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L'editoriale

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Il mercato dell’ICT continua a segnare il pas-so, anche se con performance meno critica ri-spetto agli anni bui di recessione, e segnaliinteressanti vengono dalle aree a maggioreinnovazione; i mantra del settore - analytics ebig data, social, cloud, mobility, IoT - non si li-mitano a essere parole d’ordine, ma segnaliconcreti di una nuova via per il Digitale.

Il periodo non è dei migliori, ma gli effettidel cambiamento strutturale del focus delsettore, che si sposta dall’ottimizzazione deiprocessi d’impresa, area di intervento data perscontata, all’abilitazione digitale delle personehanno una ricaduta anche sull’allocazione deibudget per il digitale.

Il fenomeno dello shadow IT, quellaporzione di budget per tecnologie e soprattuttosoluzioni digitali non più governato da funzioniIT ma di business, assume dimensioni di rilie-vo anche in Italia; e sotto la spinta della digitalexperience delle persone, superiore a quelladelle organizzazioni, si fa strada la convinzio-ne, il più delle volte erronea, che il digitale pos-sa essere adottato dalle singole funzioni,senza un quadro completo ed omogeneo chene assicuri piena fruizione, omogeneità e alli-neamento delle informazioni, sicurezza deldato e della continuità delle componenti digita-li a supporto del business.

Le funzioni IT spesso vanno a ruota deipropri fornitori tradizionali, sono condizionateda scelte pregresse e non sempre proprie,troppo spesso hanno coscienza che il patch-work tecnologico da governare non permettala flessibilità richiesta.

La risposta coraggiosa dovrebbe essere lasperimentazione: adottare Innovazione digita-le, anche a rischio di prendere qualche canto-nata, e coinvolgere fornitori più in linea con ladigital experience del momento e con le practi-ce di cui i responsabili del business reputano diavere bisogno.

Invece, forte è la tendenza al cercare diottimizzare e studiare progetti complessi, la cuiprobabilità di trovare non solo il budget, maanche l'entusiastica accettazione da parte deiclienti interni si rivela modesta.

I CIO lungimiranti sono oggi quelli apertialla sperimentazione, disponibili ad ascoltarele proposte di fornitori piccoli ma specializzati,ad aprire cantieri non giganteschi ma in gradodi dare una risposta rapida alle esigenzeprospettate dai clienti interni ed esterni, e dauna visione del futuro che consideri che icomportamenti delle persone siano semprepiù in linea con la loro digital experience.

Le start up possono introdurre innovazionea costi contenuti; se "adottate" dai clienti pos-sono contribuire alla velocizzazione deiprocessi di orientamento all’innovazione; se"adottate" dai fornitori, contribuire a velocizzareil riposizionamento della loro businessproposition all’insegna della nuova digitalexperience.

Certo che se diventano solo preda dellafinanza straordinaria, qualche dubbio sullaricaduta per il Sistema Italia in termini di posti dilavoro e di reale spinta all’Innovazione nelnostro Paese, è legittimo.

L'editorialeLA TERZA VIA PERL’INNOVAZIONE

DI MAURIZIO CUZARI

La newsletter dei Professionisti dei Sistemi Informativi delle Telecomunicazioni e dell'Organizzazione. Periodico mensile di FIDA Inform, Federazione Italiana delle Associazioni Professionali di Information Management, n. 12 - giugno 2015

Altera: il futuro deichip specializzati

A PAGINA 6

Crescita straordinariaper l'e-commerceitaliano

A PAGINA 8

I l tema della Digital Disruption ha fatto da fil rouge adICT Club 2015, un incontro riservato durante il quale si

sono condivise opinioni ed esperienze sui temi chiave delmomento, affrontati in ottica “Cliente”.

I temi analizzati: Analytics e Big Data, Cloud Infra-

strutturale, CloudApplicativo, EIMeDematerializzazione,

Smart Environment & IoT, Mobility, Sicurezza e Privacy,

CRMeMarketing del Futuro. Partendo da una traccia pre-disposta da SIRMI, su ciascun tavolo si è discusso dei puntichiave e sono emersi tanti spunti, di cui stiamo elaborandouna sintesi che vi proporremo in un numero speciale di ICTProfessional.

Possibileaggregazione fraVodafone e Liberty

A PAGINA 6

I temi chiave del Digitale ai tavoli di lavoro diICT Club 2015

Il Digitale sostieneilmercato dellamusica

A PAGINA 8

Zucchetti si alleacon Sage per ilmercato spagnolo

A PAGINA 4

Dai Club

A PAGINA 9

Inwit fa “boom” aPiazza Affari!

A PAGINA 4

Innovare per far fronte alla Digital DisruptionA ICTTrade & ICTClub, due giorni di confronti tra i protagonisti dell'ICT

D iventare Digital Disruptor, rom-pendo o modificando schemi di bu-

siness consolidati ma in sempre più rapidoe progressivo invecchiamento, o subirel’azione dei Digital Disruptor? Questo ilquesito al quale si è cercato di dare rispostanell’ultima edizione di ICT Trade, che haospitato il 10 e 11 giugno a Milano i prota-gonisti della digital technology, acco-gliendo anche quest’anno ICT Club.

A PAGINA 3

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I CT è al tempo stesso obbligo e capacità di evolve-re e diventare sempre diversi. «Alcuni cambiamenti

sono così lenti che non te ne accorgi, altri sono così ve-loci che non si accorgono di te» è uno degli aforismiemersi durante il convegno di apertura di ICT Trade &

ICT Club, che ha visto coinvolti nelle due giornate piùdi 1 .400 ospiti e le più importanti aziende di settore cheanche quest’anno hanno contribuito a renderel’appuntamento una irrinunciabile occasione per fare ilpunto sulle dinamiche del mondo del Digitale.

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Newsletter del l 'iniziativa congiunta FIDA Inform- SIRMI

Redazione, gestione ed edizione: SIRMI SPAche se ne assume tutte le responsabil ità

SIRMI SPA, via Leopardi 1 4, 201 23 Milano

02 876541

[email protected]; [email protected]

Direttore responsabile: Maurizio Cuzari

Distribuzione: 24.500 copie in digitale, e socidei Club regionali dei Dirigenti d'Informatica

ICT Professional è una testata di proprietà delClub Dirigenti d'Informatica, via Fanti 1 7, 1 01 28Torino

Pubblicazione mensile (1 0 numeri annui),col lateral del l 'agenzia settimanale Info - Press

I Club aderenti

CDI Torino: http: //clubdi.org/

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Notizie dall'Italia

Digitale: è d’obbligo essere attoriLa sfida dell’ICTsi rinnova continuamente

Cosmic Blue Team entra ufficialmente a farparte di Hitachi Systems Group, cambiando la pro-pria ragione sociale in Hitachi SystemsCBT S.p.A.

Avvio quindi della nuova vita per il sy-stem integrator italiano che, pur senzaabbandonare repentinamente la strada tradizionalee le partnership consolidate, diamo per scontato cheproporrà tecnologie, prodotti, servizi, e know how

di Hitachi Systems Group, rafforzando le attività inarea servizi IT, soprattutto i managed services, i

servizi di sicurezza e le soluzioni in e per idata center.

Sostenuta da nuove risorse e dalla vi-sione internazionale del gruppo giappone-

se, Hitachi Systems CBT punterà ancor piùsull’espansione del business anche sul mercato eu-ropeo.

Naguib Sawiris, il magnate egiziano da sempreimpegnato sul fronte del Digitale, si è svelato asorpresa essere il “cavaliere bianco” di Seat PagineGialle, la storica società degli elenchi telefonici chenel 2000 era arrivata a valere 20Mld€, piùdiFiat, e divenuta poi emblema della bolladelle dot.com.

Dall’investimento di Sawiris e dalconseguente matrimonio tra Seat Pagine Gialle e lasua ItaliaOnLine nascerà un big del web.

ItaliaOnLine, cui fa capo fra l’altro il portale Li-bero.it, ha infatti sottoscritto un accordo con i fondiAvenue Capital e Goldentree Asset Managementper rilevare il 53,9% di Seat Pg. Dopo il conferi-

mento ItaliaOnLine promuoverà un'Opa sull'interocapitale di Seat Pg e, al termine, si avvieranno leprocedure per la fusione tra le due società, che saràcompletata nel 2016.

Forse per la vecchia gloria si apreuna nuova era ed il futuro non è piùincerto.

È d’obbligo rivolgere un pensiero aifornitori che, con il precedente concordato pre-ventivo di cui Seat Pg ha goduto, oggi fanno fati-ca a rimettersi delle proprie perdite dopo quellache di fatto può essere considerata una sostanzia-le cancellazione del debito di Seat Pg, senzaconseguenze di sorta per chi lo aveva generato…

Sawiris “cavaliere bianco” di Seat Pagine Gialle

CBT diventa Hitachi Systems CBT

L’annuncio è ufficiale. Netflix, il gigante cali-forniano del video on demand con oltre 62 milionidi abbonati nel mondo, sbarcherà in Italia il prossi-mo ottobre, preparandosi a spiazzare ivecchi modelli di business televisivo.

Il suo arrivo sarà infatti il vero momentodi svolta per il mercato italiano della Tv epresumibilmente farà da propellente adalcuni servizi che in Italia sono già presenti ma chenonhanno ancora raggiunto un livello di diffusione ri-levante.

Il prossimo autunno si annuncia quindi preludio diproposte commerciali e accordi di partnership semprepiù orientati verso la Tv on demand in streaming su

Internet. Telecom Italia e altri fornitori di connettivitànon avranno Netflix in esclusiva, ma potranno inserirlanelle proprie offerte, così come potranno farlo anche

Sky eMediaset attraverso i propri decoder.Si rivoluziona così il concetto di pa-

linsesto che vede nella pubblicità la fonte pri-maria di reddito, sia nella Tv generalista chenella pay Tv.

Restano solo alcune perplessità: quali saranno lemosse dei grandi del broadcasting tradizionale?L’informazione ne risentirà, in termini di qualità e dirisorse? Ed ancora, la banda larga sarà in grado direggere la richiesta generata dai download della nuo-va Tv?

Netflix da ottobre in Italia. Reggerà la Rete?

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Tutto intorno a noi, segnali di cambiamento di-rompente, che impattano sui Clienti come

sull’intero sistema dell’offerta di ICT. Cosa cambia, inche direzione cambia, sotto la spinta di quali attori simodifica lo scenario in cui operiamo quotidianamente,sono fra le domande sulle quali i protagonisti delconvegno si sono confrontati.

Digital Disruption non è un mantra, ma un temachiave dei giorni nostri, e la volontà di sostenere ilprincipio secondo cui i clienti hanno l’obbligo di reagi-re facendo leva sul digitale a nuovi schemi competiti-vi, ed i fornitori devono essere capaci di sostenere ilcambiamento dei clienti all’insegna del digitale, sonostati i due concetti intorno ai quali ha ruotato la discus-sione.

Il tema è introdotto daMaurizio Cuzari, Ammini-stratore Delegato di SIRMI e VP Esecutivo della suacapogruppo operativa NetConsulting cube, e daRiccardoMaiarelli, Presidente di FIDAInform. Ada-re il benvenuto e per la primavolta sul palco di ICTTra-de, ancheAnnamaria Di Ruscio, Amministratore De-legato di NetConsulting cube, che sottolinea come laDigital Disruption non sia «una sfida solo perCIO e lo-ro fornitori, ma per chiunque guardi ai mercati e cerchidi interpretare correttamente il futuro».

Nella relazione introduttiva di Cuzari emergonoalcuni dati di mercato che danno ragione al clima ge-nerale di timido ottimismo: il decremento della spesaIT in Italia si riduce dal -3% del 2014 al -1 ,4% attesoper il 2015; e dei 18,5 Mld€ di spesa end user in IT inItalia, circa 16 sono generati dalla componente busi-ness. Segno positivo mostrano tutte le aree innovativee in particolare il Cloud cresce del 20% anno su anno,ed è atteso mantenere questi ritmi per almeno i prossi-mi tre anni. In un quadro di modesta ripresa, spiccanoi casi di successo, le nuove iniziative all’insegna dellaDisruption, le esemplificazioni di come tutte le catenee le reti del Valore si modificano radicalmente, le testi-monianze di come la Digital Disruption impatti sul bu-siness di chiunque.

Cambiamento, fino alla Disruption, in tutte le areedi business e in modi diversi; e uno sguardo all’Europafa emergere come in Italia non siamo poi così indietroquanto a capacità ed esperienze, mentre lo siamo intermini di fiducia nel futuro e di capacità di cambia-mento repentino.

Proprio il cambiamento e il modo in cui le persone sirapportano ad esso sono il cuore dell’intervento di LucaMarinelli, VPPartners Sales&Strategy&FieldMarke-tingEMEAdiCitrix, che sottolinea come siaoggi fonda-mentale «cercare di costruire qualcosa che abiliti lepersone a lavorare, e non solo a vivere il proprio quoti-diano, in maniera differente»; eMaurizio Ragusa, Ita-ly Cloud Director di IBM Italia ed Alessandro LaVolpe, Director EcosystemDevelopment di IBM Euro-pe ribadiscono come lo sforzo di IBM nel Cloud sia unvero fattore abilitante della Disruption di modelli di bu-

siness tradizionali, come «oggi l’ICT è l’economia», co-me con il nuovo data center di Softlayer in Italia IBMinvesta nel nostro Paese, staccandosi da molte multina-zionali avvezze a prendere più di quanto non diano.

Marco Galli, Amministratore Delegato di AITEC,piccola società di ICT di Vignola, con un interventoall’insegna della concretezza di chi si confronta quoti-dianamente con «i clienti della provincia felice dell’Ita-lia che lavora», porta la testimonianza che «quando iclienti ci chiamano al telefono, siamo sempre quelli delcomputer», ma le richieste sono oggi molto diverse daquelle solite: dalla copertura wi-fi ai social per comuni-care al meglio con i consumatori, alla soluzione di e-commerce, al micro marketing.

La Disruption è un punto di snodo e Sauro Roma-ni, Alliances & Channels Country Leader di Oracle,sottolinea come sia una grande onda che occorre ca-valcare; «non uno tsunami ma un’onda positiva, chesprigiona energia, permette di ripartire e porta a mini-mizzare lo status quo ed a generare nuovi vantaggicompetitivi».

La Disruption la fa da padrona sia nelle parole diMarco Cappella, Country Manager Italy, Greece &Israel diAcer, che nei fatti della sua azienda: Acer non èsolo consumer, e genera il 50% del suo fatturato dalmercato business, conun ruolo imprescindibile edesclu-sivo del canale.

Anche Claudio Soffientini, Enterprise GroupChannel Marketing di Hewlett Packard, cavalca il temadel “grande cambiamento” con una testimonianza di-retta: HP, in estrema sintesi, si trasforma e si sdoppia inHP Enterprise per i prodotti e servizi a valore, e HP Incper i PC e le stampanti.

Alessandro Cozzi, Enterprise Business Group Di-rector Italy di Huawei, sposa appieno le teorie della Dis-ruption portando l’esempio della sua società: «Siamoun’azienda votata all’innovazione e quindi a quella Dis-ruption di cui oggi stiamo parlando. Investiamo fin dallafondazione almeno il 10% del fatturato in R&D, e loscorso anno abbiamo raggiunto il 14%, con una cifra re-cord di 7Mld$».

Mirko Poggi, Country General Manager di LenovoItaly, si sente alla guida di un’azienda in piena Dis-ruption, con un business in grande cambiamento: da PCCompany a realtà con «solo il 65% del fatturato origi-nato dai PC, e con un ruolo strategico per i PC Server,per lo storage, per i devices dellamobility»; e ne sono te-stimonianza l’avvenuta acquisizione della divisioneServer i86 di IBM e di Motorola.

Pietro Renda, Channel & Supplies Sales Director diLexmark, racconta un’azienda che entra in mercati nuo-vi come il contentmanagement e il process management,anche tramite le recenti 13 acquisizioni, tra cui spiccaKo-fax.

Claudio Sandri, Italy Director di ServiceNow, portaall’evidenza il suo approccio disruptive: Cloudnon infra-strutturale, non applicativo, ma BPaaS per l’abilitazione

di processi, a disposizione non solo dei clienti ma anchedei partner IT, che sono fra i più attenti conoscitori deiprocessi interni dei propri clienti.

Vincenzo Bocchi, Cloud Leader di Tech Data, testi-monia un nuovo ruolo anche per i distributori, e sottoli-nea come la sua azienda può proporre oggi innovativimodelli di business e soluzioni cloud di terzi.

Luciano Albanese, Chief Sales Officer di TelecomItalia Digital Solutions, presenta i 18 mesi di vita dellanuova realtà del Gruppo Telecom Italia dedicata ai servi-zi ed alle aree innovative, sottolineando come la DigitalDisruption vada interpretata come un ambiente in cui po-ter incrementare le revenue e non come unmodo per fa-re cost saving.

Paolo Benzi, Amministratore di Arxit e GiuseppeVerrini, Consigliere di Horus Informatica, danno la lorochiave di lettura su come essere competitivi e di “rottura”grazie alle tecnologie e ai servizi a valore, abilitati dadistributori specializzati nell’andare a caccia di tecnolo-gie innovative, quali quelli che rappresentano.

Paolo Angelucci, nel suo nuovo ruolo di Presidentedi Hitachi Systems CBT, da qualche mese entrata nelgruppo delle consociate dellamultinazionale giapponesedell’ICT, si presenta come testimone di una vera e pro-pria disruption: il passaggio da titolare di una realtà na-zionale a manager di una società di un grande gruppo,frutto di un matrimonio italo-giapponese.

Massimo Pizzocri, Presidente diASSO.IT, porta latestimonianza del cambiamento in atto in un mondoconsiderato a torto statico e tradizionale come quello delprinting, che invece rimane sempre più una certezza co-me revenues, e che oggi si sposta sempre più verso ildocumentale. Tutti i soci di ASSO.IT, le principaliaziende produttrici di sistemi di printing attive in Italia,hanno sottoscritto un manuale che guida il cliente allascelta ottimale del sistema di stampa e chiarisce moltedelle regole e delle normative in essere.

Finale con chi vede quotidianamente da vicino iCIO, nell’ambito delle loro associazioni: AntonellaFerrari, Presidente del Club TI di Milano, Ales-sandro Musumeci, Presidente del CDTI di Roma, eRiccardo Maiarelli, Presidente di FIDA Inform, laFederazione dei Club dei Dirigenti di Informatica ri-badiscono l’importanza del dialogo tra Domanda eOfferta, il ruolo di garante della technology intelli-gence che il CIO mantiene all’ interno delle aziende el’importanza di portare anche nel settore ICT gli ele-menti differenzianti di “noi italiani”: il fattore umano,la nostra creatività, la nostra riconosciuta capacità direazione e adattamento al nuovo, elementi anche que-sti a loro modo disruptive.

La Digital Disruption, conclude Maurizio Cuzari, èsotto gli occhi di tutti e oggi più che mai affida alla di-gital technology un ruolo chiave, ed ai suoi professioni-sti un compito primario di abilitatore dell’innovazione,molto lontano da quello che qualche detrattore tende adaffidare loro, di governo delle retroguardie.

Digital Disruption, esserne protagonisti o subirlaDal Convegno di apertura di ICTTrade 2015

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I n teoria, niente più cookie che si intrufolanosubdolamente nei nostri devices e che a volte

sembrano impossibili da debellare. Sulla base di unprincipio tutto italiano secondo il quale l’Innovazio-ne si fa per decreto legge, i “biscottini” di Internetnon diventano più diligenti, ma semplicemente siannunciano. Il Garante della privacy, cercandomaggiore trasparenza sul loro utilizzo, impone che il“navigatore” prenda atto che sul tale e talaltro sito cisono dei cookies, e se vuole rifiuta la navigazione.

Non c’è dubbio che i cookies possano catturaremolte informazioni sulle modalità di navigazione e

contribuire a far costruire un profilo dell’utente, a finipubblicitari e fino ad oggi all’insaputa dell’interessato.Da giugno, i cookies devono quindi dichiarare la loropresenza e chiedere all’utente se è disposto a riceverlisul proprio computer.

Diciamolo francamente: non sarebbe stata più pro-duttiva una campagna di sensibilizzazione al Digitale? Eancora, crediamo veramente che la comunicazione sullapresenza dei cookies porterà ad un’autolimitazione dellanavigazione? O non abbiamo varato una regola chemettein pace la coscienza, senza sortire effetti reali di sorta?

Ridiculous…

Caccia ai cookie, che non si nascondono piùMa che barba vedersi comparire ogni volta quel messaggio…

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Notizie dall'Italia

Dedagroup ICT Network chiude il 2014 con ri-cavi in crescita del 7% a 205M€, dato che confermail gruppo tra le prime dieci aziende italiane di IT erisulta ancora più significativo serapportato a un mercato ancora in flessio-ne.

La crescita è diffusa e trasversale sututti i mercati seguiti dal Gruppo: FinancialInstitutions (+10%), Industrial & Consumer(+35%), Fashion & Retail (+4%), PA (+1 ,5 %).

Il business del software di Dedagroup superaquota 27M€ e cresce del 64%, quello dei servizi di-gitali a valore incrementa del 15%.

Tutte le aziende di Dedagroup ICT Networkcontribuiscono alla crescita ed aprono il nuovo

esercizio con interessanti e ulteriori prospettive disviluppo. La capogruppo Dedagroup registra unasignificativa performance con ricavi a 92M€

(+13% sul 2013); DDway conferma lapropria tenuta, con ricavi in linea con il2013. Significativo recupero di marginali-tà per Sinergis mentre confermano buonirisultati Dexit e Derga Consulting, specia-

lizzata su SAP. Positiva la performance del nucleo"digital" del gruppo: Idea Futura, Agorà Telemati-ca, Beltos, Ecos. Di rilievo anche il contributo suiricavi derivante dalle filiali estere in Messico eUSA, mercato questo su cui Dedagroup puntaparticolarmente, grazie anche alla acquisizione diun’azienda specializzata sulle Financial Istitutions.

Il 2014 è stato per Expert System un annoimportante. Tra i principali player internazionali nellaprogettazione e sviluppo di software perl'analisi semantica delle informazioni nonstrutturate e dei Big Data, la società ha siglatoun accordo per l'acquisizione del 100% di Te-mis, realtà francese leader in soluzioni per l’analisi deltesto con sedi anche inGermania, UK, USAeCanada.

L'acquisizione di Temis si inserisce nella strate-gia di crescita e internazionalizzazione di Expert

System e permette l’unione di due realtà con busi-ness fortemente complementari, in grado di

raggiungere sinergicamente la leadershipdi mercato nel cognitive computing, conparticolare riferimento alle informazioninon strutturate.

Anche sul fronte finanziario, il 2014 ha espres-so dati positivi, con ricavi a circa 8,2 M€, in incre-mento rispetto ai 7,1 M€ del 2013 e con ritorno alsegno positivo per l’Ebitda.

Expert Systems si rafforza con Temis e cresce nel 2014

Dedagroup, il 2014 anno di crescita su tutti i fronti

Grande accordo nel mondo software: Zucchetti eSage collaborano per una gestione delle risorse umanecompleta ed efficiente; grazie all’accordo Zucchettientra sul mercato IT spagnolo con un alleatoforte, e Sage implementa la propria offerta disoluzioniHRrafforzando le proprie posizionisui suoi mercati di riferimento.

Sage, multinazionale del software nonancorapresente direttamente in Italia, puntamolto sulmercato dei software per la gestione dei talenti e daoggi, grazie all’accordo, disporrà delle soluzioniZucchetti di HCM – Human Capital Management,integrate con i propri applicativi payroll.

Le soluzioni Zucchetti verranno offerte in moda-

lità SaaS consentendo l’accesso ai dati 24/7. Inoltre,tutti gli applicativi saranno fruibili sia da PC che damobile permettendo ai dipendenti, compresi coloro

che lavorano fuori ufficio, di essere sempreconnessi con i propri dati.

Per Reka Ujj, Responsabile VenditeMercato Estero di Zucchetti, «L’offertacongiunta Sage - Zucchetti permetterà alla

direzione HRdi tutte le aziende spagnole di gestire almeglio le risorse umane, incrementando la loro pro-duttività, con il grande beneficio di disporre di solu-zioni tra loro integrate e sviluppate sulle loro specifi-che esigenze».

Il Made in Italy alla conquista di Spagna!

Zucchetti si allea con Sage per il mercato spagnoloInwit fa “boom” aPiazza Affari!La società delle torri diTelecom ha tutte le cartein regola per partire

U n d ebu tto d a record q u el l o d i I n wi t,ch e i l 22 g i u g n o h a fatto u n i n g resso

tri on fal e a Pi azza Affari .Spi n ta an ch e d al bu on an d am en to

d el l a Borsa d i M i l an o, I n wi t h a term i n atol a pri m a g i orn ata con u n ri al zo d el l ' 1 1 , 5%a 4, 07€, q u an d o i l prezzo era stato fi ssatoa 3, 65€ per azi on e, attestan d osi così aln on o posto i n Eu ropa per capi tal eraccol to.

Oscar Ci cch etti , Am m i n i stratore Del e-g ato d i I n wi t, d i ch i ara: « n asci am o con u ng ran d e e i m portan te passato, q u el l o d el l apri m a rete m obi l e i tal i an a. Farem o d i tu ttoper val ori zzare tal e ered i tà, real i zzan d oi n frastru ttu re per reti m obi l i trad i zi on al i ei n n ovati ve» .

I l pri n ci pal e ben efi ci ari o d el l a q u ota-zi on e è ovvi am en te Tel ecom I tal i a. I n wi t èstata scorporata sol o q u al ch e m ese fa peru n val ore d i 1 , 38 M l d € e g razi e al su cces-so d el l a q u otazi on e val e g i à 2, 4 M l d €.

Le ri ch i este per l ’ I po d i I n wi t son o statepari a sette vol te l ’ offerta, e son o state as-seg n ate per i l 90% tra g l i i n vesti tori i sti tu-zi on al i e per i l 1 0% al retai l . M ol to forte l ad om an d a an ch e d ai m ercati esteri .

Avan ti tu tta, an ch e verso i l con sol i d a-m en to a l i vel l o eu ropeo!

Esprinet ha finalizzato l’acquisto di un ulteriore20% del capitale sociale di Celly, società ita-liana operante nella distribuzione all’ingrossodi accessori per apparati di telefoniamobile, dicui Esprinet già possiede una partecipazionedel 60%.

L’accordo ha un controvalore di 1 ,99 M€, pari ad

una valutazione per il 100% del capitale azionario diCelly.

L’azienda venditrice, GIR Srl, è intera-mente controllata dall’attuale co-ConsigliereDelegato di Celly Claudio Gottero e l’opera-zione si inquadra nell’ambito della risoluzio-

ne dei rapporti con quest’ultimo.

Esprinet arriva all’80% nel capitale della controllata Celly

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Consip: record dimini-acquisti onl ineResta da capire perché chiben fa non abbia continuitàmanagerialeO

Vittorio Bitteleri è il nuovo Head of Sales for Enterprise Security, I tal ia di Symantec

Andrea Cardano è Field Services Director di Sap Italia e subentra ad Augusta Spinelli ,promossa a Services Director SAP South Emea

Adriano Ceccherini è il nuovo General Business Director di SAP Italia

Maria Cornello è il nuovo Chief Financial Officer di i-Faber

Vincenzo Costantino è il nuovo Technical Services Manager I taly di Commvault

David Draghi è MC Business Unit Director per i l mercato ital iano di LG Electronics

Massimiliano Ferrini è Head of Sales for I taly, Information Management Entity di Veritas

Alessandro Livrea è il nuovo Regional Manager per l ’ I tal ia di Akamai

Paolo Lorenzoni è il nuovo Head of OTT & New Media di Sky Italia

Ennio Lucarelli è confermato Presidente di Confindustria Servizi Innovativi eTecnologici

Michele Maggiorotti è il nuovo Chief Operating Officer di Comdata

Luigi Marroni è il nuovo Amministratore Delegato di Consip

Sergio Perego è il nuovo Country Manager di SynerTrade

Riccardo Pugnalin è il nuovo Executive VP Communication e Public Affairs di Sky Italia

Dina Ravera è il nuovo Presidente di Assotelecomunicazioni-Asstel

Paolo Rosato è il nuovo General Manager di ADS

Marina Tedone è Product Marketing e Business Development Manager di Accadis

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Congratulazioni a...

I l bi lancio 201 4 di Consip, la società del MEFche lavora al servizio esclusivo della razio-

nal izzazione degli acquisti del la PA, evidenziauna spesa presidiata di 38,1 Mld€, gare bandi-te per 1 3,5 Mld€ e un valore di acquistato dellaPA tramite i suoi strumenti per 7,5 Mld€.

Tra i numeri approvati, spiccano i valori darecord del Mepa, i l Mercato elettronico dellaPA.I beni e i servizi comprati dal la PA nel 201 4 tra-mite questo strumento ammontano infatti a1 ,46 Mld€, con un incremento del 62% rispettoal 201 3, tramite oltre 523mila ordini, in au-mento anch’essi del 55%. La performanceprosegue anche nel 201 5 con 636 M€ di acqui-sti da gennaio a maggio, con un altro balzo del42% rispetto al lo stesso periodo del 201 4.

I l trend di crescita si è innescato, in partico-lare, a partire dal 201 3, quando ha cominciatoad avere effetto l ’ introduzione del decretolegge del 201 2 sul la spending review, che haesteso il perimetro delle amministrazioni edenti pubblici obbligati a fare acquisti centra-l izzati .

Sembra che le amministrazioni abbianoscelto i l Mepa per i piccoli acquisti sotto la so-gl ia europea, pari a 1 34mila € per i Ministeri e207mila € per le altre PA, come alternativa aldoversi attrezzare per la gestione di trattativedirette.

Sarebbe interessante un confronto fra Me-pa e le varie piattaforme online regionali ; natecome se Internet in I tal ia dovesse tener daconto delle geografie dei campanil i .

Ovviamente, i migliori auguri di buon lavo-ro dalla nostra redazione a Luigi Marroni, neoAD di Consip, ed un caro saluto a DomenicoCasalino, nella speranza di vedergli assumereun ruolo chiave nei processi di digitalizzazionedel Paese.

Carriere

Creato per individuare nuove realtà d’impresa,TIM#WcapAcceleratorè il programmadi open inno-vation di Telecom Italia avviato lo scorsomarzo, per fornire supporto manageriale pri-ma ancora che finanziario alle start up,accompagnandole nel percorso di sviluppo edi lancio sul mercato.

Tra gli oltre 1 .000 progetti presentati, sono state 40le proposte considerate più innovative, che si aggiudi-cano i grantdi impresadel valore di 25mila € ciascuno.

Le nuove realtà digitali entreranno a far parte deipercorsi di sostegno nei quattro acceleratori di Mila-

no, Bologna, Roma e Catania che saranno,per un anno, il luogo di lavoro e di condivi-sione per le 40 startup.

Ovviamente, lascia da pensare il fattoche Salvo Mizzi, il vispo gestore del pro-

grammadi Telecom Italia dedicato alle start up, abbiadeciso di lasciare il Telco per andare a guidare l’ana-loga realtà di Invitalia.

Telecom Italia: un milione di euro per 40 startup

Fame nel mondo, il Digitale può fare la differenzaDella riduzione delle povertà e del ruolo che possono avere le tecnologie digitali si è parlato alla

conferenza internazionale “Poverty Alleviation, a role for Technology and Infrastructure”, organizzatadalla Fondazione per la Collaborazione tra i popoli.

Nicholas Negroponte, co-fondatore del MediaLab al Mit di Boston, ha sostenuto che la connettivitàè un diritto umano. «Internet ha reso il mondo più piccolo e la società globale. Noi siamo globali graziealla rete. Così, la connettività deve essere libera e alla portata di tutti».

Negroponte propone di creare un’organizzazione mondiale per la comunicazione, una sorta di Onudella rete per cercare di spingere la diffusione delle tecnologie e della connettività per tutti, controllata alivello globale, e stabilita come un diritto universale.

Soddisfazione in BDF per irisultati 2014: il valore dellaproduzione raggiunge i 50,88 M€,in crescita rispetto ai 37,22 M€dell’esercizio 2013.

Nata nel 1984 comeconcessionaria Olivetti, in breve tempo BDF haallargato la propria sfera di competenze e sipropone oggi per la vendita e l’assistenza diprodotti dei principali brand operanti nel mercatoIT, principalmente per il mercato Finance. La suaofferta copre praticamente tutti i settori di mercato:dall’ hardware a una vasta gamma di servizi tra cuil’ installazione e l’assistenza tecnica, il supportosistemistico, i roll-out massivi, la fornitura dirisorse qualificate, la realizzazione di cablaggi perle Tlc e per le reti dati, il Digital Signage.

BDF cresce nel mercato deiservizi IT

Econocom continua a crescere e mette a segnoun’importante risultato con l’acquisizione diBizmatica, player multinazionale che operanel settore ICTconun'offerta di soluzioni chesupportano i processi di trasformazione delleaziende per competere nell'economiadigitale.

Grazie a questa operazione, Econocom amplia ilportafoglio clienti a livello nazionale e internazionale

e allarga il raggio d’azione nei settori PA, sanità,education, manufacturing, GDO, telco, finance e

utilities.Il digital service provider realizza così

un’operazione in linea con il suo nuovoposizionamento e coerente con il piano

“Mutation 2013-2017”, destinato a portareEconocom ad essere un vero abilitatore dellarivoluzione digitale per i propri clienti.

Econocom acquisisce Bizmatica e incrementa il portafoglio clienti

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T ra le priorità della Commissione Ue c’è lacreazione di un mercato unico digitale. Va in

questa direzione il documento in sedici punti cheBruxelles ha reso pubblico e che comprende unaserie di azioni mirate che dovranno essere attuateentro la fine del 201 6.

La strategia poggerà sostanzialmente su trepilastri: migliorare l'accesso ai beni e servizi digi-tali in tutta Europa per i consumatori e le imprese;creare un contesto favorevole e parità di condi-zioni affinché le reti digitali e i servizi innovativipossano svilupparsi; massimizzare il potenziale dicrescita dell'economia digitale.

Sarebbe lungo elencare tutti gli obiettivi delprogramma, ma sicuramente ognuno di essi hacome finalità un mercato digitale omogeneo cheabbatta le barriere regolamentari fino ad instaura-re un unico mercato, che prenda il posto dei 28mercati nazionali attuali. Un mercato unico digita-le pienamente funzionante potrebbe apportareall’economia europea 41 5 Mld€ l’anno e crearecentinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro.

«Voglio assistere alla creazione di reti di Tlc suscala continentale, servizi digitali che attraversa-no le frontiere e una moltitudine di start-up euro-pee innovative. Voglio che ciascun consumatorefaccia gli affari migliori e che ciascuna impresaabbia accesso al mercato più esteso, ovunqueessi si trovino in Europa. Esattamente un anno fa,ho promesso di fare del mercato unico digitale unadelle mie massime priorità. Oggi manteniamo lapromessa» ha annunciato Jean-Claude Juncker,Presidente della Commissione, alla presentazio-ne del programma.

L’Ue continua alavorare all ’AgendaDigitale europeaObiettivo a breve, creareun mercato digitale unico

D ai vertici non escono anticipazioni, ancheperché la possibile unione tra il gruppo delle

Tlc britannico Vodafone e Liberty Global, ilmaggior operatore nel settore cavi al mondo è di

quelle capaci di stravolgere gli assetti di un mercatogià molto competitivo.

Il merger tra le due aziende darebbe vita a un ve-ro gigante delle Tlc: Liberty Global, presente in 12Paesi europei compresi UK - con Virgin Media -,Germania e Olanda, ma anche Ungheria e Roma-nia, ha infatti una capitalizzazione di mercato di 46Mld$, mentre quella di Vodafone è oggi di 102Mld$.

Vittorio Colao, manager italiano alla guida diVodafone, ha ammesso discussioni preliminari perun possibile scambio di asset con Liberty Global,ma ha puntualizzato che non c’è certezza che l’ope-razione andrà in porto.

Nonostante le smentite, il mercato si scalda,anche perché il negoziato potrebbe essere il prelu-dio di successive e più larghe intese, come so-

stengono alcuni analisti, che ipotizzano diversi sce-nari. Il primo è la possibile nascita di un nuovogruppo nel più maturo mercato europeo delle Tlc,con lo spin-offdelle realtà Vodafone in India eAfri-ca. Un altro potrebbe implicare lo spin offdi Voda-fone Uk, per poter acquisire le attività di Liberty inGermania. Un terzo, riguarda il possibile interessedi Vodafone, che ha ancora in cassa la liquidità de-rivante dall’avvenuto disimpegno negli USA, perl‘aggregazione in una unica realtà di Vodafone,Unitymedia, i cavi “tedeschi” di Liberty e KabelDeutschland, la società acquisita da Vodafone unpaio d’anni fa.

Insomma, in Europa il mercato delle Tlc in fu-turo parlerà certamente inglese e tedesco, un po’russo, un po’ spagnolo e speriamo anche un po’francese ed italiano insieme.

Possibile aggregazione fra Vodafone e Liberty Global

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Le Grandi Manovre

Epson completa l’acquisizione di For.TexI giapponesi continuano ad investire in Italia

E pson rafforza la sua presenza sulla stampa sutessuto e acquisisce il 1 00% della comasca

For.Tex.Il colosso giapponese e For.Tex collaborano sul

mercato della stampa tessile digitale già dal 2003nell’ambito del progetto Monna Lisa, frutto dellacollaborazione tra Epson, For.Tex e F.lli Robustelli,per dare vita alla prima stampante inkjet industriale a

tecnologia Epson. Il legame si èrafforzato nel 2012, con l’acquisto del50% di For.Tex da parte di Epson, cheora ne detiene la totalità del capitale.L’obiettivo è ovviamente di ampliarele opportunità di business e rafforzarela posizione di Epson nel settore dellastampa digitale di alta qualità su tessi-le.For.Tex, che nel 2014 ha fatturato 24M€, è da sempre impegnata nella

commercializzazione di inchiostri per la stampa tes-sile digitale e nella produzione di un’ampia gammadiprodotti chimici e coloranti per i processi di prepara-zione, tintura e finissaggio del tessuto.

Il settore, secondo le previsioni di Epson, cresce-rà a livello globale del 25% l’anno per i prossimi anni,poiché i clienti hanno oggi chiaro che il digitale è ilfuturo del tessile.

Altera: il futuro dei chip specializzatiLa più grande acquisizione della storia di Intel, nel

segno della “diversificazione”

S otto i riflettori, Altera, che porta in doteall’accordo il design di chip programmabili,

battezzati FPGA, che consentono a chi li utilizzaancora maggiore potenza e velocità rispetto ai chip“generalisti”.

I chip di Altera sono usati in una vasta gammadi apparati nei settori delle TLC, dell’auto,dell’ industria civile e militare; fra i suoi principaliclienti, Huawei ed Ericsson.

L’accordo si inquadra nel processo di consoli-damento in atto nell’ industria dei semiconduttori evede, dopo mesi di negoziati, Intel acquisire Alteraper un controvalore di 16,7 Mld$, con la più rile-vante acquisizione della sua storia, e con un dealche genera per gli azionisti di Altera un premio del56% rispetto al valore di quotazione.

Con questa operazione Intel punta princi-palmente sulla “diversificazione”, cercando nuovefonti di reddito per fronteggiare il calo della do-

manda dei PC Client; uno dei possibili utilizzi deichip Altera è infatti nei grandi server, un mercatoche genera oltre metà dei profitti di Intel, e che è di-ventato sempre più rilevante a fronte del rallenta-mento del tradizionale settore dei PC.

Il futuro passa quindi per le sale server, rivita-lizzate dai datacenter e quindi dal Cloud e dall’ IoTin tutte le sue declinazioni. E Intel sembra oradavvero pronta ad affrontarlo.

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U n piano etico persalvare la Terra

Og g i esi ston o i n n ovazi on i po-ten zi a l m en te i n g rad o d i sal vare l aTerra.S on o n ati , ad esem pi o, prototi p i d icel l e com bu sti b i l i ch e sfru ttan o l ’ atti vi-tà d i d i g esti on e d i m ateri a l e org an i co,u n a n u ova g en erazi on e d i cel l e sol arip l asti ch e ch e perm ette d i prod u rreen erg i a a basso costo, s i stem i “E n erg yH arvesters” ch e trasform an o vi brazi o-n i , vari azi on i d i pressi on e o tu rbol en zed i u n fl u i d o i n en erg i a el ettri ca. N u ovim ateri a l i offron o u n a resa m i g l i ore i nterm i n i d i costo, l eg g erezza, fl essi b i l i-tà ed effi ci en za. D ag l i scarti d e i veg e-ta l i og g i potrem m o g i à real i zzare tu tti iprod otti p l asti ci ch e sosti tu i scon o i d e-ri vati d e l petrol i o . E an cora, robot i spi-rati a l l e pi an te ch e u ti l i zzan o l e rad i cicom e m ezzi per an al i zzare i l terren o ocom e en d oscopi i n te l l i g en ti capaci d ifars i strad a n el corpo e trovare l e cel l u-l e m al ate.

La speran za ch e i l fu tu ro d el l ’ u m a-n i tà si a pi ù sosten i b i l e è l eg ata al l acapaci tà d i real i zzare tecn ol og i e ch econ sen tan o d i m i g l i orare l a prod u zi o-n e e l ’ u so d el ci bo, d i g overn are l osfru ttam en to d el l e ri sorse, d i ri d u rre l ed i fferen ze soci a l i e d i ren d ere m en oi n vasi va l a presen za d el l ’ U om o.

S ervi rebbe u n pi an o eti co. E i l se-g reto è forse seg u i re l e strateg i e d el l an atu ra, ch e u sa ri sorse ri n n ovabi l i n onal teran d o l ’ eq u i l i bri o d el l a bi osfera en on sprecan d o m ateri a l e , an zi econ o-m i zzan d ol o. La strad a per l e tecn ol o-g i e sosten i b i l i è q u el l a d i i sp i rars ia l l ’ evol u zi on e, trasferen d on e sol u zi o-n i e parad i g m i n el l a tecn ol og i a .I n som m a, l e prospetti ve aperte d al l en u ove tecn ol og i e son o q u el l e d i u n osvi l u ppo d i q u al i tà e sosten i b i l i tà . S a-rem o d avvero i n g rad o d i farl o?

Perchè questo box in una new-sletter di ICT? Semplice: l’ICT del futu-ro, quella degli Analytics e dei BigData, quella dell’IoT, quella del Social,sarà applicata sempre più a materie eda domini che non hanno strettamentea che vedere con il gestionale classi-co; e la nuova ICT sarà sempre più ladisciplina che permetterà a qualsiasiscoperta di diventare realtà fruibile.

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Un nuovo business group per favorire la tra-sformazione digitale delle aziende attraverso

il Cloud è il primo risultato di un progetto lanciatoda Accenture e Oracle per aiutare i Clienti a coglie-re le opportunità offerte dalla nuvola e abbracciarela trasformazione digitale.

Il programma ha portata internazionale ed èfrutto anche di un’alleanza tra le due aziendeche dura ormai da 23 anni.

L’Accenture Oracle Business Group, se-condo le dichiarazioni, sarà in grado di ri-spondere meglio alle specifiche esigenze deiClienti, mediante soluzioni end-to-end e pro-porrà soluzioni innovative per diversi settori,focalizzandosi inizialmente su servizi pubblici,servizi finanziari e hospitality.

Le soluzioni saranno realizzate utilizzandole soluzioni Saas e Paas di Oracle, rese disponi-bili tramite Accenture Foundation Platform forOracle, un acceleratore di sviluppo e di integra-zione che risiede su Oracle Cloud. Il BusinessGroup potrà attingere a pool di risorse dedicate,

inclusi consulenti qualificati su tecnologie Ora-cle e specialisti Java.

«Unendo la profonda esperienza diAccenture sulla tecnologia e sui processi indu-striali con l’ampio set di soluzioni Cloud diOracle, sarà possibile offrire ai clienti un valo-re aggiunto che oggi nessuno è in grado di pro-porre» è stato l’ entusiastico commento di Ste-phen Rohleder, Group Chief Executive per ilNord America di Accenture.

Accenture e Oracle insieme per il Cloud

Megacantiere Telecom Italia

I l mercato delle Tlc è sempre più al centro di ungrande processo di profondo cambiamento. E

Telecom Italia è in prima linea.Tanto per cominciare, Telecom Italia parla

sempre più francese. Proprio nei giorni scorsiinfatti Vivendi ha aumentato la sua partecipazio-ne al 1 4,9%, diventandone il nuovo “azionista diriferimento”. Vivendi vuole «accompagnare Tele-com nel lungo periodo» afferma il PresidenteVincent Bolloré, convinto che l’ investimentorappresenti «un’opportunità per il gruppo per svi-lupparsi in un mercato con significative prospetti-ve di crescita e una fortissima richiesta di conte-nuti di qualità».

C’è poi la questione fondamentale della rete edella possibile collaborazione con Enel, a cui po-trebbe essere affidata parte del piano di cablaturadel paese nell’ambito del progetto di sostituzionedi 33 milioni di contatori tra il 201 6 e il 201 9. Ilvia libera al piano ancora non c’è poiché l’Autho-rity per l’energia sta facendo le sue valutazioni,ma intanto Telecom Italia prosegue i colloqui e ilavori preparatori con Enel.

Francesco Starace, AD di Enel, da parte sua so-stiene fortemente una collaborazione con altrioperatori, nell’ottica dell’ottimizzazione: «Stia-mo parlando con tutti gli operatori telefonici, che

sono abbastanza interessati, perché l’ idea è buo-na. Chi è interessato può eseguire la cablaturaintegrale dell’ Italia a costi estremamente compe-titivi e in tempi brevi: ci vorranno tra i 3 e 5 anni;sono velocità straordinarie».

Anche Franco Bernabè, che di Tlc ne sa, inun’intervista sostiene la necessità di una collabora-zione tra operatori: «La banda larga Telecom Italial’ha già fatta; il problema è la banda ultra larga, chedeve essere responsabilità di tutti gli operatori enon solo di Telecom: un cantiere su cui c’è bisognoche tutti investano, ciascuno per la propria parte».

E tanto per gradire, il decreto per la banda ultra-larga è slittato almeno a dopo l'estate. . .

Per affrontare questa e altre sfide, Telecom Ita-lia si rinnova e studia un’operazione di rebrandingche vede coinvolti i suoi marchi: il marchio Tele-com andrà in pensione da qui al 2016, e resterà so-lo come brand company, mentre il marchiocommerciale unico sarà Tim. Se ci pensiamo bene,è la fine di un’epoca.

Sul successo della quotazione di Inwit, abbia-mo scritto in separata sede; sull’accelerazione delprogramma di rilascio del 5G, piattaforma ancorain fase di standardizzazione e attesa alla prova delmercato non prima del 2020, ci riserviamo di scri-vere quando avremo le idee più chiare.

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Unnuovo dinamismo imprenditoriale, una nuo-va esplosiva “economia italiana” si sviluppa

sotto i nostri occhi ma è brava a nascondersi e ce neaccorgiamo appena. Il segnale è positivo ed è evi-dente che nonostante la crisi e la recessione molte co-se cambiano in meglio.

Lo sottolinea uno studio condotto dal colosso die-commerce eBay che attesta come, dal 2010 al2014, le piccole e medie imprese italiane hanno rea-lizzato una crescita del 132% nel raggiungere imercati esteri tramite il commercio elettronico, e lepiccole imprese online sono capaci di catturare il18% dell’export, mentre sul mercato tradizionale i

nuovi arrivati rappresentano solo il 3% delle esporta-zioni europee.

Nella classifica l’Italia ha messo a segno una cre-scita superiore a quella registrata da UK, Francia eGermania. A livello geografico, il numero delle new-co risulta in crescita in tutta la Penisola, con i tassi dicrescita maggiori nel Nordovest e nel Sud (2,9%). Laregione con le migliori performances sull’e-commerce è la Campania, seguita daMarche e Puglia.

Una delle regioni europee con il Pil pro capitetra i più bassi d’Europa è anche quella che sasfruttare al meglio i nuovi tool di business per faremercato ed export.

Straordinaria crescita dell'e-commerce italianoSecondo eBay, Italia meglio di UK, Francia e Germania. Campania la regione al top!

Google & GoPro, il 3D è la nuova sfida socialUn tuffo nella realtà virtuale

1 Mld$ entro il 2018 e una crescita del 1 5% subase annua rispetto al 2013; questi i numeri

della realtà virtuale.L’ultimo colosso a scendere in campo nel setto-

re è Google, che annuncia l’alleanza con GoPro peril progetto Jump: una struttura circolare per girarefilmati a 360° utilizzando 16 videocamere, con il fi-ne di rendere più semplice la registrazione e ilmontaggio di video basati sulla realtà virtuale da ca-ricare su YouTube. Tra le novità anche l’aggiorna-mento di Cardboard, visori low cost in cartone chefunzionano in abbinamento con lo smartphone ecompatibili ora anche con gli iPhone, per nuoveapplicazioni di realtà aumentata.

Se Google avanza, non rimangono certo indie-tro Facebook e Apple, che ha scelto la tedesca Me-taio, società lanciata nel 2003 come “costola” di unprogetto Volkswagen, per realizzare progetti chetrasformino la superficie reale in uno schermo tou-ch virtuale.

Facebook, da parte sua, si porta a casa l’ inglese

Surreal Vision, fondata nel 2014 e che dispone diuna tecnologia che rende i PC capaci di ricostruirela realtà bene quanto l’occhio umano.

Anche Sony, Microsoft e Samsung sono dellapartita. Il mercato è ancora agli albori e promettespazio per tutti, anche se sembra essere impressio-nante l’accelerazione, che rischia di spiazzare chinon si muove per tempo.

Numeri, trend e Mercati

iWatch arriva in ItaliaMa non abbiamo visto codeai negozi

iWatch esordisce in Italia, con tre mesi di ri-tardo rispetto ad altri mercati, disponibile dal 26giugno sull’Apple Online Store, presso gli AppleStore e presso alcuni rivenditori autorizzati.

Apple entra nel settore degli smartwatch conun dispositivo dalle forme rettangolari, ricco disensori biometrici e dall’elevata possibilità dipersonalizzazione. Tre le versioni disponibili,Apple Watch Sport, la versione da passeggio edApple Watch Edition, votato ad eleganza e lusso.

Il device è un orologio estremamente preci-so, con una modalità completamente nuova divisualizzare le informazioni e con tecnologieinnovative, come la nuova corona digitale perscorrere, zoomare e navigare in modo fluido,senza coprire il quadrante con il dito, ed il displayRetina con Force Touch che riconosce la diffe-renza fra un tap e una pressione vera e propria,e ancora il Taptic Engine che produce un toccodiscreto sul polso dell’utente ogni volta che si ri-ceve una notifica o un messaggio.

Con Apple Watch dal polso si potrà prenota-re un taxi in Spagna con MyTaxi, muoversi fa-cilmente in aeroporto con l’app Genève Aéro-port, controllare i voli della Singapore Airlines,scoprire l’Italia con AroundMe e molto altro anco-ra. Insomma, in perfetta sintonia con il modernoe, lasciatecelo dire, forse abusato concetto di“multitasking”.

I prezzi non sono esattamente alla portata ditutte le tasche, e magari il consumatore Appleaddicted si porrà il quesito se comprare l’iWatcho aspettare il prossimo iPhone, coscienti che perottenere il massimo sarà il caso di tenere allineatiall’ultima versione gli ultimi rilasci di Apple.

È il Digitale a sostenere il mercato della musica

L ’industria musicale si rinnova e si aggrappacon forza al Digitale. E così per i top player il

bicchiere appare al momento sempre più mezzopieno che mezzo vuoto. Lo sostengono i dati del Di-gital Music Report recentemente rilasciati dalla If-pi - Federation of the Phonographic Industry,espressione anche delle convinzioni di un’industriache sa di essere da anni alle prese con una tra-sformazione epocale.

Nel mondo i ricavi da servizi di musica digitalesono cresciuti del 6,9% raggiungendo un valore di6,9 Mld$ e arrivando così a pesare per il 46% sulle

vendite di musica globale,mentre il resto è rappresentatodal mercato fisico, che decre-menta del -8,1%. In Italia ilmercato complessivo per il2014 è stimato in oltre 122M€, in crescita del 4%, ed il fi-sico pesa ancora per due terzidel totale, con 75,3 M€, anchese è in netto decremento.Il report fotografa un’indu-

stria in continua trasformazione, con consumatorisempre più pronti ad accogliere i nuovi modelli diaccesso alla musica tramite servizi di streaming siagratuito che in abbonamento. I ricavi da servizi instreaming crescono del +39%, e bilanciano il decli-no del download (-8%).

Nel mondo dello streaming musicale la fannoda padroni le piattaforme di Apple e Google.

L’ industria prevede una sostanziale crescitanel settore degli abbonamenti, con i nuovi servizirilasciati da Spotify, YouTube Music Key, Tidal eApple.

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Dal CDI TorinoIT Day 201 5

Protagonisti dell ’ ICT hanno raccontato le proprie storie fatte di esperienze e di idee innovativeIT Day 201 5, tenutosi il 29 maggio, si è aperto

con l'intervento di Paolo Paganelli, Presidente delCDI, che ha presentato il format confrontandolo conquelli degli anni passati, incentrati su Crossmedia-lità e Social Network. I temi di quest'anno sono statisviluppati in due grandi blocchi: il primo ha ri-guardato argomenti sull'IT di frontiera, fra cui IoT,weareable technologies, robotica, con relative sto-rie di successo legate all'IT; il secondo si èincentrato sull'educational e sull'alfabetizzazionedigitale.

A seguire, Enrica Valle e Serena Braggio, Vi-cepresidenti del CDI, in compagnia del robottinoNao, hanno offerto ulteriori anticipazioni sui duegrandi blocchi logici che hanno caratterizzato ilmeeting: storie di imprese che hanno saputo coniu-gare idee di prodotti tecnologicamenteall'avanguardia con un business model innovativoe di proposizione sul mercato, e spunti su come ilPaese si sta preparando per utilizzare al meglio lenuove tecnologie.

Annamaria Di Ruscio, Amministratore Dele-gato di NetConsulting cube, è entrata nel cuoredell'evento descrivendo i temi chiave con alcune ri-flessioni significative su cosa succede nelleaziende italiane e in giro per il mondo. Sottolineatisegnali che fanno ben sperare, rilevata nelle nostreaziende la tendenza a rispondere in modo inco-raggiante alle sollecitazioni dei mercati. «I trend del201 5 e oltre si presentano molto ricchi: è un rinasci-mento che va colto. Cina e Germania hanno pre-sentato quasi in contemporanea grandi piani di ri-voluzione e di politica industriale volti a focalizzarsisull'industrial internet; e non c'è settore in Italia chenon stia rispondendo». Secondo la Di Ruscio il fa-scino di Internet of Things è la trasversalità delleopportunità che esso genera, mettendo in discus-sione quel che rimane del sistema analogico, chesi trasforma rapidamente in digitale: «un universomondo nell'universo del mercato Digitale».

Mauro Varetti di Avio Aero ha parlato di Additi-ve Manufacturing: una rivoluzione industriale maanche mentale. La storia che ha raccontato descri-ve una sfida tecnologica in atto: l'Additive Manu-facturing consente di realizzare, partendo da unmodello digitale, oggetti solidi di qualsiasi forma,mediante un processo di aggregazione di materia-li: Dmls - Direct Metal Laser Sintering ed Ebm -Electron Beam Melting sono alcune delle tecnicheutilizzate da Avio Aero. I vantaggi di questo proce-dimento sono prodotti più omogenei, l'uniformitàmetallurgica, caratteristiche meccaniche migliori,pezzi più resistenti; la riduzione al minimo delleemissioni nocive. «Meno materiale, meno energia,meno emissioni».

Gianna Pentenero, Assessore regionale condelega all'Istruzione, alla formazione e al lavoro, hadescritto come il mercato del lavoro abbia oggi ca-ratteristiche ed esigenze diverse rispetto al pas-sato, e tempi ed evoluzioni che il pubblico e le isti-tuzioni devono saper cogliere tramite un percorsodi conoscenze, di approfondimento e di ricerca chesi rivolge al sistema universitario in contatto con ilmondo del lavoro.

Enzo Lavolta, Assessore all'Innovazione,ambiente, verde e smart city della Città di Torino, haparlato della fondazione Torino Smartcity e delle 45

azioni di Smile, il piano strategico di Smartcity nelquale confluiscono molte iniziative piemontesi. ARoma, alla presenza di Piero Fassino, Presidentedell'Anci nonché sindaco del comune di Torino, èstato inaugurato il primo programma del “riuso na-zionale”: un grosso contenitore nel quale le tanteamministrazioni italiane possono condividere leproprie buone pratiche che molto spesso sonosupportate e accompagnate dall'IT. «L'IT è un acce-leratore di competenze e di opportunità».

Alberto Lugetti di BT Italia ha evidenziato co-me le storie che vengono raccontate sono possibi-li grazie al mondo interconnesso, ha segnalato co-me capillarità, sicurezza e performance siano i treprincipi cardine su cui si fonda BT, ed ha conclusocon la presentazione dello smart badge, un dispo-sitivo oggi applicato al settore della sicurezza, dellavoro e del turismo.

Danilo Malerba ha stupito il pubblico con lapiattaforma Weareable Sensoria applicata almondo fitness. Sensoria si è concentrata sullo svi-luppo di sensori tessili in grado di registrare la pres-sione esercitata su di essi: l'innovazione risiede nelfatto che gli elementi tessili sono privi di componentielettroniche. La prima applicazione di Sensoria na-sce per il piede, con la creazione di un calzino concavigliera bluetooth.

Anna Cavallo di CSI Piemonte ha raccontatocos'è e come funziona la piattaforma Yucca: dandovita a un dialogo tra sensori e sistemi di elaborazio-ne, questa aumenta il valore della conoscenza edelle potenzialità di business. Di fondamentaleimportanza è l'utilizzo di tecnologie di frontiera el'acquisizione di nuove competenze; in Piemontetutto ciò si chiama Smartdatanet, un ecosistema di-gitale in cui i dati confluiscono nella piattaforma.«Siamo nel mondo dell'internet of Things, of Peo-ple, of Systems».

Valerio Saffirio di Rokivo ha posto l'accento sulcarattere di eccellenza italiana. Rokivo è una userexperience company e si occupa di migliorarel'estetica di ogni tipo di schermo, sfruttando la qua-lità, riconosciuta all'estero, del design italiano. «Ro-kivo porta la qualità della vita nell'esperienza digita-le».

Tino Canegrati, General Manager HP Inc., hapresentato il progetto The Machine, che verràcompletato nell’arco di cinque anni, e che si basasul concetto chiave di ricreare completamentel'architettura fondamentale del computer attraversotre step: costruire un processore che sia un insiemedi processori dedicati (quello che fa la grafica,quello che fa la parte dei dati, ecc.); trasformaretutto ciò che è comunicazione da qualunquesupporto di tipo metallico, attraverso i fotoni;annullare la gerarchia delle memorie (oggi la risorsascarsa è la memoria, e il computer la usa in manie-ra continuativa). Basandosi su nuove memorie chesi servono di ioni si andrà a consumare un milionedi volte meno memoria di oggi, sfruttando una ve-locità di 1 00.000 volte superiore a quella attuale.

Beppe Carrella, facendo leva sul suo sensodell'umorismo, ha trattato tematiche di rilievo: oggisi può fare di più con meno risorse umane. La co-sa che sta effettivamente cambiando è che primac'era il lavoro che creava occupazione, adesso èl'occupazione a creare lavoro. L'innovazione ha

bisogno della creatività e l'Italia deve mutareatteggiamento perché è «il Paese della primabotta»: facciamo cose meravigliose, cui non riu-sciamo a dare manutenzione e continuità neltempo.

Carrella ha chiamato accanto a sé DonatellaMarro, che ha presentato un progetto incentratosu una rete di scuole che utilizzano la roboticaeducativa per fare didattica. L'idea comprendeistituti d'infanzia primaria, scuole medie seconda-rie e l'Itis di Cuneo.

La seconda parte dell'evento, intitolata “Comesi affronta e si interpreta il cambiamento”, è iniziatacon dei colloqui intervallati dall'esibizione live di unDrone volante.

Sono stati intervistati rappresentanti di aziendesponsor dell'IT DAY 201 5, come Marco IcardiAmministratore Delegato di SAS, Matteo Filippin,Responsabile Marketing di Betacom, MarcoD’Elia, Amministratore Delegato di Sophos, LucaBolognini, Service Line Manager di Aizoon,Carlo Forni General Manager di Filippetti.

Stefano Venturi di Confindustria Digitale haproseguito spiegando come la Federazioneaffronta il cambiamento al digitale e comesupporta le aziende italiane. È stato scelto diportare verso il digitale tutti quei cittadini che nonlo utilizzano, attraverso iniziative di alfabetizzazio-ne digitale.

Massimo Rosso, CIO di RAI, è rimasto sullatematica avviata da Venturi, parlando di propostedi carattere informativo e divulgativo: «le cose chenoi facciamo stanno cambiando la società: è untema di tipo sociologico e non solo tecnologico».In Italia il 38% della popolazione non è mai entratoin Internet, come negli anni '60 il 34% dei cittadiniera sprovvisto di un titolo di studio.

Rosso ha presentato Manzi 2.0, progetto chemira all'educazione digitale e a superare il digitaldivide che vede l'Italia agli ultimi posti nella classi-fica dell'alfabetizzazione digitale.

Dianora Bardi di Impara Digitale ha conclusoil meeting presentando la Classe Scomposta edesponendo un'innovativa idea di didattica: sono idocenti che non hanno capito cosa sta cambiandonella società e nel mondo del lavoro. «Bisognaquindi modificare il modo di fare scuola perché aidocenti mancano aggiornamenti e formazionesulle tematiche nuove.» I l docente deve scenderedalla cattedra, mettersi con gli studenti e insegna-re come si naviga online. Ogni studente dev'esse-re protagonista del proprio percorso di apprendi-mento e imparare secondo quello che lui desiderafare. La scuola digitale usa le tecnologie comestrumento di lavoro indispensabile nella società dioggi.

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