise14 Se non che il Meli riduceva la filosofia a la sola Ethologia15 ignorando che anche questa egrave una scienza indipendente da la filosofia avente sue basi ne lrsquoantropologia ne la psicologia ne la sociologia ecc mentre noi ancora non possiamo con sicurezza dire a che si ridurragrave ne lrsquoavvenire parendo fin drsquoora che lrsquounica tavola a cui potragrave afferrarsi per sornuotare sul naufragio onde si dibatte egrave la vera e genuina metafisica16

E quindi non egrave filosofia il vaneggiare laquodietro le ombre i sogni i deliri della nostra imaginazioneraquo non egrave da filosofo laquolrsquoambizione di penetrare lrsquoarcano santuario della metafisica in cui adorasi il mistero fra la caligine che lo circondaraquo E lrsquoEthologia non egrave quella che si comprende nei volumi di Platone e di Aristotele o di chiunque altro17 Poicheacute scopo de la filosofia egrave dominare le passioni e le passioni sono e agiscono per gli organi crede il Meli che non si possa esser moralisti senza essere anche fisici o naturalisti o sia senza avere alcuna 13Parafrasi del dialogo di Fontenelle 14 laquo Si lrsquoon demande ce que la philosophie a eacuteteacute agrave lrsquoorigine il est aiseacute de le dire elle eacutetait la science universelle Le travail lent et continue de la vie une tendance naturelle vers le progregraves fera sortir de la philosophie des sciences Toutes les sciences particuliers qui existent aujourdrsquohui sont sorties de la philosophieraquo Ribot Introduzione al bel libro La Psvcologie Anglaise Paris Germer Bailliegravere 187515 laquoMa la mia filosofia conoscendosi limitatissima per tutto ciograve che riguarda la natura delle cose cerca di applicarsi almeno a dominare le proprie passioni raquoLettera al Sacchetti giagrave citata trof 28 del Cod Locke Hume Condillac hanno lo stesso senso di sfiducia per le conoscenze umane16 laquoPlus tard elle ne contiendra que les speacuteculations geacuteneacuterales de lrsquoesprit human sur les principes primiers et les raisons derniegraveres de toutes choses Elle sera la metaphysique rien de plusraquo Ribot Psycologie Anglaise giagrave citata17 laquo principi resi misteriosi dalle venerate tenebre della filosofiaraquo (Bozza di lettera non si sa a chi sta a f 12 del Cod citato)

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cognizione de la struttura degli organi umani Onde egrave che egli invece di scrivere un libro di teorie astratte si parte da lrsquoele-mento fisiologico per giungere al filosofico18

Per sommi capi le idee del Meli son questeSeguace di Locke che cita a proposito respinge le idee

innate essendo le idee la trasformazione de le imagini degli obbietti trasmesse dai sensi ma con patente contraddizione non potendo comprendere una ragione organica in cui quelle veritagrave che pare precedano il raziocinio e sieno quindi innate e indipendenti da ogni operazione intellettuale di prova (convenienza) non sono che trasmesse in noi da lrsquoereditagrave e da 1rsquoeducazione e acquisite da lunga esperienza degli organi il Meli a spiegarsi tale fenomeno intellettuale e non cadere ne le astrazioni si lascia vincere da le apparenze e ammette una specie di istinto un senso secreto che senza il soccorso de la ragione giudica discerne le veritagrave cardinali come questa una cosa stessa non puograve nel tempo stesso essere e non essere19

laquoIl piacere e il dolore sono le primiere molle per mezzo delle quali lrsquoanimale egrave costretto fra il pungolo e lrsquoallettativo a calcar quelle vie che portano alle mire della natura20 Piacere e dolore sono gli interpreti della sensibilitagrave La sensibilitagrave risiede nelle fibrette midollari e nervose che son credute i primi stami del corpo animale21 La sensibilitagrave veglia in

18 laquo Si conferma la necessitagrave che si egrave detta sopra di una medicina che riguardi lrsquoarmonia fisica per rapporto alla morale non solo ma alla civile societagrave giacchegrave come si egrave osservato gli affetti e le passioni sono in ragione alle sensazioni allrsquoarmonia della macchina ed alle modificazioni dellrsquoanimoraquo Meccanismo della natura L III sect VIII19 Questo istinto o senso secreto venne al Meli da Rousseau che lo tolse a Hutcheson e a Reid modificandolo verisimilmente in un modo piugrave stretto al sensualismo di Locke con la teoria del senso intimo di Hemsterhius Pure se il Meli avesse meglio letto i suoi autori francesi e specialmente Condillac avrebbe visto che ciograve che pare innato non egrave che acquistato per lunga esperienza cosigrave Condillac nellrsquoEssai sur lrsquo Orig de la Conoiss hum Vedi Ritter Histoire de la philosophie moderne Vol III Paris-Librairie philosophique de Ladraque 186120 In questo egrave drsquoaccordo con Condillac e con tutti i sensualisti e un cotal poco anche coi fisiologi moderni Vedi Condillac Des sensations21 Anche il Bonet che egrave il fisiologista della scuola francese del secolo XVIII ha la stessa opinione sulla sensibilitagrave

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custodia della macchina22 dalla diversa modificazione di essa secondo gli organi diversi ne risultano i sensi i quali sono incaricati o di avvertirla dei perigli o di suggerirle i bisogni Lrsquoistinto egrave la potenza che risulta dal meccanismo dellrsquoanimale ossia egrave la rivelazione dei bisogni della macchina23 Le tendenze dellrsquoistinto a ciograve che soddisfa si chiamano appetiti e il soddisfare agli appetiti genera la voluttagrave Onde lrsquoistinto ha per principio lo stimolo o il dolore e per oggetto la voluttagraveraquo

Ma fin qui lrsquouomo nulla ha di superiore a lrsquoanimale onde il Meli che pur vuole spiegarsi tale superioritagrave ricorre al sentimento che egrave quel senso intimo quel senso secreto che connaturale e universale egrave la facoltagrave di giudicare de le veritagrave cardinali

Questo sentimento egrave laquolrsquoessenza dellrsquouomoraquo laquoil risultato della natura fisica e della natura morale il punto in cui vanno a unirsi le facoltagrave dellrsquouna e dellrsquoaltraraquo

Questo sentimento ne lrsquouomo egrave appercezione ossia coscienza di segrave egrave istinto morale o coscienza morale egrave estetica

Come istinto morale esso egrave una laquoinclinazione naturale involontaria indipendente drsquoogni considerazione umana e sacra della religione delle leggi penali e remuneratrici dellrsquoamore e dellrsquoonore dei pregiudizi e delle mire dellrsquoamore proprio24raquo

Questo istinto egrave perciograve giudice in ciograve che egrave bene e in ciograve che egrave male come lrsquoistinto fisico lo egrave pel piacere e pel dolore 22 Il Sergi uno dei filosofi nostri contemporanei piugrave forti chiama la sensibilitagrave Sentinella della vita V Elementi di psicologia Messina 187923 Lrsquoinstinct est un pouvoir non appris drsquoaccomplir des actions de toute sorte et particulierement celles qui sont neacuteceacutessaires ou utiles agrave lrsquoanimalraquo Cosigrave il Bain e il Lefegravevre laquoSi puograve definire lrsquoistinto unrsquoabitudine fissata dall ereditagrave o dallrsquoeducazione esso non egrave che un sinonimo del bisogno raquo24 Queste parole sono di Hutcheson il quale volendo scappare al rigore per lui desolante di Hobbes che pone lrsquointeresse come base de la morale scostandosi da Locke creava questo sentimento innatoMa la scienza contemporanea agrave messo in sodo la base utilitaria de la morale umana con lrsquoanalisi dei fatti e con la storia alle maniIl Meli rimane abbagliato da lrsquouniversalitagrave secondo lui de lrsquoistinto comune del bene e del male ma ciograve che credeva innato non era che il sentimento etico collettivo ereditato per lunga esperienza di secoli nei nostri organi e che fu trovato corrispondente agli interessi di uno stato sociale (Spencer)

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Teoria tolta di peso a Rousseau il quale ammise un sentimento innato del giusto e de 1rsquoingiusto istinto interiore che ci rischiara la via del dovere25

Ma non vrsquoha un bene e un male assolutoQuel che giova a tutti egrave un bene ed egrave giusto Onde

lrsquointeresse collettivo sociale altruistico egrave base de la morale e su di esso riposa anche lrsquoedificio de lo stato Cosigrave il Meli senza volerlo viene a distruggere il disinteresse del Sentimento morale innato e per rigore di logica distrugge tutto lrsquoedificio che innalza su di esso con gran pompa di frasi Quanto a le passioni essendo esse uno stato di violenza del sentimento procedono da due tendenze fisico-morali de lrsquoindividuo gli affetti relazione di armonia verso il tutto lrsquoamor di segrave stesso relazione di armonia verso la propria macchina che corrispondono in Rousseau a lrsquoistinto di conservazione sorgente de lrsquoamor proprio istinto di pietagrave sorgente degli affetti sociali26

Riepilogando il Meli non avendo ammesso unrsquoanima e una ragione organica e mantenendo il dualismo fra le due nature de lrsquouomo che egli tenta di conciliare distingue due istinti il fisico che si risolve ne le sensazioni del piacere e del dolore il morale che si risolve nel sentimento del giusto e de lrsquoingiusto del bene e del male del vero e del falso Ma il sentimento non egrave la coscienza de la sensazione sebbene qualche cosa di inorganico di spirituale che sta indipendente da la materia e che anzi nulla ha di comune con la materia2725 Vedi Ritter Histoigravere de la philosophie ecc ecc26 In fondo parmi che il Meli divida il sentimento etico in egoismo e altruismo secondo la denominazione di Spencer27 Anche Locke ammette qualche cosa di innato ma non egrave altro che la disposizione naturale de lrsquouomo a poter percepire la veritagrave ma questa disposizione si sviluppa per lrsquoesercizio onde le idee cardinali sono sempre acquistate Questa disposizione dal Locke egrave detta senso intimo o riflessione laquoLa premiegravere faculteacute de lrsquoesprit humain crsquoest drsquoecirctre propre a recevoir les impressions que font sur lui ou bien les objets exteacuterieurs par le moyen des sens ou bien ses propres opeacuterations quandrsquoil y applique sa regraveflegravexionraquo Essai sur lrsquoentend hum V Ritter op cit Alcuni filosofi contemporanei ammettono un senso morale ne lrsquouomo ma dissentono quanto alla sua origine Bain crede che esso si acquisti durante la vita di ogni individuo ma Darwin rigetta questa opinione egli invece appoggia il senso morale agli istinti sociali de lrsquouomo onde esso nasce con lrsquouomo percheacute organico si moltiplica per

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E intanto non potendo negare lui medico lrsquoesercizio degli organi ne le passioni si occupa di esse non dal lato del sentimento ma dal punto di vista fisiologico

Quanto a la filosofia de la natura le sue idee sono piugrave vere e piugrave sane e si accostano a 1rsquoantico materialismo Vero si egrave che comincia il suo lavoro col definire la natura secondo le viste dei teologi ma pare non abbia fiducia neacute in questa neacute in ogni altra definizione metafisica e dice essere la natura laquoun aggregato armonico di forze attive inerenti alle parti costituenti lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccanicheraquo La quale definizione parmi che riduca la natura a un simbolo di gruppi meccanici che ascendono sempre a forme piugrave complesse E investiga la natura seguendo il metodo di quei filosofi che hanno inteso prescindere da ogni causa soprannaturale e divina laquoconciossiachegrave egrave questa veduta molto comoda in filosofia scorgendosi nel nesso universale delle cose epilogata la sorte e le vicende di tutti gli esseriraquo

Ma il creato egrave materia c materia contempla il filosofo che

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nulla vede fuori che la materia28 disconosce atomi o monadi che son punti metafisici e che non possono dar materia laquocome soli zeri non danno numeri neacute punti matematici estensioni solideraquo Agli atomi e ai corpuscoli ai punti di Zenone a le monadi egli sostituisce le molecole ossia a la teoria atomistica dei metafisici la teoria molecolare dei chimici

E in tutto questo egli non si occupa de la creazione e del fine de la creazione e parla di Dio assai vagamente al modo stesso che parlando di bene o di male di piacere di vita non si occupa per nulla di una vita futura e di un godimento o di un castigo postumo Anzi protesta di non voler ricercare che la terrestre felicitagrave e da tutti i suoi scritti questo solo traluce In una lettera a Maddalena Mayer parlando di Chateaubriand confessa che egli volle darsi non a la contemplazione del bello

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divino ma del bello terrestre29Insomma il Meli mentre proclama la morale o meglio il

senso morale indipendente da la religione e per conseguenza rigetta lrsquointervento de la grazia divina ne la virtugrave mentre non fa de lrsquouomo una classe privilegiata al tutto diversa dagli animali inferiori ma per la parte fisica lo trova uguale a qualunque altro organismo animale e arriva anche a compararlo ai

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vegetali30 mentre riduce il mondo a un simbolo di gruppi meccanici e studia la materia che egrave quella che sola gli cade sotto ai sensi mentre confessa che le forze attive sono inerenti a la materia mentre insomma esclude la presenza di un intervento soprannaturale a simiglianza di Locke e di Condillac e di tutti gli altri filosofi sensisti non sa emanciparsi da quel dualismo fra lo spirito e la materia e di quando in quando ti nomina lrsquoanima e la creazione come una protesta

Ben vero perograve egli relega la creazione al primo atto a lo stabilimento di quelle leggi per cui la natura da sola egrave divenuta quella che egrave e protesta di credere in Dio come ai giorni nostri

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il Darwin31 inconsapevole forse che con un sistema uguale Dio e la creazione diventano un assurdo un controsenso

Ma il Meli beveva lrsquoaura dei tempi il battesimo salutare di quelle dottrine che scotevano la Francia e di cui mostravasi studioso non seppe interamente rinnovarlo Egli aveva paura dellrsquoepiteto di ateo materialista naturalista che allora suonavano infamia e vergogna e valevano a turbare quella sua pace quella sua tranquillitagrave allietata dagli amplessi fecondi de la Musa

E a questa Musa noi chiederemo tutta lrsquoanima del poeta e quella ingenuitagrave che vi rispecchia la sua bontagrave infinita chiederemo quel sentimento limpido de la natura che in lui derivava dal senso scientifico de le cose che egli srsquoera formato e lo rende nuovo grande geniale

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III

Il capolavoro del Meli egrave certamente la Bucolica in essa si svela tutta la sua grande arte tutto il suo genio Egli egrave poeta lirico ma la sua lirica non deriva da una sentimentalitagrave morbosa o da quellrsquointimo contrasto fra la natura scettica ed eternamente serena e un cervello irrequieto ansioso delle grandi battaglie de la vita o ribelle al fatale avvicendarsi de le forme migranti

Genio completamente obiettivo ritrova la sua piugrave alta manifestazione nel contemplare la natura e rassegnarsi a le leggi serene ed eterne de lrsquoessere e percheacute lrsquoentusiasmo ecciti in lui tutte le corde del sentimento ei convien che ci sia una qualche cosa che lo commuova che lo infiammi Questa contemplazione egrave intera ne la Buccolica collezione di quadri saturi di vita nei quali gli aspetti verdeggianti o brumosi de la natura ti si rivelano in una ubertosa copia di imagini smaglianti e pregne dei profumi e del sole di Sicilia

laquoNon lusingandosi in quellrsquoetagrave (aveva 27 anni) di incontrare in Palermo una riputazione di medico si contentograve

lrsquoereditagrave e si sviluppa con lrsquoorganismo individuale e sociale De la stessa opinione in parte egrave Spencer Vedi LrsquoOrigine dellrsquouomo III Torino Unione Tipog Edit 187128 laquosfere piani monti colline animali drsquoogni specie innumerevoli eserciti drsquoinsetti lrsquouniverso insomma non si riduce finalmente che a materia meteore stagioni vicende rovine desolazioni fuochi incendi stragi dissoluzioni riproduzioni ecc non sono finalmente che moto che forze fisiche inserite alla materiaraquo Meccanismo della Natura II sect I

29 laquoAltri perograve (come me) che ci troviamo piugrave involti nel terrestre limo neacute abbiamo saputo leggere cosigrave chiaro nel cielo siamo andati tentoni dietro al bello di questa terraraquo Vedi lett a f 36 del Cod30 laquoA guardarlo di fibra in fibra pei sughi che vi scorrono dentro egrave una macchina hydraulico-pneumatica Se questa veduta si estende piugrave oltre sino alle facoltagrave di crescere e propagarsi egrave una piantaraquo Meccan della Nat III sect ultimo31 Darwin non nega lrsquoesistenza di Dio anzi laquoproteste que son systegraveme nrsquoest en aucun faccedilon contraire agrave lrsquoidegravee divineraquo Cleacutemence Royer Preacuteface agrave lrsquooeuvre de Ch Darwin LrsquoOrigine des Espegraveces

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esiliarsi in Cinisiraquo32 per campare la numerosa famiglia di cui per la pazzia e poi per la morte del padre era rimasto a capo e ne la calma di quella vita lontano da quella societagrave artefatta che egli ben sovente morde con la sua originale vivacitagrave33 sdegnato ancora del mal governo di certi signorini che anche in quel lontano e insignificante feudo facean coi loro soprusi rivoltare lo stomaco al poeta34 procurava di rifocillarsi lo spirito ne le magnifiche campagne che si stendevano innanzi a lui

Muntagnoli interrutti da vaddatiRocchi di lippu e areddara vistutiCaduti drsquoacqui chiari e inargintatiVattali murmuranti e stagni muti

Vausi e cunzarri scuri ed imbuscatiSterili junchi e jinestri ciurutiTrunchi da lunghi etagrave malisbarratiGrutti e lammichi drsquoacqui giagrave impitruti

Passari sulitarii chi chiancitiEcu chi ascuti tuttu e poi ripetiUlmi abbrazzati strini da li viti

Vapuri taciturni umbri segretiRitiri tranquillissimi accugghitiLrsquoAmicu di la paci e la quieti

Bencheacute queste poesie pastorali abbiano apparenza di canti disgiunti pure vi ha in esse una unitagrave organica un centro al quale convergono tutte e che egrave il risultato di quel concetto che 32 Cinisi era in quel tempo feudo del Monastero di S Martino delle Scale la cui comunitagrave appunto aveva affidato la cura di quei coloni al Meli che vi stette dal 1767 al 177133 Vedi la canzone Palermu si ridussi rsquona piccula Girnevia ecc lrsquoaltra Porta nova lrsquoaltre ancora Nun cchiugrave a Porta Filici Nun cchiugrave rsquontra dda marina ecc LrsquoInvettiva ecc ecc34 Vedi nel Cod cit la lettera del 7 agosto 1770 a f 8 e seguente

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il Meli ha de la naturaIl centro egrave lrsquoamore de le cose che scherza ne la varietagrave ne

lrsquoincostanza nel disordine stesso degli aspetti de la materia egrave quellrsquo armonia dilettosa che egli il poeta formavasi nel suo cervello nel sentirsi concorde ed uno con la natura Questrsquoarmonia universale che non egrave perograve prestabilita ma risulta da le cose stesse e vi egrave inerente chiamata Amore ne le poesie non egrave lrsquoEros di Esiodo neacute lrsquoAmore dei platonici si potrebbe in qualche modo assimilare a la voluttagrave a la Venus di Lucrezio lrsquoideale de le feconde attivitagrave de la natura che go-vernano le vicende de la materia e che convertite da lrsquoanimo commosso in gruppi estetici scoppiano per tutte le vie del genio35

Alle lacrime de le cose il poeta sostituisce lrsquoamore de le cose ei vuol convertire la via dolorosa de la vita in un festino olimpico e invece di attraversare la rude palestra de la materia ribelle vi si adagia sorridendo e vi compone il suo paradiso estetico36

Coloro che non avendo sottrsquo occhio le lettere del Meli non cercarono nemmeno di investigare e ritrovar 1rsquouomo sotto il poeta si formarono di lui un tipo di cuor contento uno scialacquatore che si diverte che ride e lascia rovinare il mondo intorno a segrave stesso E cosigrave se lo gabellan lrsquoEmiliani-Giudici e il De Sanctis e la comune dei lettori nullrsquoaltro sa

35 laquoLa denominazione di Amore o di Voluttagrave che noi abbiamo circoscritta ad una tendenza morale degli esseri animati era forse concepita in un senso estesissimo che esprimeva ed abbracciava tutto ciograve che noi intendiamo per attrazione affinitagrave simpatia genio inclinazione eccraquoNota allrsquoEgloga II Li Munti EreiChe lrsquoAmore del Meli sia la Venus di Lucrezio si rileva poi da questo tratto del Mec della Nat II sect 4 laquoLrsquoattrazione la simpatia il magnetismo lrsquoamore non sono che modificazioni diverse di una legge generalissima della natura la quale dalla diversa disposizione delle parti ne produce quella direzione di forze attive che si conviene al secondamento delle sue mire Quindi un sublime ingegno altrettanto filosofico quanto poeta ha esaltato sotto il simbolo di Venere la suddetta rilevantissima legge addossando a questa pretesa deitagrave il sovrano impero sopra tutta la natura ecc eccraquoSi noti che Lucrezio in quel tempo per il suo materialismo epicureo era sfuggito forse senza esser nemmeno letto e che appunto in quel secolo e in Sicilia il Campailla era stato con fervore salutato dai teologi un Lucrezio cristiano e italiano36 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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vedere in Meli che un ozioso cicalone che trastulla le brigateMa questa tranquillitagrave ove il poeta si adagia gli costa laquoNon

vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazioneraquo37 Ecco quel che lo stesso Meli dolorosamente confessa onde egli ci appare come un Titano che attraversa la vita e si conquista tra gli stenti la felicitagrave del rimaner sereno e tranquillo

Qui egrave la grandezza de la sua filosofia la saggezza egrave riposta

37Lettera al Barone di Rehfuens a f 96 del Cod citato Che i lettori e i critici avessero dovuto gabellarlo per un beato Ermolao Egli il P lo sospettava infatti per una edizione de le sue poesie aveva preparato il seguente sonetto inedito (che leggesi a f 19 del cod ms 4 Qq D O) a guisa di prefazione

Chi legga queste mie gioconde rime Fra se diragrave invero egrave fortunato Costui che gode un viver si beatoCome si narra de le genti prime

Quantrsquoerra uman giudizio ahi non esprime Sempre il canto del cor vero lo statoChegrave tra ceppi talor lo sventurato Crea imagini liete e rsquol duol comprime

Verde ramo cosigrave da vento oppresso Piega al suolo la cima e poi risalePer lrsquoinnato vigor chrsquoegli ha in segrave stesso

E fra rsquol crudo ondeggiar che lo dibatteMentre che or cede al turbo ed or lrsquoassaleSembra che si trastulli eppur combatte

Variante V 1 e 2Chi legge a caso mie gioconde rime Diragrave seco medesmo oh fortunato v 6 Sempre il canto del cuore il vero stato v t 3 Mentre che al turbo or cede ed or lrsquoassale

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nel non cedere ai dolori ma ricomporsi un paradiso ne la serenitagrave de lrsquoanimo e quando il savio ha questo raggiunto non contempleragrave la vita come una perpetua frode e si rassegneragrave a tutte le vicende de lrsquoessere E lrsquoarte sua saragrave tanta piugrave alta quanto piugrave in lui si compenetreragrave il sentimento de la natura contemplata qual egrave

Ma esaminiamo alcuna di queste Bucoliche Ho detto che il Meli sostituisce a le lacrime lrsquoamore de le cose or questo sentimento ne la Primavera ti domina su lrsquoagilitagrave de le forme e de le imagini e su lrsquoagilitagrave dei ritmi percheacute ne lo svegliarsi de lrsquoanno le forze feconde de la natura ti paion piugrave potenti piugrave attive e tutto par che frema di voluttagrave

Tu apri lrsquoanimo a le carezze de la gioia quando ti trovi in aperta campagna allor che i mandorli sono in fiore e per lrsquoaria tra i miti raggi del sole nel susurro degli insetti che si agitano nei profumi senti la gioventugrave del tempo che egrave gioventugrave de la vita e senti i fremiti nuovi che serpono per le vene del giovane che sa oramai segrave stesso

Giagrave nni rsquonvita giagrave nni chiama Primavera rsquontra li ciuriOgni frunda nni dici amaLrsquoaria stissa spira amuriQuali cori egrave rinitenti A un piaciri accussigrave gratuQuannu tutti lrsquoelementi Nni respiranu lu ciatu

laquoLa dura montagna sente la potenza di amore e si appara di verzura che dispenza ai pascoli Un zefiro amoroso vola in una nube di odori e grazioso e soave scherza e ride co i fioriraquo

Scurri e va di cosa in cosa Certu focu dilicatu Chi fa vegeta la rosaChi fa fertili lu pratu

Giagrave la senti la jinizza

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Giagrave a lu tauru srsquoaccumpagna Di muggiti drsquoalligrizza Giagrave risona la muntagna

Questo sentimento di amore che soggioga la natura va mano mano incalzando in un movimento di imagini fincheacute la fiamma del sentimento prorompe in quella veemente esclamazione laquoAhi tu sola tu sola o amata Clori sarai sorda ed ostinata quando la natura parla deh dolce amore mia vita cotesta bellezza che egrave miracolo non sia inutile a te neacute sia tormento a chi ti amaraquo

Cosigrave egli vela modestamente il desiderio intenso dei sensi senza strozzarlo ipocritamente con quei lagni evirati degli academici onde era infestata lrsquoarte italiana

Ma vi ha di piugrave mdash Lrsquoidillio Martinu egrave per il contenuto il piugrave alto e il piugrave scientifico La Natura toglie ad ammaestrare lrsquouomo giaccheacute essa egrave il vero maestro ed il conformarsi ai suoi dettami puograve arrecare la vera felicitagrave mentre lo staccarsene genera malvagitagrave e corruzione e solitudine38

Ma la piugrave grande legge anzi la prima legge de la natura egrave lrsquoamore amare e farsi amare godere e far godere39 la qual legge egrave scolpita in ogni cuore40 laquoessa ti stende e ti moltiplica gli esseri da ogni parte e ti attacca al mondo41 Senza di essa tu

38 La natura maestra dellrsquouomo egrave idea dei sensisti specialmente di Condillac (Des sensations) ma Rousseau con la sua teoria del sentimento portograve nel campo morale a de le conseguenze metafisiche questo principio che ha base fisiologica E lrsquoEacutemile in fondo non arriva che a questa conclusione lrsquouomo ne lo stato naturale ubbidendo al suo istinto morale saragrave virtuoso mentre raffazzonato artefatto da lrsquoeducazione convenzionale si corrompe e ove conservi la virtugrave fugge lo stato sociale e si chiude ne la sua solitudine per non essere insozzato dal fango39 laquoAimer crsquoest remplir la vue de la nature crsquoest satisfarne agrave un besoinraquo Lettres de medlle Ninon de Lenclos Brano citato dal Meli ne le note a le stanze inedite del suo Poema italiano La Ragione f 140 (Cod 4 Qq C 31) Questa legge il poeta consacra anche in unrsquoode La Natura inedita che trovasi a f 144 del Cod mss Qq C 33 40 Vedi le parole di Hutcheson che il Meli riporta nel Meccanismo della Natura e ne le note al poema inedito La Ragione41 laquoLrsquoamore sessuale egrave la prima base de la societagrave costituendosi per esso la famiglia che egrave il primo vincolo che rende lrsquouomo piugrave legato a la terra Tutta la umana societagrave egrave connessa tra segrave medesima per lrsquoamore e lrsquoamiciziaraquo Lett a pag 12 del Cod Qq

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saresti estraneo e in una guerra perpetuaraquoE la Natura qui novera a Martinu i grandi beneficii da lei

fatti a lrsquouomo

laquoLa menti e lrsquointellettu Ti detti a rilevari Chi chiddu egrave giustu e rettu Chi a tutti pograve giuvariraquo

Ecco qui il principio morale del Meli che egrave fondato su lrsquointeresse collettivo su lrsquoamore universale come egli lo chiama Al modo stesso che la Natura egrave un aggregato di forze attive inerenti a le parti de lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccaniche la societagrave a la sua volta non egrave che un aggregato di attivitagrave ossia di individui che stanno al tutto sociale come le forze attive al gran tutto del mondo

Or gli uomini si riuniscono in societagrave per due motivi per i rispettivi interessi o per i rispettivi umori sistemi maniera di pensare e di vivere42 Ma la prima maniera di unione egrave pel Meli precaria attaccata ad esterne accidentalitagrave onde egli non crede come Hobbes che lrsquointeresse sia il vero fondamento de la societagrave la quale ha invece per base lrsquoamore o sia lrsquoistinto sociale per cui 1rsquouomo egrave condotto indipendentemente da ogni consenso de la ragione a ricercare il suo simile43

Tale istinto sociale innato egrave una de le forme de lrsquoistinto morale innato il quale perciograve riconosce come onesto e giusto e D 4 42 Lettera a f 12 del Cod cit43 Ciograve malgrado il Meli si contradice poicheacute ammettendo che il principio de la conservazione degli esseri egrave in una lotta perenne deve per conseguenza ammettere che la societagrave non puograve esistere senza la lotta e la lotta non puograve essere determinata che da lrsquointeresse laquoAltro non ci presenta insomma la superficie del mondo che un gran campo di battaglia dove ogni specie egrave destinata a sussistere per la distruzione drsquounrsquoaltra Chi crederebbe la conservazione della specie doversi a questa guerra che ne minaccia la distruzione E perograve lrsquoequilibrio e ci sia lecito chiamarlo il jus economico della specie egrave fondato su quello di una guerra scambievoleraquo Meccanismo della Naturali sect III

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buono tutto che giova agli interessi generali e allora si avragrave una societagrave perfetta quando ognuno concorreragrave amorosamente con tutte le sue forze a mantenere 1rsquoequilibrio dei legami sociali Onde lrsquoinazione o il deviamento di una de le attivitagrave come ne lrsquouniverso produrrebbe disordini ne la societagrave produce un turbamento

Lrsquointeresse quindi non egrave materiale ma esclusivamente morale percheacute appoggiato agli affetti

Su questa base egli fonda ancora lrsquoedifizio de lo Stato questo egrave anche un meccanismo complicato A partire dal re fino a lrsquoultimo suddito tutti devono concorrere a formare la felicitagrave de lo Stato che egrave riposta ne la ricchezza e ne la pace ma come le guerre turbano la tranquillitagrave necessaria al libero svolgimento de le attivitagrave de lo Stato cosigrave le ingiustizie sociali le infingardagini di alcune professioni 1rsquoaccattonaggio tolgono ne lrsquointerno braccia infinite e dissanguano lo Stato senza mai essere produttivi44 Ei vorrebbe che si moltiplicassero gli uomini non essendo essi corrispondenti ai bisogni agricoli e industriali prima e vera fonte di ricchezza che il lusso dei potenti non assorbisse braccia utili al lavoro e che fra potenti e umili si stabilisse quellrsquoarmonia necessaria a uno stato perfetto

Ma la Natura prosegue ammaestrando Martino

Li sensi a custodiri La propria tua esistenza E a fariti sentiri La grata compiacenza

In questi versi il Meli adombra una di quelle grandi leggi fisiologiche su cui la scienza ha innalzato il suo edificio dico il principio estofilattico onde la sensibilitagrave dai dotti viene definita sentinella della vita45

E continua la Natura sfolgorando tutte le sue bellezze innanzi a 1rsquouomo e invitandolo a specchiarsi in lei ove desideri uno stato tranquillo e felice

44 Vedi Riflessioni economiche sullo Stato della Sicilia a f i e seg del Cod di 4 Qq D 345 Vedi piugrave sopra a pag 18

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Noi avremo tempo di esaminare in seguito questo principio morale notiamo qui che le Bucoliche contengono un sentimento alto e scientifico de le cose ancor piugrave alto che tutte le poesie pastorali fin qui scritte poicheacute il Meli in quella il-lusione serena de la vita in quella pacifica contemplazione in cui dimenticava seacute stesso non pensava solamente di richiamare quellrsquoetagrave de lrsquooro che egli avrebbe voluto nel mondo46 ma anche di adombrarvi i veri de la scienza e de la morale

E invano tu cercheresti negli ammaestramenti de la Natura una legge che esca fuori e la trascenda non troverai il metastasiano

Dovunque il guardo io giroImmenso Dio ti vedo

Il poeta non pensa che nel creato debba per esser buon cristiano ammirare un intervento divino Ammira la natura in segrave stessa nel molteplice suo spettacolo neacute accenna in modo alcuno che questa grande natura possa essere un atomo in fac-cia a Dio ovvero ludo e capriccio di una volontagrave superiore Pagano per sentimento evoca la vita di quei tempi antichi e ne la illusione del suo paganesimo si purifica e si rinnovella non si preoccupa del funesto oltretomba non disperde il sentimento ne le demenze orride di una seconda vita misteriosa e terribile47

Rassegnato a le vicende immutabili de lrsquoessere egli lungi dal rivelarne la fraude dolorosa che vi par concorporata te ne 46 laquoLrsquooccupazione ordinaria e connaturale della mia attenzione egrave stata quella di escogitare i mezzi piugrave plausibili per ordinare e sistemare la societagrave degli uomini in maniera che il giusto non fosse soperchiato dallrsquoingiusto che lrsquoonesto trovasse da vivere senza oppressione neacute avvilimento che la virtugrave ottenesse la considerazione dovutale e che le leggi non servissero per un traffico vile e rovinoso allo Stato ed ai singoli con impiegare un ceto numerosissimo di manimorte di ciarlatani o di malviventi neacute per esimere dal loro giogo quelli cui egrave affidata lrsquoamministrazione delle medesimeraquo Lettera al Barone Refhues a f 95 del Carteggio47 La censura non vedea di buon occhio lrsquoardimento del Meli quando egli scrisse il libro Riflessioni sul Meccanismo della Natura parve a quei degni inquisitori che malgrado le proteste di fede cristiana lrsquoautore sapesse di ateismo e non vollero permetterne la stampa ma lrsquoarcivescovo di Palermo mons Sanseverino lo fece stampare a Napoli per i tipi di De Dominicis nel 1777

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sorprende le parti piugrave alte da quel tempio sereno ove si egrave levato e ne ritrae lo spettacolo in quelle forme estetiche che ti empiono di maraviglia E per questo si comprende in lui quella mirabile potenza descrittiva e quella efficace naturalezza per cui agli occhi tuoi si svolgono quadri viventi che non ti stancano mai di piacere

Quanta e quale sia questa potenza pittorica appare da quei quadri ove ti presenta la natura

Via sedi a lrsquoumbra mentri chi drsquointornu Regna lu suli e tuttu brucia ed ardi

Vidi comu li pccuri ritornu Fannu a li macchi e li viteddi e vacchi Mettinu a lrsquoumbra lrsquounu e lrsquoautru cornu

Lrsquooceddi rsquontra li gai posanu stracchiSulu si esponnu a li cucenti arduri Li friddi serpi cu li spogghi a scacchi Eccovi dunque in una vasta campagna silenziosa e infocata

in un meriggio drsquoestagrave gli armenti riposano sotto le ombre gli uccelli si nascondono fra le siepi tutti cercano un pograve di frescura mentre le verdi lucertole si distendono fredde e immo-bili e attendono gli insetti Tutto egrave calma percheacute egrave lrsquoora del riposo meridiano Ma la scena cambia le spiche sono bionde da la pastorizia si passa allrsquoagricoltura

Giagrave sutta di la fauci Cadinu li lavuri Li gregni a li chianuri Eccu di ccagrave e di ddagrave La cicaledda rauca Tra lrsquoarvuli e li spichi Cu lu so zichi-zichi Nni annunzia lrsquoestagrave

Chiudiamo gli occhi e lrsquoillusione saragrave completa innanzi a noi si distendono le campagne di Cinisi che corrono via via

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sino al mare spaziose pianure disseminate di glauchi ulivi e di cupi carrubbi che tagliano co la loro ombra di trasparente cobalto il biondo de le spiche Qua e lagrave i campi sono schiomati ma lrsquoirte ristoppie ancora biondeggiano sugli alberi fra le verdi cortine la cicala rauca stride senza stancarsi tu vedi la truppa dei mietitori sotto la cui falce cadono i manipoli del frumento ti par di vedere i bagliori pacifici delle falci di sentire il riso argentino delle donne che si adornano il capo di spiche e folleggiando allietano il faticoso lavoro degli uomini E pensiamo ai riposi e ai mille episodii che srsquointrecciano e si compiono a lrsquoombra dei gelsi e le nostre idee si associano si richiamano si succedono per il magistero di otto versi che ne la loro ricca concisione ti suscitano un mondo vivo e reale

Ma la tavolozza del Meli svolge agli occhi del lettore una serie di quadri che si compiono lrsquoun lrsquoaltro 1rsquoestagrave non egrave finita dopo mietuto il frumento si trebbia

Curri lu voi rsquontra lrsquoarii Da chista parti a chidda E lu frumentu sgridda Sutta lu pedi sograveLi juculani rsquommattiti Sprannuzzanu la pagghia Chi lu tridenti scagghia Quantu cchiugrave in autu pograve

Ma il caldo incalza le fonti disseccano

Lu ciumi egrave tantu poviru Chi sempri trova intoppi E cu pitruddi e sgroppi Si metti a tu pri tu

Non si sarebbe potuto dir meglio quella povertagrave di acqua nel suo umile corso da le ghiaiuzze dagli sterpi da le irregolaritagrave del suo letto obbligata a rompere il suo tranquillo viaggio a deviare a contrastare il passo egrave evidente tutto il magistero de la pittura egrave ne lrsquoultimo verso in quella metafora

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viva del dialetto che ti raffigura come due avversarii il torrentello e il suo alveo E tuo malgrado nel cervello ti si associa lrsquoimagine del fiume rigoglioso che copre anche i sassi piugrave alti che tenta le sponde e va rapidamente minacciando i coloni E allora ti rammenti della superba ode del Testi

Ruscelletto orgoglioso

in cui il contrasto tra i due aspetti del torrente si distende per una lunga strofe per una lunga serie di imagini48 quando nel Meli sono appena tre imagini chiuse nel breve giro di una quartina settenaria

Ma giunge lrsquoessiccator agosto

Li venti cchiugrave nun ciatanu Negrave cchiugrave lu voscu scrusciMa movi lrsquoali musci Un zefiru chi crsquoegraveSrsquoinfocanu li vausi Sutta lrsquoardenti lampa Chi scarmuscisci e allampa Lrsquoirvuzza virdi ohimegrave

Qui siamo proprio nel solleone non alita un fresco tutto egrave fuoco il bosco non offre piugrave riparo la vampa solare brucia lrsquoerbe un zefiro afoso muove le flosce ali e allora che cosa 48 Ruscelletto orgogliosoChe ignobil figlio di non chiara fonte Un natal tenebroso Avesti infra gli orror drsquoispido monte E giagrave con lenti passiPovero drsquoacqua isti lambendo i sassiNon strepitar cotantoNon gir sigrave torvo a flaggellar le spondeChe benchegrave maggio alquantoDi liquefatto gel trsquoaccresca TondeSopravverragrave ben tostoEssicator di tue gonfiezze Agosto

Ode a Raimondo Montecucco

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propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

49

Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

50

Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 8: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

qualche filosofoPure la storia letteraria di Sicilia non ebbe periodo piugrave

splendido di quello in cui sorse il Meli Malgrado tutto ne lrsquoaria crsquoera qualcosa di nuovo La storia non si arresta per ceppi e pastoie che la tirannia possa imporre al pensiero Ella pro-segue animosa a conquistarsi le grandi vittorie de lo spirito e se lrsquoascetismo soffocava qui ogni desigraveo di libertagrave ella si rifaceva spingendo gli intelletti per altre vie

E fu quello il tempo in cui Rosario Gregorio scoteva la polve da i vecchi diplomi da le vecchie pergamene e fondava una scienza nuova il dritto pubblico siciliano che con titolo falso eludeva la censura e si produceva per le stampe e rifaceva la storia in base ai documenti classificava diplomi ordinava cronache guidato sempre da quel senso storico onde Hume fu detto il padre degli storici inglesi e Montesquieu il piugrave penetrante politico dei tempi

Il Pasqualino tentava di porre basi piugrave solide a lrsquoorigine del dialetto siciliano e dava fuori il suo dizionario etimologico sei volumi di fatiche colossali se non proficue E come il Gregorio correggeva i raccoglitori infaticabili che lo aveano preceduto cosigrave il Pasqualino tentava di rifare ciograve che il proprio padre e il gesuita Dal Bono aveano abbozzato Il Piazzi investigava i cieli e scopriva astri novelli il Velasquez disegnatore e affreschista fortissimo rompeva la maniera dei pittori suoi antecedenti e richiamava lrsquoarte a la severa grazia de le forme E giagrave il marchese de Natali ne la via de le riforme criminali precorreva quasi il Beccaria e il vicereacute Caracciolo che vissuto in Francia e in dimestichezza con gli enciclopedisti aveva portato in Sicilia questrsquoalito rinnovatore si rendea interprete dei tempi e con gran pompa aboliva il Tribunale del SantrsquoOfizio bruciandone gli odiosi archivi I gesuiti veniano espulsi la censura taceva dispettosa tali tempi tale movimento in-tellettuale formavano il Meli e preparavano lo Scinagrave il Palmeri e la gloriosa pleiade de la nostra epoca rivoluzionaria

Lrsquoarte sola in tanto rinnovamento ricalcava ancora le vecchie forme Le academie protette anzi fondate da principotti vanitosi e di una mediocritagrave letteraria discutibile non servivano che a profondersi lodi reciproche e ad

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ammazzare non dico lrsquoarte ma anche il buon senso Lrsquoarcadia imperava neacute parea disposta a lasciare il suo dominio Ne le academie del Buon Gusto degli Ereini dei Riaccesi ne la Patriottica e in cento altre sparse per tutta lrsquoisola si mutuavano elogi e ove non discutevano di storia ecclesiastica e se santa Silvia fosse o no messinese e se era bene prestare i libri e donde avesse origine lrsquousanza di mangiar tacchini a S Martino si riunivan con gran pompa per festeggiare il matrimonio del re per lodare la pulce e anche il pitale

Questa era lrsquoarte ufficialeFuori de le academie i poeti isterilivano lrsquoingegno a

scrivere satire pungentissime contro le donne come il Sarmento carinese cui le donne facean rispondere da un loro apologista altri scrivevano oscenitagrave come il Tempio altri belavano eco ai belati drsquoarcadia

Ma tutti rivelavano quella educazione floscia e inerte che tenea da la Reazione gesuitica tutti si slombavano in quei dolciumi inutili di una forma decrepita nessuno tentograve di umanizzare lrsquoarte Contemplavano la natura attraverso cristalli nebiosi forniti da poeti ciechi o guerci onde parea che le muse ne lacrimassero in quel loro Parnasso di pan di Spagna e butirro

Ben vero qualche ingegno vigoroso come nel lato filosofico tentava di emanciparsi da la scolastica cosigrave nel lato artistico tentava richiamare lrsquoarte a la sua nobiltagrave Tale fu Tomaso Campailla di Modica il quale fu il piugrave poderoso campione del Cartesianismo a cui srsquoinforma il suo poema filosofico LrsquoAdamo poema ibrido falso e inestetico e a cui si potrebbero aggiustare le parole del Meli assai giuste che alla sola Epopea si convien titolo di poema (vedi Lettere inedite nel cod ms Qq D 4 de la Biblioteca Comunale) Ingegno vi-goroso fu pure il de Natali che cantograve la filosofia di Leibniz con grande ardimento tanto da esserne perseguitato Ma costoro non seppero uccidere quel regno insipido de lrsquoArcadia giaccheacute la loro arte ancella di un sentimento che trascendea la natura non poteva ricondursi a le sue pure fonti e rinnovellarsi Fortuna per lrsquoarte egrave certo il Meli che egrave uno di quei genii benefici che pare precorrono i tempi Il Meli che come ben

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dice il De Sanctis ne la Fata Galanti avea conchiuso col grido abbasso il seicento viva Metastasio il Meli dico sentiva ora questrsquoaria nuova e lrsquoarte sua diventava unrsquoaltra mano mano che la sua mente geniale aprivasi a dottrine piugrave sane e si fortificava nella salutare redenzione de la scienza

II

Prima che il Meli scrivesse il suo libro sul Meccanismo della Natura aveva studiato tutti i sistemi di filosofia specialmente il Wolfiano coi gesuiti ma ei soleva dire che lrsquouomo deve consultare e contemplare liber naturae per la filosofia e liber conscientiae per la morale9 onde esaminando tutti i sistemi e trovandoli in urto fra loro se ne stancograve e si rivolse agli studi scientifici

E chi volesse tener dietro agli studi del Meli non avrebbe che a svolgere i manoscritti che fra unrsquoode e unrsquoaltra fra una lezione di chimica e una ricevuta di pigione fra una supplica e un invito troverebbe citazioni e trascrizioni di brani scelti e traduzioni e osservazioni e indicazioni di libri che non finiscono mai Cosigrave troverebbe citati i libri di Rousseau e di Bonet di drsquoAlembert e di Locke di Hume e del Conte di Tressan troverebbe trascritti brani di M Pagano di Mercier del Traitegrave de la Nature Reacuteveacuterie sur lrsquohomme primitif de lrsquoEnciclopeacutedie di Fontenelle e di Voltaire e del Macchiavelli Osservazioni di filosofia e di scienza di storia e di economia politica un catalogo di piugrave che 40 opere che trattano in favore de la Massoneria altri di scienze fisiche e filosofiche

Il suo metodo quindi non deriva da sentimento di novitagrave neacute da ignoranza neacute da preconcetti ma da giudizio maturo quel giudizio stesso che gli dettograve le succose parodie de lrsquoOrigini di lu Munnu

Neacute gli idealisti platonici neacute i Kantiani neacute Des Cartes neacute Leibniz neacute spiritualisti neacute materialisti sono risparmiati Ma la satira piugrave sanguinosa egrave a lrsquoontologismo miceliano a quel panteismo dinamico soggiogato da la teologia che con quella sua concezione che tenea da Bruno e da Spinoza e la cieca fede di Tomaso drsquoAquino non riuscendo di essere neacute ortodosso neacute

9 Vedi a f 5 i del Cod 409 D 6

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eterodosso pareva ipocrisia e stoltezza10 E a tale sistema il Meli oltre a la parodia de la Cantica rivolse un vivacissimo epigramma non certo per campanilismo essendo la scuola di Palermo avversaria di quella di Monreale ma percheacute era il piugrave fresco era frutto contemporaneo anzi e del paese11

Quali siano i criteri del Meli in fatto di filosofia appare da la magnifica prefazione a le sue Riflessioni sul Meccanismo della Natura Come un nostro contemporaneo egli arditamente scrive che la Natura dee ricercarsi laquodentro ai confini della medesima giaccheacute essa a marcio dispetto di ogni umano pensiero egrave stata ed egrave sempre una sempre la medesima uguale a seacute stessa ed in conseguenza libera e indipendente dai capricci dei filosofi dalle loro ipotesi dai diversi voleri dellrsquouomo dallrsquoistessa loro ragioneraquo10 Dice GioveLa sostanza egrave unica e sugnu EuEssenzialmenti opposta a lu gran Nenti11 Pirchigrave egrave veru impossibili chrsquoora EuMentri sugnu ed esistu fussi nentiPirtantu siti vui pirchigrave sugnrsquoEuCioegrave quannu distintu da lu Nenti Vogghiu me stissu a mia rapprisintariMultiplicu lu miu mudificarihellip

Cci sarragrave cci sarragrave cui faragrave suppa rsquoNtra stu sistema e cu tutti srsquoallappaMa comu lu scravagghiu rsquontra la stuppa Drsquounrsquoassurdu si sbroggia e in autru rsquoncappa Presumiraacute di sciogghiri sti gruppaMa su tutti attaccati rsquontra rsquona rappaCriditi a mia picciotti nun ccrsquoegrave nudduChi truvari sapragrave lu pidicuddu

Recipe di Miceli la sustanza Modificata beni cu lrsquoessenzaPoi lrsquoessenza li modi e la sustanza Li cummini e nni estrai rsquona quintrsquoessenzaPoi rsquombrogghia arreri lrsquoessenza e sustanzaRiduci la sustanza ad una essenzaCussigrave rsquontra modi rsquontra essenza e sustanza Truvirai drsquoogni scibili lrsquoessenza

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Cosigrave egli emancipa la scienza dallrsquoapriorismo e chiama falso e chimerico ogni metodo che ricerca la natura fuori di essa laquoNon possiamo rinvenire dentro di noi la ragione di ciograve che si passa al di fuori e ne egrave totalmente libero e indipendente quindi la inutilitagrave delle ipotesi dei sistemi e dei voli metafisiciraquo Onde lo studio de la natura dipende da la fisica la libertagrave de lrsquoinvestigazione dal non formarsi alcun sistema12 Il filosofo deve scoprire tutte quelle laquodisposizioni combinazioni rapporti tendenze evoluzioni si interne che esterne che potranno render conto di sua essenza e sussistenza giaccheacute ogni effetto fisico non egrave che il risultato delle diverse combinazioni della materia e perograve la essenza e sussistenza de-gli individui hanno loro ragione in dette modificazioni e lrsquouomo stesso non potrassi riguardare per la parte della fisica come solo e isolato ma dovragrave considerarsi come una delle tante possibili modificazioni della materia che viene deter-minata a quella particolare essenza da una serie infinita di cause che emanano dal nesso universale delle cosehellipraquo Per ciograve lrsquoespressione di microcosmo data a lrsquouomo deve estendersi anche laquodalla scimmia al polipo drsquoacqua dolce da questo alla sensitiva dalla sensitiva allrsquoepitimo impercioccheacute ogni individuo sia del regno animale o vegetale raggira entro seacute stesso un piano di conservazione che tende ancora a distingarne tanti altri simili a seacuteraquo La parte piugrave sana dei criteri onde si parte il Meli egrave lrsquoemancipazione de le scienze dal giogo de la filosofia

Nun ha chi fari la filosofiaChi cu lrsquoomini suli e nenti affattuCu lu restu di tuttu lrsquouniversuPensa a lrsquoastri lrsquoastronumuLu fisicu contempla la natura

12 laquoIo stesso facendo eco al celebre Cancelliere Bacone gridavo che piugrave sistemi sono gli asili del sofisma sono i palazzi incantati nel nostro atlante dove a ciascuno pare di travedere quel che cerca e non trova mai Il mio libro dunque ha avuto la sorte di tutti quelli libri appoggiati sopra sistemi che io pure non giagrave per politica ma per convinzione ho condannato a morireraquoLettera a D Giacomo Sacchetti segretario dellrsquoAccademia letteraria di Siena mdash Sta a f 28 retro del Cod ms citato

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E attenni lu filosofu A la perfezioni di se stissu13

Ai giorni nostri egrave perfettamente accaduto quel che qui indovinava il Meli ogni scienza si egrave sottratta a la speculazione per acquistare fisonomia propria e si puograve dire che i versi del Meli siano la sintesi di quel che oggi scrive il Ribot ne la sua stupenda introduzione la Psycologie Anglaise14 Se non che il Meli riduceva la filosofia a la sola Ethologia15 ignorando che anche questa egrave una scienza indipendente da la filosofia avente sue basi ne lrsquoantropologia ne la psicologia ne la sociologia ecc mentre noi ancora non possiamo con sicurezza dire a che si ridurragrave ne lrsquoavvenire parendo fin drsquoora che lrsquounica tavola a cui potragrave afferrarsi per sornuotare sul naufragio onde si dibatte egrave la vera e genuina metafisica16

E quindi non egrave filosofia il vaneggiare laquodietro le ombre i sogni i deliri della nostra imaginazioneraquo non egrave da filosofo laquolrsquoambizione di penetrare lrsquoarcano santuario della metafisica in cui adorasi il mistero fra la caligine che lo circondaraquo E lrsquoEthologia non egrave quella che si comprende nei volumi di Platone e di Aristotele o di chiunque altro17 Poicheacute scopo de la filosofia egrave dominare le passioni e le passioni sono e agiscono per gli organi crede il Meli che non si possa esser moralisti senza essere anche fisici o naturalisti o sia senza avere alcuna 13Parafrasi del dialogo di Fontenelle 14 laquo Si lrsquoon demande ce que la philosophie a eacuteteacute agrave lrsquoorigine il est aiseacute de le dire elle eacutetait la science universelle Le travail lent et continue de la vie une tendance naturelle vers le progregraves fera sortir de la philosophie des sciences Toutes les sciences particuliers qui existent aujourdrsquohui sont sorties de la philosophieraquo Ribot Introduzione al bel libro La Psvcologie Anglaise Paris Germer Bailliegravere 187515 laquoMa la mia filosofia conoscendosi limitatissima per tutto ciograve che riguarda la natura delle cose cerca di applicarsi almeno a dominare le proprie passioni raquoLettera al Sacchetti giagrave citata trof 28 del Cod Locke Hume Condillac hanno lo stesso senso di sfiducia per le conoscenze umane16 laquoPlus tard elle ne contiendra que les speacuteculations geacuteneacuterales de lrsquoesprit human sur les principes primiers et les raisons derniegraveres de toutes choses Elle sera la metaphysique rien de plusraquo Ribot Psycologie Anglaise giagrave citata17 laquo principi resi misteriosi dalle venerate tenebre della filosofiaraquo (Bozza di lettera non si sa a chi sta a f 12 del Cod citato)

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cognizione de la struttura degli organi umani Onde egrave che egli invece di scrivere un libro di teorie astratte si parte da lrsquoele-mento fisiologico per giungere al filosofico18

Per sommi capi le idee del Meli son questeSeguace di Locke che cita a proposito respinge le idee

innate essendo le idee la trasformazione de le imagini degli obbietti trasmesse dai sensi ma con patente contraddizione non potendo comprendere una ragione organica in cui quelle veritagrave che pare precedano il raziocinio e sieno quindi innate e indipendenti da ogni operazione intellettuale di prova (convenienza) non sono che trasmesse in noi da lrsquoereditagrave e da 1rsquoeducazione e acquisite da lunga esperienza degli organi il Meli a spiegarsi tale fenomeno intellettuale e non cadere ne le astrazioni si lascia vincere da le apparenze e ammette una specie di istinto un senso secreto che senza il soccorso de la ragione giudica discerne le veritagrave cardinali come questa una cosa stessa non puograve nel tempo stesso essere e non essere19

laquoIl piacere e il dolore sono le primiere molle per mezzo delle quali lrsquoanimale egrave costretto fra il pungolo e lrsquoallettativo a calcar quelle vie che portano alle mire della natura20 Piacere e dolore sono gli interpreti della sensibilitagrave La sensibilitagrave risiede nelle fibrette midollari e nervose che son credute i primi stami del corpo animale21 La sensibilitagrave veglia in

18 laquo Si conferma la necessitagrave che si egrave detta sopra di una medicina che riguardi lrsquoarmonia fisica per rapporto alla morale non solo ma alla civile societagrave giacchegrave come si egrave osservato gli affetti e le passioni sono in ragione alle sensazioni allrsquoarmonia della macchina ed alle modificazioni dellrsquoanimoraquo Meccanismo della natura L III sect VIII19 Questo istinto o senso secreto venne al Meli da Rousseau che lo tolse a Hutcheson e a Reid modificandolo verisimilmente in un modo piugrave stretto al sensualismo di Locke con la teoria del senso intimo di Hemsterhius Pure se il Meli avesse meglio letto i suoi autori francesi e specialmente Condillac avrebbe visto che ciograve che pare innato non egrave che acquistato per lunga esperienza cosigrave Condillac nellrsquoEssai sur lrsquo Orig de la Conoiss hum Vedi Ritter Histoire de la philosophie moderne Vol III Paris-Librairie philosophique de Ladraque 186120 In questo egrave drsquoaccordo con Condillac e con tutti i sensualisti e un cotal poco anche coi fisiologi moderni Vedi Condillac Des sensations21 Anche il Bonet che egrave il fisiologista della scuola francese del secolo XVIII ha la stessa opinione sulla sensibilitagrave

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custodia della macchina22 dalla diversa modificazione di essa secondo gli organi diversi ne risultano i sensi i quali sono incaricati o di avvertirla dei perigli o di suggerirle i bisogni Lrsquoistinto egrave la potenza che risulta dal meccanismo dellrsquoanimale ossia egrave la rivelazione dei bisogni della macchina23 Le tendenze dellrsquoistinto a ciograve che soddisfa si chiamano appetiti e il soddisfare agli appetiti genera la voluttagrave Onde lrsquoistinto ha per principio lo stimolo o il dolore e per oggetto la voluttagraveraquo

Ma fin qui lrsquouomo nulla ha di superiore a lrsquoanimale onde il Meli che pur vuole spiegarsi tale superioritagrave ricorre al sentimento che egrave quel senso intimo quel senso secreto che connaturale e universale egrave la facoltagrave di giudicare de le veritagrave cardinali

Questo sentimento egrave laquolrsquoessenza dellrsquouomoraquo laquoil risultato della natura fisica e della natura morale il punto in cui vanno a unirsi le facoltagrave dellrsquouna e dellrsquoaltraraquo

Questo sentimento ne lrsquouomo egrave appercezione ossia coscienza di segrave egrave istinto morale o coscienza morale egrave estetica

Come istinto morale esso egrave una laquoinclinazione naturale involontaria indipendente drsquoogni considerazione umana e sacra della religione delle leggi penali e remuneratrici dellrsquoamore e dellrsquoonore dei pregiudizi e delle mire dellrsquoamore proprio24raquo

Questo istinto egrave perciograve giudice in ciograve che egrave bene e in ciograve che egrave male come lrsquoistinto fisico lo egrave pel piacere e pel dolore 22 Il Sergi uno dei filosofi nostri contemporanei piugrave forti chiama la sensibilitagrave Sentinella della vita V Elementi di psicologia Messina 187923 Lrsquoinstinct est un pouvoir non appris drsquoaccomplir des actions de toute sorte et particulierement celles qui sont neacuteceacutessaires ou utiles agrave lrsquoanimalraquo Cosigrave il Bain e il Lefegravevre laquoSi puograve definire lrsquoistinto unrsquoabitudine fissata dall ereditagrave o dallrsquoeducazione esso non egrave che un sinonimo del bisogno raquo24 Queste parole sono di Hutcheson il quale volendo scappare al rigore per lui desolante di Hobbes che pone lrsquointeresse come base de la morale scostandosi da Locke creava questo sentimento innatoMa la scienza contemporanea agrave messo in sodo la base utilitaria de la morale umana con lrsquoanalisi dei fatti e con la storia alle maniIl Meli rimane abbagliato da lrsquouniversalitagrave secondo lui de lrsquoistinto comune del bene e del male ma ciograve che credeva innato non era che il sentimento etico collettivo ereditato per lunga esperienza di secoli nei nostri organi e che fu trovato corrispondente agli interessi di uno stato sociale (Spencer)

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Teoria tolta di peso a Rousseau il quale ammise un sentimento innato del giusto e de 1rsquoingiusto istinto interiore che ci rischiara la via del dovere25

Ma non vrsquoha un bene e un male assolutoQuel che giova a tutti egrave un bene ed egrave giusto Onde

lrsquointeresse collettivo sociale altruistico egrave base de la morale e su di esso riposa anche lrsquoedificio de lo stato Cosigrave il Meli senza volerlo viene a distruggere il disinteresse del Sentimento morale innato e per rigore di logica distrugge tutto lrsquoedificio che innalza su di esso con gran pompa di frasi Quanto a le passioni essendo esse uno stato di violenza del sentimento procedono da due tendenze fisico-morali de lrsquoindividuo gli affetti relazione di armonia verso il tutto lrsquoamor di segrave stesso relazione di armonia verso la propria macchina che corrispondono in Rousseau a lrsquoistinto di conservazione sorgente de lrsquoamor proprio istinto di pietagrave sorgente degli affetti sociali26

Riepilogando il Meli non avendo ammesso unrsquoanima e una ragione organica e mantenendo il dualismo fra le due nature de lrsquouomo che egli tenta di conciliare distingue due istinti il fisico che si risolve ne le sensazioni del piacere e del dolore il morale che si risolve nel sentimento del giusto e de lrsquoingiusto del bene e del male del vero e del falso Ma il sentimento non egrave la coscienza de la sensazione sebbene qualche cosa di inorganico di spirituale che sta indipendente da la materia e che anzi nulla ha di comune con la materia2725 Vedi Ritter Histoigravere de la philosophie ecc ecc26 In fondo parmi che il Meli divida il sentimento etico in egoismo e altruismo secondo la denominazione di Spencer27 Anche Locke ammette qualche cosa di innato ma non egrave altro che la disposizione naturale de lrsquouomo a poter percepire la veritagrave ma questa disposizione si sviluppa per lrsquoesercizio onde le idee cardinali sono sempre acquistate Questa disposizione dal Locke egrave detta senso intimo o riflessione laquoLa premiegravere faculteacute de lrsquoesprit humain crsquoest drsquoecirctre propre a recevoir les impressions que font sur lui ou bien les objets exteacuterieurs par le moyen des sens ou bien ses propres opeacuterations quandrsquoil y applique sa regraveflegravexionraquo Essai sur lrsquoentend hum V Ritter op cit Alcuni filosofi contemporanei ammettono un senso morale ne lrsquouomo ma dissentono quanto alla sua origine Bain crede che esso si acquisti durante la vita di ogni individuo ma Darwin rigetta questa opinione egli invece appoggia il senso morale agli istinti sociali de lrsquouomo onde esso nasce con lrsquouomo percheacute organico si moltiplica per

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E intanto non potendo negare lui medico lrsquoesercizio degli organi ne le passioni si occupa di esse non dal lato del sentimento ma dal punto di vista fisiologico

Quanto a la filosofia de la natura le sue idee sono piugrave vere e piugrave sane e si accostano a 1rsquoantico materialismo Vero si egrave che comincia il suo lavoro col definire la natura secondo le viste dei teologi ma pare non abbia fiducia neacute in questa neacute in ogni altra definizione metafisica e dice essere la natura laquoun aggregato armonico di forze attive inerenti alle parti costituenti lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccanicheraquo La quale definizione parmi che riduca la natura a un simbolo di gruppi meccanici che ascendono sempre a forme piugrave complesse E investiga la natura seguendo il metodo di quei filosofi che hanno inteso prescindere da ogni causa soprannaturale e divina laquoconciossiachegrave egrave questa veduta molto comoda in filosofia scorgendosi nel nesso universale delle cose epilogata la sorte e le vicende di tutti gli esseriraquo

Ma il creato egrave materia c materia contempla il filosofo che

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nulla vede fuori che la materia28 disconosce atomi o monadi che son punti metafisici e che non possono dar materia laquocome soli zeri non danno numeri neacute punti matematici estensioni solideraquo Agli atomi e ai corpuscoli ai punti di Zenone a le monadi egli sostituisce le molecole ossia a la teoria atomistica dei metafisici la teoria molecolare dei chimici

E in tutto questo egli non si occupa de la creazione e del fine de la creazione e parla di Dio assai vagamente al modo stesso che parlando di bene o di male di piacere di vita non si occupa per nulla di una vita futura e di un godimento o di un castigo postumo Anzi protesta di non voler ricercare che la terrestre felicitagrave e da tutti i suoi scritti questo solo traluce In una lettera a Maddalena Mayer parlando di Chateaubriand confessa che egli volle darsi non a la contemplazione del bello

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divino ma del bello terrestre29Insomma il Meli mentre proclama la morale o meglio il

senso morale indipendente da la religione e per conseguenza rigetta lrsquointervento de la grazia divina ne la virtugrave mentre non fa de lrsquouomo una classe privilegiata al tutto diversa dagli animali inferiori ma per la parte fisica lo trova uguale a qualunque altro organismo animale e arriva anche a compararlo ai

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vegetali30 mentre riduce il mondo a un simbolo di gruppi meccanici e studia la materia che egrave quella che sola gli cade sotto ai sensi mentre confessa che le forze attive sono inerenti a la materia mentre insomma esclude la presenza di un intervento soprannaturale a simiglianza di Locke e di Condillac e di tutti gli altri filosofi sensisti non sa emanciparsi da quel dualismo fra lo spirito e la materia e di quando in quando ti nomina lrsquoanima e la creazione come una protesta

Ben vero perograve egli relega la creazione al primo atto a lo stabilimento di quelle leggi per cui la natura da sola egrave divenuta quella che egrave e protesta di credere in Dio come ai giorni nostri

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il Darwin31 inconsapevole forse che con un sistema uguale Dio e la creazione diventano un assurdo un controsenso

Ma il Meli beveva lrsquoaura dei tempi il battesimo salutare di quelle dottrine che scotevano la Francia e di cui mostravasi studioso non seppe interamente rinnovarlo Egli aveva paura dellrsquoepiteto di ateo materialista naturalista che allora suonavano infamia e vergogna e valevano a turbare quella sua pace quella sua tranquillitagrave allietata dagli amplessi fecondi de la Musa

E a questa Musa noi chiederemo tutta lrsquoanima del poeta e quella ingenuitagrave che vi rispecchia la sua bontagrave infinita chiederemo quel sentimento limpido de la natura che in lui derivava dal senso scientifico de le cose che egli srsquoera formato e lo rende nuovo grande geniale

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III

Il capolavoro del Meli egrave certamente la Bucolica in essa si svela tutta la sua grande arte tutto il suo genio Egli egrave poeta lirico ma la sua lirica non deriva da una sentimentalitagrave morbosa o da quellrsquointimo contrasto fra la natura scettica ed eternamente serena e un cervello irrequieto ansioso delle grandi battaglie de la vita o ribelle al fatale avvicendarsi de le forme migranti

Genio completamente obiettivo ritrova la sua piugrave alta manifestazione nel contemplare la natura e rassegnarsi a le leggi serene ed eterne de lrsquoessere e percheacute lrsquoentusiasmo ecciti in lui tutte le corde del sentimento ei convien che ci sia una qualche cosa che lo commuova che lo infiammi Questa contemplazione egrave intera ne la Buccolica collezione di quadri saturi di vita nei quali gli aspetti verdeggianti o brumosi de la natura ti si rivelano in una ubertosa copia di imagini smaglianti e pregne dei profumi e del sole di Sicilia

laquoNon lusingandosi in quellrsquoetagrave (aveva 27 anni) di incontrare in Palermo una riputazione di medico si contentograve

lrsquoereditagrave e si sviluppa con lrsquoorganismo individuale e sociale De la stessa opinione in parte egrave Spencer Vedi LrsquoOrigine dellrsquouomo III Torino Unione Tipog Edit 187128 laquosfere piani monti colline animali drsquoogni specie innumerevoli eserciti drsquoinsetti lrsquouniverso insomma non si riduce finalmente che a materia meteore stagioni vicende rovine desolazioni fuochi incendi stragi dissoluzioni riproduzioni ecc non sono finalmente che moto che forze fisiche inserite alla materiaraquo Meccanismo della Natura II sect I

29 laquoAltri perograve (come me) che ci troviamo piugrave involti nel terrestre limo neacute abbiamo saputo leggere cosigrave chiaro nel cielo siamo andati tentoni dietro al bello di questa terraraquo Vedi lett a f 36 del Cod30 laquoA guardarlo di fibra in fibra pei sughi che vi scorrono dentro egrave una macchina hydraulico-pneumatica Se questa veduta si estende piugrave oltre sino alle facoltagrave di crescere e propagarsi egrave una piantaraquo Meccan della Nat III sect ultimo31 Darwin non nega lrsquoesistenza di Dio anzi laquoproteste que son systegraveme nrsquoest en aucun faccedilon contraire agrave lrsquoidegravee divineraquo Cleacutemence Royer Preacuteface agrave lrsquooeuvre de Ch Darwin LrsquoOrigine des Espegraveces

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esiliarsi in Cinisiraquo32 per campare la numerosa famiglia di cui per la pazzia e poi per la morte del padre era rimasto a capo e ne la calma di quella vita lontano da quella societagrave artefatta che egli ben sovente morde con la sua originale vivacitagrave33 sdegnato ancora del mal governo di certi signorini che anche in quel lontano e insignificante feudo facean coi loro soprusi rivoltare lo stomaco al poeta34 procurava di rifocillarsi lo spirito ne le magnifiche campagne che si stendevano innanzi a lui

Muntagnoli interrutti da vaddatiRocchi di lippu e areddara vistutiCaduti drsquoacqui chiari e inargintatiVattali murmuranti e stagni muti

Vausi e cunzarri scuri ed imbuscatiSterili junchi e jinestri ciurutiTrunchi da lunghi etagrave malisbarratiGrutti e lammichi drsquoacqui giagrave impitruti

Passari sulitarii chi chiancitiEcu chi ascuti tuttu e poi ripetiUlmi abbrazzati strini da li viti

Vapuri taciturni umbri segretiRitiri tranquillissimi accugghitiLrsquoAmicu di la paci e la quieti

Bencheacute queste poesie pastorali abbiano apparenza di canti disgiunti pure vi ha in esse una unitagrave organica un centro al quale convergono tutte e che egrave il risultato di quel concetto che 32 Cinisi era in quel tempo feudo del Monastero di S Martino delle Scale la cui comunitagrave appunto aveva affidato la cura di quei coloni al Meli che vi stette dal 1767 al 177133 Vedi la canzone Palermu si ridussi rsquona piccula Girnevia ecc lrsquoaltra Porta nova lrsquoaltre ancora Nun cchiugrave a Porta Filici Nun cchiugrave rsquontra dda marina ecc LrsquoInvettiva ecc ecc34 Vedi nel Cod cit la lettera del 7 agosto 1770 a f 8 e seguente

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il Meli ha de la naturaIl centro egrave lrsquoamore de le cose che scherza ne la varietagrave ne

lrsquoincostanza nel disordine stesso degli aspetti de la materia egrave quellrsquo armonia dilettosa che egli il poeta formavasi nel suo cervello nel sentirsi concorde ed uno con la natura Questrsquoarmonia universale che non egrave perograve prestabilita ma risulta da le cose stesse e vi egrave inerente chiamata Amore ne le poesie non egrave lrsquoEros di Esiodo neacute lrsquoAmore dei platonici si potrebbe in qualche modo assimilare a la voluttagrave a la Venus di Lucrezio lrsquoideale de le feconde attivitagrave de la natura che go-vernano le vicende de la materia e che convertite da lrsquoanimo commosso in gruppi estetici scoppiano per tutte le vie del genio35

Alle lacrime de le cose il poeta sostituisce lrsquoamore de le cose ei vuol convertire la via dolorosa de la vita in un festino olimpico e invece di attraversare la rude palestra de la materia ribelle vi si adagia sorridendo e vi compone il suo paradiso estetico36

Coloro che non avendo sottrsquo occhio le lettere del Meli non cercarono nemmeno di investigare e ritrovar 1rsquouomo sotto il poeta si formarono di lui un tipo di cuor contento uno scialacquatore che si diverte che ride e lascia rovinare il mondo intorno a segrave stesso E cosigrave se lo gabellan lrsquoEmiliani-Giudici e il De Sanctis e la comune dei lettori nullrsquoaltro sa

35 laquoLa denominazione di Amore o di Voluttagrave che noi abbiamo circoscritta ad una tendenza morale degli esseri animati era forse concepita in un senso estesissimo che esprimeva ed abbracciava tutto ciograve che noi intendiamo per attrazione affinitagrave simpatia genio inclinazione eccraquoNota allrsquoEgloga II Li Munti EreiChe lrsquoAmore del Meli sia la Venus di Lucrezio si rileva poi da questo tratto del Mec della Nat II sect 4 laquoLrsquoattrazione la simpatia il magnetismo lrsquoamore non sono che modificazioni diverse di una legge generalissima della natura la quale dalla diversa disposizione delle parti ne produce quella direzione di forze attive che si conviene al secondamento delle sue mire Quindi un sublime ingegno altrettanto filosofico quanto poeta ha esaltato sotto il simbolo di Venere la suddetta rilevantissima legge addossando a questa pretesa deitagrave il sovrano impero sopra tutta la natura ecc eccraquoSi noti che Lucrezio in quel tempo per il suo materialismo epicureo era sfuggito forse senza esser nemmeno letto e che appunto in quel secolo e in Sicilia il Campailla era stato con fervore salutato dai teologi un Lucrezio cristiano e italiano36 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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vedere in Meli che un ozioso cicalone che trastulla le brigateMa questa tranquillitagrave ove il poeta si adagia gli costa laquoNon

vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazioneraquo37 Ecco quel che lo stesso Meli dolorosamente confessa onde egli ci appare come un Titano che attraversa la vita e si conquista tra gli stenti la felicitagrave del rimaner sereno e tranquillo

Qui egrave la grandezza de la sua filosofia la saggezza egrave riposta

37Lettera al Barone di Rehfuens a f 96 del Cod citato Che i lettori e i critici avessero dovuto gabellarlo per un beato Ermolao Egli il P lo sospettava infatti per una edizione de le sue poesie aveva preparato il seguente sonetto inedito (che leggesi a f 19 del cod ms 4 Qq D O) a guisa di prefazione

Chi legga queste mie gioconde rime Fra se diragrave invero egrave fortunato Costui che gode un viver si beatoCome si narra de le genti prime

Quantrsquoerra uman giudizio ahi non esprime Sempre il canto del cor vero lo statoChegrave tra ceppi talor lo sventurato Crea imagini liete e rsquol duol comprime

Verde ramo cosigrave da vento oppresso Piega al suolo la cima e poi risalePer lrsquoinnato vigor chrsquoegli ha in segrave stesso

E fra rsquol crudo ondeggiar che lo dibatteMentre che or cede al turbo ed or lrsquoassaleSembra che si trastulli eppur combatte

Variante V 1 e 2Chi legge a caso mie gioconde rime Diragrave seco medesmo oh fortunato v 6 Sempre il canto del cuore il vero stato v t 3 Mentre che al turbo or cede ed or lrsquoassale

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nel non cedere ai dolori ma ricomporsi un paradiso ne la serenitagrave de lrsquoanimo e quando il savio ha questo raggiunto non contempleragrave la vita come una perpetua frode e si rassegneragrave a tutte le vicende de lrsquoessere E lrsquoarte sua saragrave tanta piugrave alta quanto piugrave in lui si compenetreragrave il sentimento de la natura contemplata qual egrave

Ma esaminiamo alcuna di queste Bucoliche Ho detto che il Meli sostituisce a le lacrime lrsquoamore de le cose or questo sentimento ne la Primavera ti domina su lrsquoagilitagrave de le forme e de le imagini e su lrsquoagilitagrave dei ritmi percheacute ne lo svegliarsi de lrsquoanno le forze feconde de la natura ti paion piugrave potenti piugrave attive e tutto par che frema di voluttagrave

Tu apri lrsquoanimo a le carezze de la gioia quando ti trovi in aperta campagna allor che i mandorli sono in fiore e per lrsquoaria tra i miti raggi del sole nel susurro degli insetti che si agitano nei profumi senti la gioventugrave del tempo che egrave gioventugrave de la vita e senti i fremiti nuovi che serpono per le vene del giovane che sa oramai segrave stesso

Giagrave nni rsquonvita giagrave nni chiama Primavera rsquontra li ciuriOgni frunda nni dici amaLrsquoaria stissa spira amuriQuali cori egrave rinitenti A un piaciri accussigrave gratuQuannu tutti lrsquoelementi Nni respiranu lu ciatu

laquoLa dura montagna sente la potenza di amore e si appara di verzura che dispenza ai pascoli Un zefiro amoroso vola in una nube di odori e grazioso e soave scherza e ride co i fioriraquo

Scurri e va di cosa in cosa Certu focu dilicatu Chi fa vegeta la rosaChi fa fertili lu pratu

Giagrave la senti la jinizza

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Giagrave a lu tauru srsquoaccumpagna Di muggiti drsquoalligrizza Giagrave risona la muntagna

Questo sentimento di amore che soggioga la natura va mano mano incalzando in un movimento di imagini fincheacute la fiamma del sentimento prorompe in quella veemente esclamazione laquoAhi tu sola tu sola o amata Clori sarai sorda ed ostinata quando la natura parla deh dolce amore mia vita cotesta bellezza che egrave miracolo non sia inutile a te neacute sia tormento a chi ti amaraquo

Cosigrave egli vela modestamente il desiderio intenso dei sensi senza strozzarlo ipocritamente con quei lagni evirati degli academici onde era infestata lrsquoarte italiana

Ma vi ha di piugrave mdash Lrsquoidillio Martinu egrave per il contenuto il piugrave alto e il piugrave scientifico La Natura toglie ad ammaestrare lrsquouomo giaccheacute essa egrave il vero maestro ed il conformarsi ai suoi dettami puograve arrecare la vera felicitagrave mentre lo staccarsene genera malvagitagrave e corruzione e solitudine38

Ma la piugrave grande legge anzi la prima legge de la natura egrave lrsquoamore amare e farsi amare godere e far godere39 la qual legge egrave scolpita in ogni cuore40 laquoessa ti stende e ti moltiplica gli esseri da ogni parte e ti attacca al mondo41 Senza di essa tu

38 La natura maestra dellrsquouomo egrave idea dei sensisti specialmente di Condillac (Des sensations) ma Rousseau con la sua teoria del sentimento portograve nel campo morale a de le conseguenze metafisiche questo principio che ha base fisiologica E lrsquoEacutemile in fondo non arriva che a questa conclusione lrsquouomo ne lo stato naturale ubbidendo al suo istinto morale saragrave virtuoso mentre raffazzonato artefatto da lrsquoeducazione convenzionale si corrompe e ove conservi la virtugrave fugge lo stato sociale e si chiude ne la sua solitudine per non essere insozzato dal fango39 laquoAimer crsquoest remplir la vue de la nature crsquoest satisfarne agrave un besoinraquo Lettres de medlle Ninon de Lenclos Brano citato dal Meli ne le note a le stanze inedite del suo Poema italiano La Ragione f 140 (Cod 4 Qq C 31) Questa legge il poeta consacra anche in unrsquoode La Natura inedita che trovasi a f 144 del Cod mss Qq C 33 40 Vedi le parole di Hutcheson che il Meli riporta nel Meccanismo della Natura e ne le note al poema inedito La Ragione41 laquoLrsquoamore sessuale egrave la prima base de la societagrave costituendosi per esso la famiglia che egrave il primo vincolo che rende lrsquouomo piugrave legato a la terra Tutta la umana societagrave egrave connessa tra segrave medesima per lrsquoamore e lrsquoamiciziaraquo Lett a pag 12 del Cod Qq

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saresti estraneo e in una guerra perpetuaraquoE la Natura qui novera a Martinu i grandi beneficii da lei

fatti a lrsquouomo

laquoLa menti e lrsquointellettu Ti detti a rilevari Chi chiddu egrave giustu e rettu Chi a tutti pograve giuvariraquo

Ecco qui il principio morale del Meli che egrave fondato su lrsquointeresse collettivo su lrsquoamore universale come egli lo chiama Al modo stesso che la Natura egrave un aggregato di forze attive inerenti a le parti de lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccaniche la societagrave a la sua volta non egrave che un aggregato di attivitagrave ossia di individui che stanno al tutto sociale come le forze attive al gran tutto del mondo

Or gli uomini si riuniscono in societagrave per due motivi per i rispettivi interessi o per i rispettivi umori sistemi maniera di pensare e di vivere42 Ma la prima maniera di unione egrave pel Meli precaria attaccata ad esterne accidentalitagrave onde egli non crede come Hobbes che lrsquointeresse sia il vero fondamento de la societagrave la quale ha invece per base lrsquoamore o sia lrsquoistinto sociale per cui 1rsquouomo egrave condotto indipendentemente da ogni consenso de la ragione a ricercare il suo simile43

Tale istinto sociale innato egrave una de le forme de lrsquoistinto morale innato il quale perciograve riconosce come onesto e giusto e D 4 42 Lettera a f 12 del Cod cit43 Ciograve malgrado il Meli si contradice poicheacute ammettendo che il principio de la conservazione degli esseri egrave in una lotta perenne deve per conseguenza ammettere che la societagrave non puograve esistere senza la lotta e la lotta non puograve essere determinata che da lrsquointeresse laquoAltro non ci presenta insomma la superficie del mondo che un gran campo di battaglia dove ogni specie egrave destinata a sussistere per la distruzione drsquounrsquoaltra Chi crederebbe la conservazione della specie doversi a questa guerra che ne minaccia la distruzione E perograve lrsquoequilibrio e ci sia lecito chiamarlo il jus economico della specie egrave fondato su quello di una guerra scambievoleraquo Meccanismo della Naturali sect III

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buono tutto che giova agli interessi generali e allora si avragrave una societagrave perfetta quando ognuno concorreragrave amorosamente con tutte le sue forze a mantenere 1rsquoequilibrio dei legami sociali Onde lrsquoinazione o il deviamento di una de le attivitagrave come ne lrsquouniverso produrrebbe disordini ne la societagrave produce un turbamento

Lrsquointeresse quindi non egrave materiale ma esclusivamente morale percheacute appoggiato agli affetti

Su questa base egli fonda ancora lrsquoedifizio de lo Stato questo egrave anche un meccanismo complicato A partire dal re fino a lrsquoultimo suddito tutti devono concorrere a formare la felicitagrave de lo Stato che egrave riposta ne la ricchezza e ne la pace ma come le guerre turbano la tranquillitagrave necessaria al libero svolgimento de le attivitagrave de lo Stato cosigrave le ingiustizie sociali le infingardagini di alcune professioni 1rsquoaccattonaggio tolgono ne lrsquointerno braccia infinite e dissanguano lo Stato senza mai essere produttivi44 Ei vorrebbe che si moltiplicassero gli uomini non essendo essi corrispondenti ai bisogni agricoli e industriali prima e vera fonte di ricchezza che il lusso dei potenti non assorbisse braccia utili al lavoro e che fra potenti e umili si stabilisse quellrsquoarmonia necessaria a uno stato perfetto

Ma la Natura prosegue ammaestrando Martino

Li sensi a custodiri La propria tua esistenza E a fariti sentiri La grata compiacenza

In questi versi il Meli adombra una di quelle grandi leggi fisiologiche su cui la scienza ha innalzato il suo edificio dico il principio estofilattico onde la sensibilitagrave dai dotti viene definita sentinella della vita45

E continua la Natura sfolgorando tutte le sue bellezze innanzi a 1rsquouomo e invitandolo a specchiarsi in lei ove desideri uno stato tranquillo e felice

44 Vedi Riflessioni economiche sullo Stato della Sicilia a f i e seg del Cod di 4 Qq D 345 Vedi piugrave sopra a pag 18

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Noi avremo tempo di esaminare in seguito questo principio morale notiamo qui che le Bucoliche contengono un sentimento alto e scientifico de le cose ancor piugrave alto che tutte le poesie pastorali fin qui scritte poicheacute il Meli in quella il-lusione serena de la vita in quella pacifica contemplazione in cui dimenticava seacute stesso non pensava solamente di richiamare quellrsquoetagrave de lrsquooro che egli avrebbe voluto nel mondo46 ma anche di adombrarvi i veri de la scienza e de la morale

E invano tu cercheresti negli ammaestramenti de la Natura una legge che esca fuori e la trascenda non troverai il metastasiano

Dovunque il guardo io giroImmenso Dio ti vedo

Il poeta non pensa che nel creato debba per esser buon cristiano ammirare un intervento divino Ammira la natura in segrave stessa nel molteplice suo spettacolo neacute accenna in modo alcuno che questa grande natura possa essere un atomo in fac-cia a Dio ovvero ludo e capriccio di una volontagrave superiore Pagano per sentimento evoca la vita di quei tempi antichi e ne la illusione del suo paganesimo si purifica e si rinnovella non si preoccupa del funesto oltretomba non disperde il sentimento ne le demenze orride di una seconda vita misteriosa e terribile47

Rassegnato a le vicende immutabili de lrsquoessere egli lungi dal rivelarne la fraude dolorosa che vi par concorporata te ne 46 laquoLrsquooccupazione ordinaria e connaturale della mia attenzione egrave stata quella di escogitare i mezzi piugrave plausibili per ordinare e sistemare la societagrave degli uomini in maniera che il giusto non fosse soperchiato dallrsquoingiusto che lrsquoonesto trovasse da vivere senza oppressione neacute avvilimento che la virtugrave ottenesse la considerazione dovutale e che le leggi non servissero per un traffico vile e rovinoso allo Stato ed ai singoli con impiegare un ceto numerosissimo di manimorte di ciarlatani o di malviventi neacute per esimere dal loro giogo quelli cui egrave affidata lrsquoamministrazione delle medesimeraquo Lettera al Barone Refhues a f 95 del Carteggio47 La censura non vedea di buon occhio lrsquoardimento del Meli quando egli scrisse il libro Riflessioni sul Meccanismo della Natura parve a quei degni inquisitori che malgrado le proteste di fede cristiana lrsquoautore sapesse di ateismo e non vollero permetterne la stampa ma lrsquoarcivescovo di Palermo mons Sanseverino lo fece stampare a Napoli per i tipi di De Dominicis nel 1777

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sorprende le parti piugrave alte da quel tempio sereno ove si egrave levato e ne ritrae lo spettacolo in quelle forme estetiche che ti empiono di maraviglia E per questo si comprende in lui quella mirabile potenza descrittiva e quella efficace naturalezza per cui agli occhi tuoi si svolgono quadri viventi che non ti stancano mai di piacere

Quanta e quale sia questa potenza pittorica appare da quei quadri ove ti presenta la natura

Via sedi a lrsquoumbra mentri chi drsquointornu Regna lu suli e tuttu brucia ed ardi

Vidi comu li pccuri ritornu Fannu a li macchi e li viteddi e vacchi Mettinu a lrsquoumbra lrsquounu e lrsquoautru cornu

Lrsquooceddi rsquontra li gai posanu stracchiSulu si esponnu a li cucenti arduri Li friddi serpi cu li spogghi a scacchi Eccovi dunque in una vasta campagna silenziosa e infocata

in un meriggio drsquoestagrave gli armenti riposano sotto le ombre gli uccelli si nascondono fra le siepi tutti cercano un pograve di frescura mentre le verdi lucertole si distendono fredde e immo-bili e attendono gli insetti Tutto egrave calma percheacute egrave lrsquoora del riposo meridiano Ma la scena cambia le spiche sono bionde da la pastorizia si passa allrsquoagricoltura

Giagrave sutta di la fauci Cadinu li lavuri Li gregni a li chianuri Eccu di ccagrave e di ddagrave La cicaledda rauca Tra lrsquoarvuli e li spichi Cu lu so zichi-zichi Nni annunzia lrsquoestagrave

Chiudiamo gli occhi e lrsquoillusione saragrave completa innanzi a noi si distendono le campagne di Cinisi che corrono via via

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sino al mare spaziose pianure disseminate di glauchi ulivi e di cupi carrubbi che tagliano co la loro ombra di trasparente cobalto il biondo de le spiche Qua e lagrave i campi sono schiomati ma lrsquoirte ristoppie ancora biondeggiano sugli alberi fra le verdi cortine la cicala rauca stride senza stancarsi tu vedi la truppa dei mietitori sotto la cui falce cadono i manipoli del frumento ti par di vedere i bagliori pacifici delle falci di sentire il riso argentino delle donne che si adornano il capo di spiche e folleggiando allietano il faticoso lavoro degli uomini E pensiamo ai riposi e ai mille episodii che srsquointrecciano e si compiono a lrsquoombra dei gelsi e le nostre idee si associano si richiamano si succedono per il magistero di otto versi che ne la loro ricca concisione ti suscitano un mondo vivo e reale

Ma la tavolozza del Meli svolge agli occhi del lettore una serie di quadri che si compiono lrsquoun lrsquoaltro 1rsquoestagrave non egrave finita dopo mietuto il frumento si trebbia

Curri lu voi rsquontra lrsquoarii Da chista parti a chidda E lu frumentu sgridda Sutta lu pedi sograveLi juculani rsquommattiti Sprannuzzanu la pagghia Chi lu tridenti scagghia Quantu cchiugrave in autu pograve

Ma il caldo incalza le fonti disseccano

Lu ciumi egrave tantu poviru Chi sempri trova intoppi E cu pitruddi e sgroppi Si metti a tu pri tu

Non si sarebbe potuto dir meglio quella povertagrave di acqua nel suo umile corso da le ghiaiuzze dagli sterpi da le irregolaritagrave del suo letto obbligata a rompere il suo tranquillo viaggio a deviare a contrastare il passo egrave evidente tutto il magistero de la pittura egrave ne lrsquoultimo verso in quella metafora

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viva del dialetto che ti raffigura come due avversarii il torrentello e il suo alveo E tuo malgrado nel cervello ti si associa lrsquoimagine del fiume rigoglioso che copre anche i sassi piugrave alti che tenta le sponde e va rapidamente minacciando i coloni E allora ti rammenti della superba ode del Testi

Ruscelletto orgoglioso

in cui il contrasto tra i due aspetti del torrente si distende per una lunga strofe per una lunga serie di imagini48 quando nel Meli sono appena tre imagini chiuse nel breve giro di una quartina settenaria

Ma giunge lrsquoessiccator agosto

Li venti cchiugrave nun ciatanu Negrave cchiugrave lu voscu scrusciMa movi lrsquoali musci Un zefiru chi crsquoegraveSrsquoinfocanu li vausi Sutta lrsquoardenti lampa Chi scarmuscisci e allampa Lrsquoirvuzza virdi ohimegrave

Qui siamo proprio nel solleone non alita un fresco tutto egrave fuoco il bosco non offre piugrave riparo la vampa solare brucia lrsquoerbe un zefiro afoso muove le flosce ali e allora che cosa 48 Ruscelletto orgogliosoChe ignobil figlio di non chiara fonte Un natal tenebroso Avesti infra gli orror drsquoispido monte E giagrave con lenti passiPovero drsquoacqua isti lambendo i sassiNon strepitar cotantoNon gir sigrave torvo a flaggellar le spondeChe benchegrave maggio alquantoDi liquefatto gel trsquoaccresca TondeSopravverragrave ben tostoEssicator di tue gonfiezze Agosto

Ode a Raimondo Montecucco

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propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 9: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

ammazzare non dico lrsquoarte ma anche il buon senso Lrsquoarcadia imperava neacute parea disposta a lasciare il suo dominio Ne le academie del Buon Gusto degli Ereini dei Riaccesi ne la Patriottica e in cento altre sparse per tutta lrsquoisola si mutuavano elogi e ove non discutevano di storia ecclesiastica e se santa Silvia fosse o no messinese e se era bene prestare i libri e donde avesse origine lrsquousanza di mangiar tacchini a S Martino si riunivan con gran pompa per festeggiare il matrimonio del re per lodare la pulce e anche il pitale

Questa era lrsquoarte ufficialeFuori de le academie i poeti isterilivano lrsquoingegno a

scrivere satire pungentissime contro le donne come il Sarmento carinese cui le donne facean rispondere da un loro apologista altri scrivevano oscenitagrave come il Tempio altri belavano eco ai belati drsquoarcadia

Ma tutti rivelavano quella educazione floscia e inerte che tenea da la Reazione gesuitica tutti si slombavano in quei dolciumi inutili di una forma decrepita nessuno tentograve di umanizzare lrsquoarte Contemplavano la natura attraverso cristalli nebiosi forniti da poeti ciechi o guerci onde parea che le muse ne lacrimassero in quel loro Parnasso di pan di Spagna e butirro

Ben vero qualche ingegno vigoroso come nel lato filosofico tentava di emanciparsi da la scolastica cosigrave nel lato artistico tentava richiamare lrsquoarte a la sua nobiltagrave Tale fu Tomaso Campailla di Modica il quale fu il piugrave poderoso campione del Cartesianismo a cui srsquoinforma il suo poema filosofico LrsquoAdamo poema ibrido falso e inestetico e a cui si potrebbero aggiustare le parole del Meli assai giuste che alla sola Epopea si convien titolo di poema (vedi Lettere inedite nel cod ms Qq D 4 de la Biblioteca Comunale) Ingegno vi-goroso fu pure il de Natali che cantograve la filosofia di Leibniz con grande ardimento tanto da esserne perseguitato Ma costoro non seppero uccidere quel regno insipido de lrsquoArcadia giaccheacute la loro arte ancella di un sentimento che trascendea la natura non poteva ricondursi a le sue pure fonti e rinnovellarsi Fortuna per lrsquoarte egrave certo il Meli che egrave uno di quei genii benefici che pare precorrono i tempi Il Meli che come ben

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dice il De Sanctis ne la Fata Galanti avea conchiuso col grido abbasso il seicento viva Metastasio il Meli dico sentiva ora questrsquoaria nuova e lrsquoarte sua diventava unrsquoaltra mano mano che la sua mente geniale aprivasi a dottrine piugrave sane e si fortificava nella salutare redenzione de la scienza

II

Prima che il Meli scrivesse il suo libro sul Meccanismo della Natura aveva studiato tutti i sistemi di filosofia specialmente il Wolfiano coi gesuiti ma ei soleva dire che lrsquouomo deve consultare e contemplare liber naturae per la filosofia e liber conscientiae per la morale9 onde esaminando tutti i sistemi e trovandoli in urto fra loro se ne stancograve e si rivolse agli studi scientifici

E chi volesse tener dietro agli studi del Meli non avrebbe che a svolgere i manoscritti che fra unrsquoode e unrsquoaltra fra una lezione di chimica e una ricevuta di pigione fra una supplica e un invito troverebbe citazioni e trascrizioni di brani scelti e traduzioni e osservazioni e indicazioni di libri che non finiscono mai Cosigrave troverebbe citati i libri di Rousseau e di Bonet di drsquoAlembert e di Locke di Hume e del Conte di Tressan troverebbe trascritti brani di M Pagano di Mercier del Traitegrave de la Nature Reacuteveacuterie sur lrsquohomme primitif de lrsquoEnciclopeacutedie di Fontenelle e di Voltaire e del Macchiavelli Osservazioni di filosofia e di scienza di storia e di economia politica un catalogo di piugrave che 40 opere che trattano in favore de la Massoneria altri di scienze fisiche e filosofiche

Il suo metodo quindi non deriva da sentimento di novitagrave neacute da ignoranza neacute da preconcetti ma da giudizio maturo quel giudizio stesso che gli dettograve le succose parodie de lrsquoOrigini di lu Munnu

Neacute gli idealisti platonici neacute i Kantiani neacute Des Cartes neacute Leibniz neacute spiritualisti neacute materialisti sono risparmiati Ma la satira piugrave sanguinosa egrave a lrsquoontologismo miceliano a quel panteismo dinamico soggiogato da la teologia che con quella sua concezione che tenea da Bruno e da Spinoza e la cieca fede di Tomaso drsquoAquino non riuscendo di essere neacute ortodosso neacute

9 Vedi a f 5 i del Cod 409 D 6

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eterodosso pareva ipocrisia e stoltezza10 E a tale sistema il Meli oltre a la parodia de la Cantica rivolse un vivacissimo epigramma non certo per campanilismo essendo la scuola di Palermo avversaria di quella di Monreale ma percheacute era il piugrave fresco era frutto contemporaneo anzi e del paese11

Quali siano i criteri del Meli in fatto di filosofia appare da la magnifica prefazione a le sue Riflessioni sul Meccanismo della Natura Come un nostro contemporaneo egli arditamente scrive che la Natura dee ricercarsi laquodentro ai confini della medesima giaccheacute essa a marcio dispetto di ogni umano pensiero egrave stata ed egrave sempre una sempre la medesima uguale a seacute stessa ed in conseguenza libera e indipendente dai capricci dei filosofi dalle loro ipotesi dai diversi voleri dellrsquouomo dallrsquoistessa loro ragioneraquo10 Dice GioveLa sostanza egrave unica e sugnu EuEssenzialmenti opposta a lu gran Nenti11 Pirchigrave egrave veru impossibili chrsquoora EuMentri sugnu ed esistu fussi nentiPirtantu siti vui pirchigrave sugnrsquoEuCioegrave quannu distintu da lu Nenti Vogghiu me stissu a mia rapprisintariMultiplicu lu miu mudificarihellip

Cci sarragrave cci sarragrave cui faragrave suppa rsquoNtra stu sistema e cu tutti srsquoallappaMa comu lu scravagghiu rsquontra la stuppa Drsquounrsquoassurdu si sbroggia e in autru rsquoncappa Presumiraacute di sciogghiri sti gruppaMa su tutti attaccati rsquontra rsquona rappaCriditi a mia picciotti nun ccrsquoegrave nudduChi truvari sapragrave lu pidicuddu

Recipe di Miceli la sustanza Modificata beni cu lrsquoessenzaPoi lrsquoessenza li modi e la sustanza Li cummini e nni estrai rsquona quintrsquoessenzaPoi rsquombrogghia arreri lrsquoessenza e sustanzaRiduci la sustanza ad una essenzaCussigrave rsquontra modi rsquontra essenza e sustanza Truvirai drsquoogni scibili lrsquoessenza

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Cosigrave egli emancipa la scienza dallrsquoapriorismo e chiama falso e chimerico ogni metodo che ricerca la natura fuori di essa laquoNon possiamo rinvenire dentro di noi la ragione di ciograve che si passa al di fuori e ne egrave totalmente libero e indipendente quindi la inutilitagrave delle ipotesi dei sistemi e dei voli metafisiciraquo Onde lo studio de la natura dipende da la fisica la libertagrave de lrsquoinvestigazione dal non formarsi alcun sistema12 Il filosofo deve scoprire tutte quelle laquodisposizioni combinazioni rapporti tendenze evoluzioni si interne che esterne che potranno render conto di sua essenza e sussistenza giaccheacute ogni effetto fisico non egrave che il risultato delle diverse combinazioni della materia e perograve la essenza e sussistenza de-gli individui hanno loro ragione in dette modificazioni e lrsquouomo stesso non potrassi riguardare per la parte della fisica come solo e isolato ma dovragrave considerarsi come una delle tante possibili modificazioni della materia che viene deter-minata a quella particolare essenza da una serie infinita di cause che emanano dal nesso universale delle cosehellipraquo Per ciograve lrsquoespressione di microcosmo data a lrsquouomo deve estendersi anche laquodalla scimmia al polipo drsquoacqua dolce da questo alla sensitiva dalla sensitiva allrsquoepitimo impercioccheacute ogni individuo sia del regno animale o vegetale raggira entro seacute stesso un piano di conservazione che tende ancora a distingarne tanti altri simili a seacuteraquo La parte piugrave sana dei criteri onde si parte il Meli egrave lrsquoemancipazione de le scienze dal giogo de la filosofia

Nun ha chi fari la filosofiaChi cu lrsquoomini suli e nenti affattuCu lu restu di tuttu lrsquouniversuPensa a lrsquoastri lrsquoastronumuLu fisicu contempla la natura

12 laquoIo stesso facendo eco al celebre Cancelliere Bacone gridavo che piugrave sistemi sono gli asili del sofisma sono i palazzi incantati nel nostro atlante dove a ciascuno pare di travedere quel che cerca e non trova mai Il mio libro dunque ha avuto la sorte di tutti quelli libri appoggiati sopra sistemi che io pure non giagrave per politica ma per convinzione ho condannato a morireraquoLettera a D Giacomo Sacchetti segretario dellrsquoAccademia letteraria di Siena mdash Sta a f 28 retro del Cod ms citato

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E attenni lu filosofu A la perfezioni di se stissu13

Ai giorni nostri egrave perfettamente accaduto quel che qui indovinava il Meli ogni scienza si egrave sottratta a la speculazione per acquistare fisonomia propria e si puograve dire che i versi del Meli siano la sintesi di quel che oggi scrive il Ribot ne la sua stupenda introduzione la Psycologie Anglaise14 Se non che il Meli riduceva la filosofia a la sola Ethologia15 ignorando che anche questa egrave una scienza indipendente da la filosofia avente sue basi ne lrsquoantropologia ne la psicologia ne la sociologia ecc mentre noi ancora non possiamo con sicurezza dire a che si ridurragrave ne lrsquoavvenire parendo fin drsquoora che lrsquounica tavola a cui potragrave afferrarsi per sornuotare sul naufragio onde si dibatte egrave la vera e genuina metafisica16

E quindi non egrave filosofia il vaneggiare laquodietro le ombre i sogni i deliri della nostra imaginazioneraquo non egrave da filosofo laquolrsquoambizione di penetrare lrsquoarcano santuario della metafisica in cui adorasi il mistero fra la caligine che lo circondaraquo E lrsquoEthologia non egrave quella che si comprende nei volumi di Platone e di Aristotele o di chiunque altro17 Poicheacute scopo de la filosofia egrave dominare le passioni e le passioni sono e agiscono per gli organi crede il Meli che non si possa esser moralisti senza essere anche fisici o naturalisti o sia senza avere alcuna 13Parafrasi del dialogo di Fontenelle 14 laquo Si lrsquoon demande ce que la philosophie a eacuteteacute agrave lrsquoorigine il est aiseacute de le dire elle eacutetait la science universelle Le travail lent et continue de la vie une tendance naturelle vers le progregraves fera sortir de la philosophie des sciences Toutes les sciences particuliers qui existent aujourdrsquohui sont sorties de la philosophieraquo Ribot Introduzione al bel libro La Psvcologie Anglaise Paris Germer Bailliegravere 187515 laquoMa la mia filosofia conoscendosi limitatissima per tutto ciograve che riguarda la natura delle cose cerca di applicarsi almeno a dominare le proprie passioni raquoLettera al Sacchetti giagrave citata trof 28 del Cod Locke Hume Condillac hanno lo stesso senso di sfiducia per le conoscenze umane16 laquoPlus tard elle ne contiendra que les speacuteculations geacuteneacuterales de lrsquoesprit human sur les principes primiers et les raisons derniegraveres de toutes choses Elle sera la metaphysique rien de plusraquo Ribot Psycologie Anglaise giagrave citata17 laquo principi resi misteriosi dalle venerate tenebre della filosofiaraquo (Bozza di lettera non si sa a chi sta a f 12 del Cod citato)

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cognizione de la struttura degli organi umani Onde egrave che egli invece di scrivere un libro di teorie astratte si parte da lrsquoele-mento fisiologico per giungere al filosofico18

Per sommi capi le idee del Meli son questeSeguace di Locke che cita a proposito respinge le idee

innate essendo le idee la trasformazione de le imagini degli obbietti trasmesse dai sensi ma con patente contraddizione non potendo comprendere una ragione organica in cui quelle veritagrave che pare precedano il raziocinio e sieno quindi innate e indipendenti da ogni operazione intellettuale di prova (convenienza) non sono che trasmesse in noi da lrsquoereditagrave e da 1rsquoeducazione e acquisite da lunga esperienza degli organi il Meli a spiegarsi tale fenomeno intellettuale e non cadere ne le astrazioni si lascia vincere da le apparenze e ammette una specie di istinto un senso secreto che senza il soccorso de la ragione giudica discerne le veritagrave cardinali come questa una cosa stessa non puograve nel tempo stesso essere e non essere19

laquoIl piacere e il dolore sono le primiere molle per mezzo delle quali lrsquoanimale egrave costretto fra il pungolo e lrsquoallettativo a calcar quelle vie che portano alle mire della natura20 Piacere e dolore sono gli interpreti della sensibilitagrave La sensibilitagrave risiede nelle fibrette midollari e nervose che son credute i primi stami del corpo animale21 La sensibilitagrave veglia in

18 laquo Si conferma la necessitagrave che si egrave detta sopra di una medicina che riguardi lrsquoarmonia fisica per rapporto alla morale non solo ma alla civile societagrave giacchegrave come si egrave osservato gli affetti e le passioni sono in ragione alle sensazioni allrsquoarmonia della macchina ed alle modificazioni dellrsquoanimoraquo Meccanismo della natura L III sect VIII19 Questo istinto o senso secreto venne al Meli da Rousseau che lo tolse a Hutcheson e a Reid modificandolo verisimilmente in un modo piugrave stretto al sensualismo di Locke con la teoria del senso intimo di Hemsterhius Pure se il Meli avesse meglio letto i suoi autori francesi e specialmente Condillac avrebbe visto che ciograve che pare innato non egrave che acquistato per lunga esperienza cosigrave Condillac nellrsquoEssai sur lrsquo Orig de la Conoiss hum Vedi Ritter Histoire de la philosophie moderne Vol III Paris-Librairie philosophique de Ladraque 186120 In questo egrave drsquoaccordo con Condillac e con tutti i sensualisti e un cotal poco anche coi fisiologi moderni Vedi Condillac Des sensations21 Anche il Bonet che egrave il fisiologista della scuola francese del secolo XVIII ha la stessa opinione sulla sensibilitagrave

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custodia della macchina22 dalla diversa modificazione di essa secondo gli organi diversi ne risultano i sensi i quali sono incaricati o di avvertirla dei perigli o di suggerirle i bisogni Lrsquoistinto egrave la potenza che risulta dal meccanismo dellrsquoanimale ossia egrave la rivelazione dei bisogni della macchina23 Le tendenze dellrsquoistinto a ciograve che soddisfa si chiamano appetiti e il soddisfare agli appetiti genera la voluttagrave Onde lrsquoistinto ha per principio lo stimolo o il dolore e per oggetto la voluttagraveraquo

Ma fin qui lrsquouomo nulla ha di superiore a lrsquoanimale onde il Meli che pur vuole spiegarsi tale superioritagrave ricorre al sentimento che egrave quel senso intimo quel senso secreto che connaturale e universale egrave la facoltagrave di giudicare de le veritagrave cardinali

Questo sentimento egrave laquolrsquoessenza dellrsquouomoraquo laquoil risultato della natura fisica e della natura morale il punto in cui vanno a unirsi le facoltagrave dellrsquouna e dellrsquoaltraraquo

Questo sentimento ne lrsquouomo egrave appercezione ossia coscienza di segrave egrave istinto morale o coscienza morale egrave estetica

Come istinto morale esso egrave una laquoinclinazione naturale involontaria indipendente drsquoogni considerazione umana e sacra della religione delle leggi penali e remuneratrici dellrsquoamore e dellrsquoonore dei pregiudizi e delle mire dellrsquoamore proprio24raquo

Questo istinto egrave perciograve giudice in ciograve che egrave bene e in ciograve che egrave male come lrsquoistinto fisico lo egrave pel piacere e pel dolore 22 Il Sergi uno dei filosofi nostri contemporanei piugrave forti chiama la sensibilitagrave Sentinella della vita V Elementi di psicologia Messina 187923 Lrsquoinstinct est un pouvoir non appris drsquoaccomplir des actions de toute sorte et particulierement celles qui sont neacuteceacutessaires ou utiles agrave lrsquoanimalraquo Cosigrave il Bain e il Lefegravevre laquoSi puograve definire lrsquoistinto unrsquoabitudine fissata dall ereditagrave o dallrsquoeducazione esso non egrave che un sinonimo del bisogno raquo24 Queste parole sono di Hutcheson il quale volendo scappare al rigore per lui desolante di Hobbes che pone lrsquointeresse come base de la morale scostandosi da Locke creava questo sentimento innatoMa la scienza contemporanea agrave messo in sodo la base utilitaria de la morale umana con lrsquoanalisi dei fatti e con la storia alle maniIl Meli rimane abbagliato da lrsquouniversalitagrave secondo lui de lrsquoistinto comune del bene e del male ma ciograve che credeva innato non era che il sentimento etico collettivo ereditato per lunga esperienza di secoli nei nostri organi e che fu trovato corrispondente agli interessi di uno stato sociale (Spencer)

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Teoria tolta di peso a Rousseau il quale ammise un sentimento innato del giusto e de 1rsquoingiusto istinto interiore che ci rischiara la via del dovere25

Ma non vrsquoha un bene e un male assolutoQuel che giova a tutti egrave un bene ed egrave giusto Onde

lrsquointeresse collettivo sociale altruistico egrave base de la morale e su di esso riposa anche lrsquoedificio de lo stato Cosigrave il Meli senza volerlo viene a distruggere il disinteresse del Sentimento morale innato e per rigore di logica distrugge tutto lrsquoedificio che innalza su di esso con gran pompa di frasi Quanto a le passioni essendo esse uno stato di violenza del sentimento procedono da due tendenze fisico-morali de lrsquoindividuo gli affetti relazione di armonia verso il tutto lrsquoamor di segrave stesso relazione di armonia verso la propria macchina che corrispondono in Rousseau a lrsquoistinto di conservazione sorgente de lrsquoamor proprio istinto di pietagrave sorgente degli affetti sociali26

Riepilogando il Meli non avendo ammesso unrsquoanima e una ragione organica e mantenendo il dualismo fra le due nature de lrsquouomo che egli tenta di conciliare distingue due istinti il fisico che si risolve ne le sensazioni del piacere e del dolore il morale che si risolve nel sentimento del giusto e de lrsquoingiusto del bene e del male del vero e del falso Ma il sentimento non egrave la coscienza de la sensazione sebbene qualche cosa di inorganico di spirituale che sta indipendente da la materia e che anzi nulla ha di comune con la materia2725 Vedi Ritter Histoigravere de la philosophie ecc ecc26 In fondo parmi che il Meli divida il sentimento etico in egoismo e altruismo secondo la denominazione di Spencer27 Anche Locke ammette qualche cosa di innato ma non egrave altro che la disposizione naturale de lrsquouomo a poter percepire la veritagrave ma questa disposizione si sviluppa per lrsquoesercizio onde le idee cardinali sono sempre acquistate Questa disposizione dal Locke egrave detta senso intimo o riflessione laquoLa premiegravere faculteacute de lrsquoesprit humain crsquoest drsquoecirctre propre a recevoir les impressions que font sur lui ou bien les objets exteacuterieurs par le moyen des sens ou bien ses propres opeacuterations quandrsquoil y applique sa regraveflegravexionraquo Essai sur lrsquoentend hum V Ritter op cit Alcuni filosofi contemporanei ammettono un senso morale ne lrsquouomo ma dissentono quanto alla sua origine Bain crede che esso si acquisti durante la vita di ogni individuo ma Darwin rigetta questa opinione egli invece appoggia il senso morale agli istinti sociali de lrsquouomo onde esso nasce con lrsquouomo percheacute organico si moltiplica per

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E intanto non potendo negare lui medico lrsquoesercizio degli organi ne le passioni si occupa di esse non dal lato del sentimento ma dal punto di vista fisiologico

Quanto a la filosofia de la natura le sue idee sono piugrave vere e piugrave sane e si accostano a 1rsquoantico materialismo Vero si egrave che comincia il suo lavoro col definire la natura secondo le viste dei teologi ma pare non abbia fiducia neacute in questa neacute in ogni altra definizione metafisica e dice essere la natura laquoun aggregato armonico di forze attive inerenti alle parti costituenti lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccanicheraquo La quale definizione parmi che riduca la natura a un simbolo di gruppi meccanici che ascendono sempre a forme piugrave complesse E investiga la natura seguendo il metodo di quei filosofi che hanno inteso prescindere da ogni causa soprannaturale e divina laquoconciossiachegrave egrave questa veduta molto comoda in filosofia scorgendosi nel nesso universale delle cose epilogata la sorte e le vicende di tutti gli esseriraquo

Ma il creato egrave materia c materia contempla il filosofo che

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nulla vede fuori che la materia28 disconosce atomi o monadi che son punti metafisici e che non possono dar materia laquocome soli zeri non danno numeri neacute punti matematici estensioni solideraquo Agli atomi e ai corpuscoli ai punti di Zenone a le monadi egli sostituisce le molecole ossia a la teoria atomistica dei metafisici la teoria molecolare dei chimici

E in tutto questo egli non si occupa de la creazione e del fine de la creazione e parla di Dio assai vagamente al modo stesso che parlando di bene o di male di piacere di vita non si occupa per nulla di una vita futura e di un godimento o di un castigo postumo Anzi protesta di non voler ricercare che la terrestre felicitagrave e da tutti i suoi scritti questo solo traluce In una lettera a Maddalena Mayer parlando di Chateaubriand confessa che egli volle darsi non a la contemplazione del bello

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divino ma del bello terrestre29Insomma il Meli mentre proclama la morale o meglio il

senso morale indipendente da la religione e per conseguenza rigetta lrsquointervento de la grazia divina ne la virtugrave mentre non fa de lrsquouomo una classe privilegiata al tutto diversa dagli animali inferiori ma per la parte fisica lo trova uguale a qualunque altro organismo animale e arriva anche a compararlo ai

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vegetali30 mentre riduce il mondo a un simbolo di gruppi meccanici e studia la materia che egrave quella che sola gli cade sotto ai sensi mentre confessa che le forze attive sono inerenti a la materia mentre insomma esclude la presenza di un intervento soprannaturale a simiglianza di Locke e di Condillac e di tutti gli altri filosofi sensisti non sa emanciparsi da quel dualismo fra lo spirito e la materia e di quando in quando ti nomina lrsquoanima e la creazione come una protesta

Ben vero perograve egli relega la creazione al primo atto a lo stabilimento di quelle leggi per cui la natura da sola egrave divenuta quella che egrave e protesta di credere in Dio come ai giorni nostri

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il Darwin31 inconsapevole forse che con un sistema uguale Dio e la creazione diventano un assurdo un controsenso

Ma il Meli beveva lrsquoaura dei tempi il battesimo salutare di quelle dottrine che scotevano la Francia e di cui mostravasi studioso non seppe interamente rinnovarlo Egli aveva paura dellrsquoepiteto di ateo materialista naturalista che allora suonavano infamia e vergogna e valevano a turbare quella sua pace quella sua tranquillitagrave allietata dagli amplessi fecondi de la Musa

E a questa Musa noi chiederemo tutta lrsquoanima del poeta e quella ingenuitagrave che vi rispecchia la sua bontagrave infinita chiederemo quel sentimento limpido de la natura che in lui derivava dal senso scientifico de le cose che egli srsquoera formato e lo rende nuovo grande geniale

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III

Il capolavoro del Meli egrave certamente la Bucolica in essa si svela tutta la sua grande arte tutto il suo genio Egli egrave poeta lirico ma la sua lirica non deriva da una sentimentalitagrave morbosa o da quellrsquointimo contrasto fra la natura scettica ed eternamente serena e un cervello irrequieto ansioso delle grandi battaglie de la vita o ribelle al fatale avvicendarsi de le forme migranti

Genio completamente obiettivo ritrova la sua piugrave alta manifestazione nel contemplare la natura e rassegnarsi a le leggi serene ed eterne de lrsquoessere e percheacute lrsquoentusiasmo ecciti in lui tutte le corde del sentimento ei convien che ci sia una qualche cosa che lo commuova che lo infiammi Questa contemplazione egrave intera ne la Buccolica collezione di quadri saturi di vita nei quali gli aspetti verdeggianti o brumosi de la natura ti si rivelano in una ubertosa copia di imagini smaglianti e pregne dei profumi e del sole di Sicilia

laquoNon lusingandosi in quellrsquoetagrave (aveva 27 anni) di incontrare in Palermo una riputazione di medico si contentograve

lrsquoereditagrave e si sviluppa con lrsquoorganismo individuale e sociale De la stessa opinione in parte egrave Spencer Vedi LrsquoOrigine dellrsquouomo III Torino Unione Tipog Edit 187128 laquosfere piani monti colline animali drsquoogni specie innumerevoli eserciti drsquoinsetti lrsquouniverso insomma non si riduce finalmente che a materia meteore stagioni vicende rovine desolazioni fuochi incendi stragi dissoluzioni riproduzioni ecc non sono finalmente che moto che forze fisiche inserite alla materiaraquo Meccanismo della Natura II sect I

29 laquoAltri perograve (come me) che ci troviamo piugrave involti nel terrestre limo neacute abbiamo saputo leggere cosigrave chiaro nel cielo siamo andati tentoni dietro al bello di questa terraraquo Vedi lett a f 36 del Cod30 laquoA guardarlo di fibra in fibra pei sughi che vi scorrono dentro egrave una macchina hydraulico-pneumatica Se questa veduta si estende piugrave oltre sino alle facoltagrave di crescere e propagarsi egrave una piantaraquo Meccan della Nat III sect ultimo31 Darwin non nega lrsquoesistenza di Dio anzi laquoproteste que son systegraveme nrsquoest en aucun faccedilon contraire agrave lrsquoidegravee divineraquo Cleacutemence Royer Preacuteface agrave lrsquooeuvre de Ch Darwin LrsquoOrigine des Espegraveces

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esiliarsi in Cinisiraquo32 per campare la numerosa famiglia di cui per la pazzia e poi per la morte del padre era rimasto a capo e ne la calma di quella vita lontano da quella societagrave artefatta che egli ben sovente morde con la sua originale vivacitagrave33 sdegnato ancora del mal governo di certi signorini che anche in quel lontano e insignificante feudo facean coi loro soprusi rivoltare lo stomaco al poeta34 procurava di rifocillarsi lo spirito ne le magnifiche campagne che si stendevano innanzi a lui

Muntagnoli interrutti da vaddatiRocchi di lippu e areddara vistutiCaduti drsquoacqui chiari e inargintatiVattali murmuranti e stagni muti

Vausi e cunzarri scuri ed imbuscatiSterili junchi e jinestri ciurutiTrunchi da lunghi etagrave malisbarratiGrutti e lammichi drsquoacqui giagrave impitruti

Passari sulitarii chi chiancitiEcu chi ascuti tuttu e poi ripetiUlmi abbrazzati strini da li viti

Vapuri taciturni umbri segretiRitiri tranquillissimi accugghitiLrsquoAmicu di la paci e la quieti

Bencheacute queste poesie pastorali abbiano apparenza di canti disgiunti pure vi ha in esse una unitagrave organica un centro al quale convergono tutte e che egrave il risultato di quel concetto che 32 Cinisi era in quel tempo feudo del Monastero di S Martino delle Scale la cui comunitagrave appunto aveva affidato la cura di quei coloni al Meli che vi stette dal 1767 al 177133 Vedi la canzone Palermu si ridussi rsquona piccula Girnevia ecc lrsquoaltra Porta nova lrsquoaltre ancora Nun cchiugrave a Porta Filici Nun cchiugrave rsquontra dda marina ecc LrsquoInvettiva ecc ecc34 Vedi nel Cod cit la lettera del 7 agosto 1770 a f 8 e seguente

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il Meli ha de la naturaIl centro egrave lrsquoamore de le cose che scherza ne la varietagrave ne

lrsquoincostanza nel disordine stesso degli aspetti de la materia egrave quellrsquo armonia dilettosa che egli il poeta formavasi nel suo cervello nel sentirsi concorde ed uno con la natura Questrsquoarmonia universale che non egrave perograve prestabilita ma risulta da le cose stesse e vi egrave inerente chiamata Amore ne le poesie non egrave lrsquoEros di Esiodo neacute lrsquoAmore dei platonici si potrebbe in qualche modo assimilare a la voluttagrave a la Venus di Lucrezio lrsquoideale de le feconde attivitagrave de la natura che go-vernano le vicende de la materia e che convertite da lrsquoanimo commosso in gruppi estetici scoppiano per tutte le vie del genio35

Alle lacrime de le cose il poeta sostituisce lrsquoamore de le cose ei vuol convertire la via dolorosa de la vita in un festino olimpico e invece di attraversare la rude palestra de la materia ribelle vi si adagia sorridendo e vi compone il suo paradiso estetico36

Coloro che non avendo sottrsquo occhio le lettere del Meli non cercarono nemmeno di investigare e ritrovar 1rsquouomo sotto il poeta si formarono di lui un tipo di cuor contento uno scialacquatore che si diverte che ride e lascia rovinare il mondo intorno a segrave stesso E cosigrave se lo gabellan lrsquoEmiliani-Giudici e il De Sanctis e la comune dei lettori nullrsquoaltro sa

35 laquoLa denominazione di Amore o di Voluttagrave che noi abbiamo circoscritta ad una tendenza morale degli esseri animati era forse concepita in un senso estesissimo che esprimeva ed abbracciava tutto ciograve che noi intendiamo per attrazione affinitagrave simpatia genio inclinazione eccraquoNota allrsquoEgloga II Li Munti EreiChe lrsquoAmore del Meli sia la Venus di Lucrezio si rileva poi da questo tratto del Mec della Nat II sect 4 laquoLrsquoattrazione la simpatia il magnetismo lrsquoamore non sono che modificazioni diverse di una legge generalissima della natura la quale dalla diversa disposizione delle parti ne produce quella direzione di forze attive che si conviene al secondamento delle sue mire Quindi un sublime ingegno altrettanto filosofico quanto poeta ha esaltato sotto il simbolo di Venere la suddetta rilevantissima legge addossando a questa pretesa deitagrave il sovrano impero sopra tutta la natura ecc eccraquoSi noti che Lucrezio in quel tempo per il suo materialismo epicureo era sfuggito forse senza esser nemmeno letto e che appunto in quel secolo e in Sicilia il Campailla era stato con fervore salutato dai teologi un Lucrezio cristiano e italiano36 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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vedere in Meli che un ozioso cicalone che trastulla le brigateMa questa tranquillitagrave ove il poeta si adagia gli costa laquoNon

vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazioneraquo37 Ecco quel che lo stesso Meli dolorosamente confessa onde egli ci appare come un Titano che attraversa la vita e si conquista tra gli stenti la felicitagrave del rimaner sereno e tranquillo

Qui egrave la grandezza de la sua filosofia la saggezza egrave riposta

37Lettera al Barone di Rehfuens a f 96 del Cod citato Che i lettori e i critici avessero dovuto gabellarlo per un beato Ermolao Egli il P lo sospettava infatti per una edizione de le sue poesie aveva preparato il seguente sonetto inedito (che leggesi a f 19 del cod ms 4 Qq D O) a guisa di prefazione

Chi legga queste mie gioconde rime Fra se diragrave invero egrave fortunato Costui che gode un viver si beatoCome si narra de le genti prime

Quantrsquoerra uman giudizio ahi non esprime Sempre il canto del cor vero lo statoChegrave tra ceppi talor lo sventurato Crea imagini liete e rsquol duol comprime

Verde ramo cosigrave da vento oppresso Piega al suolo la cima e poi risalePer lrsquoinnato vigor chrsquoegli ha in segrave stesso

E fra rsquol crudo ondeggiar che lo dibatteMentre che or cede al turbo ed or lrsquoassaleSembra che si trastulli eppur combatte

Variante V 1 e 2Chi legge a caso mie gioconde rime Diragrave seco medesmo oh fortunato v 6 Sempre il canto del cuore il vero stato v t 3 Mentre che al turbo or cede ed or lrsquoassale

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nel non cedere ai dolori ma ricomporsi un paradiso ne la serenitagrave de lrsquoanimo e quando il savio ha questo raggiunto non contempleragrave la vita come una perpetua frode e si rassegneragrave a tutte le vicende de lrsquoessere E lrsquoarte sua saragrave tanta piugrave alta quanto piugrave in lui si compenetreragrave il sentimento de la natura contemplata qual egrave

Ma esaminiamo alcuna di queste Bucoliche Ho detto che il Meli sostituisce a le lacrime lrsquoamore de le cose or questo sentimento ne la Primavera ti domina su lrsquoagilitagrave de le forme e de le imagini e su lrsquoagilitagrave dei ritmi percheacute ne lo svegliarsi de lrsquoanno le forze feconde de la natura ti paion piugrave potenti piugrave attive e tutto par che frema di voluttagrave

Tu apri lrsquoanimo a le carezze de la gioia quando ti trovi in aperta campagna allor che i mandorli sono in fiore e per lrsquoaria tra i miti raggi del sole nel susurro degli insetti che si agitano nei profumi senti la gioventugrave del tempo che egrave gioventugrave de la vita e senti i fremiti nuovi che serpono per le vene del giovane che sa oramai segrave stesso

Giagrave nni rsquonvita giagrave nni chiama Primavera rsquontra li ciuriOgni frunda nni dici amaLrsquoaria stissa spira amuriQuali cori egrave rinitenti A un piaciri accussigrave gratuQuannu tutti lrsquoelementi Nni respiranu lu ciatu

laquoLa dura montagna sente la potenza di amore e si appara di verzura che dispenza ai pascoli Un zefiro amoroso vola in una nube di odori e grazioso e soave scherza e ride co i fioriraquo

Scurri e va di cosa in cosa Certu focu dilicatu Chi fa vegeta la rosaChi fa fertili lu pratu

Giagrave la senti la jinizza

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Giagrave a lu tauru srsquoaccumpagna Di muggiti drsquoalligrizza Giagrave risona la muntagna

Questo sentimento di amore che soggioga la natura va mano mano incalzando in un movimento di imagini fincheacute la fiamma del sentimento prorompe in quella veemente esclamazione laquoAhi tu sola tu sola o amata Clori sarai sorda ed ostinata quando la natura parla deh dolce amore mia vita cotesta bellezza che egrave miracolo non sia inutile a te neacute sia tormento a chi ti amaraquo

Cosigrave egli vela modestamente il desiderio intenso dei sensi senza strozzarlo ipocritamente con quei lagni evirati degli academici onde era infestata lrsquoarte italiana

Ma vi ha di piugrave mdash Lrsquoidillio Martinu egrave per il contenuto il piugrave alto e il piugrave scientifico La Natura toglie ad ammaestrare lrsquouomo giaccheacute essa egrave il vero maestro ed il conformarsi ai suoi dettami puograve arrecare la vera felicitagrave mentre lo staccarsene genera malvagitagrave e corruzione e solitudine38

Ma la piugrave grande legge anzi la prima legge de la natura egrave lrsquoamore amare e farsi amare godere e far godere39 la qual legge egrave scolpita in ogni cuore40 laquoessa ti stende e ti moltiplica gli esseri da ogni parte e ti attacca al mondo41 Senza di essa tu

38 La natura maestra dellrsquouomo egrave idea dei sensisti specialmente di Condillac (Des sensations) ma Rousseau con la sua teoria del sentimento portograve nel campo morale a de le conseguenze metafisiche questo principio che ha base fisiologica E lrsquoEacutemile in fondo non arriva che a questa conclusione lrsquouomo ne lo stato naturale ubbidendo al suo istinto morale saragrave virtuoso mentre raffazzonato artefatto da lrsquoeducazione convenzionale si corrompe e ove conservi la virtugrave fugge lo stato sociale e si chiude ne la sua solitudine per non essere insozzato dal fango39 laquoAimer crsquoest remplir la vue de la nature crsquoest satisfarne agrave un besoinraquo Lettres de medlle Ninon de Lenclos Brano citato dal Meli ne le note a le stanze inedite del suo Poema italiano La Ragione f 140 (Cod 4 Qq C 31) Questa legge il poeta consacra anche in unrsquoode La Natura inedita che trovasi a f 144 del Cod mss Qq C 33 40 Vedi le parole di Hutcheson che il Meli riporta nel Meccanismo della Natura e ne le note al poema inedito La Ragione41 laquoLrsquoamore sessuale egrave la prima base de la societagrave costituendosi per esso la famiglia che egrave il primo vincolo che rende lrsquouomo piugrave legato a la terra Tutta la umana societagrave egrave connessa tra segrave medesima per lrsquoamore e lrsquoamiciziaraquo Lett a pag 12 del Cod Qq

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saresti estraneo e in una guerra perpetuaraquoE la Natura qui novera a Martinu i grandi beneficii da lei

fatti a lrsquouomo

laquoLa menti e lrsquointellettu Ti detti a rilevari Chi chiddu egrave giustu e rettu Chi a tutti pograve giuvariraquo

Ecco qui il principio morale del Meli che egrave fondato su lrsquointeresse collettivo su lrsquoamore universale come egli lo chiama Al modo stesso che la Natura egrave un aggregato di forze attive inerenti a le parti de lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccaniche la societagrave a la sua volta non egrave che un aggregato di attivitagrave ossia di individui che stanno al tutto sociale come le forze attive al gran tutto del mondo

Or gli uomini si riuniscono in societagrave per due motivi per i rispettivi interessi o per i rispettivi umori sistemi maniera di pensare e di vivere42 Ma la prima maniera di unione egrave pel Meli precaria attaccata ad esterne accidentalitagrave onde egli non crede come Hobbes che lrsquointeresse sia il vero fondamento de la societagrave la quale ha invece per base lrsquoamore o sia lrsquoistinto sociale per cui 1rsquouomo egrave condotto indipendentemente da ogni consenso de la ragione a ricercare il suo simile43

Tale istinto sociale innato egrave una de le forme de lrsquoistinto morale innato il quale perciograve riconosce come onesto e giusto e D 4 42 Lettera a f 12 del Cod cit43 Ciograve malgrado il Meli si contradice poicheacute ammettendo che il principio de la conservazione degli esseri egrave in una lotta perenne deve per conseguenza ammettere che la societagrave non puograve esistere senza la lotta e la lotta non puograve essere determinata che da lrsquointeresse laquoAltro non ci presenta insomma la superficie del mondo che un gran campo di battaglia dove ogni specie egrave destinata a sussistere per la distruzione drsquounrsquoaltra Chi crederebbe la conservazione della specie doversi a questa guerra che ne minaccia la distruzione E perograve lrsquoequilibrio e ci sia lecito chiamarlo il jus economico della specie egrave fondato su quello di una guerra scambievoleraquo Meccanismo della Naturali sect III

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buono tutto che giova agli interessi generali e allora si avragrave una societagrave perfetta quando ognuno concorreragrave amorosamente con tutte le sue forze a mantenere 1rsquoequilibrio dei legami sociali Onde lrsquoinazione o il deviamento di una de le attivitagrave come ne lrsquouniverso produrrebbe disordini ne la societagrave produce un turbamento

Lrsquointeresse quindi non egrave materiale ma esclusivamente morale percheacute appoggiato agli affetti

Su questa base egli fonda ancora lrsquoedifizio de lo Stato questo egrave anche un meccanismo complicato A partire dal re fino a lrsquoultimo suddito tutti devono concorrere a formare la felicitagrave de lo Stato che egrave riposta ne la ricchezza e ne la pace ma come le guerre turbano la tranquillitagrave necessaria al libero svolgimento de le attivitagrave de lo Stato cosigrave le ingiustizie sociali le infingardagini di alcune professioni 1rsquoaccattonaggio tolgono ne lrsquointerno braccia infinite e dissanguano lo Stato senza mai essere produttivi44 Ei vorrebbe che si moltiplicassero gli uomini non essendo essi corrispondenti ai bisogni agricoli e industriali prima e vera fonte di ricchezza che il lusso dei potenti non assorbisse braccia utili al lavoro e che fra potenti e umili si stabilisse quellrsquoarmonia necessaria a uno stato perfetto

Ma la Natura prosegue ammaestrando Martino

Li sensi a custodiri La propria tua esistenza E a fariti sentiri La grata compiacenza

In questi versi il Meli adombra una di quelle grandi leggi fisiologiche su cui la scienza ha innalzato il suo edificio dico il principio estofilattico onde la sensibilitagrave dai dotti viene definita sentinella della vita45

E continua la Natura sfolgorando tutte le sue bellezze innanzi a 1rsquouomo e invitandolo a specchiarsi in lei ove desideri uno stato tranquillo e felice

44 Vedi Riflessioni economiche sullo Stato della Sicilia a f i e seg del Cod di 4 Qq D 345 Vedi piugrave sopra a pag 18

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Noi avremo tempo di esaminare in seguito questo principio morale notiamo qui che le Bucoliche contengono un sentimento alto e scientifico de le cose ancor piugrave alto che tutte le poesie pastorali fin qui scritte poicheacute il Meli in quella il-lusione serena de la vita in quella pacifica contemplazione in cui dimenticava seacute stesso non pensava solamente di richiamare quellrsquoetagrave de lrsquooro che egli avrebbe voluto nel mondo46 ma anche di adombrarvi i veri de la scienza e de la morale

E invano tu cercheresti negli ammaestramenti de la Natura una legge che esca fuori e la trascenda non troverai il metastasiano

Dovunque il guardo io giroImmenso Dio ti vedo

Il poeta non pensa che nel creato debba per esser buon cristiano ammirare un intervento divino Ammira la natura in segrave stessa nel molteplice suo spettacolo neacute accenna in modo alcuno che questa grande natura possa essere un atomo in fac-cia a Dio ovvero ludo e capriccio di una volontagrave superiore Pagano per sentimento evoca la vita di quei tempi antichi e ne la illusione del suo paganesimo si purifica e si rinnovella non si preoccupa del funesto oltretomba non disperde il sentimento ne le demenze orride di una seconda vita misteriosa e terribile47

Rassegnato a le vicende immutabili de lrsquoessere egli lungi dal rivelarne la fraude dolorosa che vi par concorporata te ne 46 laquoLrsquooccupazione ordinaria e connaturale della mia attenzione egrave stata quella di escogitare i mezzi piugrave plausibili per ordinare e sistemare la societagrave degli uomini in maniera che il giusto non fosse soperchiato dallrsquoingiusto che lrsquoonesto trovasse da vivere senza oppressione neacute avvilimento che la virtugrave ottenesse la considerazione dovutale e che le leggi non servissero per un traffico vile e rovinoso allo Stato ed ai singoli con impiegare un ceto numerosissimo di manimorte di ciarlatani o di malviventi neacute per esimere dal loro giogo quelli cui egrave affidata lrsquoamministrazione delle medesimeraquo Lettera al Barone Refhues a f 95 del Carteggio47 La censura non vedea di buon occhio lrsquoardimento del Meli quando egli scrisse il libro Riflessioni sul Meccanismo della Natura parve a quei degni inquisitori che malgrado le proteste di fede cristiana lrsquoautore sapesse di ateismo e non vollero permetterne la stampa ma lrsquoarcivescovo di Palermo mons Sanseverino lo fece stampare a Napoli per i tipi di De Dominicis nel 1777

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sorprende le parti piugrave alte da quel tempio sereno ove si egrave levato e ne ritrae lo spettacolo in quelle forme estetiche che ti empiono di maraviglia E per questo si comprende in lui quella mirabile potenza descrittiva e quella efficace naturalezza per cui agli occhi tuoi si svolgono quadri viventi che non ti stancano mai di piacere

Quanta e quale sia questa potenza pittorica appare da quei quadri ove ti presenta la natura

Via sedi a lrsquoumbra mentri chi drsquointornu Regna lu suli e tuttu brucia ed ardi

Vidi comu li pccuri ritornu Fannu a li macchi e li viteddi e vacchi Mettinu a lrsquoumbra lrsquounu e lrsquoautru cornu

Lrsquooceddi rsquontra li gai posanu stracchiSulu si esponnu a li cucenti arduri Li friddi serpi cu li spogghi a scacchi Eccovi dunque in una vasta campagna silenziosa e infocata

in un meriggio drsquoestagrave gli armenti riposano sotto le ombre gli uccelli si nascondono fra le siepi tutti cercano un pograve di frescura mentre le verdi lucertole si distendono fredde e immo-bili e attendono gli insetti Tutto egrave calma percheacute egrave lrsquoora del riposo meridiano Ma la scena cambia le spiche sono bionde da la pastorizia si passa allrsquoagricoltura

Giagrave sutta di la fauci Cadinu li lavuri Li gregni a li chianuri Eccu di ccagrave e di ddagrave La cicaledda rauca Tra lrsquoarvuli e li spichi Cu lu so zichi-zichi Nni annunzia lrsquoestagrave

Chiudiamo gli occhi e lrsquoillusione saragrave completa innanzi a noi si distendono le campagne di Cinisi che corrono via via

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sino al mare spaziose pianure disseminate di glauchi ulivi e di cupi carrubbi che tagliano co la loro ombra di trasparente cobalto il biondo de le spiche Qua e lagrave i campi sono schiomati ma lrsquoirte ristoppie ancora biondeggiano sugli alberi fra le verdi cortine la cicala rauca stride senza stancarsi tu vedi la truppa dei mietitori sotto la cui falce cadono i manipoli del frumento ti par di vedere i bagliori pacifici delle falci di sentire il riso argentino delle donne che si adornano il capo di spiche e folleggiando allietano il faticoso lavoro degli uomini E pensiamo ai riposi e ai mille episodii che srsquointrecciano e si compiono a lrsquoombra dei gelsi e le nostre idee si associano si richiamano si succedono per il magistero di otto versi che ne la loro ricca concisione ti suscitano un mondo vivo e reale

Ma la tavolozza del Meli svolge agli occhi del lettore una serie di quadri che si compiono lrsquoun lrsquoaltro 1rsquoestagrave non egrave finita dopo mietuto il frumento si trebbia

Curri lu voi rsquontra lrsquoarii Da chista parti a chidda E lu frumentu sgridda Sutta lu pedi sograveLi juculani rsquommattiti Sprannuzzanu la pagghia Chi lu tridenti scagghia Quantu cchiugrave in autu pograve

Ma il caldo incalza le fonti disseccano

Lu ciumi egrave tantu poviru Chi sempri trova intoppi E cu pitruddi e sgroppi Si metti a tu pri tu

Non si sarebbe potuto dir meglio quella povertagrave di acqua nel suo umile corso da le ghiaiuzze dagli sterpi da le irregolaritagrave del suo letto obbligata a rompere il suo tranquillo viaggio a deviare a contrastare il passo egrave evidente tutto il magistero de la pittura egrave ne lrsquoultimo verso in quella metafora

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viva del dialetto che ti raffigura come due avversarii il torrentello e il suo alveo E tuo malgrado nel cervello ti si associa lrsquoimagine del fiume rigoglioso che copre anche i sassi piugrave alti che tenta le sponde e va rapidamente minacciando i coloni E allora ti rammenti della superba ode del Testi

Ruscelletto orgoglioso

in cui il contrasto tra i due aspetti del torrente si distende per una lunga strofe per una lunga serie di imagini48 quando nel Meli sono appena tre imagini chiuse nel breve giro di una quartina settenaria

Ma giunge lrsquoessiccator agosto

Li venti cchiugrave nun ciatanu Negrave cchiugrave lu voscu scrusciMa movi lrsquoali musci Un zefiru chi crsquoegraveSrsquoinfocanu li vausi Sutta lrsquoardenti lampa Chi scarmuscisci e allampa Lrsquoirvuzza virdi ohimegrave

Qui siamo proprio nel solleone non alita un fresco tutto egrave fuoco il bosco non offre piugrave riparo la vampa solare brucia lrsquoerbe un zefiro afoso muove le flosce ali e allora che cosa 48 Ruscelletto orgogliosoChe ignobil figlio di non chiara fonte Un natal tenebroso Avesti infra gli orror drsquoispido monte E giagrave con lenti passiPovero drsquoacqua isti lambendo i sassiNon strepitar cotantoNon gir sigrave torvo a flaggellar le spondeChe benchegrave maggio alquantoDi liquefatto gel trsquoaccresca TondeSopravverragrave ben tostoEssicator di tue gonfiezze Agosto

Ode a Raimondo Montecucco

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propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

47

Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 10: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

dice il De Sanctis ne la Fata Galanti avea conchiuso col grido abbasso il seicento viva Metastasio il Meli dico sentiva ora questrsquoaria nuova e lrsquoarte sua diventava unrsquoaltra mano mano che la sua mente geniale aprivasi a dottrine piugrave sane e si fortificava nella salutare redenzione de la scienza

II

Prima che il Meli scrivesse il suo libro sul Meccanismo della Natura aveva studiato tutti i sistemi di filosofia specialmente il Wolfiano coi gesuiti ma ei soleva dire che lrsquouomo deve consultare e contemplare liber naturae per la filosofia e liber conscientiae per la morale9 onde esaminando tutti i sistemi e trovandoli in urto fra loro se ne stancograve e si rivolse agli studi scientifici

E chi volesse tener dietro agli studi del Meli non avrebbe che a svolgere i manoscritti che fra unrsquoode e unrsquoaltra fra una lezione di chimica e una ricevuta di pigione fra una supplica e un invito troverebbe citazioni e trascrizioni di brani scelti e traduzioni e osservazioni e indicazioni di libri che non finiscono mai Cosigrave troverebbe citati i libri di Rousseau e di Bonet di drsquoAlembert e di Locke di Hume e del Conte di Tressan troverebbe trascritti brani di M Pagano di Mercier del Traitegrave de la Nature Reacuteveacuterie sur lrsquohomme primitif de lrsquoEnciclopeacutedie di Fontenelle e di Voltaire e del Macchiavelli Osservazioni di filosofia e di scienza di storia e di economia politica un catalogo di piugrave che 40 opere che trattano in favore de la Massoneria altri di scienze fisiche e filosofiche

Il suo metodo quindi non deriva da sentimento di novitagrave neacute da ignoranza neacute da preconcetti ma da giudizio maturo quel giudizio stesso che gli dettograve le succose parodie de lrsquoOrigini di lu Munnu

Neacute gli idealisti platonici neacute i Kantiani neacute Des Cartes neacute Leibniz neacute spiritualisti neacute materialisti sono risparmiati Ma la satira piugrave sanguinosa egrave a lrsquoontologismo miceliano a quel panteismo dinamico soggiogato da la teologia che con quella sua concezione che tenea da Bruno e da Spinoza e la cieca fede di Tomaso drsquoAquino non riuscendo di essere neacute ortodosso neacute

9 Vedi a f 5 i del Cod 409 D 6

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eterodosso pareva ipocrisia e stoltezza10 E a tale sistema il Meli oltre a la parodia de la Cantica rivolse un vivacissimo epigramma non certo per campanilismo essendo la scuola di Palermo avversaria di quella di Monreale ma percheacute era il piugrave fresco era frutto contemporaneo anzi e del paese11

Quali siano i criteri del Meli in fatto di filosofia appare da la magnifica prefazione a le sue Riflessioni sul Meccanismo della Natura Come un nostro contemporaneo egli arditamente scrive che la Natura dee ricercarsi laquodentro ai confini della medesima giaccheacute essa a marcio dispetto di ogni umano pensiero egrave stata ed egrave sempre una sempre la medesima uguale a seacute stessa ed in conseguenza libera e indipendente dai capricci dei filosofi dalle loro ipotesi dai diversi voleri dellrsquouomo dallrsquoistessa loro ragioneraquo10 Dice GioveLa sostanza egrave unica e sugnu EuEssenzialmenti opposta a lu gran Nenti11 Pirchigrave egrave veru impossibili chrsquoora EuMentri sugnu ed esistu fussi nentiPirtantu siti vui pirchigrave sugnrsquoEuCioegrave quannu distintu da lu Nenti Vogghiu me stissu a mia rapprisintariMultiplicu lu miu mudificarihellip

Cci sarragrave cci sarragrave cui faragrave suppa rsquoNtra stu sistema e cu tutti srsquoallappaMa comu lu scravagghiu rsquontra la stuppa Drsquounrsquoassurdu si sbroggia e in autru rsquoncappa Presumiraacute di sciogghiri sti gruppaMa su tutti attaccati rsquontra rsquona rappaCriditi a mia picciotti nun ccrsquoegrave nudduChi truvari sapragrave lu pidicuddu

Recipe di Miceli la sustanza Modificata beni cu lrsquoessenzaPoi lrsquoessenza li modi e la sustanza Li cummini e nni estrai rsquona quintrsquoessenzaPoi rsquombrogghia arreri lrsquoessenza e sustanzaRiduci la sustanza ad una essenzaCussigrave rsquontra modi rsquontra essenza e sustanza Truvirai drsquoogni scibili lrsquoessenza

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Cosigrave egli emancipa la scienza dallrsquoapriorismo e chiama falso e chimerico ogni metodo che ricerca la natura fuori di essa laquoNon possiamo rinvenire dentro di noi la ragione di ciograve che si passa al di fuori e ne egrave totalmente libero e indipendente quindi la inutilitagrave delle ipotesi dei sistemi e dei voli metafisiciraquo Onde lo studio de la natura dipende da la fisica la libertagrave de lrsquoinvestigazione dal non formarsi alcun sistema12 Il filosofo deve scoprire tutte quelle laquodisposizioni combinazioni rapporti tendenze evoluzioni si interne che esterne che potranno render conto di sua essenza e sussistenza giaccheacute ogni effetto fisico non egrave che il risultato delle diverse combinazioni della materia e perograve la essenza e sussistenza de-gli individui hanno loro ragione in dette modificazioni e lrsquouomo stesso non potrassi riguardare per la parte della fisica come solo e isolato ma dovragrave considerarsi come una delle tante possibili modificazioni della materia che viene deter-minata a quella particolare essenza da una serie infinita di cause che emanano dal nesso universale delle cosehellipraquo Per ciograve lrsquoespressione di microcosmo data a lrsquouomo deve estendersi anche laquodalla scimmia al polipo drsquoacqua dolce da questo alla sensitiva dalla sensitiva allrsquoepitimo impercioccheacute ogni individuo sia del regno animale o vegetale raggira entro seacute stesso un piano di conservazione che tende ancora a distingarne tanti altri simili a seacuteraquo La parte piugrave sana dei criteri onde si parte il Meli egrave lrsquoemancipazione de le scienze dal giogo de la filosofia

Nun ha chi fari la filosofiaChi cu lrsquoomini suli e nenti affattuCu lu restu di tuttu lrsquouniversuPensa a lrsquoastri lrsquoastronumuLu fisicu contempla la natura

12 laquoIo stesso facendo eco al celebre Cancelliere Bacone gridavo che piugrave sistemi sono gli asili del sofisma sono i palazzi incantati nel nostro atlante dove a ciascuno pare di travedere quel che cerca e non trova mai Il mio libro dunque ha avuto la sorte di tutti quelli libri appoggiati sopra sistemi che io pure non giagrave per politica ma per convinzione ho condannato a morireraquoLettera a D Giacomo Sacchetti segretario dellrsquoAccademia letteraria di Siena mdash Sta a f 28 retro del Cod ms citato

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E attenni lu filosofu A la perfezioni di se stissu13

Ai giorni nostri egrave perfettamente accaduto quel che qui indovinava il Meli ogni scienza si egrave sottratta a la speculazione per acquistare fisonomia propria e si puograve dire che i versi del Meli siano la sintesi di quel che oggi scrive il Ribot ne la sua stupenda introduzione la Psycologie Anglaise14 Se non che il Meli riduceva la filosofia a la sola Ethologia15 ignorando che anche questa egrave una scienza indipendente da la filosofia avente sue basi ne lrsquoantropologia ne la psicologia ne la sociologia ecc mentre noi ancora non possiamo con sicurezza dire a che si ridurragrave ne lrsquoavvenire parendo fin drsquoora che lrsquounica tavola a cui potragrave afferrarsi per sornuotare sul naufragio onde si dibatte egrave la vera e genuina metafisica16

E quindi non egrave filosofia il vaneggiare laquodietro le ombre i sogni i deliri della nostra imaginazioneraquo non egrave da filosofo laquolrsquoambizione di penetrare lrsquoarcano santuario della metafisica in cui adorasi il mistero fra la caligine che lo circondaraquo E lrsquoEthologia non egrave quella che si comprende nei volumi di Platone e di Aristotele o di chiunque altro17 Poicheacute scopo de la filosofia egrave dominare le passioni e le passioni sono e agiscono per gli organi crede il Meli che non si possa esser moralisti senza essere anche fisici o naturalisti o sia senza avere alcuna 13Parafrasi del dialogo di Fontenelle 14 laquo Si lrsquoon demande ce que la philosophie a eacuteteacute agrave lrsquoorigine il est aiseacute de le dire elle eacutetait la science universelle Le travail lent et continue de la vie une tendance naturelle vers le progregraves fera sortir de la philosophie des sciences Toutes les sciences particuliers qui existent aujourdrsquohui sont sorties de la philosophieraquo Ribot Introduzione al bel libro La Psvcologie Anglaise Paris Germer Bailliegravere 187515 laquoMa la mia filosofia conoscendosi limitatissima per tutto ciograve che riguarda la natura delle cose cerca di applicarsi almeno a dominare le proprie passioni raquoLettera al Sacchetti giagrave citata trof 28 del Cod Locke Hume Condillac hanno lo stesso senso di sfiducia per le conoscenze umane16 laquoPlus tard elle ne contiendra que les speacuteculations geacuteneacuterales de lrsquoesprit human sur les principes primiers et les raisons derniegraveres de toutes choses Elle sera la metaphysique rien de plusraquo Ribot Psycologie Anglaise giagrave citata17 laquo principi resi misteriosi dalle venerate tenebre della filosofiaraquo (Bozza di lettera non si sa a chi sta a f 12 del Cod citato)

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cognizione de la struttura degli organi umani Onde egrave che egli invece di scrivere un libro di teorie astratte si parte da lrsquoele-mento fisiologico per giungere al filosofico18

Per sommi capi le idee del Meli son questeSeguace di Locke che cita a proposito respinge le idee

innate essendo le idee la trasformazione de le imagini degli obbietti trasmesse dai sensi ma con patente contraddizione non potendo comprendere una ragione organica in cui quelle veritagrave che pare precedano il raziocinio e sieno quindi innate e indipendenti da ogni operazione intellettuale di prova (convenienza) non sono che trasmesse in noi da lrsquoereditagrave e da 1rsquoeducazione e acquisite da lunga esperienza degli organi il Meli a spiegarsi tale fenomeno intellettuale e non cadere ne le astrazioni si lascia vincere da le apparenze e ammette una specie di istinto un senso secreto che senza il soccorso de la ragione giudica discerne le veritagrave cardinali come questa una cosa stessa non puograve nel tempo stesso essere e non essere19

laquoIl piacere e il dolore sono le primiere molle per mezzo delle quali lrsquoanimale egrave costretto fra il pungolo e lrsquoallettativo a calcar quelle vie che portano alle mire della natura20 Piacere e dolore sono gli interpreti della sensibilitagrave La sensibilitagrave risiede nelle fibrette midollari e nervose che son credute i primi stami del corpo animale21 La sensibilitagrave veglia in

18 laquo Si conferma la necessitagrave che si egrave detta sopra di una medicina che riguardi lrsquoarmonia fisica per rapporto alla morale non solo ma alla civile societagrave giacchegrave come si egrave osservato gli affetti e le passioni sono in ragione alle sensazioni allrsquoarmonia della macchina ed alle modificazioni dellrsquoanimoraquo Meccanismo della natura L III sect VIII19 Questo istinto o senso secreto venne al Meli da Rousseau che lo tolse a Hutcheson e a Reid modificandolo verisimilmente in un modo piugrave stretto al sensualismo di Locke con la teoria del senso intimo di Hemsterhius Pure se il Meli avesse meglio letto i suoi autori francesi e specialmente Condillac avrebbe visto che ciograve che pare innato non egrave che acquistato per lunga esperienza cosigrave Condillac nellrsquoEssai sur lrsquo Orig de la Conoiss hum Vedi Ritter Histoire de la philosophie moderne Vol III Paris-Librairie philosophique de Ladraque 186120 In questo egrave drsquoaccordo con Condillac e con tutti i sensualisti e un cotal poco anche coi fisiologi moderni Vedi Condillac Des sensations21 Anche il Bonet che egrave il fisiologista della scuola francese del secolo XVIII ha la stessa opinione sulla sensibilitagrave

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custodia della macchina22 dalla diversa modificazione di essa secondo gli organi diversi ne risultano i sensi i quali sono incaricati o di avvertirla dei perigli o di suggerirle i bisogni Lrsquoistinto egrave la potenza che risulta dal meccanismo dellrsquoanimale ossia egrave la rivelazione dei bisogni della macchina23 Le tendenze dellrsquoistinto a ciograve che soddisfa si chiamano appetiti e il soddisfare agli appetiti genera la voluttagrave Onde lrsquoistinto ha per principio lo stimolo o il dolore e per oggetto la voluttagraveraquo

Ma fin qui lrsquouomo nulla ha di superiore a lrsquoanimale onde il Meli che pur vuole spiegarsi tale superioritagrave ricorre al sentimento che egrave quel senso intimo quel senso secreto che connaturale e universale egrave la facoltagrave di giudicare de le veritagrave cardinali

Questo sentimento egrave laquolrsquoessenza dellrsquouomoraquo laquoil risultato della natura fisica e della natura morale il punto in cui vanno a unirsi le facoltagrave dellrsquouna e dellrsquoaltraraquo

Questo sentimento ne lrsquouomo egrave appercezione ossia coscienza di segrave egrave istinto morale o coscienza morale egrave estetica

Come istinto morale esso egrave una laquoinclinazione naturale involontaria indipendente drsquoogni considerazione umana e sacra della religione delle leggi penali e remuneratrici dellrsquoamore e dellrsquoonore dei pregiudizi e delle mire dellrsquoamore proprio24raquo

Questo istinto egrave perciograve giudice in ciograve che egrave bene e in ciograve che egrave male come lrsquoistinto fisico lo egrave pel piacere e pel dolore 22 Il Sergi uno dei filosofi nostri contemporanei piugrave forti chiama la sensibilitagrave Sentinella della vita V Elementi di psicologia Messina 187923 Lrsquoinstinct est un pouvoir non appris drsquoaccomplir des actions de toute sorte et particulierement celles qui sont neacuteceacutessaires ou utiles agrave lrsquoanimalraquo Cosigrave il Bain e il Lefegravevre laquoSi puograve definire lrsquoistinto unrsquoabitudine fissata dall ereditagrave o dallrsquoeducazione esso non egrave che un sinonimo del bisogno raquo24 Queste parole sono di Hutcheson il quale volendo scappare al rigore per lui desolante di Hobbes che pone lrsquointeresse come base de la morale scostandosi da Locke creava questo sentimento innatoMa la scienza contemporanea agrave messo in sodo la base utilitaria de la morale umana con lrsquoanalisi dei fatti e con la storia alle maniIl Meli rimane abbagliato da lrsquouniversalitagrave secondo lui de lrsquoistinto comune del bene e del male ma ciograve che credeva innato non era che il sentimento etico collettivo ereditato per lunga esperienza di secoli nei nostri organi e che fu trovato corrispondente agli interessi di uno stato sociale (Spencer)

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Teoria tolta di peso a Rousseau il quale ammise un sentimento innato del giusto e de 1rsquoingiusto istinto interiore che ci rischiara la via del dovere25

Ma non vrsquoha un bene e un male assolutoQuel che giova a tutti egrave un bene ed egrave giusto Onde

lrsquointeresse collettivo sociale altruistico egrave base de la morale e su di esso riposa anche lrsquoedificio de lo stato Cosigrave il Meli senza volerlo viene a distruggere il disinteresse del Sentimento morale innato e per rigore di logica distrugge tutto lrsquoedificio che innalza su di esso con gran pompa di frasi Quanto a le passioni essendo esse uno stato di violenza del sentimento procedono da due tendenze fisico-morali de lrsquoindividuo gli affetti relazione di armonia verso il tutto lrsquoamor di segrave stesso relazione di armonia verso la propria macchina che corrispondono in Rousseau a lrsquoistinto di conservazione sorgente de lrsquoamor proprio istinto di pietagrave sorgente degli affetti sociali26

Riepilogando il Meli non avendo ammesso unrsquoanima e una ragione organica e mantenendo il dualismo fra le due nature de lrsquouomo che egli tenta di conciliare distingue due istinti il fisico che si risolve ne le sensazioni del piacere e del dolore il morale che si risolve nel sentimento del giusto e de lrsquoingiusto del bene e del male del vero e del falso Ma il sentimento non egrave la coscienza de la sensazione sebbene qualche cosa di inorganico di spirituale che sta indipendente da la materia e che anzi nulla ha di comune con la materia2725 Vedi Ritter Histoigravere de la philosophie ecc ecc26 In fondo parmi che il Meli divida il sentimento etico in egoismo e altruismo secondo la denominazione di Spencer27 Anche Locke ammette qualche cosa di innato ma non egrave altro che la disposizione naturale de lrsquouomo a poter percepire la veritagrave ma questa disposizione si sviluppa per lrsquoesercizio onde le idee cardinali sono sempre acquistate Questa disposizione dal Locke egrave detta senso intimo o riflessione laquoLa premiegravere faculteacute de lrsquoesprit humain crsquoest drsquoecirctre propre a recevoir les impressions que font sur lui ou bien les objets exteacuterieurs par le moyen des sens ou bien ses propres opeacuterations quandrsquoil y applique sa regraveflegravexionraquo Essai sur lrsquoentend hum V Ritter op cit Alcuni filosofi contemporanei ammettono un senso morale ne lrsquouomo ma dissentono quanto alla sua origine Bain crede che esso si acquisti durante la vita di ogni individuo ma Darwin rigetta questa opinione egli invece appoggia il senso morale agli istinti sociali de lrsquouomo onde esso nasce con lrsquouomo percheacute organico si moltiplica per

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E intanto non potendo negare lui medico lrsquoesercizio degli organi ne le passioni si occupa di esse non dal lato del sentimento ma dal punto di vista fisiologico

Quanto a la filosofia de la natura le sue idee sono piugrave vere e piugrave sane e si accostano a 1rsquoantico materialismo Vero si egrave che comincia il suo lavoro col definire la natura secondo le viste dei teologi ma pare non abbia fiducia neacute in questa neacute in ogni altra definizione metafisica e dice essere la natura laquoun aggregato armonico di forze attive inerenti alle parti costituenti lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccanicheraquo La quale definizione parmi che riduca la natura a un simbolo di gruppi meccanici che ascendono sempre a forme piugrave complesse E investiga la natura seguendo il metodo di quei filosofi che hanno inteso prescindere da ogni causa soprannaturale e divina laquoconciossiachegrave egrave questa veduta molto comoda in filosofia scorgendosi nel nesso universale delle cose epilogata la sorte e le vicende di tutti gli esseriraquo

Ma il creato egrave materia c materia contempla il filosofo che

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nulla vede fuori che la materia28 disconosce atomi o monadi che son punti metafisici e che non possono dar materia laquocome soli zeri non danno numeri neacute punti matematici estensioni solideraquo Agli atomi e ai corpuscoli ai punti di Zenone a le monadi egli sostituisce le molecole ossia a la teoria atomistica dei metafisici la teoria molecolare dei chimici

E in tutto questo egli non si occupa de la creazione e del fine de la creazione e parla di Dio assai vagamente al modo stesso che parlando di bene o di male di piacere di vita non si occupa per nulla di una vita futura e di un godimento o di un castigo postumo Anzi protesta di non voler ricercare che la terrestre felicitagrave e da tutti i suoi scritti questo solo traluce In una lettera a Maddalena Mayer parlando di Chateaubriand confessa che egli volle darsi non a la contemplazione del bello

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divino ma del bello terrestre29Insomma il Meli mentre proclama la morale o meglio il

senso morale indipendente da la religione e per conseguenza rigetta lrsquointervento de la grazia divina ne la virtugrave mentre non fa de lrsquouomo una classe privilegiata al tutto diversa dagli animali inferiori ma per la parte fisica lo trova uguale a qualunque altro organismo animale e arriva anche a compararlo ai

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vegetali30 mentre riduce il mondo a un simbolo di gruppi meccanici e studia la materia che egrave quella che sola gli cade sotto ai sensi mentre confessa che le forze attive sono inerenti a la materia mentre insomma esclude la presenza di un intervento soprannaturale a simiglianza di Locke e di Condillac e di tutti gli altri filosofi sensisti non sa emanciparsi da quel dualismo fra lo spirito e la materia e di quando in quando ti nomina lrsquoanima e la creazione come una protesta

Ben vero perograve egli relega la creazione al primo atto a lo stabilimento di quelle leggi per cui la natura da sola egrave divenuta quella che egrave e protesta di credere in Dio come ai giorni nostri

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il Darwin31 inconsapevole forse che con un sistema uguale Dio e la creazione diventano un assurdo un controsenso

Ma il Meli beveva lrsquoaura dei tempi il battesimo salutare di quelle dottrine che scotevano la Francia e di cui mostravasi studioso non seppe interamente rinnovarlo Egli aveva paura dellrsquoepiteto di ateo materialista naturalista che allora suonavano infamia e vergogna e valevano a turbare quella sua pace quella sua tranquillitagrave allietata dagli amplessi fecondi de la Musa

E a questa Musa noi chiederemo tutta lrsquoanima del poeta e quella ingenuitagrave che vi rispecchia la sua bontagrave infinita chiederemo quel sentimento limpido de la natura che in lui derivava dal senso scientifico de le cose che egli srsquoera formato e lo rende nuovo grande geniale

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III

Il capolavoro del Meli egrave certamente la Bucolica in essa si svela tutta la sua grande arte tutto il suo genio Egli egrave poeta lirico ma la sua lirica non deriva da una sentimentalitagrave morbosa o da quellrsquointimo contrasto fra la natura scettica ed eternamente serena e un cervello irrequieto ansioso delle grandi battaglie de la vita o ribelle al fatale avvicendarsi de le forme migranti

Genio completamente obiettivo ritrova la sua piugrave alta manifestazione nel contemplare la natura e rassegnarsi a le leggi serene ed eterne de lrsquoessere e percheacute lrsquoentusiasmo ecciti in lui tutte le corde del sentimento ei convien che ci sia una qualche cosa che lo commuova che lo infiammi Questa contemplazione egrave intera ne la Buccolica collezione di quadri saturi di vita nei quali gli aspetti verdeggianti o brumosi de la natura ti si rivelano in una ubertosa copia di imagini smaglianti e pregne dei profumi e del sole di Sicilia

laquoNon lusingandosi in quellrsquoetagrave (aveva 27 anni) di incontrare in Palermo una riputazione di medico si contentograve

lrsquoereditagrave e si sviluppa con lrsquoorganismo individuale e sociale De la stessa opinione in parte egrave Spencer Vedi LrsquoOrigine dellrsquouomo III Torino Unione Tipog Edit 187128 laquosfere piani monti colline animali drsquoogni specie innumerevoli eserciti drsquoinsetti lrsquouniverso insomma non si riduce finalmente che a materia meteore stagioni vicende rovine desolazioni fuochi incendi stragi dissoluzioni riproduzioni ecc non sono finalmente che moto che forze fisiche inserite alla materiaraquo Meccanismo della Natura II sect I

29 laquoAltri perograve (come me) che ci troviamo piugrave involti nel terrestre limo neacute abbiamo saputo leggere cosigrave chiaro nel cielo siamo andati tentoni dietro al bello di questa terraraquo Vedi lett a f 36 del Cod30 laquoA guardarlo di fibra in fibra pei sughi che vi scorrono dentro egrave una macchina hydraulico-pneumatica Se questa veduta si estende piugrave oltre sino alle facoltagrave di crescere e propagarsi egrave una piantaraquo Meccan della Nat III sect ultimo31 Darwin non nega lrsquoesistenza di Dio anzi laquoproteste que son systegraveme nrsquoest en aucun faccedilon contraire agrave lrsquoidegravee divineraquo Cleacutemence Royer Preacuteface agrave lrsquooeuvre de Ch Darwin LrsquoOrigine des Espegraveces

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esiliarsi in Cinisiraquo32 per campare la numerosa famiglia di cui per la pazzia e poi per la morte del padre era rimasto a capo e ne la calma di quella vita lontano da quella societagrave artefatta che egli ben sovente morde con la sua originale vivacitagrave33 sdegnato ancora del mal governo di certi signorini che anche in quel lontano e insignificante feudo facean coi loro soprusi rivoltare lo stomaco al poeta34 procurava di rifocillarsi lo spirito ne le magnifiche campagne che si stendevano innanzi a lui

Muntagnoli interrutti da vaddatiRocchi di lippu e areddara vistutiCaduti drsquoacqui chiari e inargintatiVattali murmuranti e stagni muti

Vausi e cunzarri scuri ed imbuscatiSterili junchi e jinestri ciurutiTrunchi da lunghi etagrave malisbarratiGrutti e lammichi drsquoacqui giagrave impitruti

Passari sulitarii chi chiancitiEcu chi ascuti tuttu e poi ripetiUlmi abbrazzati strini da li viti

Vapuri taciturni umbri segretiRitiri tranquillissimi accugghitiLrsquoAmicu di la paci e la quieti

Bencheacute queste poesie pastorali abbiano apparenza di canti disgiunti pure vi ha in esse una unitagrave organica un centro al quale convergono tutte e che egrave il risultato di quel concetto che 32 Cinisi era in quel tempo feudo del Monastero di S Martino delle Scale la cui comunitagrave appunto aveva affidato la cura di quei coloni al Meli che vi stette dal 1767 al 177133 Vedi la canzone Palermu si ridussi rsquona piccula Girnevia ecc lrsquoaltra Porta nova lrsquoaltre ancora Nun cchiugrave a Porta Filici Nun cchiugrave rsquontra dda marina ecc LrsquoInvettiva ecc ecc34 Vedi nel Cod cit la lettera del 7 agosto 1770 a f 8 e seguente

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il Meli ha de la naturaIl centro egrave lrsquoamore de le cose che scherza ne la varietagrave ne

lrsquoincostanza nel disordine stesso degli aspetti de la materia egrave quellrsquo armonia dilettosa che egli il poeta formavasi nel suo cervello nel sentirsi concorde ed uno con la natura Questrsquoarmonia universale che non egrave perograve prestabilita ma risulta da le cose stesse e vi egrave inerente chiamata Amore ne le poesie non egrave lrsquoEros di Esiodo neacute lrsquoAmore dei platonici si potrebbe in qualche modo assimilare a la voluttagrave a la Venus di Lucrezio lrsquoideale de le feconde attivitagrave de la natura che go-vernano le vicende de la materia e che convertite da lrsquoanimo commosso in gruppi estetici scoppiano per tutte le vie del genio35

Alle lacrime de le cose il poeta sostituisce lrsquoamore de le cose ei vuol convertire la via dolorosa de la vita in un festino olimpico e invece di attraversare la rude palestra de la materia ribelle vi si adagia sorridendo e vi compone il suo paradiso estetico36

Coloro che non avendo sottrsquo occhio le lettere del Meli non cercarono nemmeno di investigare e ritrovar 1rsquouomo sotto il poeta si formarono di lui un tipo di cuor contento uno scialacquatore che si diverte che ride e lascia rovinare il mondo intorno a segrave stesso E cosigrave se lo gabellan lrsquoEmiliani-Giudici e il De Sanctis e la comune dei lettori nullrsquoaltro sa

35 laquoLa denominazione di Amore o di Voluttagrave che noi abbiamo circoscritta ad una tendenza morale degli esseri animati era forse concepita in un senso estesissimo che esprimeva ed abbracciava tutto ciograve che noi intendiamo per attrazione affinitagrave simpatia genio inclinazione eccraquoNota allrsquoEgloga II Li Munti EreiChe lrsquoAmore del Meli sia la Venus di Lucrezio si rileva poi da questo tratto del Mec della Nat II sect 4 laquoLrsquoattrazione la simpatia il magnetismo lrsquoamore non sono che modificazioni diverse di una legge generalissima della natura la quale dalla diversa disposizione delle parti ne produce quella direzione di forze attive che si conviene al secondamento delle sue mire Quindi un sublime ingegno altrettanto filosofico quanto poeta ha esaltato sotto il simbolo di Venere la suddetta rilevantissima legge addossando a questa pretesa deitagrave il sovrano impero sopra tutta la natura ecc eccraquoSi noti che Lucrezio in quel tempo per il suo materialismo epicureo era sfuggito forse senza esser nemmeno letto e che appunto in quel secolo e in Sicilia il Campailla era stato con fervore salutato dai teologi un Lucrezio cristiano e italiano36 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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vedere in Meli che un ozioso cicalone che trastulla le brigateMa questa tranquillitagrave ove il poeta si adagia gli costa laquoNon

vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazioneraquo37 Ecco quel che lo stesso Meli dolorosamente confessa onde egli ci appare come un Titano che attraversa la vita e si conquista tra gli stenti la felicitagrave del rimaner sereno e tranquillo

Qui egrave la grandezza de la sua filosofia la saggezza egrave riposta

37Lettera al Barone di Rehfuens a f 96 del Cod citato Che i lettori e i critici avessero dovuto gabellarlo per un beato Ermolao Egli il P lo sospettava infatti per una edizione de le sue poesie aveva preparato il seguente sonetto inedito (che leggesi a f 19 del cod ms 4 Qq D O) a guisa di prefazione

Chi legga queste mie gioconde rime Fra se diragrave invero egrave fortunato Costui che gode un viver si beatoCome si narra de le genti prime

Quantrsquoerra uman giudizio ahi non esprime Sempre il canto del cor vero lo statoChegrave tra ceppi talor lo sventurato Crea imagini liete e rsquol duol comprime

Verde ramo cosigrave da vento oppresso Piega al suolo la cima e poi risalePer lrsquoinnato vigor chrsquoegli ha in segrave stesso

E fra rsquol crudo ondeggiar che lo dibatteMentre che or cede al turbo ed or lrsquoassaleSembra che si trastulli eppur combatte

Variante V 1 e 2Chi legge a caso mie gioconde rime Diragrave seco medesmo oh fortunato v 6 Sempre il canto del cuore il vero stato v t 3 Mentre che al turbo or cede ed or lrsquoassale

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nel non cedere ai dolori ma ricomporsi un paradiso ne la serenitagrave de lrsquoanimo e quando il savio ha questo raggiunto non contempleragrave la vita come una perpetua frode e si rassegneragrave a tutte le vicende de lrsquoessere E lrsquoarte sua saragrave tanta piugrave alta quanto piugrave in lui si compenetreragrave il sentimento de la natura contemplata qual egrave

Ma esaminiamo alcuna di queste Bucoliche Ho detto che il Meli sostituisce a le lacrime lrsquoamore de le cose or questo sentimento ne la Primavera ti domina su lrsquoagilitagrave de le forme e de le imagini e su lrsquoagilitagrave dei ritmi percheacute ne lo svegliarsi de lrsquoanno le forze feconde de la natura ti paion piugrave potenti piugrave attive e tutto par che frema di voluttagrave

Tu apri lrsquoanimo a le carezze de la gioia quando ti trovi in aperta campagna allor che i mandorli sono in fiore e per lrsquoaria tra i miti raggi del sole nel susurro degli insetti che si agitano nei profumi senti la gioventugrave del tempo che egrave gioventugrave de la vita e senti i fremiti nuovi che serpono per le vene del giovane che sa oramai segrave stesso

Giagrave nni rsquonvita giagrave nni chiama Primavera rsquontra li ciuriOgni frunda nni dici amaLrsquoaria stissa spira amuriQuali cori egrave rinitenti A un piaciri accussigrave gratuQuannu tutti lrsquoelementi Nni respiranu lu ciatu

laquoLa dura montagna sente la potenza di amore e si appara di verzura che dispenza ai pascoli Un zefiro amoroso vola in una nube di odori e grazioso e soave scherza e ride co i fioriraquo

Scurri e va di cosa in cosa Certu focu dilicatu Chi fa vegeta la rosaChi fa fertili lu pratu

Giagrave la senti la jinizza

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Giagrave a lu tauru srsquoaccumpagna Di muggiti drsquoalligrizza Giagrave risona la muntagna

Questo sentimento di amore che soggioga la natura va mano mano incalzando in un movimento di imagini fincheacute la fiamma del sentimento prorompe in quella veemente esclamazione laquoAhi tu sola tu sola o amata Clori sarai sorda ed ostinata quando la natura parla deh dolce amore mia vita cotesta bellezza che egrave miracolo non sia inutile a te neacute sia tormento a chi ti amaraquo

Cosigrave egli vela modestamente il desiderio intenso dei sensi senza strozzarlo ipocritamente con quei lagni evirati degli academici onde era infestata lrsquoarte italiana

Ma vi ha di piugrave mdash Lrsquoidillio Martinu egrave per il contenuto il piugrave alto e il piugrave scientifico La Natura toglie ad ammaestrare lrsquouomo giaccheacute essa egrave il vero maestro ed il conformarsi ai suoi dettami puograve arrecare la vera felicitagrave mentre lo staccarsene genera malvagitagrave e corruzione e solitudine38

Ma la piugrave grande legge anzi la prima legge de la natura egrave lrsquoamore amare e farsi amare godere e far godere39 la qual legge egrave scolpita in ogni cuore40 laquoessa ti stende e ti moltiplica gli esseri da ogni parte e ti attacca al mondo41 Senza di essa tu

38 La natura maestra dellrsquouomo egrave idea dei sensisti specialmente di Condillac (Des sensations) ma Rousseau con la sua teoria del sentimento portograve nel campo morale a de le conseguenze metafisiche questo principio che ha base fisiologica E lrsquoEacutemile in fondo non arriva che a questa conclusione lrsquouomo ne lo stato naturale ubbidendo al suo istinto morale saragrave virtuoso mentre raffazzonato artefatto da lrsquoeducazione convenzionale si corrompe e ove conservi la virtugrave fugge lo stato sociale e si chiude ne la sua solitudine per non essere insozzato dal fango39 laquoAimer crsquoest remplir la vue de la nature crsquoest satisfarne agrave un besoinraquo Lettres de medlle Ninon de Lenclos Brano citato dal Meli ne le note a le stanze inedite del suo Poema italiano La Ragione f 140 (Cod 4 Qq C 31) Questa legge il poeta consacra anche in unrsquoode La Natura inedita che trovasi a f 144 del Cod mss Qq C 33 40 Vedi le parole di Hutcheson che il Meli riporta nel Meccanismo della Natura e ne le note al poema inedito La Ragione41 laquoLrsquoamore sessuale egrave la prima base de la societagrave costituendosi per esso la famiglia che egrave il primo vincolo che rende lrsquouomo piugrave legato a la terra Tutta la umana societagrave egrave connessa tra segrave medesima per lrsquoamore e lrsquoamiciziaraquo Lett a pag 12 del Cod Qq

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saresti estraneo e in una guerra perpetuaraquoE la Natura qui novera a Martinu i grandi beneficii da lei

fatti a lrsquouomo

laquoLa menti e lrsquointellettu Ti detti a rilevari Chi chiddu egrave giustu e rettu Chi a tutti pograve giuvariraquo

Ecco qui il principio morale del Meli che egrave fondato su lrsquointeresse collettivo su lrsquoamore universale come egli lo chiama Al modo stesso che la Natura egrave un aggregato di forze attive inerenti a le parti de lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccaniche la societagrave a la sua volta non egrave che un aggregato di attivitagrave ossia di individui che stanno al tutto sociale come le forze attive al gran tutto del mondo

Or gli uomini si riuniscono in societagrave per due motivi per i rispettivi interessi o per i rispettivi umori sistemi maniera di pensare e di vivere42 Ma la prima maniera di unione egrave pel Meli precaria attaccata ad esterne accidentalitagrave onde egli non crede come Hobbes che lrsquointeresse sia il vero fondamento de la societagrave la quale ha invece per base lrsquoamore o sia lrsquoistinto sociale per cui 1rsquouomo egrave condotto indipendentemente da ogni consenso de la ragione a ricercare il suo simile43

Tale istinto sociale innato egrave una de le forme de lrsquoistinto morale innato il quale perciograve riconosce come onesto e giusto e D 4 42 Lettera a f 12 del Cod cit43 Ciograve malgrado il Meli si contradice poicheacute ammettendo che il principio de la conservazione degli esseri egrave in una lotta perenne deve per conseguenza ammettere che la societagrave non puograve esistere senza la lotta e la lotta non puograve essere determinata che da lrsquointeresse laquoAltro non ci presenta insomma la superficie del mondo che un gran campo di battaglia dove ogni specie egrave destinata a sussistere per la distruzione drsquounrsquoaltra Chi crederebbe la conservazione della specie doversi a questa guerra che ne minaccia la distruzione E perograve lrsquoequilibrio e ci sia lecito chiamarlo il jus economico della specie egrave fondato su quello di una guerra scambievoleraquo Meccanismo della Naturali sect III

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buono tutto che giova agli interessi generali e allora si avragrave una societagrave perfetta quando ognuno concorreragrave amorosamente con tutte le sue forze a mantenere 1rsquoequilibrio dei legami sociali Onde lrsquoinazione o il deviamento di una de le attivitagrave come ne lrsquouniverso produrrebbe disordini ne la societagrave produce un turbamento

Lrsquointeresse quindi non egrave materiale ma esclusivamente morale percheacute appoggiato agli affetti

Su questa base egli fonda ancora lrsquoedifizio de lo Stato questo egrave anche un meccanismo complicato A partire dal re fino a lrsquoultimo suddito tutti devono concorrere a formare la felicitagrave de lo Stato che egrave riposta ne la ricchezza e ne la pace ma come le guerre turbano la tranquillitagrave necessaria al libero svolgimento de le attivitagrave de lo Stato cosigrave le ingiustizie sociali le infingardagini di alcune professioni 1rsquoaccattonaggio tolgono ne lrsquointerno braccia infinite e dissanguano lo Stato senza mai essere produttivi44 Ei vorrebbe che si moltiplicassero gli uomini non essendo essi corrispondenti ai bisogni agricoli e industriali prima e vera fonte di ricchezza che il lusso dei potenti non assorbisse braccia utili al lavoro e che fra potenti e umili si stabilisse quellrsquoarmonia necessaria a uno stato perfetto

Ma la Natura prosegue ammaestrando Martino

Li sensi a custodiri La propria tua esistenza E a fariti sentiri La grata compiacenza

In questi versi il Meli adombra una di quelle grandi leggi fisiologiche su cui la scienza ha innalzato il suo edificio dico il principio estofilattico onde la sensibilitagrave dai dotti viene definita sentinella della vita45

E continua la Natura sfolgorando tutte le sue bellezze innanzi a 1rsquouomo e invitandolo a specchiarsi in lei ove desideri uno stato tranquillo e felice

44 Vedi Riflessioni economiche sullo Stato della Sicilia a f i e seg del Cod di 4 Qq D 345 Vedi piugrave sopra a pag 18

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Noi avremo tempo di esaminare in seguito questo principio morale notiamo qui che le Bucoliche contengono un sentimento alto e scientifico de le cose ancor piugrave alto che tutte le poesie pastorali fin qui scritte poicheacute il Meli in quella il-lusione serena de la vita in quella pacifica contemplazione in cui dimenticava seacute stesso non pensava solamente di richiamare quellrsquoetagrave de lrsquooro che egli avrebbe voluto nel mondo46 ma anche di adombrarvi i veri de la scienza e de la morale

E invano tu cercheresti negli ammaestramenti de la Natura una legge che esca fuori e la trascenda non troverai il metastasiano

Dovunque il guardo io giroImmenso Dio ti vedo

Il poeta non pensa che nel creato debba per esser buon cristiano ammirare un intervento divino Ammira la natura in segrave stessa nel molteplice suo spettacolo neacute accenna in modo alcuno che questa grande natura possa essere un atomo in fac-cia a Dio ovvero ludo e capriccio di una volontagrave superiore Pagano per sentimento evoca la vita di quei tempi antichi e ne la illusione del suo paganesimo si purifica e si rinnovella non si preoccupa del funesto oltretomba non disperde il sentimento ne le demenze orride di una seconda vita misteriosa e terribile47

Rassegnato a le vicende immutabili de lrsquoessere egli lungi dal rivelarne la fraude dolorosa che vi par concorporata te ne 46 laquoLrsquooccupazione ordinaria e connaturale della mia attenzione egrave stata quella di escogitare i mezzi piugrave plausibili per ordinare e sistemare la societagrave degli uomini in maniera che il giusto non fosse soperchiato dallrsquoingiusto che lrsquoonesto trovasse da vivere senza oppressione neacute avvilimento che la virtugrave ottenesse la considerazione dovutale e che le leggi non servissero per un traffico vile e rovinoso allo Stato ed ai singoli con impiegare un ceto numerosissimo di manimorte di ciarlatani o di malviventi neacute per esimere dal loro giogo quelli cui egrave affidata lrsquoamministrazione delle medesimeraquo Lettera al Barone Refhues a f 95 del Carteggio47 La censura non vedea di buon occhio lrsquoardimento del Meli quando egli scrisse il libro Riflessioni sul Meccanismo della Natura parve a quei degni inquisitori che malgrado le proteste di fede cristiana lrsquoautore sapesse di ateismo e non vollero permetterne la stampa ma lrsquoarcivescovo di Palermo mons Sanseverino lo fece stampare a Napoli per i tipi di De Dominicis nel 1777

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sorprende le parti piugrave alte da quel tempio sereno ove si egrave levato e ne ritrae lo spettacolo in quelle forme estetiche che ti empiono di maraviglia E per questo si comprende in lui quella mirabile potenza descrittiva e quella efficace naturalezza per cui agli occhi tuoi si svolgono quadri viventi che non ti stancano mai di piacere

Quanta e quale sia questa potenza pittorica appare da quei quadri ove ti presenta la natura

Via sedi a lrsquoumbra mentri chi drsquointornu Regna lu suli e tuttu brucia ed ardi

Vidi comu li pccuri ritornu Fannu a li macchi e li viteddi e vacchi Mettinu a lrsquoumbra lrsquounu e lrsquoautru cornu

Lrsquooceddi rsquontra li gai posanu stracchiSulu si esponnu a li cucenti arduri Li friddi serpi cu li spogghi a scacchi Eccovi dunque in una vasta campagna silenziosa e infocata

in un meriggio drsquoestagrave gli armenti riposano sotto le ombre gli uccelli si nascondono fra le siepi tutti cercano un pograve di frescura mentre le verdi lucertole si distendono fredde e immo-bili e attendono gli insetti Tutto egrave calma percheacute egrave lrsquoora del riposo meridiano Ma la scena cambia le spiche sono bionde da la pastorizia si passa allrsquoagricoltura

Giagrave sutta di la fauci Cadinu li lavuri Li gregni a li chianuri Eccu di ccagrave e di ddagrave La cicaledda rauca Tra lrsquoarvuli e li spichi Cu lu so zichi-zichi Nni annunzia lrsquoestagrave

Chiudiamo gli occhi e lrsquoillusione saragrave completa innanzi a noi si distendono le campagne di Cinisi che corrono via via

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sino al mare spaziose pianure disseminate di glauchi ulivi e di cupi carrubbi che tagliano co la loro ombra di trasparente cobalto il biondo de le spiche Qua e lagrave i campi sono schiomati ma lrsquoirte ristoppie ancora biondeggiano sugli alberi fra le verdi cortine la cicala rauca stride senza stancarsi tu vedi la truppa dei mietitori sotto la cui falce cadono i manipoli del frumento ti par di vedere i bagliori pacifici delle falci di sentire il riso argentino delle donne che si adornano il capo di spiche e folleggiando allietano il faticoso lavoro degli uomini E pensiamo ai riposi e ai mille episodii che srsquointrecciano e si compiono a lrsquoombra dei gelsi e le nostre idee si associano si richiamano si succedono per il magistero di otto versi che ne la loro ricca concisione ti suscitano un mondo vivo e reale

Ma la tavolozza del Meli svolge agli occhi del lettore una serie di quadri che si compiono lrsquoun lrsquoaltro 1rsquoestagrave non egrave finita dopo mietuto il frumento si trebbia

Curri lu voi rsquontra lrsquoarii Da chista parti a chidda E lu frumentu sgridda Sutta lu pedi sograveLi juculani rsquommattiti Sprannuzzanu la pagghia Chi lu tridenti scagghia Quantu cchiugrave in autu pograve

Ma il caldo incalza le fonti disseccano

Lu ciumi egrave tantu poviru Chi sempri trova intoppi E cu pitruddi e sgroppi Si metti a tu pri tu

Non si sarebbe potuto dir meglio quella povertagrave di acqua nel suo umile corso da le ghiaiuzze dagli sterpi da le irregolaritagrave del suo letto obbligata a rompere il suo tranquillo viaggio a deviare a contrastare il passo egrave evidente tutto il magistero de la pittura egrave ne lrsquoultimo verso in quella metafora

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viva del dialetto che ti raffigura come due avversarii il torrentello e il suo alveo E tuo malgrado nel cervello ti si associa lrsquoimagine del fiume rigoglioso che copre anche i sassi piugrave alti che tenta le sponde e va rapidamente minacciando i coloni E allora ti rammenti della superba ode del Testi

Ruscelletto orgoglioso

in cui il contrasto tra i due aspetti del torrente si distende per una lunga strofe per una lunga serie di imagini48 quando nel Meli sono appena tre imagini chiuse nel breve giro di una quartina settenaria

Ma giunge lrsquoessiccator agosto

Li venti cchiugrave nun ciatanu Negrave cchiugrave lu voscu scrusciMa movi lrsquoali musci Un zefiru chi crsquoegraveSrsquoinfocanu li vausi Sutta lrsquoardenti lampa Chi scarmuscisci e allampa Lrsquoirvuzza virdi ohimegrave

Qui siamo proprio nel solleone non alita un fresco tutto egrave fuoco il bosco non offre piugrave riparo la vampa solare brucia lrsquoerbe un zefiro afoso muove le flosce ali e allora che cosa 48 Ruscelletto orgogliosoChe ignobil figlio di non chiara fonte Un natal tenebroso Avesti infra gli orror drsquoispido monte E giagrave con lenti passiPovero drsquoacqua isti lambendo i sassiNon strepitar cotantoNon gir sigrave torvo a flaggellar le spondeChe benchegrave maggio alquantoDi liquefatto gel trsquoaccresca TondeSopravverragrave ben tostoEssicator di tue gonfiezze Agosto

Ode a Raimondo Montecucco

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propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 11: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

eterodosso pareva ipocrisia e stoltezza10 E a tale sistema il Meli oltre a la parodia de la Cantica rivolse un vivacissimo epigramma non certo per campanilismo essendo la scuola di Palermo avversaria di quella di Monreale ma percheacute era il piugrave fresco era frutto contemporaneo anzi e del paese11

Quali siano i criteri del Meli in fatto di filosofia appare da la magnifica prefazione a le sue Riflessioni sul Meccanismo della Natura Come un nostro contemporaneo egli arditamente scrive che la Natura dee ricercarsi laquodentro ai confini della medesima giaccheacute essa a marcio dispetto di ogni umano pensiero egrave stata ed egrave sempre una sempre la medesima uguale a seacute stessa ed in conseguenza libera e indipendente dai capricci dei filosofi dalle loro ipotesi dai diversi voleri dellrsquouomo dallrsquoistessa loro ragioneraquo10 Dice GioveLa sostanza egrave unica e sugnu EuEssenzialmenti opposta a lu gran Nenti11 Pirchigrave egrave veru impossibili chrsquoora EuMentri sugnu ed esistu fussi nentiPirtantu siti vui pirchigrave sugnrsquoEuCioegrave quannu distintu da lu Nenti Vogghiu me stissu a mia rapprisintariMultiplicu lu miu mudificarihellip

Cci sarragrave cci sarragrave cui faragrave suppa rsquoNtra stu sistema e cu tutti srsquoallappaMa comu lu scravagghiu rsquontra la stuppa Drsquounrsquoassurdu si sbroggia e in autru rsquoncappa Presumiraacute di sciogghiri sti gruppaMa su tutti attaccati rsquontra rsquona rappaCriditi a mia picciotti nun ccrsquoegrave nudduChi truvari sapragrave lu pidicuddu

Recipe di Miceli la sustanza Modificata beni cu lrsquoessenzaPoi lrsquoessenza li modi e la sustanza Li cummini e nni estrai rsquona quintrsquoessenzaPoi rsquombrogghia arreri lrsquoessenza e sustanzaRiduci la sustanza ad una essenzaCussigrave rsquontra modi rsquontra essenza e sustanza Truvirai drsquoogni scibili lrsquoessenza

11

Cosigrave egli emancipa la scienza dallrsquoapriorismo e chiama falso e chimerico ogni metodo che ricerca la natura fuori di essa laquoNon possiamo rinvenire dentro di noi la ragione di ciograve che si passa al di fuori e ne egrave totalmente libero e indipendente quindi la inutilitagrave delle ipotesi dei sistemi e dei voli metafisiciraquo Onde lo studio de la natura dipende da la fisica la libertagrave de lrsquoinvestigazione dal non formarsi alcun sistema12 Il filosofo deve scoprire tutte quelle laquodisposizioni combinazioni rapporti tendenze evoluzioni si interne che esterne che potranno render conto di sua essenza e sussistenza giaccheacute ogni effetto fisico non egrave che il risultato delle diverse combinazioni della materia e perograve la essenza e sussistenza de-gli individui hanno loro ragione in dette modificazioni e lrsquouomo stesso non potrassi riguardare per la parte della fisica come solo e isolato ma dovragrave considerarsi come una delle tante possibili modificazioni della materia che viene deter-minata a quella particolare essenza da una serie infinita di cause che emanano dal nesso universale delle cosehellipraquo Per ciograve lrsquoespressione di microcosmo data a lrsquouomo deve estendersi anche laquodalla scimmia al polipo drsquoacqua dolce da questo alla sensitiva dalla sensitiva allrsquoepitimo impercioccheacute ogni individuo sia del regno animale o vegetale raggira entro seacute stesso un piano di conservazione che tende ancora a distingarne tanti altri simili a seacuteraquo La parte piugrave sana dei criteri onde si parte il Meli egrave lrsquoemancipazione de le scienze dal giogo de la filosofia

Nun ha chi fari la filosofiaChi cu lrsquoomini suli e nenti affattuCu lu restu di tuttu lrsquouniversuPensa a lrsquoastri lrsquoastronumuLu fisicu contempla la natura

12 laquoIo stesso facendo eco al celebre Cancelliere Bacone gridavo che piugrave sistemi sono gli asili del sofisma sono i palazzi incantati nel nostro atlante dove a ciascuno pare di travedere quel che cerca e non trova mai Il mio libro dunque ha avuto la sorte di tutti quelli libri appoggiati sopra sistemi che io pure non giagrave per politica ma per convinzione ho condannato a morireraquoLettera a D Giacomo Sacchetti segretario dellrsquoAccademia letteraria di Siena mdash Sta a f 28 retro del Cod ms citato

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E attenni lu filosofu A la perfezioni di se stissu13

Ai giorni nostri egrave perfettamente accaduto quel che qui indovinava il Meli ogni scienza si egrave sottratta a la speculazione per acquistare fisonomia propria e si puograve dire che i versi del Meli siano la sintesi di quel che oggi scrive il Ribot ne la sua stupenda introduzione la Psycologie Anglaise14 Se non che il Meli riduceva la filosofia a la sola Ethologia15 ignorando che anche questa egrave una scienza indipendente da la filosofia avente sue basi ne lrsquoantropologia ne la psicologia ne la sociologia ecc mentre noi ancora non possiamo con sicurezza dire a che si ridurragrave ne lrsquoavvenire parendo fin drsquoora che lrsquounica tavola a cui potragrave afferrarsi per sornuotare sul naufragio onde si dibatte egrave la vera e genuina metafisica16

E quindi non egrave filosofia il vaneggiare laquodietro le ombre i sogni i deliri della nostra imaginazioneraquo non egrave da filosofo laquolrsquoambizione di penetrare lrsquoarcano santuario della metafisica in cui adorasi il mistero fra la caligine che lo circondaraquo E lrsquoEthologia non egrave quella che si comprende nei volumi di Platone e di Aristotele o di chiunque altro17 Poicheacute scopo de la filosofia egrave dominare le passioni e le passioni sono e agiscono per gli organi crede il Meli che non si possa esser moralisti senza essere anche fisici o naturalisti o sia senza avere alcuna 13Parafrasi del dialogo di Fontenelle 14 laquo Si lrsquoon demande ce que la philosophie a eacuteteacute agrave lrsquoorigine il est aiseacute de le dire elle eacutetait la science universelle Le travail lent et continue de la vie une tendance naturelle vers le progregraves fera sortir de la philosophie des sciences Toutes les sciences particuliers qui existent aujourdrsquohui sont sorties de la philosophieraquo Ribot Introduzione al bel libro La Psvcologie Anglaise Paris Germer Bailliegravere 187515 laquoMa la mia filosofia conoscendosi limitatissima per tutto ciograve che riguarda la natura delle cose cerca di applicarsi almeno a dominare le proprie passioni raquoLettera al Sacchetti giagrave citata trof 28 del Cod Locke Hume Condillac hanno lo stesso senso di sfiducia per le conoscenze umane16 laquoPlus tard elle ne contiendra que les speacuteculations geacuteneacuterales de lrsquoesprit human sur les principes primiers et les raisons derniegraveres de toutes choses Elle sera la metaphysique rien de plusraquo Ribot Psycologie Anglaise giagrave citata17 laquo principi resi misteriosi dalle venerate tenebre della filosofiaraquo (Bozza di lettera non si sa a chi sta a f 12 del Cod citato)

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cognizione de la struttura degli organi umani Onde egrave che egli invece di scrivere un libro di teorie astratte si parte da lrsquoele-mento fisiologico per giungere al filosofico18

Per sommi capi le idee del Meli son questeSeguace di Locke che cita a proposito respinge le idee

innate essendo le idee la trasformazione de le imagini degli obbietti trasmesse dai sensi ma con patente contraddizione non potendo comprendere una ragione organica in cui quelle veritagrave che pare precedano il raziocinio e sieno quindi innate e indipendenti da ogni operazione intellettuale di prova (convenienza) non sono che trasmesse in noi da lrsquoereditagrave e da 1rsquoeducazione e acquisite da lunga esperienza degli organi il Meli a spiegarsi tale fenomeno intellettuale e non cadere ne le astrazioni si lascia vincere da le apparenze e ammette una specie di istinto un senso secreto che senza il soccorso de la ragione giudica discerne le veritagrave cardinali come questa una cosa stessa non puograve nel tempo stesso essere e non essere19

laquoIl piacere e il dolore sono le primiere molle per mezzo delle quali lrsquoanimale egrave costretto fra il pungolo e lrsquoallettativo a calcar quelle vie che portano alle mire della natura20 Piacere e dolore sono gli interpreti della sensibilitagrave La sensibilitagrave risiede nelle fibrette midollari e nervose che son credute i primi stami del corpo animale21 La sensibilitagrave veglia in

18 laquo Si conferma la necessitagrave che si egrave detta sopra di una medicina che riguardi lrsquoarmonia fisica per rapporto alla morale non solo ma alla civile societagrave giacchegrave come si egrave osservato gli affetti e le passioni sono in ragione alle sensazioni allrsquoarmonia della macchina ed alle modificazioni dellrsquoanimoraquo Meccanismo della natura L III sect VIII19 Questo istinto o senso secreto venne al Meli da Rousseau che lo tolse a Hutcheson e a Reid modificandolo verisimilmente in un modo piugrave stretto al sensualismo di Locke con la teoria del senso intimo di Hemsterhius Pure se il Meli avesse meglio letto i suoi autori francesi e specialmente Condillac avrebbe visto che ciograve che pare innato non egrave che acquistato per lunga esperienza cosigrave Condillac nellrsquoEssai sur lrsquo Orig de la Conoiss hum Vedi Ritter Histoire de la philosophie moderne Vol III Paris-Librairie philosophique de Ladraque 186120 In questo egrave drsquoaccordo con Condillac e con tutti i sensualisti e un cotal poco anche coi fisiologi moderni Vedi Condillac Des sensations21 Anche il Bonet che egrave il fisiologista della scuola francese del secolo XVIII ha la stessa opinione sulla sensibilitagrave

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custodia della macchina22 dalla diversa modificazione di essa secondo gli organi diversi ne risultano i sensi i quali sono incaricati o di avvertirla dei perigli o di suggerirle i bisogni Lrsquoistinto egrave la potenza che risulta dal meccanismo dellrsquoanimale ossia egrave la rivelazione dei bisogni della macchina23 Le tendenze dellrsquoistinto a ciograve che soddisfa si chiamano appetiti e il soddisfare agli appetiti genera la voluttagrave Onde lrsquoistinto ha per principio lo stimolo o il dolore e per oggetto la voluttagraveraquo

Ma fin qui lrsquouomo nulla ha di superiore a lrsquoanimale onde il Meli che pur vuole spiegarsi tale superioritagrave ricorre al sentimento che egrave quel senso intimo quel senso secreto che connaturale e universale egrave la facoltagrave di giudicare de le veritagrave cardinali

Questo sentimento egrave laquolrsquoessenza dellrsquouomoraquo laquoil risultato della natura fisica e della natura morale il punto in cui vanno a unirsi le facoltagrave dellrsquouna e dellrsquoaltraraquo

Questo sentimento ne lrsquouomo egrave appercezione ossia coscienza di segrave egrave istinto morale o coscienza morale egrave estetica

Come istinto morale esso egrave una laquoinclinazione naturale involontaria indipendente drsquoogni considerazione umana e sacra della religione delle leggi penali e remuneratrici dellrsquoamore e dellrsquoonore dei pregiudizi e delle mire dellrsquoamore proprio24raquo

Questo istinto egrave perciograve giudice in ciograve che egrave bene e in ciograve che egrave male come lrsquoistinto fisico lo egrave pel piacere e pel dolore 22 Il Sergi uno dei filosofi nostri contemporanei piugrave forti chiama la sensibilitagrave Sentinella della vita V Elementi di psicologia Messina 187923 Lrsquoinstinct est un pouvoir non appris drsquoaccomplir des actions de toute sorte et particulierement celles qui sont neacuteceacutessaires ou utiles agrave lrsquoanimalraquo Cosigrave il Bain e il Lefegravevre laquoSi puograve definire lrsquoistinto unrsquoabitudine fissata dall ereditagrave o dallrsquoeducazione esso non egrave che un sinonimo del bisogno raquo24 Queste parole sono di Hutcheson il quale volendo scappare al rigore per lui desolante di Hobbes che pone lrsquointeresse come base de la morale scostandosi da Locke creava questo sentimento innatoMa la scienza contemporanea agrave messo in sodo la base utilitaria de la morale umana con lrsquoanalisi dei fatti e con la storia alle maniIl Meli rimane abbagliato da lrsquouniversalitagrave secondo lui de lrsquoistinto comune del bene e del male ma ciograve che credeva innato non era che il sentimento etico collettivo ereditato per lunga esperienza di secoli nei nostri organi e che fu trovato corrispondente agli interessi di uno stato sociale (Spencer)

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Teoria tolta di peso a Rousseau il quale ammise un sentimento innato del giusto e de 1rsquoingiusto istinto interiore che ci rischiara la via del dovere25

Ma non vrsquoha un bene e un male assolutoQuel che giova a tutti egrave un bene ed egrave giusto Onde

lrsquointeresse collettivo sociale altruistico egrave base de la morale e su di esso riposa anche lrsquoedificio de lo stato Cosigrave il Meli senza volerlo viene a distruggere il disinteresse del Sentimento morale innato e per rigore di logica distrugge tutto lrsquoedificio che innalza su di esso con gran pompa di frasi Quanto a le passioni essendo esse uno stato di violenza del sentimento procedono da due tendenze fisico-morali de lrsquoindividuo gli affetti relazione di armonia verso il tutto lrsquoamor di segrave stesso relazione di armonia verso la propria macchina che corrispondono in Rousseau a lrsquoistinto di conservazione sorgente de lrsquoamor proprio istinto di pietagrave sorgente degli affetti sociali26

Riepilogando il Meli non avendo ammesso unrsquoanima e una ragione organica e mantenendo il dualismo fra le due nature de lrsquouomo che egli tenta di conciliare distingue due istinti il fisico che si risolve ne le sensazioni del piacere e del dolore il morale che si risolve nel sentimento del giusto e de lrsquoingiusto del bene e del male del vero e del falso Ma il sentimento non egrave la coscienza de la sensazione sebbene qualche cosa di inorganico di spirituale che sta indipendente da la materia e che anzi nulla ha di comune con la materia2725 Vedi Ritter Histoigravere de la philosophie ecc ecc26 In fondo parmi che il Meli divida il sentimento etico in egoismo e altruismo secondo la denominazione di Spencer27 Anche Locke ammette qualche cosa di innato ma non egrave altro che la disposizione naturale de lrsquouomo a poter percepire la veritagrave ma questa disposizione si sviluppa per lrsquoesercizio onde le idee cardinali sono sempre acquistate Questa disposizione dal Locke egrave detta senso intimo o riflessione laquoLa premiegravere faculteacute de lrsquoesprit humain crsquoest drsquoecirctre propre a recevoir les impressions que font sur lui ou bien les objets exteacuterieurs par le moyen des sens ou bien ses propres opeacuterations quandrsquoil y applique sa regraveflegravexionraquo Essai sur lrsquoentend hum V Ritter op cit Alcuni filosofi contemporanei ammettono un senso morale ne lrsquouomo ma dissentono quanto alla sua origine Bain crede che esso si acquisti durante la vita di ogni individuo ma Darwin rigetta questa opinione egli invece appoggia il senso morale agli istinti sociali de lrsquouomo onde esso nasce con lrsquouomo percheacute organico si moltiplica per

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E intanto non potendo negare lui medico lrsquoesercizio degli organi ne le passioni si occupa di esse non dal lato del sentimento ma dal punto di vista fisiologico

Quanto a la filosofia de la natura le sue idee sono piugrave vere e piugrave sane e si accostano a 1rsquoantico materialismo Vero si egrave che comincia il suo lavoro col definire la natura secondo le viste dei teologi ma pare non abbia fiducia neacute in questa neacute in ogni altra definizione metafisica e dice essere la natura laquoun aggregato armonico di forze attive inerenti alle parti costituenti lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccanicheraquo La quale definizione parmi che riduca la natura a un simbolo di gruppi meccanici che ascendono sempre a forme piugrave complesse E investiga la natura seguendo il metodo di quei filosofi che hanno inteso prescindere da ogni causa soprannaturale e divina laquoconciossiachegrave egrave questa veduta molto comoda in filosofia scorgendosi nel nesso universale delle cose epilogata la sorte e le vicende di tutti gli esseriraquo

Ma il creato egrave materia c materia contempla il filosofo che

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nulla vede fuori che la materia28 disconosce atomi o monadi che son punti metafisici e che non possono dar materia laquocome soli zeri non danno numeri neacute punti matematici estensioni solideraquo Agli atomi e ai corpuscoli ai punti di Zenone a le monadi egli sostituisce le molecole ossia a la teoria atomistica dei metafisici la teoria molecolare dei chimici

E in tutto questo egli non si occupa de la creazione e del fine de la creazione e parla di Dio assai vagamente al modo stesso che parlando di bene o di male di piacere di vita non si occupa per nulla di una vita futura e di un godimento o di un castigo postumo Anzi protesta di non voler ricercare che la terrestre felicitagrave e da tutti i suoi scritti questo solo traluce In una lettera a Maddalena Mayer parlando di Chateaubriand confessa che egli volle darsi non a la contemplazione del bello

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divino ma del bello terrestre29Insomma il Meli mentre proclama la morale o meglio il

senso morale indipendente da la religione e per conseguenza rigetta lrsquointervento de la grazia divina ne la virtugrave mentre non fa de lrsquouomo una classe privilegiata al tutto diversa dagli animali inferiori ma per la parte fisica lo trova uguale a qualunque altro organismo animale e arriva anche a compararlo ai

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vegetali30 mentre riduce il mondo a un simbolo di gruppi meccanici e studia la materia che egrave quella che sola gli cade sotto ai sensi mentre confessa che le forze attive sono inerenti a la materia mentre insomma esclude la presenza di un intervento soprannaturale a simiglianza di Locke e di Condillac e di tutti gli altri filosofi sensisti non sa emanciparsi da quel dualismo fra lo spirito e la materia e di quando in quando ti nomina lrsquoanima e la creazione come una protesta

Ben vero perograve egli relega la creazione al primo atto a lo stabilimento di quelle leggi per cui la natura da sola egrave divenuta quella che egrave e protesta di credere in Dio come ai giorni nostri

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il Darwin31 inconsapevole forse che con un sistema uguale Dio e la creazione diventano un assurdo un controsenso

Ma il Meli beveva lrsquoaura dei tempi il battesimo salutare di quelle dottrine che scotevano la Francia e di cui mostravasi studioso non seppe interamente rinnovarlo Egli aveva paura dellrsquoepiteto di ateo materialista naturalista che allora suonavano infamia e vergogna e valevano a turbare quella sua pace quella sua tranquillitagrave allietata dagli amplessi fecondi de la Musa

E a questa Musa noi chiederemo tutta lrsquoanima del poeta e quella ingenuitagrave che vi rispecchia la sua bontagrave infinita chiederemo quel sentimento limpido de la natura che in lui derivava dal senso scientifico de le cose che egli srsquoera formato e lo rende nuovo grande geniale

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III

Il capolavoro del Meli egrave certamente la Bucolica in essa si svela tutta la sua grande arte tutto il suo genio Egli egrave poeta lirico ma la sua lirica non deriva da una sentimentalitagrave morbosa o da quellrsquointimo contrasto fra la natura scettica ed eternamente serena e un cervello irrequieto ansioso delle grandi battaglie de la vita o ribelle al fatale avvicendarsi de le forme migranti

Genio completamente obiettivo ritrova la sua piugrave alta manifestazione nel contemplare la natura e rassegnarsi a le leggi serene ed eterne de lrsquoessere e percheacute lrsquoentusiasmo ecciti in lui tutte le corde del sentimento ei convien che ci sia una qualche cosa che lo commuova che lo infiammi Questa contemplazione egrave intera ne la Buccolica collezione di quadri saturi di vita nei quali gli aspetti verdeggianti o brumosi de la natura ti si rivelano in una ubertosa copia di imagini smaglianti e pregne dei profumi e del sole di Sicilia

laquoNon lusingandosi in quellrsquoetagrave (aveva 27 anni) di incontrare in Palermo una riputazione di medico si contentograve

lrsquoereditagrave e si sviluppa con lrsquoorganismo individuale e sociale De la stessa opinione in parte egrave Spencer Vedi LrsquoOrigine dellrsquouomo III Torino Unione Tipog Edit 187128 laquosfere piani monti colline animali drsquoogni specie innumerevoli eserciti drsquoinsetti lrsquouniverso insomma non si riduce finalmente che a materia meteore stagioni vicende rovine desolazioni fuochi incendi stragi dissoluzioni riproduzioni ecc non sono finalmente che moto che forze fisiche inserite alla materiaraquo Meccanismo della Natura II sect I

29 laquoAltri perograve (come me) che ci troviamo piugrave involti nel terrestre limo neacute abbiamo saputo leggere cosigrave chiaro nel cielo siamo andati tentoni dietro al bello di questa terraraquo Vedi lett a f 36 del Cod30 laquoA guardarlo di fibra in fibra pei sughi che vi scorrono dentro egrave una macchina hydraulico-pneumatica Se questa veduta si estende piugrave oltre sino alle facoltagrave di crescere e propagarsi egrave una piantaraquo Meccan della Nat III sect ultimo31 Darwin non nega lrsquoesistenza di Dio anzi laquoproteste que son systegraveme nrsquoest en aucun faccedilon contraire agrave lrsquoidegravee divineraquo Cleacutemence Royer Preacuteface agrave lrsquooeuvre de Ch Darwin LrsquoOrigine des Espegraveces

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esiliarsi in Cinisiraquo32 per campare la numerosa famiglia di cui per la pazzia e poi per la morte del padre era rimasto a capo e ne la calma di quella vita lontano da quella societagrave artefatta che egli ben sovente morde con la sua originale vivacitagrave33 sdegnato ancora del mal governo di certi signorini che anche in quel lontano e insignificante feudo facean coi loro soprusi rivoltare lo stomaco al poeta34 procurava di rifocillarsi lo spirito ne le magnifiche campagne che si stendevano innanzi a lui

Muntagnoli interrutti da vaddatiRocchi di lippu e areddara vistutiCaduti drsquoacqui chiari e inargintatiVattali murmuranti e stagni muti

Vausi e cunzarri scuri ed imbuscatiSterili junchi e jinestri ciurutiTrunchi da lunghi etagrave malisbarratiGrutti e lammichi drsquoacqui giagrave impitruti

Passari sulitarii chi chiancitiEcu chi ascuti tuttu e poi ripetiUlmi abbrazzati strini da li viti

Vapuri taciturni umbri segretiRitiri tranquillissimi accugghitiLrsquoAmicu di la paci e la quieti

Bencheacute queste poesie pastorali abbiano apparenza di canti disgiunti pure vi ha in esse una unitagrave organica un centro al quale convergono tutte e che egrave il risultato di quel concetto che 32 Cinisi era in quel tempo feudo del Monastero di S Martino delle Scale la cui comunitagrave appunto aveva affidato la cura di quei coloni al Meli che vi stette dal 1767 al 177133 Vedi la canzone Palermu si ridussi rsquona piccula Girnevia ecc lrsquoaltra Porta nova lrsquoaltre ancora Nun cchiugrave a Porta Filici Nun cchiugrave rsquontra dda marina ecc LrsquoInvettiva ecc ecc34 Vedi nel Cod cit la lettera del 7 agosto 1770 a f 8 e seguente

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il Meli ha de la naturaIl centro egrave lrsquoamore de le cose che scherza ne la varietagrave ne

lrsquoincostanza nel disordine stesso degli aspetti de la materia egrave quellrsquo armonia dilettosa che egli il poeta formavasi nel suo cervello nel sentirsi concorde ed uno con la natura Questrsquoarmonia universale che non egrave perograve prestabilita ma risulta da le cose stesse e vi egrave inerente chiamata Amore ne le poesie non egrave lrsquoEros di Esiodo neacute lrsquoAmore dei platonici si potrebbe in qualche modo assimilare a la voluttagrave a la Venus di Lucrezio lrsquoideale de le feconde attivitagrave de la natura che go-vernano le vicende de la materia e che convertite da lrsquoanimo commosso in gruppi estetici scoppiano per tutte le vie del genio35

Alle lacrime de le cose il poeta sostituisce lrsquoamore de le cose ei vuol convertire la via dolorosa de la vita in un festino olimpico e invece di attraversare la rude palestra de la materia ribelle vi si adagia sorridendo e vi compone il suo paradiso estetico36

Coloro che non avendo sottrsquo occhio le lettere del Meli non cercarono nemmeno di investigare e ritrovar 1rsquouomo sotto il poeta si formarono di lui un tipo di cuor contento uno scialacquatore che si diverte che ride e lascia rovinare il mondo intorno a segrave stesso E cosigrave se lo gabellan lrsquoEmiliani-Giudici e il De Sanctis e la comune dei lettori nullrsquoaltro sa

35 laquoLa denominazione di Amore o di Voluttagrave che noi abbiamo circoscritta ad una tendenza morale degli esseri animati era forse concepita in un senso estesissimo che esprimeva ed abbracciava tutto ciograve che noi intendiamo per attrazione affinitagrave simpatia genio inclinazione eccraquoNota allrsquoEgloga II Li Munti EreiChe lrsquoAmore del Meli sia la Venus di Lucrezio si rileva poi da questo tratto del Mec della Nat II sect 4 laquoLrsquoattrazione la simpatia il magnetismo lrsquoamore non sono che modificazioni diverse di una legge generalissima della natura la quale dalla diversa disposizione delle parti ne produce quella direzione di forze attive che si conviene al secondamento delle sue mire Quindi un sublime ingegno altrettanto filosofico quanto poeta ha esaltato sotto il simbolo di Venere la suddetta rilevantissima legge addossando a questa pretesa deitagrave il sovrano impero sopra tutta la natura ecc eccraquoSi noti che Lucrezio in quel tempo per il suo materialismo epicureo era sfuggito forse senza esser nemmeno letto e che appunto in quel secolo e in Sicilia il Campailla era stato con fervore salutato dai teologi un Lucrezio cristiano e italiano36 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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vedere in Meli che un ozioso cicalone che trastulla le brigateMa questa tranquillitagrave ove il poeta si adagia gli costa laquoNon

vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazioneraquo37 Ecco quel che lo stesso Meli dolorosamente confessa onde egli ci appare come un Titano che attraversa la vita e si conquista tra gli stenti la felicitagrave del rimaner sereno e tranquillo

Qui egrave la grandezza de la sua filosofia la saggezza egrave riposta

37Lettera al Barone di Rehfuens a f 96 del Cod citato Che i lettori e i critici avessero dovuto gabellarlo per un beato Ermolao Egli il P lo sospettava infatti per una edizione de le sue poesie aveva preparato il seguente sonetto inedito (che leggesi a f 19 del cod ms 4 Qq D O) a guisa di prefazione

Chi legga queste mie gioconde rime Fra se diragrave invero egrave fortunato Costui che gode un viver si beatoCome si narra de le genti prime

Quantrsquoerra uman giudizio ahi non esprime Sempre il canto del cor vero lo statoChegrave tra ceppi talor lo sventurato Crea imagini liete e rsquol duol comprime

Verde ramo cosigrave da vento oppresso Piega al suolo la cima e poi risalePer lrsquoinnato vigor chrsquoegli ha in segrave stesso

E fra rsquol crudo ondeggiar che lo dibatteMentre che or cede al turbo ed or lrsquoassaleSembra che si trastulli eppur combatte

Variante V 1 e 2Chi legge a caso mie gioconde rime Diragrave seco medesmo oh fortunato v 6 Sempre il canto del cuore il vero stato v t 3 Mentre che al turbo or cede ed or lrsquoassale

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nel non cedere ai dolori ma ricomporsi un paradiso ne la serenitagrave de lrsquoanimo e quando il savio ha questo raggiunto non contempleragrave la vita come una perpetua frode e si rassegneragrave a tutte le vicende de lrsquoessere E lrsquoarte sua saragrave tanta piugrave alta quanto piugrave in lui si compenetreragrave il sentimento de la natura contemplata qual egrave

Ma esaminiamo alcuna di queste Bucoliche Ho detto che il Meli sostituisce a le lacrime lrsquoamore de le cose or questo sentimento ne la Primavera ti domina su lrsquoagilitagrave de le forme e de le imagini e su lrsquoagilitagrave dei ritmi percheacute ne lo svegliarsi de lrsquoanno le forze feconde de la natura ti paion piugrave potenti piugrave attive e tutto par che frema di voluttagrave

Tu apri lrsquoanimo a le carezze de la gioia quando ti trovi in aperta campagna allor che i mandorli sono in fiore e per lrsquoaria tra i miti raggi del sole nel susurro degli insetti che si agitano nei profumi senti la gioventugrave del tempo che egrave gioventugrave de la vita e senti i fremiti nuovi che serpono per le vene del giovane che sa oramai segrave stesso

Giagrave nni rsquonvita giagrave nni chiama Primavera rsquontra li ciuriOgni frunda nni dici amaLrsquoaria stissa spira amuriQuali cori egrave rinitenti A un piaciri accussigrave gratuQuannu tutti lrsquoelementi Nni respiranu lu ciatu

laquoLa dura montagna sente la potenza di amore e si appara di verzura che dispenza ai pascoli Un zefiro amoroso vola in una nube di odori e grazioso e soave scherza e ride co i fioriraquo

Scurri e va di cosa in cosa Certu focu dilicatu Chi fa vegeta la rosaChi fa fertili lu pratu

Giagrave la senti la jinizza

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Giagrave a lu tauru srsquoaccumpagna Di muggiti drsquoalligrizza Giagrave risona la muntagna

Questo sentimento di amore che soggioga la natura va mano mano incalzando in un movimento di imagini fincheacute la fiamma del sentimento prorompe in quella veemente esclamazione laquoAhi tu sola tu sola o amata Clori sarai sorda ed ostinata quando la natura parla deh dolce amore mia vita cotesta bellezza che egrave miracolo non sia inutile a te neacute sia tormento a chi ti amaraquo

Cosigrave egli vela modestamente il desiderio intenso dei sensi senza strozzarlo ipocritamente con quei lagni evirati degli academici onde era infestata lrsquoarte italiana

Ma vi ha di piugrave mdash Lrsquoidillio Martinu egrave per il contenuto il piugrave alto e il piugrave scientifico La Natura toglie ad ammaestrare lrsquouomo giaccheacute essa egrave il vero maestro ed il conformarsi ai suoi dettami puograve arrecare la vera felicitagrave mentre lo staccarsene genera malvagitagrave e corruzione e solitudine38

Ma la piugrave grande legge anzi la prima legge de la natura egrave lrsquoamore amare e farsi amare godere e far godere39 la qual legge egrave scolpita in ogni cuore40 laquoessa ti stende e ti moltiplica gli esseri da ogni parte e ti attacca al mondo41 Senza di essa tu

38 La natura maestra dellrsquouomo egrave idea dei sensisti specialmente di Condillac (Des sensations) ma Rousseau con la sua teoria del sentimento portograve nel campo morale a de le conseguenze metafisiche questo principio che ha base fisiologica E lrsquoEacutemile in fondo non arriva che a questa conclusione lrsquouomo ne lo stato naturale ubbidendo al suo istinto morale saragrave virtuoso mentre raffazzonato artefatto da lrsquoeducazione convenzionale si corrompe e ove conservi la virtugrave fugge lo stato sociale e si chiude ne la sua solitudine per non essere insozzato dal fango39 laquoAimer crsquoest remplir la vue de la nature crsquoest satisfarne agrave un besoinraquo Lettres de medlle Ninon de Lenclos Brano citato dal Meli ne le note a le stanze inedite del suo Poema italiano La Ragione f 140 (Cod 4 Qq C 31) Questa legge il poeta consacra anche in unrsquoode La Natura inedita che trovasi a f 144 del Cod mss Qq C 33 40 Vedi le parole di Hutcheson che il Meli riporta nel Meccanismo della Natura e ne le note al poema inedito La Ragione41 laquoLrsquoamore sessuale egrave la prima base de la societagrave costituendosi per esso la famiglia che egrave il primo vincolo che rende lrsquouomo piugrave legato a la terra Tutta la umana societagrave egrave connessa tra segrave medesima per lrsquoamore e lrsquoamiciziaraquo Lett a pag 12 del Cod Qq

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saresti estraneo e in una guerra perpetuaraquoE la Natura qui novera a Martinu i grandi beneficii da lei

fatti a lrsquouomo

laquoLa menti e lrsquointellettu Ti detti a rilevari Chi chiddu egrave giustu e rettu Chi a tutti pograve giuvariraquo

Ecco qui il principio morale del Meli che egrave fondato su lrsquointeresse collettivo su lrsquoamore universale come egli lo chiama Al modo stesso che la Natura egrave un aggregato di forze attive inerenti a le parti de lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccaniche la societagrave a la sua volta non egrave che un aggregato di attivitagrave ossia di individui che stanno al tutto sociale come le forze attive al gran tutto del mondo

Or gli uomini si riuniscono in societagrave per due motivi per i rispettivi interessi o per i rispettivi umori sistemi maniera di pensare e di vivere42 Ma la prima maniera di unione egrave pel Meli precaria attaccata ad esterne accidentalitagrave onde egli non crede come Hobbes che lrsquointeresse sia il vero fondamento de la societagrave la quale ha invece per base lrsquoamore o sia lrsquoistinto sociale per cui 1rsquouomo egrave condotto indipendentemente da ogni consenso de la ragione a ricercare il suo simile43

Tale istinto sociale innato egrave una de le forme de lrsquoistinto morale innato il quale perciograve riconosce come onesto e giusto e D 4 42 Lettera a f 12 del Cod cit43 Ciograve malgrado il Meli si contradice poicheacute ammettendo che il principio de la conservazione degli esseri egrave in una lotta perenne deve per conseguenza ammettere che la societagrave non puograve esistere senza la lotta e la lotta non puograve essere determinata che da lrsquointeresse laquoAltro non ci presenta insomma la superficie del mondo che un gran campo di battaglia dove ogni specie egrave destinata a sussistere per la distruzione drsquounrsquoaltra Chi crederebbe la conservazione della specie doversi a questa guerra che ne minaccia la distruzione E perograve lrsquoequilibrio e ci sia lecito chiamarlo il jus economico della specie egrave fondato su quello di una guerra scambievoleraquo Meccanismo della Naturali sect III

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buono tutto che giova agli interessi generali e allora si avragrave una societagrave perfetta quando ognuno concorreragrave amorosamente con tutte le sue forze a mantenere 1rsquoequilibrio dei legami sociali Onde lrsquoinazione o il deviamento di una de le attivitagrave come ne lrsquouniverso produrrebbe disordini ne la societagrave produce un turbamento

Lrsquointeresse quindi non egrave materiale ma esclusivamente morale percheacute appoggiato agli affetti

Su questa base egli fonda ancora lrsquoedifizio de lo Stato questo egrave anche un meccanismo complicato A partire dal re fino a lrsquoultimo suddito tutti devono concorrere a formare la felicitagrave de lo Stato che egrave riposta ne la ricchezza e ne la pace ma come le guerre turbano la tranquillitagrave necessaria al libero svolgimento de le attivitagrave de lo Stato cosigrave le ingiustizie sociali le infingardagini di alcune professioni 1rsquoaccattonaggio tolgono ne lrsquointerno braccia infinite e dissanguano lo Stato senza mai essere produttivi44 Ei vorrebbe che si moltiplicassero gli uomini non essendo essi corrispondenti ai bisogni agricoli e industriali prima e vera fonte di ricchezza che il lusso dei potenti non assorbisse braccia utili al lavoro e che fra potenti e umili si stabilisse quellrsquoarmonia necessaria a uno stato perfetto

Ma la Natura prosegue ammaestrando Martino

Li sensi a custodiri La propria tua esistenza E a fariti sentiri La grata compiacenza

In questi versi il Meli adombra una di quelle grandi leggi fisiologiche su cui la scienza ha innalzato il suo edificio dico il principio estofilattico onde la sensibilitagrave dai dotti viene definita sentinella della vita45

E continua la Natura sfolgorando tutte le sue bellezze innanzi a 1rsquouomo e invitandolo a specchiarsi in lei ove desideri uno stato tranquillo e felice

44 Vedi Riflessioni economiche sullo Stato della Sicilia a f i e seg del Cod di 4 Qq D 345 Vedi piugrave sopra a pag 18

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Noi avremo tempo di esaminare in seguito questo principio morale notiamo qui che le Bucoliche contengono un sentimento alto e scientifico de le cose ancor piugrave alto che tutte le poesie pastorali fin qui scritte poicheacute il Meli in quella il-lusione serena de la vita in quella pacifica contemplazione in cui dimenticava seacute stesso non pensava solamente di richiamare quellrsquoetagrave de lrsquooro che egli avrebbe voluto nel mondo46 ma anche di adombrarvi i veri de la scienza e de la morale

E invano tu cercheresti negli ammaestramenti de la Natura una legge che esca fuori e la trascenda non troverai il metastasiano

Dovunque il guardo io giroImmenso Dio ti vedo

Il poeta non pensa che nel creato debba per esser buon cristiano ammirare un intervento divino Ammira la natura in segrave stessa nel molteplice suo spettacolo neacute accenna in modo alcuno che questa grande natura possa essere un atomo in fac-cia a Dio ovvero ludo e capriccio di una volontagrave superiore Pagano per sentimento evoca la vita di quei tempi antichi e ne la illusione del suo paganesimo si purifica e si rinnovella non si preoccupa del funesto oltretomba non disperde il sentimento ne le demenze orride di una seconda vita misteriosa e terribile47

Rassegnato a le vicende immutabili de lrsquoessere egli lungi dal rivelarne la fraude dolorosa che vi par concorporata te ne 46 laquoLrsquooccupazione ordinaria e connaturale della mia attenzione egrave stata quella di escogitare i mezzi piugrave plausibili per ordinare e sistemare la societagrave degli uomini in maniera che il giusto non fosse soperchiato dallrsquoingiusto che lrsquoonesto trovasse da vivere senza oppressione neacute avvilimento che la virtugrave ottenesse la considerazione dovutale e che le leggi non servissero per un traffico vile e rovinoso allo Stato ed ai singoli con impiegare un ceto numerosissimo di manimorte di ciarlatani o di malviventi neacute per esimere dal loro giogo quelli cui egrave affidata lrsquoamministrazione delle medesimeraquo Lettera al Barone Refhues a f 95 del Carteggio47 La censura non vedea di buon occhio lrsquoardimento del Meli quando egli scrisse il libro Riflessioni sul Meccanismo della Natura parve a quei degni inquisitori che malgrado le proteste di fede cristiana lrsquoautore sapesse di ateismo e non vollero permetterne la stampa ma lrsquoarcivescovo di Palermo mons Sanseverino lo fece stampare a Napoli per i tipi di De Dominicis nel 1777

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sorprende le parti piugrave alte da quel tempio sereno ove si egrave levato e ne ritrae lo spettacolo in quelle forme estetiche che ti empiono di maraviglia E per questo si comprende in lui quella mirabile potenza descrittiva e quella efficace naturalezza per cui agli occhi tuoi si svolgono quadri viventi che non ti stancano mai di piacere

Quanta e quale sia questa potenza pittorica appare da quei quadri ove ti presenta la natura

Via sedi a lrsquoumbra mentri chi drsquointornu Regna lu suli e tuttu brucia ed ardi

Vidi comu li pccuri ritornu Fannu a li macchi e li viteddi e vacchi Mettinu a lrsquoumbra lrsquounu e lrsquoautru cornu

Lrsquooceddi rsquontra li gai posanu stracchiSulu si esponnu a li cucenti arduri Li friddi serpi cu li spogghi a scacchi Eccovi dunque in una vasta campagna silenziosa e infocata

in un meriggio drsquoestagrave gli armenti riposano sotto le ombre gli uccelli si nascondono fra le siepi tutti cercano un pograve di frescura mentre le verdi lucertole si distendono fredde e immo-bili e attendono gli insetti Tutto egrave calma percheacute egrave lrsquoora del riposo meridiano Ma la scena cambia le spiche sono bionde da la pastorizia si passa allrsquoagricoltura

Giagrave sutta di la fauci Cadinu li lavuri Li gregni a li chianuri Eccu di ccagrave e di ddagrave La cicaledda rauca Tra lrsquoarvuli e li spichi Cu lu so zichi-zichi Nni annunzia lrsquoestagrave

Chiudiamo gli occhi e lrsquoillusione saragrave completa innanzi a noi si distendono le campagne di Cinisi che corrono via via

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sino al mare spaziose pianure disseminate di glauchi ulivi e di cupi carrubbi che tagliano co la loro ombra di trasparente cobalto il biondo de le spiche Qua e lagrave i campi sono schiomati ma lrsquoirte ristoppie ancora biondeggiano sugli alberi fra le verdi cortine la cicala rauca stride senza stancarsi tu vedi la truppa dei mietitori sotto la cui falce cadono i manipoli del frumento ti par di vedere i bagliori pacifici delle falci di sentire il riso argentino delle donne che si adornano il capo di spiche e folleggiando allietano il faticoso lavoro degli uomini E pensiamo ai riposi e ai mille episodii che srsquointrecciano e si compiono a lrsquoombra dei gelsi e le nostre idee si associano si richiamano si succedono per il magistero di otto versi che ne la loro ricca concisione ti suscitano un mondo vivo e reale

Ma la tavolozza del Meli svolge agli occhi del lettore una serie di quadri che si compiono lrsquoun lrsquoaltro 1rsquoestagrave non egrave finita dopo mietuto il frumento si trebbia

Curri lu voi rsquontra lrsquoarii Da chista parti a chidda E lu frumentu sgridda Sutta lu pedi sograveLi juculani rsquommattiti Sprannuzzanu la pagghia Chi lu tridenti scagghia Quantu cchiugrave in autu pograve

Ma il caldo incalza le fonti disseccano

Lu ciumi egrave tantu poviru Chi sempri trova intoppi E cu pitruddi e sgroppi Si metti a tu pri tu

Non si sarebbe potuto dir meglio quella povertagrave di acqua nel suo umile corso da le ghiaiuzze dagli sterpi da le irregolaritagrave del suo letto obbligata a rompere il suo tranquillo viaggio a deviare a contrastare il passo egrave evidente tutto il magistero de la pittura egrave ne lrsquoultimo verso in quella metafora

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viva del dialetto che ti raffigura come due avversarii il torrentello e il suo alveo E tuo malgrado nel cervello ti si associa lrsquoimagine del fiume rigoglioso che copre anche i sassi piugrave alti che tenta le sponde e va rapidamente minacciando i coloni E allora ti rammenti della superba ode del Testi

Ruscelletto orgoglioso

in cui il contrasto tra i due aspetti del torrente si distende per una lunga strofe per una lunga serie di imagini48 quando nel Meli sono appena tre imagini chiuse nel breve giro di una quartina settenaria

Ma giunge lrsquoessiccator agosto

Li venti cchiugrave nun ciatanu Negrave cchiugrave lu voscu scrusciMa movi lrsquoali musci Un zefiru chi crsquoegraveSrsquoinfocanu li vausi Sutta lrsquoardenti lampa Chi scarmuscisci e allampa Lrsquoirvuzza virdi ohimegrave

Qui siamo proprio nel solleone non alita un fresco tutto egrave fuoco il bosco non offre piugrave riparo la vampa solare brucia lrsquoerbe un zefiro afoso muove le flosce ali e allora che cosa 48 Ruscelletto orgogliosoChe ignobil figlio di non chiara fonte Un natal tenebroso Avesti infra gli orror drsquoispido monte E giagrave con lenti passiPovero drsquoacqua isti lambendo i sassiNon strepitar cotantoNon gir sigrave torvo a flaggellar le spondeChe benchegrave maggio alquantoDi liquefatto gel trsquoaccresca TondeSopravverragrave ben tostoEssicator di tue gonfiezze Agosto

Ode a Raimondo Montecucco

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propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

49

Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

50

Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 12: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

Cosigrave egli emancipa la scienza dallrsquoapriorismo e chiama falso e chimerico ogni metodo che ricerca la natura fuori di essa laquoNon possiamo rinvenire dentro di noi la ragione di ciograve che si passa al di fuori e ne egrave totalmente libero e indipendente quindi la inutilitagrave delle ipotesi dei sistemi e dei voli metafisiciraquo Onde lo studio de la natura dipende da la fisica la libertagrave de lrsquoinvestigazione dal non formarsi alcun sistema12 Il filosofo deve scoprire tutte quelle laquodisposizioni combinazioni rapporti tendenze evoluzioni si interne che esterne che potranno render conto di sua essenza e sussistenza giaccheacute ogni effetto fisico non egrave che il risultato delle diverse combinazioni della materia e perograve la essenza e sussistenza de-gli individui hanno loro ragione in dette modificazioni e lrsquouomo stesso non potrassi riguardare per la parte della fisica come solo e isolato ma dovragrave considerarsi come una delle tante possibili modificazioni della materia che viene deter-minata a quella particolare essenza da una serie infinita di cause che emanano dal nesso universale delle cosehellipraquo Per ciograve lrsquoespressione di microcosmo data a lrsquouomo deve estendersi anche laquodalla scimmia al polipo drsquoacqua dolce da questo alla sensitiva dalla sensitiva allrsquoepitimo impercioccheacute ogni individuo sia del regno animale o vegetale raggira entro seacute stesso un piano di conservazione che tende ancora a distingarne tanti altri simili a seacuteraquo La parte piugrave sana dei criteri onde si parte il Meli egrave lrsquoemancipazione de le scienze dal giogo de la filosofia

Nun ha chi fari la filosofiaChi cu lrsquoomini suli e nenti affattuCu lu restu di tuttu lrsquouniversuPensa a lrsquoastri lrsquoastronumuLu fisicu contempla la natura

12 laquoIo stesso facendo eco al celebre Cancelliere Bacone gridavo che piugrave sistemi sono gli asili del sofisma sono i palazzi incantati nel nostro atlante dove a ciascuno pare di travedere quel che cerca e non trova mai Il mio libro dunque ha avuto la sorte di tutti quelli libri appoggiati sopra sistemi che io pure non giagrave per politica ma per convinzione ho condannato a morireraquoLettera a D Giacomo Sacchetti segretario dellrsquoAccademia letteraria di Siena mdash Sta a f 28 retro del Cod ms citato

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E attenni lu filosofu A la perfezioni di se stissu13

Ai giorni nostri egrave perfettamente accaduto quel che qui indovinava il Meli ogni scienza si egrave sottratta a la speculazione per acquistare fisonomia propria e si puograve dire che i versi del Meli siano la sintesi di quel che oggi scrive il Ribot ne la sua stupenda introduzione la Psycologie Anglaise14 Se non che il Meli riduceva la filosofia a la sola Ethologia15 ignorando che anche questa egrave una scienza indipendente da la filosofia avente sue basi ne lrsquoantropologia ne la psicologia ne la sociologia ecc mentre noi ancora non possiamo con sicurezza dire a che si ridurragrave ne lrsquoavvenire parendo fin drsquoora che lrsquounica tavola a cui potragrave afferrarsi per sornuotare sul naufragio onde si dibatte egrave la vera e genuina metafisica16

E quindi non egrave filosofia il vaneggiare laquodietro le ombre i sogni i deliri della nostra imaginazioneraquo non egrave da filosofo laquolrsquoambizione di penetrare lrsquoarcano santuario della metafisica in cui adorasi il mistero fra la caligine che lo circondaraquo E lrsquoEthologia non egrave quella che si comprende nei volumi di Platone e di Aristotele o di chiunque altro17 Poicheacute scopo de la filosofia egrave dominare le passioni e le passioni sono e agiscono per gli organi crede il Meli che non si possa esser moralisti senza essere anche fisici o naturalisti o sia senza avere alcuna 13Parafrasi del dialogo di Fontenelle 14 laquo Si lrsquoon demande ce que la philosophie a eacuteteacute agrave lrsquoorigine il est aiseacute de le dire elle eacutetait la science universelle Le travail lent et continue de la vie une tendance naturelle vers le progregraves fera sortir de la philosophie des sciences Toutes les sciences particuliers qui existent aujourdrsquohui sont sorties de la philosophieraquo Ribot Introduzione al bel libro La Psvcologie Anglaise Paris Germer Bailliegravere 187515 laquoMa la mia filosofia conoscendosi limitatissima per tutto ciograve che riguarda la natura delle cose cerca di applicarsi almeno a dominare le proprie passioni raquoLettera al Sacchetti giagrave citata trof 28 del Cod Locke Hume Condillac hanno lo stesso senso di sfiducia per le conoscenze umane16 laquoPlus tard elle ne contiendra que les speacuteculations geacuteneacuterales de lrsquoesprit human sur les principes primiers et les raisons derniegraveres de toutes choses Elle sera la metaphysique rien de plusraquo Ribot Psycologie Anglaise giagrave citata17 laquo principi resi misteriosi dalle venerate tenebre della filosofiaraquo (Bozza di lettera non si sa a chi sta a f 12 del Cod citato)

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cognizione de la struttura degli organi umani Onde egrave che egli invece di scrivere un libro di teorie astratte si parte da lrsquoele-mento fisiologico per giungere al filosofico18

Per sommi capi le idee del Meli son questeSeguace di Locke che cita a proposito respinge le idee

innate essendo le idee la trasformazione de le imagini degli obbietti trasmesse dai sensi ma con patente contraddizione non potendo comprendere una ragione organica in cui quelle veritagrave che pare precedano il raziocinio e sieno quindi innate e indipendenti da ogni operazione intellettuale di prova (convenienza) non sono che trasmesse in noi da lrsquoereditagrave e da 1rsquoeducazione e acquisite da lunga esperienza degli organi il Meli a spiegarsi tale fenomeno intellettuale e non cadere ne le astrazioni si lascia vincere da le apparenze e ammette una specie di istinto un senso secreto che senza il soccorso de la ragione giudica discerne le veritagrave cardinali come questa una cosa stessa non puograve nel tempo stesso essere e non essere19

laquoIl piacere e il dolore sono le primiere molle per mezzo delle quali lrsquoanimale egrave costretto fra il pungolo e lrsquoallettativo a calcar quelle vie che portano alle mire della natura20 Piacere e dolore sono gli interpreti della sensibilitagrave La sensibilitagrave risiede nelle fibrette midollari e nervose che son credute i primi stami del corpo animale21 La sensibilitagrave veglia in

18 laquo Si conferma la necessitagrave che si egrave detta sopra di una medicina che riguardi lrsquoarmonia fisica per rapporto alla morale non solo ma alla civile societagrave giacchegrave come si egrave osservato gli affetti e le passioni sono in ragione alle sensazioni allrsquoarmonia della macchina ed alle modificazioni dellrsquoanimoraquo Meccanismo della natura L III sect VIII19 Questo istinto o senso secreto venne al Meli da Rousseau che lo tolse a Hutcheson e a Reid modificandolo verisimilmente in un modo piugrave stretto al sensualismo di Locke con la teoria del senso intimo di Hemsterhius Pure se il Meli avesse meglio letto i suoi autori francesi e specialmente Condillac avrebbe visto che ciograve che pare innato non egrave che acquistato per lunga esperienza cosigrave Condillac nellrsquoEssai sur lrsquo Orig de la Conoiss hum Vedi Ritter Histoire de la philosophie moderne Vol III Paris-Librairie philosophique de Ladraque 186120 In questo egrave drsquoaccordo con Condillac e con tutti i sensualisti e un cotal poco anche coi fisiologi moderni Vedi Condillac Des sensations21 Anche il Bonet che egrave il fisiologista della scuola francese del secolo XVIII ha la stessa opinione sulla sensibilitagrave

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custodia della macchina22 dalla diversa modificazione di essa secondo gli organi diversi ne risultano i sensi i quali sono incaricati o di avvertirla dei perigli o di suggerirle i bisogni Lrsquoistinto egrave la potenza che risulta dal meccanismo dellrsquoanimale ossia egrave la rivelazione dei bisogni della macchina23 Le tendenze dellrsquoistinto a ciograve che soddisfa si chiamano appetiti e il soddisfare agli appetiti genera la voluttagrave Onde lrsquoistinto ha per principio lo stimolo o il dolore e per oggetto la voluttagraveraquo

Ma fin qui lrsquouomo nulla ha di superiore a lrsquoanimale onde il Meli che pur vuole spiegarsi tale superioritagrave ricorre al sentimento che egrave quel senso intimo quel senso secreto che connaturale e universale egrave la facoltagrave di giudicare de le veritagrave cardinali

Questo sentimento egrave laquolrsquoessenza dellrsquouomoraquo laquoil risultato della natura fisica e della natura morale il punto in cui vanno a unirsi le facoltagrave dellrsquouna e dellrsquoaltraraquo

Questo sentimento ne lrsquouomo egrave appercezione ossia coscienza di segrave egrave istinto morale o coscienza morale egrave estetica

Come istinto morale esso egrave una laquoinclinazione naturale involontaria indipendente drsquoogni considerazione umana e sacra della religione delle leggi penali e remuneratrici dellrsquoamore e dellrsquoonore dei pregiudizi e delle mire dellrsquoamore proprio24raquo

Questo istinto egrave perciograve giudice in ciograve che egrave bene e in ciograve che egrave male come lrsquoistinto fisico lo egrave pel piacere e pel dolore 22 Il Sergi uno dei filosofi nostri contemporanei piugrave forti chiama la sensibilitagrave Sentinella della vita V Elementi di psicologia Messina 187923 Lrsquoinstinct est un pouvoir non appris drsquoaccomplir des actions de toute sorte et particulierement celles qui sont neacuteceacutessaires ou utiles agrave lrsquoanimalraquo Cosigrave il Bain e il Lefegravevre laquoSi puograve definire lrsquoistinto unrsquoabitudine fissata dall ereditagrave o dallrsquoeducazione esso non egrave che un sinonimo del bisogno raquo24 Queste parole sono di Hutcheson il quale volendo scappare al rigore per lui desolante di Hobbes che pone lrsquointeresse come base de la morale scostandosi da Locke creava questo sentimento innatoMa la scienza contemporanea agrave messo in sodo la base utilitaria de la morale umana con lrsquoanalisi dei fatti e con la storia alle maniIl Meli rimane abbagliato da lrsquouniversalitagrave secondo lui de lrsquoistinto comune del bene e del male ma ciograve che credeva innato non era che il sentimento etico collettivo ereditato per lunga esperienza di secoli nei nostri organi e che fu trovato corrispondente agli interessi di uno stato sociale (Spencer)

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Teoria tolta di peso a Rousseau il quale ammise un sentimento innato del giusto e de 1rsquoingiusto istinto interiore che ci rischiara la via del dovere25

Ma non vrsquoha un bene e un male assolutoQuel che giova a tutti egrave un bene ed egrave giusto Onde

lrsquointeresse collettivo sociale altruistico egrave base de la morale e su di esso riposa anche lrsquoedificio de lo stato Cosigrave il Meli senza volerlo viene a distruggere il disinteresse del Sentimento morale innato e per rigore di logica distrugge tutto lrsquoedificio che innalza su di esso con gran pompa di frasi Quanto a le passioni essendo esse uno stato di violenza del sentimento procedono da due tendenze fisico-morali de lrsquoindividuo gli affetti relazione di armonia verso il tutto lrsquoamor di segrave stesso relazione di armonia verso la propria macchina che corrispondono in Rousseau a lrsquoistinto di conservazione sorgente de lrsquoamor proprio istinto di pietagrave sorgente degli affetti sociali26

Riepilogando il Meli non avendo ammesso unrsquoanima e una ragione organica e mantenendo il dualismo fra le due nature de lrsquouomo che egli tenta di conciliare distingue due istinti il fisico che si risolve ne le sensazioni del piacere e del dolore il morale che si risolve nel sentimento del giusto e de lrsquoingiusto del bene e del male del vero e del falso Ma il sentimento non egrave la coscienza de la sensazione sebbene qualche cosa di inorganico di spirituale che sta indipendente da la materia e che anzi nulla ha di comune con la materia2725 Vedi Ritter Histoigravere de la philosophie ecc ecc26 In fondo parmi che il Meli divida il sentimento etico in egoismo e altruismo secondo la denominazione di Spencer27 Anche Locke ammette qualche cosa di innato ma non egrave altro che la disposizione naturale de lrsquouomo a poter percepire la veritagrave ma questa disposizione si sviluppa per lrsquoesercizio onde le idee cardinali sono sempre acquistate Questa disposizione dal Locke egrave detta senso intimo o riflessione laquoLa premiegravere faculteacute de lrsquoesprit humain crsquoest drsquoecirctre propre a recevoir les impressions que font sur lui ou bien les objets exteacuterieurs par le moyen des sens ou bien ses propres opeacuterations quandrsquoil y applique sa regraveflegravexionraquo Essai sur lrsquoentend hum V Ritter op cit Alcuni filosofi contemporanei ammettono un senso morale ne lrsquouomo ma dissentono quanto alla sua origine Bain crede che esso si acquisti durante la vita di ogni individuo ma Darwin rigetta questa opinione egli invece appoggia il senso morale agli istinti sociali de lrsquouomo onde esso nasce con lrsquouomo percheacute organico si moltiplica per

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E intanto non potendo negare lui medico lrsquoesercizio degli organi ne le passioni si occupa di esse non dal lato del sentimento ma dal punto di vista fisiologico

Quanto a la filosofia de la natura le sue idee sono piugrave vere e piugrave sane e si accostano a 1rsquoantico materialismo Vero si egrave che comincia il suo lavoro col definire la natura secondo le viste dei teologi ma pare non abbia fiducia neacute in questa neacute in ogni altra definizione metafisica e dice essere la natura laquoun aggregato armonico di forze attive inerenti alle parti costituenti lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccanicheraquo La quale definizione parmi che riduca la natura a un simbolo di gruppi meccanici che ascendono sempre a forme piugrave complesse E investiga la natura seguendo il metodo di quei filosofi che hanno inteso prescindere da ogni causa soprannaturale e divina laquoconciossiachegrave egrave questa veduta molto comoda in filosofia scorgendosi nel nesso universale delle cose epilogata la sorte e le vicende di tutti gli esseriraquo

Ma il creato egrave materia c materia contempla il filosofo che

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nulla vede fuori che la materia28 disconosce atomi o monadi che son punti metafisici e che non possono dar materia laquocome soli zeri non danno numeri neacute punti matematici estensioni solideraquo Agli atomi e ai corpuscoli ai punti di Zenone a le monadi egli sostituisce le molecole ossia a la teoria atomistica dei metafisici la teoria molecolare dei chimici

E in tutto questo egli non si occupa de la creazione e del fine de la creazione e parla di Dio assai vagamente al modo stesso che parlando di bene o di male di piacere di vita non si occupa per nulla di una vita futura e di un godimento o di un castigo postumo Anzi protesta di non voler ricercare che la terrestre felicitagrave e da tutti i suoi scritti questo solo traluce In una lettera a Maddalena Mayer parlando di Chateaubriand confessa che egli volle darsi non a la contemplazione del bello

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divino ma del bello terrestre29Insomma il Meli mentre proclama la morale o meglio il

senso morale indipendente da la religione e per conseguenza rigetta lrsquointervento de la grazia divina ne la virtugrave mentre non fa de lrsquouomo una classe privilegiata al tutto diversa dagli animali inferiori ma per la parte fisica lo trova uguale a qualunque altro organismo animale e arriva anche a compararlo ai

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vegetali30 mentre riduce il mondo a un simbolo di gruppi meccanici e studia la materia che egrave quella che sola gli cade sotto ai sensi mentre confessa che le forze attive sono inerenti a la materia mentre insomma esclude la presenza di un intervento soprannaturale a simiglianza di Locke e di Condillac e di tutti gli altri filosofi sensisti non sa emanciparsi da quel dualismo fra lo spirito e la materia e di quando in quando ti nomina lrsquoanima e la creazione come una protesta

Ben vero perograve egli relega la creazione al primo atto a lo stabilimento di quelle leggi per cui la natura da sola egrave divenuta quella che egrave e protesta di credere in Dio come ai giorni nostri

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il Darwin31 inconsapevole forse che con un sistema uguale Dio e la creazione diventano un assurdo un controsenso

Ma il Meli beveva lrsquoaura dei tempi il battesimo salutare di quelle dottrine che scotevano la Francia e di cui mostravasi studioso non seppe interamente rinnovarlo Egli aveva paura dellrsquoepiteto di ateo materialista naturalista che allora suonavano infamia e vergogna e valevano a turbare quella sua pace quella sua tranquillitagrave allietata dagli amplessi fecondi de la Musa

E a questa Musa noi chiederemo tutta lrsquoanima del poeta e quella ingenuitagrave che vi rispecchia la sua bontagrave infinita chiederemo quel sentimento limpido de la natura che in lui derivava dal senso scientifico de le cose che egli srsquoera formato e lo rende nuovo grande geniale

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III

Il capolavoro del Meli egrave certamente la Bucolica in essa si svela tutta la sua grande arte tutto il suo genio Egli egrave poeta lirico ma la sua lirica non deriva da una sentimentalitagrave morbosa o da quellrsquointimo contrasto fra la natura scettica ed eternamente serena e un cervello irrequieto ansioso delle grandi battaglie de la vita o ribelle al fatale avvicendarsi de le forme migranti

Genio completamente obiettivo ritrova la sua piugrave alta manifestazione nel contemplare la natura e rassegnarsi a le leggi serene ed eterne de lrsquoessere e percheacute lrsquoentusiasmo ecciti in lui tutte le corde del sentimento ei convien che ci sia una qualche cosa che lo commuova che lo infiammi Questa contemplazione egrave intera ne la Buccolica collezione di quadri saturi di vita nei quali gli aspetti verdeggianti o brumosi de la natura ti si rivelano in una ubertosa copia di imagini smaglianti e pregne dei profumi e del sole di Sicilia

laquoNon lusingandosi in quellrsquoetagrave (aveva 27 anni) di incontrare in Palermo una riputazione di medico si contentograve

lrsquoereditagrave e si sviluppa con lrsquoorganismo individuale e sociale De la stessa opinione in parte egrave Spencer Vedi LrsquoOrigine dellrsquouomo III Torino Unione Tipog Edit 187128 laquosfere piani monti colline animali drsquoogni specie innumerevoli eserciti drsquoinsetti lrsquouniverso insomma non si riduce finalmente che a materia meteore stagioni vicende rovine desolazioni fuochi incendi stragi dissoluzioni riproduzioni ecc non sono finalmente che moto che forze fisiche inserite alla materiaraquo Meccanismo della Natura II sect I

29 laquoAltri perograve (come me) che ci troviamo piugrave involti nel terrestre limo neacute abbiamo saputo leggere cosigrave chiaro nel cielo siamo andati tentoni dietro al bello di questa terraraquo Vedi lett a f 36 del Cod30 laquoA guardarlo di fibra in fibra pei sughi che vi scorrono dentro egrave una macchina hydraulico-pneumatica Se questa veduta si estende piugrave oltre sino alle facoltagrave di crescere e propagarsi egrave una piantaraquo Meccan della Nat III sect ultimo31 Darwin non nega lrsquoesistenza di Dio anzi laquoproteste que son systegraveme nrsquoest en aucun faccedilon contraire agrave lrsquoidegravee divineraquo Cleacutemence Royer Preacuteface agrave lrsquooeuvre de Ch Darwin LrsquoOrigine des Espegraveces

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esiliarsi in Cinisiraquo32 per campare la numerosa famiglia di cui per la pazzia e poi per la morte del padre era rimasto a capo e ne la calma di quella vita lontano da quella societagrave artefatta che egli ben sovente morde con la sua originale vivacitagrave33 sdegnato ancora del mal governo di certi signorini che anche in quel lontano e insignificante feudo facean coi loro soprusi rivoltare lo stomaco al poeta34 procurava di rifocillarsi lo spirito ne le magnifiche campagne che si stendevano innanzi a lui

Muntagnoli interrutti da vaddatiRocchi di lippu e areddara vistutiCaduti drsquoacqui chiari e inargintatiVattali murmuranti e stagni muti

Vausi e cunzarri scuri ed imbuscatiSterili junchi e jinestri ciurutiTrunchi da lunghi etagrave malisbarratiGrutti e lammichi drsquoacqui giagrave impitruti

Passari sulitarii chi chiancitiEcu chi ascuti tuttu e poi ripetiUlmi abbrazzati strini da li viti

Vapuri taciturni umbri segretiRitiri tranquillissimi accugghitiLrsquoAmicu di la paci e la quieti

Bencheacute queste poesie pastorali abbiano apparenza di canti disgiunti pure vi ha in esse una unitagrave organica un centro al quale convergono tutte e che egrave il risultato di quel concetto che 32 Cinisi era in quel tempo feudo del Monastero di S Martino delle Scale la cui comunitagrave appunto aveva affidato la cura di quei coloni al Meli che vi stette dal 1767 al 177133 Vedi la canzone Palermu si ridussi rsquona piccula Girnevia ecc lrsquoaltra Porta nova lrsquoaltre ancora Nun cchiugrave a Porta Filici Nun cchiugrave rsquontra dda marina ecc LrsquoInvettiva ecc ecc34 Vedi nel Cod cit la lettera del 7 agosto 1770 a f 8 e seguente

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il Meli ha de la naturaIl centro egrave lrsquoamore de le cose che scherza ne la varietagrave ne

lrsquoincostanza nel disordine stesso degli aspetti de la materia egrave quellrsquo armonia dilettosa che egli il poeta formavasi nel suo cervello nel sentirsi concorde ed uno con la natura Questrsquoarmonia universale che non egrave perograve prestabilita ma risulta da le cose stesse e vi egrave inerente chiamata Amore ne le poesie non egrave lrsquoEros di Esiodo neacute lrsquoAmore dei platonici si potrebbe in qualche modo assimilare a la voluttagrave a la Venus di Lucrezio lrsquoideale de le feconde attivitagrave de la natura che go-vernano le vicende de la materia e che convertite da lrsquoanimo commosso in gruppi estetici scoppiano per tutte le vie del genio35

Alle lacrime de le cose il poeta sostituisce lrsquoamore de le cose ei vuol convertire la via dolorosa de la vita in un festino olimpico e invece di attraversare la rude palestra de la materia ribelle vi si adagia sorridendo e vi compone il suo paradiso estetico36

Coloro che non avendo sottrsquo occhio le lettere del Meli non cercarono nemmeno di investigare e ritrovar 1rsquouomo sotto il poeta si formarono di lui un tipo di cuor contento uno scialacquatore che si diverte che ride e lascia rovinare il mondo intorno a segrave stesso E cosigrave se lo gabellan lrsquoEmiliani-Giudici e il De Sanctis e la comune dei lettori nullrsquoaltro sa

35 laquoLa denominazione di Amore o di Voluttagrave che noi abbiamo circoscritta ad una tendenza morale degli esseri animati era forse concepita in un senso estesissimo che esprimeva ed abbracciava tutto ciograve che noi intendiamo per attrazione affinitagrave simpatia genio inclinazione eccraquoNota allrsquoEgloga II Li Munti EreiChe lrsquoAmore del Meli sia la Venus di Lucrezio si rileva poi da questo tratto del Mec della Nat II sect 4 laquoLrsquoattrazione la simpatia il magnetismo lrsquoamore non sono che modificazioni diverse di una legge generalissima della natura la quale dalla diversa disposizione delle parti ne produce quella direzione di forze attive che si conviene al secondamento delle sue mire Quindi un sublime ingegno altrettanto filosofico quanto poeta ha esaltato sotto il simbolo di Venere la suddetta rilevantissima legge addossando a questa pretesa deitagrave il sovrano impero sopra tutta la natura ecc eccraquoSi noti che Lucrezio in quel tempo per il suo materialismo epicureo era sfuggito forse senza esser nemmeno letto e che appunto in quel secolo e in Sicilia il Campailla era stato con fervore salutato dai teologi un Lucrezio cristiano e italiano36 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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vedere in Meli che un ozioso cicalone che trastulla le brigateMa questa tranquillitagrave ove il poeta si adagia gli costa laquoNon

vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazioneraquo37 Ecco quel che lo stesso Meli dolorosamente confessa onde egli ci appare come un Titano che attraversa la vita e si conquista tra gli stenti la felicitagrave del rimaner sereno e tranquillo

Qui egrave la grandezza de la sua filosofia la saggezza egrave riposta

37Lettera al Barone di Rehfuens a f 96 del Cod citato Che i lettori e i critici avessero dovuto gabellarlo per un beato Ermolao Egli il P lo sospettava infatti per una edizione de le sue poesie aveva preparato il seguente sonetto inedito (che leggesi a f 19 del cod ms 4 Qq D O) a guisa di prefazione

Chi legga queste mie gioconde rime Fra se diragrave invero egrave fortunato Costui che gode un viver si beatoCome si narra de le genti prime

Quantrsquoerra uman giudizio ahi non esprime Sempre il canto del cor vero lo statoChegrave tra ceppi talor lo sventurato Crea imagini liete e rsquol duol comprime

Verde ramo cosigrave da vento oppresso Piega al suolo la cima e poi risalePer lrsquoinnato vigor chrsquoegli ha in segrave stesso

E fra rsquol crudo ondeggiar che lo dibatteMentre che or cede al turbo ed or lrsquoassaleSembra che si trastulli eppur combatte

Variante V 1 e 2Chi legge a caso mie gioconde rime Diragrave seco medesmo oh fortunato v 6 Sempre il canto del cuore il vero stato v t 3 Mentre che al turbo or cede ed or lrsquoassale

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nel non cedere ai dolori ma ricomporsi un paradiso ne la serenitagrave de lrsquoanimo e quando il savio ha questo raggiunto non contempleragrave la vita come una perpetua frode e si rassegneragrave a tutte le vicende de lrsquoessere E lrsquoarte sua saragrave tanta piugrave alta quanto piugrave in lui si compenetreragrave il sentimento de la natura contemplata qual egrave

Ma esaminiamo alcuna di queste Bucoliche Ho detto che il Meli sostituisce a le lacrime lrsquoamore de le cose or questo sentimento ne la Primavera ti domina su lrsquoagilitagrave de le forme e de le imagini e su lrsquoagilitagrave dei ritmi percheacute ne lo svegliarsi de lrsquoanno le forze feconde de la natura ti paion piugrave potenti piugrave attive e tutto par che frema di voluttagrave

Tu apri lrsquoanimo a le carezze de la gioia quando ti trovi in aperta campagna allor che i mandorli sono in fiore e per lrsquoaria tra i miti raggi del sole nel susurro degli insetti che si agitano nei profumi senti la gioventugrave del tempo che egrave gioventugrave de la vita e senti i fremiti nuovi che serpono per le vene del giovane che sa oramai segrave stesso

Giagrave nni rsquonvita giagrave nni chiama Primavera rsquontra li ciuriOgni frunda nni dici amaLrsquoaria stissa spira amuriQuali cori egrave rinitenti A un piaciri accussigrave gratuQuannu tutti lrsquoelementi Nni respiranu lu ciatu

laquoLa dura montagna sente la potenza di amore e si appara di verzura che dispenza ai pascoli Un zefiro amoroso vola in una nube di odori e grazioso e soave scherza e ride co i fioriraquo

Scurri e va di cosa in cosa Certu focu dilicatu Chi fa vegeta la rosaChi fa fertili lu pratu

Giagrave la senti la jinizza

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Giagrave a lu tauru srsquoaccumpagna Di muggiti drsquoalligrizza Giagrave risona la muntagna

Questo sentimento di amore che soggioga la natura va mano mano incalzando in un movimento di imagini fincheacute la fiamma del sentimento prorompe in quella veemente esclamazione laquoAhi tu sola tu sola o amata Clori sarai sorda ed ostinata quando la natura parla deh dolce amore mia vita cotesta bellezza che egrave miracolo non sia inutile a te neacute sia tormento a chi ti amaraquo

Cosigrave egli vela modestamente il desiderio intenso dei sensi senza strozzarlo ipocritamente con quei lagni evirati degli academici onde era infestata lrsquoarte italiana

Ma vi ha di piugrave mdash Lrsquoidillio Martinu egrave per il contenuto il piugrave alto e il piugrave scientifico La Natura toglie ad ammaestrare lrsquouomo giaccheacute essa egrave il vero maestro ed il conformarsi ai suoi dettami puograve arrecare la vera felicitagrave mentre lo staccarsene genera malvagitagrave e corruzione e solitudine38

Ma la piugrave grande legge anzi la prima legge de la natura egrave lrsquoamore amare e farsi amare godere e far godere39 la qual legge egrave scolpita in ogni cuore40 laquoessa ti stende e ti moltiplica gli esseri da ogni parte e ti attacca al mondo41 Senza di essa tu

38 La natura maestra dellrsquouomo egrave idea dei sensisti specialmente di Condillac (Des sensations) ma Rousseau con la sua teoria del sentimento portograve nel campo morale a de le conseguenze metafisiche questo principio che ha base fisiologica E lrsquoEacutemile in fondo non arriva che a questa conclusione lrsquouomo ne lo stato naturale ubbidendo al suo istinto morale saragrave virtuoso mentre raffazzonato artefatto da lrsquoeducazione convenzionale si corrompe e ove conservi la virtugrave fugge lo stato sociale e si chiude ne la sua solitudine per non essere insozzato dal fango39 laquoAimer crsquoest remplir la vue de la nature crsquoest satisfarne agrave un besoinraquo Lettres de medlle Ninon de Lenclos Brano citato dal Meli ne le note a le stanze inedite del suo Poema italiano La Ragione f 140 (Cod 4 Qq C 31) Questa legge il poeta consacra anche in unrsquoode La Natura inedita che trovasi a f 144 del Cod mss Qq C 33 40 Vedi le parole di Hutcheson che il Meli riporta nel Meccanismo della Natura e ne le note al poema inedito La Ragione41 laquoLrsquoamore sessuale egrave la prima base de la societagrave costituendosi per esso la famiglia che egrave il primo vincolo che rende lrsquouomo piugrave legato a la terra Tutta la umana societagrave egrave connessa tra segrave medesima per lrsquoamore e lrsquoamiciziaraquo Lett a pag 12 del Cod Qq

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saresti estraneo e in una guerra perpetuaraquoE la Natura qui novera a Martinu i grandi beneficii da lei

fatti a lrsquouomo

laquoLa menti e lrsquointellettu Ti detti a rilevari Chi chiddu egrave giustu e rettu Chi a tutti pograve giuvariraquo

Ecco qui il principio morale del Meli che egrave fondato su lrsquointeresse collettivo su lrsquoamore universale come egli lo chiama Al modo stesso che la Natura egrave un aggregato di forze attive inerenti a le parti de lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccaniche la societagrave a la sua volta non egrave che un aggregato di attivitagrave ossia di individui che stanno al tutto sociale come le forze attive al gran tutto del mondo

Or gli uomini si riuniscono in societagrave per due motivi per i rispettivi interessi o per i rispettivi umori sistemi maniera di pensare e di vivere42 Ma la prima maniera di unione egrave pel Meli precaria attaccata ad esterne accidentalitagrave onde egli non crede come Hobbes che lrsquointeresse sia il vero fondamento de la societagrave la quale ha invece per base lrsquoamore o sia lrsquoistinto sociale per cui 1rsquouomo egrave condotto indipendentemente da ogni consenso de la ragione a ricercare il suo simile43

Tale istinto sociale innato egrave una de le forme de lrsquoistinto morale innato il quale perciograve riconosce come onesto e giusto e D 4 42 Lettera a f 12 del Cod cit43 Ciograve malgrado il Meli si contradice poicheacute ammettendo che il principio de la conservazione degli esseri egrave in una lotta perenne deve per conseguenza ammettere che la societagrave non puograve esistere senza la lotta e la lotta non puograve essere determinata che da lrsquointeresse laquoAltro non ci presenta insomma la superficie del mondo che un gran campo di battaglia dove ogni specie egrave destinata a sussistere per la distruzione drsquounrsquoaltra Chi crederebbe la conservazione della specie doversi a questa guerra che ne minaccia la distruzione E perograve lrsquoequilibrio e ci sia lecito chiamarlo il jus economico della specie egrave fondato su quello di una guerra scambievoleraquo Meccanismo della Naturali sect III

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buono tutto che giova agli interessi generali e allora si avragrave una societagrave perfetta quando ognuno concorreragrave amorosamente con tutte le sue forze a mantenere 1rsquoequilibrio dei legami sociali Onde lrsquoinazione o il deviamento di una de le attivitagrave come ne lrsquouniverso produrrebbe disordini ne la societagrave produce un turbamento

Lrsquointeresse quindi non egrave materiale ma esclusivamente morale percheacute appoggiato agli affetti

Su questa base egli fonda ancora lrsquoedifizio de lo Stato questo egrave anche un meccanismo complicato A partire dal re fino a lrsquoultimo suddito tutti devono concorrere a formare la felicitagrave de lo Stato che egrave riposta ne la ricchezza e ne la pace ma come le guerre turbano la tranquillitagrave necessaria al libero svolgimento de le attivitagrave de lo Stato cosigrave le ingiustizie sociali le infingardagini di alcune professioni 1rsquoaccattonaggio tolgono ne lrsquointerno braccia infinite e dissanguano lo Stato senza mai essere produttivi44 Ei vorrebbe che si moltiplicassero gli uomini non essendo essi corrispondenti ai bisogni agricoli e industriali prima e vera fonte di ricchezza che il lusso dei potenti non assorbisse braccia utili al lavoro e che fra potenti e umili si stabilisse quellrsquoarmonia necessaria a uno stato perfetto

Ma la Natura prosegue ammaestrando Martino

Li sensi a custodiri La propria tua esistenza E a fariti sentiri La grata compiacenza

In questi versi il Meli adombra una di quelle grandi leggi fisiologiche su cui la scienza ha innalzato il suo edificio dico il principio estofilattico onde la sensibilitagrave dai dotti viene definita sentinella della vita45

E continua la Natura sfolgorando tutte le sue bellezze innanzi a 1rsquouomo e invitandolo a specchiarsi in lei ove desideri uno stato tranquillo e felice

44 Vedi Riflessioni economiche sullo Stato della Sicilia a f i e seg del Cod di 4 Qq D 345 Vedi piugrave sopra a pag 18

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Noi avremo tempo di esaminare in seguito questo principio morale notiamo qui che le Bucoliche contengono un sentimento alto e scientifico de le cose ancor piugrave alto che tutte le poesie pastorali fin qui scritte poicheacute il Meli in quella il-lusione serena de la vita in quella pacifica contemplazione in cui dimenticava seacute stesso non pensava solamente di richiamare quellrsquoetagrave de lrsquooro che egli avrebbe voluto nel mondo46 ma anche di adombrarvi i veri de la scienza e de la morale

E invano tu cercheresti negli ammaestramenti de la Natura una legge che esca fuori e la trascenda non troverai il metastasiano

Dovunque il guardo io giroImmenso Dio ti vedo

Il poeta non pensa che nel creato debba per esser buon cristiano ammirare un intervento divino Ammira la natura in segrave stessa nel molteplice suo spettacolo neacute accenna in modo alcuno che questa grande natura possa essere un atomo in fac-cia a Dio ovvero ludo e capriccio di una volontagrave superiore Pagano per sentimento evoca la vita di quei tempi antichi e ne la illusione del suo paganesimo si purifica e si rinnovella non si preoccupa del funesto oltretomba non disperde il sentimento ne le demenze orride di una seconda vita misteriosa e terribile47

Rassegnato a le vicende immutabili de lrsquoessere egli lungi dal rivelarne la fraude dolorosa che vi par concorporata te ne 46 laquoLrsquooccupazione ordinaria e connaturale della mia attenzione egrave stata quella di escogitare i mezzi piugrave plausibili per ordinare e sistemare la societagrave degli uomini in maniera che il giusto non fosse soperchiato dallrsquoingiusto che lrsquoonesto trovasse da vivere senza oppressione neacute avvilimento che la virtugrave ottenesse la considerazione dovutale e che le leggi non servissero per un traffico vile e rovinoso allo Stato ed ai singoli con impiegare un ceto numerosissimo di manimorte di ciarlatani o di malviventi neacute per esimere dal loro giogo quelli cui egrave affidata lrsquoamministrazione delle medesimeraquo Lettera al Barone Refhues a f 95 del Carteggio47 La censura non vedea di buon occhio lrsquoardimento del Meli quando egli scrisse il libro Riflessioni sul Meccanismo della Natura parve a quei degni inquisitori che malgrado le proteste di fede cristiana lrsquoautore sapesse di ateismo e non vollero permetterne la stampa ma lrsquoarcivescovo di Palermo mons Sanseverino lo fece stampare a Napoli per i tipi di De Dominicis nel 1777

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sorprende le parti piugrave alte da quel tempio sereno ove si egrave levato e ne ritrae lo spettacolo in quelle forme estetiche che ti empiono di maraviglia E per questo si comprende in lui quella mirabile potenza descrittiva e quella efficace naturalezza per cui agli occhi tuoi si svolgono quadri viventi che non ti stancano mai di piacere

Quanta e quale sia questa potenza pittorica appare da quei quadri ove ti presenta la natura

Via sedi a lrsquoumbra mentri chi drsquointornu Regna lu suli e tuttu brucia ed ardi

Vidi comu li pccuri ritornu Fannu a li macchi e li viteddi e vacchi Mettinu a lrsquoumbra lrsquounu e lrsquoautru cornu

Lrsquooceddi rsquontra li gai posanu stracchiSulu si esponnu a li cucenti arduri Li friddi serpi cu li spogghi a scacchi Eccovi dunque in una vasta campagna silenziosa e infocata

in un meriggio drsquoestagrave gli armenti riposano sotto le ombre gli uccelli si nascondono fra le siepi tutti cercano un pograve di frescura mentre le verdi lucertole si distendono fredde e immo-bili e attendono gli insetti Tutto egrave calma percheacute egrave lrsquoora del riposo meridiano Ma la scena cambia le spiche sono bionde da la pastorizia si passa allrsquoagricoltura

Giagrave sutta di la fauci Cadinu li lavuri Li gregni a li chianuri Eccu di ccagrave e di ddagrave La cicaledda rauca Tra lrsquoarvuli e li spichi Cu lu so zichi-zichi Nni annunzia lrsquoestagrave

Chiudiamo gli occhi e lrsquoillusione saragrave completa innanzi a noi si distendono le campagne di Cinisi che corrono via via

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sino al mare spaziose pianure disseminate di glauchi ulivi e di cupi carrubbi che tagliano co la loro ombra di trasparente cobalto il biondo de le spiche Qua e lagrave i campi sono schiomati ma lrsquoirte ristoppie ancora biondeggiano sugli alberi fra le verdi cortine la cicala rauca stride senza stancarsi tu vedi la truppa dei mietitori sotto la cui falce cadono i manipoli del frumento ti par di vedere i bagliori pacifici delle falci di sentire il riso argentino delle donne che si adornano il capo di spiche e folleggiando allietano il faticoso lavoro degli uomini E pensiamo ai riposi e ai mille episodii che srsquointrecciano e si compiono a lrsquoombra dei gelsi e le nostre idee si associano si richiamano si succedono per il magistero di otto versi che ne la loro ricca concisione ti suscitano un mondo vivo e reale

Ma la tavolozza del Meli svolge agli occhi del lettore una serie di quadri che si compiono lrsquoun lrsquoaltro 1rsquoestagrave non egrave finita dopo mietuto il frumento si trebbia

Curri lu voi rsquontra lrsquoarii Da chista parti a chidda E lu frumentu sgridda Sutta lu pedi sograveLi juculani rsquommattiti Sprannuzzanu la pagghia Chi lu tridenti scagghia Quantu cchiugrave in autu pograve

Ma il caldo incalza le fonti disseccano

Lu ciumi egrave tantu poviru Chi sempri trova intoppi E cu pitruddi e sgroppi Si metti a tu pri tu

Non si sarebbe potuto dir meglio quella povertagrave di acqua nel suo umile corso da le ghiaiuzze dagli sterpi da le irregolaritagrave del suo letto obbligata a rompere il suo tranquillo viaggio a deviare a contrastare il passo egrave evidente tutto il magistero de la pittura egrave ne lrsquoultimo verso in quella metafora

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viva del dialetto che ti raffigura come due avversarii il torrentello e il suo alveo E tuo malgrado nel cervello ti si associa lrsquoimagine del fiume rigoglioso che copre anche i sassi piugrave alti che tenta le sponde e va rapidamente minacciando i coloni E allora ti rammenti della superba ode del Testi

Ruscelletto orgoglioso

in cui il contrasto tra i due aspetti del torrente si distende per una lunga strofe per una lunga serie di imagini48 quando nel Meli sono appena tre imagini chiuse nel breve giro di una quartina settenaria

Ma giunge lrsquoessiccator agosto

Li venti cchiugrave nun ciatanu Negrave cchiugrave lu voscu scrusciMa movi lrsquoali musci Un zefiru chi crsquoegraveSrsquoinfocanu li vausi Sutta lrsquoardenti lampa Chi scarmuscisci e allampa Lrsquoirvuzza virdi ohimegrave

Qui siamo proprio nel solleone non alita un fresco tutto egrave fuoco il bosco non offre piugrave riparo la vampa solare brucia lrsquoerbe un zefiro afoso muove le flosce ali e allora che cosa 48 Ruscelletto orgogliosoChe ignobil figlio di non chiara fonte Un natal tenebroso Avesti infra gli orror drsquoispido monte E giagrave con lenti passiPovero drsquoacqua isti lambendo i sassiNon strepitar cotantoNon gir sigrave torvo a flaggellar le spondeChe benchegrave maggio alquantoDi liquefatto gel trsquoaccresca TondeSopravverragrave ben tostoEssicator di tue gonfiezze Agosto

Ode a Raimondo Montecucco

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propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 13: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

E attenni lu filosofu A la perfezioni di se stissu13

Ai giorni nostri egrave perfettamente accaduto quel che qui indovinava il Meli ogni scienza si egrave sottratta a la speculazione per acquistare fisonomia propria e si puograve dire che i versi del Meli siano la sintesi di quel che oggi scrive il Ribot ne la sua stupenda introduzione la Psycologie Anglaise14 Se non che il Meli riduceva la filosofia a la sola Ethologia15 ignorando che anche questa egrave una scienza indipendente da la filosofia avente sue basi ne lrsquoantropologia ne la psicologia ne la sociologia ecc mentre noi ancora non possiamo con sicurezza dire a che si ridurragrave ne lrsquoavvenire parendo fin drsquoora che lrsquounica tavola a cui potragrave afferrarsi per sornuotare sul naufragio onde si dibatte egrave la vera e genuina metafisica16

E quindi non egrave filosofia il vaneggiare laquodietro le ombre i sogni i deliri della nostra imaginazioneraquo non egrave da filosofo laquolrsquoambizione di penetrare lrsquoarcano santuario della metafisica in cui adorasi il mistero fra la caligine che lo circondaraquo E lrsquoEthologia non egrave quella che si comprende nei volumi di Platone e di Aristotele o di chiunque altro17 Poicheacute scopo de la filosofia egrave dominare le passioni e le passioni sono e agiscono per gli organi crede il Meli che non si possa esser moralisti senza essere anche fisici o naturalisti o sia senza avere alcuna 13Parafrasi del dialogo di Fontenelle 14 laquo Si lrsquoon demande ce que la philosophie a eacuteteacute agrave lrsquoorigine il est aiseacute de le dire elle eacutetait la science universelle Le travail lent et continue de la vie une tendance naturelle vers le progregraves fera sortir de la philosophie des sciences Toutes les sciences particuliers qui existent aujourdrsquohui sont sorties de la philosophieraquo Ribot Introduzione al bel libro La Psvcologie Anglaise Paris Germer Bailliegravere 187515 laquoMa la mia filosofia conoscendosi limitatissima per tutto ciograve che riguarda la natura delle cose cerca di applicarsi almeno a dominare le proprie passioni raquoLettera al Sacchetti giagrave citata trof 28 del Cod Locke Hume Condillac hanno lo stesso senso di sfiducia per le conoscenze umane16 laquoPlus tard elle ne contiendra que les speacuteculations geacuteneacuterales de lrsquoesprit human sur les principes primiers et les raisons derniegraveres de toutes choses Elle sera la metaphysique rien de plusraquo Ribot Psycologie Anglaise giagrave citata17 laquo principi resi misteriosi dalle venerate tenebre della filosofiaraquo (Bozza di lettera non si sa a chi sta a f 12 del Cod citato)

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cognizione de la struttura degli organi umani Onde egrave che egli invece di scrivere un libro di teorie astratte si parte da lrsquoele-mento fisiologico per giungere al filosofico18

Per sommi capi le idee del Meli son questeSeguace di Locke che cita a proposito respinge le idee

innate essendo le idee la trasformazione de le imagini degli obbietti trasmesse dai sensi ma con patente contraddizione non potendo comprendere una ragione organica in cui quelle veritagrave che pare precedano il raziocinio e sieno quindi innate e indipendenti da ogni operazione intellettuale di prova (convenienza) non sono che trasmesse in noi da lrsquoereditagrave e da 1rsquoeducazione e acquisite da lunga esperienza degli organi il Meli a spiegarsi tale fenomeno intellettuale e non cadere ne le astrazioni si lascia vincere da le apparenze e ammette una specie di istinto un senso secreto che senza il soccorso de la ragione giudica discerne le veritagrave cardinali come questa una cosa stessa non puograve nel tempo stesso essere e non essere19

laquoIl piacere e il dolore sono le primiere molle per mezzo delle quali lrsquoanimale egrave costretto fra il pungolo e lrsquoallettativo a calcar quelle vie che portano alle mire della natura20 Piacere e dolore sono gli interpreti della sensibilitagrave La sensibilitagrave risiede nelle fibrette midollari e nervose che son credute i primi stami del corpo animale21 La sensibilitagrave veglia in

18 laquo Si conferma la necessitagrave che si egrave detta sopra di una medicina che riguardi lrsquoarmonia fisica per rapporto alla morale non solo ma alla civile societagrave giacchegrave come si egrave osservato gli affetti e le passioni sono in ragione alle sensazioni allrsquoarmonia della macchina ed alle modificazioni dellrsquoanimoraquo Meccanismo della natura L III sect VIII19 Questo istinto o senso secreto venne al Meli da Rousseau che lo tolse a Hutcheson e a Reid modificandolo verisimilmente in un modo piugrave stretto al sensualismo di Locke con la teoria del senso intimo di Hemsterhius Pure se il Meli avesse meglio letto i suoi autori francesi e specialmente Condillac avrebbe visto che ciograve che pare innato non egrave che acquistato per lunga esperienza cosigrave Condillac nellrsquoEssai sur lrsquo Orig de la Conoiss hum Vedi Ritter Histoire de la philosophie moderne Vol III Paris-Librairie philosophique de Ladraque 186120 In questo egrave drsquoaccordo con Condillac e con tutti i sensualisti e un cotal poco anche coi fisiologi moderni Vedi Condillac Des sensations21 Anche il Bonet che egrave il fisiologista della scuola francese del secolo XVIII ha la stessa opinione sulla sensibilitagrave

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custodia della macchina22 dalla diversa modificazione di essa secondo gli organi diversi ne risultano i sensi i quali sono incaricati o di avvertirla dei perigli o di suggerirle i bisogni Lrsquoistinto egrave la potenza che risulta dal meccanismo dellrsquoanimale ossia egrave la rivelazione dei bisogni della macchina23 Le tendenze dellrsquoistinto a ciograve che soddisfa si chiamano appetiti e il soddisfare agli appetiti genera la voluttagrave Onde lrsquoistinto ha per principio lo stimolo o il dolore e per oggetto la voluttagraveraquo

Ma fin qui lrsquouomo nulla ha di superiore a lrsquoanimale onde il Meli che pur vuole spiegarsi tale superioritagrave ricorre al sentimento che egrave quel senso intimo quel senso secreto che connaturale e universale egrave la facoltagrave di giudicare de le veritagrave cardinali

Questo sentimento egrave laquolrsquoessenza dellrsquouomoraquo laquoil risultato della natura fisica e della natura morale il punto in cui vanno a unirsi le facoltagrave dellrsquouna e dellrsquoaltraraquo

Questo sentimento ne lrsquouomo egrave appercezione ossia coscienza di segrave egrave istinto morale o coscienza morale egrave estetica

Come istinto morale esso egrave una laquoinclinazione naturale involontaria indipendente drsquoogni considerazione umana e sacra della religione delle leggi penali e remuneratrici dellrsquoamore e dellrsquoonore dei pregiudizi e delle mire dellrsquoamore proprio24raquo

Questo istinto egrave perciograve giudice in ciograve che egrave bene e in ciograve che egrave male come lrsquoistinto fisico lo egrave pel piacere e pel dolore 22 Il Sergi uno dei filosofi nostri contemporanei piugrave forti chiama la sensibilitagrave Sentinella della vita V Elementi di psicologia Messina 187923 Lrsquoinstinct est un pouvoir non appris drsquoaccomplir des actions de toute sorte et particulierement celles qui sont neacuteceacutessaires ou utiles agrave lrsquoanimalraquo Cosigrave il Bain e il Lefegravevre laquoSi puograve definire lrsquoistinto unrsquoabitudine fissata dall ereditagrave o dallrsquoeducazione esso non egrave che un sinonimo del bisogno raquo24 Queste parole sono di Hutcheson il quale volendo scappare al rigore per lui desolante di Hobbes che pone lrsquointeresse come base de la morale scostandosi da Locke creava questo sentimento innatoMa la scienza contemporanea agrave messo in sodo la base utilitaria de la morale umana con lrsquoanalisi dei fatti e con la storia alle maniIl Meli rimane abbagliato da lrsquouniversalitagrave secondo lui de lrsquoistinto comune del bene e del male ma ciograve che credeva innato non era che il sentimento etico collettivo ereditato per lunga esperienza di secoli nei nostri organi e che fu trovato corrispondente agli interessi di uno stato sociale (Spencer)

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Teoria tolta di peso a Rousseau il quale ammise un sentimento innato del giusto e de 1rsquoingiusto istinto interiore che ci rischiara la via del dovere25

Ma non vrsquoha un bene e un male assolutoQuel che giova a tutti egrave un bene ed egrave giusto Onde

lrsquointeresse collettivo sociale altruistico egrave base de la morale e su di esso riposa anche lrsquoedificio de lo stato Cosigrave il Meli senza volerlo viene a distruggere il disinteresse del Sentimento morale innato e per rigore di logica distrugge tutto lrsquoedificio che innalza su di esso con gran pompa di frasi Quanto a le passioni essendo esse uno stato di violenza del sentimento procedono da due tendenze fisico-morali de lrsquoindividuo gli affetti relazione di armonia verso il tutto lrsquoamor di segrave stesso relazione di armonia verso la propria macchina che corrispondono in Rousseau a lrsquoistinto di conservazione sorgente de lrsquoamor proprio istinto di pietagrave sorgente degli affetti sociali26

Riepilogando il Meli non avendo ammesso unrsquoanima e una ragione organica e mantenendo il dualismo fra le due nature de lrsquouomo che egli tenta di conciliare distingue due istinti il fisico che si risolve ne le sensazioni del piacere e del dolore il morale che si risolve nel sentimento del giusto e de lrsquoingiusto del bene e del male del vero e del falso Ma il sentimento non egrave la coscienza de la sensazione sebbene qualche cosa di inorganico di spirituale che sta indipendente da la materia e che anzi nulla ha di comune con la materia2725 Vedi Ritter Histoigravere de la philosophie ecc ecc26 In fondo parmi che il Meli divida il sentimento etico in egoismo e altruismo secondo la denominazione di Spencer27 Anche Locke ammette qualche cosa di innato ma non egrave altro che la disposizione naturale de lrsquouomo a poter percepire la veritagrave ma questa disposizione si sviluppa per lrsquoesercizio onde le idee cardinali sono sempre acquistate Questa disposizione dal Locke egrave detta senso intimo o riflessione laquoLa premiegravere faculteacute de lrsquoesprit humain crsquoest drsquoecirctre propre a recevoir les impressions que font sur lui ou bien les objets exteacuterieurs par le moyen des sens ou bien ses propres opeacuterations quandrsquoil y applique sa regraveflegravexionraquo Essai sur lrsquoentend hum V Ritter op cit Alcuni filosofi contemporanei ammettono un senso morale ne lrsquouomo ma dissentono quanto alla sua origine Bain crede che esso si acquisti durante la vita di ogni individuo ma Darwin rigetta questa opinione egli invece appoggia il senso morale agli istinti sociali de lrsquouomo onde esso nasce con lrsquouomo percheacute organico si moltiplica per

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E intanto non potendo negare lui medico lrsquoesercizio degli organi ne le passioni si occupa di esse non dal lato del sentimento ma dal punto di vista fisiologico

Quanto a la filosofia de la natura le sue idee sono piugrave vere e piugrave sane e si accostano a 1rsquoantico materialismo Vero si egrave che comincia il suo lavoro col definire la natura secondo le viste dei teologi ma pare non abbia fiducia neacute in questa neacute in ogni altra definizione metafisica e dice essere la natura laquoun aggregato armonico di forze attive inerenti alle parti costituenti lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccanicheraquo La quale definizione parmi che riduca la natura a un simbolo di gruppi meccanici che ascendono sempre a forme piugrave complesse E investiga la natura seguendo il metodo di quei filosofi che hanno inteso prescindere da ogni causa soprannaturale e divina laquoconciossiachegrave egrave questa veduta molto comoda in filosofia scorgendosi nel nesso universale delle cose epilogata la sorte e le vicende di tutti gli esseriraquo

Ma il creato egrave materia c materia contempla il filosofo che

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nulla vede fuori che la materia28 disconosce atomi o monadi che son punti metafisici e che non possono dar materia laquocome soli zeri non danno numeri neacute punti matematici estensioni solideraquo Agli atomi e ai corpuscoli ai punti di Zenone a le monadi egli sostituisce le molecole ossia a la teoria atomistica dei metafisici la teoria molecolare dei chimici

E in tutto questo egli non si occupa de la creazione e del fine de la creazione e parla di Dio assai vagamente al modo stesso che parlando di bene o di male di piacere di vita non si occupa per nulla di una vita futura e di un godimento o di un castigo postumo Anzi protesta di non voler ricercare che la terrestre felicitagrave e da tutti i suoi scritti questo solo traluce In una lettera a Maddalena Mayer parlando di Chateaubriand confessa che egli volle darsi non a la contemplazione del bello

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divino ma del bello terrestre29Insomma il Meli mentre proclama la morale o meglio il

senso morale indipendente da la religione e per conseguenza rigetta lrsquointervento de la grazia divina ne la virtugrave mentre non fa de lrsquouomo una classe privilegiata al tutto diversa dagli animali inferiori ma per la parte fisica lo trova uguale a qualunque altro organismo animale e arriva anche a compararlo ai

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vegetali30 mentre riduce il mondo a un simbolo di gruppi meccanici e studia la materia che egrave quella che sola gli cade sotto ai sensi mentre confessa che le forze attive sono inerenti a la materia mentre insomma esclude la presenza di un intervento soprannaturale a simiglianza di Locke e di Condillac e di tutti gli altri filosofi sensisti non sa emanciparsi da quel dualismo fra lo spirito e la materia e di quando in quando ti nomina lrsquoanima e la creazione come una protesta

Ben vero perograve egli relega la creazione al primo atto a lo stabilimento di quelle leggi per cui la natura da sola egrave divenuta quella che egrave e protesta di credere in Dio come ai giorni nostri

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il Darwin31 inconsapevole forse che con un sistema uguale Dio e la creazione diventano un assurdo un controsenso

Ma il Meli beveva lrsquoaura dei tempi il battesimo salutare di quelle dottrine che scotevano la Francia e di cui mostravasi studioso non seppe interamente rinnovarlo Egli aveva paura dellrsquoepiteto di ateo materialista naturalista che allora suonavano infamia e vergogna e valevano a turbare quella sua pace quella sua tranquillitagrave allietata dagli amplessi fecondi de la Musa

E a questa Musa noi chiederemo tutta lrsquoanima del poeta e quella ingenuitagrave che vi rispecchia la sua bontagrave infinita chiederemo quel sentimento limpido de la natura che in lui derivava dal senso scientifico de le cose che egli srsquoera formato e lo rende nuovo grande geniale

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III

Il capolavoro del Meli egrave certamente la Bucolica in essa si svela tutta la sua grande arte tutto il suo genio Egli egrave poeta lirico ma la sua lirica non deriva da una sentimentalitagrave morbosa o da quellrsquointimo contrasto fra la natura scettica ed eternamente serena e un cervello irrequieto ansioso delle grandi battaglie de la vita o ribelle al fatale avvicendarsi de le forme migranti

Genio completamente obiettivo ritrova la sua piugrave alta manifestazione nel contemplare la natura e rassegnarsi a le leggi serene ed eterne de lrsquoessere e percheacute lrsquoentusiasmo ecciti in lui tutte le corde del sentimento ei convien che ci sia una qualche cosa che lo commuova che lo infiammi Questa contemplazione egrave intera ne la Buccolica collezione di quadri saturi di vita nei quali gli aspetti verdeggianti o brumosi de la natura ti si rivelano in una ubertosa copia di imagini smaglianti e pregne dei profumi e del sole di Sicilia

laquoNon lusingandosi in quellrsquoetagrave (aveva 27 anni) di incontrare in Palermo una riputazione di medico si contentograve

lrsquoereditagrave e si sviluppa con lrsquoorganismo individuale e sociale De la stessa opinione in parte egrave Spencer Vedi LrsquoOrigine dellrsquouomo III Torino Unione Tipog Edit 187128 laquosfere piani monti colline animali drsquoogni specie innumerevoli eserciti drsquoinsetti lrsquouniverso insomma non si riduce finalmente che a materia meteore stagioni vicende rovine desolazioni fuochi incendi stragi dissoluzioni riproduzioni ecc non sono finalmente che moto che forze fisiche inserite alla materiaraquo Meccanismo della Natura II sect I

29 laquoAltri perograve (come me) che ci troviamo piugrave involti nel terrestre limo neacute abbiamo saputo leggere cosigrave chiaro nel cielo siamo andati tentoni dietro al bello di questa terraraquo Vedi lett a f 36 del Cod30 laquoA guardarlo di fibra in fibra pei sughi che vi scorrono dentro egrave una macchina hydraulico-pneumatica Se questa veduta si estende piugrave oltre sino alle facoltagrave di crescere e propagarsi egrave una piantaraquo Meccan della Nat III sect ultimo31 Darwin non nega lrsquoesistenza di Dio anzi laquoproteste que son systegraveme nrsquoest en aucun faccedilon contraire agrave lrsquoidegravee divineraquo Cleacutemence Royer Preacuteface agrave lrsquooeuvre de Ch Darwin LrsquoOrigine des Espegraveces

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esiliarsi in Cinisiraquo32 per campare la numerosa famiglia di cui per la pazzia e poi per la morte del padre era rimasto a capo e ne la calma di quella vita lontano da quella societagrave artefatta che egli ben sovente morde con la sua originale vivacitagrave33 sdegnato ancora del mal governo di certi signorini che anche in quel lontano e insignificante feudo facean coi loro soprusi rivoltare lo stomaco al poeta34 procurava di rifocillarsi lo spirito ne le magnifiche campagne che si stendevano innanzi a lui

Muntagnoli interrutti da vaddatiRocchi di lippu e areddara vistutiCaduti drsquoacqui chiari e inargintatiVattali murmuranti e stagni muti

Vausi e cunzarri scuri ed imbuscatiSterili junchi e jinestri ciurutiTrunchi da lunghi etagrave malisbarratiGrutti e lammichi drsquoacqui giagrave impitruti

Passari sulitarii chi chiancitiEcu chi ascuti tuttu e poi ripetiUlmi abbrazzati strini da li viti

Vapuri taciturni umbri segretiRitiri tranquillissimi accugghitiLrsquoAmicu di la paci e la quieti

Bencheacute queste poesie pastorali abbiano apparenza di canti disgiunti pure vi ha in esse una unitagrave organica un centro al quale convergono tutte e che egrave il risultato di quel concetto che 32 Cinisi era in quel tempo feudo del Monastero di S Martino delle Scale la cui comunitagrave appunto aveva affidato la cura di quei coloni al Meli che vi stette dal 1767 al 177133 Vedi la canzone Palermu si ridussi rsquona piccula Girnevia ecc lrsquoaltra Porta nova lrsquoaltre ancora Nun cchiugrave a Porta Filici Nun cchiugrave rsquontra dda marina ecc LrsquoInvettiva ecc ecc34 Vedi nel Cod cit la lettera del 7 agosto 1770 a f 8 e seguente

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il Meli ha de la naturaIl centro egrave lrsquoamore de le cose che scherza ne la varietagrave ne

lrsquoincostanza nel disordine stesso degli aspetti de la materia egrave quellrsquo armonia dilettosa che egli il poeta formavasi nel suo cervello nel sentirsi concorde ed uno con la natura Questrsquoarmonia universale che non egrave perograve prestabilita ma risulta da le cose stesse e vi egrave inerente chiamata Amore ne le poesie non egrave lrsquoEros di Esiodo neacute lrsquoAmore dei platonici si potrebbe in qualche modo assimilare a la voluttagrave a la Venus di Lucrezio lrsquoideale de le feconde attivitagrave de la natura che go-vernano le vicende de la materia e che convertite da lrsquoanimo commosso in gruppi estetici scoppiano per tutte le vie del genio35

Alle lacrime de le cose il poeta sostituisce lrsquoamore de le cose ei vuol convertire la via dolorosa de la vita in un festino olimpico e invece di attraversare la rude palestra de la materia ribelle vi si adagia sorridendo e vi compone il suo paradiso estetico36

Coloro che non avendo sottrsquo occhio le lettere del Meli non cercarono nemmeno di investigare e ritrovar 1rsquouomo sotto il poeta si formarono di lui un tipo di cuor contento uno scialacquatore che si diverte che ride e lascia rovinare il mondo intorno a segrave stesso E cosigrave se lo gabellan lrsquoEmiliani-Giudici e il De Sanctis e la comune dei lettori nullrsquoaltro sa

35 laquoLa denominazione di Amore o di Voluttagrave che noi abbiamo circoscritta ad una tendenza morale degli esseri animati era forse concepita in un senso estesissimo che esprimeva ed abbracciava tutto ciograve che noi intendiamo per attrazione affinitagrave simpatia genio inclinazione eccraquoNota allrsquoEgloga II Li Munti EreiChe lrsquoAmore del Meli sia la Venus di Lucrezio si rileva poi da questo tratto del Mec della Nat II sect 4 laquoLrsquoattrazione la simpatia il magnetismo lrsquoamore non sono che modificazioni diverse di una legge generalissima della natura la quale dalla diversa disposizione delle parti ne produce quella direzione di forze attive che si conviene al secondamento delle sue mire Quindi un sublime ingegno altrettanto filosofico quanto poeta ha esaltato sotto il simbolo di Venere la suddetta rilevantissima legge addossando a questa pretesa deitagrave il sovrano impero sopra tutta la natura ecc eccraquoSi noti che Lucrezio in quel tempo per il suo materialismo epicureo era sfuggito forse senza esser nemmeno letto e che appunto in quel secolo e in Sicilia il Campailla era stato con fervore salutato dai teologi un Lucrezio cristiano e italiano36 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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vedere in Meli che un ozioso cicalone che trastulla le brigateMa questa tranquillitagrave ove il poeta si adagia gli costa laquoNon

vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazioneraquo37 Ecco quel che lo stesso Meli dolorosamente confessa onde egli ci appare come un Titano che attraversa la vita e si conquista tra gli stenti la felicitagrave del rimaner sereno e tranquillo

Qui egrave la grandezza de la sua filosofia la saggezza egrave riposta

37Lettera al Barone di Rehfuens a f 96 del Cod citato Che i lettori e i critici avessero dovuto gabellarlo per un beato Ermolao Egli il P lo sospettava infatti per una edizione de le sue poesie aveva preparato il seguente sonetto inedito (che leggesi a f 19 del cod ms 4 Qq D O) a guisa di prefazione

Chi legga queste mie gioconde rime Fra se diragrave invero egrave fortunato Costui che gode un viver si beatoCome si narra de le genti prime

Quantrsquoerra uman giudizio ahi non esprime Sempre il canto del cor vero lo statoChegrave tra ceppi talor lo sventurato Crea imagini liete e rsquol duol comprime

Verde ramo cosigrave da vento oppresso Piega al suolo la cima e poi risalePer lrsquoinnato vigor chrsquoegli ha in segrave stesso

E fra rsquol crudo ondeggiar che lo dibatteMentre che or cede al turbo ed or lrsquoassaleSembra che si trastulli eppur combatte

Variante V 1 e 2Chi legge a caso mie gioconde rime Diragrave seco medesmo oh fortunato v 6 Sempre il canto del cuore il vero stato v t 3 Mentre che al turbo or cede ed or lrsquoassale

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nel non cedere ai dolori ma ricomporsi un paradiso ne la serenitagrave de lrsquoanimo e quando il savio ha questo raggiunto non contempleragrave la vita come una perpetua frode e si rassegneragrave a tutte le vicende de lrsquoessere E lrsquoarte sua saragrave tanta piugrave alta quanto piugrave in lui si compenetreragrave il sentimento de la natura contemplata qual egrave

Ma esaminiamo alcuna di queste Bucoliche Ho detto che il Meli sostituisce a le lacrime lrsquoamore de le cose or questo sentimento ne la Primavera ti domina su lrsquoagilitagrave de le forme e de le imagini e su lrsquoagilitagrave dei ritmi percheacute ne lo svegliarsi de lrsquoanno le forze feconde de la natura ti paion piugrave potenti piugrave attive e tutto par che frema di voluttagrave

Tu apri lrsquoanimo a le carezze de la gioia quando ti trovi in aperta campagna allor che i mandorli sono in fiore e per lrsquoaria tra i miti raggi del sole nel susurro degli insetti che si agitano nei profumi senti la gioventugrave del tempo che egrave gioventugrave de la vita e senti i fremiti nuovi che serpono per le vene del giovane che sa oramai segrave stesso

Giagrave nni rsquonvita giagrave nni chiama Primavera rsquontra li ciuriOgni frunda nni dici amaLrsquoaria stissa spira amuriQuali cori egrave rinitenti A un piaciri accussigrave gratuQuannu tutti lrsquoelementi Nni respiranu lu ciatu

laquoLa dura montagna sente la potenza di amore e si appara di verzura che dispenza ai pascoli Un zefiro amoroso vola in una nube di odori e grazioso e soave scherza e ride co i fioriraquo

Scurri e va di cosa in cosa Certu focu dilicatu Chi fa vegeta la rosaChi fa fertili lu pratu

Giagrave la senti la jinizza

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Giagrave a lu tauru srsquoaccumpagna Di muggiti drsquoalligrizza Giagrave risona la muntagna

Questo sentimento di amore che soggioga la natura va mano mano incalzando in un movimento di imagini fincheacute la fiamma del sentimento prorompe in quella veemente esclamazione laquoAhi tu sola tu sola o amata Clori sarai sorda ed ostinata quando la natura parla deh dolce amore mia vita cotesta bellezza che egrave miracolo non sia inutile a te neacute sia tormento a chi ti amaraquo

Cosigrave egli vela modestamente il desiderio intenso dei sensi senza strozzarlo ipocritamente con quei lagni evirati degli academici onde era infestata lrsquoarte italiana

Ma vi ha di piugrave mdash Lrsquoidillio Martinu egrave per il contenuto il piugrave alto e il piugrave scientifico La Natura toglie ad ammaestrare lrsquouomo giaccheacute essa egrave il vero maestro ed il conformarsi ai suoi dettami puograve arrecare la vera felicitagrave mentre lo staccarsene genera malvagitagrave e corruzione e solitudine38

Ma la piugrave grande legge anzi la prima legge de la natura egrave lrsquoamore amare e farsi amare godere e far godere39 la qual legge egrave scolpita in ogni cuore40 laquoessa ti stende e ti moltiplica gli esseri da ogni parte e ti attacca al mondo41 Senza di essa tu

38 La natura maestra dellrsquouomo egrave idea dei sensisti specialmente di Condillac (Des sensations) ma Rousseau con la sua teoria del sentimento portograve nel campo morale a de le conseguenze metafisiche questo principio che ha base fisiologica E lrsquoEacutemile in fondo non arriva che a questa conclusione lrsquouomo ne lo stato naturale ubbidendo al suo istinto morale saragrave virtuoso mentre raffazzonato artefatto da lrsquoeducazione convenzionale si corrompe e ove conservi la virtugrave fugge lo stato sociale e si chiude ne la sua solitudine per non essere insozzato dal fango39 laquoAimer crsquoest remplir la vue de la nature crsquoest satisfarne agrave un besoinraquo Lettres de medlle Ninon de Lenclos Brano citato dal Meli ne le note a le stanze inedite del suo Poema italiano La Ragione f 140 (Cod 4 Qq C 31) Questa legge il poeta consacra anche in unrsquoode La Natura inedita che trovasi a f 144 del Cod mss Qq C 33 40 Vedi le parole di Hutcheson che il Meli riporta nel Meccanismo della Natura e ne le note al poema inedito La Ragione41 laquoLrsquoamore sessuale egrave la prima base de la societagrave costituendosi per esso la famiglia che egrave il primo vincolo che rende lrsquouomo piugrave legato a la terra Tutta la umana societagrave egrave connessa tra segrave medesima per lrsquoamore e lrsquoamiciziaraquo Lett a pag 12 del Cod Qq

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saresti estraneo e in una guerra perpetuaraquoE la Natura qui novera a Martinu i grandi beneficii da lei

fatti a lrsquouomo

laquoLa menti e lrsquointellettu Ti detti a rilevari Chi chiddu egrave giustu e rettu Chi a tutti pograve giuvariraquo

Ecco qui il principio morale del Meli che egrave fondato su lrsquointeresse collettivo su lrsquoamore universale come egli lo chiama Al modo stesso che la Natura egrave un aggregato di forze attive inerenti a le parti de lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccaniche la societagrave a la sua volta non egrave che un aggregato di attivitagrave ossia di individui che stanno al tutto sociale come le forze attive al gran tutto del mondo

Or gli uomini si riuniscono in societagrave per due motivi per i rispettivi interessi o per i rispettivi umori sistemi maniera di pensare e di vivere42 Ma la prima maniera di unione egrave pel Meli precaria attaccata ad esterne accidentalitagrave onde egli non crede come Hobbes che lrsquointeresse sia il vero fondamento de la societagrave la quale ha invece per base lrsquoamore o sia lrsquoistinto sociale per cui 1rsquouomo egrave condotto indipendentemente da ogni consenso de la ragione a ricercare il suo simile43

Tale istinto sociale innato egrave una de le forme de lrsquoistinto morale innato il quale perciograve riconosce come onesto e giusto e D 4 42 Lettera a f 12 del Cod cit43 Ciograve malgrado il Meli si contradice poicheacute ammettendo che il principio de la conservazione degli esseri egrave in una lotta perenne deve per conseguenza ammettere che la societagrave non puograve esistere senza la lotta e la lotta non puograve essere determinata che da lrsquointeresse laquoAltro non ci presenta insomma la superficie del mondo che un gran campo di battaglia dove ogni specie egrave destinata a sussistere per la distruzione drsquounrsquoaltra Chi crederebbe la conservazione della specie doversi a questa guerra che ne minaccia la distruzione E perograve lrsquoequilibrio e ci sia lecito chiamarlo il jus economico della specie egrave fondato su quello di una guerra scambievoleraquo Meccanismo della Naturali sect III

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buono tutto che giova agli interessi generali e allora si avragrave una societagrave perfetta quando ognuno concorreragrave amorosamente con tutte le sue forze a mantenere 1rsquoequilibrio dei legami sociali Onde lrsquoinazione o il deviamento di una de le attivitagrave come ne lrsquouniverso produrrebbe disordini ne la societagrave produce un turbamento

Lrsquointeresse quindi non egrave materiale ma esclusivamente morale percheacute appoggiato agli affetti

Su questa base egli fonda ancora lrsquoedifizio de lo Stato questo egrave anche un meccanismo complicato A partire dal re fino a lrsquoultimo suddito tutti devono concorrere a formare la felicitagrave de lo Stato che egrave riposta ne la ricchezza e ne la pace ma come le guerre turbano la tranquillitagrave necessaria al libero svolgimento de le attivitagrave de lo Stato cosigrave le ingiustizie sociali le infingardagini di alcune professioni 1rsquoaccattonaggio tolgono ne lrsquointerno braccia infinite e dissanguano lo Stato senza mai essere produttivi44 Ei vorrebbe che si moltiplicassero gli uomini non essendo essi corrispondenti ai bisogni agricoli e industriali prima e vera fonte di ricchezza che il lusso dei potenti non assorbisse braccia utili al lavoro e che fra potenti e umili si stabilisse quellrsquoarmonia necessaria a uno stato perfetto

Ma la Natura prosegue ammaestrando Martino

Li sensi a custodiri La propria tua esistenza E a fariti sentiri La grata compiacenza

In questi versi il Meli adombra una di quelle grandi leggi fisiologiche su cui la scienza ha innalzato il suo edificio dico il principio estofilattico onde la sensibilitagrave dai dotti viene definita sentinella della vita45

E continua la Natura sfolgorando tutte le sue bellezze innanzi a 1rsquouomo e invitandolo a specchiarsi in lei ove desideri uno stato tranquillo e felice

44 Vedi Riflessioni economiche sullo Stato della Sicilia a f i e seg del Cod di 4 Qq D 345 Vedi piugrave sopra a pag 18

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Noi avremo tempo di esaminare in seguito questo principio morale notiamo qui che le Bucoliche contengono un sentimento alto e scientifico de le cose ancor piugrave alto che tutte le poesie pastorali fin qui scritte poicheacute il Meli in quella il-lusione serena de la vita in quella pacifica contemplazione in cui dimenticava seacute stesso non pensava solamente di richiamare quellrsquoetagrave de lrsquooro che egli avrebbe voluto nel mondo46 ma anche di adombrarvi i veri de la scienza e de la morale

E invano tu cercheresti negli ammaestramenti de la Natura una legge che esca fuori e la trascenda non troverai il metastasiano

Dovunque il guardo io giroImmenso Dio ti vedo

Il poeta non pensa che nel creato debba per esser buon cristiano ammirare un intervento divino Ammira la natura in segrave stessa nel molteplice suo spettacolo neacute accenna in modo alcuno che questa grande natura possa essere un atomo in fac-cia a Dio ovvero ludo e capriccio di una volontagrave superiore Pagano per sentimento evoca la vita di quei tempi antichi e ne la illusione del suo paganesimo si purifica e si rinnovella non si preoccupa del funesto oltretomba non disperde il sentimento ne le demenze orride di una seconda vita misteriosa e terribile47

Rassegnato a le vicende immutabili de lrsquoessere egli lungi dal rivelarne la fraude dolorosa che vi par concorporata te ne 46 laquoLrsquooccupazione ordinaria e connaturale della mia attenzione egrave stata quella di escogitare i mezzi piugrave plausibili per ordinare e sistemare la societagrave degli uomini in maniera che il giusto non fosse soperchiato dallrsquoingiusto che lrsquoonesto trovasse da vivere senza oppressione neacute avvilimento che la virtugrave ottenesse la considerazione dovutale e che le leggi non servissero per un traffico vile e rovinoso allo Stato ed ai singoli con impiegare un ceto numerosissimo di manimorte di ciarlatani o di malviventi neacute per esimere dal loro giogo quelli cui egrave affidata lrsquoamministrazione delle medesimeraquo Lettera al Barone Refhues a f 95 del Carteggio47 La censura non vedea di buon occhio lrsquoardimento del Meli quando egli scrisse il libro Riflessioni sul Meccanismo della Natura parve a quei degni inquisitori che malgrado le proteste di fede cristiana lrsquoautore sapesse di ateismo e non vollero permetterne la stampa ma lrsquoarcivescovo di Palermo mons Sanseverino lo fece stampare a Napoli per i tipi di De Dominicis nel 1777

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sorprende le parti piugrave alte da quel tempio sereno ove si egrave levato e ne ritrae lo spettacolo in quelle forme estetiche che ti empiono di maraviglia E per questo si comprende in lui quella mirabile potenza descrittiva e quella efficace naturalezza per cui agli occhi tuoi si svolgono quadri viventi che non ti stancano mai di piacere

Quanta e quale sia questa potenza pittorica appare da quei quadri ove ti presenta la natura

Via sedi a lrsquoumbra mentri chi drsquointornu Regna lu suli e tuttu brucia ed ardi

Vidi comu li pccuri ritornu Fannu a li macchi e li viteddi e vacchi Mettinu a lrsquoumbra lrsquounu e lrsquoautru cornu

Lrsquooceddi rsquontra li gai posanu stracchiSulu si esponnu a li cucenti arduri Li friddi serpi cu li spogghi a scacchi Eccovi dunque in una vasta campagna silenziosa e infocata

in un meriggio drsquoestagrave gli armenti riposano sotto le ombre gli uccelli si nascondono fra le siepi tutti cercano un pograve di frescura mentre le verdi lucertole si distendono fredde e immo-bili e attendono gli insetti Tutto egrave calma percheacute egrave lrsquoora del riposo meridiano Ma la scena cambia le spiche sono bionde da la pastorizia si passa allrsquoagricoltura

Giagrave sutta di la fauci Cadinu li lavuri Li gregni a li chianuri Eccu di ccagrave e di ddagrave La cicaledda rauca Tra lrsquoarvuli e li spichi Cu lu so zichi-zichi Nni annunzia lrsquoestagrave

Chiudiamo gli occhi e lrsquoillusione saragrave completa innanzi a noi si distendono le campagne di Cinisi che corrono via via

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sino al mare spaziose pianure disseminate di glauchi ulivi e di cupi carrubbi che tagliano co la loro ombra di trasparente cobalto il biondo de le spiche Qua e lagrave i campi sono schiomati ma lrsquoirte ristoppie ancora biondeggiano sugli alberi fra le verdi cortine la cicala rauca stride senza stancarsi tu vedi la truppa dei mietitori sotto la cui falce cadono i manipoli del frumento ti par di vedere i bagliori pacifici delle falci di sentire il riso argentino delle donne che si adornano il capo di spiche e folleggiando allietano il faticoso lavoro degli uomini E pensiamo ai riposi e ai mille episodii che srsquointrecciano e si compiono a lrsquoombra dei gelsi e le nostre idee si associano si richiamano si succedono per il magistero di otto versi che ne la loro ricca concisione ti suscitano un mondo vivo e reale

Ma la tavolozza del Meli svolge agli occhi del lettore una serie di quadri che si compiono lrsquoun lrsquoaltro 1rsquoestagrave non egrave finita dopo mietuto il frumento si trebbia

Curri lu voi rsquontra lrsquoarii Da chista parti a chidda E lu frumentu sgridda Sutta lu pedi sograveLi juculani rsquommattiti Sprannuzzanu la pagghia Chi lu tridenti scagghia Quantu cchiugrave in autu pograve

Ma il caldo incalza le fonti disseccano

Lu ciumi egrave tantu poviru Chi sempri trova intoppi E cu pitruddi e sgroppi Si metti a tu pri tu

Non si sarebbe potuto dir meglio quella povertagrave di acqua nel suo umile corso da le ghiaiuzze dagli sterpi da le irregolaritagrave del suo letto obbligata a rompere il suo tranquillo viaggio a deviare a contrastare il passo egrave evidente tutto il magistero de la pittura egrave ne lrsquoultimo verso in quella metafora

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viva del dialetto che ti raffigura come due avversarii il torrentello e il suo alveo E tuo malgrado nel cervello ti si associa lrsquoimagine del fiume rigoglioso che copre anche i sassi piugrave alti che tenta le sponde e va rapidamente minacciando i coloni E allora ti rammenti della superba ode del Testi

Ruscelletto orgoglioso

in cui il contrasto tra i due aspetti del torrente si distende per una lunga strofe per una lunga serie di imagini48 quando nel Meli sono appena tre imagini chiuse nel breve giro di una quartina settenaria

Ma giunge lrsquoessiccator agosto

Li venti cchiugrave nun ciatanu Negrave cchiugrave lu voscu scrusciMa movi lrsquoali musci Un zefiru chi crsquoegraveSrsquoinfocanu li vausi Sutta lrsquoardenti lampa Chi scarmuscisci e allampa Lrsquoirvuzza virdi ohimegrave

Qui siamo proprio nel solleone non alita un fresco tutto egrave fuoco il bosco non offre piugrave riparo la vampa solare brucia lrsquoerbe un zefiro afoso muove le flosce ali e allora che cosa 48 Ruscelletto orgogliosoChe ignobil figlio di non chiara fonte Un natal tenebroso Avesti infra gli orror drsquoispido monte E giagrave con lenti passiPovero drsquoacqua isti lambendo i sassiNon strepitar cotantoNon gir sigrave torvo a flaggellar le spondeChe benchegrave maggio alquantoDi liquefatto gel trsquoaccresca TondeSopravverragrave ben tostoEssicator di tue gonfiezze Agosto

Ode a Raimondo Montecucco

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propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 14: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

cognizione de la struttura degli organi umani Onde egrave che egli invece di scrivere un libro di teorie astratte si parte da lrsquoele-mento fisiologico per giungere al filosofico18

Per sommi capi le idee del Meli son questeSeguace di Locke che cita a proposito respinge le idee

innate essendo le idee la trasformazione de le imagini degli obbietti trasmesse dai sensi ma con patente contraddizione non potendo comprendere una ragione organica in cui quelle veritagrave che pare precedano il raziocinio e sieno quindi innate e indipendenti da ogni operazione intellettuale di prova (convenienza) non sono che trasmesse in noi da lrsquoereditagrave e da 1rsquoeducazione e acquisite da lunga esperienza degli organi il Meli a spiegarsi tale fenomeno intellettuale e non cadere ne le astrazioni si lascia vincere da le apparenze e ammette una specie di istinto un senso secreto che senza il soccorso de la ragione giudica discerne le veritagrave cardinali come questa una cosa stessa non puograve nel tempo stesso essere e non essere19

laquoIl piacere e il dolore sono le primiere molle per mezzo delle quali lrsquoanimale egrave costretto fra il pungolo e lrsquoallettativo a calcar quelle vie che portano alle mire della natura20 Piacere e dolore sono gli interpreti della sensibilitagrave La sensibilitagrave risiede nelle fibrette midollari e nervose che son credute i primi stami del corpo animale21 La sensibilitagrave veglia in

18 laquo Si conferma la necessitagrave che si egrave detta sopra di una medicina che riguardi lrsquoarmonia fisica per rapporto alla morale non solo ma alla civile societagrave giacchegrave come si egrave osservato gli affetti e le passioni sono in ragione alle sensazioni allrsquoarmonia della macchina ed alle modificazioni dellrsquoanimoraquo Meccanismo della natura L III sect VIII19 Questo istinto o senso secreto venne al Meli da Rousseau che lo tolse a Hutcheson e a Reid modificandolo verisimilmente in un modo piugrave stretto al sensualismo di Locke con la teoria del senso intimo di Hemsterhius Pure se il Meli avesse meglio letto i suoi autori francesi e specialmente Condillac avrebbe visto che ciograve che pare innato non egrave che acquistato per lunga esperienza cosigrave Condillac nellrsquoEssai sur lrsquo Orig de la Conoiss hum Vedi Ritter Histoire de la philosophie moderne Vol III Paris-Librairie philosophique de Ladraque 186120 In questo egrave drsquoaccordo con Condillac e con tutti i sensualisti e un cotal poco anche coi fisiologi moderni Vedi Condillac Des sensations21 Anche il Bonet che egrave il fisiologista della scuola francese del secolo XVIII ha la stessa opinione sulla sensibilitagrave

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custodia della macchina22 dalla diversa modificazione di essa secondo gli organi diversi ne risultano i sensi i quali sono incaricati o di avvertirla dei perigli o di suggerirle i bisogni Lrsquoistinto egrave la potenza che risulta dal meccanismo dellrsquoanimale ossia egrave la rivelazione dei bisogni della macchina23 Le tendenze dellrsquoistinto a ciograve che soddisfa si chiamano appetiti e il soddisfare agli appetiti genera la voluttagrave Onde lrsquoistinto ha per principio lo stimolo o il dolore e per oggetto la voluttagraveraquo

Ma fin qui lrsquouomo nulla ha di superiore a lrsquoanimale onde il Meli che pur vuole spiegarsi tale superioritagrave ricorre al sentimento che egrave quel senso intimo quel senso secreto che connaturale e universale egrave la facoltagrave di giudicare de le veritagrave cardinali

Questo sentimento egrave laquolrsquoessenza dellrsquouomoraquo laquoil risultato della natura fisica e della natura morale il punto in cui vanno a unirsi le facoltagrave dellrsquouna e dellrsquoaltraraquo

Questo sentimento ne lrsquouomo egrave appercezione ossia coscienza di segrave egrave istinto morale o coscienza morale egrave estetica

Come istinto morale esso egrave una laquoinclinazione naturale involontaria indipendente drsquoogni considerazione umana e sacra della religione delle leggi penali e remuneratrici dellrsquoamore e dellrsquoonore dei pregiudizi e delle mire dellrsquoamore proprio24raquo

Questo istinto egrave perciograve giudice in ciograve che egrave bene e in ciograve che egrave male come lrsquoistinto fisico lo egrave pel piacere e pel dolore 22 Il Sergi uno dei filosofi nostri contemporanei piugrave forti chiama la sensibilitagrave Sentinella della vita V Elementi di psicologia Messina 187923 Lrsquoinstinct est un pouvoir non appris drsquoaccomplir des actions de toute sorte et particulierement celles qui sont neacuteceacutessaires ou utiles agrave lrsquoanimalraquo Cosigrave il Bain e il Lefegravevre laquoSi puograve definire lrsquoistinto unrsquoabitudine fissata dall ereditagrave o dallrsquoeducazione esso non egrave che un sinonimo del bisogno raquo24 Queste parole sono di Hutcheson il quale volendo scappare al rigore per lui desolante di Hobbes che pone lrsquointeresse come base de la morale scostandosi da Locke creava questo sentimento innatoMa la scienza contemporanea agrave messo in sodo la base utilitaria de la morale umana con lrsquoanalisi dei fatti e con la storia alle maniIl Meli rimane abbagliato da lrsquouniversalitagrave secondo lui de lrsquoistinto comune del bene e del male ma ciograve che credeva innato non era che il sentimento etico collettivo ereditato per lunga esperienza di secoli nei nostri organi e che fu trovato corrispondente agli interessi di uno stato sociale (Spencer)

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Teoria tolta di peso a Rousseau il quale ammise un sentimento innato del giusto e de 1rsquoingiusto istinto interiore che ci rischiara la via del dovere25

Ma non vrsquoha un bene e un male assolutoQuel che giova a tutti egrave un bene ed egrave giusto Onde

lrsquointeresse collettivo sociale altruistico egrave base de la morale e su di esso riposa anche lrsquoedificio de lo stato Cosigrave il Meli senza volerlo viene a distruggere il disinteresse del Sentimento morale innato e per rigore di logica distrugge tutto lrsquoedificio che innalza su di esso con gran pompa di frasi Quanto a le passioni essendo esse uno stato di violenza del sentimento procedono da due tendenze fisico-morali de lrsquoindividuo gli affetti relazione di armonia verso il tutto lrsquoamor di segrave stesso relazione di armonia verso la propria macchina che corrispondono in Rousseau a lrsquoistinto di conservazione sorgente de lrsquoamor proprio istinto di pietagrave sorgente degli affetti sociali26

Riepilogando il Meli non avendo ammesso unrsquoanima e una ragione organica e mantenendo il dualismo fra le due nature de lrsquouomo che egli tenta di conciliare distingue due istinti il fisico che si risolve ne le sensazioni del piacere e del dolore il morale che si risolve nel sentimento del giusto e de lrsquoingiusto del bene e del male del vero e del falso Ma il sentimento non egrave la coscienza de la sensazione sebbene qualche cosa di inorganico di spirituale che sta indipendente da la materia e che anzi nulla ha di comune con la materia2725 Vedi Ritter Histoigravere de la philosophie ecc ecc26 In fondo parmi che il Meli divida il sentimento etico in egoismo e altruismo secondo la denominazione di Spencer27 Anche Locke ammette qualche cosa di innato ma non egrave altro che la disposizione naturale de lrsquouomo a poter percepire la veritagrave ma questa disposizione si sviluppa per lrsquoesercizio onde le idee cardinali sono sempre acquistate Questa disposizione dal Locke egrave detta senso intimo o riflessione laquoLa premiegravere faculteacute de lrsquoesprit humain crsquoest drsquoecirctre propre a recevoir les impressions que font sur lui ou bien les objets exteacuterieurs par le moyen des sens ou bien ses propres opeacuterations quandrsquoil y applique sa regraveflegravexionraquo Essai sur lrsquoentend hum V Ritter op cit Alcuni filosofi contemporanei ammettono un senso morale ne lrsquouomo ma dissentono quanto alla sua origine Bain crede che esso si acquisti durante la vita di ogni individuo ma Darwin rigetta questa opinione egli invece appoggia il senso morale agli istinti sociali de lrsquouomo onde esso nasce con lrsquouomo percheacute organico si moltiplica per

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E intanto non potendo negare lui medico lrsquoesercizio degli organi ne le passioni si occupa di esse non dal lato del sentimento ma dal punto di vista fisiologico

Quanto a la filosofia de la natura le sue idee sono piugrave vere e piugrave sane e si accostano a 1rsquoantico materialismo Vero si egrave che comincia il suo lavoro col definire la natura secondo le viste dei teologi ma pare non abbia fiducia neacute in questa neacute in ogni altra definizione metafisica e dice essere la natura laquoun aggregato armonico di forze attive inerenti alle parti costituenti lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccanicheraquo La quale definizione parmi che riduca la natura a un simbolo di gruppi meccanici che ascendono sempre a forme piugrave complesse E investiga la natura seguendo il metodo di quei filosofi che hanno inteso prescindere da ogni causa soprannaturale e divina laquoconciossiachegrave egrave questa veduta molto comoda in filosofia scorgendosi nel nesso universale delle cose epilogata la sorte e le vicende di tutti gli esseriraquo

Ma il creato egrave materia c materia contempla il filosofo che

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nulla vede fuori che la materia28 disconosce atomi o monadi che son punti metafisici e che non possono dar materia laquocome soli zeri non danno numeri neacute punti matematici estensioni solideraquo Agli atomi e ai corpuscoli ai punti di Zenone a le monadi egli sostituisce le molecole ossia a la teoria atomistica dei metafisici la teoria molecolare dei chimici

E in tutto questo egli non si occupa de la creazione e del fine de la creazione e parla di Dio assai vagamente al modo stesso che parlando di bene o di male di piacere di vita non si occupa per nulla di una vita futura e di un godimento o di un castigo postumo Anzi protesta di non voler ricercare che la terrestre felicitagrave e da tutti i suoi scritti questo solo traluce In una lettera a Maddalena Mayer parlando di Chateaubriand confessa che egli volle darsi non a la contemplazione del bello

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divino ma del bello terrestre29Insomma il Meli mentre proclama la morale o meglio il

senso morale indipendente da la religione e per conseguenza rigetta lrsquointervento de la grazia divina ne la virtugrave mentre non fa de lrsquouomo una classe privilegiata al tutto diversa dagli animali inferiori ma per la parte fisica lo trova uguale a qualunque altro organismo animale e arriva anche a compararlo ai

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vegetali30 mentre riduce il mondo a un simbolo di gruppi meccanici e studia la materia che egrave quella che sola gli cade sotto ai sensi mentre confessa che le forze attive sono inerenti a la materia mentre insomma esclude la presenza di un intervento soprannaturale a simiglianza di Locke e di Condillac e di tutti gli altri filosofi sensisti non sa emanciparsi da quel dualismo fra lo spirito e la materia e di quando in quando ti nomina lrsquoanima e la creazione come una protesta

Ben vero perograve egli relega la creazione al primo atto a lo stabilimento di quelle leggi per cui la natura da sola egrave divenuta quella che egrave e protesta di credere in Dio come ai giorni nostri

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il Darwin31 inconsapevole forse che con un sistema uguale Dio e la creazione diventano un assurdo un controsenso

Ma il Meli beveva lrsquoaura dei tempi il battesimo salutare di quelle dottrine che scotevano la Francia e di cui mostravasi studioso non seppe interamente rinnovarlo Egli aveva paura dellrsquoepiteto di ateo materialista naturalista che allora suonavano infamia e vergogna e valevano a turbare quella sua pace quella sua tranquillitagrave allietata dagli amplessi fecondi de la Musa

E a questa Musa noi chiederemo tutta lrsquoanima del poeta e quella ingenuitagrave che vi rispecchia la sua bontagrave infinita chiederemo quel sentimento limpido de la natura che in lui derivava dal senso scientifico de le cose che egli srsquoera formato e lo rende nuovo grande geniale

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III

Il capolavoro del Meli egrave certamente la Bucolica in essa si svela tutta la sua grande arte tutto il suo genio Egli egrave poeta lirico ma la sua lirica non deriva da una sentimentalitagrave morbosa o da quellrsquointimo contrasto fra la natura scettica ed eternamente serena e un cervello irrequieto ansioso delle grandi battaglie de la vita o ribelle al fatale avvicendarsi de le forme migranti

Genio completamente obiettivo ritrova la sua piugrave alta manifestazione nel contemplare la natura e rassegnarsi a le leggi serene ed eterne de lrsquoessere e percheacute lrsquoentusiasmo ecciti in lui tutte le corde del sentimento ei convien che ci sia una qualche cosa che lo commuova che lo infiammi Questa contemplazione egrave intera ne la Buccolica collezione di quadri saturi di vita nei quali gli aspetti verdeggianti o brumosi de la natura ti si rivelano in una ubertosa copia di imagini smaglianti e pregne dei profumi e del sole di Sicilia

laquoNon lusingandosi in quellrsquoetagrave (aveva 27 anni) di incontrare in Palermo una riputazione di medico si contentograve

lrsquoereditagrave e si sviluppa con lrsquoorganismo individuale e sociale De la stessa opinione in parte egrave Spencer Vedi LrsquoOrigine dellrsquouomo III Torino Unione Tipog Edit 187128 laquosfere piani monti colline animali drsquoogni specie innumerevoli eserciti drsquoinsetti lrsquouniverso insomma non si riduce finalmente che a materia meteore stagioni vicende rovine desolazioni fuochi incendi stragi dissoluzioni riproduzioni ecc non sono finalmente che moto che forze fisiche inserite alla materiaraquo Meccanismo della Natura II sect I

29 laquoAltri perograve (come me) che ci troviamo piugrave involti nel terrestre limo neacute abbiamo saputo leggere cosigrave chiaro nel cielo siamo andati tentoni dietro al bello di questa terraraquo Vedi lett a f 36 del Cod30 laquoA guardarlo di fibra in fibra pei sughi che vi scorrono dentro egrave una macchina hydraulico-pneumatica Se questa veduta si estende piugrave oltre sino alle facoltagrave di crescere e propagarsi egrave una piantaraquo Meccan della Nat III sect ultimo31 Darwin non nega lrsquoesistenza di Dio anzi laquoproteste que son systegraveme nrsquoest en aucun faccedilon contraire agrave lrsquoidegravee divineraquo Cleacutemence Royer Preacuteface agrave lrsquooeuvre de Ch Darwin LrsquoOrigine des Espegraveces

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esiliarsi in Cinisiraquo32 per campare la numerosa famiglia di cui per la pazzia e poi per la morte del padre era rimasto a capo e ne la calma di quella vita lontano da quella societagrave artefatta che egli ben sovente morde con la sua originale vivacitagrave33 sdegnato ancora del mal governo di certi signorini che anche in quel lontano e insignificante feudo facean coi loro soprusi rivoltare lo stomaco al poeta34 procurava di rifocillarsi lo spirito ne le magnifiche campagne che si stendevano innanzi a lui

Muntagnoli interrutti da vaddatiRocchi di lippu e areddara vistutiCaduti drsquoacqui chiari e inargintatiVattali murmuranti e stagni muti

Vausi e cunzarri scuri ed imbuscatiSterili junchi e jinestri ciurutiTrunchi da lunghi etagrave malisbarratiGrutti e lammichi drsquoacqui giagrave impitruti

Passari sulitarii chi chiancitiEcu chi ascuti tuttu e poi ripetiUlmi abbrazzati strini da li viti

Vapuri taciturni umbri segretiRitiri tranquillissimi accugghitiLrsquoAmicu di la paci e la quieti

Bencheacute queste poesie pastorali abbiano apparenza di canti disgiunti pure vi ha in esse una unitagrave organica un centro al quale convergono tutte e che egrave il risultato di quel concetto che 32 Cinisi era in quel tempo feudo del Monastero di S Martino delle Scale la cui comunitagrave appunto aveva affidato la cura di quei coloni al Meli che vi stette dal 1767 al 177133 Vedi la canzone Palermu si ridussi rsquona piccula Girnevia ecc lrsquoaltra Porta nova lrsquoaltre ancora Nun cchiugrave a Porta Filici Nun cchiugrave rsquontra dda marina ecc LrsquoInvettiva ecc ecc34 Vedi nel Cod cit la lettera del 7 agosto 1770 a f 8 e seguente

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il Meli ha de la naturaIl centro egrave lrsquoamore de le cose che scherza ne la varietagrave ne

lrsquoincostanza nel disordine stesso degli aspetti de la materia egrave quellrsquo armonia dilettosa che egli il poeta formavasi nel suo cervello nel sentirsi concorde ed uno con la natura Questrsquoarmonia universale che non egrave perograve prestabilita ma risulta da le cose stesse e vi egrave inerente chiamata Amore ne le poesie non egrave lrsquoEros di Esiodo neacute lrsquoAmore dei platonici si potrebbe in qualche modo assimilare a la voluttagrave a la Venus di Lucrezio lrsquoideale de le feconde attivitagrave de la natura che go-vernano le vicende de la materia e che convertite da lrsquoanimo commosso in gruppi estetici scoppiano per tutte le vie del genio35

Alle lacrime de le cose il poeta sostituisce lrsquoamore de le cose ei vuol convertire la via dolorosa de la vita in un festino olimpico e invece di attraversare la rude palestra de la materia ribelle vi si adagia sorridendo e vi compone il suo paradiso estetico36

Coloro che non avendo sottrsquo occhio le lettere del Meli non cercarono nemmeno di investigare e ritrovar 1rsquouomo sotto il poeta si formarono di lui un tipo di cuor contento uno scialacquatore che si diverte che ride e lascia rovinare il mondo intorno a segrave stesso E cosigrave se lo gabellan lrsquoEmiliani-Giudici e il De Sanctis e la comune dei lettori nullrsquoaltro sa

35 laquoLa denominazione di Amore o di Voluttagrave che noi abbiamo circoscritta ad una tendenza morale degli esseri animati era forse concepita in un senso estesissimo che esprimeva ed abbracciava tutto ciograve che noi intendiamo per attrazione affinitagrave simpatia genio inclinazione eccraquoNota allrsquoEgloga II Li Munti EreiChe lrsquoAmore del Meli sia la Venus di Lucrezio si rileva poi da questo tratto del Mec della Nat II sect 4 laquoLrsquoattrazione la simpatia il magnetismo lrsquoamore non sono che modificazioni diverse di una legge generalissima della natura la quale dalla diversa disposizione delle parti ne produce quella direzione di forze attive che si conviene al secondamento delle sue mire Quindi un sublime ingegno altrettanto filosofico quanto poeta ha esaltato sotto il simbolo di Venere la suddetta rilevantissima legge addossando a questa pretesa deitagrave il sovrano impero sopra tutta la natura ecc eccraquoSi noti che Lucrezio in quel tempo per il suo materialismo epicureo era sfuggito forse senza esser nemmeno letto e che appunto in quel secolo e in Sicilia il Campailla era stato con fervore salutato dai teologi un Lucrezio cristiano e italiano36 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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vedere in Meli che un ozioso cicalone che trastulla le brigateMa questa tranquillitagrave ove il poeta si adagia gli costa laquoNon

vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazioneraquo37 Ecco quel che lo stesso Meli dolorosamente confessa onde egli ci appare come un Titano che attraversa la vita e si conquista tra gli stenti la felicitagrave del rimaner sereno e tranquillo

Qui egrave la grandezza de la sua filosofia la saggezza egrave riposta

37Lettera al Barone di Rehfuens a f 96 del Cod citato Che i lettori e i critici avessero dovuto gabellarlo per un beato Ermolao Egli il P lo sospettava infatti per una edizione de le sue poesie aveva preparato il seguente sonetto inedito (che leggesi a f 19 del cod ms 4 Qq D O) a guisa di prefazione

Chi legga queste mie gioconde rime Fra se diragrave invero egrave fortunato Costui che gode un viver si beatoCome si narra de le genti prime

Quantrsquoerra uman giudizio ahi non esprime Sempre il canto del cor vero lo statoChegrave tra ceppi talor lo sventurato Crea imagini liete e rsquol duol comprime

Verde ramo cosigrave da vento oppresso Piega al suolo la cima e poi risalePer lrsquoinnato vigor chrsquoegli ha in segrave stesso

E fra rsquol crudo ondeggiar che lo dibatteMentre che or cede al turbo ed or lrsquoassaleSembra che si trastulli eppur combatte

Variante V 1 e 2Chi legge a caso mie gioconde rime Diragrave seco medesmo oh fortunato v 6 Sempre il canto del cuore il vero stato v t 3 Mentre che al turbo or cede ed or lrsquoassale

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nel non cedere ai dolori ma ricomporsi un paradiso ne la serenitagrave de lrsquoanimo e quando il savio ha questo raggiunto non contempleragrave la vita come una perpetua frode e si rassegneragrave a tutte le vicende de lrsquoessere E lrsquoarte sua saragrave tanta piugrave alta quanto piugrave in lui si compenetreragrave il sentimento de la natura contemplata qual egrave

Ma esaminiamo alcuna di queste Bucoliche Ho detto che il Meli sostituisce a le lacrime lrsquoamore de le cose or questo sentimento ne la Primavera ti domina su lrsquoagilitagrave de le forme e de le imagini e su lrsquoagilitagrave dei ritmi percheacute ne lo svegliarsi de lrsquoanno le forze feconde de la natura ti paion piugrave potenti piugrave attive e tutto par che frema di voluttagrave

Tu apri lrsquoanimo a le carezze de la gioia quando ti trovi in aperta campagna allor che i mandorli sono in fiore e per lrsquoaria tra i miti raggi del sole nel susurro degli insetti che si agitano nei profumi senti la gioventugrave del tempo che egrave gioventugrave de la vita e senti i fremiti nuovi che serpono per le vene del giovane che sa oramai segrave stesso

Giagrave nni rsquonvita giagrave nni chiama Primavera rsquontra li ciuriOgni frunda nni dici amaLrsquoaria stissa spira amuriQuali cori egrave rinitenti A un piaciri accussigrave gratuQuannu tutti lrsquoelementi Nni respiranu lu ciatu

laquoLa dura montagna sente la potenza di amore e si appara di verzura che dispenza ai pascoli Un zefiro amoroso vola in una nube di odori e grazioso e soave scherza e ride co i fioriraquo

Scurri e va di cosa in cosa Certu focu dilicatu Chi fa vegeta la rosaChi fa fertili lu pratu

Giagrave la senti la jinizza

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Giagrave a lu tauru srsquoaccumpagna Di muggiti drsquoalligrizza Giagrave risona la muntagna

Questo sentimento di amore che soggioga la natura va mano mano incalzando in un movimento di imagini fincheacute la fiamma del sentimento prorompe in quella veemente esclamazione laquoAhi tu sola tu sola o amata Clori sarai sorda ed ostinata quando la natura parla deh dolce amore mia vita cotesta bellezza che egrave miracolo non sia inutile a te neacute sia tormento a chi ti amaraquo

Cosigrave egli vela modestamente il desiderio intenso dei sensi senza strozzarlo ipocritamente con quei lagni evirati degli academici onde era infestata lrsquoarte italiana

Ma vi ha di piugrave mdash Lrsquoidillio Martinu egrave per il contenuto il piugrave alto e il piugrave scientifico La Natura toglie ad ammaestrare lrsquouomo giaccheacute essa egrave il vero maestro ed il conformarsi ai suoi dettami puograve arrecare la vera felicitagrave mentre lo staccarsene genera malvagitagrave e corruzione e solitudine38

Ma la piugrave grande legge anzi la prima legge de la natura egrave lrsquoamore amare e farsi amare godere e far godere39 la qual legge egrave scolpita in ogni cuore40 laquoessa ti stende e ti moltiplica gli esseri da ogni parte e ti attacca al mondo41 Senza di essa tu

38 La natura maestra dellrsquouomo egrave idea dei sensisti specialmente di Condillac (Des sensations) ma Rousseau con la sua teoria del sentimento portograve nel campo morale a de le conseguenze metafisiche questo principio che ha base fisiologica E lrsquoEacutemile in fondo non arriva che a questa conclusione lrsquouomo ne lo stato naturale ubbidendo al suo istinto morale saragrave virtuoso mentre raffazzonato artefatto da lrsquoeducazione convenzionale si corrompe e ove conservi la virtugrave fugge lo stato sociale e si chiude ne la sua solitudine per non essere insozzato dal fango39 laquoAimer crsquoest remplir la vue de la nature crsquoest satisfarne agrave un besoinraquo Lettres de medlle Ninon de Lenclos Brano citato dal Meli ne le note a le stanze inedite del suo Poema italiano La Ragione f 140 (Cod 4 Qq C 31) Questa legge il poeta consacra anche in unrsquoode La Natura inedita che trovasi a f 144 del Cod mss Qq C 33 40 Vedi le parole di Hutcheson che il Meli riporta nel Meccanismo della Natura e ne le note al poema inedito La Ragione41 laquoLrsquoamore sessuale egrave la prima base de la societagrave costituendosi per esso la famiglia che egrave il primo vincolo che rende lrsquouomo piugrave legato a la terra Tutta la umana societagrave egrave connessa tra segrave medesima per lrsquoamore e lrsquoamiciziaraquo Lett a pag 12 del Cod Qq

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saresti estraneo e in una guerra perpetuaraquoE la Natura qui novera a Martinu i grandi beneficii da lei

fatti a lrsquouomo

laquoLa menti e lrsquointellettu Ti detti a rilevari Chi chiddu egrave giustu e rettu Chi a tutti pograve giuvariraquo

Ecco qui il principio morale del Meli che egrave fondato su lrsquointeresse collettivo su lrsquoamore universale come egli lo chiama Al modo stesso che la Natura egrave un aggregato di forze attive inerenti a le parti de lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccaniche la societagrave a la sua volta non egrave che un aggregato di attivitagrave ossia di individui che stanno al tutto sociale come le forze attive al gran tutto del mondo

Or gli uomini si riuniscono in societagrave per due motivi per i rispettivi interessi o per i rispettivi umori sistemi maniera di pensare e di vivere42 Ma la prima maniera di unione egrave pel Meli precaria attaccata ad esterne accidentalitagrave onde egli non crede come Hobbes che lrsquointeresse sia il vero fondamento de la societagrave la quale ha invece per base lrsquoamore o sia lrsquoistinto sociale per cui 1rsquouomo egrave condotto indipendentemente da ogni consenso de la ragione a ricercare il suo simile43

Tale istinto sociale innato egrave una de le forme de lrsquoistinto morale innato il quale perciograve riconosce come onesto e giusto e D 4 42 Lettera a f 12 del Cod cit43 Ciograve malgrado il Meli si contradice poicheacute ammettendo che il principio de la conservazione degli esseri egrave in una lotta perenne deve per conseguenza ammettere che la societagrave non puograve esistere senza la lotta e la lotta non puograve essere determinata che da lrsquointeresse laquoAltro non ci presenta insomma la superficie del mondo che un gran campo di battaglia dove ogni specie egrave destinata a sussistere per la distruzione drsquounrsquoaltra Chi crederebbe la conservazione della specie doversi a questa guerra che ne minaccia la distruzione E perograve lrsquoequilibrio e ci sia lecito chiamarlo il jus economico della specie egrave fondato su quello di una guerra scambievoleraquo Meccanismo della Naturali sect III

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buono tutto che giova agli interessi generali e allora si avragrave una societagrave perfetta quando ognuno concorreragrave amorosamente con tutte le sue forze a mantenere 1rsquoequilibrio dei legami sociali Onde lrsquoinazione o il deviamento di una de le attivitagrave come ne lrsquouniverso produrrebbe disordini ne la societagrave produce un turbamento

Lrsquointeresse quindi non egrave materiale ma esclusivamente morale percheacute appoggiato agli affetti

Su questa base egli fonda ancora lrsquoedifizio de lo Stato questo egrave anche un meccanismo complicato A partire dal re fino a lrsquoultimo suddito tutti devono concorrere a formare la felicitagrave de lo Stato che egrave riposta ne la ricchezza e ne la pace ma come le guerre turbano la tranquillitagrave necessaria al libero svolgimento de le attivitagrave de lo Stato cosigrave le ingiustizie sociali le infingardagini di alcune professioni 1rsquoaccattonaggio tolgono ne lrsquointerno braccia infinite e dissanguano lo Stato senza mai essere produttivi44 Ei vorrebbe che si moltiplicassero gli uomini non essendo essi corrispondenti ai bisogni agricoli e industriali prima e vera fonte di ricchezza che il lusso dei potenti non assorbisse braccia utili al lavoro e che fra potenti e umili si stabilisse quellrsquoarmonia necessaria a uno stato perfetto

Ma la Natura prosegue ammaestrando Martino

Li sensi a custodiri La propria tua esistenza E a fariti sentiri La grata compiacenza

In questi versi il Meli adombra una di quelle grandi leggi fisiologiche su cui la scienza ha innalzato il suo edificio dico il principio estofilattico onde la sensibilitagrave dai dotti viene definita sentinella della vita45

E continua la Natura sfolgorando tutte le sue bellezze innanzi a 1rsquouomo e invitandolo a specchiarsi in lei ove desideri uno stato tranquillo e felice

44 Vedi Riflessioni economiche sullo Stato della Sicilia a f i e seg del Cod di 4 Qq D 345 Vedi piugrave sopra a pag 18

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Noi avremo tempo di esaminare in seguito questo principio morale notiamo qui che le Bucoliche contengono un sentimento alto e scientifico de le cose ancor piugrave alto che tutte le poesie pastorali fin qui scritte poicheacute il Meli in quella il-lusione serena de la vita in quella pacifica contemplazione in cui dimenticava seacute stesso non pensava solamente di richiamare quellrsquoetagrave de lrsquooro che egli avrebbe voluto nel mondo46 ma anche di adombrarvi i veri de la scienza e de la morale

E invano tu cercheresti negli ammaestramenti de la Natura una legge che esca fuori e la trascenda non troverai il metastasiano

Dovunque il guardo io giroImmenso Dio ti vedo

Il poeta non pensa che nel creato debba per esser buon cristiano ammirare un intervento divino Ammira la natura in segrave stessa nel molteplice suo spettacolo neacute accenna in modo alcuno che questa grande natura possa essere un atomo in fac-cia a Dio ovvero ludo e capriccio di una volontagrave superiore Pagano per sentimento evoca la vita di quei tempi antichi e ne la illusione del suo paganesimo si purifica e si rinnovella non si preoccupa del funesto oltretomba non disperde il sentimento ne le demenze orride di una seconda vita misteriosa e terribile47

Rassegnato a le vicende immutabili de lrsquoessere egli lungi dal rivelarne la fraude dolorosa che vi par concorporata te ne 46 laquoLrsquooccupazione ordinaria e connaturale della mia attenzione egrave stata quella di escogitare i mezzi piugrave plausibili per ordinare e sistemare la societagrave degli uomini in maniera che il giusto non fosse soperchiato dallrsquoingiusto che lrsquoonesto trovasse da vivere senza oppressione neacute avvilimento che la virtugrave ottenesse la considerazione dovutale e che le leggi non servissero per un traffico vile e rovinoso allo Stato ed ai singoli con impiegare un ceto numerosissimo di manimorte di ciarlatani o di malviventi neacute per esimere dal loro giogo quelli cui egrave affidata lrsquoamministrazione delle medesimeraquo Lettera al Barone Refhues a f 95 del Carteggio47 La censura non vedea di buon occhio lrsquoardimento del Meli quando egli scrisse il libro Riflessioni sul Meccanismo della Natura parve a quei degni inquisitori che malgrado le proteste di fede cristiana lrsquoautore sapesse di ateismo e non vollero permetterne la stampa ma lrsquoarcivescovo di Palermo mons Sanseverino lo fece stampare a Napoli per i tipi di De Dominicis nel 1777

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sorprende le parti piugrave alte da quel tempio sereno ove si egrave levato e ne ritrae lo spettacolo in quelle forme estetiche che ti empiono di maraviglia E per questo si comprende in lui quella mirabile potenza descrittiva e quella efficace naturalezza per cui agli occhi tuoi si svolgono quadri viventi che non ti stancano mai di piacere

Quanta e quale sia questa potenza pittorica appare da quei quadri ove ti presenta la natura

Via sedi a lrsquoumbra mentri chi drsquointornu Regna lu suli e tuttu brucia ed ardi

Vidi comu li pccuri ritornu Fannu a li macchi e li viteddi e vacchi Mettinu a lrsquoumbra lrsquounu e lrsquoautru cornu

Lrsquooceddi rsquontra li gai posanu stracchiSulu si esponnu a li cucenti arduri Li friddi serpi cu li spogghi a scacchi Eccovi dunque in una vasta campagna silenziosa e infocata

in un meriggio drsquoestagrave gli armenti riposano sotto le ombre gli uccelli si nascondono fra le siepi tutti cercano un pograve di frescura mentre le verdi lucertole si distendono fredde e immo-bili e attendono gli insetti Tutto egrave calma percheacute egrave lrsquoora del riposo meridiano Ma la scena cambia le spiche sono bionde da la pastorizia si passa allrsquoagricoltura

Giagrave sutta di la fauci Cadinu li lavuri Li gregni a li chianuri Eccu di ccagrave e di ddagrave La cicaledda rauca Tra lrsquoarvuli e li spichi Cu lu so zichi-zichi Nni annunzia lrsquoestagrave

Chiudiamo gli occhi e lrsquoillusione saragrave completa innanzi a noi si distendono le campagne di Cinisi che corrono via via

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sino al mare spaziose pianure disseminate di glauchi ulivi e di cupi carrubbi che tagliano co la loro ombra di trasparente cobalto il biondo de le spiche Qua e lagrave i campi sono schiomati ma lrsquoirte ristoppie ancora biondeggiano sugli alberi fra le verdi cortine la cicala rauca stride senza stancarsi tu vedi la truppa dei mietitori sotto la cui falce cadono i manipoli del frumento ti par di vedere i bagliori pacifici delle falci di sentire il riso argentino delle donne che si adornano il capo di spiche e folleggiando allietano il faticoso lavoro degli uomini E pensiamo ai riposi e ai mille episodii che srsquointrecciano e si compiono a lrsquoombra dei gelsi e le nostre idee si associano si richiamano si succedono per il magistero di otto versi che ne la loro ricca concisione ti suscitano un mondo vivo e reale

Ma la tavolozza del Meli svolge agli occhi del lettore una serie di quadri che si compiono lrsquoun lrsquoaltro 1rsquoestagrave non egrave finita dopo mietuto il frumento si trebbia

Curri lu voi rsquontra lrsquoarii Da chista parti a chidda E lu frumentu sgridda Sutta lu pedi sograveLi juculani rsquommattiti Sprannuzzanu la pagghia Chi lu tridenti scagghia Quantu cchiugrave in autu pograve

Ma il caldo incalza le fonti disseccano

Lu ciumi egrave tantu poviru Chi sempri trova intoppi E cu pitruddi e sgroppi Si metti a tu pri tu

Non si sarebbe potuto dir meglio quella povertagrave di acqua nel suo umile corso da le ghiaiuzze dagli sterpi da le irregolaritagrave del suo letto obbligata a rompere il suo tranquillo viaggio a deviare a contrastare il passo egrave evidente tutto il magistero de la pittura egrave ne lrsquoultimo verso in quella metafora

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viva del dialetto che ti raffigura come due avversarii il torrentello e il suo alveo E tuo malgrado nel cervello ti si associa lrsquoimagine del fiume rigoglioso che copre anche i sassi piugrave alti che tenta le sponde e va rapidamente minacciando i coloni E allora ti rammenti della superba ode del Testi

Ruscelletto orgoglioso

in cui il contrasto tra i due aspetti del torrente si distende per una lunga strofe per una lunga serie di imagini48 quando nel Meli sono appena tre imagini chiuse nel breve giro di una quartina settenaria

Ma giunge lrsquoessiccator agosto

Li venti cchiugrave nun ciatanu Negrave cchiugrave lu voscu scrusciMa movi lrsquoali musci Un zefiru chi crsquoegraveSrsquoinfocanu li vausi Sutta lrsquoardenti lampa Chi scarmuscisci e allampa Lrsquoirvuzza virdi ohimegrave

Qui siamo proprio nel solleone non alita un fresco tutto egrave fuoco il bosco non offre piugrave riparo la vampa solare brucia lrsquoerbe un zefiro afoso muove le flosce ali e allora che cosa 48 Ruscelletto orgogliosoChe ignobil figlio di non chiara fonte Un natal tenebroso Avesti infra gli orror drsquoispido monte E giagrave con lenti passiPovero drsquoacqua isti lambendo i sassiNon strepitar cotantoNon gir sigrave torvo a flaggellar le spondeChe benchegrave maggio alquantoDi liquefatto gel trsquoaccresca TondeSopravverragrave ben tostoEssicator di tue gonfiezze Agosto

Ode a Raimondo Montecucco

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propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

51

arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

54

tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 15: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

custodia della macchina22 dalla diversa modificazione di essa secondo gli organi diversi ne risultano i sensi i quali sono incaricati o di avvertirla dei perigli o di suggerirle i bisogni Lrsquoistinto egrave la potenza che risulta dal meccanismo dellrsquoanimale ossia egrave la rivelazione dei bisogni della macchina23 Le tendenze dellrsquoistinto a ciograve che soddisfa si chiamano appetiti e il soddisfare agli appetiti genera la voluttagrave Onde lrsquoistinto ha per principio lo stimolo o il dolore e per oggetto la voluttagraveraquo

Ma fin qui lrsquouomo nulla ha di superiore a lrsquoanimale onde il Meli che pur vuole spiegarsi tale superioritagrave ricorre al sentimento che egrave quel senso intimo quel senso secreto che connaturale e universale egrave la facoltagrave di giudicare de le veritagrave cardinali

Questo sentimento egrave laquolrsquoessenza dellrsquouomoraquo laquoil risultato della natura fisica e della natura morale il punto in cui vanno a unirsi le facoltagrave dellrsquouna e dellrsquoaltraraquo

Questo sentimento ne lrsquouomo egrave appercezione ossia coscienza di segrave egrave istinto morale o coscienza morale egrave estetica

Come istinto morale esso egrave una laquoinclinazione naturale involontaria indipendente drsquoogni considerazione umana e sacra della religione delle leggi penali e remuneratrici dellrsquoamore e dellrsquoonore dei pregiudizi e delle mire dellrsquoamore proprio24raquo

Questo istinto egrave perciograve giudice in ciograve che egrave bene e in ciograve che egrave male come lrsquoistinto fisico lo egrave pel piacere e pel dolore 22 Il Sergi uno dei filosofi nostri contemporanei piugrave forti chiama la sensibilitagrave Sentinella della vita V Elementi di psicologia Messina 187923 Lrsquoinstinct est un pouvoir non appris drsquoaccomplir des actions de toute sorte et particulierement celles qui sont neacuteceacutessaires ou utiles agrave lrsquoanimalraquo Cosigrave il Bain e il Lefegravevre laquoSi puograve definire lrsquoistinto unrsquoabitudine fissata dall ereditagrave o dallrsquoeducazione esso non egrave che un sinonimo del bisogno raquo24 Queste parole sono di Hutcheson il quale volendo scappare al rigore per lui desolante di Hobbes che pone lrsquointeresse come base de la morale scostandosi da Locke creava questo sentimento innatoMa la scienza contemporanea agrave messo in sodo la base utilitaria de la morale umana con lrsquoanalisi dei fatti e con la storia alle maniIl Meli rimane abbagliato da lrsquouniversalitagrave secondo lui de lrsquoistinto comune del bene e del male ma ciograve che credeva innato non era che il sentimento etico collettivo ereditato per lunga esperienza di secoli nei nostri organi e che fu trovato corrispondente agli interessi di uno stato sociale (Spencer)

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Teoria tolta di peso a Rousseau il quale ammise un sentimento innato del giusto e de 1rsquoingiusto istinto interiore che ci rischiara la via del dovere25

Ma non vrsquoha un bene e un male assolutoQuel che giova a tutti egrave un bene ed egrave giusto Onde

lrsquointeresse collettivo sociale altruistico egrave base de la morale e su di esso riposa anche lrsquoedificio de lo stato Cosigrave il Meli senza volerlo viene a distruggere il disinteresse del Sentimento morale innato e per rigore di logica distrugge tutto lrsquoedificio che innalza su di esso con gran pompa di frasi Quanto a le passioni essendo esse uno stato di violenza del sentimento procedono da due tendenze fisico-morali de lrsquoindividuo gli affetti relazione di armonia verso il tutto lrsquoamor di segrave stesso relazione di armonia verso la propria macchina che corrispondono in Rousseau a lrsquoistinto di conservazione sorgente de lrsquoamor proprio istinto di pietagrave sorgente degli affetti sociali26

Riepilogando il Meli non avendo ammesso unrsquoanima e una ragione organica e mantenendo il dualismo fra le due nature de lrsquouomo che egli tenta di conciliare distingue due istinti il fisico che si risolve ne le sensazioni del piacere e del dolore il morale che si risolve nel sentimento del giusto e de lrsquoingiusto del bene e del male del vero e del falso Ma il sentimento non egrave la coscienza de la sensazione sebbene qualche cosa di inorganico di spirituale che sta indipendente da la materia e che anzi nulla ha di comune con la materia2725 Vedi Ritter Histoigravere de la philosophie ecc ecc26 In fondo parmi che il Meli divida il sentimento etico in egoismo e altruismo secondo la denominazione di Spencer27 Anche Locke ammette qualche cosa di innato ma non egrave altro che la disposizione naturale de lrsquouomo a poter percepire la veritagrave ma questa disposizione si sviluppa per lrsquoesercizio onde le idee cardinali sono sempre acquistate Questa disposizione dal Locke egrave detta senso intimo o riflessione laquoLa premiegravere faculteacute de lrsquoesprit humain crsquoest drsquoecirctre propre a recevoir les impressions que font sur lui ou bien les objets exteacuterieurs par le moyen des sens ou bien ses propres opeacuterations quandrsquoil y applique sa regraveflegravexionraquo Essai sur lrsquoentend hum V Ritter op cit Alcuni filosofi contemporanei ammettono un senso morale ne lrsquouomo ma dissentono quanto alla sua origine Bain crede che esso si acquisti durante la vita di ogni individuo ma Darwin rigetta questa opinione egli invece appoggia il senso morale agli istinti sociali de lrsquouomo onde esso nasce con lrsquouomo percheacute organico si moltiplica per

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E intanto non potendo negare lui medico lrsquoesercizio degli organi ne le passioni si occupa di esse non dal lato del sentimento ma dal punto di vista fisiologico

Quanto a la filosofia de la natura le sue idee sono piugrave vere e piugrave sane e si accostano a 1rsquoantico materialismo Vero si egrave che comincia il suo lavoro col definire la natura secondo le viste dei teologi ma pare non abbia fiducia neacute in questa neacute in ogni altra definizione metafisica e dice essere la natura laquoun aggregato armonico di forze attive inerenti alle parti costituenti lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccanicheraquo La quale definizione parmi che riduca la natura a un simbolo di gruppi meccanici che ascendono sempre a forme piugrave complesse E investiga la natura seguendo il metodo di quei filosofi che hanno inteso prescindere da ogni causa soprannaturale e divina laquoconciossiachegrave egrave questa veduta molto comoda in filosofia scorgendosi nel nesso universale delle cose epilogata la sorte e le vicende di tutti gli esseriraquo

Ma il creato egrave materia c materia contempla il filosofo che

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nulla vede fuori che la materia28 disconosce atomi o monadi che son punti metafisici e che non possono dar materia laquocome soli zeri non danno numeri neacute punti matematici estensioni solideraquo Agli atomi e ai corpuscoli ai punti di Zenone a le monadi egli sostituisce le molecole ossia a la teoria atomistica dei metafisici la teoria molecolare dei chimici

E in tutto questo egli non si occupa de la creazione e del fine de la creazione e parla di Dio assai vagamente al modo stesso che parlando di bene o di male di piacere di vita non si occupa per nulla di una vita futura e di un godimento o di un castigo postumo Anzi protesta di non voler ricercare che la terrestre felicitagrave e da tutti i suoi scritti questo solo traluce In una lettera a Maddalena Mayer parlando di Chateaubriand confessa che egli volle darsi non a la contemplazione del bello

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divino ma del bello terrestre29Insomma il Meli mentre proclama la morale o meglio il

senso morale indipendente da la religione e per conseguenza rigetta lrsquointervento de la grazia divina ne la virtugrave mentre non fa de lrsquouomo una classe privilegiata al tutto diversa dagli animali inferiori ma per la parte fisica lo trova uguale a qualunque altro organismo animale e arriva anche a compararlo ai

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vegetali30 mentre riduce il mondo a un simbolo di gruppi meccanici e studia la materia che egrave quella che sola gli cade sotto ai sensi mentre confessa che le forze attive sono inerenti a la materia mentre insomma esclude la presenza di un intervento soprannaturale a simiglianza di Locke e di Condillac e di tutti gli altri filosofi sensisti non sa emanciparsi da quel dualismo fra lo spirito e la materia e di quando in quando ti nomina lrsquoanima e la creazione come una protesta

Ben vero perograve egli relega la creazione al primo atto a lo stabilimento di quelle leggi per cui la natura da sola egrave divenuta quella che egrave e protesta di credere in Dio come ai giorni nostri

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il Darwin31 inconsapevole forse che con un sistema uguale Dio e la creazione diventano un assurdo un controsenso

Ma il Meli beveva lrsquoaura dei tempi il battesimo salutare di quelle dottrine che scotevano la Francia e di cui mostravasi studioso non seppe interamente rinnovarlo Egli aveva paura dellrsquoepiteto di ateo materialista naturalista che allora suonavano infamia e vergogna e valevano a turbare quella sua pace quella sua tranquillitagrave allietata dagli amplessi fecondi de la Musa

E a questa Musa noi chiederemo tutta lrsquoanima del poeta e quella ingenuitagrave che vi rispecchia la sua bontagrave infinita chiederemo quel sentimento limpido de la natura che in lui derivava dal senso scientifico de le cose che egli srsquoera formato e lo rende nuovo grande geniale

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III

Il capolavoro del Meli egrave certamente la Bucolica in essa si svela tutta la sua grande arte tutto il suo genio Egli egrave poeta lirico ma la sua lirica non deriva da una sentimentalitagrave morbosa o da quellrsquointimo contrasto fra la natura scettica ed eternamente serena e un cervello irrequieto ansioso delle grandi battaglie de la vita o ribelle al fatale avvicendarsi de le forme migranti

Genio completamente obiettivo ritrova la sua piugrave alta manifestazione nel contemplare la natura e rassegnarsi a le leggi serene ed eterne de lrsquoessere e percheacute lrsquoentusiasmo ecciti in lui tutte le corde del sentimento ei convien che ci sia una qualche cosa che lo commuova che lo infiammi Questa contemplazione egrave intera ne la Buccolica collezione di quadri saturi di vita nei quali gli aspetti verdeggianti o brumosi de la natura ti si rivelano in una ubertosa copia di imagini smaglianti e pregne dei profumi e del sole di Sicilia

laquoNon lusingandosi in quellrsquoetagrave (aveva 27 anni) di incontrare in Palermo una riputazione di medico si contentograve

lrsquoereditagrave e si sviluppa con lrsquoorganismo individuale e sociale De la stessa opinione in parte egrave Spencer Vedi LrsquoOrigine dellrsquouomo III Torino Unione Tipog Edit 187128 laquosfere piani monti colline animali drsquoogni specie innumerevoli eserciti drsquoinsetti lrsquouniverso insomma non si riduce finalmente che a materia meteore stagioni vicende rovine desolazioni fuochi incendi stragi dissoluzioni riproduzioni ecc non sono finalmente che moto che forze fisiche inserite alla materiaraquo Meccanismo della Natura II sect I

29 laquoAltri perograve (come me) che ci troviamo piugrave involti nel terrestre limo neacute abbiamo saputo leggere cosigrave chiaro nel cielo siamo andati tentoni dietro al bello di questa terraraquo Vedi lett a f 36 del Cod30 laquoA guardarlo di fibra in fibra pei sughi che vi scorrono dentro egrave una macchina hydraulico-pneumatica Se questa veduta si estende piugrave oltre sino alle facoltagrave di crescere e propagarsi egrave una piantaraquo Meccan della Nat III sect ultimo31 Darwin non nega lrsquoesistenza di Dio anzi laquoproteste que son systegraveme nrsquoest en aucun faccedilon contraire agrave lrsquoidegravee divineraquo Cleacutemence Royer Preacuteface agrave lrsquooeuvre de Ch Darwin LrsquoOrigine des Espegraveces

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esiliarsi in Cinisiraquo32 per campare la numerosa famiglia di cui per la pazzia e poi per la morte del padre era rimasto a capo e ne la calma di quella vita lontano da quella societagrave artefatta che egli ben sovente morde con la sua originale vivacitagrave33 sdegnato ancora del mal governo di certi signorini che anche in quel lontano e insignificante feudo facean coi loro soprusi rivoltare lo stomaco al poeta34 procurava di rifocillarsi lo spirito ne le magnifiche campagne che si stendevano innanzi a lui

Muntagnoli interrutti da vaddatiRocchi di lippu e areddara vistutiCaduti drsquoacqui chiari e inargintatiVattali murmuranti e stagni muti

Vausi e cunzarri scuri ed imbuscatiSterili junchi e jinestri ciurutiTrunchi da lunghi etagrave malisbarratiGrutti e lammichi drsquoacqui giagrave impitruti

Passari sulitarii chi chiancitiEcu chi ascuti tuttu e poi ripetiUlmi abbrazzati strini da li viti

Vapuri taciturni umbri segretiRitiri tranquillissimi accugghitiLrsquoAmicu di la paci e la quieti

Bencheacute queste poesie pastorali abbiano apparenza di canti disgiunti pure vi ha in esse una unitagrave organica un centro al quale convergono tutte e che egrave il risultato di quel concetto che 32 Cinisi era in quel tempo feudo del Monastero di S Martino delle Scale la cui comunitagrave appunto aveva affidato la cura di quei coloni al Meli che vi stette dal 1767 al 177133 Vedi la canzone Palermu si ridussi rsquona piccula Girnevia ecc lrsquoaltra Porta nova lrsquoaltre ancora Nun cchiugrave a Porta Filici Nun cchiugrave rsquontra dda marina ecc LrsquoInvettiva ecc ecc34 Vedi nel Cod cit la lettera del 7 agosto 1770 a f 8 e seguente

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il Meli ha de la naturaIl centro egrave lrsquoamore de le cose che scherza ne la varietagrave ne

lrsquoincostanza nel disordine stesso degli aspetti de la materia egrave quellrsquo armonia dilettosa che egli il poeta formavasi nel suo cervello nel sentirsi concorde ed uno con la natura Questrsquoarmonia universale che non egrave perograve prestabilita ma risulta da le cose stesse e vi egrave inerente chiamata Amore ne le poesie non egrave lrsquoEros di Esiodo neacute lrsquoAmore dei platonici si potrebbe in qualche modo assimilare a la voluttagrave a la Venus di Lucrezio lrsquoideale de le feconde attivitagrave de la natura che go-vernano le vicende de la materia e che convertite da lrsquoanimo commosso in gruppi estetici scoppiano per tutte le vie del genio35

Alle lacrime de le cose il poeta sostituisce lrsquoamore de le cose ei vuol convertire la via dolorosa de la vita in un festino olimpico e invece di attraversare la rude palestra de la materia ribelle vi si adagia sorridendo e vi compone il suo paradiso estetico36

Coloro che non avendo sottrsquo occhio le lettere del Meli non cercarono nemmeno di investigare e ritrovar 1rsquouomo sotto il poeta si formarono di lui un tipo di cuor contento uno scialacquatore che si diverte che ride e lascia rovinare il mondo intorno a segrave stesso E cosigrave se lo gabellan lrsquoEmiliani-Giudici e il De Sanctis e la comune dei lettori nullrsquoaltro sa

35 laquoLa denominazione di Amore o di Voluttagrave che noi abbiamo circoscritta ad una tendenza morale degli esseri animati era forse concepita in un senso estesissimo che esprimeva ed abbracciava tutto ciograve che noi intendiamo per attrazione affinitagrave simpatia genio inclinazione eccraquoNota allrsquoEgloga II Li Munti EreiChe lrsquoAmore del Meli sia la Venus di Lucrezio si rileva poi da questo tratto del Mec della Nat II sect 4 laquoLrsquoattrazione la simpatia il magnetismo lrsquoamore non sono che modificazioni diverse di una legge generalissima della natura la quale dalla diversa disposizione delle parti ne produce quella direzione di forze attive che si conviene al secondamento delle sue mire Quindi un sublime ingegno altrettanto filosofico quanto poeta ha esaltato sotto il simbolo di Venere la suddetta rilevantissima legge addossando a questa pretesa deitagrave il sovrano impero sopra tutta la natura ecc eccraquoSi noti che Lucrezio in quel tempo per il suo materialismo epicureo era sfuggito forse senza esser nemmeno letto e che appunto in quel secolo e in Sicilia il Campailla era stato con fervore salutato dai teologi un Lucrezio cristiano e italiano36 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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vedere in Meli che un ozioso cicalone che trastulla le brigateMa questa tranquillitagrave ove il poeta si adagia gli costa laquoNon

vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazioneraquo37 Ecco quel che lo stesso Meli dolorosamente confessa onde egli ci appare come un Titano che attraversa la vita e si conquista tra gli stenti la felicitagrave del rimaner sereno e tranquillo

Qui egrave la grandezza de la sua filosofia la saggezza egrave riposta

37Lettera al Barone di Rehfuens a f 96 del Cod citato Che i lettori e i critici avessero dovuto gabellarlo per un beato Ermolao Egli il P lo sospettava infatti per una edizione de le sue poesie aveva preparato il seguente sonetto inedito (che leggesi a f 19 del cod ms 4 Qq D O) a guisa di prefazione

Chi legga queste mie gioconde rime Fra se diragrave invero egrave fortunato Costui che gode un viver si beatoCome si narra de le genti prime

Quantrsquoerra uman giudizio ahi non esprime Sempre il canto del cor vero lo statoChegrave tra ceppi talor lo sventurato Crea imagini liete e rsquol duol comprime

Verde ramo cosigrave da vento oppresso Piega al suolo la cima e poi risalePer lrsquoinnato vigor chrsquoegli ha in segrave stesso

E fra rsquol crudo ondeggiar che lo dibatteMentre che or cede al turbo ed or lrsquoassaleSembra che si trastulli eppur combatte

Variante V 1 e 2Chi legge a caso mie gioconde rime Diragrave seco medesmo oh fortunato v 6 Sempre il canto del cuore il vero stato v t 3 Mentre che al turbo or cede ed or lrsquoassale

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nel non cedere ai dolori ma ricomporsi un paradiso ne la serenitagrave de lrsquoanimo e quando il savio ha questo raggiunto non contempleragrave la vita come una perpetua frode e si rassegneragrave a tutte le vicende de lrsquoessere E lrsquoarte sua saragrave tanta piugrave alta quanto piugrave in lui si compenetreragrave il sentimento de la natura contemplata qual egrave

Ma esaminiamo alcuna di queste Bucoliche Ho detto che il Meli sostituisce a le lacrime lrsquoamore de le cose or questo sentimento ne la Primavera ti domina su lrsquoagilitagrave de le forme e de le imagini e su lrsquoagilitagrave dei ritmi percheacute ne lo svegliarsi de lrsquoanno le forze feconde de la natura ti paion piugrave potenti piugrave attive e tutto par che frema di voluttagrave

Tu apri lrsquoanimo a le carezze de la gioia quando ti trovi in aperta campagna allor che i mandorli sono in fiore e per lrsquoaria tra i miti raggi del sole nel susurro degli insetti che si agitano nei profumi senti la gioventugrave del tempo che egrave gioventugrave de la vita e senti i fremiti nuovi che serpono per le vene del giovane che sa oramai segrave stesso

Giagrave nni rsquonvita giagrave nni chiama Primavera rsquontra li ciuriOgni frunda nni dici amaLrsquoaria stissa spira amuriQuali cori egrave rinitenti A un piaciri accussigrave gratuQuannu tutti lrsquoelementi Nni respiranu lu ciatu

laquoLa dura montagna sente la potenza di amore e si appara di verzura che dispenza ai pascoli Un zefiro amoroso vola in una nube di odori e grazioso e soave scherza e ride co i fioriraquo

Scurri e va di cosa in cosa Certu focu dilicatu Chi fa vegeta la rosaChi fa fertili lu pratu

Giagrave la senti la jinizza

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Giagrave a lu tauru srsquoaccumpagna Di muggiti drsquoalligrizza Giagrave risona la muntagna

Questo sentimento di amore che soggioga la natura va mano mano incalzando in un movimento di imagini fincheacute la fiamma del sentimento prorompe in quella veemente esclamazione laquoAhi tu sola tu sola o amata Clori sarai sorda ed ostinata quando la natura parla deh dolce amore mia vita cotesta bellezza che egrave miracolo non sia inutile a te neacute sia tormento a chi ti amaraquo

Cosigrave egli vela modestamente il desiderio intenso dei sensi senza strozzarlo ipocritamente con quei lagni evirati degli academici onde era infestata lrsquoarte italiana

Ma vi ha di piugrave mdash Lrsquoidillio Martinu egrave per il contenuto il piugrave alto e il piugrave scientifico La Natura toglie ad ammaestrare lrsquouomo giaccheacute essa egrave il vero maestro ed il conformarsi ai suoi dettami puograve arrecare la vera felicitagrave mentre lo staccarsene genera malvagitagrave e corruzione e solitudine38

Ma la piugrave grande legge anzi la prima legge de la natura egrave lrsquoamore amare e farsi amare godere e far godere39 la qual legge egrave scolpita in ogni cuore40 laquoessa ti stende e ti moltiplica gli esseri da ogni parte e ti attacca al mondo41 Senza di essa tu

38 La natura maestra dellrsquouomo egrave idea dei sensisti specialmente di Condillac (Des sensations) ma Rousseau con la sua teoria del sentimento portograve nel campo morale a de le conseguenze metafisiche questo principio che ha base fisiologica E lrsquoEacutemile in fondo non arriva che a questa conclusione lrsquouomo ne lo stato naturale ubbidendo al suo istinto morale saragrave virtuoso mentre raffazzonato artefatto da lrsquoeducazione convenzionale si corrompe e ove conservi la virtugrave fugge lo stato sociale e si chiude ne la sua solitudine per non essere insozzato dal fango39 laquoAimer crsquoest remplir la vue de la nature crsquoest satisfarne agrave un besoinraquo Lettres de medlle Ninon de Lenclos Brano citato dal Meli ne le note a le stanze inedite del suo Poema italiano La Ragione f 140 (Cod 4 Qq C 31) Questa legge il poeta consacra anche in unrsquoode La Natura inedita che trovasi a f 144 del Cod mss Qq C 33 40 Vedi le parole di Hutcheson che il Meli riporta nel Meccanismo della Natura e ne le note al poema inedito La Ragione41 laquoLrsquoamore sessuale egrave la prima base de la societagrave costituendosi per esso la famiglia che egrave il primo vincolo che rende lrsquouomo piugrave legato a la terra Tutta la umana societagrave egrave connessa tra segrave medesima per lrsquoamore e lrsquoamiciziaraquo Lett a pag 12 del Cod Qq

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saresti estraneo e in una guerra perpetuaraquoE la Natura qui novera a Martinu i grandi beneficii da lei

fatti a lrsquouomo

laquoLa menti e lrsquointellettu Ti detti a rilevari Chi chiddu egrave giustu e rettu Chi a tutti pograve giuvariraquo

Ecco qui il principio morale del Meli che egrave fondato su lrsquointeresse collettivo su lrsquoamore universale come egli lo chiama Al modo stesso che la Natura egrave un aggregato di forze attive inerenti a le parti de lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccaniche la societagrave a la sua volta non egrave che un aggregato di attivitagrave ossia di individui che stanno al tutto sociale come le forze attive al gran tutto del mondo

Or gli uomini si riuniscono in societagrave per due motivi per i rispettivi interessi o per i rispettivi umori sistemi maniera di pensare e di vivere42 Ma la prima maniera di unione egrave pel Meli precaria attaccata ad esterne accidentalitagrave onde egli non crede come Hobbes che lrsquointeresse sia il vero fondamento de la societagrave la quale ha invece per base lrsquoamore o sia lrsquoistinto sociale per cui 1rsquouomo egrave condotto indipendentemente da ogni consenso de la ragione a ricercare il suo simile43

Tale istinto sociale innato egrave una de le forme de lrsquoistinto morale innato il quale perciograve riconosce come onesto e giusto e D 4 42 Lettera a f 12 del Cod cit43 Ciograve malgrado il Meli si contradice poicheacute ammettendo che il principio de la conservazione degli esseri egrave in una lotta perenne deve per conseguenza ammettere che la societagrave non puograve esistere senza la lotta e la lotta non puograve essere determinata che da lrsquointeresse laquoAltro non ci presenta insomma la superficie del mondo che un gran campo di battaglia dove ogni specie egrave destinata a sussistere per la distruzione drsquounrsquoaltra Chi crederebbe la conservazione della specie doversi a questa guerra che ne minaccia la distruzione E perograve lrsquoequilibrio e ci sia lecito chiamarlo il jus economico della specie egrave fondato su quello di una guerra scambievoleraquo Meccanismo della Naturali sect III

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buono tutto che giova agli interessi generali e allora si avragrave una societagrave perfetta quando ognuno concorreragrave amorosamente con tutte le sue forze a mantenere 1rsquoequilibrio dei legami sociali Onde lrsquoinazione o il deviamento di una de le attivitagrave come ne lrsquouniverso produrrebbe disordini ne la societagrave produce un turbamento

Lrsquointeresse quindi non egrave materiale ma esclusivamente morale percheacute appoggiato agli affetti

Su questa base egli fonda ancora lrsquoedifizio de lo Stato questo egrave anche un meccanismo complicato A partire dal re fino a lrsquoultimo suddito tutti devono concorrere a formare la felicitagrave de lo Stato che egrave riposta ne la ricchezza e ne la pace ma come le guerre turbano la tranquillitagrave necessaria al libero svolgimento de le attivitagrave de lo Stato cosigrave le ingiustizie sociali le infingardagini di alcune professioni 1rsquoaccattonaggio tolgono ne lrsquointerno braccia infinite e dissanguano lo Stato senza mai essere produttivi44 Ei vorrebbe che si moltiplicassero gli uomini non essendo essi corrispondenti ai bisogni agricoli e industriali prima e vera fonte di ricchezza che il lusso dei potenti non assorbisse braccia utili al lavoro e che fra potenti e umili si stabilisse quellrsquoarmonia necessaria a uno stato perfetto

Ma la Natura prosegue ammaestrando Martino

Li sensi a custodiri La propria tua esistenza E a fariti sentiri La grata compiacenza

In questi versi il Meli adombra una di quelle grandi leggi fisiologiche su cui la scienza ha innalzato il suo edificio dico il principio estofilattico onde la sensibilitagrave dai dotti viene definita sentinella della vita45

E continua la Natura sfolgorando tutte le sue bellezze innanzi a 1rsquouomo e invitandolo a specchiarsi in lei ove desideri uno stato tranquillo e felice

44 Vedi Riflessioni economiche sullo Stato della Sicilia a f i e seg del Cod di 4 Qq D 345 Vedi piugrave sopra a pag 18

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Noi avremo tempo di esaminare in seguito questo principio morale notiamo qui che le Bucoliche contengono un sentimento alto e scientifico de le cose ancor piugrave alto che tutte le poesie pastorali fin qui scritte poicheacute il Meli in quella il-lusione serena de la vita in quella pacifica contemplazione in cui dimenticava seacute stesso non pensava solamente di richiamare quellrsquoetagrave de lrsquooro che egli avrebbe voluto nel mondo46 ma anche di adombrarvi i veri de la scienza e de la morale

E invano tu cercheresti negli ammaestramenti de la Natura una legge che esca fuori e la trascenda non troverai il metastasiano

Dovunque il guardo io giroImmenso Dio ti vedo

Il poeta non pensa che nel creato debba per esser buon cristiano ammirare un intervento divino Ammira la natura in segrave stessa nel molteplice suo spettacolo neacute accenna in modo alcuno che questa grande natura possa essere un atomo in fac-cia a Dio ovvero ludo e capriccio di una volontagrave superiore Pagano per sentimento evoca la vita di quei tempi antichi e ne la illusione del suo paganesimo si purifica e si rinnovella non si preoccupa del funesto oltretomba non disperde il sentimento ne le demenze orride di una seconda vita misteriosa e terribile47

Rassegnato a le vicende immutabili de lrsquoessere egli lungi dal rivelarne la fraude dolorosa che vi par concorporata te ne 46 laquoLrsquooccupazione ordinaria e connaturale della mia attenzione egrave stata quella di escogitare i mezzi piugrave plausibili per ordinare e sistemare la societagrave degli uomini in maniera che il giusto non fosse soperchiato dallrsquoingiusto che lrsquoonesto trovasse da vivere senza oppressione neacute avvilimento che la virtugrave ottenesse la considerazione dovutale e che le leggi non servissero per un traffico vile e rovinoso allo Stato ed ai singoli con impiegare un ceto numerosissimo di manimorte di ciarlatani o di malviventi neacute per esimere dal loro giogo quelli cui egrave affidata lrsquoamministrazione delle medesimeraquo Lettera al Barone Refhues a f 95 del Carteggio47 La censura non vedea di buon occhio lrsquoardimento del Meli quando egli scrisse il libro Riflessioni sul Meccanismo della Natura parve a quei degni inquisitori che malgrado le proteste di fede cristiana lrsquoautore sapesse di ateismo e non vollero permetterne la stampa ma lrsquoarcivescovo di Palermo mons Sanseverino lo fece stampare a Napoli per i tipi di De Dominicis nel 1777

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sorprende le parti piugrave alte da quel tempio sereno ove si egrave levato e ne ritrae lo spettacolo in quelle forme estetiche che ti empiono di maraviglia E per questo si comprende in lui quella mirabile potenza descrittiva e quella efficace naturalezza per cui agli occhi tuoi si svolgono quadri viventi che non ti stancano mai di piacere

Quanta e quale sia questa potenza pittorica appare da quei quadri ove ti presenta la natura

Via sedi a lrsquoumbra mentri chi drsquointornu Regna lu suli e tuttu brucia ed ardi

Vidi comu li pccuri ritornu Fannu a li macchi e li viteddi e vacchi Mettinu a lrsquoumbra lrsquounu e lrsquoautru cornu

Lrsquooceddi rsquontra li gai posanu stracchiSulu si esponnu a li cucenti arduri Li friddi serpi cu li spogghi a scacchi Eccovi dunque in una vasta campagna silenziosa e infocata

in un meriggio drsquoestagrave gli armenti riposano sotto le ombre gli uccelli si nascondono fra le siepi tutti cercano un pograve di frescura mentre le verdi lucertole si distendono fredde e immo-bili e attendono gli insetti Tutto egrave calma percheacute egrave lrsquoora del riposo meridiano Ma la scena cambia le spiche sono bionde da la pastorizia si passa allrsquoagricoltura

Giagrave sutta di la fauci Cadinu li lavuri Li gregni a li chianuri Eccu di ccagrave e di ddagrave La cicaledda rauca Tra lrsquoarvuli e li spichi Cu lu so zichi-zichi Nni annunzia lrsquoestagrave

Chiudiamo gli occhi e lrsquoillusione saragrave completa innanzi a noi si distendono le campagne di Cinisi che corrono via via

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sino al mare spaziose pianure disseminate di glauchi ulivi e di cupi carrubbi che tagliano co la loro ombra di trasparente cobalto il biondo de le spiche Qua e lagrave i campi sono schiomati ma lrsquoirte ristoppie ancora biondeggiano sugli alberi fra le verdi cortine la cicala rauca stride senza stancarsi tu vedi la truppa dei mietitori sotto la cui falce cadono i manipoli del frumento ti par di vedere i bagliori pacifici delle falci di sentire il riso argentino delle donne che si adornano il capo di spiche e folleggiando allietano il faticoso lavoro degli uomini E pensiamo ai riposi e ai mille episodii che srsquointrecciano e si compiono a lrsquoombra dei gelsi e le nostre idee si associano si richiamano si succedono per il magistero di otto versi che ne la loro ricca concisione ti suscitano un mondo vivo e reale

Ma la tavolozza del Meli svolge agli occhi del lettore una serie di quadri che si compiono lrsquoun lrsquoaltro 1rsquoestagrave non egrave finita dopo mietuto il frumento si trebbia

Curri lu voi rsquontra lrsquoarii Da chista parti a chidda E lu frumentu sgridda Sutta lu pedi sograveLi juculani rsquommattiti Sprannuzzanu la pagghia Chi lu tridenti scagghia Quantu cchiugrave in autu pograve

Ma il caldo incalza le fonti disseccano

Lu ciumi egrave tantu poviru Chi sempri trova intoppi E cu pitruddi e sgroppi Si metti a tu pri tu

Non si sarebbe potuto dir meglio quella povertagrave di acqua nel suo umile corso da le ghiaiuzze dagli sterpi da le irregolaritagrave del suo letto obbligata a rompere il suo tranquillo viaggio a deviare a contrastare il passo egrave evidente tutto il magistero de la pittura egrave ne lrsquoultimo verso in quella metafora

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viva del dialetto che ti raffigura come due avversarii il torrentello e il suo alveo E tuo malgrado nel cervello ti si associa lrsquoimagine del fiume rigoglioso che copre anche i sassi piugrave alti che tenta le sponde e va rapidamente minacciando i coloni E allora ti rammenti della superba ode del Testi

Ruscelletto orgoglioso

in cui il contrasto tra i due aspetti del torrente si distende per una lunga strofe per una lunga serie di imagini48 quando nel Meli sono appena tre imagini chiuse nel breve giro di una quartina settenaria

Ma giunge lrsquoessiccator agosto

Li venti cchiugrave nun ciatanu Negrave cchiugrave lu voscu scrusciMa movi lrsquoali musci Un zefiru chi crsquoegraveSrsquoinfocanu li vausi Sutta lrsquoardenti lampa Chi scarmuscisci e allampa Lrsquoirvuzza virdi ohimegrave

Qui siamo proprio nel solleone non alita un fresco tutto egrave fuoco il bosco non offre piugrave riparo la vampa solare brucia lrsquoerbe un zefiro afoso muove le flosce ali e allora che cosa 48 Ruscelletto orgogliosoChe ignobil figlio di non chiara fonte Un natal tenebroso Avesti infra gli orror drsquoispido monte E giagrave con lenti passiPovero drsquoacqua isti lambendo i sassiNon strepitar cotantoNon gir sigrave torvo a flaggellar le spondeChe benchegrave maggio alquantoDi liquefatto gel trsquoaccresca TondeSopravverragrave ben tostoEssicator di tue gonfiezze Agosto

Ode a Raimondo Montecucco

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propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

51

arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

53

felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 16: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

Teoria tolta di peso a Rousseau il quale ammise un sentimento innato del giusto e de 1rsquoingiusto istinto interiore che ci rischiara la via del dovere25

Ma non vrsquoha un bene e un male assolutoQuel che giova a tutti egrave un bene ed egrave giusto Onde

lrsquointeresse collettivo sociale altruistico egrave base de la morale e su di esso riposa anche lrsquoedificio de lo stato Cosigrave il Meli senza volerlo viene a distruggere il disinteresse del Sentimento morale innato e per rigore di logica distrugge tutto lrsquoedificio che innalza su di esso con gran pompa di frasi Quanto a le passioni essendo esse uno stato di violenza del sentimento procedono da due tendenze fisico-morali de lrsquoindividuo gli affetti relazione di armonia verso il tutto lrsquoamor di segrave stesso relazione di armonia verso la propria macchina che corrispondono in Rousseau a lrsquoistinto di conservazione sorgente de lrsquoamor proprio istinto di pietagrave sorgente degli affetti sociali26

Riepilogando il Meli non avendo ammesso unrsquoanima e una ragione organica e mantenendo il dualismo fra le due nature de lrsquouomo che egli tenta di conciliare distingue due istinti il fisico che si risolve ne le sensazioni del piacere e del dolore il morale che si risolve nel sentimento del giusto e de lrsquoingiusto del bene e del male del vero e del falso Ma il sentimento non egrave la coscienza de la sensazione sebbene qualche cosa di inorganico di spirituale che sta indipendente da la materia e che anzi nulla ha di comune con la materia2725 Vedi Ritter Histoigravere de la philosophie ecc ecc26 In fondo parmi che il Meli divida il sentimento etico in egoismo e altruismo secondo la denominazione di Spencer27 Anche Locke ammette qualche cosa di innato ma non egrave altro che la disposizione naturale de lrsquouomo a poter percepire la veritagrave ma questa disposizione si sviluppa per lrsquoesercizio onde le idee cardinali sono sempre acquistate Questa disposizione dal Locke egrave detta senso intimo o riflessione laquoLa premiegravere faculteacute de lrsquoesprit humain crsquoest drsquoecirctre propre a recevoir les impressions que font sur lui ou bien les objets exteacuterieurs par le moyen des sens ou bien ses propres opeacuterations quandrsquoil y applique sa regraveflegravexionraquo Essai sur lrsquoentend hum V Ritter op cit Alcuni filosofi contemporanei ammettono un senso morale ne lrsquouomo ma dissentono quanto alla sua origine Bain crede che esso si acquisti durante la vita di ogni individuo ma Darwin rigetta questa opinione egli invece appoggia il senso morale agli istinti sociali de lrsquouomo onde esso nasce con lrsquouomo percheacute organico si moltiplica per

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E intanto non potendo negare lui medico lrsquoesercizio degli organi ne le passioni si occupa di esse non dal lato del sentimento ma dal punto di vista fisiologico

Quanto a la filosofia de la natura le sue idee sono piugrave vere e piugrave sane e si accostano a 1rsquoantico materialismo Vero si egrave che comincia il suo lavoro col definire la natura secondo le viste dei teologi ma pare non abbia fiducia neacute in questa neacute in ogni altra definizione metafisica e dice essere la natura laquoun aggregato armonico di forze attive inerenti alle parti costituenti lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccanicheraquo La quale definizione parmi che riduca la natura a un simbolo di gruppi meccanici che ascendono sempre a forme piugrave complesse E investiga la natura seguendo il metodo di quei filosofi che hanno inteso prescindere da ogni causa soprannaturale e divina laquoconciossiachegrave egrave questa veduta molto comoda in filosofia scorgendosi nel nesso universale delle cose epilogata la sorte e le vicende di tutti gli esseriraquo

Ma il creato egrave materia c materia contempla il filosofo che

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nulla vede fuori che la materia28 disconosce atomi o monadi che son punti metafisici e che non possono dar materia laquocome soli zeri non danno numeri neacute punti matematici estensioni solideraquo Agli atomi e ai corpuscoli ai punti di Zenone a le monadi egli sostituisce le molecole ossia a la teoria atomistica dei metafisici la teoria molecolare dei chimici

E in tutto questo egli non si occupa de la creazione e del fine de la creazione e parla di Dio assai vagamente al modo stesso che parlando di bene o di male di piacere di vita non si occupa per nulla di una vita futura e di un godimento o di un castigo postumo Anzi protesta di non voler ricercare che la terrestre felicitagrave e da tutti i suoi scritti questo solo traluce In una lettera a Maddalena Mayer parlando di Chateaubriand confessa che egli volle darsi non a la contemplazione del bello

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divino ma del bello terrestre29Insomma il Meli mentre proclama la morale o meglio il

senso morale indipendente da la religione e per conseguenza rigetta lrsquointervento de la grazia divina ne la virtugrave mentre non fa de lrsquouomo una classe privilegiata al tutto diversa dagli animali inferiori ma per la parte fisica lo trova uguale a qualunque altro organismo animale e arriva anche a compararlo ai

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vegetali30 mentre riduce il mondo a un simbolo di gruppi meccanici e studia la materia che egrave quella che sola gli cade sotto ai sensi mentre confessa che le forze attive sono inerenti a la materia mentre insomma esclude la presenza di un intervento soprannaturale a simiglianza di Locke e di Condillac e di tutti gli altri filosofi sensisti non sa emanciparsi da quel dualismo fra lo spirito e la materia e di quando in quando ti nomina lrsquoanima e la creazione come una protesta

Ben vero perograve egli relega la creazione al primo atto a lo stabilimento di quelle leggi per cui la natura da sola egrave divenuta quella che egrave e protesta di credere in Dio come ai giorni nostri

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il Darwin31 inconsapevole forse che con un sistema uguale Dio e la creazione diventano un assurdo un controsenso

Ma il Meli beveva lrsquoaura dei tempi il battesimo salutare di quelle dottrine che scotevano la Francia e di cui mostravasi studioso non seppe interamente rinnovarlo Egli aveva paura dellrsquoepiteto di ateo materialista naturalista che allora suonavano infamia e vergogna e valevano a turbare quella sua pace quella sua tranquillitagrave allietata dagli amplessi fecondi de la Musa

E a questa Musa noi chiederemo tutta lrsquoanima del poeta e quella ingenuitagrave che vi rispecchia la sua bontagrave infinita chiederemo quel sentimento limpido de la natura che in lui derivava dal senso scientifico de le cose che egli srsquoera formato e lo rende nuovo grande geniale

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III

Il capolavoro del Meli egrave certamente la Bucolica in essa si svela tutta la sua grande arte tutto il suo genio Egli egrave poeta lirico ma la sua lirica non deriva da una sentimentalitagrave morbosa o da quellrsquointimo contrasto fra la natura scettica ed eternamente serena e un cervello irrequieto ansioso delle grandi battaglie de la vita o ribelle al fatale avvicendarsi de le forme migranti

Genio completamente obiettivo ritrova la sua piugrave alta manifestazione nel contemplare la natura e rassegnarsi a le leggi serene ed eterne de lrsquoessere e percheacute lrsquoentusiasmo ecciti in lui tutte le corde del sentimento ei convien che ci sia una qualche cosa che lo commuova che lo infiammi Questa contemplazione egrave intera ne la Buccolica collezione di quadri saturi di vita nei quali gli aspetti verdeggianti o brumosi de la natura ti si rivelano in una ubertosa copia di imagini smaglianti e pregne dei profumi e del sole di Sicilia

laquoNon lusingandosi in quellrsquoetagrave (aveva 27 anni) di incontrare in Palermo una riputazione di medico si contentograve

lrsquoereditagrave e si sviluppa con lrsquoorganismo individuale e sociale De la stessa opinione in parte egrave Spencer Vedi LrsquoOrigine dellrsquouomo III Torino Unione Tipog Edit 187128 laquosfere piani monti colline animali drsquoogni specie innumerevoli eserciti drsquoinsetti lrsquouniverso insomma non si riduce finalmente che a materia meteore stagioni vicende rovine desolazioni fuochi incendi stragi dissoluzioni riproduzioni ecc non sono finalmente che moto che forze fisiche inserite alla materiaraquo Meccanismo della Natura II sect I

29 laquoAltri perograve (come me) che ci troviamo piugrave involti nel terrestre limo neacute abbiamo saputo leggere cosigrave chiaro nel cielo siamo andati tentoni dietro al bello di questa terraraquo Vedi lett a f 36 del Cod30 laquoA guardarlo di fibra in fibra pei sughi che vi scorrono dentro egrave una macchina hydraulico-pneumatica Se questa veduta si estende piugrave oltre sino alle facoltagrave di crescere e propagarsi egrave una piantaraquo Meccan della Nat III sect ultimo31 Darwin non nega lrsquoesistenza di Dio anzi laquoproteste que son systegraveme nrsquoest en aucun faccedilon contraire agrave lrsquoidegravee divineraquo Cleacutemence Royer Preacuteface agrave lrsquooeuvre de Ch Darwin LrsquoOrigine des Espegraveces

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esiliarsi in Cinisiraquo32 per campare la numerosa famiglia di cui per la pazzia e poi per la morte del padre era rimasto a capo e ne la calma di quella vita lontano da quella societagrave artefatta che egli ben sovente morde con la sua originale vivacitagrave33 sdegnato ancora del mal governo di certi signorini che anche in quel lontano e insignificante feudo facean coi loro soprusi rivoltare lo stomaco al poeta34 procurava di rifocillarsi lo spirito ne le magnifiche campagne che si stendevano innanzi a lui

Muntagnoli interrutti da vaddatiRocchi di lippu e areddara vistutiCaduti drsquoacqui chiari e inargintatiVattali murmuranti e stagni muti

Vausi e cunzarri scuri ed imbuscatiSterili junchi e jinestri ciurutiTrunchi da lunghi etagrave malisbarratiGrutti e lammichi drsquoacqui giagrave impitruti

Passari sulitarii chi chiancitiEcu chi ascuti tuttu e poi ripetiUlmi abbrazzati strini da li viti

Vapuri taciturni umbri segretiRitiri tranquillissimi accugghitiLrsquoAmicu di la paci e la quieti

Bencheacute queste poesie pastorali abbiano apparenza di canti disgiunti pure vi ha in esse una unitagrave organica un centro al quale convergono tutte e che egrave il risultato di quel concetto che 32 Cinisi era in quel tempo feudo del Monastero di S Martino delle Scale la cui comunitagrave appunto aveva affidato la cura di quei coloni al Meli che vi stette dal 1767 al 177133 Vedi la canzone Palermu si ridussi rsquona piccula Girnevia ecc lrsquoaltra Porta nova lrsquoaltre ancora Nun cchiugrave a Porta Filici Nun cchiugrave rsquontra dda marina ecc LrsquoInvettiva ecc ecc34 Vedi nel Cod cit la lettera del 7 agosto 1770 a f 8 e seguente

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il Meli ha de la naturaIl centro egrave lrsquoamore de le cose che scherza ne la varietagrave ne

lrsquoincostanza nel disordine stesso degli aspetti de la materia egrave quellrsquo armonia dilettosa che egli il poeta formavasi nel suo cervello nel sentirsi concorde ed uno con la natura Questrsquoarmonia universale che non egrave perograve prestabilita ma risulta da le cose stesse e vi egrave inerente chiamata Amore ne le poesie non egrave lrsquoEros di Esiodo neacute lrsquoAmore dei platonici si potrebbe in qualche modo assimilare a la voluttagrave a la Venus di Lucrezio lrsquoideale de le feconde attivitagrave de la natura che go-vernano le vicende de la materia e che convertite da lrsquoanimo commosso in gruppi estetici scoppiano per tutte le vie del genio35

Alle lacrime de le cose il poeta sostituisce lrsquoamore de le cose ei vuol convertire la via dolorosa de la vita in un festino olimpico e invece di attraversare la rude palestra de la materia ribelle vi si adagia sorridendo e vi compone il suo paradiso estetico36

Coloro che non avendo sottrsquo occhio le lettere del Meli non cercarono nemmeno di investigare e ritrovar 1rsquouomo sotto il poeta si formarono di lui un tipo di cuor contento uno scialacquatore che si diverte che ride e lascia rovinare il mondo intorno a segrave stesso E cosigrave se lo gabellan lrsquoEmiliani-Giudici e il De Sanctis e la comune dei lettori nullrsquoaltro sa

35 laquoLa denominazione di Amore o di Voluttagrave che noi abbiamo circoscritta ad una tendenza morale degli esseri animati era forse concepita in un senso estesissimo che esprimeva ed abbracciava tutto ciograve che noi intendiamo per attrazione affinitagrave simpatia genio inclinazione eccraquoNota allrsquoEgloga II Li Munti EreiChe lrsquoAmore del Meli sia la Venus di Lucrezio si rileva poi da questo tratto del Mec della Nat II sect 4 laquoLrsquoattrazione la simpatia il magnetismo lrsquoamore non sono che modificazioni diverse di una legge generalissima della natura la quale dalla diversa disposizione delle parti ne produce quella direzione di forze attive che si conviene al secondamento delle sue mire Quindi un sublime ingegno altrettanto filosofico quanto poeta ha esaltato sotto il simbolo di Venere la suddetta rilevantissima legge addossando a questa pretesa deitagrave il sovrano impero sopra tutta la natura ecc eccraquoSi noti che Lucrezio in quel tempo per il suo materialismo epicureo era sfuggito forse senza esser nemmeno letto e che appunto in quel secolo e in Sicilia il Campailla era stato con fervore salutato dai teologi un Lucrezio cristiano e italiano36 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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vedere in Meli che un ozioso cicalone che trastulla le brigateMa questa tranquillitagrave ove il poeta si adagia gli costa laquoNon

vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazioneraquo37 Ecco quel che lo stesso Meli dolorosamente confessa onde egli ci appare come un Titano che attraversa la vita e si conquista tra gli stenti la felicitagrave del rimaner sereno e tranquillo

Qui egrave la grandezza de la sua filosofia la saggezza egrave riposta

37Lettera al Barone di Rehfuens a f 96 del Cod citato Che i lettori e i critici avessero dovuto gabellarlo per un beato Ermolao Egli il P lo sospettava infatti per una edizione de le sue poesie aveva preparato il seguente sonetto inedito (che leggesi a f 19 del cod ms 4 Qq D O) a guisa di prefazione

Chi legga queste mie gioconde rime Fra se diragrave invero egrave fortunato Costui che gode un viver si beatoCome si narra de le genti prime

Quantrsquoerra uman giudizio ahi non esprime Sempre il canto del cor vero lo statoChegrave tra ceppi talor lo sventurato Crea imagini liete e rsquol duol comprime

Verde ramo cosigrave da vento oppresso Piega al suolo la cima e poi risalePer lrsquoinnato vigor chrsquoegli ha in segrave stesso

E fra rsquol crudo ondeggiar che lo dibatteMentre che or cede al turbo ed or lrsquoassaleSembra che si trastulli eppur combatte

Variante V 1 e 2Chi legge a caso mie gioconde rime Diragrave seco medesmo oh fortunato v 6 Sempre il canto del cuore il vero stato v t 3 Mentre che al turbo or cede ed or lrsquoassale

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nel non cedere ai dolori ma ricomporsi un paradiso ne la serenitagrave de lrsquoanimo e quando il savio ha questo raggiunto non contempleragrave la vita come una perpetua frode e si rassegneragrave a tutte le vicende de lrsquoessere E lrsquoarte sua saragrave tanta piugrave alta quanto piugrave in lui si compenetreragrave il sentimento de la natura contemplata qual egrave

Ma esaminiamo alcuna di queste Bucoliche Ho detto che il Meli sostituisce a le lacrime lrsquoamore de le cose or questo sentimento ne la Primavera ti domina su lrsquoagilitagrave de le forme e de le imagini e su lrsquoagilitagrave dei ritmi percheacute ne lo svegliarsi de lrsquoanno le forze feconde de la natura ti paion piugrave potenti piugrave attive e tutto par che frema di voluttagrave

Tu apri lrsquoanimo a le carezze de la gioia quando ti trovi in aperta campagna allor che i mandorli sono in fiore e per lrsquoaria tra i miti raggi del sole nel susurro degli insetti che si agitano nei profumi senti la gioventugrave del tempo che egrave gioventugrave de la vita e senti i fremiti nuovi che serpono per le vene del giovane che sa oramai segrave stesso

Giagrave nni rsquonvita giagrave nni chiama Primavera rsquontra li ciuriOgni frunda nni dici amaLrsquoaria stissa spira amuriQuali cori egrave rinitenti A un piaciri accussigrave gratuQuannu tutti lrsquoelementi Nni respiranu lu ciatu

laquoLa dura montagna sente la potenza di amore e si appara di verzura che dispenza ai pascoli Un zefiro amoroso vola in una nube di odori e grazioso e soave scherza e ride co i fioriraquo

Scurri e va di cosa in cosa Certu focu dilicatu Chi fa vegeta la rosaChi fa fertili lu pratu

Giagrave la senti la jinizza

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Giagrave a lu tauru srsquoaccumpagna Di muggiti drsquoalligrizza Giagrave risona la muntagna

Questo sentimento di amore che soggioga la natura va mano mano incalzando in un movimento di imagini fincheacute la fiamma del sentimento prorompe in quella veemente esclamazione laquoAhi tu sola tu sola o amata Clori sarai sorda ed ostinata quando la natura parla deh dolce amore mia vita cotesta bellezza che egrave miracolo non sia inutile a te neacute sia tormento a chi ti amaraquo

Cosigrave egli vela modestamente il desiderio intenso dei sensi senza strozzarlo ipocritamente con quei lagni evirati degli academici onde era infestata lrsquoarte italiana

Ma vi ha di piugrave mdash Lrsquoidillio Martinu egrave per il contenuto il piugrave alto e il piugrave scientifico La Natura toglie ad ammaestrare lrsquouomo giaccheacute essa egrave il vero maestro ed il conformarsi ai suoi dettami puograve arrecare la vera felicitagrave mentre lo staccarsene genera malvagitagrave e corruzione e solitudine38

Ma la piugrave grande legge anzi la prima legge de la natura egrave lrsquoamore amare e farsi amare godere e far godere39 la qual legge egrave scolpita in ogni cuore40 laquoessa ti stende e ti moltiplica gli esseri da ogni parte e ti attacca al mondo41 Senza di essa tu

38 La natura maestra dellrsquouomo egrave idea dei sensisti specialmente di Condillac (Des sensations) ma Rousseau con la sua teoria del sentimento portograve nel campo morale a de le conseguenze metafisiche questo principio che ha base fisiologica E lrsquoEacutemile in fondo non arriva che a questa conclusione lrsquouomo ne lo stato naturale ubbidendo al suo istinto morale saragrave virtuoso mentre raffazzonato artefatto da lrsquoeducazione convenzionale si corrompe e ove conservi la virtugrave fugge lo stato sociale e si chiude ne la sua solitudine per non essere insozzato dal fango39 laquoAimer crsquoest remplir la vue de la nature crsquoest satisfarne agrave un besoinraquo Lettres de medlle Ninon de Lenclos Brano citato dal Meli ne le note a le stanze inedite del suo Poema italiano La Ragione f 140 (Cod 4 Qq C 31) Questa legge il poeta consacra anche in unrsquoode La Natura inedita che trovasi a f 144 del Cod mss Qq C 33 40 Vedi le parole di Hutcheson che il Meli riporta nel Meccanismo della Natura e ne le note al poema inedito La Ragione41 laquoLrsquoamore sessuale egrave la prima base de la societagrave costituendosi per esso la famiglia che egrave il primo vincolo che rende lrsquouomo piugrave legato a la terra Tutta la umana societagrave egrave connessa tra segrave medesima per lrsquoamore e lrsquoamiciziaraquo Lett a pag 12 del Cod Qq

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saresti estraneo e in una guerra perpetuaraquoE la Natura qui novera a Martinu i grandi beneficii da lei

fatti a lrsquouomo

laquoLa menti e lrsquointellettu Ti detti a rilevari Chi chiddu egrave giustu e rettu Chi a tutti pograve giuvariraquo

Ecco qui il principio morale del Meli che egrave fondato su lrsquointeresse collettivo su lrsquoamore universale come egli lo chiama Al modo stesso che la Natura egrave un aggregato di forze attive inerenti a le parti de lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccaniche la societagrave a la sua volta non egrave che un aggregato di attivitagrave ossia di individui che stanno al tutto sociale come le forze attive al gran tutto del mondo

Or gli uomini si riuniscono in societagrave per due motivi per i rispettivi interessi o per i rispettivi umori sistemi maniera di pensare e di vivere42 Ma la prima maniera di unione egrave pel Meli precaria attaccata ad esterne accidentalitagrave onde egli non crede come Hobbes che lrsquointeresse sia il vero fondamento de la societagrave la quale ha invece per base lrsquoamore o sia lrsquoistinto sociale per cui 1rsquouomo egrave condotto indipendentemente da ogni consenso de la ragione a ricercare il suo simile43

Tale istinto sociale innato egrave una de le forme de lrsquoistinto morale innato il quale perciograve riconosce come onesto e giusto e D 4 42 Lettera a f 12 del Cod cit43 Ciograve malgrado il Meli si contradice poicheacute ammettendo che il principio de la conservazione degli esseri egrave in una lotta perenne deve per conseguenza ammettere che la societagrave non puograve esistere senza la lotta e la lotta non puograve essere determinata che da lrsquointeresse laquoAltro non ci presenta insomma la superficie del mondo che un gran campo di battaglia dove ogni specie egrave destinata a sussistere per la distruzione drsquounrsquoaltra Chi crederebbe la conservazione della specie doversi a questa guerra che ne minaccia la distruzione E perograve lrsquoequilibrio e ci sia lecito chiamarlo il jus economico della specie egrave fondato su quello di una guerra scambievoleraquo Meccanismo della Naturali sect III

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buono tutto che giova agli interessi generali e allora si avragrave una societagrave perfetta quando ognuno concorreragrave amorosamente con tutte le sue forze a mantenere 1rsquoequilibrio dei legami sociali Onde lrsquoinazione o il deviamento di una de le attivitagrave come ne lrsquouniverso produrrebbe disordini ne la societagrave produce un turbamento

Lrsquointeresse quindi non egrave materiale ma esclusivamente morale percheacute appoggiato agli affetti

Su questa base egli fonda ancora lrsquoedifizio de lo Stato questo egrave anche un meccanismo complicato A partire dal re fino a lrsquoultimo suddito tutti devono concorrere a formare la felicitagrave de lo Stato che egrave riposta ne la ricchezza e ne la pace ma come le guerre turbano la tranquillitagrave necessaria al libero svolgimento de le attivitagrave de lo Stato cosigrave le ingiustizie sociali le infingardagini di alcune professioni 1rsquoaccattonaggio tolgono ne lrsquointerno braccia infinite e dissanguano lo Stato senza mai essere produttivi44 Ei vorrebbe che si moltiplicassero gli uomini non essendo essi corrispondenti ai bisogni agricoli e industriali prima e vera fonte di ricchezza che il lusso dei potenti non assorbisse braccia utili al lavoro e che fra potenti e umili si stabilisse quellrsquoarmonia necessaria a uno stato perfetto

Ma la Natura prosegue ammaestrando Martino

Li sensi a custodiri La propria tua esistenza E a fariti sentiri La grata compiacenza

In questi versi il Meli adombra una di quelle grandi leggi fisiologiche su cui la scienza ha innalzato il suo edificio dico il principio estofilattico onde la sensibilitagrave dai dotti viene definita sentinella della vita45

E continua la Natura sfolgorando tutte le sue bellezze innanzi a 1rsquouomo e invitandolo a specchiarsi in lei ove desideri uno stato tranquillo e felice

44 Vedi Riflessioni economiche sullo Stato della Sicilia a f i e seg del Cod di 4 Qq D 345 Vedi piugrave sopra a pag 18

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Noi avremo tempo di esaminare in seguito questo principio morale notiamo qui che le Bucoliche contengono un sentimento alto e scientifico de le cose ancor piugrave alto che tutte le poesie pastorali fin qui scritte poicheacute il Meli in quella il-lusione serena de la vita in quella pacifica contemplazione in cui dimenticava seacute stesso non pensava solamente di richiamare quellrsquoetagrave de lrsquooro che egli avrebbe voluto nel mondo46 ma anche di adombrarvi i veri de la scienza e de la morale

E invano tu cercheresti negli ammaestramenti de la Natura una legge che esca fuori e la trascenda non troverai il metastasiano

Dovunque il guardo io giroImmenso Dio ti vedo

Il poeta non pensa che nel creato debba per esser buon cristiano ammirare un intervento divino Ammira la natura in segrave stessa nel molteplice suo spettacolo neacute accenna in modo alcuno che questa grande natura possa essere un atomo in fac-cia a Dio ovvero ludo e capriccio di una volontagrave superiore Pagano per sentimento evoca la vita di quei tempi antichi e ne la illusione del suo paganesimo si purifica e si rinnovella non si preoccupa del funesto oltretomba non disperde il sentimento ne le demenze orride di una seconda vita misteriosa e terribile47

Rassegnato a le vicende immutabili de lrsquoessere egli lungi dal rivelarne la fraude dolorosa che vi par concorporata te ne 46 laquoLrsquooccupazione ordinaria e connaturale della mia attenzione egrave stata quella di escogitare i mezzi piugrave plausibili per ordinare e sistemare la societagrave degli uomini in maniera che il giusto non fosse soperchiato dallrsquoingiusto che lrsquoonesto trovasse da vivere senza oppressione neacute avvilimento che la virtugrave ottenesse la considerazione dovutale e che le leggi non servissero per un traffico vile e rovinoso allo Stato ed ai singoli con impiegare un ceto numerosissimo di manimorte di ciarlatani o di malviventi neacute per esimere dal loro giogo quelli cui egrave affidata lrsquoamministrazione delle medesimeraquo Lettera al Barone Refhues a f 95 del Carteggio47 La censura non vedea di buon occhio lrsquoardimento del Meli quando egli scrisse il libro Riflessioni sul Meccanismo della Natura parve a quei degni inquisitori che malgrado le proteste di fede cristiana lrsquoautore sapesse di ateismo e non vollero permetterne la stampa ma lrsquoarcivescovo di Palermo mons Sanseverino lo fece stampare a Napoli per i tipi di De Dominicis nel 1777

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sorprende le parti piugrave alte da quel tempio sereno ove si egrave levato e ne ritrae lo spettacolo in quelle forme estetiche che ti empiono di maraviglia E per questo si comprende in lui quella mirabile potenza descrittiva e quella efficace naturalezza per cui agli occhi tuoi si svolgono quadri viventi che non ti stancano mai di piacere

Quanta e quale sia questa potenza pittorica appare da quei quadri ove ti presenta la natura

Via sedi a lrsquoumbra mentri chi drsquointornu Regna lu suli e tuttu brucia ed ardi

Vidi comu li pccuri ritornu Fannu a li macchi e li viteddi e vacchi Mettinu a lrsquoumbra lrsquounu e lrsquoautru cornu

Lrsquooceddi rsquontra li gai posanu stracchiSulu si esponnu a li cucenti arduri Li friddi serpi cu li spogghi a scacchi Eccovi dunque in una vasta campagna silenziosa e infocata

in un meriggio drsquoestagrave gli armenti riposano sotto le ombre gli uccelli si nascondono fra le siepi tutti cercano un pograve di frescura mentre le verdi lucertole si distendono fredde e immo-bili e attendono gli insetti Tutto egrave calma percheacute egrave lrsquoora del riposo meridiano Ma la scena cambia le spiche sono bionde da la pastorizia si passa allrsquoagricoltura

Giagrave sutta di la fauci Cadinu li lavuri Li gregni a li chianuri Eccu di ccagrave e di ddagrave La cicaledda rauca Tra lrsquoarvuli e li spichi Cu lu so zichi-zichi Nni annunzia lrsquoestagrave

Chiudiamo gli occhi e lrsquoillusione saragrave completa innanzi a noi si distendono le campagne di Cinisi che corrono via via

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sino al mare spaziose pianure disseminate di glauchi ulivi e di cupi carrubbi che tagliano co la loro ombra di trasparente cobalto il biondo de le spiche Qua e lagrave i campi sono schiomati ma lrsquoirte ristoppie ancora biondeggiano sugli alberi fra le verdi cortine la cicala rauca stride senza stancarsi tu vedi la truppa dei mietitori sotto la cui falce cadono i manipoli del frumento ti par di vedere i bagliori pacifici delle falci di sentire il riso argentino delle donne che si adornano il capo di spiche e folleggiando allietano il faticoso lavoro degli uomini E pensiamo ai riposi e ai mille episodii che srsquointrecciano e si compiono a lrsquoombra dei gelsi e le nostre idee si associano si richiamano si succedono per il magistero di otto versi che ne la loro ricca concisione ti suscitano un mondo vivo e reale

Ma la tavolozza del Meli svolge agli occhi del lettore una serie di quadri che si compiono lrsquoun lrsquoaltro 1rsquoestagrave non egrave finita dopo mietuto il frumento si trebbia

Curri lu voi rsquontra lrsquoarii Da chista parti a chidda E lu frumentu sgridda Sutta lu pedi sograveLi juculani rsquommattiti Sprannuzzanu la pagghia Chi lu tridenti scagghia Quantu cchiugrave in autu pograve

Ma il caldo incalza le fonti disseccano

Lu ciumi egrave tantu poviru Chi sempri trova intoppi E cu pitruddi e sgroppi Si metti a tu pri tu

Non si sarebbe potuto dir meglio quella povertagrave di acqua nel suo umile corso da le ghiaiuzze dagli sterpi da le irregolaritagrave del suo letto obbligata a rompere il suo tranquillo viaggio a deviare a contrastare il passo egrave evidente tutto il magistero de la pittura egrave ne lrsquoultimo verso in quella metafora

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viva del dialetto che ti raffigura come due avversarii il torrentello e il suo alveo E tuo malgrado nel cervello ti si associa lrsquoimagine del fiume rigoglioso che copre anche i sassi piugrave alti che tenta le sponde e va rapidamente minacciando i coloni E allora ti rammenti della superba ode del Testi

Ruscelletto orgoglioso

in cui il contrasto tra i due aspetti del torrente si distende per una lunga strofe per una lunga serie di imagini48 quando nel Meli sono appena tre imagini chiuse nel breve giro di una quartina settenaria

Ma giunge lrsquoessiccator agosto

Li venti cchiugrave nun ciatanu Negrave cchiugrave lu voscu scrusciMa movi lrsquoali musci Un zefiru chi crsquoegraveSrsquoinfocanu li vausi Sutta lrsquoardenti lampa Chi scarmuscisci e allampa Lrsquoirvuzza virdi ohimegrave

Qui siamo proprio nel solleone non alita un fresco tutto egrave fuoco il bosco non offre piugrave riparo la vampa solare brucia lrsquoerbe un zefiro afoso muove le flosce ali e allora che cosa 48 Ruscelletto orgogliosoChe ignobil figlio di non chiara fonte Un natal tenebroso Avesti infra gli orror drsquoispido monte E giagrave con lenti passiPovero drsquoacqua isti lambendo i sassiNon strepitar cotantoNon gir sigrave torvo a flaggellar le spondeChe benchegrave maggio alquantoDi liquefatto gel trsquoaccresca TondeSopravverragrave ben tostoEssicator di tue gonfiezze Agosto

Ode a Raimondo Montecucco

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propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

51

arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

53

felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 17: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

E intanto non potendo negare lui medico lrsquoesercizio degli organi ne le passioni si occupa di esse non dal lato del sentimento ma dal punto di vista fisiologico

Quanto a la filosofia de la natura le sue idee sono piugrave vere e piugrave sane e si accostano a 1rsquoantico materialismo Vero si egrave che comincia il suo lavoro col definire la natura secondo le viste dei teologi ma pare non abbia fiducia neacute in questa neacute in ogni altra definizione metafisica e dice essere la natura laquoun aggregato armonico di forze attive inerenti alle parti costituenti lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccanicheraquo La quale definizione parmi che riduca la natura a un simbolo di gruppi meccanici che ascendono sempre a forme piugrave complesse E investiga la natura seguendo il metodo di quei filosofi che hanno inteso prescindere da ogni causa soprannaturale e divina laquoconciossiachegrave egrave questa veduta molto comoda in filosofia scorgendosi nel nesso universale delle cose epilogata la sorte e le vicende di tutti gli esseriraquo

Ma il creato egrave materia c materia contempla il filosofo che

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nulla vede fuori che la materia28 disconosce atomi o monadi che son punti metafisici e che non possono dar materia laquocome soli zeri non danno numeri neacute punti matematici estensioni solideraquo Agli atomi e ai corpuscoli ai punti di Zenone a le monadi egli sostituisce le molecole ossia a la teoria atomistica dei metafisici la teoria molecolare dei chimici

E in tutto questo egli non si occupa de la creazione e del fine de la creazione e parla di Dio assai vagamente al modo stesso che parlando di bene o di male di piacere di vita non si occupa per nulla di una vita futura e di un godimento o di un castigo postumo Anzi protesta di non voler ricercare che la terrestre felicitagrave e da tutti i suoi scritti questo solo traluce In una lettera a Maddalena Mayer parlando di Chateaubriand confessa che egli volle darsi non a la contemplazione del bello

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divino ma del bello terrestre29Insomma il Meli mentre proclama la morale o meglio il

senso morale indipendente da la religione e per conseguenza rigetta lrsquointervento de la grazia divina ne la virtugrave mentre non fa de lrsquouomo una classe privilegiata al tutto diversa dagli animali inferiori ma per la parte fisica lo trova uguale a qualunque altro organismo animale e arriva anche a compararlo ai

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vegetali30 mentre riduce il mondo a un simbolo di gruppi meccanici e studia la materia che egrave quella che sola gli cade sotto ai sensi mentre confessa che le forze attive sono inerenti a la materia mentre insomma esclude la presenza di un intervento soprannaturale a simiglianza di Locke e di Condillac e di tutti gli altri filosofi sensisti non sa emanciparsi da quel dualismo fra lo spirito e la materia e di quando in quando ti nomina lrsquoanima e la creazione come una protesta

Ben vero perograve egli relega la creazione al primo atto a lo stabilimento di quelle leggi per cui la natura da sola egrave divenuta quella che egrave e protesta di credere in Dio come ai giorni nostri

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il Darwin31 inconsapevole forse che con un sistema uguale Dio e la creazione diventano un assurdo un controsenso

Ma il Meli beveva lrsquoaura dei tempi il battesimo salutare di quelle dottrine che scotevano la Francia e di cui mostravasi studioso non seppe interamente rinnovarlo Egli aveva paura dellrsquoepiteto di ateo materialista naturalista che allora suonavano infamia e vergogna e valevano a turbare quella sua pace quella sua tranquillitagrave allietata dagli amplessi fecondi de la Musa

E a questa Musa noi chiederemo tutta lrsquoanima del poeta e quella ingenuitagrave che vi rispecchia la sua bontagrave infinita chiederemo quel sentimento limpido de la natura che in lui derivava dal senso scientifico de le cose che egli srsquoera formato e lo rende nuovo grande geniale

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III

Il capolavoro del Meli egrave certamente la Bucolica in essa si svela tutta la sua grande arte tutto il suo genio Egli egrave poeta lirico ma la sua lirica non deriva da una sentimentalitagrave morbosa o da quellrsquointimo contrasto fra la natura scettica ed eternamente serena e un cervello irrequieto ansioso delle grandi battaglie de la vita o ribelle al fatale avvicendarsi de le forme migranti

Genio completamente obiettivo ritrova la sua piugrave alta manifestazione nel contemplare la natura e rassegnarsi a le leggi serene ed eterne de lrsquoessere e percheacute lrsquoentusiasmo ecciti in lui tutte le corde del sentimento ei convien che ci sia una qualche cosa che lo commuova che lo infiammi Questa contemplazione egrave intera ne la Buccolica collezione di quadri saturi di vita nei quali gli aspetti verdeggianti o brumosi de la natura ti si rivelano in una ubertosa copia di imagini smaglianti e pregne dei profumi e del sole di Sicilia

laquoNon lusingandosi in quellrsquoetagrave (aveva 27 anni) di incontrare in Palermo una riputazione di medico si contentograve

lrsquoereditagrave e si sviluppa con lrsquoorganismo individuale e sociale De la stessa opinione in parte egrave Spencer Vedi LrsquoOrigine dellrsquouomo III Torino Unione Tipog Edit 187128 laquosfere piani monti colline animali drsquoogni specie innumerevoli eserciti drsquoinsetti lrsquouniverso insomma non si riduce finalmente che a materia meteore stagioni vicende rovine desolazioni fuochi incendi stragi dissoluzioni riproduzioni ecc non sono finalmente che moto che forze fisiche inserite alla materiaraquo Meccanismo della Natura II sect I

29 laquoAltri perograve (come me) che ci troviamo piugrave involti nel terrestre limo neacute abbiamo saputo leggere cosigrave chiaro nel cielo siamo andati tentoni dietro al bello di questa terraraquo Vedi lett a f 36 del Cod30 laquoA guardarlo di fibra in fibra pei sughi che vi scorrono dentro egrave una macchina hydraulico-pneumatica Se questa veduta si estende piugrave oltre sino alle facoltagrave di crescere e propagarsi egrave una piantaraquo Meccan della Nat III sect ultimo31 Darwin non nega lrsquoesistenza di Dio anzi laquoproteste que son systegraveme nrsquoest en aucun faccedilon contraire agrave lrsquoidegravee divineraquo Cleacutemence Royer Preacuteface agrave lrsquooeuvre de Ch Darwin LrsquoOrigine des Espegraveces

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esiliarsi in Cinisiraquo32 per campare la numerosa famiglia di cui per la pazzia e poi per la morte del padre era rimasto a capo e ne la calma di quella vita lontano da quella societagrave artefatta che egli ben sovente morde con la sua originale vivacitagrave33 sdegnato ancora del mal governo di certi signorini che anche in quel lontano e insignificante feudo facean coi loro soprusi rivoltare lo stomaco al poeta34 procurava di rifocillarsi lo spirito ne le magnifiche campagne che si stendevano innanzi a lui

Muntagnoli interrutti da vaddatiRocchi di lippu e areddara vistutiCaduti drsquoacqui chiari e inargintatiVattali murmuranti e stagni muti

Vausi e cunzarri scuri ed imbuscatiSterili junchi e jinestri ciurutiTrunchi da lunghi etagrave malisbarratiGrutti e lammichi drsquoacqui giagrave impitruti

Passari sulitarii chi chiancitiEcu chi ascuti tuttu e poi ripetiUlmi abbrazzati strini da li viti

Vapuri taciturni umbri segretiRitiri tranquillissimi accugghitiLrsquoAmicu di la paci e la quieti

Bencheacute queste poesie pastorali abbiano apparenza di canti disgiunti pure vi ha in esse una unitagrave organica un centro al quale convergono tutte e che egrave il risultato di quel concetto che 32 Cinisi era in quel tempo feudo del Monastero di S Martino delle Scale la cui comunitagrave appunto aveva affidato la cura di quei coloni al Meli che vi stette dal 1767 al 177133 Vedi la canzone Palermu si ridussi rsquona piccula Girnevia ecc lrsquoaltra Porta nova lrsquoaltre ancora Nun cchiugrave a Porta Filici Nun cchiugrave rsquontra dda marina ecc LrsquoInvettiva ecc ecc34 Vedi nel Cod cit la lettera del 7 agosto 1770 a f 8 e seguente

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il Meli ha de la naturaIl centro egrave lrsquoamore de le cose che scherza ne la varietagrave ne

lrsquoincostanza nel disordine stesso degli aspetti de la materia egrave quellrsquo armonia dilettosa che egli il poeta formavasi nel suo cervello nel sentirsi concorde ed uno con la natura Questrsquoarmonia universale che non egrave perograve prestabilita ma risulta da le cose stesse e vi egrave inerente chiamata Amore ne le poesie non egrave lrsquoEros di Esiodo neacute lrsquoAmore dei platonici si potrebbe in qualche modo assimilare a la voluttagrave a la Venus di Lucrezio lrsquoideale de le feconde attivitagrave de la natura che go-vernano le vicende de la materia e che convertite da lrsquoanimo commosso in gruppi estetici scoppiano per tutte le vie del genio35

Alle lacrime de le cose il poeta sostituisce lrsquoamore de le cose ei vuol convertire la via dolorosa de la vita in un festino olimpico e invece di attraversare la rude palestra de la materia ribelle vi si adagia sorridendo e vi compone il suo paradiso estetico36

Coloro che non avendo sottrsquo occhio le lettere del Meli non cercarono nemmeno di investigare e ritrovar 1rsquouomo sotto il poeta si formarono di lui un tipo di cuor contento uno scialacquatore che si diverte che ride e lascia rovinare il mondo intorno a segrave stesso E cosigrave se lo gabellan lrsquoEmiliani-Giudici e il De Sanctis e la comune dei lettori nullrsquoaltro sa

35 laquoLa denominazione di Amore o di Voluttagrave che noi abbiamo circoscritta ad una tendenza morale degli esseri animati era forse concepita in un senso estesissimo che esprimeva ed abbracciava tutto ciograve che noi intendiamo per attrazione affinitagrave simpatia genio inclinazione eccraquoNota allrsquoEgloga II Li Munti EreiChe lrsquoAmore del Meli sia la Venus di Lucrezio si rileva poi da questo tratto del Mec della Nat II sect 4 laquoLrsquoattrazione la simpatia il magnetismo lrsquoamore non sono che modificazioni diverse di una legge generalissima della natura la quale dalla diversa disposizione delle parti ne produce quella direzione di forze attive che si conviene al secondamento delle sue mire Quindi un sublime ingegno altrettanto filosofico quanto poeta ha esaltato sotto il simbolo di Venere la suddetta rilevantissima legge addossando a questa pretesa deitagrave il sovrano impero sopra tutta la natura ecc eccraquoSi noti che Lucrezio in quel tempo per il suo materialismo epicureo era sfuggito forse senza esser nemmeno letto e che appunto in quel secolo e in Sicilia il Campailla era stato con fervore salutato dai teologi un Lucrezio cristiano e italiano36 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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vedere in Meli che un ozioso cicalone che trastulla le brigateMa questa tranquillitagrave ove il poeta si adagia gli costa laquoNon

vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazioneraquo37 Ecco quel che lo stesso Meli dolorosamente confessa onde egli ci appare come un Titano che attraversa la vita e si conquista tra gli stenti la felicitagrave del rimaner sereno e tranquillo

Qui egrave la grandezza de la sua filosofia la saggezza egrave riposta

37Lettera al Barone di Rehfuens a f 96 del Cod citato Che i lettori e i critici avessero dovuto gabellarlo per un beato Ermolao Egli il P lo sospettava infatti per una edizione de le sue poesie aveva preparato il seguente sonetto inedito (che leggesi a f 19 del cod ms 4 Qq D O) a guisa di prefazione

Chi legga queste mie gioconde rime Fra se diragrave invero egrave fortunato Costui che gode un viver si beatoCome si narra de le genti prime

Quantrsquoerra uman giudizio ahi non esprime Sempre il canto del cor vero lo statoChegrave tra ceppi talor lo sventurato Crea imagini liete e rsquol duol comprime

Verde ramo cosigrave da vento oppresso Piega al suolo la cima e poi risalePer lrsquoinnato vigor chrsquoegli ha in segrave stesso

E fra rsquol crudo ondeggiar che lo dibatteMentre che or cede al turbo ed or lrsquoassaleSembra che si trastulli eppur combatte

Variante V 1 e 2Chi legge a caso mie gioconde rime Diragrave seco medesmo oh fortunato v 6 Sempre il canto del cuore il vero stato v t 3 Mentre che al turbo or cede ed or lrsquoassale

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nel non cedere ai dolori ma ricomporsi un paradiso ne la serenitagrave de lrsquoanimo e quando il savio ha questo raggiunto non contempleragrave la vita come una perpetua frode e si rassegneragrave a tutte le vicende de lrsquoessere E lrsquoarte sua saragrave tanta piugrave alta quanto piugrave in lui si compenetreragrave il sentimento de la natura contemplata qual egrave

Ma esaminiamo alcuna di queste Bucoliche Ho detto che il Meli sostituisce a le lacrime lrsquoamore de le cose or questo sentimento ne la Primavera ti domina su lrsquoagilitagrave de le forme e de le imagini e su lrsquoagilitagrave dei ritmi percheacute ne lo svegliarsi de lrsquoanno le forze feconde de la natura ti paion piugrave potenti piugrave attive e tutto par che frema di voluttagrave

Tu apri lrsquoanimo a le carezze de la gioia quando ti trovi in aperta campagna allor che i mandorli sono in fiore e per lrsquoaria tra i miti raggi del sole nel susurro degli insetti che si agitano nei profumi senti la gioventugrave del tempo che egrave gioventugrave de la vita e senti i fremiti nuovi che serpono per le vene del giovane che sa oramai segrave stesso

Giagrave nni rsquonvita giagrave nni chiama Primavera rsquontra li ciuriOgni frunda nni dici amaLrsquoaria stissa spira amuriQuali cori egrave rinitenti A un piaciri accussigrave gratuQuannu tutti lrsquoelementi Nni respiranu lu ciatu

laquoLa dura montagna sente la potenza di amore e si appara di verzura che dispenza ai pascoli Un zefiro amoroso vola in una nube di odori e grazioso e soave scherza e ride co i fioriraquo

Scurri e va di cosa in cosa Certu focu dilicatu Chi fa vegeta la rosaChi fa fertili lu pratu

Giagrave la senti la jinizza

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Giagrave a lu tauru srsquoaccumpagna Di muggiti drsquoalligrizza Giagrave risona la muntagna

Questo sentimento di amore che soggioga la natura va mano mano incalzando in un movimento di imagini fincheacute la fiamma del sentimento prorompe in quella veemente esclamazione laquoAhi tu sola tu sola o amata Clori sarai sorda ed ostinata quando la natura parla deh dolce amore mia vita cotesta bellezza che egrave miracolo non sia inutile a te neacute sia tormento a chi ti amaraquo

Cosigrave egli vela modestamente il desiderio intenso dei sensi senza strozzarlo ipocritamente con quei lagni evirati degli academici onde era infestata lrsquoarte italiana

Ma vi ha di piugrave mdash Lrsquoidillio Martinu egrave per il contenuto il piugrave alto e il piugrave scientifico La Natura toglie ad ammaestrare lrsquouomo giaccheacute essa egrave il vero maestro ed il conformarsi ai suoi dettami puograve arrecare la vera felicitagrave mentre lo staccarsene genera malvagitagrave e corruzione e solitudine38

Ma la piugrave grande legge anzi la prima legge de la natura egrave lrsquoamore amare e farsi amare godere e far godere39 la qual legge egrave scolpita in ogni cuore40 laquoessa ti stende e ti moltiplica gli esseri da ogni parte e ti attacca al mondo41 Senza di essa tu

38 La natura maestra dellrsquouomo egrave idea dei sensisti specialmente di Condillac (Des sensations) ma Rousseau con la sua teoria del sentimento portograve nel campo morale a de le conseguenze metafisiche questo principio che ha base fisiologica E lrsquoEacutemile in fondo non arriva che a questa conclusione lrsquouomo ne lo stato naturale ubbidendo al suo istinto morale saragrave virtuoso mentre raffazzonato artefatto da lrsquoeducazione convenzionale si corrompe e ove conservi la virtugrave fugge lo stato sociale e si chiude ne la sua solitudine per non essere insozzato dal fango39 laquoAimer crsquoest remplir la vue de la nature crsquoest satisfarne agrave un besoinraquo Lettres de medlle Ninon de Lenclos Brano citato dal Meli ne le note a le stanze inedite del suo Poema italiano La Ragione f 140 (Cod 4 Qq C 31) Questa legge il poeta consacra anche in unrsquoode La Natura inedita che trovasi a f 144 del Cod mss Qq C 33 40 Vedi le parole di Hutcheson che il Meli riporta nel Meccanismo della Natura e ne le note al poema inedito La Ragione41 laquoLrsquoamore sessuale egrave la prima base de la societagrave costituendosi per esso la famiglia che egrave il primo vincolo che rende lrsquouomo piugrave legato a la terra Tutta la umana societagrave egrave connessa tra segrave medesima per lrsquoamore e lrsquoamiciziaraquo Lett a pag 12 del Cod Qq

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saresti estraneo e in una guerra perpetuaraquoE la Natura qui novera a Martinu i grandi beneficii da lei

fatti a lrsquouomo

laquoLa menti e lrsquointellettu Ti detti a rilevari Chi chiddu egrave giustu e rettu Chi a tutti pograve giuvariraquo

Ecco qui il principio morale del Meli che egrave fondato su lrsquointeresse collettivo su lrsquoamore universale come egli lo chiama Al modo stesso che la Natura egrave un aggregato di forze attive inerenti a le parti de lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccaniche la societagrave a la sua volta non egrave che un aggregato di attivitagrave ossia di individui che stanno al tutto sociale come le forze attive al gran tutto del mondo

Or gli uomini si riuniscono in societagrave per due motivi per i rispettivi interessi o per i rispettivi umori sistemi maniera di pensare e di vivere42 Ma la prima maniera di unione egrave pel Meli precaria attaccata ad esterne accidentalitagrave onde egli non crede come Hobbes che lrsquointeresse sia il vero fondamento de la societagrave la quale ha invece per base lrsquoamore o sia lrsquoistinto sociale per cui 1rsquouomo egrave condotto indipendentemente da ogni consenso de la ragione a ricercare il suo simile43

Tale istinto sociale innato egrave una de le forme de lrsquoistinto morale innato il quale perciograve riconosce come onesto e giusto e D 4 42 Lettera a f 12 del Cod cit43 Ciograve malgrado il Meli si contradice poicheacute ammettendo che il principio de la conservazione degli esseri egrave in una lotta perenne deve per conseguenza ammettere che la societagrave non puograve esistere senza la lotta e la lotta non puograve essere determinata che da lrsquointeresse laquoAltro non ci presenta insomma la superficie del mondo che un gran campo di battaglia dove ogni specie egrave destinata a sussistere per la distruzione drsquounrsquoaltra Chi crederebbe la conservazione della specie doversi a questa guerra che ne minaccia la distruzione E perograve lrsquoequilibrio e ci sia lecito chiamarlo il jus economico della specie egrave fondato su quello di una guerra scambievoleraquo Meccanismo della Naturali sect III

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buono tutto che giova agli interessi generali e allora si avragrave una societagrave perfetta quando ognuno concorreragrave amorosamente con tutte le sue forze a mantenere 1rsquoequilibrio dei legami sociali Onde lrsquoinazione o il deviamento di una de le attivitagrave come ne lrsquouniverso produrrebbe disordini ne la societagrave produce un turbamento

Lrsquointeresse quindi non egrave materiale ma esclusivamente morale percheacute appoggiato agli affetti

Su questa base egli fonda ancora lrsquoedifizio de lo Stato questo egrave anche un meccanismo complicato A partire dal re fino a lrsquoultimo suddito tutti devono concorrere a formare la felicitagrave de lo Stato che egrave riposta ne la ricchezza e ne la pace ma come le guerre turbano la tranquillitagrave necessaria al libero svolgimento de le attivitagrave de lo Stato cosigrave le ingiustizie sociali le infingardagini di alcune professioni 1rsquoaccattonaggio tolgono ne lrsquointerno braccia infinite e dissanguano lo Stato senza mai essere produttivi44 Ei vorrebbe che si moltiplicassero gli uomini non essendo essi corrispondenti ai bisogni agricoli e industriali prima e vera fonte di ricchezza che il lusso dei potenti non assorbisse braccia utili al lavoro e che fra potenti e umili si stabilisse quellrsquoarmonia necessaria a uno stato perfetto

Ma la Natura prosegue ammaestrando Martino

Li sensi a custodiri La propria tua esistenza E a fariti sentiri La grata compiacenza

In questi versi il Meli adombra una di quelle grandi leggi fisiologiche su cui la scienza ha innalzato il suo edificio dico il principio estofilattico onde la sensibilitagrave dai dotti viene definita sentinella della vita45

E continua la Natura sfolgorando tutte le sue bellezze innanzi a 1rsquouomo e invitandolo a specchiarsi in lei ove desideri uno stato tranquillo e felice

44 Vedi Riflessioni economiche sullo Stato della Sicilia a f i e seg del Cod di 4 Qq D 345 Vedi piugrave sopra a pag 18

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Noi avremo tempo di esaminare in seguito questo principio morale notiamo qui che le Bucoliche contengono un sentimento alto e scientifico de le cose ancor piugrave alto che tutte le poesie pastorali fin qui scritte poicheacute il Meli in quella il-lusione serena de la vita in quella pacifica contemplazione in cui dimenticava seacute stesso non pensava solamente di richiamare quellrsquoetagrave de lrsquooro che egli avrebbe voluto nel mondo46 ma anche di adombrarvi i veri de la scienza e de la morale

E invano tu cercheresti negli ammaestramenti de la Natura una legge che esca fuori e la trascenda non troverai il metastasiano

Dovunque il guardo io giroImmenso Dio ti vedo

Il poeta non pensa che nel creato debba per esser buon cristiano ammirare un intervento divino Ammira la natura in segrave stessa nel molteplice suo spettacolo neacute accenna in modo alcuno che questa grande natura possa essere un atomo in fac-cia a Dio ovvero ludo e capriccio di una volontagrave superiore Pagano per sentimento evoca la vita di quei tempi antichi e ne la illusione del suo paganesimo si purifica e si rinnovella non si preoccupa del funesto oltretomba non disperde il sentimento ne le demenze orride di una seconda vita misteriosa e terribile47

Rassegnato a le vicende immutabili de lrsquoessere egli lungi dal rivelarne la fraude dolorosa che vi par concorporata te ne 46 laquoLrsquooccupazione ordinaria e connaturale della mia attenzione egrave stata quella di escogitare i mezzi piugrave plausibili per ordinare e sistemare la societagrave degli uomini in maniera che il giusto non fosse soperchiato dallrsquoingiusto che lrsquoonesto trovasse da vivere senza oppressione neacute avvilimento che la virtugrave ottenesse la considerazione dovutale e che le leggi non servissero per un traffico vile e rovinoso allo Stato ed ai singoli con impiegare un ceto numerosissimo di manimorte di ciarlatani o di malviventi neacute per esimere dal loro giogo quelli cui egrave affidata lrsquoamministrazione delle medesimeraquo Lettera al Barone Refhues a f 95 del Carteggio47 La censura non vedea di buon occhio lrsquoardimento del Meli quando egli scrisse il libro Riflessioni sul Meccanismo della Natura parve a quei degni inquisitori che malgrado le proteste di fede cristiana lrsquoautore sapesse di ateismo e non vollero permetterne la stampa ma lrsquoarcivescovo di Palermo mons Sanseverino lo fece stampare a Napoli per i tipi di De Dominicis nel 1777

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sorprende le parti piugrave alte da quel tempio sereno ove si egrave levato e ne ritrae lo spettacolo in quelle forme estetiche che ti empiono di maraviglia E per questo si comprende in lui quella mirabile potenza descrittiva e quella efficace naturalezza per cui agli occhi tuoi si svolgono quadri viventi che non ti stancano mai di piacere

Quanta e quale sia questa potenza pittorica appare da quei quadri ove ti presenta la natura

Via sedi a lrsquoumbra mentri chi drsquointornu Regna lu suli e tuttu brucia ed ardi

Vidi comu li pccuri ritornu Fannu a li macchi e li viteddi e vacchi Mettinu a lrsquoumbra lrsquounu e lrsquoautru cornu

Lrsquooceddi rsquontra li gai posanu stracchiSulu si esponnu a li cucenti arduri Li friddi serpi cu li spogghi a scacchi Eccovi dunque in una vasta campagna silenziosa e infocata

in un meriggio drsquoestagrave gli armenti riposano sotto le ombre gli uccelli si nascondono fra le siepi tutti cercano un pograve di frescura mentre le verdi lucertole si distendono fredde e immo-bili e attendono gli insetti Tutto egrave calma percheacute egrave lrsquoora del riposo meridiano Ma la scena cambia le spiche sono bionde da la pastorizia si passa allrsquoagricoltura

Giagrave sutta di la fauci Cadinu li lavuri Li gregni a li chianuri Eccu di ccagrave e di ddagrave La cicaledda rauca Tra lrsquoarvuli e li spichi Cu lu so zichi-zichi Nni annunzia lrsquoestagrave

Chiudiamo gli occhi e lrsquoillusione saragrave completa innanzi a noi si distendono le campagne di Cinisi che corrono via via

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sino al mare spaziose pianure disseminate di glauchi ulivi e di cupi carrubbi che tagliano co la loro ombra di trasparente cobalto il biondo de le spiche Qua e lagrave i campi sono schiomati ma lrsquoirte ristoppie ancora biondeggiano sugli alberi fra le verdi cortine la cicala rauca stride senza stancarsi tu vedi la truppa dei mietitori sotto la cui falce cadono i manipoli del frumento ti par di vedere i bagliori pacifici delle falci di sentire il riso argentino delle donne che si adornano il capo di spiche e folleggiando allietano il faticoso lavoro degli uomini E pensiamo ai riposi e ai mille episodii che srsquointrecciano e si compiono a lrsquoombra dei gelsi e le nostre idee si associano si richiamano si succedono per il magistero di otto versi che ne la loro ricca concisione ti suscitano un mondo vivo e reale

Ma la tavolozza del Meli svolge agli occhi del lettore una serie di quadri che si compiono lrsquoun lrsquoaltro 1rsquoestagrave non egrave finita dopo mietuto il frumento si trebbia

Curri lu voi rsquontra lrsquoarii Da chista parti a chidda E lu frumentu sgridda Sutta lu pedi sograveLi juculani rsquommattiti Sprannuzzanu la pagghia Chi lu tridenti scagghia Quantu cchiugrave in autu pograve

Ma il caldo incalza le fonti disseccano

Lu ciumi egrave tantu poviru Chi sempri trova intoppi E cu pitruddi e sgroppi Si metti a tu pri tu

Non si sarebbe potuto dir meglio quella povertagrave di acqua nel suo umile corso da le ghiaiuzze dagli sterpi da le irregolaritagrave del suo letto obbligata a rompere il suo tranquillo viaggio a deviare a contrastare il passo egrave evidente tutto il magistero de la pittura egrave ne lrsquoultimo verso in quella metafora

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viva del dialetto che ti raffigura come due avversarii il torrentello e il suo alveo E tuo malgrado nel cervello ti si associa lrsquoimagine del fiume rigoglioso che copre anche i sassi piugrave alti che tenta le sponde e va rapidamente minacciando i coloni E allora ti rammenti della superba ode del Testi

Ruscelletto orgoglioso

in cui il contrasto tra i due aspetti del torrente si distende per una lunga strofe per una lunga serie di imagini48 quando nel Meli sono appena tre imagini chiuse nel breve giro di una quartina settenaria

Ma giunge lrsquoessiccator agosto

Li venti cchiugrave nun ciatanu Negrave cchiugrave lu voscu scrusciMa movi lrsquoali musci Un zefiru chi crsquoegraveSrsquoinfocanu li vausi Sutta lrsquoardenti lampa Chi scarmuscisci e allampa Lrsquoirvuzza virdi ohimegrave

Qui siamo proprio nel solleone non alita un fresco tutto egrave fuoco il bosco non offre piugrave riparo la vampa solare brucia lrsquoerbe un zefiro afoso muove le flosce ali e allora che cosa 48 Ruscelletto orgogliosoChe ignobil figlio di non chiara fonte Un natal tenebroso Avesti infra gli orror drsquoispido monte E giagrave con lenti passiPovero drsquoacqua isti lambendo i sassiNon strepitar cotantoNon gir sigrave torvo a flaggellar le spondeChe benchegrave maggio alquantoDi liquefatto gel trsquoaccresca TondeSopravverragrave ben tostoEssicator di tue gonfiezze Agosto

Ode a Raimondo Montecucco

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propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

51

arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

54

tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 18: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

nulla vede fuori che la materia28 disconosce atomi o monadi che son punti metafisici e che non possono dar materia laquocome soli zeri non danno numeri neacute punti matematici estensioni solideraquo Agli atomi e ai corpuscoli ai punti di Zenone a le monadi egli sostituisce le molecole ossia a la teoria atomistica dei metafisici la teoria molecolare dei chimici

E in tutto questo egli non si occupa de la creazione e del fine de la creazione e parla di Dio assai vagamente al modo stesso che parlando di bene o di male di piacere di vita non si occupa per nulla di una vita futura e di un godimento o di un castigo postumo Anzi protesta di non voler ricercare che la terrestre felicitagrave e da tutti i suoi scritti questo solo traluce In una lettera a Maddalena Mayer parlando di Chateaubriand confessa che egli volle darsi non a la contemplazione del bello

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divino ma del bello terrestre29Insomma il Meli mentre proclama la morale o meglio il

senso morale indipendente da la religione e per conseguenza rigetta lrsquointervento de la grazia divina ne la virtugrave mentre non fa de lrsquouomo una classe privilegiata al tutto diversa dagli animali inferiori ma per la parte fisica lo trova uguale a qualunque altro organismo animale e arriva anche a compararlo ai

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vegetali30 mentre riduce il mondo a un simbolo di gruppi meccanici e studia la materia che egrave quella che sola gli cade sotto ai sensi mentre confessa che le forze attive sono inerenti a la materia mentre insomma esclude la presenza di un intervento soprannaturale a simiglianza di Locke e di Condillac e di tutti gli altri filosofi sensisti non sa emanciparsi da quel dualismo fra lo spirito e la materia e di quando in quando ti nomina lrsquoanima e la creazione come una protesta

Ben vero perograve egli relega la creazione al primo atto a lo stabilimento di quelle leggi per cui la natura da sola egrave divenuta quella che egrave e protesta di credere in Dio come ai giorni nostri

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il Darwin31 inconsapevole forse che con un sistema uguale Dio e la creazione diventano un assurdo un controsenso

Ma il Meli beveva lrsquoaura dei tempi il battesimo salutare di quelle dottrine che scotevano la Francia e di cui mostravasi studioso non seppe interamente rinnovarlo Egli aveva paura dellrsquoepiteto di ateo materialista naturalista che allora suonavano infamia e vergogna e valevano a turbare quella sua pace quella sua tranquillitagrave allietata dagli amplessi fecondi de la Musa

E a questa Musa noi chiederemo tutta lrsquoanima del poeta e quella ingenuitagrave che vi rispecchia la sua bontagrave infinita chiederemo quel sentimento limpido de la natura che in lui derivava dal senso scientifico de le cose che egli srsquoera formato e lo rende nuovo grande geniale

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III

Il capolavoro del Meli egrave certamente la Bucolica in essa si svela tutta la sua grande arte tutto il suo genio Egli egrave poeta lirico ma la sua lirica non deriva da una sentimentalitagrave morbosa o da quellrsquointimo contrasto fra la natura scettica ed eternamente serena e un cervello irrequieto ansioso delle grandi battaglie de la vita o ribelle al fatale avvicendarsi de le forme migranti

Genio completamente obiettivo ritrova la sua piugrave alta manifestazione nel contemplare la natura e rassegnarsi a le leggi serene ed eterne de lrsquoessere e percheacute lrsquoentusiasmo ecciti in lui tutte le corde del sentimento ei convien che ci sia una qualche cosa che lo commuova che lo infiammi Questa contemplazione egrave intera ne la Buccolica collezione di quadri saturi di vita nei quali gli aspetti verdeggianti o brumosi de la natura ti si rivelano in una ubertosa copia di imagini smaglianti e pregne dei profumi e del sole di Sicilia

laquoNon lusingandosi in quellrsquoetagrave (aveva 27 anni) di incontrare in Palermo una riputazione di medico si contentograve

lrsquoereditagrave e si sviluppa con lrsquoorganismo individuale e sociale De la stessa opinione in parte egrave Spencer Vedi LrsquoOrigine dellrsquouomo III Torino Unione Tipog Edit 187128 laquosfere piani monti colline animali drsquoogni specie innumerevoli eserciti drsquoinsetti lrsquouniverso insomma non si riduce finalmente che a materia meteore stagioni vicende rovine desolazioni fuochi incendi stragi dissoluzioni riproduzioni ecc non sono finalmente che moto che forze fisiche inserite alla materiaraquo Meccanismo della Natura II sect I

29 laquoAltri perograve (come me) che ci troviamo piugrave involti nel terrestre limo neacute abbiamo saputo leggere cosigrave chiaro nel cielo siamo andati tentoni dietro al bello di questa terraraquo Vedi lett a f 36 del Cod30 laquoA guardarlo di fibra in fibra pei sughi che vi scorrono dentro egrave una macchina hydraulico-pneumatica Se questa veduta si estende piugrave oltre sino alle facoltagrave di crescere e propagarsi egrave una piantaraquo Meccan della Nat III sect ultimo31 Darwin non nega lrsquoesistenza di Dio anzi laquoproteste que son systegraveme nrsquoest en aucun faccedilon contraire agrave lrsquoidegravee divineraquo Cleacutemence Royer Preacuteface agrave lrsquooeuvre de Ch Darwin LrsquoOrigine des Espegraveces

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esiliarsi in Cinisiraquo32 per campare la numerosa famiglia di cui per la pazzia e poi per la morte del padre era rimasto a capo e ne la calma di quella vita lontano da quella societagrave artefatta che egli ben sovente morde con la sua originale vivacitagrave33 sdegnato ancora del mal governo di certi signorini che anche in quel lontano e insignificante feudo facean coi loro soprusi rivoltare lo stomaco al poeta34 procurava di rifocillarsi lo spirito ne le magnifiche campagne che si stendevano innanzi a lui

Muntagnoli interrutti da vaddatiRocchi di lippu e areddara vistutiCaduti drsquoacqui chiari e inargintatiVattali murmuranti e stagni muti

Vausi e cunzarri scuri ed imbuscatiSterili junchi e jinestri ciurutiTrunchi da lunghi etagrave malisbarratiGrutti e lammichi drsquoacqui giagrave impitruti

Passari sulitarii chi chiancitiEcu chi ascuti tuttu e poi ripetiUlmi abbrazzati strini da li viti

Vapuri taciturni umbri segretiRitiri tranquillissimi accugghitiLrsquoAmicu di la paci e la quieti

Bencheacute queste poesie pastorali abbiano apparenza di canti disgiunti pure vi ha in esse una unitagrave organica un centro al quale convergono tutte e che egrave il risultato di quel concetto che 32 Cinisi era in quel tempo feudo del Monastero di S Martino delle Scale la cui comunitagrave appunto aveva affidato la cura di quei coloni al Meli che vi stette dal 1767 al 177133 Vedi la canzone Palermu si ridussi rsquona piccula Girnevia ecc lrsquoaltra Porta nova lrsquoaltre ancora Nun cchiugrave a Porta Filici Nun cchiugrave rsquontra dda marina ecc LrsquoInvettiva ecc ecc34 Vedi nel Cod cit la lettera del 7 agosto 1770 a f 8 e seguente

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il Meli ha de la naturaIl centro egrave lrsquoamore de le cose che scherza ne la varietagrave ne

lrsquoincostanza nel disordine stesso degli aspetti de la materia egrave quellrsquo armonia dilettosa che egli il poeta formavasi nel suo cervello nel sentirsi concorde ed uno con la natura Questrsquoarmonia universale che non egrave perograve prestabilita ma risulta da le cose stesse e vi egrave inerente chiamata Amore ne le poesie non egrave lrsquoEros di Esiodo neacute lrsquoAmore dei platonici si potrebbe in qualche modo assimilare a la voluttagrave a la Venus di Lucrezio lrsquoideale de le feconde attivitagrave de la natura che go-vernano le vicende de la materia e che convertite da lrsquoanimo commosso in gruppi estetici scoppiano per tutte le vie del genio35

Alle lacrime de le cose il poeta sostituisce lrsquoamore de le cose ei vuol convertire la via dolorosa de la vita in un festino olimpico e invece di attraversare la rude palestra de la materia ribelle vi si adagia sorridendo e vi compone il suo paradiso estetico36

Coloro che non avendo sottrsquo occhio le lettere del Meli non cercarono nemmeno di investigare e ritrovar 1rsquouomo sotto il poeta si formarono di lui un tipo di cuor contento uno scialacquatore che si diverte che ride e lascia rovinare il mondo intorno a segrave stesso E cosigrave se lo gabellan lrsquoEmiliani-Giudici e il De Sanctis e la comune dei lettori nullrsquoaltro sa

35 laquoLa denominazione di Amore o di Voluttagrave che noi abbiamo circoscritta ad una tendenza morale degli esseri animati era forse concepita in un senso estesissimo che esprimeva ed abbracciava tutto ciograve che noi intendiamo per attrazione affinitagrave simpatia genio inclinazione eccraquoNota allrsquoEgloga II Li Munti EreiChe lrsquoAmore del Meli sia la Venus di Lucrezio si rileva poi da questo tratto del Mec della Nat II sect 4 laquoLrsquoattrazione la simpatia il magnetismo lrsquoamore non sono che modificazioni diverse di una legge generalissima della natura la quale dalla diversa disposizione delle parti ne produce quella direzione di forze attive che si conviene al secondamento delle sue mire Quindi un sublime ingegno altrettanto filosofico quanto poeta ha esaltato sotto il simbolo di Venere la suddetta rilevantissima legge addossando a questa pretesa deitagrave il sovrano impero sopra tutta la natura ecc eccraquoSi noti che Lucrezio in quel tempo per il suo materialismo epicureo era sfuggito forse senza esser nemmeno letto e che appunto in quel secolo e in Sicilia il Campailla era stato con fervore salutato dai teologi un Lucrezio cristiano e italiano36 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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vedere in Meli che un ozioso cicalone che trastulla le brigateMa questa tranquillitagrave ove il poeta si adagia gli costa laquoNon

vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazioneraquo37 Ecco quel che lo stesso Meli dolorosamente confessa onde egli ci appare come un Titano che attraversa la vita e si conquista tra gli stenti la felicitagrave del rimaner sereno e tranquillo

Qui egrave la grandezza de la sua filosofia la saggezza egrave riposta

37Lettera al Barone di Rehfuens a f 96 del Cod citato Che i lettori e i critici avessero dovuto gabellarlo per un beato Ermolao Egli il P lo sospettava infatti per una edizione de le sue poesie aveva preparato il seguente sonetto inedito (che leggesi a f 19 del cod ms 4 Qq D O) a guisa di prefazione

Chi legga queste mie gioconde rime Fra se diragrave invero egrave fortunato Costui che gode un viver si beatoCome si narra de le genti prime

Quantrsquoerra uman giudizio ahi non esprime Sempre il canto del cor vero lo statoChegrave tra ceppi talor lo sventurato Crea imagini liete e rsquol duol comprime

Verde ramo cosigrave da vento oppresso Piega al suolo la cima e poi risalePer lrsquoinnato vigor chrsquoegli ha in segrave stesso

E fra rsquol crudo ondeggiar che lo dibatteMentre che or cede al turbo ed or lrsquoassaleSembra che si trastulli eppur combatte

Variante V 1 e 2Chi legge a caso mie gioconde rime Diragrave seco medesmo oh fortunato v 6 Sempre il canto del cuore il vero stato v t 3 Mentre che al turbo or cede ed or lrsquoassale

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nel non cedere ai dolori ma ricomporsi un paradiso ne la serenitagrave de lrsquoanimo e quando il savio ha questo raggiunto non contempleragrave la vita come una perpetua frode e si rassegneragrave a tutte le vicende de lrsquoessere E lrsquoarte sua saragrave tanta piugrave alta quanto piugrave in lui si compenetreragrave il sentimento de la natura contemplata qual egrave

Ma esaminiamo alcuna di queste Bucoliche Ho detto che il Meli sostituisce a le lacrime lrsquoamore de le cose or questo sentimento ne la Primavera ti domina su lrsquoagilitagrave de le forme e de le imagini e su lrsquoagilitagrave dei ritmi percheacute ne lo svegliarsi de lrsquoanno le forze feconde de la natura ti paion piugrave potenti piugrave attive e tutto par che frema di voluttagrave

Tu apri lrsquoanimo a le carezze de la gioia quando ti trovi in aperta campagna allor che i mandorli sono in fiore e per lrsquoaria tra i miti raggi del sole nel susurro degli insetti che si agitano nei profumi senti la gioventugrave del tempo che egrave gioventugrave de la vita e senti i fremiti nuovi che serpono per le vene del giovane che sa oramai segrave stesso

Giagrave nni rsquonvita giagrave nni chiama Primavera rsquontra li ciuriOgni frunda nni dici amaLrsquoaria stissa spira amuriQuali cori egrave rinitenti A un piaciri accussigrave gratuQuannu tutti lrsquoelementi Nni respiranu lu ciatu

laquoLa dura montagna sente la potenza di amore e si appara di verzura che dispenza ai pascoli Un zefiro amoroso vola in una nube di odori e grazioso e soave scherza e ride co i fioriraquo

Scurri e va di cosa in cosa Certu focu dilicatu Chi fa vegeta la rosaChi fa fertili lu pratu

Giagrave la senti la jinizza

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Giagrave a lu tauru srsquoaccumpagna Di muggiti drsquoalligrizza Giagrave risona la muntagna

Questo sentimento di amore che soggioga la natura va mano mano incalzando in un movimento di imagini fincheacute la fiamma del sentimento prorompe in quella veemente esclamazione laquoAhi tu sola tu sola o amata Clori sarai sorda ed ostinata quando la natura parla deh dolce amore mia vita cotesta bellezza che egrave miracolo non sia inutile a te neacute sia tormento a chi ti amaraquo

Cosigrave egli vela modestamente il desiderio intenso dei sensi senza strozzarlo ipocritamente con quei lagni evirati degli academici onde era infestata lrsquoarte italiana

Ma vi ha di piugrave mdash Lrsquoidillio Martinu egrave per il contenuto il piugrave alto e il piugrave scientifico La Natura toglie ad ammaestrare lrsquouomo giaccheacute essa egrave il vero maestro ed il conformarsi ai suoi dettami puograve arrecare la vera felicitagrave mentre lo staccarsene genera malvagitagrave e corruzione e solitudine38

Ma la piugrave grande legge anzi la prima legge de la natura egrave lrsquoamore amare e farsi amare godere e far godere39 la qual legge egrave scolpita in ogni cuore40 laquoessa ti stende e ti moltiplica gli esseri da ogni parte e ti attacca al mondo41 Senza di essa tu

38 La natura maestra dellrsquouomo egrave idea dei sensisti specialmente di Condillac (Des sensations) ma Rousseau con la sua teoria del sentimento portograve nel campo morale a de le conseguenze metafisiche questo principio che ha base fisiologica E lrsquoEacutemile in fondo non arriva che a questa conclusione lrsquouomo ne lo stato naturale ubbidendo al suo istinto morale saragrave virtuoso mentre raffazzonato artefatto da lrsquoeducazione convenzionale si corrompe e ove conservi la virtugrave fugge lo stato sociale e si chiude ne la sua solitudine per non essere insozzato dal fango39 laquoAimer crsquoest remplir la vue de la nature crsquoest satisfarne agrave un besoinraquo Lettres de medlle Ninon de Lenclos Brano citato dal Meli ne le note a le stanze inedite del suo Poema italiano La Ragione f 140 (Cod 4 Qq C 31) Questa legge il poeta consacra anche in unrsquoode La Natura inedita che trovasi a f 144 del Cod mss Qq C 33 40 Vedi le parole di Hutcheson che il Meli riporta nel Meccanismo della Natura e ne le note al poema inedito La Ragione41 laquoLrsquoamore sessuale egrave la prima base de la societagrave costituendosi per esso la famiglia che egrave il primo vincolo che rende lrsquouomo piugrave legato a la terra Tutta la umana societagrave egrave connessa tra segrave medesima per lrsquoamore e lrsquoamiciziaraquo Lett a pag 12 del Cod Qq

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saresti estraneo e in una guerra perpetuaraquoE la Natura qui novera a Martinu i grandi beneficii da lei

fatti a lrsquouomo

laquoLa menti e lrsquointellettu Ti detti a rilevari Chi chiddu egrave giustu e rettu Chi a tutti pograve giuvariraquo

Ecco qui il principio morale del Meli che egrave fondato su lrsquointeresse collettivo su lrsquoamore universale come egli lo chiama Al modo stesso che la Natura egrave un aggregato di forze attive inerenti a le parti de lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccaniche la societagrave a la sua volta non egrave che un aggregato di attivitagrave ossia di individui che stanno al tutto sociale come le forze attive al gran tutto del mondo

Or gli uomini si riuniscono in societagrave per due motivi per i rispettivi interessi o per i rispettivi umori sistemi maniera di pensare e di vivere42 Ma la prima maniera di unione egrave pel Meli precaria attaccata ad esterne accidentalitagrave onde egli non crede come Hobbes che lrsquointeresse sia il vero fondamento de la societagrave la quale ha invece per base lrsquoamore o sia lrsquoistinto sociale per cui 1rsquouomo egrave condotto indipendentemente da ogni consenso de la ragione a ricercare il suo simile43

Tale istinto sociale innato egrave una de le forme de lrsquoistinto morale innato il quale perciograve riconosce come onesto e giusto e D 4 42 Lettera a f 12 del Cod cit43 Ciograve malgrado il Meli si contradice poicheacute ammettendo che il principio de la conservazione degli esseri egrave in una lotta perenne deve per conseguenza ammettere che la societagrave non puograve esistere senza la lotta e la lotta non puograve essere determinata che da lrsquointeresse laquoAltro non ci presenta insomma la superficie del mondo che un gran campo di battaglia dove ogni specie egrave destinata a sussistere per la distruzione drsquounrsquoaltra Chi crederebbe la conservazione della specie doversi a questa guerra che ne minaccia la distruzione E perograve lrsquoequilibrio e ci sia lecito chiamarlo il jus economico della specie egrave fondato su quello di una guerra scambievoleraquo Meccanismo della Naturali sect III

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buono tutto che giova agli interessi generali e allora si avragrave una societagrave perfetta quando ognuno concorreragrave amorosamente con tutte le sue forze a mantenere 1rsquoequilibrio dei legami sociali Onde lrsquoinazione o il deviamento di una de le attivitagrave come ne lrsquouniverso produrrebbe disordini ne la societagrave produce un turbamento

Lrsquointeresse quindi non egrave materiale ma esclusivamente morale percheacute appoggiato agli affetti

Su questa base egli fonda ancora lrsquoedifizio de lo Stato questo egrave anche un meccanismo complicato A partire dal re fino a lrsquoultimo suddito tutti devono concorrere a formare la felicitagrave de lo Stato che egrave riposta ne la ricchezza e ne la pace ma come le guerre turbano la tranquillitagrave necessaria al libero svolgimento de le attivitagrave de lo Stato cosigrave le ingiustizie sociali le infingardagini di alcune professioni 1rsquoaccattonaggio tolgono ne lrsquointerno braccia infinite e dissanguano lo Stato senza mai essere produttivi44 Ei vorrebbe che si moltiplicassero gli uomini non essendo essi corrispondenti ai bisogni agricoli e industriali prima e vera fonte di ricchezza che il lusso dei potenti non assorbisse braccia utili al lavoro e che fra potenti e umili si stabilisse quellrsquoarmonia necessaria a uno stato perfetto

Ma la Natura prosegue ammaestrando Martino

Li sensi a custodiri La propria tua esistenza E a fariti sentiri La grata compiacenza

In questi versi il Meli adombra una di quelle grandi leggi fisiologiche su cui la scienza ha innalzato il suo edificio dico il principio estofilattico onde la sensibilitagrave dai dotti viene definita sentinella della vita45

E continua la Natura sfolgorando tutte le sue bellezze innanzi a 1rsquouomo e invitandolo a specchiarsi in lei ove desideri uno stato tranquillo e felice

44 Vedi Riflessioni economiche sullo Stato della Sicilia a f i e seg del Cod di 4 Qq D 345 Vedi piugrave sopra a pag 18

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Noi avremo tempo di esaminare in seguito questo principio morale notiamo qui che le Bucoliche contengono un sentimento alto e scientifico de le cose ancor piugrave alto che tutte le poesie pastorali fin qui scritte poicheacute il Meli in quella il-lusione serena de la vita in quella pacifica contemplazione in cui dimenticava seacute stesso non pensava solamente di richiamare quellrsquoetagrave de lrsquooro che egli avrebbe voluto nel mondo46 ma anche di adombrarvi i veri de la scienza e de la morale

E invano tu cercheresti negli ammaestramenti de la Natura una legge che esca fuori e la trascenda non troverai il metastasiano

Dovunque il guardo io giroImmenso Dio ti vedo

Il poeta non pensa che nel creato debba per esser buon cristiano ammirare un intervento divino Ammira la natura in segrave stessa nel molteplice suo spettacolo neacute accenna in modo alcuno che questa grande natura possa essere un atomo in fac-cia a Dio ovvero ludo e capriccio di una volontagrave superiore Pagano per sentimento evoca la vita di quei tempi antichi e ne la illusione del suo paganesimo si purifica e si rinnovella non si preoccupa del funesto oltretomba non disperde il sentimento ne le demenze orride di una seconda vita misteriosa e terribile47

Rassegnato a le vicende immutabili de lrsquoessere egli lungi dal rivelarne la fraude dolorosa che vi par concorporata te ne 46 laquoLrsquooccupazione ordinaria e connaturale della mia attenzione egrave stata quella di escogitare i mezzi piugrave plausibili per ordinare e sistemare la societagrave degli uomini in maniera che il giusto non fosse soperchiato dallrsquoingiusto che lrsquoonesto trovasse da vivere senza oppressione neacute avvilimento che la virtugrave ottenesse la considerazione dovutale e che le leggi non servissero per un traffico vile e rovinoso allo Stato ed ai singoli con impiegare un ceto numerosissimo di manimorte di ciarlatani o di malviventi neacute per esimere dal loro giogo quelli cui egrave affidata lrsquoamministrazione delle medesimeraquo Lettera al Barone Refhues a f 95 del Carteggio47 La censura non vedea di buon occhio lrsquoardimento del Meli quando egli scrisse il libro Riflessioni sul Meccanismo della Natura parve a quei degni inquisitori che malgrado le proteste di fede cristiana lrsquoautore sapesse di ateismo e non vollero permetterne la stampa ma lrsquoarcivescovo di Palermo mons Sanseverino lo fece stampare a Napoli per i tipi di De Dominicis nel 1777

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sorprende le parti piugrave alte da quel tempio sereno ove si egrave levato e ne ritrae lo spettacolo in quelle forme estetiche che ti empiono di maraviglia E per questo si comprende in lui quella mirabile potenza descrittiva e quella efficace naturalezza per cui agli occhi tuoi si svolgono quadri viventi che non ti stancano mai di piacere

Quanta e quale sia questa potenza pittorica appare da quei quadri ove ti presenta la natura

Via sedi a lrsquoumbra mentri chi drsquointornu Regna lu suli e tuttu brucia ed ardi

Vidi comu li pccuri ritornu Fannu a li macchi e li viteddi e vacchi Mettinu a lrsquoumbra lrsquounu e lrsquoautru cornu

Lrsquooceddi rsquontra li gai posanu stracchiSulu si esponnu a li cucenti arduri Li friddi serpi cu li spogghi a scacchi Eccovi dunque in una vasta campagna silenziosa e infocata

in un meriggio drsquoestagrave gli armenti riposano sotto le ombre gli uccelli si nascondono fra le siepi tutti cercano un pograve di frescura mentre le verdi lucertole si distendono fredde e immo-bili e attendono gli insetti Tutto egrave calma percheacute egrave lrsquoora del riposo meridiano Ma la scena cambia le spiche sono bionde da la pastorizia si passa allrsquoagricoltura

Giagrave sutta di la fauci Cadinu li lavuri Li gregni a li chianuri Eccu di ccagrave e di ddagrave La cicaledda rauca Tra lrsquoarvuli e li spichi Cu lu so zichi-zichi Nni annunzia lrsquoestagrave

Chiudiamo gli occhi e lrsquoillusione saragrave completa innanzi a noi si distendono le campagne di Cinisi che corrono via via

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sino al mare spaziose pianure disseminate di glauchi ulivi e di cupi carrubbi che tagliano co la loro ombra di trasparente cobalto il biondo de le spiche Qua e lagrave i campi sono schiomati ma lrsquoirte ristoppie ancora biondeggiano sugli alberi fra le verdi cortine la cicala rauca stride senza stancarsi tu vedi la truppa dei mietitori sotto la cui falce cadono i manipoli del frumento ti par di vedere i bagliori pacifici delle falci di sentire il riso argentino delle donne che si adornano il capo di spiche e folleggiando allietano il faticoso lavoro degli uomini E pensiamo ai riposi e ai mille episodii che srsquointrecciano e si compiono a lrsquoombra dei gelsi e le nostre idee si associano si richiamano si succedono per il magistero di otto versi che ne la loro ricca concisione ti suscitano un mondo vivo e reale

Ma la tavolozza del Meli svolge agli occhi del lettore una serie di quadri che si compiono lrsquoun lrsquoaltro 1rsquoestagrave non egrave finita dopo mietuto il frumento si trebbia

Curri lu voi rsquontra lrsquoarii Da chista parti a chidda E lu frumentu sgridda Sutta lu pedi sograveLi juculani rsquommattiti Sprannuzzanu la pagghia Chi lu tridenti scagghia Quantu cchiugrave in autu pograve

Ma il caldo incalza le fonti disseccano

Lu ciumi egrave tantu poviru Chi sempri trova intoppi E cu pitruddi e sgroppi Si metti a tu pri tu

Non si sarebbe potuto dir meglio quella povertagrave di acqua nel suo umile corso da le ghiaiuzze dagli sterpi da le irregolaritagrave del suo letto obbligata a rompere il suo tranquillo viaggio a deviare a contrastare il passo egrave evidente tutto il magistero de la pittura egrave ne lrsquoultimo verso in quella metafora

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viva del dialetto che ti raffigura come due avversarii il torrentello e il suo alveo E tuo malgrado nel cervello ti si associa lrsquoimagine del fiume rigoglioso che copre anche i sassi piugrave alti che tenta le sponde e va rapidamente minacciando i coloni E allora ti rammenti della superba ode del Testi

Ruscelletto orgoglioso

in cui il contrasto tra i due aspetti del torrente si distende per una lunga strofe per una lunga serie di imagini48 quando nel Meli sono appena tre imagini chiuse nel breve giro di una quartina settenaria

Ma giunge lrsquoessiccator agosto

Li venti cchiugrave nun ciatanu Negrave cchiugrave lu voscu scrusciMa movi lrsquoali musci Un zefiru chi crsquoegraveSrsquoinfocanu li vausi Sutta lrsquoardenti lampa Chi scarmuscisci e allampa Lrsquoirvuzza virdi ohimegrave

Qui siamo proprio nel solleone non alita un fresco tutto egrave fuoco il bosco non offre piugrave riparo la vampa solare brucia lrsquoerbe un zefiro afoso muove le flosce ali e allora che cosa 48 Ruscelletto orgogliosoChe ignobil figlio di non chiara fonte Un natal tenebroso Avesti infra gli orror drsquoispido monte E giagrave con lenti passiPovero drsquoacqua isti lambendo i sassiNon strepitar cotantoNon gir sigrave torvo a flaggellar le spondeChe benchegrave maggio alquantoDi liquefatto gel trsquoaccresca TondeSopravverragrave ben tostoEssicator di tue gonfiezze Agosto

Ode a Raimondo Montecucco

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propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 19: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

divino ma del bello terrestre29Insomma il Meli mentre proclama la morale o meglio il

senso morale indipendente da la religione e per conseguenza rigetta lrsquointervento de la grazia divina ne la virtugrave mentre non fa de lrsquouomo una classe privilegiata al tutto diversa dagli animali inferiori ma per la parte fisica lo trova uguale a qualunque altro organismo animale e arriva anche a compararlo ai

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vegetali30 mentre riduce il mondo a un simbolo di gruppi meccanici e studia la materia che egrave quella che sola gli cade sotto ai sensi mentre confessa che le forze attive sono inerenti a la materia mentre insomma esclude la presenza di un intervento soprannaturale a simiglianza di Locke e di Condillac e di tutti gli altri filosofi sensisti non sa emanciparsi da quel dualismo fra lo spirito e la materia e di quando in quando ti nomina lrsquoanima e la creazione come una protesta

Ben vero perograve egli relega la creazione al primo atto a lo stabilimento di quelle leggi per cui la natura da sola egrave divenuta quella che egrave e protesta di credere in Dio come ai giorni nostri

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il Darwin31 inconsapevole forse che con un sistema uguale Dio e la creazione diventano un assurdo un controsenso

Ma il Meli beveva lrsquoaura dei tempi il battesimo salutare di quelle dottrine che scotevano la Francia e di cui mostravasi studioso non seppe interamente rinnovarlo Egli aveva paura dellrsquoepiteto di ateo materialista naturalista che allora suonavano infamia e vergogna e valevano a turbare quella sua pace quella sua tranquillitagrave allietata dagli amplessi fecondi de la Musa

E a questa Musa noi chiederemo tutta lrsquoanima del poeta e quella ingenuitagrave che vi rispecchia la sua bontagrave infinita chiederemo quel sentimento limpido de la natura che in lui derivava dal senso scientifico de le cose che egli srsquoera formato e lo rende nuovo grande geniale

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III

Il capolavoro del Meli egrave certamente la Bucolica in essa si svela tutta la sua grande arte tutto il suo genio Egli egrave poeta lirico ma la sua lirica non deriva da una sentimentalitagrave morbosa o da quellrsquointimo contrasto fra la natura scettica ed eternamente serena e un cervello irrequieto ansioso delle grandi battaglie de la vita o ribelle al fatale avvicendarsi de le forme migranti

Genio completamente obiettivo ritrova la sua piugrave alta manifestazione nel contemplare la natura e rassegnarsi a le leggi serene ed eterne de lrsquoessere e percheacute lrsquoentusiasmo ecciti in lui tutte le corde del sentimento ei convien che ci sia una qualche cosa che lo commuova che lo infiammi Questa contemplazione egrave intera ne la Buccolica collezione di quadri saturi di vita nei quali gli aspetti verdeggianti o brumosi de la natura ti si rivelano in una ubertosa copia di imagini smaglianti e pregne dei profumi e del sole di Sicilia

laquoNon lusingandosi in quellrsquoetagrave (aveva 27 anni) di incontrare in Palermo una riputazione di medico si contentograve

lrsquoereditagrave e si sviluppa con lrsquoorganismo individuale e sociale De la stessa opinione in parte egrave Spencer Vedi LrsquoOrigine dellrsquouomo III Torino Unione Tipog Edit 187128 laquosfere piani monti colline animali drsquoogni specie innumerevoli eserciti drsquoinsetti lrsquouniverso insomma non si riduce finalmente che a materia meteore stagioni vicende rovine desolazioni fuochi incendi stragi dissoluzioni riproduzioni ecc non sono finalmente che moto che forze fisiche inserite alla materiaraquo Meccanismo della Natura II sect I

29 laquoAltri perograve (come me) che ci troviamo piugrave involti nel terrestre limo neacute abbiamo saputo leggere cosigrave chiaro nel cielo siamo andati tentoni dietro al bello di questa terraraquo Vedi lett a f 36 del Cod30 laquoA guardarlo di fibra in fibra pei sughi che vi scorrono dentro egrave una macchina hydraulico-pneumatica Se questa veduta si estende piugrave oltre sino alle facoltagrave di crescere e propagarsi egrave una piantaraquo Meccan della Nat III sect ultimo31 Darwin non nega lrsquoesistenza di Dio anzi laquoproteste que son systegraveme nrsquoest en aucun faccedilon contraire agrave lrsquoidegravee divineraquo Cleacutemence Royer Preacuteface agrave lrsquooeuvre de Ch Darwin LrsquoOrigine des Espegraveces

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esiliarsi in Cinisiraquo32 per campare la numerosa famiglia di cui per la pazzia e poi per la morte del padre era rimasto a capo e ne la calma di quella vita lontano da quella societagrave artefatta che egli ben sovente morde con la sua originale vivacitagrave33 sdegnato ancora del mal governo di certi signorini che anche in quel lontano e insignificante feudo facean coi loro soprusi rivoltare lo stomaco al poeta34 procurava di rifocillarsi lo spirito ne le magnifiche campagne che si stendevano innanzi a lui

Muntagnoli interrutti da vaddatiRocchi di lippu e areddara vistutiCaduti drsquoacqui chiari e inargintatiVattali murmuranti e stagni muti

Vausi e cunzarri scuri ed imbuscatiSterili junchi e jinestri ciurutiTrunchi da lunghi etagrave malisbarratiGrutti e lammichi drsquoacqui giagrave impitruti

Passari sulitarii chi chiancitiEcu chi ascuti tuttu e poi ripetiUlmi abbrazzati strini da li viti

Vapuri taciturni umbri segretiRitiri tranquillissimi accugghitiLrsquoAmicu di la paci e la quieti

Bencheacute queste poesie pastorali abbiano apparenza di canti disgiunti pure vi ha in esse una unitagrave organica un centro al quale convergono tutte e che egrave il risultato di quel concetto che 32 Cinisi era in quel tempo feudo del Monastero di S Martino delle Scale la cui comunitagrave appunto aveva affidato la cura di quei coloni al Meli che vi stette dal 1767 al 177133 Vedi la canzone Palermu si ridussi rsquona piccula Girnevia ecc lrsquoaltra Porta nova lrsquoaltre ancora Nun cchiugrave a Porta Filici Nun cchiugrave rsquontra dda marina ecc LrsquoInvettiva ecc ecc34 Vedi nel Cod cit la lettera del 7 agosto 1770 a f 8 e seguente

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il Meli ha de la naturaIl centro egrave lrsquoamore de le cose che scherza ne la varietagrave ne

lrsquoincostanza nel disordine stesso degli aspetti de la materia egrave quellrsquo armonia dilettosa che egli il poeta formavasi nel suo cervello nel sentirsi concorde ed uno con la natura Questrsquoarmonia universale che non egrave perograve prestabilita ma risulta da le cose stesse e vi egrave inerente chiamata Amore ne le poesie non egrave lrsquoEros di Esiodo neacute lrsquoAmore dei platonici si potrebbe in qualche modo assimilare a la voluttagrave a la Venus di Lucrezio lrsquoideale de le feconde attivitagrave de la natura che go-vernano le vicende de la materia e che convertite da lrsquoanimo commosso in gruppi estetici scoppiano per tutte le vie del genio35

Alle lacrime de le cose il poeta sostituisce lrsquoamore de le cose ei vuol convertire la via dolorosa de la vita in un festino olimpico e invece di attraversare la rude palestra de la materia ribelle vi si adagia sorridendo e vi compone il suo paradiso estetico36

Coloro che non avendo sottrsquo occhio le lettere del Meli non cercarono nemmeno di investigare e ritrovar 1rsquouomo sotto il poeta si formarono di lui un tipo di cuor contento uno scialacquatore che si diverte che ride e lascia rovinare il mondo intorno a segrave stesso E cosigrave se lo gabellan lrsquoEmiliani-Giudici e il De Sanctis e la comune dei lettori nullrsquoaltro sa

35 laquoLa denominazione di Amore o di Voluttagrave che noi abbiamo circoscritta ad una tendenza morale degli esseri animati era forse concepita in un senso estesissimo che esprimeva ed abbracciava tutto ciograve che noi intendiamo per attrazione affinitagrave simpatia genio inclinazione eccraquoNota allrsquoEgloga II Li Munti EreiChe lrsquoAmore del Meli sia la Venus di Lucrezio si rileva poi da questo tratto del Mec della Nat II sect 4 laquoLrsquoattrazione la simpatia il magnetismo lrsquoamore non sono che modificazioni diverse di una legge generalissima della natura la quale dalla diversa disposizione delle parti ne produce quella direzione di forze attive che si conviene al secondamento delle sue mire Quindi un sublime ingegno altrettanto filosofico quanto poeta ha esaltato sotto il simbolo di Venere la suddetta rilevantissima legge addossando a questa pretesa deitagrave il sovrano impero sopra tutta la natura ecc eccraquoSi noti che Lucrezio in quel tempo per il suo materialismo epicureo era sfuggito forse senza esser nemmeno letto e che appunto in quel secolo e in Sicilia il Campailla era stato con fervore salutato dai teologi un Lucrezio cristiano e italiano36 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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vedere in Meli che un ozioso cicalone che trastulla le brigateMa questa tranquillitagrave ove il poeta si adagia gli costa laquoNon

vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazioneraquo37 Ecco quel che lo stesso Meli dolorosamente confessa onde egli ci appare come un Titano che attraversa la vita e si conquista tra gli stenti la felicitagrave del rimaner sereno e tranquillo

Qui egrave la grandezza de la sua filosofia la saggezza egrave riposta

37Lettera al Barone di Rehfuens a f 96 del Cod citato Che i lettori e i critici avessero dovuto gabellarlo per un beato Ermolao Egli il P lo sospettava infatti per una edizione de le sue poesie aveva preparato il seguente sonetto inedito (che leggesi a f 19 del cod ms 4 Qq D O) a guisa di prefazione

Chi legga queste mie gioconde rime Fra se diragrave invero egrave fortunato Costui che gode un viver si beatoCome si narra de le genti prime

Quantrsquoerra uman giudizio ahi non esprime Sempre il canto del cor vero lo statoChegrave tra ceppi talor lo sventurato Crea imagini liete e rsquol duol comprime

Verde ramo cosigrave da vento oppresso Piega al suolo la cima e poi risalePer lrsquoinnato vigor chrsquoegli ha in segrave stesso

E fra rsquol crudo ondeggiar che lo dibatteMentre che or cede al turbo ed or lrsquoassaleSembra che si trastulli eppur combatte

Variante V 1 e 2Chi legge a caso mie gioconde rime Diragrave seco medesmo oh fortunato v 6 Sempre il canto del cuore il vero stato v t 3 Mentre che al turbo or cede ed or lrsquoassale

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nel non cedere ai dolori ma ricomporsi un paradiso ne la serenitagrave de lrsquoanimo e quando il savio ha questo raggiunto non contempleragrave la vita come una perpetua frode e si rassegneragrave a tutte le vicende de lrsquoessere E lrsquoarte sua saragrave tanta piugrave alta quanto piugrave in lui si compenetreragrave il sentimento de la natura contemplata qual egrave

Ma esaminiamo alcuna di queste Bucoliche Ho detto che il Meli sostituisce a le lacrime lrsquoamore de le cose or questo sentimento ne la Primavera ti domina su lrsquoagilitagrave de le forme e de le imagini e su lrsquoagilitagrave dei ritmi percheacute ne lo svegliarsi de lrsquoanno le forze feconde de la natura ti paion piugrave potenti piugrave attive e tutto par che frema di voluttagrave

Tu apri lrsquoanimo a le carezze de la gioia quando ti trovi in aperta campagna allor che i mandorli sono in fiore e per lrsquoaria tra i miti raggi del sole nel susurro degli insetti che si agitano nei profumi senti la gioventugrave del tempo che egrave gioventugrave de la vita e senti i fremiti nuovi che serpono per le vene del giovane che sa oramai segrave stesso

Giagrave nni rsquonvita giagrave nni chiama Primavera rsquontra li ciuriOgni frunda nni dici amaLrsquoaria stissa spira amuriQuali cori egrave rinitenti A un piaciri accussigrave gratuQuannu tutti lrsquoelementi Nni respiranu lu ciatu

laquoLa dura montagna sente la potenza di amore e si appara di verzura che dispenza ai pascoli Un zefiro amoroso vola in una nube di odori e grazioso e soave scherza e ride co i fioriraquo

Scurri e va di cosa in cosa Certu focu dilicatu Chi fa vegeta la rosaChi fa fertili lu pratu

Giagrave la senti la jinizza

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Giagrave a lu tauru srsquoaccumpagna Di muggiti drsquoalligrizza Giagrave risona la muntagna

Questo sentimento di amore che soggioga la natura va mano mano incalzando in un movimento di imagini fincheacute la fiamma del sentimento prorompe in quella veemente esclamazione laquoAhi tu sola tu sola o amata Clori sarai sorda ed ostinata quando la natura parla deh dolce amore mia vita cotesta bellezza che egrave miracolo non sia inutile a te neacute sia tormento a chi ti amaraquo

Cosigrave egli vela modestamente il desiderio intenso dei sensi senza strozzarlo ipocritamente con quei lagni evirati degli academici onde era infestata lrsquoarte italiana

Ma vi ha di piugrave mdash Lrsquoidillio Martinu egrave per il contenuto il piugrave alto e il piugrave scientifico La Natura toglie ad ammaestrare lrsquouomo giaccheacute essa egrave il vero maestro ed il conformarsi ai suoi dettami puograve arrecare la vera felicitagrave mentre lo staccarsene genera malvagitagrave e corruzione e solitudine38

Ma la piugrave grande legge anzi la prima legge de la natura egrave lrsquoamore amare e farsi amare godere e far godere39 la qual legge egrave scolpita in ogni cuore40 laquoessa ti stende e ti moltiplica gli esseri da ogni parte e ti attacca al mondo41 Senza di essa tu

38 La natura maestra dellrsquouomo egrave idea dei sensisti specialmente di Condillac (Des sensations) ma Rousseau con la sua teoria del sentimento portograve nel campo morale a de le conseguenze metafisiche questo principio che ha base fisiologica E lrsquoEacutemile in fondo non arriva che a questa conclusione lrsquouomo ne lo stato naturale ubbidendo al suo istinto morale saragrave virtuoso mentre raffazzonato artefatto da lrsquoeducazione convenzionale si corrompe e ove conservi la virtugrave fugge lo stato sociale e si chiude ne la sua solitudine per non essere insozzato dal fango39 laquoAimer crsquoest remplir la vue de la nature crsquoest satisfarne agrave un besoinraquo Lettres de medlle Ninon de Lenclos Brano citato dal Meli ne le note a le stanze inedite del suo Poema italiano La Ragione f 140 (Cod 4 Qq C 31) Questa legge il poeta consacra anche in unrsquoode La Natura inedita che trovasi a f 144 del Cod mss Qq C 33 40 Vedi le parole di Hutcheson che il Meli riporta nel Meccanismo della Natura e ne le note al poema inedito La Ragione41 laquoLrsquoamore sessuale egrave la prima base de la societagrave costituendosi per esso la famiglia che egrave il primo vincolo che rende lrsquouomo piugrave legato a la terra Tutta la umana societagrave egrave connessa tra segrave medesima per lrsquoamore e lrsquoamiciziaraquo Lett a pag 12 del Cod Qq

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saresti estraneo e in una guerra perpetuaraquoE la Natura qui novera a Martinu i grandi beneficii da lei

fatti a lrsquouomo

laquoLa menti e lrsquointellettu Ti detti a rilevari Chi chiddu egrave giustu e rettu Chi a tutti pograve giuvariraquo

Ecco qui il principio morale del Meli che egrave fondato su lrsquointeresse collettivo su lrsquoamore universale come egli lo chiama Al modo stesso che la Natura egrave un aggregato di forze attive inerenti a le parti de lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccaniche la societagrave a la sua volta non egrave che un aggregato di attivitagrave ossia di individui che stanno al tutto sociale come le forze attive al gran tutto del mondo

Or gli uomini si riuniscono in societagrave per due motivi per i rispettivi interessi o per i rispettivi umori sistemi maniera di pensare e di vivere42 Ma la prima maniera di unione egrave pel Meli precaria attaccata ad esterne accidentalitagrave onde egli non crede come Hobbes che lrsquointeresse sia il vero fondamento de la societagrave la quale ha invece per base lrsquoamore o sia lrsquoistinto sociale per cui 1rsquouomo egrave condotto indipendentemente da ogni consenso de la ragione a ricercare il suo simile43

Tale istinto sociale innato egrave una de le forme de lrsquoistinto morale innato il quale perciograve riconosce come onesto e giusto e D 4 42 Lettera a f 12 del Cod cit43 Ciograve malgrado il Meli si contradice poicheacute ammettendo che il principio de la conservazione degli esseri egrave in una lotta perenne deve per conseguenza ammettere che la societagrave non puograve esistere senza la lotta e la lotta non puograve essere determinata che da lrsquointeresse laquoAltro non ci presenta insomma la superficie del mondo che un gran campo di battaglia dove ogni specie egrave destinata a sussistere per la distruzione drsquounrsquoaltra Chi crederebbe la conservazione della specie doversi a questa guerra che ne minaccia la distruzione E perograve lrsquoequilibrio e ci sia lecito chiamarlo il jus economico della specie egrave fondato su quello di una guerra scambievoleraquo Meccanismo della Naturali sect III

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buono tutto che giova agli interessi generali e allora si avragrave una societagrave perfetta quando ognuno concorreragrave amorosamente con tutte le sue forze a mantenere 1rsquoequilibrio dei legami sociali Onde lrsquoinazione o il deviamento di una de le attivitagrave come ne lrsquouniverso produrrebbe disordini ne la societagrave produce un turbamento

Lrsquointeresse quindi non egrave materiale ma esclusivamente morale percheacute appoggiato agli affetti

Su questa base egli fonda ancora lrsquoedifizio de lo Stato questo egrave anche un meccanismo complicato A partire dal re fino a lrsquoultimo suddito tutti devono concorrere a formare la felicitagrave de lo Stato che egrave riposta ne la ricchezza e ne la pace ma come le guerre turbano la tranquillitagrave necessaria al libero svolgimento de le attivitagrave de lo Stato cosigrave le ingiustizie sociali le infingardagini di alcune professioni 1rsquoaccattonaggio tolgono ne lrsquointerno braccia infinite e dissanguano lo Stato senza mai essere produttivi44 Ei vorrebbe che si moltiplicassero gli uomini non essendo essi corrispondenti ai bisogni agricoli e industriali prima e vera fonte di ricchezza che il lusso dei potenti non assorbisse braccia utili al lavoro e che fra potenti e umili si stabilisse quellrsquoarmonia necessaria a uno stato perfetto

Ma la Natura prosegue ammaestrando Martino

Li sensi a custodiri La propria tua esistenza E a fariti sentiri La grata compiacenza

In questi versi il Meli adombra una di quelle grandi leggi fisiologiche su cui la scienza ha innalzato il suo edificio dico il principio estofilattico onde la sensibilitagrave dai dotti viene definita sentinella della vita45

E continua la Natura sfolgorando tutte le sue bellezze innanzi a 1rsquouomo e invitandolo a specchiarsi in lei ove desideri uno stato tranquillo e felice

44 Vedi Riflessioni economiche sullo Stato della Sicilia a f i e seg del Cod di 4 Qq D 345 Vedi piugrave sopra a pag 18

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Noi avremo tempo di esaminare in seguito questo principio morale notiamo qui che le Bucoliche contengono un sentimento alto e scientifico de le cose ancor piugrave alto che tutte le poesie pastorali fin qui scritte poicheacute il Meli in quella il-lusione serena de la vita in quella pacifica contemplazione in cui dimenticava seacute stesso non pensava solamente di richiamare quellrsquoetagrave de lrsquooro che egli avrebbe voluto nel mondo46 ma anche di adombrarvi i veri de la scienza e de la morale

E invano tu cercheresti negli ammaestramenti de la Natura una legge che esca fuori e la trascenda non troverai il metastasiano

Dovunque il guardo io giroImmenso Dio ti vedo

Il poeta non pensa che nel creato debba per esser buon cristiano ammirare un intervento divino Ammira la natura in segrave stessa nel molteplice suo spettacolo neacute accenna in modo alcuno che questa grande natura possa essere un atomo in fac-cia a Dio ovvero ludo e capriccio di una volontagrave superiore Pagano per sentimento evoca la vita di quei tempi antichi e ne la illusione del suo paganesimo si purifica e si rinnovella non si preoccupa del funesto oltretomba non disperde il sentimento ne le demenze orride di una seconda vita misteriosa e terribile47

Rassegnato a le vicende immutabili de lrsquoessere egli lungi dal rivelarne la fraude dolorosa che vi par concorporata te ne 46 laquoLrsquooccupazione ordinaria e connaturale della mia attenzione egrave stata quella di escogitare i mezzi piugrave plausibili per ordinare e sistemare la societagrave degli uomini in maniera che il giusto non fosse soperchiato dallrsquoingiusto che lrsquoonesto trovasse da vivere senza oppressione neacute avvilimento che la virtugrave ottenesse la considerazione dovutale e che le leggi non servissero per un traffico vile e rovinoso allo Stato ed ai singoli con impiegare un ceto numerosissimo di manimorte di ciarlatani o di malviventi neacute per esimere dal loro giogo quelli cui egrave affidata lrsquoamministrazione delle medesimeraquo Lettera al Barone Refhues a f 95 del Carteggio47 La censura non vedea di buon occhio lrsquoardimento del Meli quando egli scrisse il libro Riflessioni sul Meccanismo della Natura parve a quei degni inquisitori che malgrado le proteste di fede cristiana lrsquoautore sapesse di ateismo e non vollero permetterne la stampa ma lrsquoarcivescovo di Palermo mons Sanseverino lo fece stampare a Napoli per i tipi di De Dominicis nel 1777

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sorprende le parti piugrave alte da quel tempio sereno ove si egrave levato e ne ritrae lo spettacolo in quelle forme estetiche che ti empiono di maraviglia E per questo si comprende in lui quella mirabile potenza descrittiva e quella efficace naturalezza per cui agli occhi tuoi si svolgono quadri viventi che non ti stancano mai di piacere

Quanta e quale sia questa potenza pittorica appare da quei quadri ove ti presenta la natura

Via sedi a lrsquoumbra mentri chi drsquointornu Regna lu suli e tuttu brucia ed ardi

Vidi comu li pccuri ritornu Fannu a li macchi e li viteddi e vacchi Mettinu a lrsquoumbra lrsquounu e lrsquoautru cornu

Lrsquooceddi rsquontra li gai posanu stracchiSulu si esponnu a li cucenti arduri Li friddi serpi cu li spogghi a scacchi Eccovi dunque in una vasta campagna silenziosa e infocata

in un meriggio drsquoestagrave gli armenti riposano sotto le ombre gli uccelli si nascondono fra le siepi tutti cercano un pograve di frescura mentre le verdi lucertole si distendono fredde e immo-bili e attendono gli insetti Tutto egrave calma percheacute egrave lrsquoora del riposo meridiano Ma la scena cambia le spiche sono bionde da la pastorizia si passa allrsquoagricoltura

Giagrave sutta di la fauci Cadinu li lavuri Li gregni a li chianuri Eccu di ccagrave e di ddagrave La cicaledda rauca Tra lrsquoarvuli e li spichi Cu lu so zichi-zichi Nni annunzia lrsquoestagrave

Chiudiamo gli occhi e lrsquoillusione saragrave completa innanzi a noi si distendono le campagne di Cinisi che corrono via via

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sino al mare spaziose pianure disseminate di glauchi ulivi e di cupi carrubbi che tagliano co la loro ombra di trasparente cobalto il biondo de le spiche Qua e lagrave i campi sono schiomati ma lrsquoirte ristoppie ancora biondeggiano sugli alberi fra le verdi cortine la cicala rauca stride senza stancarsi tu vedi la truppa dei mietitori sotto la cui falce cadono i manipoli del frumento ti par di vedere i bagliori pacifici delle falci di sentire il riso argentino delle donne che si adornano il capo di spiche e folleggiando allietano il faticoso lavoro degli uomini E pensiamo ai riposi e ai mille episodii che srsquointrecciano e si compiono a lrsquoombra dei gelsi e le nostre idee si associano si richiamano si succedono per il magistero di otto versi che ne la loro ricca concisione ti suscitano un mondo vivo e reale

Ma la tavolozza del Meli svolge agli occhi del lettore una serie di quadri che si compiono lrsquoun lrsquoaltro 1rsquoestagrave non egrave finita dopo mietuto il frumento si trebbia

Curri lu voi rsquontra lrsquoarii Da chista parti a chidda E lu frumentu sgridda Sutta lu pedi sograveLi juculani rsquommattiti Sprannuzzanu la pagghia Chi lu tridenti scagghia Quantu cchiugrave in autu pograve

Ma il caldo incalza le fonti disseccano

Lu ciumi egrave tantu poviru Chi sempri trova intoppi E cu pitruddi e sgroppi Si metti a tu pri tu

Non si sarebbe potuto dir meglio quella povertagrave di acqua nel suo umile corso da le ghiaiuzze dagli sterpi da le irregolaritagrave del suo letto obbligata a rompere il suo tranquillo viaggio a deviare a contrastare il passo egrave evidente tutto il magistero de la pittura egrave ne lrsquoultimo verso in quella metafora

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viva del dialetto che ti raffigura come due avversarii il torrentello e il suo alveo E tuo malgrado nel cervello ti si associa lrsquoimagine del fiume rigoglioso che copre anche i sassi piugrave alti che tenta le sponde e va rapidamente minacciando i coloni E allora ti rammenti della superba ode del Testi

Ruscelletto orgoglioso

in cui il contrasto tra i due aspetti del torrente si distende per una lunga strofe per una lunga serie di imagini48 quando nel Meli sono appena tre imagini chiuse nel breve giro di una quartina settenaria

Ma giunge lrsquoessiccator agosto

Li venti cchiugrave nun ciatanu Negrave cchiugrave lu voscu scrusciMa movi lrsquoali musci Un zefiru chi crsquoegraveSrsquoinfocanu li vausi Sutta lrsquoardenti lampa Chi scarmuscisci e allampa Lrsquoirvuzza virdi ohimegrave

Qui siamo proprio nel solleone non alita un fresco tutto egrave fuoco il bosco non offre piugrave riparo la vampa solare brucia lrsquoerbe un zefiro afoso muove le flosce ali e allora che cosa 48 Ruscelletto orgogliosoChe ignobil figlio di non chiara fonte Un natal tenebroso Avesti infra gli orror drsquoispido monte E giagrave con lenti passiPovero drsquoacqua isti lambendo i sassiNon strepitar cotantoNon gir sigrave torvo a flaggellar le spondeChe benchegrave maggio alquantoDi liquefatto gel trsquoaccresca TondeSopravverragrave ben tostoEssicator di tue gonfiezze Agosto

Ode a Raimondo Montecucco

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propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

41

V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

42

commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 20: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

vegetali30 mentre riduce il mondo a un simbolo di gruppi meccanici e studia la materia che egrave quella che sola gli cade sotto ai sensi mentre confessa che le forze attive sono inerenti a la materia mentre insomma esclude la presenza di un intervento soprannaturale a simiglianza di Locke e di Condillac e di tutti gli altri filosofi sensisti non sa emanciparsi da quel dualismo fra lo spirito e la materia e di quando in quando ti nomina lrsquoanima e la creazione come una protesta

Ben vero perograve egli relega la creazione al primo atto a lo stabilimento di quelle leggi per cui la natura da sola egrave divenuta quella che egrave e protesta di credere in Dio come ai giorni nostri

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il Darwin31 inconsapevole forse che con un sistema uguale Dio e la creazione diventano un assurdo un controsenso

Ma il Meli beveva lrsquoaura dei tempi il battesimo salutare di quelle dottrine che scotevano la Francia e di cui mostravasi studioso non seppe interamente rinnovarlo Egli aveva paura dellrsquoepiteto di ateo materialista naturalista che allora suonavano infamia e vergogna e valevano a turbare quella sua pace quella sua tranquillitagrave allietata dagli amplessi fecondi de la Musa

E a questa Musa noi chiederemo tutta lrsquoanima del poeta e quella ingenuitagrave che vi rispecchia la sua bontagrave infinita chiederemo quel sentimento limpido de la natura che in lui derivava dal senso scientifico de le cose che egli srsquoera formato e lo rende nuovo grande geniale

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III

Il capolavoro del Meli egrave certamente la Bucolica in essa si svela tutta la sua grande arte tutto il suo genio Egli egrave poeta lirico ma la sua lirica non deriva da una sentimentalitagrave morbosa o da quellrsquointimo contrasto fra la natura scettica ed eternamente serena e un cervello irrequieto ansioso delle grandi battaglie de la vita o ribelle al fatale avvicendarsi de le forme migranti

Genio completamente obiettivo ritrova la sua piugrave alta manifestazione nel contemplare la natura e rassegnarsi a le leggi serene ed eterne de lrsquoessere e percheacute lrsquoentusiasmo ecciti in lui tutte le corde del sentimento ei convien che ci sia una qualche cosa che lo commuova che lo infiammi Questa contemplazione egrave intera ne la Buccolica collezione di quadri saturi di vita nei quali gli aspetti verdeggianti o brumosi de la natura ti si rivelano in una ubertosa copia di imagini smaglianti e pregne dei profumi e del sole di Sicilia

laquoNon lusingandosi in quellrsquoetagrave (aveva 27 anni) di incontrare in Palermo una riputazione di medico si contentograve

lrsquoereditagrave e si sviluppa con lrsquoorganismo individuale e sociale De la stessa opinione in parte egrave Spencer Vedi LrsquoOrigine dellrsquouomo III Torino Unione Tipog Edit 187128 laquosfere piani monti colline animali drsquoogni specie innumerevoli eserciti drsquoinsetti lrsquouniverso insomma non si riduce finalmente che a materia meteore stagioni vicende rovine desolazioni fuochi incendi stragi dissoluzioni riproduzioni ecc non sono finalmente che moto che forze fisiche inserite alla materiaraquo Meccanismo della Natura II sect I

29 laquoAltri perograve (come me) che ci troviamo piugrave involti nel terrestre limo neacute abbiamo saputo leggere cosigrave chiaro nel cielo siamo andati tentoni dietro al bello di questa terraraquo Vedi lett a f 36 del Cod30 laquoA guardarlo di fibra in fibra pei sughi che vi scorrono dentro egrave una macchina hydraulico-pneumatica Se questa veduta si estende piugrave oltre sino alle facoltagrave di crescere e propagarsi egrave una piantaraquo Meccan della Nat III sect ultimo31 Darwin non nega lrsquoesistenza di Dio anzi laquoproteste que son systegraveme nrsquoest en aucun faccedilon contraire agrave lrsquoidegravee divineraquo Cleacutemence Royer Preacuteface agrave lrsquooeuvre de Ch Darwin LrsquoOrigine des Espegraveces

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esiliarsi in Cinisiraquo32 per campare la numerosa famiglia di cui per la pazzia e poi per la morte del padre era rimasto a capo e ne la calma di quella vita lontano da quella societagrave artefatta che egli ben sovente morde con la sua originale vivacitagrave33 sdegnato ancora del mal governo di certi signorini che anche in quel lontano e insignificante feudo facean coi loro soprusi rivoltare lo stomaco al poeta34 procurava di rifocillarsi lo spirito ne le magnifiche campagne che si stendevano innanzi a lui

Muntagnoli interrutti da vaddatiRocchi di lippu e areddara vistutiCaduti drsquoacqui chiari e inargintatiVattali murmuranti e stagni muti

Vausi e cunzarri scuri ed imbuscatiSterili junchi e jinestri ciurutiTrunchi da lunghi etagrave malisbarratiGrutti e lammichi drsquoacqui giagrave impitruti

Passari sulitarii chi chiancitiEcu chi ascuti tuttu e poi ripetiUlmi abbrazzati strini da li viti

Vapuri taciturni umbri segretiRitiri tranquillissimi accugghitiLrsquoAmicu di la paci e la quieti

Bencheacute queste poesie pastorali abbiano apparenza di canti disgiunti pure vi ha in esse una unitagrave organica un centro al quale convergono tutte e che egrave il risultato di quel concetto che 32 Cinisi era in quel tempo feudo del Monastero di S Martino delle Scale la cui comunitagrave appunto aveva affidato la cura di quei coloni al Meli che vi stette dal 1767 al 177133 Vedi la canzone Palermu si ridussi rsquona piccula Girnevia ecc lrsquoaltra Porta nova lrsquoaltre ancora Nun cchiugrave a Porta Filici Nun cchiugrave rsquontra dda marina ecc LrsquoInvettiva ecc ecc34 Vedi nel Cod cit la lettera del 7 agosto 1770 a f 8 e seguente

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il Meli ha de la naturaIl centro egrave lrsquoamore de le cose che scherza ne la varietagrave ne

lrsquoincostanza nel disordine stesso degli aspetti de la materia egrave quellrsquo armonia dilettosa che egli il poeta formavasi nel suo cervello nel sentirsi concorde ed uno con la natura Questrsquoarmonia universale che non egrave perograve prestabilita ma risulta da le cose stesse e vi egrave inerente chiamata Amore ne le poesie non egrave lrsquoEros di Esiodo neacute lrsquoAmore dei platonici si potrebbe in qualche modo assimilare a la voluttagrave a la Venus di Lucrezio lrsquoideale de le feconde attivitagrave de la natura che go-vernano le vicende de la materia e che convertite da lrsquoanimo commosso in gruppi estetici scoppiano per tutte le vie del genio35

Alle lacrime de le cose il poeta sostituisce lrsquoamore de le cose ei vuol convertire la via dolorosa de la vita in un festino olimpico e invece di attraversare la rude palestra de la materia ribelle vi si adagia sorridendo e vi compone il suo paradiso estetico36

Coloro che non avendo sottrsquo occhio le lettere del Meli non cercarono nemmeno di investigare e ritrovar 1rsquouomo sotto il poeta si formarono di lui un tipo di cuor contento uno scialacquatore che si diverte che ride e lascia rovinare il mondo intorno a segrave stesso E cosigrave se lo gabellan lrsquoEmiliani-Giudici e il De Sanctis e la comune dei lettori nullrsquoaltro sa

35 laquoLa denominazione di Amore o di Voluttagrave che noi abbiamo circoscritta ad una tendenza morale degli esseri animati era forse concepita in un senso estesissimo che esprimeva ed abbracciava tutto ciograve che noi intendiamo per attrazione affinitagrave simpatia genio inclinazione eccraquoNota allrsquoEgloga II Li Munti EreiChe lrsquoAmore del Meli sia la Venus di Lucrezio si rileva poi da questo tratto del Mec della Nat II sect 4 laquoLrsquoattrazione la simpatia il magnetismo lrsquoamore non sono che modificazioni diverse di una legge generalissima della natura la quale dalla diversa disposizione delle parti ne produce quella direzione di forze attive che si conviene al secondamento delle sue mire Quindi un sublime ingegno altrettanto filosofico quanto poeta ha esaltato sotto il simbolo di Venere la suddetta rilevantissima legge addossando a questa pretesa deitagrave il sovrano impero sopra tutta la natura ecc eccraquoSi noti che Lucrezio in quel tempo per il suo materialismo epicureo era sfuggito forse senza esser nemmeno letto e che appunto in quel secolo e in Sicilia il Campailla era stato con fervore salutato dai teologi un Lucrezio cristiano e italiano36 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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vedere in Meli che un ozioso cicalone che trastulla le brigateMa questa tranquillitagrave ove il poeta si adagia gli costa laquoNon

vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazioneraquo37 Ecco quel che lo stesso Meli dolorosamente confessa onde egli ci appare come un Titano che attraversa la vita e si conquista tra gli stenti la felicitagrave del rimaner sereno e tranquillo

Qui egrave la grandezza de la sua filosofia la saggezza egrave riposta

37Lettera al Barone di Rehfuens a f 96 del Cod citato Che i lettori e i critici avessero dovuto gabellarlo per un beato Ermolao Egli il P lo sospettava infatti per una edizione de le sue poesie aveva preparato il seguente sonetto inedito (che leggesi a f 19 del cod ms 4 Qq D O) a guisa di prefazione

Chi legga queste mie gioconde rime Fra se diragrave invero egrave fortunato Costui che gode un viver si beatoCome si narra de le genti prime

Quantrsquoerra uman giudizio ahi non esprime Sempre il canto del cor vero lo statoChegrave tra ceppi talor lo sventurato Crea imagini liete e rsquol duol comprime

Verde ramo cosigrave da vento oppresso Piega al suolo la cima e poi risalePer lrsquoinnato vigor chrsquoegli ha in segrave stesso

E fra rsquol crudo ondeggiar che lo dibatteMentre che or cede al turbo ed or lrsquoassaleSembra che si trastulli eppur combatte

Variante V 1 e 2Chi legge a caso mie gioconde rime Diragrave seco medesmo oh fortunato v 6 Sempre il canto del cuore il vero stato v t 3 Mentre che al turbo or cede ed or lrsquoassale

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nel non cedere ai dolori ma ricomporsi un paradiso ne la serenitagrave de lrsquoanimo e quando il savio ha questo raggiunto non contempleragrave la vita come una perpetua frode e si rassegneragrave a tutte le vicende de lrsquoessere E lrsquoarte sua saragrave tanta piugrave alta quanto piugrave in lui si compenetreragrave il sentimento de la natura contemplata qual egrave

Ma esaminiamo alcuna di queste Bucoliche Ho detto che il Meli sostituisce a le lacrime lrsquoamore de le cose or questo sentimento ne la Primavera ti domina su lrsquoagilitagrave de le forme e de le imagini e su lrsquoagilitagrave dei ritmi percheacute ne lo svegliarsi de lrsquoanno le forze feconde de la natura ti paion piugrave potenti piugrave attive e tutto par che frema di voluttagrave

Tu apri lrsquoanimo a le carezze de la gioia quando ti trovi in aperta campagna allor che i mandorli sono in fiore e per lrsquoaria tra i miti raggi del sole nel susurro degli insetti che si agitano nei profumi senti la gioventugrave del tempo che egrave gioventugrave de la vita e senti i fremiti nuovi che serpono per le vene del giovane che sa oramai segrave stesso

Giagrave nni rsquonvita giagrave nni chiama Primavera rsquontra li ciuriOgni frunda nni dici amaLrsquoaria stissa spira amuriQuali cori egrave rinitenti A un piaciri accussigrave gratuQuannu tutti lrsquoelementi Nni respiranu lu ciatu

laquoLa dura montagna sente la potenza di amore e si appara di verzura che dispenza ai pascoli Un zefiro amoroso vola in una nube di odori e grazioso e soave scherza e ride co i fioriraquo

Scurri e va di cosa in cosa Certu focu dilicatu Chi fa vegeta la rosaChi fa fertili lu pratu

Giagrave la senti la jinizza

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Giagrave a lu tauru srsquoaccumpagna Di muggiti drsquoalligrizza Giagrave risona la muntagna

Questo sentimento di amore che soggioga la natura va mano mano incalzando in un movimento di imagini fincheacute la fiamma del sentimento prorompe in quella veemente esclamazione laquoAhi tu sola tu sola o amata Clori sarai sorda ed ostinata quando la natura parla deh dolce amore mia vita cotesta bellezza che egrave miracolo non sia inutile a te neacute sia tormento a chi ti amaraquo

Cosigrave egli vela modestamente il desiderio intenso dei sensi senza strozzarlo ipocritamente con quei lagni evirati degli academici onde era infestata lrsquoarte italiana

Ma vi ha di piugrave mdash Lrsquoidillio Martinu egrave per il contenuto il piugrave alto e il piugrave scientifico La Natura toglie ad ammaestrare lrsquouomo giaccheacute essa egrave il vero maestro ed il conformarsi ai suoi dettami puograve arrecare la vera felicitagrave mentre lo staccarsene genera malvagitagrave e corruzione e solitudine38

Ma la piugrave grande legge anzi la prima legge de la natura egrave lrsquoamore amare e farsi amare godere e far godere39 la qual legge egrave scolpita in ogni cuore40 laquoessa ti stende e ti moltiplica gli esseri da ogni parte e ti attacca al mondo41 Senza di essa tu

38 La natura maestra dellrsquouomo egrave idea dei sensisti specialmente di Condillac (Des sensations) ma Rousseau con la sua teoria del sentimento portograve nel campo morale a de le conseguenze metafisiche questo principio che ha base fisiologica E lrsquoEacutemile in fondo non arriva che a questa conclusione lrsquouomo ne lo stato naturale ubbidendo al suo istinto morale saragrave virtuoso mentre raffazzonato artefatto da lrsquoeducazione convenzionale si corrompe e ove conservi la virtugrave fugge lo stato sociale e si chiude ne la sua solitudine per non essere insozzato dal fango39 laquoAimer crsquoest remplir la vue de la nature crsquoest satisfarne agrave un besoinraquo Lettres de medlle Ninon de Lenclos Brano citato dal Meli ne le note a le stanze inedite del suo Poema italiano La Ragione f 140 (Cod 4 Qq C 31) Questa legge il poeta consacra anche in unrsquoode La Natura inedita che trovasi a f 144 del Cod mss Qq C 33 40 Vedi le parole di Hutcheson che il Meli riporta nel Meccanismo della Natura e ne le note al poema inedito La Ragione41 laquoLrsquoamore sessuale egrave la prima base de la societagrave costituendosi per esso la famiglia che egrave il primo vincolo che rende lrsquouomo piugrave legato a la terra Tutta la umana societagrave egrave connessa tra segrave medesima per lrsquoamore e lrsquoamiciziaraquo Lett a pag 12 del Cod Qq

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saresti estraneo e in una guerra perpetuaraquoE la Natura qui novera a Martinu i grandi beneficii da lei

fatti a lrsquouomo

laquoLa menti e lrsquointellettu Ti detti a rilevari Chi chiddu egrave giustu e rettu Chi a tutti pograve giuvariraquo

Ecco qui il principio morale del Meli che egrave fondato su lrsquointeresse collettivo su lrsquoamore universale come egli lo chiama Al modo stesso che la Natura egrave un aggregato di forze attive inerenti a le parti de lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccaniche la societagrave a la sua volta non egrave che un aggregato di attivitagrave ossia di individui che stanno al tutto sociale come le forze attive al gran tutto del mondo

Or gli uomini si riuniscono in societagrave per due motivi per i rispettivi interessi o per i rispettivi umori sistemi maniera di pensare e di vivere42 Ma la prima maniera di unione egrave pel Meli precaria attaccata ad esterne accidentalitagrave onde egli non crede come Hobbes che lrsquointeresse sia il vero fondamento de la societagrave la quale ha invece per base lrsquoamore o sia lrsquoistinto sociale per cui 1rsquouomo egrave condotto indipendentemente da ogni consenso de la ragione a ricercare il suo simile43

Tale istinto sociale innato egrave una de le forme de lrsquoistinto morale innato il quale perciograve riconosce come onesto e giusto e D 4 42 Lettera a f 12 del Cod cit43 Ciograve malgrado il Meli si contradice poicheacute ammettendo che il principio de la conservazione degli esseri egrave in una lotta perenne deve per conseguenza ammettere che la societagrave non puograve esistere senza la lotta e la lotta non puograve essere determinata che da lrsquointeresse laquoAltro non ci presenta insomma la superficie del mondo che un gran campo di battaglia dove ogni specie egrave destinata a sussistere per la distruzione drsquounrsquoaltra Chi crederebbe la conservazione della specie doversi a questa guerra che ne minaccia la distruzione E perograve lrsquoequilibrio e ci sia lecito chiamarlo il jus economico della specie egrave fondato su quello di una guerra scambievoleraquo Meccanismo della Naturali sect III

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buono tutto che giova agli interessi generali e allora si avragrave una societagrave perfetta quando ognuno concorreragrave amorosamente con tutte le sue forze a mantenere 1rsquoequilibrio dei legami sociali Onde lrsquoinazione o il deviamento di una de le attivitagrave come ne lrsquouniverso produrrebbe disordini ne la societagrave produce un turbamento

Lrsquointeresse quindi non egrave materiale ma esclusivamente morale percheacute appoggiato agli affetti

Su questa base egli fonda ancora lrsquoedifizio de lo Stato questo egrave anche un meccanismo complicato A partire dal re fino a lrsquoultimo suddito tutti devono concorrere a formare la felicitagrave de lo Stato che egrave riposta ne la ricchezza e ne la pace ma come le guerre turbano la tranquillitagrave necessaria al libero svolgimento de le attivitagrave de lo Stato cosigrave le ingiustizie sociali le infingardagini di alcune professioni 1rsquoaccattonaggio tolgono ne lrsquointerno braccia infinite e dissanguano lo Stato senza mai essere produttivi44 Ei vorrebbe che si moltiplicassero gli uomini non essendo essi corrispondenti ai bisogni agricoli e industriali prima e vera fonte di ricchezza che il lusso dei potenti non assorbisse braccia utili al lavoro e che fra potenti e umili si stabilisse quellrsquoarmonia necessaria a uno stato perfetto

Ma la Natura prosegue ammaestrando Martino

Li sensi a custodiri La propria tua esistenza E a fariti sentiri La grata compiacenza

In questi versi il Meli adombra una di quelle grandi leggi fisiologiche su cui la scienza ha innalzato il suo edificio dico il principio estofilattico onde la sensibilitagrave dai dotti viene definita sentinella della vita45

E continua la Natura sfolgorando tutte le sue bellezze innanzi a 1rsquouomo e invitandolo a specchiarsi in lei ove desideri uno stato tranquillo e felice

44 Vedi Riflessioni economiche sullo Stato della Sicilia a f i e seg del Cod di 4 Qq D 345 Vedi piugrave sopra a pag 18

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Noi avremo tempo di esaminare in seguito questo principio morale notiamo qui che le Bucoliche contengono un sentimento alto e scientifico de le cose ancor piugrave alto che tutte le poesie pastorali fin qui scritte poicheacute il Meli in quella il-lusione serena de la vita in quella pacifica contemplazione in cui dimenticava seacute stesso non pensava solamente di richiamare quellrsquoetagrave de lrsquooro che egli avrebbe voluto nel mondo46 ma anche di adombrarvi i veri de la scienza e de la morale

E invano tu cercheresti negli ammaestramenti de la Natura una legge che esca fuori e la trascenda non troverai il metastasiano

Dovunque il guardo io giroImmenso Dio ti vedo

Il poeta non pensa che nel creato debba per esser buon cristiano ammirare un intervento divino Ammira la natura in segrave stessa nel molteplice suo spettacolo neacute accenna in modo alcuno che questa grande natura possa essere un atomo in fac-cia a Dio ovvero ludo e capriccio di una volontagrave superiore Pagano per sentimento evoca la vita di quei tempi antichi e ne la illusione del suo paganesimo si purifica e si rinnovella non si preoccupa del funesto oltretomba non disperde il sentimento ne le demenze orride di una seconda vita misteriosa e terribile47

Rassegnato a le vicende immutabili de lrsquoessere egli lungi dal rivelarne la fraude dolorosa che vi par concorporata te ne 46 laquoLrsquooccupazione ordinaria e connaturale della mia attenzione egrave stata quella di escogitare i mezzi piugrave plausibili per ordinare e sistemare la societagrave degli uomini in maniera che il giusto non fosse soperchiato dallrsquoingiusto che lrsquoonesto trovasse da vivere senza oppressione neacute avvilimento che la virtugrave ottenesse la considerazione dovutale e che le leggi non servissero per un traffico vile e rovinoso allo Stato ed ai singoli con impiegare un ceto numerosissimo di manimorte di ciarlatani o di malviventi neacute per esimere dal loro giogo quelli cui egrave affidata lrsquoamministrazione delle medesimeraquo Lettera al Barone Refhues a f 95 del Carteggio47 La censura non vedea di buon occhio lrsquoardimento del Meli quando egli scrisse il libro Riflessioni sul Meccanismo della Natura parve a quei degni inquisitori che malgrado le proteste di fede cristiana lrsquoautore sapesse di ateismo e non vollero permetterne la stampa ma lrsquoarcivescovo di Palermo mons Sanseverino lo fece stampare a Napoli per i tipi di De Dominicis nel 1777

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sorprende le parti piugrave alte da quel tempio sereno ove si egrave levato e ne ritrae lo spettacolo in quelle forme estetiche che ti empiono di maraviglia E per questo si comprende in lui quella mirabile potenza descrittiva e quella efficace naturalezza per cui agli occhi tuoi si svolgono quadri viventi che non ti stancano mai di piacere

Quanta e quale sia questa potenza pittorica appare da quei quadri ove ti presenta la natura

Via sedi a lrsquoumbra mentri chi drsquointornu Regna lu suli e tuttu brucia ed ardi

Vidi comu li pccuri ritornu Fannu a li macchi e li viteddi e vacchi Mettinu a lrsquoumbra lrsquounu e lrsquoautru cornu

Lrsquooceddi rsquontra li gai posanu stracchiSulu si esponnu a li cucenti arduri Li friddi serpi cu li spogghi a scacchi Eccovi dunque in una vasta campagna silenziosa e infocata

in un meriggio drsquoestagrave gli armenti riposano sotto le ombre gli uccelli si nascondono fra le siepi tutti cercano un pograve di frescura mentre le verdi lucertole si distendono fredde e immo-bili e attendono gli insetti Tutto egrave calma percheacute egrave lrsquoora del riposo meridiano Ma la scena cambia le spiche sono bionde da la pastorizia si passa allrsquoagricoltura

Giagrave sutta di la fauci Cadinu li lavuri Li gregni a li chianuri Eccu di ccagrave e di ddagrave La cicaledda rauca Tra lrsquoarvuli e li spichi Cu lu so zichi-zichi Nni annunzia lrsquoestagrave

Chiudiamo gli occhi e lrsquoillusione saragrave completa innanzi a noi si distendono le campagne di Cinisi che corrono via via

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sino al mare spaziose pianure disseminate di glauchi ulivi e di cupi carrubbi che tagliano co la loro ombra di trasparente cobalto il biondo de le spiche Qua e lagrave i campi sono schiomati ma lrsquoirte ristoppie ancora biondeggiano sugli alberi fra le verdi cortine la cicala rauca stride senza stancarsi tu vedi la truppa dei mietitori sotto la cui falce cadono i manipoli del frumento ti par di vedere i bagliori pacifici delle falci di sentire il riso argentino delle donne che si adornano il capo di spiche e folleggiando allietano il faticoso lavoro degli uomini E pensiamo ai riposi e ai mille episodii che srsquointrecciano e si compiono a lrsquoombra dei gelsi e le nostre idee si associano si richiamano si succedono per il magistero di otto versi che ne la loro ricca concisione ti suscitano un mondo vivo e reale

Ma la tavolozza del Meli svolge agli occhi del lettore una serie di quadri che si compiono lrsquoun lrsquoaltro 1rsquoestagrave non egrave finita dopo mietuto il frumento si trebbia

Curri lu voi rsquontra lrsquoarii Da chista parti a chidda E lu frumentu sgridda Sutta lu pedi sograveLi juculani rsquommattiti Sprannuzzanu la pagghia Chi lu tridenti scagghia Quantu cchiugrave in autu pograve

Ma il caldo incalza le fonti disseccano

Lu ciumi egrave tantu poviru Chi sempri trova intoppi E cu pitruddi e sgroppi Si metti a tu pri tu

Non si sarebbe potuto dir meglio quella povertagrave di acqua nel suo umile corso da le ghiaiuzze dagli sterpi da le irregolaritagrave del suo letto obbligata a rompere il suo tranquillo viaggio a deviare a contrastare il passo egrave evidente tutto il magistero de la pittura egrave ne lrsquoultimo verso in quella metafora

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viva del dialetto che ti raffigura come due avversarii il torrentello e il suo alveo E tuo malgrado nel cervello ti si associa lrsquoimagine del fiume rigoglioso che copre anche i sassi piugrave alti che tenta le sponde e va rapidamente minacciando i coloni E allora ti rammenti della superba ode del Testi

Ruscelletto orgoglioso

in cui il contrasto tra i due aspetti del torrente si distende per una lunga strofe per una lunga serie di imagini48 quando nel Meli sono appena tre imagini chiuse nel breve giro di una quartina settenaria

Ma giunge lrsquoessiccator agosto

Li venti cchiugrave nun ciatanu Negrave cchiugrave lu voscu scrusciMa movi lrsquoali musci Un zefiru chi crsquoegraveSrsquoinfocanu li vausi Sutta lrsquoardenti lampa Chi scarmuscisci e allampa Lrsquoirvuzza virdi ohimegrave

Qui siamo proprio nel solleone non alita un fresco tutto egrave fuoco il bosco non offre piugrave riparo la vampa solare brucia lrsquoerbe un zefiro afoso muove le flosce ali e allora che cosa 48 Ruscelletto orgogliosoChe ignobil figlio di non chiara fonte Un natal tenebroso Avesti infra gli orror drsquoispido monte E giagrave con lenti passiPovero drsquoacqua isti lambendo i sassiNon strepitar cotantoNon gir sigrave torvo a flaggellar le spondeChe benchegrave maggio alquantoDi liquefatto gel trsquoaccresca TondeSopravverragrave ben tostoEssicator di tue gonfiezze Agosto

Ode a Raimondo Montecucco

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propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 21: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

il Darwin31 inconsapevole forse che con un sistema uguale Dio e la creazione diventano un assurdo un controsenso

Ma il Meli beveva lrsquoaura dei tempi il battesimo salutare di quelle dottrine che scotevano la Francia e di cui mostravasi studioso non seppe interamente rinnovarlo Egli aveva paura dellrsquoepiteto di ateo materialista naturalista che allora suonavano infamia e vergogna e valevano a turbare quella sua pace quella sua tranquillitagrave allietata dagli amplessi fecondi de la Musa

E a questa Musa noi chiederemo tutta lrsquoanima del poeta e quella ingenuitagrave che vi rispecchia la sua bontagrave infinita chiederemo quel sentimento limpido de la natura che in lui derivava dal senso scientifico de le cose che egli srsquoera formato e lo rende nuovo grande geniale

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III

Il capolavoro del Meli egrave certamente la Bucolica in essa si svela tutta la sua grande arte tutto il suo genio Egli egrave poeta lirico ma la sua lirica non deriva da una sentimentalitagrave morbosa o da quellrsquointimo contrasto fra la natura scettica ed eternamente serena e un cervello irrequieto ansioso delle grandi battaglie de la vita o ribelle al fatale avvicendarsi de le forme migranti

Genio completamente obiettivo ritrova la sua piugrave alta manifestazione nel contemplare la natura e rassegnarsi a le leggi serene ed eterne de lrsquoessere e percheacute lrsquoentusiasmo ecciti in lui tutte le corde del sentimento ei convien che ci sia una qualche cosa che lo commuova che lo infiammi Questa contemplazione egrave intera ne la Buccolica collezione di quadri saturi di vita nei quali gli aspetti verdeggianti o brumosi de la natura ti si rivelano in una ubertosa copia di imagini smaglianti e pregne dei profumi e del sole di Sicilia

laquoNon lusingandosi in quellrsquoetagrave (aveva 27 anni) di incontrare in Palermo una riputazione di medico si contentograve

lrsquoereditagrave e si sviluppa con lrsquoorganismo individuale e sociale De la stessa opinione in parte egrave Spencer Vedi LrsquoOrigine dellrsquouomo III Torino Unione Tipog Edit 187128 laquosfere piani monti colline animali drsquoogni specie innumerevoli eserciti drsquoinsetti lrsquouniverso insomma non si riduce finalmente che a materia meteore stagioni vicende rovine desolazioni fuochi incendi stragi dissoluzioni riproduzioni ecc non sono finalmente che moto che forze fisiche inserite alla materiaraquo Meccanismo della Natura II sect I

29 laquoAltri perograve (come me) che ci troviamo piugrave involti nel terrestre limo neacute abbiamo saputo leggere cosigrave chiaro nel cielo siamo andati tentoni dietro al bello di questa terraraquo Vedi lett a f 36 del Cod30 laquoA guardarlo di fibra in fibra pei sughi che vi scorrono dentro egrave una macchina hydraulico-pneumatica Se questa veduta si estende piugrave oltre sino alle facoltagrave di crescere e propagarsi egrave una piantaraquo Meccan della Nat III sect ultimo31 Darwin non nega lrsquoesistenza di Dio anzi laquoproteste que son systegraveme nrsquoest en aucun faccedilon contraire agrave lrsquoidegravee divineraquo Cleacutemence Royer Preacuteface agrave lrsquooeuvre de Ch Darwin LrsquoOrigine des Espegraveces

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esiliarsi in Cinisiraquo32 per campare la numerosa famiglia di cui per la pazzia e poi per la morte del padre era rimasto a capo e ne la calma di quella vita lontano da quella societagrave artefatta che egli ben sovente morde con la sua originale vivacitagrave33 sdegnato ancora del mal governo di certi signorini che anche in quel lontano e insignificante feudo facean coi loro soprusi rivoltare lo stomaco al poeta34 procurava di rifocillarsi lo spirito ne le magnifiche campagne che si stendevano innanzi a lui

Muntagnoli interrutti da vaddatiRocchi di lippu e areddara vistutiCaduti drsquoacqui chiari e inargintatiVattali murmuranti e stagni muti

Vausi e cunzarri scuri ed imbuscatiSterili junchi e jinestri ciurutiTrunchi da lunghi etagrave malisbarratiGrutti e lammichi drsquoacqui giagrave impitruti

Passari sulitarii chi chiancitiEcu chi ascuti tuttu e poi ripetiUlmi abbrazzati strini da li viti

Vapuri taciturni umbri segretiRitiri tranquillissimi accugghitiLrsquoAmicu di la paci e la quieti

Bencheacute queste poesie pastorali abbiano apparenza di canti disgiunti pure vi ha in esse una unitagrave organica un centro al quale convergono tutte e che egrave il risultato di quel concetto che 32 Cinisi era in quel tempo feudo del Monastero di S Martino delle Scale la cui comunitagrave appunto aveva affidato la cura di quei coloni al Meli che vi stette dal 1767 al 177133 Vedi la canzone Palermu si ridussi rsquona piccula Girnevia ecc lrsquoaltra Porta nova lrsquoaltre ancora Nun cchiugrave a Porta Filici Nun cchiugrave rsquontra dda marina ecc LrsquoInvettiva ecc ecc34 Vedi nel Cod cit la lettera del 7 agosto 1770 a f 8 e seguente

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il Meli ha de la naturaIl centro egrave lrsquoamore de le cose che scherza ne la varietagrave ne

lrsquoincostanza nel disordine stesso degli aspetti de la materia egrave quellrsquo armonia dilettosa che egli il poeta formavasi nel suo cervello nel sentirsi concorde ed uno con la natura Questrsquoarmonia universale che non egrave perograve prestabilita ma risulta da le cose stesse e vi egrave inerente chiamata Amore ne le poesie non egrave lrsquoEros di Esiodo neacute lrsquoAmore dei platonici si potrebbe in qualche modo assimilare a la voluttagrave a la Venus di Lucrezio lrsquoideale de le feconde attivitagrave de la natura che go-vernano le vicende de la materia e che convertite da lrsquoanimo commosso in gruppi estetici scoppiano per tutte le vie del genio35

Alle lacrime de le cose il poeta sostituisce lrsquoamore de le cose ei vuol convertire la via dolorosa de la vita in un festino olimpico e invece di attraversare la rude palestra de la materia ribelle vi si adagia sorridendo e vi compone il suo paradiso estetico36

Coloro che non avendo sottrsquo occhio le lettere del Meli non cercarono nemmeno di investigare e ritrovar 1rsquouomo sotto il poeta si formarono di lui un tipo di cuor contento uno scialacquatore che si diverte che ride e lascia rovinare il mondo intorno a segrave stesso E cosigrave se lo gabellan lrsquoEmiliani-Giudici e il De Sanctis e la comune dei lettori nullrsquoaltro sa

35 laquoLa denominazione di Amore o di Voluttagrave che noi abbiamo circoscritta ad una tendenza morale degli esseri animati era forse concepita in un senso estesissimo che esprimeva ed abbracciava tutto ciograve che noi intendiamo per attrazione affinitagrave simpatia genio inclinazione eccraquoNota allrsquoEgloga II Li Munti EreiChe lrsquoAmore del Meli sia la Venus di Lucrezio si rileva poi da questo tratto del Mec della Nat II sect 4 laquoLrsquoattrazione la simpatia il magnetismo lrsquoamore non sono che modificazioni diverse di una legge generalissima della natura la quale dalla diversa disposizione delle parti ne produce quella direzione di forze attive che si conviene al secondamento delle sue mire Quindi un sublime ingegno altrettanto filosofico quanto poeta ha esaltato sotto il simbolo di Venere la suddetta rilevantissima legge addossando a questa pretesa deitagrave il sovrano impero sopra tutta la natura ecc eccraquoSi noti che Lucrezio in quel tempo per il suo materialismo epicureo era sfuggito forse senza esser nemmeno letto e che appunto in quel secolo e in Sicilia il Campailla era stato con fervore salutato dai teologi un Lucrezio cristiano e italiano36 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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vedere in Meli che un ozioso cicalone che trastulla le brigateMa questa tranquillitagrave ove il poeta si adagia gli costa laquoNon

vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazioneraquo37 Ecco quel che lo stesso Meli dolorosamente confessa onde egli ci appare come un Titano che attraversa la vita e si conquista tra gli stenti la felicitagrave del rimaner sereno e tranquillo

Qui egrave la grandezza de la sua filosofia la saggezza egrave riposta

37Lettera al Barone di Rehfuens a f 96 del Cod citato Che i lettori e i critici avessero dovuto gabellarlo per un beato Ermolao Egli il P lo sospettava infatti per una edizione de le sue poesie aveva preparato il seguente sonetto inedito (che leggesi a f 19 del cod ms 4 Qq D O) a guisa di prefazione

Chi legga queste mie gioconde rime Fra se diragrave invero egrave fortunato Costui che gode un viver si beatoCome si narra de le genti prime

Quantrsquoerra uman giudizio ahi non esprime Sempre il canto del cor vero lo statoChegrave tra ceppi talor lo sventurato Crea imagini liete e rsquol duol comprime

Verde ramo cosigrave da vento oppresso Piega al suolo la cima e poi risalePer lrsquoinnato vigor chrsquoegli ha in segrave stesso

E fra rsquol crudo ondeggiar che lo dibatteMentre che or cede al turbo ed or lrsquoassaleSembra che si trastulli eppur combatte

Variante V 1 e 2Chi legge a caso mie gioconde rime Diragrave seco medesmo oh fortunato v 6 Sempre il canto del cuore il vero stato v t 3 Mentre che al turbo or cede ed or lrsquoassale

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nel non cedere ai dolori ma ricomporsi un paradiso ne la serenitagrave de lrsquoanimo e quando il savio ha questo raggiunto non contempleragrave la vita come una perpetua frode e si rassegneragrave a tutte le vicende de lrsquoessere E lrsquoarte sua saragrave tanta piugrave alta quanto piugrave in lui si compenetreragrave il sentimento de la natura contemplata qual egrave

Ma esaminiamo alcuna di queste Bucoliche Ho detto che il Meli sostituisce a le lacrime lrsquoamore de le cose or questo sentimento ne la Primavera ti domina su lrsquoagilitagrave de le forme e de le imagini e su lrsquoagilitagrave dei ritmi percheacute ne lo svegliarsi de lrsquoanno le forze feconde de la natura ti paion piugrave potenti piugrave attive e tutto par che frema di voluttagrave

Tu apri lrsquoanimo a le carezze de la gioia quando ti trovi in aperta campagna allor che i mandorli sono in fiore e per lrsquoaria tra i miti raggi del sole nel susurro degli insetti che si agitano nei profumi senti la gioventugrave del tempo che egrave gioventugrave de la vita e senti i fremiti nuovi che serpono per le vene del giovane che sa oramai segrave stesso

Giagrave nni rsquonvita giagrave nni chiama Primavera rsquontra li ciuriOgni frunda nni dici amaLrsquoaria stissa spira amuriQuali cori egrave rinitenti A un piaciri accussigrave gratuQuannu tutti lrsquoelementi Nni respiranu lu ciatu

laquoLa dura montagna sente la potenza di amore e si appara di verzura che dispenza ai pascoli Un zefiro amoroso vola in una nube di odori e grazioso e soave scherza e ride co i fioriraquo

Scurri e va di cosa in cosa Certu focu dilicatu Chi fa vegeta la rosaChi fa fertili lu pratu

Giagrave la senti la jinizza

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Giagrave a lu tauru srsquoaccumpagna Di muggiti drsquoalligrizza Giagrave risona la muntagna

Questo sentimento di amore che soggioga la natura va mano mano incalzando in un movimento di imagini fincheacute la fiamma del sentimento prorompe in quella veemente esclamazione laquoAhi tu sola tu sola o amata Clori sarai sorda ed ostinata quando la natura parla deh dolce amore mia vita cotesta bellezza che egrave miracolo non sia inutile a te neacute sia tormento a chi ti amaraquo

Cosigrave egli vela modestamente il desiderio intenso dei sensi senza strozzarlo ipocritamente con quei lagni evirati degli academici onde era infestata lrsquoarte italiana

Ma vi ha di piugrave mdash Lrsquoidillio Martinu egrave per il contenuto il piugrave alto e il piugrave scientifico La Natura toglie ad ammaestrare lrsquouomo giaccheacute essa egrave il vero maestro ed il conformarsi ai suoi dettami puograve arrecare la vera felicitagrave mentre lo staccarsene genera malvagitagrave e corruzione e solitudine38

Ma la piugrave grande legge anzi la prima legge de la natura egrave lrsquoamore amare e farsi amare godere e far godere39 la qual legge egrave scolpita in ogni cuore40 laquoessa ti stende e ti moltiplica gli esseri da ogni parte e ti attacca al mondo41 Senza di essa tu

38 La natura maestra dellrsquouomo egrave idea dei sensisti specialmente di Condillac (Des sensations) ma Rousseau con la sua teoria del sentimento portograve nel campo morale a de le conseguenze metafisiche questo principio che ha base fisiologica E lrsquoEacutemile in fondo non arriva che a questa conclusione lrsquouomo ne lo stato naturale ubbidendo al suo istinto morale saragrave virtuoso mentre raffazzonato artefatto da lrsquoeducazione convenzionale si corrompe e ove conservi la virtugrave fugge lo stato sociale e si chiude ne la sua solitudine per non essere insozzato dal fango39 laquoAimer crsquoest remplir la vue de la nature crsquoest satisfarne agrave un besoinraquo Lettres de medlle Ninon de Lenclos Brano citato dal Meli ne le note a le stanze inedite del suo Poema italiano La Ragione f 140 (Cod 4 Qq C 31) Questa legge il poeta consacra anche in unrsquoode La Natura inedita che trovasi a f 144 del Cod mss Qq C 33 40 Vedi le parole di Hutcheson che il Meli riporta nel Meccanismo della Natura e ne le note al poema inedito La Ragione41 laquoLrsquoamore sessuale egrave la prima base de la societagrave costituendosi per esso la famiglia che egrave il primo vincolo che rende lrsquouomo piugrave legato a la terra Tutta la umana societagrave egrave connessa tra segrave medesima per lrsquoamore e lrsquoamiciziaraquo Lett a pag 12 del Cod Qq

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saresti estraneo e in una guerra perpetuaraquoE la Natura qui novera a Martinu i grandi beneficii da lei

fatti a lrsquouomo

laquoLa menti e lrsquointellettu Ti detti a rilevari Chi chiddu egrave giustu e rettu Chi a tutti pograve giuvariraquo

Ecco qui il principio morale del Meli che egrave fondato su lrsquointeresse collettivo su lrsquoamore universale come egli lo chiama Al modo stesso che la Natura egrave un aggregato di forze attive inerenti a le parti de lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccaniche la societagrave a la sua volta non egrave che un aggregato di attivitagrave ossia di individui che stanno al tutto sociale come le forze attive al gran tutto del mondo

Or gli uomini si riuniscono in societagrave per due motivi per i rispettivi interessi o per i rispettivi umori sistemi maniera di pensare e di vivere42 Ma la prima maniera di unione egrave pel Meli precaria attaccata ad esterne accidentalitagrave onde egli non crede come Hobbes che lrsquointeresse sia il vero fondamento de la societagrave la quale ha invece per base lrsquoamore o sia lrsquoistinto sociale per cui 1rsquouomo egrave condotto indipendentemente da ogni consenso de la ragione a ricercare il suo simile43

Tale istinto sociale innato egrave una de le forme de lrsquoistinto morale innato il quale perciograve riconosce come onesto e giusto e D 4 42 Lettera a f 12 del Cod cit43 Ciograve malgrado il Meli si contradice poicheacute ammettendo che il principio de la conservazione degli esseri egrave in una lotta perenne deve per conseguenza ammettere che la societagrave non puograve esistere senza la lotta e la lotta non puograve essere determinata che da lrsquointeresse laquoAltro non ci presenta insomma la superficie del mondo che un gran campo di battaglia dove ogni specie egrave destinata a sussistere per la distruzione drsquounrsquoaltra Chi crederebbe la conservazione della specie doversi a questa guerra che ne minaccia la distruzione E perograve lrsquoequilibrio e ci sia lecito chiamarlo il jus economico della specie egrave fondato su quello di una guerra scambievoleraquo Meccanismo della Naturali sect III

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buono tutto che giova agli interessi generali e allora si avragrave una societagrave perfetta quando ognuno concorreragrave amorosamente con tutte le sue forze a mantenere 1rsquoequilibrio dei legami sociali Onde lrsquoinazione o il deviamento di una de le attivitagrave come ne lrsquouniverso produrrebbe disordini ne la societagrave produce un turbamento

Lrsquointeresse quindi non egrave materiale ma esclusivamente morale percheacute appoggiato agli affetti

Su questa base egli fonda ancora lrsquoedifizio de lo Stato questo egrave anche un meccanismo complicato A partire dal re fino a lrsquoultimo suddito tutti devono concorrere a formare la felicitagrave de lo Stato che egrave riposta ne la ricchezza e ne la pace ma come le guerre turbano la tranquillitagrave necessaria al libero svolgimento de le attivitagrave de lo Stato cosigrave le ingiustizie sociali le infingardagini di alcune professioni 1rsquoaccattonaggio tolgono ne lrsquointerno braccia infinite e dissanguano lo Stato senza mai essere produttivi44 Ei vorrebbe che si moltiplicassero gli uomini non essendo essi corrispondenti ai bisogni agricoli e industriali prima e vera fonte di ricchezza che il lusso dei potenti non assorbisse braccia utili al lavoro e che fra potenti e umili si stabilisse quellrsquoarmonia necessaria a uno stato perfetto

Ma la Natura prosegue ammaestrando Martino

Li sensi a custodiri La propria tua esistenza E a fariti sentiri La grata compiacenza

In questi versi il Meli adombra una di quelle grandi leggi fisiologiche su cui la scienza ha innalzato il suo edificio dico il principio estofilattico onde la sensibilitagrave dai dotti viene definita sentinella della vita45

E continua la Natura sfolgorando tutte le sue bellezze innanzi a 1rsquouomo e invitandolo a specchiarsi in lei ove desideri uno stato tranquillo e felice

44 Vedi Riflessioni economiche sullo Stato della Sicilia a f i e seg del Cod di 4 Qq D 345 Vedi piugrave sopra a pag 18

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Noi avremo tempo di esaminare in seguito questo principio morale notiamo qui che le Bucoliche contengono un sentimento alto e scientifico de le cose ancor piugrave alto che tutte le poesie pastorali fin qui scritte poicheacute il Meli in quella il-lusione serena de la vita in quella pacifica contemplazione in cui dimenticava seacute stesso non pensava solamente di richiamare quellrsquoetagrave de lrsquooro che egli avrebbe voluto nel mondo46 ma anche di adombrarvi i veri de la scienza e de la morale

E invano tu cercheresti negli ammaestramenti de la Natura una legge che esca fuori e la trascenda non troverai il metastasiano

Dovunque il guardo io giroImmenso Dio ti vedo

Il poeta non pensa che nel creato debba per esser buon cristiano ammirare un intervento divino Ammira la natura in segrave stessa nel molteplice suo spettacolo neacute accenna in modo alcuno che questa grande natura possa essere un atomo in fac-cia a Dio ovvero ludo e capriccio di una volontagrave superiore Pagano per sentimento evoca la vita di quei tempi antichi e ne la illusione del suo paganesimo si purifica e si rinnovella non si preoccupa del funesto oltretomba non disperde il sentimento ne le demenze orride di una seconda vita misteriosa e terribile47

Rassegnato a le vicende immutabili de lrsquoessere egli lungi dal rivelarne la fraude dolorosa che vi par concorporata te ne 46 laquoLrsquooccupazione ordinaria e connaturale della mia attenzione egrave stata quella di escogitare i mezzi piugrave plausibili per ordinare e sistemare la societagrave degli uomini in maniera che il giusto non fosse soperchiato dallrsquoingiusto che lrsquoonesto trovasse da vivere senza oppressione neacute avvilimento che la virtugrave ottenesse la considerazione dovutale e che le leggi non servissero per un traffico vile e rovinoso allo Stato ed ai singoli con impiegare un ceto numerosissimo di manimorte di ciarlatani o di malviventi neacute per esimere dal loro giogo quelli cui egrave affidata lrsquoamministrazione delle medesimeraquo Lettera al Barone Refhues a f 95 del Carteggio47 La censura non vedea di buon occhio lrsquoardimento del Meli quando egli scrisse il libro Riflessioni sul Meccanismo della Natura parve a quei degni inquisitori che malgrado le proteste di fede cristiana lrsquoautore sapesse di ateismo e non vollero permetterne la stampa ma lrsquoarcivescovo di Palermo mons Sanseverino lo fece stampare a Napoli per i tipi di De Dominicis nel 1777

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sorprende le parti piugrave alte da quel tempio sereno ove si egrave levato e ne ritrae lo spettacolo in quelle forme estetiche che ti empiono di maraviglia E per questo si comprende in lui quella mirabile potenza descrittiva e quella efficace naturalezza per cui agli occhi tuoi si svolgono quadri viventi che non ti stancano mai di piacere

Quanta e quale sia questa potenza pittorica appare da quei quadri ove ti presenta la natura

Via sedi a lrsquoumbra mentri chi drsquointornu Regna lu suli e tuttu brucia ed ardi

Vidi comu li pccuri ritornu Fannu a li macchi e li viteddi e vacchi Mettinu a lrsquoumbra lrsquounu e lrsquoautru cornu

Lrsquooceddi rsquontra li gai posanu stracchiSulu si esponnu a li cucenti arduri Li friddi serpi cu li spogghi a scacchi Eccovi dunque in una vasta campagna silenziosa e infocata

in un meriggio drsquoestagrave gli armenti riposano sotto le ombre gli uccelli si nascondono fra le siepi tutti cercano un pograve di frescura mentre le verdi lucertole si distendono fredde e immo-bili e attendono gli insetti Tutto egrave calma percheacute egrave lrsquoora del riposo meridiano Ma la scena cambia le spiche sono bionde da la pastorizia si passa allrsquoagricoltura

Giagrave sutta di la fauci Cadinu li lavuri Li gregni a li chianuri Eccu di ccagrave e di ddagrave La cicaledda rauca Tra lrsquoarvuli e li spichi Cu lu so zichi-zichi Nni annunzia lrsquoestagrave

Chiudiamo gli occhi e lrsquoillusione saragrave completa innanzi a noi si distendono le campagne di Cinisi che corrono via via

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sino al mare spaziose pianure disseminate di glauchi ulivi e di cupi carrubbi che tagliano co la loro ombra di trasparente cobalto il biondo de le spiche Qua e lagrave i campi sono schiomati ma lrsquoirte ristoppie ancora biondeggiano sugli alberi fra le verdi cortine la cicala rauca stride senza stancarsi tu vedi la truppa dei mietitori sotto la cui falce cadono i manipoli del frumento ti par di vedere i bagliori pacifici delle falci di sentire il riso argentino delle donne che si adornano il capo di spiche e folleggiando allietano il faticoso lavoro degli uomini E pensiamo ai riposi e ai mille episodii che srsquointrecciano e si compiono a lrsquoombra dei gelsi e le nostre idee si associano si richiamano si succedono per il magistero di otto versi che ne la loro ricca concisione ti suscitano un mondo vivo e reale

Ma la tavolozza del Meli svolge agli occhi del lettore una serie di quadri che si compiono lrsquoun lrsquoaltro 1rsquoestagrave non egrave finita dopo mietuto il frumento si trebbia

Curri lu voi rsquontra lrsquoarii Da chista parti a chidda E lu frumentu sgridda Sutta lu pedi sograveLi juculani rsquommattiti Sprannuzzanu la pagghia Chi lu tridenti scagghia Quantu cchiugrave in autu pograve

Ma il caldo incalza le fonti disseccano

Lu ciumi egrave tantu poviru Chi sempri trova intoppi E cu pitruddi e sgroppi Si metti a tu pri tu

Non si sarebbe potuto dir meglio quella povertagrave di acqua nel suo umile corso da le ghiaiuzze dagli sterpi da le irregolaritagrave del suo letto obbligata a rompere il suo tranquillo viaggio a deviare a contrastare il passo egrave evidente tutto il magistero de la pittura egrave ne lrsquoultimo verso in quella metafora

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viva del dialetto che ti raffigura come due avversarii il torrentello e il suo alveo E tuo malgrado nel cervello ti si associa lrsquoimagine del fiume rigoglioso che copre anche i sassi piugrave alti che tenta le sponde e va rapidamente minacciando i coloni E allora ti rammenti della superba ode del Testi

Ruscelletto orgoglioso

in cui il contrasto tra i due aspetti del torrente si distende per una lunga strofe per una lunga serie di imagini48 quando nel Meli sono appena tre imagini chiuse nel breve giro di una quartina settenaria

Ma giunge lrsquoessiccator agosto

Li venti cchiugrave nun ciatanu Negrave cchiugrave lu voscu scrusciMa movi lrsquoali musci Un zefiru chi crsquoegraveSrsquoinfocanu li vausi Sutta lrsquoardenti lampa Chi scarmuscisci e allampa Lrsquoirvuzza virdi ohimegrave

Qui siamo proprio nel solleone non alita un fresco tutto egrave fuoco il bosco non offre piugrave riparo la vampa solare brucia lrsquoerbe un zefiro afoso muove le flosce ali e allora che cosa 48 Ruscelletto orgogliosoChe ignobil figlio di non chiara fonte Un natal tenebroso Avesti infra gli orror drsquoispido monte E giagrave con lenti passiPovero drsquoacqua isti lambendo i sassiNon strepitar cotantoNon gir sigrave torvo a flaggellar le spondeChe benchegrave maggio alquantoDi liquefatto gel trsquoaccresca TondeSopravverragrave ben tostoEssicator di tue gonfiezze Agosto

Ode a Raimondo Montecucco

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propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 22: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

III

Il capolavoro del Meli egrave certamente la Bucolica in essa si svela tutta la sua grande arte tutto il suo genio Egli egrave poeta lirico ma la sua lirica non deriva da una sentimentalitagrave morbosa o da quellrsquointimo contrasto fra la natura scettica ed eternamente serena e un cervello irrequieto ansioso delle grandi battaglie de la vita o ribelle al fatale avvicendarsi de le forme migranti

Genio completamente obiettivo ritrova la sua piugrave alta manifestazione nel contemplare la natura e rassegnarsi a le leggi serene ed eterne de lrsquoessere e percheacute lrsquoentusiasmo ecciti in lui tutte le corde del sentimento ei convien che ci sia una qualche cosa che lo commuova che lo infiammi Questa contemplazione egrave intera ne la Buccolica collezione di quadri saturi di vita nei quali gli aspetti verdeggianti o brumosi de la natura ti si rivelano in una ubertosa copia di imagini smaglianti e pregne dei profumi e del sole di Sicilia

laquoNon lusingandosi in quellrsquoetagrave (aveva 27 anni) di incontrare in Palermo una riputazione di medico si contentograve

lrsquoereditagrave e si sviluppa con lrsquoorganismo individuale e sociale De la stessa opinione in parte egrave Spencer Vedi LrsquoOrigine dellrsquouomo III Torino Unione Tipog Edit 187128 laquosfere piani monti colline animali drsquoogni specie innumerevoli eserciti drsquoinsetti lrsquouniverso insomma non si riduce finalmente che a materia meteore stagioni vicende rovine desolazioni fuochi incendi stragi dissoluzioni riproduzioni ecc non sono finalmente che moto che forze fisiche inserite alla materiaraquo Meccanismo della Natura II sect I

29 laquoAltri perograve (come me) che ci troviamo piugrave involti nel terrestre limo neacute abbiamo saputo leggere cosigrave chiaro nel cielo siamo andati tentoni dietro al bello di questa terraraquo Vedi lett a f 36 del Cod30 laquoA guardarlo di fibra in fibra pei sughi che vi scorrono dentro egrave una macchina hydraulico-pneumatica Se questa veduta si estende piugrave oltre sino alle facoltagrave di crescere e propagarsi egrave una piantaraquo Meccan della Nat III sect ultimo31 Darwin non nega lrsquoesistenza di Dio anzi laquoproteste que son systegraveme nrsquoest en aucun faccedilon contraire agrave lrsquoidegravee divineraquo Cleacutemence Royer Preacuteface agrave lrsquooeuvre de Ch Darwin LrsquoOrigine des Espegraveces

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esiliarsi in Cinisiraquo32 per campare la numerosa famiglia di cui per la pazzia e poi per la morte del padre era rimasto a capo e ne la calma di quella vita lontano da quella societagrave artefatta che egli ben sovente morde con la sua originale vivacitagrave33 sdegnato ancora del mal governo di certi signorini che anche in quel lontano e insignificante feudo facean coi loro soprusi rivoltare lo stomaco al poeta34 procurava di rifocillarsi lo spirito ne le magnifiche campagne che si stendevano innanzi a lui

Muntagnoli interrutti da vaddatiRocchi di lippu e areddara vistutiCaduti drsquoacqui chiari e inargintatiVattali murmuranti e stagni muti

Vausi e cunzarri scuri ed imbuscatiSterili junchi e jinestri ciurutiTrunchi da lunghi etagrave malisbarratiGrutti e lammichi drsquoacqui giagrave impitruti

Passari sulitarii chi chiancitiEcu chi ascuti tuttu e poi ripetiUlmi abbrazzati strini da li viti

Vapuri taciturni umbri segretiRitiri tranquillissimi accugghitiLrsquoAmicu di la paci e la quieti

Bencheacute queste poesie pastorali abbiano apparenza di canti disgiunti pure vi ha in esse una unitagrave organica un centro al quale convergono tutte e che egrave il risultato di quel concetto che 32 Cinisi era in quel tempo feudo del Monastero di S Martino delle Scale la cui comunitagrave appunto aveva affidato la cura di quei coloni al Meli che vi stette dal 1767 al 177133 Vedi la canzone Palermu si ridussi rsquona piccula Girnevia ecc lrsquoaltra Porta nova lrsquoaltre ancora Nun cchiugrave a Porta Filici Nun cchiugrave rsquontra dda marina ecc LrsquoInvettiva ecc ecc34 Vedi nel Cod cit la lettera del 7 agosto 1770 a f 8 e seguente

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il Meli ha de la naturaIl centro egrave lrsquoamore de le cose che scherza ne la varietagrave ne

lrsquoincostanza nel disordine stesso degli aspetti de la materia egrave quellrsquo armonia dilettosa che egli il poeta formavasi nel suo cervello nel sentirsi concorde ed uno con la natura Questrsquoarmonia universale che non egrave perograve prestabilita ma risulta da le cose stesse e vi egrave inerente chiamata Amore ne le poesie non egrave lrsquoEros di Esiodo neacute lrsquoAmore dei platonici si potrebbe in qualche modo assimilare a la voluttagrave a la Venus di Lucrezio lrsquoideale de le feconde attivitagrave de la natura che go-vernano le vicende de la materia e che convertite da lrsquoanimo commosso in gruppi estetici scoppiano per tutte le vie del genio35

Alle lacrime de le cose il poeta sostituisce lrsquoamore de le cose ei vuol convertire la via dolorosa de la vita in un festino olimpico e invece di attraversare la rude palestra de la materia ribelle vi si adagia sorridendo e vi compone il suo paradiso estetico36

Coloro che non avendo sottrsquo occhio le lettere del Meli non cercarono nemmeno di investigare e ritrovar 1rsquouomo sotto il poeta si formarono di lui un tipo di cuor contento uno scialacquatore che si diverte che ride e lascia rovinare il mondo intorno a segrave stesso E cosigrave se lo gabellan lrsquoEmiliani-Giudici e il De Sanctis e la comune dei lettori nullrsquoaltro sa

35 laquoLa denominazione di Amore o di Voluttagrave che noi abbiamo circoscritta ad una tendenza morale degli esseri animati era forse concepita in un senso estesissimo che esprimeva ed abbracciava tutto ciograve che noi intendiamo per attrazione affinitagrave simpatia genio inclinazione eccraquoNota allrsquoEgloga II Li Munti EreiChe lrsquoAmore del Meli sia la Venus di Lucrezio si rileva poi da questo tratto del Mec della Nat II sect 4 laquoLrsquoattrazione la simpatia il magnetismo lrsquoamore non sono che modificazioni diverse di una legge generalissima della natura la quale dalla diversa disposizione delle parti ne produce quella direzione di forze attive che si conviene al secondamento delle sue mire Quindi un sublime ingegno altrettanto filosofico quanto poeta ha esaltato sotto il simbolo di Venere la suddetta rilevantissima legge addossando a questa pretesa deitagrave il sovrano impero sopra tutta la natura ecc eccraquoSi noti che Lucrezio in quel tempo per il suo materialismo epicureo era sfuggito forse senza esser nemmeno letto e che appunto in quel secolo e in Sicilia il Campailla era stato con fervore salutato dai teologi un Lucrezio cristiano e italiano36 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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vedere in Meli che un ozioso cicalone che trastulla le brigateMa questa tranquillitagrave ove il poeta si adagia gli costa laquoNon

vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazioneraquo37 Ecco quel che lo stesso Meli dolorosamente confessa onde egli ci appare come un Titano che attraversa la vita e si conquista tra gli stenti la felicitagrave del rimaner sereno e tranquillo

Qui egrave la grandezza de la sua filosofia la saggezza egrave riposta

37Lettera al Barone di Rehfuens a f 96 del Cod citato Che i lettori e i critici avessero dovuto gabellarlo per un beato Ermolao Egli il P lo sospettava infatti per una edizione de le sue poesie aveva preparato il seguente sonetto inedito (che leggesi a f 19 del cod ms 4 Qq D O) a guisa di prefazione

Chi legga queste mie gioconde rime Fra se diragrave invero egrave fortunato Costui che gode un viver si beatoCome si narra de le genti prime

Quantrsquoerra uman giudizio ahi non esprime Sempre il canto del cor vero lo statoChegrave tra ceppi talor lo sventurato Crea imagini liete e rsquol duol comprime

Verde ramo cosigrave da vento oppresso Piega al suolo la cima e poi risalePer lrsquoinnato vigor chrsquoegli ha in segrave stesso

E fra rsquol crudo ondeggiar che lo dibatteMentre che or cede al turbo ed or lrsquoassaleSembra che si trastulli eppur combatte

Variante V 1 e 2Chi legge a caso mie gioconde rime Diragrave seco medesmo oh fortunato v 6 Sempre il canto del cuore il vero stato v t 3 Mentre che al turbo or cede ed or lrsquoassale

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nel non cedere ai dolori ma ricomporsi un paradiso ne la serenitagrave de lrsquoanimo e quando il savio ha questo raggiunto non contempleragrave la vita come una perpetua frode e si rassegneragrave a tutte le vicende de lrsquoessere E lrsquoarte sua saragrave tanta piugrave alta quanto piugrave in lui si compenetreragrave il sentimento de la natura contemplata qual egrave

Ma esaminiamo alcuna di queste Bucoliche Ho detto che il Meli sostituisce a le lacrime lrsquoamore de le cose or questo sentimento ne la Primavera ti domina su lrsquoagilitagrave de le forme e de le imagini e su lrsquoagilitagrave dei ritmi percheacute ne lo svegliarsi de lrsquoanno le forze feconde de la natura ti paion piugrave potenti piugrave attive e tutto par che frema di voluttagrave

Tu apri lrsquoanimo a le carezze de la gioia quando ti trovi in aperta campagna allor che i mandorli sono in fiore e per lrsquoaria tra i miti raggi del sole nel susurro degli insetti che si agitano nei profumi senti la gioventugrave del tempo che egrave gioventugrave de la vita e senti i fremiti nuovi che serpono per le vene del giovane che sa oramai segrave stesso

Giagrave nni rsquonvita giagrave nni chiama Primavera rsquontra li ciuriOgni frunda nni dici amaLrsquoaria stissa spira amuriQuali cori egrave rinitenti A un piaciri accussigrave gratuQuannu tutti lrsquoelementi Nni respiranu lu ciatu

laquoLa dura montagna sente la potenza di amore e si appara di verzura che dispenza ai pascoli Un zefiro amoroso vola in una nube di odori e grazioso e soave scherza e ride co i fioriraquo

Scurri e va di cosa in cosa Certu focu dilicatu Chi fa vegeta la rosaChi fa fertili lu pratu

Giagrave la senti la jinizza

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Giagrave a lu tauru srsquoaccumpagna Di muggiti drsquoalligrizza Giagrave risona la muntagna

Questo sentimento di amore che soggioga la natura va mano mano incalzando in un movimento di imagini fincheacute la fiamma del sentimento prorompe in quella veemente esclamazione laquoAhi tu sola tu sola o amata Clori sarai sorda ed ostinata quando la natura parla deh dolce amore mia vita cotesta bellezza che egrave miracolo non sia inutile a te neacute sia tormento a chi ti amaraquo

Cosigrave egli vela modestamente il desiderio intenso dei sensi senza strozzarlo ipocritamente con quei lagni evirati degli academici onde era infestata lrsquoarte italiana

Ma vi ha di piugrave mdash Lrsquoidillio Martinu egrave per il contenuto il piugrave alto e il piugrave scientifico La Natura toglie ad ammaestrare lrsquouomo giaccheacute essa egrave il vero maestro ed il conformarsi ai suoi dettami puograve arrecare la vera felicitagrave mentre lo staccarsene genera malvagitagrave e corruzione e solitudine38

Ma la piugrave grande legge anzi la prima legge de la natura egrave lrsquoamore amare e farsi amare godere e far godere39 la qual legge egrave scolpita in ogni cuore40 laquoessa ti stende e ti moltiplica gli esseri da ogni parte e ti attacca al mondo41 Senza di essa tu

38 La natura maestra dellrsquouomo egrave idea dei sensisti specialmente di Condillac (Des sensations) ma Rousseau con la sua teoria del sentimento portograve nel campo morale a de le conseguenze metafisiche questo principio che ha base fisiologica E lrsquoEacutemile in fondo non arriva che a questa conclusione lrsquouomo ne lo stato naturale ubbidendo al suo istinto morale saragrave virtuoso mentre raffazzonato artefatto da lrsquoeducazione convenzionale si corrompe e ove conservi la virtugrave fugge lo stato sociale e si chiude ne la sua solitudine per non essere insozzato dal fango39 laquoAimer crsquoest remplir la vue de la nature crsquoest satisfarne agrave un besoinraquo Lettres de medlle Ninon de Lenclos Brano citato dal Meli ne le note a le stanze inedite del suo Poema italiano La Ragione f 140 (Cod 4 Qq C 31) Questa legge il poeta consacra anche in unrsquoode La Natura inedita che trovasi a f 144 del Cod mss Qq C 33 40 Vedi le parole di Hutcheson che il Meli riporta nel Meccanismo della Natura e ne le note al poema inedito La Ragione41 laquoLrsquoamore sessuale egrave la prima base de la societagrave costituendosi per esso la famiglia che egrave il primo vincolo che rende lrsquouomo piugrave legato a la terra Tutta la umana societagrave egrave connessa tra segrave medesima per lrsquoamore e lrsquoamiciziaraquo Lett a pag 12 del Cod Qq

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saresti estraneo e in una guerra perpetuaraquoE la Natura qui novera a Martinu i grandi beneficii da lei

fatti a lrsquouomo

laquoLa menti e lrsquointellettu Ti detti a rilevari Chi chiddu egrave giustu e rettu Chi a tutti pograve giuvariraquo

Ecco qui il principio morale del Meli che egrave fondato su lrsquointeresse collettivo su lrsquoamore universale come egli lo chiama Al modo stesso che la Natura egrave un aggregato di forze attive inerenti a le parti de lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccaniche la societagrave a la sua volta non egrave che un aggregato di attivitagrave ossia di individui che stanno al tutto sociale come le forze attive al gran tutto del mondo

Or gli uomini si riuniscono in societagrave per due motivi per i rispettivi interessi o per i rispettivi umori sistemi maniera di pensare e di vivere42 Ma la prima maniera di unione egrave pel Meli precaria attaccata ad esterne accidentalitagrave onde egli non crede come Hobbes che lrsquointeresse sia il vero fondamento de la societagrave la quale ha invece per base lrsquoamore o sia lrsquoistinto sociale per cui 1rsquouomo egrave condotto indipendentemente da ogni consenso de la ragione a ricercare il suo simile43

Tale istinto sociale innato egrave una de le forme de lrsquoistinto morale innato il quale perciograve riconosce come onesto e giusto e D 4 42 Lettera a f 12 del Cod cit43 Ciograve malgrado il Meli si contradice poicheacute ammettendo che il principio de la conservazione degli esseri egrave in una lotta perenne deve per conseguenza ammettere che la societagrave non puograve esistere senza la lotta e la lotta non puograve essere determinata che da lrsquointeresse laquoAltro non ci presenta insomma la superficie del mondo che un gran campo di battaglia dove ogni specie egrave destinata a sussistere per la distruzione drsquounrsquoaltra Chi crederebbe la conservazione della specie doversi a questa guerra che ne minaccia la distruzione E perograve lrsquoequilibrio e ci sia lecito chiamarlo il jus economico della specie egrave fondato su quello di una guerra scambievoleraquo Meccanismo della Naturali sect III

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buono tutto che giova agli interessi generali e allora si avragrave una societagrave perfetta quando ognuno concorreragrave amorosamente con tutte le sue forze a mantenere 1rsquoequilibrio dei legami sociali Onde lrsquoinazione o il deviamento di una de le attivitagrave come ne lrsquouniverso produrrebbe disordini ne la societagrave produce un turbamento

Lrsquointeresse quindi non egrave materiale ma esclusivamente morale percheacute appoggiato agli affetti

Su questa base egli fonda ancora lrsquoedifizio de lo Stato questo egrave anche un meccanismo complicato A partire dal re fino a lrsquoultimo suddito tutti devono concorrere a formare la felicitagrave de lo Stato che egrave riposta ne la ricchezza e ne la pace ma come le guerre turbano la tranquillitagrave necessaria al libero svolgimento de le attivitagrave de lo Stato cosigrave le ingiustizie sociali le infingardagini di alcune professioni 1rsquoaccattonaggio tolgono ne lrsquointerno braccia infinite e dissanguano lo Stato senza mai essere produttivi44 Ei vorrebbe che si moltiplicassero gli uomini non essendo essi corrispondenti ai bisogni agricoli e industriali prima e vera fonte di ricchezza che il lusso dei potenti non assorbisse braccia utili al lavoro e che fra potenti e umili si stabilisse quellrsquoarmonia necessaria a uno stato perfetto

Ma la Natura prosegue ammaestrando Martino

Li sensi a custodiri La propria tua esistenza E a fariti sentiri La grata compiacenza

In questi versi il Meli adombra una di quelle grandi leggi fisiologiche su cui la scienza ha innalzato il suo edificio dico il principio estofilattico onde la sensibilitagrave dai dotti viene definita sentinella della vita45

E continua la Natura sfolgorando tutte le sue bellezze innanzi a 1rsquouomo e invitandolo a specchiarsi in lei ove desideri uno stato tranquillo e felice

44 Vedi Riflessioni economiche sullo Stato della Sicilia a f i e seg del Cod di 4 Qq D 345 Vedi piugrave sopra a pag 18

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Noi avremo tempo di esaminare in seguito questo principio morale notiamo qui che le Bucoliche contengono un sentimento alto e scientifico de le cose ancor piugrave alto che tutte le poesie pastorali fin qui scritte poicheacute il Meli in quella il-lusione serena de la vita in quella pacifica contemplazione in cui dimenticava seacute stesso non pensava solamente di richiamare quellrsquoetagrave de lrsquooro che egli avrebbe voluto nel mondo46 ma anche di adombrarvi i veri de la scienza e de la morale

E invano tu cercheresti negli ammaestramenti de la Natura una legge che esca fuori e la trascenda non troverai il metastasiano

Dovunque il guardo io giroImmenso Dio ti vedo

Il poeta non pensa che nel creato debba per esser buon cristiano ammirare un intervento divino Ammira la natura in segrave stessa nel molteplice suo spettacolo neacute accenna in modo alcuno che questa grande natura possa essere un atomo in fac-cia a Dio ovvero ludo e capriccio di una volontagrave superiore Pagano per sentimento evoca la vita di quei tempi antichi e ne la illusione del suo paganesimo si purifica e si rinnovella non si preoccupa del funesto oltretomba non disperde il sentimento ne le demenze orride di una seconda vita misteriosa e terribile47

Rassegnato a le vicende immutabili de lrsquoessere egli lungi dal rivelarne la fraude dolorosa che vi par concorporata te ne 46 laquoLrsquooccupazione ordinaria e connaturale della mia attenzione egrave stata quella di escogitare i mezzi piugrave plausibili per ordinare e sistemare la societagrave degli uomini in maniera che il giusto non fosse soperchiato dallrsquoingiusto che lrsquoonesto trovasse da vivere senza oppressione neacute avvilimento che la virtugrave ottenesse la considerazione dovutale e che le leggi non servissero per un traffico vile e rovinoso allo Stato ed ai singoli con impiegare un ceto numerosissimo di manimorte di ciarlatani o di malviventi neacute per esimere dal loro giogo quelli cui egrave affidata lrsquoamministrazione delle medesimeraquo Lettera al Barone Refhues a f 95 del Carteggio47 La censura non vedea di buon occhio lrsquoardimento del Meli quando egli scrisse il libro Riflessioni sul Meccanismo della Natura parve a quei degni inquisitori che malgrado le proteste di fede cristiana lrsquoautore sapesse di ateismo e non vollero permetterne la stampa ma lrsquoarcivescovo di Palermo mons Sanseverino lo fece stampare a Napoli per i tipi di De Dominicis nel 1777

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sorprende le parti piugrave alte da quel tempio sereno ove si egrave levato e ne ritrae lo spettacolo in quelle forme estetiche che ti empiono di maraviglia E per questo si comprende in lui quella mirabile potenza descrittiva e quella efficace naturalezza per cui agli occhi tuoi si svolgono quadri viventi che non ti stancano mai di piacere

Quanta e quale sia questa potenza pittorica appare da quei quadri ove ti presenta la natura

Via sedi a lrsquoumbra mentri chi drsquointornu Regna lu suli e tuttu brucia ed ardi

Vidi comu li pccuri ritornu Fannu a li macchi e li viteddi e vacchi Mettinu a lrsquoumbra lrsquounu e lrsquoautru cornu

Lrsquooceddi rsquontra li gai posanu stracchiSulu si esponnu a li cucenti arduri Li friddi serpi cu li spogghi a scacchi Eccovi dunque in una vasta campagna silenziosa e infocata

in un meriggio drsquoestagrave gli armenti riposano sotto le ombre gli uccelli si nascondono fra le siepi tutti cercano un pograve di frescura mentre le verdi lucertole si distendono fredde e immo-bili e attendono gli insetti Tutto egrave calma percheacute egrave lrsquoora del riposo meridiano Ma la scena cambia le spiche sono bionde da la pastorizia si passa allrsquoagricoltura

Giagrave sutta di la fauci Cadinu li lavuri Li gregni a li chianuri Eccu di ccagrave e di ddagrave La cicaledda rauca Tra lrsquoarvuli e li spichi Cu lu so zichi-zichi Nni annunzia lrsquoestagrave

Chiudiamo gli occhi e lrsquoillusione saragrave completa innanzi a noi si distendono le campagne di Cinisi che corrono via via

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sino al mare spaziose pianure disseminate di glauchi ulivi e di cupi carrubbi che tagliano co la loro ombra di trasparente cobalto il biondo de le spiche Qua e lagrave i campi sono schiomati ma lrsquoirte ristoppie ancora biondeggiano sugli alberi fra le verdi cortine la cicala rauca stride senza stancarsi tu vedi la truppa dei mietitori sotto la cui falce cadono i manipoli del frumento ti par di vedere i bagliori pacifici delle falci di sentire il riso argentino delle donne che si adornano il capo di spiche e folleggiando allietano il faticoso lavoro degli uomini E pensiamo ai riposi e ai mille episodii che srsquointrecciano e si compiono a lrsquoombra dei gelsi e le nostre idee si associano si richiamano si succedono per il magistero di otto versi che ne la loro ricca concisione ti suscitano un mondo vivo e reale

Ma la tavolozza del Meli svolge agli occhi del lettore una serie di quadri che si compiono lrsquoun lrsquoaltro 1rsquoestagrave non egrave finita dopo mietuto il frumento si trebbia

Curri lu voi rsquontra lrsquoarii Da chista parti a chidda E lu frumentu sgridda Sutta lu pedi sograveLi juculani rsquommattiti Sprannuzzanu la pagghia Chi lu tridenti scagghia Quantu cchiugrave in autu pograve

Ma il caldo incalza le fonti disseccano

Lu ciumi egrave tantu poviru Chi sempri trova intoppi E cu pitruddi e sgroppi Si metti a tu pri tu

Non si sarebbe potuto dir meglio quella povertagrave di acqua nel suo umile corso da le ghiaiuzze dagli sterpi da le irregolaritagrave del suo letto obbligata a rompere il suo tranquillo viaggio a deviare a contrastare il passo egrave evidente tutto il magistero de la pittura egrave ne lrsquoultimo verso in quella metafora

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viva del dialetto che ti raffigura come due avversarii il torrentello e il suo alveo E tuo malgrado nel cervello ti si associa lrsquoimagine del fiume rigoglioso che copre anche i sassi piugrave alti che tenta le sponde e va rapidamente minacciando i coloni E allora ti rammenti della superba ode del Testi

Ruscelletto orgoglioso

in cui il contrasto tra i due aspetti del torrente si distende per una lunga strofe per una lunga serie di imagini48 quando nel Meli sono appena tre imagini chiuse nel breve giro di una quartina settenaria

Ma giunge lrsquoessiccator agosto

Li venti cchiugrave nun ciatanu Negrave cchiugrave lu voscu scrusciMa movi lrsquoali musci Un zefiru chi crsquoegraveSrsquoinfocanu li vausi Sutta lrsquoardenti lampa Chi scarmuscisci e allampa Lrsquoirvuzza virdi ohimegrave

Qui siamo proprio nel solleone non alita un fresco tutto egrave fuoco il bosco non offre piugrave riparo la vampa solare brucia lrsquoerbe un zefiro afoso muove le flosce ali e allora che cosa 48 Ruscelletto orgogliosoChe ignobil figlio di non chiara fonte Un natal tenebroso Avesti infra gli orror drsquoispido monte E giagrave con lenti passiPovero drsquoacqua isti lambendo i sassiNon strepitar cotantoNon gir sigrave torvo a flaggellar le spondeChe benchegrave maggio alquantoDi liquefatto gel trsquoaccresca TondeSopravverragrave ben tostoEssicator di tue gonfiezze Agosto

Ode a Raimondo Montecucco

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propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

48

Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 23: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

esiliarsi in Cinisiraquo32 per campare la numerosa famiglia di cui per la pazzia e poi per la morte del padre era rimasto a capo e ne la calma di quella vita lontano da quella societagrave artefatta che egli ben sovente morde con la sua originale vivacitagrave33 sdegnato ancora del mal governo di certi signorini che anche in quel lontano e insignificante feudo facean coi loro soprusi rivoltare lo stomaco al poeta34 procurava di rifocillarsi lo spirito ne le magnifiche campagne che si stendevano innanzi a lui

Muntagnoli interrutti da vaddatiRocchi di lippu e areddara vistutiCaduti drsquoacqui chiari e inargintatiVattali murmuranti e stagni muti

Vausi e cunzarri scuri ed imbuscatiSterili junchi e jinestri ciurutiTrunchi da lunghi etagrave malisbarratiGrutti e lammichi drsquoacqui giagrave impitruti

Passari sulitarii chi chiancitiEcu chi ascuti tuttu e poi ripetiUlmi abbrazzati strini da li viti

Vapuri taciturni umbri segretiRitiri tranquillissimi accugghitiLrsquoAmicu di la paci e la quieti

Bencheacute queste poesie pastorali abbiano apparenza di canti disgiunti pure vi ha in esse una unitagrave organica un centro al quale convergono tutte e che egrave il risultato di quel concetto che 32 Cinisi era in quel tempo feudo del Monastero di S Martino delle Scale la cui comunitagrave appunto aveva affidato la cura di quei coloni al Meli che vi stette dal 1767 al 177133 Vedi la canzone Palermu si ridussi rsquona piccula Girnevia ecc lrsquoaltra Porta nova lrsquoaltre ancora Nun cchiugrave a Porta Filici Nun cchiugrave rsquontra dda marina ecc LrsquoInvettiva ecc ecc34 Vedi nel Cod cit la lettera del 7 agosto 1770 a f 8 e seguente

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il Meli ha de la naturaIl centro egrave lrsquoamore de le cose che scherza ne la varietagrave ne

lrsquoincostanza nel disordine stesso degli aspetti de la materia egrave quellrsquo armonia dilettosa che egli il poeta formavasi nel suo cervello nel sentirsi concorde ed uno con la natura Questrsquoarmonia universale che non egrave perograve prestabilita ma risulta da le cose stesse e vi egrave inerente chiamata Amore ne le poesie non egrave lrsquoEros di Esiodo neacute lrsquoAmore dei platonici si potrebbe in qualche modo assimilare a la voluttagrave a la Venus di Lucrezio lrsquoideale de le feconde attivitagrave de la natura che go-vernano le vicende de la materia e che convertite da lrsquoanimo commosso in gruppi estetici scoppiano per tutte le vie del genio35

Alle lacrime de le cose il poeta sostituisce lrsquoamore de le cose ei vuol convertire la via dolorosa de la vita in un festino olimpico e invece di attraversare la rude palestra de la materia ribelle vi si adagia sorridendo e vi compone il suo paradiso estetico36

Coloro che non avendo sottrsquo occhio le lettere del Meli non cercarono nemmeno di investigare e ritrovar 1rsquouomo sotto il poeta si formarono di lui un tipo di cuor contento uno scialacquatore che si diverte che ride e lascia rovinare il mondo intorno a segrave stesso E cosigrave se lo gabellan lrsquoEmiliani-Giudici e il De Sanctis e la comune dei lettori nullrsquoaltro sa

35 laquoLa denominazione di Amore o di Voluttagrave che noi abbiamo circoscritta ad una tendenza morale degli esseri animati era forse concepita in un senso estesissimo che esprimeva ed abbracciava tutto ciograve che noi intendiamo per attrazione affinitagrave simpatia genio inclinazione eccraquoNota allrsquoEgloga II Li Munti EreiChe lrsquoAmore del Meli sia la Venus di Lucrezio si rileva poi da questo tratto del Mec della Nat II sect 4 laquoLrsquoattrazione la simpatia il magnetismo lrsquoamore non sono che modificazioni diverse di una legge generalissima della natura la quale dalla diversa disposizione delle parti ne produce quella direzione di forze attive che si conviene al secondamento delle sue mire Quindi un sublime ingegno altrettanto filosofico quanto poeta ha esaltato sotto il simbolo di Venere la suddetta rilevantissima legge addossando a questa pretesa deitagrave il sovrano impero sopra tutta la natura ecc eccraquoSi noti che Lucrezio in quel tempo per il suo materialismo epicureo era sfuggito forse senza esser nemmeno letto e che appunto in quel secolo e in Sicilia il Campailla era stato con fervore salutato dai teologi un Lucrezio cristiano e italiano36 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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vedere in Meli che un ozioso cicalone che trastulla le brigateMa questa tranquillitagrave ove il poeta si adagia gli costa laquoNon

vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazioneraquo37 Ecco quel che lo stesso Meli dolorosamente confessa onde egli ci appare come un Titano che attraversa la vita e si conquista tra gli stenti la felicitagrave del rimaner sereno e tranquillo

Qui egrave la grandezza de la sua filosofia la saggezza egrave riposta

37Lettera al Barone di Rehfuens a f 96 del Cod citato Che i lettori e i critici avessero dovuto gabellarlo per un beato Ermolao Egli il P lo sospettava infatti per una edizione de le sue poesie aveva preparato il seguente sonetto inedito (che leggesi a f 19 del cod ms 4 Qq D O) a guisa di prefazione

Chi legga queste mie gioconde rime Fra se diragrave invero egrave fortunato Costui che gode un viver si beatoCome si narra de le genti prime

Quantrsquoerra uman giudizio ahi non esprime Sempre il canto del cor vero lo statoChegrave tra ceppi talor lo sventurato Crea imagini liete e rsquol duol comprime

Verde ramo cosigrave da vento oppresso Piega al suolo la cima e poi risalePer lrsquoinnato vigor chrsquoegli ha in segrave stesso

E fra rsquol crudo ondeggiar che lo dibatteMentre che or cede al turbo ed or lrsquoassaleSembra che si trastulli eppur combatte

Variante V 1 e 2Chi legge a caso mie gioconde rime Diragrave seco medesmo oh fortunato v 6 Sempre il canto del cuore il vero stato v t 3 Mentre che al turbo or cede ed or lrsquoassale

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nel non cedere ai dolori ma ricomporsi un paradiso ne la serenitagrave de lrsquoanimo e quando il savio ha questo raggiunto non contempleragrave la vita come una perpetua frode e si rassegneragrave a tutte le vicende de lrsquoessere E lrsquoarte sua saragrave tanta piugrave alta quanto piugrave in lui si compenetreragrave il sentimento de la natura contemplata qual egrave

Ma esaminiamo alcuna di queste Bucoliche Ho detto che il Meli sostituisce a le lacrime lrsquoamore de le cose or questo sentimento ne la Primavera ti domina su lrsquoagilitagrave de le forme e de le imagini e su lrsquoagilitagrave dei ritmi percheacute ne lo svegliarsi de lrsquoanno le forze feconde de la natura ti paion piugrave potenti piugrave attive e tutto par che frema di voluttagrave

Tu apri lrsquoanimo a le carezze de la gioia quando ti trovi in aperta campagna allor che i mandorli sono in fiore e per lrsquoaria tra i miti raggi del sole nel susurro degli insetti che si agitano nei profumi senti la gioventugrave del tempo che egrave gioventugrave de la vita e senti i fremiti nuovi che serpono per le vene del giovane che sa oramai segrave stesso

Giagrave nni rsquonvita giagrave nni chiama Primavera rsquontra li ciuriOgni frunda nni dici amaLrsquoaria stissa spira amuriQuali cori egrave rinitenti A un piaciri accussigrave gratuQuannu tutti lrsquoelementi Nni respiranu lu ciatu

laquoLa dura montagna sente la potenza di amore e si appara di verzura che dispenza ai pascoli Un zefiro amoroso vola in una nube di odori e grazioso e soave scherza e ride co i fioriraquo

Scurri e va di cosa in cosa Certu focu dilicatu Chi fa vegeta la rosaChi fa fertili lu pratu

Giagrave la senti la jinizza

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Giagrave a lu tauru srsquoaccumpagna Di muggiti drsquoalligrizza Giagrave risona la muntagna

Questo sentimento di amore che soggioga la natura va mano mano incalzando in un movimento di imagini fincheacute la fiamma del sentimento prorompe in quella veemente esclamazione laquoAhi tu sola tu sola o amata Clori sarai sorda ed ostinata quando la natura parla deh dolce amore mia vita cotesta bellezza che egrave miracolo non sia inutile a te neacute sia tormento a chi ti amaraquo

Cosigrave egli vela modestamente il desiderio intenso dei sensi senza strozzarlo ipocritamente con quei lagni evirati degli academici onde era infestata lrsquoarte italiana

Ma vi ha di piugrave mdash Lrsquoidillio Martinu egrave per il contenuto il piugrave alto e il piugrave scientifico La Natura toglie ad ammaestrare lrsquouomo giaccheacute essa egrave il vero maestro ed il conformarsi ai suoi dettami puograve arrecare la vera felicitagrave mentre lo staccarsene genera malvagitagrave e corruzione e solitudine38

Ma la piugrave grande legge anzi la prima legge de la natura egrave lrsquoamore amare e farsi amare godere e far godere39 la qual legge egrave scolpita in ogni cuore40 laquoessa ti stende e ti moltiplica gli esseri da ogni parte e ti attacca al mondo41 Senza di essa tu

38 La natura maestra dellrsquouomo egrave idea dei sensisti specialmente di Condillac (Des sensations) ma Rousseau con la sua teoria del sentimento portograve nel campo morale a de le conseguenze metafisiche questo principio che ha base fisiologica E lrsquoEacutemile in fondo non arriva che a questa conclusione lrsquouomo ne lo stato naturale ubbidendo al suo istinto morale saragrave virtuoso mentre raffazzonato artefatto da lrsquoeducazione convenzionale si corrompe e ove conservi la virtugrave fugge lo stato sociale e si chiude ne la sua solitudine per non essere insozzato dal fango39 laquoAimer crsquoest remplir la vue de la nature crsquoest satisfarne agrave un besoinraquo Lettres de medlle Ninon de Lenclos Brano citato dal Meli ne le note a le stanze inedite del suo Poema italiano La Ragione f 140 (Cod 4 Qq C 31) Questa legge il poeta consacra anche in unrsquoode La Natura inedita che trovasi a f 144 del Cod mss Qq C 33 40 Vedi le parole di Hutcheson che il Meli riporta nel Meccanismo della Natura e ne le note al poema inedito La Ragione41 laquoLrsquoamore sessuale egrave la prima base de la societagrave costituendosi per esso la famiglia che egrave il primo vincolo che rende lrsquouomo piugrave legato a la terra Tutta la umana societagrave egrave connessa tra segrave medesima per lrsquoamore e lrsquoamiciziaraquo Lett a pag 12 del Cod Qq

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saresti estraneo e in una guerra perpetuaraquoE la Natura qui novera a Martinu i grandi beneficii da lei

fatti a lrsquouomo

laquoLa menti e lrsquointellettu Ti detti a rilevari Chi chiddu egrave giustu e rettu Chi a tutti pograve giuvariraquo

Ecco qui il principio morale del Meli che egrave fondato su lrsquointeresse collettivo su lrsquoamore universale come egli lo chiama Al modo stesso che la Natura egrave un aggregato di forze attive inerenti a le parti de lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccaniche la societagrave a la sua volta non egrave che un aggregato di attivitagrave ossia di individui che stanno al tutto sociale come le forze attive al gran tutto del mondo

Or gli uomini si riuniscono in societagrave per due motivi per i rispettivi interessi o per i rispettivi umori sistemi maniera di pensare e di vivere42 Ma la prima maniera di unione egrave pel Meli precaria attaccata ad esterne accidentalitagrave onde egli non crede come Hobbes che lrsquointeresse sia il vero fondamento de la societagrave la quale ha invece per base lrsquoamore o sia lrsquoistinto sociale per cui 1rsquouomo egrave condotto indipendentemente da ogni consenso de la ragione a ricercare il suo simile43

Tale istinto sociale innato egrave una de le forme de lrsquoistinto morale innato il quale perciograve riconosce come onesto e giusto e D 4 42 Lettera a f 12 del Cod cit43 Ciograve malgrado il Meli si contradice poicheacute ammettendo che il principio de la conservazione degli esseri egrave in una lotta perenne deve per conseguenza ammettere che la societagrave non puograve esistere senza la lotta e la lotta non puograve essere determinata che da lrsquointeresse laquoAltro non ci presenta insomma la superficie del mondo che un gran campo di battaglia dove ogni specie egrave destinata a sussistere per la distruzione drsquounrsquoaltra Chi crederebbe la conservazione della specie doversi a questa guerra che ne minaccia la distruzione E perograve lrsquoequilibrio e ci sia lecito chiamarlo il jus economico della specie egrave fondato su quello di una guerra scambievoleraquo Meccanismo della Naturali sect III

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buono tutto che giova agli interessi generali e allora si avragrave una societagrave perfetta quando ognuno concorreragrave amorosamente con tutte le sue forze a mantenere 1rsquoequilibrio dei legami sociali Onde lrsquoinazione o il deviamento di una de le attivitagrave come ne lrsquouniverso produrrebbe disordini ne la societagrave produce un turbamento

Lrsquointeresse quindi non egrave materiale ma esclusivamente morale percheacute appoggiato agli affetti

Su questa base egli fonda ancora lrsquoedifizio de lo Stato questo egrave anche un meccanismo complicato A partire dal re fino a lrsquoultimo suddito tutti devono concorrere a formare la felicitagrave de lo Stato che egrave riposta ne la ricchezza e ne la pace ma come le guerre turbano la tranquillitagrave necessaria al libero svolgimento de le attivitagrave de lo Stato cosigrave le ingiustizie sociali le infingardagini di alcune professioni 1rsquoaccattonaggio tolgono ne lrsquointerno braccia infinite e dissanguano lo Stato senza mai essere produttivi44 Ei vorrebbe che si moltiplicassero gli uomini non essendo essi corrispondenti ai bisogni agricoli e industriali prima e vera fonte di ricchezza che il lusso dei potenti non assorbisse braccia utili al lavoro e che fra potenti e umili si stabilisse quellrsquoarmonia necessaria a uno stato perfetto

Ma la Natura prosegue ammaestrando Martino

Li sensi a custodiri La propria tua esistenza E a fariti sentiri La grata compiacenza

In questi versi il Meli adombra una di quelle grandi leggi fisiologiche su cui la scienza ha innalzato il suo edificio dico il principio estofilattico onde la sensibilitagrave dai dotti viene definita sentinella della vita45

E continua la Natura sfolgorando tutte le sue bellezze innanzi a 1rsquouomo e invitandolo a specchiarsi in lei ove desideri uno stato tranquillo e felice

44 Vedi Riflessioni economiche sullo Stato della Sicilia a f i e seg del Cod di 4 Qq D 345 Vedi piugrave sopra a pag 18

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Noi avremo tempo di esaminare in seguito questo principio morale notiamo qui che le Bucoliche contengono un sentimento alto e scientifico de le cose ancor piugrave alto che tutte le poesie pastorali fin qui scritte poicheacute il Meli in quella il-lusione serena de la vita in quella pacifica contemplazione in cui dimenticava seacute stesso non pensava solamente di richiamare quellrsquoetagrave de lrsquooro che egli avrebbe voluto nel mondo46 ma anche di adombrarvi i veri de la scienza e de la morale

E invano tu cercheresti negli ammaestramenti de la Natura una legge che esca fuori e la trascenda non troverai il metastasiano

Dovunque il guardo io giroImmenso Dio ti vedo

Il poeta non pensa che nel creato debba per esser buon cristiano ammirare un intervento divino Ammira la natura in segrave stessa nel molteplice suo spettacolo neacute accenna in modo alcuno che questa grande natura possa essere un atomo in fac-cia a Dio ovvero ludo e capriccio di una volontagrave superiore Pagano per sentimento evoca la vita di quei tempi antichi e ne la illusione del suo paganesimo si purifica e si rinnovella non si preoccupa del funesto oltretomba non disperde il sentimento ne le demenze orride di una seconda vita misteriosa e terribile47

Rassegnato a le vicende immutabili de lrsquoessere egli lungi dal rivelarne la fraude dolorosa che vi par concorporata te ne 46 laquoLrsquooccupazione ordinaria e connaturale della mia attenzione egrave stata quella di escogitare i mezzi piugrave plausibili per ordinare e sistemare la societagrave degli uomini in maniera che il giusto non fosse soperchiato dallrsquoingiusto che lrsquoonesto trovasse da vivere senza oppressione neacute avvilimento che la virtugrave ottenesse la considerazione dovutale e che le leggi non servissero per un traffico vile e rovinoso allo Stato ed ai singoli con impiegare un ceto numerosissimo di manimorte di ciarlatani o di malviventi neacute per esimere dal loro giogo quelli cui egrave affidata lrsquoamministrazione delle medesimeraquo Lettera al Barone Refhues a f 95 del Carteggio47 La censura non vedea di buon occhio lrsquoardimento del Meli quando egli scrisse il libro Riflessioni sul Meccanismo della Natura parve a quei degni inquisitori che malgrado le proteste di fede cristiana lrsquoautore sapesse di ateismo e non vollero permetterne la stampa ma lrsquoarcivescovo di Palermo mons Sanseverino lo fece stampare a Napoli per i tipi di De Dominicis nel 1777

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sorprende le parti piugrave alte da quel tempio sereno ove si egrave levato e ne ritrae lo spettacolo in quelle forme estetiche che ti empiono di maraviglia E per questo si comprende in lui quella mirabile potenza descrittiva e quella efficace naturalezza per cui agli occhi tuoi si svolgono quadri viventi che non ti stancano mai di piacere

Quanta e quale sia questa potenza pittorica appare da quei quadri ove ti presenta la natura

Via sedi a lrsquoumbra mentri chi drsquointornu Regna lu suli e tuttu brucia ed ardi

Vidi comu li pccuri ritornu Fannu a li macchi e li viteddi e vacchi Mettinu a lrsquoumbra lrsquounu e lrsquoautru cornu

Lrsquooceddi rsquontra li gai posanu stracchiSulu si esponnu a li cucenti arduri Li friddi serpi cu li spogghi a scacchi Eccovi dunque in una vasta campagna silenziosa e infocata

in un meriggio drsquoestagrave gli armenti riposano sotto le ombre gli uccelli si nascondono fra le siepi tutti cercano un pograve di frescura mentre le verdi lucertole si distendono fredde e immo-bili e attendono gli insetti Tutto egrave calma percheacute egrave lrsquoora del riposo meridiano Ma la scena cambia le spiche sono bionde da la pastorizia si passa allrsquoagricoltura

Giagrave sutta di la fauci Cadinu li lavuri Li gregni a li chianuri Eccu di ccagrave e di ddagrave La cicaledda rauca Tra lrsquoarvuli e li spichi Cu lu so zichi-zichi Nni annunzia lrsquoestagrave

Chiudiamo gli occhi e lrsquoillusione saragrave completa innanzi a noi si distendono le campagne di Cinisi che corrono via via

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sino al mare spaziose pianure disseminate di glauchi ulivi e di cupi carrubbi che tagliano co la loro ombra di trasparente cobalto il biondo de le spiche Qua e lagrave i campi sono schiomati ma lrsquoirte ristoppie ancora biondeggiano sugli alberi fra le verdi cortine la cicala rauca stride senza stancarsi tu vedi la truppa dei mietitori sotto la cui falce cadono i manipoli del frumento ti par di vedere i bagliori pacifici delle falci di sentire il riso argentino delle donne che si adornano il capo di spiche e folleggiando allietano il faticoso lavoro degli uomini E pensiamo ai riposi e ai mille episodii che srsquointrecciano e si compiono a lrsquoombra dei gelsi e le nostre idee si associano si richiamano si succedono per il magistero di otto versi che ne la loro ricca concisione ti suscitano un mondo vivo e reale

Ma la tavolozza del Meli svolge agli occhi del lettore una serie di quadri che si compiono lrsquoun lrsquoaltro 1rsquoestagrave non egrave finita dopo mietuto il frumento si trebbia

Curri lu voi rsquontra lrsquoarii Da chista parti a chidda E lu frumentu sgridda Sutta lu pedi sograveLi juculani rsquommattiti Sprannuzzanu la pagghia Chi lu tridenti scagghia Quantu cchiugrave in autu pograve

Ma il caldo incalza le fonti disseccano

Lu ciumi egrave tantu poviru Chi sempri trova intoppi E cu pitruddi e sgroppi Si metti a tu pri tu

Non si sarebbe potuto dir meglio quella povertagrave di acqua nel suo umile corso da le ghiaiuzze dagli sterpi da le irregolaritagrave del suo letto obbligata a rompere il suo tranquillo viaggio a deviare a contrastare il passo egrave evidente tutto il magistero de la pittura egrave ne lrsquoultimo verso in quella metafora

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viva del dialetto che ti raffigura come due avversarii il torrentello e il suo alveo E tuo malgrado nel cervello ti si associa lrsquoimagine del fiume rigoglioso che copre anche i sassi piugrave alti che tenta le sponde e va rapidamente minacciando i coloni E allora ti rammenti della superba ode del Testi

Ruscelletto orgoglioso

in cui il contrasto tra i due aspetti del torrente si distende per una lunga strofe per una lunga serie di imagini48 quando nel Meli sono appena tre imagini chiuse nel breve giro di una quartina settenaria

Ma giunge lrsquoessiccator agosto

Li venti cchiugrave nun ciatanu Negrave cchiugrave lu voscu scrusciMa movi lrsquoali musci Un zefiru chi crsquoegraveSrsquoinfocanu li vausi Sutta lrsquoardenti lampa Chi scarmuscisci e allampa Lrsquoirvuzza virdi ohimegrave

Qui siamo proprio nel solleone non alita un fresco tutto egrave fuoco il bosco non offre piugrave riparo la vampa solare brucia lrsquoerbe un zefiro afoso muove le flosce ali e allora che cosa 48 Ruscelletto orgogliosoChe ignobil figlio di non chiara fonte Un natal tenebroso Avesti infra gli orror drsquoispido monte E giagrave con lenti passiPovero drsquoacqua isti lambendo i sassiNon strepitar cotantoNon gir sigrave torvo a flaggellar le spondeChe benchegrave maggio alquantoDi liquefatto gel trsquoaccresca TondeSopravverragrave ben tostoEssicator di tue gonfiezze Agosto

Ode a Raimondo Montecucco

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propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

51

arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

53

felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 24: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

il Meli ha de la naturaIl centro egrave lrsquoamore de le cose che scherza ne la varietagrave ne

lrsquoincostanza nel disordine stesso degli aspetti de la materia egrave quellrsquo armonia dilettosa che egli il poeta formavasi nel suo cervello nel sentirsi concorde ed uno con la natura Questrsquoarmonia universale che non egrave perograve prestabilita ma risulta da le cose stesse e vi egrave inerente chiamata Amore ne le poesie non egrave lrsquoEros di Esiodo neacute lrsquoAmore dei platonici si potrebbe in qualche modo assimilare a la voluttagrave a la Venus di Lucrezio lrsquoideale de le feconde attivitagrave de la natura che go-vernano le vicende de la materia e che convertite da lrsquoanimo commosso in gruppi estetici scoppiano per tutte le vie del genio35

Alle lacrime de le cose il poeta sostituisce lrsquoamore de le cose ei vuol convertire la via dolorosa de la vita in un festino olimpico e invece di attraversare la rude palestra de la materia ribelle vi si adagia sorridendo e vi compone il suo paradiso estetico36

Coloro che non avendo sottrsquo occhio le lettere del Meli non cercarono nemmeno di investigare e ritrovar 1rsquouomo sotto il poeta si formarono di lui un tipo di cuor contento uno scialacquatore che si diverte che ride e lascia rovinare il mondo intorno a segrave stesso E cosigrave se lo gabellan lrsquoEmiliani-Giudici e il De Sanctis e la comune dei lettori nullrsquoaltro sa

35 laquoLa denominazione di Amore o di Voluttagrave che noi abbiamo circoscritta ad una tendenza morale degli esseri animati era forse concepita in un senso estesissimo che esprimeva ed abbracciava tutto ciograve che noi intendiamo per attrazione affinitagrave simpatia genio inclinazione eccraquoNota allrsquoEgloga II Li Munti EreiChe lrsquoAmore del Meli sia la Venus di Lucrezio si rileva poi da questo tratto del Mec della Nat II sect 4 laquoLrsquoattrazione la simpatia il magnetismo lrsquoamore non sono che modificazioni diverse di una legge generalissima della natura la quale dalla diversa disposizione delle parti ne produce quella direzione di forze attive che si conviene al secondamento delle sue mire Quindi un sublime ingegno altrettanto filosofico quanto poeta ha esaltato sotto il simbolo di Venere la suddetta rilevantissima legge addossando a questa pretesa deitagrave il sovrano impero sopra tutta la natura ecc eccraquoSi noti che Lucrezio in quel tempo per il suo materialismo epicureo era sfuggito forse senza esser nemmeno letto e che appunto in quel secolo e in Sicilia il Campailla era stato con fervore salutato dai teologi un Lucrezio cristiano e italiano36 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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vedere in Meli che un ozioso cicalone che trastulla le brigateMa questa tranquillitagrave ove il poeta si adagia gli costa laquoNon

vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazioneraquo37 Ecco quel che lo stesso Meli dolorosamente confessa onde egli ci appare come un Titano che attraversa la vita e si conquista tra gli stenti la felicitagrave del rimaner sereno e tranquillo

Qui egrave la grandezza de la sua filosofia la saggezza egrave riposta

37Lettera al Barone di Rehfuens a f 96 del Cod citato Che i lettori e i critici avessero dovuto gabellarlo per un beato Ermolao Egli il P lo sospettava infatti per una edizione de le sue poesie aveva preparato il seguente sonetto inedito (che leggesi a f 19 del cod ms 4 Qq D O) a guisa di prefazione

Chi legga queste mie gioconde rime Fra se diragrave invero egrave fortunato Costui che gode un viver si beatoCome si narra de le genti prime

Quantrsquoerra uman giudizio ahi non esprime Sempre il canto del cor vero lo statoChegrave tra ceppi talor lo sventurato Crea imagini liete e rsquol duol comprime

Verde ramo cosigrave da vento oppresso Piega al suolo la cima e poi risalePer lrsquoinnato vigor chrsquoegli ha in segrave stesso

E fra rsquol crudo ondeggiar che lo dibatteMentre che or cede al turbo ed or lrsquoassaleSembra che si trastulli eppur combatte

Variante V 1 e 2Chi legge a caso mie gioconde rime Diragrave seco medesmo oh fortunato v 6 Sempre il canto del cuore il vero stato v t 3 Mentre che al turbo or cede ed or lrsquoassale

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nel non cedere ai dolori ma ricomporsi un paradiso ne la serenitagrave de lrsquoanimo e quando il savio ha questo raggiunto non contempleragrave la vita come una perpetua frode e si rassegneragrave a tutte le vicende de lrsquoessere E lrsquoarte sua saragrave tanta piugrave alta quanto piugrave in lui si compenetreragrave il sentimento de la natura contemplata qual egrave

Ma esaminiamo alcuna di queste Bucoliche Ho detto che il Meli sostituisce a le lacrime lrsquoamore de le cose or questo sentimento ne la Primavera ti domina su lrsquoagilitagrave de le forme e de le imagini e su lrsquoagilitagrave dei ritmi percheacute ne lo svegliarsi de lrsquoanno le forze feconde de la natura ti paion piugrave potenti piugrave attive e tutto par che frema di voluttagrave

Tu apri lrsquoanimo a le carezze de la gioia quando ti trovi in aperta campagna allor che i mandorli sono in fiore e per lrsquoaria tra i miti raggi del sole nel susurro degli insetti che si agitano nei profumi senti la gioventugrave del tempo che egrave gioventugrave de la vita e senti i fremiti nuovi che serpono per le vene del giovane che sa oramai segrave stesso

Giagrave nni rsquonvita giagrave nni chiama Primavera rsquontra li ciuriOgni frunda nni dici amaLrsquoaria stissa spira amuriQuali cori egrave rinitenti A un piaciri accussigrave gratuQuannu tutti lrsquoelementi Nni respiranu lu ciatu

laquoLa dura montagna sente la potenza di amore e si appara di verzura che dispenza ai pascoli Un zefiro amoroso vola in una nube di odori e grazioso e soave scherza e ride co i fioriraquo

Scurri e va di cosa in cosa Certu focu dilicatu Chi fa vegeta la rosaChi fa fertili lu pratu

Giagrave la senti la jinizza

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Giagrave a lu tauru srsquoaccumpagna Di muggiti drsquoalligrizza Giagrave risona la muntagna

Questo sentimento di amore che soggioga la natura va mano mano incalzando in un movimento di imagini fincheacute la fiamma del sentimento prorompe in quella veemente esclamazione laquoAhi tu sola tu sola o amata Clori sarai sorda ed ostinata quando la natura parla deh dolce amore mia vita cotesta bellezza che egrave miracolo non sia inutile a te neacute sia tormento a chi ti amaraquo

Cosigrave egli vela modestamente il desiderio intenso dei sensi senza strozzarlo ipocritamente con quei lagni evirati degli academici onde era infestata lrsquoarte italiana

Ma vi ha di piugrave mdash Lrsquoidillio Martinu egrave per il contenuto il piugrave alto e il piugrave scientifico La Natura toglie ad ammaestrare lrsquouomo giaccheacute essa egrave il vero maestro ed il conformarsi ai suoi dettami puograve arrecare la vera felicitagrave mentre lo staccarsene genera malvagitagrave e corruzione e solitudine38

Ma la piugrave grande legge anzi la prima legge de la natura egrave lrsquoamore amare e farsi amare godere e far godere39 la qual legge egrave scolpita in ogni cuore40 laquoessa ti stende e ti moltiplica gli esseri da ogni parte e ti attacca al mondo41 Senza di essa tu

38 La natura maestra dellrsquouomo egrave idea dei sensisti specialmente di Condillac (Des sensations) ma Rousseau con la sua teoria del sentimento portograve nel campo morale a de le conseguenze metafisiche questo principio che ha base fisiologica E lrsquoEacutemile in fondo non arriva che a questa conclusione lrsquouomo ne lo stato naturale ubbidendo al suo istinto morale saragrave virtuoso mentre raffazzonato artefatto da lrsquoeducazione convenzionale si corrompe e ove conservi la virtugrave fugge lo stato sociale e si chiude ne la sua solitudine per non essere insozzato dal fango39 laquoAimer crsquoest remplir la vue de la nature crsquoest satisfarne agrave un besoinraquo Lettres de medlle Ninon de Lenclos Brano citato dal Meli ne le note a le stanze inedite del suo Poema italiano La Ragione f 140 (Cod 4 Qq C 31) Questa legge il poeta consacra anche in unrsquoode La Natura inedita che trovasi a f 144 del Cod mss Qq C 33 40 Vedi le parole di Hutcheson che il Meli riporta nel Meccanismo della Natura e ne le note al poema inedito La Ragione41 laquoLrsquoamore sessuale egrave la prima base de la societagrave costituendosi per esso la famiglia che egrave il primo vincolo che rende lrsquouomo piugrave legato a la terra Tutta la umana societagrave egrave connessa tra segrave medesima per lrsquoamore e lrsquoamiciziaraquo Lett a pag 12 del Cod Qq

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saresti estraneo e in una guerra perpetuaraquoE la Natura qui novera a Martinu i grandi beneficii da lei

fatti a lrsquouomo

laquoLa menti e lrsquointellettu Ti detti a rilevari Chi chiddu egrave giustu e rettu Chi a tutti pograve giuvariraquo

Ecco qui il principio morale del Meli che egrave fondato su lrsquointeresse collettivo su lrsquoamore universale come egli lo chiama Al modo stesso che la Natura egrave un aggregato di forze attive inerenti a le parti de lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccaniche la societagrave a la sua volta non egrave che un aggregato di attivitagrave ossia di individui che stanno al tutto sociale come le forze attive al gran tutto del mondo

Or gli uomini si riuniscono in societagrave per due motivi per i rispettivi interessi o per i rispettivi umori sistemi maniera di pensare e di vivere42 Ma la prima maniera di unione egrave pel Meli precaria attaccata ad esterne accidentalitagrave onde egli non crede come Hobbes che lrsquointeresse sia il vero fondamento de la societagrave la quale ha invece per base lrsquoamore o sia lrsquoistinto sociale per cui 1rsquouomo egrave condotto indipendentemente da ogni consenso de la ragione a ricercare il suo simile43

Tale istinto sociale innato egrave una de le forme de lrsquoistinto morale innato il quale perciograve riconosce come onesto e giusto e D 4 42 Lettera a f 12 del Cod cit43 Ciograve malgrado il Meli si contradice poicheacute ammettendo che il principio de la conservazione degli esseri egrave in una lotta perenne deve per conseguenza ammettere che la societagrave non puograve esistere senza la lotta e la lotta non puograve essere determinata che da lrsquointeresse laquoAltro non ci presenta insomma la superficie del mondo che un gran campo di battaglia dove ogni specie egrave destinata a sussistere per la distruzione drsquounrsquoaltra Chi crederebbe la conservazione della specie doversi a questa guerra che ne minaccia la distruzione E perograve lrsquoequilibrio e ci sia lecito chiamarlo il jus economico della specie egrave fondato su quello di una guerra scambievoleraquo Meccanismo della Naturali sect III

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buono tutto che giova agli interessi generali e allora si avragrave una societagrave perfetta quando ognuno concorreragrave amorosamente con tutte le sue forze a mantenere 1rsquoequilibrio dei legami sociali Onde lrsquoinazione o il deviamento di una de le attivitagrave come ne lrsquouniverso produrrebbe disordini ne la societagrave produce un turbamento

Lrsquointeresse quindi non egrave materiale ma esclusivamente morale percheacute appoggiato agli affetti

Su questa base egli fonda ancora lrsquoedifizio de lo Stato questo egrave anche un meccanismo complicato A partire dal re fino a lrsquoultimo suddito tutti devono concorrere a formare la felicitagrave de lo Stato che egrave riposta ne la ricchezza e ne la pace ma come le guerre turbano la tranquillitagrave necessaria al libero svolgimento de le attivitagrave de lo Stato cosigrave le ingiustizie sociali le infingardagini di alcune professioni 1rsquoaccattonaggio tolgono ne lrsquointerno braccia infinite e dissanguano lo Stato senza mai essere produttivi44 Ei vorrebbe che si moltiplicassero gli uomini non essendo essi corrispondenti ai bisogni agricoli e industriali prima e vera fonte di ricchezza che il lusso dei potenti non assorbisse braccia utili al lavoro e che fra potenti e umili si stabilisse quellrsquoarmonia necessaria a uno stato perfetto

Ma la Natura prosegue ammaestrando Martino

Li sensi a custodiri La propria tua esistenza E a fariti sentiri La grata compiacenza

In questi versi il Meli adombra una di quelle grandi leggi fisiologiche su cui la scienza ha innalzato il suo edificio dico il principio estofilattico onde la sensibilitagrave dai dotti viene definita sentinella della vita45

E continua la Natura sfolgorando tutte le sue bellezze innanzi a 1rsquouomo e invitandolo a specchiarsi in lei ove desideri uno stato tranquillo e felice

44 Vedi Riflessioni economiche sullo Stato della Sicilia a f i e seg del Cod di 4 Qq D 345 Vedi piugrave sopra a pag 18

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Noi avremo tempo di esaminare in seguito questo principio morale notiamo qui che le Bucoliche contengono un sentimento alto e scientifico de le cose ancor piugrave alto che tutte le poesie pastorali fin qui scritte poicheacute il Meli in quella il-lusione serena de la vita in quella pacifica contemplazione in cui dimenticava seacute stesso non pensava solamente di richiamare quellrsquoetagrave de lrsquooro che egli avrebbe voluto nel mondo46 ma anche di adombrarvi i veri de la scienza e de la morale

E invano tu cercheresti negli ammaestramenti de la Natura una legge che esca fuori e la trascenda non troverai il metastasiano

Dovunque il guardo io giroImmenso Dio ti vedo

Il poeta non pensa che nel creato debba per esser buon cristiano ammirare un intervento divino Ammira la natura in segrave stessa nel molteplice suo spettacolo neacute accenna in modo alcuno che questa grande natura possa essere un atomo in fac-cia a Dio ovvero ludo e capriccio di una volontagrave superiore Pagano per sentimento evoca la vita di quei tempi antichi e ne la illusione del suo paganesimo si purifica e si rinnovella non si preoccupa del funesto oltretomba non disperde il sentimento ne le demenze orride di una seconda vita misteriosa e terribile47

Rassegnato a le vicende immutabili de lrsquoessere egli lungi dal rivelarne la fraude dolorosa che vi par concorporata te ne 46 laquoLrsquooccupazione ordinaria e connaturale della mia attenzione egrave stata quella di escogitare i mezzi piugrave plausibili per ordinare e sistemare la societagrave degli uomini in maniera che il giusto non fosse soperchiato dallrsquoingiusto che lrsquoonesto trovasse da vivere senza oppressione neacute avvilimento che la virtugrave ottenesse la considerazione dovutale e che le leggi non servissero per un traffico vile e rovinoso allo Stato ed ai singoli con impiegare un ceto numerosissimo di manimorte di ciarlatani o di malviventi neacute per esimere dal loro giogo quelli cui egrave affidata lrsquoamministrazione delle medesimeraquo Lettera al Barone Refhues a f 95 del Carteggio47 La censura non vedea di buon occhio lrsquoardimento del Meli quando egli scrisse il libro Riflessioni sul Meccanismo della Natura parve a quei degni inquisitori che malgrado le proteste di fede cristiana lrsquoautore sapesse di ateismo e non vollero permetterne la stampa ma lrsquoarcivescovo di Palermo mons Sanseverino lo fece stampare a Napoli per i tipi di De Dominicis nel 1777

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sorprende le parti piugrave alte da quel tempio sereno ove si egrave levato e ne ritrae lo spettacolo in quelle forme estetiche che ti empiono di maraviglia E per questo si comprende in lui quella mirabile potenza descrittiva e quella efficace naturalezza per cui agli occhi tuoi si svolgono quadri viventi che non ti stancano mai di piacere

Quanta e quale sia questa potenza pittorica appare da quei quadri ove ti presenta la natura

Via sedi a lrsquoumbra mentri chi drsquointornu Regna lu suli e tuttu brucia ed ardi

Vidi comu li pccuri ritornu Fannu a li macchi e li viteddi e vacchi Mettinu a lrsquoumbra lrsquounu e lrsquoautru cornu

Lrsquooceddi rsquontra li gai posanu stracchiSulu si esponnu a li cucenti arduri Li friddi serpi cu li spogghi a scacchi Eccovi dunque in una vasta campagna silenziosa e infocata

in un meriggio drsquoestagrave gli armenti riposano sotto le ombre gli uccelli si nascondono fra le siepi tutti cercano un pograve di frescura mentre le verdi lucertole si distendono fredde e immo-bili e attendono gli insetti Tutto egrave calma percheacute egrave lrsquoora del riposo meridiano Ma la scena cambia le spiche sono bionde da la pastorizia si passa allrsquoagricoltura

Giagrave sutta di la fauci Cadinu li lavuri Li gregni a li chianuri Eccu di ccagrave e di ddagrave La cicaledda rauca Tra lrsquoarvuli e li spichi Cu lu so zichi-zichi Nni annunzia lrsquoestagrave

Chiudiamo gli occhi e lrsquoillusione saragrave completa innanzi a noi si distendono le campagne di Cinisi che corrono via via

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sino al mare spaziose pianure disseminate di glauchi ulivi e di cupi carrubbi che tagliano co la loro ombra di trasparente cobalto il biondo de le spiche Qua e lagrave i campi sono schiomati ma lrsquoirte ristoppie ancora biondeggiano sugli alberi fra le verdi cortine la cicala rauca stride senza stancarsi tu vedi la truppa dei mietitori sotto la cui falce cadono i manipoli del frumento ti par di vedere i bagliori pacifici delle falci di sentire il riso argentino delle donne che si adornano il capo di spiche e folleggiando allietano il faticoso lavoro degli uomini E pensiamo ai riposi e ai mille episodii che srsquointrecciano e si compiono a lrsquoombra dei gelsi e le nostre idee si associano si richiamano si succedono per il magistero di otto versi che ne la loro ricca concisione ti suscitano un mondo vivo e reale

Ma la tavolozza del Meli svolge agli occhi del lettore una serie di quadri che si compiono lrsquoun lrsquoaltro 1rsquoestagrave non egrave finita dopo mietuto il frumento si trebbia

Curri lu voi rsquontra lrsquoarii Da chista parti a chidda E lu frumentu sgridda Sutta lu pedi sograveLi juculani rsquommattiti Sprannuzzanu la pagghia Chi lu tridenti scagghia Quantu cchiugrave in autu pograve

Ma il caldo incalza le fonti disseccano

Lu ciumi egrave tantu poviru Chi sempri trova intoppi E cu pitruddi e sgroppi Si metti a tu pri tu

Non si sarebbe potuto dir meglio quella povertagrave di acqua nel suo umile corso da le ghiaiuzze dagli sterpi da le irregolaritagrave del suo letto obbligata a rompere il suo tranquillo viaggio a deviare a contrastare il passo egrave evidente tutto il magistero de la pittura egrave ne lrsquoultimo verso in quella metafora

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viva del dialetto che ti raffigura come due avversarii il torrentello e il suo alveo E tuo malgrado nel cervello ti si associa lrsquoimagine del fiume rigoglioso che copre anche i sassi piugrave alti che tenta le sponde e va rapidamente minacciando i coloni E allora ti rammenti della superba ode del Testi

Ruscelletto orgoglioso

in cui il contrasto tra i due aspetti del torrente si distende per una lunga strofe per una lunga serie di imagini48 quando nel Meli sono appena tre imagini chiuse nel breve giro di una quartina settenaria

Ma giunge lrsquoessiccator agosto

Li venti cchiugrave nun ciatanu Negrave cchiugrave lu voscu scrusciMa movi lrsquoali musci Un zefiru chi crsquoegraveSrsquoinfocanu li vausi Sutta lrsquoardenti lampa Chi scarmuscisci e allampa Lrsquoirvuzza virdi ohimegrave

Qui siamo proprio nel solleone non alita un fresco tutto egrave fuoco il bosco non offre piugrave riparo la vampa solare brucia lrsquoerbe un zefiro afoso muove le flosce ali e allora che cosa 48 Ruscelletto orgogliosoChe ignobil figlio di non chiara fonte Un natal tenebroso Avesti infra gli orror drsquoispido monte E giagrave con lenti passiPovero drsquoacqua isti lambendo i sassiNon strepitar cotantoNon gir sigrave torvo a flaggellar le spondeChe benchegrave maggio alquantoDi liquefatto gel trsquoaccresca TondeSopravverragrave ben tostoEssicator di tue gonfiezze Agosto

Ode a Raimondo Montecucco

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propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

41

V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

42

commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 25: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

vedere in Meli che un ozioso cicalone che trastulla le brigateMa questa tranquillitagrave ove il poeta si adagia gli costa laquoNon

vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazioneraquo37 Ecco quel che lo stesso Meli dolorosamente confessa onde egli ci appare come un Titano che attraversa la vita e si conquista tra gli stenti la felicitagrave del rimaner sereno e tranquillo

Qui egrave la grandezza de la sua filosofia la saggezza egrave riposta

37Lettera al Barone di Rehfuens a f 96 del Cod citato Che i lettori e i critici avessero dovuto gabellarlo per un beato Ermolao Egli il P lo sospettava infatti per una edizione de le sue poesie aveva preparato il seguente sonetto inedito (che leggesi a f 19 del cod ms 4 Qq D O) a guisa di prefazione

Chi legga queste mie gioconde rime Fra se diragrave invero egrave fortunato Costui che gode un viver si beatoCome si narra de le genti prime

Quantrsquoerra uman giudizio ahi non esprime Sempre il canto del cor vero lo statoChegrave tra ceppi talor lo sventurato Crea imagini liete e rsquol duol comprime

Verde ramo cosigrave da vento oppresso Piega al suolo la cima e poi risalePer lrsquoinnato vigor chrsquoegli ha in segrave stesso

E fra rsquol crudo ondeggiar che lo dibatteMentre che or cede al turbo ed or lrsquoassaleSembra che si trastulli eppur combatte

Variante V 1 e 2Chi legge a caso mie gioconde rime Diragrave seco medesmo oh fortunato v 6 Sempre il canto del cuore il vero stato v t 3 Mentre che al turbo or cede ed or lrsquoassale

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nel non cedere ai dolori ma ricomporsi un paradiso ne la serenitagrave de lrsquoanimo e quando il savio ha questo raggiunto non contempleragrave la vita come una perpetua frode e si rassegneragrave a tutte le vicende de lrsquoessere E lrsquoarte sua saragrave tanta piugrave alta quanto piugrave in lui si compenetreragrave il sentimento de la natura contemplata qual egrave

Ma esaminiamo alcuna di queste Bucoliche Ho detto che il Meli sostituisce a le lacrime lrsquoamore de le cose or questo sentimento ne la Primavera ti domina su lrsquoagilitagrave de le forme e de le imagini e su lrsquoagilitagrave dei ritmi percheacute ne lo svegliarsi de lrsquoanno le forze feconde de la natura ti paion piugrave potenti piugrave attive e tutto par che frema di voluttagrave

Tu apri lrsquoanimo a le carezze de la gioia quando ti trovi in aperta campagna allor che i mandorli sono in fiore e per lrsquoaria tra i miti raggi del sole nel susurro degli insetti che si agitano nei profumi senti la gioventugrave del tempo che egrave gioventugrave de la vita e senti i fremiti nuovi che serpono per le vene del giovane che sa oramai segrave stesso

Giagrave nni rsquonvita giagrave nni chiama Primavera rsquontra li ciuriOgni frunda nni dici amaLrsquoaria stissa spira amuriQuali cori egrave rinitenti A un piaciri accussigrave gratuQuannu tutti lrsquoelementi Nni respiranu lu ciatu

laquoLa dura montagna sente la potenza di amore e si appara di verzura che dispenza ai pascoli Un zefiro amoroso vola in una nube di odori e grazioso e soave scherza e ride co i fioriraquo

Scurri e va di cosa in cosa Certu focu dilicatu Chi fa vegeta la rosaChi fa fertili lu pratu

Giagrave la senti la jinizza

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Giagrave a lu tauru srsquoaccumpagna Di muggiti drsquoalligrizza Giagrave risona la muntagna

Questo sentimento di amore che soggioga la natura va mano mano incalzando in un movimento di imagini fincheacute la fiamma del sentimento prorompe in quella veemente esclamazione laquoAhi tu sola tu sola o amata Clori sarai sorda ed ostinata quando la natura parla deh dolce amore mia vita cotesta bellezza che egrave miracolo non sia inutile a te neacute sia tormento a chi ti amaraquo

Cosigrave egli vela modestamente il desiderio intenso dei sensi senza strozzarlo ipocritamente con quei lagni evirati degli academici onde era infestata lrsquoarte italiana

Ma vi ha di piugrave mdash Lrsquoidillio Martinu egrave per il contenuto il piugrave alto e il piugrave scientifico La Natura toglie ad ammaestrare lrsquouomo giaccheacute essa egrave il vero maestro ed il conformarsi ai suoi dettami puograve arrecare la vera felicitagrave mentre lo staccarsene genera malvagitagrave e corruzione e solitudine38

Ma la piugrave grande legge anzi la prima legge de la natura egrave lrsquoamore amare e farsi amare godere e far godere39 la qual legge egrave scolpita in ogni cuore40 laquoessa ti stende e ti moltiplica gli esseri da ogni parte e ti attacca al mondo41 Senza di essa tu

38 La natura maestra dellrsquouomo egrave idea dei sensisti specialmente di Condillac (Des sensations) ma Rousseau con la sua teoria del sentimento portograve nel campo morale a de le conseguenze metafisiche questo principio che ha base fisiologica E lrsquoEacutemile in fondo non arriva che a questa conclusione lrsquouomo ne lo stato naturale ubbidendo al suo istinto morale saragrave virtuoso mentre raffazzonato artefatto da lrsquoeducazione convenzionale si corrompe e ove conservi la virtugrave fugge lo stato sociale e si chiude ne la sua solitudine per non essere insozzato dal fango39 laquoAimer crsquoest remplir la vue de la nature crsquoest satisfarne agrave un besoinraquo Lettres de medlle Ninon de Lenclos Brano citato dal Meli ne le note a le stanze inedite del suo Poema italiano La Ragione f 140 (Cod 4 Qq C 31) Questa legge il poeta consacra anche in unrsquoode La Natura inedita che trovasi a f 144 del Cod mss Qq C 33 40 Vedi le parole di Hutcheson che il Meli riporta nel Meccanismo della Natura e ne le note al poema inedito La Ragione41 laquoLrsquoamore sessuale egrave la prima base de la societagrave costituendosi per esso la famiglia che egrave il primo vincolo che rende lrsquouomo piugrave legato a la terra Tutta la umana societagrave egrave connessa tra segrave medesima per lrsquoamore e lrsquoamiciziaraquo Lett a pag 12 del Cod Qq

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saresti estraneo e in una guerra perpetuaraquoE la Natura qui novera a Martinu i grandi beneficii da lei

fatti a lrsquouomo

laquoLa menti e lrsquointellettu Ti detti a rilevari Chi chiddu egrave giustu e rettu Chi a tutti pograve giuvariraquo

Ecco qui il principio morale del Meli che egrave fondato su lrsquointeresse collettivo su lrsquoamore universale come egli lo chiama Al modo stesso che la Natura egrave un aggregato di forze attive inerenti a le parti de lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccaniche la societagrave a la sua volta non egrave che un aggregato di attivitagrave ossia di individui che stanno al tutto sociale come le forze attive al gran tutto del mondo

Or gli uomini si riuniscono in societagrave per due motivi per i rispettivi interessi o per i rispettivi umori sistemi maniera di pensare e di vivere42 Ma la prima maniera di unione egrave pel Meli precaria attaccata ad esterne accidentalitagrave onde egli non crede come Hobbes che lrsquointeresse sia il vero fondamento de la societagrave la quale ha invece per base lrsquoamore o sia lrsquoistinto sociale per cui 1rsquouomo egrave condotto indipendentemente da ogni consenso de la ragione a ricercare il suo simile43

Tale istinto sociale innato egrave una de le forme de lrsquoistinto morale innato il quale perciograve riconosce come onesto e giusto e D 4 42 Lettera a f 12 del Cod cit43 Ciograve malgrado il Meli si contradice poicheacute ammettendo che il principio de la conservazione degli esseri egrave in una lotta perenne deve per conseguenza ammettere che la societagrave non puograve esistere senza la lotta e la lotta non puograve essere determinata che da lrsquointeresse laquoAltro non ci presenta insomma la superficie del mondo che un gran campo di battaglia dove ogni specie egrave destinata a sussistere per la distruzione drsquounrsquoaltra Chi crederebbe la conservazione della specie doversi a questa guerra che ne minaccia la distruzione E perograve lrsquoequilibrio e ci sia lecito chiamarlo il jus economico della specie egrave fondato su quello di una guerra scambievoleraquo Meccanismo della Naturali sect III

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buono tutto che giova agli interessi generali e allora si avragrave una societagrave perfetta quando ognuno concorreragrave amorosamente con tutte le sue forze a mantenere 1rsquoequilibrio dei legami sociali Onde lrsquoinazione o il deviamento di una de le attivitagrave come ne lrsquouniverso produrrebbe disordini ne la societagrave produce un turbamento

Lrsquointeresse quindi non egrave materiale ma esclusivamente morale percheacute appoggiato agli affetti

Su questa base egli fonda ancora lrsquoedifizio de lo Stato questo egrave anche un meccanismo complicato A partire dal re fino a lrsquoultimo suddito tutti devono concorrere a formare la felicitagrave de lo Stato che egrave riposta ne la ricchezza e ne la pace ma come le guerre turbano la tranquillitagrave necessaria al libero svolgimento de le attivitagrave de lo Stato cosigrave le ingiustizie sociali le infingardagini di alcune professioni 1rsquoaccattonaggio tolgono ne lrsquointerno braccia infinite e dissanguano lo Stato senza mai essere produttivi44 Ei vorrebbe che si moltiplicassero gli uomini non essendo essi corrispondenti ai bisogni agricoli e industriali prima e vera fonte di ricchezza che il lusso dei potenti non assorbisse braccia utili al lavoro e che fra potenti e umili si stabilisse quellrsquoarmonia necessaria a uno stato perfetto

Ma la Natura prosegue ammaestrando Martino

Li sensi a custodiri La propria tua esistenza E a fariti sentiri La grata compiacenza

In questi versi il Meli adombra una di quelle grandi leggi fisiologiche su cui la scienza ha innalzato il suo edificio dico il principio estofilattico onde la sensibilitagrave dai dotti viene definita sentinella della vita45

E continua la Natura sfolgorando tutte le sue bellezze innanzi a 1rsquouomo e invitandolo a specchiarsi in lei ove desideri uno stato tranquillo e felice

44 Vedi Riflessioni economiche sullo Stato della Sicilia a f i e seg del Cod di 4 Qq D 345 Vedi piugrave sopra a pag 18

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Noi avremo tempo di esaminare in seguito questo principio morale notiamo qui che le Bucoliche contengono un sentimento alto e scientifico de le cose ancor piugrave alto che tutte le poesie pastorali fin qui scritte poicheacute il Meli in quella il-lusione serena de la vita in quella pacifica contemplazione in cui dimenticava seacute stesso non pensava solamente di richiamare quellrsquoetagrave de lrsquooro che egli avrebbe voluto nel mondo46 ma anche di adombrarvi i veri de la scienza e de la morale

E invano tu cercheresti negli ammaestramenti de la Natura una legge che esca fuori e la trascenda non troverai il metastasiano

Dovunque il guardo io giroImmenso Dio ti vedo

Il poeta non pensa che nel creato debba per esser buon cristiano ammirare un intervento divino Ammira la natura in segrave stessa nel molteplice suo spettacolo neacute accenna in modo alcuno che questa grande natura possa essere un atomo in fac-cia a Dio ovvero ludo e capriccio di una volontagrave superiore Pagano per sentimento evoca la vita di quei tempi antichi e ne la illusione del suo paganesimo si purifica e si rinnovella non si preoccupa del funesto oltretomba non disperde il sentimento ne le demenze orride di una seconda vita misteriosa e terribile47

Rassegnato a le vicende immutabili de lrsquoessere egli lungi dal rivelarne la fraude dolorosa che vi par concorporata te ne 46 laquoLrsquooccupazione ordinaria e connaturale della mia attenzione egrave stata quella di escogitare i mezzi piugrave plausibili per ordinare e sistemare la societagrave degli uomini in maniera che il giusto non fosse soperchiato dallrsquoingiusto che lrsquoonesto trovasse da vivere senza oppressione neacute avvilimento che la virtugrave ottenesse la considerazione dovutale e che le leggi non servissero per un traffico vile e rovinoso allo Stato ed ai singoli con impiegare un ceto numerosissimo di manimorte di ciarlatani o di malviventi neacute per esimere dal loro giogo quelli cui egrave affidata lrsquoamministrazione delle medesimeraquo Lettera al Barone Refhues a f 95 del Carteggio47 La censura non vedea di buon occhio lrsquoardimento del Meli quando egli scrisse il libro Riflessioni sul Meccanismo della Natura parve a quei degni inquisitori che malgrado le proteste di fede cristiana lrsquoautore sapesse di ateismo e non vollero permetterne la stampa ma lrsquoarcivescovo di Palermo mons Sanseverino lo fece stampare a Napoli per i tipi di De Dominicis nel 1777

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sorprende le parti piugrave alte da quel tempio sereno ove si egrave levato e ne ritrae lo spettacolo in quelle forme estetiche che ti empiono di maraviglia E per questo si comprende in lui quella mirabile potenza descrittiva e quella efficace naturalezza per cui agli occhi tuoi si svolgono quadri viventi che non ti stancano mai di piacere

Quanta e quale sia questa potenza pittorica appare da quei quadri ove ti presenta la natura

Via sedi a lrsquoumbra mentri chi drsquointornu Regna lu suli e tuttu brucia ed ardi

Vidi comu li pccuri ritornu Fannu a li macchi e li viteddi e vacchi Mettinu a lrsquoumbra lrsquounu e lrsquoautru cornu

Lrsquooceddi rsquontra li gai posanu stracchiSulu si esponnu a li cucenti arduri Li friddi serpi cu li spogghi a scacchi Eccovi dunque in una vasta campagna silenziosa e infocata

in un meriggio drsquoestagrave gli armenti riposano sotto le ombre gli uccelli si nascondono fra le siepi tutti cercano un pograve di frescura mentre le verdi lucertole si distendono fredde e immo-bili e attendono gli insetti Tutto egrave calma percheacute egrave lrsquoora del riposo meridiano Ma la scena cambia le spiche sono bionde da la pastorizia si passa allrsquoagricoltura

Giagrave sutta di la fauci Cadinu li lavuri Li gregni a li chianuri Eccu di ccagrave e di ddagrave La cicaledda rauca Tra lrsquoarvuli e li spichi Cu lu so zichi-zichi Nni annunzia lrsquoestagrave

Chiudiamo gli occhi e lrsquoillusione saragrave completa innanzi a noi si distendono le campagne di Cinisi che corrono via via

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sino al mare spaziose pianure disseminate di glauchi ulivi e di cupi carrubbi che tagliano co la loro ombra di trasparente cobalto il biondo de le spiche Qua e lagrave i campi sono schiomati ma lrsquoirte ristoppie ancora biondeggiano sugli alberi fra le verdi cortine la cicala rauca stride senza stancarsi tu vedi la truppa dei mietitori sotto la cui falce cadono i manipoli del frumento ti par di vedere i bagliori pacifici delle falci di sentire il riso argentino delle donne che si adornano il capo di spiche e folleggiando allietano il faticoso lavoro degli uomini E pensiamo ai riposi e ai mille episodii che srsquointrecciano e si compiono a lrsquoombra dei gelsi e le nostre idee si associano si richiamano si succedono per il magistero di otto versi che ne la loro ricca concisione ti suscitano un mondo vivo e reale

Ma la tavolozza del Meli svolge agli occhi del lettore una serie di quadri che si compiono lrsquoun lrsquoaltro 1rsquoestagrave non egrave finita dopo mietuto il frumento si trebbia

Curri lu voi rsquontra lrsquoarii Da chista parti a chidda E lu frumentu sgridda Sutta lu pedi sograveLi juculani rsquommattiti Sprannuzzanu la pagghia Chi lu tridenti scagghia Quantu cchiugrave in autu pograve

Ma il caldo incalza le fonti disseccano

Lu ciumi egrave tantu poviru Chi sempri trova intoppi E cu pitruddi e sgroppi Si metti a tu pri tu

Non si sarebbe potuto dir meglio quella povertagrave di acqua nel suo umile corso da le ghiaiuzze dagli sterpi da le irregolaritagrave del suo letto obbligata a rompere il suo tranquillo viaggio a deviare a contrastare il passo egrave evidente tutto il magistero de la pittura egrave ne lrsquoultimo verso in quella metafora

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viva del dialetto che ti raffigura come due avversarii il torrentello e il suo alveo E tuo malgrado nel cervello ti si associa lrsquoimagine del fiume rigoglioso che copre anche i sassi piugrave alti che tenta le sponde e va rapidamente minacciando i coloni E allora ti rammenti della superba ode del Testi

Ruscelletto orgoglioso

in cui il contrasto tra i due aspetti del torrente si distende per una lunga strofe per una lunga serie di imagini48 quando nel Meli sono appena tre imagini chiuse nel breve giro di una quartina settenaria

Ma giunge lrsquoessiccator agosto

Li venti cchiugrave nun ciatanu Negrave cchiugrave lu voscu scrusciMa movi lrsquoali musci Un zefiru chi crsquoegraveSrsquoinfocanu li vausi Sutta lrsquoardenti lampa Chi scarmuscisci e allampa Lrsquoirvuzza virdi ohimegrave

Qui siamo proprio nel solleone non alita un fresco tutto egrave fuoco il bosco non offre piugrave riparo la vampa solare brucia lrsquoerbe un zefiro afoso muove le flosce ali e allora che cosa 48 Ruscelletto orgogliosoChe ignobil figlio di non chiara fonte Un natal tenebroso Avesti infra gli orror drsquoispido monte E giagrave con lenti passiPovero drsquoacqua isti lambendo i sassiNon strepitar cotantoNon gir sigrave torvo a flaggellar le spondeChe benchegrave maggio alquantoDi liquefatto gel trsquoaccresca TondeSopravverragrave ben tostoEssicator di tue gonfiezze Agosto

Ode a Raimondo Montecucco

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propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

48

Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 26: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

nel non cedere ai dolori ma ricomporsi un paradiso ne la serenitagrave de lrsquoanimo e quando il savio ha questo raggiunto non contempleragrave la vita come una perpetua frode e si rassegneragrave a tutte le vicende de lrsquoessere E lrsquoarte sua saragrave tanta piugrave alta quanto piugrave in lui si compenetreragrave il sentimento de la natura contemplata qual egrave

Ma esaminiamo alcuna di queste Bucoliche Ho detto che il Meli sostituisce a le lacrime lrsquoamore de le cose or questo sentimento ne la Primavera ti domina su lrsquoagilitagrave de le forme e de le imagini e su lrsquoagilitagrave dei ritmi percheacute ne lo svegliarsi de lrsquoanno le forze feconde de la natura ti paion piugrave potenti piugrave attive e tutto par che frema di voluttagrave

Tu apri lrsquoanimo a le carezze de la gioia quando ti trovi in aperta campagna allor che i mandorli sono in fiore e per lrsquoaria tra i miti raggi del sole nel susurro degli insetti che si agitano nei profumi senti la gioventugrave del tempo che egrave gioventugrave de la vita e senti i fremiti nuovi che serpono per le vene del giovane che sa oramai segrave stesso

Giagrave nni rsquonvita giagrave nni chiama Primavera rsquontra li ciuriOgni frunda nni dici amaLrsquoaria stissa spira amuriQuali cori egrave rinitenti A un piaciri accussigrave gratuQuannu tutti lrsquoelementi Nni respiranu lu ciatu

laquoLa dura montagna sente la potenza di amore e si appara di verzura che dispenza ai pascoli Un zefiro amoroso vola in una nube di odori e grazioso e soave scherza e ride co i fioriraquo

Scurri e va di cosa in cosa Certu focu dilicatu Chi fa vegeta la rosaChi fa fertili lu pratu

Giagrave la senti la jinizza

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Giagrave a lu tauru srsquoaccumpagna Di muggiti drsquoalligrizza Giagrave risona la muntagna

Questo sentimento di amore che soggioga la natura va mano mano incalzando in un movimento di imagini fincheacute la fiamma del sentimento prorompe in quella veemente esclamazione laquoAhi tu sola tu sola o amata Clori sarai sorda ed ostinata quando la natura parla deh dolce amore mia vita cotesta bellezza che egrave miracolo non sia inutile a te neacute sia tormento a chi ti amaraquo

Cosigrave egli vela modestamente il desiderio intenso dei sensi senza strozzarlo ipocritamente con quei lagni evirati degli academici onde era infestata lrsquoarte italiana

Ma vi ha di piugrave mdash Lrsquoidillio Martinu egrave per il contenuto il piugrave alto e il piugrave scientifico La Natura toglie ad ammaestrare lrsquouomo giaccheacute essa egrave il vero maestro ed il conformarsi ai suoi dettami puograve arrecare la vera felicitagrave mentre lo staccarsene genera malvagitagrave e corruzione e solitudine38

Ma la piugrave grande legge anzi la prima legge de la natura egrave lrsquoamore amare e farsi amare godere e far godere39 la qual legge egrave scolpita in ogni cuore40 laquoessa ti stende e ti moltiplica gli esseri da ogni parte e ti attacca al mondo41 Senza di essa tu

38 La natura maestra dellrsquouomo egrave idea dei sensisti specialmente di Condillac (Des sensations) ma Rousseau con la sua teoria del sentimento portograve nel campo morale a de le conseguenze metafisiche questo principio che ha base fisiologica E lrsquoEacutemile in fondo non arriva che a questa conclusione lrsquouomo ne lo stato naturale ubbidendo al suo istinto morale saragrave virtuoso mentre raffazzonato artefatto da lrsquoeducazione convenzionale si corrompe e ove conservi la virtugrave fugge lo stato sociale e si chiude ne la sua solitudine per non essere insozzato dal fango39 laquoAimer crsquoest remplir la vue de la nature crsquoest satisfarne agrave un besoinraquo Lettres de medlle Ninon de Lenclos Brano citato dal Meli ne le note a le stanze inedite del suo Poema italiano La Ragione f 140 (Cod 4 Qq C 31) Questa legge il poeta consacra anche in unrsquoode La Natura inedita che trovasi a f 144 del Cod mss Qq C 33 40 Vedi le parole di Hutcheson che il Meli riporta nel Meccanismo della Natura e ne le note al poema inedito La Ragione41 laquoLrsquoamore sessuale egrave la prima base de la societagrave costituendosi per esso la famiglia che egrave il primo vincolo che rende lrsquouomo piugrave legato a la terra Tutta la umana societagrave egrave connessa tra segrave medesima per lrsquoamore e lrsquoamiciziaraquo Lett a pag 12 del Cod Qq

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saresti estraneo e in una guerra perpetuaraquoE la Natura qui novera a Martinu i grandi beneficii da lei

fatti a lrsquouomo

laquoLa menti e lrsquointellettu Ti detti a rilevari Chi chiddu egrave giustu e rettu Chi a tutti pograve giuvariraquo

Ecco qui il principio morale del Meli che egrave fondato su lrsquointeresse collettivo su lrsquoamore universale come egli lo chiama Al modo stesso che la Natura egrave un aggregato di forze attive inerenti a le parti de lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccaniche la societagrave a la sua volta non egrave che un aggregato di attivitagrave ossia di individui che stanno al tutto sociale come le forze attive al gran tutto del mondo

Or gli uomini si riuniscono in societagrave per due motivi per i rispettivi interessi o per i rispettivi umori sistemi maniera di pensare e di vivere42 Ma la prima maniera di unione egrave pel Meli precaria attaccata ad esterne accidentalitagrave onde egli non crede come Hobbes che lrsquointeresse sia il vero fondamento de la societagrave la quale ha invece per base lrsquoamore o sia lrsquoistinto sociale per cui 1rsquouomo egrave condotto indipendentemente da ogni consenso de la ragione a ricercare il suo simile43

Tale istinto sociale innato egrave una de le forme de lrsquoistinto morale innato il quale perciograve riconosce come onesto e giusto e D 4 42 Lettera a f 12 del Cod cit43 Ciograve malgrado il Meli si contradice poicheacute ammettendo che il principio de la conservazione degli esseri egrave in una lotta perenne deve per conseguenza ammettere che la societagrave non puograve esistere senza la lotta e la lotta non puograve essere determinata che da lrsquointeresse laquoAltro non ci presenta insomma la superficie del mondo che un gran campo di battaglia dove ogni specie egrave destinata a sussistere per la distruzione drsquounrsquoaltra Chi crederebbe la conservazione della specie doversi a questa guerra che ne minaccia la distruzione E perograve lrsquoequilibrio e ci sia lecito chiamarlo il jus economico della specie egrave fondato su quello di una guerra scambievoleraquo Meccanismo della Naturali sect III

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buono tutto che giova agli interessi generali e allora si avragrave una societagrave perfetta quando ognuno concorreragrave amorosamente con tutte le sue forze a mantenere 1rsquoequilibrio dei legami sociali Onde lrsquoinazione o il deviamento di una de le attivitagrave come ne lrsquouniverso produrrebbe disordini ne la societagrave produce un turbamento

Lrsquointeresse quindi non egrave materiale ma esclusivamente morale percheacute appoggiato agli affetti

Su questa base egli fonda ancora lrsquoedifizio de lo Stato questo egrave anche un meccanismo complicato A partire dal re fino a lrsquoultimo suddito tutti devono concorrere a formare la felicitagrave de lo Stato che egrave riposta ne la ricchezza e ne la pace ma come le guerre turbano la tranquillitagrave necessaria al libero svolgimento de le attivitagrave de lo Stato cosigrave le ingiustizie sociali le infingardagini di alcune professioni 1rsquoaccattonaggio tolgono ne lrsquointerno braccia infinite e dissanguano lo Stato senza mai essere produttivi44 Ei vorrebbe che si moltiplicassero gli uomini non essendo essi corrispondenti ai bisogni agricoli e industriali prima e vera fonte di ricchezza che il lusso dei potenti non assorbisse braccia utili al lavoro e che fra potenti e umili si stabilisse quellrsquoarmonia necessaria a uno stato perfetto

Ma la Natura prosegue ammaestrando Martino

Li sensi a custodiri La propria tua esistenza E a fariti sentiri La grata compiacenza

In questi versi il Meli adombra una di quelle grandi leggi fisiologiche su cui la scienza ha innalzato il suo edificio dico il principio estofilattico onde la sensibilitagrave dai dotti viene definita sentinella della vita45

E continua la Natura sfolgorando tutte le sue bellezze innanzi a 1rsquouomo e invitandolo a specchiarsi in lei ove desideri uno stato tranquillo e felice

44 Vedi Riflessioni economiche sullo Stato della Sicilia a f i e seg del Cod di 4 Qq D 345 Vedi piugrave sopra a pag 18

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Noi avremo tempo di esaminare in seguito questo principio morale notiamo qui che le Bucoliche contengono un sentimento alto e scientifico de le cose ancor piugrave alto che tutte le poesie pastorali fin qui scritte poicheacute il Meli in quella il-lusione serena de la vita in quella pacifica contemplazione in cui dimenticava seacute stesso non pensava solamente di richiamare quellrsquoetagrave de lrsquooro che egli avrebbe voluto nel mondo46 ma anche di adombrarvi i veri de la scienza e de la morale

E invano tu cercheresti negli ammaestramenti de la Natura una legge che esca fuori e la trascenda non troverai il metastasiano

Dovunque il guardo io giroImmenso Dio ti vedo

Il poeta non pensa che nel creato debba per esser buon cristiano ammirare un intervento divino Ammira la natura in segrave stessa nel molteplice suo spettacolo neacute accenna in modo alcuno che questa grande natura possa essere un atomo in fac-cia a Dio ovvero ludo e capriccio di una volontagrave superiore Pagano per sentimento evoca la vita di quei tempi antichi e ne la illusione del suo paganesimo si purifica e si rinnovella non si preoccupa del funesto oltretomba non disperde il sentimento ne le demenze orride di una seconda vita misteriosa e terribile47

Rassegnato a le vicende immutabili de lrsquoessere egli lungi dal rivelarne la fraude dolorosa che vi par concorporata te ne 46 laquoLrsquooccupazione ordinaria e connaturale della mia attenzione egrave stata quella di escogitare i mezzi piugrave plausibili per ordinare e sistemare la societagrave degli uomini in maniera che il giusto non fosse soperchiato dallrsquoingiusto che lrsquoonesto trovasse da vivere senza oppressione neacute avvilimento che la virtugrave ottenesse la considerazione dovutale e che le leggi non servissero per un traffico vile e rovinoso allo Stato ed ai singoli con impiegare un ceto numerosissimo di manimorte di ciarlatani o di malviventi neacute per esimere dal loro giogo quelli cui egrave affidata lrsquoamministrazione delle medesimeraquo Lettera al Barone Refhues a f 95 del Carteggio47 La censura non vedea di buon occhio lrsquoardimento del Meli quando egli scrisse il libro Riflessioni sul Meccanismo della Natura parve a quei degni inquisitori che malgrado le proteste di fede cristiana lrsquoautore sapesse di ateismo e non vollero permetterne la stampa ma lrsquoarcivescovo di Palermo mons Sanseverino lo fece stampare a Napoli per i tipi di De Dominicis nel 1777

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sorprende le parti piugrave alte da quel tempio sereno ove si egrave levato e ne ritrae lo spettacolo in quelle forme estetiche che ti empiono di maraviglia E per questo si comprende in lui quella mirabile potenza descrittiva e quella efficace naturalezza per cui agli occhi tuoi si svolgono quadri viventi che non ti stancano mai di piacere

Quanta e quale sia questa potenza pittorica appare da quei quadri ove ti presenta la natura

Via sedi a lrsquoumbra mentri chi drsquointornu Regna lu suli e tuttu brucia ed ardi

Vidi comu li pccuri ritornu Fannu a li macchi e li viteddi e vacchi Mettinu a lrsquoumbra lrsquounu e lrsquoautru cornu

Lrsquooceddi rsquontra li gai posanu stracchiSulu si esponnu a li cucenti arduri Li friddi serpi cu li spogghi a scacchi Eccovi dunque in una vasta campagna silenziosa e infocata

in un meriggio drsquoestagrave gli armenti riposano sotto le ombre gli uccelli si nascondono fra le siepi tutti cercano un pograve di frescura mentre le verdi lucertole si distendono fredde e immo-bili e attendono gli insetti Tutto egrave calma percheacute egrave lrsquoora del riposo meridiano Ma la scena cambia le spiche sono bionde da la pastorizia si passa allrsquoagricoltura

Giagrave sutta di la fauci Cadinu li lavuri Li gregni a li chianuri Eccu di ccagrave e di ddagrave La cicaledda rauca Tra lrsquoarvuli e li spichi Cu lu so zichi-zichi Nni annunzia lrsquoestagrave

Chiudiamo gli occhi e lrsquoillusione saragrave completa innanzi a noi si distendono le campagne di Cinisi che corrono via via

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sino al mare spaziose pianure disseminate di glauchi ulivi e di cupi carrubbi che tagliano co la loro ombra di trasparente cobalto il biondo de le spiche Qua e lagrave i campi sono schiomati ma lrsquoirte ristoppie ancora biondeggiano sugli alberi fra le verdi cortine la cicala rauca stride senza stancarsi tu vedi la truppa dei mietitori sotto la cui falce cadono i manipoli del frumento ti par di vedere i bagliori pacifici delle falci di sentire il riso argentino delle donne che si adornano il capo di spiche e folleggiando allietano il faticoso lavoro degli uomini E pensiamo ai riposi e ai mille episodii che srsquointrecciano e si compiono a lrsquoombra dei gelsi e le nostre idee si associano si richiamano si succedono per il magistero di otto versi che ne la loro ricca concisione ti suscitano un mondo vivo e reale

Ma la tavolozza del Meli svolge agli occhi del lettore una serie di quadri che si compiono lrsquoun lrsquoaltro 1rsquoestagrave non egrave finita dopo mietuto il frumento si trebbia

Curri lu voi rsquontra lrsquoarii Da chista parti a chidda E lu frumentu sgridda Sutta lu pedi sograveLi juculani rsquommattiti Sprannuzzanu la pagghia Chi lu tridenti scagghia Quantu cchiugrave in autu pograve

Ma il caldo incalza le fonti disseccano

Lu ciumi egrave tantu poviru Chi sempri trova intoppi E cu pitruddi e sgroppi Si metti a tu pri tu

Non si sarebbe potuto dir meglio quella povertagrave di acqua nel suo umile corso da le ghiaiuzze dagli sterpi da le irregolaritagrave del suo letto obbligata a rompere il suo tranquillo viaggio a deviare a contrastare il passo egrave evidente tutto il magistero de la pittura egrave ne lrsquoultimo verso in quella metafora

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viva del dialetto che ti raffigura come due avversarii il torrentello e il suo alveo E tuo malgrado nel cervello ti si associa lrsquoimagine del fiume rigoglioso che copre anche i sassi piugrave alti che tenta le sponde e va rapidamente minacciando i coloni E allora ti rammenti della superba ode del Testi

Ruscelletto orgoglioso

in cui il contrasto tra i due aspetti del torrente si distende per una lunga strofe per una lunga serie di imagini48 quando nel Meli sono appena tre imagini chiuse nel breve giro di una quartina settenaria

Ma giunge lrsquoessiccator agosto

Li venti cchiugrave nun ciatanu Negrave cchiugrave lu voscu scrusciMa movi lrsquoali musci Un zefiru chi crsquoegraveSrsquoinfocanu li vausi Sutta lrsquoardenti lampa Chi scarmuscisci e allampa Lrsquoirvuzza virdi ohimegrave

Qui siamo proprio nel solleone non alita un fresco tutto egrave fuoco il bosco non offre piugrave riparo la vampa solare brucia lrsquoerbe un zefiro afoso muove le flosce ali e allora che cosa 48 Ruscelletto orgogliosoChe ignobil figlio di non chiara fonte Un natal tenebroso Avesti infra gli orror drsquoispido monte E giagrave con lenti passiPovero drsquoacqua isti lambendo i sassiNon strepitar cotantoNon gir sigrave torvo a flaggellar le spondeChe benchegrave maggio alquantoDi liquefatto gel trsquoaccresca TondeSopravverragrave ben tostoEssicator di tue gonfiezze Agosto

Ode a Raimondo Montecucco

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propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 27: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

Giagrave a lu tauru srsquoaccumpagna Di muggiti drsquoalligrizza Giagrave risona la muntagna

Questo sentimento di amore che soggioga la natura va mano mano incalzando in un movimento di imagini fincheacute la fiamma del sentimento prorompe in quella veemente esclamazione laquoAhi tu sola tu sola o amata Clori sarai sorda ed ostinata quando la natura parla deh dolce amore mia vita cotesta bellezza che egrave miracolo non sia inutile a te neacute sia tormento a chi ti amaraquo

Cosigrave egli vela modestamente il desiderio intenso dei sensi senza strozzarlo ipocritamente con quei lagni evirati degli academici onde era infestata lrsquoarte italiana

Ma vi ha di piugrave mdash Lrsquoidillio Martinu egrave per il contenuto il piugrave alto e il piugrave scientifico La Natura toglie ad ammaestrare lrsquouomo giaccheacute essa egrave il vero maestro ed il conformarsi ai suoi dettami puograve arrecare la vera felicitagrave mentre lo staccarsene genera malvagitagrave e corruzione e solitudine38

Ma la piugrave grande legge anzi la prima legge de la natura egrave lrsquoamore amare e farsi amare godere e far godere39 la qual legge egrave scolpita in ogni cuore40 laquoessa ti stende e ti moltiplica gli esseri da ogni parte e ti attacca al mondo41 Senza di essa tu

38 La natura maestra dellrsquouomo egrave idea dei sensisti specialmente di Condillac (Des sensations) ma Rousseau con la sua teoria del sentimento portograve nel campo morale a de le conseguenze metafisiche questo principio che ha base fisiologica E lrsquoEacutemile in fondo non arriva che a questa conclusione lrsquouomo ne lo stato naturale ubbidendo al suo istinto morale saragrave virtuoso mentre raffazzonato artefatto da lrsquoeducazione convenzionale si corrompe e ove conservi la virtugrave fugge lo stato sociale e si chiude ne la sua solitudine per non essere insozzato dal fango39 laquoAimer crsquoest remplir la vue de la nature crsquoest satisfarne agrave un besoinraquo Lettres de medlle Ninon de Lenclos Brano citato dal Meli ne le note a le stanze inedite del suo Poema italiano La Ragione f 140 (Cod 4 Qq C 31) Questa legge il poeta consacra anche in unrsquoode La Natura inedita che trovasi a f 144 del Cod mss Qq C 33 40 Vedi le parole di Hutcheson che il Meli riporta nel Meccanismo della Natura e ne le note al poema inedito La Ragione41 laquoLrsquoamore sessuale egrave la prima base de la societagrave costituendosi per esso la famiglia che egrave il primo vincolo che rende lrsquouomo piugrave legato a la terra Tutta la umana societagrave egrave connessa tra segrave medesima per lrsquoamore e lrsquoamiciziaraquo Lett a pag 12 del Cod Qq

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saresti estraneo e in una guerra perpetuaraquoE la Natura qui novera a Martinu i grandi beneficii da lei

fatti a lrsquouomo

laquoLa menti e lrsquointellettu Ti detti a rilevari Chi chiddu egrave giustu e rettu Chi a tutti pograve giuvariraquo

Ecco qui il principio morale del Meli che egrave fondato su lrsquointeresse collettivo su lrsquoamore universale come egli lo chiama Al modo stesso che la Natura egrave un aggregato di forze attive inerenti a le parti de lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccaniche la societagrave a la sua volta non egrave che un aggregato di attivitagrave ossia di individui che stanno al tutto sociale come le forze attive al gran tutto del mondo

Or gli uomini si riuniscono in societagrave per due motivi per i rispettivi interessi o per i rispettivi umori sistemi maniera di pensare e di vivere42 Ma la prima maniera di unione egrave pel Meli precaria attaccata ad esterne accidentalitagrave onde egli non crede come Hobbes che lrsquointeresse sia il vero fondamento de la societagrave la quale ha invece per base lrsquoamore o sia lrsquoistinto sociale per cui 1rsquouomo egrave condotto indipendentemente da ogni consenso de la ragione a ricercare il suo simile43

Tale istinto sociale innato egrave una de le forme de lrsquoistinto morale innato il quale perciograve riconosce come onesto e giusto e D 4 42 Lettera a f 12 del Cod cit43 Ciograve malgrado il Meli si contradice poicheacute ammettendo che il principio de la conservazione degli esseri egrave in una lotta perenne deve per conseguenza ammettere che la societagrave non puograve esistere senza la lotta e la lotta non puograve essere determinata che da lrsquointeresse laquoAltro non ci presenta insomma la superficie del mondo che un gran campo di battaglia dove ogni specie egrave destinata a sussistere per la distruzione drsquounrsquoaltra Chi crederebbe la conservazione della specie doversi a questa guerra che ne minaccia la distruzione E perograve lrsquoequilibrio e ci sia lecito chiamarlo il jus economico della specie egrave fondato su quello di una guerra scambievoleraquo Meccanismo della Naturali sect III

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buono tutto che giova agli interessi generali e allora si avragrave una societagrave perfetta quando ognuno concorreragrave amorosamente con tutte le sue forze a mantenere 1rsquoequilibrio dei legami sociali Onde lrsquoinazione o il deviamento di una de le attivitagrave come ne lrsquouniverso produrrebbe disordini ne la societagrave produce un turbamento

Lrsquointeresse quindi non egrave materiale ma esclusivamente morale percheacute appoggiato agli affetti

Su questa base egli fonda ancora lrsquoedifizio de lo Stato questo egrave anche un meccanismo complicato A partire dal re fino a lrsquoultimo suddito tutti devono concorrere a formare la felicitagrave de lo Stato che egrave riposta ne la ricchezza e ne la pace ma come le guerre turbano la tranquillitagrave necessaria al libero svolgimento de le attivitagrave de lo Stato cosigrave le ingiustizie sociali le infingardagini di alcune professioni 1rsquoaccattonaggio tolgono ne lrsquointerno braccia infinite e dissanguano lo Stato senza mai essere produttivi44 Ei vorrebbe che si moltiplicassero gli uomini non essendo essi corrispondenti ai bisogni agricoli e industriali prima e vera fonte di ricchezza che il lusso dei potenti non assorbisse braccia utili al lavoro e che fra potenti e umili si stabilisse quellrsquoarmonia necessaria a uno stato perfetto

Ma la Natura prosegue ammaestrando Martino

Li sensi a custodiri La propria tua esistenza E a fariti sentiri La grata compiacenza

In questi versi il Meli adombra una di quelle grandi leggi fisiologiche su cui la scienza ha innalzato il suo edificio dico il principio estofilattico onde la sensibilitagrave dai dotti viene definita sentinella della vita45

E continua la Natura sfolgorando tutte le sue bellezze innanzi a 1rsquouomo e invitandolo a specchiarsi in lei ove desideri uno stato tranquillo e felice

44 Vedi Riflessioni economiche sullo Stato della Sicilia a f i e seg del Cod di 4 Qq D 345 Vedi piugrave sopra a pag 18

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Noi avremo tempo di esaminare in seguito questo principio morale notiamo qui che le Bucoliche contengono un sentimento alto e scientifico de le cose ancor piugrave alto che tutte le poesie pastorali fin qui scritte poicheacute il Meli in quella il-lusione serena de la vita in quella pacifica contemplazione in cui dimenticava seacute stesso non pensava solamente di richiamare quellrsquoetagrave de lrsquooro che egli avrebbe voluto nel mondo46 ma anche di adombrarvi i veri de la scienza e de la morale

E invano tu cercheresti negli ammaestramenti de la Natura una legge che esca fuori e la trascenda non troverai il metastasiano

Dovunque il guardo io giroImmenso Dio ti vedo

Il poeta non pensa che nel creato debba per esser buon cristiano ammirare un intervento divino Ammira la natura in segrave stessa nel molteplice suo spettacolo neacute accenna in modo alcuno che questa grande natura possa essere un atomo in fac-cia a Dio ovvero ludo e capriccio di una volontagrave superiore Pagano per sentimento evoca la vita di quei tempi antichi e ne la illusione del suo paganesimo si purifica e si rinnovella non si preoccupa del funesto oltretomba non disperde il sentimento ne le demenze orride di una seconda vita misteriosa e terribile47

Rassegnato a le vicende immutabili de lrsquoessere egli lungi dal rivelarne la fraude dolorosa che vi par concorporata te ne 46 laquoLrsquooccupazione ordinaria e connaturale della mia attenzione egrave stata quella di escogitare i mezzi piugrave plausibili per ordinare e sistemare la societagrave degli uomini in maniera che il giusto non fosse soperchiato dallrsquoingiusto che lrsquoonesto trovasse da vivere senza oppressione neacute avvilimento che la virtugrave ottenesse la considerazione dovutale e che le leggi non servissero per un traffico vile e rovinoso allo Stato ed ai singoli con impiegare un ceto numerosissimo di manimorte di ciarlatani o di malviventi neacute per esimere dal loro giogo quelli cui egrave affidata lrsquoamministrazione delle medesimeraquo Lettera al Barone Refhues a f 95 del Carteggio47 La censura non vedea di buon occhio lrsquoardimento del Meli quando egli scrisse il libro Riflessioni sul Meccanismo della Natura parve a quei degni inquisitori che malgrado le proteste di fede cristiana lrsquoautore sapesse di ateismo e non vollero permetterne la stampa ma lrsquoarcivescovo di Palermo mons Sanseverino lo fece stampare a Napoli per i tipi di De Dominicis nel 1777

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sorprende le parti piugrave alte da quel tempio sereno ove si egrave levato e ne ritrae lo spettacolo in quelle forme estetiche che ti empiono di maraviglia E per questo si comprende in lui quella mirabile potenza descrittiva e quella efficace naturalezza per cui agli occhi tuoi si svolgono quadri viventi che non ti stancano mai di piacere

Quanta e quale sia questa potenza pittorica appare da quei quadri ove ti presenta la natura

Via sedi a lrsquoumbra mentri chi drsquointornu Regna lu suli e tuttu brucia ed ardi

Vidi comu li pccuri ritornu Fannu a li macchi e li viteddi e vacchi Mettinu a lrsquoumbra lrsquounu e lrsquoautru cornu

Lrsquooceddi rsquontra li gai posanu stracchiSulu si esponnu a li cucenti arduri Li friddi serpi cu li spogghi a scacchi Eccovi dunque in una vasta campagna silenziosa e infocata

in un meriggio drsquoestagrave gli armenti riposano sotto le ombre gli uccelli si nascondono fra le siepi tutti cercano un pograve di frescura mentre le verdi lucertole si distendono fredde e immo-bili e attendono gli insetti Tutto egrave calma percheacute egrave lrsquoora del riposo meridiano Ma la scena cambia le spiche sono bionde da la pastorizia si passa allrsquoagricoltura

Giagrave sutta di la fauci Cadinu li lavuri Li gregni a li chianuri Eccu di ccagrave e di ddagrave La cicaledda rauca Tra lrsquoarvuli e li spichi Cu lu so zichi-zichi Nni annunzia lrsquoestagrave

Chiudiamo gli occhi e lrsquoillusione saragrave completa innanzi a noi si distendono le campagne di Cinisi che corrono via via

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sino al mare spaziose pianure disseminate di glauchi ulivi e di cupi carrubbi che tagliano co la loro ombra di trasparente cobalto il biondo de le spiche Qua e lagrave i campi sono schiomati ma lrsquoirte ristoppie ancora biondeggiano sugli alberi fra le verdi cortine la cicala rauca stride senza stancarsi tu vedi la truppa dei mietitori sotto la cui falce cadono i manipoli del frumento ti par di vedere i bagliori pacifici delle falci di sentire il riso argentino delle donne che si adornano il capo di spiche e folleggiando allietano il faticoso lavoro degli uomini E pensiamo ai riposi e ai mille episodii che srsquointrecciano e si compiono a lrsquoombra dei gelsi e le nostre idee si associano si richiamano si succedono per il magistero di otto versi che ne la loro ricca concisione ti suscitano un mondo vivo e reale

Ma la tavolozza del Meli svolge agli occhi del lettore una serie di quadri che si compiono lrsquoun lrsquoaltro 1rsquoestagrave non egrave finita dopo mietuto il frumento si trebbia

Curri lu voi rsquontra lrsquoarii Da chista parti a chidda E lu frumentu sgridda Sutta lu pedi sograveLi juculani rsquommattiti Sprannuzzanu la pagghia Chi lu tridenti scagghia Quantu cchiugrave in autu pograve

Ma il caldo incalza le fonti disseccano

Lu ciumi egrave tantu poviru Chi sempri trova intoppi E cu pitruddi e sgroppi Si metti a tu pri tu

Non si sarebbe potuto dir meglio quella povertagrave di acqua nel suo umile corso da le ghiaiuzze dagli sterpi da le irregolaritagrave del suo letto obbligata a rompere il suo tranquillo viaggio a deviare a contrastare il passo egrave evidente tutto il magistero de la pittura egrave ne lrsquoultimo verso in quella metafora

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viva del dialetto che ti raffigura come due avversarii il torrentello e il suo alveo E tuo malgrado nel cervello ti si associa lrsquoimagine del fiume rigoglioso che copre anche i sassi piugrave alti che tenta le sponde e va rapidamente minacciando i coloni E allora ti rammenti della superba ode del Testi

Ruscelletto orgoglioso

in cui il contrasto tra i due aspetti del torrente si distende per una lunga strofe per una lunga serie di imagini48 quando nel Meli sono appena tre imagini chiuse nel breve giro di una quartina settenaria

Ma giunge lrsquoessiccator agosto

Li venti cchiugrave nun ciatanu Negrave cchiugrave lu voscu scrusciMa movi lrsquoali musci Un zefiru chi crsquoegraveSrsquoinfocanu li vausi Sutta lrsquoardenti lampa Chi scarmuscisci e allampa Lrsquoirvuzza virdi ohimegrave

Qui siamo proprio nel solleone non alita un fresco tutto egrave fuoco il bosco non offre piugrave riparo la vampa solare brucia lrsquoerbe un zefiro afoso muove le flosce ali e allora che cosa 48 Ruscelletto orgogliosoChe ignobil figlio di non chiara fonte Un natal tenebroso Avesti infra gli orror drsquoispido monte E giagrave con lenti passiPovero drsquoacqua isti lambendo i sassiNon strepitar cotantoNon gir sigrave torvo a flaggellar le spondeChe benchegrave maggio alquantoDi liquefatto gel trsquoaccresca TondeSopravverragrave ben tostoEssicator di tue gonfiezze Agosto

Ode a Raimondo Montecucco

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propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 28: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

saresti estraneo e in una guerra perpetuaraquoE la Natura qui novera a Martinu i grandi beneficii da lei

fatti a lrsquouomo

laquoLa menti e lrsquointellettu Ti detti a rilevari Chi chiddu egrave giustu e rettu Chi a tutti pograve giuvariraquo

Ecco qui il principio morale del Meli che egrave fondato su lrsquointeresse collettivo su lrsquoamore universale come egli lo chiama Al modo stesso che la Natura egrave un aggregato di forze attive inerenti a le parti de lrsquouniverso appoggiato a cause puramente meccaniche la societagrave a la sua volta non egrave che un aggregato di attivitagrave ossia di individui che stanno al tutto sociale come le forze attive al gran tutto del mondo

Or gli uomini si riuniscono in societagrave per due motivi per i rispettivi interessi o per i rispettivi umori sistemi maniera di pensare e di vivere42 Ma la prima maniera di unione egrave pel Meli precaria attaccata ad esterne accidentalitagrave onde egli non crede come Hobbes che lrsquointeresse sia il vero fondamento de la societagrave la quale ha invece per base lrsquoamore o sia lrsquoistinto sociale per cui 1rsquouomo egrave condotto indipendentemente da ogni consenso de la ragione a ricercare il suo simile43

Tale istinto sociale innato egrave una de le forme de lrsquoistinto morale innato il quale perciograve riconosce come onesto e giusto e D 4 42 Lettera a f 12 del Cod cit43 Ciograve malgrado il Meli si contradice poicheacute ammettendo che il principio de la conservazione degli esseri egrave in una lotta perenne deve per conseguenza ammettere che la societagrave non puograve esistere senza la lotta e la lotta non puograve essere determinata che da lrsquointeresse laquoAltro non ci presenta insomma la superficie del mondo che un gran campo di battaglia dove ogni specie egrave destinata a sussistere per la distruzione drsquounrsquoaltra Chi crederebbe la conservazione della specie doversi a questa guerra che ne minaccia la distruzione E perograve lrsquoequilibrio e ci sia lecito chiamarlo il jus economico della specie egrave fondato su quello di una guerra scambievoleraquo Meccanismo della Naturali sect III

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buono tutto che giova agli interessi generali e allora si avragrave una societagrave perfetta quando ognuno concorreragrave amorosamente con tutte le sue forze a mantenere 1rsquoequilibrio dei legami sociali Onde lrsquoinazione o il deviamento di una de le attivitagrave come ne lrsquouniverso produrrebbe disordini ne la societagrave produce un turbamento

Lrsquointeresse quindi non egrave materiale ma esclusivamente morale percheacute appoggiato agli affetti

Su questa base egli fonda ancora lrsquoedifizio de lo Stato questo egrave anche un meccanismo complicato A partire dal re fino a lrsquoultimo suddito tutti devono concorrere a formare la felicitagrave de lo Stato che egrave riposta ne la ricchezza e ne la pace ma come le guerre turbano la tranquillitagrave necessaria al libero svolgimento de le attivitagrave de lo Stato cosigrave le ingiustizie sociali le infingardagini di alcune professioni 1rsquoaccattonaggio tolgono ne lrsquointerno braccia infinite e dissanguano lo Stato senza mai essere produttivi44 Ei vorrebbe che si moltiplicassero gli uomini non essendo essi corrispondenti ai bisogni agricoli e industriali prima e vera fonte di ricchezza che il lusso dei potenti non assorbisse braccia utili al lavoro e che fra potenti e umili si stabilisse quellrsquoarmonia necessaria a uno stato perfetto

Ma la Natura prosegue ammaestrando Martino

Li sensi a custodiri La propria tua esistenza E a fariti sentiri La grata compiacenza

In questi versi il Meli adombra una di quelle grandi leggi fisiologiche su cui la scienza ha innalzato il suo edificio dico il principio estofilattico onde la sensibilitagrave dai dotti viene definita sentinella della vita45

E continua la Natura sfolgorando tutte le sue bellezze innanzi a 1rsquouomo e invitandolo a specchiarsi in lei ove desideri uno stato tranquillo e felice

44 Vedi Riflessioni economiche sullo Stato della Sicilia a f i e seg del Cod di 4 Qq D 345 Vedi piugrave sopra a pag 18

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Noi avremo tempo di esaminare in seguito questo principio morale notiamo qui che le Bucoliche contengono un sentimento alto e scientifico de le cose ancor piugrave alto che tutte le poesie pastorali fin qui scritte poicheacute il Meli in quella il-lusione serena de la vita in quella pacifica contemplazione in cui dimenticava seacute stesso non pensava solamente di richiamare quellrsquoetagrave de lrsquooro che egli avrebbe voluto nel mondo46 ma anche di adombrarvi i veri de la scienza e de la morale

E invano tu cercheresti negli ammaestramenti de la Natura una legge che esca fuori e la trascenda non troverai il metastasiano

Dovunque il guardo io giroImmenso Dio ti vedo

Il poeta non pensa che nel creato debba per esser buon cristiano ammirare un intervento divino Ammira la natura in segrave stessa nel molteplice suo spettacolo neacute accenna in modo alcuno che questa grande natura possa essere un atomo in fac-cia a Dio ovvero ludo e capriccio di una volontagrave superiore Pagano per sentimento evoca la vita di quei tempi antichi e ne la illusione del suo paganesimo si purifica e si rinnovella non si preoccupa del funesto oltretomba non disperde il sentimento ne le demenze orride di una seconda vita misteriosa e terribile47

Rassegnato a le vicende immutabili de lrsquoessere egli lungi dal rivelarne la fraude dolorosa che vi par concorporata te ne 46 laquoLrsquooccupazione ordinaria e connaturale della mia attenzione egrave stata quella di escogitare i mezzi piugrave plausibili per ordinare e sistemare la societagrave degli uomini in maniera che il giusto non fosse soperchiato dallrsquoingiusto che lrsquoonesto trovasse da vivere senza oppressione neacute avvilimento che la virtugrave ottenesse la considerazione dovutale e che le leggi non servissero per un traffico vile e rovinoso allo Stato ed ai singoli con impiegare un ceto numerosissimo di manimorte di ciarlatani o di malviventi neacute per esimere dal loro giogo quelli cui egrave affidata lrsquoamministrazione delle medesimeraquo Lettera al Barone Refhues a f 95 del Carteggio47 La censura non vedea di buon occhio lrsquoardimento del Meli quando egli scrisse il libro Riflessioni sul Meccanismo della Natura parve a quei degni inquisitori che malgrado le proteste di fede cristiana lrsquoautore sapesse di ateismo e non vollero permetterne la stampa ma lrsquoarcivescovo di Palermo mons Sanseverino lo fece stampare a Napoli per i tipi di De Dominicis nel 1777

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sorprende le parti piugrave alte da quel tempio sereno ove si egrave levato e ne ritrae lo spettacolo in quelle forme estetiche che ti empiono di maraviglia E per questo si comprende in lui quella mirabile potenza descrittiva e quella efficace naturalezza per cui agli occhi tuoi si svolgono quadri viventi che non ti stancano mai di piacere

Quanta e quale sia questa potenza pittorica appare da quei quadri ove ti presenta la natura

Via sedi a lrsquoumbra mentri chi drsquointornu Regna lu suli e tuttu brucia ed ardi

Vidi comu li pccuri ritornu Fannu a li macchi e li viteddi e vacchi Mettinu a lrsquoumbra lrsquounu e lrsquoautru cornu

Lrsquooceddi rsquontra li gai posanu stracchiSulu si esponnu a li cucenti arduri Li friddi serpi cu li spogghi a scacchi Eccovi dunque in una vasta campagna silenziosa e infocata

in un meriggio drsquoestagrave gli armenti riposano sotto le ombre gli uccelli si nascondono fra le siepi tutti cercano un pograve di frescura mentre le verdi lucertole si distendono fredde e immo-bili e attendono gli insetti Tutto egrave calma percheacute egrave lrsquoora del riposo meridiano Ma la scena cambia le spiche sono bionde da la pastorizia si passa allrsquoagricoltura

Giagrave sutta di la fauci Cadinu li lavuri Li gregni a li chianuri Eccu di ccagrave e di ddagrave La cicaledda rauca Tra lrsquoarvuli e li spichi Cu lu so zichi-zichi Nni annunzia lrsquoestagrave

Chiudiamo gli occhi e lrsquoillusione saragrave completa innanzi a noi si distendono le campagne di Cinisi che corrono via via

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sino al mare spaziose pianure disseminate di glauchi ulivi e di cupi carrubbi che tagliano co la loro ombra di trasparente cobalto il biondo de le spiche Qua e lagrave i campi sono schiomati ma lrsquoirte ristoppie ancora biondeggiano sugli alberi fra le verdi cortine la cicala rauca stride senza stancarsi tu vedi la truppa dei mietitori sotto la cui falce cadono i manipoli del frumento ti par di vedere i bagliori pacifici delle falci di sentire il riso argentino delle donne che si adornano il capo di spiche e folleggiando allietano il faticoso lavoro degli uomini E pensiamo ai riposi e ai mille episodii che srsquointrecciano e si compiono a lrsquoombra dei gelsi e le nostre idee si associano si richiamano si succedono per il magistero di otto versi che ne la loro ricca concisione ti suscitano un mondo vivo e reale

Ma la tavolozza del Meli svolge agli occhi del lettore una serie di quadri che si compiono lrsquoun lrsquoaltro 1rsquoestagrave non egrave finita dopo mietuto il frumento si trebbia

Curri lu voi rsquontra lrsquoarii Da chista parti a chidda E lu frumentu sgridda Sutta lu pedi sograveLi juculani rsquommattiti Sprannuzzanu la pagghia Chi lu tridenti scagghia Quantu cchiugrave in autu pograve

Ma il caldo incalza le fonti disseccano

Lu ciumi egrave tantu poviru Chi sempri trova intoppi E cu pitruddi e sgroppi Si metti a tu pri tu

Non si sarebbe potuto dir meglio quella povertagrave di acqua nel suo umile corso da le ghiaiuzze dagli sterpi da le irregolaritagrave del suo letto obbligata a rompere il suo tranquillo viaggio a deviare a contrastare il passo egrave evidente tutto il magistero de la pittura egrave ne lrsquoultimo verso in quella metafora

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viva del dialetto che ti raffigura come due avversarii il torrentello e il suo alveo E tuo malgrado nel cervello ti si associa lrsquoimagine del fiume rigoglioso che copre anche i sassi piugrave alti che tenta le sponde e va rapidamente minacciando i coloni E allora ti rammenti della superba ode del Testi

Ruscelletto orgoglioso

in cui il contrasto tra i due aspetti del torrente si distende per una lunga strofe per una lunga serie di imagini48 quando nel Meli sono appena tre imagini chiuse nel breve giro di una quartina settenaria

Ma giunge lrsquoessiccator agosto

Li venti cchiugrave nun ciatanu Negrave cchiugrave lu voscu scrusciMa movi lrsquoali musci Un zefiru chi crsquoegraveSrsquoinfocanu li vausi Sutta lrsquoardenti lampa Chi scarmuscisci e allampa Lrsquoirvuzza virdi ohimegrave

Qui siamo proprio nel solleone non alita un fresco tutto egrave fuoco il bosco non offre piugrave riparo la vampa solare brucia lrsquoerbe un zefiro afoso muove le flosce ali e allora che cosa 48 Ruscelletto orgogliosoChe ignobil figlio di non chiara fonte Un natal tenebroso Avesti infra gli orror drsquoispido monte E giagrave con lenti passiPovero drsquoacqua isti lambendo i sassiNon strepitar cotantoNon gir sigrave torvo a flaggellar le spondeChe benchegrave maggio alquantoDi liquefatto gel trsquoaccresca TondeSopravverragrave ben tostoEssicator di tue gonfiezze Agosto

Ode a Raimondo Montecucco

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propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 29: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

buono tutto che giova agli interessi generali e allora si avragrave una societagrave perfetta quando ognuno concorreragrave amorosamente con tutte le sue forze a mantenere 1rsquoequilibrio dei legami sociali Onde lrsquoinazione o il deviamento di una de le attivitagrave come ne lrsquouniverso produrrebbe disordini ne la societagrave produce un turbamento

Lrsquointeresse quindi non egrave materiale ma esclusivamente morale percheacute appoggiato agli affetti

Su questa base egli fonda ancora lrsquoedifizio de lo Stato questo egrave anche un meccanismo complicato A partire dal re fino a lrsquoultimo suddito tutti devono concorrere a formare la felicitagrave de lo Stato che egrave riposta ne la ricchezza e ne la pace ma come le guerre turbano la tranquillitagrave necessaria al libero svolgimento de le attivitagrave de lo Stato cosigrave le ingiustizie sociali le infingardagini di alcune professioni 1rsquoaccattonaggio tolgono ne lrsquointerno braccia infinite e dissanguano lo Stato senza mai essere produttivi44 Ei vorrebbe che si moltiplicassero gli uomini non essendo essi corrispondenti ai bisogni agricoli e industriali prima e vera fonte di ricchezza che il lusso dei potenti non assorbisse braccia utili al lavoro e che fra potenti e umili si stabilisse quellrsquoarmonia necessaria a uno stato perfetto

Ma la Natura prosegue ammaestrando Martino

Li sensi a custodiri La propria tua esistenza E a fariti sentiri La grata compiacenza

In questi versi il Meli adombra una di quelle grandi leggi fisiologiche su cui la scienza ha innalzato il suo edificio dico il principio estofilattico onde la sensibilitagrave dai dotti viene definita sentinella della vita45

E continua la Natura sfolgorando tutte le sue bellezze innanzi a 1rsquouomo e invitandolo a specchiarsi in lei ove desideri uno stato tranquillo e felice

44 Vedi Riflessioni economiche sullo Stato della Sicilia a f i e seg del Cod di 4 Qq D 345 Vedi piugrave sopra a pag 18

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Noi avremo tempo di esaminare in seguito questo principio morale notiamo qui che le Bucoliche contengono un sentimento alto e scientifico de le cose ancor piugrave alto che tutte le poesie pastorali fin qui scritte poicheacute il Meli in quella il-lusione serena de la vita in quella pacifica contemplazione in cui dimenticava seacute stesso non pensava solamente di richiamare quellrsquoetagrave de lrsquooro che egli avrebbe voluto nel mondo46 ma anche di adombrarvi i veri de la scienza e de la morale

E invano tu cercheresti negli ammaestramenti de la Natura una legge che esca fuori e la trascenda non troverai il metastasiano

Dovunque il guardo io giroImmenso Dio ti vedo

Il poeta non pensa che nel creato debba per esser buon cristiano ammirare un intervento divino Ammira la natura in segrave stessa nel molteplice suo spettacolo neacute accenna in modo alcuno che questa grande natura possa essere un atomo in fac-cia a Dio ovvero ludo e capriccio di una volontagrave superiore Pagano per sentimento evoca la vita di quei tempi antichi e ne la illusione del suo paganesimo si purifica e si rinnovella non si preoccupa del funesto oltretomba non disperde il sentimento ne le demenze orride di una seconda vita misteriosa e terribile47

Rassegnato a le vicende immutabili de lrsquoessere egli lungi dal rivelarne la fraude dolorosa che vi par concorporata te ne 46 laquoLrsquooccupazione ordinaria e connaturale della mia attenzione egrave stata quella di escogitare i mezzi piugrave plausibili per ordinare e sistemare la societagrave degli uomini in maniera che il giusto non fosse soperchiato dallrsquoingiusto che lrsquoonesto trovasse da vivere senza oppressione neacute avvilimento che la virtugrave ottenesse la considerazione dovutale e che le leggi non servissero per un traffico vile e rovinoso allo Stato ed ai singoli con impiegare un ceto numerosissimo di manimorte di ciarlatani o di malviventi neacute per esimere dal loro giogo quelli cui egrave affidata lrsquoamministrazione delle medesimeraquo Lettera al Barone Refhues a f 95 del Carteggio47 La censura non vedea di buon occhio lrsquoardimento del Meli quando egli scrisse il libro Riflessioni sul Meccanismo della Natura parve a quei degni inquisitori che malgrado le proteste di fede cristiana lrsquoautore sapesse di ateismo e non vollero permetterne la stampa ma lrsquoarcivescovo di Palermo mons Sanseverino lo fece stampare a Napoli per i tipi di De Dominicis nel 1777

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sorprende le parti piugrave alte da quel tempio sereno ove si egrave levato e ne ritrae lo spettacolo in quelle forme estetiche che ti empiono di maraviglia E per questo si comprende in lui quella mirabile potenza descrittiva e quella efficace naturalezza per cui agli occhi tuoi si svolgono quadri viventi che non ti stancano mai di piacere

Quanta e quale sia questa potenza pittorica appare da quei quadri ove ti presenta la natura

Via sedi a lrsquoumbra mentri chi drsquointornu Regna lu suli e tuttu brucia ed ardi

Vidi comu li pccuri ritornu Fannu a li macchi e li viteddi e vacchi Mettinu a lrsquoumbra lrsquounu e lrsquoautru cornu

Lrsquooceddi rsquontra li gai posanu stracchiSulu si esponnu a li cucenti arduri Li friddi serpi cu li spogghi a scacchi Eccovi dunque in una vasta campagna silenziosa e infocata

in un meriggio drsquoestagrave gli armenti riposano sotto le ombre gli uccelli si nascondono fra le siepi tutti cercano un pograve di frescura mentre le verdi lucertole si distendono fredde e immo-bili e attendono gli insetti Tutto egrave calma percheacute egrave lrsquoora del riposo meridiano Ma la scena cambia le spiche sono bionde da la pastorizia si passa allrsquoagricoltura

Giagrave sutta di la fauci Cadinu li lavuri Li gregni a li chianuri Eccu di ccagrave e di ddagrave La cicaledda rauca Tra lrsquoarvuli e li spichi Cu lu so zichi-zichi Nni annunzia lrsquoestagrave

Chiudiamo gli occhi e lrsquoillusione saragrave completa innanzi a noi si distendono le campagne di Cinisi che corrono via via

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sino al mare spaziose pianure disseminate di glauchi ulivi e di cupi carrubbi che tagliano co la loro ombra di trasparente cobalto il biondo de le spiche Qua e lagrave i campi sono schiomati ma lrsquoirte ristoppie ancora biondeggiano sugli alberi fra le verdi cortine la cicala rauca stride senza stancarsi tu vedi la truppa dei mietitori sotto la cui falce cadono i manipoli del frumento ti par di vedere i bagliori pacifici delle falci di sentire il riso argentino delle donne che si adornano il capo di spiche e folleggiando allietano il faticoso lavoro degli uomini E pensiamo ai riposi e ai mille episodii che srsquointrecciano e si compiono a lrsquoombra dei gelsi e le nostre idee si associano si richiamano si succedono per il magistero di otto versi che ne la loro ricca concisione ti suscitano un mondo vivo e reale

Ma la tavolozza del Meli svolge agli occhi del lettore una serie di quadri che si compiono lrsquoun lrsquoaltro 1rsquoestagrave non egrave finita dopo mietuto il frumento si trebbia

Curri lu voi rsquontra lrsquoarii Da chista parti a chidda E lu frumentu sgridda Sutta lu pedi sograveLi juculani rsquommattiti Sprannuzzanu la pagghia Chi lu tridenti scagghia Quantu cchiugrave in autu pograve

Ma il caldo incalza le fonti disseccano

Lu ciumi egrave tantu poviru Chi sempri trova intoppi E cu pitruddi e sgroppi Si metti a tu pri tu

Non si sarebbe potuto dir meglio quella povertagrave di acqua nel suo umile corso da le ghiaiuzze dagli sterpi da le irregolaritagrave del suo letto obbligata a rompere il suo tranquillo viaggio a deviare a contrastare il passo egrave evidente tutto il magistero de la pittura egrave ne lrsquoultimo verso in quella metafora

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viva del dialetto che ti raffigura come due avversarii il torrentello e il suo alveo E tuo malgrado nel cervello ti si associa lrsquoimagine del fiume rigoglioso che copre anche i sassi piugrave alti che tenta le sponde e va rapidamente minacciando i coloni E allora ti rammenti della superba ode del Testi

Ruscelletto orgoglioso

in cui il contrasto tra i due aspetti del torrente si distende per una lunga strofe per una lunga serie di imagini48 quando nel Meli sono appena tre imagini chiuse nel breve giro di una quartina settenaria

Ma giunge lrsquoessiccator agosto

Li venti cchiugrave nun ciatanu Negrave cchiugrave lu voscu scrusciMa movi lrsquoali musci Un zefiru chi crsquoegraveSrsquoinfocanu li vausi Sutta lrsquoardenti lampa Chi scarmuscisci e allampa Lrsquoirvuzza virdi ohimegrave

Qui siamo proprio nel solleone non alita un fresco tutto egrave fuoco il bosco non offre piugrave riparo la vampa solare brucia lrsquoerbe un zefiro afoso muove le flosce ali e allora che cosa 48 Ruscelletto orgogliosoChe ignobil figlio di non chiara fonte Un natal tenebroso Avesti infra gli orror drsquoispido monte E giagrave con lenti passiPovero drsquoacqua isti lambendo i sassiNon strepitar cotantoNon gir sigrave torvo a flaggellar le spondeChe benchegrave maggio alquantoDi liquefatto gel trsquoaccresca TondeSopravverragrave ben tostoEssicator di tue gonfiezze Agosto

Ode a Raimondo Montecucco

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propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

50

Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 30: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

Noi avremo tempo di esaminare in seguito questo principio morale notiamo qui che le Bucoliche contengono un sentimento alto e scientifico de le cose ancor piugrave alto che tutte le poesie pastorali fin qui scritte poicheacute il Meli in quella il-lusione serena de la vita in quella pacifica contemplazione in cui dimenticava seacute stesso non pensava solamente di richiamare quellrsquoetagrave de lrsquooro che egli avrebbe voluto nel mondo46 ma anche di adombrarvi i veri de la scienza e de la morale

E invano tu cercheresti negli ammaestramenti de la Natura una legge che esca fuori e la trascenda non troverai il metastasiano

Dovunque il guardo io giroImmenso Dio ti vedo

Il poeta non pensa che nel creato debba per esser buon cristiano ammirare un intervento divino Ammira la natura in segrave stessa nel molteplice suo spettacolo neacute accenna in modo alcuno che questa grande natura possa essere un atomo in fac-cia a Dio ovvero ludo e capriccio di una volontagrave superiore Pagano per sentimento evoca la vita di quei tempi antichi e ne la illusione del suo paganesimo si purifica e si rinnovella non si preoccupa del funesto oltretomba non disperde il sentimento ne le demenze orride di una seconda vita misteriosa e terribile47

Rassegnato a le vicende immutabili de lrsquoessere egli lungi dal rivelarne la fraude dolorosa che vi par concorporata te ne 46 laquoLrsquooccupazione ordinaria e connaturale della mia attenzione egrave stata quella di escogitare i mezzi piugrave plausibili per ordinare e sistemare la societagrave degli uomini in maniera che il giusto non fosse soperchiato dallrsquoingiusto che lrsquoonesto trovasse da vivere senza oppressione neacute avvilimento che la virtugrave ottenesse la considerazione dovutale e che le leggi non servissero per un traffico vile e rovinoso allo Stato ed ai singoli con impiegare un ceto numerosissimo di manimorte di ciarlatani o di malviventi neacute per esimere dal loro giogo quelli cui egrave affidata lrsquoamministrazione delle medesimeraquo Lettera al Barone Refhues a f 95 del Carteggio47 La censura non vedea di buon occhio lrsquoardimento del Meli quando egli scrisse il libro Riflessioni sul Meccanismo della Natura parve a quei degni inquisitori che malgrado le proteste di fede cristiana lrsquoautore sapesse di ateismo e non vollero permetterne la stampa ma lrsquoarcivescovo di Palermo mons Sanseverino lo fece stampare a Napoli per i tipi di De Dominicis nel 1777

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sorprende le parti piugrave alte da quel tempio sereno ove si egrave levato e ne ritrae lo spettacolo in quelle forme estetiche che ti empiono di maraviglia E per questo si comprende in lui quella mirabile potenza descrittiva e quella efficace naturalezza per cui agli occhi tuoi si svolgono quadri viventi che non ti stancano mai di piacere

Quanta e quale sia questa potenza pittorica appare da quei quadri ove ti presenta la natura

Via sedi a lrsquoumbra mentri chi drsquointornu Regna lu suli e tuttu brucia ed ardi

Vidi comu li pccuri ritornu Fannu a li macchi e li viteddi e vacchi Mettinu a lrsquoumbra lrsquounu e lrsquoautru cornu

Lrsquooceddi rsquontra li gai posanu stracchiSulu si esponnu a li cucenti arduri Li friddi serpi cu li spogghi a scacchi Eccovi dunque in una vasta campagna silenziosa e infocata

in un meriggio drsquoestagrave gli armenti riposano sotto le ombre gli uccelli si nascondono fra le siepi tutti cercano un pograve di frescura mentre le verdi lucertole si distendono fredde e immo-bili e attendono gli insetti Tutto egrave calma percheacute egrave lrsquoora del riposo meridiano Ma la scena cambia le spiche sono bionde da la pastorizia si passa allrsquoagricoltura

Giagrave sutta di la fauci Cadinu li lavuri Li gregni a li chianuri Eccu di ccagrave e di ddagrave La cicaledda rauca Tra lrsquoarvuli e li spichi Cu lu so zichi-zichi Nni annunzia lrsquoestagrave

Chiudiamo gli occhi e lrsquoillusione saragrave completa innanzi a noi si distendono le campagne di Cinisi che corrono via via

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sino al mare spaziose pianure disseminate di glauchi ulivi e di cupi carrubbi che tagliano co la loro ombra di trasparente cobalto il biondo de le spiche Qua e lagrave i campi sono schiomati ma lrsquoirte ristoppie ancora biondeggiano sugli alberi fra le verdi cortine la cicala rauca stride senza stancarsi tu vedi la truppa dei mietitori sotto la cui falce cadono i manipoli del frumento ti par di vedere i bagliori pacifici delle falci di sentire il riso argentino delle donne che si adornano il capo di spiche e folleggiando allietano il faticoso lavoro degli uomini E pensiamo ai riposi e ai mille episodii che srsquointrecciano e si compiono a lrsquoombra dei gelsi e le nostre idee si associano si richiamano si succedono per il magistero di otto versi che ne la loro ricca concisione ti suscitano un mondo vivo e reale

Ma la tavolozza del Meli svolge agli occhi del lettore una serie di quadri che si compiono lrsquoun lrsquoaltro 1rsquoestagrave non egrave finita dopo mietuto il frumento si trebbia

Curri lu voi rsquontra lrsquoarii Da chista parti a chidda E lu frumentu sgridda Sutta lu pedi sograveLi juculani rsquommattiti Sprannuzzanu la pagghia Chi lu tridenti scagghia Quantu cchiugrave in autu pograve

Ma il caldo incalza le fonti disseccano

Lu ciumi egrave tantu poviru Chi sempri trova intoppi E cu pitruddi e sgroppi Si metti a tu pri tu

Non si sarebbe potuto dir meglio quella povertagrave di acqua nel suo umile corso da le ghiaiuzze dagli sterpi da le irregolaritagrave del suo letto obbligata a rompere il suo tranquillo viaggio a deviare a contrastare il passo egrave evidente tutto il magistero de la pittura egrave ne lrsquoultimo verso in quella metafora

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viva del dialetto che ti raffigura come due avversarii il torrentello e il suo alveo E tuo malgrado nel cervello ti si associa lrsquoimagine del fiume rigoglioso che copre anche i sassi piugrave alti che tenta le sponde e va rapidamente minacciando i coloni E allora ti rammenti della superba ode del Testi

Ruscelletto orgoglioso

in cui il contrasto tra i due aspetti del torrente si distende per una lunga strofe per una lunga serie di imagini48 quando nel Meli sono appena tre imagini chiuse nel breve giro di una quartina settenaria

Ma giunge lrsquoessiccator agosto

Li venti cchiugrave nun ciatanu Negrave cchiugrave lu voscu scrusciMa movi lrsquoali musci Un zefiru chi crsquoegraveSrsquoinfocanu li vausi Sutta lrsquoardenti lampa Chi scarmuscisci e allampa Lrsquoirvuzza virdi ohimegrave

Qui siamo proprio nel solleone non alita un fresco tutto egrave fuoco il bosco non offre piugrave riparo la vampa solare brucia lrsquoerbe un zefiro afoso muove le flosce ali e allora che cosa 48 Ruscelletto orgogliosoChe ignobil figlio di non chiara fonte Un natal tenebroso Avesti infra gli orror drsquoispido monte E giagrave con lenti passiPovero drsquoacqua isti lambendo i sassiNon strepitar cotantoNon gir sigrave torvo a flaggellar le spondeChe benchegrave maggio alquantoDi liquefatto gel trsquoaccresca TondeSopravverragrave ben tostoEssicator di tue gonfiezze Agosto

Ode a Raimondo Montecucco

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propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 31: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

sorprende le parti piugrave alte da quel tempio sereno ove si egrave levato e ne ritrae lo spettacolo in quelle forme estetiche che ti empiono di maraviglia E per questo si comprende in lui quella mirabile potenza descrittiva e quella efficace naturalezza per cui agli occhi tuoi si svolgono quadri viventi che non ti stancano mai di piacere

Quanta e quale sia questa potenza pittorica appare da quei quadri ove ti presenta la natura

Via sedi a lrsquoumbra mentri chi drsquointornu Regna lu suli e tuttu brucia ed ardi

Vidi comu li pccuri ritornu Fannu a li macchi e li viteddi e vacchi Mettinu a lrsquoumbra lrsquounu e lrsquoautru cornu

Lrsquooceddi rsquontra li gai posanu stracchiSulu si esponnu a li cucenti arduri Li friddi serpi cu li spogghi a scacchi Eccovi dunque in una vasta campagna silenziosa e infocata

in un meriggio drsquoestagrave gli armenti riposano sotto le ombre gli uccelli si nascondono fra le siepi tutti cercano un pograve di frescura mentre le verdi lucertole si distendono fredde e immo-bili e attendono gli insetti Tutto egrave calma percheacute egrave lrsquoora del riposo meridiano Ma la scena cambia le spiche sono bionde da la pastorizia si passa allrsquoagricoltura

Giagrave sutta di la fauci Cadinu li lavuri Li gregni a li chianuri Eccu di ccagrave e di ddagrave La cicaledda rauca Tra lrsquoarvuli e li spichi Cu lu so zichi-zichi Nni annunzia lrsquoestagrave

Chiudiamo gli occhi e lrsquoillusione saragrave completa innanzi a noi si distendono le campagne di Cinisi che corrono via via

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sino al mare spaziose pianure disseminate di glauchi ulivi e di cupi carrubbi che tagliano co la loro ombra di trasparente cobalto il biondo de le spiche Qua e lagrave i campi sono schiomati ma lrsquoirte ristoppie ancora biondeggiano sugli alberi fra le verdi cortine la cicala rauca stride senza stancarsi tu vedi la truppa dei mietitori sotto la cui falce cadono i manipoli del frumento ti par di vedere i bagliori pacifici delle falci di sentire il riso argentino delle donne che si adornano il capo di spiche e folleggiando allietano il faticoso lavoro degli uomini E pensiamo ai riposi e ai mille episodii che srsquointrecciano e si compiono a lrsquoombra dei gelsi e le nostre idee si associano si richiamano si succedono per il magistero di otto versi che ne la loro ricca concisione ti suscitano un mondo vivo e reale

Ma la tavolozza del Meli svolge agli occhi del lettore una serie di quadri che si compiono lrsquoun lrsquoaltro 1rsquoestagrave non egrave finita dopo mietuto il frumento si trebbia

Curri lu voi rsquontra lrsquoarii Da chista parti a chidda E lu frumentu sgridda Sutta lu pedi sograveLi juculani rsquommattiti Sprannuzzanu la pagghia Chi lu tridenti scagghia Quantu cchiugrave in autu pograve

Ma il caldo incalza le fonti disseccano

Lu ciumi egrave tantu poviru Chi sempri trova intoppi E cu pitruddi e sgroppi Si metti a tu pri tu

Non si sarebbe potuto dir meglio quella povertagrave di acqua nel suo umile corso da le ghiaiuzze dagli sterpi da le irregolaritagrave del suo letto obbligata a rompere il suo tranquillo viaggio a deviare a contrastare il passo egrave evidente tutto il magistero de la pittura egrave ne lrsquoultimo verso in quella metafora

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viva del dialetto che ti raffigura come due avversarii il torrentello e il suo alveo E tuo malgrado nel cervello ti si associa lrsquoimagine del fiume rigoglioso che copre anche i sassi piugrave alti che tenta le sponde e va rapidamente minacciando i coloni E allora ti rammenti della superba ode del Testi

Ruscelletto orgoglioso

in cui il contrasto tra i due aspetti del torrente si distende per una lunga strofe per una lunga serie di imagini48 quando nel Meli sono appena tre imagini chiuse nel breve giro di una quartina settenaria

Ma giunge lrsquoessiccator agosto

Li venti cchiugrave nun ciatanu Negrave cchiugrave lu voscu scrusciMa movi lrsquoali musci Un zefiru chi crsquoegraveSrsquoinfocanu li vausi Sutta lrsquoardenti lampa Chi scarmuscisci e allampa Lrsquoirvuzza virdi ohimegrave

Qui siamo proprio nel solleone non alita un fresco tutto egrave fuoco il bosco non offre piugrave riparo la vampa solare brucia lrsquoerbe un zefiro afoso muove le flosce ali e allora che cosa 48 Ruscelletto orgogliosoChe ignobil figlio di non chiara fonte Un natal tenebroso Avesti infra gli orror drsquoispido monte E giagrave con lenti passiPovero drsquoacqua isti lambendo i sassiNon strepitar cotantoNon gir sigrave torvo a flaggellar le spondeChe benchegrave maggio alquantoDi liquefatto gel trsquoaccresca TondeSopravverragrave ben tostoEssicator di tue gonfiezze Agosto

Ode a Raimondo Montecucco

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propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

42

commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 32: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

sino al mare spaziose pianure disseminate di glauchi ulivi e di cupi carrubbi che tagliano co la loro ombra di trasparente cobalto il biondo de le spiche Qua e lagrave i campi sono schiomati ma lrsquoirte ristoppie ancora biondeggiano sugli alberi fra le verdi cortine la cicala rauca stride senza stancarsi tu vedi la truppa dei mietitori sotto la cui falce cadono i manipoli del frumento ti par di vedere i bagliori pacifici delle falci di sentire il riso argentino delle donne che si adornano il capo di spiche e folleggiando allietano il faticoso lavoro degli uomini E pensiamo ai riposi e ai mille episodii che srsquointrecciano e si compiono a lrsquoombra dei gelsi e le nostre idee si associano si richiamano si succedono per il magistero di otto versi che ne la loro ricca concisione ti suscitano un mondo vivo e reale

Ma la tavolozza del Meli svolge agli occhi del lettore una serie di quadri che si compiono lrsquoun lrsquoaltro 1rsquoestagrave non egrave finita dopo mietuto il frumento si trebbia

Curri lu voi rsquontra lrsquoarii Da chista parti a chidda E lu frumentu sgridda Sutta lu pedi sograveLi juculani rsquommattiti Sprannuzzanu la pagghia Chi lu tridenti scagghia Quantu cchiugrave in autu pograve

Ma il caldo incalza le fonti disseccano

Lu ciumi egrave tantu poviru Chi sempri trova intoppi E cu pitruddi e sgroppi Si metti a tu pri tu

Non si sarebbe potuto dir meglio quella povertagrave di acqua nel suo umile corso da le ghiaiuzze dagli sterpi da le irregolaritagrave del suo letto obbligata a rompere il suo tranquillo viaggio a deviare a contrastare il passo egrave evidente tutto il magistero de la pittura egrave ne lrsquoultimo verso in quella metafora

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viva del dialetto che ti raffigura come due avversarii il torrentello e il suo alveo E tuo malgrado nel cervello ti si associa lrsquoimagine del fiume rigoglioso che copre anche i sassi piugrave alti che tenta le sponde e va rapidamente minacciando i coloni E allora ti rammenti della superba ode del Testi

Ruscelletto orgoglioso

in cui il contrasto tra i due aspetti del torrente si distende per una lunga strofe per una lunga serie di imagini48 quando nel Meli sono appena tre imagini chiuse nel breve giro di una quartina settenaria

Ma giunge lrsquoessiccator agosto

Li venti cchiugrave nun ciatanu Negrave cchiugrave lu voscu scrusciMa movi lrsquoali musci Un zefiru chi crsquoegraveSrsquoinfocanu li vausi Sutta lrsquoardenti lampa Chi scarmuscisci e allampa Lrsquoirvuzza virdi ohimegrave

Qui siamo proprio nel solleone non alita un fresco tutto egrave fuoco il bosco non offre piugrave riparo la vampa solare brucia lrsquoerbe un zefiro afoso muove le flosce ali e allora che cosa 48 Ruscelletto orgogliosoChe ignobil figlio di non chiara fonte Un natal tenebroso Avesti infra gli orror drsquoispido monte E giagrave con lenti passiPovero drsquoacqua isti lambendo i sassiNon strepitar cotantoNon gir sigrave torvo a flaggellar le spondeChe benchegrave maggio alquantoDi liquefatto gel trsquoaccresca TondeSopravverragrave ben tostoEssicator di tue gonfiezze Agosto

Ode a Raimondo Montecucco

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propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 33: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

viva del dialetto che ti raffigura come due avversarii il torrentello e il suo alveo E tuo malgrado nel cervello ti si associa lrsquoimagine del fiume rigoglioso che copre anche i sassi piugrave alti che tenta le sponde e va rapidamente minacciando i coloni E allora ti rammenti della superba ode del Testi

Ruscelletto orgoglioso

in cui il contrasto tra i due aspetti del torrente si distende per una lunga strofe per una lunga serie di imagini48 quando nel Meli sono appena tre imagini chiuse nel breve giro di una quartina settenaria

Ma giunge lrsquoessiccator agosto

Li venti cchiugrave nun ciatanu Negrave cchiugrave lu voscu scrusciMa movi lrsquoali musci Un zefiru chi crsquoegraveSrsquoinfocanu li vausi Sutta lrsquoardenti lampa Chi scarmuscisci e allampa Lrsquoirvuzza virdi ohimegrave

Qui siamo proprio nel solleone non alita un fresco tutto egrave fuoco il bosco non offre piugrave riparo la vampa solare brucia lrsquoerbe un zefiro afoso muove le flosce ali e allora che cosa 48 Ruscelletto orgogliosoChe ignobil figlio di non chiara fonte Un natal tenebroso Avesti infra gli orror drsquoispido monte E giagrave con lenti passiPovero drsquoacqua isti lambendo i sassiNon strepitar cotantoNon gir sigrave torvo a flaggellar le spondeChe benchegrave maggio alquantoDi liquefatto gel trsquoaccresca TondeSopravverragrave ben tostoEssicator di tue gonfiezze Agosto

Ode a Raimondo Montecucco

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propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 34: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

propone il poeta propone un bagno in una conca di acqua che egrave dolcemente ombreggiata da alberi e dove le anitre e le oche trescano e schiamazzano

E appunto per questo invito a la sua amica egli ha svolto in tutta la sua infocata evidenza il quadro dellrsquoestagrave affincheacute la potenza del calore renda piugrave soave e piugrave fresca la voluttagrave del bagno

Ma non egrave certo inferiore a questa la dipintura dellrsquoautunno il Meli ha una tavolozza cosigrave ricca e ha tanta giustezza drsquoocchio che percepisce nettamente le varietagrave di linee e di colore Facoltagrave questa del Genio che sa non essere monocorde e a cui difficilmente pervengono gli ingegni che son dominati da quella particolar maniera che i pittori chiamano cifra Ma senza la continua osservazione tale facoltagrave non si educa neacute si nudrisce e se nel nostro poeta tu trovi tanta copia di colori veri gli egrave che egli studiava attentamente la Natura49 e a essa attingea largamente mirando in specie di non staccarsene neacute per correggerla come pretendono alcuni critici neacute per renderla piugrave vaga di quella che egrave realmente

Lrsquoiridi pinta di culuri varii Srsquoincurva e un ponti fa rsquontra mari e nuvuliFannu vuci li groi straurdinarii

Comu si rsquoncelu srsquoaddumassi pruvuliSupra lu polu surruschi si vidinuE ccrsquoegrave un frischettu poi suvuli suvuli

Lrsquoanatri e lrsquoochi pri alligrizza stridinuCa lrsquoacqua unnrsquoiddi triscanu e si sguazzanu Giagrave supra di la testa si la cridinu

rsquoMmenzu a li crapi li corvi svulazzanu Ittannu vuci squacquarati e orribili

49 Giustamente opinava il Meli che non si puograve essere buon poeta senza essere uomo di scienza e ne la prefazione a lrsquoediz del 1814 scrive laquoCi basti dire chehellip lrsquouomo dotto non egrave sempre poeta ma il poeta deve essere necessariamente uomo dotto che vale lrsquoistesso un uomo scientificoraquo

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E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

51

arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 35: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

E li giurani a funnu srsquoarrimazzanu

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibili Aria nova si suca e fora solitu Canta cchiugrave voti lu gaddu sensibili50

Questo egrave stupendo Non si puograve dare quadro piugrave evidente piugrave finito i due penultimi versi

La vacca isa li naschi e lrsquoinvisibiliAria nova si suca

sono di una fattura maravigliosa e incidono la imagine con una potenza piugrave tosto unica che rara Giagrave tu sei in autunno il tempo si fa maturo tutto si veste di malinconia ma lrsquouomo sa procurarsi anche in questa stagione la gioconditagrave de la vita

Quella natura che si rinfresca dopo tanta arsura e apre il suo grembo a la benefica pioggia e impregna di umori le uve riempie 1rsquoanimo di una molle voluttagrave

Cadinu li primi acquiLi venti fannu guerraLrsquooduri di la terraGratu si senti giagrave

rsquoNvirdicanu lrsquoolivi Matura egrave la racinaFilli biddizza finaEccu lrsquoautunnu egrave ccagrave

Senti li strepitiCuruzzu sentiGiagrave si priparanu Tini e palmenti Cui stipi accomuda Cui vutti fa

50 Confronta questa pittura con quella slombata del sonetto di Menzini laquoSento in quel fondo gracidar la ranaraquo

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E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 36: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

E qui ti si presentano i vendemmiatori che si inseguono e si nascondono fra le vigne neri di mosto ed ebbri

Jocanu ballanuSpreminu mustu Tutti si nni untanu Sinu a lu bustu Arruzzulannusi Di ccagrave e di ddagrave

Cu scattagnetti e ciotuli Ballannu pri la viaLu Diu di lrsquoalligria Ognunu onuriragrave

Nui cunsacramu a Baccu Lu duci sograve licuriMa di lu Diu drsquoamuri Lu cori poi saragrave

Deh vui tissitinni La tila orditaBaccu e CupidiniDi nostra vita rsquoMmenzu lrsquoamabili Tranquillitagrave

Qui il sentimento scorre per tutte quelle forme agili per tutti quei ritmi ebbri di una tal quale festivitagrave che par il riflesso delle antiche dionisiache campestri ne le quali gli spiriti sitibondi si commovevano nel sacro tumulto de lrsquoestasi e scop-piavano vivamente per tutte le vie del sentimento51

In questo canto de lrsquoautunno lrsquoebbrezza del vino egrave meravigliosamente trasfusa ne la varietagrave ritmica che si succede con una vivacitagrave snella e ti pare di vedere quei balli bacchici che si compiono intorno ai colmi tini dai quali il mosto manda

51 Trezza Nuovi Studii Critici Verona Drucker 1881

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i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 37: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

i suoi flammei splendori e il suo forte sito

IV

Ma le Bucoliche non contengono solo questo sentimento de la natura in generale vi ha in esse come ne la maggior parte de le altre poesie un sentimento etico che domina e intorno a cui si aggirano tutte le parti di ogni singolo componimento

Quando lrsquoamore non predomina egrave il senso morale il centro de la poesia

Cosigrave lrsquoidillio Martinu di cui abbiam visto il contenuto scientifico in esso sono svolte le idee del Meli su la educazione idee che partendosi da quellrsquoinnato sentimento del bene e del male vorrebbero a la sola natura affidato il compito de lrsquoeducazione Egrave come si egrave detto il criterio donde si parte il Rousseau

Lrsquoomu chi ncsci fora di la rsquommesta Cu scotiri li guidi e la tutela Di la saggia naturaPerdi la tramuntana e si smarrisci E quantu cchiugrave srsquoegrave drsquoidda alluntanatu Tantu cchiugrave spersu si ritrovaLrsquoilludiragrave prrsquoun tempu la citatiLi pompi li spettaculi lu lussuLi commodi e li gran magnificenziMa poi multiplicati Senti lrsquointerni passioni e chisti Crisciri cu lu crisciri di lrsquoanni Di lu so cori giagrave fatti tiranni

Questo fondo etico divide il Meli da tutti gli altri bucolici a partire da Mosco e Bione sino al Gessner

E a torto il Meli egrave stato chiamato Teocrito siculo52 mentre 52 Il Meli scrissi gli idilli delle quattro stagioni in Cinisi ma da quanto si rileva dai manoscritti e dai cod sud egli non avea dapprima scritte le Bucoliche cosigrave come si trovano Pare invece che avesse solamente scritto le cantate Venuto in Palermo e aggiuntivi alcune egloghe fece leggere tutto al Pasqualino il quale gli disse come

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nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 38: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

nel poeta greco-siculo egrave il solo sentimento limpido de la natura che prorompe per tutte le imagini con quella schiettezza spontanea e quella grande naturalezza nel nostro a questo sentimento egrave sposato anche il sentimento etico Ben vero qualche volta la naturalezza vi scapita non comportando in bocca di rozzi pastori il sentir de le veritagrave morali che son prodotto di studio intenso e di profonda esperienza

Pure se si pensa che il Meli scriveva le sue Bucoliche nel tempo stesso che indefessamente studiava libri di filosofia e di scienze si comprende come la sua mente dovesse esser nudrita di pensamenti maturi e gravi cui non sapeva sottrarsi anche al momento di maggior entusiasmo poetico

E se il Meli cede a Teocrito sovente per la naturalezza del linguaggio lo vince perograve sempre per la evidenza de le descrizioni per lrsquoaltezza del contenuto per lo svolgimento psicologico di alcune scene

Il Meli sentiva il mondo pagano ma come poteva sentirlo un genio del secolo XVIII commosso da le rivoluzioni intellettuali che rinnovavano gli intelletti

LrsquoIdillio IX laquoLi Piscaturiraquo fu ispirato certo da la lettura del XXI di Teocrito che il Meli conobbe per le barbare traduzioni ma fuori di pochi riscontri il contenuto egrave diverso

rsquoNtra un gruttuneddu in menzu agrave na sugghiera Chi a lrsquoinquietu mari facia fruntiDui piscaturi lu so jazzitedduSi avevanu cunzatu drsquoarca asciuttahellip 53

fossero in quel genere famosi gli idilli di Teocrito e poicheacute il Meli ingenuamente confessava di non averlo mai letto il Pasqualino gliene regalograve una cattiva traduzione Allora il Meli scrisse Li piscaturi Mirtillu Teocritu i quali se bene sen-tano lrsquoinfluenza del greco poeta pur sono cosa affatto diversa e per la forma e per il contenutoVedi Biografia di G Meli per Agostino Gallo sta nellrsquoEdizione de le Poesie Scelte di G Meli tradotte in Italiano Greco e Latino Palermo 1857

53 Versi 1-4

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Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 39: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

Son bene questi versi la parafrasi del testo greco54

Ιχθύος αργευτῆρες ὁμῶς δύο κεῖντο γέροντες στρωσάμενοι βρύον ἆυον ὐπό πλεκταῖς καλύβαισι

che in latino suonanolaquoPiscium venatores una duo cubabant senes cum

stravissent aridarn algam sub textili tugurioraquo

Come ancora il tratto

hellip la fami fa lrsquoomu industriusuE a lrsquoutili scuverti apri li vii55

che egrave la traduzione de la protasi de lrsquoidillio greco citato

῾A πενία Διόφαντε μόνα τάς τάς τέχνας ἐγείρει αὐτά τὦ μόθοιο διδάσκαλος56

laquoPaupertas Diophante sola arles excitat ipsa laboris magistraraquo

Fuori di questi riscontri nulla han piugrave di comune lrsquoidillio greco e il siciliano

In Teocrito con grande naturalezza i pescatori sognano una gran pesca e tutto il dialogo si aggira su la loro povertagrave e su la loro industria in Meli questo contenuto doventa un altro si partono da lo stesso punto ma per un tratto svolgono la veritagrave che si racchiude nei primi due versi della protasi greca e parlan de la provvidenza de la natura che equilibra i bisogni secondo la condizione di ognuno indi lrsquoamore ha il sopravvento lrsquoamore che appare ne la figlia di un ricco barcaiuolo la quale passa cantando e in questi ragionari suscita ai due pescatori una serie di riflessioni su le infermitagrave di amore fincheacute sorge

54 V 6-7 XXI rsquoAAIIEIƩ55 V 68-6956 V 1-2

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lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 40: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

lrsquoalba e li chiama al consueto lavoroOh certo il Meli volea confortare con queste riflessioni la

sua povertagrave57 da la quale rifuggiva nascondendosi fra le braccia de la sua Musa

La quale povertagrave stendeva le sue mani adunche sul cuore del poeta e lo lacerava continuamente mentre la discordia versava su le piaghe tutto il veleno dei dissapori domestici Dovevano essere per lui ben tristi quelle settimane dolorose in cui interrogando segrave stesso non ravvisava nessuna colpa neacute sentiva di meritarsi dei castighi e allora in quella stessa natura che interrogava per consolarsi cercava le cagioni le origini del suo affanno

Ed in uno di questi momenti in cui lrsquoanimo suo perdea quasi la sua serenitagrave dovette scrivere il canto di Polemuni

Esso egrave bene il grido di un cuore affranto dal dolore invano perograve vi cercheresti la ribellione tragica del Titano la sfida magnanima e impetuosa a una potenza sovrannaturale Polemuni interroga il destino ei vuol sapere percheacute debba essere infelice e non abbia a godere de la vita percheacute la felicitagrave debba sfuggire a lui che nulla ha commesso

Egli rappresenta il dolore che egrave ne la vita che nessuna onnipotenza puograve togliere giaccheacute da la vita esso si genera Ma lrsquoanimo sereno del filosofo sa distaccarsene dominandolo e convertendolo in forze feconde non maledice a quella fatalitagrave che porta in segrave stesso e ne la contemplazione de la natura tutto dimentica58 Questo stato noi lrsquoabbiamo ne le altre bucoliche ne le quali la vita non egrave dimezzata il poeta filosofo si sente concorde con la natura e si rinnovella in una purificazione voluttuosa de lo spirito

Ma nel canto di Polemuni la vita egrave scissa lo scoramento appare terribile al cervello de lrsquouomo egli soffre e scruta se le sue sofferenze gli vengano da lrsquoalto e pensando che non puograve al fato ribellarsi prorompe in una bestemmia pacata ma 57 Ma questa povertagrave non avviliva lrsquoanimo nobile del Poeta egli in una bozza di supplica o di lettera lasciograve scritte queste parole laquoFa piugrave orrore il prepotente dispotismo e la rapace insolenza dei subalterni che la povertagrave medesimaraquo V a f 57 del cod citato Cosigrave il Meli sopportava con dignitagrave la sua onesta miseria58 Trezza Epicuro e lrsquoEpicureismo Firenze Barbera 1877

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amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

51

arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 41: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

amarissimaCon tutto questo non bisogna vedere in essa una

contraddizione patente a quel mondo etico che si era formato il Meli Polemuni non ha la maledizione impetuosa di Byron neacute il pessimismo desolante di Leopardi giaccheacute sotto lrsquointerrogazione dolorosamente ardita havvi una certa rassegnazione tragica onde parmi che il Meli abbia piuttosto inteso combattere lrsquointervento di un fato di una volontagrave divina in quelle circostanze che dispongono de la nostra vita

laquoSe tu prevedesti quel che di me doveva essere e non ni facesti uno scoglio sei tu la stessa tirannia Se tu sei potestagrave di alto intelletto percheacute mi hai scelto per tuo nemico me vil uomo da nulla Qual gloria ti giunge o nume inumano dei miei tormenti se la forza egrave in tuo potere Tu sei una tigre che ti pasci di lamenti i miei dolori le mie torture servono a darti svago E se vidi io ombra di bene ei fu solo per un eccesso di tua tirannia affincheacute le mie pene si rendano ancor piugrave sensibilihellip raquo

E a canto a queste amarissime invettive ecco la nota de la rassegnazione

Su a lu munnu e rsquoun sacciu comuDerelittu e in abbannunuNegrave di mia si sa lu nomuNegrave pri mia cci pensa alcunu

Chi mrsquoimporta si lu munnu Sia ben granni e spaziusu Si li stati mei nun sunnu Chi stu vausu ruinusu

Vausu tu si la mia stanzaTu cimedda mi alimentiNun aju autra spiranzaSiti vui li mei parentihellip59

59 Racconta il Gallo ne la sua Biografia di Giovanni Meli che il soggetto di questrsquoidillio fu tolto dal poeta da un suo amico gentiluomo il quale perduti i beni per un rovescio ricavava gli alimenti da la pescaQuesta notizia conferma lrsquoopinione che il Meli abbia voluto combattere il creduto

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V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

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64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 42: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

V

Le Odi e le Canzoni completano le Bucoliche In queste tutto egrave obbiettivo il poeta traspare qua e lagrave in quei tesori di filosofia pratica che si scoprono di sotto ai quadri saturi di natura viva e reale Il sentimento lirico egrave qui compenetrato con lrsquoosservazione dei fatti le Bucoliche potrebbero ben dirsi drami lirici poicheacute lrsquoazione vi si svolge libera e con una tal quale andatura teatrale per via dei personaggi e in essa egrave completamente trasfusa la vis dramatica cosigrave da presentarti scene di una evidenza e di una veritagrave che maravigliano

Valga ad esempio lrsquoEgloga III Piscatoria a cui per movimento comico per naturalezza io non saprei trovar altro riscontro che ne le Siracusane di Teocrito

Le Odi e le Canzoni invece ci rivelano tutto intero lrsquointimo del poeta In esse non vi ha che un solo personaggio il poeta un sentimento quel suo amore calmo e sereno E una confessione viva brillante delicata de lo stato psicologico di un innamorato Tutte le fasi tutti gli aspetti tutto il linguaggio de lrsquoamore scintilla in una sonoritagrave agile e voluttuosa di metri

Le ebrezze deliranti le aspirazioni secrete dei sensi la mollezza de lrsquoabbandono la festivitagrave fescennina tutto serpeggia per quei ritmi ove le imagini si adagiano con una misura che ti rivela il gusto squisito del vero artista Se ne le Bucoliche il Meli egrave pittore massimo de la natura esteriore nelle liriche egrave 1rsquoanalista de la natura interiore

Al ritorno da Cinisi la fama di lui si era sparsa egli si trovograve a un tratto tirato ne la piugrave eletta societagrave in mezzo a quella galanteria che spesso mordeva e sebbene ei non riconoscesse nulla di buono nei nobilii60 pure in mezzo a quelle donne affascinanti per bellezza di carne e di abbigliamenti provocato da lo scintillare di quei occhi petulanti che lo stuzzicavano intervento della volontagrave di Dio ne le disgrazie nostre adombrando Dio sotto il pagano simbolo del Fato (col quale in questo caso egrave tuttrsquouno) per non incorrere ne la censura60 laquoAggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potutoraquo Lettera al Refhuens giagrave citata

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commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 43: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

commosso a lo spettacolo di tutta quella carne che sussultava attraverso i veli egli rimase inebriato e a lrsquoamore campestre che sorvolava serenamente nei canti buccolici successe la garrulitagrave di Anacreonte che scoppiettava come un legno verde al fuoco entro le imagini de la sua fantasia

Non vi fu bella donna del tempo che non ottenesse un tributo dal poeta che faceasi perdonare la bruttezza del viso con la grande leggiadria de le sue odicine

Noi non dobbiamo sollevare il velo che ricopre gli amori del poeta la campestre Clori e la cittadina Nice ci son li palpitanti di vita in grazia de lrsquoarte elle son donne di carne che non ti sfuggono come una nube rosea che si dirada al sopravvenire del sole ma che tormentano i sensi del poeta con tutte le feline astuzie de le donne6161 Tra le sue carte a f 88 del Cod 4 Qq D 5 trovasi la bozza di una lettera amorosa non sappiamo a chi diretta La riproduco percheacute da essa appare quale sia il concetto che il poeta si formava dellrsquoamore concetto libero e direi quasi affatto naturalista

laquoSignora bisogna disingannarci una volta a non parlare con si poco rispetto drsquouna passione che egrave sempre stata la piugrave interessante in tutto il mondo e valga il vero ditemi per vostra fegrave percheacute mai la vecchiezza ci rassembra un peso inutile e quasi in odio alla natura La bruttezza le rughe la tarditagrave le nevi non sono le prime a disgustare chi le mira poicheacute le istesse in un giovane perdono 1rsquoorrore e la tristezza anzi soperchiate da quella giovanile ardenza da quel sottilissimo e da quel non so che di fresco e nuovo che son lrsquoesca i dardi e le reti di amore son capaci di innamorare Ma i vecchi appena abbandonati da quel sovrano spirito (qual tragica mutazione) precipitano in una triste ipocondria gravi a se stessi ed al mondo tutto E voi voi stessa abbenchegrave giovane vaga e bella se non aveste negli occhi e nellrsquoaspetto quel che ingiustamente temete ricevere nel cuore sareste mel senza dolce praticel senza verde fior senza odore Non egrave piugrave tempo di dar fede ai pregiudizi dellrsquoinfanzia ed alle fole dersquo poeti che ci dipingono Amore fiero indomito lascivo crudele al par di unrsquoarpia o drsquouna meggera Crediamo piuttosto alle veridiche voci della natura Ella non egrave un nome vano e senza effetto egrave un principio un nume una pura causa una parte di Dio medesimo che occultata nel piugrave recondito recesso del cuore umano ispira agita e si palesa alla ragione sotto la maschera di un istinto o sia di un sentimento vivo ed animato che malgrado le forti tempeste delle ribelle passioni fa troppo distintamente allrsquoanima sentire le sue vociEd infatti chi ci ha preservato da tanti pericoli e ci ha ispirato la conservazione di noi medesimi Chi ci avverte della nobiltagrave della nostra anima e ci sprona a tutta possa a procurarci quella felicitagrave perfetta che conduce al nostro piugrave utile vantaggioSe non questrsquooracolo questo nume tutelare del cuore umanoOr questo stesso principio che ci fa amar noi in noi comanda drsquoamar noi in altri Per

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E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 44: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

E 1rsquoamore scoppia per tutte le vie del sentimento non si ammorba in una sentimentalitagrave nebulosa od in una idealitagrave che ti lascia solo in pugno de le mosche neacute si imbrodola in un priapismo poetico che ti corrompe la serenitagrave de 1rsquoode

Qui egrave 1rsquoeccellenza de lrsquoarte del Meli nel contemperare lrsquoaspirazione intensa de la carne con la delicatezza del suo sentimento e con 1rsquoeleganza di quella societagrave che lo circondava onde ne scaturiva una poesia sana ed elegantissima

Egli si egrave formato un culto de lrsquoAmore egli nel silenzio del suo gran cuore drsquoartista gli ha innalzato un tempio immenso crede di aver il diritto di essere amato percheacute ama percheacute la natura gli accorda questo diritto a cui non intende rinunziare per nessun ostacolo

Ama la donna percheacute egrave donna percheacute egrave bella percheacute tutto in lei respira le tepide fragranze de 1rsquoamore percheacute gli occhi la bocca il petto lrsquoalito stesso tutto insomma suscita nel suo cuore questo sentimento cosigrave grande cosigrave divino cosigrave misterioso tanto universaleeppure mal compreso

Egli non si cura per nulla di sapere se le sue donne siano virtuose o no se sappiano essere madri di famiglia se siano pudiche verginelle che sorridono alle parole audaci di un innamorato o ipocrite zitellone che guardan sottocchi quel di che si mostrano scandolezzate se siano nubili o maritate di nulla si cura basta a lui che sian donne e per ciograve imagini di

sovrumana metamorfosi di amore chi ama vive nellrsquooggetto amato e questo in luiAdunque dovendo amar voi in voi dovete amar voi in me per dritto di natura di gratitudine di convenienzaMi direte che in questo istante non esperimentate in voi le voci del sentimento cosigrave vive che vi spingono ad amare Sia cosigrave ma di grazia cancellate quella stima per il cagnolino discacciate il passerino lasciate di apprezzare quelle gioie quegli arredi quelle galanterie insomma rivocate quellrsquoaffetto disperso in mille oggetti e riunite le divise forze di una potenza cosigrave nobile impiegata stoltamente in oggetti ignobili e materiali Ed allora sentirete destar la natura ed esortarvi ad impiegare il ricco capitale dei vostri affetti in un cuore come il mio sul quale chi ve ne impiega una parte nel momento appresso ne avragrave rese mille per quellrsquounaraquo

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amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 45: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

amore letizia felicitagrave vita de lrsquouomo62Lrsquoinganno del De Sanctis fu ne lrsquoaver guardato i titoli delle

odi titoli sciupati dal gregge drsquoArcadia ma egli non vide come il Meli in quei medesimi soggetti fonte di deliri poetici sapea levarsi tanto alto sapea ringiovanirli con la sua squisitezza di sentimento con quella successione di imagini che ti fan nuovo tutto il meccanismo de lrsquoode e innanzi a cui tu ti senti piccino e rimani sorpreso e affascinato

Vi ha in questo poeta tutta la spontaneitagrave graziosa de la poesia popolare che ei studiava attentamente tutta quella felicitagrave di linguaggio evidente contemperata da la matura riflessione de lrsquoartista da un gusto finissimo e veramente greco e da una mollezza voluttuosa che sa de lrsquooriente

E tal poesia che schiude i profumi de la zagara e dei gelsomini fra i severi e maestosi intercolonni dei templi greco-siculi armonica fusione di una forma popolare e di una successione di imagini scelte con discernimento fine amalgamate in seno a la ebbrezza del sentimento eccitato

Quasi campioni de lrsquoaugusta valle Le srsquoinnalzano intorno alpestri monti Drsquoorrida maestagrave cinti le spalle

62 laquoInvitato a villeggiare dai PP Benedettini nel loro solitario monistero di S Martino e da essi trattato lautamente dopo pochi giorni disse che voleva ritornare a Palermo E percheacute interrogollo il p Abate avete a dolervi di noi No rispose anzi vi son tenutissimo ma qui mi annoio mancando al vostro magnifico monastero la piugrave bella metagrave del genere umano senza di cui non so vivereraquo Gallo BiografiaIn quel soggiorno il Meli scrisse questo bel sonetto italiano

Fra il silenzio e lrsquoorror sacro e romito Di cupa valle umilemente alteroSorge al Nume diletto un Monistero Che fa a lrsquoanime pie soave invito

Posa in un colle fresco e coloritoDal noce opaco e dal cipresso nerorsquoU spesso lrsquousignuol suo caso fiero Narra soavemente impietosito

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Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 46: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

Quivi dietro a la Fegrave con desir pronti Van rintracciando di salute il calle La Penitenza e il Duol chine le frontista a f 246 del Cod 4 Qq C- 31

Chi fra i critici puograve con la sua esegesi tutte rilevare le bellezze di quel capolavoro di lirica che egrave 1rsquoode lu labru e le altre lu pettu lu neu li capiddi ecc ecc

Dimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinuNun ccrsquoegrave cima chi arrussica Di lu munti a nui vicinu

Trema ancora ancora luci La rugiada rsquontra li pratiDunrsquoaccura nun ti arruci Lrsquoali drsquooru dilicati

Li ciuriddi durmigghiusi rsquoNtra li virdi soi buttuni Stannu ancora stritti e chiusi Cu li testi a pinnuluni

Ma lrsquoaluzza srsquoaffaticaMa tu voli e fai caminuDimmi dimmi apuzza nicaUnni vai cussi matinu

Cerchi meli e srsquoiddu egrave chissu Chiudi lrsquoali e un ti straccariTi lu rsquonsignu un locu fissuUnni hai sempri chi sucari

Lu conusci lu miu amuriNici mia di lrsquoocchi beddirsquoNtra ddi labbra crsquoegrave un sapuri

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rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 47: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

rsquoNa ducizza chi mai speddirsquoNtra ddu labbru culurituDi lu caru amatu beniCcrsquoegrave lu meli cchiiugrave squisituSuca sucalu ca veni

Ma quanta distanza fra questa leggiadrissima ode tutta naturale e viva e il sonetto del Redi elegante se vuolsi ma freddo e insipido63 Quel che piugrave colpisce nel nostro poeta egrave la ricchezza de le imagini lrsquoemozione poetica in lui egrave cosigrave viva che da la sua fantasia sgorgano si succedono si compiono con una profusione di colore le piugrave mirabili le piugrave nuove forme Tutto in lui si fonde lrsquoagilitagrave dei ritmi la vivacitagrave de le imagini il colore del sentimento formano un tutto organico con tal savia misura da renderti eccellente il meccanismo de lrsquoode Ma la ricca fantasia vince qualunque altra bellezza Nulla sfugge a lrsquoosservazione acuta del poeta di genio ei ti disvela dei mondi estetici con la magia di un prestigiatore

Un giorno egli scopre attraverso i veli il petto de la sua Nice Quelle forme stupende lo infiammano egli prorompe

laquoIn cotesto petto amabile orto di rose e di fiori pose

63 Ecco il sonetto del RediApe gentil che intorno a queste erbette Susurrando trsquoaggiri a sugger fiori E quindi nelle industri auree cellette Fabbrichi i dolci tuoi grati lavori

Se di tempre piugrave fine e piugrave perfette Brami condurgli e di piugrave freschi odoriVanne ai labri e alle guance amorosette Della mia bella e disdegnosa Clori

Vanne e quivi lambendo audace e scorta Pungila in modo che le arrivi al core Lrsquoaspra puntura per la via piugrave corta

Forse avverragrave che da quel gran dolore Ella comprenda quanto a me nrsquoapportaApe vie piugrave maligna il crudo Amore

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Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 48: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

Amore due mazzolini ove con le ali spruzza i fiocchetti di neve intreccia le vene e scrive qua egrave il paradiso Ma una nube importuna mi toglie il cielo ed egrave appena se il velo mi concede uno spiraglio La Modestia armata di uno spillo che pare una alabarda se lo custodisce rigorosamente hellip Gli sguardi si sprofondano in quel piccolo spiraglio ed ei li pasce e guida la mente a le arcane bellezze Se mai o Zefiro amoroso sentisti affetto allarga ancora il sospettoso velo allarga e se Falito tuo non basta eccoti serviti del mio fiatoraquo

Un altro giorno ei il Poeta studiando botanica64 rimane colpito dal sistema sessuale di Linneo gli par di vedere un nuovo impero di Amore e colpito da la novitagrave innamorato di quello stesso amore esclama

laquoNice sai tu percheacute cotesto fiore che sta sotto la tua gorgiera fa pompa di tanto lusso di fragranza e di colore Percheacute egrave un letto nuziale che la natura prepara a una sposa che ha a canto dieci sposi in fiocco e gala65hellip In una conca che egrave nel mezzo sta la sposa e ogni marito attende che ella lo inviti agli amplessi Tra i palpiti amorosi si distilla il miele che lrsquoape industre raccoglie goccia a goccia66 Ma tu muti di aspetto ma tu arrossisci no non egrave questo il fiore che si con-viene al tuo seno Ecco questrsquoaltro osserva crsquoegrave una sola sposina che conserva per un Zefiro la sua pura fiamma67 Egli parte pria de lrsquoaurora errando prati e lidi si provvede tra i fiori del polline fecondate e poi lo spruzza sovra la sposa che lo attende Vedi come al suo fiato ella si animi e si ravvivi

Nice apprendi quanto possa un delicato amore e ammira cuor mio quanto esteso e grande sia lrsquoimpero di questo iddioraquo

V

64 Fra i suoi manoscritti vi ha un cartolare col titolo Lezioni di Botanica mdash Cart 2 Sta nel Cod ms 4 Qq D 665 Fiore della classe laquoDecandria Monoginiaraquo Linn66 Secondo Chaptal El di Chini Vol 4 (citato dal Meli) la secrezione del nettare avviene ne lrsquoepoca de la fecondazione67 Fiore della vigesima seconda classe laquoDiocciaraquo Linn

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Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 49: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

Ma il contenuto de le Odi e de le Canzoni non egrave tutto erotico la piugrave gran parte di esse ha un contenuto morale che si rivela sovente in una mordacitagrave satirica

Tutta lrsquoethologia del Meli egrave racchiusa ne le sue odi egli non trova altro scopo ne la vita che il procurarsi la felicitagrave ma i mezzi sono varii percheacute della felicitagrave si egrave formato un tipo multiforme o meglio percheacute si sono foggiate tante felicitagrave quanti i desideri umani

Ma quale egrave la vera felicitagrave Non egrave la soddisfazione di tutti i piaceri poicheacute laquoquestrsquoavida inquietitudine ci rende schiavi con le sue promesse irresistibili il fuoco passa le facoltagrave si consumano la speranza resta infeconda nel cuore divorato da uno sterile ardore e lrsquoesistenza medesima non egrave che un peso penoso a chi la porta inutilmenteraquo68

La felicitagrave egrave nel conservar lrsquoanimo sereno laquola sola felicitagrave reale si egrave di vivere senza soffrire o piugrave esattamente ancora esser felici egrave vivereraquo69 Ma in che modo raggiungere questa felicitagrave Ritornando allo stato primitivo di semplicitagrave

laquoNellrsquoordine primitivo noi eravamo suscettibili di poche affezioni e ciascuna era determinata al suo momento e come scelta indipendentemente dalla nostra volontagrave per li bisogni della nostra naturaraquo

laquoNellrsquoordine attuale dunque fa drsquouopo trovare un mezzo di non ricevere nel tempo stesso che una impressione unica o almeno moltissimo superiore a qualunque altra ed un mezzo di fare nelle impressioni di cui siamo suscettibili una scelta sem-pre convenevole alla nostra natura e perciograve di nostra felicitagrave

68 Brano tradotto dal Meli E trascritto in uno di quei fogli che ora si trovano raccolti nel cod 4 Qq D 3 egrave tolto da lrsquoopera Reacuteveacuteries sur la Nature primitive de lrsquoHomme Paris 1782 Rev 969 laquoOgni male egrave straniero alla pienezza della vita ed ogni sofferenza ha per principio delle cause destruttive Il dolore egrave contrario allrsquoesistenza chi soffre non vive pienamente e interamente la sua vita egrave minacciata e come sospesaraquo (Pensieri stanno a f 86 e seg del Cod 4 Qq D 3) laquoI piaceri impetuosi convengono ben male a lrsquouomo Il piacere egrave pericoloso esso ci corrompe senza soddisfarci snerva le anime e le rende inette ad ogni sforzo virtuoso il suo lampo inutile rende piugrave funeste le tenebre che esso conduceraquo Da le Reacuteveacuteries citate

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Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 50: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

Questi due mezzi soli ci restano di ritornare in qualche maniera a questa situazione primitivahellip Di queste due vie felici che sole restano allrsquouomo di societagrave lrsquouna egrave il vino lrsquoaltra la filosofia piugrave profonda

laquoSe gli effetti dei liquori spiritosi e fermentati non fossero passeggieri e destruttivi non vi sarebbe un uomo veramente disingannato neacute un uomo saggio che non li preferirebbe alla piugrave sublime indifferenza della filosofia Ma la felicitagrave non consiste negli istanti isolati di energia di voluttagrave o di obblivione La felicitagrave egrave una successione quasi continua e durevole come i nostri giorni di fortunato concorso di pace e di attivitagrave di armonia dolce e severaraquo70

E da queste due vie da questi due mezzi procede tutta la poesia di carattere etico il Meli o ti risuscita quellrsquoebriosita festosa di Anacreonte che ne lrsquoallegria dionisiaca del vino ti dimentica la frode de la vita e ti scherza delicatamente ovvero ti spiega quella calma e serena giovialitagrave che si specchia in una filosofia sana e agile concorde con la natura perpetuo festino de lrsquoanimo

Li testi fumanuGiagrave semu cottiButtigghi e gotti Vegnanu ccagrave

Vaianu a cancaru Sennu e giudiziu Oggi sia vizili La gravitagrave

rsquoNtra la mestizia Li guai si avanzanu Sulu si scanzanu Stannu accussigrave

La ciospa rsquonsemmula Lu calasciuni

70Pensieri stanno a f 86 del Cod citato

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Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 51: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

Vini abbuluni E amici rsquonsi

Fumu egrave la gloria LrsquoAmuri egrave focuEgrave un scherzu un jocu La gioventugrave

Prima chi tremula Vicchiaia arrivaSi sciali e viva A cui pograve cchiugrave

Proi ssa ciotulaBedda picciottaChrsquoiu rsquontra rsquona botta Lrsquoasciuchirograve

Comu rivugghinu Sti bianchi scumi Vugghia ed addumi Lu cori tograve hellip

E altrove

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sfera E nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

Chi sa cogghiri lrsquoistanti Menu amari di la vitaLrsquoautri annega tutti quanti rsquoNtra na malaga squisitahellip

laquoSe il fato egrave inflessibile che mai sperarne Io oppongo alle sue onte scudo ben temprato armi assai pronte bottiglie e bicchieri Il piacere egrave ai mortali sole di gennaio e poi che

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arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 52: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

arte o scienza non giungeragrave a domare lrsquoinclemenza degli astri sia lrsquoanima giulivaraquo

Qui ti par di vedere Anacreonte redivivo cinto di rose e di edera sollevare in alto la coppa spumante e cogli occhi scintillanti e ridenti infonderti tutta la sua giovialitagrave71

Eppure il Meli non conosceva Anacreonte o meglio lo conobbe per le cattive traduzioni che correvano e forse piugrave probabilmente per le traduzioni francesi72 Ma egli aveva 1rsquoanima di quel greco ne aveva intuito quel sistema epicureo che prolungavagli la vita in una perpetua gioia e lo riproduceva con forme sue ma ne le quali ti par di sentire echeggiare la festivitagrave alcoolica del vecchio greco La sapiente scelta dei ritmi nei quali eccelle il Meli ti compie lrsquoillusione di quelle imagini pieghevoli e ti dagrave al colorito una trasparenza opalina leggiadrissima

Ne lrsquoebrietagrave del vino perograve non trovi in Meli gli scomposti desiderii dei sensi egli rimane casto si accende ma non per immergersi in un bagno di voluttagrave da cui toglierassi col cuore amareggiato ei vuol dimenticare i dolori ei vuol essere giulivo per saziare lrsquoanima sua in una serena contemplazione de la natura

Onde egrave che cessando lrsquoemozione del vino egli si attuffa

71 Il Meli ha unrsquoidea giusta di tale giovialitagrave (e per conseguenza anche di ogni altro stato de lrsquoanimo) laquoCiograve che noi chiamiamo giovialitagrave non egrave tanto il prodotto comunemente come credesi della prosperitagrave delle ricchezze quanto di una felice fisica costituzioneraquo E qui parlava per esperienza poicheacute egli dotato di sanissima costituzione aveva potuto osservare in seacute stesso questa dipendenza de lrsquoumore (per dirla con le sue parole) da le speciali organizzazioni E ciograve appare anche da qualche brano de le Rifles sul Meccan della Natura72 Nel suo Zibaldone il Meli fra le altre cose ha due traduzioni dal greco Ma da quel che se ne vede esse o son copiate o son tradotte da una lingua piugrave facile e piugrave vicina a lrsquoitaliana Drsquoaltronde da tutti i manoscritti in cui si occupa di Anacreonte e del suo sistema morale mostra di non averne cognizione che per via di M Fontenelle Nessuno scritto ci dice che il Meli avesse studiato Teocrito e Anacreonte nel testo greco anzi unrsquoode italiana de la Fortuna per la struttura metrica per 1rsquoandamento e qualche volta per le parole sembrami tolta da la traduzione de lrsquoode Amore di Anacreonte fatta da Saverio MatteiChi ha vaghezza di leggere lrsquoode della Fortuna del Meli per confrontarla con la traduzione dal greco vegga a f 138 del Cod 4 Qq C 31

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nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 53: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

nelle acque salutari de la sua filosofia a cui chiama anche gli uomini come a un delizioso convito73

Filosofia che avendo uno stesso obbiettivo ti ha quella stessa festivitagrave

Lrsquoistantaneitagrave del piacere la sua variabilitagrave fan dubitare il Poeta ei ti domanda

mi sapristi diri (Si puru in terra esisti realmenti)Cosrsquoegrave ed unni si posa lu piaciri

laquoOgnuno creasi un tipo del piacere secondo le sue corrotte passioni i suoi gusti i suoi istinti ma quando giagrave lrsquoha conquistato cerca

negrave cchiugrave lu vidi quannu lrsquoavi in manuraquo

laquoE dunque Amore questo piacere che Psiche tentando di scoprire a lume di lucerna videsi sparire a un tratto Ma che egrave dunque questa eterna celiaraquo

E mosso da questo dubio ei chiede per bocca di un savio

Qualrsquoegrave lrsquoomu a lu munnu cchiugrave feliciCui si cci cridi

La felicitagrave egrave dunque una illusione ma una illusione che non puograve derivare da desiderii scomposti che turbano la calma de lrsquoanimo e lo tengono in continua agonia Lrsquoillusione de la

73 laquoVoi falsi felici uomini dellrsquoordine sociale cui una fortuna destruttiva consuma con i suoi funesti favori voi privileggiati per la nostra enorme disuguaglianza vittime del caso seduttore del vostro nascimento o dei frutti perfidi delle vostre colpevoli facoltagrave voi che pensate e che sapete che possedete e comandate voi tutti sopra dei quali pesa e si cumula il prodotto vanamente ammirato di cento secoli di delirio e tutto quel faticoso errore della terra sapiente voi esenti di travaglio di privazioni e drsquoignoranza separati per sempre da una facile felicitagrave ridicole e mise-rabili divinitagrave di uman lavoro voi non potete che nella sola filosofia rigenerare la vostra essenza e ringiovanire la vostra vita ormai spossataraquo Sta a f 86 del Cod 4 Qq D 3

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felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 54: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

felicitagrave egrave riserbata al savio

Saggiu egrave cui disiu nun stenni Fora mai di la sua sferaE nun cura li vicenni Di la sorti lusinghera

laquoSaggio egrave colui che non si lascia vincere da lrsquoambizione74 e pago di segrave stesso oppone la sua anima tranquilla a le vicende de la fortuna Saggio egrave colui che apprezza lrsquooro non per cupi-digia ma percheacute mezzo a soddisfare ai bisogni Quali eccessi non persuade la scellerata fame de lrsquooro

Tu li visceri a la terra Sinu a funnu agravei laceratuUnni accosti sbampa guerraOgni drittu egrave viulatu

Turri a Danai e forti mura Su assai debuli pri tiaLa valanza abbucchi purursquoNtra li manu anchi drsquoAstria

laquoSaggio egrave colui che parla poco e opera molto e bene e che si egrave educato alla scuola dellrsquoesperienza dello studio delle avversitagrave chi non insuperbisce di segrave stesso chi non mente chi ama e si lascia amare chi gode e lascia godere chi non attuffa la vita nella malinconia o nella bile chi insomma ubbidisce ai sacri dettami della natura e a quella conforma la sua vita

laquoSaggio egrave infine chi piugrave di ogni altro bene apprezza la pace e tutto fa per conquistarla poicheacute nella pace dellrsquoanimo egrave la felicitagrave della vita e per la pace tu puoi gustare le gioie continue che la vita alimentanoraquo

Nel Meli egrave tanto profondo il sentimento di questa

74 Il Meli non ebbe mai ambizione di segrave stesso diceva laquoIo per tutto ciograve che riguarda me solo sarei sigrave parco nei miei desideri che mi chiamerei contento del mio statoraquo A f 57 del Cod 4 Qq D 4

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tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 55: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

tranquillitagrave che te lo comunica con quella sua ode la Paci la quale con le due altre la Cicala75 e la Fortuna ti rivelano tutto lrsquoanimo buono e sereno del poeta filosofo ed egli egrave tanto preso da questa sua filosofia che disprezza tutti i dicitori di Etica tutti i fabbricatori di astrazioni di bolle di sapone i quali mentre da un lato si ingrassano tra i vizi da lrsquoaltro ti predicano la buona morale con frasi altisonanti e apparato di nomi e citazioni oltramontane laquocornacchie vestite di penne di pavone per cui il popolo ignorante attribuisce le colpe non alla perversitagrave dellrsquoanimo di essi ma alla filosofiaraquo76

Ben sovente questo senso di serenitagrave questrsquoaura infinita di gioia pacata e profonda questa vera saggezza che veste lrsquoanima del poeta egrave come conturbata da lo spettacolo di una societagrave guasta e corrotta

Ma il turbamento egrave passeggiero il poeta non si lascia sopraffare non si incurva al giogo ma si leva come chi si sente superiore alle colpe del secolo come chi si sente sicuro di segrave e flaggella il mondo contemporaneo con mordacitagrave ironica

Ma egli non ha la virulenza di Giovenale lrsquoacredine di

75 Nella Cicala il poeta adombra se stesso egli in quellrsquoinsetto per gli altri insopportabile vede in epilogo tutti i desideri della sua vita La cicala egrave il suo ideale non aver cura di altro che di cantare e riposarsi in quegli ozi artistici ecco tutto La poesia esprime mirabilmente questo intenso sentimento con quella soave e delicata malinconia che si diffonde non solo per le imagini ma anche per il metro Quanto a lrsquoidea di questo componimento e tolta dallrsquoode XLIII di Anacreonte specialmente poi le strofe rsquoNtra li Musi fusti ascritto e seg che lo stesso Meli accenna appartenere al poeta greco Ma il contenuto egrave fattosi diverso76 Quannu qualcunu affattu Nun ha sensu comuniLu vulgu dici egrave mattuO gran filusufunihellipSti dotti sti eruditi Non da paroli ed attiConuscirli duvritiDa lrsquooperi e li fatti

Vestinu pinni vaghi E spissu senza macchiPerograve rubati a paghiE sutta su curnacchi

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Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 56: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

Persio poicheacute lrsquoanima sua non sa odiare con tutte le forze de lrsquoodio e non ha quindi la violenza di una forte passione Non ha 1rsquoironia sanguinosa di Parini poicheacute gli manca quella austeritagrave vera o falsa del sentimento quella rigidezza di antico stoico

Nel Meli lrsquoironia non rappresenta uno stato diverso da la sua abituale calma voluttuosa il dolore di una vita corrotta si trasforma in lui in una gaiezza scettica onde il poeta sorvola con lrsquoagilitagrave de lo scherzo e col suo riso acre e scintillante colora quei momenti dolorosi Egli non nacque con lrsquoanima del Titano ma con la gaiezza di Anacreonte e la procacitagrave di Aristofane

Ride ma nel suo riso tu scopri lrsquoironia redentrice e mentre ei si trastulla tu senti lrsquoamarezza di chi ha una intuizione scettica degli uomini77

Pure non resti scoraggiato non turbi 1rsquoanimo tuo non trovi la solitudine incresciosa intorno a te dopo che avrai lette e pensate quelle vivaci satire invece sorridi e senti come se un peso ti si togliesse da lrsquoanimo sorridi e tenti anche tu di uscire fuor da quellrsquoaere per librarti nei campi sereni de lo spirito che ha combattuto e vinto le battaglie tenaci de la vita

77 Non mancograve al Meli la satira civile Egli verisimilmente aveva scritto una specie di lessico epigrammatico in prosa del quale non ci rimane che una sola pagina della lettera L ed ecco due epigrammi in prosalaquoLegge mdash Le leggi sono come le tele di ragno che non arrestano che delle mosche E sulla sola mediocritagrave che si esercita tutta la forza delle leggi esse sono egualmente impotenti contro i tesori del ricco che contro la miseria del povero Il primo lrsquoelude il secondo vi scappa lrsquouno rompe la tela lrsquoaltro vi passa a traversoraquolaquoLitigante mdash Che sono sfortunato diceva un litigante io non so come guadagnarmi il mio giudice egli non ha negrave innamorata negrave confessoreraquo V a f 93 del Cod 4 Qq D 3

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VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 57: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

VI

Il Settembrini fra gli elogi che profonde al nostro poeta78 lo accusa di esser rimasto lontano da quel movimento rivoluzionario e quasi si addolora che un ingegno cosigrave poderoso non abbia combattuto le battaglie della libertagrave Il pa-triota scrittor napolitano giudicava de la importanza o meno di uno scrittore a la stregua de lrsquoamor patrio ma lrsquoartista non egrave lo scrittore lrsquoarte non egrave sgabello a sentimenti estranei ella non ha fine che segrave stessa e se talvolta essa converte la cetra apolline in un arco di battaglia per saettare le ingiustizie sociali79 non egrave giagrave per farsi banditrice di una qualsiasi idea chegrave tutto sia patria o religione o scienza o famiglia o morale tutto perde il suo valore effettivo sotto lrsquoimpero de lrsquoarte

Questa Dea sdegnosa si sta campata sopra le inaccessibili cime del pensiero e di lagrave torreggia signora di ogni idea umana come uno spirito divino che sublima e converte il cervello del genio

Comunque sia non si puograve impunemente dare al Meli accusa di non avere inteso il grido de la libertagrave di non avere rivolto il suo pensiero a la patria

Lrsquoode per la caduta di Bonaparte il sonetto contro il Giacobinismo trassero in inganno chiunque i versi dedicati a Ferdinando Borbone a Leopoldo a Cristina anchrsquoessi di quella famiglia confermarono lrsquoopinione che il Meli aspirando a poeta cesareo avesse quasi venduta la sua lira ai tiranni del suo paese

Meli non si giudica dai soli versi a stampa ma dai manoscritti inediti e questi manoscritti ti rivelano che egli non senza dolore talvolta scese allrsquoadulazione8078 Storia della Letteratura Italiana Napoli A Morano 1876 mdash Vedi al Vol III pag 27079 Trezza Nuovi studi critici Verona 188180 laquoMa riflettendo che il dedicare ad un gran personaggio unrsquoopera importa lo stesso che impegnarlo ad un complimento e sebbene io non sia in una condizione comoda ed agiata da ricusare le altrui generositagrave non ho poi tanta bassezza drsquoanimo di

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Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

63

Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

64

VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 58: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

Giovanni Meli visse povero la sua vita fu una lotta continua con la miseria e coi dissapori di famiglia quale sia stata appare da la lettera81 al barone Refhuens che qui riporto per intero il poeta con una semplicitagrave e una pacata amarezza ammirabile narra le sue vicende in poche parole

hellip laquoVi resto signore obbligatissimo dellrsquoimportanza che vi siete degnato accordare alle opere insieme e allrsquoautore Intorno alle notizie che mi ricercate di alcuni aneddoti principali spettanti alla mia vita posso soddisfarvi in due parole Ho rappresentato nel mio paese il personaggio incal-colabile di Modena o al piugrave lrsquoostrica attaccata sempre allrsquoistesso scoglio in cui nacque sostenendo sul dorso lrsquoimpeto delle onde e delle tempeste Se mi volete riguardar come poeta figuratevi una cicala che ha stordito qualche tratto di terra senza essere veduta neacute considerata

laquoVolete che io mi lusinghi collrsquoidea di qualche postuma considerazione Vano e miserabile compenso non vale al certo la pena chrsquoio vada riandando nella memoria le miserie ed amarezze di mia vita quelle che con tanto studio ho cercato di coprire e palliare a me stesso ed agli altri con le poetiche illusioni e col trasportarmi alle antiche etagrave del mondo per togliermi da questa almeno col pensiero e colla imaginazione Imperoccheacute dovete sapere che il tempo ed il paese in cui son nato e vissuto unitamente alla professione che ho dovuto esercitare per non naufragarmi intieramente nella miseria tutti hanno fatto sempre a calci colla mia indole inclinazione e maniera di pensare Perlochegrave resta la cura ai secoli drsquoappresso (se mai vorranno assumersi questa briga) di decidere se lrsquoimperfezione fosse stata in me o nei miei antagonisti

laquoIn si fatto perpetuo contrasto di avversione e di necessitagrave lrsquoenergia del mio spirito sarebbesi intieramente esaurita se la natura provvida non avesse dotata la mia fantasia di un teatro

accettarle con mezzi umiliantiraquoFrammento trovasi a f 21 del cod 4 Qq D 681 Meglio anche che da questa lettera appare da una specie di memoriale in cui espone tutte le sue sciagure domestiche sciagure che lo costrinsero a lasciare la propria casa e coabitare con la famiglia di un suo amico carissimo famiglia che poscia divenne la sua Potrai leggere questo memoriale a f I del cod 4 Qq D 6

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fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 59: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

fornito sempre di scene novelle da spiegarsi e cangiarsi a piacere della volontagrave per sostituirle forse ai beni reali dalla sorte negati Ecco la fonte in cui ho attinto i temi delle mie galanti e giulive poesie

laquoMalgrado le mie ristrette fortune io non ho mai invidiato neacute re neacute principi neacute quindi molto meno i ministri ma non ho ambito altra fortuna (e questa mrsquoegrave stata negata) che quella del contadino del secondo Epodo di Orazio e di qualche benefattore dellrsquoumanitagrave

laquohellip Ho fatto poca fortuna nella professione della medicina facoltagrave in cui non ci ho veduto mai chiaro ed a cui sono stato negato per natura percheacute nemico del ciarlatanismo del corteggiamento e dippiugrave per il peccato originale nel paese di essere appreso per poeta Aggiungete la mia estrema sensibilitagrave che nemmeno mi permise di leggere e di ascoltare una tragedia in tutto il corso della mia vita Aggiungete che non avendo trovato nei nobili altra qualitagrave rilevante se non quella che loro ha prestato il caso li ho rispettato per convenienza ma mi son tenuto lontano da essi quanto ho potuto

laquoLa facoltagrave della chimica che mi egrave stata affidata in questa nostra accademia mi sarebbe ita molto a genio82 se le circostanze mi avessero assecondato ma queste sono state molto infelici non mi si egrave dato neacute laboratorio neacute macchine neacute un assegnamento per le spese degli esperimenti neacute tampoco un soldo da potervi cavare lrsquointiera mia sussistenza Non ostante mi egrave riuscito drsquointrattenere per 19 anni colla spiega di semplici parole sempre la scuola piena di ascoltatori

laquoLa disgrazia mi ha perseguitato sin nellrsquointerno delle mura domestiche Un fratello per sostenere le procure di un fra cappellano e di un commendatore di Malta per molti liti e molte anticipazioni giungendo a pignorare prima i suoi mobili ed indi i miei e finalmente morendo improvvisamente mi 82 Il Meli fu chiamato a insegnar Chimica nellrsquoAccademia Palermitana (poi Universitagrave) con dispaccio del Vicereacute principe drsquoAcquino in data 27 settembre 1787 ma egli era scontento per la mancanza di laboratorio ed esistono varie carte nei codici in cui prega incessantemente il Principe di Belmonte percheacute fosse fornito di macchine e di un laboratorio il gabinetto chimico mdashVedi lettera af 33 del cod 4 Qq D 4

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lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

60

adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

61

Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

62

condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

63

Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

64

VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

65

suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 60: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

lasciograve allrsquooscuro di tutto Per colmo poi di tante disgrazie 1rsquounica sorella che mi restava dopo tante profusioni (credute elemosine stante la sua buona morale) si dichiarograve pazza spacciata con gettare tutta la roba di casa dai balconi di maniera che io fui obbligato per non perdere la camicia e gli abiti che portava addosso di cercarmi un asilo in casa di un amico con assegnare alla sorella un giornaliero mantenimento

laquoNon ostante tante perdite e disavventure se ne aggiunge unrsquoaltra dellrsquounico individuo superstite (dopo di me) della mia famiglia monaco domenicano il quale non ha lasciato di spedir le sue pretenzioni per morte ab intestato del comune fratello sulla gran colonna dellrsquoasse ereditario che si riduce in una casa il di cui censo assorbisce quasi intieramente ciograve che se ne ritrae dallrsquoappigionamento di essa nonostante mercegrave di un parco vivere ho tirato avanti decorosamente senza aver contratto mai un soldo di debito e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza salvo alle mie fati-cheraquo83

Eccovi lrsquouomo Innamorato de lrsquoantichitagrave aveva sognato la pace tranquilla di quel contadino di Orazio il cui Epodo aveva parafrasato lrsquoesempio di abazie concesse ad abati impostori84 aveva suscitato il suo risentimento egli cedendo al vivissimo desiderio de la sua vita povera cedendo agli impulsi di potenti amici85 si inchinograve al trono e chiese ma non con la servile

83 Il Gallo nella sua Biografia racconta che il Meli spesso con lui si rallegrava appunto di questo di non aver mai contratto un debito il che era per lui una grande ricchezza84 Il prete Vella ebbe una abazia con la sua falsa traduzione di un supposto Codice Arabo esistente solo nellrsquoofficina de le sue imposture altra abazia ottenne Paolo Balsamo economista85 laquoIl cav Luigi Medici si influente presso il Re sul cominciamento del 1814 avendo a pranzo il nostro Giovanni gli suggerigrave di chiedergli la ricca abbazia di S Pancrazio allora disponibile a conseguir la quale giovarsi potea della sovrana benevolenza e del di lui patrocinio e favore Al che rispose il Meli di mancargli il principal requisito canonico non essendo prete e neppur fornito degli ordini minori che avrebber potuto bastare allrsquouopo E come disse lrsquoaltro voi vestite da abate e cosigrave vi fate denominare non avendo neppure la semplice tonsura laquoIo ne ho in-dossato lrsquoabito replicograve egli percheacute nella mia gioventugrave era quello dei medici per aver accesso nei monasteri e simpatizzar con le monache Il pubblico generoso in parole mi ha dato il titolo di abate talcheacute ho avuto finora il fumo senza lrsquoarrostoraquo laquoE bene

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

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Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

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condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

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Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

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Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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adulazione neacute strisciando fra le mendaci espressioni La sua petizione al Re ha una tinta lieve di scherzo che a cortigiano non si addice Egli chiedeva ma non si umiliava

Neacute questa era sua colpa ma dei tempi la corte cacciata da Napoli dalle armi di Championnet si ricoverava in Sicilia e questo era un tale avvenimento per lrsquoisola giagrave da tanto tempo priva di accogliere i suoi sovrani che la serrava a ogni dottrina sovversiva a la borbonica monarchia

Ciograve nondimeno il Meli sapeva quel che valesse il suo re e nel brindisi di Sarudda (nel famoso ditirambo) che egli dovette sopprimere per non incorrere ne la censura regala al Re Ferdinando lrsquoepiteto di Scursuni che succhia il sangue del vecchio Palermo

Eu vivu in nomu tograve vecchiu PalermuPirchigrave eri a tempu la vera cuccagnaTi mantinivi cu tutta la magnaCu spata e pala cu curazza ed ermu

Ora chi sirsquo cchiugrave vicchiareddu e rsquonfermu Si pigghia ognunu la scusa pri rsquoncagnaLu to scursuni ti spurpa e ti sagnaTu sequiti a pisciari e ti stai fermu

Tuttu sirsquo chinu di rsquombrogghi e raggiriLu bonu accucca lu latru xiurisciLu poviru a la furca viju jiri

Tu sequiti lu tograve stai sodu e piscirsquoNsumma Palermu dirsquo si pograve sapiri Chista tua caraurria quannu finisci

pigliate gli ordini minori e poi si penseragrave a darvi un buon arrostoraquo Meli consacrassi poco dopo nella parrocchia di S Croce e indi foggiograve e lesse al Medici una sua supplica in versi siciliani la supplica non fu dimenticata ma trasmessa con ritardo al governo di Sicilia per riferire sulla dimanda pochi giorni dopo che Meli era volalo in cieloraquo Biografia di G Meli per A Gallo Palermo Ved Solli 1857

61

Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

62

condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

63

Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

64

VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

65

suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

66

Page 62: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

Esistono varie satire che pungono il vicereacute e il senato de lrsquoepoca per la amministrazione pessima de le cose sicule86 e in alcuna lettera87 ha parole amare sul conto dei ministri

Al Meli non isfuggivano le ingiustizie sociali e quando gliene capitava il destro non si peritava di accennarle in modo perograve da evitar le forbici inquisitoriali e che alcuna de le nuove idee sia penetrata ne la sua mente tu lo vedrai anche da le favole quando si occupa de le istituzioni monastiche che ebbe a vedere da presso88 o quando si occupa de la legislazione criminale dei tempi mettendone in mostra la vergogna89 da uno degli idilli invernali quando i contadini si radunano in giudizio per decidere quale fra gli animali debba essere ammazzato e tutti condannano il maiale che si egrave ingrassato a costo dei sudori degli altri che si egrave pasciuto col sangue dei lavoratori90 Lo vedrai da alcune idee che egli ti manifesta su le 86 Chi fai Palermu cu stu torsquo viscanti Cantannu allegru un paru di canzuniE chi mi cunti chi soni chi cantiUnni egrave la cuntintizza A sti cugghiuniMegghiu fora pri tia tra peni e chianti Sfasciariti lu pettu ad un cantuniSulu pinsannu chrsquoai pri davantiLatru un senatu e un vicereacute minchiuni

Vedi Cod 4 Qq C 3787 Leggi la lettera allrsquoarcivescovo Lopez che trovasi a f 14 e 44 del Carteggio88 Leggi la favola laquoLi Porciraquo e lrsquoaltra laquoLu gattu lu Frusteri e lrsquoabatiraquo89 Vedi la favola ingegnosa laquoLu Codici Marinuraquo90 hellip Ora egrave lu tempu Chrsquounu di li domestici animali Mora pri nui ma mi diriti qualiLu voi la vacca lrsquoasinu la crapa Su stati sempri a parti tuttu lrsquoannu Di li nostri travagghiMa lu porcu lu porcu egrave statu chiddu Chi a li travagghi drsquoautri ed a li nostri Egrave statu un oziusu spettaturiAnzi abusannu di li nostri curi Mai si egrave degnatu scotiri lu ciancu Da lu fangusu lettu a propri pedi Aspittannu lu cibu e cu arroganza Nni sgrida di lrsquoinsolita tardanzaChistu chi nun canusci di la vita

62

condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

63

Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

64

VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

65

suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

66

Page 63: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

condizioni dei contadini di Sicilia nel suo lavoro su lo Stato economico de lrsquoIsola91 nel quale lavoro egli ti accenna con una divinazione a la teoria dei piccoli fondi accusando i latifondi come causa de la povertagrave del contado e de la miseria de le produzioni

Lo vedrai infine da la cura che egli ha di trascrivere e di conservare qualche tratto del Machiavelli92 o da lo studio che fa di Mario Pagano uno di coloro che avrebber dovuto meri-tarsi lrsquoodio del Meli se questi fosse stato quellrsquouomo nemico di libertagrave come crede il Settembrini93

Ma il Meli amava la pace amava la tranquillitagrave aveva in orrore lo spargimento del sangue avrebbe voluto che le rivoluzioni si fossero compiute pacificamente Inveigrave contro il

Chi li suli vantaggi e allrsquoautri lassa Li vuccuni cchiugrave amari comu tutti Fussinu nati pri li soi piaciriChi immersu rsquontra la vili sua pigriziaStirannusi da lrsquounu e lrsquoautru latuDi li suduri drsquoautri si egrave ingrassatuSi chistu mora e ingrassi a nui lu porcuLu vili lu putruniSi lrsquoingrassatu a costi drsquoautru moraIdillio VIII v 77-10391 Troverai questo lavoro nel cod ms 4 Qq D 3 f 192 Egrave un tratto preso dal lavoro del Machiavelli su la lingua italiana laquoSemprechegrave io ho potuto onorare la patria mia eziandio con mio carico e pericolo lrsquoho fatto volentieri percheacute lrsquouomo non ha maggior obbligo nella sua vita che con quella dipendendo pria da ella Tessere e di poi tutto quello che di buono la fortuna e la natura ci han conceduto93 A proposito di Mario Pagano il Meli riporta alcun tratto dei discorsi politici ove il grande patriota napolitano parla dello scopo dei frammassoni Non si puograve dire se il Meli studiasse gli statuti de la Massoneria per fuggirla e confutarla o per fondare qualche Loggia Certo si egrave che egli di tutti gli autori che studia riproduce quei tratti dai quali appare lrsquoistituzione massonica come unrsquoopera benefica e umanitaria Un sol tratto del Muratori havvi che parli con leggerezza de la Massoneria e tra le 42 opere che il Meli cita appena tre sono contrarie a le Logge Intanto a f 13 del cod 4 Qq D 6 vi egrave una bozza di statuti per unrsquoAccademia nazionale e uno degli articoli corrisponde perfettamente a uno dei brani trascritti dal Meli da le opere di Mercier di Voltaire ecc ed egrave la proibizione di intrattenersi di religione di politica di governo articolo fondamentale de le Logge massoniche

63

Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

64

VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

65

suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

66

Page 64: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

Bonaparte percheacute costui fabbricavasi un trono lacerando i figli di Francia percheacute costui cingeasi di gloria soffocando nel sangue il sentimento nazionale dei popoli percheacute insomma era un predone malgrado che fosse un genio Inveigrave contro il Giacobinismo percheacute non comprendeva che gli eccessi de la rivoluzione francese erano una reazione al malgoverno che avea avvilita la Francia durante il dominio dei Borboni

Unicamente per questo ei detestograve gli orrori de la Convenzione non giagrave per levarsi a difensore dei Borboni Necessitagrave dei tempi fu lrsquoadulazione e tutta prodotta da quel profondo desiderio di pace di tranquillitagrave di ozio proficuo di studi da quel sentimento che informa le due odi la cicala e la paci e la parafrasi de lrsquoepodo di Orazio

Beatiddu cui campa sfacinnatu Come lrsquoantichi e cu li propri voi Si cultiva lu campu ereditatu

E passa in libertagrave li iorna soi Tranquillu senza debiti negrave pisiSenza suggizioni e senza noi

Ma lrsquoanima del Poeta egrave libera libera poicheacute suo ideale egrave la vita dei pagani quella vita austera republicana in cui i poeti e i filosofi contemplatori de la natura liberamente svolgevano le loro idee e vivevano in quella calma che viene a lo spirito che ha la coscienza de la sua libertagrave

64

VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

65

suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

66

Page 65: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

VII

Ed eccoci ora al termine del nostro lavoroNon ci occupiamo de le Favole il loro contenuto morale egrave

tutto compreso ne le altre poesie solo vi egrave a notare in gran parte di esse lrsquooriginalitagrave de lrsquoinvenzione e in tutte la somma naturalezza ne lo svolgimento e nel dialogo la somma sapienza ne le veritagrave morali che rifulgono di utilitagrave ed evitano le astrazioni che nulla dicono

In questi come negli altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di perfezione che difficilmente potragrave trovare imitatori ma questa eccellenza procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura da quella sua continua osservazione scevra da preconcetti che la conturbino

Cercheresti invano una imagine impossibile o trascendente paragoni metafore tutto quel che insomma costituisce il colore la vigoria la evidenza egrave compreso nei limiti de la natura egrave tolto anzi da lo spettacolo giocondo de la natura Le stesse imagini mitologiche per lui non sono semplici rimembranze di una fauna giagrave seppellita tra i fossili de la storia neacute egli ne ingemma i suoi canti per vanitagrave o per abitudine

Quantunque parcamente egli non usograve de le imagini mitologiche che come simboli de le forze de la natura E infatti in un articolo di critica su le laquoAttrazioni elettive adombrate nella mitologia ti esamina i miti di Venus Zefiro Flora Amore ma la mancanza di metodo non gli fa scorgere in quei miti altrettante metafore del sentimento94 o del linguaggio95 ma dei simboli o sia prodotti di matura riflessione e di una edu-cazione estetica superiore a la loro evoluzione

Del resto la scienza del linguaggio e de le religioni son frutto de la stagione nostra e il Meli non poteva nemmeno sospettarne la futura epifania nel mondo scientifico

Egrave perograve bene avvertire che egli non adoperando lrsquoimagine mitologica pel suo valore estetico oramai perduto ma per il

94 Vedi Trezza La Critica Moderna Firenze 1880 nel cap I miti95 Max Muller Mythology ecc

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suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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Page 66: Web viewFra gli scrittori che si sono occupati del Meli, noto qui: il Foscolo, che tradusse qualche poesia, l’Emiliani-Giudici nella Storia della letterat

suo valore simbolico non turbograve la realtagrave de la poesia il mondo de la naturalezza che fa sempre vivo e nuovo il nostro poeta

Naturalezza che riposa cosigrave nel concetto come ne la forma cosigrave ne la lingua come nel metro tutto egrave concorporato in una unitagrave cosigrave organica che tu non sai quale abbia prevalenza se lrsquoosservazione de la natura o lrsquoemozione poetica se la selezione de la forma o lrsquoagilitagrave armonica dei metri e il meccanismo del componimento poetico ti guizza da le mani mentre pur ti mostra lrsquounitagrave de le sue parti e te le riproduce al cervello commosso

E per questo innanzi a tanta profusione il critico rimane imbarazzato e ne lrsquoesaminare alcuna di quelle egloghe alcuna di quelle odicine alate tutte profumo e leggiadria tutte sentimento vivo e scoppiettante si infiamma e non egrave piugrave lrsquoanalisi fredda e minuta che anatomizza ma lrsquoinno di entusiasmo ma lrsquoebbrezza estetica de 1rsquoartista che grida laquoMa questo egrave grande ma questo egrave maraviglioso

E infatti queste sono le maraviglie del genio

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